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elezioni Usa : IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUTTI E
Inviato da Redazione il 1/10/2004 6:52:14 (2969 letture)

IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUTTI E DUE

Sottolineando ancora una volta le profonda spaccatura ideologica che c'è oggi in America, si può dire che Kerry e Bush si siano sonoramente sconfitti a vicenda, nel primo dei tre dibattiti previsti prima delle elezioni, conclusosi da poche ore.

Lo scontro infatti non era, come ci si potrebbe aspettare, sulla politica estera, piuttosto che sulla guerra in Iraq o sul modo di combattere il terrorismo mondiale. Quelli erano solo i temi previsti per la serata, grazie ai quali si sono nuovamente affermati i due tipi di mentalità, assolutamente inconciliabili, che caratterizzano la spaccatura di cui parlavamo.

Da una parte hai il progressista, che ragiona induttivamente, e giunge alle sue conclusioni - giuste o sbagliate che siano - partendo da quella che ritiene essere la realtà di fatto: questa è la situazione - dice - quindi io farei cosi cosi e cosà.

Dall'altra hai il conservatore, che ragiona invece deduttivamente, e che cerca in qualche modo di adattare la realtà di fatto a quelle premesse che non può in nessun modo permettersi di cambiare. Siccome siamo venuti in Iraq a portare democrazia - dice lui - quello che vediamo non può che essere uno scalino del percorso che ci porterà a quella destinazione.

Ecco alcuni fra gli scambi più significativi avvenuti fra i due candidati. ...


Premettiamo che, secondo le regole, i due non possono parlarsi direttamente, ma rispondono a turno alle domande postegli da Jim Lehrer, da lunghi anni il moderatore per antonomasia dei dibattiti presidenziali. Mentre le domande, di solito generiche, sono note in anticipo (sono in realtà i temi di cui sopra), la variabile sta nel fatto che ogni candidato ha un minuto per controbattere alla risposta dell'avversario. E' lì quindi, almeno in teoria, che si gioca la partita.

Altra premessa da fare, è che questa partita si gioca interamente all'interno della grande bugia: ovvero Kerry, per motivi troppo lunghi da analizzare qui, si è trovato costretto a combattere Bush sul terreno del "chi saprà meglio difendere l'America dalla piaga del terrorismo mondiale", pur sapendo benissimo - o almeno lo si spera - che nel momento stesso in cui vincesse, gran parte di quel "terrorismo" se ne andrebbe in vacanza con tutta l'amministrazione Bush.

Ad esempio: Kerry ha accusato Bush di aver spostato il fuoco dell'attenzione, cioè 100.000 soldati su 120.000, dall'Afghanistan all'Iraq, permettendo così al pericolo n. 1, Osama bin Laden, di restare in attività. Bush ha risposto che Saddam era un pericolo altrettanto temibile, e che oggi il mondo sta meglio senza Saddam.

Kerry ha accusato Bush di essere andato in guerra senza l'appoggio delle Nazioni Unite, e senza aver necessariamente esaurito le strade diplomatiche per deporre Saddam in maniera pacifica. Bush ha risposto che Saddam era un pericolo temibilissimo, e che oggi il mondo sta meglio senza Saddam.

Kerry ha accusato Bush di aver invaso l'Iraq senza un vero e proprio piano di pace, e che ora i loro soldati - e l'economia americana - stanno pagandone a caro prezzo le conseguenze. Bush ha risposto che la democrazia non cresce in tre giorni, che il processo è lungo e faticoso, e che comunque il mondo oggi sta meglio senza Saddam.

Kerry ha suggerto che aver invaso l'Afghanistan dopo l'11 Settembre sia stato come se l'America avesse invaso il Messico dopo Pearl Harbour. Bush ha replicato che in Afghanistan il processo di democratizzazione è in corso, che il processo è lungo e faticoso, ma che questo rappresenterà un luminoso esempio per tutti gli altri paesi di quella fetta di mondo.

Un muro di gomma.

Messi più alle strette sul "cosa faresti tu, di preciso, per uscire dalla situazione che si è creata in Iraq", Kerry ha risposto che tornerebbe prima di tutto a coinvolgere le Nazioni Unite, rinunciando alla leadership militare (traduzione - all'intero bottino di petrolio), e soprattutto cercherebbe di cambiare quell'impressione, ormai diffusa in Iraq, per cui gli americani sono percepiti come occupanti e non come liberatori. Anche perchè ultimamente hanno costruito 14 fortificazioni, attorno ai maggiori pozzi di petrolio, che hanno l'aria di essere tutt'altro che provvisorie. Con candore assoluto, Bush si è chiesto perchè mai invitare al tavolo altri paesi nel mondo, quando ormai i "nostri eroi" hanno sopportato da soli lo sforzo principale della conquista militare.

Il problema è che quando lo ha detto sembrava pure convincente.

Unica mossa a sopresa - ma di una sofisticatezza tale da essere probabilmente andata sprecata - è quando Kerry ha citato un episodio relativo alla crisi dei missili del '62: quando Kennedy mandò i suoi emissari dai vari leader europei, per assicurarsi il loro supporto prima di accusare pubblicamente Kruschev (di aver fornito materiale balistico a Cuba), l'agente CIA che si presentò a De Gaulle gli offrì di vedere le foto del satellite, che mostravano con chiarezza le rampe balistiche in costruzione a Cuba. Al che De Gaulle avrebbe replicato "non ho nessun bisogno di vederle, mi basta la parola del presidente degli Stati Uniti. "Ecco - ha commentato Kerry - io voglio riportare la presidenza americana a quel livello di credibilità e di rispetto che da sempre ha avuto nel mondo, e che ora ha perduto."

Al che Bush, che mostrava quasi di non capire il motivo per quella citazione storica, ha tranquillamente replicato che lui con gli alleati aveva pure cercato di parlare, ma che se non l'hanno voluta capire, lui non poteva farci niente.

Dove ovviamente per Kerry "parlare" significa cercare un compromesso, mentre per Bush significa dettare le condizioni.

Vista da un progressista, quindi, la trasmissione dovrebbe aver assegnato a Kerry una vittoria indiscussa. Ma il sospetto è che invece non sia affatto così. Il progressista infatti ragiona induttivamente, e dice "visto che Kerry ha messo Bush alle corde più volte, ha stravinto e basta". Ma il conservatore, che ragiona invece deduttivamente, dice: "Visto che Bush sta difendendo l'America, è chiaro che tutto quello che sta facendo non possa che essere per il bene dell'America stessa".

E quando la premessa non si può toccare, anche le più ovvie regole del gioco vanno a farsi benedire.

Il primo è un voto di testa, il secondo di pancia. E il sospetto è che la pancia, nella maggioranza della popolazione, non si sia ancora ripresa a sufficienza dallo schock collettivo dell'11 Settembre, per restituire al cervello il suo ruolo di guida delle persone - e quindi della nazione.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
maxgallo
Inviato: 1/10/2004 12:41  Aggiornato: 1/10/2004 12:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Beh...1-0 per tutti e due è fantastico, sembra proprio di vedere i commenti dei nostri politici dopo una elezione...hanno vinto tutti e due. La differenza è che mentre in America esiste un minimo di contraddittorio (certo preparato, ma sempre contradditorio), qui non c'abbiamo manco quello, con il nostro "circonciso" che evita accuratamente ogni confronto pubblico. Il bello è che per il 20% degli italiani va bene cosi'; sono i nostri Charles De gaulle del '62...c'è da riflettere..... Riguardo a questa prima schermaglia americana che dire...sembra che Bush confermi quello che è ed è sempre stato: un politico ground-to-ground, che purtroppo arriva alle pancie di chi ha fame di sicurezza e che sacrifica la propria privacy pur di sentirsi protetto; la possibilita' che altri attentati programmati o la cattura di Bin Laden (o chi per lui) è forte e spazzerebbe ogni dubbio sull'orientamento dell'elettorato. Kerry secondo me dovrebbe scendere sul suo campo cominciando a snocciolare un po' di cifre circa l'andamento dell'economia americana, in modo da arrivare si alle pancie degli americani, ma quelle vere, quelle che in questi ultimi anni hanno visto una economia depredata per i scopi militari a discapito dell'assistenza sociale e degli investimenti delle aziende. Oppure (ipotesi bizzarra) innervosire Bush in modo da fargi perdere l'applombe di muro di gomma o di rain-man (senza per questo offendere chi soffre veramente di questa malattia) e farlo apparire meno moderato in un paese dove si osanna il Wrestling ma si condanna lo scontro personale in politica.

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

Truman
Inviato: 1/10/2004 14:13  Aggiornato: 1/10/2004 14:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/5/2004
Da:
Inviati: 57
 Re: Il funerale della democrazia
Vedere questi eventi mi rende allegro come andare ad un funerale. Il funerale della democrazia. Il funerale della verità. Ogni parola detta viene accuratamente studiata in precedenza da studiosi dei mass media in base all'effetto che avrà su un popolo di ignoranti. Al candidato va soprattutto l'onere di recitare bene. I sondaggisti si scatenano subito prima e subito dopo, per valutare quanto le masse abbiano gradito lo spettacolo. E' evidente che, al di fuori dello spettacolo, le parole hanno poca importanza. Non mi risulta che Bush avesse promesso anni fa di realizzare il piano di dominio globale dei neocons. Una volta preso il potere (grazie alla sentenza di un tribunale) ha fatto tutto ciò che ha voluto (o che gli hanno ordinato di fare). Lo spettacolo televisivo è atemporale, non può proporre progetti di lungo periodo, da valutare, discutere, perfezionare ed alla fine interiorizzare. Esso deve colpire rapidamente ciò che è già presente nello spettatore, nella massa degli spettatori. Chiaramente per colpire rapidamente deve agire sulle parti più basse degli uomini, sugli istinti primordiali. Le raffinatezze, la dialettica, i progetti, hanno bisogno di tempo, quel tempo che non è consentito in TV. Nè tantomeno si può provare a ribaltare menzogne consolidate nell'angusto spazio di uno show. Bisogna accettare le menzogne consolidate e costruire su quelle. Solgenitsyn proponeva, alcune ere fa, di provare a "Vivere senza menzogna" per uscire dal tunnel di un potere che non aveva più alcuna considerazione delle persone. Certamente ciò non potrà essere fatto in TV. Tremo quando qualcuno propone di passare pure in Italia alla democrazia diretta, usando i nuovi mezzi tecnologici oggi disponibili.

brizzi76
Inviato: 1/10/2004 14:23  Aggiornato: 1/10/2004 14:23
So tutto
Iscritto: 22/9/2004
Da: prov.BG
Inviati: 7
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
for Truman. Sono completamente daccordo con te.

mc
Inviato: 1/10/2004 15:59  Aggiornato: 1/10/2004 15:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
...mi unisco a brizzi for Truman... ...E pensare che sono rimasto in piedi per vedere in diretta su RaiNews24 l'incontro - un bi-congresso parallelo, degno dei migliori spot ... che delusione. Quante non ne so?! mc

Redazione
Inviato: 1/10/2004 16:22  Aggiornato: 1/10/2004 16:22
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Truman for President! (Senza bomba atomica, però).

brizzi76
Inviato: 1/10/2004 16:37  Aggiornato: 1/10/2004 16:37
So tutto
Iscritto: 22/9/2004
Da: prov.BG
Inviati: 7
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
.....della sfida Kerry Bush, in ogni caso i perdenti...siamo noi....

miradio
Inviato: 1/10/2004 17:23  Aggiornato: 1/10/2004 17:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Secondo me gli stati uniti si avviano verso un inesorabile declino, sia che vinca Bush sia che vinca Kerry. Il sogno americano diventerà un incubo, tutto ciò che sa di states sarà considerato alla stregua della peste, gli americani saranno tutti poveri e affamati e si scanneranno a vicenda per un tozzo di pane, con una elite di paperon de paperoni blindati in rifugi antiatomici che giocano a golf mangiando tartine salmonate fino a che l'ultimo produttore di tartine e l'ultimo pescatore di salmone saranno morti di fame, e anche noi italiani, a ruota, faremo la stessa fine..con il Silvio che si coltiva l'insalata da solo perchè non sa più da chi comprarla avendo fatto perire tutto e tutti lungo il suo cammino fenomenale..in pratica l'ultimo capitolo del capitalismo...poi chissà, chi vivra vedrà!! Ave o Massimo, saluti ottimisti [ Modificato da miradio Attivo 1/10/2004 16:28 ] [ Modificato da miradio Attivo 1/10/2004 16:33 ]

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
maxgallo
Inviato: 1/10/2004 18:11  Aggiornato: 1/10/2004 18:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Citazione:
...con una elite di paperon de paperoni blindati in rifugi antiatomici...
Proprio su Focus di questo mese c'è un articolo su questo, e cioè che alcuni americani stanno acquistando i rifugi anntiatomici o ex basi missilistiche per farne una casa (se vogliamo chiamarla cosi)....mmmmh mi sa che c'hai ragione miradio.....

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

mc
Inviato: 1/10/2004 18:14  Aggiornato: 1/10/2004 18:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Dal "Sogno Americano" al "Sorcio Americano" ...il nuovo modo di vivere... ehehehe... mc

miradio
Inviato: 1/10/2004 18:28  Aggiornato: 1/10/2004 18:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
x MAXCANTAGALLO Naaa io che pensavo di farne un romanzo originale...quei bastardoni rubano spazio anche alla fantasia x TUTTI Qualcuno sa dire dove trovare una trascrizione o un file video del dibattito Bush Kerry? Grazie ciao

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
titusnefasto
Inviato: 1/10/2004 18:41  Aggiornato: 1/10/2004 18:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2004
Da: daumpa
Inviati: 417
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Citazione:
alcuni americani stanno acquistando i rifugi anntiatomici o ex basi missilistiche per farne una casa
"cosa nostra che sei nei cieli" è il romanzo sf che mi avete ricordato la mafia si impossessava di un progetto di evacuazione dal pianeta terra e alla fine si imbarcava sulle astronavi lasciando tutti sul globo in distruzione... lasciamo che si seppelliscano lavoro risparmiato

clandestino
Inviato: 1/10/2004 18:43  Aggiornato: 1/10/2004 18:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2004
Da:
Inviati: 62
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
-------------------------------------------------------------------------------- Gli imperi hanno certamente un fascino e, come tutte le cose vive, prima o poi muoiono. Più una cosa viva è grande, più la sua morte è clamorosa e suggestiva. La morte è per definizione una catastrofe, ovvero un brusco cambiamento di stato. Se è difficile da prevedere con esattezza per i comuni esseri viventi, figuriamoci per gli imperi. Un impero è molto di più di una somma di individui. Un impero è una vera e propria Gestalt, un'entità olistica che ampiamente trascende la somma degli individui che ne fanno parte e, addirittura, trascende anche la somma dei popoli che ne fanno parte. Apparentemente onnipotenti, gli imperi sono in realtà organismi assai delicati. Virtualmente immortali, almeno nelle proprie intenzioni, gli imperi sono invece tutti assai mortali e infatti, prima o poi muoiono tutti. E quando muoiono, di solito si tratta di una morte rapida e inaspettata. D'altra parte, se un impero avesse chiare avvisaglie della propria prossima dipartita, esso quantomeno proverebbe a correre ai ripari. Di solito ciò non avviene e, se anche avviene, quasi mai funziona. I popoli sono organismi assai più stabili degli imperi. Un popolo si forma nell'arco di migliaia di anni e, se nessuno lo stermina, di solito da solo non muore. Gli imperi, invece, sorgono assai più rapidamente e sono molto più effimeri. Non andrebbero presi troppo sul serio, gli imperi. D'altra parte, è proprio quando un impero non viene più preso sul serio che esso collassa. La nostra domanda di oggi è: quando avverrà il crollo dell'impero americano? Non tutti sono consapevoli dell'esistenza dell'impero americano, anche perché esso di solito non viene chiamato così. Viviamo in un'epoca misteriosa e affascinante dove tutto muta in fretta e anche le parole cambiano significato con una rapidità probabilmente mai vista in precedenza nella storia dell'umanità. Sino a pochi decenni fa la parola impero non era pregna di particolari connotazioni negative, anzi! Poi, lo scarso successo in termini di immagine dell'esperienza nazista — l'ultimo serio tentativo esplicito di creare un impero destinato a durare mille anni — ha associato alla parola impero una classe di significati poco onorevoli, così che dal dopoguerra in poi i nuovi imperialisti — succubi di quello che per l'occasione ho battezzato il complesso di Goebbels - recisamente negassero a parole di essere tali. L'impero americano si è quindi creato sotto — per così dire — mentite spoglie. Non solo, ma anche la sua espansione non è avvenuta alla luce del sole, con le tradizionali truppe armate che invadono il paese da annettere all'impero, possibilmente dichiarandogli anche guerra ufficialmente come era buon costume fare una volta, bensì nel modo più occulto e ingegnoso possibile, uccidendo di nascosto chi c'era da uccidere, corrompendo chi c'era da corrompere eccetera, annegando tutto in un mare di fiction e dollari, e tutto all'insegna dell'invisibilità e della discrezione. Certo, qua e là qualche fuoco d'artificio non esattamente invisibile c'è scappato — dal 1945 in poi gli Stati Uniti hanno occasionalmente bombardato circa 25 nazioni — ma ufficialmente non si è (quasi) mai trattato di guerra esplicita; il maquillage semantico ha sempre dato a ogni operazione un titolo diverso e politically correct (operazioni chirurgiche, desert storm, guerra al narcotraffico, polizia internazionale ecc.), implicitamente suggerendo ogni volta che si trattasse di un nuovo film, anziché sempre di una nuova impercettibile variazione allo stesso tema. Ma la vera forza degli artefici dell'impero è sempre stata l'azione dietro le quinte, gli invisibili flussi di denaro e la poderosa arma della corruzione e del ricatto. C'è indubbiamente stata molta intelligenza in tutto ciò, che va apprezzata in quanto tale. Tuttavia, anche l'intelligenza conseguisce la sua efficienza massima quando non si vede, quando riesce ad esercitare la propria eccelsa arte dell'inganno nell'ombra di una sapiente opera di invisibile mistificazione. Quando però si inizia a confondere l'intelligenza con il mito dell'intelligenza, e la parola intelligence arriva ad infarcire il 30% di tutte le frasi pronunciate da qualsiasi portavoce del pentagono di qualsiasi cosa egli stia parlando, sorge legittimo il sospetto che qualcosa non quadri .

mc
Inviato: 1/10/2004 18:52  Aggiornato: 1/10/2004 18:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
x maxcantagallo FOCUS Anno di fondazione: 1992 Direttore: Sandro Boeri Periodicità: mensile Diffusione media: 765.000 copie Readership totale: 5.413.000 Il mensile più diffuso e più letto in Italia. Dedicato a chi vuole scoprire e conoscere il mondo in cui viviamo. Ampiamente divulgativo ma preciso, puntuale. La trattazione degli argomenti, accurata e rigorosa ma chiara, ha come punto di partenza le immagini, sempre spettacolari. Dal 1999 a Focus si è affiancato Focus Extra, edizione speciale che approfondisce di volta in volta tutti gli aspetti di un determinato tema di grande interesse. Preso dal sito Mondadori. Non e' che rientra tutto nella startegia del terrorismo? Non e' un caso che si scelga una notizia del genere, come a voler dire : "vedete anche i RICCHI americani hanno paura ...proprio come dovreste fare Voi ...". ... terrorismo islamico ... pfua...! In confronto alla Macchina, sono meno di una BabyBand dell'Hinterland di qualche dove... di quelle che rubano i cellulari ai propri coetanei... P.S.: ed ora nuovissimo c'e' "Focus" in versione per i bimbi...che culo! mc [ Modificato da mc Attivo 1/10/2004 18:27 ]

titusnefasto
Inviato: 1/10/2004 20:16  Aggiornato: 1/10/2004 20:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2004
Da: daumpa
Inviati: 417
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Citazione:
ed ora nuovissimo c'e' "Focus" in versione per i bimbi
e per i fondamentalisti cristiani "focus di sant antonius"

maxgallo
Inviato: 1/10/2004 20:40  Aggiornato: 1/10/2004 20:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
ah,ah,ah, focus di sant antonius...buona questa........ (sento il fantasma di Elias che incombera', lo sento, lo sento....) x mc: Focus è, come tutte le riviste del resto (specie quelle Mondadori), un pentolone "scientifico" che tante volte scrive puttanate, ma a volte.... Per es., ora non ricordo il mese, c'era uno speciale sulla missione marziana, e c'erano pubblicate due foto: entrambe somigliavano molto ad un paesaggio marziano appunto, ma solo una delle due lo era veramente (?) l'altro era stato modificato al computer (filtri, tonalita' di colori, ecc.) ed era una foto del deserto dell'Arizona......volevano intendere qualcosa? P.s.: ora non farmi stracciare anche Focus se no mio padre mi fa un c.... cosi!!!! [ Modificato da maxcantagallo Attivo 1/10/2004 19:45 ]

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

miradio
Inviato: 2/10/2004 0:46  Aggiornato: 2/10/2004 0:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Vorrei porre una domanda difficile a chi si intende di faccende statunitensi: è possibile, e come, che il presidente Usa sia talmente potente ed influente in casa propria che disponga a piacere del candidato oppositore affinchè risulti alla fine un bluff, ossia un finto avversario che lo possa consacrare ancora vincitore? Qui si richiamano competenze tecniche, ossia: chi e sulla base di cosa pone un personaggio come candidato dello schieramento politico per sfidare il presidente in carica? Dico questo perchè sto Kerry mi pare così deboluccio come avversario: bruttino, con la moglie non bella, dal passato valoroso ma non troppo, con un carisma discutibile e last but not least con posizioni altalenanti ed affini per molti aspetti, pare di capire, a quelle di Bush... In sostanza: è in vendita la dignità politica degli oppositori e a che prezzo? Grazie per eventuali risposte

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
Redazione
Inviato: 2/10/2004 7:02  Aggiornato: 2/10/2004 7:02
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
MIRADIO: in questa pagina dovresti trovare i vari spezzoni video del dibattito http://www.cbsnews.com/stories/2004/09/08/politics/main641817.shtml Tutto è possibile, ovviamente, ma in questo caso ho l'impressione che Bush fosse abbastanza "seccato" dalle accuse di Kerry per disporne davvero a piacimento

maxgallo
Inviato: 2/10/2004 13:17  Aggiornato: 2/10/2004 13:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Io non credo sia una questione di "estetica" (basta vedere la madre di bush jr ex first lady per capire...). Ma neanche credo che Bush temi troppo Kerry; il suo cruccio è e sara' John Edwards secondo me, da molti definito il nuovo JFK.

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

Redazione
Inviato: 2/10/2004 21:19  Aggiornato: 2/10/2004 21:19
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
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CLANDESTINO: "L'impero americano è l'unico che sia passato direttamente dallo stato della barbarie a quello della decadenza, senza un solo momento di vero splendore" De Chateaubriand

solenero
Inviato: 4/10/2004 11:15  Aggiornato: 4/10/2004 11:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Miradio: Nooo... Per quanto potente possa essere Bush (o meglio, chi tiene le manopole del biliardino in cui si gioca) non credo che riuscirebbe a inscenare una farsa di queste dimensioni, ma soprattutto, se una farsa fosse, dubito che avrebbero messo in mezzo Edwards… E comunque il non stare sulla stessa barca non significa avere idee totalmente diverse; se Bush & Co. puntano alla conquista ecenomica tramite la forza fisica, Kerry & Co. a cosa puntano, e come? Insomma, forse Kerry adotterà un diverso metodo di intervento, ma l’obiettivo… Non può essere diverso da quello dell’avversario che, bene o male, mirava alla stabilità e sovranità dell’economia americana. Perché dovrei credere che Kerry (che a quanto ho sentito, se eletto sarebbe il più ricco presidente che l’America abbia mai conosciuto e, particolare tutt’altro che indifferente, imparentato con la corona d’inghilterra!!!) sarebbe un regnante Magnanime e Giusto? Non ha forse gli stessi interessi da difendere e da far progredire? Non deve forse rendere conto a tutte le lobbies che orbitano intorno al micro universo U.S.A.? C’è qualcuno che pensa che il presidente sia al di sopra di organi come il Foreign Office, il WTO, la Banca Mondiale? C’è qualcuno che pensa che sarebbe un buon interlocutore fra occidente e medio oriente, dopo aver apertamente appoggiato Israele in toto? C’è qualcuno che pensa alla nuova amministrazione come scollegata dagli interessi energetici attuali? C’è qualcuno che crede alla politica di non ingerenza negli affari esteri degli States? …Dai, siamo realistici, please… Finchè alla presedenza concorreranno solo i rappresentanti ultra miliardari scelti da chi li finanza, quante possibilità ci saranno di vedere eletto qualcuno che si interessi ai problemi del prossimo, eludendo quelli di chi l’ha messo al potere? …pessimismo…e fastidio…fastidio…e pessimismo…

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
mc
Inviato: 4/10/2004 12:14  Aggiornato: 4/10/2004 12:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
no...no... scusa max... Volevo solo dire (come per altro per le "schede regali") di stare attenti e mi soffermavo sulla scelta editoriale, che guardacaso va in una determinata direzione... cio' non voleva dire che e' una puttanata quella scritta (che per quello che ne so potrebbe esserlo pure...), ma solo che si e' scelta quella notizia piuttosto che un altra... un messaggio, piuttosto che un altro... P.S.: immaginavo che si potesse interpretare in questa maniera, pardon..! ... ma l'ho scritto lo stesso, perche' penso che ci sia stata una scelta propagandistica alla base ... E comunque non e' un giudizio per chi legge focus, e' una critica alla scelta del giornale in questione in merito all'articolo citato... ciao mc

vincenzo
Inviato: 4/10/2004 12:37  Aggiornato: 4/10/2004 12:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
ma i due "compagni", non hanno detto niente delle prossime elezioni, 9 ottobre, in Afghanistan. Non lo dite a nessuno mi raccomando. [ Modificato da vincenzo Attivo 4/10/2004 11:39 ]

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
mc
Inviato: 4/10/2004 12:38  Aggiornato: 4/10/2004 12:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: IL PRIMO SCONTRO KERRY-BUSH FINISCE UNO A ZERO. PER TUT
Non e' possibile che il presidente Usa sia talmente potente ed influente in casa propria che disponga a piacere del candidato oppositore...secondo me. E' una questione di sopravvivenza nazionale: il sistema americano e' in crisi perche' e' in crisi l'economia di mercato, esasperata fino al limite massimo. Non c'e' alternativa alla guerra in Iraq ed al controllo del mediorente (OVVIAMENTE, DAL PUNTO DI VISTA CAPITALISTICO, non certo dal mio punto di vista!!!) perche' questo significherebbe l'esclusione dai prossimi decenni nel panorama economico mondiale. Nessun presidente puo' tralasciare una cosa del genere. L'alternativa e' molto difficile, perche' prevederebbe un ridimensionamento del potere americano nel mondo ed un conseguente cambiamento di rotta, e cio', con l'impostazione di stampo Imperialista come fin'ora e' stata quella USA, non potrebbe che disgregare ancora di piu' la forza politico accumulata dalle guerre fomentate e, direttamente, intraprese nel secolo scorso... Alla domanda "...a che prezzo?" : io non saprei... ...quello speso fin'ora forse, pero', puo' darti un idea di chi comunque lo paghera' quel conto. Che a mio avviso e' piu' importante del sapere quanto... mc


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