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opinione : Costa Concordia - la pista russa
Inviato da Redazione il 16/3/2012 5:39:07 (11449 letture)

Ieri a Radioies mi hanno chiesto cosa ne pensassi della "pista russa" nel caso Concordia, descritta da questo articolo di Rita Pennarola. Ho pensato di sottoporre l'articolo agli utenti di luogocomune prima di rispondere. M.M.


COSTA CONCORDIA - LA PISTA RUSSA

di Rita Pennarola

C'e' qualcosa che non torna nelle ricostruzioni sul naufragio. Quello che il comandante Schettino fin da subito non riesce a spiegare e' il motivo, forse inconfessabile, che lo porto' quella notte a dirigere la “sua” nave a tutta velocita' contro scogli che lui stesso conosceva a memoria. Chi o che cosa lo spinsero a salire in plancia per la manovra “kamikaze”? Smentita clamorosamente la versione dell'“inchino”, vengono a galla fatti e personaggi che conducono tutti in Russia.

Assurdo. Impensabile. Nemmeno immaginabile. Sono solo alcuni dei termini usati nei forum del personale marittimo italiano, che comprende molti alti ufficiali, per definire quanto e' avvenuto in quell'attimo preciso del 13 gennaio scorso, ore 21.40, a bordo del Costa Concordia, la piu' grande nave da crociera italiana, simbolo di un orgoglio nautico affondato quella tragica notte dinanzi all'isola del Giglio, trascinando con se' negli abissi, oltre alle vittime, le sorti dell'unico comparto nazionale con fatturati e occupazione in rapida ascesa: il settore crocieristico.

Lo sconcerto coglie in particolare i tanti membri del Forum che per anni avevano viaggiato su navi comandate da Francesco Schettino, considerato dalla stampa mondiale l'artefice del disastro, perche', dicono, conosceva il Concordia come le sue tasche e ancor di piu' il mar Tirreno, casa sua da oltre trent'anni di navigazione.

Il punto, allora, ben oltre le ricostruzioni gossippare che hanno colorito le cronache della tragedia, e anche al di la' delle responsabilita' successive all'urto, e' precisamente questo: cosa puo' aver indotto il comandante di lungo corso Schettino a salire in plancia, ...

... quando la nave aveva gia' una rotta super-sicura programmata, sostituire la navigazione manuale a quella del pilota automatico e dirigere personalmente la nave contro gli scogli delle Scole, segnalati perfino nelle mappe per villeggianti (qui accanto il Giglio come appare sulle cartine turistiche degli alberghi isolani) e che lui stesso conosceva alla perfezione, per aver navigato decine di volte in quelle acque, inchini compresi?

Del resto, e' proprio questa l'unica domanda alla quale Schettino non ha mai saputo dare risposte precise fin dal primo, lungo interrogatorio del 17 gennaio. Dinanzi ai pm di Grosseto farfuglia. S'inventa subito la storia dell'inchino, pur sapendo che a smentirla ci sarebbero stati tutti: a cominciare dal comandante Mario Palombo, cui sarebbe stato rivolto il presunto “omaggio”.

Spiega il pm Alessandro Leopizzi a Schettino, che aveva appena detto la bugia: «Il comandante Palombo si e' detto sorpreso da quell'accostamento perche' dal punto di vista turistico, ci racconta Palombo, era privo di senso, nel senso che non era navigazione turistica a gennaio col Giglio praticamente semideserto anche da un punto di vista delle luminarie, mentre invece tutte le altre accostate, quelle regolarmente pianificate dalla compagnia, erano state fatte ad agosto in occasione delle feste patronali».

Allora Schettino tira fuori un'altra scusa: fare un piacere al maitre Antonello Tievoli, originario del Giglio: «Era una cortesia - dice - che mi aveva chiesto Antonello e dissi “Va bene, se ci sta il comandante Palombo a terra la facciamo, altrimenti no”». Palombo sull'isola non c'era. Si trovava nella sua casa di Grosseto.
Due giorni dopo il disastro e' il padre di Tievoli a smentire categoricamente Schettino: «La nave passa ogni settimana e ogni settimana mio figlio ci avverte, ma non ha mai chiesto di passare cosi' vicino, ne' lo ha fatto stavolta. Ci mancherebbe. La nave e' sempre passata almeno a 400 metri di distanza, questa volta e' andata sopra gli scogli. Non credo proprio che il comandante volesse fare un omaggio a mio figlio. Venerdi' c'e' stato un errore, qualcosa e' andato storto». Gia'. Ma che cosa?

Nessun omaggio ne' inchino, ormai e' certo, in una notte gelida e buia di gennaio. Per tutti gli aspetti del dopo-incidente (le manovre, le scelte difficili di accostare la nave quanto piu' possibile alla riva per lo sbarco dei passeggeri), le ricostruzioni del comandante stanno trovando poco a poco conferme. Ma il buco nero resta proprio nei circa 20 minuti che hanno preceduto quel fatale momento: perche' Schettino decide di accostare velocemente sotto gli scogli, dichiarando agli inquirenti addirittura di aver visto la scena dell'impatto “a occhio nudo”, dentro una plancia che, come in tutte le grosse navi da crociera, e' piu' attrezzata della cabina di un super jet?

Il motivo, la ragione inconfessabile, quella che il comandante non puo' spiegare, e' sicuramente un'altra. Schettino sa e non parla. Probabilmente, non puo'. Cosi' come non possono confessarla, quella verita', gli alti ufficiali o le altre persone dell'equipaggio (forse qualcuno fra i quattro indagati del personale di bordo, oltre a Schettino e al suo secondo, Ciro Ambrosio) che ne erano a conoscenza. Tanto da non poter impedire l'accostamento stretto agli scogli del Giglio. Una verita' che oggi si sussurra a mezza bocca. C'era qualcuno che doveva calarsi in mare velocemente dalla nave e raggiungere l'isola, o qualcosa da sganciare nell'area marina degli scogli ad essa limitrofi? Schettino - e chi con lui sapeva - furono costretti a quel passaggio azzardato, ma destinato ad andare ben diversamente, senza danni? Da chi fu indotto, e perche'?
In un modo o nell'altro, grazie al lavoro tenace degli inquirenti, una verita' dovra' venire a galla, senza ombre. Lo si deve a quei 25 morti nel naufragio ed ai 7 dispersi accertati ufficialmente. Sempre che non ve ne siano stati altri, di passeggeri a bordo, non dichiarati.

SHABOO A BORDO!

La ricostruzione della Voce prende le mosse da alcune circostanze inedite di tutta la vicenda. Particolari che potrebbero condurre molto vicini alle vere ragioni del folle gesto, di quel brusco accostamento di una nave da 117mila tonnellate alla costa rocciosa. Era insomma come se Schettino “dovesse” passare rapidamente in prossimita' di quello scoglio, risultato fra l'altro di proprieta' privata (come ha svelato il programma Quarto Grado, appartiene all'ultima anziana discendente della famiglia Rossi, gigliese). Per quale ragione? Ed e' mai possibile che una “isoletta” accatastata regolarmente non fosse segnalata nelle mappe, come dice Schettino a botta calda ai pm?

Il comandante, e' stato accertato dalle perizie, era sobrio e non faceva uso di stupefacenti. Le lievi “contaminazioni” da cocaina rinvenute sui capelli sono risultate “accidentali”. Di quella polvere, a bordo, doveva essercene. E non e' una gran novita'. Davvero. Perche' quattro anni fa, solo quattro anni fa, a bordo del Concordia furono arrestati sette marittimi filippini che utilizzavano i viaggi dell'ammiraglia di casa Costa, soprattutto quelli che facevano scalo in Spagna, per trasportare un micidiale allucinogeno, lo Shaboo. «Le navi da crociera - spiega un ambientalista, Giovanni D'Agata - sono un canale considerato appetibile dai trafficanti di droga, soprattutto quelle che seguono rotte molto vicino alla costa e quindi meno controllate rispetto ai porti».

L'operazione del 2008 era stata condotta dalla polizia marittima di Savona - snodo di quello spaccio clandestino via mare - in collaborazione con la Dea di Miami e con i colleghi spagnoli. Barcellona e dintorni sono infatti diventate un avamposto mondiale per i trafficanti di stupefacenti, come dimostrano, da ultimi, i sequestri a raffica di ingenti capitali e immobili sulla Costa del Sol, a Tenerife o alle Canarie, disposti dalla Dda partenopea ai danni di narcotrafficanti affiliati alla criminalita' organizzata campana, in primis i clan dell'area maranese e vesuviana. Traffici - si legge nei piu' recenti rapporti dell'Antimafia - che in tempi di globalizzazione spinta vengono oggi gestiti su scala internazionale, attraverso “cartelli” comprendenti le sempre piu' agguerrite e potenti mafie di altri Paesi.

ASSALTO ALLA TOSCANA

Ci arriviamo. E cominciamo ricostruendo alcuni contorni dei luoghi in cui si svolge questo autentico film dell'orrore. Partiamo dalla Toscana, diventata epicentro di traffici illeciti ad opera di numerose organizzazioni criminali. Fra le prime c'e' la mafia russa. A dirlo e' la Fondazione Antonino Caponnetto della Toscana nel suo Rapporto 2011 sullo stato del crimine organizzato in zona.

Dopo aver dichiarato fin dal titolo che alla data di pubblicazione il fatturato delle mafie in Toscana era pari a 15 miliardi di euro, il dossier si apre, non a caso, col capitolo sulla mafia russa, «che e' presente in Toscana da diversi anni», con «zone a maggior rischio che rimangono, oltre alle coste, Forte dei Marmi, l'Isola d'Elba, Montecatini e la citta' di Firenze». Inoltre, «il recente ingresso in Toscana di societa' russe assieme alla ricchezza locale, puo' favorire un indotto criminale gestito dalla mafia russa», che investe prevalentemente «nel settore alberghiero». Cosi' si conclude il capitolo: «Il Rapporto DIA del secondo semestre 2010 conferma la presenza della mafia russa in Toscana, in particolare a Montecatini, e consiglia di seguire l'evoluzione del riciclaggio nel gioco d'azzardo e nelle scommesse clandestine».

ROULETTE RUSSA

L'universo miliardario ruotante intorno al gioco d'azzardo, cosi' come ai business delle slot machines e delle scommesse clandestine: ecco il piatto forte degli affari che i boss dell'ex Unione Sovietica stanno gia' da tempo gestendo in diverse zone della penisola italiana, accanto all'acquisizione di perle dei patrimoni immobiliari locali, con una particolare predilezione per i colossi alberghieri. Uno scenario in cui tavoli verdi, croupier e scommesse rappresentano il canale ideale per le forme piu' spinte di riciclaggio che si possano immaginare.

«Sui casino' a bordo delle navi da crociera - spiega un addetto alle sale giochi di una compagnia italiana - si accettano giocate dei passeggeri solo in denaro contante. Tutte banconote “fresche” che arrivano in enorme quantita' da varie parti del mondo durante ogni navigazione, con controlli relativamente limitati, specialmente in acque extraterritoriali».

Per il criminologo Federico Varese, docente a Oxford ed autore del recente “The Russian Mafia”, la presenza di una forte oligarchia di potere intorno a Vladimir Putin ha costretto i mafiosi locali ad estendere il proprio raggio d'azione sull'estero, puntando «prevalentemente su gioco d'azzardo e riciclaggio».
Ma fin dal 2006, quando si comincio' a parlare di un casino' da aprire nella Repubblica di San Marino, lo spettro della mafia russa fece la sua comparsa in grande stile, con tanto di «incontri su misteriosi panfili al largo della costa adriatica», come ricostruiva Il Giornale.

Secondo il rapporto reso a Bruxelles a marzo dello scorso anno dal procuratore generale di Caltanissetta Roberto Scarpinato sulla “organizatsya” o “mafiya”, come la chiamano a Mosca e dintorni, «fonti dello stesso governo russo sostengono che circa il 40% delle imprese private, il 60% di quelle statali, nonche' l'85% delle banche russe e il 70% delle attivita' commerciali sono soggette ad infiltrazioni o comunque sono sotto l'influenza delle organizzazioni criminali e quasi la totalita' delle imprese commerciali nelle maggiori citta' della Russia e' gestita direttamente o indirettamente da gruppi criminali».

Sul binomio gioco d'azzardo-mafia russa si sofferma anche il recente rapporto della Commissione parlamentare antimafia. Il presidente Beppe Pisanu accende i riflettori in particolare sul Casino' di Sanremo, che opera in un territorio reso incandescente dagli ultimi scioglimenti per mafia dei comuni limitrofi di Bordighera e Ventimiglia. «La Dia - scrive Pisanu - riferisce di indagini che hanno riguardato il Casino' di Sanremo, nell'ambito delle quali (seppur non vi siano state contestazioni di reati mafiosi) sono state accertate pericolose relazioni tra l'assistente del direttore ed un affiliato al clan camorristico Zaza, collegato a diversi clan operanti in Liguria».

Nel mirino anche le slot machines, che riempiono interi saloni sulle navi da crociera. Il rapporto ricorda lo stratosferico debito (90 miliardi di euro) accertato dalla Corte dei Conti ed accumulato da alcune concessionarie che gestiscono in Italia le slot. Fra queste spicca «Atlantis World Giocolegale Ltd, filiale italiana della multinazionale del gioco Atlantis World Nv. (con sede nel paradiso fiscale di Saint Maarten, nei Caraibi), controllata da Francesco Corallo, figlio di Gaetano Corallo, gia' indiziato di appartenere all'associazione mafiosa catanese capeggiata da Nitto Santapaola (e coinvolto anche nei tentativi di controllo dei casino' di Sanremo e Campione d'Italia)». «Capitali russi ed ex sovietici in genere - conclude Pisanu - hanno garantito acquisti di strutture turistico-alberghiere in Italia ed anche in Liguria».

DOMNICA E' SEMPRE DOMNICA
Torniamo al disastro o, meglio, a quell'ora circa di navigazione che precedette l'impatto. Sgombrato il campo dai gossip delle prime ore, emergono infatti dettagli sulle qualifiche professionali di Domnica Cermotan, la donna che durante la manovra di “accostamento spinto” all'isola si trovava in zona plancia. La “moldava”, cosi' come da tutti e' stata ormai definita benche' sia rumena, sotto le mentite spoglie di ballerina ed intrattenitrice, nasconde una preparazione di ferro. Conosce sette lingue ed ha spiegato ai pm che il suo compito era di diramare messaggi agli ospiti russi. E' lei, Domnica, che quella sera si trovava a cena nell'esclusivo ristorante Club Concordia. Era al tavolo con Schettino e con un altro personaggio, il cui nome non e' ancora stato reso noto. Stando alla testimonianza di una anziana coppia, “il terzo uomo” indossava un'uniforme. Schettino dichiara ai magistrati che con loro a cena c'erano «diversi ufficiali». Ma le foto scattate da una coppia che era al ristorante mostrano solo i tre. I pm hanno inoltre accertato che quella doveva essere una cena importante, visto che il comandante aveva chiesto al suo secondo ufficiale di rallentare la navigazione per farla durare piu' a lungo.

Cosa dovevano dirsi i tre, nei sessanta minuti e passa che precedettero l'arrivo in plancia di Schettino, “scortato” dalla Cermotan? E quando lei segue il comandante lo fa solo per rispondere a un gentile invito, come e' stato scritto, o aveva un compito ben preciso da svolgere, secondo gli accordi suggellati durante l'“ultima cena” con il terzo uomo? Domnica e' anche la persona che, subito dopo l'urto, si precipita nella cabina di Schettino per “salvare” il personal computer del comandante. Lo rimettera' nelle sue mani una volta in salvo sull'isola. Poche ore dopo, la mattina del 14 gennaio, un'altra donna lo prendera' in consegna all'Hotel Bahamas del Giglio, dove Schettino si era rifugiato nelle prime ore del mattino. E' l'avvocato di Costa Crociere, Cristina Porcelli, inviata dalla compagnia al fianco del comandante. Interrogata a Grosseto, la donna nega di aver mai ricevuto il pc. Che pero', di fatto, risulta tuttora irreperibile. Quali dati “sensibili” conteneva il computer del capitano? Probabilmente qualcosa che sia lui, sia Dominca, conoscevano bene. Il segreto, forse, di quella cena a tre.

I SIGNORI DEI RUBLI

Chi o che cosa doveva arrivare quella notte sull'isola del Giglio? Di quali traffici era diventata avamposto inconsapevole la perla del Tirreno, paradiso dei sub di tutto il mondo? O quello che si doveva lanciare, passando radente lungo le coste dell'isola, era solo un segnale? Sta forse in questi interrogativi l'inconfessabile ragione che costringe Schettino a deviare la rotta, probabilmente con l'appoggio di qualcuno che, come lui, a bordo sapeva.

Cosi' come, in un simile quadro, appare assai meno strana un'altra circostanza sbalorditiva rimasta fino ad ora senza spiegazione: le prime scialuppe che arrivano al Giglio quella notte servono a mettere in salvo esclusivamente tutti i 111 passeggeri di nazionalita' russa presenti sulla nave. Mentre tanti si gettano in mare, durante gli attimi di panico che segneranno per sempre la loro vita, nei minuti tragici in cui c'e' chi perde la vita intrappolato in cabina o perche' cede il suo posto sui mezzi di salvataggio ad anziani e bambini, i signori dei rubli non incontrano difficolta' a trovare posto e a salire tutti insieme sui primi mezzi in partenza. Quasi che qualcuno fra loro, in precedenza, fosse gia' preparato ad una simile eventualita'. Secondo le testimonianze, inoltre, non risultano turbati ne' particolarmente sconvolti, a differenza di tutti gli altri naufraghi. Cominciano, anzi, a fotografare l'isola da ogni angolatura, compreso lo scafo affondato, quasi fossero turisti “per caso”. Salvo poi costituirsi a fine gennaio (ma solo in 35) nel giudizio contro la Costa Crociere.

E quando tutti gli altri naufraghi trovano rifugi di fortuna grazie all'ospitalita' dei gigliesi, i russi «vengono condotti in alberghi di Roma, Milano e Nizza», si legge su Russia Today.

LA VERSIONE DUBINSKY

Intanto, l'ombra di strani personaggi provenienti dal “reame” di Putin, con relativi traffici lungo l'asse Mosca-Toscana, arriva su tutta la vicenda Concordia anche sotto le spoglie di un sedicente funzionario del ministero dei trasporti russo, tale Andrei Dubinsky. Il quale lo scorso 25 gennaio si presenta sull'isola del Giglio a bordo di un panfilo dal nome gia' di per se' evocativo, 007. “Zero Zero Seven”: cosi' si chiama lo yacht dal quale sbarca Dubinsky, accompagnato da quello che sembra essere un suo partner stretto in affari, il fiorentino Marcello Zeppi. Lo stesso che il giorno prima aveva preannunciato via mail al capo della Protezione Civile Franco Gabrielli (fra l'altro ex vertice dei Servizi segreti italiani) il loro arrivo.
La storia di Dubinsky e del suo strano partner in affari, Zeppi, ci riporta incredibilmente a Sorrento, patria del comandante Schettino. E vediamo perche'.

Cinquantasei anni, originario del senese, l'intraprendente Zeppi comincia con una piccola impresa che si occupa di pitturazioni e imbianchinaggio degli edifici, la Eco Service con sede a Impruneta, quartier generale di tutte le sue future iniziative. Cosi' nel corso degli anni, mentre Eco Service diversifica - prima nel business delle piastrelle da arredamento, poi nella commercializzazione di apparecchi per le pulizie di aerei e navi - il patron Zeppi si spinge fino ad arrivare, con un salto quadruplo, all'organizzazione di eventi attraverso la SMZ, acronimo di Studio Marcello Zeppi, che lo vede in pista con la giovane russa Tatiana Gribova. E' lei che nel 2010 si siede alla tavola rotonda sulle “Eccellenze Fiorentine” come rappresentante della Citm srl. Vale a dire la casa costruttrice dello yacht 007 sbarcato al Giglio. Una societa' che vede Marcello Zeppi come socio fondatore e la stessa Tatiana in veste di liquidatore.

Quanto a Dubinsky, indicato dalla stampa come “misterioso magnate russo”, sul sito della Citm figura in veste di designer delle imbarcazioni. Come si arriva a Sorrento? A bordo degli 007, visto che partner primario della Citm (Centro Internazionale di tecnologie del Mare) made in Zeppi e' l'armatore siciliano Carlo Rodriquez. Lo stesso che risulta indissolubilmente collegato, attraverso la partnership in Snav, celebre compagnia di aliscafi e traghetti, a Gianluigi D'Aponte, l'armatore di Piano di Sorrento proprietario della Msc Crociere. Che e' il primo competitor europeo di Costa Crociere.

* * *

QUEL PASSATO CHE RITORNA

E' l'alba del 6 novembre 2008 quando il comandante Mario Castaldi, 53 anni, residente a Piano di Sorrento, viene ritrovato sgozzato con un coltello da cucina a bordo della nave “Paxi-C” in navigazione al largo delle coste di Finisterre, in Spagna. Sposato, padre di tre figli, Castaldi aveva navigato per anni con la Msc, il colosso dei sorrentini D'Aponte, poi era passato con la compagnia Italtrag di Napoli, proprietaria della nave cargo comandata da Castaldi. La societa' armatrice, di li' a poco, andra' in fallimento.

Un'altra tragica vicenda, prima del naufragio del Concordia, aveva turbato la famiglia di Francesco Schettino. Mario Castaldi era infatti cognato del comandante ora ai domiciliari, avendo sposato una sorella della moglie Fabiola Russo. Una donna bella e forte, cosi' viene descritta in paese la signora Schettino, che anche quella volta, quattro anni fa, aveva saputo imprimere fermezza e serenita' a tutta la famiglia.
Ma proprio in queste drammatiche settimane, quando si attende l'incidente probatorio che decidera' il destino giudiziario del comandante Schettino, il fantasma della tragedia del 2008 sta tornando ad affacciarsi. A Sorrento circola voce che l'aggressore di Castaldi, l'allora trentasettenne Andrea Della Rasa, secondo responsabile di macchina, assolto perche' considerato affetto «da disturbo delirante in personalita' paranoide», potrebbe lasciare a breve l'istituto psichiatrico giudiziario di Genova nel quale era stato recluso per un periodo di dieci anni.

«Gia' da qualche tempo - spiega una fonte bene informata della zona - circolava la notizia che Della Rasa sarebbe stato rimesso in liberta'». Un altro duro colpo per la famiglia di Schettino.

Sulle vere ragioni di quell'orrendo delitto, peraltro, non era mai stata fatta piena chiarezza. Il cargo portacontainer, salpato da Alessandria d'Egitto e diretto a Gijon, nelle Asturie, si trovava in quel momento a 22 miglia al largo della Galizia, in acque internazionali.

Quanto all'assassino, ecco cosa si legge nel suo curriculum: «Andrea Della Rasa, iscritto nelle matricole della Gente di mare di Genova dal 1993, aveva lavorato per 12 anni con Costa Crociere».

GIALLO NEL GIALLO - IL CASO PARASCANDOLA

L'inchiesta della Voce sul naufragio del Costa Concordia sara' in edicola proprio nelle ore calde dell'incidente probatorio, disposto per sabato 3 marzo dalla Procura di Grosseto. Vedremo se gia' quel giorno ci saranno rivelazioni, benche' gli avvocati spieghino che l'apertura della scatola nera e' un atto formale, che prelude a lunghe indagini destinate ad essere rese note solo dopo alcune settimane, se tutto va bene.

Intanto pero' la vicenda va avanti con sempre nuovi colpi di scena. L'ultimo in ordine di tempo, mentre stiamo per andare in stampa, e' la revoca a sorpresa del mandato all'avvocato Salvatore Parascandola da parte del comandante Francesco Schettino. Un atto che - e' stato detto - sarebbe conseguenza delle indagini a carico dello stesso legale disposte dalla Procura grossetana con l'ipotesi di patrocinio infedele. L'accusa, riportata dalle cronache il 24 febbraio, e' stata formulata perche' nell'edizione delle 20 del Tg5 del 10 febbraio Parascandola aveva con se' il verbale d'interrogatorio di Domnica Cermotan, coperto da riserbo.

La Voce ha intervistato al telefono Salvatore Parascandola proprio quel 10 febbraio intorno alle ore 19. Nella lunga conversazione l'avvocato si era soffermato anche su quel documento, senza tuttavia rivelare alcun segreto.

(PROSEGUE NELL'EDIZIONE CARTACEA, IN EDICOLA)

Rita Pennarola

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Autore Albero
skyline
Inviato: 16/3/2012 8:42  Aggiornato: 16/3/2012 8:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/4/2009
Da:
Inviati: 36
 Re: Costa Concordia - la pista russa
interessante teoria.

peonia
Inviato: 16/3/2012 9:42  Aggiornato: 16/3/2012 9:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Avevo postato il link come O.T. non ricordo più dove.
La cosa mi aveva sorpreso molto perché di questa tesi ne parlava una ragazza su Facebook già parecchio tempo fa, prima che la Pennarola facesse un articolo...strano no?
comunque a me la "versione comunemente accettata" non mi aveva mai convinta, già questa è più credibile e forse dietro a quanto emerge c'è ancora molto di più...chissà! tanto noi la verità ancora la stiamo aspettando su tutto..

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
vuotorosso
Inviato: 16/3/2012 11:11  Aggiornato: 16/3/2012 11:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Pista russa?

Se non dico male, la giornalista parla degli interessi russi sulle navi da crociera (riciclaggio tramite azzardo in liquidi), dei motivi per cui si occupano di questi traffici (Putin si prende tutto in casa loro, quindi gli tocca uscire dalla russia per "lavorare") e del fatto che essendo la Concordia uno dei loro casinó piú grandi (redditizi presumo) a fronte di un casino (incidente) siano andati a verificare di persona la situazione (arrivo dei russi al Giglio).

L'altro riferimento, quello dei passeggeri russi spostati in posti di lusso anziche accontentarsi dei divani degli isolani: godono di conti in banca migliori dei nostri, di parecchio; stiamo parlando della nuova etnia che passeggia per Via Montenapoleone come molti non possono fare al discount e hanno mantenuto il loro tenore di vita, andando in alberghi di lusso.
Assodato che son pieni di soldi (parlo ovviamente limitatamente a chi vediamo far turismo) han fatto una cosa affatto strana, specialmente nell'ottica di "salvare al vacanza". Scommetto che i passeggeri in questione erano in maggioranza donne giovani .

Riguardo alla manovra non vedo nulla che possa collegare i due eventi russi descritti sopra all'inchino.
Ma sono conscio di avere dei limiti e che magari mi manchi la sensibilitá per discernerli se presenti.
In definitiva, non ci vedo nessuna ragione russa nelle cause della vicenda: a meno che Schettino a mo' di giustiziere non volesse infliggere un duro colpo a qualcuno rompendogli il giocattolo, magari per vendicarsi del fatto del cognato, qualora sia collegato, ma é proprio una forzatura nel tentare di trovare un collegamento.

Mi pare che i russi abbiano tutto da perdere in questa vicenda, quindi se proprio ci devono entrare vanno considerati "parte lesa".

infosauro
Inviato: 16/3/2012 11:19  Aggiornato: 16/3/2012 11:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Citazione:
[...]E quando tutti gli altri naufraghi trovano rifugi di fortuna grazie all'ospitalita' dei gigliesi, i russi «vengono condotti in alberghi di Roma, Milano e Nizza», si legge su Russia Today.[...]

L'articolo di Russia today almeno è rintracciabile? Anche per le altre informazioni non è che ci siano molte fonti.

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
ivan
Inviato: 16/3/2012 11:31  Aggiornato: 16/3/2012 11:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Quoto Vuororosso, alla fine, stringi stringi con c'è poi nulla di concreto in questa storia della pista russa (se dovevano scaricare/imbarcare qualcosa perchè non hanno usato un motoscafo) .

L'unica cosa di concreto che c'è è che non venuto baffone con i suoi cosacchi barbuti , come si paventava decenni fa, ma son venuti tipi ben sbarbati e ben vestiti senza cavalli da abbeverare nelle fontane sacre ma con un sacco di grana in tasca che si possono permettere lussi che noi possiamo solo sognare.

Insomma, la cosa certa è la via cinese, basata su merci e soldi e non sulle armi, alla conquista del mondo.

Infine, un altro aspetto della vicenda , di cui si è poco parlato, è secondo me la questione del baricentro (che non è nè a Casamassima nè a via Sparano); in soldoni la nave si rovesciata con relativa facilità e non poteva essere diversamente a giudicare da come era fatta , almeno da quel che si vede dalle foto .

DrHouse
Inviato: 16/3/2012 11:36  Aggiornato: 16/3/2012 11:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 30/11/2007
Da:
Inviati: 2394
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Citazione:
L'articolo di Russia today almeno è rintracciabile? Anche per le altre informazioni non è che ci siano molte fonti.

Russia Today riferisce il 15 gennaio 2012 che alcuni passeggeri russi pernottarono a Roma, Milano e Nizza:

However, the fate of her husband, Aleksandr, remained unknown to her for the rest of that day. They met only in Rome, 150 kilometers from the wreck, in a hotel to which Russians from the sunken liner were taken.

Russian tourists have also been housed in hotels at the airports of Milan, Rome and Nice.


Qui: http://rt.com/news/costa-concordia-shipwreck-escape-815/

E dopo 10 anni, siamo a discutere se il Volo 77 è arrivato proprio lungo questa linea, o piuttosto è arrivato due metri più a sinistra, o due metri più a destra? (Perle complottiste)
milestone
Inviato: 16/3/2012 11:59  Aggiornato: 16/3/2012 11:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/4/2005
Da:
Inviati: 64
 Re: Costa Concordia - la pista russa
mmmmmmm.......
La parte tecnica, quella che descrive l'inverosimilità dell'errore umano non mi convince.
Sarebbe come dire che che è impossibile che domani mattina, uscendo dal garage faccio fuori la fiancata perchè lo faccio tutti i giorni da anni.
Le condizioni a contorno possono indurre errori anche in ciò che è prassi.

Venuto a mancare questo presupposto, anche se gli intrecci descritti sono verosimili, diventa tutto più difficile da incastrare....

Saluti.

Akane
Inviato: 16/3/2012 11:59  Aggiornato: 16/3/2012 11:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/7/2011
Da: Austria
Inviati: 135
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Veramente interessante, tutto questo spiegherebbe effettivamente i molti lati oscuri della vicenda...

Santaruina
Inviato: 16/3/2012 12:03  Aggiornato: 16/3/2012 12:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Costa Concordia - la pista russa
L'analisi è interessante, così come sono interessanti tutti i fatti esposti.

Manca però, a mio parere, un passaggio logico, ovvero il perchè queste realtà avrebbero portato al naufragio intenzionale.
Non è un particolare da poco, e bisogna vedere se nella seconda parte, quella presente in edicola, questo aspetto viene chiarito.

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
fefochip
Inviato: 16/3/2012 12:23  Aggiornato: 16/3/2012 12:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Citazione:
Manca però, a mio parere, un passaggio logico, ovvero il perchè queste realtà avrebbero portato al naufragio intenzionale.


qui a roma si dice :"e hai detto cazzo".

in pratica, fino adesso, tutto appeso al niente (il passaggio logico inesistente) e quindi di tutti "i fatti esposti" non ci si fa proprio nulla

Citazione:
bisogna vedere se nella seconda parte, quella presente in edicola, questo aspetto viene chiarito.

a me pare sinceramente uno "stile" fin troppo chiaro del giornalettismo attuale.
butti un esca ,fai delle insinuazioni tanto il tuo scopo non è quello di fare luce su una vicenda ma altro.
in questo caso a mio avviso vendere.

ho fatto una ricerca e questo articolo "rimbalza" uguale ovvero "mozzato" in lungo e in largo per la rete.

a mio avviso è solo un bieco tentativo di vendere e nel caso migliore una ipotesi strampalata.

non si capisce il motivo di affondare un translatlantico per far scendere qualcuno(o qualcosa) ne tantomeno per farlo salire.

se l'idea è quello di farlo nuotare fino a riva se nuota venti metri di piu non succede nulla .
poi come se eventualmente per un "piano" come questo non ci fosse un gommone ad aspettare l'eventuale "fuggitivo" o il "malloppo" il che renderebbe assolutamente inutile una manovra pericolosa .


un idea bislacca che a mio avviso non può che naufragare anche nella seconda parte che non pubblicandola "suona" troppo come il ricattuccio delle serie tv che ti lascia in sospeso per il finale per costringerti a vedere l'altra puntata

insomma sa tanto di "coitus interruptus" di una sega mentre stai pensando a iva zanicchi ...ma lascia perdere no?

bah

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Fabrizio70
Inviato: 16/3/2012 12:31  Aggiornato: 16/3/2012 12:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/5/2006
Da: Roma
Inviati: 3721
 Re: Costa Concordia - la pista russa
In effetti senza l'articolo completo non si capisce dove l'autrice voglia parare , che le mafie reinvestano i profitti in attività legali non è una novità , e di solito tendono ad evitare di farsi pubblicità gratuita , cosa che con questo evento non è stato possibile.

Più che altro quello che mi fà pensare ad un incidente è il comportamento successivo do comandante , se l'affondamento fosse stato un evento intenzionale avrebbe avuto il tempo di riflettere sulle conseguenze di un abbandono precoce della nave , di incidenti ne succedono a bizzeffe , perchè rischiare una SICURA incriminazione ?

Altri punti non chiari di questa ricostruzione riguardano l'abbandono della nave , che è stato ritardato il più possibile , altro che favorire lo sbarco dei russi , ed il ruolo della slava , che se fosse stato un personaggio importante della vicenda avrebbe avuto una cabina tutta sua e non ospite in quella del comandante.

Senza l'articolo completo questa ricostruzione per me non stà in piedi , ciao.

Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 12:42  Aggiornato: 16/3/2012 12:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Mi sembra di capire che, secondo la teoria illustrata, è l'accosto ad essere intenzionale, non il naufragio
Infatti la moldava si precipita a recuperare il pc di Schettino, se il naufragio fosse stato voluto lo avrebbero avuto già con loro
In pratica l'articolo sembra voler dire che è stata fatta una manovra azzardata per compiere una missione, non per l'inchino che non aveva motivo di esistere per le ragioni esposte dall'articolo stesso
Qualcuno poi evocava un più comodo motoscafo ma un motoscafo che accosta di notte è sospetto, una nave da crociera no, tant'è vero che ancora molti credono che sia stato fatto per l'inchino
Inoltre proprio il fatto che la moldava non avesse una cabina lascia pensare che fosse un'ospite dell'ultimo momento, se fosse stata l'amante del comandante di sicuro l'incontro sarebbe stato organizzato per tempo se questo era un modo normale di incontrarsi e se il rapporto era già esistente
E doveva esserlo già esistente dato che se fosse stato un abbordo casuale a maggior ragione la moldva avrebbe dovuto avere una cabina propria, sia che fosse una passeggera sia che fosse una lavoratrice

complo
Inviato: 16/3/2012 12:44  Aggiornato: 16/3/2012 12:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Ricostruzione verosimile di quanto accade nelle navi da crociera e di quali interessi possano girarci intorno.
Ricostruzione inesistente (ed inverosimile dove accennata) del perchè quegli interessi avrebbero portato a far naufragare volontariamente la nave.

Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 12:49  Aggiornato: 16/3/2012 12:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Insistete sul fatto che l'articolo sostenga la volontarietà del naufragio
E' sicuramente colpa mia, mi è sfuggito il riferimento, me lo fate vedere?
Io ho letto questo:
"Schettino - e chi con lui sapeva - furono costretti a quel passaggio azzardato, ma destinato ad andare ben diversamente, senza danni?"
Dal che pare evidente che per l'autrice dell'articolo il naufragio non è stato affatto volontario

Pyter
Inviato: 16/3/2012 12:57  Aggiornato: 16/3/2012 13:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Ma il nome della giornalista è un nome vero o un nome d'arte?

Comunque io posso dire solo due cose.

1) Da qualsiasi punto lo si guardi, questo fatto non ha l'aria di essersi trattato di un incidente ma di manovra voluta. Resta da capire solo il perchè.

2) La seconda ipotesi ce l'ho ancora nella versione cartacea.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
hi-speed
Inviato: 16/3/2012 12:59  Aggiornato: 16/3/2012 12:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/12/2004
Da: preda lunga
Inviati: 3211
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Sicuramente qualcosa di vero c’è in questa ricostruzione, ma penso che l’ipotesi di un avvertimento “continentale” sia per me quella più indicata. Poi come per l’119 hanno accontentato vari settori.

Comunque rimane sempre il blackout di 15’ in cui la nave fuori controllo ha impattato gli scogli; Schettino poi è riuscito a recuperarla e portarla al naufragio davanti al porto evitando l’affondamento in mare aperto e un disastro ben più grave in termine di vittime.

Non lo penso così io ma mio cugino.

Hi-speed

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Fabrizio70
Inviato: 16/3/2012 13:01  Aggiornato: 16/3/2012 13:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/5/2006
Da: Roma
Inviati: 3721
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Citazione:
E' sicuramente colpa mia, mi è sfuggito il riferimento, me lo fate vedere?


Eccolo quà :

Citazione:
Cosi' come, in un simile quadro, appare assai meno strana un'altra circostanza sbalorditiva rimasta fino ad ora senza spiegazione: le prime scialuppe che arrivano al Giglio quella notte servono a mettere in salvo esclusivamente tutti i 111 passeggeri di nazionalita' russa presenti sulla nave. Mentre tanti si gettano in mare, durante gli attimi di panico che segneranno per sempre la loro vita, nei minuti tragici in cui c'e' chi perde la vita intrappolato in cabina o perche' cede il suo posto sui mezzi di salvataggio ad anziani e bambini, i signori dei rubli non incontrano difficolta' a trovare posto e a salire tutti insieme sui primi mezzi in partenza. Quasi che qualcuno fra loro, in precedenza, fosse gia' preparato ad una simile eventualita'. Secondo le testimonianze, inoltre, non risultano turbati ne' particolarmente sconvolti, a differenza di tutti gli altri naufraghi. Cominciano, anzi, a fotografare l'isola da ogni angolatura, compreso lo scafo affondato, quasi fossero turisti “per caso”.

Il lusso non può mai essere soddisfatto perché, essendo qualcosa di falso, non esiste per esso un contrario vero e reale in grado di soddisfarlo e assorbirlo.
Wilhelm Richard Wagner-1849
Pyter
Inviato: 16/3/2012 13:04  Aggiornato: 16/3/2012 13:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Quasi che qualcuno fra loro, in precedenza, fosse gia' preparato ad una simile eventualita'. Secondo le testimonianze, inoltre, non risultano turbati ne' particolarmente sconvolti, a differenza di tutti gli altri naufraghi. Cominciano, anzi, a fotografare l'isola da ogni angolatura, compreso lo scafo affondato, quasi fossero turisti “per caso”.

Mi ricordano gli ebrei danzanti nelle twin towers.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
complo
Inviato: 16/3/2012 13:06  Aggiornato: 16/3/2012 13:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Citazione:
Io ho letto questo: "Schettino - e chi con lui sapeva - furono costretti a quel passaggio azzardato, ma destinato ad andare ben diversamente, senza danni?" Dal che pare evidente che per l'autrice dell'articolo il naufragio non è stato affatto volontario


Si, ma se non è naufragio volontario allora poi come si spiega questo?

Lo sconcerto coglie in particolare i tanti membri del Forum che per anni avevano viaggiato su navi comandate da Francesco Schettino, considerato dalla stampa mondiale l'artefice del disastro, perche', dicono, conosceva il Concordia come le sue tasche e ancor di piu' il mar Tirreno, casa sua da oltre trent'anni di navigazione.

E questo?


Citazione:
Cosi' come, in un simile quadro, appare assai meno strana un'altra circostanza sbalorditiva rimasta fino ad ora senza spiegazione: le prime scialuppe che arrivano al Giglio quella notte servono a mettere in salvo esclusivamente tutti i 111 passeggeri di nazionalita' russa presenti sulla nave. Mentre tanti si gettano in mare, durante gli attimi di panico che segneranno per sempre la loro vita, nei minuti tragici in cui c'e' chi perde la vita intrappolato in cabina o perche' cede il suo posto sui mezzi di salvataggio ad anziani e bambini, i signori dei rubli non incontrano difficolta' a trovare posto e a salire tutti insieme sui primi mezzi in partenza. Quasi che qualcuno fra loro, in precedenza, fosse gia' preparato ad una simile eventualita'.

trotzkij
Inviato: 16/3/2012 13:06  Aggiornato: 16/3/2012 13:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Bubbole:

Il battello oceanografico tedesco “Alliance’’ da sabato scorso è incagliato sulla costa dell’isola, che da allora è “off-limits” per i turisti
Pianosa, il mistero della nave Nato
25 luglio 2005



LIVORNO - Una tempesta di polemiche sta montando attorno allo strano caso della Alliance, la nave tedesca in forza alla Nato incagliatasi sulle coste di Pianosa sabato scorso. Da una parte l’Università di Pisa, che assicura sugli scopi scientifici della presenza dell’imbarcazione; dall’altra alcuni parlamentari che avanzano molti dubbi sui reali scopi di questa missione. La procura di Livorno con il sostituto procuratore Antonio Giaconi ha aperto un fascicolo d’indagine per valutare se vi siano state condotte illecite in merito all’ incidente.
La “Alliance’’, che era appoggiato da un’altra unità Nato, la Leonardo, è finita su un basso fondale non segnalato sulle carte nautiche, danneggiando seriamente lo scafo. Il comandante ha così diretto la prua verso la sabbia di cala Giovanna, davanti alla quale la nave si è definitivamente arenata, mentre i 19 a bordo sono stati portati sull’isola dove però è stato vietato l’attracco ai 350 visitatori ammessi ogni giorno nella riserva naturale. L’interrogativo posto dai politici è soprattutto quello se davvero la missione sia solo scientifica (ufficialmente la nave oceanografica avrebbe dovuto effettuare ricerche sulle posidonie, alghe che si trovano sui fondali dell’ isola) o se invece perseguisse anche altri scopi.
La missione scientifica è confermata da Francesco Cinelli, professore del dipartimento di Scienze dell’uomo e dell’ambiente dell’ateneo pisano, e Steven E. Ramberg, direttore del Nurc, il centro di ricerca sottomarina della Nato di La Spezia.
“Il dipartimento – si legge in una nota dell’Università e del Nurc di La Spezia – sta conducendo una campagna oceanografica nei pressi dell’Isola di Pianosa che vede coinvolti oltre all’Università di Pisa, il Nurc, il Mit (Massachusetts Institute of Technology) e lo Scripps, Institution of Oceanography, ed ha lo scopo principale di verificare la distribuzione e la struttura della prateria di posidonie e di analizzare sistemi di comunicazione acustica fra veicoli robotizzati capaci di navigare autonomamente investigando e caratterizzando i fondali marini’’.
Ma mentre il ministro per l’Ambiente Altero Matteoli dice che “sta vigilando’’, il ministero ha fatto posizionare barriere galleggianti intorno allo scafo e davanti alla costa “per scongiurare ogni rischio di inquinamento’’. E questo fa aumentare i dubbi.
I Verdi, con il deputato Marco Lion, respingono la verità ufficiale osservando che “si sa tutto sulla posidonia’’, e ipotizzano “rischi di esperimenti in corso’’. Ermete Realacci di Legambiente chiede al governo “immediati chiarimenti’’ e “se ci sono rischi’’.
Tre deputati Ds, Mussi, Pisa e Calzolaio, interrogano su rischi, tempi e modalità di recupero della nave, mentre il responsabile mare di Legambiente, Sebastiano Venneri, afferma che “la nave della Nato non studiava la posidonia” bensì “testava raffinatissimi robot subacquei realizzati negli Usa’’; dunque “siamo di fronte ad una militarizzazione dell’ isola’’.
Si erano anche diffuse voci su possibili esperimenti con piccoli siluri, addirittura mini missili, ma poi è arrivata la nota dell’ Università. Ed anche la Regione Toscana, per bocca del presidente Claudio Martini, chiede al governo di “chiarire i reali contorni della missione dell’ Alliance’’ e la garanzia del rispetto delle eccezionali caratteristiche naturalistiche dell’arcipelago.

http://www.voce.com.ve/2005/07/13441/pianosa-il-mistero-della-nave-nato/

NURC: http://www.nurc.nato.int/index.htm

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 13:13  Aggiornato: 16/3/2012 13:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa
La frase che ho citato io mi sembra più importante ai fini di decifrare cosa volesse dire l'autrice, infatti il riferimento ai passeggeri russi non sconvolti può essere interpretato in molti modi che non riconducono necessariamente a un naufragio VOLUTO
I russi potevano essere non sorpresi perchè il naufragio pur non essendo voluto era prevedibile che potesse accadere il che non significa lanciare la nave volutamente contro gli scogli
Se lancio il mio ricognitore a bassa quota per spiare il territorio nemico non è che voglio suicidarmi, ma c'è una probabilità che mi schianti al suolo o sia abbattuto

vuotorosso
Inviato: 16/3/2012 13:14  Aggiornato: 16/3/2012 13:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Quindi se dal passaggio evidenziato da Fabrizio70 si potesse dedurre che il naufragio sia stato volontario, si puó considerare "movente" Schettino autore del danno alla Costa per favorire MSC? (di cui poi sullo yacht i due personaggi sono ... soci?)

?

EDIT
Citazione:
Mentre tanti si gettano in mare, durante gli attimi di panico che segneranno per sempre la loro vita, nei minuti tragici in cui c'e' chi perde la vita intrappolato in cabina o perche' cede il suo posto sui mezzi di salvataggio ad anziani e bambini, i signori dei rubli non incontrano difficolta' a trovare posto e a salire tutti insieme sui primi mezzi in partenza. Quasi che qualcuno fra loro, in precedenza, fosse gia' preparato ad una simile eventualita'.

Mah, qualcuno dovrá esser stato per forza il primo no?
Sono davvero stati loro i primi a lasciare la nave?
Magari é una questione di prontezza, piuttosto che di prepotenza, oopure di favoritismo "comprato".

Fino a qui vedo ancora il tutto come un articolo da vendere basato sull'intrigo, con o senza seconda parte - che non andró a comprare di sicuro.

Pyter, credo sia il nome vero dell'autrice, cosi come quello della tizia che studia le tempeste solari mi pare, Littlestorm, comparso qualche giorno fa.

Farvatus
Inviato: 16/3/2012 14:09  Aggiornato: 16/3/2012 14:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/4/2005
Da: Torino
Inviati: 220
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Interessante Teoria... Peccato che alla mafia russa non sia venuto in mente di montare le ali sulla Concordia e farla schiantara sul Pirellone. Perchè gli eventi che si manifestano non possono mai essere proprio nel modo in cui si manifestano, ma devono SEMPRE avere un retroscena che guarda caso tende sempre a razionalizzare un evento che per la sua assurdità resta psicologicamente indigeribile a un umanità educata allo scentismo e quindi come osservava Lacan ad un conseguente atteggiamento paranoico.

"In un certo senso tutto il nostro universo è tempo, è irreversibilità. Però il tempo emerge da una realtà eterna che è il vuoto." Ilya Prigogine
perspicace
Inviato: 16/3/2012 14:49  Aggiornato: 16/3/2012 14:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Secondo me questa storia serve solo a mettere ombra sulle responsabilità dei vertici Costa e sopratutto di Fincantieri, i blackout già dimostrati avvenuti su tutte e tre le gemelle, sono il segno di chiare responsabilità dei vertici.

"La Fincantieri - Cantieri Navali Italiani S.p.A. è uno dei più importanti complessi cantieristici navali d'Europa e del mondo: azienda pubblica italiana, già di proprietà dell'IRI, è oggi controllata da Fintecna, finanziaria del Ministero dell'Economia."

Il classico scarica barile, se la colpa è di Schettino o dei Russi non può essere dei vertici Italiani.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Davide71
Inviato: 16/3/2012 15:05  Aggiornato: 16/3/2012 15:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Ciao a tutti:

poteva risparmiarsi tutta la tiri tera sulla penetrazione della mafia russa e spiegarci dove voleva arrivare. In ogni caso non posso pensare che Schettino abbia affondato la nave di proposito. Dopo di ché, se invece di un "inchino" sbagliato si sia trattato di un pacco da consegnare la cosa non cambia di molto. Non faccio fatica a credere che vi sia molta economia illegale dentro le navi da crociera.
Oddio! Se poi si venisse a scoprire che il magistrato queste cose le conosce ma fa finta di niente la faccenda potrebbe diventare inquietante...

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
sitchinite
Inviato: 16/3/2012 15:06  Aggiornato: 16/3/2012 15:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: Costa Concordia - la pista russa
L' argomento concordia mi sa che diventerà il nuovo 'berlusconi', sul quale tutti scriveranno di tutto per spizzicare un po' di notorietà...
Mo é il turno di Pennarola...

ma non inizia bene...


"La “moldava”, cosi' come da tutti e' stata ormai definita benche' sia rumena"

carissima Pennarola, Dumnica é nata a
COJUSNA , nello Straseni, Moldavia.

FONTE

Come molte moldave gode di doppia nazionalità, moldava e romena.

quando c' é una tragedia ci deve sempre essere l' avvoltoio di turno che ci vede la 'pista segreta'. Ma almeno facesse i compiti.

Se questo é il livello delle ricerche che fa la Pennarola immagino l' attendibilità delle altre informazioni.

vuotorosso
Inviato: 16/3/2012 15:10  Aggiornato: 16/3/2012 15:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 2464
 Re: Costa Concordia - la pista russa
EDIT
Autorimosso

Scusate ho sbagliato .

sitchinite
Inviato: 16/3/2012 15:12  Aggiornato: 16/3/2012 15:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Fabrizio70:

"In effetti senza l'articolo completo non si capisce dove l'autrice voglia parare "

non ha importanza dove vuole andare a parare...
prima é venuta fuori la pista dell' intervento massonico, poi si é data la colpa a una donna che solo per essere bionda e straniera é diventata la baldracca che ha fatto schiantare la nave (e alla quale nessuno ha mai chiesto scusa tranne Il corriere della sera)... mo é il turno della pista russa...

tutto purchè si scriva nei blog e si venda qualche copia in più...
del resto, come scrive la giornalista:

"PROSEGUE NELL'EDIZIONE CARTACEA, IN EDICOLA"

aggiungo io: "a 90centesimi a copia, che non fanno mai male"

Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 15:14  Aggiornato: 16/3/2012 15:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Però sono due le cose:
o questa moldava è una baldracca come dice sitchinite oppure è altro
ma qualcosa deve pur essere

matteog
Inviato: 16/3/2012 15:23  Aggiornato: 16/3/2012 15:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/9/2009
Da: Roma
Inviati: 966
 Re: Costa Concordia - la pista russa
quoto fefochip

tanta carne al fuoco ma nessuna prova e nessun legame logico o motivazione

Matteo

"Cercare il complotto è sano, trovarlo dappertutto è follia." M. Galante
Giano
Inviato: 16/3/2012 15:27  Aggiornato: 16/3/2012 15:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/3/2011
Da:
Inviati: 1424
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Dall'articolo Citazione:
C'era qualcuno che doveva calarsi in mare velocemente dalla nave e raggiungere l'isola, o qualcosa da sganciare nell'area marina degli scogli ad essa limitrofi?


Un tuffo da quell’altezza da una nave che fa 15 nodi, in inverno, di notte.
Difficile da credere.
Anche la possibilità che avessero qualcosa da recapitare a riva è possibile ma
è sempre il metodo che va contro la logica. Sarebbe bastato un galleggiante attaccato al pacco,
come nella migliore tradizione del traffico clandestino.
Sempre che non si voglia credere ad un lancio da mano a mano tra la nave
e qualcuno appollaiato alle scole. In questo caso non ci vogliono i russi, servono i campioni del super bowl.

Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 15:29  Aggiornato: 16/3/2012 15:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa

Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 15:30  Aggiornato: 16/3/2012 15:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa

Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 15:34  Aggiornato: 16/3/2012 15:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa
I colleghi:
"Della Rasa non aveva mai dato segni di squilibrio e col comandante Castaldi aveva un buon rapporto"
Il classico capro espiatorio, l'Oswald di turno, uno non mostra minimamente segni di malessere psichico e poi si alza una notte e ammazza il suo comandante col quale aveva buoni rapporti tanto da vedere con lui la partita poche ore prima di ammazzarlo
Tutto assolutamente nella normalità

Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 15:36  Aggiornato: 16/3/2012 15:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa
L'equipaggio formato da 17 persone, delle quali quattro italiani e gli altri RUSSI E LITUANI
Ancora una coincidenza

Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 15:38  Aggiornato: 16/3/2012 15:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Capro espiatorio si fa per dire visto che è stato ASSOLTO!!! http://www.positanonews.it/articoli/38728/piano_di_sorrento_omicidio_castaldi_assolto_della_rasa.html

Incapace di intendere e di volere? E perchè lui sì e la Franzoni no? Misteri italiani

Ma61cog
Inviato: 16/3/2012 15:41  Aggiornato: 16/3/2012 15:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/3/2012
Da:
Inviati: 56
 Re: Costa Concordia - la pista russa
E se qualcuno invece e al contrario di ciò che pensa l'autrice dell'articolo avesse veramente voluto affondare la nave? E qualcosa con essa? Il recupero del pc potrebbe allora essere dovuto semplicemente al fatto che Schettino se l'era dimenticato
A ogni modo la faccenda del cognato è troppo sospetta

Davide71
Inviato: 16/3/2012 16:42  Aggiornato: 16/3/2012 16:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Visto che Massimo ha chiesto cosa ne pensavamo io in sintesi rispondo:

la "pista russa" è plausibile. in effetti più dell'"inchino".

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Pyter
Inviato: 16/3/2012 16:48  Aggiornato: 16/3/2012 17:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Costa Concordia - la pista russa
giano:
Un tuffo da quell’altezza da una nave che fa 15 nodi, in inverno, di notte. Difficile da credere.

E con gli scogli sotto.

edit

Poi c'è un altro fatto che dà da pensare.
Ci sonp 25 morti, sette dispersi.
Il pericolo è che possano trovare un altro morto che non risulti nell'elenco, alimentando le coincidenze..

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Silver
Inviato: 16/3/2012 17:07  Aggiornato: 16/3/2012 17:07
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Avevo letto da un'altra parte della pista russa anche se non in maniera più approfondita.

Considerato che io non sono mai stato per la tesi della colpa di Schettino, la cosa non mi stupisce affatto.
Per quanto ancora nulla è conosciuto nei dettagli, trova sempre più concretezza il fatto che l'affondamento non sia casuale ma attentamente pianificato.

A prescindere che i mandanti siano rosacrociani o russi.


Sempre gli stessi schemi, sempre i soliti muri di gomma, sempre questi atteggiamenti illogici anche da parte dei presunti colpevoli, sempre i soliti misteri.

Tutto questo non può essere generato dal fato, ma un vero e proprio modus operandi che ha raggiunto ormai un certo grado di esperienza e sofisticazione.

LoneWolf58
Inviato: 16/3/2012 17:43  Aggiornato: 16/3/2012 17:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Citazione:
C'e' qualcosa che non torna nelle ricostruzioni sul naufragio. Quello che il comandante Schettino fin da subito non riesce a spiegare e' il motivo, forse inconfessabile, che lo porto' quella notte a dirigere la “sua” nave a tutta velocita' contro scogli che lui stesso conosceva a memoria. Chi o che cosa lo spinsero a salire in plancia per la manovra “kamikaze”? Smentita clamorosamente la versione dell'“inchino”, vengono a galla fatti e personaggi che conducono tutti in Russia.
Già il "comandante Schettino" non lo riesce a spiegare... primo passo verso la "momentanea incapacità" tanto non la si nega a nessuno.

Una sola domanda chi avrebbe smentito il famoso inchino?... per il resto ho letto romanzi migliori.

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Elius
Inviato: 16/3/2012 17:46  Aggiornato: 16/3/2012 17:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/5/2011
Da:
Inviati: 136
 Re: Costa Concordia - la pista russa
altro OT, ma qualcosa di grosso in Africa succederà presto presto:


Clooney arrestato a Washington Protestava all'ambasciata sudanese


"(AGI) - Washington, 16 mar. - La polizia di Washington ha fermato George Clooney durante una manifestazione di protesta inscenata di fronte all'ambasciata del Sudan. Lo riferisce la Cnn. Mercoledi' l'attore aveva parlato di fronte al Congresso di una "campagna di morte" in corso nel Paese africano. Clooney ha ottenuto che Barack Obama faccia pressioni sul presidente cinese Hu Jintao, sostenitore del sudanese Omar el Bashir. I due leader si vedranno il 26 e il 27 marzo a Seul in Corea del Sud. Clooney, e' tornato da poco dall Sud Kordofan, una delle regioni contese tra Sudan e Sud Sudan, dove sono in corso da mesi violenti combattimenti tra le truppe di Khartoum e le forze di Juba. "

dopo Phony 2012, arriva Clooney e il suo caro Sudan, che guardacaso sono proprio vicini come paesi.

non che ci volesse Nostradamus per capire che lo scontro tra usa e cina sarebbe stato in quella zona del pianeta, ma queste mi sembrano le prime mosse per un supporto popolare....

superanima
Inviato: 16/3/2012 18:49  Aggiornato: 16/3/2012 18:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Sicuramente questo articolo di Rita Pennarola, che già conoscevo, è più sensato della versione ufficiale del comandante brillo che prende il timone per fare lo sborone con la strappona dell'est imbarcata clandestinamente.
Insomma, un errore di rotta di quel genere con i gps è impossibile, a me è sembrato subito evidente che quella rotta, peraltro differente da quella dell'inchino, è stata voluta.

noalgregge
Inviato: 16/3/2012 18:57  Aggiornato: 16/3/2012 19:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/10/2010
Da:
Inviati: 307
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Nel mio piccolo e nella mia ignoranza continuo a pensare che sia un messaggio dell'élite per l'élite.

"Non troverai mai la verità se non sei disposto ad accettare anche ciò che non ti aspetti." Eraclito
sono_io
Inviato: 16/3/2012 19:00  Aggiornato: 16/3/2012 19:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/11/2008
Da:
Inviati: 73
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Mi pare un articolo fazioso, pieno di preconcetti e senza riferimenti accertabili. Sinceramente poco credibile.
Ma cercando di ascoltare comunque trovo una possibile conferma nella presenza di una nave della guardia di finanza (la prima a raggiungere la Costa in affondamento in pochi minuti provenendo da sud). Cercava forse il sub lanciatosi sugli scogli in una notte invernale da una nave a 15nodi? Sarà riuscita ad intercettarlo prima che raggiungesse l' isola del giglio, centro nevralgico della mafia russa anti-europea?
O forse Schettino lo ha volutamente schiacciato fra la roccia e lo scafo salvando il mondo dal dominio della SPECTRE?

sitchinite
Inviato: 16/3/2012 19:16  Aggiornato: 16/3/2012 19:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Davide71:

la "pista russa" è plausibile. in effetti più dell'"inchino".

e perchè?
L' inchino era una pratica usuale in quella zona e non solo...
lo stesso schettino ne aveva eseguiti negli anni precedenti, tanto da ricevere un elogio pubblico sula pagina facebook da parte di Costa Crociere..

http://www.gqitalia.it/viral-news/articles/2012/gennaio/costa-crociere-esaltava-schettino-su-facebook-per-inchino-a-procida-post-rimosso-e-poi-rimesso-on-line#.Tz5_xPPveNw.facebook

e questa'giornalista' ci scrive che non aveva interesse turistico??

sitchinite
Inviato: 16/3/2012 19:17  Aggiornato: 16/3/2012 19:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/6/2007
Da: Roma - Pomezia
Inviati: 3270
 Re: Costa Concordia - la pista russa
superanima


è più sensato della versione ufficiale del comandante brillo che prende il timone per fare lo sborone con la strappona dell'est imbarcata clandestinamente.


infatti non é quella la versione ufficiale.

ilGranchio
Inviato: 16/3/2012 22:31  Aggiornato: 16/3/2012 22:31
So tutto
Iscritto: 12/1/2011
Da:
Inviati: 30
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Mi spiace ma questa pista russa mi sembra ridicola e offensiva. L'articolo sembra cercare a tutti i costi un mistero che, se c'è, parla italiano. E l'idea de "lo scopriremo nella prossima puntata" peggiora le cose...

phobos
Inviato: 17/3/2012 4:04  Aggiornato: 17/3/2012 4:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/9/2006
Da:
Inviati: 224
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Lasciando perdere l'articolo della Pennarola, che anche a me sembra poco credibile, c'è da sottolineare però che l'altro giorno, sul canale DMAX del digitale terrestre, è andato in onda uno speciale sul disastro della Costa Concordia, realizzato in collaborazione con i super-esperti della Massachusetts Maritime Academy, che non sono proprio gli ultimi arrivati:

http://www.maritime.edu/
http://www.maritime.edu/index.cfm?pg=4277

A detta di tutti gli esperti della MMA, l'incidente della Costa Concordia è assolutamente folle, tanto che per trovare qualcosa di simile bisogna tornare indietro sino ai tempi del Titanic; solo che, da allora, le navi da crociera hanno subito una tale evoluzione, sia in termini strutturali, sia in termini di strumentazione, che ormai un evento del genere appare impossibile.

Come hanno rilevato gli esperti della MMA attraverso i dati ufficiali dell'Automatic Identification System (AIS), non solo Schettino decide di puntare sugli scogli, ma fa anche lanciare la nave in forte accelerazione passando da pochi nodi a quasi 17 nodi (circa 30 Km/h); una simile velocità è normalissima in mare aperto, ma in una zona ricca di scogli è un autentico suicidio in quanto la nave non è in grado di rispondere prontamente ai cambi repentini di rotta.

Il punto è proprio questo: Schettino toglie il pilota automatico, punta sugli scogli e lancia la nave in forte accelerazione, quasi a volersi assicurare che lo schianto sia inevitabile. Come è spiegabile un comportamento del genere?

superava
Inviato: 17/3/2012 4:22  Aggiornato: 17/3/2012 4:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/8/2008
Da: Riolo Terme
Inviati: 416
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Un'articolo che cerca di far luce su questo caso...bisognerebbe vedere anche la seconda parte

PikeBishop
Inviato: 17/3/2012 6:10  Aggiornato: 17/3/2012 6:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Citazione:
Ho pensato di sottoporre l'articolo agli utenti di luogocomune prima di rispondere.

Pennaroli.

Le roman-feuilleton "Fantomas et la Cote-Croisieres", une operation publicitaire: du raconter de la merde, n'importe quoi...

PS

Se vuoi puoi riportare integralmente il mio dotto commento.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
McOrion
Inviato: 17/3/2012 9:47  Aggiornato: 17/3/2012 9:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/2/2010
Da: Etna
Inviati: 97
 Re: Costa Concordia - la pista russa
L'articolo, mozzato, non dimentichiamolo, unisce una serie di circostanze ma difetta della 'mancanza di movente'.

E'uno scenario più o meno probabile che ha le sue lacune come molti hanno evidenziato.

17 nodi sono un problema solo se pensi di stare andando contro degli scogli ma delle due l'una

1) non pensi affatto che prenderai uno scoglio allora se puoi vai anche a 20 nodi
2) pensi che prenderai uno scoglio allora o non fai del tutto la manovra o la fai a 20 nodi, se puoi, proprio per massimizzare i danni

Insomma o incidente per superficialità o disastro deliberato. Non è chiara la posizione dell'articolista in merito.

McOrion

Jurij
Inviato: 17/3/2012 10:29  Aggiornato: 17/3/2012 10:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Ma61cog
Citazione:
Capro espiatorio si fa per dire visto che è stato ASSOLTO!!! http://www.positanonews.it/articoli/38728/piano_di_sorrento_omicidio_castaldi_assolto_della_rasa.html

Incapace di intendere e di volere? E perchè lui sì e la Franzoni no? Misteri italiani

Premetto che vado un po’ OT, ma permettetemi un paio di considerazioni.

Non capisco perché in questi casi la persona viene internata solo per 10 anni e non a vita in una specie di “ergastolo comprensivo”.

Poi ci sarebbe da spiegare come mai un incapace di intendere e volere sia arrivato a certe posizione di responsabilità e soprattutto come ci sia rimasto.
E qui entra anche un discorso di responsabilità di chi ha messo in una certa posizione un tale personaggio.

È un po’ come quando una persona ubriaca uccide.
Non la si condanna più duramente perché si è messa in condizione di minor sicurezza, ma la si condanna più lievemente perché c’è un’attenuante.

A volte temo che questa “comprensione” derivi anche un po’ da una certa tendenza di chi giudica (giudici e giurati), di alzare anche ogni tanto il gomito per evitare il contatto con la realtà.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Silver
Inviato: 17/3/2012 12:55  Aggiornato: 17/3/2012 12:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: Costa Concordia - la pista russa
E' notevole leggere una quantità così alta di commenti in stile: "non se lo possono essere fatti da soli..."

Rekit1
Inviato: 17/3/2012 13:27  Aggiornato: 17/3/2012 13:27
So tutto
Iscritto: 17/3/2012
Da:
Inviati: 1
 Re: Costa Concordia - la pista russa
io l'ho ascoltato in diretta una settimanella fa, qui l'audio della trasmissione di radio IES con le voci delle giornaliste Pennarola e dell'altra della quale mi sfugge il nome in questo momento...buon ascolto.

http://www.youtube.com/watch?v=n3CyGY2lqdk&feature=plcp&context=C4836800VDvjVQa1PpcFOhauKNDufTUT6e8pxMkfFVFSxSyOguxNI%3D


http://www.youtube.com/watch?v=Pl4RxNdefvU&feature=plcp&context=C44c9dc3VDvjVQa1PpcFOhauKNDufTUQarDWxZgQBwj5vAKYIXmWM%3D


http://www.youtube.com/watch?v=wUdYyRJR8Kc&feature=plcp&context=C48bbdb5VDvjVQa1PpcFOhauKNDufTUeFJvOovQqWi9L9Z_pqMZ3Y=


L'intervista radiofonica e' molto meglio dell'articolo a mio modesto parere...

Jurij
Inviato: 17/3/2012 13:32  Aggiornato: 17/3/2012 13:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: Costa Concordia - la pista russa
superanima
Citazione:
Sicuramente questo articolo ….è più sensato della versione ufficiale del comandante brillo che prende il timone per fare lo sborone con la strappona dell'est imbarcata clandestinamente.

Concordo con te, siamo ad un punto dove qualsiasi cosa è sempre più convincente della barzelletta ufficiale.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
bluorange
Inviato: 17/3/2012 13:58  Aggiornato: 17/3/2012 13:58
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/12/2009
Da: Bologna
Inviati: 65
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Interessante articolo, anche se non riesco a capire, perchè si è dovuto ricorrere all'affondamento della nave?

incredulo
Inviato: 17/3/2012 14:29  Aggiornato: 17/3/2012 14:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Sinceramente questo articolo non rivela elementi nuovi significativi a quello che già si sapeva.

Solleva solo dei dubbi legittimi, che erano già stati ampiamente dibattuti nell'accesissimo articolo sul naufragio proprio qui su L.C.

La velocità eccessiva, la professionalità di Schettino, il ruolo della "moldava", il computer "messo al sicuro", l'impossibilità per l'orario e la stagione, di effettuare l'"inchino", la telefonata "finta" di DeFalco allo stesso capitano con il famoso:"Torni a bordo cazzo!!".

Si ipotizza una matrice russa della sciagura per coprire "traffici" loschi, usualmente effettuati proprio sulle navi da crociera.

Ma anche questa tesi viene proposta con: "si pensa", è ragionevole pensare che, visto l'atteggiamento dei russi sulle scialuppe già "sapevano".

Insomma un trionfo di congetture senza uno straccio di prova, una sequela di ragionamenti costruiti sull'acqua, un nulla anche malcostruito.

I dubbi che le cose siano andate in tutt'altro modo da quello "accettato" dal sentire comune è più di una sensazione ma tale rimane anche dopo quest'articolo e queste "rivelazioni".

Saluti

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
baciccio
Inviato: 17/3/2012 15:22  Aggiornato: 17/3/2012 20:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/1/2006
Da: Genova
Inviati: 536
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Citazione:
C'e' qualcosa che non torna nelle ricostruzioni sul naufragio. Quello che il comandante Schettino fin da subito non riesce a spiegare e' il motivo, forse inconfessabile, che lo porto' quella notte a dirigere la “sua” nave a tutta velocita' contro scogli che lui stesso conosceva a memoria. Chi o che cosa lo spinsero a salire in plancia per la manovra “kamikaze”? Smentita clamorosamente la versione dell'“inchino”, vengono a galla fatti e personaggi che conducono tutti in Russia.

Già le poche righe iniziali dell'articolo sono indicative di ciò che seguirà: un romanzo d'avventure crocieristiche.
Meglio,allora,- se il genere interessa,- molto meglio il romanzo di Heinz G. KonsaliK:"Complotto d'alto bordo".
Rizzoli-dicembre 1988. Un capolavoro!
Letto l'estate scorsa e caldamete consigliato agli utenti logocomunesi.

socratiko
Inviato: 17/3/2012 20:27  Aggiornato: 17/3/2012 20:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/4/2010
Da:
Inviati: 105
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Smentita clamorosamente la versione dell'“inchino”, vengono a galla fatti e personaggi che conducono tutti in Russia.

SMENTITA DA CHE? dal fatto che fosse irrazionale e inutile?
che argomentazione del cavolo è? quanti atti irrazionali e inutili e a posteriori, solo a posteriori, disastrosi vengono compiuti ovunque ogni giorno?

Dai, se parliamo di dimostrare o smentire una tesi, questa NON è stata affatto smentita dai quattro avverbi citati.

Il comandante, e' stato accertato dalle perizie, era sobrio e non faceva uso di stupefacenti

non è stato accertato un bel niente, perchè le analisi le hanno fatte decine di giorni dopo e non nelle poche ore necessarie alla rilevazione del tasso alcolico.
E parecchi testimoni hanno detto d'averlo visto bere a tavola.

E quindi, niente anche qui.

IN ULTIMIS, ma che razza di argomento è dire: magari voleva sbarcare qualcuno o qualcosa?? E hai bisogno di portare un mostro da centomila tonnellate a 20 metri dagli scogli? Non esistono più le lance e i canotti? Una barchetta a vela? un pedalò del cazzo?

Con tutti i poteri e le mafie che tirate in ballo, pensate DAVVERO che questa ipotesi sia più difendibile di un capitano cazzone, arrogante e non nuovo ai giochetti con le navi, che ben carburato dal vino e dalla passera fa lo splendido (come aveva già fatto altre volte) e gli va male?

Dai siamo seri, vi prego...

Cassandra
Inviato: 17/3/2012 20:37  Aggiornato: 17/3/2012 20:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Costa Concordia - la pista russa
Questa cosa dei russi è interessante. Ad esempio, cosa c'è di meglio di un casinò galleggiante per riciclare denaro sporco? Magari la Costa sapeva benissimo, o peggio inciucia con la mafia russa. Non mi stupirebbe affatto, molte grandi compagnie trafficano coi fondi neri e con le mafie.

Per il resto: l'"inchino" è una cazzata immane, a Gennaio di notte e con 4 isolani a guardare, nonché l'isola al buio e quindi niente da vedere manco per i passeggeri.

La cosa più sospetta, sospettissima, inspiegabile direi, non è tanto lo scontro sullo scoglio quanto il silenzio di un'ora, e poi la fuga stupidissima del comandante con tanto di balbettamenti e senza fornire alcuna scusa, neppure una scusa implausibile.

Perché è scappato Schettino, e non è voluto risalire sulla nave manco coi metaforici fucili puntati contro, e non ha saputo spiegare perché?
La "paura" non sta in piedi, cavolo, erano a 3 metri da riva...

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
Pyter
Inviato: 18/3/2012 21:45  Aggiornato: 18/3/2012 21:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Costa Concordia - la pista russa
18/03/2012 - Sull'incidente del mercantile Hc Rubina, battente bandiera Antigua Barbuda, che ieri sera si è incagliato sugli scogli nel mare antistante il rione Ganzirri a Messina sono state aperte due inchieste, una della Procura l'altra della Guardia Costiera.


Nave incagliata Messina


Ormai vanno a spiaggiarsi come le balene.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)

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