Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE


opinione : La procedura di morte
Inviato da Redazione il 6/10/2013 9:00:00 (27932 letture)

[Ripubblico questo articolo del 2010 in seguito ad un messaggio postato da un utente nei commenti liberi.]

Oggi ho dovuto portare il mio cane a praticare l’eutanasia. La sua condizione medica era ormai irreversibile, stava soffrendo molto, e non mi restava altra soluzione.

Quando sono arrivato alla clinica per animali, il veterinario in servizio lo ha esaminato, e mi ha confermato la diagnosi: cercare di tenerlo in vita avrebbe semplicemente significato prolungare le sue sofferenze. A quel punto ho deciso che gli venisse praticata l‘iniezione letale.

E’ così cominciato uno strano balletto, in cui si metteva ufficialmente in atto la procedura di morte.

Prima è venuto un dipendente della clinica, che mi ha fatto firmare l’autorizzazione a praticare l’eutanasia, e mi ha chiesto se desiderassi riavere indietro le ceneri. Gli ho risposto di no. Poi si sono presentati due infermieri, che dovevano preparare il cane a ricevere l’iniezione, inserendogli un catetere nella zampa. Quando sono usciti, uno di loro mi ha guardato velocemente, e mi ha detto “sorry”, mi dispiace. Poco dopo è entrato un nuovo personaggio, che mi ha chiesto se preferissi “regolare subito” i conti. Avrei voluto offendermi, ma non ne valeva la pena. Ho messo mano al portafoglio, e ho pagato. Una cifra più che onesta, fra l’altro. Evidentemente morire costa poco, ho pensato.

Poi sono rimasto solo. Solo con il mio cane. [...]

Lui era tranquillo. Dopo una notte orribile, passata a lamentarsi, si era finalmente assopito. Sembrava quasi che sentisse la vicinanza dell’epilogo, e che lo stesse attendendo come una liberazione.

I minuti passavano, ma il dottore non arrivava. Io guardavo il catetere che usciva dalla zampa, e pensavo che in qualunque momento quella porta si sarebbe aperta, e che la morte sarebbe stata introdotta per quel catetere. Introdotta da noi umani, volontariamente, in un altro essere vivente. A quel punto sono stato assalito da una marea di dubbi, vissuti con intensa emozione: davvero non c’è più niente da fare? E se invece potesse ancora guarire? E in ogni caso, che diritto ho io di decidere della morte altrui? Chi sei tu – mi chiedevo – per assumerti questo ruolo di giudice supremo?

Sei il suo padrone – mi rispondeva una voce dentro di me - Lo conosci, lo hai allevato fin da piccolo, e sei l’unico a sapere tutto di lui. Ora sai che sta soffrendo, ti è stato confermato che non potrebbe più tornare a vivere in modo decente, e quindi lo fai per il suo bene.

Tu non sei nessuno – mi diceva un’altra voce, sempre dentro di me, ma forse un pò più lontana - Tu sei solo una molecola di vita, come lui è una molecola di vita, all’interno di un meccanismo infinitamente più grande di voi, che non sta a te giudicare, e con il quale non hai diritto di interferire. Lascia che le cose compiano il loro corso. Anche il dolore e la sofferenza possono avere una ragione di essere. Una ragione che magari tu non conosci, ma che esiste e che va rispettata.

Nel bel mezzo di questi pensieri si è aperta la porta, ed è entrata una quarta infermiera, che ancora non conoscevo, la quale mi ha chiesto se “avessi bisogno di qualcosa”. Mi è venuto da ridere, dentro (ma come – mi dicevo - lui sta per morire, e lei chiede a me se abbia bisogno di qualcosa?), ma non ho detto nulla. L’ho ringraziata, e mi ha lasciato nuovamente solo.

Il dottore ancora non arrivava, e il cane stava ricominciando a lamentarsi. Fuori sentivo i latrati acuti dei cuccioli che venivano a fare la “prima visita”, coperti ogni tanto dai latrati più cupi dei cani adulti, che magari si azzuffavano momentaneamente, incontrandosi nei corridoi. Insomma, là fuori c’era la vita, qui dentro stava per accadere la morte.

Finalmente il dottore è arrivato. Teneva in mano una siringa con un liquido rossastro. Ha iniziato a spiegarmi dettagliatamente cosa sarebbe accaduto, come agisce il liquido sul sistema nervoso, eccetera eccetera, ma io gli ho detto che in quel momento non mi interessava saperlo: il cane stava male, e gli ho chiesto di procedere al più presto. Mentre inseriva la siringa ho saputo di aver fatto la scelta giusta.

Ho accarezzato il mio cane, e gli ho parlato nell’orecchio, mentre lo accompagnavo nel suo ultimo passaggio. Quando tutto è finito, ho anche capito perchè ti chiedono di pagare prima: è molto difficile aver a che fare con una persona che piange.

La cosa pazzesca – mi sono detto mentre tornavo a casa - è che tutto questo lo fanno anche con gli umani. Umani che invece di salute stanno benissimo, e che possono addirittura non essere colpevoli dei delitti che gli vengono attribuiti.

Massimo Mazzucco

*************************

Vedi anche: "QUANDO LA VITA DI UN UOMO È TUTTA NELLE MANI DI UN ALTRO"

Ci sono 3.700 persone in America che si svegliano ogni mattina, e spuntano un giorno in meno fra quelli che mancano per vedere in faccia l'uomo che ti ucciderà, legalmente, e con grande sollievo di molte persone del vicinato. Sono i condannati che vivono nel braccio della morte delle varie prigioni americane. (Continua...)

Voto: 7.00 (12 voti) - Vota questa news - OK Notizie


Altre news
28/11/2015 10:00:00 - Il nuovo sito è pronto
26/11/2015 19:40:00 - Fulvio Grimaldi a Matrix
24/11/2015 11:00:00 - Caccia russo abbattuto dai turchi
22/11/2015 20:20:00 - Ken O'Keefe: "ISIS = Israeli Secret Intelligence Service"
21/11/2015 21:00:00 - L'uomo che uccise Kennedy
19/11/2015 19:00:00 - La solitudine
18/11/2015 21:21:31 - Vladimir Putin - conferenza stampa al summit del G20
17/11/2015 13:50:00 - Dopo Parigi
15/11/2015 22:30:00 - Commenti liberi
14/11/2015 9:40:00 - À la guerre comme à la guerre
13/11/2015 23:00:00 - Nuovi attentati a Parigi
11/11/2015 19:50:00 - Atleti russi dopati, brutti e cattivi
10/11/2015 19:30:00 - Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso
9/11/2015 18:30:00 - "Bag it!" Documentario (Ita)
8/11/2015 9:09:03 - Commenti liberi

I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
snoopy
Inviato: 18/8/2010 8:11  Aggiornato: 18/8/2010 8:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/6/2006
Da: phuket - thailandia
Inviati: 106
 Re: La procedura di morte
povero Massimo , non sai come ti capisco !!!

a me e' gia' successo diverse volte , perche' ho sempre avuto sia cani che gatti , e quando se ne vanno e' come se una parte di te se ne vada con loro ;

l'unica cosa che mi sento di dirti e' di prendere SUBITO un' altro cucciolo e ricominciare , non privarti dell'amore che solo un cane od un gatto puo' darti .


SNOOPY

Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti ...
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.

P.P. Pasolini

http://www.corriere.it/speciali/pasolini/ioso.html
Jurij
Inviato: 18/8/2010 9:07  Aggiornato: 18/8/2010 9:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La procedura di morte
Ciao Massimo, proprio questo fine settimana ho parlato con una persona che si è trovata nella tua stessa situazione.

Anche lei ha dovuto passare questo momento e mi ha detto che non c'era altra soluzione che ridurre il tempo di sofferenza per tutto questo.

Non è facile separarsi da un essere così caro, ma penso che hai fatto la cosa giusta per lui e questo è l'importante al di là di qualsiasi filosofia.

Forza!

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
temponauta
Inviato: 18/8/2010 9:10  Aggiornato: 18/8/2010 9:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: La procedura di morte
Hai tutto il mio affetto: solo chi ha un cane può comprendere quanto si soffre a distaccarsi da lui dopo tanti anni.
Mi vien da ridere quando sento che dire io sono il padrone del mio cane: è l'esatto contrario.
E lui che mi ha accolto nel suo mondo di semplicità e amore senza compromessi e io nel suo mondo ci sto bene, molto meglio che in quello dei miei consimili.
Il mio primo cane, un Golden retriever di nome Roy, mi ha aiutato tanto, nel vincere lo stress di una vita intensa, che mi portava a "difendermi" in modo aggressivo contro tutto e tutti, e nel crescere una famiglia numerosa, facendo la guardia alla casa e controllando i ragazzi.
Penso che il cane sia stato donato all'uomo per renderlo migliore, oltre che aiutarlo nelle molteplici attività in cui sa fare bene.
Fatto è che dopo 11 anni, come se fosse scoccata un'ora prestabilita nel suo orologio biologico, un tumore lo ha aggredito ferocemente partendo dai reni e dopo solo due settimane invadendo i polmoni.
Evitata la chemioterapia, che avrebbe significato avvelenarlo ulteriormente e mortificarlo, visto che avrebbe perso tutto il pelo, ho provato a dargli la graviola, che è una delle più potenti chemio naturali, cercando di nutrirlo con il miglior cibo di tutto quello che gli piaceva e gli poteva fare bene.
Al termine di un mese era dimagrito, lo sguardo spento, non si reggeva più in piedi e si faceva i bisogni addosso: era chiaro che era questione di poco tempo (e il miracolo non arrivava).
Lasciati soli nella stanza, mi sono messo con il mio naso poggiato al suo tartufone (ancora bello nero) e mentre lo abbracciavo per tenergli caldo ci guardavamo negli occhi: i suoi si dilatavano sempre più distanti; i miei annegavano in quelle lacrime sempre nascoste dal mio atteggiamento da "duro".
Ancora mi manca, e quando lo penso mi si inumidiscono gli occhi.
Oggi ho una cagnetta capitatami fuori programma, che mi segue anche lei come un angelo custode: il suo carattere è diverso, ma il suo amore è quello che tutti i cani sanno straordinariamente esprimere.
Segui il consiglio di Snoopy di andarti a cercare un bel cucciolone da crescere, perchè non c'è meraviglia tecnologica che possa dare soddisfazione quanto quella calda e salivosa massa di pelo.
Non ti preoccupare: sarà lui a sceglierti, anche se magari sei ancora titubante.
Ti sono vicino.
Scusate lo sfogo d'animo tutto O.T.

Arthes_ge
Inviato: 18/8/2010 9:37  Aggiornato: 18/8/2010 9:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/5/2005
Da: New World
Inviati: 36
 Re: La procedura di morte
Ciao Massimo,

Anche io qualche anno fa ho dovuto fare la stessa cosa con il mio gatto e sono stato malissimo... gli stessi dubbi che hai avuto tu li ho avuti io... ma vedere soffrire così la creatura che aveva condiviso parte della mia vita mi faceva stare peggio... ho provato per un mese a stare senza gatto ma ero sempre più depresso... fino a che una mia amica mi ha portato un batuffolino di pelo che stava in una mano... ed è stato amore a prima vista... non è un rimpiazzo prendere un altro animale... e sono d'accordo anche io che sono loro a sceglierti... è solo un'altra meravigliosa esperienza con un'altra meravigliosa creatura che regala amore incondizionato... quel tipo d'amore quasi impossibile da trovare tra noi umani...

Un abbraccio Massimo...

La mia libertà termina là dove limita quella di un altro individuo (e viceversa)
astro7
Inviato: 18/8/2010 10:09  Aggiornato: 18/8/2010 10:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/11/2007
Da: questa sconosciuta terra di mezzo
Inviati: 472
 Re: La procedura di morte
Citazione:
La cosa pazzesca – mi sono detto mentre tornavo a casa - è che tutto questo lo fanno anche con gli umani. Umani che invece di salute stanno benissimo, e che possono addirittura non essere colpevoli dei delitti che gli vengono attribuiti.


I processi, quando si fanno, sono caratterizzati da una estrema sommarietà e dalle scarse garanzie che vengono concesse agli imputati poveri, cui vengono forniti avvocati incompetenti, impreparati, quando non ubriachi, drogati e addormentati. Le condanne sono spesso ottenute grazie a confessioni estorte a suon di botte, a pentiti fasulli, testimoni bugiardi e a referti di laboratori compiacenti. I Procuratori non si fanno scrupolo di mentire e di far sparire prove favorevoli alla difesa: tanto non gli succede nulla.

...ma non solo negli Usa : proviamo a chiederlo qui da noi ai parenti delle "vittime" da TSO.

@Massimo: in momenti come questo non so trovare le parole, ma ti sono vicina ugualmente...

PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 10:40  Aggiornato: 18/8/2010 10:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
si metteva ufficialmente in atto la procedura di morte

Non si sta discutendo qui dell'amore per gli animali (che notoriamente non parlano, senno' di questo amore ce ne sarebbe molto meno) o del dolore per la mancanza di una forma di vita che ci era diventata familiare (si, vai subito a riempire il vuoto nelle tue abitudini, comprane subito un altro!!!).

Qui si sta parlando della procedura di morte.

La nostra societa' "occidentale" ha apparentemente, sia nel caso dell'eutanasia, sia nel caso della pena capitale, trovato la quadratura del cerchio: uccidere in maniera pulita e asettica senza che nessuno si senta direttamente colpevole o abbia le mani bagnate di sangue.

Il committente (lo Stato o il Padrone) vogliono, per i motivi che a loro paiono moralmente ed eticamente accettabili (e magari lo sono pure) la morte di un determinato soggetto, ma non vogliono sembrare e sentirsi degli assassini.

Percio' incaricano una struttura specializzata, che per il colmo dell'ironia dell'ipocrisia e' retta proprio da quelli che dovrebbero prolungare la vita (proprio come i Pompieri Incendialibri del libro di Bradbury, uno dei libri piu' importanti del secolo) che, agendo come una asettica macchina di morte e seguendo procedure standardizzate ed una faccia amichevole e comprensiva dietro compenso di denaro, uccidono l'individuo in modo da evitare l'inconveniente di innescare sensi di colpa nel Padrone o colpe allo Stato.
In essenza la stessa macchina vista all'opera nei campi di concertramento eugenetici.

Ma non funziona sempre. Alcuni, anche se inconsciamente, hanno una ribellione interna a questo scarico di responsabilita' che rende quello che poteva essere un atto di amore una discesa nell'inferno tritacarne delle istituzioni "sanitarie".

Per chi ha visto il film (e se non l'ha mai visto dovrebbe vederlo, uno dei films piu' importanti del secolo), paragoni la scena di Laurence of Arabia in cui Lawrence, per evitare che cada nelle mani dei Turchi e muoia fra atroci tormenti, appoggia il suo revolver alla tempia del giovane amico ferito e piangendo lo saluta prima di tirare il grilletto: una struggente scena di amore sulle rotaie di un treno che si avvicina inesorabile, una delle piu' struggenti mai viste al cinema, che farebbe commuovere anche un combattente Afghano.
Quanto e' distante dalla scena dal veterinario, eh? Dal veterinario e' quasi pornografia.

PS
Ho esitato a postare questo intervento per la mole di merda che mi scaglieranno sicuramente contro. Si lo so, sono quel che dite voi, ma dico anche la verita' e questo mi rende sicuramente insopportabile.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
fefochip
Inviato: 18/8/2010 10:51  Aggiornato: 18/8/2010 10:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: La procedura di morte
un giorno da ragazzo per le vie di roma insieme a un amico incontrai un piccione a terra, non poteva piu volare ali spezzate.
stava li a terra e agonizzante e provai tanta pietà e dissi al mio amico che non potevamo andarcene cosi senza fare qualcosa.
lui non era d'accordo piu che altro perche non ce la faceva a uccidere il piccione e io mi sono detto : no, non posso andarmente solo perche ho paura di fare quello che va fatto.
cosi trovai il modo di infliggere una morte rapida al piccione che in quello stato avrebbe solo sofferto una morte lenta e nel migliore dei casi piu veloce ad opera dei gatti.
il piccione ovviamente non era niente per me (non certo paragonabile a un animale di casa) ma in quel momento provai compassione per quella bestiola che soffriva.

poi ci ripensai nel corso del tempo se effettivamente feci bene a fare quel che ho fatto.
sarebbe stato meglio lasciarlo al suo destino?
me lo sono chiesto diverse volte e diverse volte dopo un altro pò di riflessione mi sono detto che alla fine credo di aver fatto bene .

oggi credo di aver capito che solo il dubbio in certi casi può essere l'atteggiamento piu sano da tenere .

quindi caro max credo che i tuoi sentimenti siano quelli piu sani da avere in questi casi.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
DrHouse
Inviato: 18/8/2010 11:18  Aggiornato: 18/8/2010 11:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Il committente (lo Stato o il Padrone) vogliono, per i motivi che a loro paiono moralmente ed eticamente accettabili (e magari lo sono pure) la morte di un determinato soggetto, ma non vogliono sembrare e sentirsi degli assassini.

Credo che Massimo abbia consapevolmente scelto di essere l'assassino del suo cane. Come hanno fatto e fanno tutti coloro che decidono di porre fine all'esistenza di un altro individuo, umano o animale che sia. Chi prende queste decisioni di solito ci riflette molto prima e di sicuro non arriva a prenderle a cuor leggero. Ovvio, si può discutere se la scelta in sé sia giusta o sbagliata. Ma il punto è che la prende. Il punto è che si assume la responsabilità della propria azione. È proprio questo che sembra sfuggirti: è molto più facile lasciare che "la natura faccia il proprio corso" piuttosto che prendere una decisione difficile come quella dell'eutanasia. Nel primo caso ti liberi dal senso di colpa di sentirti un assassino; nel secondo il senso di colpa ti perseguiterà per sempre (vedi anche l'esempio riportato da fefochip, che non potrebbe essere più calzante). Nel primo caso agisci essenzialmente per te stesso, nel secondo agisci per il bene dell'altro, o almeno credi di fare il suo bene togliendogli la vita per evitargli atroci e inutili sofferenze. Se c'è una decisione falsa, ipocrita e, quella sì, insopportabilmente politically correct è proprio quella di lavarsi le mani di fronte alla sofferenza altrui lasciando che la morte sopraggiunga comunque "per vie naturali", solo molto più tardi e con effetti molto più devastanti per chi comunque è destinato a subirla.
Citazione:
Percio' incaricano una struttura specializzata, che per il colmo dell'ironia dell'ipocrisia e' retta proprio da quelli che dovrebbero prolungare la vita (proprio come i Pompieri Incendialibri del libro di Bradbury, uno dei libri piu' importanti del secolo) che, agendo come una asettica macchina di morte e seguendo procedure standardizzate ed una faccia amichevole e comprensiva dietro compenso di denaro, uccidono l'individuo in modo da evitare l'inconveniente di innescare sensi di colpa nel Padrone o colpe allo Stato.
In essenza la stessa macchina vista all'opera nei campi di concertramento eugenetici.

Vorresti dire che, per evitare di passare dalla struttura specializzata, uno dovrebbe tenersi una fiala letale nel cassetto per ogni evenienza? Oppure che sarebbe stato più onesto uccidere il cane con un colpo di pistola alla tempia? Questo secondo te avrebbe cambiato l'essenza del problema eutanasia? Il dilemma non è la forma con cui uccidi la persona, perché comunque tecnicamente la uccidi. Il problema è la decisione in sé. Più esattamente: il problema è se decidere di agire, assumendosi una forte responsabilità di fronte all'interessato, di fronte a te stesso e di fronte agli altri che ti giudicheranno, oppure scegliere di non agire, essenzialmente per egoismo, per paura, per non sentirsi quello che ha premuto il grilletto.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
DjGiostra
Inviato: 18/8/2010 11:26  Aggiornato: 18/8/2010 11:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/1/2009
Da: Brignano G.D'Adda
Inviati: 5481
 Re: La procedura di morte
Hai ii mio affetto Massimo.
Io ho perso un gattino appena nato in questo modo e ci sono stato
male...
Secondo me comunque hai fatto la cosa giusta...

Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
fefochip
Inviato: 18/8/2010 11:37  Aggiornato: 18/8/2010 11:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: La procedura di morte
a proposito della pena di morte.

innanzi tutto scaturisce da un sentimento completamente opposto all'eutanasia ovvero da un sentimento di odio e risentimento mentre l'altro da un sentimento di amore e compassione.

sinceramente la cosa che mi fa piu incazzare della pena di morte oltre i vari giochetti ipocriti per spezzettare sempre piu la responsabilità di togliere la vita a un uomo perche non si hanno le palle di farlo direttamente e da soli è la prestesa di "giustizia" insita nella pena stessa.

si "giustizia" qualcuno ,si "fa giustizia" ,ecc
è la pretesa del giusto che mi fa rivoltare lo stomaco ,è il pensare che se ammazzi qualcuno ti senti migliore di quello che stai ammazzando perche lo ha deciso il giudice o la giuria, è la stoltezza di pensare che tu appartieni a una categoria superiore di uomini a quella che in realtà condanni.

questo mi fa incazzare.

le persone si ammazzano di continuo ma sono quelle che vogliono passare per sante che sono insopportabili.

e quelle che mi fanno piu paura sono quelle che lo fanno perche glielo ha detto dio......

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 11:39  Aggiornato: 18/8/2010 11:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
È proprio questo che sembra sfuggirti

A te invece e' sfuggito proprio tutto il senso di quello che ho scritto, ahime'.

Citazione:
è molto più facile lasciare che "la natura faccia il proprio corso"

E tu cosa ne sai? Parli per esperienza? O e' solo che stai difendendo una posizione a priori?
E poi, perche' contesti argomenti mai sollevati?

Citazione:
nel secondo agisci per il bene dell'altro, o almeno credi di fare il suo bene togliendogli la vita

Tranne che magari quell'altro resta attaccato alla sua vita con le unghie e con i denti.
Ci sono troppi "credo" nel tuo discorso.

Citazione:
Se c'è una decisione falsa, ipocrita e, quella sì, insopportabilmente politically correct è proprio quella di lavarsi le mani di fronte alla sofferenza altrui

Ovvero il ribaltamento delle frittate per cui, peraltro nessuno aveva neanche portato le uova.

Citazione:
sarebbe stato più onesto uccidere il cane con un colpo di pistola alla tempia?

Senza alcun dubbio. Ma tu non hai capito il perche'.

Beh, repetita juvant: per non sottomettersi alla PROCEDURA DI MORTE.

Citazione:
Più esattamente: il problema è se decidere di agire, assumendosi una forte responsabilità di fronte all'interessato, di fronte a te stesso e di fronte agli altri che ti giudicheranno, oppure scegliere di non agire, essenzialmente per egoismo, per paura, per non sentirsi quello che ha premuto il grilletto.

Cosi' che, di fronte ad un dilemma che fefochip ha illustrato molto bene e sul quale la posizione migliore, se si vuole essere un minimo decenti, e' quella del dubbio e del non-giudizio, tu hai una bella posizione preconfezionata e buona per tutte le stagioni e tutti le circostanze. Complimenti. Sei mica un medico, per caso, vista la sindrome del Padreterno????

"Maresciallo, ma perche' dobbiamo proprio fermarli noi questi Zulu?" "Perche' qui ci siamo noi, e nessun altro..."
Da Zulu' di Cy Endfield, traduzione mia.

PS
Un'annotazione marginale ma non troppo: quando vi spingeranno a vaccinare i vostri bambini contro la depressione lo faranno esattamente con i medesimi argomenti.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
DrHouse
Inviato: 18/8/2010 11:48  Aggiornato: 18/8/2010 11:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Cosi' che, di fronte ad un dilemma che fefochip ha illustrato molto bene e sul quale la posizione migliore, se si vuole essere un minimo decenti, e' quella del dubbio e del non-giudizio, tu hai una bella posizione preconfezionata e buona per tutte le stagioni e tutti le circostanze.

Ho la mia posizione, è vero. E l'ho espressa chiaramente. È la mia, non quella del Padreterno. Non è preconfezionata, perché ci sono arrivato dopo molte riflessioni e anche esperienze personali. Non escludo che possa cambiarla, ma al momento questa è.

Il dubbio è implicito in quanto ho appena scritto.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Skafloc
Inviato: 18/8/2010 12:40  Aggiornato: 18/8/2010 12:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/3/2006
Da: ROMA
Inviati: 188
 Re: La procedura di morte
Massimo hai tutto il mio affetto.
La mia maya, che vedete in foto, ha sette anni ed è da quando è nata che mia moglie scoppia a piangere al solo pensiero di quando dovrà arrivare la sua ora.

Citazione:
a proposito della pena di morte. innanzi tutto scaturisce da un sentimento completamente opposto all'eutanasia ovvero da un sentimento di odio e risentimento mentre l'altro da un sentimento di amore e compassione.


Questa frase di Fefochip credo centri perfettamente il punto della questione.

La pena di morte è un gesto che in qualche modo soddisfa i nostri istinti più bassi: hai ucciso? Allora muori.
Del resto chi di noi, avendo tra le mani l'assassino del proprio figlio (per esempio) non gli torcerebbe il collo? E' per questo che la giustizia - di cui la pena di morte è la negazione - viene demandata a qualcun'altro, che possa giudicare in maniera più fredda e razionale.

Sopprimere un cane arrivato al termine dei suoi giorni è un gesto che serve solo a farlo smettere di soffrire

Vorrei dire solo una cosa al riguardo.

La scelta di Massimo non è ne giusta nè sbagliata, è semplicemente inevitabile. Noi usiamo il termine "padrone" ma ricordiamoci che per il nostro cane siamo il suo "capobranco".
In natura un lupo ferito o vecchio viene abbandonato o addirittura scacciato. Muore quindi di fame o sbranato da un'altro animale più forte.
Come facciamo ad essere sicuri che sia il momento giusto?
Mi ricordo un editoriale di una rivista di cani che, su questo tema, citava un concetto espresso da Barry Lopez nel suo splendido libro "Lupi".
Prima della caccia, preda e predatore si fissano. In quegli istanti avviene un dialogo silenzioso, che Lopez definisce "conversazione di morte". Tale dialogo può scatenare la caccia oppure disinnescarla all'istante. Evidentemente la preda comunica al predatore di essere pronta a morire, oppure no.
Nell'editoriale l'autore suggerisce che prima di prendere una simile decisione, l'uomo guardi il suo cane negli occhi, a lungo.
Se negli anni l'uomo ha amato il suo cane, ha imparato a capirlo, a comuinicare con lui, a interpretare le molte espressioni di cui è capace, allora saprà leggere nei suoi occhi la comprensione e l'accettazione di quello che sta per succedere.
E saprà che è il momento è quello giusto.

Le cose urgenti vanno fatte con calma
Davide71
Inviato: 18/8/2010 12:44  Aggiornato: 18/8/2010 12:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: La procedura di morte
Ciao a tutti:
Massimo ha tutta la mia comprensione.
Non capisco perché trattiamo l'eutanasia di un cane da compagnia come la condanna a morte di un detenuto. Io mica condanno a morte il mio cane! Semplicemente gli risparmio delle inutili sofferenze. Se uno mi dimostra che a lasciarlo soffrire gli fai un piacere ben venga!

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Decalagon
Inviato: 18/8/2010 12:45  Aggiornato: 18/8/2010 12:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/8/2009
Da:
Inviati: 6643
 Re: La procedura di morte
Mi dispiace infinitamente Massimo per il tuo cane... e i tuoi dubbi sono gli stessi che sono venuti a me quando ho dovuto far addormentare uno dei miei gatti, consumato da un tumore e dalle infezioni. È brutto dover decidere della vita altrui anche in questi casi qua, ma nessun essere vivente merita di passare il resto della vita a soffrire.

L'ultima volta che ho preso la decisione di non praticare l'eutanasia si trattava di una gattina di 4 settimane, colpita da una strana malattia che le causava lancinanti dolori alla pancia; nella speranza che guarisse non la ho fatta addormentare. La notte ho dormito con lei, e vederla contorcersi dal dolore è stata un'esperienza terribile: si portava la zampina alla bocca e la mordeva con tutte le sue forze, urlando in preda a fitte terribili. La mattina era già morta.

Non è bello decidere sulla vita altrui, ma io credo che sia giusto far morire qualcuno dignitosamente piuttosto che farlo vivere per forza e malamente.

«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
temponauta
Inviato: 18/8/2010 13:28  Aggiornato: 18/8/2010 13:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: La procedura di morte
Citazione:

La cosa pazzesca – mi sono detto mentre tornavo a casa - è che tutto questo lo fanno anche con gli umani. Umani che invece di salute stanno benissimo, e che possono addirittura non essere colpevoli dei delitti che gli vengono attribuiti.



Io invece lo trovo estremamente ordinario: è facile decretare o approvare la morte di qualcuno cui non ti lega nulla sotto il profilo psicologico e sentimentale.
Anzi, se quel qualcuno si è pure macchiato di gravi comportamenti (ameno così è stato accertato), questa indefferenza viene anche illuminata dal trionfo della vittoria del bene sul male.

Spiderman
Inviato: 18/8/2010 13:43  Aggiornato: 18/8/2010 13:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La procedura di morte
Scelta difficile ma giusta M.M. Sono dell'idea che la vita debba essere sempre vissuta dignitosamente e senza sofferenze. Anche i nostri amici animali avranno nuove opportunità di vita sulla terra e, l'amore ricevuto nelle belle esperienze passate assieme ad umani, può solo che aiutarli nella propria evoluzione spirituale.

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
marcocedol
Inviato: 18/8/2010 15:22  Aggiornato: 18/8/2010 15:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: La procedura di morte
Caro Massimo, l'articolo mi ha toccato profondamente. Ci sono passato due volte, anche se ho avuto meno coraggio di te e non sono riuscito ad assistere.
Tutti, me compreso, hanno continuato a ripetermi che fosse l'unica cosa giusta da fare. Ma il confine fra giusto e sbagliato spesso è qualcosa d'indefinito che scolora nell'enormità di concetti come la vita e la morte che ci è concesso comprendere sempre e solo in maniera parcellare. Continuo a rimanere con tutte le domande senza risposta che mi sono posto allora e anche io ho pagato in anticipo....

Jurij
Inviato: 18/8/2010 15:36  Aggiornato: 18/8/2010 15:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La procedura di morte
... il problema è se decidere di agire, assumendosi una forte responsabilità di fronte all'interessato, di fronte a te stesso e di fronte agli altri che ti giudicheranno, oppure scegliere di non agire, essenzialmente per egoismo, per paura, per non sentirsi quello che ha premuto il grilletto....

Proprio così.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
DrHouse
Inviato: 18/8/2010 15:41  Aggiornato: 18/8/2010 15:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Ci sono passato due volte, anche se ho avuto meno coraggio di te e non sono riuscito ad assistere. Tutti, me compreso, hanno continuato a ripetermi che fosse l'unica cosa giusta da fare

Hai comunque deciso. Quale forma tu abbia scelto, se tu abbia assistito o meno, questi sono dettagli, scelte personali che ognuno fa individualmente, volta per volta. Quello che, secondo me, conta è che comunque ti sei assunto la responsabilità della tua decisione pensando che fosse la cosa migliore da fare. Avere dubbi, rimorsi, sensi di colpa è esattamente la sorte che tocca a chi si assume una responsabilità del genere.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
peonia
Inviato: 18/8/2010 15:53  Aggiornato: 18/8/2010 15:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: La procedura di morte
Mi dispiace molto Massimo per quello che avete dovuto passare... il tuo cane,te e la tua famiglia.

Questo tuo articolo mi ha girato il coltello nella piaga che non si è mai rimarginata...
2 anni fa la mia cagna Malù, che aveva 17 anni, ormai vecchia, si reggeva a mala pena in piedi e spesso faceva i suoi bisogni in casa e a volte ci cadeva sopra...
Mia sorella, con la quale vivevo e con la quale non andavo d'accordo, si accaniva con me e pretendeva che la soprimessi. Sono riuscita ad andare avanti ancora per un bel po', poi mi sono decisa per una serie di motivi di farla sopprimere.
L'ho portata in campagna, nel casale del mio ex compagno, per seppellirla poi lì.
Venne il veterinario, ma mentre gli metteva quel catetere io ho cominciato a sentirmi una merda, mi sentivo vigliacca e traditrice nei confronti di quell'essere che per 17 anni era stato fedele e fiducioso...insomma non sono riuscita a starle accanto a rincuorarla come leggo siete riusciti voi, fra l'altro per morire ci ha messo pure tanto, guaendo....una tortura vera per me e per lei!!! Non avrei mai creduto che io avrei potuto fare una cosa simile, e ce l'ho avuta con me stessa e con mia sorella che ha premuto per tanto tempo, credevo di aver lasciato andare...invece oggi mi accorgo che non è affatto così.

Mentre ripensavo a quel fatto, e ai vostri commenti, ho associato il dolore della malattia, specie se prossimo al morire, a mio figlio e alla morfina che le hanno fatto durante gli ultimi tempi ma in dosi forti la notte prima del suo andare....
Per gli uomini è da poco tempo che esiste la terapia del dolore, forse se ci fosse anche per gli animali potrebbe essere diverso....
Che ricordi tristi...com'è difficile dibattere su questi temi.....

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
manneron
Inviato: 18/8/2010 16:55  Aggiornato: 18/8/2010 16:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
avevo un cane dal '75 e l'ho portato dal veterinario nel '98 o '99 non mi ricordo di preciso.

tre mesi fa avevo un gatto, cioè, lui si è fermato qui e ha deciso che io gli dovevo dare da mangiare. un giorno finisce sotto una moto. non so decidermi a farlo fuori, poi il vicino dice che i gatti hanno sette vite e bla bla bla. va beh. aspetto il giorno dopo. il giorno dopo è sparito. non riesco a trovarlo e non l'ho più trovato. allora ho chiesto in giro e un altro vicino mi racconta che l'ha visto nel momento in cui è morto. una cosa straziante, prima ha risposto ad un richiamo con un miagolio tiepido, poi ha cacciato un grido pazzesco e si è accasciato. quindi l'ha seppellito.

Citazione:
La nostra societa' "occidentale" ha apparentemente, sia nel caso dell'eutanasia, sia nel caso della pena capitale, trovato la quadratura del cerchio: uccidere in maniera pulita e asettica senza che nessuno si senta direttamente colpevole o abbia le mani bagnate di sangue.


a parte la pena capitale, per l'eutanasia non ci vedo niente di male. se non hai il coraggio o la possibilità di fare quello che va fatto, lascia che lo facciano gli altri.

Freeanimal
Inviato: 18/8/2010 16:59  Aggiornato: 18/8/2010 16:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: La procedura di morte
Come dispensatore di morte, l’uomo è insuperabile. Da frugivori che eravamo, in qualche milione d’anni, siamo diventati superpredatori, travisando le leggi della natura anche fino al punto di nutrirci di cibo non idoneo, di carne, benché questo non sia l’unico aspetto che ci ha portato ad adottare comportamenti contro natura. Uno degli aspetti che ci hanno differenziato dalle altre specie, è quello di provare sensi di colpa e rimorsi, sensazioni entrambe che rientrano in un più vasto senso morale. Tuttavia, la procedura di morte descritta da Mazzucco è fatta per venire incontro alle esigenze del cliente umano e non tanto a quelle del cane malato terminale. Il tutto viene fatto perché si riconosce al cane un posto privilegiato nella sfera emotiva dell’uomo suo tutore, un po’ come avviene con l’articolo 727 del Codice Penale italiano che punisce i maltrattamenti sugli animali non perché questi siano soggetti di diritto, ma per il turbamento che la visione del maltrattamento può suscitare negli umani che guardano. Anche se, in questi ultimi anni, la sensibilità media delle persone è aumentata nei confronti degli animali, tanto che sono sempre più numerosi quelli che attribuiscono loro lo status di portatori di diritti civili. E quindi, in futuro, il legislatore dovrà tenerne conto.
Nel caso specifico, considerato che sono miliardi gli animali che ogni giorno conoscono la morte per mano dell’uomo, si può uccidere un cane in diversi modi. Dipende dal contesto e dalle motivazioni. Il cacciatore può uccidere un cane sano, estraneo, perché gli ruba la selvaggina. Oppure, può uccidere il proprio cane, senza sottoporsi alla procedura ufficiale di morte, perché non più in grado di lavorare, sparandogli un colpo di fucile. Un pastore, nella medesima situazione, può agire nello stesso modo, magari con una pietra anziché con un’arma da fuoco. Un carabiniere può uccidere un cane randagio e aggressivo, per proteggere la cittadinanza. Infine, un normale cittadino può portare il proprio cane malato dal veterinario, per dargli una buona morte.
Cos’hanno in comune il cacciatore, il pastore, il carabiniere e il normale cittadino? Una cosa: il potere di decidere della vita e della morte. In sé, la cosa, non sarebbe fuori luogo, nella natura, ma considerato il nostro storico allontanamento da essa, con l’insorgere della legge morale di cui ho parlato sopra, presenta a volte aspetti controversi. Non univoci. Uccidere un cane sano temendo che mangi la selvaggina è ingiusto e immorale, mentre sottoporre ad eutanasia un cane malato terminale è sia giusto che morale. E’ lo stesso atto, la stessa violazione del Quinto Comandamento, ma ha valenze diametralmente opposte. E’ commovente dover dire addio a un amico sincero, ma è un vero peccato che non si possa, non si voglia o non lo si ritenga fattibile, immaginare che molte altre specie animali potrebbero diventare nostre amiche. Anche un maiale o una mucca, considerati tradizionalmente mero cibo, potrebbero entrare a far parte della famiglia umana allargata, come hanno già fatto il cane e il gatto. E come altri che ci stanno ancora provando.

manneron
Inviato: 18/8/2010 17:23  Aggiornato: 18/8/2010 17:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
@Freeanimal
Citazione:

comportamenti contro natura


definisci "contro natura" per favore magari anche "comportamento naturale" e su quali presupposti. poi, se puoi spiegarmi anche questo, se i gay sono contro natura. grazie.

PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 17:34  Aggiornato: 18/8/2010 17:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Cos’hanno in comune il cacciatore, il pastore, il carabiniere e il normale cittadino? Una cosa: il potere di decidere della vita e della morte.

Fuochino.

E deciderlo senza che l'interessato esprima una sua opinione.

E come per il condannato a morte, strettamente a fin di bene, secondo le nostre personalissime valutazioni.

Solo che sia nel caso del cane che del condannato, essendo noi buoni per definizione e gli altri, quelli che non ritengono giuste le nostre momentanee preferenze etiche dettate dal "sentire comune" di qui ed ora cattivi per definizione, anche se personalmente non ce la sentiamo di guardare negli occhi la vittima mentre premiamo il grilletto, abbiamo un amico nel sistema: il medico. Il medico dispensatore di morte affronta la cosa con la professionalita' e la mente fredda di un vero meccanico di corpi: stacchiamo la batteria e mandiamo il corpo in rottamazione (a volte qualche pezzo si puo' anche salvare, non si sa mai, come fanno in Cina).

Invece di chiederci perche' mai non siamo in grado di guardare negli occhi il condannato mentre premiamo il grilletto (chissa perche', eh?), lo facciamo fare da un professionista della morte, con tutti i protocolli, le routines e le liturgie di legge del caso, cosi' poi noi stiamo molto meglio.

Non tutti, pero': a Massimo non e' piaciuta molto l'intuizione della similitudine tra condannati a morte ed il suo cane malato. Gli e' piaciuta cosi' poco che ci ha scritto un articolo. Con lui la magia del dottore dispensatore di morte non ha funzionato.

Anche perche' in qualsiasi testa pensante non puo' non intrufolarsi l'idea inquietante che quel che e' oggi un buon argomento per instaurare la procedura di morte nei confronti dei nostri amici, animali o no che siano, un domani strettamente a fin di bene, secondo le nostre personalissime valutazioni, le nostre momentanee preferenze etiche dettate dal "sentire comune" di qui ed ora possano mutare e consentire ai medici dispensatori di morte di terminare chiunque il sentimento comune ritenga che porti avanti una vita non piu' degna di essere vissuta, non piu' decorosa e produttiva e che sia una crudelta' non fermarla, a fin di bene. E magari, fin da prima della nascita, perche' no, la cosa importante e' di fermare il dolore, loro o nostro, soprattutto il dolore di vivere.

E' ancora degna di essere vissuta la vita di qualcuno senza gambe? Ora si, domani non si sa. E quella di qualcuno che sia impotente? Ora si domani non si sa. E quella di un disoccupato da lungo tempo e non impiegabile? Ora si, domani non si sa. E un pazzo complottista depresso? Ci puo' essere una vita piu' misera?
Una cosa e' sicura: comunque vada i dispensatori di morte in camice contribuiranno a porre fine alla vita di chiunque sia in quella categoria per cui la sua vita non sia piu' degna di essere vissuta, per il dolore e l'imbarazzo che provoca a se stesso ed agli altri.

Se il cane e' il migliore amico dell'uomo, e l'uomo, per ottimi motivi, certamente, lo rende merce per l'industria della procedura di morte, Dio mi protegga da i miei amici...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
manneron
Inviato: 18/8/2010 17:42  Aggiornato: 18/8/2010 17:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
Citazione:
E deciderlo senza che l'interessato esprima una sua opinione.


ok, se questo è la precondizione, nessun problema. quattro righe e fine del discorso. ognuno decide per se e il tutto è risolto. non capisco sti lunghi discorsi sull'industria della morte. se uno vuole tirarla lunga faccia pure, lo scrive e vedi che allora c'è l'industria della vita ad oltranza che mi sembra molto più lucrativa di quella della morte per eutanasia, visto che una siringa con qualche composto costerà si e no qualche euro. mentre mantenere in vita forzatamente uno ad oltranza costa na cifra al giorno. comunque se lui ha deciso così, per me sta bene. personalmente preferisco crepare in fretta se sto ridotto male.

cirocat
Inviato: 18/8/2010 17:47  Aggiornato: 18/8/2010 17:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 31/7/2007
Da:
Inviati: 157
 Re: La procedura di morte
Ciao Massimo ,
mi dispiace per questo tuo momento triste, mi sa che hai raggiunto un tal grado di consapevolezza nel non sapere che qualsiasi decisione importante che prendi, giusta o sbagliata che sia ti rimane sempre qualche dubbio, in questo caso penso che hai preso la decisione giusta che è quella di non averlo abbandonato e lasciato morire solo.....come un cane.

Red_Knight
Inviato: 18/8/2010 18:04  Aggiornato: 18/8/2010 18:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: La procedura di morte
@Redazione

È ammirevole che tu abbia pensato a un articolo così pieno di umanità pur avendo appena subito un tale lutto. Per quel che può valere ti sono sinceramente vicino.


@PikeBishop

Perché mai mischi l'eutanasia con l'omicidio "a fin di bene" secondo personalissime valutazioni?

mc
Inviato: 18/8/2010 18:11  Aggiornato: 18/8/2010 18:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: La procedura di morte
Ci si interroga sul giusto dubbio che evoca la soppressione fatta nell'interesse del soppresso...
Quando tocco' a me (che culo, ero l'unico in quel triste momento con patente e tempo a disposizione... e lo avrei evitato molto volentieri) non mi feci troppe domande e non ebbi molti dubbi in merito (appena 16enne pensavo ad altro) visto che la qualita' di vita del mio cane (una cagnetta---- prima e unica peraltro) peggioro' notevolmente nei suoi ultimi giorni.

In compenso un po' di domande dello stesso tenore, ma meno tristemente di Massimo vista la diversa circostanza, me le feci piu' in la', qualche anno or sono, quando portai a far sterilizzare la nostra gattina.
Allo stesso modo mi chiedevo che diritto avevamo di negare la procreazione e quindi la discendenza al mio amico animale, violenza, molto piu' crudele, a mio avviso, benche' non considerata tale.
Piu' violenta nelle motivazioni non legate ad un atto di amore empatico (eutanasia quando non c'e' nulla da fare e si soffre e' liberazione null'altro) ma bensi' ad un "fastidio" da dover gestire (la cucciolata).
"Non mi posso riempire la casa animali...!", contrapposta alla pena della totale eliminazione genetica della sua propria esistenza.

Un po' Ot.
...pardon...

p.s.:
vinsi la battaglia e la lasciammo libera di accoppiarsi la prima volta ... magra consolazione ... prima ed unica. Dopotutto non potevo mica riempirmi la casa di bestie ogni tot mesi!

mc

manneron
Inviato: 18/8/2010 18:16  Aggiornato: 18/8/2010 18:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
Citazione:
La cosa pazzesca – mi sono detto mentre tornavo a casa - è che tutto questo lo fanno anche con gli umani. Umani che invece di salute stanno benissimo, e che possono addirittura non essere colpevoli dei delitti che gli vengono attribuiti.


qui c'entra il pragmatismo americano. se uno ha commesso una grave colpa, lo fai fuori e fine del problema.
poi lo stesso pragmatismo dovrebbe intervenire nel caso in cui fossero accertati errori e si dovrebbe ragionare dicendo: siccome non siamo mai sicuri, allora non lo facciamo. però l'altra faccia della medaglia dice anche, va beh, anche se facciamo qualche errore, nel complesso ci azzecchiamo, quindi andiamo avanti perchè i benefici per il sistema sono superiori alle perdite(però andrebbe giustificata con degli studi tale affermazione). oppure scatta l'ideologia e qui è inutile discutere con entrambe le parti.

PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 18:17  Aggiornato: 18/8/2010 18:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
mantenere in vita forzatamente uno ad oltranza costa na cifra al giorno

Percio' mi confermi che dal punto di vista di chi deve pagare il conto terminare e' piu' economico di mantenere in vita. Come vedi anche solo una affermazione del genere apre un gran numero di ragionamenti, prospettive e possibilita', basta avere voglia di immaginare. Anzi, no, e' gia' successo tutto...

Citazione:
personalmente preferisco crepare in fretta se sto ridotto male.

Rifletti su quanto nella tua affermazione e' veramente personale e quanto e' portato dal "comune sentire" dei tempi in cui viviamo. No, non mi aspetto una risposta, ma riflettici.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 18:19  Aggiornato: 18/8/2010 18:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Perché mai mischi l'eutanasia con l'omicidio "a fin di bene" secondo personalissime valutazioni?

Non mischio niente: l'eutanasia procurata a chiunque non la chieda (e anche quando lo chiede...) e' un omicidio a fin di bene secondo personalissime (o comuni rispetto a tempo e luogo) valutazioni.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 18:22  Aggiornato: 18/8/2010 18:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
qui c'entra il pragmatismo americano

Non direi.

Praticamente ogni paese ha avuto la pena di morte fino all'altroieri. In America un sistema della giustizia particolarmente facile a corrompersi da pero' la sicurezza pratica ai politici del fatto che loro non saranno mai passibili di tale pena.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Freeanimal
Inviato: 18/8/2010 18:22  Aggiornato: 18/8/2010 18:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/5/2009
Da: Codroipo (UD)
Inviati: 705
 Re: La procedura di morte
Una volta un iscritto al Fronte della Gioventù, alla mia domanda se fosse d’accordo sulla pena di morte, mi spiazzò dicendomi che non era d’accordo, perché avrebbero potuto applicarla anche a lui. Era lungimirante, evidentemente, o considerava la cosa da diversi punti di vista, nel senso che non si può stare sempre dalla parte del più forte, cioè non ci può andare sempre bene, dato che le cose possono cambiare.
Quando partecipavo ai campi antibracconaggio nel bresciano, messi in opera mediante distruzione dei famigerati archetti che spezzano le zampe ai pettirossi e ai merli, a sopprimere gli uccellini che avevano entrambe le zampe spezzate (perché se ne avevano una sola si cercava di salvarli), ci pensavano i nostri amici tedeschi, mentre di noi italiani nessuno se la sentiva di espletare quell’incresciosa incombenza. Come si spiega (se c’è una spiegazione) che i popoli teutonici siano così immediati, diretti e pragmatici, quando si tratta di decidere se sopprimere o no un animale? E’ forse l’uomo latino, come nel caso di Mazzucco, che si fa mille scrupoli? Siamo forse noi più compassionevoli di tedeschi e inglesi? PikeBishop, che conosce bene questi ultimi, forse può dire qualcosa in proposito. Lo scenario futurista prospettato da PikeBishop era stato rappresentato nell’unico film di fantascienza che Ugo Tognazzi abbia fatto: “I viaggiatori della sera”. Vi si raffigurava una società in cui, quando le persone arrivavano a una certa età, venivano fatte partire per un viaggio senza ritorno, ovvero venivano soppresse, di nascosto, facendo però credere a chi sopravviveva che i vecchi erano andati a stare meglio. In questo modo, si otteneva una società composta sempre di gente giovane ed efficiente.
Sopprimere un cane malato terminale non è, però, un’azione propedeutica che porterebbe a fare la stessa cosa anche agli esseri umani, che non siano più funzionali, ma è un punto di arrivo di una società che in passato uccideva gli animali in modo sbrigativo, anche i cani che avevano uno status privilegiato. Siamo appena usciti da comportamenti barbari che solo qualche decennio fa non venivano percepiti come tali. Il cane, come ambasciatore del mondo animale presso la santa sede dell’uomo, cioè la nostra cerchia etica, funge da cuneo per insinuare l’idea che magari anche gli altri animali potrebbero diventare nostri amici e, di conseguenza, godere anche loro della premura di essere eutanasizzati, qualora si trovassero gravemente malati, alla fine della loro esistenza. Ma questo è un discorso decisamente futurista, per non dire utopico, dato che siamo ancora alle prese con la nostra cieca voracità che ci fa sbranare qualsiasi fibra muscolare che ci capiti a tiro. Con limitate eccezioni.

A Manneron:
Non vorrei aprire la discussione, peraltro già affrontata, di cosa è per me il concetto di “contro natura”, perché finiremmo fuori tema. Magari ci saranno altre occasioni. Scusa.

Red_Knight
Inviato: 18/8/2010 18:29  Aggiornato: 18/8/2010 18:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 31/10/2005
Da:
Inviati: 3121
 Re: La procedura di morte
@PikeBishop

Quando non la chiede è un omicidio, con numerose aggravanti (prima fra tutte l'idiozia). Il "fin di bene" soggettivo vale solo soggettivamente e andrebbe frustato fino alla scarnificazione chiunque pensasse, in buona o cattiva fede, di poterlo estendere al prossimo.
Quando la chiede, beh... tu, da essere umano, che fai? Gli neghi un diritto elementare?

Rimangono comunque due cose diverse, al di là delle convinzioni personali.

manneron
Inviato: 18/8/2010 18:31  Aggiornato: 18/8/2010 18:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
Citazione:

Percio' mi confermi che dal punto di vista di chi deve pagare il conto terminare e' piu' economico di mantenere in vita.

certo, peccato che quello che deve pagare, cioè pantalone, non conti un accidente. quelle che contano sono le farmaceutiche e la classe medica, che sono quelli che devono incassare. vedi discorso dei tumori. non si può dire che da una parte cercano di fare di tutto per aumentare i costi con le chemio e dall'altra che cercano di diminuirli con l'eutanasia perchè è leggermente contraddittoria la cosa. mettetevi d'accordo. si cerca di diminuire la spesa o aumentarla per favorire i soliti noti? se fate capire anche a me poi faccio un ragionamento come si deve, altrimenti, prima mi si dice una cosa, poi il contrario.

mc
Inviato: 18/8/2010 18:33  Aggiornato: 18/8/2010 18:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: La procedura di morte
"Se sto ridotto male... "

In effetti bisogna trovarsici in una situazione del genere...
Ridotto male che non mi posso muovere, preferirei vivere comunque.
Ridotto male con dolore, esistono le terapie palliative, preferirei i draghi.

Se non fossi in grado ragionare, pensare, non mi porrei il problema quindi sarebbe uguale.

°°°°°

Come famigliare, merda! ... sarebbe molto molto peggio...
Impossibile da definire se non ci si e' passati in mezzo, non v'e' dubbio.
Non lo auguro a nessuno.

mc

manneron
Inviato: 18/8/2010 18:39  Aggiornato: 18/8/2010 18:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
Citazione:
In effetti bisogna trovarsici in una situazione del genere...
Ridotto male che non mi posso muovere, preferirei vivere comunque.

non ho mica detto che decido per te. tu fai quello che ti pare. permetti che io faccia lo stesso per quel che mi riguarda? grazie. pago volentieri anche i tuoi conti con le mie tasse anche se in quel caso ti considererei un idiota. permetti invece che io possa sgravarti del mio peso e fare quello che mi pare? ti costo anche niente.

Citazione:
Se non fossi in grado ragionare, pensare, non mi porrei il problema quindi sarebbe uguale.


certo ma io il problema me lo pongo prima di arrivare a quello stato e se permetti decido prima cosa fare, mica prima divento scemo e poi chiedo di decirere. prima decido e poi se divento scemo, applicheranno la mia decisione. se a te sta bene anche diventare scemo è sempre una scelta tua. mica la discuto.

PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 18:41  Aggiornato: 18/8/2010 18:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Quando non la chiede è un omicidio

E vedo che su questo mi sei venuto incontro. A volte lo si fa, comunque. Ma sempre omicidio rimane.

Citazione:
Quando la chiede, beh... tu, da essere umano, che fai? Gli neghi un diritto elementare?

I diritti non esistono, esistono solo i rovesci.

Bisogna vedere. Bisogna vedere se e' veramente una richiesta sua o e' frutto di un lavaggio del cervello, di qualsiasi tipo. Bisogna anche vedere come lo si puo' fare. A freddo nessuno puo' sapere cosa fara' in una simile circostanza.
Una cosa e' sicura: qualsiasi cosa si faccia sara' sbagliata e bisognera' assumersene la colpa, che puo' essere piu' o meno grave da portarsi dietro, ma tant'e'.

Io ho guardato negli occhi di un mio cane prima di premere il grilletto del fucile. Ci ho messo un po'. Poi l'ho fatto e non mi e' piaciuto per niente. Lo considero un peccato, ma li' c'ero io e nessun altro. E nessun altro aveva il diritto di farlo o di recriminare per quello che ho fatto o che avrei potuto non fare. Cosi' e' la vita.

Lo rifarei? Onestamente non lo so. So pero' che non consegnerei mai nessuno alla macchina della procedura della morte.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
manneron
Inviato: 18/8/2010 18:45  Aggiornato: 18/8/2010 18:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
Citazione:

Bisogna vedere. Bisogna vedere se e' veramente una richiesta sua o e' frutto di un lavaggio del cervello,


la prendo sul serio o mi metto a ridere? vedi quando prendo una decisione, ad esempio compro un titolo in banca, poi se le cose vanno male, posso dire che è stato un lavaggio del cervello che mi ha fatto la banca. come mai quando ci guadagno non mi lamento e non dico, toglietemi i guadagni frutto del lavaggio del cervello? mah misteri.
lavaggio del cervello o no, si tratta di decisioni giuste o sbagliate, perchè le fai son cazzi tuoi. se sei tordo, stai bene allo spiedo...

PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 18:52  Aggiornato: 18/8/2010 18:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
lavaggio del cervello o no, si tratta di decisioni giuste o sbagliate

La mistica della SACRA SCELTA. Era un po' che non la sentivo piu'...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Decalagon
Inviato: 18/8/2010 18:54  Aggiornato: 18/8/2010 18:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/8/2009
Da:
Inviati: 6643
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Io ho guardato negli occhi di un mio cane prima di premere il grilletto del fucile



«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 18:56  Aggiornato: 18/8/2010 18:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
?

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
DrHouse
Inviato: 18/8/2010 18:56  Aggiornato: 18/8/2010 18:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La procedura di morte
Pike,
secondo me sei OT. Continui a tirare in ballo lo Stato, le "apposite strutture" per la procedura di morte che servono a lavare la coscienza, i medici con il camice bianco, il sistema, l'industria della morte ecc. Tutto vero, ma c'è solo un problema: non è questo il punto. Il vero punto è l'eutanasia. Comunque tu la pratichi, sia che tu prema personalmente il grilletto (come dici di aver fatto con il tuo cane), sia che tu porti l'interessato in un apposito centro lasciando che siano altri a occuparsene seguendo un protocollo, sei sempre tu che decidi. Tu e solo tu. Il medico fa quello che tu gli chiedi di fare. Almeno per ora è così. I miei nonni, che erano contadini, quando un animale era spacciato e stava soffrendo, lo uccidevano da soli, anche perché non avrebbero avuto i soldi per portarlo dal medico a fargli fare una cosa che potevano tranquillamente fare loro stessi. Oggi chissà, magari lo porterebbero dal veterinario. O forse no, boh. Resta il fatto che la decisione di ucciderlo se la assumevano allora come se la assumerebbero oggi.

Diciamo che il tuo discorso fa luce effettivamente su un cambiamento profondo avvenuto nella società sul quale varrebbe la pena riflettere. Ma continuo a pensare che non sia il problema sollevato dall'articolo. Non ancora, almeno. Se poi mi dici che in futuro potrebbe essere lo Stato a obbligarti a farlo o a farlo direttamente lui stesso per legge, questo è un altro paio di maniche. Ma non è questo di cui si sta parlando. Non ci sono obblighi qui, solo scelte e responsabilità personali che uno si assume o non si assume di volta in volta. E questo vale oggi come valeva 100 anni fa.

Già che ci sono rispondo anche a quello che hai scritto sopra.

Citazione:
nel secondo agisci per il bene dell'altro, o almeno credi di fare il suo bene togliendogli la vita
Tranne che magari quell'altro resta attaccato alla sua vita con le unghie e con i denti.
Ci sono troppi "credo" nel tuo discorso.

L'essere attaccato alla vita è una cosa normale per ogni essere vivente. È insito nell'istinto di sopravvivenza. Anche il dolore atroce che provi quando sei in fin di vita è un segnale di vita, è un voler rimanere attaccato alla vita con le unghie e con i denti, una forma di disperata resistenza alla morte. Il problema è che tutto ciò non sposta di una virgola il dilemma dell'eutanasia, che è una decisione che non prende mai l'interessato, ma sempre un individuo esterno che decide per lui. Ripeto: ti assumi una responsabilità grossa decidendo per un'altra vita. È una decisione difficile e anche discutibile, ovviamente. Che oltretutto ha sempre fatali conseguenze sul piano della coscienza.

Citazione:
l'eutanasia procurata a chiunque non la chieda (e anche quando lo chiede...) e' un omicidio a fin di bene secondo personalissime (o comuni rispetto a tempo e luogo) valutazioni.

Infatti. E non vedo perché non dovrebbe essere così. È una scelta personalissima e, soprattutto, non obbligata e tale deve restare. Per quanto intuisca bene i rischi ai quali alludi, tengo a precisare che qui nessuno sta chiedendo di imporla per legge, né di imporre l'uso di un determinato protocollo. Si parla di scelte.

Citazione:
Io ho guardato negli occhi di un mio cane prima di premere il grilletto del fucile. Ci ho messo un po'. Poi l'ho fatto e non mi e' piaciuto per niente. Lo considero un peccato, ma li' c'ero io e nessun altro. E nessun altro aveva il diritto di farlo o di recriminare per quello che ho fatto o che avrei potuto non fare. Cosi' e' la vita.

Lo rifarei? Onestamente non lo so. So pero' che non consegnerei mai nessuno alla macchina della procedura della morte.

Appunto. Riconosco che hai avuto grossi coglioni ad agire come hai agito, ma al di là di questo, se lo hai fatto, immagino che in quel momento tu abbia creduto fosse la cosa migliore da fare. E per me è quello che conta.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 19:06  Aggiornato: 18/8/2010 19:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
secondo me sei OT.

Secondo me sono l'unico ad essere IT!
Sarei curioso, a questo punto, di sapere cosa ne pensi Massimo, in fondo lui sa dove voleva andare a parare con questo articolo.

Citazione:
Comunque tu la pratichi, sia che tu prema personalmente il grilletto (come dici di aver fatto con il tuo cane), sia che tu porti l'interessato in un apposito centro lasciando che siano altri a occuparsene seguendo un protocollo, sei sempre tu che decidi.

C'e' una differenza enorme, e, francamente, mi stupisco di come non la si possa percepire.

Citazione:
ha sempre fatali conseguenze sul piano della coscienza.

Appunto. Non puoi vincere, si puo' solo perdere. Ma qualcosa va fatto, oppure magari no. Siamo nelle mani di Dio.

Citazione:
qui nessuno sta chiedendo di imporla per legge, né di imporre l'uso di un determinato protocollo. Si parla di scelte.

Su di qui, a questo punto, sappiamo purtroppo che non e' neanche necessaria una legge: nessuno ti obbliga a sottoporti alla chemio o a raccomandarla a qualcuno, per esempio, ma prova ad opporti...

Citazione:
immagino che in quel momento tu abbia creduto fosse la cosa migliore da fare.

No. Era solo che non sopportavo piu' il suo sguardo ed i suoi guaiti.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
manneron
Inviato: 18/8/2010 19:07  Aggiornato: 18/8/2010 19:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
Citazione:
La mistica della SACRA SCELTA. Era un po' che non la sentivo piu'..


adesso te la do io la mistica della sacra scelta. qui non c'è nessuna mistica e le mie scelte sono valide non perchè sacre, ma perchè le ho fatte e basta.

allora uno vuole vivere ad oltranza finchè dio non gli toglie la vita. ottimo.
per me gli hanno fatto il lavaggio del cervello.....
forte sta storia del lavaggio del cervello, si applica soprattutto alla tesi avversaria quando non concorda con la mia...., la posso usare sempre sta storia? e come dimostro che non è il mio cervello ad essere stato lavato. si sa mai che qualcuno non mi colga in castagna e non mi faccia tale obiezione vorrei la risposta pronta... c'è qualche parolina magica classificatoria tipo "SACRA INCONSAPEVOLEZZA" qualcosa che faccia colpo o si può usare un ragionamento a dimostrazione?

Decalagon
Inviato: 18/8/2010 19:07  Aggiornato: 18/8/2010 19:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/8/2009
Da:
Inviati: 6643
 Re: La procedura di morte
PikeBishop Citazione:
?


Sono rimasto basito, niente di straordinariamente complicato.

«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 19:13  Aggiornato: 18/8/2010 19:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
come dimostro che non è il mio cervello ad essere stato lavato

Il tuo punto e' che tu PRETENDI che i tuoi desideri siano ordini per gente che, perdona se e' poca cosa, ti deve solo ammazzare.

Io pero', che sono quello che deve magari farlo, voglio essere sicuro che tu non sia stato spinto a chiederlo, consciamente o inconsciamente. E se qualcuno ti fa una tale obiezione devi solo convincerlo. Facile, eh?

Ma lo sai quanti vecchi ho trasportato sulla mia ambulanza che non volevano chiamare i figli perche' se no gli rovinavano le ferie o roba del genere? Gente che si sarebbe fatta ammazzare per non dare fastidio. Succubi di un mondo spietato.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
DrHouse
Inviato: 18/8/2010 19:15  Aggiornato: 18/8/2010 19:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Appunto. Non puoi vincere, si puo' solo perdere. Ma qualcosa va fatto, oppure magari no. Siamo nelle mani di Dio.

Esattamente. Ma proprio per questo è un gesto nobile. Non ci guadagni nulla, non lo fai per te. Stacchi la spina perchè lo ami a tal punto da non volerlo vedere soffrire. Ovviamente ti prendi anche la conseguente merda, sensi di colpi e giudizi altrui. Ma lo fai.
Citazione:
No. Era solo che non sopportavo piu' il suo sguardo ed i suoi guaiti.

Giusto appunto quello che cerco di dire dall'inizio.

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Pasquino
Inviato: 18/8/2010 19:17  Aggiornato: 18/8/2010 19:17
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2005
Da:
Inviati: 234
 Re: La procedura di morte
caro Massimo,
per quanto possa esserti di conforto ti sono vicino, il cane, il tuo cane, non è un essere qualunque e qualsiasi persona che ne ha o avuto uno sa bene che è così.

Sappi comunque che i tuoi discorsi in corsia erano composti dalla consapevolezza alla cui rispondeva l'affetto e come si dovrebbe fare per le persone umane sofferenti, dovremmo essere meno egoisti, pensano meno al nostro dolore nel separarci e più al loro bene, che in questa vita per loro diventa una risorsa finita.

Mi dispiace.

Lo Stato al cittadino pignora, all'industriale elargisce, al banchiere regala.
manneron
Inviato: 18/8/2010 19:20  Aggiornato: 18/8/2010 19:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Il tuo punto e' che tu PRETENDI che i tuoi desideri siano ordini per gente che, perdona se e' poca cosa, ti deve solo ammazzare.

per questo esistono le procedure fredde affidate allo stato... per questo pago le tasse..., se lo stato non lo sa fare mi dica di indicargli la persona a cui rivolgersi e la persona me la cerco da me. mica l'ho chiesto a te...

temponauta
Inviato: 18/8/2010 19:40  Aggiornato: 18/8/2010 19:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: La procedura di morte
Stiamo verificando il limite di questo nostro mondo occidentale materialista, che ci insegna anche troppo per saper vivere e niente per saper morire.

manneron
Inviato: 18/8/2010 19:55  Aggiornato: 18/8/2010 19:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Stiamo verificando il limite di questo nostro mondo occidentale materialista, che ci insegna anche troppo per saper vivere e niente per saper morire.


eh ... sono tempi bui e il futuro non si sa cosa ci predispone..... badaboomm....

PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 20:11  Aggiornato: 18/8/2010 20:11
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
per questo esistono le procedure fredde affidate allo stato...

Perche' i comunisti senza Dio hanno perso la capacita' di chiedersi cosa e' giusto e cosa no ed hanno bisogno dello Stato che pensi per loro (e ci pensa eccome: 90 milioni di morti negli anni '40 solo in Europa grazie allo Stato)?

Citazione:
per questo pago le tasse...

Non fare il gradasso: paghi le tasse perche' non puoi proprio evitare di farlo e se le paghi anche se puoi evitarlo sei un collabo.

Citazione:
mica l'ho chiesto a te...

Chiedilo al Dr. Mendele travestito da Kildare...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 18/8/2010 20:15  Aggiornato: 18/8/2010 20:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Stiamo verificando il limite di questo nostro mondo occidentale materialista, che ci insegna anche troppo per saper vivere e niente per saper morire.

E sta volta te l'appoggio incondizionatamente.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Redazione
Inviato: 18/8/2010 20:24  Aggiornato: 18/8/2010 20:28
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La procedura di morte
Ringrazio tutti per i commenti affettuosi. Ho sentito il vostro calore, anche da molto lontano. (Mi dispiace invece di aver risvegliato in altri simili ricordi dolorosi. E’ un aspetto a cui non avevo pensato).

Per quel che riguarda la questione sollevata da Pike, siete tutti pienamente IT. Lui ha colto lo stesso risvolto conclusivo che ho colto io, e ha provato a svilupparlo. Altri hanno colto il cuore emotivo dell’articolo, e hanno condiviso quello.

In realtà non avevo ben chiaro “dove volessi andare a parare”, con questo articolo. Non ero completamente lucido, e ho seguito più che altro il mio istinto. Di certo mi ha fatto bene scriverlo, e mi ha fatto ancora meglio ricevere il vostro abbraccio. Grazie a tutti. (E poi dicono che in Internet "non c'è umanità").

manneron
Inviato: 18/8/2010 21:35  Aggiornato: 18/8/2010 21:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/2/2006
Da:
Inviati: 951
 Re: La procedura di morte
come dicevo ho avuto un cane per oltre 20 anni e quando ho deciso era ridotto un straccio. non ho pianto dal veterinario ma mi sono trattenuto fin quando sono uscito e poi non c'è stato verso di non piangere.

è stato in quel momento che ho deciso che non era il caso di affezzionarsi ad una donna.

RiccardoG
Inviato: 18/8/2010 22:39  Aggiornato: 18/8/2010 22:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/1/2010
Da:
Inviati: 88
 Re: La procedura di morte
Citazione:
è stato in quel momento che ho deciso che non era il caso di affezzionarsi ad una donna.

paura di trovarti una cagna accanto?

Scherzi - volgari -a parte: ero piccolo e in famiglia avevamo un bellissimo pastore maremmano-abruzzese, figlio di una campionessa italiana (in cosa non l'ho mai saputo). Ogni tanto qualcuno veniva a chiederci quanto volessimo per cederlo. Faceva gola.

Una mattina era sparito. Niente più carezze a quel testone peloso; e in più i dubbi sui vicini e non crescevano folti e rigogliosi.

Massimo, non so se sia giusto o meno dare la morte (nel contesto qui trattato) o darla così, ma gli sei stato vicino.

Se proprio dovessi trovarmi in questa situazione credo che farei come Pike.

HapCollins
Inviato: 18/8/2010 23:03  Aggiornato: 18/8/2010 23:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/8/2009
Da: Torino
Inviati: 110
 Re: La procedura di morte
Ciao a Massimo e a tutti gli altri.
L'unica cosa che voglio fare è esprimere solidarietà a Massimo perchè è una sofferenza atroce ed essendoci passato personalmente (coi miei genitori) nel 2001 so cosa vuol dire.
Un abbraccio di cuore.
Saluti.

"Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali."
Il Mahatma Gandhi

"Vedere ciò che ci sta sotto il naso richiede uno sforzo costante."
George Orwell
Al2012
Inviato: 19/8/2010 0:10  Aggiornato: 19/8/2010 0:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: La procedura di morte
Ammirevole il tuo stargli vicino per accompagnarlo …. Sono sicuro che anche lui ha approvato la tua decisione … sofferta, ma giusta …..

L’amore e l’affetto che vi siete scambiati non è fine a se stesso, rimane comunque ed ha arricchito sicuramente tutta la tua famiglia …..

( la decisione che hai preso pende sulla mia testa come “la spada di Damocle” avendo un amico cane di almeno 14 / 15 anni, con i suoi acciacchi di vecchiaia e le zampe tremolanti, … )

“Capire … significa trasformare quello che è"
mc
Inviato: 19/8/2010 10:55  Aggiornato: 19/8/2010 10:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: La procedura di morte
Citazione:
non ho mica detto che decido per te. tu fai quello che ti pare. permetti che io faccia lo stesso per quel che mi riguarda? grazie. pago volentieri anche i tuoi conti con le mie tasse anche se in quel caso ti considererei un idiota. permetti invece che io possa sgravarti del mio peso e fare quello che mi pare? ti costo anche niente.

???
Non ho mica detto che tu hai detto che decidi per me!!!?

Faccio quello che mi pare giusto per me. Era proprio il senso di cio' che esprimevo. Se lo rileggi in quest'ottica diventa tutto "meno polemico", suppongo (la tua risposta sembra stizzita).

Citazione:
pago volentieri anche i tuoi conti con le mie tasse anche se in quel caso ti considererei un idiota

Ma tu "paghi volentieri (ne dubito, volentieri) anche i miei conti con le tue tasse" ... "in quel caso ti considererei un idiota" ... era un modo per darmi dell'idiota, suppongo. ... non mi e', comunque, troppo chiaro cio' che dici. Sarei un idiota perche' ho scelto di vivere??

Citazione:
se a te sta bene anche diventare scemo è sempre una scelta tua. mica la discuto.

Ci mancherebbe che potessi discutere le mie decisioni...
Comunque, dubito che qualcuno voglia diventare "scemo" per volonta'.
Me per primo. Si parlava, chiaramente, di incidenza del destino (nel senso letterale non filosofico) fuori dal nostro controllo.
Tipo: "Cosa vuoi fare da grande??" - "Lo scemo!"... ti pare?

In, realta', in quella situazione non mi importerebbe troppo di "esser diventato scemo" perche' lo sarei gia' diventato e non potrei controllarla la cosa... a meno che' non si alternino stati lucidi, nel quale potrei "lucidamente" dare la mia opinione sulla situazione in cui, mio malgrado, mi sia trovato.

mc

DrHouse
Inviato: 19/8/2010 11:49  Aggiornato: 19/8/2010 11:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: La procedura di morte
Citazione:
non ho mica detto che decido per te. tu fai quello che ti pare. permetti che io faccia lo stesso per quel che mi riguarda? grazie. pago volentieri anche i tuoi conti con le mie tasse anche se in quel caso ti considererei un idiota. permetti invece che io possa sgravarti del mio peso e fare quello che mi pare? ti costo anche niente.

manneron, sono perfettamente d'accordo con te per quanto riguarda l'idea che "ognuno decide per sé senza imporre alcunché all'altro" e mi sembra di averlo spiegato chiaramente nei miei post.

Tuttavia, se posso permettermi un'osservazione, secondo me anche tu, come Pike, sei andato fuori tema mettendo in mezzo lo Stato, quando in questo caso lo Stato non c'entra niente. Per inciso, dubito molto che Massimo si sia rivolto a una struttura statale. Non mi sembra che lo Stato sia pertinente in questo caso, anche perché questo servizio può tranquillamente essere erogato da privati per pochi euro. Lo Stato può offrirlo come non offrirlo, l'importante è che non lo imponga, così ognuno è libero di scegliere secondo coscienza. Come spiegavo, il problema dell'eutanasia, secondo me, ha poco a che vedere con la forma con cui si pratica, chi materialmente la pratica, se è lo Stato o un veterinario privato ecc. E altrettanto poco ha a che fare con i costi, visto che l''eutanasia ha costi irrisori rispetto alle "procedura di vita", molto più lucrative, come tu stesso ricordavi. Quindi, ha poco a che vedere anche con le nostre tasse.

IMHO, naturalmente

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
Cassandra
Inviato: 19/8/2010 11:58  Aggiornato: 19/8/2010 11:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: La procedura di morte
Beh, io vi faccio fare due risate.
Quando un nostro gattino da poco adottato morì di leucemia felina, dopo qualche giorno di ricovero alla clinica veterinaria, mio marito rimase molto sorpreso di dover pagare il conto.

Pensava che le cure le passasse la mutua.


"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
PikeBishop
Inviato: 19/8/2010 12:52  Aggiornato: 19/8/2010 12:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: La procedura di morte
Citazione:
me anche tu, come Pike, sei andato fuori tema mettendo in mezzo lo Stato, quando in questo caso lo Stato non c'entra niente

E invece c'entra eccome. Ovunque esistono leggi in proposito non e' un privato che le fa e le fa rispettare e dovunque esistono albi professionali a norma di legge pure e anche dove le lauree abbiano valore legale. Sia che tu sia in strutture private o in strutture pubbliche la mano dello Stato e' li, pesante, a regolamentare cio che tu puoi o non puoi fare e come devi farlo.

Chiedi a Simoncini, qualsiasi cosa si possa pensare di lui.

Le cliniche "private" hanno di privato solo i profitti...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Calvero
Inviato: 20/8/2010 10:40  Aggiornato: 20/8/2010 10:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La procedura di morte
Caro Massimo, ti voglio bene. E prima che questo possa essere usato contro di me, sostengo come sono distante da certe tue posizioni importanti di cui potremo un giorno trovarci nemici.

Ma se non esprimo questo sentimento attraverso certe affermazioni, la mia stessa riflessione a seguire, potrebbe passare per intellettuale o pseudo-filosofica: quindi meglio essere accusato di essere lecchino e dare il senso che voglio indicare.

Ho sempre difeso l'idea di un Forum "organico" e credo che la tua maniera di condurre, dettata anche dall'impossibilità di seguire tutto qui dentro, abbia fatto nascere una nuova forma di dialogo e scambio culturale. Intesa come Modus Operandi. Che anche se si tratta di FORMA, proprio da essa trascende la nostra SOSTANZA e così il "luogocomune" (con tutti i suoi difetti) dà vita all'ossimoro in cui si riesce a far collimare l'intento tecnico delle notizie commentate con l'umanità del nostro Vissuto, in maniera squisita e corroborante. E questo è un premio di cui devi veramente andare fiero.

Difficile certo è gestire la rabbia e non trasformarla in frustrazione. Ma siamo Forti nelle nostre debolezze; permettimi questi passaggi. Altri Forum regolamentati e più "svizzeri" hanno il colore dell'acqua.. e speriamo si riesca sempre a non eccedere e rimanere "deboli".

La cosa che più ha dato voce alla mia emozione nella tua vicenda, e che mette noi esseri umani "periodicamente" a contatto con il fenomeno della morte, è lo strappo che il nostro cuore subisce alla dipartita di un amore. Poiché di questo si parla. Per me la morte non è la fine di una Vita, ma è la fina di un'interazione. Qualsiasi interazione e rapporto in qualsiasi nostra sfumatura. I nostri occhi lucidi si perdono in occhi che abbandonano il filo che ci unisce. E un altro pezzetto di noi se ne và.
Il nostro amore è la nostra Vita. Chi non ama non Vive. Chi odia è già morto. Ecco il perché del cinismo delle Elite, loro non amano - poiché non vivono.

Io ho smarrito per un errore stupido il mio gatto, con cui dire che ero in simbiosi è un eufemismo. Lo amavo. E' scappato per un nostro errore mentre lo si portava dal veterinario, e abbiamo fatto i salti mortali per ritrovarlo ...ma niente. Ora non saprò più dov'è; se mi odia perché si sentirà tradito; è una cosa struggente e dolorosa... è una cosa che mi strappa l'anima e un altro pezzetto di me se ne è andato via

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
furion2012
Inviato: 20/8/2010 11:11  Aggiornato: 20/8/2010 11:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/8/2009
Da:
Inviati: 174
 Re: La procedura di morte
salve

Max

Io non capisco molti commenti .
se il destino del cane in questione, sarebbe stato morire dopo un mese di sofferenze non sarebbe stata una cosa peggiore, di una morte veloce.

purtroppo vediamo gli animali da compagnia come oggetti , proprio perché ci definiamo padroni e ne dichiariamo il possesso, come in un oggetto.

quando muore si corre a prenderne un altro, come un televisore rotto . maaaaaa
avete mai provato a lasciare la porta di casa aperta per vedere se il cane o gatto torna indietro dal suo padrone ?

Di sicuro se si è instaurato un vero rapporto tornerà indietro nonostante il fattore cibo, il fattore rifugio. Al contrario in molti dei casi non torna indietro, perché vede la casa del suo padrone come un pigrone, o ha trovato semplicemente un altra fonte di cibo.

Molti animali non sono compagni ma veri e propri prigionieri, se la natura li vuole liberi c è un motivo. Provate ad invertire i ruoli.

Ma ogni pensiero è giusto nel contesto in cui nasce.

tommy79
Inviato: 20/8/2010 14:01  Aggiornato: 20/8/2010 14:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: La procedura di morte
Mi spiace terribilmente per il tuo cane, ma credo tu abbia fatto la scelta giusta. Purtroppo il cane non ha la possibilità di dire se vuole l'accanimento terapeutico o l'eutanasia, quindi solo il padrone può scegliere di coscienza. Purtroppo agli uomini non viene data la possibilità di scelta, nella magior parte degli stati. E' questo il delittto.
Sul discorso della pena capitale, non voglio entrare nel merito. Sono molto combattuto tra sentimenti contrastanti.

titusnefasto
Inviato: 24/8/2010 21:15  Aggiornato: 24/8/2010 21:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/5/2004
Da: daumpa
Inviati: 417
 Re: La procedura di morte
se fosse vissuto nel suo habitat naturale avrebbe visto il predatore che avrebbe dato fine alle sue sofferenze.
il veder morire un'amico è sempre triste e apre la mente a mille ipotesi retoriche.
la morte provoca dispiacere e disperazione a chi sopravvive e sinceramente non desidererei che ciò avvenisse anche per chi è partito.
diamo la morte costantemente in ogni momento della nostra giornata e non ce ne preoccupiamo affatto finchè non ci viene fatto notare.
per quello che riguarda me, sto cercando di dare un significato razionale alla morte ma questo mi risulta difficile.
vorrei poter uscire dagli schemi imposti dalla nostra società per poter valutare la morte come inevitabile conclusione della vita ma mi risulta difficile liberarmi dai condizionamenti assimilati, nella maggioranza, inconsciamente.

Slobbysta
Inviato: 6/10/2013 15:48  Aggiornato: 6/10/2013 15:48
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/7/2013
Da:
Inviati: 2227
 Re: La procedura di morte
Mi è scesa una Lacrima...i pelosi creano più empatia...di un manuale in comunicazione! Slobbysta

LoneWolf58
Inviato: 6/10/2013 16:37  Aggiornato: 6/10/2013 16:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La procedura di morte
La cosa assurda è che la impongono ad esseri viventi in salute che non la vogliono e la negano ad esseri viventi in fin di vita che la chiedono...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
clausneghe
Inviato: 6/10/2013 18:28  Aggiornato: 6/10/2013 18:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: La procedura di morte
Vedete, sono storie comuni di questi tempi, ci sono passato anch'io un tre anni fa, con la mia cagnetta dodicenne, già tormentata da una otite cronica incurabile che le faceva piegare la testina dal male e alla fine colpita pure da un sarcoma (tumorazzo) all'articolazione della zampa anteriore. Lo vedevo crescere questo cistone, e vedevo anche come lei la Diana, se lo apriva a morsi rivelando un interno fatto di ghiandole schifose colanti pus. Lo vedevano anche i vicini e i parenti, specialmente quando lasciava chiazze purulente in giro, cominciarono a dirmi fai qualcosa, ci sono i bimbi, non è salutare, chiama il veterinario. Tenevo duro, fino a quando la sentii emettere un guaito di estrema sofferenza, allora chiamai il Dottor morte, per l'iniezione risolutiva. Devo dire che il veterinario fu bravissimo, nel giro di un secondo,al massimo due, dall'apertura della farfallina sulla flebo,la bestiola ebbe solo un lieve sussulto alla nuca, poi più niente. Mi ricordo che chiesi al veterinario, quanto ci vorrà? Al che lui mi rispose: E' già andata.
Nessuna sofferenza apparente. Ricordo anche che dopo un minuto circa fece capolino una zecca, in fuga dal corpo morto, inutile dire che la spiaccicai all'istante. Rimorso? No, compito spiacevole ma necessario.
Pensiamo che tempo addietro non si spendevano i soldi per sopprimere,giustamente secondo tutti i crismi, i cani malati, ci si arrangiava o si chiamava l'amico cacciatore. Oggi giustamente è penalmente reato sopprimere l'animale senza l'OK dell'Autorità,in questo caso veterinaria. E' cmq triste.

Paolo69
Inviato: 6/10/2013 19:26  Aggiornato: 6/10/2013 19:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/7/2004
Da:
Inviati: 1173
 Re: La procedura di morte
Grazie massimo , avevo gia letto l articolo le scorsa settimana , cercando in internet....
Nel caso di un essere umano noi possiamo decidere prima se vogliamo o no porre fine alle nostre sofferenze, con un cane ci mettiamo sulle spalle un carico per cui nn siamo strutturati a sopportarlo , solo un atto d amore puro può farci prendere questa decisione.
Io vorrei fare quello che vuole lui , ma lui nn può concepire che il suo amico possa farlo uccidere per il suo bene, quando ti guarda con quegli occhioni in cerca di aiuto è dura ,,sembra chiederti perchè nn me lo fai passare ? Aiutarlo mi costerá molto , nn cè un altro essere che sá starti vicino incondizionatamente come il tuo cane.

Spiderman
Inviato: 6/10/2013 19:40  Aggiornato: 6/10/2013 19:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La procedura di morte
Dai una carezza da parte mia al tuo amico a 4 zampe, una carezza carica d'amore...altro non riesco a dirti, Paolo, è una decisione tua, una decisione terribile, chi ha avuto di queste creature vicino ti può capire.

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Al2012
Inviato: 7/10/2013 0:26  Aggiornato: 7/10/2013 0:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: La procedura di morte
Il 19/8/2010 ho scritto:

Citazione:
la decisione che hai preso pende sulla mia testa come “la spada di Damocle” avendo un amico cane di almeno 14 / 15 anni, con i suoi acciacchi di vecchiaia e le zampe tremolanti, …


Poco meno di tre mesi dopo il mio caro amico a quattro zampe Yako se n’è andato, per la precisione il 6 ottobre.
Per fortuna non ho dovuto sopprimerlo, perché non dava segni di sofferenza, anche se non si reggeva bene sulle zappe. Non riusciva più a fare le scale e dovevo prenderlo in braccio per portarlo fuori.

Il fatto della ripubblicazione di quest’articolo proprio oggi, m’invoglia a tentare di scrivere, qualcosa su un amico con cui io ho trascorso almeno 15 anni, un membro della mia famiglia, anche se a quattro zampe.
Non sono io che ho scelto lui, ma è lui che è venuto da noi.

Nel novembre del 1996 c’erano alcuni muratori che facevano dei lavori in casa, abito in campagna, ero fuori in cortile, quando li vedo arrivare seguiti da un cane che mi corre incontro come se fossimo vecchi amici, poi corre dietro ai gatti che sono costretti a rifugiarsi su qualche albero.
In modo amichevole, mi rivolgo ai muratori e gli dico che, oltre a loro, adesso devo anche sopportare il loro cane.
I muratori mi dicono che il cane non è loro, si era solo aggregato alla compagnia.
A questo punto penso che sia un cane dei paraggi, che sta facendo il suo giro, magari in cerca di “ragazze” . Quindi lo saluto pensando che avrebbe ripreso il suo giro. Cosa che avvenne.

Poi mi affaccio alla finestra e lo vedo in mezzo alla strada, e le macchine che sono costrette a fermarsi per non investirlo, mi viene il dubbio che forse non era della zona, che forse si è perso o lo hanno abbandonato.
Senza pensarci troppo salgo in macchina e lo raggiungo, era ancora in mezzo alla strada, e sempre come se fossimo vecchi amici, sale in macchina e ritorniamo in cortile.

Abbiamo fatto il giro nei d’introni con il cane, in cerca di un eventuale padrone o di notizie in merito, ma nessuno l’aveva mai visto. A questo punto penso che era stato abbandonato.
Passo in un negozio per animali, compro una cuccia fatta a casetta per metterla in cortile, ma niente da fare, nella cuccia non entra neanche a spinta, neanche con la ciotola piene di cibo, piuttosto sta sotto la pioggia, ma nella cuccia niente da fare.
Torno nel negozio e faccio cambio della cuccia con una brandina da mettere in casa e così, l’amico, si è accasato.

Poi lo proto dal veterinario per una visita e per sapere quanti anni avesse, il veterinario mi dice che poteva avere circa sei mesi e lo classifica come meticcio con il pelo di colore nero focato, sapendo che era un trovatello, mi consiglia di passare dai carabinieri per denunciare il ritrovamento, dicendomi che, se qualcuno lo reclama, dopo tre mesi acquisisco il diritto di tenerlo.

Sempre oggi, poco dopo cena, mi chiama mia figlia e mi dice che la sua gattina, Tosca, è morta, io e mia moglie andiamo da lei per consolarla e a prendere la gattina, che domani seppellirò vicino ad Yako.

Ho sempre vissuto con qualche animale, fin dalla tenerissima età.
Mi madre ha sempre avuto un gatto per la casa, ma non disdegnava la compagnia di altri animali, come i criceti, le cocorite, e anche i pesciolini rossi, ed ovviamente sempre in compagnia di qualche gatto.
Il connubio tra gatto e criceto o gatto e cocorita era molto istruttivo, perché gli animali non era separati da gabbie, ho ereditato da mia madre il non poter vedere un animale chiuso in una gabbia.

Quindi si poteva vedere il criceto che correva rasente ai muri libero per la casa con il gatto che osservava la scena, non so con quali intenzioni, sta di fatto che quando si avvicinava il criceto si girava a pancia in su.Una volta che il gatto si è avvicinato troppo per annusarlo, quello gl’ha girato un morso sul naso, da quel giorno il gatto ha compreso che era meglio osservare da una certa distanza.

Gatti e cocorite si sono susseguiti in più esemplari, anche perché le cocorite, libere di svolazzare per la casa, ogni tanto trovavano una finestra aperta.
Ho il ricordo di una cocorita che si posava sulla testa del gatto, un’altra che mangiava insieme con un altro gatto.

Più avanti con gli anni mia madre decise di prendere anche un cane, animale che mancava all’appello, un pechinese.
A quel tempo non c’erano gatti in casa, almeno non in modo fisso, perché ogni tanto entrava una gatta di strada, cui noi davamo sempre un po’ di cibo.
Il pechinese, tutt’altro che ostile, cercava di montarla, e la gatta sopportava con pazienza, per niente impaurita della presenza del cane, a tal punto che quando rimase in cinta, ovviamente non del cane, decise di partorire in un armadio di casa.
La gatta non dormiva in casa, era saltuariamente di passaggio, ma per partorire aveva scelto come posto sicuro la casa.
Sono convinto che il pechinese pensasse di essere il padre, voleva sempre entrare nell’armadio e quando lo faceva dava delle grandi leccate ai piccoli.

Tutto questo discorso per dire che nella mia vita ho visto passare tanti animali e tanti li ho visti morire.
Solo per due gatte ho dovuto ricorre all’aiuto del veterinario. Quando ti rendi conto che non puoi far niente se non assistere ad una sofferta agonia, l’unica cosa che puoi fare è porre termine a questa sofferenza.

“Capire … significa trasformare quello che è"
redribbon
Inviato: 7/10/2013 1:04  Aggiornato: 7/10/2013 1:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/1/2006
Da: Firenze
Inviati: 614
 Re: La procedura di morte
povere bestie

“datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”

Mayer Amschel Rothschild
Cleaner
Inviato: 7/10/2013 3:29  Aggiornato: 7/10/2013 3:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/10/2006
Da:
Inviati: 402
 Re: La procedura di morte
No, non è mai facile separarsi dai propri animali quando giungono alla fine.
Anche in casa mia non sono mai mancati gatti, cani, pappagalli, canarini, merli indiani, tartarughe, pesci rossi e adesso che vivo in campagna alla lista si sono aggiunti ricci, talpe, molto più selvatici.
Tutto cominciò in tenera età, quando una micia mi scelse come suo amico.
Era di un vicino, ma tutte le mattine saliva per le scale e si intrufolava in camera mia per svegliarmi, a quei tempi le porte potevamo lasciarle aperte...
In seguito, cambiato casa,durante un inverno, vidi dalla finestra un cane che cercava di bere da una pozzanghera gelata, scesi di corsa e ruppi lo strato di ghiaccio che lo separava dall' acqua, nonostante abitasse 2 strade più sotto, da quel momento pochi secondi dopo che sentiva sbattere il portone dietro di me mentre uscivo arrivava di corsa, solo quando uscivo io, mai visto farlo quando uscivano altri.
Stava con me tutto il tempo in cui ero fuori, in bici mi seguiva ,coi miei amici giocava il giusto, stava in disparte e aspettava le mie coccole quando avevamo finito il gioco.
Ero più grandicello e capii l'amore incondizionato di cui erano capaci gli animali.
Cambiato casa ancora, un altro vicino aveva un enorme doberman con cui giocavamo, stavamo un po' in periferia nei pressi di un istituto superiore, all'uscita qualche 16enne ogni tanto ce la menava, volevano che gli dassimo o il fresbee o lo skateboard. Bastava uno sguardo al bellisssimo doberman che questi si frapponeva fra noi e i bulletti mostrando i denti. non ha mai permesso che nessuno si avvicinasse a noi.
Le risate quando saltavano sul motorino e pedalavano per farlo andare più veloce.
A casa era il periodo uccelli, io aprivo la gabbia ai canarini e loro si posavano sulle spalle o sulla testa mentre facevo i compiti, quando sentivano il rumore dell'auto di mia madre volavano da soli dentro la gabbia.

Poi arrivò la fidanzatina. Aveva uno Yorkshire, quando lo fece riprodurre prendemmo una cucciolina in casa anche noi.
Avevo una simbiosi incredibile con lei.
Un giorno si ammalò e dal veterinario si scoprì che aveva un sacco di piccoli tumori alle mammelle. Ci sconsigliò di operarla perchè aveva ormai 10 anni, l'operazione costava molto e noi in quel periodo non avevamo disponibilità.
Aspettiamo che la malattia faccia il suo corso e poi decideremo se è il caso di sopprimerla.
Passarono 3 anni e cominciava a perdere sangue e pus dal ventre, quindi decidemmo di andare da un altro veterinario, il quale ci disse che non l'avrebbe soppressa, ma operata. se doveva morire che fosse nel tentativo di darle ancora un pò di vita. Passò l'operazione e il nuovo veterinario ci prese un quarto di quanto ci aveva chiesto il vecchio. Si riprese alla grande e arrivò a 19 anni, ma il male tornò e questa volta era inoperabile.
Ci dette 2/3 giorni per salutarla e abituarci all'idea e senza prenderci nulla se non il costo della fiala, ormai non reagiva più a nessun stimolo, la facemmo sopprimere.
Era già qualche anno che avevamo un altro meticcio, trovato in uno scatolone accanto al cassonetto, quindi il trauma fu meno forte, ma comunque si fece sentire....

Inoltre, cambiata la fidanzata e trovata la mia compagna nonchè futura madre di nostro figlio, avevamo altri 2 pastori tedeschi e un setter a casa dei suoceri.
Mentre a casa mia avevamo una gattina un po' permalosa , tanto che non digerì la presenza per una sola notte di un cane trovatello, cui trovammo il padrone il giorno dopo.
Lei invece, incinta, non la trovammo più, ma dopo qualche settimana sentimmo miagolii di micetti. Una sera trovammo uno di questi micetti in fondo alle scale del condominio dove abitavamo. Aveva le stesse striature grigie della nostra dispersa. Parti come un razzo su per le scale e noi, carichi di spesa non facemmo in tempo a seguirlo. Arrivati al 3° piano lo trovammo in fondo al corridoio, aveva saltato 6 porte e si era fermato davanti alla penultima, la nostra. Aprimmo e si fiondò dentro. E' rimasto con noi fino a quando un auto non ha messo fine ai suoi giorni 3/4 anni dopo.
I pastori erano madre e figlio, il figlio molto fuori taglia, con focature grigie e occhi quasi gialli, una testa e una dentatura da alano e un corpo massiccio.
L'aveva aiutata a partorire la mia compagna allora adolescente, e quel cucciolo che poi tennero, essendo il più grosso di una numerosa cucciolata, fu allevato da lei, in quanto avrebbe impedito una crescita sana degli altri cuccioli.
Dopo qualche anno, la femmina mostrò problemi, convulsioni, perdita di cognizione, perdeva feci e urina , non rispondeva più ai richiami.
Era una femmina e madre incredibile, permetteva a qualunque animale di avvicinarsi e faceva puppare anche i nostri gatti.
La portammo in una clinica e le fecero una prima diagnosi: problemi neurologici dovuti probabilmente ancora al solito male.
La riportammo a casa, ormai per farla camminare un pochino per cercare di fare i bisogni, dovevo avvolgerle un lenzuolo al ventre e sostenerla, quando si chinava dovevo tenerle le zampe posteriori sennò crollava.
Per portarla fuori o da una stanza all'altra la prendevo in collo, mi faceva capire che doveva uscire alzando una zampa.
La riportammo alla clinica e ci dissero di lasciarla lì una notte che le avrebbero fatto diverse terapie, la misero in una gabbia e quando mi girai aveva appoggiato la zampa alle sbarre e nei suoi occhi c'era ..... rassegnazione.
Il pomeriggio dopo ,poco prima di andarla a riprendere, la mia compagna ebbe un mancamento, appena si riprese telefonò al veterinario con la certezza che l'inevitabile era successo.
Infatti era appena morta.
Non ce lo siamo mai perdonati, lei non accettava di volerla sopprimere e con l'accanimento terapeutico l'abbiamo privata della nostra presenza nell'ultimo viaggio.
Morta da sola in una gabbia.
Passano alcuni anni ed è la volta del figlio. Per curare una dermatite tipica dei pastori stava prendendo un sacco di antibiotici e roba varia, aveva 12 anni e niente più del maestoso portamento di un tempo.
Era assolutamente ingestibile con altri cani vicino, quando lo portavamo a giro in luoghi deserti e disgraziatamente appariva un cane o un gatto, gonfiava il pelo e grugniva, non abbaiava, sembrava un cinghiale.
Noi eravamo il suo gregge e teneva lontano qualunque animale o persona che lui decideva potesse rappresentare un pericolo, in particolare i preti.....
Solita trafila dal veterinario, solita reticenza a sopprimerlo, aveva disfunzioni epatiche, cardiache e renali, ogni organo stava collassando uno dopo l'altro.
Lo riportammo a casa questa volta, a quel tempo lavoravamo tutti nel ristorante di famiglia, ma data la situazione, febbre a 42, ventre gonfio e impossibilità a muoversi, io rimasi con lui la sera.
Misi un ventilatore a raffrescarlo, ogni tanto lo coprivo con un asciugamano bagnato e stavo seduto accanto a lui.
Ad un certo punto ha emesso un urlo, non un latrato, un urlo come mai avevo sentito fare neanche ad un umano, un urlo che ancora mi perseguita nonstante siano passati 20 anni , si è irrigidito tutto e piano piano ha smesso di respirare.Il cuore aveva ceduto.
Anche questa volta l'accanimento terapeutico ha lasciato un segno indelebile nella mia vita, vederlo ridotto così e vederlo andarsene così non ha avuto senso.

Pochi mesi dopo è arrivato un nuovo cucciolo di pastore tedesco a casa dei miei suoceri, mentre a casa mia a distanza di pochissimi mesi una dall'altra tre gattine trovatelle.
Per fortuna questa volta il pastore se ne andato abbastanza velocemente, nessun accanimento e nessun lamento. Aveva avuto un altro tipico problema della razza, il ribaltamento dello stomaco.
La mattina del secondo giorno lo trovammo morto nel suo giaciglio.

Delle tre gattine una è ancora viva ed ha 19 anni, le altre 2 , una volta raggiunto il limite della dignità, cioè riuscire a fare i bisogni, alimentarsi e essere cosciente che noi eravamo lì, le abbiamo fatte sopprimere.

Adesso l'unica sopravvissuta nonostante l'età, mette in riga il nuovo pastore tedesco,preso da un canile, e il nuovo meticcio preso da una famiglia prima che ce lo portassero.

Chiaramente tutti i nostri animali hanno ricevuto sepoltura, o in un campo e nei nostri giardini a seconda dei periodi.

Avere un animale ti regala momenti indimenticabili, nel bene e nel male.
Ma mai rinuncerei alla felicità che mi può dare, e che gli posso dare, in quei pochi o tanti anni che stanno con te, a fronte di qualunque sofferenza possano provocare con la loro dipartita.

Sta a noi capire se è il caso di aiutarli ad andarsene, non dobbiamo farli soffrire, non se lo meritano, soffriremo tanto noi per loro.
In genere in natura, quando un cane o un gatto sente la fine avvicinarsi, si allontanano e si lasciano morire.
Questo era quello che succedeva ai randagi quando io ero piccolo.

Una carezza ai vostri compagni.

SilvioTO
Inviato: 7/10/2013 8:51  Aggiornato: 29/10/2013 8:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/11/2011
Da:
Inviati: 61
 Re: La procedura di morte
...

fefochip
Inviato: 7/10/2013 10:14  Aggiornato: 7/10/2013 10:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: La procedura di morte
Citazione:
ogni volta che si mangia una bistecca o si beve latte (ad esempio) si condanna a morte certa in prima persona un animale


se si beve il latte di un animale da allevamento non lo si condanna a morte,
al pari di raccogliere le uova di una gallina, tosare una pecora ,ecc

piantiamola con questa propaganda vegan.

comunque a proposito di topic a mio avviso l'eutanasia con la condanna a morte sono due argomenti del tutto scorrelati in quanto anche se uniti da una volontà di uccidere lo si fa (come detto in mio post all'epeca) per motivi completamente differenti se non opposti: uno un' atto di amore estremo, l'altro un' atto di odio estremo.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
SilvioTO
Inviato: 7/10/2013 10:39  Aggiornato: 29/10/2013 8:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/11/2011
Da:
Inviati: 61
 Re: La procedura di morte
...

Calvero
Inviato: 7/10/2013 11:14  Aggiornato: 7/10/2013 11:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La procedura di morte
Citazione:
piantiamola con questa propaganda vegan.


Te non sai neanche cos'è la propaganda.
Limitati a denunciare un Off Topic, al limite.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
LoneWolf58
Inviato: 7/10/2013 11:21  Aggiornato: 7/10/2013 11:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Autore: fefochip Inviato: 7/10/2013 10:14:17
...
piantiamola con questa propaganda vegan.
...
Vero, come ha già detto qualcuno, questa non è "propaganda vegan" ma solo l'ennesima "cazzata vegan".

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
fefochip
Inviato: 7/10/2013 12:14  Aggiornato: 7/10/2013 12:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: La procedura di morte
Citazione:
Vero, come ha già detto qualcuno, questa non è "propaganda vegan" ma solo l'ennesima "cazzata vegan"

non cambia molto il concetto che volevo esprimere

Citazione:

A nulla è valso, naturalmente, specificare che non era mia intenzione. Comunque basta informarsi di come funziona l'industria del latte, e non ostinarsi ad ignorare il fenomeno.


è inutile che lanci il sasso e nascondi la mano.
se mungo una mucca non la uccido.
se poi il mondo è tanto cattivo e l'industria pure è un altro discorso.
ne siamo tutti parte, tutti responsabili e pensare che basta non bere latte per cambiare qualcosa ed ergersi quindi a moralizzatore è una minchiata ipocrita e basta.

ritornando on topic una cosa che colpisce (non so se è stato o lo ho già scritto) che la pietà verso un animale che soffre è concessa invece (grazie alla morale cattolica del cazzo) questo privilegio non è concesso a un uomo.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Paolo69
Inviato: 7/10/2013 13:13  Aggiornato: 7/10/2013 13:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/7/2004
Da:
Inviati: 1173
 Re: La procedura di morte
Tra poco dovrò decidere se porre fine alle sue sofferenze o riportarmelo a casa e vederlo morire lentamente.
Sò qual'è la decisione migliore da prendere , ma non sò se avrò la forza di prenderla.
Il massimo che riesco a sopportare ad oggi è il rispetto verso la decisione di qualcuno che vuole l'eutanasia per se stesso.
Mai avrei pensato che un giorno avrei dovuto decidere io per qualcu'altro , umano o cane che sia.
Un attimo dopo mi cadrà addosso una valanga di dolore e rimorsi.
E' un pò come darsi una coltellata al cuore da soli!

peonia
Inviato: 7/10/2013 16:21  Aggiornato: 7/10/2013 16:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: La procedura di morte
Massimo vi ha pregati di evitare contrasti fra di voi....proprio non ci riuscite?

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
ohmygod
Inviato: 7/10/2013 16:30  Aggiornato: 7/10/2013 17:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La procedura di morte
Paolo69
Tra poco dovrò decidere se porre fine alle sue sofferenze o riportarmelo a casa e vederlo morire lentamente.
Sò qual'è la decisione migliore da prendere , ma non sò se avrò la forza di prenderla.
Il massimo che riesco a sopportare ad oggi è il rispetto verso la decisione di qualcuno che vuole l'eutanasia per se stesso.
Mai avrei pensato che un giorno avrei dovuto decidere io per qualcu'altro , umano o cane che sia.
Un attimo dopo mi cadrà addosso una valanga di dolore e rimorsi.
E' un pò come darsi una coltellata al cuore da soli!

Mi limito a non andare oltre.

Di norma si dice: Morte ha posto fine alle sue sofferenze forse che anche Morte soffre? soffre perchè è cannibale o soffre perchè ama la vita ma non la macabra sofferenza che da essa proviene?.

Darsi una pugnalata al cuore è perchè? Sii morte ma non darla agli altri se nell'altro vi è vita.

Qualcuno ci ha donato la Vita, qualcuno ci ha donato la Morte e chi sei Tu che ti intrometti nei doni altrui quando per principio sei stata la prima a tradire quei doni?
Che strano mondo volendo considerare "Chiesa" e Impero una perenne eutanasia. Sistema: Reliigioni "Chiesa" e Impero.
Israel, la "grandeur" d'etre...derriere...l'homme.
"Chiesa" Impero e Religioni

davlak
Inviato: 7/10/2013 20:36  Aggiornato: 7/10/2013 20:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: La procedura di morte
non avrei mai voluto avere animali in casa, ma mio malgrado me li sono trovati lo stesso.
mio padre amava i cani, in particolare i dalmata e quando ero giovane mi trovai ad avere a che fare con sei o sette di questi simpatici esemplari.
alcuni morirono precocemente di cimurro e non dimenticherò mai la pena che provavo nel vederli peggiorare di giorno in giorno, guardando quei loro occhi di cuccioli indifesi che mi supplicavano di aiutarli...quella tristezza me la porto ancora dentro, dopo 30 anni.
non ho voluto mai possedere animali, ma da ben 22 anni in casa mia, in giardino, si è stabilita una gatta che oramai è diventata un membro della famiglia.
22 anni...è vecchissima!
tre anni fa si ammalò durante un periodo di freddo intenso e divenne sorda e muta. secondo me adesso da un paio di anni ci vede davvero poco.
mi fa incazzare come una iena perché è inavvicinabile. vuole solo che le porti da mangiare e la scodella dell'acqua, non vuole coccole, non vuole essere toccata...è stata sempre così, scontrosa e riservata.
non le ho mai dato un nome (in realtà non l'ho mai dato a nessuno degli animali che hanno frequentato casa mia)....ma le voglio bene e so già come mi sentirò quando morirà: sarò triste come per un altro familiare.

oramai alla mia età mi sono dovuto arrendere al fatto che sono quasi più vulnerabile per la morte (e la sofferenza) di un cane o di un qualsiasi altro 4 zampe che per quella di un umano.
del resto anche Totò diceva spesso: più conosco gli uomini e più amo gli animali.

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
Paolo69
Inviato: 7/10/2013 21:17  Aggiornato: 7/10/2013 21:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/7/2004
Da:
Inviati: 1173
 Re: La procedura di morte
Purtroppo deck , cosi si chiamava il mio fedele compagno, oggi ci ha lasciati.
È incompatibile con la vita , cosi mi hanno detto , le analisi peggiorate nonostante 5 giorni di flebo e medicine varie.
L ho portato a fare una passeggiata poi al rientro ha vomitato mezzo litro di sangue, e li mi sono deciso , perchè continuare con quella sofferenza che inevitabilmente in poche ore , o pochi giorni lo avrebbe condotto a morte certa. Eutanasia con termodistruzione , così la chiamano , che nome freddo l nn rende affato l idea della morte.
Lui si e fidato del suo padrone fino alla fine e fino alla fine gli sono stato vicino , mi è costato e mi costerà molto , farlo addormentare e morire , è stato veloce , pochi secondi , nessuna sofferenza.
Ora nn cè più e tra le lacrime guardo il suo tappetino, la sua ciotola , ripercorro i 12 anni insieme , fedele come un umano nn sá essere , pieno di gioia , rompiscatole , cocciuto, giocoso, buono, autorevole.
Non potevo aiutarti in nessun altro modo che cosi mio caro compagno di viaggio , spero che ora tu stia correndo tra i prati come tanto piaceva a te , buon viaggio amico mio , compagno di tante gioie e di tanti dolori. Siamo stati bene insieme io e te.U
Corri amico mio corri

vuotorosso
Inviato: 7/10/2013 23:02  Aggiornato: 7/10/2013 23:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: La procedura di morte
Paolo69, la tua commovente storia, fresca, riapre cicatrici in tanti di noi che sono passati per quella strada prima di te.
Ma una cosa, in questo momento particolare per te, voglio fartela notare; non si tratta di giudizi o di consigli, solo una constatazione: sei qui, a scrivere, a raccontarci, a esimi sconosciuti di cui conosci solo un nickname e con cui magari ti sei trovato più volte a bisticciare per idee diverse o qualche flame.

Beh, non possiamo fare nulla per te direttamente, o per il tuo amico, ma ci siamo: ecco, io spero che questo un po' ti sollevi in questo momento. Ti do una bella pacca sula spalla, altro non posso, altro non servirebbe.
Coraggio e grazie per avermi fatto notare questa cosa, senza di te forse non ci sarei riuscito.

Ciao, alla tua e del tuo amico

Paolo69
Inviato: 8/10/2013 11:57  Aggiornato: 8/10/2013 11:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/7/2004
Da:
Inviati: 1173
 Re: La procedura di morte
grazie vuotorosso
non credere , la vicinanza in questi casi vuol dire molto.
chi ci è passato prima di me sà cosa si prova , e quale valanga di rimorsi e dolore ti arriva addosso.
ancora grazie.
ora i nostri amici staranno correndo felici sui prati come tanto piaceva a loro.

Red_Max
Inviato: 8/10/2013 13:45  Aggiornato: 8/10/2013 13:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: La procedura di morte
Se va avanti così tra un po' questa procedura sarà estesa anche agli esseri umani e completamente automatizzata...
Una voce registrata ti dirà:
"Grazie-di-aver-utilizzato-il-servizio-autocomposizione-lapide"

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
Paolo69
Inviato: 8/10/2013 14:43  Aggiornato: 8/10/2013 14:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/7/2004
Da:
Inviati: 1173
 Re: La procedura di morte
red
se ti fermi al nome che gli danno o al gesto in sè è come dici , si muore in pochi secondi.
ti posso assicurare però che dietro c'è un mondo fatto di pensieri , sensazioni , sitazioni, rapporti personali , sofferenze, amore , un un mucchio di altre cose che nulla hanno a che fre con una procedura automatica.
Fondamentalmente è un gesto estremo di amore , perchè non è affatto semplice decidere se far vivere o morire un altro essere a cui tu tieni tanto.
L'istinto , egoisticamente ,mi avrebbe suggerito di portarlo a casa , non considerando piu di tanto il fatto che ogni minuto di vita in più era un minuto di grande sofferenza fisica e morale per lui.
ma ha vinto l'amore verso quell'essere che in 12 anni mi ha dato molto , tutto ciò che poteva , una fedeltà assoluta.
Ha vinto l'amore per lui contro l'egoismo verso me stesso.
Ho messo a tacere per quei pochi istanti necessari a compiere gli atti necessari la mia volontà di averlo ancora al mio fianco , per non soffrire.
E' morto tra le mie braccia , non da solo in una stanza di ospedale , è morto tranquillo , e questo mi rasserena un pò

Slobbysta
Inviato: 9/10/2013 14:37  Aggiornato: 9/10/2013 14:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/7/2013
Da:
Inviati: 2227
 Re: La procedura di morte
Caro Paolo69, ci son 3 soluzioni...dopo aver empatizzato il problema...se si lamenta puoi delegare..visto la tua sensibilità oppure affrontar di petto, ma nulla esclude la filosofia felina..lascia fare alla natura..il gatto quando sa..si rintana per i cavoli suoi e aspetta "l'esperienza"!

PS.. per i vegan.. Ricordo che i batteri son animali... Ricordo che le piante son forse più sensibili dei mammiferi e quando li mastichi potrebbero far ancora radici...quindi...fan cuneo sta' bilancia degli illusi!

NJB
Inviato: 9/10/2013 15:41  Aggiornato: 9/10/2013 15:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/1/2011
Da:
Inviati: 144
 Re: La procedura di morte
Penso che nella vita ci siano dettagli che nessuno può toglierci. L'aamore per gli animali che bene o male fanno parte della nostra vita è uno di queste. Poi l'estremismo non ha mai portato a buon cose. Sono convinto che dispensare morte dove la morte è cosa certa e terminare le sofferenze prima del tempo è un atto che ogni uno di noi sente con emozioni contrastate. Io vorrei che a me ponessero fine alle mie sofferenze nella malaugurata ipotesi io sia in fin di vita o non ci siano speranze. Chiamatela come vi pare ma io la chiamo compassione. Se il dolore è atroce e non c'è nulla da fare è solo compassione.
Accanirsi per mantenere ciò che non potrà più essere non ha alcun senso logico ne illogico.
La pena di morte non la metto sullo stesso piano credo che non risolva nessun problema. Sarei più portato ad eseguire i famosi test clinici invece di utilizzare le cavie animali che non ha alcun senso. Ma anche questa opzione non risolverebbe il problema.
Il carcere risolve quando cerca di eliminare la fonte o il germe scatenante dell'atto violento. Con occhio per occhio prima o poi resteremo tutti ciechi.
Purtroppo le carceri non cercano di risolvere ma cercano solo di sopprimere arrivando fino all'estremo dell'innutilità eliminando la vita.

Decalagon
Inviato: 9/10/2013 20:42  Aggiornato: 9/10/2013 20:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/8/2009
Da:
Inviati: 6643
 Re: La procedura di morte
@Slobbysta: Citazione:
PS.. per i vegan.. Ricordo che i batteri son animali... Ricordo che le piante son forse più sensibili dei mammiferi e quando li mastichi potrebbero far ancora radici...quindi...fan cuneo sta' bilancia degli illusi!


Però è anche vero che ci sono pure animali più stupidi di altri. E si vede

«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
Paolo69
Inviato: 9/10/2013 22:10  Aggiornato: 9/10/2013 22:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/7/2004
Da:
Inviati: 1173
 Re: La procedura di morte
Credo che l accostamento tra eutanasia , verso un cane in questo caso , e pena di morte stia nel fatto che in entrambi i casi si pratica una azione volontaria per porre fine alla vita di una altro , cosa in se atroce, tanto piu se l altro è un essere umano in salute, anche se ha commesso il più atroce dei crimini e merita sicuramente di scontare una pena , l azione di sopprimere un altra vita avendo scelto con libero arbitrio è un atto devastante in se , sia se lo fai per porre fine alle sofferenze e quindi per aiutare sia che tu lo faccia per punire.chi ha dovuto prendere questa decisione Sà Di cosa parlo.
Poi è ovvio che sul piano morale nulla c entra un cane malato con un criminale condannato.

Grazie a tutti per il sostegno e anche per aver scritto risposte a massimo quando ha pubblicato l articolo tempo fá , só che i post erano diretti a lui e al suo cane , ma me li sono sentiti un pò anche miei e del mio cucciolone.
Anche se nn ci conosciamo di persona la vicinanza arriva , internet è un gran mezzo per condividere anche i sentimenti!


Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA