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opinione : La domanda da un milione di dollari
Inviato da Redazione il 11/3/2013 2:40:00 (8202 letture)

Questo non è un articolo vero e proprio, ma è piuttosto un modo per porre una domanda precisa ad un gruppo particolare di persone: coloro che già non votavano da molti anni, e che hanno scelto di continuare a non farlo, nonostante la possibile alternativa del Movimento Cinque Stelle. A giudicare dai commenti delle scorse settimane, vi sono diversi utenti del sito che rientrano in questa categoria.

Chiarisco subito una cosa: non voglio mettere sotto accusa nessuno, e continuerò a rispettare, come ho sempre fatto, il diritto di ciascuno di pensarla come vuole, e di comportarsi di conseguenza. Per questo motivo chiederò che lo spazio nei commenti sia lasciato esclusivamente agli interessati che vorranno rispondere, in modo che possano farlo liberamente, senza doversi confrontare con nessuno.

Desidero soltanto capire qualcosa che mi sfugge.

Io stesso sono uno che non votava più da moltissimi anni, e sono tornato a farlo (per il M5S) in quest'occasione. E' quindi normale che mi vengano dei dubbi, ...

... e vorrei capire come la pensa chi ha agito in maniera diversa.

La domanda che pongo è questa: presumendo che tu abbia smesso da tempo di votare perché convinto che il sistema sia marcio, o comunque non sia sanabile dall'interno, quale situazione ti auguri che si presenti un giorno, perché l'Italia possa finalmente diventare un paese migliore di quello che è oggi?

Faccio la domanda in un altro modo: che cosa proponi di fare - sul fronte sociale, politico, istituzionale, o qualunque altra cosa - per poter arrivare a vivere in un paese che non sia consumato dalla corruzione, dal degrado etico, dall'inaridimento culturale, dalla collusione con la malavita, e soprattutto dalla messa in schiavitù della classe media, tramite il meccanismo del debito infinito, da parte dell'oligarchia finanziaria che controlla le sorti del nostro paese?

Ovviamente, nel fare la domanda io parto da alcune premesse che do per scontate (come la collusione con la malavita o la messa in schiavitù tramite il debito), mentre per altri queste possono non esserlo affatto. Io parto inoltre dal presupposto che il M5S rappresenti una possibilità effettiva di cambiamento, mentre per altri può non essere così.

In qualunque caso, potete liberamente respingere le mie premesse, ma la domanda di fondo rimane la stessa: o mi dici che sei soddisfatto della situazione in cui si trova l'Italia oggi, oppure spiegami che cosa proponi di fare - materialmente, praticamente, a partire da domani mattina - per arrivare a vivere in un paese che sia migliore di quello attuale.

Attenzione: non sono interessato alle critiche contro il sistema attuale. Quelle già le conosciamo, e sono inoltre scontate nel vostro caso (visto che avete deciso di continuare a non votare). M'interessa conoscere l'alternativa che proponete, presumendo che ne abbiate una.

Grazie a chi vorrà intervenire.

Massimo Mazzucco

******************************

Torno a ripetere la mia richiesta: lo spazio per i commenti è riservato esclusivamente a coloro che a) già non votavano da molti anni, b) non hanno votato nemmeno questa volta, e c) hanno voglia di rispondere alla mia domanda.

Agli altri chiedo solo di avere pazienza.

Apriremo casomai un nuovo spazio per discutere delle risposte, ma anche in questo caso dico già che non ci sarà nessuna tolleranza per attacchi personali di alcun tipo, specialmente verso chi avrà voluto rispondere oggi. Ci mancherebbe che invitiamo qualcuno a sbilanciarsi personalmente su una questione così importante per poi saltargli addosso alla prima occasione.

Conto sulla collaborazione di tutti per la riuscita di questo "sondaggio" un pò particolare.

Voto: 9.00 (5 voti) - Vota questa news - OK Notizie


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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 11/3/2013 2:54  Aggiornato: 11/3/2013 2:54
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La domanda da un milione di dollari
ATTENZIONE: Qualunque commento da parte di chi non è direttamente interessato a rispondere sarà cancellato.

Non obbligatemi a fare il carabiniere perfavore.

(Casomai scrivetemi in PM, se volete dirmi qualcosa).

Tuanis
Inviato: 11/3/2013 3:50  Aggiornato: 11/3/2013 3:52
So tutto
Iscritto: 24/12/2012
Da:
Inviati: 17
 Re: La domanda da un milione di dollari
Salve a tutti. Sono nuovo del forum anche se per me è stato il primo sito che mi ha presentato una prospettiva diversa sull'11 settembre e mi ha acceso la lampadina. Questo accadeva molti anni fa ma poi ho vissuto all'estero per diverso tempo e non mi sono più interrassato di niente. Da 2 anni ho ripreso ad informarmi tramite la rete e la "mia visione" si è evoluta (spero in meglio :) ).
Prima di rispondere alla domanda tengo a precisare che il mio ultimo voto è stato al governo Prodi (sic), mentre il primo è stato al MSI. Il voto al MSI che risale alla fine degli anni '80 è dovuto al fatto che risiedo nella provincia di Bolzano, dove a quel tempo scoppiavano ancora le bombe e il voto degli italiani (si perchè non bisogna dimenticare che questa terra faceva parte dell'Austria e ci sono persone di origine austriaca) andava per la maggior parte a questo movimento.
Posso dire che l'unico voto consapevole lo diedi al governo Prodi, perchè seguii la loro "propaganda" tramite la televisione e mi feci infonicchiare. Da li in poi non ho più votato.
Tutt'ora mi trovo all'estero ma in ogni caso non sarei andato a votare ugualmente, anche con la presenza di un movimento nuovo come è quello del 5 stelle. Perchè??
Perchè secondo la mia visione, possono cambiare i partiti, i colori, le bandiere, ma dietro a tutto c'è qualcuno che muove le fila e alla fine le cose non cambiano in meglio.
Quindi il vero voto di protesta sarebbe quello di non votare come ha fatto 1/4 degli italiani. Però altresì penso che un non voto totale porterebbe ugualmente seri problemi di sicurezza e questo perchè chi manovra i fili è sempre avanti rispetto a noi ed è già pronto con la sua soluzione.
La mia soluzione è quella che il cambiamento deve partire dentro di noi ed è un cambiamento di coscienza, almeno per me ma penso per la maggior parte delle persone, che richiede tempo e sacrifici, cambiando il modo di vedere la vita perchè quella attuale è un imprinting che è iniziato da piccoli.
Sono consapevole che il tempo non è dalla nostra parte, che ci sono famiglie da mandare avanti e bisogna arrivare a fine mese, però prima o poi bisognerà cominciare a farlo altrimenti continueremo a vivere in questa finta democrazia e in questo mondo sempre più virtuale e meno reale.
Chiedo scusa se sono stato prolisso ma non ho il dono della sintesi.

PS devo fare i complimenti alle persone che partecipano a questo sito/forum perchè è l'unico dove la discussione rimane civile

edit: ho visto che sotto il mio nick compare "so tutto". Non è questa la mia posizione, anzi non so niente ma ogni giorno spero di imparare sempre qualcosa.

Redazione
Inviato: 11/3/2013 4:33  Aggiornato: 11/3/2013 4:33
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La domanda da un milione di dollari
TUANIS: "ho visto che sotto il mio nick compare "so tutto". Non è questa la mia posizione"

Tranquillo, cambierà presto.

Grazie per la risposta.

incredulo
Inviato: 11/3/2013 4:43  Aggiornato: 11/3/2013 4:45
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/8/2006
Da: Asia
Inviati: 4061
 Re: La domanda da un milione di dollari
Citazione:
La domanda che pongo è questa: presumendo che tu abbia smesso da tempo di votare perché convinto che il sistema sia marcio, o comunque non sia sanabile dall'interno, quale situazione ti auguri che si presenti un giorno, perché l'Italia possa finalmente diventare un paese migliore di quello che è oggi?


Cosa dovrebbe cambiare perchè l'Italia diventi un paese migliore?

Dovrebbero cambiare modo di pensare i suoi abitanti.

E questo cambiamento non si realizza andando a votare.

Questa è l'Italia:

Ma noi siamo alla patologia (...) I nostri dati sono impressionanti.
Un 5% della popolazione adulta in età di lavoro – quindi non vecchietti e vecchiette, ma persone tra i 14 e i 65 anni – non è in grado di accedere neppure alla lettura dei questionari perché gli manca la capacità di verificare il valore delle lettere che ha sotto il naso.
Poi c’è un altro 38% che identifica il valore delle lettere ma non legge.
E già siamo oltre il 40%.
Si aggiunge ancora un altro 33% che invece legge il questionario al primo livello; e al secondo livello, dove le frasi si complicano un pò, si perde e si smarrisce: è la fascia definita pudicamente ”a rischio di analfabetismo”.
Si tratta di persone che non riescono a prendere un giornale o a leggere un avviso al pubblico – anche se è scritto bene, cosa tutta da vedere e verificare.
E così siamo ai tre quarti della popolazione...»
Non resta neppure il solito 30%... «Resta un quarto neppure della popolazione su cui la seconda delle due indagini infierisce, introducendo domande più complesse, di problem solving, cioè di capacità di utilizzazione delle capacità alfanumeriche dinanzi a problemi inediti.
Così facendo, si arriva alla conclusione che solo il 20% della popolazione adulta italiana è in grado di orientarsi nella società contemporanea: nella vita della società contemporanea, non nei suoi problemi, beninteso».


Andando a votare Grillo gli italiani si trasformeranno?

No, rimarranno quello che SONO, il paese Italia è quello che è perchè gli italiani SONO quello che SONO.

E nessuna forza politica al mondo potrà CAMBIARLI.

Quel 20% di persone che è in grado di "orientarsi" non è detto che abbiano anche la capacità di proporre soluzioni e, secondo me la metà di loro è andata altrove ad esprimere le proprie competenze non potendole esprimere in patria.

Il risultato è la situazione da operetta della nostra Italia, un'immagine che quel 20% di Italiani vorrebbe cambiare non riconoscendosi in essa.

Per questo ogni tanto sbuca una formazione "nuova" che raccoglie la protesta contro i privilegi della Casta promettendo "buona politica" come se questo bastasse a risolvere le problematiche di base che, in questo mondo attuale, sono questioni legate ad alleanze internazionali

Ora che il M5* è il primo partito, aggregherà altri italiani che, come da perfetto costume italico, saliranno sul carro dei vincitori ma non per "cambiare", bensì per potere accedere ai privilegi dei vincitori e perpetuare il SISTEMA.

Il SISTEMA è costruito in maniera tale che si AUTOPROTEGGE da coloro che lo vogliono cambiare.

Però il SISTEMA per funzionare ha bisogno del nostro CONSENSO, ce lo chiedono espressamente, ci dicono che votare è un diritto-dovere, VOGLIONO che andiamo a votare, vogliono il nostro consenso.

Perfino in Unione Sovietica nel periodo dittatoriale di Stalin si andava a votare.

Si poteva votare SOLO Stalin, ma volevano il CONSENSO, la LEGITTIMAZIONE del popolo.

L'unico cambiamento possibile è nel non riconoscere e non legittimare questo sistema con il voto.

Not in my name.

Citazione:
In qualunque caso, potete liberamente respingere le mie premesse, ma la domanda di fondo rimane la stessa: o mi dici che sei soddisfatto della situazione in cui si trova l'Italia oggi, oppure spiegami che cosa proponi di fare - materialmente, praticamente, a partire da domani mattina - per arrivare a vivere in un paese che sia migliore di quello attuale.


Una domanda chiusa che presuppone maliziosamente che se non hai alternative o soluzioni significa che sei contento della situazione attuale del Paese.

Chiaramente non è così, si possono anche non avere soluzioni e sentirsi impotenti e ingabbiati senza per forza essere soddisfatti della situazione.

Per arrivare a vivere in un paese migliore la soluzione è EMIGRARE in un paese migliore.

Per coloro che non sono in grado di farlo o che non possono farlo la soluzione è DISOBBEDIENZA, la soluzione è assumersi l'onere di fare scelte rivoluzionarie, smettere di essere solo un "follower" e diventare protagonista.

Scelte coraggiose, che presuppongono una VOLONTA' di cambiamento reale.

Quella volontà che è assente nella maggioranza degli italiani.

Saluti

Gesù Cristo è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita.
a_mensa
Inviato: 11/3/2013 4:54  Aggiornato: 11/3/2013 4:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: La domanda da un milione di dollari
caro Massimo
da anni ormai sostengo la mia posizione di non votante, e credo che leggendo miei post, la si possa ritrovare.
in effetti ho smesso di votare circa 30 anni fà, e credo che l'ultima volta sia stato a un referendum.
perchè ?
semplicemente perchè stimo troppo poco i miei compatrioti, e con un certo senso di alterigia, non mescolo la mia opinione con quella di chi non ha un minimo di razionalità nelle proprie scelte, ma soprattutto non dedica alle creazione delle proprie opinioni un minimo ti tempo ed energia.
due proposte feci per tornare a votare:
1) esamino tipo scheda di scuola guida .
80% di risposte corrette si vota, meno non si vota.
ed ho già illustrato tutti i vantaggi che la creazione della lista di domande e risposte da cui estrarre casualmente le 10 ( o 15) per la scheda, potrebbe portare.
2) modifica costituzionale per legare gli eletti al collegio, con "revoca immediata" e sostituzione dell'eletto, seguita da rivotazione della legge se il numero di "sostituiti" potrebbe fare la differenza dell'esito della votazione stessa.
Una di queste proposte vorrei vedere nel programma di una forza che si presenta per dargli il mio voto, visto che ritengo il disinteresse allla conduzione pubblica, la causa scatenante di tutti i nostri mali, unita ad una ignoranza endemica dei fatti da parte della stragrande maggioranza della popolazione.
In questa situazione, come ormai dimostrato abbonndantemente dai fatti, non è questione ne di persone, ne di movimenti, il loro coinvolgimento nel "sistema"....... un sistema marcio che fa marcire qualsiasi forza che tenti dall'interno , un cambiamento senza affrontare il problema della rappresentanza.
Ritengo che solo una buona consapevolezza e conoscenza dei fatti da parte di chi ha il potere di eleggere, oppure di controllare l'operato degli eletti, possa operare un discriminante tra l'attuale sistema e quello che auspico.
Della serie che, affidando il potere anche ad un santo, se non controllato accuratamente, finirebbe per esser contagiato pure lui ....... siamo umani e il potere ha sempre corrotto.
l'importante sarebbe almeno, limitare i danni.
se ti interessasse entrare nei dettagli delle mie proposte, sempre disponibile.
Visto che comunque il danno che mi causa chi assurge al potere non lo posso limitare, almeno non subisco la beffa di dovermi sentire rappresentato da loro. Da me , il mandato per i loro sporchi giochi, non l'hanno avuto.
Sarà poco, ma questo almeno lo evito.

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
a_mensa
Inviato: 11/3/2013 5:08  Aggiornato: 11/3/2013 16:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: La domanda da un milione di dollari
Commento rimosso.

M.M.

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Redazione
Inviato: 11/3/2013 5:52  Aggiornato: 11/3/2013 5:52
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La domanda da un milione di dollari
Ovviamente, l'invito a non discutere vale anche fra coloro che hanno risposto alla mia domanda. Altrimenti anche gli altri vorranno entrare.

Limitatevi perfavore a pubblicare il vostro intervento, ignorando tutti gli altri post.


Discuteremo in separata sede.

Grazie.

Jurij
Inviato: 11/3/2013 6:35  Aggiornato: 11/3/2013 7:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: La domanda da un milione di dollari
Commento Rimosso.

M.M.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
krom2012
Inviato: 11/3/2013 7:04  Aggiornato: 11/3/2013 7:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari
Massimo credo che il mio concetto lo conosci già, io sono anarchico e non accetto nessuna forma di potere, dai governi agli eserciti a qualsiasi tipo di autorità, quindi figuriamoci se voto, non lo riconosco, sono contrario e non faccio deleghe perchè nessuno mi può rappresentare, solo me stesso. Hai fatto delle chiare domande dicendo anche di evitare attacchi e lacune del sistema, però per capire come sta la situazione è fondamentale fare delle premesse, è un discorso complesso.

Si discute sulle fondamenta e la possibile o migliore tipologia di organizzazione della società oggi chiamata "civile" (sic!). L'astensionismo è forse l'unico modo legale per "dire" che "noi non vogliamo far parte del sistema" e se questo vuol dire portare il sistema a morire, ben venga. Capisco che 14 milioni di italiani che si astengono sono un problema, ma per chi? Per il sistema è un problema, non certo per noi. Uso il plurale perchè ti parlo a nome di tutti i veri anarchici (menefreghisti, falsi anarchici, mele marce e altre categorie non contarle).
Noi non abbiamo paura che la nave affondi, perchè la libertà non ci spaventa a differenza degli altri che ancora la devono conoscere. Noi non siamo sugli altarini come magari tanti hanno pensato più volte, noi siamo già sulle zattere e quando la nave affonderà, perchè è questione di tempo, ma affonderà, con le buone o con le cattive, sta già affondando lentamente, noi saremo sempre sulle zattere e godremo nel vedere colare la nave a picco con tutte le sue ricchezze, che a noi non interessano, insieme a tutta quell'accozzaglia di ricchi e schiavi che cercano invano di tappare i buchi. Ci muoveremo solo per fare salvataggi, come è sempre successo nelle catastrofi (vedi 11 settembre, le settimane dopo non vigeva nessuna regola, nel senso che ci si aiutava tutti senza chiedere soldi, tutti pronti a collaborare ed essere utili mentre si toglievano le macerie, a prescindere dall'ideologia, quella è anarchia e ha funzionato benissimo senza nessun intoppo, nessun governo, nessuna autorità, nessuna legge in mezzo alle palle, nessun bisogno di assemblee o riunioni. E' successo negli Stati Uniti d'America! Finita la tragedia e gli sgomberi, sono tornati tutti stronzi e schiavi come prima seguendo nuovamente il sistema come pecore!). Solo in quel caso la vediamo all'opera l'anarchia, poi viene immediatamente uccisa e usata dalla propaganda quando scoppiano rivolte o casini vari, è sempre colpa degli anarchici, dei gruppi ribelli, tanto scomodi da etichettarci anche quando non c'entriamo come i più feroci terroristi, senza contare le false flag.

In effetti l'Italia non è mai stato un paese di rivoluzionari, ribelli, guerrafondai ecc. semmai il contrario, è sempre stato invaso e poi oppresso per la posizione strategica che ha nel Mediterraneo (questo è il motivo storico principale, le altre sono chiacchiere), è praticamente al centro, altrimenti non si spiegherebbe tutto questo interesse da parte degli americani (e non solo) che è vero che ci hanno salvato nella 2° guerra mondiale, ma non era un "salvataggio anarchico", ma si è rivelato ben altro nel corso del tempo, un chiaro ed esclusivo interesse di dominio. Non a caso usano i territori di altri stati come discarica, in Italia ci sono depositi di testate nucleari e scorie radioattive, secondo te perchè le tengono qui e non sotto a casa tua? Perchè in caso di guerra pesante il bersaglio centrale siamo noi (colonia di rifornimento), basta un missile contro una testata e nel sud Europa è una frittata unica.
Ora si parla tanto di riconquistare la sovranità, come se fosse una passeggiata, per prima cosa devono sparire le basi americane dal territorio e tutta la loro merda al seguito, quindi capisci bene contro che forze bisogna combattere. Qui e nel mondo intero la gente è così ingenua che combatte quotidianamente per difendere la propria schiavitù e crede pure di essere libera!

Appurato che l'Italia è una colonia sottomessa dagli Usa e vincolata a una serie di trattati, incastrata in organizzazioni che si fanno chiamare umanitarie, vedi Nato, Ue, Onu e altre cagate di corporation varie, trovare delle soluzioni mi sembra un'impresa al quanto ardua. D'accordo possiamo metterci tutta la consapevolezza che vuoi nel tentativo di cambiare più persone, indurle a non alimentare il sistema, boicottare il superfluo e il nocivo, ti dicono di sì oggi e domani sono i primi che vanno a comprare il nuovo i-phone!

A volte le cose per sistemarsi devono prima andare malissimo per poter poi migliorare, certo ci sono persone disperate che si suicidano, è questo il dramma, molti sono così schiavi che quando perdono la nave non sanno nuotare o preferiscono affogare. Se succede vuol dire che la nave tanto sicura non è, vuol dire che non funziona. I leader/potenti sono i primi a mettersi in salvo a prescindere dal colore e dal movimento!

La soluzione definitiva è di togliere tutti i confini visibili e invisibili che i potenti hanno creato per dividerci. I veri anarchici non riconoscono gli Stati per come sono concepiti, per noi esistono solo per segnalare attraverso il nome la posizione/zona geografica sulla cartina, niente di più. Invece oggi le nazioni sono create per fottersi a vicenda ad ogni livello, finanziario, bellico, religioso ecc. e fino a che avremo questo sistema sarete sempre in competizione, i ricchi da una parte e i poveri dall'altra. Ovviamente i poteri occulti tirano i fili poichè avvenga quanto spiegato, chiunque passerà dal potere difenderà la sua posizione e la manterrà consolidando questo sistema, inventandosi il mercato libero, la globalizzazione, il debito ecc, e seguono l'agenda altrimenti lo fanno fuori. Sono tutte piramidi dentro ad altre piramidi, noi vogliamo un sistema orizzontale. Che senso ha votare poi mi chiedi?

Ci vorrebbe un nuovo ordine mondiale, lo dico anch'io! (attenzione non fraintendere con il nwo che mira a un potere centralizzato per schiavizzare il mondo, come se già non lo fosse abbastanza) ma tutt'altro intendo, ovvero piccole comunità anarchiche che si autogestiscono senza il bisogno di leggi, eserciti, finanza, autorità, interventi esterni ecc. Ma ciò potrà succedere solo quando saremo liberi, ora siamo schiavi di un sistema che non dà questa possibilità, altrimenti cadrebbe domani, quindi le opzioni sono due, ci fermiamo tutti quanti con uno sciopero ad oltranza, e molte piramidi cadono già da sole, altrimenti continuate così e non avrete scampo, siete destinati all'estinzione, intesa come schiavitù a livelli orwelliani inimmaginabili. Il vero progresso è la decrescita, quello che ci viene proposto non ci serve. Negli states tra poco vi microchippano tutti quanti, vi tolgono il contante e siete fottuti definitivamente, ma le stronzate che decidono li arrivano anche qui dopo un po', quindi da questo punto di vista in Usa non state messi molto meglio!

Devono tutti conoscere la LIBERTA', il CORAGGIO, la SAGGEZZA, la COMPASSIONE, l'AUTODETERMINAZIONE, le PALLE, il RISPETTO TOTALE VERSO OGNI FORMA VIVENTE ecc, quei valori che sono andati persi, e se è successo questo lo dobbiamo alla nave avariata, non chi stava al timone che ha seguito le regole del sistema. Solo così ci sarà il cambiamento e i presupposti per vivere in armonia. Per molti è utopia, per me è anarchia, l'unica via.

Ora vanno di moda i falsi profeti e tutti in fila a credere alle solite cazzate, spacciate per nuove idee di schiavitù sistematica (mi riferisco al m5s), vi prendono in giro come ha sempre fatto chi governa. La mia soluzione potrai conoscerla solo quando verrà attuata, quelle degli altri più o meno le sai perchè cercano di aggiustare la stessa nave malata che sta affondando e si ostinano sulla ripresa! La mia alternativa la conoscevi già, spero di averti schiarito le idee e aperto nuovi scenari. Sorry per la lunghezza, sono comunque poche righe e non bastano per spiegarla come si dovrebbe, ti dovresti leggere tutti i programmi e gli scritti anarchici!

...il cielo è sempre più bianco...
masuc
Inviato: 11/3/2013 8:02  Aggiornato: 11/3/2013 8:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/11/2010
Da: Ulthar
Inviati: 51
 Re: La domanda da un milione di dollari
quoto Krom in tutto. Ha espresso anche la mia posizione in modo eccellente.
L'ultima volta che sono andato a votare era per il PCI /un bel po' di tempo fa...), poi vedendo che le cose come stavano andando erano sempre più portate verso un maggior controllo e minore libertà personale, con tutte le varie scuse sulla sicurezza, ho deciso che qualunque formazione politica non mi rappresentava, allora perchè votarla?
Quando Berlusconi scese in campo, anche se intuivo il tipo di persona che era, non son o andato a votare per il meno peggio turandomi il naso. Fra due mali è sempre il male che si sceglie.
Alle ultime elezioni, pur apprezzando Grillo da tanto tempo, come "comico", non ci sono andato (a votare) ancora per una questione di pelle. Mi sembra diventato il capo di una setta; anche qui su LC ogni volta che si critica in qualche modo Grillo o il movimento 5s ti saltano sempre addosso gli adepti per il reato di Lesa Maestà.
non è cosa che mi piace.
Come soluzione, penso che solo quando si arriverà ad una astensione dell'80% il sistema potrebbe cambiare,
Sono convinto che l'uomo potrebbe autodeterminarsi, senza avere necessità di pastori o cani da guardia

Se ti opporrai a tutte le sensazioni, non avrai più nemmeno criteri cui riferirti e perciò neanche modo di giudicare quelle che tu dici essere errate.
RiccardoM
Inviato: 11/3/2013 9:34  Aggiornato: 11/3/2013 15:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/8/2012
Da:
Inviati: 69
 Re: La domanda da un milione di dollari
Commento rimosso.

M.M.

RiccardoM
Inviato: 11/3/2013 10:09  Aggiornato: 11/3/2013 15:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/8/2012
Da:
Inviati: 69
 Re: La domanda da un milione di dollari
Commento rimosso.

M.M.

Calvero
Inviato: 11/3/2013 10:28  Aggiornato: 11/3/2013 13:23
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La domanda da un milione di dollari
__________________________
____________________


La libertà è una conquista non un diritto.

È altamente probabile che in pochi, ma veramente in pochissimi si soffermino a ragionare - ho detto RAGIONARE - su questa risposta.

Perché ragionare richiede il movimento delle rotelline che abbiamo nella testa ed è un lavoro impegnativo, poi tanti altri credono che ragionare sia un lavoro, un processo, da "bibliotecario", cioè affaticarsi a raccogliere informazioni, metterle nell'ordine giusto che si ritiene opportuno, e costa molta fatica, anche tantissima, ma non è un impegno reale di crescita; non è un impegno elaborativo bensì catalogativo. Poi si chiedano chi gli ha regalato gratis i "libri". I più leggono la mente, non la elaborano. Ragionare è crescere.

Domandati, è cresciuta l'Italia? .. o è diventata sempre più infantile? secondo te perché? indovina

Te le faccio anche io le domande, Massimo. Stai ragionando sull'affermazione di cui sopra? ...

... sulla sua severità. Severità che non dovrebbe essere presente in una Vita sana .. ma quando la situazione è quella del manicomio in cui versiamo, allora è il primo comandamento. Ma anche - cattiveria - se vogliamo, in una accezione diciamo nobile. Perché la verità fa sempre male in un mondo sfasciato, e fa male sopratutto al popolino che non gli comoda, perché le cose si sfasciano sempre e soltanto per aver dato credito al sentimento più disonesto, quello del chiamarsi realmente fuori, cioè: delegare.

Quindi se permetti, anche io metto delle premesse e le dò, per così dire, come scontate, solo che nella mia posizione (e concordo con quella di Incredulo) è più difficile che abbiano il minimo di autorevolezza sindacale che meriterebbero, ... purtroppo è ovvio, perché sono posizioni anti-propaganda. Non anti-sistema; non anti-politica. Ed è la propaganda ad agitare i cuori dei più, non IL ragionare.

Indi, quella mia asserzione iniziale così "cattiva" dice addirittura che se "Te" dovessi mai goderti una libertà che non ti sei conquistato, non è cosa che meriti e sarà la vita stessa a comprovarlo, poiché per ogni libertà non meritata ci saranno dieci PrePotenze dietro l'angolo pronte a punirti.

Non solo, prima che qualcuno dei catalogatori pensi che per - libertà - si intenda, la pace nel mondo, la fine delle guerre, il leone che pasce con l'agnello, ma anche il mondo migliore che aspettiamo: SBAGLIA. La libertà è soltanto una stella polare, così come l'amore incondizionato. Il punto quindi è che la lotta per il mondo migliore è quello che leverebbe il mondo illusorio davanti i nostri occhi e il velo della propaganda che non mostra ai cuori quella stella polare. Perché quello che non si è capito è che stiamo marciando verso un nuovo tipo di dittatura, quella orwelliana e per quanto rompa i coglioni pure a me utilizzare questo termine che i "complottisti" della domenica usano per farsi fighi e finto-anti-conformisti, purtroppo è il termine che designa precisamente lo stato in cui si verserà e a cui il M5S ci sta conducendo a passo di danza.

Mettiamo che la politica e la corruzione non fosse arrivata a questo livello di degrado e la Dittatura Democratica che abbiamo fosse stata più gentile ....


La domanda è e rimane: - cosa di quello che ci è stato dato non ci ha permesso di essere?

Ragiona!

Citazione:
a domanda che pongo è questa: presumendo che tu abbia smesso da tempo di votare perché convinto che il sistema sia marcio, o comunque non sia sanabile dall'interno, quale situazione ti auguri che si presenti un giorno, perché l'Italia possa finalmente diventare un paese migliore di quello che è oggi?


La situazione che mi auguro è quella che si faccia il salto nel Buio. L'astensionismo fortissimo che doveva esserci questa tornata.

Una volta Te Massimo mi dicesti: - Giulio, solo dopo che hai perso tutto quello che hai, sai chi sei. E me lo dicesti col cuore.

Ti ricordi?

Citazione:
che cosa proponi di fare - sul fronte sociale, politico, istituzionale, o qualunque altra cosa - per poter arrivare a vivere in un paese che non sia consumato dalla corruzione, dal degrado etico, dall'inaridimento culturale, dalla collusione con la malavita, e soprattutto dalla messa in schiavitù della classe media, tramite il meccanismo del debito infinito, da parte dell'oligarchia finanziaria che controlla le sorti del nostro paese?


Quelli come Me sanno che la colpa, ho detto COLPA, non è dei Politici ma del popolo ... sappiamo la differenza tra Colpa e Causa? .. sono gli Italiani i miei nemici non i politici; i politici sono ingabbiati in un processo CAUSALE (non casuale) e non di colpa. I politici sono il cuscinetto tra il Potere che costruisce un mondo illusorio (reso "autorevole" tramite la propaganda) e il popolino che deve perdersi nell'odio istituzionalizzato nel teatrino della politica ... e hanno colpa non perché avrebbero sbagliato a votare, ma perché pretendono un modello di vita insostenibile, bugiardo, perché non ragionano, amano la propaganda, ambiscono alle ambizioni altrui, pretendono di essere educati da un Sistema accentratore e mafioso (che è l'unico vero significato del termine fascismo) e mafiosamente e fascistamente saranno trattati. Come è corretto e sensato sia. Not in my name.

Citazione:
... o mi dici che sei soddisfatto della situazione in cui si trova l'Italia oggi,


Esatto, sono soddisfatto. Perché io sono un uomo, mica un cazzo di automa. Ho imparato da tempo che quando mi prendo la Vita in mano e osservo il mio percorso posso asserire soltanto una cosa: - non posso dare la colpa a nessun altro.

Sai cosa fa dire Paul Thomas Anderson in MAGNOLIA (il film) ?

Fa dire ai protagonisti: - Tu puoi chiudere con il passato ma è il passato che non chiude con Te.

Bisogna cominciare a pensare in senso anti-storico, cioè crescere, cioè ragionare. Bisogna cominciare a essere uomini sulle proprie gambe. Non cercare di insegnare, ma mostrare. Due cose succedono quando tu vuoi migliorare qualcuno che sai che sta sbagliando: UNO) cadi sotto la sua ombra DUE) perdi tempo a non migliorarti.

Quindi che fare? ... divenire ESEMPIO, questo è quanto. IL resto è fuffa. E serve il tempo che serve. La mentalità di voler e pretendere i risultati o programmare la Vittoria è quello che l'ha messa in culo a tutti ed è il sentimento propagandistico della politica par execellence.

Citazione:

.. oppure spiegami che cosa proponi di fare - materialmente, praticamente, a partire da domani mattina - per arrivare a vivere in un paese che sia migliore di quello attuale.


Quello che ho fatto io e fanno molti altri, ma che sono ancora pochi. Essere d'esempio. Mettere in prima voce la dignità e l'onestà. Attaccare al muro chi non fa la fila (letteralmente); disobbedire a quel che ritieni ingiusto. Porsi in un percorso di integrità. Sbagliando, peccando anche, per la Madonna. E sia. Ma impegnandosi.

Io ero un Militare di Carriera, avevo il mio grasso stipendio e un presente un futuro comodo, quando in cuor mio ho cominciato a sentire che quel Sistema era contro la nostra umanità, ho cominciato a combatterlo con le armi a disposizione e compresi quanto ciò era logicamente effimero. Ho resistito inculata dietro inculata, anno dopo anno; ho capito che in cuor mio anche gli altri sapevano e facevano finta di non sapere e ho capito che le Armi non sono - mai - un mezzo, che le Uniformi o le Divise (si ragioni sull'etimo) non sono cose per uomini ma per burattini ed è alla base della mancanza di dignità che manca al mondo. Così ho dato l'esempio. E ancora sto pagando e ora sono senza lavoro. Lo sono dopo tanti lavori e dopo essermi messo in gioco in Movimenti culturali e politici, cercando di portare consapevolezza e ogni volta che si raggiungevano dei risultati, la gente dapprima inorgoglita di non delegare, dopo chiedeva: ma a me cosa me ne viene?

Questo* è il mondo dei più e io non sono dei loro. E io non li voterò.

* Comprendi chi è che non si vota, chi non voto?

Potevo entrare in Politica, ho conosciuto personaggi vicini ad Andreotti, ma avrei dovuto vendere le mie idee ai loro compromessi, neanche ai miei. E ho perso un altro Treno e un altro lavoro ..e ancora combatto. Parlo. Spiego. Diffondo il Verbo come e appena posso. Spiego le bugie dell'undici settembre. E mille altre. Sono finito fino a Milano e conosciuto intellettuali e sono diventato responsabile di Movimenti nazionali a livello regionale, e poi .. anche lì si arrivava al punto che: ma a me cosa me ne viene? .. ho conosciuto personaggi importanti e ho saputo quali ALT Grillo ha dovuto accettare, altrimenti ... altrimenti ... fai la fine di Paolo Ferraro.

Adesso vedi di non denigrare i pensieri che ti ho lasciato e che nemmeno dovrei lasciare in Rete, che potrei pure pagarli cari, altrimenti non chiedere di avere pazienza se no ti mando a Fanculo.

edit correzioni, per la foga di scrivere h 11,10

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Calvero
Inviato: 11/3/2013 10:41  Aggiornato: 11/3/2013 10:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La domanda da un milione di dollari
Massimo meglio se rimuovi i Post di Riccardo e che apra un Topic se lo desidera, che qui potrebbero scatenare solo flame

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Maksi
Inviato: 11/3/2013 11:00  Aggiornato: 11/3/2013 11:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/10/2011
Da:
Inviati: 1219
 Re: La domanda da un milione di dollari
Premessa: io manco c'ho la possibilita' di andare a votare in Italia, quindi il mio NON-voto e' dal punto di vista teorico.
(Comunque, anche qui da me non ci vado a votare... perche' qua gia' dal nome dei partiti non si capisce bene le differenze)

Ci sono tanti motivi per cui non andrei a votare Grillo...

Dal punto di vista politico esprime dei concetti che non mi appartengono, con il solito democraticismo fine a se stesso: la democrazia il fine ultimo.
La democrazia - che e' un sistema politico e nient'altro - e' un mezzo e come tale va trattato. Prima del sistema politico c'e' bisogno di un recupero della sovranita' che passa da interessi nazionali imprescendibili. Grillo non ha questi propositi, ma tenta di ripristinare solo una gestione piu' democratica e scegliendo il liberissimissimo internet come rampa di lancio per tale strada.

Dal punto di vista politico, Grillo e co., non hanno nemmeno una visione concreta. Non hanno un'idea di fondo che dica il reale valore del loro intento.
Vuole sbarazzarsi della corruzione? Ma questo lo dicono tutti... e poi? Ah gia', c'e' lo dice la Casaleggio...

Sulla questione Casaleggio ho gia' trattato nel trehead di Beppe Grillo e Massoneria. Veramente non capisco come non si concepisca il reale intento nuovomondialista di tale pensiero post-ideologico. Insomma ce lo dicono in faccia: o sei dentro la rete, oppure non esisti.

Grillo e' un fenomeno mainstream e come tale va trattato. Ideologicamente non si discosta piu' di tanto dalla visione (materialistica e sentimentalista) occidentale post-bellica. Non affronta i temi dei valori fondamentali, che ogni popolazione dovrebbe fare per riconoscere se stessa. Non affronta nemmeno il reale ruolo della scienza, della religione o dell'egemonia sovranazionale... e non bisogna nemmeno essere tanto complottari per farlo. Ha solo un suo cruccio per la testa: spodestare i partiti. Ok, sarei anche d'accordo, ma che me ne faccio di meno partiti, con una gestione forse piu' democratica, se poi la filosofia da seguire sara' sempre la stessa.
Come direbbe Paolo Ferraro, Grillo non ha una strategia dal punto di vista storico, ma presenta solo una tattica diversa...

Cosa fare per cambiare strada per una sovranita' territoriale (monetaria, militare, giuridica...):

- economia nazionale... cioe' a capitale nazionale, che sia privato o pubblico
- funzioni pubbliche negate ai cittadini di altre nazioni oppure ai rapresentanti di altre comunita', che si identificano in altre nazioni
- cittadinanza non per nascita, ma per sangue (con almeno un genitore di nazionalita' del Paese ospitante... non vale per persone di altre razze)
- media nazionalizzati: i proprietari non dovranno provenire da altre nazioni... o comunita'.
- abolire la costituZIONe e' formare dei punti/emendaemnti specifici
- abolire i trattati internaZIONali (NATO, Mastricht, Schengen... ) ed instaurare rapporti ed accordi con altre entita' non soggette a regole dei trattati sopraelencati... esempio Russia ed anche Iran.
- ripristinare la moneta MEFO per far ripartire l'economia
- ridiscutere i valori fondamentali della societa' (aperta): democrazia, globalismo, multiculturalismo, uguaglianza...
- ridiscutere la scienza e i suoi scopi... lo stesso vale per le religioni
- revisionare la storia
- sviluppare tecnologie che non dipendano dal petrolio (che non siano i soliti eolico o solare)
- abolire le societa' segrete, instaurando delle scuole che formano l'individuo attraverso le conoscenze esoteriche

... sicuramerte c'e' altro ancora, ma per ora basta cosi'.
Penso che seguendo questi punti, la democrazia potrebbe anche funzionare...

f_z
Inviato: 11/3/2013 11:15  Aggiornato: 11/3/2013 11:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: La domanda da un milione di dollari
Non ricordo l'ultima volta che ho votato: forse era il 2001. Successivamente mi sono trasferito all'estero e ho cominciato un "percorso verso la consapevolezza", tra verita' sul 11/9 e su tutto il sistema geopolitico ed economico mondiale.

Siccome non mi sono mai registrato come italiano all'estero ho anche smesso di votare perche' non ho tempo da perdere andando al consolato (che non e' dietro l'angolo) o peggio ancora a fare un viaggio in Italia per votare.

E siccome nel frattempo ho capito che il sistema e' marcio e blindato, ho maturato la decisione di non votare neppure se potessi fare facilmente. Il problema secondo me non e' italiano ma mondiale: questo mondo e' posseduto da una manciata di enormi multinazionali e grandi banche, che di noi fanno quel cazzo che gli pare.

Loro decidono la vita di tutti noi, a partire da cosa dobbiamo mangiare da neonati, a chi dobbiamo servire (pardon: lavorare) come schiavi per tutta la vita, e come dovremo morire. Loro decidono chi saranno i fantocci che eseguiranno i loro ordini (li chiamano "politici") e, pur essendo anche loro degli schiavi del sistema, li ricompensano molto bene per i loro servizi.

Questo e' piu' o meno il mondo oggi come lo vedo io: ci sono nazioni piu' fortunate e altre meno all'interno di questo sistema, per vari motivi (storici, geopolitici, culturali ecc.) e l'Italia non e' tra i piu' sfortunati (se comparata a Iraq o Libia ad esempio) ma neppure tra i piu' fortunati (al confronto con Francia o Germania ad esempio).

Pur all'interno di questo sistema criminale, ci sono nazioni che se la cavano discretamente e i loro abitanti vivono abbastanza (relativamente) bene e le cose sembrano piu' o meno funzionare: in Italia questo non succede perche' e' semplicemente una colonia anglo-americana occupata militarmente dalla fine della guerra.

Le menti dei suoi abitanti sono state colonizzate dalla vergognosa e infame propaganda angloamericana riducendo gran parte della popolazione a zombie senza volonta': negli ultimi anni stanno cercando di inbastardire anche la nostra lingua, con la complicita' di tutti i vari pupazzi al loro servizio dalla cima della piramide in giu'.

Nel caso italiano, siccome sono gli invasori che decidono la vita di questo paese, non c'e' assolutamente nulla che si possa cambiare votando senza che prima vengano cacciati gli invasori.

Cosa fare per cambiare la situazione? Il sistema e' blindato e autoprotetto dagli stessi individui che lo subiscono: cambiarlo e' un'impresa che rasenta l'impossibile. L'unica possibilita' che vedo e' che la maggior parte degli abitanti di questo mondo comincino a rifiutare il sistema fino a farlo collassare su se stesso eliminando a quel punto facilmente i suoi padroni a causa della sproporzione numerica. Purtroppo questa e' qualcosa di molto vicino all'utopia.

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Hito
Inviato: 11/3/2013 11:25  Aggiornato: 11/3/2013 11:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/1/2009
Da: Matuzia
Inviati: 111
 Re: La domanda da un milione di dollari
Ciao, non scrivo quasi mai, ma la domanda mi ha solleticato... non ho votato e continuerò a non votare fino a quando realmente crederò a ciò che mi viene proposto/promesso e mi ci riconoscerò appieno, cosa che ho fatto per esempio in occasione del referendum su nucleare ed acqua.
Il M5S non mi convince per alcune ragioni: ho visto alcuni video durante la campagna elettorale in cui venivano citati, difesi e ricordati alcuni articoli della costituzione (che condivido) ora si apprestano a violarne uno secondo me molto importante che parla del vincolo di mandato dei parlamentari, che come sempre negli ultimi anni voteranno a schieramenti compatti (a parte gli "infami" che una volta si chiamavano franchi tiratori)... A mio parere il parlamento dovrebbe esprimere la pluralità del popolo e questo non avviene più o forse non è mai avvenuto.
Inoltre sento il bisogno di spiritualità, mentre mi sembra che il M5S vada in una direzione "illuministica" che non mi piace molto, ma questa è una sensazione, dettata anche dalla lettura di altri threads qui su LC.
Sempre parlando di "sensazioni" mi sembra un po' come se fosse "l'ultima proposta del sistema dominante" cioè il massimo che possono concedere al popolo pur di continuare coi loro metodi: "O prendi questo e comunque in un modo o nell'altro lo pagherai o continui come prima".
Cosa proporrei io per cambiare? Non sono si curamente all'altezza, sento il bisogno che siano tradotte in pratica alcune concetti per me fondamentali, tipo "Tratta gli altri come vorresti essere trattato tu" e "La tua libertà finisce dove inizia quella degli altri". Poi, tornando alle famigerate sensazioni, non sento tanto un'avversità al denaro, quanto verso la "Moneta Fiat" e mi sa che un cambiamento in tal senso non lo vedrò mai.
Però proporrei una cosa alla Redazione, con le menti sopraffine che frequentano questo sito si potrebbe giocare a scrivere una "Costituzione secondo LC" ... e a livello di governo io vorrei Calvero Ministro della Cultura, Pikebishop Ministro degli Interni, Dusty ministro dell'Economia, Santaruina ministro della Religione :)
Ho scritto veloce, spero di essere stato comprensibile... Ciao ciao

diegosol61
Inviato: 11/3/2013 11:26  Aggiornato: 11/3/2013 11:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/3/2013
Da: Roma
Inviati: 43
 Re: La domanda da un milione di dollari
Faccio mio il pensiero espresso da Gianni Lannes sul blog "SU LA TESTA!
(con qualche riserva sul parere espresso su Grillo)


Brano tratto dall'articolo ITALIA ALLA DERIVA. ECCO CHE FARE... di oggi.

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- Governo di unità nazionale - per un anno - che avrà compiti ben definiti di realizzazione del bene comune.

- Elezione di un Presidente della Repubblica senza ombre (possibilmente una donna) degno super partes, custode di meriti umani, culturali e/o scientifici (banditi i politicanti al Quirinale).

- Scongelamento della Costituzione italiana e disconoscimento dei seguenti trattati internazionali: Maastricht, Lisbona, Prum, Velsen - compresi MES e Fiscal Compact - che hanno annullato libertà, democrazia e giustizia sociale in Italia.

- Nuova legge elettorale per garantire proporzionalmente, la rappresentanza delle minoranze.

- Disconoscimento ufficiale a livello internazionale del debito pubblico.

- Sovranità monetaria effettivamente allo Stato (euro o lira non ha importanza).

- Abolizione immediata del signoraggio bancario.

- Politiche di Stato Sociale (Welfare State).

- Acqua pubblica (ai sensi dei referendum del 2011).

- Abrogazione di tutte le norme anticostituzionali e leggi ad personam.

- Sovranità territoriale.

- Bonifiche a carico del Governo USA dei territori italiani inquinati e contaminati dalle attività belliche (Sardegna, Sicilia, Puglia, Campania, Marche, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Toscana, Lazio), compresi i mari Adriatico e Tirreno.

- Richiesta di risarcimento danni di natura economica causati dal Governo USA in Italia.

- Disconoscimento e divulgazione di tutti gli accordi segreti tra Stato Italiano e - USA (mai ratificati dal Parlamento d’Italia), partire dalle clausole segrete dell’Armistizio di Cassibile, al BIA del 1954, fino ai giorni nostri.

- Uscita dalla NATO e disimpegno bellico immediato da tutti i teatri di guerra nel mondo.

- Istantanea cessazione dell' attività segreta di geo-ingegneria ambientale (scie chimiche).

- Chiusura di tutte la basi USA in Italia e smantellamento di tutte le infrastrutture di guerra a spese del Pentagono.
- Annullamento programma d'acquisto del veivolo da guerra F 35.

- Denuclearizzazione bellica. Allontanamento dal territorio italiano di tutti gli ordigni nucleari e chimici - detenuti illegalmente dal Governo degli Stati Uniti d’America - proibiti dal Trattato internazionale di non proliferazione e dal Trattato di Parigi.

- Abolizione del segreto di Stato, riforma dei Servizi di Intelligence, apertura degli armadi della vergogna Istituzionale (stragi e omicidi su ordinazione).

Fonte: Gianni Lannes dal blog "SU LA TESTA!"

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/03/italia-alla-deriva-che-fare.html

a_mensa
Inviato: 11/3/2013 11:31  Aggiornato: 11/3/2013 11:37
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: La domanda da un milione di dollari
non aggiorno il mio post precedente perchè queste mie considerazioni, gia espresse più volte, le ho viste coerenti col discorso iniziato ed evocato da diversi altri ed è quello della responsabilità.
siamo, ed ho già avuto modo di manifestarlo, un popolo di irresponsabili la cui unica attitudine in caso di manifesto disastro è quella di ricercare un capro espiatorio.
pertanto la delega, vista dal punto di vista di un irresponsabile, è un ottimo modo per autoassolversi dalla mancanza di responsabilità per le decisioni collettive prese.
tanto che le criticche all'operato dei governanti le senti da parte di tutti e tutte le parti politiche.
ben diversa sarebbe una delega, con la appropriata possibilità di controllo.
in ogni società funziona così, anche verso l'amministratore delegato, infine è chi detiene il potere vero, la proprietà che delega, ma può anche togliere la delega e non dopo 5 anni a danni avvenuti e possibilmente dimenticati, ma il giorno dopo.
e non ci hanno raccontato la favola del potere del popolo ?
e quando si elegge un amministratore, non si cerca forse di conoscere a fondo le sue credenziali ? il suo pensiero, la sua coerenza nel perseguirlo ? e chi li conosce questo migliaio di pellegrini che infine ci governano ? cosa pensano ? che controlli abbiamo ? tutte domande retoriche perchè a coloro che detengono il vero potere, e ci hanno regalato questo bel sistema "democratico" ma solo nel nome e non nella sostanza importa solo di esporre un uomo, una faccia, che poi esegua con le buone o con le cattive , le sue direttive.
e per mantenere la calma dei sottomessi, ha raccontato la favola della democrazia ..... ovviamente ignorando gli strumenti adatti a realizzarla, dall'istruzione in poi .... ma facendo a quella definizione ,"democrazia", l'elogio incondizionato.

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Santaruina
Inviato: 11/3/2013 11:34  Aggiornato: 11/3/2013 11:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: La domanda da un milione di dollari
Se fossi stato obbligato a votare con la pistola puntata alla tempia per uno dei "candidati" (da "candidus", immacolato, tanto per ricordarci di come la beffa sia a livelli raffinati), sarei rimasto comunque titubante.
Diciamo allora che se mi avessero obbligato a votare puntando la pistola sulla tempia di un bambino, avrei scartato per primo proprio Grillo, proprio perchè rappresenta da un punto di vista ideologico il contrario di tutto ciò in cui credo: il suo movimento (l'idea di gente che fino a ieri ha lavorato nell'ombra) rappresenta l'esaltazione della dissoluzione, e cosa ancor più pericolosa, il tentativo di conquista della dimensione psichica delle persone.

Detto questo, sulla domanda "allora cosa proporresti", la risposta è la seguente: dedicarsi a migliorare se stessi (operazione per cui una vita non basta), aiutare la propria famiglia, chi ci sta accanto, e soprattutto salvaguardare la propria anima.
Perchè sì, il sistema è marcio e tutto il resto, ma alla nostra anima gli psicopatici che tentano l'assalto al potere non possono arrivare.
E se ci chiamano a compartecipare, col meccanismo del voto, alle loro malefatte, è proprio perchè vogliono renderci complici.

La verità è che è sbagliato il concetto stesso di "elezione" e di "rappresentanza".
Saranno sempre, immancabilmente, i peggiori a farsi avanti, le anime più corrotte che nel potere sui propri simili cercano nutrimento.

Quindi non partecipare al gioco toglie loro potere.
Se tutti si astenessero, gli psicopatici non avrebbero modo di giungere alle stanze del potere, oppure lo farebbero in un modo col quale la loro natura si paleserebbe.

Il sistema sarà sempre "marcio" finchè ci saranno "elezioni" e deleghe.

Il primo passo da fare quindi, dopo il lavoro su stessi, sarebbe l'imparare a riconoscere la mentalità degli psicopatici, che rappresentano solo un 5-10% della popolazione totale ma che giungono facilmente a detenere il potere, grazie a coloro che glielo concedono partecipando al gioco che essi hanno messo in piedi.
Se le persone fossero in grado di riconoscere gli psicopatici, e di isolarli, allora la convivenza tra gli esseri umani sarebbe estremamente più semplice, e gli strumenti di controllo che attualmente ci paiono necessari perderebbero il loro motivo di essere.

Questa la mia opinione, visto che è stata richiesta

a presto

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
osva
Inviato: 11/3/2013 11:44  Aggiornato: 11/3/2013 11:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/6/2009
Da: Milano
Inviati: 251
 Re: La domanda da un milione di dollari
Grillo non combatterà mai il sistema che l'ha reso ricco e celebre, anche lui avrebbe paura a farlo, perderebbe la sua "posizione", permessa dalla quantità di denaro che possiede.
Soluzioni? Non votare, sciopero generale ad oltranza e disobbedienza civile totale, a cominciare dal non pagare le bollette per finire con le rate dei vari finanziamenti e mutui passando dalle tasse, illegali e immorali. Tutti i lavori inutili non andrebbero più fatti: a chi servono polizia e carabinieri? A me non sono mai serviti, ai ricchi privilegiati dietro le loro porte blindate si. Se non fossero più ricchi e privilegiati non avrebbero più paura di essere derubati. A chi serve la burocrazia dei vari uffici, da comunali in su, se non al controllo del potere? Pensa quante braccia rubate all'agricoltura si libererebbero! Potremmo tutti lavorare un quarto di quello che lavoriamo oggi.
Se tutti partecipassero, chi mi stacca la corrente che non pago, l'operaio che anche lui non paga la bolletta? Chi mi butta fuori dalla casa pignorata, il carabiniere che ha anche lui la casa pignorata per gli stessi motivi?
I potenti non sarebbero neanche in grado di guidare le automobili per avvicinarsi a una casa con dentro una famiglia colpita da sfratto, figuriamoci ad eseguirlo! I potenti sono potenti perchè NOI obbediamo, NOI ci sfrattiamo l'un l'altro, NOI ci facciamo la guerra l'un l'altro, NOI ci stacchiamo la corrente o i gas o l'acqua l'un l'altro!! Incredibile!!

Mi piacerebbe pensare che Grillo apllicherà le teorie di Auriti e riesca ad ottenere un reddito di cittadinanza per tutti, ma non lo farà. Bada bene, non ho detto che non ci riuscirà, visto che senz'altro piacerebbe ai tre quarti degli italiani e basterebbe schioccare le dite per ottenerne l'appoggio. Semplicemente non ci proverà nemmeno.

osva
Inviato: 11/3/2013 11:53  Aggiornato: 11/3/2013 15:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/6/2009
Da: Milano
Inviati: 251
 Re: La domanda da un milione di dollari
Commento rimosso.

M.M.

franat
Inviato: 11/3/2013 12:06  Aggiornato: 11/3/2013 15:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/3/2009
Da: roma
Inviati: 93
 Re: La domanda da un milione di dollari
Commento rimosso.

M.M.

ohmygod
Inviato: 11/3/2013 12:47  Aggiornato: 11/3/2013 13:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La domanda da un milione di dollari
@Massimo
La domanda che pongo è questa: presumendo che tu abbia smesso da tempo di votare perché convinto che il sistema sia marcio, o comunque non sia sanabile dall'interno, quale situazione ti auguri che si presenti un giorno, perché l'Italia possa finalmente diventare un paese migliore di quello che è oggi?

Avrei dovuto enumerare i miei saccenti bla,bla,bla mi limito:perchè non sono andato a votare?
Non sono andato perchè non è mi è possibile dare un senso a ciò che non ha senso.Oggi questo non senso è univoco,globale.Affascinante.
Resoconto di un indivisibile concetto,"sciocco" nell'essere ovvio.
Calvero:"Non è che i politici sono tutti uguali, è che sono dentro un sistema che non può renderli differenti".
Ciò che ha senso è ovvio.
L'ovvio non ha senso.
Porte stagne.

entronauta
Inviato: 11/3/2013 13:16  Aggiornato: 11/3/2013 13:16
So tutto
Iscritto: 3/12/2008
Da: 11 09 2013
Inviati: 18
 Re: La domanda da un milione di dollari
perchè non ho votato ?

dopo una lunga militanza nell'extrema sxn
dagli anni 85 in poi ho avuto la netta
sensazione che questo sistema dei partiti e della democrazia così come l'abbiamo vissuta fino alla fine del 2011, sia un ciclo definitivamente chiuso..

perchè non ho votato l'unica alternativa/novità di cambiamento...M5S...?

perchè. ritengo che M5S faccia ancora parte della coda di quel ciclo che vedo morto e sepolto... non so cosa accadrà .... ma non credo che sarà a mio parere il moVimento di beppe e/Casaleggio ed il loro retro pensiero che darà l'agonata svolta... (ho visto i video Gaia/prometeus e tanto mi basta) anche loro sono lì .... ma non li vedo... non li sento, non mi trascinano, li vedo troppo all'incontrario...
una cosa su tutte , la mancanza di vera informazione, tutti danno per scontato che le notizie vere ci sono , basta cercarle scordandosi che non tutte le persone in Italia hanno la possibilità di ricerca della verità...
dovremmo evolverci come pensiero rimanendo reali,umani..

non me ne vogliano coloro che credono nel voto espresso.. credendoci davvero io non ci credo più e non vedo soluzioni di sorta... non mi va di votare solo il meno peggio ...

come mi sento? seduto sull'orlo del gran canion con le gambe penzoloni... guardo ed aspetto... inazione..? mah...!

chiedo scusa delle mie riflessioni a tutti coloro che hanno votato credendoci per davvero....

a_mensa
Inviato: 11/3/2013 14:05  Aggiornato: 11/3/2013 14:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/6/2009
Da: roncello (mi)
Inviati: 3180
 Re: La domanda da un milione di dollari
hahahaha massimo, come son tutti seri e seriosi .... rompo l'incantesimo.

il milione di dollari verà distribuito in egual misura a tutti ipartecipanti ( e chi ha posto più di un post doppia o tripla razione ?), oppure si eleggerà una giuria con un primo, un secondo , ecc... posto ?
o lo si distribuirà per solerzia nel postare o come consolazione all'ultimo ?
e chi lo tira fuori il grano ?
dai .... ridici su che non fa male!!

non vorrei mai appartenere ad un club che avesse me come socio.
Elius
Inviato: 11/3/2013 14:39  Aggiornato: 11/3/2013 14:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/5/2011
Da:
Inviati: 136
 Re: La domanda da un milione di dollari
Caro Massimo,

io ho 23 anni e l'unica volta che ho votato è stato per le regionali di qualche anno fa, nel mentre è cambiata tutta la mia idea di mondo che avevo allora e ora che ne avrei avuto l'opportunità ho cmq rinunciato a votare.

Son passati 2 anni ormai da quando è scattato qualcosa in me, da un pomeriggio primaverile nella casa in cui vivevo in Spagna, grazie a INTERNET, grazie ad una mail di mio cugino che mi consigliava un TUO video sulle menzogne dei debunkers sull'11 settembre:

Citazione:
Ciao! Spero sia gradito l'invito a perdere un po di tempo per la verita'!!
In questo video si "scontrano" Paolo Attivissimo (noto debunker) e Massimo Mazzucco (detto complottista).
Interessante vedere come i Debunkers (disinformatori) cercano di insabbiare la verita'. Buona visione
http://www.youtube.com/watch?v=89rwxySWE6g


Sono sicuro che da lì è veramente iniziato tutto, ho iniziato a rendermi conto che la mia visione delle cose era molto più che limitata e a capire che veramente TUTTO ciò che pensavo di sapere potesse essere messo in discussione. Cioè da lì è iniziato il processo di messa in discussione di tutto, via via che approfondivo la questione e aprivo nuovi collegamenti in ogni ambito, mi son ritrovato a rivedere le mie opinioni sempre più in profondità.

Tutto questo per dare un esempio di VITA vissuta che è stata e continua ad essere profondamente influenzata da una "banale" mail che rimandava a un "semplice" video di youtube. Di come piccoli semi di VERITA' e SPERANZA nell'UOMO, come il tuo lavoro, siano dappertutto nel mondo, basta cercare un pò in profondità, ed internet è un nostro alleato prezioso in questo. Di come QUESTI siano i veri cambiamenti di cui il mondo ha bisogno, un CONTAGIO di presa di consapevolezza.

Così, ogni giorno ho continuato ad informarmi per conto mio, accettando finalmente la responsabilità di farmi un MIA visione del mondo, non inculcata da altri. Ho visto "il nuovo secolo americano", approfondito analisi sull'11-9, nel mentre ho sempre letto i vari articoli di questo blog e di altri e soprattutto i COMMENTI (grazie a tutti voi), miniera preziosissima per rendersi conto di come altre persone possono pensarla e le diverse logiche e idee che entrano in atto nell'analisi dei vari temi proposti.
Nell'esplorare i vari collegamenti che nascono quando ci si informa a 360 gradi, ho approfondito diversi temi anche spirituali, per fare esempi della profondità della nostra esperienza umana cito:

- SCIAMANESIMO in generale, le varie tradizioni nei popoli e i modelli di realtà che sorreggono le loro credenze.. interessandomi in particolar modo del mondo degli allucinogeni/enteogeni, come l'Ayahuasca (ho fatto la tesi di laurea in Lingue e letterature straniere su "Ayahuasca e Amazzonia: le testimonianze letterarie", è lunga una 50ina di pagine ma se può interessare da usare come articolo fammi sapere, ci sono spunti interessanti )
- Le varie TRADIZIONI SPIRITUALI nel corso della storia, approfondendo nel tempo vari aspetti, su buddismo, cristianesimo, spiritualità gnostiche, catari (ho avuto la fortuna di vivere 2 settimane con un trentenne spagnolo che faceva parte dei Catari spagnoli, che si sono riformati circa 700 anni dopo l'uccisione degli ultimi catari da parte di eserciti influenzati dai papi), meditazioni varie, "osho" vari, altre persone veramente speciali (gustavo rol, edward cayce).
- Mi sono interessato al mondo delle CANALIZZAZIONI, channeling, specialmente leggendo il libro "the siren call of hungry ghosts" di Joe Fisher, uomo eccezionale che alla fine ha pagato cona la propria vita (suicidio diranno) l'intricata realtà in cui si era inoltrato, e ricercando il famoso cerchio77 di Firenze.. più altri fenomeni paranormali collegati.
Sottolineo che non è necessario diventare veri esperti, basta riuscire a rendersi conto delle infinite possibilità del nostro mondo e di aspetti della realtà che sarebbe difficile vivere come esperienza diretta.
- Manipolazione PSICOLOGICA e PERICOLOSITA' dei MEDIA e la PROPAGANDA, fin troppe parole son state spese su questi argomenti, anche con tanti articoli su questo sito.
- Capire chi siano i veri CONTROLLORI del mondo, chi tira le redini, qui il campo è così vasto che tra associazioni millenarie e organizzazioni recenti ci si perde. Tra illuminati, massoneria, gesuiti, rosacroce, builderberg, banchieri, vaticano, nobiltà nera, neocons, militari, servizi segreti, club vari, sionisti sarebbero necessarie vite a dipanare la matassa di quali siano i veri rapporti di potere a noi occulti. Anche qua però non è necessario avere perfettamente chiaro il quadro dei reali rapporti di potere, ci basti approfondire fatti, renderci conto delle implicazioni di questi, capire che è tutto vero, tenerli come VERITA' (che all'eventualità possono assolutamente essere messe in discussione da considerazioni successive grazie a nuove informazioni o esperienze) e poi andare oltre a cercare il PERCHE' di tutto ciò, e questo per forza di cose rimanda ad una dimensione spirituale, sottesa rispetto alla comune rappresentazione del mondo.
- Politiche di REPRESSIONE sociale: guerra alle droghe, appoggio della criminalità organizzata, CRIMINALITA' endogena dello stato, dei governi, di TUTTI i poteri purtroppo.
- Trovando spunti e consigli da grandi ARTISTI, come De André, Pasolini, PK Dick, BILL HICKS, Miyazaki, Richard Linklater..
- Ridefinizione delle teorie alla base del nostro UNIVERSO, includendo la realtà di forze difficilmente comprensibili ai nostri ragionamenti umani.
- Rendersi conto della FALSITA' della STORIA così come comunemente diffusa.
- Presto o tardi un ricercatore onesto si imbatte nel dover approfondire il tema UFO.. io per esempio ho aspettato almeno un annetto a voler esplorare quella realtà, avrei potuto farlo subito dopo aver aperto questo sito, c'è giusto il tuo documentario "i padroni del mondo" che ne parla (lo guarderò a breve ), ma capivo che fosse necessario andare per gradi nella decostruzione-ricostruzione della nostra realtà, ogni cosa a suo tempo quindi (magari ascoltando i "segnali", anche banalità come youtube che tra i video suggeriti ce ne mette uno sulle scie chimiche, e allora decidere di iniziare ad informarsi anche su quel tema, per esempio).
Tornando agli ufo anche qui il campo è sterminato.. tra moltitudini di teorie e ricercatori, tutti utili alla nostra causa (CONOSCERE il MONDO e quindi NOI STESSI), si può ricercare per anni tra demoni, angeli, creatori del mondo, rettiliani, pleiadiani, siriani, canalizzazioni aliene, disclosure aliene, alieni nei MEDIA e a hollywood..
E' importante capire che per comprendere appieno ogni argomento in profondità bisogna riprenderlo ogni qualvolta ci si ricrede di un concetto fondante la nostra realtà, cioè sotto un punto di vista più maturo (si spera). Per esempio, si può dal nulla interessarsi di alieni e conoscere tanti affascinanti misteri, ma se una persona ancora non ha preso in considerazione l'idea dell'effettiva REALTA' di mondi più sottili, di materia in uno stato diverso dalla realtà che vediamo, di vibrazioni diverse della materia, di effettiva realtà di entità a livello più sottile che non hanno la nostra stessa natura, NON riuscirà mai a comprendere pienamente cosa può SIGNIFICARE il fenomeno ufo sulla sua vita, sulla vita di tutti gli uomini, sul modo di concepire l'universo.
- Big Pharma, anche questo tuo documentario l'ho visto solo pochi mesi fa, e anche queste informazioni se concettualizzate nella loro importanza e nel loro ruolo nel grande piano sono abbastanza toste. Più in generale la perdita della fede nella medicina ufficiale può essere parecchio destabilizzante, soprattutto se non si è ancora in possesso di informazioni ed esperienze sulle vere potenzialità del pensiero umano, delle cure naturali, delle piante medicinali, dell'energia vitale (qi gong), del digiuno, dell'importanza del vivere in COMUNIONE con la natura e delle nostre scelte giornaliere (il cibo che mangiamo per esempio).
- Capire l'INGANNO dei FALSI OPPOSITORI al SISTEMA, come i partiti che incanalano il malcontento della gente, le associazioni di diritti umani, ambientaliste, animaliste, di tutela dei consumatori (wwf, greenpeace, unicef......).
- Soprattutto più avanti nel percorso di consapevolezza, fare molta attenzione ai FALSI PROFETI, in questi anni di cambiamento ne è veramente pieno il mondo, ma ci son sempre stati.. grosse sorprese in questo ambito.
- Industria MUSICALE e HOLLYWOOD, il loro indottrinamento e la manipolazione mentale che attuano.
- "COMPLOTTI" più che reali, come scie chimiche, microchip.. andando a fondo e tenendo presente la realtà della dimensione più "spirituale" della nostra vita, si riesce a intravedere la reale portata di questi fenomeni.
- TRANSUMANESIMO !!
- La NEW AGE, la pericolosità di questo fenomeno.

Questi sono alcuni spunti.
Ciò che è fondamentale è che da tutto questo deve nascere una profonda speranza e forza interiore, rendersi conto del MIRACOLO della nostra natura ci dovrebbe dare la forza di non accettare compromessi e deleghe e ci dovrebbe dare la fede nella potenzialità del genere umano, nonostante l'estrema apparente complessità e negatività della realtà. E' fondamentale capire le potenzialità dell'UOMO e la forza dell'AMORE. E' fondamentale riuscire ad accettare e ascoltare la FORZA presente in ogni essere, dentro di noi che ci dà la vita, che credo Rol chiamerebbe "spirito intelligente".
Vivere quindi COERENTEMENTE in base a ciò in cui crediamo..

Spero questo sia utile a rispondere alla tua domanda, semplicemente nella mia visione il mettere una CROCETTA è qualcosa di talmente insignificante che non ha alcuna influenza nel grande disegno del mondo, le VERE SCELTE sono altre, partendo da una PRESA DI RESPONSABILITA' nello scegliere ciò per cui VIVERE e come vivere.

Mi scuso se mi sono dilungato tanto, probabilmente questo scritto può essere interpretato come delirio mentale (renditi conto di cosa hai fatto con un tuo video Massimo !! ), prendetela come una testimonianza della ricerca di un punto di vista genuino sul mondo e della ricerca di sé stessi, almeno a me piace pensarlo così.
Elio

PS: Ricordarsi sempre che la semplice SPECULAZIONE MENTALE è utile solo se è un MEZZO di trasformazione e non un FINE.
Questo è un memo per me più che altro.

linfe80
Inviato: 11/3/2013 15:37  Aggiornato: 11/3/2013 15:37
So tutto
Iscritto: 13/9/2012
Da:
Inviati: 3
 Re: La domanda da un milione di dollari
Io ho quasi 33 anni e dalla maggiore età non ho mai votato per le politiche ma solo per le comunali del mio paese perchè ritengo che la vera politica possa essere fatta con tutti i limiti del caso ovviamente...) solo a a livello locale, cercando di trovare la vera solidarietà sociale che ormai nel nostro Paese è stata persa da tempo immemore (almeno 30-40 anni).
Non ho votato neanche questa volta e non ne sono pentito, anche se, per motivi logistici (nei giorni delle votazioni ero all'estero) e non ideologici; da ex simpatizzante del M5S mai e poi mai avrei votato per un partito che ormai è diventato guru-dipendente e nel quale la democrazia e la libertà di parola sono al bando da troppo tempo (anche se mi chiedo se c'è mai stata una vera libertà di dissenso ai dictat di Grillo-Casaleggio-Sassoon) e, se esercitata, comporta l'immediata espulsione dal partito.
In verità se avessi potuto votare avrei dato il mio consenso ad uno dei pochissimi partiti che rivendica il ritorno alla sovranità del popolo italiano martoriato e colonizzato da ormai 70 anni (se non di più...) dal padrone americano, ovvero Forza Nuova (e chi vi parla è stato da sempre sostenitore delle idee di sinistra!!!) nella persona del magistrato Paolo Ferraro, nuovo martire del sistema massonico-bancario (per chi volesse approfondire vi lascio il link di Stampa Libera http://www.stampalibera.com/?p=60778).
Bhè dal mio discorso credo sia ovvia la mia ricetta, o per meglio dire, alternativa a quello che viene propinato in varie salse da tutti i partiti di "maggioranza", ovvero il ritorno alla sovranità popolare, in primis la sovranità monetaria seguita dal disconoscimento di tutti i trattati europei criminali che ci sono stati imposti negli ultimi anni (leggasi Mastricht, Lisbona ecc..).Senza questo passo decisivo la democrazia e la dignità del popolo italiano, già gravemente minata, sarà definitivamente eliminata e calpestata.
Un ultimo appunto per quanti pensano che Grillo & Co. siano a favore della sovranità monetaria: è solo fumo negli occhi.Anzi Grillo stesso, che fino a pochi anni fa si definiva un seguace del grandissimo Professor Auriti e che ha solo cavalcato l'onda per aumentare il consenso (oltre che gli incassi dei suoi spettacoli), e che lo stesso Auriti pubblicamente lodava per il suo impegno ed il suo interesse, ha vergognosamente infangato la memoria di quest'uomo che considero personalmente uno dei più importanti del nostro secolo (http://www.youtube.com/watch?v=Rb9qfndKL7s) e per questo non solo ha perso la mia ormai infinitesima fiducia che poteva essere rimasta, ma è per me (come dice lui di tutti i politici) ormai morto!!

qubyko
Inviato: 11/3/2013 16:05  Aggiornato: 11/3/2013 16:05
So tutto
Iscritto: 3/3/2011
Da:
Inviati: 9
 Re: La domanda da un milione di dollari
NOOOOOOOOOOO! Non voto più, basta con questa presa per il ......! come ha ben detto qualcuno prima di me....se non cambio io non cambia niente, questa realtà mi rimanda la mia immagine con tutta la mia pochezza e la mia regalità. Sono un re che vive da poveraccio per capire cosa vuol dire essere RE! Conosci te stesso è il mio motto, riconosci il tuo nemico dentro di te è il mio scopo, ama il tuo prossimo è il mio fine....ed è la parte più tosta!! E' belllo conoscervi e vi seguo da sempre!

Pyter
Inviato: 11/3/2013 16:09  Aggiornato: 11/3/2013 16:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La domanda da un milione di dollari
Voto rimosso.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Giano
Inviato: 11/3/2013 16:30  Aggiornato: 11/3/2013 16:30
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/3/2011
Da:
Inviati: 1424
 Re: La domanda da un milione di dollari
Redazione Citazione:
La domanda che pongo è questa: presumendo che tu abbia smesso da tempo di votare perché convinto che il sistema sia marcio, o comunque non sia sanabile dall'interno, quale situazione ti auguri che si presenti un giorno, perché l'Italia possa finalmente diventare un paese migliore di quello che è oggi?

Non entro nel merito delle soluzioni o delle proposte che mi piacerebbe vedere in un programma di governo.
Mi accontenterei di poter delegare una forza politica che si impegni a realizzare le proposte fatte prima del voto. Al momento questa forza politica non esiste.
Se il nuovo, il M5S, in futuro, dovesse avere una qualche responsabilità di governo e dimostrasse di voler realizzare anche in parte il proprio programma, allora, forse, alla prossima tornata elettorale potrei votarlo (considerato che trovo interessanti alcune proposte del M5S), ma per il momento continuo ad astenermi.
Nessuna fiducia al buio, a nessuno, mai più.

P.S.
Paradossalmente, rinunciare all' alleanza col PD e di conseguenza alla possibilità di portare avanti le proprie istanze seduti dai banchi del governo, e' stata la prima dimostrazione di coerenza da parte del M5S.
Così avevano detto -nessuna alleanza- e così fanno, in barba a chi da irresponsabile incallito invoca a gran voce la responsabilità.

Youkai
Inviato: 11/3/2013 17:03  Aggiornato: 11/3/2013 17:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/8/2011
Da:
Inviati: 124
 Re: La domanda da un milione di dollari
Non ho letto gli interventi precedenti al mio, volevo solo rispondere il mio punto di vista.


Essenzialmente io penso che il teatro è un teatro e tale rimarrà. Il cambiamento che io auspico e che suggerirei è il cambiamento personale dell'individuo. Certo si potrebbe pensare ad un cambiamento momentaneo della classe dirigente per poi, spalmare il migioramento. Un po' come dire, intanto butta una manata di nutella sulla fetta biscottata, che poi la spalmi.

Trovo inutile parlare delle brutte cose, le tengo a mente, trovo moco utile dire in qualsiasi modo che 'è inutile fare una cosa perché questo perché quell'altro' perché in quel momento ti privi di una qualsiasi possibilità, quindi preferisco restare nel vago e non c'entro, perché qualora io volessi potrei tentare una qualsiasi altra strada se partissi dal presupposto che non si può allora smetterei subito, e non tutto è detto, anche le cose più impensabili a volte riescono, dimostrando che per quanto impensabili erano possibili sebbene tu non ci potevi arrivare, quantomeno da solo.


Trovo che l'operaione fatta fino ad ora da grillo, e casaleggio, sia una cosa importante. Sebbene possa servire quanto il testamento biblico in cui c'è scritto tutto, MA ti fregano nelle parti cruciali. Una speranza ha saputo vendere, l'oratore era bravo. L'immagine è importante. L'immagine di grillo era importante, potremmo anche essere d'accordo, ma potremmo anche fare l'esempio di Benigni, che ispira bontà e non penseresti mai nulla di male su di lui, e che possa fare parti di quella feccia culturale che rovina il paese non ti sfiora nemmeno l'idea, a te hanno regalato un sogno, non scavare dentro di esso, l'importante è che tu sia felice no? Cito un mio parente ovviamente. C'è caso e caso bisogna dire. Ma qual è quel caso in cui il vostro idealismo vi poterà a dire: ma sì dai, è una eccezione, è diverso in questo caso?


Certo il movimento 5 stelle non significa girllo, però... non saprei che dire.



Mi dispiace, tutte quelle diatribe con quello che dicono i giornali (esempio classico: vedi quel che dicono? lo fanno per smontare il movimento! QUINDI, questo presuppone che siano loro quelli da votare, come gli anti berlusconismi che portano a votare qualsiasi cosa pur che diano contro a berlusconi), con quello che dicono le telvisioni, o i politici o chi che sia su di me non fanno effetto. Perché? Ragazzi, ma sono anni che sappiamo chi sono, e per chi lavorano, non possiamo dimenticarcelo ad ogni nuovo scandalo. Sono quel che sono basta, non si può continuare a scandalizzarsi per quel che dicono, perché dal momento in cui tu ti scandalizzi vuol dire che tu continui a dare importanza a ciò che dicono, ciò vuol dire che forse non credi nemmeno a quello che hai detto fino ad ora sul loro essere cani al servizio del padrone.



Cioè sarà scontato, ma molte delle volte si fa riferimento a questo come MotiVo per cui votarli, tutti gli danno contro QUINDI...


L'unico cambiamento è sempre interiore, non ce ne saranno altri auspicabili.


Massimo, io oltre al dirti che è l'inidividuo che deve cambiare, e di smettere di apporre la sua speranza al di fuori di sé non so che fare. Io non ho la soluzione per questo mondo. E' infruttuoso chiedermi come cambiare il mondo, so a mala pena come funziona... Io mi sto scoprendo, sto scopendo me stesso, e non posso augurare niente di meglio a voi tutti, più di questo non so che cosa volete avere. Capisco che il pane continuerà a mancare, ma non appena cambi la causa, che sei sempre e solo tu, cambi anche l'effetto.


Quali altri cambiamente abbiamo bisogno? Non amo la valuta, né qualsiasi sostituente, perché se non c'è la valuta si immette il 'tempo' con gli stessi presupposto che si legano alla valuta, una cosa che mi fa orrore. Regole, quasto l'unico metodo che conosciamo per vivere fra noi... siamo sicuri che sia un concetto veritiero? perché a me pare una banale falsità presupposta, da ideali avvelentati, da chi non vuole farci vedere oltre quello che non è utile a loro farci vedere. L'esempio perfetto Massimo tu lo hai fatto riportando quello che è successo dopo l'11 settemebre, con tutta l'america che si mobilitava per andare a scavare fra le macerie a mani nude, nonostante l'amianto, di cui non erano coscienti, che aleggiava a tonnellate.


Mah, che dire... niente, io non ho idea di come cambiare il mondo, ho già il mio da fare con me stesso, voi pensate a voi che la strada è lunga. Obbiettivi più importanti? Esistono obbiettivi più importanti di sapere chi o che cosa sei? Dal mio modesto punto di vista, no.


Per questo io non ho votato, e continuerò a non votare, per quanto banale questa è dare il proprio potere ad altri. Sono consapevole che mi contraddico, e che l'occasione è buona, ma io ho i miei limiti, o il mio abito della personalità, e una serie di limitatori che potrò superare solo lavorando su me stesso, come voi ce li avete ce li ho anchio. Chi sa che cosa è possibile o non è possibile fare?


Io ho poca speranza, non tolgo che tutto sia possibile, ma vi assicuro che se una cosa sono riusciti bene è nel togliermi la speranza verso qualsiasi cosa venga al di fuori di me stesso, ove, teoricamente, il mio influenzamento non è parte della formula di riuscita dell'operazione. Certo è facile dire e che ci vuole ad re iniziare ad avere speranza? Ognuno ha interessi, anchio ho i miei, e non è facile eliminare quei concetti che mettono in pericolo il tuo equilibrio personale. Sinceramente non so, sono stufo anche di de-finire le cose, per questo penso che ormai il teatrino sta finendo, non sono neanche più interessato a quel che succede, e il mio intuito mi guida lo conosco abbastanza bene da poter mettere la mano sopra al fuco pur di dimostrare qual'ora ne avessi bisogno dell'altrui considerazione, che mi findo. Ma per il momento ho ancora bsiogno dell'altrui considerazione, non so per quanto ancora, perché se non ne avessi avuto bisogno questo messaggio non lo avrei fatto. Un saluto dallo spirito youkai.

Maya
Inviato: 11/3/2013 17:15  Aggiornato: 11/3/2013 17:19
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/3/2010
Da:
Inviati: 110
 Re: La domanda da un milione di dollari
Premesso che sono più di 15 anni che non voto (tranne i referendum), quello che io propongo si trova riassunto in questo sito Statuto del mondo libero

Temo che per realizzare il sogno di vivere in un mondo privo di denaro e sfruttamento l'unica possibilità sia una rivoluzione armata che resetti completamente il sistema ripartendo da zero (nuova costituzione e leggi votate da tutti i cittadini, senza più delegare nessuno).

Per questo motivo non credo che il M5S possa resettare il sistema dall'interno, perché il sistema stesso ha gli anticorpi per difendersi accumulati in 70 anni di leggi assurde, incomprensibili, farraginose, intrecciate, volte a distribuire privilegi, ricchezza e potere a chi è al comando e lavoro e povertà a tutti gli altri.

“La guerra non si può umanizzare, si può solo abolire.” ALBERT EINSTEIN
rafterry
Inviato: 11/3/2013 17:23  Aggiornato: 11/3/2013 17:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/11/2009
Da:
Inviati: 199
 Re: La domanda da un milione di dollari
Grazie Massimo per lo spazio "transennato" che offri alle nuove idee a cui dedichi il tuo tempo da carabiniere per rimuovere i commenti inopportuni, a causa della gente che sempre meno si offre ad ascoltare con fede temporanea cio' che gli altri hanno da dire.

io non voto piu' per 2 motivi: il primo è che non delego nessuno a fare il lavoro al posto mio. il secondo è, come dici tu, perchè i movimenti politici si appoggiano a un sistema "marcio", anche se io lo definirei "inappropriato per la NOSTRA tecnologia e decisamente inappropriato per la mia coscienza".
La politica (intesa come gruppo di persone intente a cercare di risolvere i problemi di chi li ha deputati a fare cio') deve e dovrà, almeno per qualche anno a seguire, sottostare a dei compromessi imprenscindibili di natura economica e sociale. devono accontentare banche e popolo.
consentitemi un'analogia: se io ho un ceppo di melo da innestare, marcio e poco produttivo, poco importa se innesto mele renette o mele cotogne, il risultato sarà sempre mele di cattiva qualità. Le mele a 5 stelle promettono di essere ottime, di avere piu' zucchero consumando meno acqua, e cio' è un buon proposito. Spero che riusciate nel vostro intento. Il ceppo è costituito dalla coscienza delle persone che amano il proprio orticello e non si rendono conto del potenziale umano. Non si cambia con una tornata alle urne.

ora veniamo alla tua domanda, cosa propongo di fare per cambiare il ceppo su cui è innestata la nostra politica.
La mia proposta d'azione riguarda una delle cose piu' difficili da fare oggigiorno: ossia non pretendere che cambino gli altri per il nostro interesse, ma bensì cambiare SOLO noi stessi, per il bene degli altri. è anche un caposaldo del nostro universo, il libero arbitrio. nessuno dovrebbe dire a nessun altro cosa fare. se è vero che siamo qui per fare esperienza, beh, stiamo capendo come NON si fanno le cose in maniera efficiente ed evolutiva e sempre piu' persone se ne stanno accorgendo, già da tanto tempo.

le cose che non vanno sono tante, e uno dei motivi per cui sono contento che il M5S abbia preso quasi il 30% è sintomatico del fatto che il 30% delle persone aventi diritto al voto hanno voglia di cambiare.. che le azioni e le parole di Grillo giovino alla loro coscienza!! Ma comunque il cambiamento deve avvenire dentro di noi.
ESEMPIO: io non comprendo il sistema progettuale di oggi. una volta quando si progettava qualsiasi cosa, si pensava a farlo durare piu' a lungo e si pensava a come aggiustarlo in seguito. adesso c'è la filosofia dell'usa e getta. se qualcosa si rompe, si ricompra. ma questo è uno spreco di risorse, di tempo-uomo e in genrale ci porta a usare una tecnologia obsoleta e poco efficiente, proprio perchè fatta al risparmio. sarei un ipocrita a criticare tale sistema e poi comprare comprare comprare, no? quindi compro solo quando mi serve qualcosa (e sto attento che non sia un bisogno indotto), cerco di comprare il miglior prodotto per rapporto qualità/prezzo, che sia aggiustabile nel futuro e soprattutto condivido e incentivo la politica della condivisione. in America, tu lo confermerai, sarebbe un vero disastro se tutti avessero una lavatrice in casa.. quanto sarebbe bello poter usare una lavatrice da 6.000 euro che dura 30 anni, condividendola con tutto il condominio, anzichè sprecare tempo e risorse per lavarsi i panni in casa, con una lavatrice da 300 euro, che consuma un sacco d'acqua ed elettricità in piu' e che durerà al max 5 anni?
ESEMPIO2: avendo capito che il cancro è un insieme di fattori, una bomba IKEA le cui parti arrivano separatamente da diversi input che si "innescano" nel corpo, facendo reagire le cellule a sopravvivere in ambiente acido e senza ossigeno, provocando appunta una crescita tumorale, sarei un ipocrita a promuovere la salute, senza adottare un comportamento salutare. Lo "Studio Cina" ha dimostrato con prove scientifiche che chi adotta un regime alimentare con una dieta povera di nutrienti e ricca di proteine, soprattutto animali, ha una percentuale del 100% di ammalarsi di cancro, se le cellule sono state contaminate da una sostanza cancerogena e hanno avuto tempo di riprodursi col DNA modificato.
Il sapere, spesso, aiuta la coscienza. sarei un fesso a continuare a mangiare carne con dei risultati "statisticamente altamente rilevanti" che ne dimostrano il ruolo di innesco perfetto per una delle malattie peggiori di cui siamo vittime.

il mondo in cui siamo immersi è uno specchio del nostro essere. il mondo in cui vivo io è uno specchio del nostro futuro a cui tendo naturalmente e che mi farebbe piacere condividere con piu persone possibili, ma ahimè non posso costringere nessuno. Sono quasi certo che se incarnassi il dittatore che mette tutto a posto e regala all'umanità il mondo ideale, alla fine piacerebbe a tutti. Ma non posso farlo, non sarebbe giusto nei confronti delle loro scelte. Ed è per questo che i nostri amici delle stelle se ne stanno lì a guardarci senza dirci nulla. Libere o indotte che siano, ognuno ha il diritto e il dovere di seguire le proprie idee.

In conclusione: per promuovere il cambiamento occorre ESSERE il cambiamento. l'esempio è la migliore via. Poi si puo' anche promuovere il proprio cambiamento, ma occorre aver prima provato.. e avere fede in madre terra. d'altra parte siamo sue cellule e facciamo parte di un organismo molto esteso regolato da regole di equilibrio molto complesse. ma come nel corpo umano le malattie (=disequilibri) non si curano da sole, ma vengono sanate da sostanze antagoniste prodotte da un'altra parte dell'organismo. per il corpo umano colpito da raffreddore occorrono 3 giorni. i tempi geologici della Terra sono solo un po' piu lunghi, tutto è proporzionato... una cosa è sicura, la velocità del rimedio è proporzionata alla gravità della malattia.

Ognuno sceglie per sè, ma per amore della Terra non voglio essere una cellula tumorale...

NAMASTè

horselover
Inviato: 11/3/2013 18:25  Aggiornato: 11/3/2013 18:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/9/2012
Da:
Inviati: 1898
 Re: La domanda da un milione di dollari
propongo la disubbidienza e l'economia del dono

valetudo
Inviato: 11/3/2013 19:01  Aggiornato: 11/3/2013 19:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/5/2011
Da:
Inviati: 152
 Re: La domanda da un milione di dollari
PREMESSA:

Appartengo al profilo richiesto da Massimo (non voto da parecchi anni,non ho votato nemmeno questa volta e ho voglia di rispondere a questa domanda)

IN EFFETTI QUESTA E' LA VERA DOMANDA DA UN MILIONE DI DOLLARI.

Personalmente sono stato sul filo del rasoio fino alle 14.55 del 25 febbraio e il dubbio era tra astensione 60% 5stelle 30% Silvio-Lega 10%

considerate che sono di area centro-destra e come tanti altri nella mia condizione (astenuto) non mi sognerei mai di votare centro-sinistra

Cosa non mi ha fatto votare Grillo? (premettendo che sono d'accordo col 90% delle sue proposte)

1) non mi fido dei personaggi dietro il 5stelle (vari casaleggio) anzi mi sembrano inquietanti

2) Concentrazione su punti importantissimi ma non fondamenetali (castacostopoliticacorruzzionedebbitopubblicoautobbllu...) mentre non ho ancora capito posizione su aspetti fondamentali come Euro,Mes,Fiscal Compact,Rapporto con Unione Europea,Nato,Finanza Internazionale,...sento ultimamente elogi da parte di Goldman Sachs....

3)Voglio vedere in faccia i parlamentari del 5stelle e come si comportano e se sono coerenti come dicono.

4) Non vorrei che tramite la stessa strategia PROBLEMA-REAZIONE-SOLUZIONE portassero la massa incazzata e scoraggiata di gente (in buona fede) verso determinate situazioni,(vi dico che c'è gente che non lo vota per questo) verso soluzioni diciamo leggermente dittatoriali...

In poche parole sono seduto (in tanti come me) in riva al fiume aspettando di essere convinto dalle azioni dei 5stelle a votarlo.

Il 5stelle quindi ve lo dico ha potenzialmente una enorma massa di voti dormienti.

A loro convincerci

Spero di essere stato chiaro

davlak
Inviato: 11/3/2013 19:04  Aggiornato: 11/3/2013 19:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: La domanda da un milione di dollari
Commento rimosso (tu hai votato).

M.M.

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
sasha
Inviato: 11/3/2013 19:29  Aggiornato: 11/3/2013 19:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/8/2009
Da:
Inviati: 47
 Re: La domanda da un milione di dollari
Domanda per la redazione : come fate a sapere se uno, che vuole partecipare alla discussione, abbia votato o meno?

Redazione
Inviato: 11/3/2013 20:32  Aggiornato: 11/3/2013 21:47
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La domanda da un milione di dollari
SASHA: Mi fido di lui. Siamo qui per discutere, non per fare interrogatori.

Su poi uno vuole mentire sono affari suoi. (Se uno ha votato, ma vuole fare comunque proposte nuove - all'infuori di quelle già disponibili - ben venga in ogni caso).

A me interessa sapere se ci sono alternative al sistema esistente, non sapere chi ha votato e chi no.

krom2012
Inviato: 11/3/2013 21:08  Aggiornato: 11/3/2013 21:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/3/2010
Da: ll'oltretomba
Inviati: 576
 Re: La domanda da un milione di dollari
http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/03/italia-alla-deriva-che-fare.html

Come ha segnalato diegosol61, il programma presentato da Lannes è un'alternativa concreta, nonostante si parli di governi e presidenti, alcune voci le ritengo passi necessari che ho già ribadito, resta il fatto che se venissero presi i determinati provvedimenti sarebbe un primo passo non verso la salvezza assoluta, ma comunque un percorso verso l'indipendenza e la libertà, soprattutto territoriale. Fattibilità e conseguenze potrebbero ovviamente preoccupare dopo l'innesco di certe azioni, perchè le forze dominanti in campo e soprattutto quelle nascoste nell'ombra non si piegheranno così facilmente. E' e sarà una guerra con questi presupposti e portarli a compimento non sarà un'impresa semplice. Con questo programma trovo corretto dire che sarà una guerra di riconquista dei diritti umani, non certo quello del m5s che non ha uno straccio di punto che vada contro i veri interessi del potere (questa ultima parte del commento andrebbe rivolta al duce Grillo e partiti inutili al seguito).

L'idea di far governare solo donne potrebbe essere una soluzione? Se litigano, male che vada non si parlano più per un po', o sono pronte anche loro a lanciare ogni tipo di bomba? (Eccezioni a parte, non prendete come esempi la Merkel o la Clinton!)

...il cielo è sempre più bianco...
gieief
Inviato: 11/3/2013 21:38  Aggiornato: 11/3/2013 21:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/11/2011
Da: Torino
Inviati: 174
 Re: La domanda da un milione di dollari
Dovrei ricopiare paro paro l'intervento di Santaruina...

tentare di cambiare l'"esterno" non è auspicabile. ed è così che agisce il concetto stesso di "votazione". è il modo per imporre aggressivamente il proprio pensiero sugli altri, giusto o sbagliato che sia. ed è un'idea di "potere" fasulla instillata ad arte nei popoli.

sarebbe auspicabile tentare di cambiare e migliorare se stessi, mettendosi al servizio con umiltà, sapendo che si è solo e sempre uno strumento.
pensare che "dipenda da noi" è puro senso di onnipotenza.

tutto il resto è un rimando, un riverbero.
Modificare se stessi, porta indirettamente al cambiamento della prospettiva altrui. Ma non deve essere quella l'idea di partenza.

afabbri73
Inviato: 11/3/2013 22:40  Aggiornato: 11/3/2013 22:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/5/2011
Da:
Inviati: 302
 Re: La domanda da un milione di dollari
Il sistema non e' marcio, anzi, a mio modo di vedere e visto come stanno andando avanti le cose, direi che il sistema italia finziona benissimo, per pochi, ma funziona benissimo. :)

Io non ho votato e non votero' mai piu alcun movimento o partito fino a che un partito o un movimento non esordira' la sua campagna elettorale con: Primo masso "Eliminare il Problema alla rdice", il secondo passo e' "Creare un sistema logico e propedeutico alla crescita dell'Italia e della sua popolazione" il terzo passo e' quello di mantenere quello che ci si e' proposti ad ogni costo.

Non riesco, nonostante la mia ampia apertura mentale, a vedere qualcuno in grado di arrivare a tagliare i tentacoli della piovra se non con l'uso di un qualcosa che non si puo ne pensare ne suggerire, ma ancor di piu non riesco ad immaginarmi un sitema che accetti l'ipotesi che ci sia un movimento di contrasto. La storia insegna che in Italia non c'e' spazio ne per i Mussolini ne tantomento per movimenti "antigovernativi" (virgolettato perche' non riuscivo a trovare un termine proprio di sottobosco).
"L'Italia e' una repubblica democratica basata sul lavoro", gia il primo articolo della costituzione la dice lunga che tipo di base questa Repubblica sia stata fondata... hanno solo cambiato la parola Oligarchica con Democratica.

Risposta:
Mi auguro una presa di coscienza generale da parte della popolazione italiana, una rispolverata alla definizione della parola umilta' di un popolo che si sopravvaluta e ritorno nei campi a zappare la terra.
Il popolo italiano non e' emancipato, e' ancora troppo suddito; attualmente necessita di un pastore (vedi entusiasmo alla nascita di forza italia, vedi entusiasmo nascit m5s) , figura non accettata dall'establishment. Mi auguro quindi che l'italia si avvii verso una meta chiamata "Maturita'". Un popolo maturo e' un popolo in grado di ascoltare, capire, combattere e costruire; un popolo suddito e' in grado solo di piangere, sopportare e sospirare al primo bisbiglio prima del suo ritorno nel limbo. Ma la strada e' lunga e in salita; scordiamoci che le nostre generazioni, fino ad un paio a seguire, possano sentire il profumo di una Italia degna di essere chiamata tale.

Pensoso
Inviato: 11/3/2013 23:30  Aggiornato: 11/3/2013 23:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/8/2009
Da:
Inviati: 436
 Re: La domanda da un milione di dollari
Votare in questo sistema è un modo, oltre che per decidere (forse...) direttamente o indirettamente chi governa, anche per legittimare il sistema politico in toto e di conseguenza anche chiunque poi effettivamente governi. Più alta è l'affluenza alle urne, più forte è la legittimazione degli eletti ed, a maggior ragione, dei governanti.

L'Italia ha sempre avuto percentuali di affluenza alte dall'80 al 90%, quest'anno siamo scesi al 75%, quindi astensione alta ma sempre più bassa rispetto alle grandi democrazie... occidentali, se arrivano al 60% gridano all'afflusso record... Quindi l'Italia ha sempre legittimato ampiamente il sistema politico che l'ha governata o almeno rappresentata in Parlamento. Quindi qualsiasi politico, bravissimo o meno... che sia, è nel giusto se dice che l'Italia sarà forse sempre stata governata piuttosto male, ma dopotutto chi ha governato l'ha sempre fatto in quanto democraticamente scelto dagli italiani.

Ipotizziamo che alcuni decenni fa ci fosse un'opposizione effettiva e veramente alternativa. Bene, con gli anni è diventata molto meno alternativa, quasi per nulla se non su questioni personalistiche, ed opposizione quasi solo tecnicamente, ed inutilmente inquanto, ovviamente, in minoranza. Questo quando ha perso le elezioni... quando le ha vinte ha fatto poco di quanto avrebbe potuto/dovuto fare. In generale è diventata un'area politica moderata, che non vuole spaventare la classe alta e medio-alta della società e dei mercati e dell'Europa e degli Usa. Avrebbe dovuto spaventare invece le classi medio-basse, ma queste in una buona misura continuano a voltarla, anche perchè l'alternativa (a cui altra buona parte delle classi medio-basse continuano a voltare) è peggiore, se non improponibile (la famosa regola del "votare il meno peggio").

Posto che l'ideale sarebbe un sistema politico che vede la sua legittimazione calare ad ogni elezione, con l'affluenza a cifre irrisorie per poterle definire "rappresentative", e soprattutto elettori che, se proprio decidono di andare a votare, votino per le forze che, almeno secondo loro dopo una informazione minima ma puntale, rappresentino le classi medio-basse (che sono la maggioranza degli italiani), questo, teoricamente, spingerebbe ad ogni elezione alla scomparsa delle forze politiche che rappresentano le "minoranze forti", in grado ci condizionare l'opinione pubblica senza esserne veramente rappresentativi nella società, e la graduale sostituzione con candidati e partiti, o comunque liste elettorali, non rappresentativi di gruppi di potere e di pressione e di interessi privati, se non addirittura deviati.
Invece in Italia (ma non solo), si vota sulla base della simpatia personale, del carisma del candidato, della speranza di fare i furbi, in scala minore, quanto possono fare i furbi gli eletti ed i loro amici con un qualche potere effettivo, della tendenza (nel senso di "trendy") tecnologica del candidato, dell'appeal televisivo o internettiano ecc... oppure del voto di protesta, dietro cui a volte si cela una protesta di facciata, oppure una protesta che non ha niente di meritevole proprio sulle cose su cui protesta.
Ovviamente il cambiamento con il non-voto, gioca sui tempi lunghissimi, ed è tutt'altro che certo, almeno nell'arco di qualche decennio, o della stessa esistenza di una persona.

Invece la speranza (secondo me illusoria) di cambiare tutto con un'elezione si ripete in Italia ogni 5 anni (o spesso meno, date le ricorrenti crisi di governo). Quest'anno la speranza è rafforzata dalla crisi economica e dal successo del M5S. Quindi se una persona è d'accordo sul programma del M5S ed il M5S va al governo e riesce a fare tutto del suo programma, quella persona è soddisfatta ed ha cambiato l'Italia nel verso che voleva.
Questo esclude le persone che l'hanno votato solo per protesta, senza essere d'accordo su tutto, e spesso magari quasi su nulla.
A parte il fatto che è concretamente molto difficile che un partito con questa, o magari anche con un'altra, legge elettorale possa govenare da solo e non fare compromessi (in meglio o in peggio a seconda dei pareri soggettivi di ciascuno di noi) con alleati di coalizioni o addiruttura con avversari elettorali.
A parte il fatto che anche vincendo le elezioni da soli, l'attuazione delle politiche desiderate si scontra con la realtà sociale, economica, organizzativa che potrebbe non essere consona, nel bene o nel male, con tutto il programma ideato da un M5S.
Rimane il fatto che per votare per qualcuno, es il M5S, gradirei essere d'accordo su quasi tutto, e non solo su mezzo programma (o col generico fatto di mandare via "gli altri") col rischio di vedere attuare magari solo la parte per cui non ero affatto d'accordo. Non gradirei legittimare neanche questo di governo...

Lasciamo anche da parte il fatto che anche solo sulle cose su cui sarei d'accordo, il programma del M5S allineerebbe solo l'Italia al resto dell'Europa (e non è che il resto dell'Europa, seppure meglio o meno peggio, sia la società ottimale o senza problemi, simili o altri), e che il resto d'Europa è meglio, su certe cose, perchè ci sono certe condizioni economiche e sociali, e non perche abbiamo sempre vinto le elezioni dei partiti ideali, al massimo si sono adeguati alla direzione in cui la società stava andando, nel suo progresso (ed alla vittoria dell'altro partito nelle elezioni successive non si è generalmente regrediti).
Parliamo del successo del M5S, dovuto proprio a questo fatto di toccare temi tradizionalmente cari a varie tendenze politiche, quindi a loro trasversali. Questa trasversalità è la chiave del suo successo, ma l'eventuale alleanza con una tendenza o l'altra farebbe sicuramente perdere, nell'elezione successiva, metà degli elettori oltre che gli astenuti o "indipendenti" che si era guadagnato.
Anche l'attuazione di alcune politiche e non di altre, pur governando magari anche da solo, potrebbero avere lo stesso effetto di dimezzare i voti, per risultare in qualche modo più vicino ad una tradizionale tendenza politica, e non ad un'altra.

Uno dice "un attimo! ma almeno qualcosa può ottenere il M5S".
Bene, su alcune di queste cose oramai sono d'accordo tutti i partiti, anche se sono dei fessi, perchè lo hanno capito solo adesso che c'è il M5S a dirlo con i voti allegati, mentre prima pensavano che non fossero cose giuste e veramente volute, dato che gli elettori continuavano a voltare per loro... (il concetto di legittimazione del potere tramite il voto, anche la semplice partecipazione).
Su altre cose, e non poche, ripeto, non sono d'accordo, e magari sono invece d'accordo i leghisti o alcune banche d'affari anglosassoni...
Perchè dovrei legittimare cose su cui io non sono d'accordo, e magari non lo sono nemmeno i partiti tradizionali (che però perdono le elezioni) pur di avere cose su cui sono d'accordo io, ed anche i partiti tradizionali, come pure il M5S, quindi praticamente tutti... col rischio che molte altre cose che vorrei io non siano portate avanti da nessuno, e sorattutto le cose su cui non sono d'accordo siano gravissime e nettamente contrarie alle mie idee?

(uso non improprio di firma)
Redazione
Inviato: 12/3/2013 0:08  Aggiornato: 12/3/2013 0:08
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La domanda da un milione di dollari
Lascio il thread aperto ancora un giorno, per permettere altre eventuali risposte.

Poi scriverò l'articolo di commento.

Grazie nel frattempo a tutti quelli che hanno risposto. Ho rilevato una grande onestà intellettuale, e una profonda sincerità da parte di tutti.

(Se non ho risposto ad alcuni è solo per non violare la regola che io stesso ho imposto agli altri).

Vhiper82
Inviato: 12/3/2013 0:11  Aggiornato: 12/3/2013 0:11
So tutto
Iscritto: 11/2/2013
Da:
Inviati: 7
 Re: La domanda da un milione di dollari
Appena poco dopo i miei diciotto anni sono andato a votare per la prima e unica volta, non perchè affascinato da qualche forza politica, dato che a me non è mai interessata la politica, ma perchè incuriosito dal "provare" questa esperienza.
Sono passati 13 anni e il mio pensiero è leggermente cambiato, nel senso che col tempo ho capito dove sta la verità e mi sono avvicinato al mondo politico e i suoi dintorni perchè volevo studiarlo...infatti mi sono iscritto su Luogocomune per la seconda volta dopo diversi anni.
Tutto ciò comunque mi ha portato a non votare proprio perchè ho capito come funziona il mondo e credo che non cambierà mai se non lo vuole il POPOLO.

Cosa dovrebbe cambiare per rendere il nostro Paese un posto migliore?
Secondo me, che non capisco nulla di economia, politica, leggi ecc... l'aiuto migliore sarebbe la semplicità...semplicità nel linguaggio e nelle proposte, cioè io leggo e ascolto ogni giorno tanti termini che servono solo per creare confusione mentale ed economica, anche perchè non tutti siamo economisti.

Bisognerebbe diminuire le tasse (cosa ho detto di nuovo?!) e far pagare solo quelle necessarie a patto che comunque lo Stato mi offra un servizio.
Eliminerei Equitalia, il canone Rai, l'Iva, l'Imu, il bollo auto e le accise sulla benzina.
La tracciabilità andrà fatta solo nel momento in cui ci saranno somme di denaro consistenti in molteplici movimenti, non con una sola transazione da 1000 euro...dopotutto se io voglio spendere 1000 euro in sexyshop allo Stato non gliene deve fregare.

Bisognerebbe riformare da ZERO la giustizia e:
1) rendere la legge DAVVERO uguale per tutti;
2) eliminare l'avvocato difensore nei casi di pedofilia e violenze sulle donne (in presenza di prove schiaccianti o di ammissione del reato)
3) ridurre le "attese" per i processi per non farli durare decenni.

Per quanto riguarda la politica proporrei i famosi tagli dei e ai politici, ognuno dei quali andrà in pensione senza vitalizi solo dopo aver "lavorato" per almeno 30 anni e dovrà percepire una sola ed unica pensione che non dovrà superare i 3000 euro.
Bisognerebbe poi eliminare o ridurre poi tutti i benefici di cui dispongono.

Nel mondo del lavoro ridurrei l'età pensionistica (si dice così?!) a 58 anni o almeno 30 anni di contributi... e pensione non tassata.
Nel caso di morte del pensionato la pensione andrà a chiunque ne può usufruire in famiglia, ma non allo Stato o chi per esso.
Incentivi per chi assume giovani, disoccupati, disabili.
Rendere più accessibile il credito (con tassi superbassi) alle aziende e a chi vorrebbe creare nuove attività.

Detto questo, sicuramente non ho detto tutto, ci son ancora tante cose che al momento non mi passano per la mente, ma magari aggiungerò.

Grappa
Inviato: 12/3/2013 2:51  Aggiornato: 12/3/2013 2:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/9/2005
Da: ... nomade sulle colline di Langa e Monferrato
Inviati: 61
 Re: La domanda da un milione di dollari
Salute

... ho ascoltato gli altri interventi e mi sono trovato a condividere buona parte di quel che è stato detto.

Massimo al vero ha posto una domanda che è la sintesi della stessa riflessione che ho voluto riprormi e mi ha accompagnato nelle settimane e giorni precedenti alla chiamata degli elettori e si è poi ancora concretizzata nella decisione di non tornare a votare. Neppure questa volta. Sono recidivo e reo confesso.
E' addirittura curioso, per me, che sia proprio in questo luogo di comune condivisione, dove fin dalla mia iscrizione, ho trovato molti spunti per migliorare il mio pensiero e oggi dichiarare con consapevolezza la mia astensione. Quando arrivai qui, mi trascinavo il dubbio di quel che esercitavo con il voto e non nego quindi di avere trovato molte vie e suggerimenti.
Il cambiamento l'ho poi maturato vivendo in concreto l'evolversi di una filosofia di vita che covavo da tempo. Ho fatto della Natura la mia chiesa ed ho imparato a trovare le risposte. Non è facile come non è immediata la vita che nasce da un seme.

Credo di rientrare nel novero degli aventi diritto a rispondere alla domanda di Massimo, ma posso suggerire cosa?

Spiegare perché non ho partecipato neppure questa volta, rifiutando il diritto che la costituzione mi concede, premesso che la stessa mi vede, causa forse il mercato e la mia testardaggine, non abile a reggerla fin dalle sue fondamenta, perché non ho più il diritto al lavoro. Fottuta condizione di bugiarda libertà, anzi, più facile condizione di coercizione dell'individuo.

Ero abile nel mio lavoro, la mia vera passione e lo ricordo più con il vanto di quelli che erano i complimenti che ricevevo e di quel che insieme ad altri ho costruito, più di quanto alla resa dei conti, fosse il cappio sottile dello stipendio.
Mi sono anche sporcato le mani in passato, complice lo stipendio e il senso del dovere.
Ho perso il lavoro perché la dignità, avvolta dal peso della responsabilità e della coerenza, ti accorgi che hanno più valore dei soldi.
Ho imparato ad odiare il denaro e tutto quello che gli orbita attorno e dedicargli l'unico verbo che merita: servire. Di tutto quanto il resto e, con rispetto, io ho bisogno per vivere e non me ne posso servire.

Massimo, con il garbo che ti riconosco, mi chiedi e solleciti di proporre un'alternativa a questa mia decisione.
Bene, posso dirti che ho scelto di fondare e costruire il mio futuro su questo piccolo fazzoletto di terra in Alta Langa e non la posso proporre come soluzione per altri. Ci sono momenti che considero addirittura egoista questa fortuna che ho. Godermi intere giornate di pseudo isolamento dalla cosidetta civiltà e trovarmi a parlare con galli e galline. Pulire le stalle del vicino commerciante di cavalli e il "profumo" del letame, non ha paragone con l'odore che ho spesso respirato nei cantieri. La terra è davvero bassa e in collina è anche spesso ripida. La cosa più stupida che l'Essere umano può pensare è credere di averla ai propri piedi.

Il prezzo più alto che sento pesare ancora in questa alternativa di vita che ho scelto, è rivedere la mia famiglia solo nei fine settimana. Loro vivono ancora in città e sarà così fino a quando non saremo riusciti a completare il cambiamento che abbiamo scelto di fare ed essere.

Mi interessa altresì approfondire il pensiero Anarchico e non quello che ho ad oggi colto tra i teorici o chi urla ad una rivoluzione. Osservo la Natura e la fuori ho trovato la forma più alta di Anarchia, organizzata in milioni di anni di evoluzione. Non ho constatato segni di rivoluzione se non quelli di chi, a periodi alterni, a dirla con una battuta in voga, fa il gay con il culo degli altri ... anche i grillini hanno l'orifizio anale

Grazie a tutti e a te Massimo per la tua attenzione, anche se temo non avrò probabilmente intrappolato quel che ti sfugge

Hic

... la Libertà è come il respiro, quando manca, soffochi Hic
diegosol61
Inviato: 12/3/2013 9:10  Aggiornato: 12/3/2013 9:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/3/2013
Da: Roma
Inviati: 43
 Re: La domanda da un milione di dollari
Propongo una grande petizione per denunciare agli organi di giustizia nazionali e alle corti internazionali di giustizia e dei diritti dell'uomo le grandi truffe (e conseguentemente i grandi crimini) che sono stati perpetrati nel tempo a danno dei popoli europei ed extraeuropei a seguito di quegli accordi e trattati internazionali che hanno comportato il progressivo degrado dell'essere umano cui stiamo ormai assistendo da anni e che tutti conosciamo (anche perché si è capito che la classe politica, "sua sponte", non lo farà mai).

http://sulatestagiannilannes.blogspot.it/2013/03/italia-la-politica-del-fare.html

Halo1367
Inviato: 12/3/2013 10:14  Aggiornato: 12/3/2013 10:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/6/2006
Da: Bengodi
Inviati: 174
 Re: La domanda da un milione di dollari
Non ho votato e ne sono contento. Meglio, era ovvio che non avessi nessuna voglia di votare, di dare allegramente l'ennesima delega.

Percorsi di vita ed età sicuramente diverse per ognuno di noi ma ritengo che, solo per il fatto di essere qui su LC, anche convinzioni (dubbi e certezze, intendo) comuni.

Molte delle cose che avrei da dire sono già state dette da Santaruina e Calvero.
Non ripeto concetti da loro già espressi egregiamente e vi rimando ai loro post.
Pur essendo, io, ateo ho imparato ad apprezzare Santa qui e sul suo blog e non mi sorprendo affatto di trovarmi così in sintonia con lui. E a me dice già molto che un credente ed un ateo si intendano così "facilmente".
Con Calvero mi unisce l'attività lavorativa svolta. Lui ex-militare io ex-bancario. Stesso fronte e stesse finalità da cui siamo scappati.
Una cosa sola non condivido in ciò che ha scritto Calvero. Ritengo la frase "ma a me cosa ne viene", fuorviante per la mia consapevolezza di essere parte di un tutto e non il centro di qualche cosa...
Per il resto, caro Calvero, tanto di cappello!

Consapevolezza. Questo ritengo sia il punto.
Io ritengo di essere un altro uomo da quando, circa dodici anni fa, ho iniziato a dare delle risposte fattive al mio anarchismo di fondo.

- Un individuo normale ha due modi per conoscere ed approfondire temi che lo interessano e lo fanno crescere (o al contrario, seccare come una pianta senza acqua): internet o TV e giornali di regime.

- Se scegli internet come necessità è perché scopri che tutto il resto è assai più menzoniero del web dove devi solo mettere in essere la tua intelligenza e la verità, magari parziale, la puoi trovare comunque.

- Capita di trovare, e di accettare come tali, qualche "buon maestro" a cui affidarti per compiere percorsi di conoscenza che altrimenti non riusciresti a fare seguendo ancora i "cattivi maestri" di sempre. Scopri che per te (e per l'umanità intera, così tu pensi) è fondamentale conoscere e capire la verità sull'11 settembre 2001, sulla grande truffa della moneta e della globalizzazione, sulle scie persistenti e non che disegnano i nostri cieli, sul libero arbitrio come scelta di fondo, sugli eventi marchiati da simboli che si ripetono negli anni e nei secoli e via elencando...

- Scopri che tutto questo diventa centrale nei rapporti con gli altri individui REALI.
Ti ritrovi a parlarne con gli amici di sempre e non solo. Scopri che hai voglia (e lo fai!) di organizzare interi week end con amici (e non solo) per visionare e discutere documenti e filamati che solo i fruitori del web possono conoscere.

- E gli argomenti e gli approfondimenti e le ipotesi NON sono MAI quelli di cui parlano giornali, TV e partiti o movimenti vari.

- A questo punto o diventi un Paolo Bernini (il neo parlamentare M5S che parla di questi percorsi come fossero le recensioni di pessime fictions) e ti accontenti di piccole e parziali assonanze di un movimento a conduzione verticistica e solo apparentemente libertario o segui le logiche conseguenze delle tue reali e profonde convinzioni. Bernini, probabilmente, è il prototipo del cattivo fruitore del web. Informazioni masticate male e digerite peggio...

In buona sostanza: tu Massimo, e tutti voi che frequentate LC, scrivete di "quegli" argomenti per egocentrico diletto o perché li ritenete centrali per la comprensione della nostra realtà?
Se qualcuno crede che il vertice del M5S (non discutiamo neppure di quelli degli altri partiti) voglia scrivere il futuro politico ed economico di questo Paese passando attraverso l'ottica che fornisce l'approfondimento dei temi a tutti noi cari (qualunque conclusione si voglia trarne) alzi la mano...

Ho sperimentato sulla mia pelle l'impossibilità concreta di discutere, ad esempio, l'argomento di una riduzione di armamenti od aerei militari senza poter affrontare il vero tema: l'uso per scopi di geoingegneria di quegli aerei nei paesi NATO...
Non ce la faccio proprio, se credo seriamente a questa "ipotesi".

Quando il M5S ha denunciato le bugie degli americani e dei loro servi sull'11 settembre 2001 e sulle scelte conseguenti al fatto? E' un argomento superfluo nel valutare la posizione morale e culturale di un individuo e di un movimento politico?

Ed infine, davvero non mette paura a nessuno un organismo in cui a decidere tutto, ma proprio tutto, è una ristrettissima elité? E gli aderenti, probabilmente tutti in buona fede (ma perché?) possono solo accettrare linea e conclusioni sperando di interpretarle bene perché altrimenti... out senza se e senza ma!

Si, preferisco continuare il mio piccolo ma per me importante percorso di consapevolezza piuttosto che fidarmi di un Grillo qualsiasi che dopo anni di inviti a distruggere computer, improvvisamente riesce a creare l'idea di un movimento che mira al 100% di consensi attraverso il web e ad una leadership verticistica e totalitaria.

Nel gioco degli scacchi (grande maestro di vita) i pezzi mossi sono molti e diversi tra loro ma le mani sono sempre le stesse quattro.

Un abbraccio a tutti coloro che non hanno paura della solitudine che da il bisogno di non delegare a nessuno. Che poi magari si scopre che siamo in tanti... ma questo per me conta meno.

"Voi lasciatemi battere e controllare la moneta di una nazione e a me non interesserà chi ne faccia le leggi".
Nathan Rothschild, 1791
hrabal
Inviato: 12/3/2013 11:11  Aggiornato: 12/3/2013 11:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/5/2011
Da: dublino
Inviati: 176
 Re: La domanda da un milione di dollari
Ciao Massimo, le mie ragioni del non voto si ritrovano nei bei intyerbenti di Incredulo, santaruina e Clavero.

Sul cosa fare sto ancora con Clavero: bisogna dare ESEMPIO.

Molti dicono che il "sistema" non si può cambiare chiamandoenei fuori.
Ok, ma noi siamo il "sistema", esso è dentro, sopra tutt'intorno a noi.

Il lvoto è un misero surrogato della libertà, un fantacalcio del potere...

Nel gioco, quelloo puro e senza scopo, li ci può essere qualche riflesso della liberta.

Baudleaire diceva che le cose vanno nel migliore dei modi possibili nel peggiore dei mondi possibili... una frase di un pessimismo estremo, ma ancora profondamente umana.

Ho l'impressione che ora la posta in gioco sià proprio la nostra umanità, da sacrificare sull'altare di un nuovo mondo "perfetto"

allora si le cose andranno "nel peggiore dei modi possibili nel migliore dei mondi possibili", un mondo senza più tracce di umanità.

valerio63
Inviato: 12/3/2013 11:31  Aggiornato: 12/3/2013 11:31
So tutto
Iscritto: 20/11/2011
Da:
Inviati: 4
 Re: La domanda da un milione di dollari
Io, anche quest'anno non ho votato, come ho sempre fatto dal 1994.
Simpatizzo per il M5S, ma prima di avere il mio voto, vorrei osservare quello che fanno e come si pongono. Se il buongiorno si vede dal mattino è probabile che alla prossima tornata elettorale abbiano anche il mio di voto.

Dico questo, perché la Lega Nord, agli inizi, predicava grossomodo le stesse argomentazioni del M5S e sappiamo tutti com'è andata a finire!

Quindi, prima osservo e poi decido!

valerio63
Inviato: 12/3/2013 11:33  Aggiornato: 12/3/2013 11:33
So tutto
Iscritto: 20/11/2011
Da:
Inviati: 4
 Re: La domanda da un milione di dollari
E poi, con l'attuale sistema elettorale, il voto del cittadino ha un valore meramente statistico!

mike57
Inviato: 12/3/2013 11:55  Aggiornato: 12/3/2013 17:02
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/3/2008
Da: savoia di lucania
Inviati: 90
 Re: La domanda da un milione di dollari
Commento rimosso (lo spazio è riservato a chi non ha votato).

M.M.

Pyter
Inviato: 12/3/2013 12:18  Aggiornato: 12/3/2013 12:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La domanda da un milione di dollari
E' giusto che anche io risponda in maniera seria al perchè non voto.
La mia è una posizione di principio, ma anche di fine.
Lo sento come diritto ma anche come un dovere, nonostante dopo le erezioni politiche lo senta più che altro diritto.
Dopo una sofferta parabola filosofico esistenzialista in cui ho fatto un numero sufficiente di esperienze da poter considerare la mia conclusione argomentativa
sufficientemente autorevole e degna di credito, posso affermare di essere giunto alla conclusione che il motivo fondamentale del mal funzionamento del famigerato sistema conosciuto col soprannome di "democrazia" sia la questione della delega e quindi, in ultima istanza, di quel meccanismo noto con il soprannome di "rappresentanza".
L'unica concessione che mi sento di fare agli strenui difensori della transustanziazione votiva della delega è quella relativa al significato di "voto".
Esso, di per se stesso, come tutti mi insegnano, non ha niente di negativo, ci macherebbe, ma la brutta nomea che purtroppo questa attività si è fatta nel tempo è probabilmente dipesa dal cattivo uso che la cittadinanza tutta ha fatto e continua a fare di esso, travisando il suo vero indirizzo istituzionale di evoluzione e cultura di un popolo, quello italiano, così amato nel mondo.
E' giusto essere obiettivi. Fino a poco tempo fa si pensava che il fenomeno del passaggio della rappresentanza dal cittadino al politico avvenisse per semplice flusso eterico, in maniera invisibile, così che mai nessuno ha capito quali siano i pesi e le misure, i limiti e la qualità delle responsabilità e degli incarichi che effettivamente e inequivocabilmente passino da un corpo all'altro. Ancora oggi nessuno lo sa, nonostante qualcuno, scartando l'etere, abbia proposto l'idea di un sistema simile al wi-fi. Alcuni teologi di impostazione laica si sono posti anche un altro annoso problema: pare che un tot di responsabilità e di impegni dati al politico con la x sulla scheda, ritorni al mittente quasi subito, il che spiega perchè alcuni di loro continuino a vedere nel cattivo comportamento dei cittadini il mistero sociale che stia alla base del mal funzionamento delle istituzioni stesse: è il famoso mistero esoterico del voto a immagine e somiglianza del votante, per cui rimane chiarito il fatto che un eletto possa così in seguito comportarsi in maniera più o meno criminale.
Con l'avvento della Chiesa il problema del "passaggio" si è oltremodo complicato e oggi assomiglia in modo impressionante alla Trinità in versione laica. I passaggi sono adesso infatti tre: cittadino, politico e, da quest'ultimo, a una entità finora rimasta sconosciuta ma che un giorno si mostrerà perchè pare l'abbia detto San Giovanni in non so quale opera pessimistica.
Questo procedimento trinitario ha preso così piede da quando alcuni teologi hanno visto che un numero sempre più crescente di votanti si fa il segno della croce prima di entrare in una cabina elettorale.
E' giusto anche citare, però, l'opinione del cicap: la gente che si fa il segno della croce davanti al seggio è stata puntualmente segnalata in un insieme chiuso dall'Istat e poi analizzata scientificamente e si è scoperto che tutti questi avevevano alcune cose in comune, tra cui le due più importanti sono: il votare tutti per uno stesso partito e il soffrire di claustrofobia. Questo fatto ha acceso un altro dibattito: perchè lo stato permette che i cittadini votino pur essendo ormai palese che la claustrofobia provochi crisi di confusione, giramenti di testa (e anche altro) e stati d'ansia che potrebbero influire sul voto stesso?
Perchè per la patente devo spendere duemila euro e sei mesi della mia vita dietro un tipo che sembra Mario Monti mentre ti spiega la Divina Commedia, mentre la tessera elettorale la danno gratis?
Perchè un automobilista deve pagare l'assicurazione se fa danno mentre chi vota facendo lo stesso ( o di più secondo i punti di vista) rimane impunito come un operatore di borsa?
Ai tempi della monarchia c'era forse un esame a pagamento per guidare un cavallo, un asino, un dromedario o un cammello?A dimostrare poi che il voto, di per sè, non è una cosa negativa, lo dimostrano tanti altri aspetti della vita sociale. Quando un prete prende il voto, per esempio, di solito le perplessità non riguardano il voto, ma il prete.
Il voto è parte integrante della nomina di Miss Italia, che sarebbe impossibile se non ci fosse.
Senza di esso non ci sarebbe il vincitore di Sanremo.
Non ci sarebbe un Papa, ma due.
E' quindi giusto tenere i piedi per terra, e pensare che senza voto questo sistema sarebbe peggio perchè nessuno avrebbe più il potere di decidere chi è il migliore da mettere al potere, e sarebbe l'anarchia e la dittatura.
Il mio voto nel sondaggio va al non voto.
Se cadesse il sistema di rappresentanza, probabilmente tornerei a votare.
"Ma come si farebbe a votare senza un sistema di rappresentanza?" direbbe qualcuno più intelligente degli altri e attento ai dettagli piuttosto che ai simboli.
Semplice: se non ci fosse nessuno da votare, il voto singolo di ognuno dei cittadini sarebbe come quello del presidente della repubblica: al di sopra delle parti.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
NiHiLaNtH
Inviato: 12/3/2013 12:49  Aggiornato: 12/3/2013 12:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 5/12/2005
Da:
Inviati: 3225
 Re: La domanda da un milione di dollari
perchè non ho votato il m5s ? sostanzialmente perchè non mi fido di loro

il primo elemento che mi ha portato a dubitare di questo movimento è stato il video della casaleggio, da credente ( non cristiano ) studioso di esoterismo non ho potuto ignorare una cosa del genere. certo non siamo ai livelli dei dipinti di pablo eucharren o del logo del bohemian grove comparso in un cartone animato per bambini ma si tratta comunque di concetti massonici mondialisti

secondo il fatto che il m5s è favorevole al wifi, da attivista contro l'elettrosmog non posso votare chi sostiene questo tipo di tecnologie

ovviamente non sono soddisfatto della situaione nel mio paese ma sono sicuro che il popolo non è maturo per affrontare un vero cambiamento

per quanto riguarda il resto sono completamente daccordo con la maggior parte degli utenti che hanno risposto a questo topic ma sopratutto con calvero quando dice che

Citazione:
Quelli come Me sanno che la colpa, ho detto COLPA, non è dei Politici ma del popolo ... sappiamo la differenza tra Colpa e Causa? .. sono gli Italiani i miei nemici non i politici; i politici sono ingabbiati in un processo CAUSALE (non casuale) e non di colpa. I politici sono il cuscinetto tra il Potere che costruisce un mondo illusorio (reso "autorevole" tramite la propaganda) e il popolino che deve perdersi nell'odio istituzionalizzato nel teatrino della politica ... e hanno colpa non perché avrebbero sbagliato a votare, ma perché pretendono un modello di vita insostenibile, bugiardo, perché non ragionano, amano la propaganda, ambiscono alle ambizioni altrui, pretendono di essere educati da un Sistema accentratore e mafioso (che è l'unico vero significato del termine fascismo) e mafiosamente e fascistamente saranno trattati.

9000aleap
Inviato: 12/3/2013 17:24  Aggiornato: 12/3/2013 17:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/2/2013
Da: Marche
Inviati: 47
 Re: La domanda da un milione di dollari
La maggior parte delle cose ormai sono state dette e mi riconosco in più o meno tutte. Sopratutto a coloro che hanno detto che il problema è il Popolo Italiano e non solo il politico in sé. Basta vedere la solita frase fatta del 90% delle popolo "il politico ruba quindi rubo anche io".

Il cambiamento deve partire nella mente e nella coscienza di tutti gli italiani, viviamo in un tempo sempre più virtuale che reale e in questa "repubblica democratica" nata in un modo malato e così rimarrà fino a che non sarà cancellata e, imho, riscritta a partire dalla Costituzione.

Tornando al discorso politico: non ho la più pallida idea di come uscire da questo tunnel altrimenti avrei già fatto un colpo di stato

Concludo con una citazione per spiegare perchè non ho votato M5S o altri partiti politici:

"Prima di giungere a questo posto, da ogni parte ci chiedevano un programma. Non sono, ahimè, i programmi che difettano in Italia, ma gli uomini e la volontà di applicare tali programmi."

"Fidarci di voi? Mai. Non gradite ne pace ne guerra. La guerra vi terrorizza, la pace vi rende insolenti. Chi si fida di voi invece di trovarvi leoni vi trova lepri. Invece di volpi, oche. Chi merita onore, ha il vostro odio." [Caio Marzio Coriolano]
horselover
Inviato: 12/3/2013 18:39  Aggiornato: 12/3/2013 18:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/9/2012
Da:
Inviati: 1898
 Re: La domanda da un milione di dollari
in natura il voto non esiste

ReBaS
Inviato: 12/3/2013 19:56  Aggiornato: 12/3/2013 19:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/1/2006
Da: TORINO
Inviati: 64
 Re: La domanda da un milione di dollari
Con sincerità ed un briciolo di vergogna dico che ho smesso di votare perchè ho perso ogni speranza... il Movimento 5 stelle ha dalla sua parte la freschezza delle buone intenzioni e delle fedine pulite... ma credo che ora come ora con questo tipo di meccanismo non ci sia nulla da fare... per fare un'esempio "ecologico", non credo che si possa utilizzare dell'acqua su un motore diesel e sperare che parta...

...Non è vero ciò che è vero, ma è vero ciò che piace...
lalocura
Inviato: 12/3/2013 20:31  Aggiornato: 12/3/2013 20:31
So tutto
Iscritto: 7/11/2006
Da:
Inviati: 19
 Re: La domanda da un milione di dollari
Queste le motivazioni del mio non-voto (visto che interessano).

Sul piano ideologico sostengo la radicale impossibilità attraverso il voto di intervenire e modificare i meccanismi e le dinamiche che producono, alimentano e promuovono un sistema fondato sulla logica e sulla prassi consolidate del dominio.
Allo stato attuale di cose il voto si configura nei fatti come la scelta di non scegliere visto che si tratta di eleggere un’ altro uomo che avrà l’ onore e l’ onere di scegliere al posto mio.
Si presenta quindi come elemento essenziale per l’ esercizio della pratica suddetta nella misura in cui esso è l’ atto attraverso cui un uomo delega il proprio potere ad un altro uomo o gruppo di uomini confidando che venga poi utilizzato per la sua tutela e non per la sua messa in schiavitù. Stato questo che si pone in essere nel momento stesso in cui avviene la cessione volontaria di quella forma di sovranità che è condizione irrinunciabile di ogni altra forma di sovranità: quella di se stessi.
E’ fatto curioso assai quello che ci vede allarmarci ed agitarci di fronte alla sottrazione progressiva della sovranità politica, economica e monetaria del nostro paese mentre al contempo abdichiamo volentieri e con orgoglio alla responsabilità di esercitare il diritto di cui siamo portatori e che è causa del nostro potere.
Secondo me un cambiamento che possa essere definito tale dunque passa primariamente e necessariamente per il rifiuto categorico di ogni principio di delega e di rappresentanza ( de-responsabilizzazione) e la conseguente riappropriazione della sovranità del singolo, dell’ individuo che, nuovamente liberato, si pone nella condizione di esprimere pienamente se stesso nel contesto sociale in cui si muove sulla base di nuove forme di aggregazione ed organizzazione di tale contesto.

Vi domando: non siete stanchi di delegare il vostro POTERE ad altri? Non siete stanchi di essere rappresentati? E, in ultima analisi, non siete stanchi di essere governati?

Nel linguaggio popolare e contadino il termine “governare” veniva e viene usato per intendere l’ organizzazione del bestiame. La casalinga di un tempo non faceva le pulizie ma “governava” la casa e le cose in essa contenute.
E’ una fallacia logica affermare che ogni qual’ volta accettiamo di delegare ad altri le decisioni su questioni che ci riguardano direttamente, ovvero il nostro governo, ci stiamo degradando al livello di animale domestico o, peggio ancora, di cosa?
E dal momento che rifiutiamo volontariamente il nostro potere, nel senso di essere capaci di,
in questo caso, agire politicamente con quale legittimità poniamo in essere le nostre lamentele, il nostro malcontento, la nostra rabbia contro coloro a cui abbiamo letteralmente regalato la nostra sovranità? Perché hanno tradito la nostra fiducia?
Ma se siamo noi per primi a tradire la fiducia in noi stessi attraverso la delega!

Siamo pronti per raccogliere forze ed idee e costruire insieme nuove forme di autogoverno, autogestione ed autodeterminazione?
Siamo pronti per prenderci la piena responsabilità di noi stessi, delle nostre scelte, delle nostre azioni come soggetti portatori di diritto e capaci di agire in senso politico?
Siamo pronti per comprendere ed accettare che l’ attuale modello di sviluppo, ovvero di civiltà, non ha alcuna possibilità di dimostrarsi funzionale alla vita (non la vita umana, ma la vita in genere) sul medio e lungo periodo? Che questo sistema in cui viviamo è emanazione diretta della nostra cultura, la quale a sua volta nasce e si informa sulla base di una specifica visione del mondo e che soltanto cominciando ad immaginare insieme una nuova visione possiamo creare i presupposti tali per cui possa prospettarsi un concreto rinnovamento culturale e, in definitiva, un cambio di sistema?

Cambiamento che in ogni caso, è bene precisarlo per me che scrivo e per voi che leggete, non si determinerà certo in un arco di tempo breve abbastanza per cui noi contemporanei ne potremo beneficiare. A noi spetta, adesso, qui ed ora, cominciare a porre i semi di una visione altra, cominciare piano piano a crearne le basi e i presupposti che altri, i nostri figli, i nostri nipoti, si troveranno poi a sviluppare e, magari un giorno, consolidare in una nuova cultura capace di dare forma ad un sistema (o anche più sistemi differenti tra loro) di organizzazione della vita sociale, politica, economica degli uomini.

Costruire insieme la speranza, e non affidarsi ad essa.

Mantenendo inalterata la visione del mondo fondante la nostra cultura di riferimento possiamo continuare a gingillarci in mille modi e maniere a cambiare i politici, le leggi, le regole, i programmi; possiamo passare attraverso tutte le forme di organizzazione sociale che vogliamo con il rischio (certo) di mantenere sempre inalterato nella sostanza il contenuto:
il dominio dell’ uomo sull’ uomo e dell’ uomo sulla Natura.

Ipotizzando che ideologicamente fossi stato affine alla pratica del voto non avrei comunque, in questa occasione particolare, esercitato tale pratica in quanto si trattava di elezioni farsesche.
Ciò a causa dell’ adesione del paese Italia ad una molteplicità di trattati ed accordi internazionali che ne limitano nella forma e nella sostanza la capacità di agire politicamente per il tramite dei suoi attori istituzionali per i prossimi vent’ anni almeno (salvo ipotetiche ritrattazioni, a mio modesto parere improbabili). Ricordando che l’ intera organizzazione della vita di uno Stato è subordinata e dipendente dal pareggio di bilancio che purtroppo, nel silenzio più generale, ha visto modificarsi l’ articolo 81 della Costituzione su imposizione dei nuovi imperatori della tecnocrazia europea.
Uno dei primi effetti della ratifica del Trattato di Lisbona? Non lo so, forse, non sono un giurista.

In questo contesto PD, PDL, SEL, Monti o M5S non fanno davvero alcuna differenza.
Sarebbe anzi il caso di interrogarsi sul senso residuo delle parole che usiamo: già la parola democrazia dovrebbe sdrucciolarci in bocca, figuriamoci l’ idea della democrazia diretta applicata ad una complessa società avanzata di 60.000.000 di individui.

Massimo pone un quesito ben preciso: che cosa proponi di fare - sul fronte sociale, politico, istituzionale, o qualunque altra cosa - per poter arrivare a vivere in un paese che non sia consumato dalla corruzione, dal degrado etico, dall'inaridimento culturale, dalla collusione con la malavita, e soprattutto dalla messa in schiavitù della classe media, tramite il meccanismo del debito infinito, da parte dell'oligarchia finanziaria che controlla le sorti del nostro paese?

Posso solo rispondere di non avere una proposta organica e strutturata con cui far fronte a tali problematiche, le quali sorgono in ogni caso dal medesimo universo di discorso e di azione che informa la struttura sociale nel suo complesso.
Queste problematiche hanno un origine che non credo possa essere ascritta alle regole della società
ma piuttosto alla maniera in cui gli uomini guardano a se stessi e agli altri, alla loro visione delle cose.

Proviamo un po’…

La corruzione esiste in quanto l’ uomo si concepisce e concepisce il suo prossimo come un MEZZO e non come un FINE. Se così non fosse mai passerebbe per la testa di qualcuno di corrompere (usare) qualcun’ altro per trarre un vantaggio personale tantomeno si presterebbe ad essere corrotto (facendosi usare) a sua volta. Sarebbe chiaro e cristallino che il vantaggio di due significherebbe lo svantaggio di molti e che tale condizione alla lunga porta allo svantaggio di tutti. La pratica (regole, leggi) non è sufficiente a modificare questo stato di cose. E’ una scelta. E una scelta individuale.

Il degrado etico è un effetto diretto dell’ aver innalzato al grado di valori le espressioni più bieche dell’ animo umano, dall’ averle valorizzate attraverso la manipolazione della Storia e delle storie raccontate da “mamma cultura” da cui risulta evidente che la disonestà paga ed è preferibile all’ onestà; che la crudeltà è forza, genera rispetto ed è preferibile alla bontà; che l’ eccesso è soddisfacente ed è preferibile alla moderazione e così via. Anche in questo caso si tratta di una scelta. L’ unica proposta che mi viene in mente è: farsi esempio.

L’ inaridimento culturale, se non intendi il basso livello di istruzione scolastica o di sapere in generale, sai bene essere il risultato di precise strategie tese a smantellare le capacità critiche degli individui e così disinnescarne il potenziale sovversivo. E questo anche nel caso di persone molto istruite.
Se invece intendi quanto detto sopra, siamo alle solite, è una scelta individuale, oggi più che mai visto che le possibilità di conoscere ed informarsi sono molteplici e varie.

Io nel caso della malavita non so proprio cosa dire. Ma mica penserai davvero che il movimento 5 stelle o chi per lui possa porre un argine alla collusione degli affari privati e di alcune parti dell’ apparato pubblico con le organizzazioni criminali?

Per concludere posso soltanto dire che per cambiare questi fatti a cui hai fatto riferimento bisogna cambiare gli uomini, in questo caso gli italiani. E questo non si raggiunge certo con lo spauracchio delle leggi o con l’ imposizione di nuove regole ma cominciando ad ESSERE quel cambiamento. Prima come individui e poi cominciando ad organizzarlo strutturalmente sulla base di libere associazioni tra individui e gruppi, consorzi tra imprese nel territorio, condivisione e sviluppo di progetti tra persone che condividono le stesse necessità e le stesse urgenze.
Gli uomini forse possono scegliere di cambiare. Ma di certo nonsi possono cambiare.

Non conosco soluzioni pratiche anche perché se le conoscessi non starei qui a scriverle. E non credo che ne esistano di tal fatta applicabili domani mattina.

Mi scuso per la prolissità e per l’ aspetto poco sistematico del mio scritto. D’ altronde non sono un sistematico, sono un caotico!

Saluti.

ivan
Inviato: 12/3/2013 21:51  Aggiornato: 12/3/2013 22:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: La domanda da un milione di dollari
Non ho votato per nessuno nemmeno stavolta.

Non ho votato per il movimento di Grillo anche se all'inizio lo seguivo e di postavo su questo sito degli spezzoni che reputavo interessanti e degni di nota.

Non ho votato per il movimento di Grillo perche' ho letto ed udito cose assolutamente non condivisibili e quando ne ho cercato di parlarne su questo sito c' e' stato tutto un increscioso apriti cielo . Se questo e' il buongiorno be' allora e' meglio starsene mille miglia alla larga da chi proprio non sa dove sta di casa quella cosetta chiamata democrazia per la quale si e' lottato per secoli e secoli; " il corriere fa propaganda " , " .. mandarli tutti a casa ".. ma sono cose mai da dire queste ... e non sono cose mai da dire mille altre cose che sono state dette e che lasciano di stucco .. ma per davvero si puo' usare youtube per mettere alla gogna mediatica le persone in mondo visione? E una volta che avranno in mano il minstero di grazia e giustizia che succedera' al povero malcapitato che ha rubato una mela magari perche' aveva fame ?

Non ho votato il Pdl perche' non vedo perche' dovrei mai votarlo dopo tutto quel che e' successo in questi ultimi 20 anni, dagli editti bulgari,a i comportamenti poco urbani passando per tutto quello che di poco edificante le cronache hanno raccontato .

Non ho votato PD perche' non vedo perche' dovrei mai votarlo visto che la sua candidata alla Regione Piemonte ha maltratta la vecchietta che non era d'accordo con la TAV: questo basta ed avanza da esempio e di esempi pessimi da parte di gente del PD ve se sono tanti.

Non ho votato a Verdi, SL, RC et similia perche' ... sorvoliamo che e ' meglio talmente sono scottato e seccato dai comportamenti dei loro adepti.

Potevo votare Monti, potevo votare Ingroia ma non sarebbe servito a niente perche' era scontato che non sarebbero andati da nessuna parte in uan campagna elettorale basata sul tubo catodico straurlato e non sulla forza della proprie argomentazioni esposte in maniera pacata in sereno dibattito pubblico.

Questa politica urlata da una parte ed ignava dall'altra non solo non mi attira, mi lascia sconvolto.

Redazione
Inviato: 12/3/2013 22:02  Aggiornato: 12/3/2013 22:02
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La domanda da un milione di dollari
LALOCURA: "Mi scuso per la prolissità e per l’ aspetto poco sistematico del mio scritto."

Non ti preoccupare, ghe pensi mì.

°°°

Bene, direi di chiudere qui il thread, perchè ora devo dedicarmi a fare la sintesi del tutto.

A domani mattina.

(Eventuali ritardatari potranno postare nel nuovo articolo).

maubel1
Inviato: 12/3/2013 23:32  Aggiornato: 12/3/2013 23:32
So tutto
Iscritto: 3/3/2010
Da:
Inviati: 21
 Re: La domanda da un milione di dollari
L'hai già detto tu,Massimo...hai parlato di DEBITO ETERNO,qualcuno di lor signori,ha mai proposto l'azzeramento del debito?no,quindi,qualunque forza politica anche apparentemente innovativa e propositiva,"dimentica"che il vero potere,è stato"regalato"ai banchieri internazionali già qualche anno fa,ti ricordi quando il"buon"Grillo,fece un suo monologo,parlando di come funziona il sistema monetario e di chi e di cosa siamo vittime?come mai,da qualche tempo,non vuole neanche sentire parlare di signoraggio bancario,riserva frazionaria,etc?

Il"buon"mario draghi,ha affermato molto recentemente,che il loro programma,(BCE)è in"automatico"lasciando intendere,che chiunque,può votare ciò che vuole,ma il"programma"è stato già deciso e si correrà tutti"felicemente"verso l'NWO!
Possiamo girare intorno a questo discorso in"eterno"appunto,ma allora ci saranno già state migliaia di famiglie alla fame,altrettanti suicidi e,Dio ci scampi,guerriglie urbane per la sopravvivenza!

L'unica ricetta possibile,è:USCIRE IMMEDIATAMENTE DALL'EURO e dal fondo monetario internazionale!questi fascisti,ci STERMINERANNO!nessun"grillo"potrà fare nulla,tanto meno se"prezzolato"come quello in questiome!

p.s:io non voto,con soddisfazione,da al meno 10 anni e nulla e nessuno,mi farà cambiare idea,tranne...beh,credo sia chiaro...(chiunque,dall'alto,cancellerà il debito ETERNO).


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