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Energia e Ambiente : Nucleare civile, quale futuro?
Inviato da Redazione il 24/9/2011 5:19:40 (5812 letture)

di Federico Dal Cortivo

Dopo l’ultimo risultato referendario che ha decretato ancora una volta il no al nucleare civile in Italia, Europeanphoenix ha intervistato in esclusiva l’Ingegnere Giuseppe Gherardi, ricercatore dell’ENEA, l’Agenzia italiana per lo sviluppo delle nuove tecnologie, energia e sviluppo sostenibile.

D: Ing. Gherardi dopo il risultato del referendum sul nucleare civile in Italia, che come quello del 1987 ha detto no all’installazioni di centrali nucleari sul suolo nazionale ed ha probabilmente sancito la definitiva uscita di scena dell’Italia da tali programma di sviluppo energetico, quale è il suo parere in merito?

R: Le due situazioni sono estremamente lontane: nel 1987 il sistema Italia aveva proposto soluzioni avanzate e, se non fosse stato deciso diversamente, sarebbe stata possibile una politica industriale che avrebbe consentito di competere nel settore nucleare con gli altri paesi industrializzati, non solo per il mercato interno, ma anche in quello internazionale. Oggi, anche se le industrie del settore mantengono una posizione competitiva (il mantenimento in funzione delle centrali obsolete in giro nel mondo è un mercato importante) sarebbe stato necessario uno sforzo notevole per consentire alle industrie nazionali di partecipare a una parte significativa della catena di fornitura (il 75% era l’obiettivo ambizioso che ci si poteva porre). Inoltre avremmo dovuto ricostruire la capacità operativa delle infrastrutture, a partire dall’autorità di sicurezza, e soprattutto doveva essere ricostruita la fiducia del pubblico nella trasparenza e nella competenza di tali istituti.

Poco si era fatto, e il risultato del referendum ha interrotto un processo che sarebbe stato benefico per il paese, ma che non era ancora iniziato.

D: Non crede che l’abbandono tout court del nucleare, probabilmente sull’onda emotiva del disastro di Fukushima, ...


... ci condanni per altri decenni a dover dipendere sempre di più dai combustibili fossili e dall’energia elettrica acquistata oltre confine, con tutti i problemi di dipendenza politica, economica e di inquinamento che essi comportano per la Nazione, con un peso sempre crescente sulla bolletta degli italiani.

R: Senza dubbio. Questo vale sia per l’uscita definitiva dal nucleare sia per le politiche dissennate che ci hanno portato a comprare dalla Cina sabbia trasformata in silicio per i pannelli fotovoltaici. Trasformazione che ha richiesto il consumo di elettricità prodotta dalle centrali cinesi a carbone, tra le meno efficienti e tra le più inquinanti del mondo. Energia che i pannelli acquistati a prezzi elevati dovranno lavorare ancora per anni prima di restituire interamente. Vale per le centrali eoliche costruite in Danimarca e in Spagna e installate in Italia, che arricchiscono gli investitori senza che nemmeno ci si prenda il disturbo di collegarle alla rete elettrica. Vale per le centrali a biomasse costruite in Germania e in Austria e installate in Italia, che sconvolgono gli equilibri ambientali e territoriali senza incidere tutte insieme più di qualche per cento della produzione elettrica nazionale. La conseguenza che prevedo è una drastica riduzione dei consumi, che naturalmente colpirà solo una parte della popolazione, quella che oggi paga gli incentivi alle rinnovabili e all’incompetenza dei decisori.

D: Si è usciti dal nucleare , ma ci si dimentica volutamente che l’Italia è di fatto nuclearizzata. Sul nostro territorio stazionano decine di bombe atomiche custodite nelle basi di aeree di Ghedi e Aviano dell’Us Air Force, senza contare quelle a bordo di navi e sottomarini dell’Us Navy che stazionano nel Mediterraneo, dove un incidente, non sarebbe il primo in ambito militare, è sempre possibile. Se non si vuole il nucleare allora si pretenda coerentemente che tutte le testate atomiche escano dall’Italia.Che ne pensa Ing. Gherardi?

R: Non vedo relazione tra le armi nucleari e le centrali elettronucleari. Non hanno in comune niente di più di quanto abbiano in comune le celle fotovoltaiche e i computer: il tipo di materia prima usata nel processo principale. La favola dello stretto collegamento tra nucleare civile e nucleare militare è basata esclusivamente sulle risorse dialettiche di chi sogna il benessere solare. Certo, anche per questi sognatori l’interesse per la sicurezza delle centrali nucleari supera di molto l’interesse per la possibilità di incidenti al nucleare militare. I piani di emergenza nei porti italiani presso i quali sostano vascelli con alcuni reattori nucleari funzionanti a bordo non sono particolarmente pubblici. Una cosa certa è che se in caso di incidente i vigili del fuoco facessero l’errore di avvicinarsi, troverebbero un severo fuoco di sbarramento.

D: In Europa vi sono attualmente circa 195 centrali atomiche, di cui 59 in Francia-5 Svizzera-1 in Slovenia-17 in Germania- 32 in Russia di cui almeno 11 in costruzione- 8 in Spagna- 19 in Gran Bretagna- 10 in Svezia- 4 in Finlandia- 15 in Ucraina, 2 in Romania, ecc. A parte la Germania che ha recentemente deciso di abbandonare progressivamente l’atomo, gli altri Stati europei sembrano che al momento vogliano proseguire sulla strada del nucleare o per lo meno non abbandonarlo del tutto. Questi dati fanno riflettere perché evidentemente altrove si ritiene che il nucleare sia un buon investimento sul fronte energetico e con pochi rischi per l’uomo. Ci potrebbe dire quale è oggi il livello tecnologico di questi impianti e la loro sicurezza.

R: Il livello di sicurezza è dimostrato dal fatto che i più gravi incidenti avvenuti hanno avuto conseguenze immediate tragiche ma molto meno gravi degli incidenti dovuti ad altre fonti energetiche (dal crollo delle dighe agli incidenti nell’uso degli idrocarburi, anche ieri in Kenya sono morte orribilmente 120 persone per l’esplosione di un deposito di carburante, ma la notizia era in trentesima pagina. In prima pagina c’era l’incidente “nucleare” in Francia). Le conseguenze a lungo termine non sono statisticamente rilevabili. Certo se Chernobyl avesse avuto il contenitore di sicurezza, non ci sarebbe stata la necessità di evacuare la regione attorno. Certo, se a Fukushima non avessero costruito i gruppi elettrogeni di emergenza in riva al mare, fidandosi delle opere di protezione anti tsunami, non avrebbero avuto danni economici molto elevati. Se non avessero confidato nelle protezioni antitsunami non sarebbero neanche morte 30 mila persone e non avrebbero neanche avuto il danno all’industria chimica (e il conseguente danno ambientale, che a differenza di quello nucleare avrà anche conseguenze misurabili sulla salute umana). Certo, un mondo guidato dalle istanze della finanza preferisce mantenere in funzione centrali che erano costruite per durare venti anni, prolungandone la vita fino a sessanta. Tecnologie obsolete, margini di sicurezza che si riducono, investimenti già ammortizzati: ricavi certi senza rischi, per gli investitori. Ritengo che vi siano molte centrali da chiudere al più presto, per costruirne di nuove. Quanto a lungimiranza, direi che sotto tale aspetto non c’è una grande differenza tra la “infinita saggezza degli italiani che hanno abbandonato il nucleare” e la miopia di paesi che annunciano spesso la chiusura delle centrali nucleari (ricordate la Svezia? Anni fa aveva annunciato la chiusura entro il 2010 di tutte le sue centrali, tutte costruite prima del 1980. Nel 2011 ha il 45% di produzione nucleare, e alimenta così anche le fabbriche di generatori eolici nella vicina Danimarca).

D: Fukushima è stato un evento eccezionale, per così dire imprevedibile ed unico, oppure a suo avviso vi sono state negligenze da parte dei giapponesi, che sappiamo di solito molto accorti e preparati sul fronte terremoti-maremoti?

R: A questa domanda si può rispondere solo col senno di poi. Ogni impresa umana poggia su assunzioni di rischio, suscettibili di essere falsificate: lo tsunami è stato superiore di molto ai valori previsti. Il numero delle vittime e i danni economici sono stati enormi anche per questo. Fukuschima è stato solo una delle molte tragiche conseguenze dello tsunami. Per quanto riguarda il prezzo in vite umane, 30mila volte inferiore alla somma degli altri.

A fronte di una catastrofe di queste dimensioni, io ritengo sia impossibile costruire difese invincibili, ma si debba piuttosto preparare una capacità di intervento, anche internazionale, per limitare i danni. Non sarebbe successo nulla se si fossero portati generatori elettrici per rialimentare le utenze essenziali per la sicurezza – del tipo che ogni esercito sposta in poche ore dove serve - Naturalmente questa preparazione non ha niente di specifico per il nucleare, dovrebbe essere prevista per dare la massima flessibilità di risposta a fronte di eventi imprevedibili. Qualcuno ha detto che in Italia non può esserci uno tsunami: sono perplesso, abbiamo un bel vulcano sottomarino nel Tirreno, qualcuno glielo è andato a dire che non può fare guai?

D: A tutt’oggi possiamo considerare 7 gli incidenti gravi occorsi a centrali atomiche (non sappiamo quelli segreti e militari), da quello di Kyshtym (Urss) nel 1957 che rientrava a livello 6 della scala INES (International Nuclear Event Scale) che va da 0 a 7, a Three Mile Island in Usa nel 1969 valore 5, Chernobyl (Urss) nel 1986 livello 7, fino ad arriva oggi a Fukushima livello 6. Nel mondo occidentale sono poche le ditte che producono reattori, la francese Areva, la General Electric e Westinghouse statunitensi, la Toshiba e Hitachi giapponesi. Ing. Gheradi, quale è oggi lo stato dell’arte in fatto di reattori nucleari?

Come detto sopra, il mancato rispetto dei limiti sulla durata di vita di progetto e il dissennato ricorso ai combustibili fossili hanno rallentato il progresso tecnologico del settore nucleare. Le centrali della quarta generazione potrebbero già essere in funzione, se non ci fosse stata una stasi di trenta anni.

R: Di cui non ha affatto beneficiato l’industria nucleare, costretta a vivere delle attività di service, ma il mondo della finanza – lo stesso che in questi giorni sta facendo vacillare il mondo – lo stesso che ha investito miliardi in impianti fotovoltaici senza portare a ricadute socioeconomiche al di là del lavoro degli installatori, preferibilmente fatti venire dalla Romania o altri paesi con manodopera a basso costo. In un caso e nell’altro il progresso è stato solo nel trovare le tecniche più efficaci nel drenare denaro dagli utenti per spostarlo al di fuori del sistema produttivo.

All’elenco delle industrie nucleari contenuto nella domanda aggiungerei i koreani e i russi, che stanno piazzando le loro centrali nucleari nel mondo secondo la politica industriale del loro paese e non secondo le incerte prospettive dei grandi investitori.

D: Nel mondo vi sono all’incirca 440 reattori nucleari attivi di cui 104 negli Usa, 59 in Francia e 53 in Giappone, la produzione di energia elettrica è pari a 370 Gigawat, ovvero il 16% della produzione mondiale e anche Cina, India e Iran si stanno affacciando al nucleare civile, a fronte di una domanda interna di energia sempre maggiore. Quali sono a tutt’oggi i problemi maggiori che l’utilizzo della fissione nucleare ha sull’ambiente? Si è trovata una valida soluzione al problema delle scorie radioattive?

R: Il problema delle scorie è speculare al vantaggio del nucleare rispetto alle altre fonti energetiche: bastano poche tonnellate di combustibile fissile ogni anno, in luogo di milioni di tonnellate di fossile. Anche le scorie, costituite dal fissile in parte utilizzato e non più adatto ai reattori dell’attuale generazione, sono poche tonnellate ogni anno. Alcuni paesi, come la Svezia, hanno costruito i depositi definitivi per queste scorie. La maggioranza degli altri paesi, sulla base dello stesso principio per cui si può far funzionare per sessanta anni un impianto progettato per venti anni, preferiscono tenere il combustibile esaurito presso le centrali stesse, in apposite economiche piscine. Come si è visto a Fukushima, questa non è esattamente la più sicura delle soluzioni.

I reattori più moderni utilizzano meglio il combustibile, quindi producono meno scorie per unità di energia generata. In futuro, quelle che oggi sono considerate scorie possono diventare una risorsa, per questo il deposito svedese non è in realtà così definitivo come sembra.

D: La fusione nucleare dovrebbe essere il futuro dell’energia mondiale, le scorie per il 90% hanno bassa radioattività che scompare in cento anni, nessun gas serra o radioattivo, nessuna produzione di plutonio e essendo estratto dall’acqua, il combustibile è disponibile ovunque e in quantità illimitata. Parrebbe la soluzione ideale, una fonte di energia pulita e in grande quantità. Quali sono oggi i progressi in questo settore e a che punto è la realizzazione di un primo reattore a fusione? In Italia ci sono le competenze necessarie per accedere a questa tecnologia e in futuro dotare la Nazione di centrali di questo tipo? Oppure l’uscita dal nucleare odierna ci precluderà anche questa strada d’indipendenza energetica, costringendoci a comperare elettricità dagli Stati confinanti?

R: Non ritengo che l’uscita dal nucleare dell’Italia possa pregiudicare la partecipazione ai programmi di sviluppo dell’energia da fusione. Partecipiamo attivamente e con capacità adeguate. Il danno dell’uscita dal nucleare è piuttosto di tipo indiretto: meno centri di ricerca e meno imprese che lavorano per tecnologie di punta, quindi meno capacità in qualunque settore dove si manifesti la necessità di tali tecnologie. Ad esempio, certamente solo uno dei tanti: anche nel campo dell’energia solare dai ricercatori nucleari dell’ENEA sono venuti codici di calcolo e laboratori per lo studio e la qualifica dei materiali, che hanno contribuito allo sviluppo del solare termodinamico. Per non parlare delle persone che ci lavorano, quelle di una certa età vengono dal nucleare. Purtroppo, salvo salti di qualità non prevedibili, la strada della fusione è ancora lunga e travagliata, e il contributo al mantenimento dell’eccellenza tecnologica è importante ma limitato. C’è tutto il tempo perché i nostri giovani ricercatori siano costretti a cercare lavoro nel Nord Europa, oppure si rassegnino a dimenticare la ricerca.

Federico Dal Cortivo

Per Agenzia di stampa europea: Europeanphoenix.net

L’Ingegnere Giuseppe Gherardi è stato responsabile del progetto ADS (Accelerator Driven System, impianto per la trasmutazione dei residui radioattivi ad alta attività e lunga vita – in questo ambito è stato responsabile di procedimento per la costruzione e l’esercizio dell’impianto CIRCE, il circuito sperimentale più grande nel mondo, per lo sviluppo della tecnologia del piombo fuso come refrigerante dei reattori nucleari di 4° generazione). Precedentemente è stato anche responsabile dell’unità tecnica per la fissione nucleare dell’ENEA.

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Autore Albero
VIPER
Inviato: 24/9/2011 8:44  Aggiornato: 24/9/2011 8:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2009
Da:
Inviati: 557
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Sig. Federico Dal Cortivo, corrispondente per il quotidiano: Rinascita Sinistra Nazionale, perchè non va a fare i suoi spot sul nucleare tanto cari alla destra quanto alla sinistra nel giardino di casa sua?

Ah un appunto Sig. corrispondente: le domande di un cronista non dovrebbero essere tendenziose e di parte, atte a rafforzare la tesi dell'ingegnere dei puffi.

perspicace
Inviato: 24/9/2011 9:00  Aggiornato: 24/9/2011 9:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Federico Dal Cortivo è chiaro che hai preso soldi dalle lobby dell' energia atomica .. perché se volevi parlare di nucleare avresti dovuto parlare del professor Rossi oppure della fusione fredda di Rubbia ma visto che voi lobbysti del nucleare non amate questi due individui e continuate a proporci un nucleare vecchio di 100 anni è normalissimo che gli italiani chiamati a votare in un referendum votino contro il nucleare NON SONO DEFICENTI!!

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
LoneWolf58
Inviato: 24/9/2011 9:07  Aggiornato: 24/9/2011 9:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Massimo.... che stai affa'? vuoi provocare un flame?!... allora pubblica anche l'intervista di Veronesi...
Veronesi: "Senza nucleare l’Italia è un Paese morto"

O vuoi fare da contraltare ad un articolo così fazioso? che appare più propaganda che giornalismo??

Ciao

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
nygandy
Inviato: 24/9/2011 9:16  Aggiornato: 24/9/2011 9:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/10/2009
Da:
Inviati: 483
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
E' inutile che vi incacchiate...

Se vuoi battere il tuo nemico, devi conoscerlo.

Questo ci fa solo capire quanto poco possa contare un referendum, "lasciamo passare un po' di tempo - si sono subito detti (e si stanno ancora dicendo) - e poi ci rifacciamo sotto..."

Vi ricordate? L'ha detto anche la Prestigiacomo: "ora nun se po' fa'..., ma domani..."

Anzi adesso vado a spigolare un po' su "Forumnucleare"...

fefochip
Inviato: 24/9/2011 10:31  Aggiornato: 24/9/2011 17:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
sono proprio esausto di questo argomento e non capisco come ci possano essere ancora chi ragiona come questo ingegnere e come il suo interlocutore.

domande che perfino l'intervistato stesso risponde efficacemente da un certo punto di vista :

Citazione:
D: Si è usciti dal nucleare , ma ci si dimentica volutamente che l’Italia è di fatto nuclearizzata. Sul nostro territorio stazionano decine di bombe atomiche custodite nelle basi di aeree di Ghedi e Aviano dell’Us Air Force, senza contare quelle a bordo di navi e sottomarini dell’Us Navy che stazionano nel Mediterraneo, dove un incidente, non sarebbe il primo in ambito militare, è sempre possibile. Se non si vuole il nucleare allora si pretenda coerentemente che tutte le testate atomiche escano dall’Italia.Che ne pensa Ing. Gherardi?


e io aggiungo ...

mi pare che la situazione dell'umanita con il nucleare (e piu in generale con il problema dell'inquinamento ambientale) sia come quello di un treno in corsa senza freni che corre su un binario morto .
chi pensa come il genio che fa quella domanda implicitamente sostiene "ma tanto siamo pieni di energia nucleare" e nel paragone invece che cercare di frenare aggiunge carbone nella caldaia del treno in corsa senza freni.

non ho mai capito la capoccio di chi si pone domande di questo tipo

bisogna capire se il nucleare è o meno una strada percorribile per l'umanità e non se tutti quanti procediamo allegramente verso un futuro di merda allora tanto vale ....

tra l'altro ragionare in questo modo è di un egoismo che fa paura perche si sanno benissimo i danni che causano le centrali atomiche in termini di danni alle future generazioni perche a chernobyl ancora si pagano i prezzi e paragonare i danni alle generazioni future che si fanno con i rischi e i danni delle centrali e tutto ciò che ne consegue con i danni provocati da una diga che cede vuol dire o essere cretini o in malafede (o entrambi).

la fissione dell'atomo è una strada a vicolo cieco per tanti motivi.
uno dei tanti sono le scorie radioattive .
pensare che un umanità che oggi ragiona in termini di legislature e lascia depredato un paese dopo 4 anni perche tanto poi saranno cazzi della prossima legislatura non può pensare di gestire minimamente qualcosa della durata di centomila (100000) anni...non è proprio pensabile.
e infatti le nostre scorie radioattive sono li a ricordare all'italia che il pericolo di contaminazione è concreto nonostante non abbiamo centrali sul territorio perche delle nostre scorie stanno alla mercè dell'esondazione di un fiume e recentemente abbiamo sfiorato una catastrofe forse peggiore di quella di fukushima in termini di contaminazione radioattiva.

pensare da esperti che oggi la strada della fissione sia ancora percorribile è un pensiero che viene dopo egli interessi di tipo economico ovvero vuol dire essere in malafede.

lo sanno pure i pioppi che l'uranio come tutte le materie prime si sta esaurendo .
le scorie nucleari sono di fatto un eredità per i nostri figli ,nipoti,pronipoti ecc,ecc che dovranno imparare a gestire perche saranno un continuo pericolo per la loro esistenza (e anche per la nostra attuale).
pensare genuinamente di gestire qualcosa che mantiene la sua pericolosità per centinaia di milleni vuol dire solo una cosa essere stupidi (per chi appunto si fa domande "in buona fede").

e tutto questo nell'attuale situazione ovvero in un fermento di nuove tecnologie.

tanto per non allontanarsi molto dal nucleare (se proprio non se ne può fare a meno) sono costruibili centrali al torio (come detto dallo stesso premio nobel carlo rubbia) che inquinano infinitamente meno (anche se sempre sono scorie nucleari) e di torio ce n'è una quantità molto superiore all'uranio .

condivido con l'intelocutore la truffa dell'attuale energia solare che non ha le capacità per tanti motivi di potersi definire "alternativa".
ma esistono altri tipi di pannelli solari molto piu efficenti dell'attuale fotovoltaico (anche in termini di costruzione)e comunque non solo con dei pannelli si riesce a sfruttare l'energia del sole ...ma anche con le piante che sono dei campioni di efficenza .
coltivare un campo sfruttandolo per produrre biocombustibili è un percorso fattibile (certo se poi ci si beve l' ignobile propaganda che si sta facendo che i biocarburandi "affamano" le popolazioni del terzo mondo quando sono le banche in prima linea ad affamarle per scopi ben precisi allora è un altro conto).
poi se proprio non vogliamo fare i contadini ci sono comunque alternative pure per sfruttare il sole e la fotosintesi senza le piante

come mai ci sono percorsi poi percorribili riguardante la "free energy" che nessun governo sviluppa pensando solo al nucleare? perche sono tutte "cazzate" ? certo come no .....


come una cazzata sarebbe la fusione fredda ?
e qui arriviamo a un nodo cruciale della discussione .
nel 1989 due fisici annunciano al mondo che è possibile avere reazioni nucleari senza le temperature delle reazioni note.(e di tutta una serie di svantaggi tra cui scorie nucleari e eventuali rischi ).
vengono presto denigrati , il MIT stila un rapporto che viene falsificato nelle sue conclusioni e in segreto la NASA fa i suoi esperimenti (2003) che confermano la realtà di tali reazioni ma tali risultati vengono celati e pubblicati solo di recente (se non sbaglio 2009)
da piu parti nel mondo si replicano tali esperimenti (italia giappone israele )
oggi, dai piu, la fusione fredda continua a essere considerata una bufala.

il 14 gennaio 2011 però ancora degli italiani producono un reattore nichel-idrogeno funzionante ...e come funziona!
i detrattori però sono sempre dietro l'angolo .
nella data in cui scrivo il proggetto dell'ing Rossi (l'inventore del reattore nichel idrogeno detto da lui Energy catalizer E-cat) è arrivato alla produzione di una centrale da 1MW termico che sta semplicemente dentro a un container e probabilmente sta in viaggio per gli USA con i quali recentemente l'ing rossi ha preso nuovi accordi accantonando i greci (defkalion )

abbiamo l'energia del futuro ,pulita ,praticamente illimitata e ancora stiamo qui a cazzeggiare con lo sviluppo di centrali nucleari in italia?

ma porco cazzo cominciamo a sviluppare queste altre tecnologie se proprio dobbiamo cominciare a fare qualcosa e non diciamo stronzate

eccheccazzo!

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
fefochip
Inviato: 24/9/2011 10:45  Aggiornato: 24/9/2011 10:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
per chi un minimo ha seguito la vicenda rossi e soprattutto ben sa quello che produce la sua invenzione (ovvero calore) segnalo
questa invenzione che sposerebbe in maniera perfetta l'altra

per poi cominciare a sognare

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Davide71
Inviato: 24/9/2011 11:01  Aggiornato: 24/9/2011 11:01
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Ciao a tutti:

io so che:

1) gli Americani non vogliono che l'Iran sviluppi centrali nucleari. Perché? Sarà forse perché esse permettono di ottenere materiale ad uso militare? Mah?

2) se succede un incidente in Italia va a ramengo l'intera esportazione italiana di prodotti alimentari e il turismo. Tutto questo indipendentemente dalla portata reale dell'incidente. Non ce lo possiamo permettere.

3) i Tedeschi hanno rinunciato al nucleare. Perché? Se non sono capaci loro per quel che mi riguarda non è capace nessuno!

4) sono troppe le cose che non ci spiegano...troppi segreti e "stranezze". Io non mi fido.

Perciò, io al nucleare dico NO e finché la mia opinione avrà un valore continuerò a spngere in quella direzione.

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Matkshonov
Inviato: 24/9/2011 11:39  Aggiornato: 24/9/2011 11:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/11/2010
Da: Cesso
Inviati: 278
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Federico (dal Crotivo) e Gherardi.... per la miseria....... ho appena finito di VOMITARE x le affermazioni di neworld, adesso vi ci mettete anche voi?

e che ca22o, cos'è, un nuovo modo x ammazzare gli utenti?.....

Va beh, torno dopo... dovrei avere un'altro sacchetto da ste parti........

Per cortesia, dite ai bambini che testa di parallelepipedo vuoto non è il suo nome (ecchè diamine, mica pesa 500.000 tonnellate),lui si chiama alberto angela
DinDonDan
Inviato: 24/9/2011 12:15  Aggiornato: 24/9/2011 12:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/3/2010
Da:
Inviati: 80
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Citazione:
..e il conseguente danno ambientale, che a differenza di quello nucleare avrà anche conseguenze misurabili sulla salute umana..


Il danno nucleare non avrà conseguenze misurabili sulla salute umana?

Perchè non avrà conseguenze o perchè non siamo in grado di misurarle?



Citazione:
..A fronte di una catastrofe di queste dimensioni, io ritengo sia impossibile costruire difese invincibili, ma si debba piuttosto preparare una capacità di intervento, anche internazionale, per limitare i danni..



Uno dei motivi che ha spinto parecchi a votare "contro" il nucleare è stato appunto questo. Data l'assoluta non prevedibilità di certi "subbugli" terrestri meglio stare tranquilli e non rischiare.
Certo, aumentando esponenzialmente questo dato potremmo anche obbiettare che anche a stare in casa al computer si rischia dato che potrebbe cascarti un satellite usato addosso. Ma forse aumentare volontariamente la possibilità di danni non è così intelligente.



Citazione:
I reattori più moderni utilizzano meglio il combustibile, quindi producono meno scorie per unità di energia generata. In futuro, quelle che oggi sono considerate scorie possono diventare una risorsa, per questo il deposito svedese non è in realtà così definitivo come sembra.



Davvero? Ci son dati su questo?


E a proposito, OT ma non troppo.


E-Cat?

E, se qualcuno ne sa qualcosa, a che punto è il progetto ITER per il sud della Francia?
Si parlava di 2030/2040 per la messa in funzione. Qualcuno ne sa nulla?


Dan

Silver
Inviato: 24/9/2011 12:18  Aggiornato: 24/9/2011 12:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Non condividerò questo articolo. Ed è veramente raro che non condividi qualcosa scritto qui su LC.

Ma anche a me sembra un manifesto pro-nucleare su cui non sono per nulla d'accordo.

Con tutte le possibilità di produrre energia a costo zero, impatto zero e a km zero, questi ancora perdono tempo e risorse nel centralizzare la produzione energetica in mano a pochi elementi, trasportarla cablata per enne Km, con costi economici, sociali ed ecologici elevatissimi.

E si sentono anche fighi e importanti...

Matkshonov
Inviato: 24/9/2011 12:28  Aggiornato: 24/9/2011 12:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/11/2010
Da: Cesso
Inviati: 278
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
umf.... e anche la cena di ieri sera se nè andata........

citazioni direttamente dall'articolo:


Le due situazioni sono estremamente lontane: nel 1987 il sistema Italia aveva proposto soluzioni avanzate

SISTEMA ITALIA? che roba è? un'istituzione, un partito, una società?........
Un qualcosa di non definibile, propone delle soluzioni avanzate?


sarebbe stata possibile una politica industriale che avrebbe consentito di competere nel settore nucleare con gli altri paesi industrializzati

Il nucleare fine a se stesso non interessa a nessuno, perciò domando,competere in che cosa? in campo (BUCO)economico, in campo (STERMINIO)sociale, o in campo sanitario(TUMORI)?forse in quello militare(ARMI)?


sarebbe stato necessario uno sforzo notevole per consentire alle industrie nazionali di partecipare a una parte significativa della catena di fornitura

quali industrie? son 40 anni che stiamo in crisi, industrie ed attività economiche anzichè crescere come funghi, muoiono come mosche (causa tasse, non x colpa della bolletta elettrica)....
Forse è riferito alle multinazionali? beh non c'è problema, in italia vendono e basta, la produzione l'han spostata un pochetto più ad est, puoi risparmiare lo sforzo per qualche altra cosa......
Mi domando invece a chi serva tutta questa energia, di industrie ormai non ce ne sono più, l'artigianato ormai è cosa estinta, forse le pizzerie? a22o consuma un forno elettrico.......


e soprattutto doveva essere ricostruita la fiducia del pubblico nella trasparenza e nella competenza di tali istituti.

La fiducia va GUADAGNATA, NON riscotruita


il risultato del referendum ha interrotto un processo che sarebbe stato benefico per il paese


E meno male dico io, cmq sostituire "benfico per il paese" con "benefico per le banche"



E questa era solo la prima risposta?
Ma a questi qui li hanno mandati a scuola per scrivere ste mer***e? o ci vuole la laurea?
E io che credevo che ingegneria fosse na cosa seria......

Mi fermo qui, devo trovare n'altro sacchetto......

Per cortesia, dite ai bambini che testa di parallelepipedo vuoto non è il suo nome (ecchè diamine, mica pesa 500.000 tonnellate),lui si chiama alberto angela
winston73
Inviato: 24/9/2011 13:57  Aggiornato: 24/9/2011 13:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/5/2010
Da:
Inviati: 135
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
ci metttiamo a fare pure pubblicità alle lobby..
bella mossa.

http://www.energoclub.org/news/negli-usa-lenergia-green-supera-quella-nucleare

allora anch'io faccio pubblicità a quella delle alternative

2+2=5
perspicace
Inviato: 24/9/2011 15:19  Aggiornato: 24/9/2011 15:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
fate parlare i premi nobel di cose che sò serie.
http://youtu.be/3PpjuYDq3cs

oppure gente con i brevetti in mano gente che andrebbe incoraggiata promossa perché geniale non dei ciarlatani della scienza che attaccati ai loro vecchi pregiudizi calpestano il vero spirito della scienza. Comunque complimenti al CERN e al Gran Sasso per aver superato la velocità della luce.
http://youtu.be/k_okDfNWh8U

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
perspicace
Inviato: 24/9/2011 15:21  Aggiornato: 24/9/2011 15:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: Nucleare civile, quale futuro?

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
vuotorosso
Inviato: 24/9/2011 15:41  Aggiornato: 24/9/2011 15:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Citazione:
oppure gente con i brevetti in mano gente che andrebbe incoraggiata promossa perché geniale non dei ciarlatani della scienza che attaccati ai loro vecchi pregiudizi calpestano il vero spirito della scienza.


Quoto tutto, proprio ricollegandomi al 3d aperto da Audisio.

Mi sembra che questo professore sia uno di qui dinosauri che si attaccano a vecchie e superate balle, e ci promette pure la possibile trasformazione di scorie in nuovo carburante, ecco perchè i danesi se le tengono, mica perchè non esiste modo di smaltirle.
all'epoca dei campi scout alla fine del periodo si copriva la latrina stai conservando la merda che c'era dentro per l anno prossimo, mica perchè era l unico modo che c era per "smaltirla".
A sto punto mi aspetto che il professorone proponga di far defluire le fognature direttamente nei campi per concimarli ...

TAD
Inviato: 24/9/2011 15:54  Aggiornato: 24/9/2011 15:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/5/2011
Da: 7th planet
Inviati: 1069
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Non ho parole...

...solo un'immagine:


~WÃSÐ Lifestyle~
vuotorosso
Inviato: 24/9/2011 16:33  Aggiornato: 24/9/2011 16:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
TAD
Citazione:
Non ho parole... ...solo un'immagine:


Ahahah ora so' cazzi tua: arriverà Clorofilla a dirti che te la prendi con tutti gli scienziati. Ieri la Hack, oggi sto qua.
E' stato un piacere comunque TAD

Dusty
Inviato: 24/9/2011 17:10  Aggiornato: 24/9/2011 17:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 3/10/2005
Da: Mondo
Inviati: 2248
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Citazione:
di Federico Dal Cortivo

Dopo l’ultimo risultato referendario che ha decretato ancora una volta il no al nucleare civile in Italia, Europeanphoenix ha intervistato in esclusiva l’Ingegnere Giuseppe Gherardi, ricercatore dell’ENEA, l’Agenzia italiana per lo sviluppo delle nuove tecnologie, energia e sviluppo sostenibile.


Gentile Federico Dal Cortivo,
invece di fare questa completamente inutile quanto faziosa intervista avrebbe potuto chiedere semplicemente:

1) Come mai l'agenzia italiana per lo sviluppo delle nuove tecnologie ha oscurato i risultati della fusione fredda ben esposti dal famoso Rapporto 41?

2) Come mai si parla ancora di nucleare tradizionale quando non solo le evidenze delle LENR sono tali da rendere il fenomeno della cosiddetta fusione fredda per acquisito ma con buona probabilità addirittura già così avanzato da arrivare in un prossimo futuro alla produzione di massa?

Domanda bonus:

3) Come mai l'incredibile numero di miliardi di dollari ed euro pubblici spesi nel mondo nel cercare di sviluppare l'energia da fusione non ha portato un risultato nemmeno lontanamente significativo (se non quello di sancire la sua completa non utilizzabilità) mentre un imprenditore privato, utilizzando esclusivamente i suoi soldi e quindi senza gravare sulle spalle di nessun altro con buona probabilità darà l'avvio una volta per tutte alla più grande rivoluzione dello scenario economico energetico mondiale mai vista nella storia?

Ma capisco che la risposta alla terza domanda potrebbe portare a pensare che tutto il denaro pubblico per finanziare la ricerca sia in realtà una grossa farsa in quanto lo stato non è minimamente interessato a migliorare le condizioni dei suoi cittadini ma solo a derubarli il più a lungo possibile, e quindi verrà ancora più opportunamente evitata.

Cordialmente,
Dusty

"Tu non ruberai, se non avendo la maggioranza dei voti"
-- Dal Vangelo Secondo Keynes, Capitolo 1, verso 1.
Il portico dipinto
fefochip
Inviato: 24/9/2011 17:54  Aggiornato: 24/9/2011 17:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
@ Dusty
Citazione:
un imprenditore privato, utilizzando esclusivamente i suoi soldi e quindi senza gravare sulle spalle di nessun altro con buona probabilità darà l'avvio una volta per tutte alla più grande rivoluzione dello scenario economico energetico mondiale mai vista nella storia?


sai dusty io ci ho pensato parecchio e ho messo in fila una serie di elementi.

te ne cito uno solo : ovvero che la NASA da credito a andrea rossi

solo se questo è vero vuol dire che studi condotti in segreto ce ne sono probabilmente molto piu avanti di rossi .
oppure è possibile che rossi con quel suo "catalizzatore" o qualunque altra cosa sia sia riuscito li dove altri non riescono a produrre significativi overunity di energia dalle lern Ni-H.
comunque ritengo che ci sia una volontà "dall'alto" che rossi continui il suo lavoro perche un cambiamento energetico è alle porte .
lo sanno tutti (nell'ambiente) della realtà delle lern e con tutta probabilità quando a breve rossi uscirà sul mercato altri colossi lo affiancheranno riempiendo il mercato .

sono interessi immensi che nel bene e nel male nel mondo di oggi non si lasceranno a un uomo solo quindi già da TEMPO si è deciso per sviluppare le lern


e rientrando intopic ritengo che l'unico vero valore che ha avuto il referendum riguardo al nucleare non è tanto quello di bloccarlo (ne in italia ne altrove) ma quello di non farci fare il "pacco" con una tecnologia assolutamente morta e sepolta.

quindi la verità a mio avviso è che ci siamo salvati parte delle saccocce (insieme all'acqua pubblica)e infatti ci stanno facendo la guerra di cui la libia che a mio avviso è il primo atto.
si, l'attacco alla libia in ultima analisi è un attacco all'italia , o meglio al portafogli degli italiani .
d'altronde abbiamo dato una "sola" ai francesi? da qualche parte "si vendicano"

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Redazione
Inviato: 24/9/2011 18:35  Aggiornato: 24/9/2011 18:35
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Goooooood morning!!!

I LOVE luogocomune.

Giano
Inviato: 24/9/2011 18:50  Aggiornato: 24/9/2011 18:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/3/2011
Da:
Inviati: 1424
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Pfiuuu!
TERRORISTA

vuotorosso
Inviato: 24/9/2011 18:56  Aggiornato: 24/9/2011 18:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Citazione:
Goooooood morning!!! I LOVE luogocomune.


Si, però se continui con ste pubblicazioni ti denunzierò per accanimento sul mio fegato.
E ora vattene in castigo nel tunnel!


TAD
Inviato: 24/9/2011 19:03  Aggiornato: 24/9/2011 19:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/5/2011
Da: 7th planet
Inviati: 1069
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Citazione:

Redazione:

Goooooood morning!!!


...lo sapevo: quì il primo a flammare è il founder!

Citazione:

vuotorosso:

Ahahah ora so' cazzi tua [...]

E' stato un piacere comunque TAD


No, non può finire così!

Inoltro formale istanza a Clorofilla di prendersela direttamente con la Redazione.

~WÃSÐ Lifestyle~
Redazione
Inviato: 24/9/2011 19:13  Aggiornato: 24/9/2011 19:13
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Una cosa è flammare, un'altra è lasciare una sigaretta e una scatola di fiammiferi in una stanza piena di vapori di benzina, e andare a dormire sorridendo.

TAD
Inviato: 24/9/2011 19:18  Aggiornato: 24/9/2011 19:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/5/2011
Da: 7th planet
Inviati: 1069
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
L'utente TAD è autosospeso dal thread corrente fino alla prossima fotosintesi...


...clorofilliana o d'altro genere.

~WÃSÐ Lifestyle~
Merio
Inviato: 24/9/2011 19:28  Aggiornato: 24/9/2011 19:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/4/2011
Da:
Inviati: 3677
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
" Le conseguenze a lungo termine non sono statisticamente rilevabili."

Praticamente sta dicendo che è più grave che muoiano 120 persone in una volta sola che un milione spalmati su molti anni(un libro sull'argomento:http://www.strahlentelex.de/Yablokov%20Chernobyl%20book.pdf)??
Cioè se una cosa ammazza tante persone, ma un po' alla volta allora fa niente, però se le ammazza tutte subito non va bene...
L'intervistatore poi... almeno far finta di essere imparziale... bah

Pace ai vostri sensi

La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
LoneWolf58
Inviato: 24/9/2011 19:46  Aggiornato: 24/9/2011 19:46
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 24/9/2011 19:13:59
Dalle mie parti si usa dire... strunz
io non ci vedo differenza tra flammare e lasciare una sigaretta e una scatola di fiammiferi in una stanza piena di vapori di benzina... e si che non sono madrelingua... io

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Polonio
Inviato: 24/9/2011 21:38  Aggiornato: 24/9/2011 21:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/8/2009
Da:
Inviati: 797
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Citazione:
Poco si era fatto, e il risultato del referendum ha interrotto un processo che sarebbe stato benefico per il paese, ma che non era ancora iniziato.


è stato interrotto un processo che non era ancora iniziato...
vero.
io credo che lo stato attuale della tecnologia permetta di creare centrali a fissione molto più sicure di quelle attuali.
in un mondo, non dico perfetto, ma anche solo un po' più sensato del nostro, le centrali nucleari non sarebbero una delle alternative da scartare.
purtroppo gli uomini del nostro mondo sono ben lontani dal comportarsi in modo sensato, e ancor più dal comportarsi perfettamente.
nel mondo reale l'egocentrismo e l'egoismo sono reali. e sono aspetti che corrompono qualsiasi progetto fin dalla base. e un progetto corrotto può diventare incredibilmente pericoloso.

è uan realtà talmente banale che sembra banale dirlo.

in una relatà che fosse anche solo approssimativamente ideale non mancherebbe l' "abbondanza". ci si potrebbe anche permettere il lusso di spedire le scorie nucleari sul sole, senza timori e paranoie eccessivi.
nel nostro mondo, invece, di scorie ne abbiamo così tante che qualcuno si ingegnato anche a farne fuochi d'artificio, pur di trovar loro una qualche sistemazione.



per come la vedo io, la questione vera, sul tavolo del referendum, non era se la gente volesse o meno il nucleare, bensì se la gente si fidasse del sistema che lo deve gestire.
la storia ci dice cosa ne pensano gli italiani: non hanno nemmeno voluto che si iniziasse quel progetto.

Jurij
Inviato: 24/9/2011 22:02  Aggiornato: 24/9/2011 22:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Più che la centrale in se, mi fanno temere maggiormente le sue scorie.
Facciamo uno stoccaggio di scorie fortemente radioattive che rimarranno nelle cavità di bunker sotterranei per migliaia di anni, prima di perdere il loro potere letale.. ma a quante generazioni stiamo ipotecando la sicurezza del loro futuro?
Mi da più da pensare il nucleare civile che quello militare, perché ho l’impressione che quello militare, il quale non ha problemi economici, rimane stabile nel suo apparato di sicurezza, mentre quello civile tende a legare la sicurezza con il risparmio sui costi (vedi casi francesi).

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Jurij
Inviato: 24/9/2011 22:08  Aggiornato: 24/9/2011 22:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Fukushima ha fatto grosso scalpore negli "ambienti atominci", perchè la maggior parte delle centrali al mondo funziona con la tecnologia del "sol levante".

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Polonio
Inviato: 24/9/2011 23:07  Aggiornato: 24/9/2011 23:07
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/8/2009
Da:
Inviati: 797
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
la tecnologia era del sol levante, se vogliamo intenderla come buona tecnologia.
ma la gestione era di una socità americana, se vogliamo intenderla come cattiva gestione.

aggiungo anche che, come da prassi, il pericolo contingente è stato edulcorato e distribuito "quanto basta" alla popolazione locale e mondiale.

sarebbe interessante poter misurare il quoziente di intelligenza di una società, ma per come la vedo io la nostra non è in grado di gestire niente di più pericoloso di un cotton fioc di 1300 metri.

no, quello della fissione è un processo che è meglio stia dove sta., che non si sforzi di partire,

perspicace
Inviato: 25/9/2011 3:31  Aggiornato: 25/9/2011 3:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
All'inizio era elettricità e magnetismo, poi cambiò, l'uno e l'altra erano collegati più tensione più gravità e così tutto cambio, elettro-magnetismo lo chiamarono io prendo una bobina ci passo dentro la corrente ed è fatta?! si dico genero gravità? si! e con la gravità posso attrarre il tempo? si! ma allora è tutto troppo facile.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Jurij
Inviato: 25/9/2011 10:00  Aggiornato: 25/9/2011 10:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
polonio
Citazione:
no, quello della fissione è un processo che è meglio stia dove sta., che non si sforzi di partire,

Essendo la tecnologia della maggior parte delle centrali al mondo nipponica e presumendo che ha Fukushima non ci fosse quindi la più scadente, al di la di chi ne detenga la gestione, compresa l’eventuale riduzione della sicurezza a causa dei risparmi, arrivo anch’io alla stessa conclusione di polonio.

Aggiungo che è stato più volte dimostrato che l’atomo non è mai sotto controllo vero e proprio e quando sfugge, anche se si riesce a limitarne i danni, rimangono pur sempre enormi danni al nostro ambiente.

Vorrei ricordare che al tempo del caso di Chernobyl, la nube radioattiva inizialmente si diresse verso la Scandinavia, per poi ridiscendere a sud dell’Europa.
In quei giorni del suo passaggio sulla mia regione, è arrivata anche la pioggia e gran parte del suo cesio che la componeva è finito nel lago di Lugano, a 2500 Km di distanza...

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
lysmata
Inviato: 25/9/2011 20:17  Aggiornato: 25/9/2011 20:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/3/2011
Da:
Inviati: 286
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
****************************************










Scusate l'OT, non so se altri abbiano giá postato questo video ma occorre pubblicarlo, farlo girare ed evidenziarlo.

http://www.youtube.com/watch?v=pQsaTZRjSnk&feature=share

Siamo una massa di idioti, e vale per gli italiani, per gli spagnoli e in questo caso per gli americani, se la nostra unica difesa, contro 4 maiali con la divisa che TORTURANO un ragazzo, reo di protestare davanti a Wall Street, é una videocamera.


Siamo alla frutta se tutto quel che sappiamo fare contro quesati maiali é chiedere al torturato il nome, cosí che domani egli possa ipoteticamente presentare denuncia.


Siamo alla frutta se non abbiamo le palle, essendo lí davanti ad assistere al massacro, di mettere le mani in faccia allo sbirro e semplicemente chiedergli che cazzo stia facendo.

E dobbiamo vergognarci, se lasciamo che si portino via i nostri familiari, i nostri amici, o foss'anche un semplice sconosciuto.

É una nuova linea gotica, é il momento di scegliere da che parte stare. Permettere questi soprusi, significa legittimarli.

100 poliziotti possono fare ben poco contro una folla di migliaia di persone inferocite. Ed é ora che capiscano chi gli paga lo stipendio. Una volta per tutte. Bastona il cane che morde la tua mano quando gli dai da mangiare.

A Barcelona i ragazzi hanno permesso ai mossos di far quel che volevano, in Val di Susa gli italiani hanno respirato litri e litri di lacrimogeni, hanno preso manganellate, ed adesso questi americani umiliati per difendere l'impero del denaro.

Tutti quanti in DIFESA DEI LORO DIRITTI. Tutti quanti malmenati da chi in teoria dovrebbe difendere i deboli.


Occorre considerare le forze di polizia come un nemico. Non si puó continuare ad offrire fiori a chi ti pesta a sangue. Il fallimento del "fate l'amore e non la guerra" é quanto mai evidente in questo video.

E io mi vergogno per loro. Mi vergono di pensare che le forze di polizia possano pestarmi grazei al denaro che io pago con le tasse, mi vergogno di sapere che li stiamo autorizzando noi.

Gente, quei ragazzi davanti al Wall Street siamo noi.

Lavorare deve essere veramente uno schifo, se per convincerti a farlo ti devono pagare.
Jurij
Inviato: 25/9/2011 20:29  Aggiornato: 25/9/2011 20:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Citazione:
…Occorre considerare le forze di polizia come un nemico. Non si puó continuare ad offrire fiori a chi ti pesta a sangue…

Chi da gli ordini alle forze di polizia? Quello è un vero nemico.
Il mio nemico ad esempio è colui (o coloro) che di propria mano (sporca) ha firmato per la CH gli accordi bilaterali con l’UE per la libera circolazione delle persone.
Chiuso OT :o)

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
NeWorld
Inviato: 25/9/2011 22:15  Aggiornato: 25/9/2011 22:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2011
Da: Around the World
Inviati: 629
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Non capisco il senso di questo articolo...



Matkshonov:
Federico (dal Crotivo) e Gherardi.... per la miseria....... ho appena finito di VOMITARE x le affermazioni di neworld, adesso vi ci mettete anche voi?


Non dare la colpa agli altri...

prima ti mangi










e poi ti bevi












Altro che danno da radiazioni!!!

"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
Matkshonov
Inviato: 28/9/2011 12:37  Aggiornato: 28/9/2011 12:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/11/2010
Da: Cesso
Inviati: 278
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
@ neworld

Le immagini che hai postato sono metafore perfette di ciò che scrivi

Per cortesia, dite ai bambini che testa di parallelepipedo vuoto non è il suo nome (ecchè diamine, mica pesa 500.000 tonnellate),lui si chiama alberto angela
RiccardoG
Inviato: 28/9/2011 20:21  Aggiornato: 28/9/2011 20:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 14/1/2010
Da:
Inviati: 88
 Re: Nucleare civile, quale futuro?
Citazione:
Una cosa è flammare, un'altra è lasciare una sigaretta e una scatola di fiammiferi in una stanza piena di vapori di benzina, e andare a dormire sorridendo.


Geniale!
Te la ruberò alla prima occasione.


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