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Iraq : DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Inviato da Redazione il 16/9/2004 22:13:34 (3491 letture)

DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI

Quello che molti hanno sempre sostenuto, con giri di parole più o meno convoluti, è stato finalmente messo in chiaro da Kofi Annan ieri alle Nazioni Unite. "La guerra in Iraq è una guerra illegale".

Sia secondo il charter delle Nazioni Unite, sia secondo il regolamento da esse stabilito - che l'Italia, come tutti gli altri paesi coinvolti, ha controfirmato - in nostro paese in questo momento sta occupando una terra straniera in maniera illegale. Possono venire a raccontarci tutti quello che vogliono, i nostri politici, ma a questo punto è il corpo delle Nazioni Unite che devono convincere, non noi cittadini. Fino a ieri il linguaggio più cauto e diplomatico di Annan - che aveva parlato sempre di "non conformità" con le leggi vigenti - era stato sufficientemente ambiguo da permettere ai migliori acrobati della parola, ...

... capeggiati dall'impareggiabile Blair, di far quadrare in qualche modo il cerchio.

Ma lo stesso Annan ha anche detto ieri che era stato molto chiaro, con i vari leader della coalizione, nel concedere la famosa risoluzione ONU che parlava di "eventuali conseguenze" per l'Iraq (se non avesse consegnato le armi di distruzione di massa che non aveva): queste "conseguenze" avrebbero infatti dovuto essere decise in accordo col l'ONU, e non unilateralmente come hanno fatto Bush e soci.

Il peso politico di Annan, in questo momento, sembra praticamente nullo, e quindi la sua dichiarazione potrebbe apparire del tutto ininfluente. In realtà invece la frase di Annan ha bagnato le polveri a tutta la strategia più recente di Blair, che aveva puntato la sua sopravvivemza politica sul fatto che la risoluzione ONU - nonostante la clamorosa bugia delle ADM - implicitamente autorizzava l'intervento militare contro Saddam, in quanto "pericolo pubblico" per l'Occidente in senso lato.

Qui da noi invece, problemi del genere non se ne dovrebbero porre. Prima di tutto il nostro premier non ha l'abitudine di spiegare niente a nessuno, e comunque i media daranno alla notizia più o meno la rilevanza di uno stiramento muscolare di un terzino di serie C. Ma chi non riesce a fingere di non sapere, è ora cosciente che anche il più lontano sospetto di legittimazione, per ogni morte che avviene in Iraq a causa della presenza di eserciti stranieri, è scomparso.

D'altronde, non si può appellarsi ai regolamenti delle Nazioni Unite per imporre ad un Saddam le condizioni che ti permettano di aggredirlo, e poi ignorarli platealmente quando questi dicano che ciò che tu ne hai fatto conseguire non è legittimo.

Ogni italiano che oggi non protesti apertamente contro la nostra posizione militare in Iraq, all'interno della cominità mondiale a cui apparteniamo, è un italiano che si macchia direttamente del sangue di ogni vittima che muore ogni giorno in quel paese a causa della occupazione stessa.

E questo vale anche, e soprattutto, per i politici della cosiddetta "opposizione", che in questo momento è la parte responsabile delegata a rappresentare in parlamento tutti coloro che li hanno votati, cioè persone - si suppone - che nella grande maggioranza dovrebbero condividere questa posizione.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Linucs
Inviato: 16/9/2004 23:02  Aggiornato: 16/9/2004 23:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
L'ovvia domanda resta: com'è che Annan si è svegliato oggi e ha deciso di cantare? Non sarà una buona occasione per portare in Iraq un po' di truppe ONU, che guarda caso non sono vincolate dalla Convenzione di Ginevra e possono "mettere ordine" senza tanti complimenti? http://xiaodongpeople.blogspot.com/2004/08/united-nations-and-geneva-conventions.html

Leopold
Inviato: 16/9/2004 23:47  Aggiornato: 16/9/2004 23:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/7/2004
Da:
Inviati: 207
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Chi sa perché il fantoccio Annan si è svegliato proprio ora? Mi sa che c'ha ragione Linucs. Anche se mi chiedo: far intervenire ONU adesso non provocherebbe alla macchina di morte USA un terribile crollo di immagine? Fare guerre contro il diritto internazionale sullo stile "Facciamo un po' come cazzo ci pare" è sempre stato il vizzietto USA. Così è stato per il Kosovo dove la NATO (forza locale) è andato contro il Kosovo che aveva espressamente richiesto l'intervento dell'ONU e si era dimostrato disponibile a una soluzione pacifica. In quel caso l'ONU avrebbe dovuto mandare il suo esercito contro la NATO che non aveva rispettato la Carta delle Nazioni Unite. Ce li vedete voi i caschi blu che sparano contro la NATO? Io no. Le regole non valgono per tutti. Gli USA se ne sono sempre fregati delle regole (LA LEGGE SONO IO!). Ricordo che quando ci fu l'illegale bombardamento del Kosovo in America c'era il DEMOCRATICO Clinton e in Italia c'era il CENTRO-SINISTRA. Clinton è anche quello che uccise 1.500.000 (un milione e mezzo) di bambini IRACHENI con quasi 10 anni di embargo economico e sui medicinali sull'Iraq (molte delle malattie erano provocate dall'inquinamento ambientale causato dall'uso massivo di proiettili all'uranio impoverito durante la prima guerra contro l'Iraq, sotto Bush I). Ah! Quanto mi mancano i democratici! Loro si che ci fanno fare! Per leggere un interessante articolo di Noam Chomsky sulla NATO andate qui: http://www.tmcrew.org/archiviochomsky/yugo_04.html Se volete sapere quanti CIVILI iracheni sono finora morti per azioni MILITARI della santa allenza vedete qui: http://www.iraqbodycount.net/background_it.htm

il fatto che la versione ufficiale dell'11/9 non regge ormai è un noioso luogo comune
--
Buonanotte, io m'azzucco.
Paolo69
Inviato: 17/9/2004 8:31  Aggiornato: 17/9/2004 8:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/7/2004
Da:
Inviati: 1173
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
E' fin troppo facile uscirsene oggi con queste dichiarazioni. Il sig annan non ha fatto ne detto nulla per tutto questo tempo , di fatto giustificando le guerre americane.E ora se ne esce che sarebbe illegale? Forse vuol salvare la faccia in estremis?O forse vuole qualcosa in cambio del suo silenzio? Bah , comunque nulla cambia sullo scenario internazionale. L'onu senza gli americani conta come il 2 di picche quando regna bastoni.

solenero
Inviato: 17/9/2004 9:10  Aggiornato: 17/9/2004 9:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
“l’ovvia domanda resta: com’è che Annan si è svegliato oggi e ha deciso di cantare?” Be, poche obiezioni si possono sollevale a questa lecita domanda. Però un’eventuale intervento ONU nell’attuale Iraq dubito che provocherebbe un “crollo d’immagine” degli USA, Leopold. Scommetto che verrebbe invece presentato come una presa di coscienza della pericolosità dell’Iraq, da parte dei media in generale. Ma un intervento, a mio aviiso, è da escludere… Se Kofi voleva intervenire, avrebbe potuto farlo in un qualunque momento, dopo la dichiarata fine della guerra. Trovo più verosimile che voglia qualcosa in cambio. E poi vuoi che il povero Negroponte, proprio ora che sta organizzandosi come si deve per eliminare tutte le voci fuori dal coro coalizzato, ceda il passo e se ne vada con la coda fra le gambe? Naaa… deve pur far mettere in pratica le sue collaudatissime tecniche repressive, specialmente ora che le ha insegnate ai collaborazionisti iracheni (oppure proprio perchè ormai ha insegnato quello che doveva, può cedere il posto all'ONU, tanto gli iracheni sanno quel che devon fare)… E’ probabile che l’ONU non potesse, dopo i massacri degli ultimi mesi, mantenere una posizione ambigua; e schierarsi dalla parte americana avrebbe voluto dire perdere ogni credibilità (quel poco che gli resta). Così potrà mandare le sue truppe di pace in una non troppo futura guerra all’Iran, ricordando come ha giustamente condannato l’aggressione all’Iraq. [ Modificato da solenero Attivo 17/9/2004 8:12 ]

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
pincopalla
Inviato: 17/9/2004 9:56  Aggiornato: 17/9/2004 9:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/6/2004
Da: Isola che non c'e'
Inviati: 247
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
E' giustissimo chiedersi "com’è che Annan si è svegliato oggi e ha deciso di cantare?” ma bisogna anche stare attenti a non fare il gioco degli USA & C., mi spiego meglio: finalmente l'ONU, non più la "semplice" opinione pubblica o il singolo partito nazionale, ha definito illegale e quindi criminale l'intervento in IRAQ. Sminuire questo focalizzando l'attenzione sul perché lo abbia fatto solo ora va a vantaggio di Bush & friends che sicuramente sfrutteranno questo appiglio e chissà quale altro per pararsi le presidenziali chiappe !!

"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". Ciao Faber
eughenos
Inviato: 17/9/2004 10:50  Aggiornato: 17/9/2004 10:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
dove arriva l'ONU regna la pace BOSNIA A quasi dieci anni da uno degli eccidi più cruenti che abbiano mai avuto luogo in Europa (più di 8000 morti), spunta la testimonianza di un diplomatico ONU che afferma: «occultati dei documenti: già dal 1993 le Nazioni Unite sapevano, ma tacquero». In una intervista realizzata dal foglio bosniaco “Dani” e ripresa dall’agenzia “Notizie Est-Balcani” il 23 febbraio, l’ex rappresentante del Venezuela presso il Consiglio di Sicurezza dell’ONU tra il 1992-1993, Diego Enrique Arria Saliceti, ha rivelato come un documento del Commissario per i rifugiati ONU, Sadako Ogata, risalente al marzo 1993, fosse stato adeguatamente insabbiato dall’allora Segretario Generale, l’egiziano Boutros-Ghali, in nome della politica del “non intervento” in Bosnia. La lettera, che esordiva con: «La situazione nella enclave di Srebrenica sta peggiorando di ora in ora. Gli ultimi rapporti che ho ricevuto dai miei collaboratori che si trovano in questa zona sono terrificanti. Migliaia di persone entrano nella città dalle zone circostanti sistematicamente attaccate dalle forze serbe.», testimonia come la tragica situazione nell’enclave musulmana fosse già conosciuta delle Nazioni Unite ben due anni prima del tristemente famoso eccidio (luglio 1995), in cui persero la vita circa 8000 civili. Secondo Arria Saliceti, che è venuto a conoscenza della lettera solamente quattro mesi fa, si tratterebbe addirittura di una doppia censura, in quanto una copia del documento sarebbe stata inviata (ma mai ricevuta) anche ai membri del Consiglio di Sicurezza, in merito allo studio, allora in corso, per la creazione delle cosiddette “zone di sicurezza” nella Bosnia orientale. Le dichiarazioni sono un’ulteriore dimostrazione del colpevole lassismo e della sciagurata gestione dell’”affaire-Bosnia” da parte delle Nazioni Unite, ma anche un evidente indice puntato contro la figura di Boutros-Ghali, sul quale, a questo punto, peserebbero i massacri compiuti nella repubblica ex jugoslava. A quasi dieci anni dalla fine del conflitto la credibilità dell’ONU uscirebbe con le ossa rotte: la creazione di un “mostro diplomatico” (ovvero due stati nello stato), i ritardi e le lungaggini nei processi contro i criminali di guerra e, ora, la tacita copertura di eccidi per fini politici, fanno legittimamente pensare che, in Bosnia-Erzegovina, Dayton abbia davvero fatto il suo tempo. RUANDA Il 7 maggio 1998, sedici mesi dopo essere diventato segretario generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan si recò in Rwanda. Visitò diversi "luoghi della memoria" dove erano esposti i resti delle vittime del genocidio 1994, poi si recò in parlamento. «La tragedia del Rwanda fu la tragedia del mondo - disse ai parlamentari - Guardando indietro vediamo segnali che allora non fummo in grado di interpretare [...]. Non possiamo negare che, nell'ora della necessità più urgente, il mondo abbandonò il popolo rwandese». Le responsabilità di Annan Secondo Annan, l'Onu non aveva saputo «salvare il Rwanda da se stesso». Colpa grave, ma anche l'unica che abbia ricordato: nessuna menzione, ad esempio, delle responsabilità dei paesi che armarono i genocidi. Le istituzioni di Kigali reagirono con rabbia. Un portavoce del presidente Bizimungu definì il discorso del segretario Onu «arrogante, insultante, insensibile». Alla sera, lo stesso Bizimungu rifiutò di cenare con Annan. Il 10 gennaio di quattro anni prima, il colonnello Luc Marchal e Jean Pierre Twasintze si erano incontrati a Kigali. Il primo era vice comandante del contingente di caschi blu giunto in Rwanda a novembre. La forza multinazionale doveva favorire il processo di pace tra il governo hutu e il Fronte patriottico rwandese, a prevalenza tutsi. Il secondo era un leader delle milizie interahamwe agli ordini degli estremisti hutu che stavano pianificando lo sterminio di tutsi e hutu moderati. Jean Pierre non condivideva il progetto. Offrì così ai caschi blu la sua collaborazione: se avessero garantito a lui e alla famiglia protezione adeguata, li avrebbe aiutati a requisire un ingente quantitativo di armi destinate ai miliziani. Il generale Romeo Dallaire, capo dei soldati Onu, inviò subito un fax a New York, informando i capi della sua intenzione di requisire le armi. La risposta - firmata da Kofi Annan, allora responsabile del dipartimento per le operazioni di peacekeeping - giunse a Kigali altrettanto celermente: «generale, quello che lei ha in mente di fare cade al di fuori del mandato della sua missione». A Dallaire fu proibita qualsiasi iniziativa, così come gli furono negati i supporti e i rinforzi che chiese ripetutamente. Il generale era conscio delle gravi tensioni in Rwanda e del rischio di un massacro incombente, pericolo paventato anche da altre fonti, come i servizi segreti belgi e la Cia. Un genocidio evitabile Ma le Nazioni Unite, tanto negli organismi politici come il Consiglio di sicurezza, quanto nei dirigenti come il segretario generale Boutros Ghali e il suo vice Kofi Annan, non avevano alcuna intenzione di investire altre risorse nel piccolo paese africano. Gli estremisti hutu l'avevano capito e confidavano nella possibilità di far andar via anche quei pochi e male armati militari della forza multinazionale. Il 7 aprile 1994, poche ore dopo l'attentato in cui furono uccisi il presidente rwandese Habyarimana e quello burundese Ntaryiamira, l'esercito del Rwanda uccise 10 caschi blu belgi che scortavano il primo ministro, la hutu moderata Agathe Uwilingiyamana. Il Consiglio di sicurezza iniziò a discutere del ritorno a casa della forza multinazionale. Dallaire, appena fu certo che l'attentato era il segnale d'inizio del genocidio, chiese 5 mila militari ben armati. Pensava che sarebbero bastati per creare zone di sicurezza dove proteggere i civili. Un gruppo di esperti composto da universitari e alti ufficiali dell'esercito Usa, nell'aprile '98, poco prima che Annan si recasse a Kigali, analizzò l'ipotesi di Dallaire e gli diede ragione: se in Rwanda fossero stati inviati 5 mila soldati - conclusero - il genocidio si sarebbe potuto fermare, evitando l'uccisione di mezzo milione di persone in tre mesi e l'esodo di oltre un milione di hutu in Zaire orientale (uno dei fattori scatenanti la cosiddetta "guerra mondiale africana" che, con tre milioni di morti, continua ancora nel 2003). Ma, due settimane dopo l'attentato, il Consiglio di sicurezza ridusse il contingente in Rwanda da 2500 a 250 militari. Dallaire informò i suoi uomini, chiedendo a chi se la sentiva di non tornare a casa. Rimasero in quattrocento, per lo più ghanesi e tunisini. Aiuti "mediatici" Tra il 7 e il 10 aprile '94, in Rwanda arrivarono effettivamente dei militari occidentali: francesi, statunitensi, belgi, italiani. Recuperarono gli stranieri residenti nel paese e qualche rwandese compromesso con il regime del presidente ucciso, e ripartirono. Ai caschi blu fu ordinato di aiutarli a imbarcare gli occidentali sugli aerei. Un paio di mesi dopo gli italiani tornarono, prelevarono qualche centinaio di bambini e li portarono all'aeroporto romano di Ciampino, dove ad attenderli vi erano la presidente della Camera Irene Pivetti, la presidente della Croce Rossa Italiana Maria Pia Fanfani e un bel po' di telecamere. I giornalisti scortarono in massa anche il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi che qualche ora dopo visitò i bimbi ricoverati nell'ospedale del Celio. Fu un'operazione in contrasto con le raccomandazioni dell'Unicef, e con il lavoro delle organizzazioni che salvarono sul posto decine di migliaia di bambini fornendo loro rifugio e cure sanitarie, restituendoli infine ai famigliari sopravvissuti. I bimbi giunti in Italia, nonostante le richieste dei parenti, non furono mai rimpatriati. Il Rwanda di Kagame Oggi il presidente del Rwanda è Paul Kagame, il generale che nel '94 guidò l'esercito del Fronte patriottico rwandese alla vittoria contro il governo degli estremisti hutu. Il Fronte commise gravi crimini di guerra e contro l'umanità, ma di fatto la sua vittoria segnò la fine del genocidio. Il regime di Kagame oggi non garantisce né la fine della violenza né i basilari diritti civili. La situazione carceraria è spaventosa, la tortura è diffusa, le uccisioni e le sparizioni sono migliaia ogni anno. I nemici politici come Pasteur Bizimungu, primo presidente del dopo genocidio, vanno in galera. Le parole d'ordine, per chi governa in Rwanda, sono "sicurezza" e "stabilità politica", nel cui nome sembra tutto giustificabile. Molti artefici del genocidio del '94, insediatisi nei campi profughi dello Zaire orientale, sono ancora vivi e continuano ad attaccare. L'obiettivo di smantellare le loro strutture, oltre al desiderio di controllare una delle zone più ricche al mondo di risorse naturali, ha spinto il Rwanda all'azione militare che prima fece cadere il regime di Mobutu, e poi determinò la "guerra mondiale africana". E l'Onu sta a guardare... L'Onu si è limitata a istituire una missione di osservatori militari (Monuc) troppo debole per fare qualcosa di concreto in difesa dei civili. Solo il 30 maggio scorso il Consiglio di sicurezza ha approvato l'invio di una missione autorizzata a usare la forza per difendere i civili e consentire il dispiegamento degli aiuti umanitari. Per la prima volta nella storia si è fatta avanti l'Europa, che ha inviato un contingente di 1.500 militari. Pochissimi, ma la scelta in sé è condivisibile. Romeo Dallaire è stato costretto a uscire dall'esercito canadese nell'aprile 2000. Continua a sottoporsi alle cure dei terapisti per superare lo choc dell'esperienza in Rwanda. È un'ipotesi, ma forse il suo disagio è dovuto non tanto all'aver assistito a crimini spaventosi quanto al sapere che, con un modesto rinforzo, quei crimini li avrebbe potuti fermare. Chi gli ha negato gli aiuti - Boutros Ghali, Kofi Annan, i capi delle diplomazie francese, statunitense e di altri importanti paesi nel Consiglio di sicurezza - ha invece fatto carriera e non sembra avere particolari rimorsi. Se avesse voluto, l'Onu avrebbe potuto evitare l'evento più drammatico della seconda metà del Novecento. Ma i suoi dirigenti hanno compiuto scelte sciagurate. Le Nazioni Unite sono un'organizzazione indispensabile, più che mai necessaria in questi tempi. Ma devono cambiare, in primo luogo nel saper evidenziare le responsabilità individuali, nel sanzionare almeno sul piano politico chi commette errori gravi come quello di non fermare un genocidio, pur potendolo fare. Senza questo cambiamento, ogni altra riforma è destinata a fallire.

Anonimo
Inviato: 17/9/2004 10:59  Aggiornato: 17/9/2004 10:59
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Buongiorno a tutti. Il dire che Annan sia stato zitto fino ad ora non è proprio corretto. L'ONU, mi sembra che non ha partecipato all'invasione dell'Iraq, andando sempre contro le decisioni di questa coalizione di assassini. Ovviamente lo a fatto più o meno diplimaticamente e in modo meno palese, fino ad ora ma da subito ha denunciato l'illegalita di questa guerra. Ora il punto è un altro chi giudichera gli invasori? Quale tribunale? Tutto rimarra impunito e sarà digerito dalle nostre coscenze nel tempo? Chi ridara la vita a tutti quegli innocenti massacrati sia da una parte che dall'altra? Scusate ma non ho resistito. A presto Jerod

tommy79
Inviato: 17/9/2004 11:09  Aggiornato: 17/9/2004 11:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Il problema è l'ipocrisia con cui è stata condotta questa "missione di pace". Gli Stati Uniti dovevano dire subito le cause della campagna Irachena: "Signori, Saddam, messo su da noi, al posto di essere riconoscente sono anni che rompe i coglioni in tutti i modi possibili immaginabili...quindi noi ora lo buttiamo giù chi vuole ci segua chi non vuole stia fuori". Questo andava detto, non la marea di pretesti come le armi di distruzione di massa e compagnia bella. Per quanto riguarda l'Italia, non sono affatto d'accordo sulla definizione generalizzata di assassini per chi non manifesta contro la guerra. Il perchè del disaccordo è inutile che lo dica: più o meno tutti mi conoscete sul sito quindi....

Redazione
Inviato: 17/9/2004 12:35  Aggiornato: 17/9/2004 12:35
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
E vai Tommy !!! Sono perfettamente d'accordo! Non sai quante volte ho detto (o mi sono detto?) la stessa identica cosa: perchè non dirlo chiaro, almeno? Signori, rubiamo perchè ci serve, e se qualcuno ha qualcosa da ridire si prende pure una bella sberla (non sto scherzando, davvero). Li avrei rispettati di più, almeno. Tanto fanno esattamente quello lo stesso. Ma è l'ipocrisia che da davvero fastidio. E' l'ipocrisia il vero male dell'occidente. Specialmente in America. E sai perchè, secondo me? Perchè hanno la costituzione migliore del mondo, paradossalmente. La loro costituzione è stata da sempre così nobile e alta, che l'individuo sa benissimo che non ce la farà mai a raggiungere il livello di purezza che gli si richiede. Ma sa anche benissimo che se non lo fa, verrà guardato con disprezzo dalla società. E così sono tutti obbligati a fingere, l'uno con l'altro, dal mattino alla sera, perchè nessuno può permettersi di farsi beccare col sorcio in bocca. Man mano l'ipocrisia si istituzionalizza, entra in tutte le pieghe della vita sociale, e oggi hai quella società di perfetti schizzati che al mattino cantano il loro "pledge to the legions" con la mano sul cuore, e alla sera vanno a farsi un giro ad Abu Grhab a dare una torturatina a quei maledetti terroristi col tovagliolo in testa. (La questione degli italiani assassini è puramente accademica, ovviamente. Certo, tecnicanente, visto che si vuole vivere all'interno di una comunità mondiale che ha delle leggi, oggi siamo fuorilegge. Ma in realtà non è certo il verbo di un Annan - concordo, chissà perchè oggi e non giovedi scorso - a decretarlo, è la nostra coscienza individuale a farlo. E la mia purtroppo mi pesa già da un bel pò...) Ciao Massimo

pincopalla
Inviato: 17/9/2004 12:42  Aggiornato: 17/9/2004 12:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/6/2004
Da: Isola che non c'e'
Inviati: 247
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Scusa tommy ma non ti seguo. Ora non si tratta piu' di discutere se la guerra e' giusta o meno. Questa guerra e' stata ufficialmente definita ILLEGALE ( ok, personalmente devo ancora capire come una guerra possa essere legale... ma questo e' un altro discorso !!!) di conseguenza chi partecipa con gli USA in questa guerra si macchia del loro stesso crimine. Essendo l'Italia affianco agli USA ed essendo l'Italia una democrazia chi non si schiera contro la sua posizione e' a sua volta complice del crimine che si sta consumando in Iraq.

"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". Ciao Faber
tommy79
Inviato: 17/9/2004 12:49  Aggiornato: 17/9/2004 12:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Pincopallino ti ha già praticamente risposto Massimo, è un fatto pensiero e morale individuale ritenersi colpevoli o meno. Non è certo perchè Annan ha sparato la sua sentenza come se si fosse svegliato da un lungo sonno che oggi noi Italiani siamo brutti e cattivi per la guerra in Iraq. E' l'ipocrisia di non dire le cose come stanno che da fastidio.

titusnefasto
Inviato: 17/9/2004 12:51  Aggiornato: 17/9/2004 12:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2004
Da: daumpa
Inviati: 417
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
http://www.anti-imperialism.net/lai/texte.php?langue=5§ion=BD&id=23033 me lo sono letto e l'ho trovato molto interessante ops... ho sbagliato articolo...chiedo venia ma le uova fresche di giornata sono le più ambite [ Modificato da titusnefasto Attivo 17/9/2004 12:00 ]

Redazione
Inviato: 17/9/2004 12:55  Aggiornato: 17/9/2004 12:55
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI

mc
Inviato: 17/9/2004 13:42  Aggiornato: 17/9/2004 13:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Si ma, massimo, perche' ti senti in colpa? E' assurdo provare sensi di colpa perche' non si e' fatto abbastanza o perche' si fa parte di una societa' che ha fatto cose "brutte e cattivone". I 'mea culpa' lasciamoli ad altri... ci manca solo questo di alibi per i governatori del mondo.. (e presto useranno pubblicamente anche questo... c'e' da giurarci... il senso di colpa funziona sempre... ".. e' colpa dei popoli perche' non hanno fatto abbastanza"... 'tacci loro!) La domanda che ognuno dovrebbe porsi e' :" trovandomi in una posizione che mi consenta il POTERE di scegliere se fare o non fare determinate cose, mi comporterei come loro?" ...NO! I sensi di colpa generalizzati servono solo a smorzare la reazione pubblica, non certo a chi ne subisce le conseguenze in termini personali ("... se siamo in questa situazione e' anche un po' per colpa mia..." ...se ho inteso bene il concetto di coscienza pesante?)... sentirsi in colpa non e' certo stare bene con se stessi. Notare che "sentirsi in colpa" rende insicuri... essere insicuri rende indecisi... indecisione in politica vuol dire confusione (...e non ammetto che si possa trarre la conclusione : "Tizio e' confuso, perche' si sente in colpa...", non ho detto questo). Aggiungere i sensi di colpa alla paura (terrorismo di massa), alla precarieta' economico-lavorativa e alle altre piccole cosette che la societa' offre in cambio della nostra vita, demolisce eccome l'individuo. ..secondo me... ...ma forse i punti di vista sono tutti plausibili e sta a noi sceglierne uno. Io non mi sento troppo in colpa perche' qualcuno a deciso male al posto mio... Sarei piu' incazzato, direi. eheheh mc ... un saluto a Paolo69 ... [ Modificato da mc Attivo 17/9/2004 12:47 ]

patchacuti
Inviato: 17/9/2004 13:46  Aggiornato: 17/9/2004 13:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
.. semplice, chiaro quasi Ferrarelle http://unimondo.oneworld.net/article/view/88009/1/83 Ciao

Leopold
Inviato: 17/9/2004 14:00  Aggiornato: 17/9/2004 14:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/7/2004
Da:
Inviati: 207
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Se vogliamo farci sto benedetto esame di coscienza senza ipocrisie credo che prima di tutto dobbiamo chiederci: lo stile di vita che faccio è sostenibile senza la guerra? Io rispondo: No. Voi? Noi (paesi industrializzati) che siamo il 20% della popolazione mondiale ci becchiamo l'80% delle risorse mondiali. Il petrolio è solo il caso + lampante. Come vanno le nostre macchine: petrolio. Cosa fa andare il mio pc che uso per criticare la guerra: petrolio. Che energia è stata utilizzata per produrre e trasportate gli spaghetti che mangierò tra poco: petrolio. Che energia è stata usata per fabbricare la mia bandiera della pace: petrolio. E da dove viene questo petrolio? Dall'italia? Penso proprio no. Il nostro è uno stile di vita così insostenibile che ha bisogno di rubare da tutto il mondo per mantenersi. E l'altro 80% di noi? Meglio distrarli con guerre tra etnie che combattono con armi da noi prodotte e per confini che noi abbiamo disegnato. Meglio lascarli morire di fame (o dargli il minimo indispensabile per vivere male con la FAO), chi ha fame non ha tempo di studiare e fare domande. Chi è aiutato con un minimo di cibo non potrà mai sviluppare una autonoma industria alimentare. Ma credo che prima o poi verranno a citofonarci: "Scusa puoi scendere un secondo, ah! Non dimenticare di portarmi quell'80% di risorse che mi hai rubato!" Che gli rispondi? Una scelta pacifista non è solo politica (vado a votare il partito pacifista e dormo sonni tranquilli) ma è economica, energetica, sociale: strutturale. Nelle maggiori città del mondo ci sono gruppi di persone che hanno scelto di muoversi in città solo con la bicicletta. Sono le Critical Mass(movimento nato ufficialmente a San Francisco), ecco un modo concreto di fare politica. Cominciare a progettare e vivere un modello sontenibile senza la guerra. Senza sensi di colpa ma con creatività ed entusiasmo (la felicità di vivere è rivoluzionaria!).

il fatto che la versione ufficiale dell'11/9 non regge ormai è un noioso luogo comune
--
Buonanotte, io m'azzucco.
solenero
Inviato: 17/9/2004 14:07  Aggiornato: 17/9/2004 14:07
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Tommy79, Massimo… Se avessero detto chiaro e tondo quello che avevano intenzione di fare con l’Iraq sarebbero stati meno ipocriti. Si. Ma l’ipocrisia credo che, oggi come da sempre, sia l’ultimo dei problemi di coscienza… Mi sembra un discorso piuttosto assurdo: senza l’ipocrisia delle frottole raccontate dai potenti, quali soldati (che sono figli di gente comune) sarebbero disposti ad andare in guerra? L’ipocrisia e la menzogna da sempre sono parte attiva ed integrante di una guerra. Volendo credere che gli ipocriti sono pochi e che la stragrande maggioranza di qualsiasi popolo della terra tende al pacifismo ed a una vita serena, quante guerre ci sarebbero state nella storia, senza le balle come portata principale? Quale uomo sarebbe orgoglioso di appartenere a una nazione che si dichiara sfacciatamente predatoria? …Sarebbe il primo caso di autoproclamazione del classico Governo Ladro (e tutto il popolo dietro!)!!! Ma dai… siete davvero seri? Nella logica dell’ipocrisia la guerra si fa per un futuro migliore da lasciare ai propri figli… Quale genitore manderebbe a crepare in battaglia la progenie… Per il bene della progenie stessa???? O, vista in un’altra ottica: Quale figlio andrebbe in battaglia per un futuro migliore da lasciare ai genitori??? Un po’ contorto, ma la logica del “senza ipocrisie” fila in questa direzione…

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
Linucs
Inviato: 17/9/2004 14:19  Aggiornato: 17/9/2004 14:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Segnalo questa notizia allucinante... http://ansa.it/awnplus/mondo/news/2004-09-17_2695469.html

tommy79
Inviato: 17/9/2004 14:21  Aggiornato: 17/9/2004 14:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Bhe nel caso della guerra in Iraq di pretesti Saddam gliene ha forniti a iosa. Sembra che da un po' di anni a questa parte facesse di tutto per farsi abbattere: ha sicuramente violato gli accordi petroliferi, ha preso in giro gli ispettori Onu, si è messo ad invadere il Kuwait, non ha smesso di rompere nemmeno dopo la prima guerra(dove era stato graziato), e per di più si è messo a finanziare Al Quaeda. Bhe questo non bastava? Secondo me sì. L'unica cosa che non si doveva fare era cercare inutili ipocrisie. Riguardo al problema della coscienza l'Italia ha dovuto scegliere se stare con gli Usa alleati che fanno comodo...o lasciarli soli con la conseguenza che domani potresti aver bisogno di qualcosa da loro e non averla. Non siamo una potenza tale da poter sbattersene di tutto e di tutti petrolio per primo...purtroppo.

solenero
Inviato: 17/9/2004 14:36  Aggiornato: 17/9/2004 14:36
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Tommy… ho letto cose intelligenti nei tuoi post, quindi vediamo se riesco a farti seguire il mio filo: Credi che se avessero avuto a disposizione anche solo 1 (UNO) buon motivo per scardinare Saddam senza che gli si ritorcesse contro (il tanto decantato effetto boomerang), si sarebbero presi la briga di inventarsi le ADM (sempre se di balle si trattava…)? Ripeto: senza ipocrisia non ci sarebbero guerre. E oggi noi non saremmo qui a postare.

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
Redazione
Inviato: 17/9/2004 14:37  Aggiornato: 17/9/2004 14:37
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
LEOPOLD: Se non ti scoccia, ti chiedo di leggere questo articolo che ho pubblicato tempo fa: LA VERA STORIA: PERCHE' LA MARIJUANA FU PROIBITA. Ci trovi proprio la risposta alle tue obiezioni, o almeno la chiave per quella risposta. Le tue obiezioni infatti sono giuste e sacrosante, ma una risposta secondo me ce l'hanno. Massimo

patchacuti
Inviato: 17/9/2004 14:49  Aggiornato: 17/9/2004 14:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI

mc
Inviato: 17/9/2004 15:01  Aggiornato: 17/9/2004 15:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Per Leopold: Sono un po' stupito. Ci sono progetti di auto ad idrogeno e produzioni energetiche ecocompatibili da decenni, bastava solo sviluppare i vari progetti esistenti e scegliere il meno costoso (in termini economici e di risorse) da mettere nei programmi governativi, che invecesono stati tutti incentrati su questo cazzo di petrolio (scusate lo sfogo), che alla beffa dei danni sociali che ha creato fin dalle origini (egemonia e controllo globale, guerre per l'accaparramento dei giacimenti, sfruttamento e riduzione in poverta' di intere popolazioni) ha aggiunto i danni ecosistemici (l'inquinamento terrestre e atmosferico, i disastri atmosferici degli ultimi anni, le malattie e i problemi sanitari da inquinamento... e mi sono dimenticato sicuramente qualcosa!). Ripeto la domanda precedente : Se fossi io a decidere le cosa sarebbero diverse? SI. Anzi, DECISAMENTE SI!. E' una scelta quella che e' stata fatta: si preferisce rischiare sulla pelle dei molti, chi davvero la crea questo tipo di ricchezza e ne dovrebbe essere il titolare, piuttosto che perdere LORO (i potenti) il loro privilegi. Il benessere di cui ci fregi di essere usufruenti non e' quello che si vuole preservare. E' il potere cio' che vogliono evitare di perdere... e per farlo distribuiscono briciole in giro in cambio di appoggio politico. Stanno uccidendo la concorrenza, uccidendo le persone: e' il risultato di una "evoluzione" lunga circa 500 anni ... vuol dire che non e' proprio un bel sistema (500 anni perche' l'inizio di questo tipo di cultura sociale nacque in Italia (Firenze), che inoltre e' colpevole di avere inventato il sistema bancario che oggi utilizziamo e che non e' cambiato poi molto. Gia' allora una dei business piu' 'fiorenti' era il finanziamento di guerre. Proprio cio' che in quei secoli avvenire avrebbe dato lustro ai Comuni. Inoltre, e' in questo periodo che e' nata la "casta" dei mercanti come potenza politica, a spese del potere aristocratico-religioso, che da sempre e' l'atra faccia del potere occulto... che strano questo a scuola non me lo hanno detto pero'...?!) Se questa "evoluzione" (e' un eufemismo) la crei in un altra parte del pianeta e le permetti di crescere ad alto livello, ti sei creato un nemico... sempre che tu non riesca a comprarlo o a limitarne la crescita fino a sopraffarlo, come il conflitto USA-URSS...(USA adesso devono fare i conti con Cina-Asia e ed Europa allargata che crescono... L'europa e' quasi stata comprata, l'Asia e' un po' piu' arduo comprarsela... io lo spiego cosi' questo casino). Tornando al discorso di prima: non ho scelto io tutto questo e non me ne sento responsabile. mc

mc
Inviato: 17/9/2004 15:13  Aggiornato: 17/9/2004 15:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Azz... Hai visto che mi ero dimenticato una cosa importante!?!?! A quest'ora potrei girare nella mia bella macchinina solare, con gli interni in radica e i tessuti entrambi di Cannabis. Farei il pieno con il mio olio di Semi di cannabis, raccolti dalla mia piccola forestina in giardino. Non esisterebbe il Prozac negli acquedotti e la cirrosi epatica, si respirerebbe ossigeno e non Stirene. Meno gabbie mentali, meno inibizione, quindi meno controllo dei cervelli... Senza contare i benefici medici e, perche' no?, l'aspetto ludico praticamente alla portata di tutti, senza dare soldi a nessuno per "l'entarteinment" consumistico che dagli anni ottanta in poi ci ha portato all'attuale societa'... ...il tutto eliminato con un decreto basato sulla propaganda dei petrodollari. ... mi sembrava di aver dimenticato qualcosa! mc

titusnefasto
Inviato: 17/9/2004 15:39  Aggiornato: 17/9/2004 15:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2004
Da: daumpa
Inviati: 417
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
mc ora mi tocca pulire il monitor dopo aver baciato il tuo post... santissime parole sono commosso

freemind
Inviato: 20/9/2004 15:57  Aggiornato: 20/9/2004 15:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/6/2004
Da:
Inviati: 380
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Salve a tutti, amici! Da un bel po' vi leggo senza intervenire, ma vi tengo d'occhio! Guerra illegale. Il tema è senz'altro la tempestività di un intervento così deciso, ma ritengo prioritari altri due argomenti: L'opinione pubblica, per quanto conti sempre molto poco, perché in america ed in europa appare così divisa? Vero è che ci sono innumerevoli movimenti orientati alla pace, ma sinceramente ci sono fin troppe persone favorevoli, in un modo o nell'altro, a questa dannata, criminale, guerra. In italia, soprattutto, non vi sembra che si potrebbe, si dovrebbe, fare di più, in maniera più efficace ed incisiva, per contrastare tutto ciò? Argomento due: elezioni americane. Vero è che bush e i suoi scagnozi rappresentano forse il pericolo più grosso che IL NOSTRO PIANETA abbia mai vissuto, ma non mi pare che il suo antagonista Kerry abbia sul tema ecatombe in Irak preso posizioni rassicuranti. Se anche lì i sondaggi ci dicono che la maggioranza della gente VUOLE la guerra in Irak (dimostrando di bersi le frottole delle motivazioni di lotta al terrorismo, missioni di pace e di ricostruzione, democratizzazione e via discorrendo), come potete pensare che qualcuno alzi il dito per dire: NO, NON CI STO E MI PRESENTO ALLE ELEZIONI. Trombato di sicuro. Un caro abbraccio a tutti, amigos!

Noi non ci realizziamo mai. Siamo due abissi: un pozzo che fissa il cielo - FERNANDO PESSOA
Redazione
Inviato: 20/9/2004 18:00  Aggiornato: 20/9/2004 18:00
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
C'è già stato, quello che diceva NO. Si chiamava Howard Dean, ed è stato segato dalla stessa base dei dem, all'inizio delle primarie, perchè contro Bush non avrebbe avuto mezza chance. Eppure la maggior a parte dei dem è contro la guerra.... vedi tu. Massimo (P.S. Bentornato. Però non vale spiare!) [ Modificato da Redazione Attivo 20/9/2004 17:02 ]

vincenzo
Inviato: 21/9/2004 9:33  Aggiornato: 21/9/2004 9:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
cero che oggi "essere contro la guerra" sembra divenuto rivoluzionario! Ma siamo sicuri che i dem non proseguiranno la guerra? Ne riparliamo in un'altra discussione..

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
Marcus
Inviato: 21/9/2004 12:17  Aggiornato: 21/9/2004 12:17
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/9/2004
Da:
Inviati: 75
 Re: DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Sulla dichiarazione di Annan la penso come voi, ovvero che è stata colpevolmente tardiva e che bisognerebbe chiedersi il perché. Tuttavia ben venga qualsiasi strumento di delegittimazione dell'intervento della coalizione in Iraq. Per quanto attiene alla disputa democratici-repubblicani non credo sia il caso di essere ottimisti. Se Kerry ha annunciato il ritiro delle truppe è solo perché probabilmente la sua advisory board gli avrà consigliato di cavalcare il malcontento popolare nei confronti della guerra. Non dimentichiamo che il lobbying è istituzionalizzato nel sistema politico statunitense, e questo vale sia per Bush che per il candidato democratico...


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