tristeSSa

Mi sa un pò di falso buonismo! Tanto per darsi una parvenza di persone democratiche. Loro che arrivano ad un pubblico più ampio, non informano affatto, poi sono contenti che lo facciano altri, i quali riescono ad arrivare a meno persone. Certo, finchè si rimane in internet a discuterne, a chiamare ladri i politici, fintanto rimarremo dietro un monitor, tutti felici e contenti. Ricordate i 5 minuti di odio in 1984 di orwell?!?!? Uno sfogo, che internet stia diventando uno strumenti in mano al potere? Uno strumento per arginare, per dirla con Chomsky, "l'eccesso di democrazia"? Alcuni autorevoli studiosi, come Herman, autore della "fabbrica del consenso" assiema a Chomsky, nel 1996 scriveva: "Alcuni sostengono che internet e le nuove tecnologie della comunicazione stanno rompendo la stretta delle imprese sul giornalismo e stanno aprendo un'era senza precedenti di informazione interattiva democratica. Non c'è alcuna evidenza a sostegno di questa tesi relativamente al giornalismo e alla comunicazione di massa. Di fatto, si potrebbe sostenere che le nuove tecnologie stanno aggravando il problema. Permettono ai media di ridurre il proprio staff pur incrementando l'offerta e rendono possibile un sistema di distribuzione globale, riducendo il numero di entità. Benché le nuove tecnologie contengono un grande potenziale di comunicazione democratica, è chiaro che nelle mani del mercato c'è poco da credere che internet possa servire per scopi di democrazia". E' uno scetticismoda prendere in considerazione, oppure è una errata visione?

Preso dal sito Indymedia: "...Solidatio non petita, provocatio manifesta. In questi giorni di concitata attività alcuni siti dell'estrema destra italiana hanno convulsamente cercato di proporci la loro solidarietà. Non li citeremo per non fornire loro l'alibi di una gratuita pubblicità, ma ci sembra doveroso ricordare che il loro buon cuore non ci interessa, perché siamo e restiamo a loro irrimediabilmente antagonisti e perché delle parole di solidarietà di chi comprende nella propria ideologia e pratica politica la negazione e la violenza contro la libertà di espressione e pensiero proprio non sappiamo cosa farcene. Restate nelle vostre fogne."

"Preso dal sito Indymedia: "...Solidatio non petita, provocatio manifesta. In questi giorni di concitata attività alcuni siti dell'estrema destra italiana hanno convulsamente cercato di proporci la loro solidarietà. Non li citeremo per non fornire loro l'alibi di una gratuita pubblicità, ma ci sembra doveroso ricordare che il loro buon cuore non ci interessa, perché siamo e restiamo a loro irrimediabilmente antagonisti e perché delle parole di solidarietà di chi comprende nella propria ideologia e pratica politica la negazione e la violenza contro la libertà di espressione e pensiero proprio non sappiamo cosa farcene. Restate nelle vostre fogne." Embe'.......max? La prossima volta gli scriveranno: "Hanno fatto bene ad oscurarvi il sito!". Oggi ho visitato il sito per curiosità , data la pubblicità che è stata fatta. Naturalmente, finchè si mantiene nell'ambito dellà legalità, è giusto che non venga "toccato" per le sue idee, però i toni di quel sito mi fanno parecchio schifo, ad essere sincero. [ Modificato da tommy79 Attivo 27/10/2004 12:49 ] [ Modificato da tommy79 Attivo 27/10/2004 12:54 ]

>>>>>>>>Alcuni autorevoli studiosi, come Herman, autore della "fabbrica del consenso" assiema a Chomsky, nel 1996 scriveva: "Alcuni sostengono che internet e le nuove tecnologie della comunicazione stanno rompendo la stretta delle imprese sul giornalismo e stanno aprendo un'era senza precedenti di informazione interattiva democratica. Non c'è alcuna evidenza a sostegno di questa tesi relativamente al giornalismo e alla comunicazione di massa. Di fatto, si potrebbe sostenere che le nuove tecnologie stanno aggravando il problema. Permettono ai media di ridurre il proprio staff pur incrementando l'offerta e rendono possibile un sistema di distribuzione globale, riducendo il numero di entità >>>>>>>>E' uno scetticismo da prendere in considerazione, oppure è una errata visione? Ne l'una nell'altra ipotesi, secondo me. Si limitano ad osservare che il mercato e' l'unico che prende l'iniziativa in barba a chi vede nel riuscire in questo campo una utopia. In realta', e' sempre piu' facile sostituirsi alle Majors semplicemente usando le tecnologie a disposizione. Sia in termini di qualita' e sia in termini di costi le cose sono molto migliorate... molto di piu' di quello che si puo' immaginare. La comunicazione di massa, va fatta con le modalita' dell'entertainement, ma dai contenuti piu' significativi, solo cosi', raggiungendo piu' utenti possibile, si riesce a creare fonti alternative di informazione. I vantaggi della multimedialita' ci sono davvero tutti, ma nessun individuo (o gruppo) e' messo in condizione di poterli sfruttare ... nessun normale utente e' sollecitato o "skillato" (preparato) per poter essere un editore (multimediale) autonomo. Pero' i mezzi ci sono gia' tutti a disposizione... Tra l'altro il momento piu' idoneo e' proprio la fase di sviluppo della rete. Proprio nel momento in cui si tenta di vendere piu' Servizi a piu' persone, per introdurli nel "sistema internet", si va a coincidere con il periodo di massima liberta' e tutela dei diritti : non potrebbe essere altrimenti per ben predisporre gli utenti alla nuova avventura del web. Il "Mercato" dei potenti che ci propina le tecnologie e i suoi servizi, credo sia molto preoccupato dal modo in cui questi mezzi possono venire utilizzati. In Italia dove si dovrebbero agevolare e aiutare le aziende che operano in questo settore, si sta cercando gia' di "censurare" e bloccare sul nascere le iniziative (facendoci credere di punire i criminali... ma con l'intento di restringere gli ambiti di azione al pubblico...) di questo tipo. Proprio grazie al momento delicato del mercato non ci si e' riusciti davvero. Il ritorno d'opinione del popolo della rete (molto piu' attento ai propri diritti che il popolo della Tv ...) ha per ora stoppato questo tentativo, ma solo per interessi propri (vendere fino alla saturazione del mercato...). Ecco perche' sarebbe ora il momento giusto. Aspettare l'affermazione definitiva in termini di sviluppo e la messa in atto di queste tecnologie equivarrebbe al perdere "l'incentivo" sui diritti usato per invogliare e saturare il mercato, cioe' vendere il piu' possibile per stabilizzare le vendite e guadagnare sui servizi. Senza piu' nuovi mercati da conquistare il controllo tendera' ad essere sempre piu' stretto proprio per continuare (come e' stato fin'ora con i media, cartacei e televisivi) ad escludere la "massa" dal "gioco della (dis)informazione" Come al solito parlo di un canale web da organizzare... Sarebbe il mio sogno. mc

marco, sono d'accordo con quanto dici. Piuttosto hai preso la parte non centrale del post. La mia preoccupazione è che internet possa essere un ulteriore strumento in mano a chi detiene il potere. Un luogo di sfogo per la dissidenza. Noi stiamo qui ad indignarci per la guerra, ecc ecc, però rimaniamo dietro un pc, A CHI DIAMO FASTIDIO? Da quando discurtiamo su luogocomune, a chi abbiamo rotto le palle? Qualche volte a Elias, qualche volta a tommy!!!!! Poi?

Salve a tutti!Mi collego da un pò al sito anche se solo oggi ho deciso di iscrivermi. Mi trovo in accordo con Vincenzo sia nel dire <<<...falso buonismo...>>> sia nel dire <<<...a chi rompiamo le palle...>>>.Tommy tu sei rimasto schifato dai toni del sito?Posso capirti ma non condivido(non SCHIFO nulla!)Al tempo stesso mi auguro di non leggere mai quanto da te affermato <<>>,siamo ancora liberi di pensare e di esprimere il nostro pensiero!Non mi sembra che nel sito ci sia qualcosa di illegale.Se si inizierà a processare anche i pensieri e le intenzioni...ahimè,chi si salverà?

No Fra80, nulla di illegale, e le idee non bisogna processarle. Quindi stia pure aperto! Personalmente, però, mi asterrò dal visitarlo ancora e dal farmi venire,quindi, l'orticaria!

>>>>>>>>>Piuttosto hai preso la parte non centrale del post. La mia preoccupazione è che internet possa essere un ulteriore strumento in mano a chi detiene il potere. Forse ho dato qualcosa di troppo per scontato. Mi proponevo molto piu' avanti verso un atto concreto in contrapposizione, da attuare in questo delicato momento di attesa del mercato, al problema che coglievi nei tuoi post. Organizzare con i mezzi tecnologici poli indipendenti di informazione. ...magari volessimo! mc