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storia & cultura : La sorpresa di Gobekli-Tepe
Inviato da ahmbar il 4/9/2011 3:00:00 (66223 letture)

di Alessandro Pinardi Feletti

La recente scoperta (1994) del sito archeologico di Gobekli Tepe, situato nel Kurdistan meridionale, e’ avvenuta in sordina, come spesso accade per le cose che cambiano veramente la vita e la storia dell’uomo.

Da quanto ci e’ stato insegnato, l’evoluzione umana ha avuto un andamento lineare. I nostri antenati vivevano nelle caverne, sostentandosi con cio’ che raccoglievano e cacciavano, piu’ o meno 6000 anni fa’ nella valle dell’indo hanno iniziato a lavorare la terra, diventando da migranti a stanziali, e da li’ e’ iniziato il lungo viaggio, spargendo la conoscenza su tutto il pianeta, che ha portato l’umanita’ a tutte le meraviglie odierne.

Di indizi di una possibile fallacia di questa teoria e’ (letteralmente) pieno il mondo, ma la stragrande maggioranza di queste prove sono costruzioni in pietra, che ha si il vantaggio di “viaggiare attraverso i tempi”, fornendoci testimonianza dell'avanzato grado di cultura e/o conoscenza dei nostri ante-antenati, ma che ha un limite ben preciso: non la si puo’ datare con precisione.

E cosi’ la “storia, non le fantasie”, ha sempre potuto liquidare questi indizi, riportando le date di costruzione a quando l’evoluzione umana possedeva, almeno parzialmente, gli strumenti e/o il grado di cultura adeguati alla loro complessita’ e difficolta’ di realizzazione.

Da tempo sempre piu’ persone ritengono questi “adattamenti temporali” delle vere e proprie forzature, che sfidano non solo la logica, ma a volte la stessa scienza. Ma per gli archeologi gli indizi, le deduzioni, le intuizioni o le vere e propie anomalie non sono mai state sufficienti ad affrontare una possibile realta' ben diversa da quella da loro costruita. Chi ha visitato di persona Tiwanaku, per esempio, puo’ raccontare l’impressione di estrema vecchiaia che trasmettono i megaliti. Ma la Storia ci dice che prima del 2.000 A.C. non potevano esistere in zona popolazioni con la cultura e le capacita’ sufficienti ad edificare certe meraviglie, e quindi “Tiwanaku ha al massimo 4000 anni di eta’”.

Con Gobelki Tepe, pero', da ora e per sempre cambia tutto. Da oggi, infatti, parlare di civilizzazioni umane di 12000 anni fa …

… non sara’ piu’ considerata un’eresia. Anzi, saranno gli stessi archeologi ( e non solo loro...) a dover cambiare molte "interpretazioni” che, sino a prima della scoperta in Turchia, sono state invece considerate prove scientifiche.

E non e’ un caso il silenzio che ancora permane sulla piu’ importante scoperta archeologica della nostra storia, dato che rivoluzionera’ non solo l’archeologia, ma anche diverse altre discipline e la nostra stessa concezione della civilta’.

Ma cosa rende questo sito archeologico unico, e lo proietta direttamente nel regno ai confini fra lo straordinario ed il fantastico, nella visione "ortodossa" della scienza?

E’ presto detto: la datazione al radiocarbonio di reperti fossili ritrovati nel luogo, la quale ci dice, aldila’ di ogni ragionevole dubbio, che il complesso è stato edificato 12.000 anni fa, forse anche 13.000 anni. Ciò significa che è stato costruito intorno al 10.000 a.C.

Comprensibili le reazioni degli archeologi che da quasi 15 anni stanno lavorando sul campo, che hanno visto le loro credenze sciogliersi come neve al sole

‘Gobekli Tepe cambia tutto’, spiega Ian Hodder, della Stanford University.

David Lewis-Williams, docente di archeologia presso l’Università Witwatersrand a Johannesburg, dice: ‘Gobekli Tepe è il più importante sito archeologico del mondo.’

Alcuni vanno oltre e dicono che il sito e le sue implicazioni sono incredibili. Il professore universitario Steve Mithen dice: ‘Gobekli Tepe è troppo straordinario per la mia mente.’

http://www.express-news.it/misteri/gobekli-tepe-e-un-tempio-di-12-000-anni-fa/

Assumono quindi un tono quasi grottesco i tentativi degli studiosi di “inserirlo” nella cronologia ufficiale dell’evoluzione umana.

Leggiamo cosa dice al proposito Klaus Schmidt, l'archeologo che per primo ha iniziato gli scavi: E’ così vecchio che precede la vita sedentaria dell’uomo, prima della ceramica, della scrittura, prima di tutto.
Gobekli proviene da una parte della storia umana che è incredibilmente lontana, nel profondo passato dei cacciatori-raccoglitori. Come poterono gli uomini delle caverne costruire qualcosa di così ambizioso?


La risposta e’ gia’ a loro disposizione, e la conoscerebbero da tempo se non fossero ancora legati dagli antichi pregiudizi a noi spesso tramandati come “certezze scientifiche” , e cioe' che non erano certo uomini delle caverne quelli che avevano simili conoscenze di ingegneria, matematica e lavorazione della pietra, o che potevano conoscere la scrittura, inventata millenni dopo.

Eppure, non bastassero gia' le datazioni dei reperti fossili, a Gobekli Tepe hanno gia' ritrovato anche questo, con buona pace alla valle dell'indo ed alla panspermia della civilta' in tutto il pianeta da li' originatasi.



Alcune foto del sito







Una ricostruzione di come doveva essere in passato:



Per l’archeologia questo e’ quindi un ritrovamento incomprensibile, e l'evidente imbarazzo di chi si vede crollare il castello di carta sotto i piedi e' piu' che palese. Per chi da tempo sostiene invece la presenza di civilizzazioni umane ben piu’ evolute di quanto si supponesse nel nostro lontano (o lontanissimo) passato, e’ finalmente una conferma, senza “se” e senza “ma”.

Alessandro Pinardi Feletti (Ahmbar)

L’articolo prosegue con questa scheda di approfondimento.

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Autore Albero
PadijtLee
Inviato: 31/10/2011 11:04  Aggiornato: 31/10/2011 11:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 4/6/2010
Da:
Inviati: 447
 Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe
Vorrei postare un paio di "speculazioni" :

A proposito della presenza dell'acqua in molti siti archeologici :
L’ETERIZZAZIONE DELL’ACQUA DI JOHN ERNST WORREL KEELY.
Con il termine “eterizzazione” dell’acqua si intende il trasformare l’acqua in pura energia ossia in etere. Il primo a scoprire in occidente questo fenomeno (in tibet i monaci tibetani già lo facevano da secoli) fu John Warrel Keely nel 1866. Keely è stato uno dei più grandi geni della fisica dell’etere al pari di nomi famosi come Nikola Tesla, Pierluigi Ighina ed Edward Leedskalkin. L’approccio di Keely era basato sull’uso dei suoni al fine di mettere in risonanza l’etere che compone la materia trasformandola per ricavarne energia o per polarizzarla in modo da poter controllare la gravità. In questa sede verrà trattato il processo di eterizzazione e quindi di trasformazione della materia (in questo caso acqua) in etere con un rilascio enorme di energia. Keely scoprì per caso questo effetto mentre sottoponeva l’acqua a varie frequenze armoniche...improvvisamente il contenitore esplose distruggendo l’apparato rilasciando molta energia...molta più di quella usata per generare i suoni che era irrisoria. Chiaramente non tutta l’acqua fù trasformata in etere altrimenti di Keely e del suo quartiere non ne avremmo più sentito parlare ma Keely capì che era nella direzione giusta. Keely dichiarò che la specifica frequenza di 42,8 khz (ultrasuoni quindi)permetteva di dissociare l’acqua in etere se applicata nelle giuste condizioni. Al tempo non aveva apparecchiature per generare ultrasuoni così usava una combinazione di armoniche sulla banda udibile per ottenere quella specifica frequenza...in pratica usava diverse ottave come avrebbe detto lui...non per niente era anche un talento musicale! L’esperimento di Keely fù più ripetuto? Sappiamo come riprodurlo nei tempi moderni? Per fortuna Keely non è stata l’ultima mente aperta e geniale dei nostri tempi e altri sperimentatori di frontiera si sono avventurati in questi campi. Uno di questi nel 1965 scoprì per puro caso lo stesso identico effetto di eterizzazione pur se non lo andava cercando. Il tipo in questione era un chimico nucleare che aveva impostato un semplice macchinario per la produzione di una onda sonora stazionaria in un cilindro pieno d’acqua...il suo target era solo quello di vedere il comportamento di alcune impurità immesse nell’acqua nei pressi dei nodi dell’onda. Il setup dell’esperimento è illustrato in figura: (vedi allegato)

Il dispositivo di per sè è molto semplice ed è costituito da un cilindro di quarzo con diametro interno di 5,08cm al cui interno troviamo 10 cm di acqua. Sul fondo un trasduttore per ultrasuoni al titanato di bario collegato ad un amplificatore da 600w pilotato a sua volta da un generatore di segnali sulla banda degli ultrasuoni ovviamente. Nello schema è omesso un feedback dal tubo al generatore di segnali che serviva a mantenere l’onda stazionaria con il progressivo calare del livello dell’acqua. La frequenza di partenza fù 40khz...a quella frequenza l’altezza dell’acqua (10cm) era 3 volte la lunghezza d’onda del segnale che rimbalzando sulla superficie del liquido superiore creava una onda stazionaria. L’acqua a quella frequenza cominciava a bollire e ad evaporare e quindi il livello tendeva a calare...se cala il livello non si rispetta più la condizione necessaria per l’onda stazionaria e quindi ecco perchè il chimico pensò bene di mettere un feedback con lo scopo di adattare la frequenza al livello alzandola...in questa maniera la lunghezza d’onda diminuiva e si manteneva la proporzione secondo cui il livello dell’acqua era sempre 3 volte la lungherzza d’onda del segnale. Piano piano la frequenza aumentava finchè raggiunti i 41,3 khz l’acqua scomparì improvvisamente dal tubo in un lampo. Controllando la stanza il chimico vide che sul soffitto c’era un buco proprio sopra il contenitore cilindrico dell’apparato e il buco continuava fino a trapassare il tetto dell’edificio! Il chimico giunse alla conclusione che in quel modo si otteneva una specie di bomba nucleare e non essendo questo il suo intento abbandonò l’esperimento. In pratica l’acqua era stata convertita in etere ossia pura energia e la potenza sprigionata era stata in grado bucare un edificio senza subire attenuazioni significative! E’ molto interessante il fatto che altri sperimentatori indipendenti hanno detto che non sono necessarie potenze di 600w per ottenere questi effetti e questo è logico se prendiamo in esame gli apparati usati da keely il quale non disponeva di amplificatori come i nostri.

Tratto dal forum : http://forum.nexusedizioni.it/john_worrell_keely_energia_dalletere-t871.0.html

John Worrell Keely: http://www.lhup.edu/~dsimanek/museum/keely/keely.htm




Altre speculazione legata all'Acqua. Anche questa "scoperta" da uno "scienziato eretico" o per usare la moderna terminologia "pseudoscienziato" : Wilhelm Reich. I studi e la vicenda di Reich a tratti può sembrare buffa, se non fosse stato affondato nel fango intenzionalmente da alcuni poteri loschi. Quel denigrarlo e "farlo fuori" rende tutti i suoi studi alquanto più INTERESSANTI....


Cloudbuster : Il principio è semplicissimo e si basa sull’alta affinità che ha l’acqua con l’Orgone. Ogni materiale ha una sua interazione con l’Orgone ma mentre alcuni si limitano a essere trasparenti o addirittura a rifletterlo (materiali diamagnetici) i materiali organici lo assorbono come se fossero delle spugne di etere. D’altronde i materiali organici sono la base della vita e non potrebbe essere altrimenti visto che l’Orgone alimenta tutti i sistemi viventi. L’acqua però è la sostanza che ha il maggior livello di affinità ossia assorbe grandi quantità di Orgone e in maniera molto rapida. Il famoso ciclo dell’acqua che regola il clima e le piogge è anche un ciclo dell’Orgone, se ne deduce quindi che se modifichiamo il bilancio orgonico locale andiamo ad alterare anche il ciclo dell’acqua perchè la relazione è biunivoca. Wilhelm Reich si accorse che se in un contenitore di acqua infiliamo dei tubi di metallo (meglio se rame o alluminio) questi creavano un assorbimento direzionale dell’Orgone... in poche parole il sistema funzionava come un aspira-etere. I tubi per dirla breve fungono da canalizzatori in modo che si crei una corsia preferenziale per l’etere che viene assorbito dall’acqua. Quando il sistema ha i tubi puntati verso il cielo si crea quindi un vortice di etere che dal cielo lo aspira e lo incanala nei tubi fin dentro l’acqua che lo assorbe, si viene quindi a creare una "Depressione Orgonica" e l’etere che vortica verso il basso si attirerà dietro tutta l’umidità atmosferica condensando nuvole e portando infine la pioggia. Chiaro che dopo un certo periodo l’acqua si satura e non assorbirà più etere ecco perchè Reich aveva collegato i tubi non a un semplice contenitore ma a un torrente in modo che ci sia sempre un ricambio d’acqua. I tubi possono essere collegati al torrente attraverso qualsiasi materiale conduttore di etere. Reich usava dei tubi di gomma con all’interno fibre di seta ma funzionano bene anche i cavi di rame nudo per la messa a terra. Ovviamente questa non è una soluzione pratica ecco perchè la successiva evoluzione fu una versione compatta in cui il contenitore d’acqua era collegato a un Accumulatore Orgonico classico (ORAC) il quale scaricava continuamente l’acqua e una volta pieno bisognava anche questo metterlo a terra con un tubo per scaricare l’Energia Orgonica accumulata.

Il Cloudbuster è quindi una soluzione eccezionale nei paesi dove si ha prolungata siccità. Abbiamo detto che ha anche un’altra applicazione a livello terapico salutistico e questa soluzione si chiama Dorbuster. Il Cloudbuster infatti non fà distinzione trà la tipologia di etere assorbito, che esso sia OR (orgone veloce e vitale) o Dor (orgone congesto e mortale) lo attira comunque e lo scarica non processandolo come invece fà l’Orgonite. Se da una parte è uno svantaggio notevole perchè oggi l’inquinamento elettromagnetico, nucleare e di matrice cospirazionista (haarp e scie chimiche) crea tantissimo Dor nell’aria che il Cloudbuster assorbe e scarica a terra, dall’altra ha il notevole pregio di assorbire le congestioni di etere che abbiamo nel corpo e che creano le malattie nel tempo. Il Dorbuster non è altro che un comune Cloudbuster con i tubi più corti i quali vengono puntati verso un paziente al fine di rimuovere le cosiddette "Corazze" ossia le congestioni di etere. Questo tipo di orgoneterapia ha dei benefici spettacolari ecco perchè è importante sviluppare queste tecniche. E’ necessario quindi pensare a un Cloudbuster multifunzione che si possa utilizzare sia per attenuare la siccità che per l’uso terapico e inoltre che non scarichi Dor nell’ambiente ma lo riprocessi in OR.

Tratto da : http://orgone.altervista.org/cloud_buster.htm


Rispondi Autore Inviato
 Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe TAD 31/10/2011 21:42
    Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe TAD 31/10/2011 23:09
      Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe ahmbar 1/11/2011 3:15
        Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe TAD 1/11/2011 3:39
          Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe ahmbar 1/11/2011 22:15
      Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe PadijtLee 28/11/2011 3:44
        Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe ahmbar 20/3/2012 2:35
          Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe panagio 20/3/2012 3:30
            Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe PadijtLee 20/3/2012 23:57
            Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe TAD 21/3/2012 1:26
              Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe Al2012 15/4/2012 0:06
                Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe TAD 15/4/2012 17:53
                  Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe perspicace 15/4/2012 19:28
                    Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe TAD 21/4/2012 23:14
                      Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe panagio 26/4/2012 11:46
                      Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe PadijtLee 2/5/2012 0:45
                        Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe TAD 2/5/2012 1:11
                          Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe dario77 16/5/2012 17:37
                            Re: La sorpresa di Gobekli-Tepe TAD 21/5/2012 22:02

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