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news internazionali : Un suicidio al giorno
Inviato da Redazione il 11/6/2012 3:40:00 (7359 letture)

di Marco Cedolin

Anche se con un ritmo ancora inferiore rispetto a quello dei lavoratori italiani, sembra che anche i soldati americani stiano scegliendo con frequenza sempre più allarmante la strada del suicidio, come rimedio ultimo alle proprie pene.

Nei primi 155 giorni dell'anno, 154 militari americani (al ritmo di uno al giorno) si sono infatti tolti la vita, facendo si che nello stesso periodo gli USA abbiano perso a causa dei suicidi il doppio dei soldati che sono caduti sul campo di battaglia negli scontri con i talebani.

I funzionari americani, coadiuvati da folte schiere di psichiatri, psicologi, tuttologi e luminari assortiti, si stanno arrampicando sui vetri nel tentativo di fornire una qualche spiegazione al Pentagono che appare molto preoccupato per quanto sta accadendo.

Gli esperti imputano questa vera e propria epidemia di suicidi a tutta una serie di problemi ...


... che spaziano dalla "paura del fronte", all'abuso di farmaci, allo stress prolungato, alla crisi economica americana, agli stress post traumatici e alla difficoltà riscontrata dai militari nel riuscire a reinserirsi all'interno della società civile.

Tutte motivazioni plausibili, ma assolutamente inadeguate quando si tratta di spiegare una strage di queste proporzioni. Un esercito che perde a causa dei suicidi il doppio dei soldati caduti in battaglia, è senza dubbio un esercito profondamente malato, affetto da una malattia ben più grave di quella che gli esperti hanno tentato di sviscerare, attraverso luoghi comuni che tutto sommato appartengono a qualunque militare ed a qualunque esercito.

Forse la spiegazione, o almeno parte di essa, può venire ricondotta alla sistematica pratica dello sterminio di massa, avente spesso per oggetto donne e bambini, di cui l'esercito americano si rende regolarmente protagonista, attraverso i suoi soldati, molto spesso indotti a compiere le carneficine sotto l'effetto di droghe sintetiche, il cui uso è imposto d'imperio ai militari. Unitamente al fatto che generalmente i soldati di primo pelo arrivano al fronte con prospettive assai differenti da quella di sparare addosso ai civili inermi, mentre i veterani si ritrovano dopo qualche anno con la mente sconvolta dall'assunzione delle droghe e da una sovrastruttura di cinismo che nasconde abissi di vuoto esistenziale.

In buona sostanza, là dove non riescono ad arrivare i talebani, riesce comunque ad incidere un "nemico" ben più subdolo, assolutamente invulnerabile ai droni ed a qualsivoglia armamento di nuova generazione. Il Pentagono, già profondamente in difficoltà nel fronteggiare i primi, potrebbe trovarsi ancora più in ambascie qualora i suicidi continuino ad aumentare, e tutto lascia pensare che nonostante i simposi degli psicologi il fenomeno continui ad allargarsi.

Marco Cedolin



Le statistiche più recenti, confrontate con quelle degli anni prececenti.
Circa la metà dei suicidi del 2012 sono tutti nell'esercito (army).

http://ilcorrosivo.blogspot.com/
http://marcocedolin.blogspot.com/
http://ariachetira.blogspot.com/

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Jurij
Inviato: 11/6/2012 6:47  Aggiornato: 11/6/2012 6:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
… da una sovrastruttura di cinismo che nasconde abissi di vuoto esistenziale.

Questo non vale purtroppo solo per i militari usa… si adatta bene a molti altri casi :o(

Citazione:
Circa la metà dei suicidi del 2012 sono tutti nell'esercito (army).

Scusate ma l’army non sarebbe la fanteria, la cosiddetta “carne da macello”?

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Calvero
Inviato: 11/6/2012 6:48  Aggiornato: 11/6/2012 8:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Un suicidio al giorno
____________________
___________________
_______________

Ho una poesia:

Cortocircuito

l'automobile a benzina
l'uomo ad amore,
fateglielo dimenticare, non solo ci crederà,
riuscirà pure a dirvi che non lo sapeva

ai suoi amici
e ai suoi figli
ai suoi compagni
al suo nemico

Mentire ...
al mondo intero è possibile
... e a sé stessi con ardore

a ingannare per dovere
a eliminare per non sapere

poi un giorno ti ricordi
cosa in fondo in te si muove

rallenti .... ... ..
freccia,
accosti

a lato
lì è la strada
forse
a lato
lì è per sempre.

Amici
figli
compagni
nemici
nello specchietto li ritrovi

hai finito di dovere
e cominci a ricordare

amici
figli
compagni
nemici

non più l'odio
ma l'amore
vuole e chiede
ripartire

ma la strada
la sua vita
ora sono .... ... ..
sotto il Sole

ripartire per che cosa
non sento più
né mai me stesso
i nemici i mie amici
i miei figli il mio dolore
i miei compagni
come me

non ritrovo
non ritrovo
non ritrovo più me stesso
e dammi, Dio, è la mia vita
ti prego dammi quel che ho perso
dammi indietro quell'amore
or non posso
no! non posso
io non posso più mentire
io non posso più soffrire

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
DjGiostra
Inviato: 11/6/2012 7:20  Aggiornato: 11/6/2012 7:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/1/2009
Da: Brignano G.D'Adda
Inviati: 5481
 Re: Un suicidio al giorno
@Marco Cedolin:
Citazione:
i soldati di primo pelo arrivano al fronte con prospettive assai differenti da quella di sparare addosso ai civili inermi, mentre i veterani si ritrovano dopo qualche anno con la mente sconvolta dall'assunzione delle droghe e da una sovrastruttura di cinismo che nasconde abissi di vuoto esistenziale.


Per questi ragazzi ni dispiace molto perche' magari si arruolano per
difendere la propria patria e poi si ritrovano coinvolti in questi delitti
efferati contro l'umanita'..
Dovrebbero ribellarsi !!! (Facile a dirsi.. bisognerebbe trovarsi nei loro
panni...)

Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
peonia
Inviato: 11/6/2012 7:58  Aggiornato: 11/6/2012 7:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Un suicidio al giorno
E' terribile che tanti giovani decidano di morire, come già anni fa si era visto, ma vuol dire già qualcosa, ovvero un cambiamento di coscienza che sta avvenendo e ne pagano lo scotto ma lasciano al mondo qualcosa su riflettere ed interrogarsi.

Come già detto, anche i veterani stanno facendosi il mea culpa:
http://www.contropiano.org/it/archivio-news/portale-video/item/9127-vertice-nato-i-veterani-usa-restituiscono-le-medaglie

Non potrà passare liscia al Governo, tutto ciò apre uno scenario futuro sicuramente migliore...

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
peonia
Inviato: 11/6/2012 8:00  Aggiornato: 11/6/2012 8:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Un suicidio al giorno
Calvero, l'hai scritta tu? bella....

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Calvero
Inviato: 11/6/2012 8:23  Aggiornato: 11/6/2012 8:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
bella ...


grazie


Citazione:
Calvero, l'hai scritta tu?


... evidentemente la mattina presto è più attivo il cuore che la mente

Dev'essere, forse, un po così anche la vita...

.. ti svegli come te stesso
dopo che hai sognato nel grembo del Creato;
poi...
driiiin!!
(e tutti i bip bip a seguire)
SVEGLIA
gli impegni
la sacra morale dei risultati,
del dovere,
i compiti

.. e perdi la fanciullezza

Arriva la sera
con più mente
e meno cuore
stanco (tu pensi sia il lavoro, in realtà è perché hai ballato per qualcun'altro, doppia fatica) ...
..poi, già, le soddisfazioni ...

.. sono quelle delle ambizioni del mondo

.. le tue, invece, erano rimaste nel cassetto del Creato
ti addormenti,
sogni e, lì,
torni uomo
ma la fanciullezza ha perso un pezzettino
driiiin!!

ti SVEGLI
ami e ammazzi per conto terzi,
giochi un po di meno,
sempre di meno
fai carriera un po di più
.. so soddisfazioni
mica-cazzi
vuoi mettere ...

Poi un giorno apri il cassetto
quando sei sveglio
e dici stupito
[tra te e te]
«toh! guarda! una poesia!!!! »
e non sai che quella "poesia" ... sei Tu
.. lì, nel creato

..e arriva la sera ...

...........

......

...

[driiiin!!]

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
PikeBishop
Inviato: 11/6/2012 8:49  Aggiornato: 11/6/2012 8:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
Scusate ma l’army non sarebbe la fanteria, la cosiddetta “carne da macello”?

NO. US Army e' qualcosa di diverso da USAAF (aviazione) e da US NAVY (marina). Non implica automaticamente US Infantry (fanteria). Se poi vogliamo vedere chi e' la carne da cannone piu' impiegata ovunque e quanto si suicidano bisognerebbe avere i dati di US Marines Corp (assaltatori di marina, in varie specialita' che possono comprendere anche carri o persino veivoli) che fa parte di US Navy.

Ma il dato piu' interessante e' che pressapoco UN TERZO dei suicidi viene commesso da personale CHE NON E' MAI ANDATO IN ZONA DI OPERAZIONI, un terzo da personale che E' in zona di operazioni, ed il restante terzo da gente che e' tornata dalla zona delle operazioni, perlopiu' un anno dopo il tour o dopo la ferma.

Quindi per ben un terzo dei casi l'analisi di Cedolin non spiega cosa stia accadendo, il che ci fa dubitare la bonta' delle ipotesi dell'articolo pure negli altri due terzi dei casi.
In realta' ipotizzare traumi da combattimento in zone in cui i combattimenti sono episodici e non si ha quasi mai un diretto riscontro dei danni procurati, dove le perdite sono risibili - probabilmente inferiori a quelle sopportate con grande stoicismo nel Grande Raccordo Anulare durante le ultime decadi - e il contatto col "nemico" pressoche' inesistente, e' un tantino azzardato.

Probabilmente istituzioni come l'esercito, per funzionare, hanno bisogno di un nemico vero, morti, sangue, gloria e fanfare. Senza questi elementi il nemico e' all'interno della struttura e miete ugualmente le sue (poche) vittime.

Sarebbe interessante un confronto con dati di altri eserciti, quello italiano, per esempio. Purtroppo in Italia vige un regime liberticida in cui la stampa e' completamente asservita alle autorita' statali, essendo in pratica il "Ministero dell'Informazione Coatta", cosi' che ottenere statistiche e' sempre arduo. Io stesso ho avuto esperienza di conoscenti che si suicidarono quando militari di leva o volontari, ma non ho mai visto un trafiletto su di loro sui rispettivi giornali. Ogni tanto se ne e' parlato, ma non ho mai visto dati ufficiali...

EDIT
Le tendenze suicide vengono trattate come malattie mentali. La Russia sovietica insegna. Ma forse, in fondo, tutti i torti non li hanno: per arruolarsi nell'esercito degli Stati Uniti bisogna essere mentalmente instabili...

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 11/6/2012 8:50  Aggiornato: 11/6/2012 8:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
bella ...

Adesso lo si incoraggia anche...... bastardi dentro.....

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 11/6/2012 8:53  Aggiornato: 11/6/2012 9:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
E' terribile che tanti giovani decidano di morire

Bisognerebbe determinare se fossero mai stati vivi, prima del suicidio.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
PikeBishop
Inviato: 11/6/2012 8:56  Aggiornato: 11/6/2012 8:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
magari si arruolano per difendere la propria patria

Si, e come no. Per difendere La Mamma, l'Orticello, la pastasciutta e l'auto 7000cc turbo dai Saraceni, che li odiano perche' consumano tutto il loro petrolio.

L'unico motivo per cui si si arruola nell'esercito degli USA e', ora come ora, quello economico.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
cibernoid
Inviato: 11/6/2012 10:03  Aggiornato: 11/6/2012 10:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/9/2010
Da:
Inviati: 67
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
L'unico motivo per cui si si arruola nell'esercito degli USA e', ora come ora, quello economico.


Esatto. Oppure per ottenere la cittadinanza (sigh).
Il gioco semplice, oltrechè ben noto: dall'alto della piramide lo stato crea le condizioni di povertà, ignoranza e miseria per cui l'arruolamento diventa l'unica opzione possibile per trovare un impiego. Dopodichè subentrano gli arruolatori che si piazzano davanti alle scuole per fare proseliti e opera di convincimento.
Senonchè tutte le belle promesse si rivelano menzogne di fronte alla tragicità della guerra. I problemi dell'esercito USA sonoin definitiva quelli tipici degli eserciti di aggressione, mossi da motivi vacui e futili, i soldi appunto. Motivi di interessi e non di ideali.
Mentre chi difende la propria terra contro le ingiustizie è sempre motivato a combattere fino alla fine, senza mollare mai.

Kleeves, che cito tranquillamente in quanto ritengo ineccepibile la fondatezza dei suoi studi rispetto all'epilogo della sua esistenza, aveva individuato nettamente l'esercito di terra degli stati uniti come uno tra i più deboli al mondo, sostenuto soltanto da marina ed aviazione, oltrechè dalla tecnologia.

Ermes
Inviato: 11/6/2012 10:25  Aggiornato: 11/6/2012 10:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2005
Da:
Inviati: 44
 Re: Un suicidio al giorno
maligni fino in fondo..!!!!!

E la scala del grafico !?!?

Sertes
Inviato: 11/6/2012 10:51  Aggiornato: 11/6/2012 10:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
Pike ha scritto:
Se poi vogliamo vedere chi e' la carne da cannone piu' impiegata ovunque e quanto si suicidano bisognerebbe avere i dati di US Marines Corp (assaltatori di marina, in varie specialita' che possono comprendere anche carri o persino veivoli) che fa parte di US Navy.


La seconda barretta di ogni istogramma sono i Marines

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
PikeBishop
Inviato: 11/6/2012 11:00  Aggiornato: 11/6/2012 11:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
La seconda barretta di ogni istogramma sono i Marines

Grazie, me l'ero persa, credendo che i marines fossero inclusi nella Navy.

Bisognerebbe sapere quanto sono numerosi i Marines in proporzionalmente agli altri corpi ed avere anche una barretta separata per la fanteria. Comunque mi pare che non ci siano particolari impennate per loro, che sono i piu' utilizzati operativamente, percio' rimango della mia opinione: lo stress da combattimento e' una causa non significativa di questa ondata di suicidi.
Inoltre non ho dati, ma non mi pare che un suicida al giorno si discosti molto da alcune citta' europee, come percentuale di suicidi.

PS
Nel 2008 secondo Wiki i suicidi in USA in generale sono stati 11.8 per 100.000 persone. Che per i 2.000.000 di uomini in servizio attivo o a riposo delle US Armed Forces significa che i civili si suicidano non molto meno, mi pare.

In Francia, dove il vino e' buono, le donne facili, il paese ridente e la cultura diversa, sono stati 16.2, che rende la Douce France problematica come le zone di guerra, senza andare a considerare la Lituania, il posto piu' deprimente del globo dove nel 2009 sono stati 34.1!!!

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
Calvero
Inviato: 11/6/2012 11:01  Aggiornato: 11/6/2012 11:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
Bisognerebbe determinare se fossero mai stati vivi, prima del suicidio.


Verissimo.
E allora bisogna studiarlo dall'inizio l'albero genealogico.
Per coerenza.

Tra un ragazzino A e un suicidio C, di mezzo potrebbe trovarsi il non-vivo B.

Il suicidio in sé non è solo quello di eliminarsi fisicamente, ma anche quello che ti tiene, appunto, come dici tu in non-vita: B. Insomma c'è chi decide per un "Tilt" annichilente e alienante, e chi non decide ma è in qualche modo la coscienza a richiederglielo in un "Tilt" perentorio.

Che poi io il mondo americano non lo conosca direttamente, mette in gioco le differenze di cui parli. Ma l'uomo è tale in ogni paese, mi risulta.

Dal canto mio, per esperienza diretta, in una realtà decisamente più maccheronica, si entra in giochi proporzionatamente più bassi, se pur il gioco è sempre quello.

Si parte dall'arruolamento, quando era decisamente teso come fu il mio, e nell'arco di un mese ne sono "impazziti" TRE nella mia compagnia, si parte con il classico - voglio la mamma, a quello dell'esasperazione e dell'indurimento (in tempo zero) dei concetti di bene e male, finendo per confonderli e, in ultimo, a quel tipo di mutismo "catatonico" ... quello più patetico. Questo prima.

Dopo, cioè negli anni, e questo va a confermare parte delle tue tesi, in mancanza di obiettivi "pompati" durante la formazione, lì, nell'immaginario di un Dovere eroico/patriottico a venire ..di solito si finisce (al 90%) con i comportamenti compulsivi e, non ultime, strane devianze stile (non per sentito dire) scendere una mattina e bersi l'acqua dell'acquario con il mestolo del minestrone, uscire dalla Caserma e sotto un lampione in piena notte, mettersi a sbattere un uovo che, se non li fermi, inventano il moto perpetuo. Tutto, of course, rimane Internòs aiò neanche a striscia la notizia farebbero parlare di certe cosette ...

L'atteggiamento più triste, ma veramente triste, sono quelli che tornano da certe missioni che avendo figli e famiglia, a certe domande sensibili sulla vita umana, parlano - non in Terza, ma in quarta e anche quinta persona (se esiste ) qualcuno che non conoscono, evidendeeeeeemende.

Ma i più, è vero, stanno benissimo. Bella questione, effettivamente.

In fondo, domanda che mi faccio sempre più spesso.
"L'amore per il prossimo": per cosa??

(e questo ovviamente, ancor più secondo le dinamiche del tuo intervento)

Citazione:
Adesso lo si incoraggia anche...... bastardi dentro.....


Spiegati, m'interessa

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
fefochip
Inviato: 11/6/2012 11:27  Aggiornato: 11/6/2012 11:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Un suicidio al giorno
si suicida solo chi ha una coscienza che è tormentata e non ha la forza di andare avanti,chi non ha coscienza non si suiciderà mai .

o sono in molti a essere forti e pochi con una coscienza(o una proporzione tra le due cose) oppure non me lo spiego perche mai sono cosi pochi

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
nessuno
Inviato: 11/6/2012 11:37  Aggiornato: 11/6/2012 11:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/7/2005
Da: Albino (BG) - Bassa Valle Seriana
Inviati: 501
 Re: Un suicidio al giorno
Buongiorno

Un minimo di commento a questo articolo, che ho trovato interessante. Da professionista, quindi con un "taglio" psicologico (psicoanalitico e bioenergetico).

Sono d'accordo con Marco, quando attribuisce la causa dei suicidi agli omicidi di massa (senza virgolette: tali sono, in effetti). Tuttavia, a mio parere, questa è solamente una parte della risposta.

La domanda che dovrebbe essere posta, semmai, è: "perché si suicidano in così pochi?".
In fondo, stiamo parlando di 154 persone su parecchie migliaia. Tutti, siano o meno impegnati sul campo di battaglia, sono testimoni (oculari o per prossimità) di atrocità di ogni genere - perché la guerra non è un pranzo di gala.

Ora, come mai ad alcuni l'orrore provoca questa reazione, mentre alla maggior parte l'orrore quotidiano pare essere indifferente?

Sarei curioso di sentire il vostro parere. Cercando di non dimenticare il fatto che gli esseri umani sono profondamente "situazionali", cioè si comportano in modo diverso a seconda delle situazioni in cui si trovano a vivere.

Due testi che potrebbero, secondo me, aiutare a comprendere (attenzione, comprendere non significa "giustificare"; tanto meno "approvare"): Christopher R. Browing "Uomini comuni. Polizia tedesca e “soluzione finale” in Polonia" e Hanna Arendt: "La banalità del male".

Buona vita
Guglielmo

"Quieremos organizar lo entusiasmo, no la obediencia" - Buenaventura Durruti
PikeBishop
Inviato: 11/6/2012 11:47  Aggiornato: 11/6/2012 11:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Un suicidio al giorno
nessuno, da professionista dovresti essere un po' piu' rigoroso con queste conclusioni.

Prima di tutto, perche' dovrebbero suicidarsi di piu' della gente che non e' in guerra? Nessuno (neanche nessuno ) e' mai arrivato con una risposta soddisfacente alla questione del suicidio. Quindi conclusioni in questo senso sono inopportune.

Secondo, prendi, senza che ce ne sia evidenza, come per buona l'ipotesi che quelli che si suicidano lo facciano per reazione all'"orrore". Di nuovo questa ipotesi non e' confortata da uno straccio di prova, come ho gia' cercato di accennare nei miei precedenti interventi.
In pratica questa gente si suicida piu' o meno nella stessa misura di tutti gli altri nel mondo "civilizzato" e quelli che sono o sono stati in guerra nella stessa identica misura di quelli che non vi sono stati.

A parte che verrebbe da chiedersi "dov'e' il problema, allora?" certamente e' non tanto onesto dare per scontate ipotesi non corroborate da nessuna prova per costruirci sopra ulteriormente, specie se si e' professionisti.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
mangog
Inviato: 11/6/2012 11:49  Aggiornato: 11/6/2012 11:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Un suicidio al giorno
Un modo per diventare cittadino USA è quello di prestare servizio militare ( se non sbaglio ).
Chissà quanti, per insegurie il sogno americano, si sono arruolati.
Per poi accorgersi che il sogno americano ( ovvvero vivere e non sopravvivere nella società borghese ) se non sei bianco roseo si trasforma molte volte in un incubo ( è sempre meglio fare il lavapiatti a casa propria che in casa degli altri )
Fare la guerra per diventare americano e poi rendersi conto che il meglio che ti possa capitare è pulire i cessi in un fast-food porta alla depressione. Che ingrati che sono... Fare di tutto per farsi benvolere, anche amazzare, e dopo finire a lavorare come lavapiatti in un cucina puzzolente ...

hi-speed
Inviato: 11/6/2012 11:53  Aggiornato: 11/6/2012 11:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/12/2004
Da: preda lunga
Inviati: 3211
 Re: Un suicidio al giorno
Non è per caso un pò colpa dei nuovi miracolosi e portentosi antidepressivi legali in circolazione frutto di anni e anni di ricerca?
Quelli che sul bugiardino ti indicano in stampatello che un' effetto collaterale diffuso è il suicidio (così uno li prende volentieri e si calma)?

Hi-speed

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
fefochip
Inviato: 11/6/2012 12:20  Aggiornato: 11/6/2012 12:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Un suicidio al giorno
@ nessuno

se ci fai caso mi sono posto la stessa domanda .

questa la mia ipotesi:
a mio avviso semplicemente diamo per scontato che tutti hanno una coscienza ma l'esperimento milgram (sempre secondo me) mostra che a ben osservare solo in pochi questa coscienza emerge nelle circostanze del test.
quindi ci sono pochi suicidi semplicemente perche c'è poca gente con una coscienza .
se non si ha una coscienza (quella misteriosa parte di noi che ci fa distinguere SOGGETTIVAMENTE il bene dal male) ci si comporta come un animale che è libero dal confrontarsi con le seghe mentali di noi umani.
la coscienza ci fa percepire in maniera esterna dalla nostra singolarità ciò che è giusto e sbagliato (a differenza appunto degli animali ) e quando questa coscienza ci giudica inadeguati per qualche motivo arrivano i dolori.
io direi che essere complici di stermini di massa immotivati fa un po rodere il culo alla coscienza che si incazza e nasce un conflitto con la nostra soggettività.

quindi da un certo punto di vista questi suicidi cosi pochi (in relazione ai numeri) fanno pensare a quante poche persone con una coscienza ci siano .

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Calvero
Inviato: 11/6/2012 12:28  Aggiornato: 11/6/2012 12:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Un suicidio al giorno
Posso concordare senza la minima accondiscendenza, posso obiettare nel momento in cui prendo (oppure presi) atto di come - un imbuto non è e non sarà mai come una strada in salita, ma anche fosse in discesa; compreso forse cosa sto dicendo, è probabile che si potrebbe comprendere come le dinamiche non siano solo nella prospettiva di un ampio respiro generale, quello che la Vita metterebbe di fronte - in ogni caso - in un modo o nell'altro a un tipo di individuo, forse proprio - quel tipo di base (carattere? DNA? ecc. ecc.) - di cui si sta parlando.

Vabbé, mah, boh, chissà e anche un fanculo a questo punto (e pure senza ironia); qualcos'altro gira nell'aria e certe frequenze non sono così paritarie, perché quanto statisticamente le morti portino a dirci che comunque "quell'individuo" ci finirebbe sotto, allo stesso tempo il terreno creato sta amplificando il disagio, cosa questa che, credo, giochi di sponda verso la società ... quindi compresa nel prezzo, quella civile, più di periferia o alto borghese che sia.

Che il punto sia allora, vedere come "nel complesso", se i cari suicidati siano in aumento e di quanto, appunto, al di là delle appartenenze?

Poi, insomma, non si scordi la selezione naturale.
Non è detto che debbano ogni volta per forza arrivare i migliori a buttarti nella Geenna anzitempo.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
NeWorld
Inviato: 11/6/2012 12:30  Aggiornato: 11/6/2012 12:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2011
Da: Around the World
Inviati: 629
 Re: Un suicidio al giorno
"Poiché tutte le volte che quelli delle nazioni che non hanno legge fanno per natura le cose della legge, questi, benché non abbiano legge, sono legge a se stessi. Essi sono i medesimi che dimostrano come la sostanza della legge sia scritta nei loro cuori, mentre la loro coscienza rende testimonianza con loro e, nei loro propri pensieri, sono accusati oppure scusati."
(Romani 2:14, 15) Sacre Scritture

Probabilmente alcuni di loro si rendono conto che c'è qualcosa di profondamente sbagliato in quello che fanno.

"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
czar
Inviato: 11/6/2012 12:38  Aggiornato: 11/6/2012 12:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/2/2009
Da:
Inviati: 313
 Re: Un suicidio al giorno
francamente trovo che tutta questa smania sugli effetti degli orrori della guerra sia più demagogica che altro.
Guerra=orrore, orrore=malessere esistenziale, malessere=suicidio.

Mio nonno materno ha fatto la campagna di Russia con gli alpini ed ha visto orrori inenarrabili, altro che un tenente di complemento in un ufficio di Kabul.

Durante la rotta è stato costretto a guidare sui cadaveri ghiacciati che a -26 si rompevano come ghiaccioli, ha trovato un accampamento attaccato da t 34 dove gli italiani, armati solo di armi leggere sono stati rincorsi fino allo sfinimento per poi essere schiacciati sotto i cingoli da un sadico nemico che non sparò neanche un colpo.
ha visto un ragazzo giovanissimo di cui conosceva il padre (che lo aveva pregato di tenerlo d'occhio), saltare su un ordigno a pochi metri e ha provato a ricomporne il cadavere.

l'altro mio nonno partecipò ai durissimi scontri dello sbarco in sicilia, fatto prigioniero dagli inglesi provò lo sconforto più grande in prigionia a causa delle angherie dei sui compatrioti fascisti (compreso un tentativo di bruciarlo vivo).

Loro ed i loro compagni non pensarono mai al suicidio anzi ho conosciuto poche persone così amanti della vita, eppure alcuni, centinaia di km più indietro, al caldo della patria, dirigenti e burocrati si suicidarono quando la guerra era persa.

Quelli che avevano passato le loro avventure non ebbero nessun problema a sopportare i rigori del dopoguerra, il periodo della resistenza, la miseria, ecc.
secondo me dopo certe esperienze si capisce cosa vuol dire "vivere qui ed ora".

fefochip
Inviato: 11/6/2012 12:41  Aggiornato: 11/6/2012 12:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Un suicidio al giorno
anzi direi, quasi al contrario, che i pochi suicidi sono a causa delle politiche di arruolamento che tutto sommato sono efficaci perche appunto prendono persone tendenzialmente che non si fanno troppe domande e obbediscono.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Calvero
Inviato: 11/6/2012 13:29  Aggiornato: 11/6/2012 13:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Un suicidio al giorno
Scusa, Czar, un saluto al nonno, ci mancherebbe, magari anche al mio che ha mancato quel fatidico pelo quando stava per essere fucilato ...

.. ma tu ci stai parlando di chi ha subito, non di chi ha oltraggiato. Ovviamente all'interno di quei retaggi e di un immaginario collettivo più coeso di oggi. Una consapevolezza ben diversa era nei "loro occhi". E questo ancora è distante dai parametri contemporanei, ove la psicologia dei soldati si basa su ben altre logiche; e anche il contesto in società è distante anni luce dal vivere quotidiano di allora. Ora i contrasti sono "fluorescenti", tanto la differenza è presente tra agi in società e il sangue dove si massacra il gregge da tosare. Non solo, l'informazione, oggi in internet, volente o nolente può darti e ti dà la consapevolezza dei giochi di Potere, quelli che una volta erano ancora in Manichee versioni di MALE versus BENE ... senza tante possibilità di cogliere la visione di insieme di un mondo allora (per i nostri canoni) "arretrato" socio/politicamente. Oggi diciamo che certi esami di coscienza - edit -> sono più probabili, compreso nel prezzo un imperialismo americano che i media solo nei TG riescono a non farsi accapponare la pelle per tanta ipocrisia: poi ci sono i disagi di un "sogno-americano" svelato nella sua fallacia che può sempre fare capolino in maniera nettamente più sensibile rispetto a tempi andati. Eccome.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
complo
Inviato: 11/6/2012 13:51  Aggiornato: 11/6/2012 13:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/10/2005
Da:
Inviati: 2555
 Re: Un suicidio al giorno
Mi sbaglierò ma sono convinto non ci saranno più guerre come in Iraq e Afghanistan.
Mentre tutti guardavano i banchieri la vera ultima lobby "assassina" (ossia che crea guerre per i propri interessi) è stata sorpassata dalla storia e la sua capacità di incidere credo sia finita con quelle due demenziali guerre.....

PikeBishop
Inviato: 11/6/2012 14:07  Aggiornato: 11/6/2012 14:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Un suicidio al giorno
Non e' assolutamente il caso di tirar fuori categorie di difficile identificazione ma pregne di significato ideologico (anche se vuote in quello pratico) come coscienza, oltraggio, e compagnia bella, nobile ed inutile.

Anche perche' e' piuttosto bizzarro che gente con una coscienza piu' sviluppata della media debba obbligatoriamente uccidersi come soluzione preferita dei suoi drammi esistenziali e non, putacaso, sparare agli ufficiali, disertare, cominciare una rivolta, unirsi agli insorti, fare propaganda attiva contro l'arruolamento o sabotare i propri mezzi militari.

Come dire che la coscienza e' un fardello che appesantisce e che rende incapaci di reazione, in pratica.

E' abbastanza evidente che nessuno VERAMENTE creda nella propaganda delle guerre portatrici di liberta', almeno dal Viet-Nam in poi. Fingere di crederci o arrendersi al bi-pensiero e' una tattica per affrontare non quel che si fa ma quel che altri pensano su quel che si fa. Nessun soldato americano veramente ci crede: non sono delle cime, ma se ne avete conosciuto qualcuno saprete che non sono cosi' stupidi come le magliette degli inglesi vorrebbero far credere (I'm with Stupid, quando sono assegnati a unita' miste).

Per capire perche' ci si suicidi in un posto dove la gente non ha un cazzo da pensare - pensano altri per loro - ed una probabilita' vaghissima che lui o i suoi camerati si facciano male se non a seguito di una sbronza selvaggia, bisogna vedere cosa gia' capitava alla Cavalleria degli Stati Uniti in una campagna simile.

E perche' la percentuale di suicidi durante una guerra vera sia inferiore a quella dei civili in tempo di pace, tranne che in guerre dove il nemico non si vede e non ci sono perdite, come durante le Guerre Indiane 1861-65:

Many of the recruits were frontiersmen,fugitives and former soldiers from the Civil War,many of them came from a city background, were poor and uneducated and many were immigrants from Europe especially from Ireland and Germany. (studies show that before the Civil War about 50% of the U.S. army were born in Ireland and 20% born in Germany,from 1865-74 20% from Ireland,12% from Germany). The average age of 1st enlistment was 23 years of age and the term of enlistment was 5 yrs. Salary was poor,just $13 a month. Training was also poor and many of the men were bad horsemen. According to Lt. George wallace's testimony after the defeat at Little Bighorn for example "many of the men had never been on a horse until that campaign and they lost control of their horses when galloping into line".
[...]
In the spring of 1867 Indians increased their attacks in western Kansas and eastern Colorado. The U.S. Army wanted to strike back. The 7th cavalry then took part in what is known as the Hancock campaign. In the summer of 1867 the 7th Cavalry spent much of the summer trying to track down Indians but with little success.

Life for soldiers on the frontier was tough. In the first year of the regiment's existence more then 500 men in the regiment deserted. Food was very poor, hardtack for example (flour and water biscuits) was up to six years old and had to be broken with a hammer to be eaten. Diseases like Cholera and scurvey were common. In one particular 2 year period for example 51 men died of Cholera in the 7th Cavalry and in the same period just 36 were killed by Indians. Many of the men suffered from extreme boredom. Alcohol was also a problem and was a problem as a whole in the U.S. Army on the frontier. 40 men out of every 1000 were hospitalized for alcoholism and that was only those whose drinking had made them unfit for duty. Suicide was another problem,suicide rates reached up to 8% in some regiments.

The only contact the 7th Cavalry made with Indians during the Hancock campaign was with small Indian war parties.


Anche qui nemico inesistente, massacri, e soldati che fanno parte dell'ultima ondata di immigrazione, parecchi incapaci di parlare inglese, come l'unico italiano presente a Little Big Horn.
E anche qui, isolati dal resto del mondo, senza guerra, senza violenza diretta verso qualcuno, ma con tutto l'addestramento per l'omicidio, sembra naturale loro rivolgere le loro armi contro se stessi: essere in caserma e' peggio che essere al fronte orientale, per alcuni.
L'esercito e' piu' che pronto a sostenere perdite massicce come nelle Ardenne: non e' pronto a tenere uomini addestrati (poco e male) ad uccidere ed ad obbedire (molto e subito) con le mani in mano. La noia e le generali condizioni di vita senza senso portano molti all'alcolismo ed al suicidio, in Iraq come nelle praterie dei Sioux.

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
mangog
Inviato: 11/6/2012 14:13  Aggiornato: 11/6/2012 14:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:

Autore: czar Inviato: 11/6/2012 12:38:17

francamente trovo che tutta questa smania sugli effetti degli orrori della guerra sia più demagogica che altro.
Guerra=orrore, orrore=malessere esistenziale, malessere=suicidio.

Mio nonno materno ha fatto la campagna di Russia con gli alpini ed ha visto orrori inenarrabili, altro che un tenente di complemento in un ufficio di Kabul


La guerra è orrore allo stato puro. Perchè continuano a ricordare filo e per segno quello che è successo in tutte le commemorazioni possibili ? Musei i delle armi, musei delle guerre...ma è mai possbile ?
I veterani sono stati così drammaticamente sconvolti dall'esperienza della guerra, ma perchè "vogliono" ricordare a tutti i costi gli orrori che hanno visto ? Lo so che non è possibile resettare la propria memoria.. ma certe commemorazioni e certi discorsi dei veterani sembrano rigurgiti quasi "nostalgici" di orrori senza fine.

toussaint
Inviato: 11/6/2012 14:16  Aggiornato: 11/6/2012 14:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: Un suicidio al giorno
Io non trascurerei un dato, ossia che la violenza è insita nella vita militare a prescindere dal fatto che si sia o meno impiegati in area di operazioni. Dunque, si respira violenza, sopraffazione, autoritarismo in ogni momento della giornata e ti entra così in profondità che una volta fuori dall'esercito non riesci più a scrollarti di dosso l'idea di quel periodo della tua vita vissuto in maniera così disumana. Parlo del maledetto spirito di corpo che ti costringe a condividere con i tuoi simiili una serie di regole di vita che in realtà non appartengono al genere umano e con esse anche i comportamenti conseguenti, che possono essere la strage di civili in guerra oppure la violenza in caserma su un commilitone più giovane o più debole o semplicemente di sesso femminile.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
PikeBishop
Inviato: 11/6/2012 14:30  Aggiornato: 11/6/2012 14:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 1/11/2005
Da: Tavistock Square, Camden, London WC1H, UK
Inviati: 6263
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
certe commemorazioni e certi discorsi dei veterani sembrano rigurgiti quasi "nostalgici" di orrori senza fine.

Certo che sono nostalgici. Erano giovani. Non avevano responsabilita'. Guidavano mezzi che costano milioni. Sfasciavano roba che costa un casino. Potevano comportarsi malissimo senza conseguenze. E sono sopravvissuti.

Alcuni se le vanno persino a cercare le guerre, per quel senso di liberta' selvaggia che danno, simile a quello di guidare una moto in una gara in percorso stradale. Per chi ha visto "I mastini della Guerra" e' qualcosa che e' trasmessa benissimo in una singola inquadratura, quella in cui i mercenari con gli occhi spiritati urlano a squarciagola nel mezzo di un casino di fuoco all'ingresso del compound presidenziale: quello e' il sentimento per cui sono nostalgici!

Il Portico Dipinto Network Nanopublishing
E' dall'uso (mancato) del Congiuntivo, che li riconoscerete.
VIMS
Inviato: 11/6/2012 15:53  Aggiornato: 11/6/2012 15:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/11/2011
Da: Ai piedi del monte
Inviati: 334
 Re: Un suicidio al giorno
Solo una domanda.

Chi ha pubblicato questi dati?

Il dipartimento della difesa (riportato nel grafico)? A che pro? Non è "cattiva pubblicità"?

Oppure mi sono perso qualcosa?

Grazie a chi porterà chiarimenti.

VIMS

La Virtù sta nel mezzo
Pyter
Inviato: 11/6/2012 16:30  Aggiornato: 11/6/2012 16:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Un suicidio al giorno
Il problema è che una volta che non riesci a entrare in politica o nel mondo finanziario, di strade che non portino al suicidio ne restavano, ne restano e sempre di meno ne resteranno.

Così dice la statistica e la statistica è quella che nei tempi moderni più si avvicina allo Spirito Santo.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Calvero
Inviato: 11/6/2012 17:53  Aggiornato: 11/6/2012 17:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Un suicidio al giorno
Capisco (non la parte in inglese) allora, e senza per l'appunto quelle che parrebbero seghe mentali, fermo rimane che ne ho vista di gente "in tempo zero" diventare scema, tra cui quelli che era meglio levargli la Beretta. Due sono le cose: o me la sono inventata oppure diciamo che gli epiloghi rimangono più sul morbido nell'italiota territorio .... ma non per niente quando scrissi - maccheronico - mi riferivo a quelle proporzioni che troverei semplicemente individuabili in un crescendo in situazioni e realtà nettamente più tese. Non credo serva Freud. Non ne ho visti così in un acciaieria, ad esempio, lì però è più divertente - più che uscire di testa, si perdono i polmoni.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
AFrayn
Inviato: 11/6/2012 18:35  Aggiornato: 11/6/2012 18:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/3/2009
Da: Colônia Cecília, Paraná, Brasil
Inviati: 399
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
Così dice la statistica e la statistica è quella che nei tempi moderni più si avvicina allo Spirito Santo.
Quindi la statistica sarebbe connessa a un auto da fé sui generis? Ci può anche stare...

Molṑn labé - Quocunque Jeceris Stabit
Aironeblu
Inviato: 11/6/2012 18:39  Aggiornato: 11/6/2012 18:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: Un suicidio al giorno
Concordo con @Fefochip sul fattore coscienza: mentre la maggioranza degli arruolati e' protetta da un buon livello di superficialita' o cinismo, solo una minoranza ha una coscienza sufficientemente sviluppata da spingere al suicidio.
E per indebolire lo stato di coscienza, oltre le droghe sintetiche citate da Cedolin, ce ne e' anche una dall'aspetto piu' inoocente e naturale, come il FLUORO, che e' largamente addizionato all'acqua dei soldati USA con il pretesto di proteggere i denti dalle carie... in realta' il fluoro e' un elemento fortemente tossico, con cui ci stanno avvelenato da oltre una generazione, che era alla base dei gas nervini come Soman e Sarin, che oltre a causare decalcificazione dei tessuti (e rovinare lo smalto dei denti, porca di quella maiala) provoca perdita di memoria, altera lo stato di coscienza e degenera in tumori e alzehimer.... Cambiate dentifricio!

Aironeblu
Inviato: 11/6/2012 18:42  Aggiornato: 11/6/2012 18:42
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: Un suicidio al giorno
@pike, sei sicuro che le percentuali di suicidio siano le stesse tra civili e militari?

Aironeblu
Inviato: 11/6/2012 18:55  Aggiornato: 11/6/2012 18:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: Un suicidio al giorno
Per sintetizzare , credo che le motivazioni che possano indurre al suicidio nell'esercito possano ricondursi a stati d'animo esasperati dal clima di violenza quotidiana subito in caserma, dal senso di colpa per crimini che si e' costretti a commettere, e dalla profonda delusione per il fallimento delle aspettative con cui il soldato si era arruolato.

Detto cio' provo meno dispiacere per un soldato che si suicida dopo aver realizzato che ha massacrato una famiglia in un paese lontano che per le vittime del suo massacro, vale a dire, speriamo prendano tutti coscienza...

... A quando il suicidio di Donald Rumsfield?

peonia
Inviato: 11/6/2012 19:48  Aggiornato: 11/6/2012 19:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Un suicidio al giorno
non sarei me stessa se non mettessi un O.T......
chiedendo scusa a Marco e Massimo, però mi piace condividerlo con voi, senza dover creare un forum.....magari dopo se vi interessa...

http://www.iconicon.it/blog/2012/06/f-o-collins-smontare-la-matrix/

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
czar
Inviato: 11/6/2012 22:53  Aggiornato: 11/6/2012 22:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/2/2009
Da:
Inviati: 313
 Re: Un suicidio al giorno
@ calvero

sono d'accordo nel distinguere i sentimenti di chi ha subito e quelli di chi ha oltragiato ma siamo sicuri che la distinzione sia così netta ?
Ho conosciuto persone che hanno subito le peggio angherie in guerra ma non dormono a causa del giovane soldato nemico su cui si sono accaniti.

Vittime o carnefici ?
Secondo me un film che chiarisce questo punto è il bellissimo Gran Torino

redribbon
Inviato: 18/6/2012 14:39  Aggiornato: 18/6/2012 14:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/1/2006
Da: Firenze
Inviati: 614
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
Loro ed i loro compagni non pensarono mai al suicidio anzi ho conosciuto poche persone così amanti della vita, eppure alcuni, centinaia di km più indietro, al caldo della patria, dirigenti e burocrati si suicidarono quando la guerra era persa.



Non reagiamo tutti allo stesso modo davanti all’asprezza della vita.
Per esempio, Primo Levi doveva la vita a Lorenzo Perrone http://www.gariwo.net/giusti/giusto.php?cod=181&categoria=134&sopra=131&sotto=134 ,
un muratore italiano che lavorava all’esterno di Auschwitz e che ogni giorno gli portava una scodella di minestra raccolta prendendo a giro gli avanzi che trovava. Lorenzo rischiava ad avere contatti con i deportati, ma non gliene importava niente e continuò ogni giorno a portare a Primo Levi la scodella di minestra, per la verità trovarono un accordo per cui gliela lasciava in un posto prestabilito.
La mente di Lorenzo Perrone, un animo buono ma evidentemente impreparato a reggere certi traumi, non resse a quello che vide e seppe di Auschwitz, per cui iniziò a bere, raccontava Primo Levi che Lorenzo gli disse:
“Se questo è il mondo io non ci voglio vivere”
non voleva restare sobrio perché non poteva reggere il peso della realtà che aveva visto ad Auschwitz,
ricoverato in ospedale, fuggì perché non gli davano il vino, dopo poco morì.

Lo stesso Primo Levi si è suicidato, sarebbe interessante chiedersi perché? Si sentiva sempre in lager?

“datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”

Mayer Amschel Rothschild
czar
Inviato: 18/6/2012 19:41  Aggiornato: 18/6/2012 19:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/2/2009
Da:
Inviati: 313
 Re: Un suicidio al giorno
@ redribbon

sono d'accordo, non sostengo che tutti noi, posti davanti alle stesse esperienze maturiamo le stesse reazioni.

ma questa discussione pareva tendere in questa direzione nel senso guerra=suicidio, alcolismo, ecc.

io sono appassionato di racconti di guerra di prima mano e dico che spesso ho intravisto quasi una strada del karma di alcune persone.
come se vi fosse una via del guerriero per arrivare a contattare il proprio io.
come se quell'esperienza avesse aperto una consapevolezza quasi cosmica.

se leggi di queste cose vedrai spesso usare la parola spiritualità.

Birindelli in un video (qualcosa c'è su yuo tube) intitolato guarda caso lo spirito del serchio, parlando di Tesei lo descrive come spiritualmente immenso e si commuove a queste parole.

è come se alcuni avessero capito qualcosa scrutando l'abisso mentre altri non hanno retto a tali rivelazioni.

forse è questa la differenza maggiore.

redribbon
Inviato: 24/6/2012 16:26  Aggiornato: 24/6/2012 16:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/1/2006
Da: Firenze
Inviati: 614
 Re: Un suicidio al giorno
Citazione:
come se vi fosse una via del guerriero per arrivare a contattare il proprio io.
come se quell'esperienza avesse aperto una consapevolezza quasi cosmica.



Bisognerebbe chiederlo a questi 4 americani se hanno raggiunto la consapevolezza cosmica dopo avere staccato le teste di due partigiani vietnamiti

(IMMAGINE DA NON VEDERE PER GLI IMPRESSIONABILI)
http://upload.wikimedia.org/wikipedia/commons/2/24/BeheadedVCVietnamGIMay1968.jpg

così come andrebbe chiesto se hanno raggiunto il proprio io quelli che mettevano in atto il programma "Phoenix" ,
che non è la fondazione Phoenix, quella che in McGyver appare come un associazione benefica guidata dal buon Pit (Dana Elcar) ,
ma era un programma di controterrorismo prevedente crudeli metodi di tortura ai sospetti vietcong http://en.wikipedia.org/wiki/Phoenix_Program , c'era un blog sulla guerra del vietnam che lo spiegava bene in italiano di Sabry aka Iside, ma non lo trovo più,
devo aver salvato delle pagine da qualche parte, ah si, ecco:



"Il programma Phoenix
Sul finire del 1967, quando ormai era chiaro che la potenza di fuoco non sarebbe bastata per sconfiggere i viet cong, gli americani misero a punto il programma Phoenix.
Robert Komer, direttore del Supporto per lo Sviluppo Rivoluzionario e le Operazioni Civili (CORDS - Civl Operations and Revolutionary Development Support), raccomandò l'elaborazione di un programma congiunto tra il comando USA e la CIA.
L'obiettivo del programma chiamato ICEX (Intelligence Co-ordination and Exploitation - Coordinamento e Sfruttamento delle Informazioni), era la raccolta di informazioni nei villaggi, unificando le varie agenzie: la CIA e il Servizio Informazioni Militare Americano, più il Servizio Informazioni e l'Ufficio Speciale della Polizia sud vietnamita.
Nel 1968, la responsabilità del programma , fu assunta formalmente dal governo di Saigon.
In teoria, i "consiglieri" americani avrebbero dovuto terminare la loro attività nel gennaio del 1969, in pratica due anni dopo c'erano ancora 600 militari americani e 50 consiglieri civili, tra il personale della Phoenix.
La situazione non cambiò sino al disimpegno USA del 1972.
Scopo del programma era identificare i 70.000 membri dell'organizzazione viet cong che si riteneva operassero nei villaggi.
Le informazioni sui sospettati venivano raccolte e poi confrontante, il governo sud vietnamita procedeva poi agli arresti, mentre i comitati di sicurezza provinciale trasferivano i sospetti viet cong verso vari centri di detenzione, oppure li deferivano ai tribunali militari.
Questa però, era solo una parte del programma Phonenix, che fungeva anche da contro terrorismo.
Da una testimonianza del successore di Komer, William Colby, resa dinnanzi al Congresso, si evince che, tra il 1968 e il 1971, 17.000 viet cong ottennero l'amnistia, 28.000 furono catturati e circa 20.000 giustiziati sommariamente, cifra che nel febbraio del 1972 salì a 24.800
A causa dell'alto numero di esecuzioni e degli interventi delle Unità di Ricognizione Provinciali ( addestrate dalle Forze Speciali), il programma Phoenix venne accusato di essere un programma di massacro voluto dalla CIA.
Alcuni membri del programma, dichiararono in seguito, che le uccisioni indiscriminate erano frequenti.
Frank Snepp, un agente della CIA, confessò:"Quando le prigioni divennero troppo affollate, le squadre d'azione iniziarono le stragi.
Una delle giustificazioni più spesse usata, fu che il terrorismo faceva parte della strategia viet cong".
Fu inoltre calcolato che i comunisti avrebbero giustiziato oltre 36.000 funzionari dei villaggi ed impiegati dal governo di Saigon nel periodo 1957 - 1972.
Ad onor del vero va detto che molti americani fecero del loro meglio per impedire gli omicidi.
William Colby ordinò:"Se un americano si accorge che qualcuno sta per essere assassinato, deve opporsi e farmelo sapere".
Tuttavia il programma Phoenix continuò a produrre "liste nere" non controllate, si vociferava che le stesse liste vennero usate dal presidente Thien per eliminare gli avversari politici.
Uno dei punti più controversi consisteva nella natura dubbia di molte informazioni, il governo di Saigon non era popolare tra i contadini che difficilmente erano disposti a trasformarsi in delatori.
Alla fine si diede peso ad accuse provenienti da fonti non attendibili; accusati che volevano evitare la tortura, informatori che fornivano nomi in cambio di soldi.
Spesso gli innocenti seguivano la stessa sorte dei colpevoli.
Non era un buon programma il Phoenix, lo si sapeva, ma continuava ad essere più comodo che affidarsi a zone di fuoco libero o ad inutili operazioni Search & Destroy contro un nemico invisibile."





Tuttavia, non vorrei sembrare troppo ironico, perchè quello che hai detto è effettivamente interessante, meriterebbe una approfondita riflessione.

Diciamo che, ammettendo che sia vero quello che asserisci,
posso provare a fare una ipotesi:
in guerra si è maggiormente a contatto col proprio istinto,
che è quello che dà o dovrebbe dare l'input, lo stimolo per trovare l'io mediante la ragione, che dovrebbe appunto codificare i segnali dell'istinto.
In tempo di pace questo non avviene perchè il diritto e le convenzioni sociali ti costringono ad aderire a tutta una serie di norme del vivere civile per cui l'istinto di ciascuno è, se non staccato, fortemente represso.
Per cui è più facile trovare il proprio io in guerra o in tutte le situazione in cui si è maggiormente a contatto col proprio istinto (altro esempio: gli sport estremi).

In effetti sarebbe meglio andare a fare alpinismo o base jumping piuttosto che fare la guerra, ma in questi sport manca sempre quel bastardo di nemico che vuole spararti addosso.

“datemi il controllo della moneta di una nazione e non mi importa di chi farà le sue leggi”

Mayer Amschel Rothschild

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