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politica italiana : Una generazione di precari
Inviato da Redazione il 5/11/2010 5:30:00 (5304 letture)

Un nuovo rapporto ISTAT rivela che in Italia il 26,4 % dei giovani fra i 15 e i 25 anni sono disoccupati. C’è poi un altro milione e mezzo di giovani che lavorano come “parasubordinati”, ovvero con contratti a termine, con salari ridotti e con diritti e sostegno sociale limitati. Ci sono poi i lavoratori in cassa integrazione, che rischiano prima o poi di diventare disoccupati loro stessi.

Insomma, essere giovani in Italia è un incubo, che fra l’altro ha origini tutt’altro che recenti: è già dai primi anni ’80 che le nuove generazioni di italiani soffrono per una cronica mancanza di posti di lavoro, alla quale va aggiunto il continuo decadimento del valore del titolo di studio.

E proprio di recente il governo ha pensato bene di inserire, nell’ultima finanziaria, un ulteriore taglio alle borse di studio del 90%.

Naturalmente, con questo tipo di politica non viene certo incoraggiata la specializzazione, nè tantomeno l’imprenditorialità di qualunque tipo. Oggi il giovane non ha la minima possibilità di guardare al proprio futuro, e per lui sopravvivere nel presente è già un successo enorme.

Siamo quindi di fronte ad una generazione di nuovi schiavi, …

… troppo occupati a sopravvivere per pianificare qualcosa di utile, per sè come per la comunità.

Si potrebbe anche tentare di spiegare il tutto con la semplice crisi del sistema economico mondiale, del quale ovviamente l’Italia fa parte. Ma ciò non è sufficiente, poichè l’Italia presenta un tasso di disoccupati, fra i giovani, molto più alto della media europea, mentre lo stesso trattamento degli studenti italiani è molto peggiore di quello degli altri paesi europei: chi riceve una borsa di studio nel resto d’Europa viene spesso aiutato a pagare l'affitto, riceve un piccolo salario, ed è quindi in grado di rendersi indipendente dalla famiglia molto prima dei giovani italiani.

Di fronte ad una situazione così estrema e drammatica come la nostra, viene quindi il dubbio che ci sia stata, nei decenni scorsi, una precisa volontà politica di “addormentare” il futuro dell’Italia, partendo appunto dalle generazioni dei più giovani. Rendendo progressivamente il giovane uno schiavo del sistema, abituandolo progressivamente a “sperare” in ginocchio che gli cada fra le braccia quel posto di lavoro che gli spetterebbe di diritto, diventa molto più facile controllarlo una volta raggiunta la eventuale stabilità economica.

Una volta afferrato quel miserando posto di lavoro in contabilità, dietro uno sportello bancario oppure in una ditta qualunque, chi mai si sognerà di protestare e di sollevare nuovi polveroni?

Ecco così garantite, già in partenza, intere generazioni di persone che voteranno a destra per “conservare” quel poco che hanno, senza naturalmente rendersi conto che ciò a cui ambiscono di più è proprio ciò che li rende schiavi.

E se per caso gli fosse ancora rimasto un barlume di intuizione, e votassero invece a sinistra, faremo in modo da offrire loro una classe dirigente che di “progressista” avrà soltanto il nome, ma che di fatto agisce ed ubbidisce esattamente come quella che finge di combattere. Tanto, una volta che il popolo è stato abituato a soffrire e a sperare, invece di rivoltarsi e di pretendere, non importa più da che parte venga la carota che li tiene buoni.

Massimo Mazzucco

Voto: 9.00 (4 voti) - Vota questa news - OK Notizie


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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Rickard
Inviato: 5/11/2010 7:38  Aggiornato: 5/11/2010 7:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Tanto, una volta che il popolo è stato abituato a soffrire e a sperare, invece di rivoltarsi e di pretendere, non importa più da che parte venga la carota che li tiene buoni.

Tutto giusto, ma le rivolte e le pretese sono sempre sinonimo di non votarli più e basta? Oppure c'é anche dell'altro?

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
mangog
Inviato: 5/11/2010 8:32  Aggiornato: 5/11/2010 9:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Una generazione di precari
Articolo in parte condivisibile ed in parte no, ad ogni modo concordo pienamente sul fatto che se non cambia radicalmente il sistema, cioè nei fatti ridurre al lumicino il burocratico stato di "polizia" pasticcione antieconomico vessatorio spione dispensatore di stipendi a molti fannulloni assenteisti, nulla potrà cambiare in positivo in un prossimo futuro, anzi.
Ohibò tra cc ps gdf Ei vigili forestale abbiamo 500.000 controllori, per non dire del resto del BLOB umano dominato dall'altro mezzo milione di manager dirigenti direttori impiegati 7-6- ed anche 5 livello, CHE SONO i veri PADRONI dello stato-INPS-INAIL-AGENZIA ENTRATE-REGIONI-PROVINCE-COMUNI , il quale lotterà strenuamente, insieme ai grossi e finti imprenditori privati, perchè le cose non cambino.

La Redazione non ha calcato assolutamente la mano.. per i giovani la situazione è tragica adesso.. ma in futuro sarà ancora peggio.
Dovranno lavorare 40 anni per non ricevere "nulla" di pensione a partire dai 65 anni. ( Sarà a 65 anni la data in cui verrà erogata la "ridicola" pensione d'anzianità ...... ne sono stracerto ).


Meno leggi meno stato meno controlli e più autodeterminazione responsabile del singolo.

Una precisazione la devo fare

Citazione:


Ma ciò non è sufficiente, poichè l’Italia presenta un tasso di disoccupati, fra i giovani, molto più alto della media europea, mentre lo stesso trattamento degli studenti italiani è molto peggiore di quello degli altri paesi europei: chi riceve una borsa di studio nel resto d’Europa viene spesso aiutato a pagare l'affitto, riceve un piccolo salario, ed è quindi in grado di rendersi indipendente dalla famiglia molto prima dei giovani italiani.


Il tasso di disoccupazione nel suo complesso è al 10% ma è la media tra il tasso di disoccupazione del 5% del nord con il 20% del sud.
La disoccupazione spiccatamente giovanile ricalca tale media statistica.

L'Italia dal punto di vista del lavoro è divisa in 2.. è chiaro che nemmeno il giovane "fortunato" lavoratore del nord potrà dormire sogni tranquilli.. anzi.. dopo lo scippo del TFR gli verrà scippata una pensione che nella migliore delle ipotesi dopo 40 anni ( + 1 di finestra già adesso ) di lavoro, oscillerà intorno al 45-50% della media di tutti i salari percepiti.

PS.. Tutta l'Europa è in decadenza. Nemmeno in Svezia, il paese dei suicidi popolato da 4 gatti pieno di risorse naturali, la situazione è tanto tranquilla.

Siudal
Inviato: 5/11/2010 12:05  Aggiornato: 5/11/2010 12:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/5/2007
Da:
Inviati: 70
 Re: Una generazione di precari
Un aggiornamento in merito su ciò che è avvenuto a Bologna, nel più totale silenzio dei sindacati, delle istituzioni e dei partiti istituzionali:

http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/2010/11/03/409231-azienda_mette_palio_posto_lavoro.shtml

e ancora:

http://www.youcv.eu/PublicationDetails.aspx?idPublication=83

Una prima reazione su un blog locale:

http://baronemarco.blogspot.com/2010/11/bologna-il-lavoro-si-vince-alla.html

Tutto ciò è semplicemente RIVOLTANTE.

Riferimenti culturali: la favola di Cenerentola e il film "Non si uccidono così anche i cavalli?" (1969, Sidney Pollack, tratto da un romanzo USA del 1935, in pieno post '29).

Non c'è dunque mai limite al peggio???

“Uno degli effetti veramente negativi della religione è che si insegna a considerare una virtù il pascersi della propria ignoranza.” Richard Dawkins, The God Delusion.
anakyn
Inviato: 5/11/2010 13:51  Aggiornato: 5/11/2010 13:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/1/2010
Da:
Inviati: 1428
 Re: Una generazione di precari
Tutto tristemente vero.


La sensazione di essere (ed essere considerati) schiavi c'è eccome: tra la crisi perenne e la penuria di lavoro ci si trova costretti ad accettare condizioni lavorative ai limiti della decenza, e spesso oltre.

L'impotenza nel costruire il proprio futuro è drammatica: al posto di una nuova generazione si sta sviluppando un buco nero che difficilmente conoscerà una stabilità economica prima dei 35 anni (e temo di essere ottimista), e che quindi non potrà costruire la propria famiglia che in drammatico ritardo, con tutto ciò che questo comporta.

Ne parlo da 28enne che lavora da 6 anni sempre nella stessa azienda, e che ha visto le proprie condizioni lavorative e soprattutto contrattuali deteriorarsi oggettivamente nel corso degli anni.
Da dipendente a tempo determinato (precario, ma pur sempre beneficiato di diritti, contributi normali e liquidazione alla fine di ogni anno) mi hanno "convertito", ovviamente per "esigenze aziendali dovute alla crisi", a CoCoPro (niente liquidazione, contributi più bassi, no diritti), con un ritorno economico a parità di prestazione estremamente più ridotto.
Per non parlare del fatto che, se uno già si sentiva precario prima, figuriamoci come si sente ora: di sicuro non è così che si costruisce un rapporto di fiducia fra dipendente aziendale ed azienda stessa.
E sto parlando di un'azienda GRANDE, presente a livello nazionale e che nella mia regione conta centinaia fra dipendenti (come ero una volta) e collaboratori (come sono ora).

Il tutto si fa ancora più preoccupante se si pensa che l'istruzione è messa quasi peggio del mondo del lavoro: quindi la "malattia" affligge già il percorso formativo che dovrebbe poi normalmente sfociare nel lavoro.
Ed anche su questo aspetto ci sarebbe molto da approfondire, ma ha come conseguenza fondamentale, io credo, la seguente: temo che il titolo di studio acquisito in Italia sia assai poco spendibile all'estero, in confronto agli analoghi titoli di studio acquisiti direttamente all'estero.
Si parla tanto di "fuggire dall'Italia" per rifugiarsi all'estero, ma mi chiedo: a parte chi può fregiarsi di percorsi di studio particolarmente prestigiosi (Masters o lauree molto "forti"), siamo poi certi che una laurea italiana valga almeno quanto una laurea tedesca, o francese, ecc...?
Perchè un datore di lavoro estero, potendo scegliere fra diversi candidati, dovrebbe optare per un italiano, che avrà più difficoltà con la lingua ed il cui titolo di studio sarà probabilmente più debole rispetto ad un connazionale di pari formazione?

Io credo che la famosa "fuga all'estero" possa essere percorsa con successo solo da un numero molto limitato di giovani italiani.
Come ciliegina sulla torta (andata a male), possiamo aggiungere che le facoltà universitarie più penalizzate dai tagli sono quelle umanistiche, il che significa in soldoni che stiamo rinunciando persino a quello che per secoli è stato il fiore all'occhiello del nostro Paese: la Cultura.


Mi considero una persona ottimista, ma nel nostro futuro non riesco a scorgere nulla di diverso da un nuovo medioevo.

anakyn
Inviato: 5/11/2010 14:03  Aggiornato: 5/11/2010 14:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/1/2010
Da:
Inviati: 1428
 Re: Una generazione di precari
Aggiungo un'ultima considerazione: mi spaventa a morte l'apparente (ma temo anche sostanziale) mancanza di SOLIDARIETA' fra lavoratori.
Ognuno bada alla propria barchetta e l'importante è che rimanga a galla, pazienza se sta in piedi per miracolo e se alcune barche lì vicino stanno affondando.

E' drammatico perchè, oltre agli evidenti limiti della politica, significa che anche a livello umano siamo messi male.

Che la si voglia tradurre in lotta di classe o intendere come semplice, naturale sentimento di empatia verso il proprio simile, beh... è qualcosa che non c'è, e manca terribilmente.

Heitz
Inviato: 5/11/2010 14:25  Aggiornato: 5/11/2010 14:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2008
Da:
Inviati: 139
 Re: Una generazione di precari
Scusate l'OT (...ma neanche tanto)

l'Italia in tempo reale
trovo questo sito geniale (...ma neanche tanto)

peonia
Inviato: 5/11/2010 14:37  Aggiornato: 5/11/2010 14:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Una generazione di precari
Io auspico che, visto che i soldi ci sono solo che pochi se li "inguattano", verrà il momento in cui "qualcosa" li forzerà a ridistribuire....così o peggio di così dura ancora poco...Sono menzogne che i soldi, le risorse, ecc. non bastano per tutti, perchè la popolazione è aumentata, i mercati.....palle! Esistono solo uomini avidi di denaro e di potere che hanno dominato le masse, addormentandole, ma le masse si stanno lentamente risvegliando e quando arriverà il momento giusto ci sarà uno shift! e molleranno tutti gli ossi!
In quel momento avremo fatto un balzo evolutivo, con una visione diversa della Storia non più materialistica ma spirituale (che non c'entra un tubo con le religioni!) e allora l'Utopia diverrà realtà!
augh

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
rekit
Inviato: 5/11/2010 16:08  Aggiornato: 5/11/2010 16:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Una generazione di precari
citazione anakyn:
"Si parla tanto di "fuggire dall'Italia" per rifugiarsi all'estero, ma mi chiedo: a parte chi può fregiarsi di percorsi di studio particolarmente prestigiosi (Masters o lauree molto "forti"), siamo poi certi che una laurea italiana valga almeno quanto una laurea tedesca, o francese, ecc...?"

................................
io in Italia mi sono diplomato geometra, ho fatto praticantato in uno studio di architettura e per circa 10 anni ho progettato ville, villette, condominietti e altre piccole cose....
mi sono trasferito in Olanda e dopo 2 mesi stavo gia' lavorando da un'architetto sul progetto di un grattacielo.
dopo un anno ho iniziato a lavorare per una compagnia piu' grossa e ora sono designer di interni, vado in giro per il mondo per visitare siti, fare meeting e discutere i progetti che dovro' realizzare, il tutto oviamente spesato....e sono ancora geometra!
Se si e' predisposti a farsi il culo, ad imparare sempre e si dispone di un minimo di talento tutto questo e'possibile all'estero! in Italia no!
Poi e' ovvio che se uno non ha voglia di fare un cazzo a Reggio Calabria non avra' voglia di fare un cazzo nemmeno a New York......ma ti assicuro che il titolo di studio o la votazione finale se uno sa giocarsi le proprie carte non valgono un gran che'....

mangog
Inviato: 5/11/2010 16:21  Aggiornato: 5/11/2010 16:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Una generazione di precari
Citazione:

Autore: rekit Inviato: 5/11/2010 16:08:41

Se si e' predisposti a farsi il culo, ad imparare sempre e si dispone di un minimo di talento tutto questo e'possibile all'estero! in Italia no!
Poi e' ovvio che se uno non ha voglia di fare un cazzo a Reggio Calabria non avra' voglia di fare un cazzo nemmeno a New York......ma ti assicuro che il titolo di studio o la votazione finale se uno sa giocarsi le proprie carte non valgono un gran che'....


Non è sempre vero che il voto non serve. Prova a partecipare ad un qualsiasi concorso pubblico.

Comunque in Italia un geometra ( od architetto ) deve imparare a muoversi tra le 100.000 leggi comunali provinciali regionali e nazionali che regolamentano perfino le tende da sole fuori dalle finestre.
Come puoi crescere professionalmente visto che dovrai passare la maggior parte del tuo tempo, non davanti al pc in 3D ( una volta il tecnigrafo ) ma "immerso" tra le 100.000 leggi e regolamenti ? Non puoi "vendere" all'estero la tua conoscenza della burocrazia asfissiante Italiana.

rekit
Inviato: 5/11/2010 16:30  Aggiornato: 5/11/2010 16:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Una generazione di precari
cit:
Prova a partecipare ad un qualsiasi concorso pubblico.
................
si vabbhe' su questo ti do ragione.


cit:
Come puoi crescere professionalmente visto che dovrai passare la maggior parte del tuo tempo, non davanti al pc in 3D ( una volta il tecnigrafo ) ma "immerso" tra le 100.000 leggi e regolamenti ? Non puoi "vendere" all'estero la tua conoscenza della burocrazia asfissiante Italiana.
.......................
le mille leggi da affrontare, aggirare, interpretare sono una palestra incredibile che sviluppa molto spesso la creativita' a 360 gradi....e' in questo modo che vendi l'esperienza italiana....rimango comunque dell'opinione che farsi un gran culo davanti al 3D valga piu' di un pezzo di carta e la mia esperienza ne e' testimonianza diretta.

anakyn
Inviato: 5/11/2010 17:03  Aggiornato: 5/11/2010 17:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/1/2010
Da:
Inviati: 1428
 Re: Una generazione di precari
Rekit, non dubito minimamente della tua esperienza positiva, ma si rimane comunque legati ad un criterio che non riguarda tanto il merito individuale nel raggiungimento del titolo di studio, quanto lo specifico percorso formativo che si è scelto di affrontare.

Ed anche in questo caso, così come a livello universitario, i percorsi e le competenze TECNICHE vengono favorite rispetto a quelle umanistiche o comunque di stampo più generico.

Un titolo di geometra attualmente è molto più spendibile rispetto ad una laurea cosiddetta "debole", probabilmente anche all'estero.

E allora c'è qualcosa di grosso che non funziona nel sistema, perchè è inutile spingere un giovane ad investire nello studio sia tempo che denaro (le tasse universitarie sono belle care), per poi fargli scoprire anni dopo che sarebbe stato per lui preferibile mollare gli studi ben prima ed inserirsi nel mercato del lavoro.


E' da 5 anni che mi mancano 2 esami per completare la mia laurea in Scienze della Formazione, perchè nel 2005, nonostante il mio 28 di media, ho preferito sfruttare la possibilità (che adesso probabilmente non avrei avuto, visto che 6 anni fa la situazione era comunque assai migliore di ora) di entrare nel mercato del lavoro.
E fortuna che ho fatto questa scelta, altrimenti ora probabilmente sarei in strada, con la mia bella quanto inutile laurea 110 e lode in tasca.
Ma in questi 6 anni il tempo di concludere il percorso universitario ce l'avrei avuto.
Se non l'ho fatto (ancora), è perchè mi mancano del tutto le motivazioni (si tratterebbe di farsi il culo per circa un anno, considerando anche la tesi, conciliando lavoro a tempo pieno - anzi pienissimo - e studio).
E sai perchè mi mancano? Perchè vedo morosa, amici, conoscenti ed ex compagni di classe della mia età, che con la loro laurea non stanno ottenendo nulla, eccetto stage in condizioni vergognose.
Eccetto quei pochi che hanno scelto percorsi come ingegneria o fisica.

Il mercato del lavoro fa schifo non solo in quanto tale, ma anche nella pessima correlazione con il mondo dell'istruzione.

Lo schifo in sè e per sè è invece rappresentato dal fatto che, dopo 6 anni filati in una stessa grande azienda, dopo aver ricoperto incarichi diversi e senza aver mai pronunciato un rifiuto, invece di salire verso un tempo indeterminato si scende invece verso il CoCoPro.
E' assolutamente sconfortante.


Detto questo, sono felice per te, davvero :)

rekit
Inviato: 5/11/2010 17:37  Aggiornato: 5/11/2010 17:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/9/2006
Da:
Inviati: 1151
 Re: Una generazione di precari
cit:
sono felice per te, davvero
.........................

grazie mille, cmq non voleva essere una polemica...intendevo solo dire, come poi alla fine fai anche tu, che voti e titoli dovrebbero essere un lasciapassare importante verso l'occupazione ma che poi in realta' non contano nulla.
In Italia per questioni di nepotismo, conoscenze, favoritismi etc..etc... all'estero piu' per una questione di pragmatismo....

tutto questo discorso prescinde dal mio (fortunato) caso personale....
ed e' iniziato perche' tu chiedevi se fosse poi vero e possibile spendere il titolo di studio italiano per competere conuna concorrenza europea agguerrita...
che poi ad essere sincere tanto agguerrita e competitiva non lo e'...
tutto li.

ciao

anakyn
Inviato: 5/11/2010 18:40  Aggiornato: 5/11/2010 18:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/1/2010
Da:
Inviati: 1428
 Re: Una generazione di precari
Hai ragione, io probabilmente faccio l'errore di considerare la questione da un punto di vista troppo personale, e cioè basandomi sul mio specifico titolo e percorso formativo e su quanto esso possa essere spendibile fuori dai confini nazionali.

Oltretutto, considero essenziale il fattore LINGUA, ma probabilmente dovrei invece rapportarlo alla professionalità e tipo di lavoro specifici: nella mia professione l'aspetto comunicativo verso il pubblico/cliente è prioritario, ed è dunque assolutamente necessario sia ascoltare, sia sapersi esprimere al meglio, per evitare ambiguità e trovare mediazioni.
Svolgere il mio lavoro in un contesto dove non sono completamente a mio agio con la lingua (il che sarebbe inevitabile, almeno nei primi mesi, ovunque fuori dall'Italia) significherebbe essere impossibilitati a farlo, oppure farlo molto male.
Il datore di lavoro ne sarebbe consapevole quanto me, per questo credo che partirei svantaggiato verso la concorrenza.
E questo è indipendente dal fatto che, nel mio caso, il lavoro che svolgo è diretta conseguenza del percorso di studi intrapreso (in questo mi ritengo fortunato).

Probabilmente invece per un lavoro più tecnico (quale può essere ad esempio il geometra, così come l'ingegnere o il fisico) questo aspetto riveste meno importanza.


Fine OT.

Redazione
Inviato: 5/11/2010 20:26  Aggiornato: 5/11/2010 20:26
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Una generazione di precari
RICKARD: "Tutto giusto, ma le rivolte e le pretese sono sempre sinonimo di non votarli più e basta? Oppure c'é anche dell'altro?"

Perchè hai detto niente.

Vedo infatti che il “non votarli più” continua a non essere capito. Io però gli articoli li ho scritti, spiegando bene cosa intendo. Non posso ogni volta ricominciare daccapo.

Si tratta di NON votare chi NON ti dia certe precise garanzie (non di “non votare” e basta).

Nel primo “non” sta la rivolta, nel secondo stanno le pretese.

Cominciamo a fare tutti così, e vedrai se basta o non basta.

temponauta
Inviato: 5/11/2010 21:02  Aggiornato: 5/11/2010 21:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: Una generazione di precari
Se il sistema non funziona, il sistema si cambia.
Il sistema di oggi si chiama usurocrazia ed hai i suoi cardini nel controllo del denaro (giudei e servitù sinarchiche) e della società (massoneria e derivati lobbistici).
In questo Paese ogni Presidente della Republica è immancabilmente un massone, di diritto, in quanto il Risorgimento è una creazione massonica (inglese per la precisione).
Palazzo Giustiniani, la seconda e più importante sede del Senato della "Repubblica" è coabitata anche dal Grande Oriente d'Italia.
Neanche serve parlare del controllo dei giudei nel mondo della finanza, delle banche, della cultura, della comunicazione.
In conclusione, come può essere cambiato il sistema?
Eliminando i cardini, ovvero giudei e massoni (comprendendo anche il vaticano).
Bell'impresa, ma come fare?
La via fu mostrata anni fa dal nazionalsocialismo: fu sicuramente esagerata, ma oggi si capisce benissimo perchè quei cardini impongono la pratica del mantra del male assoluto.
Io non subirò mai l'inganno di questi maledetti nemici dell'umanità.

Calvero
Inviato: 5/11/2010 21:27  Aggiornato: 5/11/2010 21:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Cominciamo a fare tutti così, e vedrai se basta o non basta.


Ovviamente, credo tu lo sappia, concordo.

Ho dato 2 anni della mia vita in movimenti nazionali e regionali, per dare respiro a questa consapevolezza.

Dici che siamo ancora in tempo?

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Calvero
Inviato: 5/11/2010 21:36  Aggiornato: 5/11/2010 21:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
@ temponauta

QUOTO con un appunto.

edit

E' vero che una strada fu mostrata dal nazionalsocialismo, così come è vero che non possa essercene un altra simile che non finisca, alla fine, per esagerare.

E' solo la coscienza che deve prendere atto di questo inganno così da cominciare a mettersi nell'ottica di cambiare noi stessi. Infatti il NON votare, intanto è comunque - fare da UOMINI - quel che si DEVE, accada quel che può (come la frase che è nella "voce del Sito").

Inoltre, come detto molte volte, non è detto che i risultati di questa "semina" spetti a noi vederli. Ci vuole anche l'umiltà di riconoscere che noi possiamo solo cominciare.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Notturno
Inviato: 5/11/2010 22:11  Aggiornato: 5/11/2010 22:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: Una generazione di precari
Forse è la somma dei troppi momenti di disgusto che sto provando sempre più spesso di fronte a certe notizie, ma a me sta venendo l'idea che sia tutto parte di un unico disegno.

Prima bastava che lavorasse solo il padre.
La madre restava a casa e la famiglia più o meno era economicamente a posto.

Poi il lavoro di casa è sparito, con l'aiuto degli elettrodomestici.

Cambiato qualcosa?

No. Ora le mogli DEVONO lavorare anche loro, altrimenti la famiglia non regge.

Prima uno. Oggi due: stesso reddito reale. E' voluto.

La tv ha abbassato la qualità delle sue trasmissioni sotto la soglia della coglionaggine.

Non è più una questione di tette&culi e basta.

E' fatta proprio in modo che ti induca a NON pensare. A non farti domande e a non farti ragionare lucidamente.

Il trash è voluto per gli effetti che ottiene, più che per semplici questioni di audience.

Teatro, cultura, approfondimento, arte, musica (classica), sociologia e tutto quanto sia più impegnativo di un "X-factor" è stato bandito.

Solo per audience?

La scuola pubblica viene smantellata.

Al suo posto finanziamenti per scuole religiose o elitarie che, tutt'al più sfornano indottrinati religiosi o tecnici gestionali e operai.

Nessuna tutela per i lavoratori.

Nessuna prospettiva di pensione.

Siamo diventati schiavi. Semplici schiavi a vita.

I sindacati sono stati occupati da co-gestori corresponsabili e correi, alla faccia di Giuseppe di Vittorio.

L'opposizione è svaporata e con lei una forte e plausibile alternativa.

Nessuno spazio possibile per gli ideali politici o anche soltanto sociali.

Secondo voi è tutto un caso?

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
peonia
Inviato: 5/11/2010 23:30  Aggiornato: 5/11/2010 23:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Una generazione di precari
Secondo voi è tutto un caso?


e certo che no! questo è il "succo" del complottismo, come lo intendo io, certo che c'è un disegno, a breve, medio e lungo termine......molto lungo.....e da mò!

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Rickard
Inviato: 5/11/2010 23:37  Aggiornato: 5/11/2010 23:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 5/11/2010 20:26:22

Ah, non preoccuparti, nessuna intenzione polemica o di riaprire lo "scontro" in questo thread su quel tema in particolare. Mi sembrava di aver visto un altro tipo di sfumatura, evidentemente sbagliavo.

My mistake, boss.

Calvero
Citazione:
Inoltre, come detto molte volte, non è detto che i risultati di questa "semina" spetti a noi vederli. Ci vuole anche l'umiltà di riconoscere che noi possiamo solo cominciare.

Sì ma non dirlo troppo in giro, sennò molte persone potrebbero pensare di mandare affanculo tutto e tutti, non per "pigrizia" ma perché oggettivamente il sacrificare completamente la propria esistenza in virtù di un obbiettivo che probabilmente non si riuscirà nemmeno a intravedere nell'arco di tutta una vita è chiedere tanto a una persona.

Obbiettivo che poi coinciderebbe con il famoso Bene Superiore immagino... No grazie, non mi ha mai convinto come traguardo da raggiungere. Troppe possibili e facili deviazioni di percorso.

Presa di coscienza collettivapossibile cominciando "piano piano"? Forse, chissà, ma l'umanità non ha una mente collettiva e nemmeno il modo di fare "alvearesco" tipico di altre forme di vita quali api e formiche. Lottare tutti per molte vite per un obbiettivo comune è alquanto estraneo a noi, e i precedenti storici dicono come temporanee e labili alleanze per giungere a uno scopo prefissato siano tutte svanite non appena raggiunto (più o meno) lo scopo e che il suddetto scopo sia stato dimenticato dalle generazioni successive.

Forse più che memoria storica ci servirebbe memoria genetica.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Calvero
Inviato: 6/11/2010 3:29  Aggiornato: 6/11/2010 3:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Sì ma non dirlo troppo in giro, sennò molte persone potrebbero pensare di mandare affanculo tutto e tutti, non per "pigrizia" ma perché oggettivamente il sacrificare completamente la propria esistenza in virtù di un obbiettivo che probabilmente non si riuscirà nemmeno a intravedere nell'arco di tutta una vita è chiedere tanto a una persona.

Obbiettivo che poi coinciderebbe con il famoso Bene Superiore immagino... No grazie, non mi ha mai convinto come traguardo da raggiungere. Troppe possibili e facili deviazioni di percorso.

Presa di coscienza collettivapossibile cominciando "piano piano"? Forse, chissà, ma l'umanità non ha una mente collettiva e nemmeno il modo di fare "alvearesco" tipico di altre forme di vita quali api e formiche. Lottare tutti per molte vite per un obbiettivo comune è alquanto estraneo a noi, e i precedenti storici dicono come temporanee e labili alleanze per giungere a uno scopo prefissato siano tutte svanite non appena raggiunto (più o meno) lo scopo e che il suddetto scopo sia stato dimenticato dalle generazioni successive.


Bellissimo intervento Rickard. Meriterebbe un topic a parte. Per quel che vale, il mio plauso

Citazione:
Obbiettivo che poi coinciderebbe con il famoso Bene Superiore immagino...


Infatti. La verità fa male. E non è da poco che va girando quest'affermazione

D'altronde, come poter sperare di cogliere i frutti di una pianta se prima non vogliamo farla crescere? E' la vita. I poteri sono ingiusti; le persone sono vigliacche cattive o buone; ma la vita no, la vita non è ingiusta né giusta, né buona né cattiva; essa si mostra per come è stata costruita, noi (volente o nolente) ne siamo figli e padri, padri e figli. Secoli di oppressione, manipolazione, inganno, auto inganno, e menti (le nostre) cedute alle ideologie e ai colori e ora qualcuno magari anche si sogna il mondo migliore [anche solo minimamente non potrà esserlo] nell'arco della sua breve esistenza!? Ridi prima tu o prima io?

sì come no.. questo, amico, è lo scotto da pagare ... non lo vogliamo pagare? e sia. Fanculo... Trallalero trallalà .... avanti popolo.. bandiera **** [mettetelo voi il colore, poco cambia ]

... non vogliamo cominciare a pagarlo? no problem ... in contesti diversi, con inganni e auto inganni diversi, con un popolo diversamente Boe ma sempre Boe comunque, tra un secolo si sarà ancora lì: a chiedersi e a chiedere a chi delegarsi, a chi cedere la propria mente e a quale colore vendere il proprio culo e l'anima.

Citazione:
Forse più che memoria storica ci servirebbe memoria genetica.


Centro! questo è il nocciolo: è tutto qui.

Dura ammettere di aver perso eh! .. patetica razza umana, se non ammettiamo profondamente la nostra disfatta, non potremmo mai liberarci dal Virus dell'inganno, esso può morire solo se noi moriamo con lui.. Cioè se cambiamo profondamente. Il male minore mostra sé stesso ai polli, e nasconde la parte in ombra ... quella che non vogliamo vedere e ci piace votare.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Redazione
Inviato: 6/11/2010 7:04  Aggiornato: 6/11/2010 7:04
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Una generazione di precari
RICKARD: Scusami tu. A mia volta ero forse troppo sulla difensiva.

(Sai come, l'età avanza, la sclero incalza... )

Makk
Inviato: 6/11/2010 11:21  Aggiornato: 6/11/2010 11:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Rickard:
Sì ma non dirlo troppo in giro, sennò molte persone potrebbero pensare di mandare affanculo tutto e tutti, non per "pigrizia" ma perché oggettivamente il sacrificare completamente la propria esistenza in virtù di un obbiettivo che probabilmente non si riuscirà nemmeno a intravedere nell'arco di tutta una vita è chiedere tanto a una persona.
Intanto quando c'erano moltitudini unite con obbiettivi, "iddi" ne avevano paura, oggi non ne hanno più.

A te e a Calvero stanno sul cazzo le moltitudini, e ok, un pelino elitario ma ognuno è libero di nietzscheizzarsi come vuole (x Calv shakeriamo anche una parte di Schopenauer)... dunque niente bene comune, niente occuparsi dei più deboli, niente desiderio di coinvolgere tuo fratello in una lotta: ognuno per sé, solo i migliori fra noi e blabla...
... però sul modo per tornare, non dico a fargli paura, ma almeno a preoccuparli... qualche domanda bisogna pur farsela, prima o poi.
O no?
Citazione:
Presa di coscienza collettivapossibile cominciando "piano piano"? Forse, chissà, ma l'umanità non ha una mente collettiva e nemmeno il modo di fare "alvearesco" tipico di altre forme di vita quali api e formiche.
Ah. Quindi anche la storia che l'uomo è fondamentalmente cooperativo e che senza Lo Stato tutto si auto-organizzerebbe per il meglio sarebbe una minchiata?

No perché la differenza fra "condivisione di intenti/obbiettivi" (ne pesco uno dal bussolotto: l'abbattimento dello stato) e "intelligenza del formicaio" è solo una sfumatura. Basta la solita, innocente, estremizzazione e si passa dall'una all'altra (ma convinti di essere molto razionali: hai solo stretchato la realtà... giusto poco-poco)

Citazione:
Lottare tutti per molte vite per un obbiettivo comune è alquanto estraneo a noi, e i precedenti storici dicono come temporanee e labili alleanze

Dunque... la Storia (maiuscolo) ci dimostra che infallibilmente le alleanze sono temporanee e labili anche se dette allleanze durano molte vite!?

Sorvolando sui due corsivi (che già ci sarebbe da discutere) ma della "lieve" incongruenza fra i 2 grassetti!?

Calvero
Inviato: 6/11/2010 15:49  Aggiornato: 6/11/2010 17:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
A te e a Calvero stanno sul cazzo le moltitudini, e ok, un pelino elitario ma ognuno è libero di nietzscheizzarsi come vuole (x Calv shakeriamo anche una parte di Schopenauer)... dunque niente bene comune, niente occuparsi dei più deboli, niente desiderio di coinvolgere tuo fratello in una lotta: ognuno per sé, solo i migliori fra noi e blabla...
... però sul modo per tornare, non dico a fargli paura, ma almeno a preoccuparli... qualche domanda bisogna pur farsela, prima o poi.
O no?


NO

Nessun desiderio elitario si agita nei meandri della mia testolina: io stesso mi sono dato da fare poiché credo nella collettività. I pensieri che qui ho espresso avevano e hanno un fondamento naturale già da prima.

Ne parlai proprio con te una volta, non ricordo. Non esiste una foresta, esiste un albero ..un altro albero .. ancora un albero e un albero ancora, che creano una foresta. Il problema è che agire per una foresta con le braccia di un contadino è una stronzata galattica. E qui l'illusione del voto: cioé illudere la massa che con le elezioni, la gente possa acquisire delle braccia tanto grandi da abbracciare una foresta. Questa è l'illusione orwelliana: cioè creare falsi problemi per far sì che falsi eroi ci si impiccino e ci si impicchino. Noi non possiamo sconfiggere una foresta, dobbiamo NON inquinare il terreno comune, dobbiamo credere in noi stessi senza applicare un iconografica idea di bene e di male.

Poiché solo con questa piena maturazione è possibile concatenare una sequenza cooperativa di bene comune (questa la "semina" a cui mi riferivo). Il problema, come per tutte le cose, è il baricentro. La massa non ha baricentro, poiché non può averlo: l'uomo sì invece, può cercare il suo baricentro. Detto questo non possiamo nemmeno illuderci che l'uomo non sia malvagio e anche disfattista e in molti, cosa assai nota, NON hanno a cuore (termine affatto romantico) la libertà e l'amore per il prossimo. Allontanarsi da questi individui non è un processo elitario e lo sai anche tu Makk: costoro non devono essere compatiti. Possiamo dare al limite un esempio, ma non compatirli.

La massa è sempre ubriaca. Barcolla. Non può avere baricentro. Vino veritas: quello che ci racconta come e cosa la massa sta "facendo" al mondo.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pispax
Inviato: 6/11/2010 18:36  Aggiornato: 6/11/2010 18:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Una generazione di precari
Makk

Citazione:
Ah. Quindi anche la storia che l'uomo è fondamentalmente cooperativo e che senza Lo Stato tutto si auto-organizzerebbe per il meglio sarebbe una minchiata?


Anche tolta dal contesto in cui la dici, che è un contesto nel quale non mi va di entrare, questa frase apre spazio a riflessioni.


Secondo me nella prima parte SI: sostenere che l'uomo sia fondamentalmente cooperativo è abbastanza una minchiata.

In linea di massima siamo cooperativi solo in funzione del bisogno. Quanto maggiore è la miseria o la pressione dei predatori, quanto più cooperiamo. Quando questo bisogno cessa, tendenzialmente anche la cooperazione ha poca vita davanti a sé.

Uno degli esempi più belli di cooperazione sono state le SMS: visto che da vecchi moriremo tutti di fame, allora autotassiamoci e garantiamo un sussidio ai soci SUPERSTITI.
Senza che nessuno avesse garanzie sul fatto di essere fra quelli.

Però lo storia non riporta nessun caso di un socio di una sms che, dopo aver fatto dei bei soldoni, continuasse a esserne socio. E pazienza se la sua defezione indeboliva quel sistema.
Una volta che cessa lo stato di bisogno, cessa anche la volontà di cooperare.

Almeno con gli altri poveracci.
Si cercano al limite altri tipi di cooperazione che ci permettano meglio di tutelare i NOSTRI interessi.
Se riteniamo che i nostri interessi non abbiano giovamento da una qualunque collaborazione, e/o se riteniamo che nessuna minaccia esterna possa nuocerci, allora tendenzialmente cessiamo di cooperare del tutto.


Un altro bell'esempio sono gli operai che hanno messo su la fabbrichetta, e sono diventati padroni.
Quando erano operai allora ci voleva il sindacato, e "dobbiamo stare uniti", e le "giuste rivendicazioni".
Miseria = solidarietà e compattezza sociale.

Quando si son fatti il Cayenne allora il sindacato è diventato il nemico, le "giuste rivendicazioni" sono diventate un'insopportabile estorsione, e se qualcuno si prova a dire agli altri operai "dobbiamo stare uniti" s'inventano qualcosa e lo licenziano subito.
Oppure licenziano tutti e se ne vanno a "cooperare" in Indonesia, dove il costo mensile di un operaio è di 50$ invece che 2400 €.


La miseria porta cooperazione fra la gente, la ricchezza porta egoismo.
Eppure se questo fosse un tratto distintivo dell'umanità, miseria e ricchezza non farebbero differenza.

Io credo che l'uomo sia un animale sociale. Su questo non ho dubbi.
Ne ho tantissimi invece sul fatto che sia un animale cooperante.




La seconda parte - sempre a mio avviso - è comunque una minchiata.
Anche se meno: qui si va per provare a indovinare, visto che nella storia non ci sono esperienze anarchiche tali da poter costituire un precedente.
Quelle poche che sono nate hanno avuto una vita brevissima, oppure si sono limitate all'ambito della comunità nanoscopica.

Dire che "senza Lo Stato tutto si auto-organizzerebbe per il meglio" è una cosa che sta in piedi o no?

Bella domanda.
Al momento l'unica cosa che sappiamo PER CERTO è che la stragrande maggioranza della gente non coopera neppure quel minimo indispensabile per abbatterlo, questo benedetto Stato.
A quanto pare è un'esigenza sentita da pochissima gente.
Molte più persone invece sentono l'esigenza di abbattere "il Sistema", che però è una cosa del tutto diversa: non implica necessariamente la scomparsa dello Stato, piuttosto mira alla sostituzione del "sistema" con un "sistema" migliore

In ogni caso, sia quelli (pochi) che vogliono l'abbattimento dello Stato che quelli (un po' di più) che vogliono l'abbattimento del "sistema" costituiscono una minoranza abbastanza esigua.

Una maggioranza corposa della popolazione invece si trova abbastanza bene sia con lo Stato che con il "Sistema".



E questo apre la porta ai dubbi sul significato di "meglio".
Stando così le cose, se domattina scomparisse lo Stato anche secondo me la gente si "si auto-organizzerebbe per il meglio": provvederebbe subito a creare un nuovo Stato che sostituisca il primo.


E qui tocca sperare disperatamente che la magia esista, e che il primo Stato sia scomparso solo a causa di un sortilegio.
Perché in ogni altra eventualità, e in particolare se il primo Stato è stato abbattuto in modo traumatico, il nuovo Stato sarà peggiore di quello che lo ha preceduto.

LoneWolf58
Inviato: 6/11/2010 19:28  Aggiornato: 6/11/2010 19:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Autore: Pispax Inviato: 6/11/2010 18:36:18
...
Io credo che l'uomo sia un animale sociale. Su questo non ho dubbi.
Ne ho tantissimi invece sul fatto che sia un animale cooperante.
...
Bell'intervento che condivido... aggiungo solo il mio dubbio che sia anche un animale... intelligente.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Rickard
Inviato: 6/11/2010 21:09  Aggiornato: 6/11/2010 23:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Una generazione di precari
Makk
Citazione:
Ah. Quindi anche la storia che l'uomo è fondamentalmente cooperativo e che senza Lo Stato tutto si auto-organizzerebbe per il meglio sarebbe una minchiata?

E chi ha mai detto che l’uomo è “fondamentalmente cooperativo”? Io no di certo. Io dico solo che non voglio avere una entità informe e invasiva (lo Stato) che mi minaccia con la forza fisica se non gli consegno il frutto del mio lavoro in cambio di “servizi” scadenti e che nella maggior parte dei casi nemmeno ho chiesto e di cui nemmeno usufruisco.

Non mi chiedo se l’esistenza fuori da vicoli bui pieni di rapinatori possa essere potenzialmente più pericolosa, mi “accontento” di uscire da questi vicoli bui dove sicuramente si annidano aggressori e rapinatori.

Citazione:
No perché la differenza fra "condivisione di intenti/obbiettivi" (ne pesco uno dal bussolotto: l'abbattimento dello stato) e "intelligenza del formicaio" è solo una sfumatura. Basta la solita, innocente, estremizzazione e si passa dall'una all'altra (ma convinti di essere molto razionali: hai solo stretchato la realtà... giusto poco-poco)

La similitudine con gli alveari non è per evocare una mente collettiva, è solo per sottolineare una evidente differenza tra l’essere umano e altre forme di vita che naturalmente si strutturano in società e gruppi (anche complessi) dove tutti gli elementi lavorano all’unisono per uno scopo che rimane comune.

Condividere un obbiettivo vuol dire che al massimo si coopera per il raggiungimento di quell’obbiettivo e poi, non appena raggiunto, ognun per sé e Dio per tutti. Proprio come prima.

Citazione:
Dunque... la Storia (maiuscolo) ci dimostra che infallibilmente le alleanze sono temporanee e labili anche se dette allleanze durano molte vite!?

La Storia (sempre in maiuscolo) ci mostra che le alleanze fra gruppi più o meno espansi dura solo finché chi ha determinato quelle alleanze (e quindi le elite) non ritengono quella alleanza vantaggiosa, dopodiché tutte inevitabilmente si frantumano in virtù di interessi particolari che entrano in contrasto gli uni con gli altri. Dimmi te dove sia nella Storia un’alleanza che non sia stata tradita o un giuramento che non sia stato infranto. Alleanze fatte da gruppi di elite possono durare anche qualche generazione, ma qui si parlava di un’unità di intenti di tutto (o quasi) il popolo in grado di perdurare per svariate generazioni. Non mi sembra una cosa fattibile all’atto pratico per l’estraneità alla natura stessa dell’uomo di avere una condotta “alvearesca” per lassi di tempo così lunghi. Ma puoi sempre pensare ch invece ne è benissimo in grado, se ti fa piacere.

È semplicemente lo stesso tipo di cooperazione tra chi è costretto alla collaborazione per arrivare a un obbiettivo altrimenti irraggiungibile, sempre guardando l’“altro” in cagnesco e sempre pronto a sfoderare il pugnale con la sinistra mentre con la destra ci si stringe la mano.

Credete che sia possibile convincere la quasi totalità della popolazione a perseguire in modo lentissimo e costante un obbiettivo prospettandogli di sacrificarvi l’intera esistenza senza vedere nessun effetto reale? Buon per voi. Credete che sia possibile mantenere costante nel tempo questo grado di consapevolezza, una volta raggiunto al prezzo di infiniti sacrifici, preservandolo dalla propaganda e da tutte le armi del Potere? Buon per voi. Ma soprattutto: credete di riuscire a trasmettere a chi verrà dopo l’immane valore di questo risultato in modo che venga sempre conservato e protetto, senza che l’oblio lo faccia naufragare e che la storia si ripeta? In quel caso peggio per voi.

Anche ponendo la riuscita del “piano”, la preservazione del suo risultato è qualcosa di talmente improbabile, di talmente fragile, da indurre ragionevolmente a pensare che tutto vada a finire nel cesso.

Tu parti da un seme (l’Idea), cerchi il terreno su cui possa attecchire (la Gente), prepari il terreno (depurazione dalle stronzate di regime, pensare con la propria testa ecc.), pianti il seme (fase di Presa di Coscienza), lo devi continuamente accudire e nutrire perché germini anziché morire (costante opera di diffusione ininterrotta per anni e anni), infine devi difendere la pianta nata dalle varie intemperie (il Potere che ovviamente cerca di distruggerla per preservarsi) e solo a quel punto puoi cogliere il frutto di un simile titanico lavoro. Solo che coloro che coglieranno quei frutti non saranno le stesse persone che iniziarono il percorso, perché se va bene sono passati almeno 100 anni. Come potremo far capire a queste nuove generazioni quanto quei frutti siano importanti? Come faremo a insegnargli quanti sacrifici ci sono voluti? Come reggeremo allo scorrere del tempo, alla dimenticanza, alla perdita di valore nel cuore delle persone di questo traguardo?

Tanto è inutile. È un arrampicarsi sugli specchi. Certe cose (quasi tutte, invero) o le provi personalmente oppure non saprai mai cosa significano, le conoscerai per sentito dire, potrai immaginartele, ma non saprai mai cosa davvero vogliono dire.

Come il classico esempio che tutti abbiamo sperimentato del nonno che ci racconta le sue esperienze durante la guerra. Per quanto ce ne abbia parlato, per quanto ci abbia narrato della paura, delle insicurezze e di tutto ciò che è la guerra, noi non ne sappiamo nulla, ne abbiamo solo sentito parlate.

Questo rischia di essere il destino che tocca alla pianta della consapevolezza nata nonostante tante difficoltà. Il troppo tempo richiesto farà dimenticare a chi dopo dovrà custodire quella pianta il suo valore, e finirà col morire rinsecchita.

La storia non si ripete per una maledizione divina, si ripete perché per quanto tu possa lanciare ammonimenti chi viene dopo dovrà scottarsi personalmente per capire che il fuoco brucia.

Per questo io credo che una unione di intenti così vasta e così diffusa sia impossibile. Non si tratta di disfattismo, non si tratta di non riuscire a crederci, si tratta di questa caratteristica umana.

L'ho già detto e lo ripeto: per questo tipo di obbiettivi più che memoria storica occorrerebbe memoria genetica.

Mi si dirà che anche un eventuale abbattimento dello Stato andrà incontro agli stessi ostacoli. È vero, ma solo in parte.

Non si tratta di convincere l’intera popolazione che c’è il “modo giusto” di usare la democrazia, non si tratta di mantenere vivo e attivo questo impegno per decine e decine di anni, si tratta, più “semplicemente”, di mostrare alla gente lo stato per quello che è: un ente prevaricatore che, arrogandosi il monopolio legale della forza fisica, detta a tutti le sue condizioni.

In un ipotetico scenario dove lo stato è abbattuto bisognerebbe prima vedere se le persone riescono a cogliere tutti i possibili vantaggi del vivere in modo diverso, senza quell’informe essere sempre ad alitarti col fiato sul collo, le possibilità che ci sia un ritorno allo Stato sono certamente più esigue di quelle che semplicemente (come infinite volte è già accaduto) il risultato ottenuto (la pianta dai frutti della Consapevolezza) non venga dimenticato dalle nuove generazioni che ancora vivono all’interno dello Stato e del meccanismo dello Stato, che cerca continuamente di distruggere la pianta.

È più difficile proteggere un tesoro (ammesso che sia possibile ottenerlo) da una belva feroce che cerca continuamente di distruggerlo piuttosto che abbattere una volta per tutte la belva e dare un’occhiata a cosa ci può essere oltre lo steccato.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Pyter
Inviato: 6/11/2010 21:33  Aggiornato: 6/11/2010 21:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Una generazione di precari
80 persone su cento che vanno a votare e poi si ha il coraggio di dire che l'uomo non è un animale cooperativo.
Davanti a questi fenomeni di degenerazione cooperativistica tutt'al più ci si potrà chiedere se è un animale intelligente.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Calvero
Inviato: 6/11/2010 22:17  Aggiornato: 7/11/2010 1:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Citazione:

La storia non si ripete per una maledizione divina, si ripete perché per quanto tu possa lanciare ammonimenti chi viene dopo dovrà scottarsi personalmente per capire che il fuoco brucia.

Per questo io credo che una unione di intenti così vasta e così diffusa sia impossibile. Non si tratta di disfattismo, non si tratta di non riuscire a crederci, si tratta di questa caratteristica umana.


Esatto Rickard. Infatti, domandiamoci invece perché, per secoli, la macchinazione delle élite riesce a trasmigrare, da individuo a individuo, il suo SCOPO. Il loro scopo. Scopo sempre più vicino alla chiusura del cerchio. Perché per noi è impossibile e per loro no? semplice: perché loro ci credono. Perché loro non si preoccupano di essere vanitosi. Nella loro spietatezza, a differenza del gregge umano, loro sono umili. Le élite sono ingorde del potere non perché lo vogliono per scopi personali, ma perché mirano al loro bene supremo, che è più importante del loro passaggio in questa esistenza. Mentre per la massa che fondamentalmente non crede in un Bene che vada al di là della sua stessa esistenza, continuerà ad essere Kapò di sé medesima. E' entrata nel LOOP. Questo è il nostro Limbo. In poche parole quello che è descritto in 1984. Per questo nelle alte sfere della Massoneria vi è un percorso di illuminazione individuale da seguire. Loro lo sanno che non esiste una foresta ma esistono "solo" una moltitudine di alberi. Ognuno si carica il suo compito. Fondamentalmente sono neutrali. Non hanno colori. I colori li hanno inventati per il gregge umano. Per questo la mentalità di Pispax corre subito al riparo e decide di non credere al complotto come spesso sottolinea per trovare una fuga alle sue paure. Altrimenti a lui gli si rompe il giocattolo. Pispax, comunque, in questo loop trova gratificazioni esistenziali e quindi non potrà ammettere che esiste. Si torna sempre lì. Lui, come la massa, è prigioniero dell'ideale. Qualsiasi esso sia.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pispax
Inviato: 7/11/2010 3:04  Aggiornato: 7/11/2010 4:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Una generazione di precari
Calvero

Citazione:
I colori li hanno inventati per il gregge umano. Per questo la mentalità di Pispax corre subito al riparo e decide di non credere al complotto come spesso sottolinea per trovare una fuga alle sue paure. Altrimenti a lui gli si rompe il giocattolo. Pispax, comunque, in questo loop trova gratificazioni esistenziali e quindi non potrà ammettere che esiste. Si torna sempre lì. Lui, come la massa, è prigioniero dell'ideale. Qualsiasi esso sia.


Quello che ho scritto è lì.




Ho svariate decine di chili di testi a supporto, se serve.
Visto che tutto sommato si tratta di argomentazioni abbastanza banali, se proprio servisse credo se ne possano trovare anche molti di più.
(per esempio l'analisi disaggregata delle politiche industriali e dei flussi di voto)



Se quello che dico non ti piace, sei libero di confutarlo.
Quantomeno sarà divertente leggere il tentativo.





Invece noto con estremo piacere che te - di nuovo - non ti ci provi nemmeno a tentare di confutare le mie affermazioni: ti limiti a criticare Pispax come persona.
Un po' come fa Attivissimo con Mazzucco.(1)

L'"estremo piacere" nasce dalla constatazione che proprio te, nel thread sull'aborto apero da benitoche, ti sei enormemente adombrato perché Notturno aveva banalmente trovato "mellifllue" alcune tue osservazioni, e hai addirittura preteso delle scuse.

A questo proposito riporto l'inizio della replica che ti ha fatto proprio Notturno rispetto alla questione:

Citazione:
Sai, Calvero, quando uno si esprime in un forum a colpi di “va a cagare nelle ortiche” oppure di “cagati in mano e prenditi a schiaffi” (e molto altro ancora, che taccio solo per pigrizia nella ricerca o anche di schifo nel riportare certe frasi sui bacarozzi inseminatori)...





Come dire: se qualcuno critica TE allora è Peccato Mortale; ma nella tua opinione a TE evidentemente è concessa licenza.

Avanti popolo: la coerenza innanzi tutto.




(1) EDIT: a proposito: tanto per restare in argomento, ti garantisco che, sapendo con chi si ha a che fare, leggere alcuni tuoi commenti a questo articolo è stata fonte di spasso infinito.

temponauta
Inviato: 7/11/2010 10:56  Aggiornato: 7/11/2010 10:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: Una generazione di precari
Autore: Rickard
Citazione:

Tu parti da un seme (l’Idea), cerchi il terreno su cui possa attecchire (la Gente), prepari il terreno (depurazione dalle stronzate di regime, pensare con la propria testa ecc.), pianti il seme (fase di Presa di Coscienza), lo devi continuamente accudire e nutrire perché germini anziché morire (costante opera di diffusione ininterrotta per anni e anni), infine devi difendere la pianta nata dalle varie intemperie (il Potere che ovviamente cerca di distruggerla per preservarsi) e solo a quel punto puoi cogliere il frutto di un simile titanico lavoro. Solo che coloro che coglieranno quei frutti non saranno le stesse persone che iniziarono il percorso, perché se va bene sono passati almeno 100 anni. Come potremo far capire a queste nuove generazioni quanto quei frutti siano importanti? Come faremo a insegnargli quanti sacrifici ci sono voluti? Come reggeremo allo scorrere del tempo, alla dimenticanza, alla perdita di valore nel cuore delle persone di questo traguardo?



100 anni?
Dipende dal seme.
Al Nazionalsocialismo bastarono quindici anni e ancora oggi, nonostante il demoniaco lavoro di cancellazione imposto dai nemici dell'umanità, ha un potenziale enorme di presa sulle coscienze dei popoli occidentali.
Come fa notare giustamente Calvero, non si tratta di desiderare repliche ottuse di un fenomeno circoscritto in quel tempo ormai passato, ma, se si vuole veramente provare a cambiare un sistema oppressivo che non lascia più spazi neppure all'immaginazione, occorre fare proprie e utilizzare quelle leve magiche che hanno assicurato una grandezza assoluta al nazionalsocialismo, ovvero:
- un'idea archetipa fondante (ieri il superuomo ariano alla ricerca delle sue radici pregiudee; oggi l'uomo nuovo "cosmico" che aspira alla superciviltà extraterrestre);
- una volontà incrollabile fonte di potenza (il tronfo delle volontà);
- un simbolo catalizzatore di energia pura eterica (ieri la svastica, oggi un qualcosaltro).
E' questo che fa paura del nazionalsocialismo ai padroni del pianeta che affamano (cioè precarizzano) la gente comune.

incredulo
Inviato: 7/11/2010 11:19  Aggiornato: 7/11/2010 11:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: Una generazione di precari
Citazione:

Al Nazionalsocialismo bastarono quindici anni e ancora oggi, nonostante il demoniaco lavoro di cancellazione imposto dai nemici dell'umanità, ha un potenziale enorme di presa sulle coscienze dei popoli occidentali. Come fa notare giustamente Calvero, non si tratta di desiderare repliche ottuse di un fenomeno circoscritto in quel tempo ormai passato, ma, se si vuole veramente provare a cambiare un sistema oppressivo che non lascia più spazi neppure all'immaginazione, occorre fare proprie e utilizzare quelle leve magiche che hanno assicurato una grandezza assoluta al nazionalsocialismo, ovvero:

Come esempio non e' proprio il massimo, anche perche' il nazionalsocialismo e' stato finanziato proprio da quel gruppo di persone da te definiti nemici dell'umanita', e si e' sviluppato in poco tempo proprio perche' voluto e tollerato. Aggiungo che il simbolo del nazismo era la Svastica ROVESCIATA, chiaro simbolo oscuro, nel senso di diabolico, in quanto il significato originario della svastica e' il sole.

Un saluto

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
NumberSix
Inviato: 7/11/2010 13:31  Aggiornato: 7/11/2010 13:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/1/2008
Da: Babylon
Inviati: 175
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Come esempio non e' proprio il massimo, anche perche' il nazionalsocialismo e' stato finanziato proprio da quel gruppo di persone da te definiti nemici dell'umanita', e si e' sviluppato in poco tempo proprio perche' voluto e tollerato. Aggiungo che il simbolo del nazismo era la Svastica ROVESCIATA, chiaro simbolo oscuro, nel senso di diabolico, in quanto il significato originario della svastica e' il sole.



Non diciamo boiate perfavore, mi speighi come fai a ROVESCIARE un simbolo circolare? La swastika nazista era girata di 45 gradi ma comunque veniva usata in entrambi i versi ed ogni modo non ce nessuna interpretazione diabolica ne in un senso ne nell'altro. O forse vorresti dire che i Giainisti sono oscuri e diabolici visto che la storica swastika hindu usata da loro ha lo stesso verso "standard" di quella usata dalla feccia nazista?

"Be the change that you want to see in the world." - Mohandas Gandhi
incredulo
Inviato: 7/11/2010 13:58  Aggiornato: 7/11/2010 13:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: Una generazione di precari
Citazione:

Non diciamo boiate perfavore, mi speighi come fai a ROVESCIARE un simbolo circolare? La swastika nazista era girata di 45 gradi ma comunque veniva usata in entrambi i versi ed ogni modo non ce nessuna interpretazione diabolica ne in un senso ne nell'altro. O forse vorresti dire che i Giainisti sono oscuri e diabolici visto che la storica swastika hindu usata da loro ha lo stesso verso "standard" di quella usata dalla feccia nazista?

Hai perfettamente ragione, ma il simbolo del sole ha i "rabbi" della svastica a sinistra quella nazista a destra come quella indu', ma la rotazione di 45 gradi non e' casuale.
Simbolicamente nel simbolo nazista, il sole ruota al contrario, ed e' noto che il satanismo usa una moltitudine di simboli invertiti.
Non voglio comunque andare o.t., ma il mio pensiero, considerando storicamente il nazismo, ritiene quest'ultimo piu' vicino al potere giudaicomassonico che realmente antagonista.

Un saluto

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
temponauta
Inviato: 7/11/2010 14:06  Aggiornato: 7/11/2010 14:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/4/2010
Da:
Inviati: 2040
 Re: Una generazione di precari
Ragazzi non avevo nessuna intenzione di iniziare un discorso pro-svastica o pro-nazionalsocialismo, anche perchè è completamente O.T. rispetto al tema dei precari.
Ho invece inteso segnalare che per abbattere questo regime oppressivo che fabbrica fame e sofferenza da millenni, si possono adottare gli elementi archetipi che hanno fatto la potenza del nazionalsocialismo in tempo record.
Chiaramente cambiando finalità e sistemi.
Saluti

Calvero
Inviato: 7/11/2010 16:41  Aggiornato: 7/11/2010 17:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Citazione:


Come dire: se qualcuno critica TE allora è Peccato Mortale; ma nella tua opinione a TE evidentemente è concessa licenza.

Avanti popolo: la coerenza innanzi tutto.



Vai anche tu sulle ortiche ... interessante è invece che l'albero della discussione creatosi sul tema "Aborto" dice benissimo in che cosa è scaturito il contraddittorio tra me e Notturno, infatti anche dopo ne ho spiegato le motivazioni. Nessuno qua è esente dall'essersela tirata sui denti con un altro ... e ci sono volte in cui si può chiedere - scusa - (come ho fatto) e volte in cui si può chiedere di averle, né più né meno.

Anche qui, come per la politica, riesci a particellizzare le argomentazioni altrui per nascondere dietro il tuo dito le tue bugie. Penso sempre di più che sei un sindacalista (questo solitamente è il loro giochetto). Il fatto che tu asserisca che hai argomentato non significa che ci sia qualcosa da smontare; il Topic intero da un milione di pagine (questo cazzo di voto) è lì a dimostrare che tu hai difeso solo il tuo giocattolo, solamente questo dimostra... (cosa ci sarebbe da confutare ?? ) ma non hai portato nessun riscontro dimostrabile sull'utilizzo realmente corroborante che le elezioni rappresenterebbero. Lo sanno anche i sassi.


Le tue affermazioni sono già confutate. In tutti questi Topic, in Home Page e nei Forum. Sei tu che con le fette di prosciutto sopra gli occhi (probabilmente di colore rossastro) non vedi che siti come LC sono qui a dimostrare l'inefficienza e l'insostenibilità del sistema elettorale odierno. Ci sono soltanto 50 anni dietro il nostro cammino a dimostrare che tu PISPAX, inteso come tipo di cittadino votante, sei OBSOLETO.

Il mio non è un attacco personale, a differenza del tuo che ci si avvicina molto e che sei andato a cercare riflessioni in altri Topic per screditare la mia credibilità. Ovviamente libero di non considerarmi credibile. Il punto è che il tuo pensiero è univoco e lo identifichi perfettamente nel tuo dire chi sei (questo ruolo lo brami e quel ruolo attacco) .... tranne quando qualcuno ti chiede se sei nei sindacati o in politica; o quando qualcuno ti chiede di fare i nome di chi voterai; o di quelli almeno che hai votato fino ad adesso ... e, per magia, qui non ci senti chissà perché ... Non hai nemmeno il coraggio delle tue idee.

Un po patetico, diciamolo, anche il fatto di accostarmi ad Attivissimo ... quando invece proprio tu - come fa il Debunker - che non vuole ammettere la demolizione controllata, anche tu non vuoi ammettere il controllo della demolizione controllata di quella politica IDEALE che ancora tu VUOI illuderti che esista. Ed è sotto il naso di tutti. Riesci anche a far l'arrampicata degli specchi più grande della storia come se la politica fosse un male minore cui cedere la nostra dignità. Continua coi LEGO Pispax, continuo a tenerti d'occhio insieme al tuo giocattolo.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
LoneWolf58
Inviato: 7/11/2010 18:54  Aggiornato: 7/11/2010 18:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Un po patetico, diciamolo, anche il fatto di accostarmi ad Attivissimo ...


Citazione:
Le tue affermazioni sono già confutate. In tutti questi Topic, in Home Page e nei Forum.



La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Calvero
Inviato: 7/11/2010 19:42  Aggiornato: 7/11/2010 19:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Autore: LoneWolf58 Inviato: 7/11/2010 18:54:33





Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pispax
Inviato: 8/11/2010 0:56  Aggiornato: 8/11/2010 1:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Una generazione di precari
Calvero


Citazione:
Anche qui, come per la politica, riesci a particellizzare le argomentazioni altrui per nascondere dietro il tuo dito le tue bugie. Penso sempre di più che sei un sindacalista (questo solitamente è il loro giochetto). Il fatto che tu asserisca che hai argomentato non significa che ci sia qualcosa da smontare; il Topic intero da un milione di pagine (questo cazzo di voto) è lì a dimostrare che tu hai difeso solo il tuo giocattolo, solamente questo dimostra...
...
tranne quando qualcuno ti chiede se sei nei sindacati o in politica; o quando qualcuno ti chiede di fare i nome di chi voterai; o di quelli almeno che hai votato fino ad adesso ... e, per magia, qui non ci senti chissà perché ... Non hai nemmeno il coraggio delle tue idee.


E quindi, DI NUOVO, continui a parlare di me invece che delle cose che dico.

Come Attivissimo che invece di rispondere alle 12 domande dice che Mazzucco è un pirla.
Il mondo è brutto perché a volte non è vario.






Citazione:
Le tue affermazioni sono già confutate. In tutti questi Topic, in Home Page e nei Forum.


Certo, certo: debunkato tutto.







Citazione:
Sei tu che con le fette di prosciutto sopra gli occhi (probabilmente di colore rossastro)


Ovviamente si.
Più che "rossastro" direi tendente al porpora.

Il concetto di prosciutto di tacchino, che è a carne bianca, per me è una cosa ridondante e inutile.
Se serve invece potrei addirittura tenere un seminario sulle differenza fra il Pata Negra e il Prosciutto di Grigio, con tanto di vini d'accompagnamento.







Citazione:
Il mio non è un attacco personale, a differenza del tuo che ci si avvicina molto e che sei andato a cercare riflessioni in altri Topic per screditare la mia credibilità.


Chiedo scusa.
Il problema è che dopo aver vantato i pregi di un modello sociale "alternativo" che ti sei ben guardato dall'illustrare, e dopo esserti guardato bene anche dallo spiegare come secondo te questo modello può essere raggiunto, e dopo aver limitato le tue "confutazioni" a dare dell'idiota a chiunque ti contraddicesse, onestamente non pensavo che tu ne avessi una.
Di credibilità, intendo.

A proposito: buffo che proprio tu ti lamenti di questa cosa, dopo che praticamente ogni tua "argomentazione" contro chi ti contraddiceva ha sempre avuto un'esagerazione di elementi ad hominem.
I tuoi due ultimi post ne sono solo un esempio.
Vedo che la vecchia politica del "chiagne e fotte" è sempre un evergreen.






Citazione:
Continua coi LEGO Pispax, continuo a tenerti d'occhio insieme al tuo giocattolo.


Compito poco faticoso: io sono qui.
E se ho qualcosa da dire la dico.

Puoi "tenermi d'occhio" come chiunque altro si prenda la briga di leggere i miei post.
Ci tengo a rassicurarti: non importa neppure che ti sposti dalla sedia.

Redazione
Inviato: 8/11/2010 2:38  Aggiornato: 8/11/2010 2:38
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Una generazione di precari
Ehm ehm...

Calvero
Inviato: 8/11/2010 2:47  Aggiornato: 8/11/2010 2:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
E quindi, DI NUOVO, continui a parlare di me invece che delle cose che dico.


... se si tratta di dimostrare un tuo modo di porti, certo che sì .. ci mancherebbe. Continuo a parlare di "te". Se questa tematica mette in luce come il bisogno dell'ideale renda prigioniera la massa e tu per determinati aspetti ne sei il sostenitore, metto solo a fuoco la tua posizione. Io posso parlare di te, come utente, quanto mi pare e piace .. esempio: se l'utente Calvero è quello vegetariano (per dirne una) tu puoi riferirti a lui come un tipo di "modello o figura" sociale, ma non stai attaccando la mia persona. Se no mettiamo invece che dei Nick name solo delle X e delle Y ... Se serve prendere atto di una tua visione è in questo caso il tuo esempio a dare comprova agli altri che quel che sostieni, pare non sia degno di essere nemmeno raccontato da te. Quando tu (utente Pispax) ti rifiuti di scendere tra noi pragmaticamente al livello che tanto decanti, sei tu che non rispondi di questa responsabilità intellettuale - ..

...e il "male minore" che hai votato TU negli ultimi 20 anni diventa per magia virtuale OOPS ... chiunque è in diritto di chiederti approfondimenti sulla posizione che difendi. Semplice. Tu sei l'utente che porta avanti un idea e sei quell'utente che non la vuole raccontare tutta chissà perché ... Che sia un illusione? ... non hai il coraggio, poiché si rivelerebbe tutta la fallacia di quelli che rimarrebbero solo intellettualismi da sindacalista o politico in erba. Quindi da qui il mio chiederti: ma sei un politico o un sindacalista? è più che naturale. Qual'è il problema? non sei mica obbligato a rispondermi. Ma qualcosa si comprende.

Tu hai potuto accusare Calvero e quelli come me che siamo bravi, in soldoni, a fare salotto e a crogiolarci nella brodaglia poiché ci asteniamo dal votare ... allora, se permetti, chi fa salotto (a tuo dire) ti chiede: - beh, tu che non fai salotto, dimmi chi in questi ultimi - facciamo 10? - dieci anni hai votato e vediamo il tuo male minore a quali conclusioni e riflessioni ci porta..

ma niente e un velo pietoso scese su tutta la prosopopea dei tuoi ideali...

Citazione:
Ovviamente si.
Più che "rossastro" direi tendente al porpora.


.. zig zagata, svicolata con scivolata tattica .. sbandamento, carpiato e tuffo laterale con sbilanciamento dinamico... olé!!!

Citazione:
Il problema è che dopo aver vantato i pregi di un modello sociale "alternativo" che ti sei ben guardato dall'illustrare, e dopo esserti guardato bene anche dallo spiegare come secondo te questo modello può essere raggiunto, e dopo aver limitato le tue "confutazioni" a dare dell'idiota a chiunque ti contraddicesse, onestamente non pensavo che tu ne avessi una.
Di credibilità, intendo.


Ma finiscila Pispax non essere ridicolo. Il problema è semplice, tu non ammetti che di giocare con le armi del sistema elettorale. Ovvio che chi ha capito questo gioco di fumo e specchi non scende al tuo livello, come è ovvio che chi non riconosce questo ordinamento politico non può portare modelli secondo le TUE prospettive. Purtroppo non tutti parlano il politichese come te quindi sei semplicemente sordo ..

Citazione:

Vedo che la vecchia politica del "chiagne e fotte" è sempre un evergreen.


Parli di quelli che voti nel seggio del tuo Comune, immagino. Sì immagino bene. La politica è soltanto vecchia, non ne esiste una nuova. Quella è solo nella tua testolina probabilmente..

...Citazione:

Puoi "tenermi d'occhio" come chiunque altro si prenda la briga di leggere i miei post.
Ci tengo a rassicurarti: non importa neppure che ti sposti dalla sedia.



.. il tuo ideale è sgamato Pispax, per me non esisti nemmeno. Come per te spero che non esista io certo che ti tengo d'occhio ... lo faccio solo per quelli che non sono smaliziati al tuo linguaggio forbito (già detta anche questa vero? ) ..

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Notturno
Inviato: 8/11/2010 9:35  Aggiornato: 8/11/2010 9:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: Una generazione di precari
Calve'......

Che amarezza......

http://www.youtube.com/watch?v=hGe4LLZlRQs

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Calvero
Inviato: 8/11/2010 16:44  Aggiornato: 8/11/2010 16:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Nottù ......

Che amarezza.....

eh già

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pispax
Inviato: 9/11/2010 0:20  Aggiornato: 9/11/2010 0:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Una generazione di precari
Calvero


...E stai continuando a parlare solo ed esclusivamente di me, tralasciando a bella posta le cose che dico..

Mi pareva che una volta ci fosse un principio, qui su LC, che diceva che questo era un comportamento profondamente sbagliato.




Citazione:
Tu hai potuto accusare Calvero e quelli come me che siamo bravi, in soldoni, a fare salotto e a crogiolarci nella brodaglia poiché ci asteniamo dal votare ...


Ma che cazzata ENORME.
Forse ti fa comodo pensare che io lo sostenga, ma niente è più lontano da quello che dico.



Io dico che Calvero e quelli come lui fanno solo salotto e si "crogiolano nella brodaglia" NON perché non votano.
Fondamentalmente m'importa una cippa se Calvero e gli altri non vanno a votare.

(Alle ultime elezioni non ha votato un italiano su 4. Tanto per dire quanto questa cosa mi angosci, in questi due anni sono ingrassato quasi 5 chili.)

Io sostengo che Calvero, e quelli come lui, sono rivoluzionari da osteria perché non votano E NON SANNO IL PERCHE'.
Non c'è un LORO disegno organico, non c'è un LORO progetto, non c'è neppure il fantasma di un'alternativa nelle LORO teste. E nei rari casi che questo fantasma ci sia, di sicuro non c'è un'analisi organica su come questa alternativa possa essere plausibilmente raggiunta.

Eppure Calvero (e quelli come lui) sono estremamente critici nei confronti del "sistema". In linea di massima ci si aspetterebbe che il problema se lo siano posti seriamente.
Macché.

E infatti, ogni volta che chiedi a Calvero (e a quelli come lui) qual'è il secondo scalino, quello che NECESSARIAMENTE segue all'astensionismo, la risposta è solo una marea d'insulti.
Tutto il "progetto politico" si limita a non votare, e poi sperare per il meglio.

Calvero (e quelli come lui) non hanno la più pallida idea di come il loro non voto, che è legittimo, possa soddisfare le loro aspettative di miglioramento sociale complessivo, che sono altrettanto legittime.
Non si pongono proprio il problema.

Denunciano "lo schifo", sono disgustati dallo "schifo", non fanno altro che parlare dello "schifo"...
.. e poi scelgono una soluzione a casaccio.
E quando provi a confrontartici, a quel punto è chiaro che non possono sostenere il confronto sulle argomentazioni.
E come fanno, piccini, visto che hanno scelto a casaccio.


E allora scansano il problema: non parlano delle argomentazioni, visto che letteralmente non possono. Si limitano a criticare la PERSONA che fa le domande.
In questo caso, me.



Facciamo la più banale delle osservazioni: di gente così se ne trova a un soldo la dozzina da SECOLI, e il "sistema" è più prospero che mai.




Calvero, come ti ho già detto svariate volte, se DAVVERO la mia preoccupazione fosse che nessuno "mi rompa il giocattolo", con te potrei dormire fra 16 guanciali.
Sto parlando sul serio.

Calvero
Inviato: 9/11/2010 1:26  Aggiornato: 9/11/2010 4:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
se DAVVERO la mia preoccupazione fosse che nessuno "mi rompa il giocattolo", con te potrei dormire fra 16 guanciali.
Sto parlando sul serio.


Esagerato ... te ne bastano TRE soltanto: destra sinistra e centro.

Ottima svicolata, anguillosa si può dire, come tuo solito:

quindi, chi hai votato negli ultimi vent'anni?

Mannaggia, che peccato... questa risposta non arriva a dimostrare che il male minore è servito.


Citazione:
E infatti, ogni volta che chiedi a Calvero (e a quelli come lui) qual'è il secondo scalino, quello che NECESSARIAMENTE segue all'astensionismo, la risposta è solo una marea d'insulti.
Tutto il "progetto politico" si limita a non votare, e poi sperare per il meglio.


Quelli come lui chi sono ? tutti quelli che sanno che stai parlando di specchi e fumo?

Sei disonesto, poiché sai benissimo cosa si è risposto riguardo alle soluzioni nel tuo Topic. Non ci sono soluzioni inquadrabili in un ordinamento politico attuale. Ti ho anche risposto che la semina, come trasversalmente ha messo in moto Luogo Comune nel sforzarsi di sbugiardare le menzogne del Sistema è già un passo, il primo. Mettere in moto una disobbedienza civile. Boicottare il consumismo. Attivare le coscienze della gente intanto. Vedere il da farsi volta per volta. L'erba voglio che vuoi tu e/o l'uovo oggi (si legga supposta) e non la gallina domani è da mediocri...

..come la politica d'altronde. La quintessenza della mediocrità. Insieme ai più grandi falsari della storia civile. I sindacati.

Dobbiamo cambiare noi stessi se vogliamo cambiare il mondo e non assoggettarsi a un Sistema che, anche i sassi lo sanno qui dentro, è solo una facciata. E soprattutto, magari, smettere di odiare Berlusconi (che infantilismo questo "versus Berlusconi") che è uguale a te in fin dei conti come forma mentis, e non capisco perché lo odi, sinceramente. La sua forma mentis è stata quella di prevaricare sul prossimo attraverso il marciume dell'ordinamento politico e tu cerchi i tuoi zuccherini dallo stesso ordinamento

Della serie, io non la penso come il despota di turno ma uso i meccanismi che servono a creare i despota...MA .. a già è vero! la democrazia non è solo un male! peccato che nei milioni di post qualcuno tra quelli che tu consideri disfattista, ti ha spiegato che - motivo del sistema corrotto è quello di funzionare in equilibrio nella misura in cui l'illusione che ci siano solo delle mele marce da eliminare e non sia lui implicitamente fatto per creare marciume, non lo consideri .. e perché? perché se no il giocattolino non funziona più. Sia mai che si debba diventare realmente cittadini consapevoli, meglio vendere il culo ... qualcosa certo può rientrare.

Poi parli di una dignità di una politica di "una volta" quella in cui la censura non permetteva di sapere delle stesse orge e che facevano anche allora nei centri del Potere. La tua mentalità è viziata quanto anacronistica, il tuo ideale non ha la minima comprova che abbia mai funzionato. Ci sono 50 anni dietro la tua schiena a dimostrare che la politica non è sanabile .... ma niente, il rosso ti piace troppo. Cosa c'è di più ridicolo che ostentare la soluzione attraverso ciò che uno combatte? Non solo, almeno la stessi combattendo: la stai foraggiando... Infatti non combatti, ma giochi con il tuo .... (indovina) giocattolo.

Quella di LC è già una politica vera: diffondere l'informazione e non sostenere il marcio a cui a te manca l'ossigeno se te lo levano da sotto il naso... Poi come sempre, dai sempre per scontato che chi non vota, non faccia altro nella vita .. poverino.


Citazione:
E stai continuando a parlare solo ed esclusivamente di me, tralasciando a bella posta le cose che dico..


... ti si è incantato il disco eh .. ma dai è comprensibile. Cerchi di attirare una censuretta attraverso il regolamento? Sei all'angolo?... Allora te lo ri-ripeto. E' l'utente Pispax che ha difeso a spada tratta le sue scelte, è l'utente Pispax che ha nominato quali sono i politici cattivi e il mal-governo, è l'utente Pispax che asserisce che vi sia un male minore.... allora all'utente Pispax è lecito chiedere quali siano stati (prego fare la lista) nomi e cognomi, correnti e colori dei mali minori che ha votato negli ultimi vent'anni. Quindi votare a sinistra è un male minore? ... cioè dare credito alla macchina del potere "rossa" significa far andare meglio le cose in Italia.

certo bisogna farne di strada da una ginnastica d'obbedienza
fino ad un gesto molto più umano che ti dia il senso della violenza
però bisogna farne altrettanta per diventare così coglioni
da non riuscire più a capire che non ci sono poteri buoni


.. questo sopra l'ha scritto e cantato "qualcuno" che non era certo di destra. Come non lo sono io (sia chiaro).

Poi ovviamente, come detto, non hai obblighi a rispondere ... ma il tuo non-dire dice quasi tutto e se ce lo dirai, allora: ... sarà tutto

Nel momento che la tua ambiguità è in contrasto con le tue certezze, risulta e si evidenzia una bellissima deduzione. E cioè appunto che sei capace di virtualizzare in astratto ogni bellissimo ideale, ma quando si tratta di scendere con i piedi per terra e mostrare la faccia di ciò che sostieni, il castello di carte crolla. Quindi, fattene una ragione, nessuno sta parlando di te... semplicemente tu ti sei esposto intellettualmente in maniera tale che certe domande possano risultare pertinenti..

Io non sto attaccando te ma le tue idee. E attacco la tua maniera di esporle. L'ho già detto, questi giochetti da sindacalisti o politici in erba non attaccano.

Sei tu che stai dalla parte di una barricata, ma chissà perché ti vergogni di sostenerla... raccontarla .. mostrarla con la stessa sicumera con cui dici agli altri (falsamente) che sono dei disfattisti.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Calvero
Inviato: 9/11/2010 4:52  Aggiornato: 9/11/2010 4:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Citazione:
Tutto il "progetto politico" si limita a non votare, e poi sperare per il meglio.


Peccato che molta gente ha smesso di farsi in vena e ha compreso che la droga (quella che tu chiami "progetti politici") ha fatto il suo tempo, insieme all'inferno; all'arrivare vergini al matrimonio; e all'uomo che sarebbe andato sulla luna quella famosa volta.

E' in atto un risveglio caro suddito, e sempre più gente si sta rendendo conto della differenza tra cittadini e sudditi. Hai provato tutte le false carte nel tuo topic, compreso quella di affibiare - con arroganza - agli astensionisti ogni tipo di paranoia piuttosto di accettare con umiltà che c'è gente che ha compreso che la dignità ha più valore degli zuccherini.

Le tue idee sono l'ultimo nemico da smascherare. Quello più subdolo. Se il terreno che si preparerà porterà dei frutti, questo non è dato saperlo. Inevitabile, se si vuole il meglio e se si ama la verità, allontanarsi da ogni forma palesemente falsa e corrotta anche nel midollo. Neanche la merda ormai puzza più della politica e del sistema elettorale. Poi non parliamo di te che vuoi anche agitarla...

Curioso il tuo sistema di pensiero. Coloro che rifiutano di essere dei sudditi, automaticamente (per la tua testolina) diventano automi alla deriva che sperano come dei patetici illusi ...

anche ciò è assai curioso, cinquant'anni di "democrazia" lì a dimostrare l'illusione delle illusioni. Vot'Antonio Vot'antonio Vot'antonio!!!

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pispax
Inviato: 9/11/2010 5:27  Aggiornato: 9/11/2010 5:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Una generazione di precari
Calvero


Citazione:
Esagerato ... te ne bastano TRE soltanto: destra sinistra e centro.


E si parla di me





Citazione:
Ottima svicolata, anguillosa si può dire, come tuo solito:


E si parla di me





Citazione:
quindi, chi hai votato negli ultimi vent'anni?


E si parla di me





Citazione:
Mannaggia, che peccato... questa risposta non arriva a dimostrare che il male minore è servito.


E si parla di me





Citazione:
Sei disonesto, poiché sai benissimo cosa si è risposto riguardo alle soluzioni nel tuo Topic. Non ci sono soluzioni inquadrabili in un ordinamento politico attuale.


Infatti io ho chiesto più volte notizie di inquadramenti politici alternativi, e delle strade per raggiungerli.
Risposta: zero assoluto.






Citazione:
Ti ho anche risposto che la semina, come trasversalmente ha messo in moto Luogo Comune nel sforzarsi di sbugiardare le menzogne del Sistema è già un passo, il primo.


C'è gente che dalla paura di fare il secondo poi è andata a finire che non è mai uscita di casa.





Citazione:
Mettere in moto una disobbedienza civile. Boicottare il consumismo. Attivare le coscienze della gente intanto. Vedere il da farsi volta per volta.


Ohhhh.
La politica del "navigare a vista". Oggi così, domani chissà.
Che in effetti è ESATTAMENTE quello che dicevo io: nessuna progettualità, nessuna idea, nessun disegno sociale alternativo.
L'unica cosa su cui mi sbagliavo è che le strade per raggiungerlo invece sono molto chiare: per ottenere il niente, questa è una strada maestra.

Almeno fino a quando restano a livello di enunciato.





Citazione:
L'erba voglio che vuoi tu e/o l'uovo oggi (si legga supposta) e non la gallina domani è da mediocri...

..come la politica d'altronde. La quintessenza della mediocrità.


Guarda, è persino seccante farlo notare: ma non appena parli di una cosa come la disobbedienza civile, stai facendo decisamente politica anche tu.

Forse ti ritieni assolto dal fatto che ti limiti a parlarne senza fare più di tanto per mettere in pratica le cose che dici, ma ti garantisco che non è così.
No, non c'è remissione dei peccati.






Citazione:
Dobbiamo cambiare noi stessi se vogliamo cambiare il mondo e non assoggettarsi a un Sistema che, anche i sassi lo sanno qui dentro, è solo una facciata. E soprattutto, magari, smettere di odiare Berlusconi (che infantilismo questo "versus Berlusconi") che è uguale a te in fin dei conti come forma mentis, e non capisco perché lo odi, sinceramente. La sua forma mentis è stata quella di prevaricare sul prossimo attraverso il marciume dell'ordinamento politico


"Odiare"?





Citazione:
e tu cerchi i tuoi zuccherini dallo stesso ordinamento


E si parla di me





Citazione:
Della serie, io non la penso come il despota di turno ma uso i meccanismi che servono a creare i despota..


Dici che sto organizzando un golpe?
Perché i despoti normalmente si creano così.





Citazione:
MA .. a già è vero! la democrazia non è solo un male! peccato che nei milioni di post qualcuno tra quelli che tu consideri disfattista, ti ha spiegato che - motivo del sistema corrotto è quello di funzionare in equilibrio nella misura in cui l'illusione che ci siano solo delle mele marce da eliminare e non sia lui implicitamente fatto per creare marciume, non lo consideri .. e perché? perché se no il giocattolino non funziona più


Non la considero semplicemente perché questo implica avere una visione alternativa. E quella nessuno l'ha esposta.

Ho avuto alcune citazioni dal Manuale dell'Anarchia, a onor del vero.
Anche se non da parte tua.*
Ma ancora aspetto per esempio di sapere se in quell'ipotetico modello sociale ("ipotetico" perché ne hanno parlato in parecchi, ognuno a modo suo) anche solo a livello di microcomunità valga o meno il meccanismo delle decisioni a maggioranza.


*(se ricordo bene la tua posizione è che anche l'Anarchia "é solo una fase". Per andare dove, non è dato sapere)





Citazione:
Sia mai che si debba diventare realmente cittadini consapevoli, meglio vendere il culo ... qualcosa certo può rientrare.


Se vendi il culo qualcosa ti "rientra" di sicuro. Lo fa passando da dietro.
Comunque non voglio impicciarmi dei fatti tuoi.





Citazione:
Quella di LC è già una politica vera: diffondere l'informazione e non sostenere il marcio a cui a te manca l'ossigeno se te lo levano da sotto il naso...


E si parla di me.
E in ogni caso quella di Luogocomune NON PUO' essere politica. A meno che non mi sfugga qualcosa della definizione del termine.





Citazione:
Poi come sempre, dai sempre per scontato che chi non vota, non faccia altro nella vita .. poverino.


Oh no: ancora!





Citazione:
... ti si è incantato il disco eh .. ma dai è comprensibile.


Di nuovo!
Guarda, ti garantisco che non sono un così bell'uomo.





Citazione:
Cerchi di attirare una censuretta attraverso il regolamento? Sei all'angolo?


Le "censurette" non si attirano.
Si chiedono esplicitamente per PM, e ci si appella alle regole, non ai principi.

Io faccio riferimento al principio ispiratore dei dibattiti sul sito, che proprio per evitare risse vuole che si parli delle idee e non delle persone.
In ogni caso non sei certo il primo che cerca di buttarla sulla rissa e sul personale. Più o meno lo fanno tutti quelli a corto di argomenti.





Citazione:
Allora te lo ri-ripeto. E' l'utente Pispax che ha difeso a spada tratta le sue scelte, è l'utente Pispax che ha nominato quali sono i politici cattivi e il mal-governo, è l'utente Pispax che asserisce che vi sia un male minore.... allora all'utente Pispax è lecito chiedere quali siano stati (prego fare la lista) nomi e cognomi, correnti e colori dei mali minori che ha votato negli ultimi vent'anni.


E si parla di me





Citazione:
Quindi votare a sinistra è un male minore? ... cioè dare credito alla macchina del potere "rossa" significa far andare meglio le cose in Italia.


"Sinistra"?
"Rossa"?
Puoi dirmi dove ho parlato di "sinistra", per favore, che al momento non lo ricordo?





Citazione:
Poi ovviamente, come detto, non hai obblighi a rispondere ... ma il tuo non-dire dice quasi tutto e se ce lo dirai, allora: ... sarà tutto


E si parla di me.
Comunque si: è tutto.
Io il compito non lo passo a nessuno: se vuoi sapere chi votare TU, tocca che ti metti a studiare. E informarti un po' da solo.
Troppo comodo pretendere di avere la pappa scodellata!





Citazione:
E cioè appunto che sei capace di virtualizzare in astratto ogni bellissimo ideale, ma quando si tratta di scendere con i piedi per terra e mostrare la faccia di ciò che sostieni, il castello di carte crolla.


"Ideale"?
In ogni caso bello questo meccanismo di proiezione: la critica che faccio ai Calvero che ogni tanto si affacciano in giro è proprio quella di non saper tradurre in pratica le loro teorie.
Evidentemente per tanta gente basta la teoria, o al massimo un qualche atto dimostrativo.





Citazione:
Quindi, fattene una ragione, nessuno sta parlando di te... semplicemente tu ti sei esposto intellettualmente in maniera tale che certe domande possano risultare pertinenti..


E quindi.. si parla di me





Citazione:
Io non sto attaccando te ma le tue idee.


FUSS'A MADONNA!

Se davvero vuoi attaccare le mie idee, perché allora delle mie idee non ne parli MAI e invece parli solo di me?




Citazione:
E attacco la tua maniera di esporle. L'ho già detto, questi giochetti da sindacalisti o politici in erba non attaccano.


???
Il sistema di esporle è sempre quello: soggetto, verbo, complemento.
Non sapevo che la mia professoressa d'italiano fosse una sindacalista o una politca, anche se in erba.





Citazione:
Sei tu che stai dalla parte di una barricata, ma chissà perché ti vergogni di sostenerla... raccontarla ..


Visto che ne sto parlando quasi ininterrottamente da tre mesi, direi che fra le bestialità che hai detto questa riesce a farsi notare bene.





Citazione:
mostrarla con la stessa sicumera con cui dici agli altri (falsamente) che sono dei disfattisti.


"Disfattisti" io non l'ho mai detto.
E non l'ho detto perché "disfattisti" è troppo poco.

Pispax
Inviato: 9/11/2010 6:23  Aggiornato: 9/11/2010 6:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Una generazione di precari
Calvero


Citazione:
Peccato che molta gente ha smesso di farsi in vena e ha compreso che la droga (quella che tu chiami "progetti politici") ha fatto il suo tempo, insieme all'inferno; all'arrivare vergini al matrimonio; e all'uomo che sarebbe andato sulla luna quella famosa volta.


Buffo notare come avere una democrazia migliore, o uno Stato migliore, o proporsi di eliminare del tutto sia lo Stato che la democrazia.. siano tutti progetti politici.

Persino l'idea ri arrivare al Modello Sociale X i cui (non) parli tu è un progetto politico.




Citazione:
E' in atto un risveglio caro suddito


E si parla di me.
Che palle.




Citazione:
e sempre più gente si sta rendendo conto della differenza tra cittadini e sudditi.


Curioso notare anche che il fatto che TU utilizzi il termine "cittadini" implica un modello POLITICO di riferimento.
Anche se tu non sai nemmeno qual'è: però intanto già lo assumi come scontato.

O non avevano fatto il loro tempo, i "progetti politici"?





Citazione:
Hai provato tutte le false carte nel tuo topic


TU non ne hai confutata neppure una.
Non è che a strillare forte le stesse cose poi diventano magicamente vere.
Cazzo, persino LC si sta ghedinizzando.





Citazione:
compreso quella di affibiare - con arroganza - agli astensionisti ogni tipo di paranoia piuttosto di accettare con umiltà che c'è gente che ha compreso che la dignità ha più valore degli zuccherini.


La dignità ha più valore di qualsiasi cosa.

Però starnazzare in giro sbattendo sugli alberi come fanno i polli quando sentono una motocicletta, senza avere la più pallida idea di quello che si sta facendo, non è dignità.
E' un'altra cosa, ma non la dico perché non voglio andare sul personale.





Citazione:
Le tue idee sono l'ultimo nemico da smascherare


Bene, consideralo già fatto.
Ora che le hai smascherate, come migliorerà la mia vita da domattina?





Citazione:
Se il terreno che si preparerà porterà dei frutti, questo non è dato saperlo.


Ops. Non lo avevo capito.
La cosa importante non è ottenere un risultato. Non è cercare di creare un sistema migliore. Non è combattere le storture.

No: la cosa importante è smascherarmi.

Be' c'è chi si accontenta di poco.





Citazione:
Inevitabile, se si vuole il meglio e se si ama la verità, allontanarsi da ogni forma palesemente falsa e corrotta anche nel midollo. Neanche la merda ormai puzza più della politica e del sistema elettorale. Poi non parliamo di te che vuoi anche agitarla...


Mi sono stufato di far notare tutte le volte che parli di me.

Però smettila di girarci intorno: definisci "il meglio", una buona volta.

Simulazione: domattina è scomparso tutto.
Dopo che mi hai smascherato non ci sono più partiti, governo, parlamento, correnti, movimenti, giornali di bandiera, telegiornali governati da veline. Politica e politicanti sono magicamente scomparsi.
Tutti.
Il tuo orizzonte è limitato a questo, oppure hai mente qualcosa da mettere al loro posto?
Bisogna diventare cittadini DI COSA?






Citazione:
Curioso il tuo sistema di pensiero. Coloro che rifiutano di essere dei sudditi, automaticamente (per la tua testolina) diventano automi alla deriva che sperano come dei patetici illusi ...


Coloro che smettono di essere sudditi hanno il DOVERE di diventare cittadini.
Questo però vuol dire che hanno estremamente chiaro DI COSA vogliono diventare cittadini, tanto per dirne una.
E sanno come riuscirci.
E occasionalmente si alzano persino dal divano per fare qualcosa CHE FUNZIONI, e se non funziona ne fanno un'altra che funziona MEGLIO.

Altrimenti se si limitano ai comizi su LC io non utilizzerei il termine "poveri illusi": per mia natura non mi vengono bene definizioni così pietose.

Notturno
Inviato: 9/11/2010 10:03  Aggiornato: 9/11/2010 10:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: Una generazione di precari
Citazione:

Coloro che smettono di essere sudditi hanno il DOVERE di diventare cittadini.
Questo però vuol dire che hanno estremamente chiaro DI COSA vogliono diventare cittadini, tanto per dirne una.
E sanno come riuscirci.
E occasionalmente si alzano persino dal divano per fare qualcosa CHE FUNZIONI, e se non funziona ne fanno un'altra che funziona MEGLIO.


Sottoscrivo.

L'unico problema, però, caro Pispax, è che diventare cittadini è un processo lungo e falsato.

Informarsi costa. Costa tempo e disillusione e sofferenza.

Ed è falsato da tutti i media.

E' una specie di percorso a ostacoli fatto per perdere.

Questo porta a disillusione, scoramento, rabbia e una sconfinata voglia di mandare tutto affanculo.

Non è certo una soluzione idealmente giusta.

Però umanamente comprensibilissima.

E' duro superare quella fase.

A volte percepisci attorno a te una mole IMMENSA di gente che non sa nulla e senti che smuovere quelle coscienze, torpide fino al coma, è un'impresa meramente utopistica.

Per questo si è spinti a mollare.

E a sperare che "qualcos'altro" (rivoluzione, messia, bacchette magiche, ecc...) compiano il miracolo.

Si tratta solo di scoramento.

E di voglia di trovare una scusa per le proprie (comprensibilissime) debolezze e pigrizie.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
polaris_40
Inviato: 9/11/2010 13:44  Aggiornato: 9/11/2010 15:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/10/2006
Da:
Inviati: 242
 Re: Una generazione di precari
Mi complimento con gli utenti per gli interventi precedenti, li ho letti con vero piacere.
E' vero che ormai siamo divisi,i concetti di comunità, di senso civico, non ci appartengono quasi piu'
La mobilitazione sociale pero' a mio modesto modo di vedere le cose non mi semnbra conduca a molto di recente.
Seppure io sia sempre a favore di questa e contrario all'immobilismo.
Se firmi per un referendum per fare un banale esempio e chi se ne dovrebbe occupare lo calpesta, quando va bene o lo mette direttamente nel dimenticatoio, vuol dire che è proprio il meccanismo democratico che ormai risulta fallace nel nostro paese.
Se una richiesta del popolo viene ignorata nel caso di cui sopra, o addirttura se un referendum per cui ad esempio il nucleare era stato "abolito", adesso viene proprio non considerato qualche cosa vorrà dire.
Se scendi in piazza e in televisione poi non se ne parla, se manifesti e vieni tacciato di essere un violento riottoso distruttore
Il popolo al giorno d'oggi viene menzionato in fase elettorale e poi viene ripacheggiato nel chissenefregaiointantostosedutoinalto, poi per i problemi della comunità, o sono problemi congiunturali, o la mentalità degli imprenditori che fuggono all'estero per spostare la produzione e via discorrendo.
A quanto pare risulta sempre più evidente che la politica non esista più, e che tale situazione di deriva della massa sia voluta e si voglia peggiorarla sempre di più.
Il problema più grande secondo il mio modesto parere è ormai il pensare che la politica possa risolvere problemi alla gente comune, quanto si assiste alla sempre piu' evidente deresponasbilizzazione della stessa da parte ovviamente di chi la dovrebbe fare.
Il problema è dunque, aspettarsi ancora qualche cosa da quei "quattro" cialtroni che si passano la bandiera di destra o di sinistra o cominciare a pensarla diversamente?
Ritengo che si continuerà a credere in loro come speranza ultima.
La nostra condizione economica dipende da loro, la nostra qualità della vita dipende da loro, sembra ormai rafforzarsi sempre più come concetto.
Ma noi che potere abbiamo di scegliere chi ci governa e di verificarne l'operato?
Risulta sufficente quanto è a nostra disposizione per garantirci che questa classe politica si occupi dei nostri problemi più impellenti?

In primis, io mi convinco sempre di più che il cittadino medio dovrebbe essere diverso in Italia me compreso.Se la coscienza sociale esistesse realmente, molti problemi li avremmo saltati a piè pari da tempo, Mafie/Camorra/ndrangheta comprese. Ma è la mentalità del furbetto che ci affossa.
L' egoistico modo di pensare a proprio vantaggio a scapito del prossimo, che fa saltare l'ingranaggio.
Se ci si muove per avvantaggiarsi su altri in maniera (furba) scorretta poi come ci si puo' muovere collettivamente per rientrare in un concetto di socialità o di comunità?
Ma ritengo che questo mio modo sintetico di additare una mentalità ipocrita dell'italiano medio non possa rendere l'idea delle conseguenze che ingenera.
In Germania se sali su un autobus e magari sovrapensiero non timbri il biglietto la gente ti guarda fino a che tu non deduca che hai commesso qualche cosa che non va, e ti ricordi il tuo mancato obbligo di pagare per il servizio di cui ti stai servendo.
In Italia se qualcuno fa la stessa cosa, "coglione" ci si sente chi ha pagato.....e si adatta per adeguarsi al furbo.
La compagnia dei trasporti non ne subirà danni di conseguenza a cio' (privata o pubblica che sia la ditta)?
Se pubblica la compagnia dei trasporti ci rimetterà cmq il cittadino, se privata l'azienda fallirà
Non so se rendo il concetto.
Se ci si muovesse nel quotidiano con una mentalità simile a quella del tedesco nell'esempio di cui sopra, dubito che ci si ritroverebbe poi a dover accettare condotte politiche e soprattutto personalità di dubbia etica a rappresentarci.
Scusate per la prosaicità del mio post

Calvero
Inviato: 9/11/2010 17:33  Aggiornato: 9/11/2010 19:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
Tu hai qualche problemino Pispax, che poi non è un problema ... è il politichese, che ti permea.

Citazione:
E si parla di me.
E in ogni caso quella di Luogocomune NON PUO' essere politica. A meno che non mi sfugga qualcosa della definizione del termine.


Non si parla di te, parlo con te. E mi rivolgo direttamente a te in base a quel che tu sostieni e in base alla tua disonestà. Siccome disonesto intellettualmente sei tu, su di te punto il dito. L'utente Pispax.

A te sfugge tutto, tutto ciò che ti farebbe perdere il tuo giocattolo. Quella di Luogocomune invece è l'unica "politica" insieme ad altre prese di posizione sull'informazione. La politica è morta e non c'è nulla da confutare: tu vuoi mettere la tua crocetta per un sistema mafioso e allora tu, PISPAX, sei un suddito, un affiliato, un complice ... quei pochi benefici che te ne torneranno sono i tuoi "trenta denari". Il tuo ideale, le tue proposte, sono prive di dignità, sono false quanto la dignità di Berlusconi.

Fermo rimane che la Politica ha dimostrato non solo di essere corrotta fino al midollo e di rendere trasversalmente tacita questa corruzione da ogni quarto di Parlamento e le sue poltrone; non solo in tutti gli anni della Repubblica si è dimostrato che ogni tipo di opposizione è stata illusoria; non solo si è dimostrato che le collusioni con la Mafia e la delinquenza organizzata sono ormai la spina dorsale del sistema; non solo, come ha spiegato Cedolin a più riprese, la politica del Manganello è l'unica che riesce ad attivare un "contatto" tra la gente comune e il Governo; non solo che i Potentati Finanziari gestiscono i polli/marionette che tu andrai a votare .... e, oltre a tutto ciò, c'è un distacco abissale tra Sistema del Potere e comuni cittadini. I primi vivono in un reame incantato (quello che tu foraggi e vuoi continuare a foraggiare) e i secondi fanno i conti con la quotidianità della vita reale.

Se poi questo reame incantato fosse anche fine a sé stesso ..beh! diremmo noi, chi se ne frega, basta che facciano il loro lavoro, no? il problema invece è che questo Reame che vive su un altro pianeta rispetto al popolo - è proprio su questi loschi meccanismi e Orge di Potere che fonde la sua attività e inoltre attira ogni mosca sulla merda (quella che TU vuoi agitare) e che brama una simile poltrona di lusso (sempre quelli che TU vuoi foraggiare).

Poi, guarda caso, chissà perché (il perché poi - è che TU sei disonesto e non gli altri votanti che non sono acculturati come te) ... prendi sempre le distanze dal potere sionista e dalle macchinazioni che attraverso le élite tirano i fili di quelli che vengono votati. E allora fai come quando a Travaglio gli domandano delle élite finanziarie e lui risponde : << uuhhh che paura! il complotto giudaico/pluto/massonico/esoterico/maggggico uhhh il lupo cattivo!!! >> .... cioè, il buon Travaglio, fa come fai tu: .... esaspera una Tematica all'inverosimile per fare in modo che non si trovino determinate correlazioni..

...le stesse correlazioni che TU PISPAX , disonestamente (perché lo sai) non vuoi vedere, perché aggiungerebbero un TASSELLO pesante al fatto che la politica odierna NON HA, e NON può avere, un potere significativo tale da cambiare le sorti del paese. SE non di lasciare qualche zuccherino. Quelli che piacciono a TE.

Allora ripeto...
... tu che sai, cortesemente, consiglia agli Italiani il colore giusto per le prossime elezioni:


Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pispax
Inviato: 10/11/2010 1:35  Aggiornato: 10/11/2010 1:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Una generazione di precari
Notturno


Citazione:
Sottoscrivo.

L'unico problema, però, caro Pispax, è che diventare cittadini è un processo lungo e falsato.

Informarsi costa. Costa tempo e disillusione e sofferenza.

Ed è falsato da tutti i media.

E' una specie di percorso a ostacoli fatto per perdere.

Questo porta a disillusione, scoramento, rabbia e una sconfinata voglia di mandare tutto affanculo.

Non è certo una soluzione idealmente giusta.

Però umanamente comprensibilissima.

E' duro superare quella fase.

A volte percepisci attorno a te una mole IMMENSA di gente che non sa nulla e senti che smuovere quelle coscienze, torpide fino al coma, è un'impresa meramente utopistica.

Per questo si è spinti a mollare.

E a sperare che "qualcos'altro" (rivoluzione, messia, bacchette magiche, ecc...) compiano il miracolo.

Si tratta solo di scoramento.

E di voglia di trovare una scusa per le proprie (comprensibilissime) debolezze e pigrizie.


L'istante che ti arrendi, hai perso.
Si, è un mondo difficile.

Pispax
Inviato: 10/11/2010 2:12  Aggiornato: 10/11/2010 2:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Una generazione di precari
Calvero


Citazione:
Non si parla di te, parlo con te


Calvè. sei una sagoma.
Ma queste battute le pensi da solo o hai uno staff di autori che ti aiuta?

O vediamo come la pensi:




Citazione:
E mi rivolgo direttamente a te in base a quel che tu sostieni e in base alla tua disonestà. Siccome disonesto intellettualmente sei tu, su di te punto il dito. L'utente Pispax.


1) sono disonesto






Citazione:
A te sfugge tutto, tutto ciò che ti farebbe perdere il tuo giocattolo. Quella di Luogocomune invece è l'unica "politica" insieme ad altre prese di posizione sull'informazione. La politica è morta e non c'è nulla da confutare: tu vuoi mettere la tua crocetta per un sistema mafioso e allora tu, PISPAX, sei un suddito, un affiliato, un complice ...


2) sono disonesto e mafioso.






Citazione:
quei pochi benefici che te ne torneranno sono i tuoi "trenta denari". Il tuo ideale, le tue proposte, sono prive di dignità, sono false quanto la dignità di Berlusconi.


3) sono disonesto, mafioso e venduto.
(E' sempre bello avere degli ammiratori, no?)





Citazione:
Fermo rimane che la Politica ha dimostrato non solo di essere corrotta fino al midollo e di rendere trasversalmente tacita questa corruzione da ogni quarto di Parlamento e le sue poltrone; non solo in tutti gli anni della Repubblica si è dimostrato che ogni tipo di opposizione è stata illusoria; non solo si è dimostrato che le collusioni con la Mafia e la delinquenza organizzata sono ormai la spina dorsale del sistema; non solo, come ha spiegato Cedolin a più riprese, la politica del Manganello è l'unica che riesce ad attivare un "contatto" tra la gente comune e il Governo; non solo che i Potentati Finanziari gestiscono i polli/marionette che tu andrai a votare .... e, oltre a tutto ciò, c'è un distacco abissale tra Sistema del Potere e comuni cittadini. I primi vivono in un reame incantato (quello che tu foraggi e vuoi continuare a foraggiare) e i secondi fanno i conti con la quotidianità della vita reale.


4) visto che secondo te queste cose le so bene, sono disonesto, mafioso, venduto e palesemente idiota.





Citazione:
Se poi questo reame incantato fosse anche fine a sé stesso ..beh! diremmo noi, chi se ne frega, basta che facciano il loro lavoro, no? il problema invece è che questo Reame che vive su un altro pianeta rispetto al popolo - è proprio su questi loschi meccanismi e Orge di Potere che fonde la sua attività e inoltre attira ogni mosca sulla merda (quella che TU vuoi agitare) e che brama una simile poltrona di lusso (sempre quelli che TU vuoi foraggiare).


5) sono disonesto, mafioso, venduto, palesemente idiota e un mestatore.





Citazione:
Poi, guarda caso, chissà perché (il perché poi - è che TU sei disonesto e non gli altri votanti che non sono acculturati come te) ... prendi sempre le distanze dal potere sionista e dalle macchinazioni che attraverso le élite tirano i fili di quelli che vengono votati. E allora fai come quando a Travaglio gli domandano delle élite finanziarie e lui risponde : << uuhhh che paura! il complotto giudaico/pluto/massonico/esoterico/maggggico uhhh il lupo cattivo!!! >> .... cioè, il buon Travaglio, fa come fai tu: .... esaspera una Tematica all'inverosimile per fare in modo che non si trovino determinate correlazioni..


Ohhh..
Finalmente un complimento!

Però.. non so perché, ma ho come l'impressione che nelle tue intenzioni non volesse esserlo.
(Chissà poi che cazzo c'entra ora il Gomplottone Ebraico, a meno che non sia un richiamo per attirare un po' di claque.)


E comunque:

6) sono disonesto, mafioso, venduto, palesemente idiota, un mestatore, e - horribile dictu - oso prendere le distanze dal Gomplottone Ebraico per la Conquista del Mondo.





Citazione:
...le stesse correlazioni che TU PISPAX , disonestamente (perché lo sai) non vuoi vedere, perché aggiungerebbero un TASSELLO pesante al fatto che la politica odierna NON HA, e NON può avere, un potere significativo tale da cambiare le sorti del paese. SE non di lasciare qualche zuccherino. Quelli che piacciono a TE.


Ricapitolando:
7) Sono disonesto, mafioso, venduto, palesemente idiota, un mestatore, oso prendere le distanze dal Gomplottone Ebraico per la Conquista del Mondo: e sottolineo in modo particolare idiota e disonesto.



Quindi tu sei quello che parla "con me", e non "di me"?
Davvero?
Davvero davvero?

Fantastico.

Per inciso sei anche quello che ha fatto la scenata perché Notturno ti aveva dato semplicemente del "mellifluo".




Minchia Calvè, sei una sagoma, sul serio.
Ma sei sicuro che nell'impasto della maionese non ci fosse qualche uovo barzotto?



Forse eri troppo impegnato a spalare merda parlare "con me", ma è difficile non notare che nel frattempo ti sei guardato bene dal provarti a confutare una qualunque delle mie affermazioni.
L'impegno a quanto pare era davvero molto gravoso, perché ti sei guardato ALTRETTANTO BENE dallo spiegare addirittura le TUE affermazioni.

Cittadini DI COSA, Calvè?





Citazione:
Allora ripeto...
... tu che sai, cortesemente, consiglia agli Italiani il colore giusto per le prossime elezioni


Viola, ovvio.
Ma solo se torna Batistuta.







P.S.

A proposito, prima ti avevo paragonato ad Attivissimo.
Ora che ho letto questo fantastico post, mi è venuto in mente che devo scusarmi.
Con Paolo.

Calvero
Inviato: 10/11/2010 4:30  Aggiornato: 10/11/2010 5:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Una generazione di precari
mannaggia mannaggia Pispaxolino

....ovviamente due erano le possibilità, o rispondevi seriamente o svicolavi come tuo solito, da anguilla. Esasperando con i sofismi, concetti e dilatando rappresentazioni e idee... of course, devi proprio essere nei sindacati.

Cosa importante è vedere che sei riuscito a dirti da solo che sei un mafioso e di peggio. Come se a dirti che tu fossi affiliato alla mafia significasse che sei realmente alle dipendenze della cupola ma sai com'è ... quando non ti va di capire a quale tipo di sudditanza uno si riferisca ... significa solo essere all'angolo. L'unica cosa letterale delle mie parole che rimane e si conferma è che sei disonesto. Ovvio che NON sei nemmeno complice di chissà cosa. Si parla di ripudiare ciò che dovrebbe muovere l'uomo nuovo.

Intanto però non ce la fai eh .... a dare consigli con la stessa sicumera del tuo giocattolino.

Citazione:
4) visto che secondo te queste cose le so bene, sono disonesto, mafioso, venduto e palesemente idiota.


.... perché fai così?? comunque: questa è la verità....

Fermo rimane che la Politica ha dimostrato non solo di essere corrotta fino al midollo e di rendere trasversalmente tacita questa corruzione da ogni quarto di Parlamento e le sue poltrone; non solo in tutti gli anni della Repubblica si è dimostrato che ogni tipo di opposizione è stata illusoria; non solo si è dimostrato che le collusioni con la Mafia e la delinquenza organizzata sono ormai la spina dorsale del sistema; non solo, come ha spiegato Cedolin a più riprese, la politica del Manganello è l'unica che riesce ad attivare un "contatto" tra la gente comune e il Governo; non solo che i Potentati Finanziari gestiscono i polli/marionette che tu andrai a votare .... e, oltre a tutto ciò, c'è un distacco abissale tra Sistema del Potere e comuni cittadini. I primi vivono in un reame incantato (quello che tu foraggi e vuoi continuare a foraggiare) e i secondi fanno i conti con la quotidianità della vita reale.


... qui sopra c'è quanto (e non è tutto) serva a comprendere che tu non hai nulla che possa razionalmente sostenere che votare sia cosa sana e dignitosa per uomini che amano la verità e intendono perseguirla.

Tu NON sei un idiota caro Pispax, nemmeno di striscio, anzi .. ho sottolineato più volte non solo la tua cultura ma anche la tua capacità di analisi storiografica (non ultimo ho concordato con te anche in un altro topic per altre tematiche )

... tu sei e rappresenti la frustrazione di coloro che rimangono prigionieri dell'ideale e che da esso si nutrono e solo da quella prospettiva reputano legittimo un "confronto". Proprio questo dimostra che non sei stupido.... quando l'intelligenza e l'orgoglio non riescono a far dire a noi stessi - abbiamo perso - .

I prossimi vincitori sono quelli e saranno coloro che hanno l'umiltà di riconoscere che nuove misure e nuovi pesi vanno rideterminati. Quelli che sanno che questa partita è chiusa.

Io non perdo tempo con te, sappilo ... sei tu che lo perdi con me. Tu sei anacronistico e non puoi evolverti così ragazzo mio, ma cercare solo gli accomodamenti di un sistema marcio. Da qui infatti, come si evince, lo esprimi "furbamente" con il tuo colore "VIOLA" ... a dimostrazione che sei all'angolo: un giochetto psicologico di chi non può neanche avere il coraggio delle proprie idee.

Tu a me servi, come detto decine di volte, per tenere con le antennine alzate gli utenti poco smaliziati che si affacciano su LC. In Homepage ancora meglio.

Comunque sappilo se vuoi lo metto anche su carta da bollo: Calvero non ti considera un idiota. Altrimenti non sarei qui ad approfittare della tua frustrazione che è utile a mostrare la disfatta di coloro che hanno creduto nei polli; nei colori; e ora non possono per falso orgoglio - farne a meno.

Citazione:
A proposito, prima ti avevo paragonato ad Attivissimo.
Ora che ho letto questo fantastico post, mi è venuto in mente che devo scusarmi.
Con Paolo.


Questa invece è un offesa, ma fa niente ...poiché è palese quanto sia ******* (autocensura) Attivissimo...

ma detto da te è un complimento, ma è soprattutto utile...

Oggi la gente sembra guardare alla vita come a una speculazione. Non è una speculazione, è un sacramento.
Il suo ideale è l'amore, la sua purificazione è il sacrificio



O.WILDE

Se ti impegni, collega, puoi migliorare. Non è mai troppo tardi per abbandonare l'ideale e abbracciare la nostra medesima forza

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pispax
Inviato: 11/11/2010 0:51  Aggiornato: 11/11/2010 1:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/3/2009
Da:
Inviati: 4685
 Re: Una generazione di precari
Calvè, ma che palle tutte queste chiacchiere.
E ancora non hai detto una parola sulle cose che ho scritto.



Prima ho fatto alcune affermazioni molto semplici. Te le riassumo.

1) secondo me l'uomo non è un animale istintivamente cooperativo
2) SICURAMENTE non sta cooperando per abbattere lo Stato o il Sistema, e questo perché la maggioranza delle persone non ne sente l'esigenza (altrimenti coopererebbe, eccome)
3) Stando così le cose, se domattina scomparisse lo Stato la gente si limiterebbe a creare un nuovo Stato che prenda il posto del precedente.
4) la Storia ci insegna che il nuovo Stato sarà più repressivo del precedente.


Di fronte a queste AFFERMAZIONI (argomentate) si può reagire in molti modi, ma fondamentalmente si racchiudono tutti in due filoni: o si dice che sono vere, o si dice che sono false.
Te invece hai subito rizzato la cresta e hai iniziato a sputazzare su di ME, invece che parlare delle cose che ho detto. Quindi hai imboccato una terza via.

I tre modi principali adesso sono diventati questi:


A) sono affermazioni FALSE.
E quindi si spiega perché sono FALSE, nei toni e nei modi che uno preferisce, dal gentilissimo al ferocemente beffardo.
Questo è il principale.
Se si esclude questo, cioè che sono affermazioni FALSE, allora sono affermazioni VERE.



B) sono affermazioni VERE.
Se sono VERE, allora un'analisi seria della situazione deve PER FORZA tenerne conto.
Se sono VERE ma incomplete, allora si completano.
Se sono VERE, ma sono state distorte a fini propagandistici, allora si elimina la distorsione propagandistica che c'è in quelle affermazioni.
Però le affermazioni restano comunque VERE, e una volta fatto quello tocca comunque tenerne conto.
In ogni caso se sono VERE c'è poco da arrabbiarsi. E' come arrabbiarsi per la tabellina del 3.




C) sono affermazioni VERE, ma se solo si ammette che sono VERE allora casca tutto il castello di bislacche teorie che ci si è costruito.
Se si includono queste affermazioni VERE nel nostro modello, allora quel modello crolla miseramente.
I modelli bislacchi si riconoscono proprio su questo: riescono a reggere solo di fronte a una visione parziale della verità.

Però non si riesce neppure a dimostrare che sono FALSE, o che sono state distorte.
Quindi si evita accuratamente di parlare delle affermazioni, e si cerca di spalare quanta più merda possibile su chi le ha scritte, sperando che i lettori vengano distratti quanto basta e che il discorso prenda una china meno pericolosa.





Coraggio Calvé: aspetto con calma che tu torni a spiegarmi che cos'è l'onestà intellettuale.

elena20
Inviato: 12/11/2010 16:45  Aggiornato: 12/11/2010 16:45
So tutto
Iscritto: 16/6/2007
Da:
Inviati: 6
 Re: Una generazione di precari
concordo in tutto..

redribbon
Inviato: 13/11/2010 4:43  Aggiornato: 13/11/2010 4:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/1/2006
Da: Firenze
Inviati: 614
 Re: Una generazione di precari
Autore: temponauta Inviato: 7/11/2010 14:06:40


Citazione:
Ho invece inteso segnalare che per abbattere questo regime oppressivo che fabbrica fame e sofferenza da millenni, si possono adottare gli elementi archetipi che hanno fatto la potenza del nazionalsocialismo in tempo record.



Chi ha il capitale o un monte di quattrini se ne sbatte il cazzo dei tuoi archetipi!
l'unica cosa che gli interessa è mantenere o aumentare il suo patrimonio perchè coi soldi si domina l'altro essere umano, e si costringono gli altri a fare i lavori duri.
la soluzione è l'abolizione del denaro, e la costruzione di una società ad economia pianificata basata sulla giustizia, non c'è altra alternativa.
del resto basta guardare alla storia: la civiltà più lunga è stata quella degli antichi egizi, che infatti non usavano il denaro (usavano il baratto) per una buona parte, poi hanno cominciato ad introdurre il denaro, e, sarà un caso, non dipenderà da questo, ma è risaputo che la loro civiltà è andata nella seconda parte verso l'involuzione...
secondo me siamo destinati all'estinzione come civiltà se continuiamo ad usare il denaro,
è un peccato, essenzialmente perchè in passato, guardando per es. alle opere di Michelangelo e Caravaggio prometteva bene la nostra civiltà...
sicuramente meglio del fgrande fratello e dell'ipod o iphone o come cazzo si chiamano queste stupidaggini tecnologiche....


p.s.: scusa se inizialmente sono stato un pò troppo diretto, volevo solo esplicare il mio punto di vista, ciao.

“datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”

Mayer Amschel Rothschild

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