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Commenti Liberi : Commenti liberi
Inviato da Redazione il 25/4/2011 4:37:54 (3935 letture)

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Inenascio
Inviato: 25/4/2011 9:01  Aggiornato: 25/4/2011 9:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/9/2010
Da: Provincia di Napoli
Inviati: 166
 Re: Commenti liberi
La indicazione di come risolvere efficacemente ogni crisi in Italia e nel mondo, diviene una NON-NOTIZIA http://eascioblog.blogspot.com

Non ci si rende conto che anche all'autentico, originale "pazzo di DIO", tutto è possibile

Unico IMBECILLE al mondo, per avere la Fede in Cristo senza il dubbio
padegre
Inviato: 25/4/2011 9:25  Aggiornato: 25/4/2011 9:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/11/2007
Da:
Inviati: 496
 Re: Commenti liberi
- i referendum e i sudditi -
di Paolo De Gregorio, 23 aprile 2011

Nella storia d’Italia sono ben 27 i quesiti referendari proposti al popolo italiano che non hanno smosso l’apatia dell’elettorato, che ha costantemente fatto mancare il “quorum”, che prevede la validità del referendum solo se vanno a votare il 50% più uno degli elettori aventi diritto.
Bisogna constatare amaramente che i nostri concittadini preferiscono delegare alla “CASTA” le decisioni politiche e tutte le favole propagandistiche che la democrazia è partecipazione, sono appunto favole da raccontare ai lobotomizzati televisivi che, purtroppo sono la maggioranza, con incidenza maggiore nei ceti popolari ignoranti e disillusi abbandonati dalla sinistra alle amorevoli cure di preti e Tv.

Le attuali frenetiche manovre governative, per eliminare dal voto del prossimo 12-13 giugno i referendum che avrebbero potuto schiodare i cittadini dalla loro atavica passività e fatalismo, ci fanno capire quanto in realtà sia temuto il giudizio popolare e che si farà di tutto affinché l’onda emotiva per il disastro nucleare giapponese non si traduca in partecipazione referendaria, anche perché la gente potrebbe estendere il proprio voto contrario alle pretese del Caimano di avere un trattamento giudiziario diverso da quello riservato ai normali cittadini (legittimo impedimento).

La cricca al potere, con 5 reti televisive a disposizione, mostra di conoscere bene i suoi polli, pardon sudditi, le cui convinzioni non propriamente granitiche, possono essere orientate e sopite con sapienti campagne mediatiche di cui il regista unico e impareggiabile rimane il nostro “caro leader”.
Un popolo serio, di fronte allo scippo dei referendum, di fronte allo sperpero di denaro pubblico (350 milioni di euro) per non abbinare il voto referendario alle amministrative (per paura del raggiungimento del quorum), sarebbe insorto e avrebbe punito senza appello i responsabili di queste sporche manovre.

Ma trenta anni di telecrazia privata e la predicazione pretesca di rassegnazione e passività hanno fabbricato docili pecorelle che ormai accettano tutto, anche i pregiudicati in Parlamento e che il premier pagava Ruby (nipote di Mubarak) per non farla prostituire.
Se le convinzioni degli italiani sono così incerte e labili, al punto di non andare a votare il 12-13 giugno contro il legittimo impedimento, che significherebbe far finire l’era berlusconiana, questo è un paese senza futuro, di sudditi frustrati, con genitori che aspirano solo a mandare le loro figlie a rendere servizi sessuali al sultano.

Quanto alle regole che disciplinano l’istituto referendario, la prima ad essere abolita dovrebbe essere quella del quorum, perché se un milione di cittadini si attiva e si organizza per abolire una legge, ciò è sufficiente per dare legittimità alla consultazione.
Inoltre, in una democrazia reale e compiuta sarebbe necessario avere l’istituto del REFERENDUM PROPOSITIVO, sottoscritto con un milione di firme, per poter integrare l’attività legislativa del Parlamento con contributi di democrazia diretta.

edo
Inviato: 25/4/2011 10:41  Aggiornato: 25/4/2011 10:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Commenti liberi
Referendum nucleare: la Cassazione deciderà se confermarlo o no

ROMA – Sara' l'ufficio centrale della Cassazione a decidere se, alla luce dell'emendamento presentato oggi dal governo, il referendum sul nucleare saltera' o se la consultazione si terra' ugualmente. La Suprema Corte – spiega il presidente emerito della Corte Costituzionale Piero Alberto Capotosti – dovra' infatti stabilire se l'abrogazione delle norme sulla realizzazione di nuovi impianti nucleari sia ''sufficiente nel senso richiesto dai promotori del referendum''. Il quesito promosso dall'Idv di Antonio di Pietro e' articolato e chiede la cancellazione di circa 70 norme contenute nei provvedimenti varati dal governo Berlusconi per il ritorno del nucleare in Italia. Nel caso in cui la Cassazione dovesse ritenere che l'emendamento del governo al decreto omnibus soddisfi solo parzialmente le richieste dei comitato promotore, la consultazione del 12 e 13 giugno si terrebbe lo stesso, anche se con un quesito ''ristretto''..

19 aprile 2011 | 18:00

edo
Inviato: 25/4/2011 10:42  Aggiornato: 25/4/2011 10:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 9/2/2006
Da: casa
Inviati: 4529
 Re: Commenti liberi
Anche l'arte paga pegno alla manipolazione ideologico-propagandistica

montaggio e commenti da vomito, quando si tratta d'insultare sottilmente un popolo per esaltarne un altro. Daverio come Saviano... che tristezza!

passepartout del 10/04/2011

passepartout del 17/04/2011

Kenshiro
Inviato: 25/4/2011 10:58  Aggiornato: 25/4/2011 11:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 21/5/2010
Da: Croce del Sud
Inviati: 318
 Re: Commenti liberi
Uso terapeutico della Cannabis:
Un inchiesta interessante di Report del 2001
http://www.youtube.com/watch?v=UHASYu5wPis

Mondo marcio!!!
cagliostro
Inviato: 25/4/2011 11:01  Aggiornato: 25/4/2011 11:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/9/2007
Da:
Inviati: 1579
 Re: Commenti liberi
Citazione:

Nella storia d’Italia sono ben 27 i quesiti referendari proposti al popolo italiano che non hanno smosso l’apatia dell’elettorato, che ha costantemente fatto mancare il “quorum”, che prevede la validità del referendum solo se vanno a votare il 50% più uno degli elettori aventi diritto.
Bisogna constatare amaramente che i nostri concittadini preferiscono delegare alla “CASTA” le decisioni politiche e tutte le favole propagandistiche che la democrazia è partecipazione, sono appunto favole da raccontare ai lobotomizzati televisivi che, purtroppo sono la maggioranza, con incidenza maggiore nei ceti popolari ignoranti e disillusi abbandonati dalla sinistra alle amorevoli cure di preti e Tv.

Le attuali frenetiche manovre governative, per eliminare dal voto del prossimo 12-13 giugno i referendum che avrebbero potuto schiodare i cittadini dalla loro atavica passività e fatalismo, ci fanno capire quanto in realtà sia temuto il giudizio popolare e che si farà di tutto affinché l’onda emotiva per il disastro nucleare giapponese non si traduca in partecipazione referendaria, anche perché la gente potrebbe estendere il proprio voto contrario alle pretese del Caimano di avere un trattamento giudiziario diverso da quello riservato ai normali cittadini (legittimo impedimento).

La cricca al potere, con 5 reti televisive a disposizione, mostra di conoscere bene i suoi polli, pardon sudditi, le cui convinzioni non propriamente granitiche, possono essere orientate e sopite con sapienti campagne mediatiche di cui il regista unico e impareggiabile rimane il nostro “caro leader”.
Un popolo serio, di fronte allo scippo dei referendum, di fronte allo sperpero di denaro pubblico (350 milioni di euro) per non abbinare il voto referendario alle amministrative (per paura del raggiungimento del quorum), sarebbe insorto e avrebbe punito senza appello i responsabili di queste sporche manovre.

Ma trenta anni di telecrazia privata e la predicazione pretesca di rassegnazione e passività hanno fabbricato docili pecorelle che ormai accettano tutto, anche i pregiudicati in Parlamento e che il premier pagava Ruby (nipote di Mubarak) per non farla prostituire.
Se le convinzioni degli italiani sono così incerte e labili, al punto di non andare a votare il 12-13 giugno contro il legittimo impedimento, che significherebbe far finire l’era berlusconiana, questo è un paese senza futuro, di sudditi frustrati, con genitori che aspirano solo a mandare le loro figlie a rendere servizi sessuali al sultano.

Quanto alle regole che disciplinano l’istituto referendario, la prima ad essere abolita dovrebbe essere quella del quorum, perché se un milione di cittadini si attiva e si organizza per abolire una legge, ciò è sufficiente per dare legittimità alla consultazione.
Inoltre, in una democrazia reale e compiuta sarebbe necessario avere l’istituto del REFERENDUM PROPOSITIVO, sottoscritto con un milione di firme, per poter integrare l’attività legislativa del Parlamento con contributi di democrazia diretta.



Giusto !

«Io non sono di nessuna epoca e di nessun luogo: al di fuori del tempo e dello spazio, il mio essere spirituale vive la sua eterna esistenza.»
a_mensa
Inviato: 25/4/2011 11:34  Aggiornato: 25/4/2011 11:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: Commenti liberi
circa il nucleare e questo governo

http://www.youtube.com/watch?v=qqQ0IqHrzII

fate vedere prima che lo tolgano di mezzo

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
fefochip
Inviato: 25/4/2011 14:29  Aggiornato: 25/4/2011 14:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Commenti liberi
indubbiamento levare il quorum per il referendum abrogativo darebbe una sferzata di partecipazione popolare all'apatico popolo italiano .

sarebbe una stupenda mossa perche costringerebbe gli italiani a interessarsi alle problematiche comuni.

adesso non viene data importanza e risonanza attraverso i media ai referendum per il semplice motivo che cosi non si raggiunge il quorum .
diverso sarebbero le dinamiche di un referendum senza quorum perche allora tutti sarebbero costretti a dibattere sul mainstream gli argomenti dei referendum.

si potrebbe mettere un quorum piu consistente per la raccolta firme(per evitare fenomeni di parlaisi politica dovuta a continui referendum) ma togliere quello di validità del referendum DOPO il voto partirebbe dal giusto presupposto :
"non hai voluto votare? allora ti sta bene quello che dicono gli altri" alla pari delle elezioni politiche in cui non c'è un quorum.

meravigliosa poi sarebbe l'idea del referendum propositivo al quale al contrario (a mio parere) bisognerebbe dare invece il quorum di validità

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
fefochip
Inviato: 25/4/2011 14:34  Aggiornato: 25/4/2011 14:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Commenti liberi
Citazione:
http://www.youtube.com/watch?v=qqQ0IqHrzII


è pazzesco
ma scusa non ho capito dove è questo reattore nucleare?

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
fefochip
Inviato: 25/4/2011 14:41  Aggiornato: 25/4/2011 14:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Commenti liberi
suggerisco a tutti di interessarsi copiosamente a questa invenzione sulla fusione fredda rossi-focardi .

qui un fisico greco ha portato la fusione fredda di rossi focardi ingrecia per produrre energia , tutto parte a ottobre 2011 se non li ammazzano prima

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
berna85
Inviato: 25/4/2011 16:05  Aggiornato: 25/4/2011 16:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: Commenti liberi
Citazione:
"è pazzesco ma scusa non ho capito dove è questo reattore nucleare?"

È la centrale in dismissione di Caorso.

Al2012
Inviato: 25/4/2011 16:12  Aggiornato: 25/4/2011 16:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2158
 Re: Commenti liberi
Non è una notizia recente, ma una mia scoperta recente che provo a condividere con voi.

Don Giorgio De Capitani un prete sicuramente “scomodo” per la chiesa, un prete fuori dalle “righe”.
Certamente per molti cattolici un uomo esaltato che non dovrebbe fare il prete perché non è degno di vestire la tonaca. Per i non cattolici un uomo esaltato vestito da prete.

Personalmente, per quei pochi video che ho ascoltato, posso affermare che se ci fosse un prete cosi nella mia parrocchia sicuramente ci andrei, cosa che ora non faccio, o per lo meno troverei interessante poter scambiare due parole con lui in merito alla mia personale visione di Gesù Cristo in rapporto con la chiesa e di altri temi di attualità.
Mi piacerebbe sentire la sua opinione sulle gerarchie ecclesiastiche e su quanto siano in sintonia con il pensiero di Gesù che, secondo loro, è il fondatore di una chiesa, anche se in realtà, (secondo me ovviamente) non era nei propositi di Gesù, ma è solo una strumentalizzazione che è utile a dare forma ad una espressione di controllo e quindi di potere.

In questo momento il sito web di Don Giorgio non è accessibile per “Errore di connessione al server” mentre è accessibile il suo sito youtube

Ho ascoltato i suoi ultimi cinque interventi, (che hanno il sapore di omelie, ma la cosa più importante è il messaggio più che la forma) con cui sono in sintonia ed è per questo che desidero portare la sua testimonianza su questo sito.

Per farmi una idea più ampia del pensiero di Don Giorgio ho ascoltato anche una sua vera omelia, e anche in questo caso sono in sintonia …. Decisamente un prete diverso da solito ….

Omelia di don Giorgio: 5^ domenica di Quaresima (rito ambrosiano).MPG

La concezione occidentale della vita è diversa dalla concezione orientale: completamente diversa.
Mentre la concezione occidentale vede la vita e la morte come due realtà contrapposte, quasi ad escludersi, gli orientali hanno una visuale completa diciamo complementare, meglio: c'è un rapporto stretto tra la vita e la morte, l'una richiede l'altra, la vita è morte, e la morte è vita, c'è uno stretto rapporto dialettico, per cui non c'è vita senza la morte, e non c'è morte senza la vita

“Capire … significa trasformare quello che è"
berna85
Inviato: 25/4/2011 16:13  Aggiornato: 25/4/2011 16:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/1/2011
Da: Amsterdam
Inviati: 154
 Re: Commenti liberi
Riporto qui un mio commento postato sul forum i ribelli libici di Al-Queda:

Qualcuno ha visto il pezzo di Ruotolo andato in onda su Annozero giovedì scorso?

Ruotolo nel suo pezzo da Benghazi racconta la vita dei ribelli costretti a far fronte all'esercito libico con poche armi e sotto continuo assedio dall'artiglieria libica, i famigliari indignati delle vittime innocenti, giovani studenti che si arruolano per combattere quella che loro credono una causa giusta, tutte storie che suscitano empatia verso queste persone.

Ascoltando però le dichiarazioni dei ribelli, tranne il linciaggio di Gheddafi non evince nessuno scopo di tale ribellione armata. Sono consapevoli di essere in guerra e sono anche consapevoli di non avere i mezzi per vincerla però si lamentano che l'esercito libico li combatte. Cosa dovrebbe fare un esercito se non combattere? Lasciare che prendano il controllo? Poi dire che "la nostra è una rivoluzione pacifica" e nella stessa frase chiedere che la NATO invii armi è ridicolo.

Credo che molti ribelli sono in buona fede, ma credo che la risoluzione di un conflitto (inteso genericamente) non possa avvenire solo tramite la violenza. La violenza è una sconfitta, vuol dire non essere in grado di gestire la situazione, vuol dire imporre se stessi a tutti i costi, la violenza è paura e egocentrismo. Paura che il controllo che noi esercitiamo possa venire a meno, egocentrismo perchè tale controllo nelle mani dell'altro (non io) sarebbe automaticamente abusato (i know best).
Nasce così il Paladino che difronte alla dimostrazione che la sua 'via' non è l'unica come invece egli crede, uccide, distrugge, giura guerra a tale evidenza nel disperato intento di cancellarla per sempre e di rinnegarla come realtà.

D'altronde la premassa dell'autore non lascia molti dubbi. "Io non so se è giusto o meno armare i ribelli, ma se non li armiamo vince Gheddafi"

Che idea vi siete fatti voi? Questo documento cambia in qualche modo le opinioni che si sono formate?

Qui il Video - servizio di Ruotolo (Annozero 17/04)

GgCc
Inviato: 25/4/2011 21:47  Aggiornato: 25/4/2011 21:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/7/2005
Da:
Inviati: 170
 Re: Commenti liberi
Il prode Berlusconi, dopo aver parlato con Obama, ha ordinato: " Anche l'Italia borbarderà la Libia con attacchi di precisione". La Russa è stato visto in preda ad un'orgasmo bellico... Povera Italia... A quando le truppe di terra?

redna
Inviato: 25/4/2011 22:43  Aggiornato: 25/4/2011 22:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/4/2007
Da:
Inviati: 8095
 Re: Commenti liberi
25 aprile 2011


A Venezia uno striscione con la scritta «25 aprile, lutto nazionale»



VENEZIA - Uno striscione con scritto «25 Aprile, lutto nazionale» è stato appeso sul monumento alla Partigiana in Riva 7 Martiri a Venezia. Un altro striscione riportava la scritta «Forza Nuova». Entrambi sono stati rimossi e gettati ai piedi del monumento.

Per Sebastiano Bonzio, capogruppo della Federazione della Sinistra al Comune di Venezia, «queste azioni non hanno mero intento provocatorio ma cercano di riscrivere la storia, stravolgendone gli esiti e ribaltandone meriti, responsabilità e ruoli, rappresentando il braccio armato e il cervello spento di quelle forze politiche che, in Parlamento, propongono di modificare la Costituzione nei suoi principi fondamentali e in quelle norme che vietano la ricostituzione del partito fascista».


Lunedì 25 Aprile 2011 - 13:39


articolo

-------

A Roma compare l'insegna di Auschwitz

------
MILANO - Una croce celtica e le lettere Fn, sigla di Forza Nuova, sul tricolore ai piedi del monumento in memoria dei caduti della Resistenza in piazza Costantino a Milano. È quanto hanno trovato questa mattina i reduci dell'Anpi che si erano ritrovati nella piazza in occasione della cerimonia del 25 aprile. Una seconda scritta è stata trovata sul muro laterale della strada.

Lunedì 25 Aprile 2011 - 13:44
articolo

*****

(ANSA) - ROMA, 25 APR - L'Italia accoglie l'appello della Nato agli alleati sulla Libia. Dopo una telefonata con Obama Berlusconi da' l'ok ad azioni aeree mirate. Il governo ne informera' il Parlamento, annuncia Palazzo Chigi. Il ministro La Russa precisa che i bombardamenti saranno mirati e non indiscriminati e che non aumenteranno i rischi per l'Italia. La Russa fa sapere che il presidente Napolitano e' stato avvertito prima del comunicato di Palazzo Chigi. Secco il leghista Calderoli: non avranno il mio voto.

notizia


dopo questa decisione si può dichiarare il "lutto nazionale".



C’è al mondo una sola cosa peggiore del far parlare di sé: il non far parlare di se (Oscar Wilde)
cnj
Inviato: 26/4/2011 0:14  Aggiornato: 26/4/2011 0:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da: Romagna
Inviati: 795
 Re: Commenti liberi

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. Nikola Tesla
trotzkij
Inviato: 26/4/2011 0:41  Aggiornato: 26/4/2011 0:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Commenti liberi

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
trotzkij
Inviato: 26/4/2011 20:22  Aggiornato: 26/4/2011 20:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Commenti liberi

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Gisar
Inviato: 27/4/2011 23:23  Aggiornato: 27/4/2011 23:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/1/2010
Da: Umania
Inviati: 270
 Re: Commenti liberi

Instauratio ab imis fundamentis
ivan
Inviato: 28/4/2011 2:50  Aggiornato: 28/4/2011 2:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Commenti liberi
"QUELLO CHE HO VISTO IN LIBIA", un articolo sulla situazione in Libia e sulle vere cause della guerra (molto poco nobili in verità) ;

Link CDC

Citazione:



QUELLO CHE HO VISTO IN LIBIA

Postato il Mercoledì, 27 aprile @ 17:10:00 CDT di davide

DI PAOLO SENSINI

....

Le vere ragioni della guerra alla Libia

Ecco che così, a poco a poco, dopo aver verificato in prima persona come stavano realmente le cose sul posto, e grazie alla rete e ai molteplici siti o blog interessati a fare vera informazione e non propaganda, incominciavano a farsi largo analisi serie e documentate sull’eziologia dei fatti libici. E si facevano sempre più strada quelli che, verosimilmente, sembravano i reali motivi di un intervento occidentale contro la Libia pianificato da tempo. Ossia, in primo luogo, impossessarsi degli enormi giacimenti di petrolio libici, stimati in circa 60 miliardi di barili e i cui costi di estrazione sono tra i più bassi del mondo, senza contare le enormi riserve di gas naturale valutate in circa 1.500 miliardi di metri cubi.

Ma non è tutto. Dal momento in cui Washington ha cancellato la Libia dalla lista di proscrizione degli «Stati canaglia», Gheddafi ha cercato di ricavarsi uno spazio diplomatico internazionale con ripetuti incontri in patria e nelle maggiori capitali europee. Nel 2004, per esempio, Tony Blair, allora Primo Ministro britannico, è stato il primo leader occidentale a recarsi in Libia, divenuta così frequentabile. E nel dicembre 2007 Parigi si è presa la briga di stendere il tappeto rosso nel parco del Marigny Hotel, dove il colonnello aveva piantato la sua tenda. Cosa è cambiato da allora per giustificare l’accanimento di Gran Bretagna e Francia contro il regime di Tripoli quando prima andavano d’amore e d’accordo?

La risposta è stata data dal quotidiano statunitense «The Washington Times». Questo stesso giornale ha rivelato lo scorso marzo che sono i 200 miliardi di dollari dei fondi sovrani libici a fare andare in fibrillazione gli occidentali. Perché tale è il denaro che circola nelle banche centrali, in particolare in quelle britanniche, statunitensi e francesi. In preda a una crisi finanziaria senza precedenti, Francia, Gran Bretagna e Stati Uniti vogliono a tutti i costi impossessarsi di questi fondi sovrani. «Queste sono le vere ragioni dell’intervento della nato in Libia», afferma Nouredine Leghliel, analista borsistico algerino trasferitosi in Svezia, che è stato uno dei primi esperti a sollevare la questione. Questi 200 miliardi di dollari, di cui gli occidentali non parlano che a mezza voce, sono al momento «congelati» nelle banche centrali europee. Il motivo? Che questa vera e propria montagna di denaro sia associata alla famiglia Gheddafi, «cosa che è totalmente falsa», come sottolinea Leghliel, il che però autorizza i pescecani della finanza decotta internazionale a voler stornare il gruzzolo nei loro caveau.

«Più continua il caos, più la guerra dura e più gli occidentali traggono profitto da questa situazione che torna a loro vantaggio», chiarisce ancora Leighliel. Il caos nella regione farebbe comodo a tutto l’Occidente. I britannici, soffocati dalla crisi della finanza, troverebbero così le risorse necessarie. Gli statunitensi, per mire squisitamente militari, si installerebbero in modo definitivo nella fascia del Sahel e la Francia potrà ricoprire il ruolo di subappaltatore in questa regione da lei considerata come una sua appendice.

L’assalto ai fondi sovrani libici, com’è facilmente prevedibile, avrà un impatto particolarmente forte in Africa. Qui la Libyan Arab African Investment Company ha effettuato investimenti in oltre 25 paesi, 22 dei quali nell’Africa subsahariana, programmando di accrescerli nei prossimi cinque anni soprattutto nei settori minerario, manifatturiero, turistico e in quello delle telecomunicazioni. Gli investimenti libici sono stati decisivi nella realizzazione del primo satellite di telecomunicazioni della Rascom (Regional African Satellite Communications Organization) che, entrato in orbita nell’agosto 2010, permette ai paesi africani di cominciare a rendersi indipendenti dalle reti satellitari statunitensi ed europee, con un risparmio annuo di centinaia di milioni di dollari.

Ancora più importanti sono stati gli investimenti libici nella realizzazione dei tre organismi finanziari varati dall’Unione africana: la Banca africana d’investimento, con sede a Tripoli; il Fondo monetario africano (fma), con sede a Yaoundé, la capitale del Camerun; la Banca centrale africana ad Abuja, la capitale nigeriana. Il Fondo sarà finanziato principalmente da Paesi africani e, a quanto si è appreso, l’Algeria darà 14,8 miliardi di dollari usa, la Libia 9,33, la Nigeria 5,35, l’Egitto 3,43 e il Sud Africa 3,4.

La creazione del nuovo organismo è (o era) ritenuta una tappa cruciale verso l’autonomia monetaria del continente. Infatti, secondo le Nazioni Unite per l’Africa, il peso sulla bilancia commerciale mondiale africana si è contratto notevolmente negli ultimi venticinque anni, passando dal 6 al 2 per cento; effetto dovuto, sempre secondo le Nazioni Unite, alla presenza di una cinquantina di monete nazionali non convertibili tra di loro. Ciò rappresenterebbe un freno agli scambi commerciali tra gli stati africani, perciò il principale compito del fma è promuovere gli scambi commerciali creando il mercato comune africano. Un passo necessario alla stabilità finanziaria e al progresso dell’economia del continente che decreterebbe inoltre la fine del franco cfa, la moneta che sono costretti a usare 14 paesi, ex-colonie francesi.
...


ivan
Inviato: 2/5/2011 5:23  Aggiornato: 2/5/2011 5:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Commenti liberi
link ANSA

Citazione:


Usa: media Usa: Obama annuncia, ucciso bin Laden
02 maggio, 05:20



Il New York Time conferma:
link

benitoche
Inviato: 4/5/2011 20:38  Aggiornato: 4/5/2011 20:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/9/2006
Da:
Inviati: 1941
 Re: Commenti liberi
Roma, 04/05/2011

Zazzera (IDV) il Governo revoca la scorta a Clementina Forleo e la assegna a Razzi e Scilipoti

Oggi in Commissione Affari Costituzionali si è svolta l’interrogazione presentata dall’On. Pierfelice Zazzera (IDV) sulla revoca della scorta alla dott.ssa Clementina Forleo, la quale dall’8 aprile 2011 non è più provvista di tutela, se non una generica sorveglianza radiocollegata solo nella provincia di Brindisi.
Così commenta Zazzera: “La dott.ssa Clementina Forleo, titolare di importanti procedimenti come bancopoli e il terrorismo internazionale, è stata completamente abbandonata dallo Stato. La sua vicenda è sconcertante: per il solo fatto di aver indagato su intrecci politici-bancari che oggi trovano riscontro in sentenze della magistratura, è stata prima bollata come incapace, poi punita con il trasferimento da Milano a Cremona, e infine privata della tutela fisica.
Cosa deve accadere ancora? Oggi la Forleo è tutelata con una sorveglianza radiocollegata nella provincia di Brindisi, eppure intorno a Clementina Forleo si sono verificati fatti inquietanti: la morte dei genitori in uno strano incidente, le minacce, le intimidazioni, fino all’incidente stradale avvenuto il 3/12/2009, che l’ha vista coinvolta e le cui dinamiche restano ancora poco chiare.
Il decreto di archiviazione del tribunale di Lodi infatti non esclude la manomissione della vettura da parte di ignoti.
La risposta datami oggi dal Governo conferma che non è previsto alcun incremento di sicurezza per la dott.ssa Forleo, nonostante la stessa abbia ricevuto diverse minacce edintimidazioni fino al recente episodio dell’incendio della masseria di famiglia a Francavilla Fontana.
Tutto questo è davvero inaccettabile – prosegue Zazzera – il Governo toglie la scorta alla Forleoche ha fatto solo il suo dovere, e invece la assegna a due parlamentari come Razzi e Scilipoti, passati al centrodestra. Questo non fa altro che dimostrare quanto il Governo tenda a classificare ‘nemici’ i magistrati che lavorano, e che ficcano troppo il naso negli interessi della malapolitica”.

C.S. PIERFELICE ZAZZERA - PARLAMENTARE ITALIA DEI VALORI

la religione è indispensabile
soltanto a un’umanità rescissa dal mondo divino-spirituale.

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