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opinione : La festa dello Shopping
Inviato da Redazione il 30/4/2011 20:00:00 (5201 letture)

di Marco Cedolin

L’Italia è una Repubblica fondata?

Sul lavoro come recita una Costituzione che tutti difendono ma nessuno rispetta? Sul malaffare, che tutti denunciano, benché prosperi rigoglioso ogni giorno di più? Sul Trattato di Lisbona che ha di fatto sovrascritto la Carta di cui sopra? Sulle guerre di pace che tanto piacciono anche a Napolitano? Sul cemento, spesso tossico, con il quale stiamo ricoprendo il nostro paese? Sulla precarietà diffusa, fino al punto da far si che perfino il 60% dei "professionisti" (gli altri sono disoccupati) lo faccia saltuariamente?

Ma no, sullo shopping, che in ossequio al modello americano ed americanizzante, allieta le nostre giornate, ci rende liberi, ...


... costituisce un ottimo antidepressivo, riempie i vuoti siderali che minano le nostre vite, ci regala il sorriso e ci offre uno scopo per andare avanti, anche quando la carta di credito ha esalato l’ultimo respiro e la rata del mutuo ci appare come una vetta tibetana da scalare a mani nude.

Ogni imput proveniente dal microcosmo che respiriamo ci ricorda che lo shopping rappresenta lo scopo precipuo delle nostre fatiche, la meta finale del nostro peregrinare, il nirvana dove assurgere all’agognato traguardo della felicità.....

Consuma, ripete con tono querulo la bionda che occhieggia dalla TV. Consuma è scritto a caratteri cubitali sulle pagine dei giornali. Consuma, è il messaggio martellante che campeggia sugli schermi lcd fioriti come margherite nelle stazioni ferroviarie . Consuma ti suggerisce l’autobus che stava per tirarti sotto nella cacofonia del traffico del centro. Consuma, ti confida nell’orecchio l’amica al bar, che ha risolto i propri problemi rifacendosi il look, intervenendo sul guardaroba ed anche un poco anatomicamente.

Consuma ed insegna ai tuoi figli a consumare, perché è sullo shopping che si reggono le nostre vite da equilibristi, è con lo shopping che si costruiscono prospettive di futuro, è con lo shopping che ci si regala attimi di speranza in affitto, da gustare con un bicchiere di fantasia.

Può sembrare per molti versi incredibile, ma perfino nella Repubblica dello shopping, c’è chi tenta di fare il guastafeste e si tratta di quella Cgil che proprio nell’equazione più consumo, più lavoro per tutti, ha sempre fondato parte delle proprie motivazioni.

La Cgil protesta energicamente contro l’apertura dei negozi e dei centri commerciali il primo maggio e minaccia lo sciopero se le amministrazioni insisteranno nel proposito di mandare a lavorare i lavoratori la domenica in cui si celebra la festa del lavoro.

Ma il lavoro è figlio dello shopping, su cui si fonda la Repubblica, e quale maniera migliore di festeggiarlo, se non attraverso un tripudio di borsette, sporte e sportine, strapiene di perline colorate? In sostituzione di quei cortei ormai anacronistici, con le bandiere rosse e le facce incazzate, in attesa del concertino che riporta il sorriso e la voglia di consumare.

Chiamiamola festa dello shopping, fondiamo armonicamente cortei, concertini e borsette in un unico spettacolo che celebri la gioia che ci pervade l’animo e scordiamoci scioperi e minacce.

La vita è bella e se non ne sei completamente convinto prova a consumare di più e ti si apriranno all’istante orizzonti che neppure avevi osato immaginare.

Marco Cedolin

http://ilcorrosivo.blogspot.com/
http://marcocedolin.blogspot.com/
http://ariachetira.blogspot.com/

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 30/4/2011 20:10  Aggiornato: 30/4/2011 20:10
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La festa dello Shopping
E' appena uscito il nuovo documentario di Morgan Spurlock (quello di "Supersize me"). Si intitola "The Greatest Movie Ever Sold" e parla del problema della pubblicità. Pare che ci sia anche un capitolo (non ho ancora visto il documentario) sull'esperimento fatto da una cittadina brasiliana, dove hanno proibito ogni forma di pubblicità.

A sua volta, Spurlock sta lanciando un'operazione per ripulire completamente Times Square dalla pubblicità.

avatar21
Inviato: 30/4/2011 20:31  Aggiornato: 1/5/2011 16:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/5/2010
Da: Terrritorio Libero di Trieste
Inviati: 73
 Re: La festa dello Shopping
Lo "shopping " e' parte integrale del sistema del compra e getta . Si usa un oggetto per 6 mesi o un anno poi quest'oggetto e' rimpiazzato da uno piu' moderno e il " vecchio " si butta . Questo sistema falsamente prevede che la Terra e' una fonte infinita che ci provvede di minerali e materie prime . Un'altro falso fondamento di questa filosofia e' la necessita' di una crescita industriale infinita . Com'e' possibile avere una crescita industriale infinita in un pianeta finito ? Purtroppo nessuno dei grandi supposti "guru" economici sa dare una risposta adeguata alla domanda .
C'e' un vero bisogno di avere un dibattito sul sistema economico che non funziona . Stiamo distruggendo la Terra e il nostro ambiente e l'eredita' che sara' tramandata ai nostri successori sara' una eredita' di inquinamento e radiazione .

peonia
Inviato: 30/4/2011 20:58  Aggiornato: 30/4/2011 20:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: La festa dello Shopping
A propositio di consumo e inquinamento, le "famose" lampade "ecologiche" a basso consumo, che ci hanno obbligato ad usare in sostituzione e che tra poco anche gli USA avranno l'obbligo di usare, sono al mercurio, fanno male tanto che già si dice di starne a distanza almeno di 30 cm., quando si gettano dovrebbero, dico dovrebbero, essere smaltite a parte, dove ancora non si sa! e quando saranno miliardi su miliardi, billioni, dove le buttiamo????

Per quanto mi riguarda da tanto tempo sono anti-consumistica e mi addolora vedere gli sprechi che specie le donne fanno, tanto che nell'associazione culturale che sto aprendo, vorremmo fare incontri mirati sull'economia domestica per arrivare anche all'argomento risparmio in tutti i sensi! e non solo....
Lo dico da sempre e lo ripeto la TV ha rovinato la gente, mentre avrebbe dovuto e potuto essere un grande mezzo per farci evolvere!
e in tutto ciò.....sempre gli americani in prima linea....quanto non li sopporto più...

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
illupodeicieli
Inviato: 30/4/2011 21:14  Aggiornato: 30/4/2011 21:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/1/2005
Da:
Inviati: 323
 Re: La festa dello Shopping
Non devo difendere lo shopping ma la società è fondata su questo sistema: è sbagliato? Allora occorre cambiarlo. Il punto è che spesso chi vuole cambiarlo è colui che "vuol dirigere il cambiamento", ragion per cui lui verrà pagato mentre si affatica e si impegna per vedere "se e cosa e come cambiare", mentre commessi e aziende saranno messi sul lastrico,perchè licenziati, e altri equilibri già oggi in bilico verranno squilibrati da negozi e ipermercati (questi ultimi per fortuna) chiusi. Si arriverebbe ad affrontare discorsi come la decrescita e simili. In ogni caso la shopping mania e dipendenza è un serio problema he va affrontato, al pari di chi si impoverisce con il gioco di stato.

DjGiostra
Inviato: 30/4/2011 21:18  Aggiornato: 30/4/2011 21:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/1/2009
Da: Brignano G.D'Adda
Inviati: 5481
 Re: La festa dello Shopping
Marco:
Tanto per cambiare un bellissimo articolo..
Condivido in toto !!!!!!!
Il consumismo ormai e' uno stile di vita..
Bisogna comprare anche se non ci seve niente..
Piu' consumo=piu' lavoro = meno tempo libero !!!
No !!! Decisamente questa NON E' VITA NE LIBERTA' ma
SCHIAVITU' BELLA E BUONA !!!!!!!
( IO NON FACCIO ECCEZIONE !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
Ciao a tutti..
E Buon 1o Maggio !!!!!!!

Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
a_mensa
Inviato: 30/4/2011 21:38  Aggiornato: 30/4/2011 21:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: La festa dello Shopping
io ho una certa paura....
tutte le volte che si è fatto una campagna su un motivo banalmente evidente da anni,
quella cosa è stata sostituita da qualcosa ben peggiore....
esiste una eccezione ?

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Linucs
Inviato: 30/4/2011 21:42  Aggiornato: 30/4/2011 21:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: La festa dello Shopping
Lo "shopping " e' parte integrale del sistema del compra e getta . Si usa una un oggetto per 6 mesi o un anno poi quest'oggetto e' rimpiazzato da uno piu' moderno e il " vecchio " si butta . Questo sistema falsamente prevede che la Terra e' una fonte infinita che ci provvede di minerali e materie prime.

Più che altro prevede che ad ogni povero idiota, purché respiri, venga concessa puntualmente una carta di credito revolving. I Poveri con la P maiuscola non comprano un cazzo e non gettano un cazzo; i "poveri" che leggono Repubblica sull'iPad per sentirsi solidali forse hanno questo tipo di "problema."

Purtroppo nessuno dei grandi supposti "guru" economici sa dare una risposta adeguata alla domanda.

Meglio non reclutare "guru" al Circo Barnum.

peonia
Inviato: 30/4/2011 21:52  Aggiornato: 30/4/2011 21:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: La festa dello Shopping
uèèèèèèèèè Linucs!!!! dovr'eri finito???

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Lezik85
Inviato: 30/4/2011 21:56  Aggiornato: 30/4/2011 21:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/4/2009
Da: Freedonia
Inviati: 1463
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:
Purtroppo nessuno dei grandi supposti "guru" economici sa dare una risposta adeguata alla domanda.

Meglio non reclutare "guru" al Circo Barnum.


Dal 2001, difatti, l'attrazione principale pare essere la consegna di premi Nobel.

mike57
Inviato: 30/4/2011 21:59  Aggiornato: 1/5/2011 10:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/3/2008
Da: savoia di lucania
Inviati: 90
 Re: La festa dello Shopping
Per i 150 anni di questa Repubblica segnalo il film di Sergio Colabona ( si proprio lui quello dei Pacchi serali e del Grande Fratello) sull'attentato al re d'Italia nel 1878 a Napoli da parte di Giovanni Passannante proiettato in anteprima a Savoia di Lucania suo paese di nascita. Del gesto (il re riportò solo una lieve ferita) ne parlarono tutti i giornali europei e in america, lo stesso Giovanni Pascoli allora ventenne gli dedicò una ode e per questo fu arrestato.
Passannante fu rinchiuso all'isola d'Elba in una cella sotto il livello del mare e poi 20 anni dopo trasferito a Montelupo Fiorentino dove mori nel 1910. E' una triste storia ma il suo fu un gesto di ribellione ai genocidi da parte dell'esercito piemontese nel sud Italia e in particolare in Lucania abitata da gente poco incline all'oppressione, dove non fiorisce nè mafia nè camorra nè ndrangheta ecc.
trailer del film
La storia di Passannante

Linucs
Inviato: 30/4/2011 22:00  Aggiornato: 30/4/2011 22:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: La festa dello Shopping
uèèèèèèèèè Linucs!!!! dovr'eri finito???

I tappi, le botti, il Jack Daniels...

marcocedol
Inviato: 30/4/2011 22:27  Aggiornato: 30/4/2011 22:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: La festa dello Shopping
Vero, Peonia, sarà colpa della mia presenza saltuaria, ma non vedevo Linucs da un mucchio di tempo

Sembra comunque fosse in buona compagnia

Santaruina
Inviato: 1/5/2011 0:10  Aggiornato: 1/5/2011 0:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: La festa dello Shopping
Sul concetto di fondo espresso da Marco penso si possa essere d'accordo: lo spingere le persone a comprare più delle loro possibilità (per mezzo della pubblicità invadente e di un certo tipo di condizionamento) e il dare loro il mezzo per farlo (credito facile) è uno dei motivi che ci ha spinti nella gravissima situazione in cui ci troviamo.

Detto questo, ho seguito distrattamente questa polemica sul primo maggio sui telegiornali, ma per me la questione non si pone: basterebbe che ogni commerciante decidesse per conto suo cosa fare.
Se vuole tenere aperto il negozio lo faccia, altrimenti stia a casa o partecipi a qualche corteo, come meglio crede.

Trovo gli obblighi e le limitazioni sulle aperture-chiusure dei negozi totalmente illogiche.

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
marcocedol
Inviato: 1/5/2011 0:14  Aggiornato: 1/5/2011 0:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:
E' appena uscito il nuovo documentario di Morgan Spurlock (quello di "Supersize me"). Si intitola "The Greatest Movie Ever Sold" e parla del problema della pubblicità. Pare che ci sia anche un capitolo (non ho ancora visto il documentario) sull'esperimento fatto da una cittadina brasiliana, dove hanno proibito ogni forma di pubblicità. A sua volta, Spurlock sta lanciando un'operazione per ripulire completamente Times Square dalla pubblicità.


Molto interessante, Massimo, quando lo vedi non mancare di scrivere un articolo al proposito, penso si tratti di un'esperienza che merita di essere analizzata.

marcocedol
Inviato: 1/5/2011 0:46  Aggiornato: 1/5/2011 1:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/6/2006
Da: Torino
Inviati: 1340
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:
Trovo gli obblighi e le limitazioni sulle aperture-chiusure dei negozi totalmente illogiche.


Senza dubbio sul piano del principio le limitazioni, illogiche lo sono eccome.
Potrebbero semmai trovare una giustificazione nel fatto di consentire un'equilibrata concorrenza fra la grande distribuzione, che ha i capitali per tenere aperti i negozi anche la festa e la notte, ed i piccoli negozi, i cui fatturati non permetterebbero di fare la stessa cosa.
La grande distribuzione ha comunque ormai ammazzato le piccole botteghe, proprio grazie all'aiuto dello stato e della legislatura, ragione per cui le limitazioni non hanno in ogni caso più alcun senso, anche se mai l'avessero avuto.

Quello che volevo comunque anche mettere in evidenza nell'articolo è l'atteggiamento profondamente ipocrita della Cgil (non me ne vogliano i suoi fans) che da un lato sposa una società fondata sullo shopping selvaggio e dall'altro si finge profondamente indignata per l'apertura dei negozi il primo maggio, per consentire quello shopping selvaggio da lei stessa avallato durante tutti gli altri 364 giorni dell'anno

superava
Inviato: 1/5/2011 2:54  Aggiornato: 1/5/2011 2:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/8/2008
Da: Riolo Terme
Inviati: 416
 Re: La festa dello Shopping
D'accordo con quello che dici....soprattutto sulle critiche che poni..io penso che aprire o no un negozio nel giorno di festa dovrebbe essere a discrezione del titolare..sempre se puo' permetterselo (intendo su tutto..)..quando sento questi della CGIL che urlano, si affogano per il DIRITTO dei lavoratori di avere il giorno di festa mi viene da piangere quando hanno fatto passare tacendo, porcherie su porcherie. Ci vogliono deviare sui problemi importanti e questo mi fa incazzare.

La pubblicita' non è solo una delle rovine del mercato..ma anche della politica..perchè chi ha soldi si paga la visibilita'...infestandoci di cartaccia in giro per le strade e andando poi a riempire con le loro facce i programmi Tv.

JohnTitor
Inviato: 1/5/2011 8:45  Aggiornato: 1/5/2011 8:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/11/2010
Da: Tampa
Inviati: 602
 Re: La festa dello Shopping
Beh la domenica è il giorno del Signore e uno dei precetti cristiani è 'ricordati di santificare le feste'.
Se non avete ancora capito cosa è il nuovo ordine mondiale siete proprio dei fessi.

mangog
Inviato: 1/5/2011 9:15  Aggiornato: 1/5/2011 9:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:


Quello che volevo comunque anche mettere in evidenza nell'articolo è l'atteggiamento profondamente ipocrita della Cgil (non me ne vogliano i suoi fans) che da un lato sposa una società fondata sullo shopping selvaggio e dall'altro si finge profondamente indignata per l'apertura dei negozi il primo maggio, per consentire quello shopping selvaggio da lei stessa avallato durante tutti gli altri 364 giorni dell'anno


Stiamo parlando della stessa CGIL con le mani in pasta nella gesione INPS ? ( in pasta è dir poco... è una vera e propria cricca che gestise palazzi e condomini con il criterio della mafia.... ).
Non ho sentito nessun sindacalista d'alto bordo "PIFFERAIO DEL CAZZO".. starnazzare per la finestra di 18 mesi entrata in vigore dal gennaio 2011.
PS.. finestra di 12-18 mesi significa che se io maturo i 40 anni di lavoro a fine giugno 2011 la pensione la potrò prendere ( senza arretrati ) dal giugno o dicembre del 2012. Nel frattempo, dopo l'esproprio proletario del TFR.. cosa si mangerà ?.. Si continuerà a lavorare e, beffa delle beffe, ogni mesi aggiuntivo di lavoro, con relativi contributi, non VERRA' CONSIDERATO NEL COMPUTO DEL CALCOLO AGGIORNATO DELLA PENSIONE.
E' cosi l'INPS ha inchiappettato per bene quasi tutti quanti un'altra volta..
Complimenti alla CGIL ed al suo difficle compito di pifferaio delle masse..( gli iscritti sono quasi tutti pensionati.. molti statali ).. per carità riconosco il merito che fanno di tutto per tenere sotto la coperta dalla "democrazia" qualche testa calda ( ci sono sempre le teste calde.. quelle sceme, che vanno in prigione, e quelle furbe che al massimo suonano il piffero ) che, altrimenti, potrebbe andare ad "rifornire" il terreno di caccia di qualche cattivo maestro ( che hanno un'abilità particolare di scovare gli stupidotti del paese o del quartiere )

Ha ancora senso tenere in piedi una schifezza come l'INPS ( lo dico contro il mio interesse di pensionato ) solo perchè ha permesso la cassaintegrazione a camalli e fannulloni del genere per anni ?
Ci sono migliaia e migliaia di persone che hanno lavorato si e no 8-10 anni e che sono andate in pensione con 35 anni di contributi ..

Spiderman
Inviato: 1/5/2011 9:18  Aggiornato: 1/5/2011 9:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:
L’Italia è una Repubblica fondata?


No, l'Italia è una Repubblica sprofondata...

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
spettatore
Inviato: 1/5/2011 10:09  Aggiornato: 1/5/2011 10:09
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/11/2004
Da:
Inviati: 883
 Re: La festa dello Shopping
LIIIIINUUUUUUCS !!!!!! Accidenti a te...dov'eri finito? A momenti mi prende un colpo quando ho visto la confezione del latte che si dimenava!!
Un caro saluto anche al mittttttico Santaruina!

Qui consuma solo chi vuole sfondarsi di robaccia inutile, del resto i soldi sono quelli, i maiali che stanno dietro il trabocchetto del denaro a debito sappiamo chi sono e come agiscono, quindi l'unica possibilità risiede nella CONDIVISIONE. Di tutto! Info, cose, opportunità ecc. Non facciamoci disperdere e, soprattutto, "restiamo umani".


Lo spettatore

Citazione:
Non metterti a discutere con un idiota. La gente potrebbe non accorgersi della differenza.
NumberSix
Inviato: 1/5/2011 10:28  Aggiornato: 1/5/2011 10:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/1/2008
Da: Babylon
Inviati: 175
 Re: La festa dello Shopping
Ogni mattina andando a lavorare passo attraverso il piu grande complessso commerciale della citta in cui vivo. Le vetrine colorate, luci accese h 24, i manifesti ammiccanti sono come le sirene che ti sussurrano "...compra...compra...ne ha bisogno...sarai piu bello...piu fico...piu accettato..."

Ogni mattina vorrei poter passare attraverso un parco ma non posso, devo invece (almeno per ora) attraversare la cloaca del consumismo.

Mi disgusta. Ma non sempre era cosi. Anch'io, un anno fa, ero uno "normale".

Libri, dvd, xbox, videogiochi, vestiti, attrezzatura da sofair, lava lamp, sempre di piu, sempre cose nuove, scarta, gioca, butta, scarta, gioca, butta. Poi, durante la scorsa estate ho vissuto un esperienza di condivisione, vera, con persone fantastiche, di apertura mentale. Ho capito che tutto questo mi stava portando via la mia umanita'.

Ho venduto moltissime cose, ho deciso un criterio, se qualcosa non la uso o indosso per diversi mesi vuol dire che non mi serve.

Come in un vortice di purificazione, dopo che sono andate via le prime cose e' sempre stato piu facile e a ogni pacco che partiva mi sembrava che mi si togliesse un peso.

Ora compro poco e risparmio. Mi sono reso conto che posso avere una vita piu che dignitosa spendendo la meta' (sic!) di quello che spendevo prima.

E' incredibile con quale forza ci vengano cacciati in testa i dettami del consumismo ma quanto diventino ridicoli una volta guardati da "fuori".

Ragazzi, lasciate perdere le cose. Sono soltanto oggetti, non hanno valora, il valore vero sono le persone che incontrate tutti i giorni e le esperienze che potete fare. Mille gadget non vi arrichiranno di una virgola, una conversazione di mezz'ora potrebbe cambiarvi la vita.

Una debolezza pero me la sono lasciata...non vedo l'ora di spendere i prossimi 60 Pound per un flauto nuovo :) Ma mi sa che non e' come spenderli per un telefono :P

P.S. Un effetto collaterale di tutto cio (inatteso) e' stato il mio aproccio a una serie che mi piaceva tanto - BigBangTheory. Mi sono reso conto che per quanto divertente possa essere parla di un gruppo di bambini mai cresciuti, intrappolati in un vortice di tecnologia e take away, incapaci di affrontare i problemi della vita e legati al doppio filo alle realta' virtuali che li circondano. Mannaggia, mi piaceva prima!

"Be the change that you want to see in the world." - Mohandas Gandhi
alsecret7
Inviato: 1/5/2011 13:33  Aggiornato: 1/5/2011 13:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2007
Da:
Inviati: 561
 Re: La festa dello Shopping
ciao consiglio a tutti voi il film (essi vivono) di jhon carpenter e un film di fine anni 80 ma molto inerente su lobbligo di spendere e di obbedire io lo trovo molto attuale. lo trovate anche su youtube.

NeWorld
Inviato: 1/5/2011 13:58  Aggiornato: 1/5/2011 13:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2011
Da: Around the World
Inviati: 629
 Re: La festa dello Shopping
Numbersix:
Ragazzi, lasciate perdere le cose. Sono soltanto oggetti, non hanno valora, il valore vero sono le persone che incontrate tutti i giorni e le esperienze che potete fare. Mille gadget non vi arrichiranno di una virgola, una conversazione di mezz'ora potrebbe cambiarvi la vita.

Sono perfettamente d'accordo con te, ripeto un commento che ho postato un paio di articoli fa:

...il sistema capitalistico infatti si basa proprio sul fatto di creare una "falsa felicità"
o un "falso appagamento" sulla base di ciò che si possiede...creando il desiderio di ottenere una determinata cosa...
che presto si rivela (dopo averla ottenuta) una chimera.
E allora si desidera un altra cosa.. e poi un altra.. e un altra ancora...

Invece quando mostriamo Amore agli altri proviamo un appagamento,non temporaneo,
che dura e che ci spinge a ripeterci,e la felicità che deriva dal dare:
Gesù disse: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere” (Atti 20:35)

Provare per credere...

"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
AG
Inviato: 1/5/2011 20:32  Aggiornato: 1/5/2011 20:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2005
Da: Torino
Inviati: 194
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:
Trovo gli obblighi e le limitazioni sulle aperture-chiusure dei negozi totalmente illogiche.


Se la questione fosse la volontarietà, anche io sarei d'accordo.
Il problema è semmai il fatto che spesso e volentieri non è il proprietario dell'esercizio commerciale il diretto interessato all'obbligo o alla limitazione.
E' semmai il suo lavoratore dipendente, il che porta il discorso su un superiore livello di discussione.
La legge chi davvero obbliga e limita?
Il proprietario o il lavoratore dipendente?
La Festa del 1° Maggio non è la festa dei negozianti...

Spiderman
Inviato: 1/5/2011 20:58  Aggiornato: 1/5/2011 20:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: La festa dello Shopping

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Makk
Inviato: 1/5/2011 21:07  Aggiornato: 1/5/2011 21:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: La festa dello Shopping
D'accordissimo sul consumismo.
OK sulla CGIL collusa.

Mi sento di spendere una parolina sulle condizioni di lavoro dei commessi di questi "negozi-monster"; i forzati da 700€/mese col capestro dei 3mesi-in-3-mesi;
turni idioti assegnati alla C### di Cane, ma siccome sei part-time hai tanto tempo per "recuperare dallo stress" (non lo stress vero: di arrivare a fine mese, di progettare un futuro, lo stress di avere minima regolarità o prevedibilità dell'impegno lavorativo).
Che sognano il giorno festivo ANCHE per loro.

Non condivido questa cosa che l'apertura festiva sia "un problema del negoziante".
Per il negoziante NON è un problema: apre di festa, guadagna (o scopre che ha sbagliato i conti e decide che non vale la pena).
Il commesso subisce e basta.
INutiule dire che sottoscrivo il post di AG



Un'altra parolina la spenderei sul 1° maggio al di là della ricorrenza imbalsamata e codificata.

La Festa dei lavoratori significa, ricorda e celebra la conquista di una serie di diritti per i lavoratori.
Conquiste che non sarebbero state necessarie in un mondo perfetto?
Può darsi.
Ma si sono dovute pretendere in attesa che il mondo perfetto la piantasse di trascinare i piedi e decidesse di manifestare la sua presenza.
Conquiste che vengono sottratte senza dare in cambio niente, in quanto la dignità di vita è andata peggiorando inesorabilmente per chi non sceglie di fare l'imprenditore.
Nel quadro di una vittoriosa guerra a peggiorare le regole di un rapporto di lavoro, c'è anche lo schiaffo (le guerre si combattono anche con le psy ops) di aggredire simbolicamente la data che, per 2.5 miliardi di salariati, potrebbe rappresentare le lotte per migliorare le proprie condizioni.

CGIL merda? Vabbéh
Ma il primo maggio NON è merda.

Calvero
Inviato: 1/5/2011 21:31  Aggiornato: 1/5/2011 21:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La festa dello Shopping
.....................
................
.........
....
.

1° Maggio - idiozie al cubo


Intanto in TV su Rai 3 imperversa la farsa della retorica e di chi sa cantare meglio l'ironia dell'acqua calda ...

... quando la Piazza diventa TV

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Linucs
Inviato: 1/5/2011 21:35  Aggiornato: 1/5/2011 21:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: La festa dello Shopping
Ora compro poco e risparmio.

Insomma, come dire: accumuli capitale. Che orrore...

===

La Festa dei lavoratori significa, ricorda e celebra la conquista di una serie di diritti per i lavoratori.

Veramente la "festa dei lavoratori" celebra solo il futile concertone e i comizi degli altrettanto futili sindacalisti. Il fatto che esista un giorno di "festa dei lavoratori" lascia intendere che gli altri 364 giorni siano di "festa" per chi ai lavoratori lo mette nel culo senza che si muova una foglia: ottima notizia.

Ora che abbiamo ottenuto il contentino annuale, con annesso intervento di Pannolone al Quirinale, che incassa 27 pensioni pagate proprio dai lavoratori, per non parlare dei suoi corazzieri al seguito, possiamo continuare come prima. Magari mettiamo anche "il papa venda il suo anello per sfamare l'Africa!" come status di Facebook, visto che almeno ad uno dei due vecchi rimbambiti possiamo fare un appunto costruttivo senza ledere la sensibilità dei babbei storditi da un'overdose di educazione civica in tenera età.

Conquiste che vengono sottratte senza dare in cambio niente, in quanto la dignità di vita è andata peggiorando inesorabilmente per chi non sceglie di fare l'imprenditore.

Ohibò. Per "imprenditore" intendiamo MonteZZZemolo oppure il pirla che ha messo sul tavolo migliaia di euro solo per foraggiare un "notaio" richiesto dalla "legge" per compilare un pezzo di carta?

Poi lamentiamoci che "non si crea lavoro" e "non ci sono opportunità" per i laureati in antropologia culturale con indirizzo stracciologia archeologica.

Ma il primo maggio NON è merda.

Una cosa circondata da 182 giorni di merda da entrambi i lati difficilmente conserverà l'aroma di violetta.

Makk
Inviato: 1/5/2011 21:35  Aggiornato: 1/5/2011 21:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:
Citazione:
Avatar21:
Lo "shopping " e' parte integrale del sistema del compra e getta . Si usa una un oggetto per 6 mesi o un anno poi quest'oggetto e' rimpiazzato da uno piu' moderno e il " vecchio " si butta . Questo sistema falsamente prevede che la Terra e' una fonte infinita che ci provvede di minerali e materie prime.

Linucs:
Più che altro prevede che ad ogni povero idiota, purché respiri, venga concessa puntualmente una carta di credito revolving.

Sicuramente il credito al consumo facilita l'indebitamento, ma il collegamento con quello che dice Avatar non è risolto.

Mia madre ha fatto le cambiali per la mobilia di casa, ma la sua cucina è ancora quella di quando ci giocavo da piccolo.
La mia cucina ha cominciato a smontarsi dopo 5 anni e non l'ho davvero pagata poco (credevo che valesse la pena "fare un investimento", povero fesso).

L'indebitarsi le ha fatto fare un ottimo affare. A me no. I debiti hanno cambiato nome, da cambiale a rata (o ad addebito su conti/carte), ma sono rimasti lo stesso concetto.
Le cucine non hanno cambiato nome ma sono diventate merda.

Non la vedo 'sta cosa che l'obsolescenza programmata sia causata dal credito.
A me continua a sembrare il contrario: il debito, da opzione per il consumatore (che favorisce sia venditore/produttore che acquirente), è stato trasformato in trappola a danno dell'acquirente.

Citazione:
I Poveri con la P maiuscola non comprano un cazzo e non gettano un cazzo;

Olografica anzicchennò, questa visione.
I poveri hanno scelte limitate ma sono esseri umani come gli altri. Si permettono, sti stronzi, di sognare e di scegliere anche loro.
Persino di risparmiare per la piccola follia.
E non è vero per un cazzo che "non buttano". Se comprano Aiazzone per spendere la metà e il cartone pressato laminato legno gli si spezza, buttano anche loro.
Sono costretti anche senza l'ipad e la Repubblica. Sono costretti dalla merda che oggi si permettono di mettere sul mercato e che in regime di produzione meno forsennata non aveva ragione di essere (o meglio si chiamava col suo nome: truffa).

sonsokh
Inviato: 1/5/2011 21:53  Aggiornato: 1/5/2011 22:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/11/2010
Da: Lecco
Inviati: 238
 Re: La festa dello Shopping
consiglio questo video sull' obsolescenza programmata

http://www.anticorpi.info/2011/03/comprare-gettare-comprare-obsolescenza.html

edit

account chiuso, vedere quì

http://www.youtube.com/watch?v=v3LMnJtrSvw

Linucs
Inviato: 1/5/2011 22:19  Aggiornato: 1/5/2011 22:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: La festa dello Shopping
L'indebitarsi le ha fatto fare un ottimo affare. A me no. I debiti hanno cambiato nome, da cambiale a rata (o ad addebito su conti/carte), ma sono rimasti lo stesso concetto.

Pagare 100 euro di rata mensile è "lo stesso concetto" di risparmiare 100 euro ogni mese per acquistare X: sempre 100 euro al mese se ne vanno. Perché dunque il debito è necessario?

Se tizio può spendere "500 euro" di risparmi, ma "5000" di "credito rateale in 347 mesi", che ne sarà mai del potenziale prezzo? Anche le case sono "sempre case", eppure...

Non la vedo 'sta cosa che l'obsolescenza programmata sia causata dal credito.

Quindi in pratica stiamo ipotizzando che chi vende, ladro per natura, prima fosse onesto, o stupido. Cosa che risulta strana, perché l'imprenditore e il commerciante sono sempre ladri o disonesti, quindi dev'esserci sotto qualcos'altro.

A me continua a sembrare il contrario: il debito, da opzione per il consumatore (che favorisce sia venditore/produttore che acquirente), è stato trasformato in trappola a danno dell'acquirente.

Questo è fuorviante: le "opzioni" sono per l'acquirente. Il consumatore non ha opzioni: consuma e basta, grufola e si rotola nel fango. Sono due cose differenti.

I poveri hanno scelte limitate ma sono esseri umani come gli altri. Si permettono, sti stronzi, di sognare e di scegliere anche loro.

Sognare cosa? L'acquisto di carabattole luccicanti? Avevo appena letto da qualche parte che la vera felicità e la piena realizzazione umana derivano dalla condivisione di esperienze comuni con i nostri fratelli umani.

Persino di risparmiare per la piccola follia.

Ottimo: se hanno risparmiato, non serve il credito. Se poi a qualcuno piace mettere insieme tante piccole follie per farne una grande, tutto fa brodo, ci sentiremo noi in colpa per lui dopo aver messo in fila i centesimi.

E non è vero per un cazzo che "non buttano". Se comprano Aiazzone per spendere la metà e il cartone pressato laminato legno gli si spezza, buttano anche loro.

Ma anche comprando il mobile costoso ci è parso di capire che si sarebbe rotto comunque. Quindi il povero compra a poco, e si rompe; il borghese arricchito compra a tanto, e si rompe ugualmente - anzi si dovrebbe rompere più volentieri per mungere meglio la vacca più grassa. Poi c'è chi compra roba veramente buona e gli dura: di solito lo fa con i soldi delle tue tasse, ma pare sia giusto così. Scommetto che al Quirinale - o in certe sedi sindacali - non si rompe una sedia da quando è nato Cristo. Tranne quando un sindacalista deve rifarsi il salotto per festeggiare il Primo Maggio.

Sono costretti dalla merda che oggi si permettono di mettere sul mercato e che in regime di produzione meno forsennata non aveva ragione di essere (o meglio si chiamava col suo nome: truffa).

Quindi in pratica ad un certo punto i produttori hanno cominciato a produrre in modo forsennato senza motivo apparente, producendo oltretutto roba scadente, che siamo costretti a comprare. E fino al giorno prima non ci avevano pensato, gli stupidotti.

Ma tutto sommato è meglio così: mica vorremmo la deflazione, che nella scala delle disgrazie è solo un gradino sotto il global warming, l'era glaciale, e Schindler's List in prima serata...

peonia
Inviato: 1/5/2011 22:31  Aggiornato: 1/5/2011 22:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: La festa dello Shopping
Grazie Spiderman per il link, allucinante...questa è dittatura, colorata di rosa ma pur sempre schifosa!


e grazie anche a te sonsokh molto interessante il video!

e adesso posso andare a dormire contenta!

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Cinqui
Inviato: 1/5/2011 22:36  Aggiornato: 1/5/2011 22:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/3/2006
Da:
Inviati: 227
 Re: La festa dello Shopping
Non mi stanco mai di segnalare questo libro.
Poi magari qualcuno di voi mi farà notare aspetti, dello stesso, che mi erano scappati, ma io l'ho trovato davvero interessante.

LIRE 26900 - Frederic Beigbeder

"Una bella donna non è colei di cui si lodano le gambe o le braccia, ma quella la cui bellezza complessiva è tale da togliere la possibilità di ammirare le singole parti..." - Seneca - .
sonsokh
Inviato: 1/5/2011 23:35  Aggiornato: 1/5/2011 23:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/11/2010
Da: Lecco
Inviati: 238
 Re: La festa dello Shopping
peonia
nel finale Serge Latouche citando Ghandi dice:
"il mondo è abbastanza grande per soddisfare le necessità di tutti,
però sarà sempre troppo piccolo per soddisfare l'avidità di alcuni"
tristemente vero...

Massimo ha visto il video? secondo me merita un articolo...

HomSapiens
Inviato: 1/5/2011 23:45  Aggiornato: 1/5/2011 23:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/1/2010
Da:
Inviati: 123
 Re: La festa dello Shopping

audisio
Inviato: 2/5/2011 1:36  Aggiornato: 2/5/2011 1:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 29/4/2008
Da:
Inviati: 3471
 Re: La festa dello Shopping
@ Santaruina:
dimentichi che nei negozi ci lavorano i commessi, ossia lavoratori
dipendenti.
Se i titolari dei negozi vogliono aprire che lo facciano senza i
lavoratori.
Bisogna lavorare meno (non di più) e lavorare tutti.
Più tempo per la vita liberata dal lavoro e meno profitti.
Abbiamo cose più importanti da fare che lavorare...
Basta col dominio dell'economia sulla vita.
Per me 4 ore di lavoro al giorno sono più che sufficienti.
Se ci aggiungiamo 8 ore di sonno, un paio d'ore per gli spostamenti,
un'ora per mangiare, ci rimangono solo 9 ore al giorno per vivere.
E' il minimo, quindi lanciamo la giornata lavorativa di 4 ore!!!

Makk
Inviato: 2/5/2011 1:42  Aggiornato: 2/5/2011 1:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:
Perché dunque il debito è necessario?

Necessario e comodo non è lo stesso.
Poi non capisco: stai parlando di non remunerare il prestito di danaro?
OK sono il primo firmatario.

Citazione:
Citazione:
Non la vedo 'sta cosa che l'obsolescenza programmata sia causata dal credito.
Quindi in pratica stiamo ipotizzando che chi vende, ladro per natura, prima fosse onesto, o stupido. Cosa che risulta strana, perché l'imprenditore e il commerciante sono sempre ladri o disonesti, quindi dev'esserci sotto qualcos'altro.

Non so di che stai parlando. Non di quello che ho scritto io, ma di un film in cui io direi quello che tu presumi che io pensi.
Stai negando che esista il fenomeno di un consumo di beni esagerato e di beni creati con lo scopo di autodistruggersi in fretta?
Se ammetti (come sembrerebbe) che esista il fenomeno dell'obsolescenza, sembrava anche tu volessi dire che era creato dalle carte di credito.
O addirittura che non esisterebbe senza di esse.

Secondo me non c'è tutto 'sto rapporto di causa-effetto, ergo mi permetto di dissentire. Tuttavia sono disponibile a leggere argomentazioni.
Se tutta l'argomentazione è "allora sei uno che vuole dare del ladro ai commercianti" è un po' povera.


Citazione:
Citazione:
il debito, da opzione per il consumatore (che favorisce sia venditore/produttore che acquirente), è stato trasformato in trappola a danno dell'acquirente.
Questo è fuorviante: le "opzioni" sono per l'acquirente. Il consumatore non ha opzioni: consuma e basta, grufola e si rotola nel fango. Sono due cose differenti.

L'accezione comune è che il consumatore e l'acquirente siano sinonimi (anche il DeVoto concorda).
A parte la tua riforma del vocabolario, per la quale ti auguro un successo di critica e pubblico, l'affermazione era che il prestito è un'opzione per il compratore (o acquirente o consumatore), cosa che (sembrerebbe) ti ha infastidito per qualche motivo.

Non è nulla di trascendentale: qualcuno risparmia e mi offre di usare i suoi risparmi come se li avessi risparmiati io. Non lo fa gratis e mi propone delle condizioni per farmi appunto usare quel denaro. Io accetto e di fatto sarò costretto per un periodo a accantonare una certa somma fino a coprire il "risparmio prestatomi" e l'interesse.
Cosa c'è di orribile in questo?
Questa opzione di acquisto del tempo di uso della somma mi permette di comprare una cosa che per vari motivi ho deciso che mi occorre oggi e che non potrei comprare. Potrei anche rimandare fino a quando avrò fatto il MIO risparmio.
Pote3ndo scegliere fra due azioni la chiamo "opzione".
Problemi?

Tuttavia scegliendo questa opzione vedo in modo abbastanza chiaro quali impegni mi comporterà per il futuro e faccio di modo da integrare nel mio bilancio familiare la restituzione del prestito.
Questo io lo chiamo pomposamente "un accordo onesto".

Mentre se il prestatore di danaro mi rende assai difficile inquadrare il tipo di impegno che assumo prendendo a prestito la somma, allora io potrei trovarmi obbligato nei suoi confronti molto di più di quanto avevo creduto.
Questo è quello che ho chiamato "una trappola".

Visto che hai obiettato sulla mia frase nel quote, ti spiacerebbe illustrarmi in COSA consiste l'obiezione (diamo per esclusa la pinzillacchera lessicografica)?

Citazione:
Citazione:
I poveri [...] Si permettono, sti stronzi, di sognare e di scegliere anche loro.

Sognare cosa? L'acquisto di carabattole luccicanti?

Ma saranno o no cazzi loro!?
Linucs dice cosa devono e non devono sognare.
Io sostengo che possono sognare lo stracavolo che vogliono. E sostengo (comunista collettivista che sono) che non c'è bisogno di essere benestanti per desiderare.

Citazione:
Citazione:
E non è vero per un cazzo che "non buttano". Se comprano Aiazzone per spendere la metà e il cartone pressato laminato legno gli si spezza, buttano anche loro.

Ma anche comprando il mobile costoso ci è parso di capire che si sarebbe rotto comunque. Quindi il povero compra a poco, e si rompe; il borghese arricchito compra a tanto, e si rompe ugualmente - anzi si dovrebbe rompere più volentieri per mungere meglio la vacca più grassa.

La tua affermazione era che i poveri (con la P) non comprano e non buttano.
Io dico che è una sciocchezza. Comprano per necessità e persino (stronzi) per diletto.
Che poi gli dai merda a orolegeria con autodistruzione incorporata non è affatto in contrasto col fatto che non è vero manco per il cazzo che "non comprano e non buttano".

La differenza fra l'obsolescenza del bene di lusso e di quello dozzinale è solo che probabilmente fai più danno al povero (con la p maiuscola o meno) che potrebbe avere difficoltà a ricomprarlo (e quindi una tentazione di far debito urgente) rispetto al borghese che fa spallucce, dice "pazienza" e firma l'assegno o fa la rata ma che paga tranquillo.
Questa però è una opiniione.

Il sapere COSA stai negando (che comprino roba dozzinale? Che la roba dozzinale si rompa? Che i benestanti comprino roba di marca? Che si rompa anche quella? Altro?) non sta nel campo del dibattito fra opinioni ma delle pure curiosità, a questo punto.

Citazione:
Poi c'è chi compra roba veramente buona e gli dura: di solito lo fa con i soldi delle tue tasse, ma pare sia giusto così. Scommetto che al Quirinale - o in certe sedi sindacali - non si rompe una sedia da quando è nato Cristo. Tranne quando un sindacalista deve rifarsi il salotto per festeggiare il Primo Maggio.

Ma a chi stai parlando?
No. Questa è una domanda troppo tosta.
Mi accontento di "a che pro" stai parlando...
se è perché hai una quota giornaliera di invettive da raggiungere, lo capisco... ma ribellati, cristosanto! Lo stakanovismo non tira più.

Citazione:
Citazione:
Sono costretti dalla merda che oggi si permettono di mettere sul mercato e che in regime di produzione meno forsennata non aveva ragione di essere (o meglio si chiamava col suo nome: truffa).

Quindi in pratica ad un certo punto i produttori hanno cominciato a produrre in modo forsennato senza motivo apparente, producendo oltretutto roba scadente, che siamo costretti a comprare. E fino al giorno prima non ci avevano pensato, gli stupidotti.

I concetti tipo "causa-effetto", "tendenza", "evoluzione", et similia non paiono trovare posto nel linucs-pensiero...

Vediamo: producono male.
Cosa esattamente ti perplime? Mai sentito parlare di aumento dei ritmi produttivi? Di estinzione del lavoro artigianale? Termini come "ottimizzazione" o "qualità totale" significhino "miglioramento del prodotto" o "dei profitti"? La nozione comune secondo la quale i mobili una volta si ereditavano e adesso vanno in cassonetto ti è estranea? Ritieni che una FIAT degli anni '50/'60 sia più o meno durevole di una odierna? Le elettroniche decenti degli anni 70-80 spesso funzionano perfettamente ancora oggi, ti risulta si possa dire lo stesso di quelle degli anni '90?
Posso andare avanti, se vuoi.

Vediamo: producono tanto.
Ti risulta che il ciclo di vita dei prodotti si sia allungato o accorciato nel corso dei decenni? Supponiamo per assurdo che ti risulti l'esistenza del fenomeno dell'obsolescenza programmata, è remotamente possibile che se un prodotto una volta durava 10 anni e oggi smetta di funzionare a scadenza garanzia + un giorno (cioè 2 anni), questo significhi che lo stesso compratore del prodotto da 10 anni oggi compri 5 prodotti da 2 anni?
E 5 prodotti sono di più o di meno di un prodotto?

Vediamo: siamo costretti a comprare
Io avrei detto "indotti" a comprare. Ma capisco che nel mondo di linucs un termine sfumato sia come il vetriolo sulla pelle.
Teniamoci "costretti". La complicazione la vedi in...?
Hai dei dubbi sull'efficacia del messaggio pubblicitario? Ritieni irrilevante l'impatto di pool di professionisti e ricercatori (con finanziamenti miliardari votati alla persuasione all'acquisto) sulla psicologia dei singoli e delle - appunto - masse? Trovi sbaglato dire che ci sia un'intera cultura volta all'acquisto il meno possibile riflessivo?
Se la risposta è no, cosa ti impedisce di ammettere che compriamo di più e peggio di come dovremmo se non fossimo condizionati?
E questo non è "indurre" o addirittura "costringere" all'acquisto?

Vediamo: "fino a ieri non ci avevano pensato a costruire così"
Al di là della solita provocazione (la quota-sarcasmo da raggiungere), pensi davvero che i metodi di produzione rimangano invariati nei secoli? Sei riuscito sul serio a non accorgerti di come è radicalmente cambiato il marketing nel dopoguerra e come abbia modificato l'industria?
Se riesci a bendarti fino a questo punto, beh: condoglianze per la tua memoria a lungo termine, ci mancherà.
Se c'è ancora qualche segno vitale negli apparati mnemonici, ti posso suggerire di pensare: "ma forse una volta era normale risbatterti sul bancone un prodotto troppo malfatto, oggi non siamo più abituati o siamo rassegnati dopo la 15a volta" e provare a vedere se questa magica frase ti rimette in contatto col passato non tanto remoto.


Citazione:
Ma tutto sommato è meglio così: mica vorremmo la deflazione, che nella scala delle disgrazie è solo un gradino sotto il global warming, l'era glaciale, e Schindler's List in prima serata.

frrrrrrBUM! Tshhhhhhhh!
E questa era l'ultima gag per oggi.
Adesso arriva LapLola e il suo palo invisibile. Un applauso...

audisio
Inviato: 2/5/2011 1:55  Aggiornato: 2/5/2011 1:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 29/4/2008
Da:
Inviati: 3471
 Re: La festa dello Shopping
Gli austriaci commettono sempre questo singolare errore di
confondere la persona con la funzione che riveste.
Da qui la domanda che rivolgono sempre e che vorrebbero fosse
paradossale:
"E che tutti i commercianti sono ladri?
E che un attimo prima di diventare commercianti erano onesti?"
Ma la risposta è un bel sì.
Perchè qui non c'entra la persona, se vuoi fare il commerciante
DEVI essere ladro, è il sistema che ti costringe ad esserlo, altrimenti
sei fuori dal mercato.
Chi può permettersi il lusso di produrre con tutti i crismi di qualità
e sicurezza quando sa che ci sarà sempre qualcuno che non lo fa
e quindi lo batterebbe per questo?
La concorrenza si fa sempre al ribasso.
E quando non c'è concorrenza ciò non si traduce in un aumento di
qualità ma semplicemente in extraprofitti.

Makk
Inviato: 2/5/2011 2:30  Aggiornato: 2/5/2011 2:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:
Citazione:
La Festa dei lavoratori significa, ricorda e celebra la conquista di una serie di diritti per i lavoratori.

Linucs:
Veramente la "festa dei lavoratori" celebra solo il futile concertone e i comizi degli altrettanto futili sindacalisti.
[ecc
ecc
ecc
ecc
ecc
ecc
ecc
ecc]

Sì, sono convinto che per te il primo maggio significhi quello che hai scritto.

Io però intendevo "per i lavoratori il primo maggio significa..."
(la cosa era deducibile dal fatto che ho usato la Locuzione Proibita*)

Citazione:
Citazione:
Conquiste che vengono sottratte senza dare in cambio niente, in quanto la dignità di vita è andata peggiorando inesorabilmente per chi non sceglie di fare l'imprenditore.

Ohibò. Per "imprenditore" intendiamo MonteZZZemolo oppure il pirla che ha messo sul tavolo migliaia di euro solo per foraggiare un "notaio" richiesto dalla "legge" per compilare un pezzo di carta?

Per imprenditore intendiamo uno che rischia di suo ed è "faber fortunae suae". Quindi può godersela o andare a picco, ma fa tutto con le sue manine dorate e col suo cervello.

Questa definizione di imprenditore (che ricomprende le due macchiette tratteggiate da te) non è invece coincidente (in un modo che sicuramente troverai sospetto) con quella di chi NON SCEGLIE di intraprendere la strada dell'intrapresa.

Si poteva capire dalla frase originale, dove c'era scritto che certe cose peggioravano "per chi non sceglie di fare l'imprenditore".
Si poteva - per esempio - interpretare tipo come se la frase riguardasse qualcuno che non era un imprenditore.
Esiste questo qualcuno?
Nel caso tu riesca a osare un simile volo pindarico e ammettere l'esistenza di qualcuno che NON è imprenditore, allora sei pronto per il level 2: concepire che questo qualcuno si chiami (solo un esempio) "la-vo-ra-to-re".

Ecco (level 3, con una vita di bonus in palio) La frase era diretta ai lavoratori e parlava di "diritti dei lavoratori"*.

Ora (il bonus-vita ti serve tutto) leggi:
Conquiste che vengono sottratte senza dare in cambio niente, in quanto la dignità di vita è andata peggiorando inesorabilmente per chi non sceglie di fare l'imprenditore.

Capisci ora, mio padawan, che non solo l'imprenditore non c'entra una benemerita fava con la frase (essendo la frase riguardante "uno che non è imprenditore"), ma che neanche c'era alcuna derisione del Sacro Imprenditore?


Ottimo.

Che la Forza sia con Te.



* "Diritti dei Lavoratori". Locuzione che fu proibita con decreto del Regio Stato Anarchico di Silvio nel 2031, pronunciarla dava luogo a sanzioni penali e amministrative.

mangog
Inviato: 2/5/2011 8:15  Aggiornato: 2/5/2011 8:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:

Autore: Makk Inviato: 1/5/2011 21:07:10

D'accordissimo sul consumismo.
OK sulla CGIL collusa.


Collusa ? Tutto qua ?
La Cgil con gli altri 2 grandi sindacati da comprimari ha barattato paghe da FAME con una tonnellata di diritti ....ma è chiaro come la luce del sole che questa "CONQUISTA" è stata applicata solamente per camalli ( con finte paghe da fame perche il loro compenso per le ore che lavoravano era sicuramente esagerato almeno negli anni 70 e 80 ) e qualche fanullone di Pomigliano con paghe veramente da fame ( i 3 che hanno fermato le linee di lavoro dovevano essere licenziati punto e basta.. NE HO I COGLIONI PIENI FIN DAGLI ANNI 70 DEI "CASINARI" CHE DOPO FANNO CARRIERA NEL SINDACATO )
Inoltre i pensionati che hanno lavorato 8-10 anni di effettivo lavoro su 35 hanno esercitato la loro attività in grosse industrie private colluse con i grandi sindacati.
Il pubblico impiego merita un discorso a parte.... per molti di loro la festa non finisce mai.

Cambiare dalla radice il concetto stesso di lavoratore dipendente e che tutti siano imprenditori di se stessi....?

Makk
Inviato: 2/5/2011 18:31  Aggiornato: 2/5/2011 18:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/12/2009
Da:
Inviati: 933
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:
Collusa ? Tutto qua ?

Guarda, il problema è un altro: sindacati SI o sindacati NO?

Per ora (e for the foreseable future) la mia risposta è SI.

Citazione:
Cambiare dalla radice il concetto stesso di lavoratore dipendente e che tutti siano imprenditori di se stessi....?

Non in questo mondo.
Il "popolo delle partite IVA" è la stronzata del millennio, e anche già passata all'incasso: erano una scusa per pescare nei risparmi di chi ha abboccato allo slogan, per non parlare di quando sono lavoro nero, dipendente, malamente camuffato.

l'unico lavoratore sub/coordinato "imprenditore di se stesso" accettabile QUI ed ORA è il socio di cooperativa (e anche lì, sappiamo tutti come siano state trasformate in fabbriche di subappalti e sfruttamento becero della mano d'opera).

Quanto al "prossimo mondo", rimane un concetto un po' darwiniano per i miei gusti.
Nessuna preclusione di principio, ma nella pratica la vedo proposta come soluzione invece che come meccanismo di buon funzionamento.

eris
Inviato: 2/5/2011 22:22  Aggiornato: 2/5/2011 22:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/2/2011
Da:
Inviati: 94
 Re: La festa dello Shopping
@ audisio

Citazione:
DEVI essere ladro, è il sistema che ti costringe ad esserlo, altrimenti
sei fuori dal mercato.


Hola audisio, potresti fare degli esempi concreti? In che consiste esattamente il rubare per un commerciante?

Virgil
Inviato: 4/5/2011 15:38  Aggiornato: 4/5/2011 15:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/8/2010
Da:
Inviati: 384
 Re: La festa dello Shopping
Citazione:

Autore: Redazione Inviato: 30/4/2011 20:10:56

E' appena uscito il nuovo documentario di Morgan Spurlock (quello di "Supersize me"). Si intitola "The Greatest Movie Ever Sold" e parla del problema della pubblicità. Pare che ci sia anche un capitolo (non ho ancora visto il documentario) sull'esperimento fatto da una cittadina brasiliana, dove hanno proibito ogni forma di pubblicità.

A sua volta, Spurlock sta lanciando un'operazione per ripulire completamente Times Square dalla pubblicità.

se ti puo interessare c'è un bellissimo libro di naomi klein "no logo" che penso conoscerai...è davvero interessante perchè parla di pubblicità e brand, se non lo hai fatto dagli un occhiata.


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