Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE


opinione : DISASTRO IRAQ
Inviato da Redazione il 19/9/2004 23:13:12 (3822 letture)

Man mano che passa il tempo, nel nostro cervello si vanno a depositare strati successivi di informazione, ed è inevitabile che siano sempre i più recenti a colorare la memoria complessiva di ogni evento specifico.

E purtroppo la colorazione predominante, di questi tempi, è quella dell'oblio.

Sempre più spesso, infatti, ci rendiamo conto di essere diventati praticamente insensibili a notizie che fino a ieri ci avrebbero scosso nel profondo. Quando ci arrivarono le prime immagini di donne irachene che abbracciavano sconsolate le bare dei loro familiari, ...

... fu per noi un momento di vero shock. Oggi le cifre delle vittime civili - e parliamo solo di quelle ufficiali, sia chiaro - viaggiano tranquille sulla sessantina di media giornaliera, e non ci facciamo quasi più caso. Lo stesso dicasi per i primi marines morti sul campo, o gli italiani stessi, o le prime notizie di accaparramnento selvaggio di beni da parte degli alleati. Idem per le esecuzioni sommarie che questi portano avanti ormai alla luce del sole, di notizie di violenze e stupri che ormai faticano ad essere messe a tacere, e persino delle torture dei prigionieri, che oggi rimangono in numero decisamente superiore al necessario, e di certo non se la spassano molto meglio di chi li ha preceduti fra quelle mura. Anche perchè, all'interno di una certa mentalità, lo scorno subito si paga solo con la vendetta.

Persino rapimenti e sgozzamenti, nostrani o altrui, ormai non ci scuotono più di tanto: laddove la prima volta contavamo le ore che erano trascorse da un sequestro, oggi abbiamo imparato a tenere una specie di tabellina mentale dei salvati e dei sommersi: mancano all'appello due italiane, due francesi, tre inglesi, e un paio di americani, mi sembra. Sgozzati i filippini, liberato il giapponese, e dei turchi chissenefrega.

Le guerre, ci insegna la storia, prima o poi finiscono comunque. Se non altro, perchè bisogna raccogliere le energie per preparane delle altre. Ma le nostre anime, torneranno mai come prima?

Massimo Mazzucco

Voto: 0.00 (0 voti) - Vota questa news - OK Notizie


Altre news
28/11/2015 10:00:00 - Il nuovo sito è pronto
26/11/2015 19:40:00 - Fulvio Grimaldi a Matrix
24/11/2015 11:00:00 - Caccia russo abbattuto dai turchi
22/11/2015 20:20:00 - Ken O'Keefe: "ISIS = Israeli Secret Intelligence Service"
21/11/2015 21:00:00 - L'uomo che uccise Kennedy
19/11/2015 19:00:00 - La solitudine
18/11/2015 21:21:31 - Vladimir Putin - conferenza stampa al summit del G20
17/11/2015 13:50:00 - Dopo Parigi
15/11/2015 22:30:00 - Commenti liberi
14/11/2015 9:40:00 - À la guerre comme à la guerre
13/11/2015 23:00:00 - Nuovi attentati a Parigi
11/11/2015 19:50:00 - Atleti russi dopati, brutti e cattivi
10/11/2015 19:30:00 - Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso
9/11/2015 18:30:00 - "Bag it!" Documentario (Ita)
8/11/2015 9:09:03 - Commenti liberi

I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
tommy79
Inviato: 20/9/2004 9:52  Aggiornato: 20/9/2004 9:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DISASTRO IRAQ
Condivido completamente Massimo. Purtroppo alla violenza delle immagini ci si "abitua" ed anche le cose terribili finiscono per non colpirci più di tanto. Su una cosa la Stampa secondo me potrebbe agire con successo: non dovrebbero più parlare dei rapimenti, pubblicare i filmati dei rapitori, i loro ultimatum e le loro schifose esecuzioni. Chiunque siano questi "esseri" stanno sfruttando mediaticamente le loro azioni ricattando il mondo. Se nessuno pubblicasse più nulla secondo me tutto cesserebbe.

vincenzo
Inviato: 20/9/2004 10:07  Aggiornato: 20/9/2004 10:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: DISASTRO IRAQ
eh si, non dovrebbero pubblicarle!!!!...ma indovina un pò perché lo fanno??? Lo scopo è quello.. Sulla conta dei morti http://www.reporterassociati.org/index.php?option=news&task=viewarticle&sid=3654

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
tommy79
Inviato: 20/9/2004 11:09  Aggiornato: 20/9/2004 11:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DISASTRO IRAQ
Bhe io veramente mi riferivo al caso specifico dei rapimenti...non alla generale ed incerta conta dei morti. L'articolo che hai linkato non mi sembra che parli dei rapimenti. Quello che intendevo io è che se i reporter non pensassero solo ai loro scoop ma a non far pubblicità a questi criminali mediatici...i rapimenti non avrebbero ragione di esistere. Stanno facendo il gioco dei rapitori...tutto per guadagnare soldi con i loro articoli. E' una cosa gravissima.

pincopalla
Inviato: 20/9/2004 11:17  Aggiornato: 20/9/2004 11:17
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/6/2004
Da: Isola che non c'e'
Inviati: 247
 Re: DISASTRO IRAQ
Citazione:
Su una cosa la Stampa secondo me potrebbe agire con successo: non dovrebbero più parlare dei rapimenti, pubblicare i filmati dei rapitori, i loro ultimatum e le loro schifose esecuzioni. Chiunque siano questi "esseri" stanno sfruttando mediaticamente le loro azioni ricattando il mondo. Se nessuno pubblicasse più nulla secondo me tutto cesserebbe.
Pienamente d’accordo con Tommy. Ormai siamo talmente succubi di questa propaganda che le vittime diventano dei semplici numeri. So che e' un utopia ma sarebbe bello che finisse questa propaganda lasciando la scena alla realtà !!! Forse mostrando e chiamando con il loro nome e cognome anche quelli che ora incrementano solo il numero degli "effetti collaterali" saremmo tutti un po’ meno sicuri della nostra innocenza e della nostra ragione ma più liberi di capire cio' che stiamo facendo.

"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". Ciao Faber
mc
Inviato: 20/9/2004 11:35  Aggiornato: 20/9/2004 11:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DISASTRO IRAQ
ehi...ehi... Ma che succede? Considerare cio' che fa un rapitore piu' di quello che fanno gli aerei con i bombardamenti a tappeto? Il problema non sta in quello che si dice ma come viene detto. Tutto di tutto deve essere detto. Quando sono delle messe in scena, e quando sono realmente atti di resistenza. Anche quella fa parte della realta' irakena... percio' non scherziamo. La propaganda non si combatte con il silenzio ma con la verita' ... detta. Se nessuno pubblicasse piu' niente, tutto cesserebbe? ...non credo, anzi! Non esisterebbe la possibilita' di poter obbiettare alla propaganda di Bush and Co. che la "Mission Accomplished" non e' "manco pe' niente" compiuta. Questo non farebbe che lasciare ancora di piu', se possibile, agli americani le mani libere per poter fare e disfare cio' che vogliono quelli del Gotha ecu-economico, visto che nessuna resistenza da parte del popolo "democratizzato" v'e' mai stata e che mai ci sara'. Continuerebbero a dire : "...qui a Bagdad tutto bene!" (il fatto lo si dica lo stesso e' una conferma di cio' che dico!). Il fatto che alcuni di questi sequestri sia di matrice occulta, e' sintomo del fatto che "...gia' che succedono, perche' non sfruttarne l'utilita' intrinseca nel far sparire qualcuno di scomodo e usarne l'impatto emotivo per pilotare i sentimenti degli ignari popoli..." Si dovrebbe sapere tutto di tutto. Non deve cambiare il numero di servizi che si trasmettono, deve cambiare il modo di "guardarli" e "sentirli" (+ cultura). E poi, chi mi spiega la differenza tra un morto sotto la bomba (per lo piu' bambini e donne ...) e uno sgozzato per vendetta politica? Un altra domanda: quanti morti veri avete visto in vita, quanti in una finzione tele-cinematografica, quanti nei TG? Indicibile... e vi ci soffermate un po' in raccoglimento come dovrebbe essere davanti alla morte di un nostro simile? (...se non altro per empatia...). NO... solo se e' uno dei BUONI... Chi ci dice chi e' il buono e chi il cattivo? L'informazione, ma solo quella che non si occupa di parlare dei fatti nella sua interezza. Se fosse ben dettagliata, non dovremmo aspettare che ce lo dica qualcuno qual'e' il male e qual'e' il bene... (semmai fossero distinti... ma questa e' un'altra storia) P.s: ... pincopallinoooo!!! Ti richiamo all'ordine... mc

tommy79
Inviato: 20/9/2004 11:50  Aggiornato: 20/9/2004 11:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DISASTRO IRAQ
Guarda che qui non si sta dicendo che non bisogna più pubblicare niente... ma che ultimatum e sgozzamenti vari fanno il gioco dei rapitori. Che senso avrebbe ricattare le Nazioni se i loro beceri filmati finissero nel cestino al posto che in tv? Poi, per favore smettiamola di definire "Atti di resistenza" le decapitazioni e le esecuzioni degli ostaggi. Sono gesti di menti degenerate che vanno condannati e combattuti con tutta la forza possibile.

DIVA
Inviato: 20/9/2004 11:57  Aggiornato: 20/9/2004 11:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: DISASTRO IRAQ
Massimo la tua osservazione di natura quasi psicologica della drammaticita' che ci circonda, che ci "pare" cosi' lontana, quasi non ci appartenesse ,tanto da renderci insensibili davanti a morti orribili,a devastazioni sia ambientali che psicologiche, mi ha portato alla memoria, del resto non tanto lontana di un film (dirai...ma solo film vedi?) .Non vedo molti film, ma alcuni sono davvero testimoni del nostro tempo o ci invitano alla riflessione loro malgrado. Nel 1999 e' uscito un film che ha rivoluzionato completamente la cinematografia, tanto per gli effetti speciali quanto per i contenuti proposti: si tratta di Matrix, un vero e proprio compendio filosofico cinematografico. La trama racconta di come l'intero genere umano é soggiogato alle macchine, delle quali un tempo si serviva: dopo una ribellione da parte di queste ultime, i ruoli si sono invertiti: le macchine sfruttano gli uomini per sopravvivere e li tengono incatenati, avvalendosi della loro energia. Nell'ambito delle percezioni, il mondo che abbiamo ogni giorno sotto gli occhi é reale, ma nell'ambito della realtà, esso é una beffa, non esiste: si tratta solo di immagini virtuali inviate al nostro cervello dalle macchine che ci tengono schiavi. Dunque, ogni cosa che ci circonda non ha un fondamento al di fuori della nostra mente: le macchine, le case e le strade non sono altro che immagini virtuali inviate al nostro cervello dalle macchine dominatrici; il mondo intero é un programma (Matrix appunto), un inganno ordito dalle onnipotenti intelligenze artificiali che ci controllano. Questo e' un film..ma riflettiamoci un attimo Tutto quello che e' reale...guerra,morti,distruzioni ecc. ci arriva raccontato, filtrato , depurato da sentimenti che non siano i sentimenti che si vuole noi abbiamo, attraverso la televisione (maggiormente attraverso la televisione) Sono notizie...diventano solo notizie. Si ha cura nel darle , ci devono arrivare come messaggi subliminali , nella nostra mente deve rimanere impressa la volonta' di chi ce le diffonde. E questa volonta' ci vuole controllare : diventano normali le morti, i sequestri, le decapitazioni in diretta, le guardiamo mentre il commento che accompagna la visione vuole lasciarci arrivare al cervello che sono fatti inelluttabili e che comunque il solo vero unico responsabile di tutto cio' e' il Terrorismo. Ecco la parola magica del nuovo millennio : terrorismo Alla fine capiamo che ..qualcuno, qualcosa ci sta minacciando. Qualcuno sta impedendo che questa minaccia diventi realta' ed il prezzo da pagare e' una guerra che fa e da morti, da ambo le parti, ma non ci si deve curare molto di loro, sono appunto il prezzo perche' noi si possa vivere tranquilli senza minacce da parte di quel mondo..cosi' lontano..cosi' barbaro cosi' incivile. Ecco che piano piano diventiamo insensibili anche alle notizie piu' efferate, tutto diventa come un film, non siamo noi i protagonisti. Noi lo vediamo alla tv , scuotiamo la testa davanti all'ennesima decapitazione, un sorriso per un ostaggio liberato, la nuova miss italia non e' proprio la piu' bella, l'uva quest'anno non sa di nulla, la benzina aumenta ma dove si andra' a finire di questo passo, si ritorna a scuola :povere mamme dell'Ossezia...ma Bush ha proprio una faccia da scemo..si ma anche il nostro Berlusca non scherza, caspita hanno decapitato altri ostaggi, ma delle due ragazze italiane non si sa piu' nulla? ma alla fine i buoni vinceranno....nei film vincono quasi sempre no? diva

mc
Inviato: 20/9/2004 12:10  Aggiornato: 20/9/2004 12:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DISASTRO IRAQ
...non credo che la smettero'... La smettero' solo quando sentiro' parlare dell'INVASIONE americana in Iraq, della CARNEFICINA da parte dei soldati della coalizione, di SOLIDARIETA' per il popolo che non accetta questa presa per i FONDELLI chiamata ENDURING FREEDOM e democratizzazione del paese... Quando sentiro' parlare di COLONIA americana, e INTERESSI sul CONTROLLO del petrolio in medioriente, e che i soldati sono li SOLO per questo. Fino ad allora questi sono quelli che sono ATTI DI RESISTENZA (e non mi riferisco a quelli "comodi" alla coalizione... che non hanno fatto altro che il loro dovere: gettare ombre anche su quelli di matrice irakena originali.. e a quanto apre ci sono riusciti in pieno... almeno con te). Io sono contrario sia a l'una manifestazione di forza, che all'altra, ma non ho intenzione di cedere e credere a cio' che mi viene propinato come "opinione moralmente giusta da adottare" ... solo per la brutalita' e la crudelta'? ...schiacciare un bottoncino e dilaniare vittime civili forse ti sembra che uccida meno... Ribadisco il concetto: piu' si sa, e' meglio e', di questa, e di tutte le guerre a venire. Tu, tommy, proponi di rinunciare ad una parte (e abbastanza importante dal punto di vista mediatico) di queste informazioni, che insieme ad altre contribuiscono a chiarire la verita'. mc

pincopalla
Inviato: 20/9/2004 12:11  Aggiornato: 20/9/2004 12:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/6/2004
Da: Isola che non c'e'
Inviati: 247
 Re: DISASTRO IRAQ
Marco, ti prometto che prima o poi imparerò a scrivere !!! Il mio precedente post voleva essere ironico ma a quanto pare e' risultato un obbrobrio che io stesso rileggendolo, alla luce si quanto hai scritto, ho frainteso !!! Sai che su questo la penso come te: Citazione:
Non deve cambiare il numero di servizi che si trasmettono
aggiungendo "in meno" tra cambiare ed il !!!! Citazione:
deve cambiare il modo di "guardarli" e "sentirli" (+ cultura).
anche su questo mi trovi dalla tua anche se, purtroppo, devo riconoscere che il modo di proporre i servizi può portare l'utente ad un' assuefazione tale da sminuire il valore di una vittima al punto da diventare un +1 nella tabellina dei morti, rapiti etc.... Citazione:
E poi, chi mi spiega la differenza tra un morto sotto la bomba (per lo piu' bambini e donne ...) e uno sgozzato per vendetta politica?
Praticamente con il mio post stavo rispondendo a questa tua domanda: la differenza e' che, nonostante siano vittime innocenti della stessa follia, chi muore sgozzato ha un nome ed un cognome mentre chi muore sotto una bomba no!!!! Personalmente di morti veri ne ho visti e toccati tanti, forse troppi se comparati alla mia età. Tralasciando quelli dei film, ancora di piu', ovviamente, ne ho visti al TG. Cosa ho provato ? Per tutti lo stesso senso d'impotenza e di angoscia. Spero di essermi chiarito...dubito Ciao [ Modificato da pincopallino Attivo 20/9/2004 11:13 ]

"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". Ciao Faber
mc
Inviato: 20/9/2004 12:20  Aggiornato: 20/9/2004 12:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DISASTRO IRAQ
... Forse mi sono soffermato a "sono pienamente d'accordo con Tommy" ... ...e questo mi ha fatto rispondere direttamente a tommy .. credo. E comunque non ho colto l'ironia o comunque il senso... mea culpa... ...non avevo dubbi, che fossi d'accordo...pensavo ad uno sbandamento... puo' capitare... mc

pincopalla
Inviato: 20/9/2004 12:36  Aggiornato: 20/9/2004 12:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/6/2004
Da: Isola che non c'e'
Inviati: 247
 Re: DISASTRO IRAQ
Citazione:
La smettero' solo quando sentiro' parlare dell'INVASIONE americana in Iraq, della CARNEFICINA da parte dei soldati della coalizione, di SOLIDARIETA' per il popolo che non accetta questa presa per i FONDELLI chiamata ENDURING FREEDOM e democratizzazione del paese... Quando sentiro' parlare di COLONIA americana, e INTERESSI sul CONTROLLO del petrolio in medioriente, e che i soldati sono li SOLO per questo. Fino ad allora questi sono quelli che sono ATTI DI RESISTENZA (e non mi riferisco a quelli "comodi" alla coalizione... che non hanno fatto altro che il loro dovere: gettare ombre anche su quelli di matrice irakena originali.. e a quanto apre ci sono riusciti in pieno... almeno con te).
Questa volta sono io a non capire, MC perché non li dovresti piu' chiamare ATTO DI RESISTENZA se iniziassero a chiamarla INVASIONE, CARNEFICINA etc. Un popolo colonizzato perderebbe il diritto di rivendicare la sua indipendenza ? [ Modificato da pincopallino Attivo 20/9/2004 11:38 ]

"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". Ciao Faber
tommy79
Inviato: 20/9/2004 12:41  Aggiornato: 20/9/2004 12:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DISASTRO IRAQ
Quale verità ti aiuta comprendere la storia dei rapimenti, gli ultimatum e le decapitazioni? Anche ammesso, come penso tu creda, che siano gli alleati i responsabili degli sgozzamenti vari un rifiuto giornalistico di trattare l'argomento stroncherebbe le loro motivazioni.... Dove poi tu non senta parlare dei morti civili iracheni e del petrolio dimmelo perchè io queste cose le sento ripetere molto spesso. Poi parlando di resistenza tu infanghi ciò che la Resistenza è davvero: ossia il coraggio di combattere rischando la pelle, non certo di rapire ed uccidere civili.

mc
Inviato: 20/9/2004 13:08  Aggiornato: 20/9/2004 13:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DISASTRO IRAQ
Pinco: ehehe ... hai ragione in realta' continuero' a chiamarla RESISTENZA, ma accettero' che mi si ponga la domanda "...come fai a chiamarla resistenza?" senza saltare al collo di colui che me lo chiede. Tommy, sembra che tu abbia ben chiara la situazione in Iraq : ovvero sembra che ti sia chiaro chi sono i buoni, chi sono i cattivi, ma soprattutto quali notizie mettere a tacere e quali no. Io, purtroppo per me, non so ancora bene come classificare cio' che accade con i rapimenti. So solo che il fatto di far vedere l'ennesimo morto ammazzato (non importa come), solo come immagine, non cambia nulla in chi la guarda, perche' e' quello che si dice (e spesso, soprattutto, che non si dice) di quelle immagini e' l'informazione che metti in archivio. Ecco perche' voglio sapere tutto di tutti. Mettere a tacere la contropropaganda (risultato ottenuto dai rapimenti sulla opinione pubblica) favorisce la propaganda dell'altra fazione. Scusa ma secondo te i partigiani come venivano chiamati dai nazi-fascisti :"terroristi sanguinari" ... ehehehe ... loro... E ancora, che visione idilliaca hai della Resistenza? Sai quanti nazifascististi prelevavano (rapivano) dalle case i partigiani ed i loro parenti (magari sotto denuncia anonima...) e li giustiziavano per rappresaglia? Sai quanti tedeschi, e soprattutto collaborazionisti, sono stati prelevati dai partigiani e giustiziati come traditori della Patria (un po' meno... forse ... ma altrettanto brutalmente...) La guerra non si ferma a pensare se l'atto che sta commettendo e' brutale o corretto... c'e' uno scopo da perseguire e quello sara'! Ma per entrambe le fazioni. Anche qui, sembra che tu abbia ben chiaro che i buoni sono i partigiani e i cattivi i tedeschi... forse confondi i tuoi interessi con la vera scelta di essere schierato dall'una o dall'altra parte. O forse e' solo cio' che ti han detto di pensare ("...che bestie questi arabi ...! Fanno quel che fanno perche' e' nella loro natura"...gia' me le vedo le persone al bar o dal barbiere...)... mc

Leopold
Inviato: 20/9/2004 13:34  Aggiornato: 20/9/2004 13:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/7/2004
Da:
Inviati: 207
 Re: DISASTRO IRAQ
D'accordissimo con DIVA. Il concetto alla base del modo in cui le notizie ci vengono date è EVITARE L'EMPATIA La chiave è quella di evitare che le persone provino emozioni per fatti che potrebbero portarli a metterli contro il Potere. Se muoiono circa 14.000 civili iracheni ( http://www.iraqbodycount.net/background_it.htm ) è meglio parlare di scontri, battaglie e mostrare l'immagine di qualche soldato che lancia dal carroarmato qualche bottiglietta da 1/2 di acqua minerale ai bambini che li rincorrono (che ragazzi d'oro i nostri...). Un'altra tecnica è quella di dire solo una volta un numero parziale di morti e feriti, il conteggio deve essere al massimo giornaliero. Non sentiremo mai somme totali. Ma la cosa + importante è non mostrare mai e poi mai le immagini che fanno capire DI COSA PARLIAMO QUANDO PARLIAMO DI GUERRA. Rinfreschiamoci la memoria: http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=296 Corpi di bambini, donne e uomini maciullati, carbonizzati, mutilati. Colpevoli solo di trovarsi al posto sbagliato nel momento sbagliato. Ricordo quando sono andato a vedere F 9/11 di michael moore e scorrevano le immagine dei bombardamenti sulla città e dei bambini maciullati che urlavano dal dolore. Avevo gli occhi pieni di lacrime e i denti che mi stridevano dalla rabbia...avevo voglia di urlare, di andare al campidoglio con altre 500.000 persone e occupare il parlamento finché quell'orrore non fosse finito. Come vedete l'empatia, la consapevolezza, sono pericolosissime. ORRORE ORRORE ecco cos'è la guerra e nient'altro e se riescono a farla passare per una cosa pulita e giusta significa due cose: - loro sono molto bravi - noi non abbiamo capito un cazzo

il fatto che la versione ufficiale dell'11/9 non regge ormai è un noioso luogo comune
--
Buonanotte, io m'azzucco.
tommy79
Inviato: 20/9/2004 13:43  Aggiornato: 20/9/2004 13:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DISASTRO IRAQ
Non ho poi così ben chiaro chi siano i buoni e chi i cattivi perchè come dici tu (giustamente) in una guerra si commettono barbarie dall'una e dall'altra parte. Poi, però, quando mi parli dei Partigiani e dei Nazisti hai sbagliato due cose. Punto primo, mi spiace deluderti, ma non mi risulta che i Partigiani sgozzassero con coltelli da macello i fascisti e i nazisti catturati. Mio nonno è stato prigioniero come camicia nera dei Partigiani e nessuno lo ha sgozzato, ne torturato a quanto mi racconta, ne la stessa cosa è successa a tutti i suoi commilitoni. Poi non è vero che io sia totalmente dalla parte dei Partigiani, anzi ho sempre sostenuto e continuo a farlo che la Storia sia troppo tenera e poco obbiettiva nei loro riguardi. Tornando al problema iracheno dei rapimenti credo solo che se si può fare qualcosa per far cessare questi sgozzamenti chiaramente propagandistici bisogna farlo. Non entro nel merito in questa sede di chi siano i boia, ma mi par chiaro che il loro obbiettivo è apparire in Tv, e quindi è dovere della Stampa ostacolarli.

mc
Inviato: 20/9/2004 14:47  Aggiornato: 20/9/2004 14:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DISASTRO IRAQ
Tuo nonno e i suoi commilitoni, non fanno testo, nella miriade di casi della resistenza... E se adesso dici di non essere dalla parte della resistenza, prima mi hai intimato di smettere di parlare di quella irakena, per non commettere l'errore di legittimarla... riferendoti allo spirito e agli ideali profondi che muove la resistenza... ed ora mi dici che tuo nonno e' stato rapito dagli stessi "ispirati armati dall'alto profilo morale" e quindi non capisco piu' a quale resistenza ti riferisci... ma soprattutto dimmi dove andare a leggermi il manuale "Il buon Partigiano - Ovvero le regole della resistenza, dopo un invasione ", dove c'e' scritto cio' che si puo' e non si puo' fare. Cosi' me lo porto in montagna e lo appallottolo per accenderci il fuoco. Ti ostini a voler far cessare i rapimenti, senza preoccuparti di far cessare il resto, o, comunque, la dai come priorita'... perche'? Un ultima domanda : come preferiresti morire ucciso da una bomba o catturato e sgozzato dai "commados partigiani irakeni"? Se ti ponessero davvero la domanda, secondo te, avresti una preferenza tra le due cose? ... una cosa sarebbe sicura staresti per morire... E' questo che va fermato. E' la GUERRA che non dovrebbe esserci, cazpita...! Chissenefotte dei rapimenti "non secondo le regole"! P.S.: Le immagini sulla guerra, se ancora non tui fossero pervenuti i suggerimenti miei, di DIVA e Leopold, piu' sono brutali e piu' sono vicine a descrivere la realta' dei fatti, quindi, piu' pericolose alla propaganda che fomenta il conflitto, cercando di sminuirne gli effetti. Proprio quello che si otterrebbe oscurando le rappresaglie irakene o pseudoirakene o anglo-italo-americane, p.p.s.s.: se neanche cosi' sono riuscito ad esprimere quello che intendo, mi ritiro dal discorso. saluti mc

patchacuti
Inviato: 20/9/2004 15:31  Aggiornato: 20/9/2004 15:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: DISASTRO IRAQ
Tommy mi dispiace deluderti, ma non e' proprio cosi': anche i partigiani hanno fatto le loro carognate ... ti mando solo un piccolo articolo, ma di storia ne trovi tanta (ricordati le foibe) http://wtgmorton.ilcannocchiale.it/?id_blogdoc=44047 http://media.supereva.it/vitofoschi/cavedelpredil.html?p http://www.romacivica.net/anpiroma/DOSSIER/Dossier1a8.htm Ciao

eughenos
Inviato: 20/9/2004 15:42  Aggiornato: 20/9/2004 15:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: DISASTRO IRAQ
Soldati americani e popolo irakeno sono sostanzialmente vittime delle folli teorie di politica estera dei neo-con, se poi come sembra gli inglesi sono pronti a ritirarsi (diplomaticamente parlano di ritiro del 30% delle forze, di fatto sono pronti a levare le tende) la guerra è persa. Tutti questi morti saranno inutili, l’Iraq sarà terra di scontro delle opposte fazioni, il caos regnerà sovrano. Le teorie di conquista, non di generali, ma di uomini “sapienti “, usciti dalle migliori università americane dovranno essere per molti anni un duro monito a chi la guerra la teorizza ma poi non la prova sulla propria pelle, resta il dubbio su che futuro dopo il caos ci aspetta, quale reazione al fallimento irakeno i “sapienti” metteranno in atto. Vorrei ricordare che anche i tedeschi chiamavano i resistenti d’ogni parte d’Europa terroristi, cosa deve fare un popolo che si trova nella situazione irakena se non sollevarsi contro quello che viene visto come un esercito invasore, chiaro poi che in un contesto cosi caotico si inseriscono uomini (assassini) che nulla hanno a che fare con la resistenza irakena.

eughenos
Inviato: 20/9/2004 15:49  Aggiornato: 20/9/2004 15:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: DISASTRO IRAQ
Per quello che riguarda le porcate delle opposte fazioni in lotta, mi sembra abbastanza scontato, la guerra romantica non e mai esistita, Mors tua vita mea

DIVA
Inviato: 20/9/2004 16:02  Aggiornato: 20/9/2004 16:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: DISASTRO IRAQ
Generale, il tuo carro armato è una macchina potente Spiana un bosco e sfracella cento uomini. Ma ha un difetto: ha bisogno di un carrista. Generale, il tuo bombardiere è potente. Vola più rapido d’una tempesta e porta più di un elefante. Ma ha un difetto: ha bisogno di un meccanico. Generale, l’uomo fa di tutto. Può volare e può uccidere. Ma ha un difetto: può pensare . ---------------------------------------- Bertold Brecht

vincenzo
Inviato: 20/9/2004 16:25  Aggiornato: 20/9/2004 16:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: DISASTRO IRAQ
x tommy -Non parlare con la bocca di Casini. -Il link riguardava l'articolo di massimo -Non hai risposto alla domanda, secondo te perché li pubblicano? Credo anche io che se non venissero pubblicati non sortirebbero lo stesso effetto, per questo motivo ti chiedo secondo te perché li pubblicano? Guarda che li pubblicano i TG nazionali..... Sempre la stessa storia. Mi pare chiaro che il tutto funzioni come una specie di gioco dell'oca, si lanciano i dadi, poi li lancia l'avvrsiario, tu stai fermo un giro, torni indietro di 5 caselle.......ù X geurra, resistenza e quant'altro E' troppo facile discuterne dietro ad un computer, in guerra ed in amore tutto è permesso? Non so, però molte volte l'istinto di sopravvivenza, di vendetta per la perdita di un caro, possono portare a fare cose molto brutte. Io non giustifico mai la violenza, ma ad onor del vero bisogna sempre colpevolizzare chi è iniziato per primo....che nel caso dei fascisti sarebbero prprio loro. Ora non credo che i partigiani italiani avrebbero dovuto con calma spiegargli che stavano sbagliando, ma hanno reagito a malo modo. Questo revisionismo, o amore intellettuale per l'imaprzialità, o la vanità di dare una parvenza d'essere oggettivi possono causare dei brutti fraintendimenti.... vincenzo nota: la resistenza di un popolo è tale quando appunto resiste ad un'occuopazione o alla violenza, non è dato parlare di RESISTENZA QUANDO PER PURO DIVERTIMENTO SI PRENDONO A CASO PERSONE E SI UCCIDONO. Mi sembra un concetto che sfugge e, se non sfugge, è causa di stronzate sparate dalla bocca o dalla tastiera.. [ Modificato da vincenzo Attivo 20/9/2004 15:45 ]

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
maxgallo
Inviato: 20/9/2004 16:32  Aggiornato: 20/9/2004 16:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: DISASTRO IRAQ
L’ indipendenza o la democrazia, gli iraqueni oggi non la sentono piu', sanno che non l'avranno mai con gli occidentali avvinghiati ai loro oleodotti. Ed ecco che le sacche di resistenza (quelle vere) in Iraq sono chiamati terroristi. In questo caso terrorista potrebbe essere colui che, trovandosi in casa un ladro, scopre che la polizia che ha chiamato è d’accordo con il ladro stesso. Allora cosa gli rimane da fare se non farsi giustizia da solo? E con quali mezzi? Ed ecco che anche i cosiddetti terroristi sfruttano l’ unica arma a loro disposizione: i media. Lo hanno capito gli arabi, ma lo abbiamo scoperto anche noi. Il primo atto terroristico della storia mediatica avvenne nel 1948 in Israele all’ Hotel King David di Gerusalemme ad opera di ebrei sionisti ai danni degli inglesi (allora i colonizzatori della Palestina); 91 i morti di cui gran parte persone innocenti che nulla avevano a che fare con l’establishment inglese…All’inizio era un atto terroristico efferato e basta, poi oggi vedi quelli che misero quella bomba intervistati in Tv, invecchiati , ma ancora consapevoli di quello che hanno fatto, dicendo candidamente che non avevano altri mezzi per convincere gli inglesi a fare le valigie e tornarsene a casa; risultato: Israele oggi è uno stato indipendente. Stessa cosa dicasi per tante altre realta’ mondiali, dal Sudafrica alla Malesia, all’ Algeria, all’ Europa della seconda guerra mondiale. Un morto ammazzato non fa differenza se ucciso da una fucilazione o se sgozzato, la differenza la fanno i media; uccidere nel segreto di un bunker o davanti ad una videocamera decide se il morto è di serie A o di serie B se serve per uno scopo 1 o ad uno scopo 2. Quelli che per noi sono terroristi, per gli iraqueni, o comunque per i popoli oppressi in generale, sono eroi della resistenza. Allora perchè siamo li? Per tirare giu’ un tiranno messo lì da americani ed inglesi, i quali lo potevano far fuori in un qualsiasi momento della storia? Chi ci ha chiamati in Iraq? Ad oggi nessuno ci ha dato una risposta seria, ci hanno imbottiti di violenza perchè era ed è l'unico appiglio che ha la coalizione per demonizzare il mondo arabo ed assolvere se stessi dall’accusa di essere pappatori di petrolio. P.s.: Questa l'ho trovata al volo; "Strano: la Repubblica non sentito nessun motivo di riprendere il durissimo attacco a Bush del suo editore. Per fortuna che c’è il Corriere della sera - «Visto che il presidente degli Stati Uniti governa il mondo, perché non dovremmo avere anche noi il diritto di voto?». È la provocazione lanciata ieri dall’ingegnere Carlo De Benedetti, alla chiusura dei lavori della Giornata dell’Interdipendenza, organizzata a Roma dal Comune, dalle Acli, Legambiente, Movimento politico per l’unità, Comunità di Sant’Egidio e da Civ World" fonte: DAGOSPIA.COM

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

vincenzo
Inviato: 20/9/2004 16:42  Aggiornato: 20/9/2004 16:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: DISASTRO IRAQ
Sottoscrivo quanto scritto da maxcantagallo, se cadono le premesse di un'azione tutto il resto va da se....

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
tommy79
Inviato: 20/9/2004 17:00  Aggiornato: 20/9/2004 17:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DISASTRO IRAQ
"la resistenza di un popolo è tale quando appunto resiste ad un'occuopazione o alla violenza, non è dato parlare di RESISTENZA QUANDO PER PURO DIVERTIMENTO SI PRENDONO A CASO PERSONE E SI UCCIDONO. Mi sembra un concetto che sfugge e, se non sfugge, è causa di stronzate sparate dalla bocca o dalla tastiera." Giusto bravo lo hai detto: Resistenza non è prendere persone a caso ed ucciderle. Ecco perchè ce l'ho tanto con questi sgozzatori che sanno solo ammazzare gente inerme che è lì per lavorare e non fare la guerra. Questi se ne stanno rintanati vigliaccamente nelle loro tane, filmano le loro porcate e le mandano ai media, i quali per fare scoop le mandano in mondovisione. E' normale questo? Per alcuni forse sì, per me no. I giornalisti possono fare qualcosa di serio ed efficace per mettere fine almeno a questo tipo di atrocità e non lo fanno. Così si rendono indirettamente complici di questo.

vincenzo
Inviato: 20/9/2004 17:10  Aggiornato: 20/9/2004 17:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: DISASTRO IRAQ
Oh yes, infatti quelli non fanno parte della resistenza ma della contro-resistenza, controinsurgenza.....contras ti ricorda qualcosa, con Negrponte in Honduras....ora in Irak?????? Cosa vuoi di più dalla vita? Un Negrponte vincenzo

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
eughenos
Inviato: 20/9/2004 17:18  Aggiornato: 20/9/2004 17:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: DISASTRO IRAQ
Carlo De Benedetti, buono quello si

mc
Inviato: 20/9/2004 17:54  Aggiornato: 20/9/2004 17:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DISASTRO IRAQ
...io mi ritiro... biandiera bianca! ...non capisco se si parla di 'morale' di atti immorali, di morale della stampa che stampa, di morale di partigiani irakeni in contrapposizione alla morale dei partigiani parmigiani... ... ho capito che a qualcuno piaciono piu' i "bombardieri" che i "tagliateste" e che non si puo' parlare di pace da dietro un pc... ...ma non sono l'unico confuso qui... mc

DIVA
Inviato: 20/9/2004 18:01  Aggiornato: 20/9/2004 18:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: DISASTRO IRAQ
Tutto bene cio' che hai detto Max (cantagallo) un dubbio: I Terroristi usano il solo mezzo che hanno---cioe' i media---- o i Media usano-----i Terroristi?---- I media che controllano quasi tutta l'informazione , non ci hanno risparmiato i video con ostaggi e sgozzamenti ma ci hanno risparmiato centinaia e centinaia di morti di bombe alleate e' brutta propaganda......... ma i video con gli ostaggi, proclami e sgozzamenti a chi giovano ? Questa non solo e' una guerra sporca come tutte le guerre....ma certamente e' la prima raccontata dai media....e il raccontare, non raccontare, far vedere, non far vedere......fa la differenza....e' un'arma micidiale..ma e' in mano all'occidente. diva

maxgallo
Inviato: 20/9/2004 18:29  Aggiornato: 20/9/2004 18:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: DISASTRO IRAQ
Ciao DIVA, risolvo subito il dubbio autocitandomi: "Lo hanno capito gli arabi, ma lo abbiamo scoperto anche noi." Abbiamo scoperto come far apparire terroristi un gruppo di resistenza iraquena, organizzando, come ha detto giustamente Vincenzo, una controresistenza che, prendendo spunto dai terrorismi classici - mediatici, lo ha usato a suo uso e consumo, anche per esercitare pressioni su Stati non allineati. Non dimentichiamo l'evento mediatico del secolo: 11 settembre 2001.

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

DIVA
Inviato: 20/9/2004 18:37  Aggiornato: 20/9/2004 18:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: DISASTRO IRAQ
MAX chiedo venia non avevo compreso bene l'articolazione del tuo discorso ora si..ci siamo! e ora sono totalmente d'accordo con te diva

patchacuti
Inviato: 21/9/2004 9:13  Aggiornato: 21/9/2004 9:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: DISASTRO IRAQ
alla luce dell'ultimo "sgozzamento" ci si pone una domanda: perche' questo folle "desiderio" di liberare le donne irachene detenute nei carceri di Abu Ghraib e Umm Qasr???Da fonti ANSA sembrerebbe che le uniche donne incarcerate sono dottor antrace e dottor germe...Qual'e' lo scopo finale di questa liberazione??? Inoltre, sempre parlando di "resistenza o come la si voglia definire", PERCHE' NON HANNO IL CORAGGIO DI MOSTRARE LA LORO FACCIA!!!!! Uomini che si nascondono, che agiscono in questo modo per me sono solo dei vigliacchi!!! Ciao e buona giornata a tutti

vincenzo
Inviato: 21/9/2004 9:25  Aggiornato: 21/9/2004 9:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: DISASTRO IRAQ
Citazione:
PERCHE' NON HANNO IL CORAGGIO DI MOSTRARE LA LORO FACCIA
chissà!!!!! Se lottassero per liberare l'irak di certo non agirebbero in questo modo.... xmarco cosa ti è successo??? Sono d'accordo che parlare di certe cose è complicato, ma siamo qui per capirci almeno tra di noi, non è facile spiegarsi scrivendo, no? vincenzo

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
mc
Inviato: 21/9/2004 10:28  Aggiornato: 21/9/2004 10:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: DISASTRO IRAQ
...no, non e' facile.... E' che ho provato a dire cio' che pensavo in tre o quattro modi differenti : ho esaurito i punti di vista... that's all. E quindi vi leggero', ma senza replicare... almeno fino a che non avro' altro da esprimere ... ciao mc

tommy79
Inviato: 21/9/2004 11:25  Aggiornato: 21/9/2004 11:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: DISASTRO IRAQ
Bhe non si fanno vedere in faccia proprio perchè sono dei vigliacchi. Questa è gente che sa solo fare quello che fanno rintanati in bunker. Provino a prendersela con chi si sa difendere. provino a sequestrare i Marines o i Rangers Inglesi. Anche qualora fosse vera l'ipotesi complottistica per cui siano manovrati dalle forze Usa o da chissà chi il giudizio non cambia, dato che non credo proprio siano soldati americani mascherati. E come al solito i media mettono le loro amene gesta in prima pagina, facendo esattamente il loro gioco.

patchacuti
Inviato: 21/9/2004 11:40  Aggiornato: 21/9/2004 11:40
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2004
Da: Trieste
Inviati: 255
 Re: DISASTRO IRAQ
Per curiosita' sono andata a smanettare nel sito al islah (vedi ANSA) .. dovrebbe essere (se non ho fatto il solito casino) alislah.org. E' scritto in arabo, ma quello che mi ha sorpreso e' che e' scritto anche in francese. SORBOLE! mc sto ancora ridendo per i "partigiani parmigiani"!! Ciao

eughenos
Inviato: 21/9/2004 11:49  Aggiornato: 21/9/2004 11:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: DISASTRO IRAQ
Terrorismo? Ma di chi? Lo statista ed economista americano Lyndon LaRouche, che attualmente sostiene la candidatura di John Kerry attraverso il comitato d'azione politica "LaRouche PAC", è stato intervistato l'11 settembre da Mehdi Diba, giornalista della radio iraniana Islamic Republic of Iran Broadcasting (IRIB). L'emittente trasmette in inglese nel subcontinente asiatico, in Europa e negli USA. Diba: ... Signor LaRouche, inizierei con una domanda sul caso della spia Larry Franklin accusata di aver passato documenti segreti ad Israele. Sulla vicenda la FBI sta conducendo un'indagine. Le chiedo che bisogno c'è di passare documenti riservati di Washington a Israele, quando è chiaro che i governi di Israele e degli USA sono stretti alleati? LaRouche: Ritengo che la questione di Franklin sia solo un aspetto accidentale dell'intera questione, che è venuto alla ribalta quando ancora si stava indagando su di un contesto più ampio. La fuga di notizie sul caso di Franklin proviene dalla stessa amministrazione USA. Lo scopo era di fermare quei neo-conservatori che erano pronti a cooperare con il governo di Sharon, o forse con Netanyahu, affinché attaccassero gli impianti nucleari in Iran, e che quindi poteva essere un attacco nucleare. Avrebbero potuto far ricorso ad una di quelle armi nucleari speciali a micro-effetto, conferendo un forte impatto all'attacco. Elementi più equilibrati nell'establishment si sono resi conto che si tratta di una follia -- e con maggior riluttanza si sono accorti come anche il tiro mancino tirato a Beslan in Russia sia stato una follia. Sono loro ad aver detto: "Fermateli. Riveliamo un collegamento che è marcio -- ed è sempre stato marcio -- tra l'American Israel Public Affair Committee (AIPAC), la lobby negli Stati Uniti, e la destra israeliana, l'estrema destra del Likud -- in modo da far rientrare la cosa, in modo che l'amministrazione Bush non permetta una cosa del genere, che scatenerebbe vespai di tutti i tipi negli anni a venire". La motivazione di fondo che ha dato vita allo scandalo era dunque onesta e genuina, un riflesso istituzionale, da parte di ambienti nelle istituzioni di governo. Adesso quello che accade è che Ashcroft e altri cercano di fare il possibile per impedire che lo scandalo s'allarghi. Diba: Da quello che ho capito la FBI era informata del caso di Franklin. Ma perché la storia è venuta alla luce in un preciso momento, quando non restano che due mesi al voto delle presidenziali del 2004 negli USA? LaRouche: Come ho detto, la questione non riguarda davvero le elezioni. Si tratta di una questione ben più profonda. Si trattava cioè di impedire che una situazione già impossibile si aggravasse; la situazione determinata da quello che è accaduto in Afghanistan e poi in Iraq sotto Bush. L'Afghanistan versa in una situazione peggiore rispetto a prima dell'intervento deciso da Bush, molto peggiore. L'Iraq è diventato un punto focale su cui incombeva la minaccia di finire frantumato in un gruppo di micro-stati che qualche idiota era intenzionato a creare. Questo chiama in causa tante cose: implica una minaccia all'Iran, un'altra alla Siria, e una minaccia al mondo arabo in generale. Inoltre sta facendo infuriare i turchi, giacché la spinte secessionistiche della regione kurda nell'Iraq settentrionale finiscono ora per rappresentare un vero problema di sicurezza per la Turchia. E' così che c'è una situazione, creata dal convergere delle operazioni di Brzezinski e di altri nella regione della Cecenia, cioè a dire in tutto il Caucaso, in cui cresce il pericolo di dare vita ad una guerra generalizzata di carattere asimmetrico, in cui entrano in ballo gli arsenali nucleari. Chi dunque si rende conto di ciò che sta accadendo, strategicamente, non si limita ai fatti isolati, come la vicenda di Franklin, ma li inquadra nel contesto di una iniziativa strategica volta ad impedire che esploda l'inferno sul pianeta. Diba: Lei ha definito "strumenti colpevoli" certe persone nell'amministrazione USA. Di chi si tratta più precisamente? E quali disegni perseguono nelle istituzioni USA? LaRouche: Un elemento tipico è Lewis Libby, che dirige lo staff del vice presidente Cheney. E' stato per tanto tempo l'avvocato di Marc Rich, che opera da Zug, in Svizzera, ed è parte dell'operazione di Kalmanovitch. Si tratta di un apparato della destra in Israele e di forze collegate altrove, che da tanto tempo sono impegnate in operazioni sporche in varie parti del mondo. Negli Stati Uniti è un complesso che fa capo ad ambienti associati sopratutto con Cheney, ma anche con Rumsfeld, finché sta nella cordata di Cheney. Ma si tratta di gente che proviene da uno speciale raggruppamento che negli Stati Uniti in passato faceva riferimento al sen. Henry Jackson. Vi fanno parte Richard Perle, Bill Kristol, e da Irving Kristol prima di lui. Richard Perle è una delle figure più note e Michael Ledeen una delle figure più pericolose. Paul Wolfowitz è protetto da questi ambienti. Un nido delle loro operazioni dentro l'amministrazione è l'Office of Special Plans. Questo raggruppamento si estende un po' dappertutto, sono chiamati "neo-conservatori"; io li chiamo "i bambini di Satana". Hanno molto peso e non sono pericolosi soltanto per la stabilità degli Stati Uniti, ma anche internazionalmente, essi rappresentano una punta di diamante insieme a Tony Blair in Inghilterra: sono il fattore più preoccupante del problema strategico globale. Diba: A quale formazione questi neo-conservatori sono affiliati? A quale partito della destra, o partito ebraico della destra? LaRouche: Certo, è la destra. Vi sono alcuni elementi ebraici che sono collegati al Likud. A proposito di questo fenomeno suggerirei di leggere un paio di libri molto importanti di Arthur Hertzberg, un mio amico. Tratta l'argomento sulla scorta delle esperienze che ha avuto come rabbino che negli USA ha a che fare con Israele: parla della svolta che si verificò verso la fine degli anni Sessanta inizio anni Settanta. Questo ha prodotto un elemento che si ricollega anche ai religiosi folli negli Stati Uniti -- intendo dire che i folli religiosi non sono ebrei normali: sono matti. E questo costituisce un elemento importante a proposito di Sharon e Nethanyahu, in Israele e negli Stati Uniti. E questa è la gente che viene usata. Essi non sono l'origine del problema: ma ne sono lo strumento. La fonte invece sta nell'establisment, in Inghilterra e negli USA. Si tratta ad esempio di quegli elementi che stanno con Tony Blair oggi. Blair infatti è un imperialista liberal e fabiano. Rappresenta la più importante minaccia imperialistica di oggi, della destra inglese, sebbene in teoria lui sia un rappresentante del Labour Party. Negli USA corrispondono al gruppo dei "neo-conservatori". Sono la stessa cosa. Hanno in mente un piano globale per l'impero. E' come è stato messo a punto da Brzezinski insieme al suo compare Huntington, è prendere di mira l'Islam come primo passo di una globale guerra etnica e di religione. Per questa globale guerra etnica e religiosa utilizzano il fattore della destra israeliana, come un'arma cruciale, una bomba da innescare in tutta la regione dell'Asia Sudoccidentale, come parte del loro programma. Non si tratta però di un disegno proveniente da questo gruppo israeliano. Quest'ultimo procede di corsa verso l'autodistruzione, e se Israele non cambia corso rischia di distruggersi con le proprie mani. Questa è dunque la bomba innescata da quelle forze anglo-americane, il fattore che determina la situazione di grande pericolo che caratterizza oggi l'intera regione. Diba: Nelle ultime settimane si è verificata una recrudescenza di operazioni terroristiche, le più gravi delle quali si sono verificate in Russia. Vi sono dei rapporti tra le attività terroristiche in diverse parti del mondo? LaRouche: Si, certo! Questo è lo sviluppo strategico più pericoloso. La situazione è tale per cui in Russia sanno, Putin e l'establishment russo sanno, che gli sviluppi nel Caucaso e l'instabilità fanno parte di una politica a lungo raggio. Su tale tema produssi già nel 1999 una videoregistrazione intitolata "La tempesta sull'Asia". Il fenomeno si colloca in una dimensione strategica in cui vengono presi di mira i territori ricchi di petrolio, nel Caucaso e nell'Asia Centrale. E' una politica che proveniene dagli Stati Uniti, formulata da figure come l'ex Consigliere di sicurezza nazionale Zbigniew Brzezinski. Brzezinski usa strutture come la Fondazione Jamestown per istigare operazioni terroristiche contro la Russia, da centri nel Caucaso e in Asia Centrale. Questo ha portato all'operazione contro la scuola di Beslan, nell'Ossezia del Nord, da parte di un commando in cui c'erano pochi ceceni, ma era un'operazione gestita da quelle forze. Come ha detto Putin e come dicono altri russi, questa è riconosciuta come una minaccia strategica. E quando la Russia si trova di fronte ad una minaccia strategica, e la percepisce come tale, si avrà necessariamente a che fare con i metodi russi, che sono forme di combattimento asimmetrico, quelli che i russi usarono in Indocina contro gli Stati Uniti; e si tratta di una guerra asimmetrica contro una fazione negli Stati Uniti ed in Inghilterra da parte di un paese che dispone di bombe nucleari e altre armi moderne, alcune delle quali non hanno equivalenti altrove. La scienza russa, ereditata da quella sovietica, ha prodotto risultati di questo tipo. Nonostante i ridimensionamenti subiti, le conoscenze e l'esperienza in campo scientifico in Russia bastano ad alimentare forme di guerra asimmetrica generale molto pericolose. Oggi si rischia di provocare proprio questo. A meno che gli Stati Uniti non desistano, e che l'Europa non desista dalla politica del terrorismo nel Caucaso, finiremo in un periodo di guerra asimmetrica. E chissà che cosa accadrà all'intera civiltà? Suppongo che i moniti dall'Iran sul pericolo che un attacco di Israele all'Iran rappresenta per il mondo intero siano appropriati. E' solo un aspetto dell'intera questione, ma è rappresentativa del tipo di situazione mondiale in cui siamo entrati. Diba: La sua collaboratrice Angela Vullo mi ha riferito che lei sostiene John Kerry. Ne sostiene gli indirizzi politici? Ci sono possibilità che abbia successo alle prossime presidenziali? LaRouche: Certamente. Si può guardare al ruolo che Kerry ha avuto come ufficiale che è stato per due turni in Vietnam. Ciò che solitamente si riferisce sull'operazione Swift Boat è solo l'aspetto più ovvio. E' una persona molto intelligente, capisce le questioni di intelligence pertinenti agli affari internazionali. Come l'Amleto di Shackespeare è un soldato coraggioso, che sa combattere. Ma, sempre come Amleto, si tira indietro quando arriva il momento di affrontare responsabilità intellettuali che riguardano la politica globale nel senso più alto, come ad esempio me ne faccio carico io. I più recenti cambiamenti d'indirizzo di Kerry hanno due origini: la prima è Bill Clinton. I suggerimenti dell'ex presidente che sono stati accolti da Kerry hanno trasformato la sua organizzazione elettorale. Anche se Clinton adesso è incapacitato, almeno in parte, come conseguenza dell'operazione chirurgica a cui si è sottoposto, personaggi che sono stati con lui adesso ricoprono posizioni importanti nella campagna di Kerry. Come risultato di questo e di altri fattori, io ho un peso maggiore nel processo elettorale, come fattore indipendente nel cooperare con il comitato elettorale democratico. Adesso stiamo cercando di consolidare questi cambiamenti della campagna elettorale su scala nazionale, sfruttando appieno le potenzialità di Kerry, che pur non essendo del tutto all'altezza dell'incarico costituisce sicuramente una scelta molto migliore rispetto alla presidenza attuale. E' una persona con cui si può lavorare: intelligente, ben disposto, sincero, ecc. Se riusciamo a colmare qualche lacuna, e a portare le persone giuste al suo fianco, una sua presidenza avrebbe le capacità e disporrebbe dei consiglieri adatti. Così credo che si possa sperare in un sucesso, perché adesso è la migliore delle possibilità. A seconda di come procederanno ora, gli Stati Uniti determineranno delle decisioni storiche nel prossimo periodo. Occorre una buona presidenza e occorre sbarazzarsi al più presto di quella attuale. Altrimenti si scatenerà l'inferno: se Bush sarà rieletto, insieme a Cheney, posso garantirvi che si scatenerà una guerra, oltre l'immaginazione di chiunque, in un breve periodo di tempo, forse anche nel periodo immediatamente dopo il voto. Occorre dunque sbarazzarsi dell'amministrazione Bush. Occorre sostituirla e Kerry è l'unico con cui è possibile sostituirla. Ritengo che ora abbiamo un'impostazione giusta per arrivare all'elezione di Kerry e per un buon funzionamento della sua presidenza. Non c'è nulla di garantito ma con Clinton ben addentro e con la mia partecipazione, e altri fattori di questo tipo, ritengo che questa sia la soluzione. Diba: C'è il rischio probabile di un nuovo attacco preventivo in Medio Oriente qualora Bush sia rieletto quest'anno. Quali sono le conseguenze, a breve o a lungo termine, di un'altra guerra in Medio Oriente condotta dagli USA e dal suo alleato? LaRouche: Dal vostro punto di vista, di ciò che l'Iran è davvero oggi, che è ben diverso dall'immagine propagandistica che viene presentata all'estero: se dovesse prendere l'iniziativa di attaccare l'Iran, Israele poi non sarebbe in grado di sostenerla sul lungo periodo, né di reggerne le conseguenze. Le sue condizioni non sono così buone. Così, la funzione di un attacco all'Iran sarebbe quella di estendere la politica dell'amministrazione Bush. In particolar modo la politica di Cheney. Dunque non si può concepire un attacco di Israele all'Iran che non comprenda un sostegno degli USA a tale iniziativa. E dovrebbe trattarsi di un sostegno attivo e diretto, perché si metterebbe in moto immediatamente una reazione a catena nell'intera regione. Cioè un attacco all'Iran innescherebbe tanti fenomeni, specialmente nel contesto del recente attacco in Russia. Questo crea una situazione molto tesa, che va ben oltre ciò che la gente normale riesce a rendersi conto. E' molto pericoloso. Questa è dunque la situazione. Gli Stati Uniti ne resterebbero presi. Per questo, come ho detto, il fatto che sia esploso il caso Franklin è una cosa seria in quanto mette un'etichetta precisa ad un fenomeno. E qui negli USA si sta seriamente combattendo per mettere l'AIPAC sotto controllo, perché la sua influenza nell'establishment è usata da chi sta adesso organizzando un'aggressione combinata di Israele insieme agli USA contro l'Iran. Oppure, allo stesso modo, contro la Siria. Diba: Che cosa propone a quelle forze che nel mondo sostengono iniziative volte a mettere pacificamente sotto controllo la difficile situazione dell'Asia Sudoccidentale? LaRouche: In primo luogo il problema va inquadrato nel collasso sistemico dell'economia mondiale. A comandare è ancora un'oligarchia finanziaria, come quella che contraddistingue la storia di Venezia, quando questa era una potenza imperiale, una potenza alleata ai crociati ed alla cavalleria normanni, un'alleanza da cui deriva il grosso dei problemi mondiali. Questo fattore non è mai stato eliminato dalla storia e lo si ritrova alla radici della prima guerra mondiale e dell'ascesa di Hitler al potere. Questi fenomeni sono il risultato di quella tradizione che è poi diventata l'imperialismo anglo-olandese, un imperialismo liberal. Questa situazione in cui gli stati nazionali e le economie sono controllati da oligarchie bancarie è un fattore pericoloso, specialmente in situazioni in cui, come oggi, si scivola verso nuovi conflitti. Il sistema finanziario e monetario internazionale oggi sta crollando e non c'è nulla che possa impedire ad un tale sistema di scomparire da questo pianeta nel prossimo futuro. Per questo stiamo andando verso un cambiamento. E gran parte del rischio dei conflitti è dovuto a macchinazioni che avvengono dietro le quinte da parte di forze che rispondono così ai cambiamenti ai quali stiamo andando incontro. Da questa situazione se ne uscirà o con un tentativo dell'internazionale fascista di istituire un impero globale, un impero globale anglo-americano dominato da ideologie molto simili a quelle dei neo-conservatori, oppure si affronterà la depressione tornando ad una impostazione rooseveltiana, in cui gli Stati Uniti ed altre nazioni si rifaranno alla filosofia che fu seguita da Roosevelt dalla sua inaugurazione fino al giorno della sua morte, l'impegno mirante ad eliminare ogni vestigia di imperialismo e di colonialismo dal pianeta, e di arrivare ad accordi di cooperazione, nello spirito del Trattato di Westfalia del 1648, in cui si stabilisce l'intenzione degli stati nazionali, ciascuno esercitando pienamente la propria sovranità, di cooperare per uno scopo comune. Questa è l'alternativa. Possiamo creare un nuovo sistema finanziario, rifacendoci all'originale sistema di Bretton Woods. Potrebbe funzionare bene. Un sistema protezionistico mondiale, con accordi commerciali e finanziari, con tassi di cambio fissi e con una cooperazione internazionale per lo scopo comune dello sviluppo economico. Questa è la scelta che abbiamo effettivamente di fronte. Ciò che vediamo, i pericoli da una parte e le opportunità dall'altra, sono il riflesso di due grandi macine che trasformano il grano in farina. Sono le due macine del conflitto tra il raggruppamento controllato dai banchieri, specialmente gli imperialisti liberali attorno a Blair e gente simile negli Stati Uniti, da una parte, e, dall'altra, coloro che ritengono necessario affrontare la disgregazione del sistema monetario attualmente in corso lanciando una riedizione, ma in una forma nuova, del sistema di Bretton Woods, sulla base dell'idea della cooperazione tra gli stati nazionali, al posto dell'imperialismo. Queste sono le due alternative. Diba: Mr. LaRouche, un'ultima breve domanda: oggi è l'11 settembre, lei crede che a tale proposito si sappia o si saprà mai la verità? LaRouche: La verità non è davvero venuta fuori. Se ne sa solo una parte. Qualcuno ne sa di più. Nel rapporto ci sono elementi di verità, ma le conclusioni che presenta non sono utili, anche se ci sono di quelli che le promuovono. La verità è che, come accadde nel 1933 quando nel gennaio di quell'anno Hitler diventò Cancelliere ed i tedeschi lo deridevano convinti che sarebbe durato poco. Poi però Hermann Goering organizzò l'incendio del Reichstag e furono imposte le leggi di emergenza con le quali Hitler diventò un dittatore. E fu così che a quel punto la seconda guerra mondiale diventò inevitabile. Siamo finiti in una situazione come questa. Ma in circostanze del genere, come dissi nel gennaio 2001, pochi giorni prima dell'insediamento di Bush alla presidenza, -- vista la situazione economica e l'incompetenza sua e del suo partito nel fronteggiare la situazione -- dissi che bisognava attendersi molto presto un grande incidente negli Stati Uniti che, per importanza politica, sarebbe stato l'equivalente di ciò che Hermann Goering ottenne con quell'incendio del Reichstag nel 1933. E questo è ciò che è accaduto. Adesso, sapere esattamente ciò che è accaduto -- chi ha fatto cosa a chi -- non è chiaro. Però io so qual è la natura del problema, la natura di ciò che è stato fatto, anche se non ho i nomi e gli indirizzi di quelli che l'hanno fatto. La storia che è stata diffusa però è falsa. Si tratta di un incidente che fu pianificato. La sua natura è strategica. Non era mirato agli Stati Uniti in quanto tali, ma mirava a provocare gli Stati Uniti affinché adottassero una politica come quella seguita dall'amministrazione Bush dopo quell'incidente. E questo è un fenomeno tipico: in questo periodo bisogna attendersi catastrofi orchestrate ad arte, atrocità che hanno lo scopo di provocare reazioni. Lo abbiamo visto negli Stati Uniti, e la situazione in cui oggi essi versano riflette una svolta politica che è stata resa possibile da un incidente che è stato orchestrato da gente nell'establishment anglo-americano. _________________ * La tempesta sull’Asia – Il 9 novembre 1999 è stata presentata in anteprima al National Press Club di Washington una registrazione televisiva di Lyndon LaRouche intitolata "Storm over Asia", la tempesta sull'Asia, ovvero una completa valutazione della situazione strategica internazionale. Nelle discussioni che hanno fatto seguito all'avvenimento, diversi esperti di strategia in Europa hanno confermato la validità dell'analisi di LaRouche riassunta di seguito in cinque punti essenziali: 1) Primo, le élite che gestiscono il potere transatlantico obbediscono ad un loro "primo comandamento": il sistema finanziario così com'è deve restare in piedi ad ogni costo. Da qui deriva però un paradosso, un'antinomia: l'espediente stesso con cui si è posticipato fin ora il crac del sistema, ovvero l'immissione continua di liquidità finanziaria, può facilmente diventare il detonatore stesso del crac, attraverso un'esplosione inflattiva. Questo è ciò che preoccupa maggiormente perché si tratta del fattore che più difficilmente può essere messo davvero sotto controllo. 2) Un fattore fondamentale nella turbolenza sempre più grave in Eurasia, in particolare in Russia, in Cina e nella regione caucasico/asiatica, è l'affermarsi negli USA di quella che si potrebbe definire "una nuova dottrina Carter" in base alla quale si esige che le risorse della regione Caucaso/Asia Centrale, petrolio e minerali, siano messe a disposizione dell'occidente allo stesso modo in cui il Presidente Carter, ed i suoi successori, pretesero che il petrolio del Golfo Persico fosse riconosciuto come un interesse "di importanza strategica vitale" per gli USA e l'occidente. La regione del Caucaso/Asia Centrale è oggi chiamata "Il Golfo Persico del 21 secolo". 3) Si è instaurata una tendenza molto decisa verso una nuova guerra fredda in cui Russia e Cina verrano a costituire per gli USA e la NATO "l'immagine del nemico". Il modo in cui la Russia conduce la guerra in Cecenia è proprio il modo in cui si costruiscono le immagini del nemico, lo stesso vale per le campagne contro il "pericolo giallo" che imperversano tra parlamentari e militari statunitensi. Oltre alla regione di crisi caucasico/asiatica, occorre notare come l'emergente unione tra Russia e Bielorussia e l'ampliamento della NATO conducono ad una situazione in cui si ricostituisce una "cortina di ferro". Una "nuova guerra fredda" accompagnata da una nuova corsa al riarmo è considerata dagli ambienti al potere come un'opzione che potrebbe tornare utile nella "gestione" della crisi economico-finanziaria. 4) In Russia diventa sempre più concreto il rischio che al potere si installi una nuova dittatura. Dopo dieci anni di declino interno e internazionale, la Russia sta attraversando una svolta nazionalista che interessa sia le élite che la popolazione. Al tempo stesso sono in corso dei pericolosi tentativi di "imbrigliare" questa svolta paradigmatica, attraverso la guerra in Cecenia, e sfruttarla per arrivare ad un regime dittatoriale. In questa direzione si stanno verificando scontri tremendi tra la "famiglia Eltsin", gli oligarchi della risma di Berezovsky e Chubais e fazioni dei militari e dei servizi. Nell'occhio del ciclone di questi scontri si colloca il Primo ministro Putin sul quale le varie fazioni cercano di fare leva per pervenire ai propri scopi. Nello stesso contesto, Yevgeni Primakov, l'unico che nel decennio che si conclude è riuscito a dare un minimo di stabilità al paese, è diventato l'obiettivo di tattiche denigratorie e intimidatorie feroci. Si cerca con questo di impedire che lui possa sviluppare una sua base di sostegno nella Duma dopo l'appuntamento elettorale del 19 dicembre. Sono già in corso tentativi di annullare i risultati elettorali come primo passo verso un regime dittatoriale, con o senza l'apporto di Putin. 5) Occorre sottolineare che le presidenziali USA del 2000 sono ancora piene di incognite. Nessuno dei pre-candidati può vantare certezze di sorta, nemmeno riguardo alle primarie. Non c'è nulla di certo per il prossimo periodo se non l'aumento stesso della turbolenza generale che caratterizza la situazione mondiale.[torna al testo]

eughenos
Inviato: 21/9/2004 12:26  Aggiornato: 21/9/2004 12:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: DISASTRO IRAQ
ANSA) - TEHERAN, 21 SET- L'Iran continuera' nel suo programma nucleare, che afferma essere pacifico,anche senza la 'supervisione e la cooperazione internazionale'. Lo ha detto oggi il presidente, Mohammad Khatami, parlando durante l'anniversario dell'attacco iracheno che scateno' una guerra di otto anni tra i due Paesi.'E' la nostra decisione - ha aggiunto Khatami - nessuno ci puo' impedire di fare cio' che e' nell'interesse del nostro sistema, secondo tutte le convenzioni internazionali a cui aderiamo'. Accidere ex una scintilla incendia passim

pincopalla
Inviato: 21/9/2004 14:27  Aggiornato: 21/9/2004 14:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/6/2004
Da: Isola che non c'e'
Inviati: 247
 Re: DISASTRO IRAQ
Perché in questo caso una spiegazione logica e razionale come quella riportata da eughenos fa molta più paura di quella insensata e irrazionale che ci stanno cercando di propinare ? Di solito non e' l' irrazionale che terrorizza l'uomo ?

"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". Ciao Faber
solenero
Inviato: 28/9/2004 11:48  Aggiornato: 28/9/2004 11:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: DISASTRO IRAQ
Follie Preferenziali Povero Dio tirato il ballo dagli uomini Macchè religioni, sono questioni d’Economy Questi omini minimizzano rombi di bolidi Fanno sempre i loro porci comodi Nel nome del padre figli che si fanno invalidi Senti solo alibi squallidi Danno ragione solamente a visi pallidi Quelli di versi diversi ed esamini Partono a plotoni di uomini di uomini Verso postazioni di uomini di uomini Aggressori con volti di uomini di uomini Aggrediscono figli di uomini di uomini In un circo massimo di uomini di uomini Dell’anno domini di uomini di uomini Subiamo il fascino di uomini di uomini Come ninfomani di uomini di uomini Non vengo con te nel deserto… scusami se diserto… ma preferisco Preferisco ammazzare Il tempo Preferisco sparare Cazzate Preferisco fare esplodere Una moda Perferisco morire D’amore Preferisco caricare La sveglia Preferisco puntare Alla roulette Preferisco il fuoco Di un obiettivo Preferisco che tu Rimanga vivo Gli uomini versano il tributo di nostalgie per epoche che mai hanno vissuto La bandiera è il saluto, o con noi o stai muto, questo è il terzo millennio… benvenuto. Chiedo aiuto a Newton “Isacco, come cacchio si fa a sopportare fatti di ‘sta gravità?” Anacronisctica la verità che viene a galla, esperto di balistica (misura mista a balla) e Seguimi In questo viaggio tra santi e Demoni Che invece sono solo uomini Di uomini Tu che sei forte alla morte Sopravvivimi Io sono debole quindi L’anima minami Caro paese da belle pretese Chiedimi Se ti vedo come friend o come Ememy Ti piace fare la pace ma allora Spiegami ‘Sti missili che fischiano nell’aria come un (…boh?…) Non vengo con te nel deserto… scusami se diserto… ma preferisco Preferisco ammazzare Il tempo Preferisco sparare Cazzate Preferisco fare esplodere Una moda Perferisco morire D’amore Preferisco caricare La sveglia Preferisco puntare Alla roulette Preferisco il fuoco Di un obiettivo Preferisco che tu Rimanga vivo Partono a plotoni di uomini di uomini Verso postazioni di uomini di uomini Aggressori con volti di uomini di uomini Aggrediscono figli di uomini di uomini In un circo massimo di uomini di uomini Dell’anno domini di uomini di uomini Subiamo il fascino di uomini di uomini Come ninfomani di uomini di uomini Album: Le Verità Supposte Artista: Capa Rezza [ Modificato da solenero Attivo 28/9/2004 15:37 ]

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA