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Medicina : L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Inviato da Redazione il 3/3/2012 8:50:00 (12039 letture)

di Gianni Elvezia

Premetto che quanto segue è una discussione fondata sulla logica e delle notizie facilmente reperibili su giornali a proposito dell’AIDS. Non vuole essere niente di più (o di meno).

Cosa è una malattia? La causa di sintomi che ci “fanno stare male”. Se mi fa male la pancia dirò di avere il “mal di pancia”. I medici hanno inventato una desinenza, “ite” che da un nome ad un male che si possa riscontrare in una specifica parte del corpo: se mi fa male la pancia e ad un esame medico si appura che l’unica cosa nella pancia che sia diversa dal suo stato normale è l’appendice, avrò l’appendicite. Se la malattia mi viene “passata” da altri, uomini o animali che siano, è infettiva e ci dicono che in effetti è procurata da microorganismi parassiti come germi o batteri o da elementi non-vivi (terminologia che ricorda Nosferatu, ma tant’è, alla fine della fiera, visto che non sono biologici) che si chiamano virus. Anche malattie non provatamente infettive possono avere la stessa origine, ci viene detto. Chiamiamole “malattie non degenerative”, per usare una etichetta di comodo, che cioè non hanno a che vedere con la normale od anormale usura dell’organismo.

Chi ci “difende” dalle malattie infettive? I sapienti ci dicono che a difenderci dalle malattie è il Sistema Immunitario. Quando ci ammaliamo, infatti ci dicono, è perchè il sistema immunitario ha fallito nel difenderci da una specifica malattia.

Alcune persone si ammalano facile.

Alcune di queste però guariscono svariate volte, ...

prima di morire inevitabilmente come tutti gli altri, anche quelli che erano il ritratto della salute, forti come tori, anzi spesso questi ultimi muoiono prima dei malaticci.

Altre guariscono meno volte.

Altre non guariscono granchè e muoiono presto.

Ad un certo punto degli anni ’70, gli omosessuali di San Francisco hanno cominciato a guarire poco, e perciò morivano molto. Come per TUTTI gli altri esseri umani che si sono ammalati facile e non sono guariti tanto, non erano difesi molto bene dal loro Sistema Immunitario e si disse che il loro sistema immunitario era un deficiente perchè non era capace di fare il suo lavoro. Il nome per il fenomeno era Sindrome di Deficienza Immunitaria.

Questo accadeva ad una categoria particolare di persone molto curata nei riguardi del proprio corpo, esteticamente ed igienicamente, e perciò seguita e testata costantemente. Anche I calvi sono una categoria, ma non vengono mai testati in massa perchè calvi a meno che non sia in relazione alla crescita dei capelli e non sono particolarmente orgogliosi di essere calvi, preoccupati per la loro salute in generale - una preoccupazione dovuta alla predisposizione alle malattie veneree dovuta alla promiscuità accentuata. Gli omosessuali invece lo sono.

E siccome erano una categoria di persone che in quel periodo si ammalavano facile (dei calvi però non si hanno notizie), si pensò che, come per altre cose, anche questo fosse portato dalla elevata promiscuità sessuale.

Si fece l’ipotesi del tutto arbitraria ma affascinante che il sistema immunitario diventasse deficiente, in qualche modo, a causa dei loro costumi sessuali (i calvi continuavano ad essere ignorati), che già avevano provocato loro alcune noie sul piano della salute.

Chiamarono perciò questo fatto statistico (che come tutte le statistiche è principalmente una rappresentazione della realtà, non la realtà, come la fotografia non ci dice cosa capitava al di fuori dell’inquadratura) Sindrome di Deficienza Immunitaria Acquisita (AIDS).

Si fecero analisi di soggetti facenti parte di quella particolare categoria, in particolare di quelli che si ammalavano facile.

Qualcuno scoprì che avevano in comune la presenza di un retrovirus (qualsiasi cosa sia) nuovo di zecca e chiamato per l’occasione Virus di Immunodeficienza Umana (HIV).

Si disse anche che si avevano le prove che il virus potesse essere “passato” soprattutto attraverso i rapporti sessuali, ma parecchi non ne erano così sicuri e restò il dubbio che lo si dicesse perchè le persone che erano state testate facevano parte di una particolare categoria che si dice abbia parecchi rapporti sessuali occasionali e promiscui. I calvi non furono testati, ma gli omosessuali calvi si.

Si sparse il panico. E se gli eterosessuali non fossero tutti così etero? Se anche loro grazie alle quinte colonne degli omosessuali che chiamano bisessuali facesse in modo che anche gli eterosessuali si infettassero fra di loro?

Orribile. Panico. Bisogna fare qualcosa. Propaganda. Mettetevi un preservativo. TUTTI. Problema risolto.

Nel frattempo a San Francisco, che era sempre stata una città depravata che ci si aspetta che dopo la prima stangata all’inizio dello scorso secolo venga prima o poi definitivamente distrutta come Sodoma & Gomorra, si pensò di sottoporre al test un’altra categoria che aveva avuto noie con la trasmissione di malattie: i tossicomani.

Si trovò(guarda che caso) che tantissimi tra di loro risultavano positivi al test per l’HIV. Si disse che era perchè si scambiavano le siringhe.

Si scatenò la bagarre. I peccatori erano perseguitati dalla nuova Piaga d’Egitto. è una punizione divina. I giornali dicevano: il 92% di……entro il 1992…….dopo il 92. Il numero novantadue in relazione alla peste del 2000 diventò così comune che se chiedevi a qualcuno, alla meta' degli anni ’80, in che anno scoppiò la Rivoluzione Francese, potevi essere sicuro che ti avrebbe risposto 1792. 9+1+1. 911. Emergenza.

Nel frattempo alcuni, sempre alla ricerca di gente promiscua per constatare se Dio li avesse puniti, pensò agli Africani Neri. E si scoprì che le percentuali di positivi al test per HIV tra gli Africani Neri (detti comunemente e correttamente Negri, nei paesi di lingua neolatina) erano simili a quelle riscontrate per le altre categorie di promiscui. I negri non solo erano promiscui, ma non avevano i soldi per i preservativi, un bel problema. Inoltre quel cattivone del papa non voleva proprio che si mettessero quel palloncino attorno al loro creapopoli. Vergogna! Vaticano Assassino! Torquemada Boia!

Venne perciò coniata la nuova categoria multicomprensiva: le famose "categorie a rischio". Si invitarono le categorie a rischio a sottoporsi al test, così si sarebbe saputo chi era l’untore.

I calvi non vennero invitati.

I negri africani in breve tempo non vennero più invitati, tanto sono impestati in quanto negri, e così si risparmiano soldi che vengono invece spesi in propaganda.

Qualcuno disse: testiamo tutta la popolazione mondiale.

L’OPPOSIZIONE FU VEEMENTE.

Da una parte era una interferenza insopportabile dei diritti umani della popolazione. Da un’altra uno spreco di denaro, tanto si sapeva oramai che solo le categorie a rischio potevano essere a rischio, visto che, grazie alla propaganda, la pandemia trasmessa dagli omosessuali agli eterosessuali dei paesi sviluppati (e non, ma non negri africani) era stata evitata.

I calvi se la cavarono ancora.

Infatti i calvi non moriranno di AIDS, se non fanno anche allo stesso tempo parte di una categoria a rischio. Perchè?

Ricapitoliamo. Se ti ammali facile e non guarisci spessissimo c’è il rischio che debba morire presto, per una “malattia” o per l’altra:

E qui scattano le forche logiche.

a) Non fai parte di una categoria a rischio, non hai fatto il test per l’HIV. Perciò quando muori, sei morto per una o più delle malattie che ti affliggevano perchè il sistema immunitario non ha fatto il suo dovere in quella occasione, e magari anche in molte altre.

b) Fai parte di una categoria a rischio, perciò con tutta probabilità hai fatto il test per l’HIV. Se risulti positivo NON sei morto per una o più delle malattie che ti affliggevano, ma sei morto di AIDS, perchè HIV ha aspettato pazientemente anche per una ventina o più di anni, ma poi ti ha reso immunodeficiente e questo ha fatto in modo che non potessi difenderti.

Alternativamente:

a) Non fai parte di una categoria a rischio, non hai fatto il test per l’HIV. Ti sei ammalato perchè il sistema immunitario non ha fatto il suo dovere in quelle particolari occasioni. Quando grazie alle cure specifiche per quelle malattie guarisci, sei guarito da una o più delle malattie che ti affliggevano, e magari il tuo sistema immunitario farà il suo dovere in futuro. Se non guarisci sei morto per via di una particolare malattia.

b) Fai parte di una categoria a rischio, perciò con tutta probabilità hai fatto il test per l’HIV. Se risulti positivo e guarisci, NON sei guarito per una o più delle malattie che ti affliggevano che erano solo "opportuniste", ma se non ti sottoponi a cure costosissime (che ti avveleneranno e comprometteranno il sistema immunitario che si voleva far funzionare in primo luogo e che dovrai prendere per tutta la tua non-vita) morirai comunque di AIDS, perchè HIV ha aspetterà pazientemente anche per una ventina o piùdi anni, ma poi ti renderà immunodeficiente e questo farà in modo che tu non possa difenderti. Quando dovessi anche morire a 150 anni, sarà l’AIDS a stroncarti, a meno a che tu non sia morto per un incidente stradale o roba simile.

Capito l’inghippo?

Come si fa, senza testare altre categorie o addirittura tutta la popolazione, a capire se le percentuali di positività al test dell’HIV non siano costanti più o meno per tutti quanti e se il nostro deceduto categoria “a)” non sia (Dio non voglia) caduto preda del retrovirus maledetto?

Non si può.

L’AIDS è una forca logica e non una malattia.

Gianni Elvezia (Pike Bishop)

Fonte Il Portico Dipinto

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Autore Albero
LoneWolf58
Inviato: 3/3/2012 9:33  Aggiornato: 3/3/2012 9:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
M'hai fatto veni' il mal di testa... ah! non sono calvo... solo pelato

p.s. Spock te fa' n' baffo...

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Nihander
Inviato: 3/3/2012 9:42  Aggiornato: 3/3/2012 9:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/2/2012
Da:
Inviati: 266
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Premesso che è mia ferma convinzione che l'HIV sia non una montatura, bensì un'occasione creata ad arte per controllare la crescita demografica e fare una barca di soldi, ritengo quest'articolo qualunquista, riduttivo e, non me ne voglia a male l'autore, adolescenziale.

Questo è tutto quello che non serve al movimento per la verità su questo virus, che sta facendo passi da gigante, proprio grazie alla ricerca scientifica, che, troppo spesso, viene piegata per gli interessi economici di altri.

DjGiostra
Inviato: 3/3/2012 10:07  Aggiornato: 3/3/2012 10:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/1/2009
Da: Brignano G.D'Adda
Inviati: 5481
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Io trovo che l'articolo ha una logica perfetta !!!
Se a questo aggiungiamo il fatto che ,a quanto pare, nessun virologo
e' mai riuscito a collegare il virus HIV con l'AIDS il cerchio si chiude..
Penso che avremo sviluppi a breve..
L'AIDS riprendera' vigore a breve..

Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
fefochip
Inviato: 3/3/2012 11:36  Aggiornato: 3/3/2012 11:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Citazione:
Come si fa, senza testare altre categorie o addirittura tutta la popolazione, a capire se le percentuali di positività al test dell’HIV non siano costanti più o meno per tutti quanti e se il nostro deceduto categoria “a)” non sia (Dio non voglia) caduto preda del retrovirus maledetto?


non so, la sola "logica" dell'articolo a mio avviso non è dirimente perche è solo un aspetto dei diversi che contraddistingue la bufala dell'aids

tutto l'articolo in realtà potrebbe essere riassunto nel concetto (giusto) che la correlazione tra hiv e aids sarebbe solo di tipo statistico e quindi testarlo solo su un gruppo di individui in realtà non ci dice nulla sul resto della popolazione .

è stato "velatamente" insinuato (sempre giustamente) che questi "gruppi" sono stati scelti per comodità che vanno oltre un idea medica ma hanno a che fare con discriminazioni sociali ....si poteva dirlo un po piu chiaramente perche non è certo un segreto di stato , lo sanno tutti quelli dotati di un po di cervello, per gli altri ...vabbè non c'è speranza nemmeno con la logica piu ferrea.

non ho capito bene un particolare
Citazione:
Questo accadeva ad una categoria particolare di persone molto curata nei riguardi del proprio corpo, esteticamente ed igienicamente, e perciò seguita e testata costantemente.


che vuol dire?gli omosessuali erano/sono particolarmente attenti (quindi diciamo piu delle persone eterosessuali) all'igene e all'estetica? che facciamo il solito luogocomune del "frocio" che si veste bene ? e no perfavore.
o del omosessuale che si lava piu del eterosessuale? ma quando mai? bah che è discriminazione sociale al contrario?

comunque a mio avviso i punti salienti sono diversi e tanto per elencarne alcuni:

la correlazione tra hiv e aids è tutta da DIMOSTRARE
un eventuale virus (o qualunque altra cosa) che ha come periodo di incubazione 20/30 anni è un bluff ,una porcata ,la favola dell'uomo nero per pilotare il bambinetto di turno , una cosa ridicola ,una fregnaccia medica ,ecc,ecc

gli elementi statististici sono insufficenti ,le attuali ipotesi (modo di trasmissione ,causa eziologica,ecc,ecc) non corroborano tali ipotesi anzi spesso le smentiscono .

il rischio delle cure per l'hiv sono concrete rispetto alla reale e remota possibilità di avere in un futuro quello che viene oggi chiamato "AIDS".

il termine stesso è fumoso ,impreciso e potrebbe riguardare qualunque cosa tanto che viene naturale da pensare che se il nome è generico è proprio perchè non è stata trovata un vero motivo ,una causa precisa e dei meccanismi certi.


per la cronaca non ho mai capito comunque perche se è una malattia che riguarderebbe il sangue non sono state fatte ricerche sui gruppi sanguigni (A,B,0 ,Rh e loro combinazioni) ....mi pare una cosa cosi ovvia ..e l'unico che ha fatto una ricerca(statistica) in tal senso scopro (a essere onesti me lo ha detto lui ma non vedo il perche dovrei dubitare) mettendo in correlazione dei dati è stato corrado malanga.

ciao a tutti
fefochip

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Nihander
Inviato: 3/3/2012 11:38  Aggiornato: 3/3/2012 11:40
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/2/2012
Da:
Inviati: 266
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Io concordo con la sostanza, ma non con la forma. Io seguo da molto questo sito, ma, purtroppo, devo dire che resta un luogo meraviglioso per scambiare idee, ma che, se non genera un seguito fattivo, rischia di essere eguale a un gruppo di persone che parla di calcio al bar.

Che senso ha discutere 10, 100, 1000 volte delle cose se, poi, non si procede a un cambiamento attivo, impegnandosi in prima persona nel fare le cose.

Mi spiego:
Se i medici ritengono valide solo le pubblicazioni peer reviewed pubblicate su PUBMED e COCRAINE, qui potrete scrivere fiumi di parole, ma, purtroppo, si verrà sempre bollati per ciarlatani, chiacchieroni e pallonari.


Testimone di ciò è il fatto stesso che noi, che cerchiamo di osservare i fenomeni per i FATTI che li costituiscono, passiamo per complottisti e, quelli che tendono a forzare i FATTI per farli collimare a una TEORIA diventano Debunkers. E' in questo passaggio che abbiamo perso, è in questo passaggio che NOI serviamo al sistema come NEO serviva a Matrix, un eletto che ciclicamente doveva portare acqua al mulino per rinvigorire la produzione energetica.

Allo stessa stregua, a seguito dell'epiteto COMPLOTTISTI, siamo stati delegittimati, offesi, deprivati anche del senso stesso di esprimere un'idea, perchè fin dall'inizio non dovevamo permettere questo: i "complottisti" sono GLI PSEUDOSCIENZIATI CHE HANNO PIEGATO LA SCIENZA AL VOLERE ECONOMICO DELLE MULTINAZIONALI; complottisti sono GLI INDIVIDUI CHE HANNO ORGANIZZATO e COPERTO QUELLO CHE è ACCADUTO l'11/09/2001; noi siamo i Debunker. Il "sistema", però, ha subito vaccinato la popolazione alla verità, attribuendo un epiteto a chi si batteva per la verità. Oggi noi siamo complottisti, invece siamo i veri DEBUNKERS e parliamo dei DEBUNKERS in maniera negativa, e, facendolo, parliamo in negativo di noi stessi. Ci hanno diviso in tifoserie e glielo abbiamo concesso e le nostre parole, che analizzano FATTI, rinforzano, "effecto cause", le teorie ridicole e piene di buchi dei veri complottisti. E' su questo gioco che si basa la quantità di menzogne con cui viene controllata l'opinione pubblica e, questo tono canzonatorio, iperbolico e saccente, non aiuta a scardinare questa struttura, anzi, la fortifica e ci descrive come pazzi invasati e visionarie proprio alle persone a cui ci prefiggiamo di arrivare.

Non so se sono stato abbastanza chiaro, ho scritto di getto. E' il mio pensiero, null'altro.

ivan
Inviato: 3/3/2012 11:50  Aggiornato: 3/3/2012 11:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Concordo con Fetochip eccetto che per per l'aspetto dell'eziologia.

E' acclarato che esistono tante patologie, spesso gravi ed irreversibili che hanno periodi di incubazione decennali.

Le piu' note sono: le patologie da asbesto, le patologie da arsenico, le patologie da carenza di iodio e ultime ed inaspettate e terribili le patologie da prioni.

Quindi non bisogna fare conclusioni affrettate nel complesso campo della biochimica e sopratutto non bisogna cadere nelle trappole dei sofismi basati sull'emozione che trovano gioco facile nel campo della salute.

senoniochi
Inviato: 3/3/2012 12:01  Aggiornato: 3/3/2012 12:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 28/2/2006
Da: roma
Inviati: 58
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Quoto totalmente Nihilander.

Perché non cominciamo a chiamarci debunker e chiamare loro complottisti?
Basta fare una breve premessa a inizio articolo/intervento in una discussione,
per mettere (anticipatamente) tacere le rimostranze, di volta in volta chiamando complotto la teoria "ufficiale" di turno: non è definibile complotto quello dei 19+ arabi?, ecc.

E' una cosa già sottolineata da Massimo, che poi però finisce, per comodità, per accettare le definizioni "comunemente accettate".
Potrebbe però valere la pena sforzarsi di insistere sul punto.

I neofiti degli argomenti avrebbero modo di apprezzare da sé la logica del discorso; gli antagonisti potranno obiettare quanto gli pare, ma quello che i 19+ arabi hanno eseguito era o no un complotto? E allora?

Nella peggiore delle ipotesi può restare la confusione, ma il mio sospetto è che nell'incertezza di chi si possa definire cosa, a guadagnarne potrebbe essere l'autorevolezza di partenza delle posizioni di chi conduce ricerche libere e le fa valere con la logica e i fatti a supporto.

fefochip
Inviato: 3/3/2012 12:40  Aggiornato: 3/3/2012 12:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Citazione:
Le piu' note sono: le patologie da asbesto, le patologie da arsenico, le patologie da carenza di iodio e ultime ed inaspettate e terribili le patologie da prioni.


scusa ma io parlo di "incubazione" .

devo fare una precisazione :
non sono d'accordo con l'articolo che afferma che i virus sono "cose" ovvero roba "non viva"

a mio avviso dei virus si sa veramente poco e la definizione stessa di vita non si applica bene a loro proprio perche sono (parrebbe) a metà tra la vita e la non vita.

quindi ripeto dire che una malattia ha una "incubazione" di 30 anni è un po una presa per il culo perche qualcosa di vivo si manifesta prima mentre se è qualcosa di "non vivo" allora dovremmo parlare di intossicazione o accumulo.

i metalli pesanti ad esempio è molto difficile smaltirli e il loro accumuli portano a patologie che possono "conclamarsi" solo se si arriva a determinati livelli (magari in determinati comparti anatomici) e questo può si arrivare a periodi di "accumulo" lunghi come brevi.

il punto è che bisogna anche essere un pochino realisti e non farsi prendere dalle definizioni e dallo studio.
per una persona di 50 anni dirgli che ha un male incurabile che lo porterà alla morte tra 20/30 anni è come dire a un bambino di 10 che ha una malattia incurabile che con tutta probabilità lo porterà alla morte tra 60/70 anni .

ci vogliamo prendere per il culo ? i

i medici devono fare molta attenzione a quello che dicono perche la salute delle persone è qualcosa di complesso che coinvolge anche la sfera emotiva.
hamer non ha detto nulla di "rivoluzionario" e se provochi all'altro dei traumi è chiaro che solo quello può portare a una malattia.
tutto il can can fatto sull'aids porta le persone a cagarsi addosso quando in realtà un epatite è molto peggio .
io feci il test hiv circa 20 anni fa e ero in condizione emotive assurde grazie alla propaganda di merda fatta e alla mia ignoranza.ma no nè possibile una cosa del genere .

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
fefochip
Inviato: 3/3/2012 12:48  Aggiornato: 3/3/2012 12:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
per quanto riguarda il discorso di definizioni debunkers complottisti credo di essere stato il primo qui a dire esattamente la stessa cosa.
siamo tutti debunkers scrivevo.

purtroppo ormai è difficle deviare dall'indirizzo preso e mi sembrerebbe piu verosimile "piegarlo" tale indirizzo .

ad esempio si potrebbe usare la parola "complottologi" che a mio avviso descrive meglio la situazione ma che purtroppo come "connotazione" fa pensare a "tuttologo" e quindi a un cazzaro ....non se ne esce.

"complottista" comunque è una parola sbagliata perche appunto è "chi il complotto lo fa" ...noi lo studiamo.
le parole sono importanti e su questo fronte purtroppo siamo in svantaggio

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
funky1
Inviato: 3/3/2012 17:45  Aggiornato: 3/3/2012 20:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/10/2008
Da:
Inviati: 708
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
La logica alla base dell'articolo è valida. Non tiene però conto del fatto che in realtà ad essere testate per l'HIV siano vaste fasce della popolazione, vale a dire tutte quelle che ad esempio, per qualunque motivo, debbano sottoporsi ad interventi chirurgici. A me per questi motivi, dato che per infortuni sportivi mi sono operato tre volte, il test è stato fatto quando avevo 13, 17 e 21 anni.

Oltre a questo, penso anche ai donatori di sangue e a tutti quei casi nei quali il test viene eseguito di default e non perché richiesto da chi vi si sottopone. Credo che a livello statistico si raggiunga un campione ben significativo.

It's better to regret something you did than something you didn't do.
ivan
Inviato: 3/3/2012 20:14  Aggiornato: 3/3/2012 20:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Citazione:

scusa ma io parlo di "incubazione" .


Appunto, le patolgie da asbesto, arsenico, iodio , prioni hanno tempi di incubazioni lunghi. Le patologie da arsenico ad esempio possono emerge anche dopo 40 anni dall'esposizione.

Citazione:

devo fare una precisazione :
non sono d'accordo con l'articolo che afferma che i virus sono "cose" ovvero roba "non viva"

a mio avviso dei virus si sa veramente poco e la definizione stessa di vita non si applica bene a loro proprio perche sono (parrebbe) a metà tra la vita e la non vita.


Diciamo che del mondo dei virus non sappiamo molto e che si entra in un campo che l'evoluziona ha plasmato in miliardi di anni.
Gli organismi minuscoli sono i piu' nomerosi e sono quelli che hanno piu' possibilità di specializzarsi e sopravvivere nel lungo periodo mente gli organismi via via piu' complessi invetabilmente vengono porati dal caos dell'esistenza neli vicoli ciechi dell'estinzione proprio perchè in quanto complessi hanno piu' chances che qualcosa gli vada storto.
La vita è un albero frattale che il bisogno diversifica e il fato sfoltisce impietosamente e la numerosità (quando si tratta di sporavvivere esagerare è meglio) unita alla semplcità (intesa come capacità di addatrsi velocemente senza dover rifare tutto) è un modo di scampare ai vicoli ciechi evolutivi .


Citazione:


quindi ripeto dire che una malattia ha una "incubazione" di 30 anni è un po una presa per il culo perche qualcosa di vivo si manifesta prima mentre se è qualcosa di "non vivo" allora dovremmo parlare di intossicazione o accumulo.


Un esempio classico di incubazione pluridecennale èl ' herpes zoster o fuoco di Sant’Antonio, patologia causata da un ceppo virale appartenente alla famiglia degli herpes virus, microrganismi responsabili della varicella infantile.
Dopo aver colpito con la varicella in età infantile questo tipo virus, per sfuggire alle ire del sistema immunitario, si rifugia nelle terminazioni nervose spinali rimanendo lì inattivo per anni o anche per tutta la vita. E lì rimane fin quando il sistema immunitario, per un motivo e per un altro abbssa la gurdia; tant'è vero che Il fuoco di Sant’Antonio insorge molto spesso negli anziani o comunque in persone in cui il sistema immunitario è molto debole e pertanto incapace di contrastare efficacemente il virus dell’ herpes zoster .


Citazione:


i metalli pesanti ad esempio è molto difficile smaltirli e il loro accumuli portano a patologie che possono "conclamarsi" solo se si arriva a determinati livelli (magari in determinati comparti anatomici) e questo può si arrivare a periodi di "accumulo" lunghi come brevi.


Questo è vero per il mercurio o per il piombo o per i composti organoclorurati ma ovviamente nonsi può generalizzare; l'arsenico o lo iodio o il perclorato hanno comportamenti diversi: quanto tempo ci mette una tiroide a manifestare i sintomi da carenza o eccesso di iodio?

Citazione:


il punto è che bisogna anche essere un pochino realisti e non farsi prendere dalle definizioni e dallo studio.

per una persona di 50 anni dirgli che ha un male incurabile che lo porterà alla morte tra 20/30 anni è come dire a un bambino di 10 che ha una malattia incurabile che con tutta probabilità lo porterà alla morte tra 60/70 anni .

ci vogliamo prendere per il culo ? i

i medici devono fare molta attenzione a quello che dicono perche la salute delle persone è qualcosa di complesso che coinvolge anche la sfera emotiva.



Io dico che bisogna essere realisti nel senso che bisogan parlare di fatti concreti e non di films: tutte le persone che conoscevo e a cui è sato diagnosticato un male incurabile non sono sopravvissute piu' di qualche mese e non ho mai visto nessuno scherzare su queste cose o essere poco serio.



Citazione:

hamer non ha detto nulla di "rivoluzionario" e se provochi all'altro dei traumi è chiaro che solo quello può portare a una malattia.
tutto il can can fatto sull'aids porta le persone a cagarsi addosso quando in realtà un epatite è molto peggio .
io feci il test hiv circa 20 anni fa e ero in condizione emotive assurde grazie alla propaganda di merda fatta e alla mia ignoranza.ma no nè possibile una cosa del genere .



O della malattia grave quale "lacrima dello spirito"; è una teoria portat avanti da diverse scuole di pensiero e che ha dalla sua una parte di verità, ma non è tutta la verità.
La verità è che la vita è una complessa catena di reazioni biochimcihe plasmate dalle circosatnze e le malattie sono solo uno dei tanti ingranaggi di questa complesa e caotica macchina.
Quan'è e ceh l'uomo ha saputo contrastare le malattie ? Quando ha sfoltito il pensiero e le azioni dalla superstizione (basata sull'emotività) e ha inizato a trattare le cose del mondo con sufficente oggettività ( ad esempio: la morte nera non è un castigo divino per i peccatori ma il risultato di condizioni igieniche assurde in cui determinati microrganismi traevano profitto per diffondersi salvo poi nel lungo periodo finire sottoterra insieme a chi li ospitava - e quindi si sono ritrovati nella situazione la loro virulenza non era piu' un vantaggio e sono passsati a piu' miti consigli-) .

sitchinite
Inviato: 3/3/2012 20:40  Aggiornato: 3/3/2012 20:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
"Chiamiamole “malattie non degenerative”, per usare una etichetta di comodo, che cioè non hanno a che vedere con la normale od anormale usura dell’organismo."

le malattie non degerative non sono le malattie che non hanno a che vedere con la normale usura dell' organismo, sono le malattie che non peggiorano progressivamente nel corso del tempo.

a parte questo, la tua visione dello 'storico' dell' HIV e di come fu condotta l' analisi é completamente sbagliata.

A ri a parte questo: l' aids non è una forca logica, e non é nemmeno una malattia: é una sindrome. Il fatto che tu utilizzi il termine 'malattia' nel topic più volte la dice lunga...

Ora, per parlare di cose serie, e per scrivere seriamente di Aids e di HIV, facciamo ordine:

- negli anni '79 e '80 nel nordamerica improvvisamente ci fu una notevoler richiesta di medicinali a base di Pentamidina, prescritta dai medici per curare infezioni pomonari, in particolare la PCP

- nel 1981 5 individui di Los Angeles furono ricoverati con i sintomi della PCP, indagando sul loro stile di vita per cercare di stabilire le cause di questa PCP si scoprì che erano tuti e 5 omosessuali.

- Analizzando questi individui si scoprì la presenza del virus HIV, e si coniò per i sintomi riscontrati e per la relazione statistica con cui questi sintomi si stavano riscontrando, il termine "four Aitches" cioè '4 H' che indicava come bacino più colpito gli Haitiani, gli Omosessuali, Emofiliaci e Eroinomani.

- questa nominazione voleva evidenziare alcuni aspetti:

1) il virus (che poi si scoprì provenire dall' africa) doveva essere stato diffuso da Haiti (che ha sempre avuto e ha ancora, a parte le Bahamas, il più alto tasso di malati di AIDS e di popolazione HIV1-positiva)
2) il virus si poteva trasmettere preferenzialmente MA NON SOLO tramite 2 vie: il sesso anale e le siringhe. Il veicolo preferenziale di trasmissione fu da subito identificato nel sangue, rendendo chiari questi due scenari: drogati che utilizzavano la stessa siringa si 'scambiavano' gocce di sangue, omosessuali che praticavano sesso anale non protetto (la contracezione all' epoca era quasi Tabù) si scambiavano gocce di sangue tramite le microlesioni causate nei rapporti anali a causa dello sfregamento tra pene e ano.
3) gli emofiliaci, per loro natura frequentemente bisognosi di trasfuzioni e flebo, risultavano essere i soggetti a maggior rischio di contagio.

- oltre alla PCP e ad altri sintomi minori di cui non si riusciva a stabilire una sola causa, si notò l' apparire nei pazienti, col passare del tempo, di uan infezione cutanea descritta per la prima volta circa 1 secolo prima, e nominata sarcoma di Kaposi.

- notando che l' HIV veniva riscontrato anche in individui non omosessuali, la denominazioe Four Aitches fu abbandonata, e fu decisa la dicitura AIDS

salto avanti per ricordare 2 casi famosi di Aids: l' attore gay Rock Hudson, e il 14enne Ryan White. Uno simbolo della trasmissione sessuale, l' altro della trasmissione sanguigna a causa di una trasfusione con sangue infetto (era emofiliaco).

La comunità scientifica da subito dichiarò che delll' HIV si sapeva molto poco, erano i primi segni di un nuovo manifestarsi, e ci si rese conto che la medicina e i suoi metodi investigativi classici non potevano niente contro questo virus...
a White fu dato 'meno di un anno di vita' (io ero alle scuole medie all' epoca, e seguivo la vicenda dai ritagli di giornale)... invece White morì 5 anni dopo, a causa dell' aggravarsi delle sue condizioni, per insufficienza respiratoria.

Rendendosi conto di essere 'impotenti', i medici iniziarono a puntare non sulla cura ma sulal prevenzione, e si iniziò a studiare il virus con un nuovo approccio, quello genetico. Da allora le ricerche sull' HIV hanno dato risultati non sperati, sono riuscite a identificarne i due ceppi, a stabilire quale è i più grave. Con la tecnica dell' analisi dei cluster genetici si é scoperta l' origine del virus, sorprendentemete riscontrato nei residui corporei di due individui del Congo vissuti negli anni '50.
Ancora prima si riuscì a scoprire che si poteva rallentare l' apparire di alcuni sintomi e il manifestarsi della fase 'degenerativa' agendo su alcune leve con determinati medicinali: si poteva, in un certo senso, addormentare o rallentare l' HIV.

Ma si scoprì che l' HIV si adattava, e riusciva, nel tempo, a reagire e aggirare l' ostacolo delle sostanze chimiche che cercavano di rallentarlo.

Leggo molte persone che in tanti siti sostengono che l' aids sia una truffa perchè prima ci si ammalava e si moriva in 5 o 10 anni, adesso a volte qualcuno viene dichiarato 'morto di aids' anche dopo uan vita da sieropositivo di 20 anni...
a tutti questi vorrei ricordare che da quel 1981 ad ora sono passati solo 30 anni, che non esiste uno storico sufficiente per azzardare teorie nè pro nè contro. Vorrei ricordare che già a metà degli anni 80 SI SAPEVA che HIV non voleva dire necessariamente AIDS. Il dottor David Ho, nel 1984, iniziò a lavorare seriamente in un progetto di ricerca come biologo molecolare, e scoprì che l' HIV era presente non solo in individui malati, ma anche in individui che non mostravano nessun sintomo di malattia e anzi 'si sentivano bene'. E vorrei anche ricordare che la prevenzione, la medicina, la genetica, e la paura, nel corso di questi 30 anni, hanno fatto sì che il decorso dell' HIV sia notevolmente il rallentato. L' incidenza dell' HIV sta diminuendo (per esempio Haiti é passata nell' arco di 3 anni da circa il 4% a poco più del 2%) e le cure, le diverse abitudini di vita, e tanti altri fattori fanno sì che attualmente ci siano aspettative di vita molto maggiori per i sieropositivi. Non solo, il tasso di sopravvivenza sta sempre aumentando.

Chiudo dicendo: la cura dell' aids (o meglio dell' HIV), secondo gli studiosi del campo, esiste. Si tratta di un cocktail peptidico in concomitanza dell' utilizzo dell' inibitore della protease Ro 31-8959. Questo cocktail é stato provato in lavoratorio, e riesce a uccidere le cellule malate senza intaccare quelle sane.

Il problema sarà, come sempre, vedere quando e se verrà rilasciato come medicinale, chi ne avrà il monopolio o se gli stati costringerano le case farmaceutiche a produrlo come medicinale accessibile a tutti a prezzo controllato..

Consiglio a tutti di informarsi su David Ho.
Chi volesse farlo può iniziare da questa lunghissima intervista:

http://www.achievement.org/autodoc/page/hoa0int-1

Nyko
Inviato: 3/3/2012 22:30  Aggiornato: 3/3/2012 23:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Timeline
''Se nient'altro ci riesce, un insuccesso spettacolare puo' sempre garantire l'immortalita'.''
John Kenneth Galbraith

Nel 1970, il ''Defence Department'' americano avvia un nuovo programma di ricerca per lo sviluppo di armi biologiche in grado di attaccare il sistema immunitario umano; Donald McArthur, esperto militare in guerra biologica, si lascia scappare una frase inquietante, egli afferma che ''[...] tra 5 o 10 anni sara' possibile creare un nuovo microrganismo infettivo diverso da tutti quelli finora conosciuti.'' [12].

E' il 1980 quando il Dottor Robert Gallo, docente del ''National Cancer Institute'' di Bethesda, dichiara di aver isolato, nelle cellule di un leucemico, tracce di acido nucleico che non puo' essere altro che un nuovo virus, che viene ''battezzato'' dal suo scopritore col nome di ''Human T-cell Leukemia Virus'' (Htlv). E' l'atto di nascita del virus dell'Aids, che ancora viene chiamato "virus della leucemia". Ma dopo un paio d'anni, quando l'Aids sara' su tutti i giornali, questo virus cambiera' nome e diventera' ''Human T-cell Linphoma Virus'' (sempre Htvl).

A questo punto e' bene essere messi a conoscenza del fatto che, dal 1980 ad oggi, nessun ricercatore riuscira' mai piu' a ripetere tale scoperta; e' importante anche evidenziare come il Dottor Robert Gallo sia stato l'unico ricercatore nel campo della Medicina a scoprire l'agente patogeno di un'epidemia prima che l'epidemia stessa scoppiasse.

E' nel Giugno del 1981 che, il ''Center for Disease Control'' (Ccd), dopo aver fatto ''nascere'' ufficialmente il virus ora noto con l'acronimo di Aids (Acquired Immune Deficiency Syndrome), ossia ''Sindrome da Immunodeficienza Acquisita'', stabilisce che si inizi il conteggio dei malati e dei morti e che questo conteggio venga tenuto sempre aggiornato. Il tutto puo' risultare decisamente fuori luogo, soprattutto alla luce di quanto sta ancora avvenendo all'interno dello staff dello stesso Dottor Robert Gallo, che ancora non e' riuscito a definire se la positivia' al virus porti i suoi pazienti all'immunodeficenza biologica, che si manifesta spesso con il ''Sarcoma di Kaposi'', un tumore dei vasi sanguigni estremamente raro che lo staff riscontra in numero maggiore tra la comunità omosessuale, oppure alla leucemia che in alcune Nazioni, come il Giappone, rappresenta una patologia molto diffusa [11].

Nel 1982, il ''Center for Disease Control'' rende noto che l'Aids e' diffuso in molti paesi. Questo e' un momento delicatissimo per la scienza medica perche', in questa fase il ''Center for Disease Control'' e' l'unico ente al mondo, oltre al Dottor Robert Gallo, in grado di definire quando il calo del sistema immunitario e' da considerarsi Aids e quando non lo e'. I medici vengono tenuti fuori dalle decisioni sull'Aids con la scusa che la malattia e' una condizione inspiegabile e inguaribile.

E' solamente nel 1983 che il Dottor Robert Gallo si rende conto che, il responsabile dell'Aids, forse, e' proprio il suo virus Htlv della leucemia/linfoma.
Nel 1984, il Ministro della Sanità statunitense, Margaret Heckler, con a suo fianco il Dottor Robert Gallo, annuncia al mondo, con grave e palese prosopopea, che e' stata individuata una nuova temibile malattia virale trasmessa attraverso il sangue e i rapporti sessuali. Spingendosi oltre, Margaret Heckler ed il Dottor Robert Gallo, dichiarano anche che il virus in grado di causare la malattia e' stato individuato dallo stesso Dottor Robert Gallo e che sarebbero occorsi circa due anni per individuare un vaccino e debellarlo. Con tale annuncio, si scavalcava per la prima volta, in modo plateale e scandaloso, ogni procedura standard di controllo ed approvazione da parte della comunita' scientifica, e si impone al mondo, in modo reazionario e dittatoriale, l'esistenza di una malattia inesistente, creata a tavolino; nasce così il dogma intoccabile Aids [12].

Il 26 maggio 1984 il Dottor Robert Gallo, quasi all'unisono con il ricercatore francese Luc Montagnier, non solo ufficializza al mondo di aver finalmente trovato il virus dell'Aids, sostiene anche di aver preparato il prototipo di test di sieropositivita' ma, afferma di non possedere la capacita' di produrre e distribuire i milioni di test che saranno richiesti ogni anno. Arriva prontamente in suo soccorso, ed in soccorso dell'intera umanita', lo ''U.S. Publice Health Service'', l'ente federale che si occupa della salute, di cui fanno parte sia il ''Cdc'' che il ''National Institute Of Health'', lancia improvvisamente un bando di concorso per la produzione in massa del test di Gallo. Uno dei punti di forza del bando, per realizzare ed ottenere una ferrea selezione dei concorrenti, e' senza dubbio costituito dalla particolarita' data dal fatto che la sostanza che il Dottor Robert Gallo chiama virus dell'Aids, si moltiplica solamente con il sistema inventato dallo stesso Dottor Robert Gallo. Nel bando e' prescritto che i laboratori che dovranno produrre il test debbono impratichirsi con le tecniche del Dottor Robert Gallo.

Nel dicembre del 1985, l'''Istituto Pasteur'' decide di far causa al Dottor Robert Gallo per le royalties derivanti dalla vendita del test che scopre gli anticorpi al virus. Il ricercatore Luc Montagnier sostiene che il Dottor Robert Gallo ha approfittato di materiale ed informazioni che l'istituto francese gli aveva fornito. L'accordo era che il materiale dovesse servire solo per la ricerca. Il Dottor Robert Gallo nega di aver usato le informazioni che i francesi gli hanno mandato.
L'argomento che i francesi presentano e' che il ricercatore Luc Montagnier fu il primo a segnalare il virus dell'Aids in una pubblicazione scientifica, nel Maggio del 1983.
E' un momento molto importante per la diffusione mediatica del virus e l'''Istituo Pasteur'' trova nell'attore Rock Hudson, malato di Aids, che decide di andare a Parigi per curarsi, un ''alleato'' in quella che diviene una vera e propria ''guerra'' per accaparrarsi il primato sulla ''scoperta'' e, soprattutto, le ingenti royalties derivanti dallo ''sfruttamento'' della malattia.

Nel 1986, dall'accordo raggiunto tra gli Stati Uniti e la Francia, nasce la sigla Hiv (''Human Immunodeficiency Virus''), attuale nome del virus scoperto dal Dottor Robert Gallo.

Nel marzo 1987, il Presidente degli Stati Uniti Ronald Wilson Reagan ed il Primo Ministro francese francese Jacques Chirac firmano a Washington un accordo tra USA e Francia per coordinare le ricerche sul virus dell'Aids, per l'educazione dei paesi sottosviluppati e per la spartizione delle royalties.
In seguito all'accordo, si prevede che l'''Istituto Pasteur'' e i ''NIH'', ossia il Governo americano, si divideranno le royalties provenienti dai brevetti per i test atti ad individuare il virus, e ciascuna delle due parti versera' l'80 per cento delle royalties ad una nuova fondazione internazionale per l'Aids. La giustificazione ufficiale per la partecipazione della Francia e' che anche il ricercatore francese Luc Montagnier ha scoperto il virus e il relativo test per gli anticorpi, avendo quindi diritto alla meta' dei profitti.
Nessuno si chiede come mai l'accordo non sia tra scienziati ma tra governi.
Nessuno sembra notare che sono le due meta' del mondo colonialista, quella francofona e quella anglosassone a stringere un'alleanza per educare tutto il mondo ad abituarsi all'Aids, un'epidemia che, in maniera sempre piu' palese, si sta costruendo a tavolino [11].

E' bene far notare che, negli ultimi anni di attivita', lo stesso ricercatore Luc Montagner, co-scopritore del virus, ha iniziato, nel corso di svariate conferenze in giro per il mondo, una lenta e progressiva marcia indietro rispetto alla teoria in base alla quale l'Aids sarebbe da considerarsi conseguenza diretta del virus Hiv, sostenendo che i suoi studi rivelano sempre più l'Hiv come un semplice co-fattore scatenante la malattia, e non come l'unica causa determinante. Una vera e propria presa di distanza dal ''fondamentalismo'' dimostrato dal Dottor Robert Gallo e dal suo staff [13].
Virus
''Molti rispettano la scienza se vivono di questa, ma venerano l'errore se e' da esso che traggono i mezzi di sussistenza.''
Wolfgang Goethe

La tesi ufficiale, che tutti conoscono, e' che la malattia conosciuta col nome di Aids, sia la conseguenza dell'infezione, trasmessa per via sessuale o di contatto sanguigno, con il retrovirus Hiv. Tale teoria, pero', non e' tuttora in grado di spiegare in quale modo il virus Hiv possa provocare le malattie che gli vengono imputate. Tale teoria descrive l'Aids come una malattia infettiva provocata dal virus Hiv che distrugge pian piano le cellule del sistema immunitario, lasciando l'organismo indifeso di fronte a malattie ''opportunistiche''. Il virus penetra nell'organismo di un dato soggetto attraverso un contatto con sangue o sperma infetto. Questa infezione virale provoca una reazione anticorpale inefficace, utile solo ad essere registrata con i cosiddetti test dell'Aids (o anti-Hiv). La sieropositivita' costituirebbe il segnale di una malattia subdola, progressiva, inesorabile nella gran parte dei casi [9].

Dai primi anni 90, un centinaio di medici e scienziati, con un piccolo seguito di attivisti ''dissidenti'', sostiene la falsita' di questa tesi, sostenendo invece che l'Aids, cioe' il crollo del sistema immunitario, sarebbe dovuto solo ai cosiddetti ''fattori di rischio'', o all'assunzione di farmaci che hanno indebolito il sistema immunitario, senza nessuna correlazione con il retrovirus Hiv [1].
Molti di essi fanno parte del gruppo di cooperazione internazionale denominato ''REsearch Group for Investigative MEDicine and journalism'' (''REGIMED''), che si occupa dei problemi etici connessi alla ricerca medica ed alla pericolosita' di certe sue applicazioni pratiche, fondato nel 1996 dai Dottori Heinrich Kremer e Stefan Lanka. Per quanto riguarda quest'ultimo, e' bene ricordare che, oltre a portare avanti un'attivita' scientifico-legale con Karl Krafeld ed altri collaboratori a Dortmund, per l'abrogazione dei cosiddetti test dell'Aids, ritenuti inaffidabili, nel 1997 si e' presentato spontaneamente in un processo per sangue ''contaminato da Hiv'' a Goettingen, dichiarando sotto giuramento che ''l'Hiv non esiste''. Il Tribunale non ha trovato un solo scienziato ufficiale in grado di dimostrare scientificamente l'esistenza del virus in questione.
Il 24/2/97 il tribunale ha, dunque, emesso la sentenza, censurata dai mass-media, di assoluzione totale del medico che era accusato di 14 omicidi e 5.800 tentati omicidi.

Il ''REsearch Group for Investigative MEDicine and journalism'' non e' pero' il solo gruppo di ''dissidenti'', sono in molti, infatti, a sostenere tesi diametralmente opposte rispetto a quelle ormai date per assodate dalla comunita' scientifica. Un gruppo di scienziati australiani, guidato dalla Dottoressa Eleni Papadopulos-Eleopulos, dopo aver condotto per anni esperimenti e studi di laboratorio, e' arrivato alla conclusione che non si puo' provare che l'Hiv esista, lo si puo' solo supporre; ma quello che e' realmente impossibile affermare e' che questo sia un virus, o un retrovirus [13].

Tra i primi a riuscire a decodificare la sequenza dei geni di quelli che vengono detti retrovirus e a definire la caratterizzazione della struttura dei lentivirus (cui l'Hiv si presume appartenga), fu, negli anni Settanta, lo scienziato Peter H. Duesberg. Un uomo che, pero', ha poi dedicato buona parte della sua vita a gridare al mondo che l'Aids non e' affatto contagioso, che l'Aids e' un virus inventato [2].
E' importante evidenziare che, a differenza dei Dottori Heinrich Kremer, Stefan Lanka e Eleni Papadopulos-Eleopulos, lo scienziato Peter H. Duesberg sostiene che sia ragionevole supporre che l'Hiv esista, ma allo stesso tempo afferma che ''L'Hiv e' solo un latente e perfettamente inoffensivo retrovirus di cui molti, ma non tutti, i malati di Aids, possono essere portatori. Dire che l'Hiv e' la causa dell'Aids significa mettere da parte tutto cio' che sappiamo sui retrovirus [...]. La teoria dell'Hiv e' inconsistente, assurda e paradossale.'' [13].

I ''dissidenti'' piu' maliziosi, sono arrivati a postulare una teoria secondo la quale, da tempo, i settori piu' reazionari del mondo politico e religioso occidentale, erano alla ricerca di pretesti scientifici cui ancorare le loro offensive puritane e restauratrici. Un primo tentativo fu compiuto alla fine degli anni '70, con una raffica di informazioni piu' o meno terroristiche sulle malattie veneree, ma l'Aids sembro' l'occasione d'oro. Qui si delineava una malattia non solo sessuale ma mortale e invulnerabile agli arsenali medici esistenti. Insomma, una malattia inventata su misura per i sessuofobi di ogni stampo e di ogni paese [5].

In questa sede non ci si puo' proporre di fornire una risposta esaustiva ad una questione di tale importanza medica e scientifica, si ritiene pero' doveroso, da parte della comunita' scientifica, far presente che, se e' vero che esistono varie patologie che portano ad una grossa deficienza del sistema immunitario e talvolta anche alla morte, e' altresi' vero che alcune di esse esistono probabilmente da secoli ed almeno dal 1912, quando, per la prima volta nella letteratura medica, viene utilizzato il termine ''sindrome da immunodeficienza'' [13].

L'ipotesi che l'Aids possa non essere causato da un virus puo' generare perplessita'. E' anche vero, pero', che la Storia e' costellata di casi di virus inventati. Basti pensare allo ''Smon'' che, sviluppatosi nella meta' del secolo scorso in Oriente, dopo aver mietuto migliaia di vittime, scomparì improvvisamente non appena un farmaco, il ''Clioquinol'', venne ritirato dal mercato, ma nessuno se ne curo' e la caccia al microbo continuo' imperterrita fino a quando, pochi anni fa, il responsabile delle ricerche, insieme alle vittime del male, non poterono far altro che riconoscere che non era un virus o un batterio, bensì una ''cura'' la responsabile delle morti.
Il male più devastante dal punto di vista delle persone colpite, fu, senza dubbio, la ''pellagra''. Anch'essa, per più di 50 anni, venne attribuita a contagio, pur essendo chiaro che solo determinate categorie di persone ne erano affette. La ricerca per il virus continuo' fino a che non fu più negabile che una carenza alimentare generava il male.
La ricerca del microbo e del virus ha contraddistinto, tra le altre, malattie esotiche come il ''Kuru'', o più prossime e note come l'epatite di tipo C.
Per non parlare poi, di quante volte si e' sentito parlare di un prossimo vaccino antitumorale. Il cancro sarebbe, dunque, un virus? Gli esempi sono troppi per citarli tutti.

La ricerca del virus pare essere la prima pista da seguire, sempre e comunque, finché prove clamorose non escludano questa possibilita' in modo insindacabile. A questo punto verrebbe da pensare che i virus siano uno dei peggiori crucci dell'Occidente, della nostra epoca. Eppure, indagando, i virus causano meno dell'1 per cento dei problemi di salute tra le popolazioni occidentali. Qualcosa non quadra. Ma ora torniamo all'Aids [2].
Si scrive Hiv, si legge Aids
''Quando si cerca un eroe, bisogna partire dalla cosa di cui ogni eroe ha bisogno: un cattivo. Per questo, cercando il nostro eroe, Bellerofonte, abbiamo creato un mostro, Chimera''
Mission: Impossible-2, USA, 2000, di John Woo

Lo scienziato Peter H. Duesberg, autorita' indiscussa nel settore dei retrovirus, dopo lunghe ricerche, confuto' la tesi della diffusione dell'Aids mediante Hiv, sostenendo che le cause del collasso del sistema immunitario erano dovute, essenzialmente, a:
denutrizione e condizioni igieniche carenti;
costumi sessuali fuori dal normale;
consumo di droghe pesanti;
frequente trasfusione sanguigna;
assunzione di farmaci immuno-tossici, come quelli chemioterapici.
Secondo questa teoria, il sistema immunitario collasserebbe ''solo'' in quanto sottoposto a superlavoro. Secondo lo scienziato non sarebbe quindi alcun virus o retrovirus a causare l'Aids.

Agli inizi degli anni '90, il giornalista di Panorama Luca Rossi, ando' in Usa per visitare il centro di statistica governativo e scoprì tre cose molto interessanti: era il primo giornalista a rivolgersi alla fonte per avere i dati invece di affidarsi ai comunicati stampa delle case farmaceutiche, i dati ottenuti erano completamente diversi dai dati pubblicati fino a quel momento sui media e sui comunicati stampa delle case farmaceutiche ed i malati non appartenenti a gruppi con comportamenti a rischio erano meno di 1000 (mille) a distanza di quasi 15 anni dall'inizio dell'epidemia. Un numero talmente piccolo che negava con evidenza la teoria sulla trasmissione sessuale dell'Aids in persone che avevano una vita sessuale normalmente promiscua [1].

Oggi il movimento del dissenso raccoglie oltre 700 firme tra virologi, infettivologi, epidemiologi ed altri specialisti di 23 Nazioni, tra cui tre premi Nobel, tutti indignati dalla colossale mistificazione e speculazione imbastita intorno all'Aids. Il Dottor Kary B. Mullis, premio Nobel per la medicina per aver inventato la reazione a catena della polimerase (Polymerase Chain Reaction, PRC), una tecnica che ha rivoluzionato il mondo della chimica e della genetica, nonché autore di ''Ballando nudi nel campo della mente'', si trovo' ad avere necessita' di corroborare una tesi che ormai era data come scontata: ''l'Hiv e' la causa dell'Aids''. Ma, a quel punto, sorse per lui un grave problema: scoprì che nessuno aveva mai dimostrato che l'Hiv provocasse l'Aids [6].

Secondo i tanti scienziati dissenzienti, l'Aids e' un'immunodeficienza, cioe' una carenza di difese immunitarie. Un'immunodeficienza che puo' portare alla morte e che si manifesta con una grande quantita' di mali, attualmente 29. Viene chiamata non polmonite, non diarrea, non herpes, non candidiasi, ma Aids quando ad un esame il male risulta accompagnato dall'esito positivo ad un'indagine per rilevare l'esistenza non del virus dell'Hiv ma di anticorpi contro l'Hiv. L'Hiv e', forse, un virus che, per molti, e' pero' presente ed innocuo in una percentuale costante di persone [3].
Aids è un termine calderone che raccoglie condizioni eterogenee e disparate. Si tratta di condizioni che vengono tra loro associate solo quando il risultato del test dell'AIDS è positivo. Se il risultato è negativo, le stesse malattie vengono chiamate con il loro vecchio nome [9]. Se, dunque, una delle malattie classificate come condizione per determinare l'Aids conclamato si verifica insieme alla positivita' all'Hiv, il soggetto e' definito malato di Aids. Se una delle malattie, o anche tutte, si verificano senza la positivita' all'Hiv, si parla di polmonite, diarrea, herpes e così via. Non importa che il soggetto muoia o no, sara' morto di polmonite, non di Aids. Ma anche se il soggetto e' positivo al test per l'Hiv e, pero', sta bene, viene considerato malato asintomatico. Questa assenza di correlazione tra risultati del test e malattia e' indubbiamente sconcertante. Dunque, per i dissenzienti, l'Aids e' semplicemente un'immunodeficienza, l'Hiv e' un virus non collegato all'insorgere del male; l'Hiv non e' mai stato isolato, forse neanche esiste e, se esiste, la percentuale di persone positive e' equamente ripartita nella popolazione, essendo un virus innocuo. L'attribuzione di nocivita' all'Hiv e', quindi, forzata e fittizia.

Gli scienziati dissenzienti pongono in evidenza anche un'altra caratteristica; un virus, per sua stessa definizione, viene contratto per contagio e si diffonde in ogni soggetto che incontra per la sua strada, non solamente in categorie di persone definite, di volta in volta ''a rischio''. L'Aids pare invece scegliere con estrema cura i soggetti da colpire; la tanto temuta diffusione tra eterosessuali dell'Aids non c'e' mai stata. Anzi, la malattia e' praticamente irrilevante come causa di morte tra le categorie non a rischio in Occidente. Nel mondo, in tutto il mondo, sono a tutt'oggi meno di 100 i casi di sieropositivita' tra i partner coniugali di malati di Aids. Ma i malati du Aids sono milioni. E quindi? Un virus, per sua stessa definizione, si diffonde. Il contagio, nei virus, esiste, e' anzi requisito fondamentale per determinare che la malattia e' causata da un morbo. Nell'Aids le statistiche dicono no, le statistiche dimostrano che il contagio non esiste [3].
L'Hiv, infatti, e' l'unico virus a non obbedire a nessuno dei 4 ''postulati di Koch''. Robert Koch fu il primo ad adottare sperimentalmente alcuni criteri, gia' in precedenza formulati da J. Henle, che altro non sono se non quattro regole generali per stabilire se un certo microorganismo sia o meno la causa di una certa malattia. I postulati sono i seguenti:
- il presunto agente responsabile della malattia in esame deve essere presente in tutti i casi riscontrati di quella malattia;
- deve essere possibile isolare il microorganismo dall'ospite malato e farlo crescere in coltura pura;
- ogni volta che una coltura pura del microorganismo viene inoculata in un ospite sano (ma suscettibile alla malattia), si riproduce la malattia;
- il microorganismo deve poter essere isolato nuovamente dall'ospite infettato sperimentalmente [10].

La cosa più strana e' che gli anticorpi dell'Hiv che determinano la sieropositivita' (il virus dell'Hiv, e' bene ricordarlo, non e' mai stato isolato), sono presenti in una percentuale invariabile di persone sane che, solitamente, non diventano immunodeficenti, cioe', in pratica, non manifestano l'Aids. Costoro manifestano l'Aids solo se si trovano, per motivi dovuti alle circostanze, particolarmente indebolite. Ma per i ricercatori non importa. Sono state modificate le caratteristiche del male fino a definire l'esistenza di sieropositivi a ''tempo indeterminato''. Altri, invece, che fanno parte delle cosiddette categorie a rischio, manifestano tutti i sintomi dell'Aids, sono immunodeficenti, periscono a causa di malattie che potrebbero essere definite caratteristiche dell'Aids, risultano negative al test per l'Hiv. In termini percentuali, l'Hiv e' totalmente insignificante nella determinazione di un'immunodeficenza. Infatti, l'Aids, a dispetto di ogni dichiarazione di malattia epidemica, non si e' diffuso in Occidente [2].

Si parla di Occidente perché, essendo stato attribuito al continente Africano il ruolo di valvola di sfogo, il quadro della malattia, in Africa [8], e' completamente diverso, tanto che sono stati modificati appositamente i parametri per la definizione di sieropositivita' al test per l'Hiv [4]. Negli ultimi anni sono risultati positivi più di 8 milioni di africani. Otto volte più degli americani, eppure l'intero continente ha prodotto pochissimi casi conclamati: meno di 300 mila [5]. Pochissima cosa se si considera che in Africa vivono 760 milioni di persone e ne muoiono decine di milioni all'anno per malaria, malattia per la quale sono stanziati pochissimi fondi [2].

E' normale provare un senso di rigetto davanti all'ipotesi che tutte le nozioni inculcateci da anni siano false. Se così fosse, che senso avrebbe che il test Hiv sia regolarmente eseguito (gratuitamente) per i cittadini di quasi tutti gli stati occidentali? Per quale motivo sono stati investiti, dai sistemi sanitari occidentali, miliardi di euro in campagne di sensibilizzazione sull'Aids, in modo da inculcare efficacemente la nozione che l'Aids e' recato dal virus Hiv che, una volta contratto, resta latente per un numero di anni non predeterminabile, ma che prima o poi sfocera' certamente nella malattia? A quale scopo sono commercializzati costosissimi farmaci antiretrovirali che la comunita' scientifica concordemente prescrive ai sieropositivi per ritardare il conclamarsi dell'Aids?

Ci sono pero' alcune considerazioni su cui vale la pena di riflettere. Da quando e' stato annunciato il virus Hiv nel 1984, non sarebbe mai stato pubblicato alcuno studio che abbia isolato il virus Hiv in un campione di tessuto umano risultato positivo a un test Hiv. In altre parole, non ci sarebbe ancora alcuna prova scientificamente rilevante circa la validita' di nessuno dei test Hiv utilizzati. Questi test misurerebbero solo la presenza di alcuni anticorpi che dovrebbero indicare la presenza del virus, ma nessuna équipe medica sarebbe mai riuscita a presentare alla comunita' scientifica la correlazione fra i risultati del test e l'effettiva presenza del virus nel sangue o nei tessuti relativi [1]. Secondo il Biologo, Virologo e Genetista tedesco Stefan Lanka, non sono state compiute le condizioni scientifiche necessarie per dimostrare che il virus Hiv sia stato effettivamente isolato, e questo mette in dubbio la sua stessa esistenza. Stefan Lanka, virologo riuscito ad isolare il virus ''Ectocarpus Siliculosus Virus'' (EsV), ha denunciato ad un tribunale tedesco l'apparato sanitario per truffa e la sentenza ha confermato che l'apparato medico-sanitario non e' stato capace di confermare con prove scientifiche la presenza del virus quale causa dell'Aids. E' per questo motivo che, dal 1995, la rivista dei sopravvissuti dell'Aids ''Continuum'', di Londra, per sensibilizzare i cittadini e renderli partecipi alla truffa perpetrata dalla comunità scientifica nei loro confronti, offre un premio di 1000 Sterline a chi produca le prove inequivocabili dell'esistenza del virus dell'Hiv [10]. Con il passare degli anni, altre associazioni a livello internazionale si sono unite a questa iniziativa; la ''Alive and Well'' e'arrivata ad offrire un premio di 50.000 dollari a chiunque sia in grado di fornire anche solo una prova o citare un articolo scientifico che dimostri la validita' del test Hiv, isolando il virus nel tessuto di un ''sieropositivo''. E' bene sottolineare come, ad oggi, nessun premio e' mai stato assegnato [1].

Parlando delle cure per l'Aids, dei cosiddetti antiretrovirali, indipendentemente dal parere dei dissenzienti, propensi ad indirizzare il paziente verso cure ''alternative'', ''non convenzionali'' o ''complementari'', e' ormai nota ad ogni medico e scienziato la dannosita', la tossicita' e, nei casi più estremi, la mortalita' data dall'assunzione di tali farmaci. Gli studi eseguiti dallo scienziato Peter H. Duesberg dimostrano che i sieropositivi che poi si sono ammalati di Aids hanno sviluppato una immunodeficenza non a causa di un virus, nemmeno mai isolato, ma della cura. Qui sta il peggio della storia dell'Aids; i dissenzienti affermano che i sieropositivi che sviluppano l'Aids lo fanno in seguito alla terapia. I farmaci antiretrovirali vengono considerati ''curativi'' in quanto, sopprimendo la duplicazione del DNA, impediscono la formazione di nuove cellule. In questo modo i virus non si possono riprodurre, ma nemmeno le cellule responsabili della difesa immunitaria. Assumendoli si diventa, automaticamente, più immunodeficenti, sino ad essere privi di difese; essendo privi di difese, le malattie che prendono possesso dell'organismo sono quelle definite come caratteristiche dell'Aids. In pratica, il farmaco che dovrebbe curare una malattia (diagnosticata sulla base di una positivita' asintomatica ad un test parecchio dubbio), causa immunodeficenza. L'immunodeficenza che e' il sintomo della malattia da evitarsi.
I dissenzienti hanno dimostrato che chiunque, sieroposito o no, venga a contatto con questi farmaci antiretrovirali, ha le stesse possibilita' di un sieropositivo di contrarre l'Aids conclamato [2].

Tralasciando l'ambiguita' di un virus altamente infettivo che, secondo la comunita' scientifica, puo' essere trasmesso solamente attraverso lo scambio di fluidi quali sangue, sperma e liquidi vaginali, perche' unici fluidi con concentrazione di virus sufficiente per poter risultare infettiva, a differenza di saliva, sudore o quant'altro, e' interessante soffermarsi a ragionare sulle tempistiche riguardanti il periodo di incubazione dell'Aids.
Il lasso di tempo intercorrente tra infezione, positivita' all'Hiv, e malattia, Aids conclamato, sembra aumentare di anno in anno, crescendo in maniera direttamente proporzionale agli anni vissuti dai ''sieropositivi storici'', cioe' quelli trovati infetti da Hiv quando si appronto' il primo test nel 1984 [13].

Secondo il Premio Nobel Kary B. Mullis, ''Il mistero che circonda quel dannato virus è il frutto inevitabile di quei due miliardi di dollari che ci spendono sopra ogni anno. Se prendessimo un qualsiasi altro virus e spendessimo due miliardi di dollari ogni anno per studiarlo, state certi che anche quel virus produrrebbe misteri a bizzeffe.'' [9].
''Wellcome...'' to the jungle!!
''Perfino le verita' possono essere dimostrate.''
Oscar Wilde

Per il ''Center for Disease Control'', una malato di Aids ha una previsione di spesa di quasi 100.000 dollari. Se a questo si aggiunge che circa 100.000 fra ricercatori e medici hanno carriere e stipendi legati al virus, piu' di 100 miliardi di dollari sono stati stanziati nei soli Stati Uniti per le ricerche sull'Aids, alcune decine di migliaia di milioni di euro all'anno impinguano i bilanci delle multinazionali del farmaco con la vendita dei farmaci antiretrovirali e dei test Hiv (''Enzime-Linked Immuno-adSorbent Antibody test'' - ELISA, test di screening e ''Western Blot'', test di conferma, sono i piu' famosi, ma non gli unici considerati in grado di rilevare la presenza di anticorpi specifici. Fra i piu' noti vi e' anche il ''Viral Load''), organismi come ''U. S. Agency International Development'' (USAID), ''United Nations Aids Program (UNAIDS), ''World Health Organization'' (WHO), ricevono stanziamenti annuali di migliaia di milioni di euro per combattere l'Aids. Anche l'''Organizzazione delle Nazioni Unite'' (ONU) ha chiesto uno stanziamento di piu' di 10.000 milioni di euro per affrontare l'emergenza.

Veniamo dunque alle cure per l'Aids: gli antiretrovirali. L'Azt, prodotto dalla multinazionale inglese ''Glaxo Wellcome Inc.'', e' considerato, senza ombra di dubbio, il piu' famigerato farmaco contro l'Aids che sia mai stato prodotto [2].
La ''Food and Drug Administration'' (FDA), l'ente statunitense che verifica l'efficacia dei farmaci, lo approvo' ufficialmente solo nel 1987, ma ne consenti' l'uso in via sperimentale fin dalla ''scoperta'' dell'Hiv, anche in associazione con altri farmaci, come del resto, aveva gia' fatto in precedenza autorizzandone l'uso per altre patologie, sin dal 1964 [13].
Sono, in fatti, in molti a sottacere che tale farmaco, inizialmente ideato come terapia antitumorale, solamente in un secondo momento viene ''riciclato'' per contrastare quello che, è bene ricordarlo, è il virus più finanziato al mondo, anzi, il più finanziato di tutti i tempi.
L'Azt, ideato come terapia antitumorale, non fu messo in commercio perche', secondo alcuni scienziati, fra cui il Premio Nobel Kary B. Mullis [7], ritenuto letale. Non pericoloso, non semplicemente tossico ma letale [2]. Sintetizzato nel 1964 come farmaco antitumorale, l'Azt e' rasto inutilizzato per 20 anni, poiche' si constato' sperimentalmente che i topi leucemici trattati morivano in numero maggiore di quelli non trattati. La ''Glaxo Wellcome Inc.'' ha venduto 0.9 tonnellate nel 1987, ed e' passata a 44.7 tonnellate nel 1992. Il costo dell'Azt per malato e' di circa 250.00 euro al mese. Il profitto lordo per la ''Glaxo Wellcome Inc.'', nell'anno 1993, e' stato di 290 milioni di euro[9].
Uno dei professori che si occupo' dello studio del farmaco dichiaro' che lo stesso era stato definito mortale, quindi assolutamente improponibile per i malati di cancro, per gli omosessuali, pero', pareva potesse andare. I termini che utilizzo' furono molto piu' pesanti, fatto sta che questo disse e questo fu. Gli studi dello scienziato Peter H. Duesberg, infatti, dimostrano che i sieropositivi che poi si sono ammalati di Aids hanno sviluppato una immunodeficenza non a causa di un virus, nemmeno mai isolato, ma della cura a cui sono stati sottoposti [2].

Per i ''Teorici del Complotto'' un po' piu' ''paranoici'', non sara' certo una notizia sconvolgente sapere che, l'antica ''Burroughs-Wellcome'', creata nel 1880 da due farmacisti, Henry Wellcome e Silas Burroughs, nel 1936 si associa alla ''Rockefeller Foundation'', dando vita alla ''Wellcome Trust Corporation''.

Durante gli anni '30 il rappresentante legale della ''Wellcome Trust Corporation'' e' la firma ''Sullivan and Cromwell'', una delle piu' influenti di New York ed uno dei pilastri della ''Rockefeller Foundation''. I suoi due avvocati, John Foster ed Allen Dulles sarebbero divenuti, rispettivamente, Segretario di Stato americano e Direttore della CIA durante la guerra fredda.

E' negli anni 50 che la ''Wellcome Trust Corporation'', partecipando al complesso universitario londinese fondato da David Rockefeller, incrementa la propria influenza, estendendola nel campo dell'educazione sanitaria inglese ed americana.
Negli anni 70, David Rockefeller crea la famosa ''Commissione Trilaterale'' che, al suo interno, annovera industriali, accademici e uomini d'affari esperti in politica internazionale. Il nocciolo duro della ''Commissione Trilaterale'' e' composto da dirigenti di un gruppo di aziende multinazionali il cui scopo e' il mantenimento del potere economico in tutto il mondo. Fra queste multinazionali un posto preminente spetta alla ''Wellcome Trust Corporation''.

Nel 1981 Ronald Wilson Reagan vince le elezioni presidenziali degli Stati Uniti; nella ''lobby'' che finanzia la sua campagna elettorale spicca, tra gli altri, il nome della ''Wellcome Trust Corporation''.
Nello stesso anno viene scoperta una nuova malattia, con patologia caratterizzata dall'indebolimento del sistema immunitario, che diverra' ben presto nota all'umanita' con l'acronimo di Aids (Acquired Immune Deficiency Syndrome), ossia ''Sindrome da Immunodeficienza Acquisita''.

Fino al 1986, ''Wellcome Trust Corporation'' controlla il 100 per cento della ''Wellcome Inc.'', produttrice di farmaci, della quale vende il 25 per cento delle proprie azioni, assumendo la denominazione di ''Wellcome Foundation''. E' da questo momento in poi che la ''Wellcome Foundation'' cambia rotta, rinunciando ad atteggiamenti etici populistici ed accademici in favore di un mercantilismo d'assalto duro e puro.

Dopo il clamoroso insuccesso come trattamento anticancro, la ''Wellcome Inc.''ottenne l'autorizzazione per ripresentare sul mercato l'Azt, ribattezzato ''Retrovir'', per trattare i malati di Aids.
Nel 1995 la ''Wellcome Inc.'' si unisce con la ''Glaxo Inc.'', colosso farmaceutico americano, dando vita alla ''Glaxo Wellcome Inc.'', potentissima supermultinazionale presente in ogni parte del mondo [13].

Il 27 Maggio del 2003, il Presidente degli Stati Uniti d'America, George Walker Bush, firma un piano d'azione per combattere l'Aids all'estero. ''Il Presidente Bush, definendo quella contro l'Aids una delle battaglie piu' importanti che l'uomo deve combattere in campo medico, ha firmato il decreto di legge che introduce un piano d'emergenza, in base al quale saranno spesi 15 miliardi di dollari in cinque anni per combattere l'Aids.
Bush ha detto che la legge 'U.S. Leadership Against Hiv/Aids, Tubercolosis and Malaria Act of 2003' (il nome fa riferimento al primato USA nella lotta all'Aids, alla tubercolosi ed alla malaria) include il suo nuovo progetto per la cura dell'Aids e rappresenta l'impegno piu' oneroso che il sistema sanitario internazionale abbia mai affrontato per debellare una malattia specifica. Ha poi affermato che il provvedimento stabilisce l'acquisto di madicine antivirali e di altri medicinali a basso costo, nonche' la creazione di un'ampia rete per la loro consegna ovunque, anche nei luoghi piu' lontani dell'Africa.'' [15].

Con questo piano d'azione, l'America si e' impegnata in una nuova guerra, contro un nemico terribile, che ha terrorizzato e condizionato tutti, ucciso tanti, arricchito alcuni. Questa volta non un nemico umano nascosto in cave o palazzi ma un virus, anzi, un retrovirus, un virus cioe' in grado di rimanere in una sorta di stato di latenza per un lungo periodo di tempo prima di manifestarsi.

L'Aids, a dispetto di ogni dichiarazione di malattia epidemica, nel frattempo, continua a non diffondersi in America; cio' nonostante la Casa Bianca ha dato mandato alla CIA di gestire il male. Stranamente.
Stranamente innanzitutto perche' la CIA non e' un'istituzione di ricerca e non ha scopi di ricerca scientifica, ma stranamente anche perche' da questo mandato parrebbe che la minaccia, e quindi l'incarico, sia dovuto alla diffusione del male. Invece no. I casi, negli USA, sono calati in modo impressionante. Per quanto paradossale, per i dissenzienti, il mandato e' dovuto al motivo contrario: la scomparsa della minaccia [2].

Per i ''Teorici del Complotto'', invece, come sempre, anche dietro la colossale ''farsa'' dell'Hiv e dell'Aids, si nasconderebbe, ancora una volta, l'astuta regia di coloro che, da decenni, si adoperano nella realizzazione di quel progetto mondialista tanto caro alla élite, il ''Nuovo Ordine Mondiale''.

Note e Fonti:
[1] Tratto da emanuelepreda.wordpress.com
[2] ''Tutto quello che sai è falso – Manuale dei segreti e delle bugie'', ''Aids: Storia di un virus che non c’è'', di Laura Malucelli, 59, 60
[3] ''Il virus inventato'', di Peter H. Duesberg, ed. Baldini e Castoldi
[4] ''Inventing an epidemic – The traditional diseases of Africa are called Aids'', di Tom Bethell, tratto da www.virusmyth.net
[5] ''Aids - La grande truffa'', di Luigi De Marchi e Franco Franchi, ed. SEAM
[6] ''Ballando nudi nel campo della mente'', di Kary B. Mullis, Baldini and Castoldi, Milano, 2000, 180-192
[7] Tratto da www.oikos.org
[8] Per saperne di piu', visitare il sito www.ilvirusinventato.it
[9] ''AIDS la grande truffa'', di Luigi De Marchi e Franco Franchi, ed. Nexus New Time, tratto da www.reiki.info
[10] Tratto da www.mednat.org
[11] Tratto da www.mednat.org
[12] Trtto da www.scienzaverde.it
[13] Tratto da una ricerca scientifico/politica a cura di AnOK4U, del collettivo ''Il Mondo Capovolto'', Chieri (TO)
[14] ''Aids - La grande truffa'', di Luigi De Marchi e Franco Franchi, ed. NEXUS NEW TIME
[15] Tratto da www.usembassy.it

Altra bibliografia:
''Hiv e Aids: Fine degli opposti estremismi'', di Elio Rossi, ed. Lombardo Editore
''Inventando il virus dell'Aids'', di Peter H. Duesberg, ed. Baldini e Castoldi
''L'Aids e' causato dall'uso di farmaci e da altri fattori di rischio non contagiosi'', di Peter H. Duesberg, ed. Andromeda Inediti
''Dossier Azt, la verità sul farmaco piu' tossico mai utilizzato per una terapia a lungo termine'', basato sulle pubblicazioni di John Lauritsen, ed. Andromeda Inediti
''Aids: e se fosse tutto sbagliato?'', di Christine Maggiore, ed. Marco Edizioni
''La Mal'aria – Aids e societa' capitalista neomoderna'', a cura del gruppo T4/T8 di Milano, ed. Calusca City Lights
''Atti del convegno internazionale 'Ripensare l'Aids''', ed. Andromeda Inediti
''Il tempo dell'Aids'', di Michel Bounan, ed. Allia
''La Rivoluzione Silenziosa della Medicina del Cancro e dell'Aids'', Raccomandazioni terapeutiche basate sulle ricerche di Heinrich Kremer, Alfred Hassig, Eleni Papadopulos-Eleopulos, Stefan Lanka, Etienne de Harven, Roberto Giraldo e Kary B. Mullis, ed. Macroedizioni

Ciaoo, Nyko

P.s. chi volesse leggere qualche paragrafo di ''Ballando nudi nel campo della mente'', di Kary B. Mullis, puo' farlo sul mio blog.

Ariciaoo, sempre Nyko

"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
desbouvet
Inviato: 4/3/2012 3:03  Aggiornato: 4/3/2012 3:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da:
Inviati: 541
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Le recenti discussioni, qua su LC, sopra l'aids, mi hanno freddato incazzato nero. Dobbiamo scovare i proto-umani che stanno portando la vita nel buco nero della loro MALATTIA.

A proposito, questa è la malattia che il Francese, il rampollo di Salonicco, di tutti i Sefarditi d'Europa [...] ha attaccato ai bambini di Sirte.

E si tratta di un neo-papà. Incredibile, angosciante. Visione assolutamente sconsigliata a chi è padre o madre. Crudissima, ma fa capire tutto il sistema DEMONIACO....

http://www.youtube.com/watch?v=hobDCtmx0xo

E poi un'altra cosa che se anche non sembra, è correlata. Cito Katie, la dolcissima anima:

They say we never landed on the moon
There's no wind there, they assume
I guess conspiracies are nothing new,
But I'm sure I've been there with you.

incredulo
Inviato: 4/3/2012 7:51  Aggiornato: 4/3/2012 7:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Citazione:
E si tratta di un neo-papà. Incredibile, angosciante. Visione assolutamente sconsigliata a chi è padre o madre. Crudissima, ma fa capire tutto il sistema DEMONIACO.... http://www.youtube.com/watch?v=hobDCtmx0xo


Grazie desbouvet, questo filmato dovrebbero trasmetterlo per televisione più volte al giorno, QUESTO STANNO FACENDO QUESTI MAIALI, quelle immagini, che la nostra IPOCRISIA PERBENISTA non manda in onda con la scusa che sono immagini TROPPO REALI e potrebbero turbare.

Sì sono troppo REALI, questi bambini martoriati per portare la "democrazia" sono quello che succede REALMENTE.

Meglio continuare a NON VEDERE, meglio rimanere nel nostro mondo FINTO, dove questi FATTI sono solo danni collaterali ad una azione doverosa, dove le bombe "intelligenti" uccidono solo i "cattivi", dove i civili vengono protetti e salvati e mai uccisi.

Ciao

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
tonipos
Inviato: 4/3/2012 18:29  Aggiornato: 4/3/2012 18:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/6/2006
Da: Treviso
Inviati: 119
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Bell'articolo. Bella analisi, sottile e divertente e amaramente reale. Bravo.

Alla fine ti accorgi sempre che nulla è come sembra
peonia
Inviato: 5/3/2012 0:03  Aggiornato: 5/3/2012 0:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
ma questo video che Massimo aveva postato con articolo, non era abbastanza esplicativo?
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=7fKMA6y2MQM


scusate, visto che ormai non riesco più a reggere le atrocità del mondo tantomeno vederle....in sintesi che dice il video consigliato da Desbouvet? per sapere.....

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
TWNP
Inviato: 5/3/2012 1:12  Aggiornato: 5/3/2012 1:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Porca zozza, se non fossi così incrollabilmente convinto che
l'AIDS sia una bufala, 'sta cagata d'articolo avrebbe potuto
riportarmi nell'alveo di BIGPHARMA!!!

La solita menata di voler per forza essere spiritoso anche quando
non se ne ha la capacità, ha finito per rendere il tutto illleggibile...

PikeBishop
Inviato: 5/3/2012 8:35  Aggiornato: 5/3/2012 8:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Una mattina mi son svegliato ed ho visto un mio articoletto senza molte pretese, tanto per sogghignare amaramente, qui pubblicato. Peccato, ne ho scritti di migliori. Peccato anche che finche' questo sito non si sbarazzera' di pezzi di escremento marcio assortiti non si potra' discutere come fra adulti non decerebrati, che sembra di essere in una tavola rotonda alla televisione. Alla faccia delle "regole".

A parte naturalemente l'intervento fantastico di Nyko che meriterebbe la pubblicazione (complimenti sinceri, non potevi trovare niente di piu' esaustivo sull'argomento), l'unico che ha fatto critiche circostanziate a questo articoletto (che era poi un intervento proprio qui su LC del lontano 2006) e' stato funky1:

Citazione:
La logica alla base dell'articolo è valida. Non tiene però conto del fatto che in realtà ad essere testate per l'HIV siano vaste fasce della popolazione, vale a dire tutte quelle che ad esempio, per qualunque motivo, debbano sottoporsi ad interventi chirurgici. [...] Credo che a livello statistico si raggiunga un campione ben significativo.


Si, funky, la cosa l'avevo considerata anche io e mi aspettavo che qualcuno intelligentemente la riprendesse: non l'ho inserita solo perche' avrei dovuto riscrivere un pezzo e sono notoriamente pigro, un articolo sull'AIDS ogni 6 anni e' troppo lavoro.

In realta', ora come ora, come dice funky ci sarebbe un campione significativo per affrontare la connessione HIV/AIDS a livello statistico. L'unico problema e' che nessuno lo fa e che non si sa neanche se i dati vengono raccolti o siano raccoglibili, perche' ESSENDO LA CONNESSIONE GIA' PROVATA (anche se non e' vero) ogni ricerca in tal senso non viene tenuta in considerazione, fosse anche per motivi puramente finanziari. Della serie "Debunkato gia' tutto", con cui ci hanno deliziato anche citroll locali infestanti questo sito.

In ogni caso una bella osservazione, che e' un arma di piu' di cui si dispone in caso di discussione con i soliti amici del Potere: "ora che potreste avere dati statistici sulla connessione HIV/AIDS, perche' non vengono esaminati?". Purtroppo la risposta sara' sempre il solito cane che si morde la coda, ma nientemeno...

Grazie per l'attenzione e grazie a Massimo per avere pubblicato l'articolo, comunque, e grazie anche ad alcuni elementi striscianti che hanno dimostrato a tutti il guano di cui sono fatti, cosi' dalla puzza li si riconoscera'.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Sertes
Inviato: 5/3/2012 15:33  Aggiornato: 5/3/2012 15:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Citazione:
Pikebishop ha scritto:
"ora che potreste avere dati statistici sulla connessione HIV/AIDS, perche' non vengono esaminati?"


Tra l'altro (se non sbaglio) esistono casi di persone con acclarata AIDS e negativi al test HIV... e questi casi sputtanano completamente il fattore causa->effetto

Citazione:
grazie anche ad alcuni elementi striscianti che hanno dimostrato a tutti il guano di cui sono fatti, cosi' dalla puzza li si riconoscera'.


Quoto.

Discussione che vai, coppia di coglioni che trovi (ogni riferimento al thread sulla TAV è puramente casuale)

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
stacchio
Inviato: 5/3/2012 15:52  Aggiornato: 5/3/2012 15:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/8/2011
Da:
Inviati: 178
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Citazione:
Tra l'altro (se non sbaglio) esistono casi di persone con acclarata AIDS e negativi al test HIV... e questi casi sputtanano completamente il fattore causa->effetto


Non vorrrei fare l'avvocato del diavolo, ma mi pare di ricordare che questi casi fossero comunque coerenti con il resto della teoria (si tratta di pazienti il cui sistema immunitario ha smesso di funzionare per altre cause, come per esempio l'avvelenamento da tungsteno).

Polidoro
Inviato: 5/3/2012 18:39  Aggiornato: 5/3/2012 18:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/4/2005
Da:
Inviati: 488
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Riassumendo, se ho capito bene, i tests per l'AIDS sono:
L'esempio più vergognoso e inaffidabile di test di laboratorio, usato per scopi diagnostici, è il test per l'AIDS

qui > Tests

Un documentario della BBC mostrò che lo stesso campione di sangue fornito da un volontario sano, analizzato in 5 laboratori diversi, risultò positivo 3 volte e negativo 2 volte, nell'arco di un mese.

Quindi tali tests sono fraudolente cazzate.

L'altro (e vero) nome dell'AIDS è AZT

Quindi, in sintesi, l'AIDS è l'effetto (poco) collaterale dell'AZT.

Ho capito bene ?

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti ma nell'avere nuovi occhi." Marcel Proust
sitchinite
Inviato: 5/3/2012 20:12  Aggiornato: 5/3/2012 20:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
@sertes:


Tra l'altro (se non sbaglio) esistono casi di persone con acclarata AIDS e negativi al test HIV... e questi casi sputtanano completamente il fattore causa->effetto


sbagli, le persone a cui ti riferisci erano stati testati per gli anticorpi HIV avendo risultato negativo, ma il test HIV forniva risultati di un carico virale altissimo (e di conseguenza un CD4 bassissimo).
La cosa non é per così strana, succede per molte infezioni quando il sistema immunitario non é capace di produrre abbastanza anticorpi.Per questo, nel caso dell' HIV, oltre al test anticorpi si consiglia di eseguire un test HIV-RNA.

La vicenda é riassunta qui:

http://www.aidsmap.com/Repeatedly-HIV-negative-patients-with-very-advanced-HIV-disease-only-16-cases-ever-reported/page/1429804/

surja
Inviato: 6/3/2012 8:07  Aggiornato: 6/3/2012 8:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/1/2011
Da:
Inviati: 61
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
al di la di ciò che ha creato questa forca, al di la dei pregiudizi che ne contiene e al di la delle scelte che un inizio di panico può scatenare... questo virus esiste e tocca una gran parte della popolazione mondiale. Se si continua a discutere polemizzando o creando delle basi per polemizzare sulle scelte fatte a proposito, sulle discriminazioni ecc..., non si fa che alimentare questi personaggi di spicco decisivi per un continuo di provvedimenti contro l'HIV. Sono stati fatti passi da gigante in questo senso...da che mondo e mondo si sono sempre commessi errori, volenti o nolenti si é corso in più svariati modi al riparo ...
accettare le situazioni non significa mettere il dito nella piega e nemmeno fingere ch ela ferita non esista ... personalemente aspetto che la ferita si rimargini da sola con l'aiuto di farmaci (possibilmente naturali) in confronto a tutte le malattie o disagi che mi si mettono sulla mia strada.

ciao

per non fare nulla ci vuole un bel daffare ...
Nyko
Inviato: 6/3/2012 8:26  Aggiornato: 6/3/2012 8:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Citazione:
Quindi, in sintesi, l'AIDS è l'effetto (poco) collaterale dell'AZT.
Ho capito bene ?
Per dirla in big money (soldoni), come piace tanto a Redazione, i "pazienti" sottoposti alla cura con l'Azt (ritirato dal mercato, prima di essere "riciclato" per l'Aids, perché ritenuto letale) diventerebbero immunodeficenti, ergo positivi ad eventuali test Hiv (test considerati ridicoli dagli stessi virologi), ergo, nel caso in cui si dovessero ammalare di qualsivoglia tipo di malattia (dalla polmonite alla semplice diarrea post cena-a-base-di-chili), considerati dalla comunità scientifica come malati di Aids dichiarato.

Citazione:
A parte naturalemente l'intervento fantastico di Nyko che meriterebbe la pubblicazione (complimenti sinceri, non potevi trovare niente di piu' esaustivo sull'argomento)
Credo di amarti!!



Citazione:
La solita menata di voler per forza essere spiritoso anche quando
non se ne ha la capacità
"Con i nostri canoni attuali per definire i mali, se una persona muore investita da un'auto, viene catalogata come morta per Aids.''

Spero che l'infermiera africana che ha rilasciato l'intervista sia stata abbastanza spiritosa per te, TWNP.



Ciaoo, Nyko

"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Nyko
Inviato: 6/3/2012 8:30  Aggiornato: 6/3/2012 8:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Citazione:
...da che mondo e mondo si sono sempre commessi errori, volenti o nolenti si é corso in più svariati modi al riparo ...
''Molti rispettano la scienza se vivono di questa, ma venerano l'errore se e' da esso che traggono i mezzi di sussistenza.'' Wolfgang Goethe

Ciaoo, Nyko


"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
sitchinite
Inviato: 6/3/2012 13:52  Aggiornato: 6/3/2012 13:52
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
@Nyko


i "pazienti" sottoposti alla cura con l'Azt (ritirato dal mercato, prima di essere "riciclato" per l'Aids, perché ritenuto letale) diventerebbero immunodeficenti, ergo positivi ad eventuali test Hiv


Fonti please.
Dimostra con una fonte che l' uso di AZT provoca deficit immunitario.
E che l' AZT fu ritenuto letale e ritirato dal mercato.

I danni collaterali da AZT sono, nei casi più gravi, anemia (facilmente aggirabile con stimolatori di produzione globuli rossi), miopatie e neutropenia.
Forse é questa che tu scambi per 'immuno deficienza', ma spero vivamente di no, perchè sarebbe molto grave.

Sdan
Inviato: 6/3/2012 14:37  Aggiornato: 6/3/2012 14:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/2/2012
Da:
Inviati: 83
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Tempo fa lessi il libro AIDS – Il virus inventato, di Duesberg (citato da Nikyo), penso che chiarisca bene i termini del problema.
Non esiste evidenza sperimentale della relazione AIDS – HIV. Anzi, al limite esiste l’evidenza del contrario: perché da un lato esistono persone che hanno l’HIV e non hanno l’AIDS, dall’altro esistono persone che hanno l’AIDS ma non hanno l’HIV (come giustamente rileva Sertes) – solo che per questa fattispecie hanno coniato un nuovo nome (che non ricordo, ma è in latino e lunghissimo) proprio per dissimulare la contraddizione.
L’attuale test per HIV in pratica va a rilevare la presenza di anticorpi dell’HIV, nell’ assenza di HIV. Cioè se io ho gli anticorpi dell’HIV sono “sieropositivo”, e ‘quindi’ prima o poi – non si capisce bene il perché - mi dovrei prenderei l’AIDS. Ciò urta il buonsenso: se ho gli anticorpi all’HIV vuol dire che il mio sistema immunitario ha già debellato l’HIV.
In pratica per verificare se REALMENTE un soggetto ha l’AIDS bisogna procedere alla conta dei linfociti T, se il risultato è inferiore ad un certo valore (fisiologico) vuol dire che il sistema immunitario è danneggiato. L’AIDS è stato scoperto proprio quanto è stata messa a punto la tecnologia che permette la conta.

Nyko
Inviato: 6/3/2012 14:42  Aggiornato: 6/3/2012 14:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
@sitchinite
Citazione:
Fonti please.
Trovi tutto 13 post fa, comunque, visto che sono buono d'animo, eccoti un piccolo riassuntino...

Veniamo dunque alle cure per l'Aids: gli antiretrovirali. L'Azt, prodotto dalla multinazionale inglese ''Glaxo Wellcome Inc.'', e' considerato, senza ombra di dubbio, il piu' famigerato farmaco contro l'Aids che sia mai stato prodotto [2].
La ''Food and Drug Administration'' (FDA), l'ente statunitense che verifica l'efficacia dei farmaci, lo approvo' ufficialmente solo nel 1987, ma ne consenti' l'uso in via sperimentale fin dalla ''scoperta'' dell'Hiv, anche in associazione con altri farmaci, come del resto, aveva gia' fatto in precedenza autorizzandone l'uso per altre patologie, sin dal 1964 [13].
Sono, in fatti, in molti a sottacere che tale farmaco, inizialmente ideato come terapia antitumorale, solamente in un secondo momento viene ''riciclato'' per contrastare quello che, è bene ricordarlo, è il virus più finanziato al mondo, anzi, il più finanziato di tutti i tempi.
L'Azt, ideato come terapia antitumorale, non fu messo in commercio perche', secondo alcuni scienziati, fra cui il Premio Nobel Kary B. Mullis [7], ritenuto letale. Non pericoloso, non semplicemente tossico ma letale [2]. Sintetizzato nel 1964 come farmaco antitumorale, l'Azt e' rasto inutilizzato per 20 anni, poiche' si constato' sperimentalmente che i topi leucemici trattati morivano in numero maggiore di quelli non trattati. La ''Glaxo Wellcome Inc.'' ha venduto 0.9 tonnellate nel 1987, ed e' passata a 44.7 tonnellate nel 1992. Il costo dell'Azt per malato e' di circa 250.00 euro al mese. Il profitto lordo per la ''Glaxo Wellcome Inc.'', nell'anno 1993, e' stato di 290 milioni di euro[9].
Uno dei professori che si occupo' dello studio del farmaco dichiaro' che lo stesso era stato definito mortale, quindi assolutamente improponibile per i malati di cancro, per gli omosessuali, pero', pareva potesse andare. I termini che utilizzo' furono molto piu' pesanti, fatto sta che questo disse e questo fu. Gli studi dello scienziato Peter H. Duesberg, infatti, dimostrano che i sieropositivi che poi si sono ammalati di Aids hanno sviluppato una immunodeficenza non a causa di un virus, nemmeno mai isolato, ma della cura a cui sono stati sottoposti [2].

Per i ''Teorici del Complotto'' un po' piu' ''paranoici'', non sara' certo una notizia sconvolgente sapere che, l'antica ''Burroughs-Wellcome'', creata nel 1880 da due farmacisti, Henry Wellcome e Silas Burroughs, nel 1936 si associa alla ''Rockefeller Foundation'', dando vita alla ''Wellcome Trust Corporation''.

Durante gli anni '30 il rappresentante legale della ''Wellcome Trust Corporation'' e' la firma ''Sullivan and Cromwell'', una delle piu' influenti di New York ed uno dei pilastri della ''Rockefeller Foundation''. I suoi due avvocati, John Foster ed Allen Dulles sarebbero divenuti, rispettivamente, Segretario di Stato americano e Direttore della CIA durante la guerra fredda.

E' negli anni 50 che la ''Wellcome Trust Corporation'', partecipando al complesso universitario londinese fondato da David Rockefeller, incrementa la propria influenza, estendendola nel campo dell'educazione sanitaria inglese ed americana.
Negli anni 70, David Rockefeller crea la famosa ''Commissione Trilaterale'' che, al suo interno, annovera industriali, accademici e uomini d'affari esperti in politica internazionale. Il nocciolo duro della ''Commissione Trilaterale'' e' composto da dirigenti di un gruppo di aziende multinazionali il cui scopo e' il mantenimento del potere economico in tutto il mondo. Fra queste multinazionali un posto preminente spetta alla ''Wellcome Trust Corporation''.

Nel 1981 Ronald Wilson Reagan vince le elezioni presidenziali degli Stati Uniti; nella ''lobby'' che finanzia la sua campagna elettorale spicca, tra gli altri, il nome della ''Wellcome Trust Corporation''.
Nello stesso anno viene scoperta una nuova malattia, con patologia caratterizzata dall'indebolimento del sistema immunitario, che diverra' ben presto nota all'umanita' con l'acronimo di Aids (Acquired Immune Deficiency Syndrome), ossia ''Sindrome da Immunodeficienza Acquisita''.

Fino al 1986, ''Wellcome Trust Corporation'' controlla il 100 per cento della ''Wellcome Inc.'', produttrice di farmaci, della quale vende il 25 per cento delle proprie azioni, assumendo la denominazione di ''Wellcome Foundation''. E' da questo momento in poi che la ''Wellcome Foundation'' cambia rotta, rinunciando ad atteggiamenti etici populistici ed accademici in favore di un mercantilismo d'assalto duro e puro.

Dopo il clamoroso insuccesso come trattamento anticancro, la ''Wellcome Inc.''ottenne l'autorizzazione per ripresentare sul mercato l'Azt, ribattezzato ''Retrovir'', per trattare i malati di Aids.
Nel 1995 la ''Wellcome Inc.'' si unisce con la ''Glaxo Inc.'', colosso farmaceutico americano, dando vita alla ''Glaxo Wellcome Inc.'', potentissima supermultinazionale presente in ogni parte del mondo [13].

Note e Fonti:
[2] ''Tutto quello che sai è falso – Manuale dei segreti e delle bugie'', ''Aids: Storia di un virus che non c’è'', di Laura Malucelli, 59, 60
[7] Tratto da www.oikos.org
[9] ''AIDS la grande truffa'', di Luigi De Marchi e Franco Franchi, ed. Nexus New Time, tratto da www.reiki.info
[13] Tratto da una ricerca scientifico/politica a cura di AnOK4U, del collettivo ''Il Mondo Capovolto'', Chieri (TO)

... tratto da http://www.lateoriadelcomplotto.com/p/la-teoria-del-complotto_03.html

Ciaoo, Nyko

P.s. Altra bibliografia:

''Hiv e Aids: Fine degli opposti estremismi'', di Elio Rossi, ed. Lombardo Editore
''Inventando il virus dell'Aids'', di Peter H. Duesberg, ed. Baldini e Castoldi
''L'Aids e' causato dall'uso di farmaci e da altri fattori di rischio non contagiosi'', di Peter H. Duesberg, ed. Andromeda Inediti
''Dossier Azt, la verità sul farmaco piu' tossico mai utilizzato per una terapia a lungo termine'', basato sulle pubblicazioni di John Lauritsen, ed. Andromeda Inediti
''Aids: e se fosse tutto sbagliato?'', di Christine Maggiore, ed. Marco Edizioni
''La Mal'aria – Aids e societa' capitalista neomoderna'', a cura del gruppo T4/T8 di Milano, ed. Calusca City Lights
''Atti del convegno internazionale 'Ripensare l'Aids''', ed. Andromeda Inediti
''Il tempo dell'Aids'', di Michel Bounan, ed. Allia
''La Rivoluzione Silenziosa della Medicina del Cancro e dell'Aids'', Raccomandazioni terapeutiche basate sulle ricerche di Heinrich Kremer, Alfred Hassig, Eleni Papadopulos-Eleopulos, Stefan Lanka, Etienne de Harven, Roberto Giraldo e Kary B. Mullis, ed. Macroedizioni

P.p.s. Frasi celebri (non mie... non tue... non di utenti di LC, ma di eminenti menti scientifiche)

''Se ci fosse la prova che l'Hiv causa l'Aids, dovrebbero esserci dei documenti scientifici che lo dimostrano, o almeno che ne indichino un'alta probabilità. Ma non c'è alcun documento.''
Kary B. Mullis
Biochimico, Premio Nobel per la Farmaceutica nel 1993

''Ci sono troppe imperfezioni nella teoria che l'Hiv causi l'Aids.''
Luc Montagnier
Virologo, scopritore del virus Hiv, Professore all'Istituto ''Pasteur'' di Parigi

''Non ci sono prove che l'Aids sia causato da infezione da Hiv, ne' che svolge un ruolo qualunque nella sindrome di immunodeficenza.''
Harry Rubin
Professore di Biologia Molecolare e Cellulare presso la ''University of California'' a Berkeley

''Il dogma che l'Hiv causi l'Aids rappresenta la piu' grande e forse la piu' distruttiva frode morale che sia stata mai perpetrata sui giovani e sulle donne del mondo occidentale.''
Charles Thomas
Professore di Biochimica e Farmacia presso la ''Harvard University'' e la ''John Hopkins University''

''L'Aids e' una malattia della condotta. E' multifattoriale, dovuta a diversi indebolimenti simultanei del sistema immunitario: droghe, prodotti farmaceutici, malattie sessuali, infezioni virali multiple.''
Godon Stewart
Emerito Professore nel campo della Salute Pubblica presso la ''University of Glasgow''

''Una volta gli scienziati dovevano provare scientificamente che le loro teorie fossero giuste o sbagliate. Ora non c'e' nulla di tutto cio' nelle teorie standard Hiv-Aids, con tutti i loro miliardi di dollari.''
Richard Strohman
Emerito Professore di Biologia Cellulare presso la ''University of California''

''L'Hiv e' un retrovirus qualsiasi. Non c'e' niente di particolare in questo virus. Tutto ciò che e' stato scoperto riguardo all'Hiv ha un'analogia con altri retrovirus che non causano l'Aids. L'Hiv contiene solo un piccolissimo pezzo di informazione genetica. Non c'e' modo per cui possa causare tutte queste cose elaborate che dicono che esso faccia.''
Harvey Bialy
Biologo Molecolare, precedente editore di ''Bio/Technology and Nature Biotechnology''

''Purtroppo si e' formata una lobby dell'Aids che cerca da un lato di scoraggiare tutte le sfide a questo dogma, e che insiste a seguire idee totalmente prive di credito dall'altro''
Roger Cunningham
Immunologo, Microbiologo e Direttore del Centro di Immunologia all'Università di Stato ''University of New York''

''La sentenza di morte che accompagna la diagnosi di Aids conclamato deve essere abolita.''
Alfred Hassig
Professore di Immunologia all'''Università di Berna'', e precedente direttore della ''Banca del Sangue della Croce Rossa Svizzera''

''Il marketing dell'Hiv, attraverso la stampa e le affermazioni giornalistiche, come killer che causa Aids senza bisogno di nessun altro fattore, ha distorto a tal punto la ricerca e le cure da far soffrire e morire migliaia di persone.''
Joseph Sonnabend
Fondatore dell'''American Foundation'' per la ricerca sull'Aids (AmFAR)

''La natura e l'efficacia dell'Azt non e' mai stata valutata e provata adeguatamente, ma la sua tossicita' e' sicuramente notevole. E penso che abbia ucciso un gran numero di persone. Penso che non dovrebbe essere usato ne' da solo ne' in combinazione.''
Andrew Herxheimer
Emerito Professore di Pharmacologia presso lo ''UK Cochrane Centre''

''L'establishment dell'AIDS, dominato dai media, da gruppi di pressione e dagli interessi di svariati gruppi farmaceutici, ha fatto sì che la ricerca perdesse contatto con le menti aperte della scienza medica, dal momento che l'ipotesi mai comprovata dell'HIV causa dell'Aids ha ricevuto il 100% dei fondi per la ricerca, mentre le altre ipotesi sono state totalmente ignorate.''
Etienne de Harven
Emerito Professore di Patologia presso la ''University of Toronto''

''L'ipotesi dell'HIV causa dell'Aids è allo stesso livello della teoria della malaria causata dall'aria cattiva, o della teoria del beri beri o pellagra causate dai batteri [cause da rinvenirsi invece nella deficenza nutrizionale]. E' una truffa è sta diventando uno scandalo.''
Bernard Forscher
Former Editor presso lo ''U.S. Proceeding of the National Academy of Sciences''

''Fino ad oggi non c'e' alcuna evidenza scientifica convincente dell'esistenza dell'Hiv. E neppure e' mai stato isolato e purificato un tale retrovirus con i metodi della virologia classica''
Heinz Ludwig Sanger
Professore Emerito di Biologia Molecolare e Virologia presso la ''Max-Planck-Institutes for Biochemy'' di Monaco

''Considero errata la relazione causale tra Hiv e qualsiasi malattia. Ho visto evidenze considerevoli del fatto che statistiche assolutamente errate sull'Aids e l'Hiv sono state proposte come scienza, e che membri di spicco dell'establishment scientifico hanno con noncuranza, se non con irresponsabilita', aderito ai media nello spargere disinformazione riguardo la natura dell'Aids.''
Serge Lang
Professore di Matematica presso la ''Yale University''
''Nessuno al mondo ha dimostrato che la cosiddetta peste Aids sia causata da un suo virus chiamato Hiv.''
Walter Gilbert
Premio Nobel per la Chimica nel 1980

''Ci hanno fatto credere, spaventandoci a morte, che un'epidemia eterosessuale fosse inevitabile. Il tutto senza mai fornire una singola prova concreta della malattia e della sua trasmissibilita'.''
Robert Root-Bernstein
Scienziato Molecolare

''Il fatto e', adesso ne sono convinto, che l'Aids non e' affatto una malattia, e' un programma di governo.''
Tom Bethell
Ricercatore presso la ''Hoover Institution''

Ariciaoo, sempre Nyko

"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
ohmygod
Inviato: 6/3/2012 15:04  Aggiornato: 6/3/2012 15:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Un giorno vorrei arrivare a capire la funzionante disfunzione dell'asimettria mentale.
Funzionale a quale parametro mentale dovrei ricondurre l'origine del profitto? Schiavi in tempi diversi,la sindrome della schiavitù.
Comunque AZT
http://www.reiki.info/Energie/Aids/aids-e-AZT.htm

TWNP
Inviato: 6/3/2012 20:24  Aggiornato: 6/3/2012 20:24
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Dire che una malattia infettiva ha una latenza di 15-20 anni
equivale ad ammettere che non è una malattia infettiva.
Infatti, questa sequenza causale "virus o batterio implica
malattia" sarebbe statisticamente indistinguibile dall'altra
catena causale "virus o batterio ospite naturale dell'organismo,
dunque non implica malattia (malattia dovuta ad altre cause)".
Quindi, questa tesi (HIV determina AIDS) non è falsificabile ed è
quindi scientificamente non rilevante...
Gli scienziati dovrebbero decidersi una buona volta a seguire le
PROPRIE regole, guarda te se devo giocare io con le loro carte
e scoprire che sono bari...

sitchinite
Inviato: 6/3/2012 20:27  Aggiornato: 6/3/2012 20:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
@Nyko:


L'Azt, ideato come terapia antitumorale, non fu messo in commercio perche', secondo alcuni scienziati, fra cui il Premio Nobel Kary B. Mullis [7], ritenuto letale.


speravo mi portassi fonti attendibili...

la tua fonte per questa affermazione é:

http://www.oikos.org/aids/it/dissidenti.htm

dove al nome di Mullis c' é la citazione:

Kary Mullis
Inventore del test PCR, Premio Nobel per la Chimica nel 1993:

"Hanno considerato il gran numero di persone sieropositive (in Africa) prima di accorgersi che gli anticorpi della malaria - che in Africa hanno tutti - si mostrano nei test come ‘positivi all’HIV’." [8]

dove sta scritto che Mullis lo riteneva letale?

Poi, la fonte [8] per questa esclamazione é una pagina del sito stesso:

http://www.oikos.org/aids/it/dissidenti.htm#[8]

[8] Interview in California Monthly, September 1994, p. 21

e li si conclude.

Insomma, ripeto, dove sta scritto che secondo Mullis l' AZT é letale?

Almeno le leggessi le tue fonti...

ci sarebbe molto altro da dire, ma dovrei fare una serie di quotes, e qui viene male..
magari un giorno apriamo un thread in un forum e ti rispondo punto per punto.
Ma solo se prometti di usare fonti migliori nelle risposte, e non inventarti opinioni di esperti che non compaiono nelle fonti.

Ariciao

sitchinite
Inviato: 6/3/2012 23:48  Aggiornato: 6/3/2012 23:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
@twnp:


Dire che una malattia infettiva ha una latenza di 15-20 anni
equivale ad ammettere che non è una malattia infettiva.


questo nella tua mente, non in medicina.
Inoltre, ti ricordo, l' AIDS non é una malattia, é una sindrome.
L' HIV non é una malattia, é un virus.

Non é inusuale trovare sindromi (ma anche malattie) con latenza di anni, una di queste é la sindrome di Rett, che colpisce quasi sempre donne nei primi mesi di vita, con un decorso di peggioramento iniziale nell' ordine dei mesi, per poi rimanere in una fase 'stazionaria' che può durare svariati anni, dopo la quale si ha un improvviso e progressivo peggioramento delle condizioni generali (peggioramento di scoliosi, atrofia, spasticità, dolori muscolari) fino a rendere spesso impossibile la deambulazione.

ivan
Inviato: 7/3/2012 0:12  Aggiornato: 7/3/2012 0:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
"..Dire che una malattia infettiva ha una latenza di 15-20 anni
equivale ad ammettere che non è una malattia infettiva. .."


Questo è un settore dove bisogna andare cauti prima di fare conclusioni affrettate.

Un esempio:

"Londra - L'incubazione della variante umana del "morbo della mucca pazza" (Bse) potrebbe essere di circa 50 anni, molto piu' alta quindi di quello che si credeva. Lo afferma uno studio dell'University College di Londra pubblicato su "Lancet". I ricercatori hanno esaminato l'epidemia di un morbo simile, il kuru, scoppiata a Papua, trovando un'incidenza molto maggiore sulla popolazione e un periodo di latenza prima del manifestarsi della malattia di 50 anni. Il kuru e' una patologia che si trasmette attraverso il cannibalismo dovuta, come per la Bse, ai prioni, proteine mutate che attaccano il sistema nervoso centrale. A Papua si e' propagata a causa di alcune pratiche funebri che prevedono di mangiare i morti in segno di rispetto, un cerimoniale che e' stato proibito dagli anni '50. Tutti i casi di infezione da kuru si sono manifestati tra i 1996 e il 2004, con il piu' giovane colpito nato nel 1959. Il periodo di incubazione e' quindi tra 36 e 54 anni...

link

Polidoro
Inviato: 7/3/2012 16:11  Aggiornato: 7/3/2012 16:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/4/2005
Da:
Inviati: 488
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
INTERVIEW KARY MULLIS

Rethinking AIDS March/April 1994
...............................
RETHINKING: Yet the ultimate effect is that AZT damages people-it kills them. Is that correct?


MULLIS: Yeah. The evidence in animals is that it would.
................................


Sembra che:

"MYTH: AZT kills HIV and extends life expectancy FACT: AZT kills fast growing cells irregardless of whether they are infected with HIV. AZT attacks the immune system and causes the same symptoms attributed to AIDS progression. (this applies to all the "anti-virals": DDI, D4T, 3TC and DDC). AZT is highly toxic and it kills cells randomly! The toxic effects of AZT include anemia, muscle atrophy, nausea, lymphoma and bone marrow cancer."

Meglio la Vitamina C, più sicura.

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti ma nell'avere nuovi occhi." Marcel Proust
TWNP
Inviato: 7/3/2012 17:34  Aggiornato: 7/3/2012 17:34
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Sitchinite, ti voglio bene ma sindrome significa appunto
un semplice insieme di sintomi.
Vuol dire che quando parli di sindrome non hai la benchè minima
idea del perchè si sono originati quei sintomi.
E dunque non hai un'eziologia ma hai trovato il colpevole, l'HIV?
Risibile.
Guarda, ti assicuro che se avessero cercato nel sangue dei "malati"
di AIDS il virus dell'herpes labiale, oggi avremmo un altro responsabile...
Ma non l'hanno fatto perchè sarebbero stati facilmente ridicolizzati
perchè tutti sanno che la quasi totalità della popolazione è portatrice
di virus dell'herpes labiale...

TWNP
Inviato: 7/3/2012 17:40  Aggiornato: 7/3/2012 17:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Non è l'AIDS ossia la presenza del virus HIV che determina la
sindrome da immunodeficienza.
E' la sindrome da immunodeficienza, ossia il semplice fatto che il
sistema immunitario dell'organismo non funziona come si deve che
fa sì che si vada a cercare un virus e che si trovi un virus normalmente
ospite dell'organismo umano.
Guarda, io soffro di psoriasi che è esattamente una disfunzione del
sistema immunitario al contrario, ossia è sempre sul chi va là e avendo
caricato le armi le deve poi scaricare su qualcuno, nel caso in esame
sulla mia pelle.
Per fortuna che nessuno ha mai pensato di cercare un virus responsabile,
altrimenti adesso sarei avvelenato da qualche AZT.
Quando gli chiedi la causa della psoriasi, i medici si limitano (per fortuna)
a fare spallucce con l'aria di dire "a me lo chiedi?"
Un dermatologo una volta mi ha anche risposto che la colpa era di mia
madre che mi aveva passato un DNA fasullo...
Però, meglio medici ignoranti che mercanti...

TWNP
Inviato: 7/3/2012 17:46  Aggiornato: 7/3/2012 17:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Ovviamente, i virus quando proliferano producono dei sintomi.
ma il sintomo non è l'AIDS, ossia la riduzione dei linfociti T.
Quella è la causa.
Il sintomo del proliferare del virus è il sarcoma di Kaposi, ad esempio.
O la "bolla della febbre" nel caso dell'herpes labiale.
Ma sono sintomi normalmente dovuti ad un temporaneo "down" della
funzione immunitaria che favorisce il proliferare del virus coi sintomi detti.
E normalmente quando la proliferazione supera il limite di guardia riesce
ad attivare la risposta immunitaria e il virus torna allo stato latente.
Del resto, è una clausola di sopravvivenza per lo stesso virus.
Se muore l'ospite, muore anche il virus e una delle leggi immutabili
della natura è la legge della conservazione della specie, ossia del Codice.
Nel caso dell'AIDS, il "down" del sistema immunitario non è temporaneo
bensì strutturale.
Ma questo in quello che si chiama AIDS conclamato, ossia con numero di
linfociti T ridottissimo.
La sieropositività non significa nulla...

ivan
Inviato: 7/3/2012 20:08  Aggiornato: 7/3/2012 20:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Psoriasi et similia, o delle malattie su base autoimmune .

La cosa che in alcuni siti sui vaccini hanno fatto notare è che c'è un trend crescente delle malattie su base autoimmune e che vaccini vanno appunto a stimolare il sistema immunitario; quindi il passo è breve per collegare le due cose: aumento delle malattie su base auto immune ed esposizione della popolazione a situazioni di "stimolo" del sistema immunitario (vaccini) .

Certo, ci vogliono ricerche approfondite per concludere se ci sia una correlazione o meno tra le vaccinazioni e l'aumento dell malattie su base autoimmune.
Fatto sta che il trend di alcune malattie su base autoimmune è in crescita e tra le tante spicca il diabete, sia di tipo 2, che la sua variante nota come morbo di Alzheimer .

La risposta del sistema immunitario alle pressioni ambientali è quindi la nuova sfida, la nuova frontiera della medicina.

Sui due libri "Tutto Quello che sai è Falso" , editi da Nuovi Mondi Media, vi è la tesi che l'AIDS sia in ultima analisi il collasso del sistema immunitario di fronte a scenari che non è piu' in grado di fronteggiare, scenari derivanti da particolari stili di vita.

sitchinite
Inviato: 8/3/2012 0:37  Aggiornato: 8/3/2012 0:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
@twnp:


Sitchinite, ti voglio bene ma sindrome significa appunto
un semplice insieme di sintomi.
Vuol dire che quando parli di sindrome non hai la benchè minima
idea del perchè si sono originati quei sintomi.
E dunque non hai un'eziologia ma hai trovato il colpevole, l'HIV?
Risibile.
Guarda, ti assicuro che se avessero cercato nel sangue dei "malati"
di AIDS il virus dell'herpes labiale, oggi avremmo un altro responsabile...
Ma non l'hanno fatto perchè sarebbero stati facilmente ridicolizzati
perchè tutti sanno che la quasi totalità della popolazione è portatrice
di virus dell'herpes labiale...


per favore non facciamo medicina da Voyager...

analizzando il sangue di chi manifestava QUEI sintomi si é visto che tutti avevano in comune la presenza del virus HIV.
E di fatto, in tutti coloro in cui é presente il virus dell' HIV (quando non debellato) prima o poi simanifestano QUEI sintomi.

Herpes labiale?
Può essee uan delle manifestazioni tra le tante in un individuo HIV positivo ma milioni di persone con l' herpes labiale non sono positive all' HIV.
Cosa ne deduci?
(Ho quasi paura della tua risposta)

Altra riflessione: studiando le caratteristiche dell' HIV1 si son messe in atto delle tecniche, si son scovati dei cocktail che agiscono su questo. Sorpresa: agendo in questo modo i sintomi si alleviano, e anzi a volte regrediscono, la conda CD4 aumenta, il carivo virale diminuisce.
A ri cosa ne deduci?
(e anche qui ho paura)

Ti consiglio di darti a qualche lettura sulle HAART, e di informarti sulle nuove frontiere (ancora in fase di studio) riguardanti l' induzione di mutazioni immunizzanti (delta32).
Ovviamente da siti tecnici, non da portali alternativi.

Nyko
Inviato: 8/3/2012 8:01  Aggiornato: 8/3/2012 8:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
@sitchinite
Citazione:
L'Azt, ideato come terapia antitumorale, non fu messo in commercio perche', secondo alcuni scienziati, fra cui il Premio Nobel Kary B. Mullis [7], ritenuto letale.

speravo mi portassi fonti attendibili...

la tua fonte per questa affermazione é:

http://www.oikos.org/aids/it/dissidenti.htm

[...]

dove sta scritto che Mullis lo riteneva letale?

Tipico dei disinformatori/debunkers/gatekeepers/ecc. ecc., la nota di riferimento alla frase ''ritenuto letale. Non pericoloso, non semplicemente tossico ma letale'', infatti, riporta al libro ''Aids: Storia di un virus che non c’è'', di Laura Malucelli. All'interno dello stesso testo, si possono leggere anche frasi come questa:

''Uno dei professori che si occupo' dello studio del farmaco dichiaro' che lo stesso era stato definito mortale, quindi assolutamente improponibile per i malati di cancro, per gli omosessuali, pero', pareva potesse andare. I termini che utilizzo' furono molto piu' pesanti, fatto sta che questo disse e questo fu. Gli studi dello scienziato Peter H. Duesberg, infatti, dimostrano che i sieropositivi che poi si sono ammalati di Aids hanno sviluppato una immunodeficenza non a causa di un virus, nemmeno mai isolato, ma della cura a cui sono stati sottoposti.''

In uno dei capitoli di ''Ballando nudi nel campo della mente'', il Premio Nobel Kary B. Mullis, scrive:

''Una sera ero in macchina per recarmi da Berkeley a La Jolla, quando ascoltai, sulla ''National Public Radio'' un'intervista a Duesberg, famoso virologo di Berkeley. Finalmente capii perche' era tanto difficile trovare le prove che mettevano in rapporto l'Hiv e l'Aids: Duesberg affermava che prove del genere non esistevano. Nessuno aveva mai dimostrato che l'Hiv causasse l'Aids. L'intervista durava circa un ora e mi fermai per non perdermi niente.

Avevo sentito parlare di Peter quando frequentavo la specializzazione a Berkeley. Mi era stato descritto come uno scienziato veramente in gamba, che era riuscito a mappare una particolare mutazione in un singolo nucleotide di quello che sarebbe stato successivamente definito un oncogene. Negli anni Sessanta, era una vera impresa.

Peter ando' avanti sviluppando la teoria secondo la quale gli oncogeni potrebbero essere introdotti nell'organismo umano da virus e provocare il cancro. L'idea ebbe successo, e divento' una seria base teorica della ricerca che venne finanziata con lo sfortunato nome di ''Guerra al cancro''. Peter fu eletto ''Scienziato Californiano dell'anno''. Ma invece di dormire sugli allori, li incendio'.

Riusci' a trovare punti deboli alla sua stessa teoria e annuncio' ai suoi stupitissimi colleghi, che stavano dandosi da fare per trovarne la dimostrazione sperimentale, che era molto improbabile che ci riuscissero. Se volevano combattere il cancro, le loro ricerche avrebbero dovuto essere indirizzate in altra direzione. Ma loro, forse perche' erano piu' interessati a combattere la loro poverta' piuttosto che il cancro, o semplicemente perche' non riuscivano ad affrontare i propri errori, continuarono a lavorare per dieci anni, senza alcun risultato sull'ipotesi dell'oncogene virale.''


Ho evidenziato Premio Nobel per evitare che qualcuno dubiti della fonte (un Premio Nobel ha più difficoltà ad essere screditato rispetto ad un http://www.oikos.org/aids/it/dissidenti.htm qualunque) ed anche perché, il Nobel in questione è stato vinto per la reazione a catena della polimerase (Polymerase Chain Reaction, PCR) che, se utilizzata in concerto con gli studi sulla correlazione tra Aids ed Hiv, avrebbe, con molte probabilità, ''ingrassato'' a dismisura le già cospicue tasche di Kary B. Mullis.

''... stavamo cercando il modo di utilizzare la PCR per individuare i retrovirus nelle migliaia di donazioni di sangue che la Croce Rossa riceveva ogni giorno.''.

Invece, il ''nostro'' Kary B. Mullis, conclude il suo scritto con la frase:

''Il problema scientifico si mescola con quello morale. [...] Un segmento della nostra societa' cosi' pluralista, chiamiamoli medici/scienziati reduci della guerra perduta contro il cancro, o semplicemente sciacalli professionisti, hanno scoperto che funzionava.
Funzionava per loro. Stanno ancora pagandosi le loro ''BMW'' nuove con i nostri soldi.''


Viva la sincerità!!

Note e fonti:
''Aids: Storia di un virus che non c’è'', di Laura Malucelli, 59, 60
''Ballando nudi nel campo della mente'', di Kary B. Mullis, Baldini and Castoldi, Milano, 2000, 180-192

Ciaoo, Nyko

P.s. Citazione:
ci sarebbe molto altro da dire, ma dovrei fare una serie di quotes, e qui viene male..
magari un giorno apriamo un thread in un forum e ti rispondo punto per punto.
Magari... www.lateoriadelcomplotto.com è tutta per te... c'è la pagina http://www.lateoriadelcomplotto.com/p/la-teoria-del-complotto_03.html che non aspetta altro che essere ''smontata'' punto per punto.

Ariciaoo, sempre Nyko

"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Nyko
Inviato: 8/3/2012 8:20  Aggiornato: 8/3/2012 8:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
P.s. Su segnalazione di un ''uccellino'':

http://healtoronto.com/laurits1.html
http://www.reviewingaids.com/awiki/index.php/Document:AZT_on_Trial
http://www.healtoronto.com/azt2.html

Personalmente non mastico bene l'inglese, ma facendo un veloce ''Ctrl'' + F nelle fonti, il PC non ha trovato nessuna corrispondenza con http://www.oikos.org/aids/it/dissidenti.htm, quindi potrebbero essere attendibili



Ciaoo, Nyko

"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
TWNP
Inviato: 8/3/2012 11:59  Aggiornato: 8/3/2012 11:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Sitchinite, quello che dici è falso.
Leggi qui:
http://www.oikos.org/aids/it/africa.htm

Ma interessantissimo è questo passo:

Allora qual è la causa?

Probabilmente i test utilizzati in Africa per determinare l’infezione dell’HIV
ne sovrastimano la prevalenza.

Alcuni di questi test individuano entità che si crede facciano parte dello
stesso HIV, come alcune proteine o sequenze genetiche. Ma in Africa la
prevalenza del virus è data eseguendo test sugli anticorpi, che fanno
parte dell’organismo, non del virus.

Il fatto che tali test reagiscano con anticorpi generati da ordinari batteri
africani, rappresenta una spiegazione della prevalenza di HIV in Africa più
attendibile di quella riguardante il contagio sessuale. (24)

Persino la combinazione tra i test sugli anticorpi dell’HIV e le normali
infezioni, non indicano che in caso di positività, la prognosi finale sia il
decesso. Consideriamo ad esempio un’indagine, riportata da The
Lancet, svolta su 9.389 abitanti dell’Uganda i cui risultati del test sugli
anticorpi dell’HIV erano inequivocabili. (25)

Dopo due anni che partecipavano allo studio, il 3% di essi era deceduto,
il 13% aveva lasciato l’area, e l’84% era rimasto. C’erano state 198 morti
tra i "sieronegativi" e 89 tra i sieropositivi. Le valutazioni mediche
antecedenti le loro morti erano disponibili solo per 64 dei sieropositivi
adulti. Tra questi, 5 (l’8%) erano affetti dall’AIDS definito dai sintomi
clinici del WHO. Quello che si auto-definì "lo studio più ampio di questo
tipo mai svolto nell’Africa sub-Sahariana" aveva analizzato quasi 9.400
persone in Uganda, il cosiddetto "epicentro" dell’AIDS in Africa. E ancora
tra i 64 decessi registrati tra gli individui sieropositivi, soltanto 5 furono
diagnosticate come "causate dall’AIDS".

CAPITO?
In Africa il WHO ha stabilito che si può parlare di AIDS quando coesistano
deperimento organico, febbre, diarrea e tosse persistente.
Bene, di quei 64 "sieropositivi" morti, solo 5 erano riconducibili a quei
sintomi, dunque come minimo se l'AIDS esiste il livello di mortalità che
genera non è così rilevante.
Inoltre, quei sintomi in Africa sono frequentissimi ma per altre cause
(denutrizione, ad esempio) ed ecco spiegato il boom di "contagi" in
Africa.
Ancora, il test per l'HIV è sensibile a diversi tipi di batteri africani, alla
tubercolosi molto diffusa in Africa e anche alla lebbra.
MA DE CHE STAMO A PARLA'?

sitchinite
Inviato: 8/3/2012 12:20  Aggiornato: 8/3/2012 12:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
@Nyko, la nota [7] non la ho messa mica io per la frase che hai citato...

cmq, a parte questo, vediamo cosa dice davvero Duesberg, e non quello che altri riportano in un libro dal titolo abbastanza esplicativo...

Ecco alcuni 'claims' di Duesberg:

1) Inventing the AIDS Virus (IAV) proposes that AIDS is caused by drugs.

2) Based on the lifestyle hypothesis of the early 1980s and my own research I have proposed in IAV that drugs cause AIDS. The drug hypothesis holds that AIDS is caused either by recreational drugs, or by DNA chain terminators such as AZT prescribed as anti-HIV drugs, or by a combination of both.

Indeed, I have pointed out that DNA chain terminators like AZT are muchmore toxic than recreational drugs such as cocaine and heroin. This may have created the erroneous impression that the many anti-HIV drugslicensed since 1987 are the only cause of AIDS.


leggi e traduci Nyko...

e continuiamo:

A chi gli chiede, visto che l' AZT é così tossico, come mai faccia effetto contro l' aids e come mai abbia ridotto dal 23 all' 8% l' incidenza di bambini nati con aids da madri sieropositive trattate con AZT, Duesberg risponde:

3) Treatment of HIV-positive, pregnant women with the DNA chain terminators has reduced the incidence of HIV in their babies from 25% to 8% in France and Italy as well as in the US. This is to be expected from a drug that was designed to kill cells including those in which HIV replicates. AZT was developed over 30 years ago to kill cells for cancer chemotherapy.

Ah tra parentesi, nè io nè nessuno che parli di Aids ha mai sostenuto che l' AZT non sia tossico, questo sia chiaro... ma chi usa a sproposito i nomi di questi scienziati dovrebbe portare una serie di studi a testimonianza da cui sia chiaro un numero di morti A CAUSA del trattamento di AZT, cioè dove sia evidente che l' utilizzo di AZT ha AGGRAVATO le condizioni iniziali al di fuori del normale decorso della malattia.

INteressante é anche l' atteggiamento che Duesberg ha a riguardo dei nuovi cocktail di farmaci basati sull' inibitore della transcrittasi:

4) Contrary to the assertions of your "leading experts", the anti-HIV drug cocktails are failing in the US. A front page article of the New York Times , showing dying AIDS patients, issued a first warning in August 1997: "Despite powerful new AIDS drugs many are still losing battle (NYT, August 22, 1997).

By September 1997 the American press already reported that "AIDS drug cocktails fail 53%" (San Francisco Examiner, September 29, 1997). In view of this I wonder what your "leading experts" do to make the cocktails "work". Where did they publish their success stories?


Cioè siccome il cocktail ha una percentuale di riuscita di meno del 50% allora é un fallimento? Ma che metodo scientifico é? Chi lotta contro l' Aids sa benissimo che ogni cura ha una percentuale di successo variabile, e in una sindrome come l' aids riuscire a 'vincere' contro la 'malattia' nel 40% dei casi, é un traguardo per ora eccezionale!
Forse Duesberg dovrebbe confrontare la percentuale di riuscita delle cure attuali con le percentuali di riuscita (con sopravvivenza del malato) di inizio anni '90...

Mi fa ridere poi questa asserzione:

5) With regard to your question about the usefulness of condoms in preventing AIDS my answer is twofold: (1) Since AIDS is caused by drugs, not by HIV, condoms do not prevent AIDS. (2) However, since many doctors prescribe DNA chain terminators such as AZT as anti-HIV drugs to healthy HIV-positives, and since DNA chain terminators cause AIDS - condoms are useful after all. They protect people who have an average of 1,000 sexual contacts with HIV-positives from infection, and thus from AIDS caused by anti-HIV medication.

Qui nuovamente la sua 'teoria' dell' aids come causato da droghe e mix di droghe (e non dall' AZT!) sfoccia in un doppio effetto dei preservativi... non aiutano a prevenire l' aids, ma aiutano a prevenire il contagio dell' aids... bello, metodo scientifico...

Ma ora arriva la parte più bella:

6) African AIDS is caused by malnutrition, parasitic infection and poor sanitation. There are no risk groups in Africa, like drug addicts and homosexuals. It is for this reason that African AIDS is equally distributed between the sexes. Moreover, practically no African AIDS patients have pneumocystis pneumonia, dementia or Kaposi's sarcoma - the signal diseases of AIDS in the US and Europe. Above all, African AIDS is diagnosed without even attempting an HIV test, which is too expensive for Africa. Thus there is no scientific evidence for the correlation between HIV and African AIDS, only guesses.

Qui Duesberg ignora completamente tutto ciò che é ricerca sull' Aiuds dal 2005 in poi!! L' analisi del genoma dell' HV1 ha tracciato esattamente la sua discendenza. L' analisi su malati africani è stata fatta eccome. Questa analisi, condotta su pazienti vivi e su residui di cadaveri, ha mostrato l' apparire dell' HIV proprio in Africa (Congo) a fine degli anni 50.

Una miniera di informazioni sulla situazione Africana la trovate qui:
http://www.plusnews.org/
http://www.unaids.org/en/dataanalysis/tools/


mentre uan intervista lunghissima a Duesberg sta qui:

http://www.duesberg.com/faq.html

Da dove é MOLTO chiaro cosa pensa Duesberg dell' Aids: che sia causato dalle droghe.
Solo nel resto del mondo però, in africa secondo lui é colpa della malnutrizione.


sitchinite
Inviato: 8/3/2012 12:21  Aggiornato: 8/3/2012 12:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
TWNP ho chiesto fonti attendibili non siti complottisti.
Studi scientifici e siti attendibili, grazie.

TWNP
Inviato: 8/3/2012 12:43  Aggiornato: 8/3/2012 12:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Sitchinite, i riferimenti bibliografici sono di riviste scientifiche,
mi sembra.
Comunque, non mi serve neanche quello.
Sitchinite, lo ribadisco, io non ce l'ho assolutamente con te, ce
l'ho con un certo modo di fare ricerca e scienza.
Gioco con le tue carte.
Diamo per scontato (e non lo è) che esista un virus HIV, che sia
stato trovato nel sangue di tutti i morti classificati per AIDS (e ci
sarebbe da discutere su cosa significhi "trovare nel sangue").
Bene, dando per scontato tutto ciò, il risultato è che
NON ABBIAMO PROVATO NULLA.
Per qauesto ti ho fatto l'esempio dell'herpes labiale.
Ma scendiamo nel dettaglio:
il fatto che il virus HIV sia compresente con la sindrome AIDS non vuol
dire nulla perchè tu stai analizzando la questione a posteriori e dunque
i motivi che hanno portato a generare la sindrome possono
contemporaneamente determinare il proliferare del virus, senza che
per questo si possa desumere una sequenza causale virus implica AIDS.
Potrebbe essere che AIDS implica HIV o addirittura, appunto, variabile
ignota implica AIDS e contemporaneamente implica HIV.
La compresenza HIV - AIDS in statistica si chiama "associazione".
La "dipendenza statistica" è un'altra cosa.
Ma il problema è che la statistica sanitaria è fatta per lo più da medici
prestati alla statistica e non da statistici prestati alla medicina...


P.S.: allora occorrerebbe operare ex ante, prendendo ad esempio un
gruppo di condannati a morte negli USA cui si promette la libertà in
cambio del sottoporsi all'esperimento, ovviamente sieronegativi (la cosa
non garantisce che l'HIV se esiste sia già presente, ma è il massimo che
si possa fare), gli si inocula il virus (se esiste) e si confrontano i risultati a
distanza di tempo con quelli provenienti da un altro gruppo con le
stesse caratteristiche generali.
Per risultati non intendo la sieropositività ma la conta di linfociti T.
Se i linfociti non si riducono non c'è alcuna sindrome AIDS, del test
ce ne frega alquanto...

sitchinite
Inviato: 8/3/2012 14:08  Aggiornato: 8/3/2012 14:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
@twnp:


Ma scendiamo nel dettaglio:
il fatto che il virus HIV sia compresente con la sindrome AIDS non vuol
dire nulla perchè tu stai analizzando la questione a posteriori e dunque
i motivi che hanno portato a generare la sindrome possono
contemporaneamente determinare il proliferare del virus, senza che
per questo si possa desumere una sequenza causale virus implica AIDS.
Potrebbe essere che AIDS implica HIV o addirittura, appunto, variabile
ignota implica AIDS e contemporaneamente implica HIV.
La compresenza HIV - AIDS in statistica si chiama "associazione".
La "dipendenza statistica" è un'altra cosa.
Ma il problema è che la statistica sanitaria è fatta per lo più da medici
prestati alla statistica e non da statistici prestati alla medicina...



a me ste considerazioni su cause ed effetti 'relativizzate' non piacciono, però sbagli a dire che io 'analizzo a posteriori'. Io seguo il tema da quando ero un ragazzino di 10 anni, dal caso di Ryan White, ora ne ho 38 di anni, quindi la vicenda non la seguo 'a posteriori' ma l' ho vissuta anno per anno. Chi ragiona a posteriori invece é chi di solito l' argomento lo impara dai siti complottisti, che non conoscono molti dei particolari, dei tentativi, delle notizie di 10 o 20 anni fa...
L' idea che io mi son fatto é una idea elaborata di anno in anno, stando al passo co le scoperte, con gli studi scientifici (di cui magari non capisco i tecnicismi non essendo un biologo, ma che mi faccio spiegare da biologi, genetisti ed esperti del campo - tra le mie 'consulenti occasionali' c' é una biologa esperta proprio in questo campo: la sequenziazione e la amplificazione di rna e dna).
In base a quel che so e ho raccolto nel corso degli anni ti posso dire:

1) esiste HIV senza Aids
2) non esiste Aids senza Hiv

gli unici casi che SEMBRAVANO morti di aids senza HIV erano errati, si erano cercati gli anticorpi, ma non il genoma del virus.

Concludo con 2 chicche:
1) la teoria di Duesberg non spiega l' aids a causa di trasfusioni
2) esiste un certo numero di 'teorici del complotto da aids' morti per aids. Alcuni di loro, solo alla fine hanno realizzato quanto sbagliavano. Altri, loro colleghi nelle teorie cospirative, si son convinti di quanto sbagliavano proprio in seguito a queste morti.

ennesimo consiglio di lettura (sperando che li stiate leggendo i links che posto):

http://www.aidstruth.org/denialism/dead_denialists

p.s. twnp, ovviamente anche da parte mia niente di personale, anche io combatto il 'metodo', non le persone.

TWNP
Inviato: 8/3/2012 14:22  Aggiornato: 8/3/2012 14:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Non mi sono spiegato, per "a posteriori" intendo dopo che la sindrome
e/o la sieropositività si è già manifestata.
Colpa mia, non era abbastanza chiaro...


P.S.. e non era riferito a te personalmente, ma a come generalmente
si affronta la questione in ambito scientifico...

TWNP
Inviato: 8/3/2012 14:28  Aggiornato: 8/3/2012 14:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Adesso mi leggo il tuo link, ma vorrei far notare che non intendo
negare la sindrome AIDS che è nei fatti, per cui è scontato che
ci siano morti per AIDS e quindi anche tra i cosiddetti "negazionisti".
Non vedo perchè, in quanto negazionisti, potessero essere immuni
dalla sindrome.
Qui si discute sempre e solo della connessione tra AIDS e virus.
Perchè se l'AIDS è dovuta ad una disfunzione del sistema immunitario
(la butto lì, ad esempio per contaminazione da radiofrequenze o da
agenti chimici ecc.), curarla con un antiretrovirale ex chemioterapico è
follia pura...

TWNP
Inviato: 8/3/2012 14:37  Aggiornato: 8/3/2012 14:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Se esiste HIV senza AIDS ma non AIDS senza HIV, non fai altro che
confortare la mia convinzione che l'HIV che si osserva è dovuto ad una
semolicissima proliferazione di un virus normalmente ospite
dell'organismo umano, proliferazione dovuta ad un indebolimento
del sistema immunitario.
Ciò rovescerebbe completamente il nesso causale HIV/AIDS, rispetto
a quanto sostenuto dalla medicina ufficiale...



P.S.: perchè, attenzione, la cosa fondamentale della discussione intorno
all'AIDS è che si è definita una malattia in base al semplice
deterioramento del sistema immunitario che è, invece, la causa di tutte
le malattie.
In altri termini, mentre posso dire che uno può essere portatore sano
di TBC perchè è entrato in contatto col batterio ma il suo sistema
immunitario ha reagito per cui non si ammala, qui non lo posso dire.
Nei casi di HIV senza AIDS, il sistema immunitario non può aver reagito,
impedendo la manifestazione della malattia perchè la patogenesi dell'HIV
(intendo quella sostenuta dalla medicina ufficiale) è che il virus interagisce
con i linfociti...

sitchinite
Inviato: 8/3/2012 14:38  Aggiornato: 8/3/2012 14:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
twnp mi son dimenticato un particolare ora che rileggo il tuo post... hai scritto che bisognerebbe fare uan prova di inoculazione e vedere come procede...
sull' uomo non é possibile, come sappiamo, ma é stata fatta sugli scimpanzè. Indovina il risultato...

http://www.aidstruth.org/new-research/2009/precursor-hiv-causes-disease-progression-wild-chimpanzees


They following 94 wild chimpanzees in Tanzania. They found a 10- to 16-fold higher age-corrected death hazard for SIVcpz-infected chimpanzees compared to uninfected chimpanzees. They also found that SIVcpz-infected females were less likely to give birth and had a higher infant mortality rate than uninfected ones. Furthermore, disease progression was associated with a declining CD4 T cell count and increased viral replication, which is characteristic of HIV infection in humans.


confronta la frase in grassetto con la tua conclusione:


Per risultati non intendo la sieropositività ma la conta di linfociti T.
Se i linfociti non si riducono non c'è alcuna sindrome AIDS


direi che il caso è chiuso no?

TWNP
Inviato: 8/3/2012 14:43  Aggiornato: 8/3/2012 14:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Sitchinite, proprio tu che mi chiedi dati e riscontri.
Dove sono i calcoli statistici?
I livelli e gli intervalli di confidenza?
Uno straccio di MANOVA?
E poi...
94 scimpanzè?
Che divisi in due gruppi fanno 47?
Ah bè, se vogliamo chiamarla ricerca scientifica, allora rivaluto il
mago Otelma...


P.S.: non è colpa tua, la ricerca medica è fatta proprio in questo modo.
Un modo che riceverebbe da qualsiasi statistico degno di questo nome
un bello sputacchio in faccia...

TWNP
Inviato: 8/3/2012 14:47  Aggiornato: 8/3/2012 14:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
E' ancora peggio di quanto avevo immaginato.
Gli scimpanzè infettati sono solo 17...
Perchè non ne hanno infettato la metà esatta (che già è un numero
ridicolo)?
Perchè con un numero così esiguo basta manipolare pochi casi per
ottenere gli effetti voluti...

TWNP
Inviato: 12/3/2012 15:44  Aggiornato: 12/3/2012 15:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 642
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Vedo che appena si mette in chiaro l'assoluta inconsistenza
statistica della ricerca medica, il discorso si chiude lì.
Inevitabile...

Nyko
Inviato: 15/3/2012 0:49  Aggiornato: 15/3/2012 0:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Statistica approssimativa:

"i casi di tutte le malattie veneree conosciute erano in aumento, il che dimostrava che la gente non usava i profilattici, mentre i casi di AIDS, attenendosi alla definizione originaria della malattia, erano in diminuzione."

''Ballando nudi nel campo della mente'', di Kary B. Mullis

Ciaoo, Nyko

"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
neakioslu
Inviato: 27/4/2012 17:16  Aggiornato: 27/4/2012 17:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/4/2012
Da:
Inviati: 38
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Ciao a tutti
mi presento come sieropostiva dal 1984.
Scrittrice di, storie per bimbi e ragazzi, articoli, libri anche su A.I.D.S.
Adesso ho 44 anni ed ho lasciato l'insegnamento da anni perché temevo di essere infettiva.
Non importa perché ho preso il virus. Niente droghe e solo un rapporto durato 1 secondo e mezzo senza protezione. Io non credo che l'Hiv sia un virus
credo che l'A.I.D.S scaturisca da una serie di condizioni alimentari, igieniche e di droghe che diminuiscono le difese.
Prendo i farmaci perché' dopo 2 comi ho visto che sto meglio.
Li considero ottimi trasportatori di difese e di rafforzamento organico.
Vi supplico, se con queste mie teorie non c'è posto per me nel sito, ditemelo senza riserve.
Me ne sono già andata da un sito contro i dissidenti quindi, capisco.
Avrei voluto sentirmi in famiglia ma penso che questa stupenda sensazione io non la sentirò mai. Grazie comunque. www.sites.google.com/site/mataloniluana/

neakioslu
Inviato: 27/4/2012 17:19  Aggiornato: 27/4/2012 17:19
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/4/2012
Da:
Inviati: 38
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Ciao a tutti
mi presento come sieropostiva dal 1984.
Scrittrice di, storie per bimbi e ragazzi, articoli, libri anche su A.I.D.S.
Adesso ho 44 anni ed ho lasciato l'insegnamento da anni perché temevo di essere infettiva.
Non importa perché ho preso il virus. Niente droghe e solo un rapporto durato 1 secondo e mezzo senza protezione. Io non credo che l'Hiv sia un virus
credo che l'A.I.D.S scaturisca da una serie di condizioni alimentari, igieniche e di droghe che diminuiscono le difese.
Prendo i farmaci perché' dopo 2 comi ho visto che sto meglio.
Li considero ottimi trasportatori di difese e di rafforzamento organico.
Vi supplico, se con queste mie teorie non c'è posto per me nel sito, ditemelo senza riserve.
Me ne sono già andata da un sito contro i dissidenti quindi, capisco.
Avrei voluto sentirmi in famiglia ma penso che questa stupenda sensazione io non la sentirò mai. Grazie comunque. www.sites.google.com/site/mataloniluana/

complo
Inviato: 27/4/2012 17:24  Aggiornato: 27/4/2012 17:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Ciao benvenuta.
Stai tranquilla che qui non ci sono ortodossi e dissidenti.....

neakioslu
Inviato: 27/4/2012 17:29  Aggiornato: 27/4/2012 17:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/4/2012
Da:
Inviati: 38
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
grazie mi sollevi ... tanto tanto
sono felice
non mi sento sola!!!!

neakioslu
Inviato: 27/4/2012 17:33  Aggiornato: 27/4/2012 17:33
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/4/2012
Da:
Inviati: 38
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
grazie del benvenuta ho fatto caos.... 3000 messaggi.... che figura di ..M..!

neakioslu
Inviato: 27/4/2012 17:38  Aggiornato: 27/4/2012 17:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/4/2012
Da:
Inviati: 38
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
ora che ci penso qua non so se ci sono dissidenti ma... ORTODOSSI TANTI... ah ah...io abito in Grecia da Settembre scorso...

Nyko
Inviato: 1/5/2012 10:53  Aggiornato: 1/5/2012 10:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Le "teorie anticonvenzionali" hanno avuto, da sempre, vita difficile, anche nel campo della Scienza, nonostante il metodo critico imponga l'applicazione dei princìpi presi in esame all'esperienza, poiché essa si oppone sempre alle grandi scoperte prima di accettarle, come accaduto, per esempio, nel XIX secolo con tutti i progressi nella comprensione dell'elettricità [1].
Alcune "teorie", o sarebbe meglio dire scoperte, invece, giungono talmente "in anticipo sui tempi" da rimanere ignorate per anni, come nel caso della genetica di Mendel o della deriva dei continenti teorizzata da Wegener [2].
Alcune tesi, infine, vengono alla luce attraverso successivi mutamenti di paradigma, nel corso dei quali le vecchie convinzioni vengono rovesciate da nuove idee che solo fino a poco prima della "rivoluzione" erano state considerate eretiche come, per esempio, la teoria corpuscolare della luce o la meccanica quantistica [3].

"i geni sono fissati che hanno ragione, i fissati sono geni che hanno torto, ma entrambi si comportano allo stesso modo, caparbiamente convinti di essere nel giusto, indipendentemente da quanto pensano gli altri. Sono certi che la loro scoperta sia la cosa più importante del mondo, e ritengono che tutti dovrebbero apprezzarla. Così facendo non si rendono neppure conto di danneggiarsi da soli. Sostengono a spada tratta le loro idee, sbagliando completamente approccio e giocandosi ogni possibilità di essere presi su serio. Non riuscendo a ottenere l'attenzione favorevole degli esperti, gli eretici spesso si ritrovano a fare fronte comune con i sostenitori di altre idee comunemente ritenute assurde. Sentendosi apprezzati in quegli ambienti, gli eretici finiscono per convincersi sempre più della fondatezza di tutte le altre idee che vengono normalmente rifiutate. In questo modo, poco alla volta, uno scienziato assolutamente competente può trasformarsi in un perfetto credulone, dimenticando la necessità di essere sempre critico, sempre scettico e sempre pronto a verificare le teorie alla luce dei fatti.
Come ho già confessato, sono un fissato. Un'altra caratteristica dei fissati è di non riuscire a smettere di parlare. Avevo detto di voler offrire solo un assaggio ed ecco che stavo per snocciolare tutti i dati, uno dopo l'altro. Vi chiedo solo di considerare i dati. Dati presenti in articoli apparsi su riviste rispettabili, scritti, riveduti e corretti da gruppi di esperti, e nelle relazioni ufficiali [...], tutti liberamente consultabili e facilmente reperibili online. Ma vi avverto: leggendo quei dati potreste non considerarmi più un fissato. E, a quel punto, anche voi sareste sulla cattiva strada."
[4].

Note e fonti:
[1] "Resistance by scientists to scientific discovery", di Bernard Barber, "Science", 134, 1961, 596-602
[2] "Prematurity and uniqueness in scientific discovery", di Gunther Stent, "Scientific American", Dicembre 1972, 84-93
[3] "The structure of scientific revolutions", di Thomas Kuhn, University of Chicago Press, Chicago 1970
[4] "L'Aids non esiste: confessioni di un negazionista - Perché le menzogne su Hiv e Aids sono diventate il mio chiodo fisso", di Henry H. Bauer, scritto per "Tutto quello che sai è falso 3 - Terzo manuale dei segreti e delle bugie", a cura di Russ Kick, Nuovi Mondi, 116-124


P.s. consiglio la visione di "The origin, persistence and failings of HIV/AIDS theory"

Ciaoo, Nyko

"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut
Nyko
Inviato: 25/8/2012 16:47  Aggiornato: 25/8/2012 16:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/10/2010
Da:
Inviati: 545
 Re: L’AIDS non e’ una malattia, è una FORCA LOGICA
Il seguente scritto ("copiaincollato", con qualche modifica a livello grafico/grammaticale, da un documento in formato .pdf, visionabile e scaricabile dalla pagina "Articoli e Documenti"), è un approfondimento scientifico al post "Aids feat. Hiv". Le immagini le trovate al link http://www.lateoriadelcomplotto.com/2012/08/la-teoria-del-complotto-aids-hiv.html

Ringrazio l'Autore che, su espressa richiesta, non sarà menzionato e ricordo che, come sosteneva Wolfgang Goethe, "Molti rispettano la scienza se vivono di questa, ma venerano l'errore se è da esso che traggono i mezzi di sussistenza."

Il 23 aprile 1984, il Dr. Robert Gallo affermò, in una conferenza stampa con l'allora segretaria del "Ministero della Salute" statunitense Margaret Heckler, che "[...] la probabile causa dell'Aids è stata individuata, è un virus chiamato Htlv 1-2-3 (oggi chiamato Hiv); contiamo di avere un vaccino pronto entro 2 anni.".

Tale conferenza venne effettuata prima che Gallo sottoponesse la sua ricerca e i suoi esperimenti alla comunità scientifica per poterne verificare la validità. 24 ore dopo, il primo "test" ipoteticamente destinato all'individuazione del virus nel sangue umano era già stato brevettato ed era pronto per essere venduto in tutto il mondo.

I documenti ufficiali che "provano" questa "scoperta" sono riportati di seguito.



Il giorno 26 marzo 1984 il Dr. Gonda, che venne incaricato da Gallo e assistenti di fotografare il "virus" al microscopio elettronico al fine di inviare le immagini alla rivista "Science" per la sua pubblicazione, scrive a Gallo e alla sua équipe che "[...] le particelle osservate sono frammenti di una cellula degenerata" e che "[...] non credo affatto che le particelle fotografate siano il virus Htlv (Hiv).".

Il collaboratore di Gallo, il Dr. Popovic, scrisse nella sua ricerca (si veda il documento originale seguente) che "[...] nonostante intensi sforzi nella ricerca, l'agente patogeno causa dell'Aids non è stato ancora identificato.".

Gallo, come si può notare dal documento, depennò tale frase e la sostituì con una che affermava il contrario. E spedì il suo articolo alla rivista "Science", che lo pubblicò il 4 maggio del 1984.




Nel 2008, 37 scienziati inviarono una lettera a "Science" chiedendo che l'articolo del 1984 di Gallo venisse immediatamente ritirato poiché le prove di come fosse stato volutamente contraffatto erano tali da renderlo inaccettabile dal punto di vista scientifico e morale. Tale lettera è ancora in attesa di risposta.

I TEST PER EFFETTUARE LA DIAGNOSI DI HIV SONO 3:

1) il primo è chiamato test "Elisa", definito test anticorpale di diagnosi di routine; se questo test risulta positivo, è obbligatorio effettuare un secondo prelievo al paziente, in modo da poter verificare l'infezione con un altro test, chiamato "Western Blot".

2) Il "Western Blot" è costituito da 9 bande antigieniche che si ritengono specifiche del virus Hiv. Ma in ogni paese del mondo, il numero di bande necessarie alla conferma della positività del test è diverso. Si può essere positivi in Svizzera, dove le bande richieste sono 2, e negativi in Australia, dove le bande richieste sono 4. In Africa, la diagnosi di Aids viene effettuata senza l'uso dei test, ma in base ai cosiddetti principi di "Bangui", indicatori clinici aspecifici di infezione come febbre, dissenteria, perdita di peso. Questo in un paese in cui la malnutrizione e la mancanza di acqua potabile creano un numero di malattie note alla scienza da secoli e che nulla hanno a che fare con un virus.

3) Un terzo tipo di test, chiamato "PCR" (Reazione a catena della Polimerasi), viene utilizzato per confermare e monitorare l'intensità dell'infezione Hiv in base al presunto numero di copie di virus per millilitro di sangue. Tale tecnica, inventata da Kary Mullis negli anni Novanta, e per la quale Mullis ottenne il premio Nobel nel 1993, è parte dello screening diagnostico e prognostico delle infezioni da Hiv; in base a questo test si decide quando, quanti e quali farmaci somministrare a vita al paziente. Ma lo stesso Mullis ha affermato che la sua tecnica "non è in grado di identificare virus" perché è nata per altri obiettivi e amplifica di milioni di volte dei piccoli frammenti di DNA e RNA endogeno, quindi non specifico.

I seguenti sono i foglietti illustrativi che accompagnano i tre test:


ELISA KIT


HIV-1 WESTERN BLOT KIT

Epitope, Inc. Product Number 72827
PN201-3039 Revision #8
"SUMMARY AND EXPLANATION OF THE TEST"
A sample that is reactive in both the EIA screening test and the Western blot is presumed to be positive for antibody to Hiv-1, indicating infection with this virus except in situations of passively acquired antibody or experimental vaccination."

"LIMITATIONS OF THE PROCEDURE"

1. The assay must be performed in strict accordance with these instructions to obtain accurate, reproducible results.

2. Although a Positive result may indicate infection with the Hiv-1 virus, a diagnosis of Acquired Immunodeficiency Syndrome (Aids) can be made only if an individual meets the case definition of Aids established by the Centers for Disease Control. A repeat test on an independent sample should be considered to control for sample mix-up or operator error, and to verify a positive test result.

3. Individuals with Hiv-1 infection may present incomplete patterns due to the natural history of Aids or other immunodeficiency states, e.g.:
a. Aids patients may lose antibody reactions to p24 & p31;
b. Infants born to Hiv-1 infected mothers, but who are uninfected, may display incomplete patterns as passively acquired maternal antibodies begin to disappear;
c. Individuals who have recently seroconverted may display incomplete band patterns;
d. Infected patients with malignancies and individuals receiving immunosuppressive drugs may fail to develop a Positive result;
e. Individuals infected with Htlv-I/II or Hiv-2, may exhibit incomplete cross-reactivity;
f. Individuals may develop incomplete patterns that reflect the composition of experimental Hiv sub-unit vacines that they may have received.
[...]



5. Since reactivity of any degree with any of the virus-specific proteins identified on the strip is possible evidence of antibodies to Hiv-1, all samples interpreted as Indeterminate should be repeated using the original specimen. In addition, it is recommended that samples interpreted as Indeterminate be retested after six months, using a fresh specimen.

6. Do not use this kit as the sole basis of diagnosis of Hiv-1 infection.

7. A Negative result does not exclude the possibility of Hiv-1 infection. Antibody testing should not be used in lieu of donor self-exclusion by blood collection establishments."

Sensitivity and Specificity

Sensitivity and specificity of the Hiv-1 Western Blot Kit was determined in comparative studies with a previously licenced Hiv-1 Western blot using EIA repeatedly reactive samples from high Aids risk and low risk populations respectively.*

"INTERFERING FACTORS AND SUBSTANCES"

Testing was performed on specimens from individuals with clinical conditions unrelated to Hiv-1 which might result in a reactivity with proteins present. Samples studied included 25 from persons with auto immune diseases, 12 with elevated gammaglobulins, 110 with viral infections unrelated to Hiv-1 and 38 other conditions. The viral infections included samples positive in clinical tests for Cytomegalovirus (12), Infectious mononucleosis (10), Epstein-Barr virus (3), Rubells (12), Varcella-Zoster (3), Herpes Simplex (12), HBsAg (7), and Htlv-1 (39). Although bands were occasionally present at viral locations, none of the strips could be interpreted as positive.**

COMMENTARY:
* Although the Western Blot is supposed to be a "more specific" test to confirm the results of the EIA (ELISA), the specificity and sensitivity are assumed by the same indirect means. No gold standard was applied, such as isolating Hiv-1 from fresh patient plasma, in any of these studies. These studies confuse specificity with a high reproducibility of EIA by Western Blot.

(Test Western Blot: Come si può notare dall'immagine qui sotto, in ogni Paese i criteri richiesti per una diagnosi di positività confermata dal test Western Blot sono differenti. Se si è positivi in un Paese in cui le bande richieste sono 2, basta recarsi in un altro Paese in cui le bande richieste sono maggiori e si diventa automaticamente sieronegativi).



PCR "VIRAL LOAD" TESTS KIT INSERT

The AMPLICOR Hiv-1 MONITOR test is an in vivo nucleic acid amplification test for the quantification of Human Immunodeficiency Virus Type 1 (Hiv-1) in human plasma. The test is intended for use in conjunction with clinical presentation and other laboratory markers as an indicator of disease prognosis.

The test has been used as an aid in assessing viral response to antiretroviral treatment as measured by changes in plasma Hiv-1 RNA levels. The clinical significance of changes in Hiv RNA measurements has not been fully established although several large studies that will more fully determine the role of comparative Hiv RNA measurements in patient management are now in progress. Hiv-1 RNA levels as measured by PCR were used as one of the surrogate markers in the accelerated approval process for the protease inhibitor drugs INVIRASE, CRIXIVAN and NORVIR, and for the reverse transcriptase inhibitor drug EPIVIR. The utility of plasma Hiv-1 RNA in surrogate endpoint determinations has not been fully established.

The AMPLICOR Hiv-1 MONITOR Test is not intended to be used as a screening test for Hiv or as a diagnostic test to confirm the presence of Hiv infection.

Come si può notare, gli stessi produttori del test Elisa, alla voce "sensibilità e specificità del test" affermano:

"AD OGGI NON ESISTE UNO STANDARD RICONOSCIUTO PER STABILIRE LA PRESENZA O L'ASSENZA DI ANTICORPI Hiv-1 E Hiv-2 NEL SANGUE UMANO".

Ma tale test viene usato per affermare che nel sangue analizzato del paziente gli anticorpi sono presenti.
Nel foglio illustrativo del test Western Blot, chiamato "test di conferma" perché appunto dovrebbe confermare un'infezione rivelatasi al primo test Elisa, si legge che:

"UN CAMPIONE DI SANGUE RISULTATO POSITIVO SIA AL TEST ELISA CHE AL TEST WESTERN BLOT SI PRESUME INFETTO DA Hiv-1

e ancora:

"SEBBENE UN RISULTATO POSITIVO (ricordiamo che la sua positività cambia da paese a paese) POTREBBE INDICARE INFEZIONE DA Hiv-1, LA DIAGNOSI DI Aids PUO' ESSERE EFFETTUATA SOLO SE L'INDIVIDUO RISPECCHIA I CRITERI DIAGNOSTICI STABILITI DAL CDC (CENTER FOR DISEASES CONTROL)"

e inoltre al punto 6 viene affermato:

"NON USARE IL WESTERN BLOT COME UNICO TEST DI CONFERMA DI DIAGNOSI DI POSITIVITA' AL VIRUS Hiv-1".

Peccato che questo viene chiamato e usato come test di conferma...
Passando alla terza metodica diagnostica, la PCR (Reazione a catena della Polimerasi), ecco cosa riporta il foglio illustrativo del test:

"QUESTA TECNICA NON DEVE ESSERE USATA COME TEST DI SCREENING PER IL VIRUS Hiv O COME STRUMENTO DIAGNOSTICO PER CONFERMARE LA PRESENZA DEL VIRUS"

Con questo test, invece, i medici decidono quando iniziare le terapie farmacologiche a base di chemioterapici che andranno assunti quotidianamente per tutta la vita, sui pazienti definiti sieropositivi. Terapie farmacologiche basate su farmaci tossici e mortali (chiamati farmaci antiretrovirali-ARV) nei cui bugiardini, consultabili liberamente sul sito della FDA (Food and Drugs Administration) viene affermato che (vedi immagine, esemplificativa di uno dei tanti farmaci ARV fotografata direttamente dal sito americano www.fda.gov):



L'etichetta del farmaco AZT, che anni fa veniva usato in monoterapia e attualmente si somministra alle donne gravide per evitare di "trasmettere il virus" al nascituro; inoltre si usa ancora in combinazione con altri farmaci: -PERICOLO DI MORTE- "Tossico per inalazione, in contatto con la pelle e se deglutito".

Dalla rivista "Lancet", Agosto 2006, uno studio sull'inefficacia e tossicità dei farmaci anti-Hiv:

"IL RISCHIO DI MORIRE DI AIDS E' AUMENTATO DA QUANDO SI USANO I FARMACI ANTI-HIV"


"QUESTO FARMACO NON CURA E NON PREVIENE L'INFEZIONE DA HIV E NON NE IMPEDISCE LA TRASMISSIONE. QUESTO FARMACO PUO' CAUSARE, CON I SUOI EFFETTI COLLATERALI, SINTOMI INDISTINGUIBILI DALLA IMMUNODEFICIENZA ACQUISITA (Aids)".


Milioni di vittime nel mondo sono quindi morte a causa dei farmaci che dovevano curarli.
Françoise Barrè-Sinoussi ha preso il Premio Nobel per la Medicina insieme a Luc Montagnier per la presunta scoperta del virus Hiv; ma la prima ha affermato nel documentario "The Emperor New Virus" che "Purificare il virus era fondamentale per poter preparare i test per trovare gli anticorpi dell'Hiv, ok? Perché volevamo che i test diagnostici fossero quanto più precisi possibile. Infatti se si usa una preparazione di virus che non è purificata ovviamente identificherai anticorpi di ogni tipo [...]".

Però Luc Montagnier, che ha condiviso con lei il Nobel, ha onestamente sostenuto che:

Luc Montagnier: "LO RIPETO, NOI NON ABBIAMO PURIFICATO IL VIRUS".

Esistono circa 70 condizioni mediche riconosciute che possono portare alla positività dei test Hiv, che non vengono MAI comunicate al paziente al momento del test. Tra queste troviamo la semplice influenza e il vaccino antinfluenzale stesso (nel foglio illustrativo di questo viene dichiarato che può determinare positività ai test Hiv), vaccinazioni di vario tipo (ad esempio i lisati batterici), il raffreddore, la gravidanza, infezioni di varia natura (citomegalovirus, mononucleosi, herpes simplex I e II), etc. etc..

A tal proposito, si veda l'elenco seguente, compilato da Christine Johnson.

FATTORI CHE POSSONO DARE ESITO POSITIVO AL TEST HIV

Anticorpi anti-carboidrati;
Anticorpi che si trovano in modo naturale (Naturally-occurring antibodies);
Immunità passiva: recezione di gamma globulina o immunoglobulina (come profilassi contro infezione che contiene anticorpi);
Lebbra;
Tubercolosi;
Micobacterium avium;
Lupus eritematoso sistemico;
Insufficienza renale;
Emodialisi/Insufficienza renale;
Terapia di alfa interferone in pazienti di emodialisi;
Influenza;
Vaccino contro l'influenza;
Virus Herpes semplice I (labiale);
Virus Herpes semplice II (genitale);
Infezione del tratto respiratorio superiore (raffreddore o influenza);
Infezione virale recente o esposizione a vaccini virali Gravidanza in donne multipare ( che hanno partorito molto);
Malaria Alti livelli di complessi immuni circolanti;
Ipergammaglobulinemia (alti livelli di anticorpi);
Falsi sieropositivi in altri test, incluso il test RPR (rapid plasma reagent) per la sifilide;
Artrite reumatoide;
Vaccino contro l'epatite B;
Vaccino contro il tetano;
Trapianto di organi;
Trapianto renale;
Anticorpi anti-linfociti;
Anticorpi anti-collageni (riscontrati in omosessuali, emofiliaci, africani in tutte e due i sessi, in persone con lebbra);
Sieropositivi al fattore reumatoide, anticorpi anti-nucleari (entrambi riscontrati nella artrite reumatoide e in altri auto-anticorpi);
Malattie autoimmuni - Lupus eritematoso, scleroderma, malattia del tessuto connettivo, dermatomiositi;
Infezioni virali acute, infezioni virali del DNA Neoplasmi maligni (cancri);
Epatite alcolica/malattia epatica alcolica;
Colangite sclerosante primaria;
Epatite;
Sangue "appiccicoso" (negli africani);
Anticorpi con un'alta affinità per il polistirene (adoperati nei kit dei test);
Trasfusioni sanguinee, trasfusioni sanguinee molteplici;
Mieloma molteplice;
Anticorpi HLA (contro antigeni dei leucociti di tipo I e di tipo II);
Anticorpi anti-muscoli lisci;
Anticorpi anti-celle parietali;
IgM (anticorpi) anti-epatite A;
IgM anti-Hbc;
Somministrazione di preparati di immunoglobulina umana raccolti prima del 1985;
Emofilia;
Disordini ematologici maligni/limfoma;
Cirrosi biliare primaria;
Sindrome di Stevens-Johnson;
Febbre Q con epatite associata;
Campioni trattati con calore (specimens);
Siero lipemico (sangue con alti livelli di grassi o lipidi);
Siero emolizzato (sangue in cui l'emoglobulina si separa dai globuli rossi);
Iperbilirubinemia;
Globuline prodotte durante gammopatie policlonali (le quali si riscontrano in gruppi a rischio Aids);
Individui sani come risultato di reazioni crociate non capite;
Ribonucleoproteine umane normali;
Altri retrovirus Anticorpi anti-mitocondriali;
Anticorpi anti-nucleari;
Anticorpi anti-microsomiali;
Anticorpi dell'antigene di leucociti delle cellule T;
Proteine nel filtro di carta;
Virus Epstein-Barr;
Leishmaniasi viscerale;
Sesso anale ricettivo.

Cosa rilevano dunque questi test che si definiscono specifici per Hiv, se invece danno una reazione crociata con innumerevoli tipi di anticorpi non specifici?

In un'intervista del 2009, il co-scopritore del virus Hiv, Luc Montagnier, ha dichiarato che "POSSIAMO ESSERE TUTTI ESPOSTI AL VIRUS HIV, SENZA ESSERNE CRONICAMENTE INFETTATI; UN SISTEMA IMMUNITARIO FUNZIONANTE, DEBELLERA' IL VIRUS IN POCHE SETTIMANE".
Il prof. Montagnier dovrebbe spiegarci come sia possibile liberarsi "in modo" naturale da un retrovirus che per quasi 30 anni è stato definito incurabile, letale, altamente trasmissibile.

Inoltre, ricordiamo che la funzione di un vaccino è creare gli anticorpi verso la malattia stessa. Se una persona risulta positiva al test per il citomegalovirus o la toxoplasmosi, ad esempio, viene dichiarata immunizzata verso tali agenti patogeni, poiché nel sangue vengono rilevati appunto gli anticorpi specifici. Nei test Hiv che, come abbiamo visto i produttori stessi dichiarano non in grado di identificare gli anticorpi Hiv, la positività (ovvero la presenza dei anticorpi) viene invece valutata come indicatore di infezione cronica, progressiva e mortale.

Ma, se anche l'Hiv fosse un retrovirus, come sostenuto da decenni, è importante sapere che nella storia della microbiologia e della virologia, nessun retrovirus è mai stato né pericoloso nè letale. Il nostro patrimonio genetico contiene infatti circa novantasettemila (97000) retrovirus endogeni (ovvero innati, non acquisiti dall'esterno) naturalmente presenti nel nostro organismo e assolutamente innocui.

Le culture cellulari usate da Gallo nel 1983, a cui seguì la pubblicazione su "Science" dell'articolo-annuncio della scoperta del virus Hiv, erano mescolate a linfociti provenienti dal sangue di cordone ombelicale, tessuto riconosciuto da tempo per la sua ricchezza in retrovirus umani. Tale articolo comprende dunque gravi errori metodologici.

15 anni più tardi vennero effettuati controlli sperimentali in laboratori francesi e statunitensi che pubblicarono un articolo nella rivista "Virology" (1997), in cui si dimostravano i risultati dei loro studi al microscopio elettronico sui gradienti ottenuti a partire da culture cellulari che si ritenevano infette da Hiv. In entrambi gli studi, gli autori hanno riscontrato un'abbondanza di residui cellulari senza alcuna evidenza accettabile di particelle retro virali. Quasi nello stesso momento Luc Montagnier venne intervistato da Djamel Tahi e finì per ammettere che in effetti il virus Hiv non era mai stato isolato nel suo laboratorio.

DA COSA È CAUSATA ALLORA L'AIDS?

L'immunodeficienza è conosciuta in medicina da secoli ed è prevalentemente causata da:
1 - Uso e abuso di droghe, soprattutto nitrito di amile ("Popper");
Indicativa, a questo proposito, la seguente ordinanza del Ministro Fazio, di cui nessuno ha parlato:

Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali

ORDINANZA 19 novembre 2009

Divieto di fabbricazione, importazione, immissione sul mercato e uso di achil-nitriti alifatici, ciclici o eterociclici e loro isomeri, in quanto tali o in quanto componenti di miscele o di articoli (Poppers). (10A00117) (G.U. Serie Generale n. 8 del 12 gennaio 2010.

Tenuto conto che gli alchil-nitriti sono stati riconosciuti come immunosoppressori e promotori della replicazione virale e delle cellule tumorali, nonché l'assunzione abituale di dette sostanze è stata associata ad aumento di rischio di infezioni virali trasmissibili per via sessuale e di sarcoma di Kaposi;

Ritenuto pertanto di dover adottare specifiche disposizioni per limitare l'uso non regolare di sostanze denominate "poppers" in quanto tali o in quanto componenti di miscele o articoli;

Rilevato che è necessario e urgente mantenere, fino a quando non si disporrà di una soluzione permanente, disposizioni cautelari a tutela dell'incolumità pubblica;

Visto il decreto del Presidente della Repubblica 21 maggio 2009 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 28 maggio 2008, n. 122, recante "Attribuzione del titolo di Vice Ministro al Sottosegretario di Stato presso il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, prof. Ferruccio Fazio, a norma dell'art. 10, comma 3 della legge 23 agosto 1988, n. 400";

Ordina:

Art. 1

Campo di applicazione

1. E' vietata la fabbricazione, immissione sul mercato e l'uso di alchil-nitriti alifatici, ciclici o eterociclici e loro isomeri in quanto tali o in quanto componenti di miscele o di articoli, destinati a consumatori.

Art. 2

Ritiro dal commercio

1. Le sostanze, le miscele e gli articoli di cui all'art. 1, già immessi sul mercato, devono essere ritirati dal commercio entro trenta giorni dalla data di pubblicazione della presente ordinanza.

Art. 3

Vigilanza

1. Le Autorità sanitarie di controllo e gli organi di polizia giudiziaria e postale sono preposti alla vigilanza sulla esatta osservanza della presente ordinanza.

Art. 4

Disposizioni transitorie e finali

1. La presente ordinanza ha validità di 12 mesi a decorrere dalla data di pubblicazione.
2. La presente ordinanza entra in vigore il medesimo giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Roma, 19 novembre 2009

Il Vice Ministro: Fazio

Registrato alla Corte dei conti il 21 dicembre 2009

Ufficio di controllo preventivo sui Ministeri dei servizi alla persona e dei beni culturali, registro n. 7, foglio n. 177.

2 - Patologie varie (emofilia, malaria, lebbra, tubercolosi, infezioni ricorrenti di varia natura, abuso di antibiotici e cortisonici, che sono immunosoppressori;
3 - Gli stessi farmaci anti-Hiv (come dichiarato nel loro stesso foglio illustrativo); carenze alimentari, malnutrizione, assenza di acqua potabile-Africa.

L'AIDS E LA LEGGE

La corte di Dortmund, il 15 Gennaio 2001, ha emesso una sentenza di condanna ad 8 mesi, con sospensione della pena, in un procedimento per genocidio (Legge § 220a StGB) contro le Autorità Sanitarie Federali Tedesche e contro il Parlamento della Repubblica Federale Tedesca. Le autorità sanitarie erano accusate di aver diffuso informazioni e foto false relative all'isolamento del virus Hiv; il Parlamento Tedesco era accusato di aver assecondato tali menzogne nonostante fosse a conoscenza dal 1994 del fatto che il virus Hiv non è mai stato isolato, e che conseguentemente nessun test poteva essere approvato ed utilizzato per definire infette persone che, sane prima del test, sono poi morte dopo un trattamento con farmaci antiretrovirali. La tesi dell'accusa, e cioè che ne Montagnier (1983) ne Gallo (1984) avevano isolato alcun virus in connessione con l'Aids e che il Bundestag era dal 1994 a conoscenza di tale fatto, è stata provata sulla base di un documento registrato negli archivi del "German Bundestag" stesso col numero DS 12/8591. Dopo la sentenza i ricorrenti hanno indirizzato una lettera nella quale descrivono le motivazioni e le conclusioni del procedimento legale a:
* ONU, Office of the High Commissioner for Human Rights, Mary Robinson;
* Tutti i capi di Stato e tutti i capi di Governo;
* Tutte le Organizzazioni Governative.

Un'altra notizia non riportata dal mainstream, liberamente consultabile sul sito americano del CDC. Ne riportiamo un estratto significativo:
On Jan 4, 2010, the US government made a very significant about face:
"HHS/CDC is removing Hiv infection from the definition of communicable disease of public health significance contained in 42 CFR 34.2(b) and scope of examination, 42 CFR 34.3 because Hiv infection does not represent a communicable disease that is a significant threat to the general U.S. population".
"L'Hiv NON E' UNA MALATTIA SESSUALMENTE TRASMISSIBILE DI RILEVANZA PER LA SALUTE PUBBLICA"
("Center for Diseases Control" and Hilary Clinton, 4 gennaio 2010)

Nessuno stato europeo considera l'Aids un'emergenza epidemica, tanto è vero che anche in Italia è considerata solo epidemia di Classe III (perfino la sorveglianza epidemiologica della rosolia si trova in Classe II, quindi è considerata più rilevante).

"Padian Study": il più importante studio epidemiologico condotto sulla trasmissibilità dell'Hiv, condotto in California, ha esaminato 175 coppie eterosessuali sessualmente attive, in cui un partner era sieropositivo e l'altro sieronegativo; le coppie sono state monitorate per un periodo di oltre 6 anni per valutare eventuali casi di siero conversione. Un quarto delle coppie ammise di non usare precauzioni durante i rapporti sessuali: non ci fu nemmeno un caso di siero conversione.

HIV TESTING LITERATURE

1)"In 1985, at the beginning of Hiv testing, it was known that "68% to 89% of all repeatedly reactive ELISA (Hiv antibody) tests [were] likely to represent false positive results." (New England Journal of Medicine. 1985)".
NEW ENGLAND JOURNAL O MEDICINE: "dal 68% all'89% dei test Elisa per anticorpi Hiv rappresentano falsi positivi"

2) In 1992, the Lancet reported ("Hiv Screening in Russia") that for 66 true positives, there were 30,000 false positives. And in pregnant women, "there were 8,000 false positives for 6 confirmations."
LANCET: "per 66 individui positivi al test Hiv ci sono 30.000 falsi positivi"
In September 2000, the ArcHives of Family Medicine stated that the more women we test, the greater "the proportion of false-positive and ambiguous (indeterminate) test results."

The tests described above are standard Hiv tests, the kind promoted in the ads. Their technical name is ELISA or EIA (Enzyme-linked Immuno-sorbant Assay). They are antibody tests. The tests contain proteins that react with antibodies in your blood.

FALSE POSITIVES

In the U.S., you're tested with an ELISA first. If your blood reacts, you'll be tested again, with another ELISA. Why is the second more accurate than the first? That's just the protocol. If you have a reaction on the second ELISA, you'll be confirmed with a third antibody test, called the Western Blot. But that's here in America. In some countries, one ELISA is all you get.

It is precisely because Hiv tests are antibody tests, that they produce so many false-positive results. All antibodies tend to cross-react. We produce anti-bodies all the time, in response to stress, malnutrition, illness, drug use, vaccination, foods we eat, a cut, a cold, even pregnancy. These antibodies are known to make Hiv tests come up as positive.

The medical literature lists dozens of reasons for positive Hiv test results: "transfusions, transplantation, or pregnancy, autoimmune disorders, malignancies, alcoholic liver disease, or for reasons that are un-clear [...]" ("ArcHives of Family Medicine". Sept/Oct. 2000).
"Liver diseases, parenteral substance abuse, hemodialysis, or vaccinations for hepatitis B, rabies, or influenza [...]" ("ArcHives of Internal Medicine", August, 2000).

The same is true for the confirmatory test the "Western Blot". Causes of indeterminate Western Blots include: "lymphoma, multiple sclerosis, injection drug use, liver disease, or autoimmune disorders. Also, there appear to be healthy individuals with antibodies that cross-react [...]." ("ArcHives of Internal Medicine", August, 2000).
"ARCHIVES OF INTERNAL MEDICINE": "ESISTONO DOZZINE DI CAUSE CHE POSSONO RENDERE POSITIVO UN TEST Hiv: VACCINAZIONI, INFLUENZA, GRAVIDANZA, TRASFUSIONI, E INOLTRE CI SONO INDIVIDUI SANI I CUI ANTICORPI REAGISCONO AL TEST HIV".

Pregnancy is consistently listed as a cause of positive test results, even by the test manufacturers. "[False positives can be caused by] prior pregnancy, blood transfusions [...] and other potential nonspecific reactions." ("Vironostika Hiv Test", 2003).

1. Montagnier stesso mostrò sulla prestigiosa rivista "Annals of Internal Medicine" che un test di anticorpi positivi ritorna negativo e che un conteggio di cellule T4 basso torna normale attraverso la cessazione dei rapporti anali, ciò significa che il risultato positivo del test Hiv non è dovuto a un retrovirus:
"Transient Antibody to Lymphadenopathy-Associated Virus/Human T-Lymphotropic Virus Type III and T-Lymphocyte Abnormalities in the Wife of a Man Who Developed the Acquired Immunodeficiency Syndrome" "Annals of Internal Medicine", 1 october 1985.
(HAROLD BURGER, Ph.D.; BARBARA WEISER, M.D.; WILLIAM S. ROBINSON, M.D.; JEFFREY LIFSON, M.D.; EDGAR ENGLEMAN, M.D.; CHRISTINE ROUZIOUX, Ph.D.; FRANÇOISE BRUN-VÉZINET, M.D.; FRANÇOISE BARRÉ-SINOUSSI, Ph.D.; LUC MONTAGNIER, M.D.; and JEAN-CLAUDE CHERMANN, Ph.D)
www.annals.org

2. Articolo storico scritto del co-Premio Nobel Howard Temin (per la scoperta della transcriptasi inversa) che dimostra come questo enzima NON sia specifico di una ipotetica attività retrovirale
mbe.oxfordjournals.org

3. La prestigiosa rivista "Science", pubblicò un articolo storico che dimostra come il famoso "virus" Hiv non uccida i linfociti T nelle colture di laboratorio
www.sciencemag.org

4. La prestigiosa rivista "Annals of Internal Medicine" afferma che svariate patologie Aids-correlate appaiono poco dopo aver iniziato la terapia antiretrovirale. Ma per molti sono farmaci "salvavita"
www.annals.org

5. Il "CDC" (Centro di Controllo per le Malattie) affermò, prima di sfruttare l'idea infondata di un virus, che "l'esposizione ad alcune sostanze tossiche e droghe (piuttosto che un agente infettivo) può condurre all' immunodeficienza un gruppo di omosessuali maschi che condivide un particolare stile di vita"
www.cdc.gov

Esempio di una reale foto al microscopio elettronico che mostra l'isolamento e la purificazione virale; le piccole frecce indicano impurità, le restanti particelle sono tutte virali (virus Friend, fotografato dal prof. Etienne De Harven). Tale procedura ufficiale di isolamento e purificazione virale non è mai stata adottata per l'Hiv.


Dalla rivista "Virology", 1997 – Studio condotto in maniera congiunta da gruppi di ricerca in USA, Francia e Germania, rappresenta il primo e unico tentativo di isolamento e purificazione del presunto retrovirus Hiv, dalla sua presunta scoperta nel 1984: gli autori stessi ammettono di aver purificato solo delle vescicole cellulari. I due gruppi di ricerca, inoltre, hanno isolato particelle di dimensioni diverse non solo l'uno dall'altro, ma anche e soprattutto molto più grandi rispetto alle presunte particelle virali isolate da Gallo e Montagnier negli anni 80. Non fu possibile isolare e purificare alcun virus.

In ultima istanza, viene da chiedersi perché il programma mondiale di lotta contro l'Aids degli Stati Uniti sia gestito dal "National Security Council" e dalla CIA, e non sia stato invece affidato agli organismi sanitari competenti.

Documentari gratuiti visionabili sul sito "www.youtube.com":
- Dott. Alessio Pisani: "(Aids) PARTE 1/2 RADIO IES OUVERTURE";
- "House of Numbers Epidemiologia e Aids";
- "La scienza del panico";
- "HIV IINFORMA: Intervento Prof. Marco Ruggiero";
- Daniele Mandrioli: "DOES HIV CAUSE AIDS?"

"Il sapere non è fatto per comprendere, è fatto per prendere posizione."
Michel Foucalut

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