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politica italiana : Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Inviato da Redazione il 29/1/2010 12:20:00 (5745 letture)

di Marco Cedolin

Sono andati per bastonare e sono finiti bastonati, verrebbe da dire metaforicamente parlando, tirando le somme della grande offensiva portata in Valsusa dai fautori del TAV nel corso di questo mese di gennaio. Offensiva studiata a tavolino negli ultimi 4 anni con cura certosina da Mario Virano e dalla classe politica che gli fa da contorno, ma valutata evidentemente con troppo ottimismo, sulla base d’informazioni e “sensazioni” assai disancorate dalla realtà.

Tutto è iniziato all’alba di martedì 12 gennaio, quando una delegazione delle forze dell’ordine si è presentata dinanzi al presidio dell’autoporto di Susa per prendere possesso dei terreni oggetto dei carotaggi. In quell’occasione circa 300 presidianti che avevano passato l’intera notte al gelo si sono rifiutati di lasciare il passo, ricevendo in cambio minacce di future denunce.

L’offensiva, scientemente calcolata, ha allora preso forma per mezzo di una massiccia campagna mediatica, veicolata attraverso giornali e TV, attraverso la quale si alternava l’ironia nei confronti dei 300 NO TAV, definiti a più riprese 4 gatti, ad alcune considerazioni in merito ad un movimento in aperta crisi che avrebbe perso non solo ogni appoggio politico, ...

... ma anche la capacità di aggregazione e mobilitazione dei cittadini. Considerazioni condite con il convincimento che la maggior parte dei valsusini avesse ormai rinunciato a lottare contro l’alta velocità, lasciando il testimone ad un piccolo gruppo di facinorosi che non volevano arrendersi neppure di fronte all’evidenza di una battaglia ormai persa.

L’offensiva è poi proseguita la settimana successiva, quando nel cuore della notte, con grande spiegamento di forze dell’ordine, la “banda del buco” è riuscita a montare una trivella a Susa su un terreno di proprietà della Sitaf e nel corso della mattinata perfino a presentare nel centro del mercato cittadino un “camper informativo SI TAV” con a bordo il presidente della Provincia di Torino Saitta, nel ruolo inedito di distributore di volantini e slogan che ormai hanno fatto il proprio tempo. Camper che di fronte alle prime domande portate con atteggiamento critico (senza alcun spirito violento beninteso) ha pensato bene di volatilizzarsi, insieme con l’alta figura politica che recava a bordo, per non ripresentarsi più in Val di Susa nei giorni successivi.

L’offensiva ha poi toccato il proprio acme il giorno seguente, con l’installazione di una seconda trivella presso la stazione di Condove, unitamente all’annuncio (già ventilato nei giorni precedenti) di una grande manifestazione bipartisan a favore del TAV, organizzata al Lingotto di Torino dal sindaco Sergio Chiamparino. Manifestazione che stando alle parole dei suoi organizzatori avrebbe dimostrato come la maggioranza dei cittadini sia in realtà favorevole all’alta velocità e poco disposta a subire i “ricatti” di uno sparuto gruppo di facinorosi che osteggiano un progetto di siffatta importanza.

Tutto è finito nel corso del weekend, quando appunto chi con atteggiamento spavaldo era partito per bastonare, si è ritrovato attore di una ritirata ben poco dignitosa, fra i calcinacci delle proprie mistificazioni che crollavano come un castello di carte.

Sabato 23 gennaio, dal presidio di Susa è partita infatti una grande manifestazione forte di oltre 40.000 persone (in stragrande maggioranza valligiani) che ha attraversato come un fiume sterminato di bandiere NO TAV la cittadina, ribadendo in maniera inequivocabile l’assoluta contrarietà del territorio nei confronti di un’infrastruttura ritenuta tanto inutile quanto dannosa. Una moltitudine di uomini, donne, ragazzini, pensionati, in grado di fugare qualsiasi dubbio sia sull’identità di coloro che si oppongono all’alta velocità, sia sulla dimensione strabordante della partecipazione, uguale se non superiore ai livelli del 2005.

Sergio Chiamparino, dopo avere trasformato la propria manifestazione in un convegno da tenersi in una sala (non troppo grande) del Lingotto si è ritrovato invece (ironia della sorte) davvero con 4 gatti, dal momento che per tentare di offrire un’immagine meno desolante e riempire i 600 posti a sedere, perfino i consiglieri provinciali e regionali, compresa la presidente Bresso sono stati fatti accomodare fra il pubblico. Dinanzi a 500 persone, in gran parte rappresentanti politici del PD, si è così svolta l’arringa di Mario Virano che da abile oratore quale è ha ancora una volta sviscerato le ragioni della Torino – Lione che pur non trovando conforto nei numeri allignano all’interno di un “sogno” da portare avanti un po’ per fede e un po’ perché muovendo grandi volumi di denaro del contribuente la politica in fondo il suo tornaconto riesce sempre a trovarlo.

In conclusione al termine della giornata, tanto Chiamparino, quanto Virano, quanto la Bresso, hanno dovuto ammettere che in Val di Susa ci sono quarantamila persone (non 4 gatti) che non vogliono l’alta velocità e trattasi di famiglie e cittadini normali, non certo di sparuti gruppi di antagonisti. Il sindaco di Torino, con la difficoltà a far di calcolo che lo contraddistingue, ha altresì dichiarato che quarantamila o no essi rappresentano pur sempre una minoranza (accompagnato in questo ragionamento dal ministro Matteoli) nell’ambito italiano, ragione per cui si andrà avanti più decisi che mai con la progettazione.

Si potrebbe osservare che anche i torinesi che hanno votato lui, in ambito italiano rappresentano un’esigua minoranza, così come coloro che hanno votato il governo sono sparuta minoranza in ambito europeo, ma non per questo la sua persona ed il governo italiano vengono tacciati come espressione minoritaria.

Ma in fondo è giusto lasciare spazio a questo sfogo con relativa fantasiosa arrampicata sugli specchi, bastonate di questo genere, si sa, fanno molto male e soprattutto rischiano di lasciare il segno, a maggior ragione quando ci si trova alla vigilia di una campagna elettorale.

Marco Cedolin

http://ilcorrosivo.blogspot.com/
http://marcocedolin.blogspot.com/

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 29/1/2010 13:10  Aggiornato: 29/1/2010 13:10
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Marco, vorrei ringraziarti di nuovo per il lavoro che hai fatto in prima persona in Val Susa. Ho la sensazione che queste tue testimonianze avranno un giorno una particolare importanza.

peonia
Inviato: 29/1/2010 13:49  Aggiornato: 29/1/2010 13:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Grazie Cedolin, se tutti gli italiani fossero solidali come voi, avremmo gia' vinto da un pezzo ......speriamo lo diventino...

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Silver
Inviato: 29/1/2010 14:57  Aggiornato: 29/1/2010 14:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Spero solo che tutti gli utenti di LC che abitino in Piemonte, non voteranno per questi delinquenti.
Mi auguro che vadano alle urne solo per annullare il proprio voto e segnalare a questi signori che sono solo dei venduti.

Grazie Marco per il tuo lavoro.
Se riesco questa estate, ti passo a trovare in Valle come promesso

Mayer
Inviato: 29/1/2010 15:28  Aggiornato: 29/1/2010 15:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/3/2006
Da:
Inviati: 202
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Forza VAL DI SUSA!!! Siamo con voi!

Freeman
Inviato: 29/1/2010 15:41  Aggiornato: 29/1/2010 15:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Citazione:
Spero solo che tutti gli utenti di LC che abitino in Piemonte, non voteranno per questi delinquenti.

E per quali delinquenti dovrebbero votare? :D
Non sarebbe invece molto meglio cogliere l'occasione per chiamarsi fuori dalla truffa "bipartisan" e restare a casa? Quello sì sarebbe un bel segnale...

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Alby-LatoB
Inviato: 29/1/2010 15:49  Aggiornato: 29/1/2010 15:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2006
Da: Marostica
Inviati: 124
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Il sindaco di Torino, con la difficoltà a far di calcolo che lo contraddistingue, ha altresì dichiarato che quarantamila o no essi rappresentano pur sempre una minoranza

Ciao MARCO, mi sai dire quanti abitanti fa l'intera Val di Susa?

Comunque ragazzi io c'ero alla manifestazione, mai vista una cosa più colorata, allegra e sarcastica, i Valsusini sono il vero esempio della perfetta disobbedienza civile!

1000 km in un giorno ma ha valso la pena essere lì!

Sono incazzato, ma con garbo
Silver
Inviato: 29/1/2010 15:54  Aggiornato: 29/1/2010 15:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Citazione:
Non sarebbe invece molto meglio cogliere l'occasione per chiamarsi fuori dalla truffa "bipartisan" e restare a casa? Quello sì sarebbe un bel segnale...


I non voti, sono aggiudicati dai vincitori che li leggono come un "let it be": i soliti pigri che hanno voglia di starsene a casa o al mare e che non gli fa differenza se saliranno al potere i rossi o i blu.

Andare alle urne e chiedere che venga espressa la non volontà di votare per qualcuno è un atto molto ben specifico e con un peso molto maggiore.

Floh
Inviato: 29/1/2010 17:53  Aggiornato: 29/1/2010 17:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/12/2009
Da: Milano
Inviati: 1056
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
@ Freeman

Come mai dici così?
Restare a casa sarebbe un bruttissimo segnale, ossia: menefreghismo, ignoranza, ancora più di chi vota.
Fare verbalizzare la propria astensione sarebbe un vero segnale di dissenso verso la democrazia rappresentativa.

PS: Imporatante è non fare annullare il proprio voto facendo segni fuori dai simboli o lasciando la scheda bianca dato che così questi voti diventerebbero automaticamente premio di maggioranza!

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
spettatore
Inviato: 29/1/2010 18:05  Aggiornato: 29/1/2010 18:05
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Val di Susa e valsusini nel mio cuore !!!!

A Marco Cedolin un particolare ringraziamento per il lavoro che svolge !!!


Lo spettatore


P.S. Alla vostra salute ed alla faccia di quei quattro mentecatti di politicanti....

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
Spiderman
Inviato: 29/1/2010 19:33  Aggiornato: 29/1/2010 19:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Citazione:
Restare a casa sarebbe un bruttissimo segnale, ossia: menefreghismo, ignoranza, ancora più di chi vota.


Senza polemica e senza dilungarci nella discussione che è OT. Io non voto da un pezzo, non mi ritengo però un menefreghista o un ignorante, più semplicemente quando smisi non vedevo nessuno in grado di rappresentarmi. Oggi sono sempre più convinto che il voto sia l'illusione data al popolo della libertà di scegliere.

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
marcocedol
Inviato: 29/1/2010 19:50  Aggiornato: 29/1/2010 19:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Citazione:
Marco, vorrei ringraziarti di nuovo per il lavoro che hai fatto in prima persona in Val Susa. Ho la sensazione che queste tue testimonianze avranno un giorno una particolare importanza.


Grazie a Massimo e tutti gli altri per gli apprezzamenti così generosi che non credo di meritare.
Ho fatto e faccio semplicemente quello che farebbe ciascuno di noi (scrittori e commentatori di LC) se si trovase a vivere una situazione di questo tipo. Mettere in pratica i pensieri e le idee che tutti i giorni esterniamo su questo sito, quando ovviamente si presenta l'occasione per poterlo fare in prima persona, credo sia prima di tutto un dovere

marcocedol
Inviato: 29/1/2010 19:52  Aggiornato: 29/1/2010 19:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Citazione:
Ciao MARCO, mi sai dire quanti abitanti fa l'intera Val di Susa? Comunque ragazzi io c'ero alla manifestazione, mai vista una cosa più colorata, allegra e sarcastica, i Valsusini sono il vero esempio della perfetta disobbedienza civile! 1000 km in un giorno ma ha valso la pena essere lì!


Ciao Alby e innanzitutto grazie per esserci stato

La Val di Susa conta circa 60/70 mila abitanti, neonati ed anziani nelle case di riposo compresi.

Lezik85
Inviato: 29/1/2010 20:47  Aggiornato: 29/1/2010 20:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Citazione:
i soliti pigri che hanno voglia di starsene a casa o al mare e che non gli fa differenza se saliranno al potere i rossi o i blu.


Oppure non si fanno abbindolare dai soliti cretini rossi o blu che siano.

Citazione:
Restare a casa sarebbe un bruttissimo segnale, ossia: menefreghismo, ignoranza, ancora più di chi vota.


Infatti. Visto che si vota spesso durante "la bella stagione", meglio andarsene al mare.

Citazione:
Fare verbalizzare la propria astensione sarebbe un vero segnale di dissenso verso la democrazia rappresentativa.


Basterebbe anche meno.


PS: un saluto a tutti gli abitanti della Val di Susa. Continuate a far rispettare la vostra volontà.

Iskandar
Inviato: 29/1/2010 21:20  Aggiornato: 29/1/2010 21:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/6/2006
Da: pistoia
Inviati: 104
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
ottime notizie, mi hanno rincuorato.

Makk
Inviato: 29/1/2010 21:26  Aggiornato: 29/1/2010 21:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
CITAZIONE Floh:
@Freeman
Come mai dici così?
Restare a casa sarebbe un bruttissimo segnale, ossia: menefreghismo, ignoranza, ancora più di chi vota.
Fare verbalizzare la propria astensione sarebbe un vero segnale di dissenso verso la democrazia rappresentativa.

PS: Imporatante è non fare annullare il proprio voto facendo segni fuori dai simboli o lasciando la scheda bianca dato che così questi voti diventerebbero automaticamente premio di maggioranza!


Quando si parla di Val di Susa mi viene da pensare che il discorso sull'astensionismo sia particolarmente IN topic visto che la stronzaggine e la determinazione a passare sopra alla gente è bi-partisan in maniera plateale e dimostrata (più del solito, voglio dire)

Detto questo, Floh, attento a non dire inesattezze.

Far verbalizzare il non-voto non ha *alcuna* differenza pratica rispetto a disegnare un pisello sulla scheda o a starsene a casa.

Le schede nulle non partecipano al conteggio per l'attribuzione dei seggi, quindi vanno alla coalizione vincente tanto quanto vanno alle altre formazioni.
E cioè in totale irrilevanza della volontà dell'astensionista.
Starsene a casa è casomai un pelino più significativo perché il tuo non voto viene sicuramente conteggiato e ne viene dato conto nei media, mentre il non-voto da annullamento (o il non-ritiro motivato e verbalizzato) della scheda rientra comunque nelle % dell'affluenza alle urne.

Pretendere la verbalizzazione del proprio rifiuto è una "furbata", un escamotage: l'articolo che apparentemente prevede la verbalizzazione in realtà nasce per verbalizzare brogli e irregolarità nelle operazioni di voto.
L'interpretazione che il non sentirsi rappresentati sia una di queste irregolarità è uno stiracchiamento della lettera e spirito della norma. Se becchi il Presidente timido ti verbalizza il non-ritiro; se becchi quello incazzoso ti fa accompagnare fuori dalla forza pubblica e addirittura ti denuncia per intralcio alle operazioni di voto (una delle poche cose *gravi* del ns ordinamento, molto più che colludere con la mafia).

Infine la favola dell'annullare la scheda che andrebbe alla maggioranza è stata messa in giro da Uòlter e dalla vergognosa sinistra italiana: è falsa-e-vera. E' falso che le schede nulle vanno tutte alla maggioranza. Tuttavia, siccome la legge elettorale "porcellum" dà un mostruoso vantaggio (premio di maggioranza) ai vincitori, allora indirettamente l'astensionismo favorisce molto di più i vincenti che gli sconfitti.
Disinformazione sul meccanismo elettorale messa in giro quando il PD si è accorto che all'astensionismo dei qualunquisti (che tradizionalmente danneggiava la destra) si era aggiunto un corposo astensionismo dei delusi di sinistra. Falsità poco meno delinquenziale di quella sul "voto utile".

Quindi, floh, non andare alle urne, oppure annulla la scheda, o fattela verbalizzare come non-ritirata... quello che vuoi.
Ma non te la raccontare che sei "più partecipante" se rischi lo scontro col presidente di sezione (per non fare nessuna differenza): non votare per non essere complice è una cosa che fai in silenzio, e solo nell'intimo della tua coscienza sei diverso da chi non vota per menefreghismo.
Il non-voto non distribuisce medagliette, né sul lato pratico né su quello etico/morale.

peonia
Inviato: 29/1/2010 22:04  Aggiornato: 29/1/2010 22:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Piccolo commento ad un argomento OT, che non vorrei sviasse l'attenzione sull'articolo, ma sono d'accordo con Spiderman e vorrei solo dire a Floh, che e' molto giovane, di provare ad immaginare se un giorno delle elezioni non si presentasse nessuno a votare....quali sarebbero gli scenari possibili????
Il dramma umano e', e in Italia pare sia ancora piu difficile, comprendere, unirci e lottare insieme! Ma, per fortuna, l'esperienza che ci ha appena raccontato Marco Cedolin da buoni segnali di speranza.....

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
pensatore
Inviato: 30/1/2010 10:29  Aggiornato: 30/1/2010 10:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 173
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
@ Makk
citazione "Quindi, floh, non andare alle urne, oppure annulla la scheda, o fattela verbalizzare come non-ritirata... quello che vuoi."

Personalmente non vado a votare perchè così il mio rifiuto rimane registrato.

So benissimo che non serve a niente, come del resto un voto in più o in meno in mezzo a tanti milioni non ha un gran peso, però annullare la scheda costituisce una accettazione del risultato delle urne e quindi la legittimazione del potere con il conseguente dovere morale di obbedienza.

Non andando a votare mi sento meglio, e poi discutendone posso valorizzare la mia testimonianza perchè ho visto che molta gente ha paura di essere in qualche modo schedata in caso di rifiuto.

Saluti.

Freeman
Inviato: 30/1/2010 10:52  Aggiornato: 30/1/2010 11:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 31/7/2006
Da: NiggahCity
Inviati: 2092
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Citazione:
Come mai dici così?
Restare a casa sarebbe un bruttissimo segnale, ossia: menefreghismo, ignoranza, ancora più di chi vota.

Questa è la lettura che ne danno i politici stessi (ed i media loro servi).
Nel loro linguaggio untuoso e vacuo la chiamano "disaffezione per la politica".
La lettura vera sarebbe: "io al vostro giochetto non gioco più".
Scoperta la truffa, coerenza vorrebbe che non vi si partecipasse, per non legittimarla. Almeno io faccio così, quando posso.

Citazione:
Andare alle urne e chiedere che venga espressa la non volontà di votare per qualcuno è un atto molto ben specifico e con un peso molto maggiore.

Davvero? Infatti dopo le votazioni i TG sono pieni di dati su quanti sono andati alle urne ma hanno fatto verbalizzare il loro dissenso, astenendosi, eh?
Invece io sento solo i dati sull'affluenza (ossia quante pecore hanno varcato al soglia dell'ovile): non a caso, alle ultime politiche, quando si profilava una "affluenza alle urne" inferiore all'80% parecchi polsi hanno cominciato a tremare. Poi, "fortunatamente", la percentuale è risalita fino a stabilizzarsi definitivamente oltre la soglia psicologica dell'80%. E "loro" hanno tirato un sospiro di sollievo.

Citazione:
[...] non votare per non essere complice è una cosa che fai in silenzio, e solo nell'intimo della tua coscienza sei diverso da chi non vota per menefreghismo.
Il non-voto non distribuisce medagliette, né sul lato pratico né su quello etico/morale.

amen

"Non siamo noi a trovare la Verità. È la Verità a trovare noi. Dobbiamo solo prepararci. Si può invitare un ospite che non si conosce? No. Ma si può mettere la casa in ordine, così che, quando l'ospite arriva, si è pronti a riceverlo e a conoscerlo".
Makk
Inviato: 30/1/2010 15:28  Aggiornato: 30/1/2010 15:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Citaz Pensatore:

Personalmente non vado a votare perchè così il mio rifiuto rimane registrato.

[...]annullare la scheda costituisce una accettazione del risultato delle urne e quindi la legittimazione del potere con il conseguente dovere morale di obbedienza.


Non ho fatto preferenze fra diversi tipi di astensionismo, perché non ci vedo grandi differenze. Sono tutti rifiuto se fatti in un certo modo, sono tutti qualunquismo se fatti in un altro.
Al max do una minima, prosaica, differenza allo stare a casa perché quella dell'affluenza è una statistica che viene riportata dai media, e quindi è un po' un "farsi coraggio" (il partito del non-voto alle europee ha sfiorato il 30%, è il 1° partito italiano).
quanto al dovere morale di obbedienza, non credo nella moralità del sistema com'è al momento, quindi non mi sento vincolato moralmente ;)

Non andando a votare mi sento meglio
Ottimo! Per te.
... e per Floh è ottimo per lui se si sente meglio andando a far verbalizzare il suo non sentirsi rappresentato.
Io semplicemente non sento il bisogno di fare una hit di quale delle modalità di astensione sia migliore eticamente/moralmente/praticamente.
Se differenze ci sono, sono appunto minime (IMHO)

molta gente ha paura di essere in qualche modo schedata in caso di rifiuto
E allora, sempre discutendo, puoi dire che è vero: secondo la legge è possibile schedare chi non vota. E non "in qualche modo": per legge la mancata partecipazione a una tornata elettorale o referendaria andrebbe registrata al casellario giudiziario.
E dovrebbe "uscire fuori" su richiesta ad esempio di un Ente Pubblico che valuta la tua assunzione.
Il principio è che chi non vota è un cittadino "non esemplare", privo delle qualifiche morali per fare l'impiegato pubblico, visto de "disprezza" la res pubblica nel suo meccanismo legittimatorio fondante.
Ed è addirittura una norma che è stata messa in atto... una volta, nel 1948

Però per completezza d'informazione e per non lasciare in giro le solite leggende urbane volte a indebolire l'astensionismo, poi aggiungi che è caduta in disuso.

A parte le elezioni del '48, la presenza o meno di un cittadino italiano alle urne non è mai più stata censita.

[nota: chissà, se l'astensionismo dovesse superare certe soglie di guardia... la norma esiste sempre (in disuso non vuol dire abrogata) e potrebbero anche rispolverarla. Solo che a quel punto sarebbe troppo tardi ;) ]



Ribadisco che, ad esempio, se l'80% dei cittadini della Val di Susa decidessero di disertare una tornata elettorale per protesta, sarebbe un po' più efficace se non andassero proprio alle urne, in quanto sarebbe un dato molto difficile da nascondere.

Se invece il 30% non andassero alle urne, il 30% crociassero la scheda annullandola e il 20% chiedessero la verbalizzazione del rifiuto a ritirare la scheda, ci sarebbero più margini di manovra per i cialtroni bipolari per giocare sui numeri e dichiararsi legittimi (non ostante a quel punto avrebbero ciascuno tra il 9 e l'11% di elettori attivi).

Floh
Inviato: 30/1/2010 15:30  Aggiornato: 30/1/2010 15:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 13/12/2009
Da: Milano
Inviati: 1056
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Avete ragione...mi avete convinto, se non altro perchè andando alle urne, a prescindere dalla propria astnsione, si va comunque ad igrossare le cifre di coloro che vi affluiscono.



Makk dice:

Se becchi il Presidente timido ti verbalizza il non-ritiro; se becchi quello incazzoso ti fa accompagnare fuori dalla forza pubblica e addirittura ti denuncia per intralcio alle operazioni di voto (una delle poche cose *gravi* del ns ordinamento, molto più che colludere con la mafia).

A quanto ne so, se il presidente si rifiuta di verbalizzare le richieste di un elettore è perseguibile per legge?
Sono male informato?

Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia (William Shakespeare, da Amleto)
osva
Inviato: 30/1/2010 15:34  Aggiornato: 30/1/2010 15:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/6/2009
Da: Milano
Inviati: 251
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Sergio Chiamparino, dopo avere trasformato la propria manifestazione in un convegno da tenersi in una sala (non troppo grande) del Lingotto si è ritrovato invece (ironia della sorte) davvero con 4 gatti, dal momento che per tentare di offrire un’immagine meno desolante e riempire i 600 posti a sedere, perfino i consiglieri provinciali e regionali, compresa la presidente Bresso sono stati fatti accomodare fra il pubblico. Dinanzi a 500 persone, in gran parte rappresentanti politici del PD, si è così svolta l’arringa di Mario Virano che da abile oratore quale è ha ancora una volta sviscerato le ragioni della Torino – Lione che pur non trovando conforto nei numeri allignano all’interno di un “sogno” da portare avanti un po’ per fede e un po’ perché muovendo grandi volumi di denaro del contribuente la politica in fondo il suo tornaconto riesce sempre a trovarlo.

Quando ho visto la sala al TG con, schierati sul latro sinistro, 2,5 gatti con striscioni pro TAV, gongolavo.....

Makk
Inviato: 30/1/2010 20:08  Aggiornato: 30/1/2010 20:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
Citaz: floh:
A quanto ne so, se il presidente si rifiuta di verbalizzare le richieste di un elettore è perseguibile per legge?
Sono male informato?

Ni.

Quando c'è di mezzo la giurisprudenza niente è mai o così o colà
Certo che se denunci un broglio elettorale e il presidente si rifiuta di verbalizzare è punibile.
Se però la tua protesta non denuncia un impedimento alla libera espressione del voto del cittadino, allora il pres non rischia proprio niente a dirti di andare a pettinare le bambole.

La stiracchiatura dei fautori della verbalizzazione consiste nel fatto che interpretano il non sentirsi rappresentati da qualcuno come "ostacolo alla libera" eccecc.
E la paraculata di quei fautori è che la legge si accontenta di una formula generica (tipo "protesta o reclamo" del cittadino), lasciando spazio all'interpretazione.
Interpretazione che è quindi demandata al giudice.
Ma se la lettera della legge è generica lo spirito è chiarissimo (serve a denunciare brogli e irregolarità), tanto che alle scorse elezioni, alcuni prefetti di alcune città hanno emanato circolari a tutti i pres di seggio che chiarivano il punto, bypassando la necessità del giudice in quelle città.


Ora, il pres "timido" si impaurisce, pensa a un eventuale processo per omissione di chissàccosa, e ti verbalizza anche che sei un ramarro pur di levartisi dai piedi.
Se invece è uno con le @@ ti ride in faccia e ti sfida a ricorrere al giudice (pagandone le conseguenze se ti sbagli).

La cosa pericolosa è se tu alzi la voce col pres perché sei convinto (erronamente) di avere chissà quale diritto (laddove la partita è tutta da giocare con 10 anni di gradi di giudizio e 3 corti + eventualmente la Costituzionale) ... ma intanto mettersi ad altercare con un presidente di seggio non è una buona idea (è ostacolo alle operazioni di voto ed è reato, ma uno di quelli senza se e senza forse )

ayarbor
Inviato: 31/1/2010 16:38  Aggiornato: 31/1/2010 16:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/1/2010
Da:
Inviati: 227
 Re: Il TAV in Val di Susa ha perso la prima battaglia
“....i Valsusini sono il vero esempio della perfetta disobbedienza civile!”


Ricordo che una volta una puntata di Report fu dedicata proprio alle manifestazioni attraverso cui i cittadini esprimevano le proprie reticenze nei confronti delle opere pubbliche, abbracciando i vari casi sparsi per lo stivale.
Per tutto il servizio fu mantenuto un certo decoro oggettivo nel trattare l'argomento salvo poi alla fine in cui venne espresso il sunto della morale e cioè che i rappresentanti delle istituzioni dovevano si tener conto della voce dei cittadini ma che gli stessi dovrebbero mettersi un po più nei panni delle amministrazioni che hanno l'esigenza di compiere certi lavori e che dovrebbero “manifestare un po meno” (se non ricordo male dissero proprio così anche se poi poco conta poichè si capiva benissimo che quello era il sunto).

Un brutto scivolone per una trasmissione come quella di Report o per lo meno come quella che vantano di essere.
Del resto non sarebbe la prima volta infatti ricordo anche un'altra puntata in cui gli inceneritori venivano elencati in una delle alternative possibili, in un periodo in cui non si parlava ancora di termovalorizzatori ecc. o per lo meno non in maniera così dibattuta.


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