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news internazionali : INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Inviato da Redazione il 26/11/2004 0:57:51 (4315 letture)

<html>
<head>
<meta content="text/html; charset=ISO-8859-1"
http-equiv="content-type">
<title></title>
</head>
<body>
<span class="news_css"><span class="_css"><b><img align="right"
style="width: 160px; height: 120px;" alt=""
src="http://www.luogocomune.net/site/modules/news/library/put160-o.jpg">INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?</b><br>
<br>
Nel
primo viaggio all'estero che Bush fece quattro anni fa, il neo-eletto
presidente andò in Israele a conoscere quello che avrebbe
definito il
suo "nuovo amico", Ariel Sharon. Nel secondo andò invece da
Putin, per
discutere le quote di un parziale disarmo nucleare, relative ad un paio
di migliaia di testate giacenti, delle quali ci si voleva evidentemente
sbarazzare. Ma mentre Bush se ne partiva da quell'incontro professando
di aver trovato un altro "amico", Putin mostrava la classica
espressione sorniona di quello che ha appena messo nel sacco un pivello
qualunque.<br>
<br>
Sarà come sarà, ma oggi Putin ha annunciato al mondo che
presto la Russia disporrà di armi atomiche...

... e strategiche "che nessun altro al mondo avrà, nè
potrà permettersi."
Giulietto Chiesa, buon conoscitore dell'universo russo, invita da un
articolo sulla Stampa a prenderlo sul serio. D'altronde, l'uomo non
è
certo di quelli che soffrano di freddo allo stomaco. La sua salita al
potere è stata punteggiata da svariati episodi "oscuri", nei
quali
curiosamente ci hanno sempre rimesso i suoi più tenaci
avversari. Ed
abbiamo appena visto con le elezioni in Ucraina - e un mese prima in
Georgia - quanto poco Putin ami intromettersi negli affari locali delle
"repubbliche indipendenti".<br>
<br>
Va anche ricordato che pochi mesi
dopo quell'incontro, gli Stati Uniti annunciarono l'uscita unilaterale
dal trattato USA-URSS sui missili con testate multiple (ABM). E subito
dopo - a poche settimane dall'11 Settembre - approvavano
definitivamente il programma di difesa detto "scudo stellare". Ma
Putin, sempre nell'annuncio di ieri, ha fatto capire che questo sistema
è già obsoleto, essendo stato superato dalla sua nuova
"arma segreta"
prima ancora di andare in cantiere.<br>
<br>
Putin ha inoltre aggiunto
che molto probabilmente venderà all'Iran dei nuovi missili a
tecnolgia
avanzata, in grado di trasportare testate multiple ad una distanza di
oltre 180 Km, e soprattuto impossibili da intercettare con le
tecnologie che l'America ha attualmente a disposizione. E qui entra in
gioco Israele, il quale teme l'Iran più di tutti gli altri stati
arabi
messi insieme.<br>
<br>
Gli interessi che spingono l'industria degli
armamenti sono enormi, e vale il detto di non so più chi, che un
giorno
sentenziò "finchè ci sarannno guerre, ci sarà
sempre bisogno di cannoni
per combatterle." Sembrerebbe quindi che pace e ricchezza siano due
stati d'animo difficilmente conciliabili fra loro.<br>
<br>
A giudicare
da tutti questi indizi, pare di trovarsi di fronte ad una escalation
che ha tutta l'aria di portare ad una nuova guerra fredda. Anzi, una
guerra "tiepida", in questo caso, visto che, a differenza della prima,
i rapporti oggi sono appunto "amichevoli". <br>
<br>
La verità, si
spera, è forse un'altra. Pur non trattandosi di bluff veri e
propri, nè
avendo vere intenzioni di dominio assoluto, le due superpotenze stanno
mostrando i muscoli, per avere maggiore potere di contrattazione in
tutte le vicende mondiali che ormai le vedono coinvolte da vicino. Se
è
vero che non può fare un gesto il pescatore eschimese di cui non
risenta in qualche modo la farfalla brasiliana, è certo vero che
non
può muoversi un solo dollaro legato agli armamenti senza che gli
interi
equilibri mondiali ne risentano. Anche questo è globalizzazione.
<br>
<br>
A noi, poveri elettori "senza portafoglio", non resta che metterci
seduti e stare a guardare.<br>
<br>
Massimo Mazzucco</span></span><br>
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VEDI ANCHE: <br>
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class="news_css"><span id="_dom" name="_dom" class="_css"><b><a
href="http://www.luogocomune.net/lc/modules/news/article.php?storyid=18">SOPRA
LE NOSTRE TESTE</a></b></span></span><span class="news_css"><span
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href="http://www.luogocomune.net/lc/modules/news/article.php?storyid=18"><span
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style="border: 0px solid ; width: 152px; height: 103px;"></b></span></a><br>
<br>
Un dialogo immaginario fra Putin e Bush, a pochi giorni dalla cattura
di Saddam Hussein.<br>
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href="http://www.luogocomune.net/lc/modules/news/article.php?storyid=337"><b>TRE
UOMINI E UN PIANETA</b></a></span></span></span><span class="news_css"><span
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<a
href="http://www.luogocomune.net/lc/modules/news/article.php?storyid=337"><span
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alt="" style="border: 0px solid ; width: 170px; height: 118px;"></span></span></span></a><br>
<br>
Nuove amicizie e vecchie alleanze - la storia è sempre la stessa.</span></span></span><span
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</span></span><span class="news_css"><span id="_dom" name="_dom"
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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
maxgallo
Inviato: 26/11/2004 9:28  Aggiornato: 26/11/2004 9:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Guerra tiepida ma con tutte le prmesse di un ulteriore raffredamento visto che il mercato delle armi deve avere comunque almeno due concorrenti e due mercati. Finito lo scacchiere europeo sul quale si giocava la piu' grande partita tra le due superpotenze, giocata per lo piu' con il metodo del pavoneggiamento, a volte millantando tecnologie da "2001 odissea nello spazio" , ci si prospetta un tavolo di gioco ancor piu' pericoloso, nel quale la guerra non si fa con le parole e con i proclami, ma con tragedie vere, con armi di distruzione di massa. Il gioco oggi si sposta in medio oriente, viaggiando lentamente verso le regioni asiatiche non allineate con gli USA e dove gli stessi americani in passato hanno preso sonore batoste ad opera dei cinesi direttamente ed indirettamente. L' Iran e la Siria sembrano essere le prossime candidate ad un possibile intervento americano cosi' da creare terra bruciata intorno ad Israele. Questo Putin lo sa benissimo, come sa benissimo che la Russia non puo' stare alla finestra senza partecipare indirettamente come controparte nel mercato degli armamenti, sempre piu' in pericolosa evoluzione nonostante i buoni propositi di Gorbaciov e Reagan. Il tutto, ovviamente, in barba all'ONU, organizzazione mai esistita, se non sulla carta, e che oggi sembra ancor di piu' un palcoscenico per le rappresentazioni teatrali dove le comparse non hanno speranza di diventare primi attori e dove gli attori principali recitano da 50 anni sempre lo stesso tragico copione.

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

mc
Inviato: 26/11/2004 9:29  Aggiornato: 26/11/2004 9:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Eheheheeh.... "Guerra Tiepida" e' fantastico! mc

eughenos
Inviato: 26/11/2004 10:54  Aggiornato: 26/11/2004 10:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
meno male che si ritorna alla guerra fredda, il periodo più lungo di pace nella storia, forza Putin. Tra le altre cose i missili di ultima generazione russa(fantastici) metterano a cuccia non solo gli Stati Uniti ma Israele. Putin grazie.

pincopalla
Inviato: 26/11/2004 11:05  Aggiornato: 26/11/2004 11:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/6/2004
Da: Isola che non c'e'
Inviati: 247
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Eughenos, ma che tipo di missili sono ? Citazione:
i missili di ultima generazione russa(fantastici)

"Lungo le sponde del mio torrente voglio che scendano i lucci argentati, non piu' i cadaveri dei soldati portati in braccio dalla corrente". Ciao Faber
Santaruina
Inviato: 26/11/2004 11:14  Aggiornato: 26/11/2004 11:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Dover confidare nel signor Putin per il futuro non è che mi metta sta gran allegria... E penso anche che il giochino che russi e americani stanno facendo con l'Ucraina sia da seguire con molta attenzione. E' finita l'epoca in cui la Russia era "guidata" dal simpatico Boris...

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Fra80
Inviato: 26/11/2004 12:36  Aggiornato: 26/11/2004 12:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/10/2004
Da: perugia
Inviati: 129
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Si ritorna alla guerra fredda?Nn so come vederla,prima si pavoneggiava,era un braccio di ferro continuo ke bene o male teneva a bada tutti,ora i pazzi governanti(molto più pazzi di quelli di allora)nn so quanto siano resistenti al braccio di ferro.cmq in questo clima e in questi 2blocchi nuovamente contrapposti deve infilarsi l'Europa,l'Europa unita,per un nuovo modo di gestire la politica mondiale,senza alcun timore reverenziale nei confronti di alcuno.ma x questo ci vorrà ancora del tempo,molto tempo per avere una politica europea forte.

Fra




- "Chi ha il potere di farti credere a delle assurdità possiede anche quello di farti commettere delle atrocità"- Voltaire
tommy79
Inviato: 26/11/2004 13:47  Aggiornato: 26/11/2004 13:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
"E' finita l'epoca in cui la Russia era "guidata" dal simpatico Boris..." Eltsin sarà stato anche simpatico.....ma come presidente era meglio che facesse un altro lavoro! Una nazione come la Russia deve avere un presidente con gli attributi al punto giusto non un bonaccione bevitore di vodka! Qualcuno si ricorda l'immonda figura che fece quando un commando di terroristi, come quelli della scuola per intenderci, sequestrò i pazienti di un ospedale? Il risultato fu che ci furono comunque molti morti....e per tutta risposta lui fece fuggire i sequestratori. Bell'esempio di presidente! A questo punto preferisco un Putin, che non sarà uno stinco di santo, ma che i terroristi in casi simili li elimina. Vista la fine che hanno fatto quelli del teatro, e quelli della scuola....ci penseranno dieci volte prima di compiere un altro atto simile.

mc
Inviato: 26/11/2004 13:50  Aggiornato: 26/11/2004 13:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Neanche io faccio i salti di gioia, Santruina... ma se pensi che l'alternativa e' bush ... Forse preferisci la Cina comunista (quella attuale, intendo ...anche se, e' ancora un mistero, quella...) ? Penso che il modo migliore di gestire una nuova strategia della tensione, sia quella di non dargli troppo peso. Soprattutto non assecondando le propagande schierate. Una "disattenzione vigile". (...ma soprattutto critica, quindi autonomamente ritagliata tra le migliaia di "distrazioni" che costituiscono i media informativi, d'oggi). mc

Santaruina
Inviato: 26/11/2004 14:04  Aggiornato: 26/11/2004 14:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Tommy, su Eltzin mi trovi d'accordo, era un povero burattino patetico gestito dall'occidente. Putin è veramente uno con le palle, come dici tu. Bisogna ora vedere se un concorrente tosto in faccia agli americani possa contribuire a calmare la situazione o a farla degenerare. Sinceramente non so come finirà, quel che è sicuro è che nel frattempo i fratelli russi soffrono come hanno sempre fatto, e la Cecenia è un deserto di cadaveri. Mc, il fatto che Bush sia un criminale non implica in maniera automatica che chi gli si contrappone sia un guerriero della luce. Putin fa i suoi interessi, che non sono ne i nostri ne quelli del popolo russo. Stiamo freschi se l'antagonista di questa amministrazione americana è un leader autoritario di un gigante decaduto che punta tutto sul riarmo. Blessed Be [ Modificato da Santaruina Attivo 26/11/2004 15:12 ]

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
eughenos
Inviato: 26/11/2004 14:49  Aggiornato: 26/11/2004 14:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
la Russia pur ritrovandosi con un complesso militare obsoleto per mancanza di finanaziamenti ha cmq mantenuto un livello tecnologico nel settore dei missili strategici pari a quello americano. Fino a poco tempo fa si pensava che cmq lo scudo spaziale poteva funzionare solo contro la Cina, l'India, il Pakistan e forse la Corea del Nord mentre la Russia sfruttando il suo ancora immenso arsenale avrebbe risposto semplicemente con la saturazione de sistema missilistico. Cioé gli USA costruiscono uno scudo in grado di intecettare 30 o 40 missili be' noi Russia gliene lanciamo 80 o 90 munendone per giunta un certo numero con falsi bersagli. è venuto alla luce,attraverso i satelliti che la Russia ha sperimentato con successo una straordinaria nuova arma supersonica da impiegare nelle guerre stellari, capace di penetrare qualsiasi scudo missilistico. Si tratta di un nuovo veicolo supersonico capace di essere manovrato mentre è in orbita così da poter schivare lo scudo missilistico del nemico. Il veicolo in volo può cambiare sia direzione che altezza dimostrando che è possibile fabbricare armi che rendono inutile qualsiasi difesa missilistica. Nel mese di Febbraio di quest'anno le forze armate russe alla presenza dello stesso Presidente Putin hanno svolto un imponente esercitazione militare che dai tempi dell'URSS non si svolgeva utilizzando bombardieri strategici, sottomarini nucleari, incrociatori e l'aviazione. I Russi hanno lanciato il missile supersonico sperimentale dalla piattaforma lancia missili di Plesetsk nella Russia settentrionale sul Mar Artico che ha raggiunto a migliaia di kilometri la pensiola della Kamchatka di fronte al Giappone e fatto autodistruggere prima dell'impatto naturalmente. Il Col.-Gen. Yuri Baluyevsky, capo dello staff delle forze armate russe, ha dichiarato che questo prototipo di arma ha dimostrato di poter essere manovrata tanto rapidamente da rendere "inutile qualsiasi difesa missilistica". Si tratta di un nuovo veicolo supersonico capace di essere manovrato mentre è in orbita così da poter schivare lo scudo missilistico del nemico. "Il veicolo in volo può cambiare sia direzione che altezza". "Durante l'esperimento condotto ieri, abbiamo dimostrato che è possibile fabbricare armi che rendono inutile qualsiasi difesa missilistica". Baluyevsky ha riaffermato tale punto di vista quando ha detto che l'esperimento non dovrebbe essere visto come una risposta russa ai piani di difesa missilistica americana, e non dovrebbe essere letto come una minaccia agli americani di non costruire le loro difese spaziali. Putin ha affermato che la Russia non ha alcuna intenzione al momento di dispiegare nuove armi basate sul missile sperimentale. "Noi abbiamo dimostrato le nostre capacità ma non abbiamo alcuna intenzione di costruirlo domani". Le ultime strabilianti tecnologie russe non si fermano qui: comprendono la Cavitazione (una tecnica che funziona tramite l'emissione di ultrasuoni), la propulsione magnetoidrodinamica (vista nel famoso film Caccia a Ottobre Rosso) e i missili SS22 Sunburn (antinave che volano a pelo d'acqua), la cui vendita alla Cina (che li ha modificati per i propri fini) ha fatto saltare i nervi al Pentagono. Adoro Putin, cazzo io adoro quell'uomo.

eughenos
Inviato: 26/11/2004 16:08  Aggiornato: 26/11/2004 16:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/6/2004
Da:
Inviati: 359
 Re: altro grande uomo Johan Galtung
Johan Galtung (Oslo, 1930) è il più insigne teorico dei moderni studi sulla pace. L’Unione Sovietica, gli Stati Uniti e la teoria della sinergia delle contraddizioni sincronizzate Gli imperi vengono, gli imperi vanno. Nessun impero dura per sempre. Un impero è un insieme articolato di conquiste militari, dominio politico, sfruttamento economico e penetrazione culturale. Per una corretta definizione di cosa si intenda per impero non ci si può dunque ridurre alla sola dimensione economica. La conferma indiretta di questa teoria viene da un famoso pianificatore del Pentagono [Ralph Peters, colonnello dell’esercito americano durante gli anni ottanta e novanta, NdR], il quale ha affermato che il fine dell’esercito degli Stati Uniti sia quello di rendere il mondo sicuro per favorire, oltre all’interesse commerciale, l’offensiva culturale americana, prima di aggiungere con grande lungimiranza: “Toward this end there will be a fair amount of killing” (“Per questo scopo avremo un numero non trascurabile di morti”). A tal proposito è bene ricordare che, in seguito a settanta interventi militari a partire dal secondo dopoguerra, gli Stati Uniti si sono resi colpevoli della morte di un numero di persone compreso tra dodici e sedici milioni. L’ultimo di questi interventi, risalente a poche settimane fa, porta il nome di Haiti, il penultimo quello dell’Iraq. Nel 1980 ho sviluppato una teoria sulla fine dell’impero dell’Urss che aveva come fondamento la “sinergia delle contraddizioni sincronizzate” e che prevedeva il crollo sovietico entro dieci anni, preceduto dalla caduta del muro di Berlino. Un impero fortemente militarizzato, che imponga uno strettissimo controllo sociale, è in grado di impedire che una contraddizione generi una condizione di crisi irreversibile, ma quando le contraddizioni aumentano e si crea una correlazione tra di esse, l’unica soluzione è rappresentata da un cambio dell’intero sistema. Nell’ex-Unione Sovietica erano presenti sei contraddizioni sincronizzate, tra l’Unione Sovietica stessa e gli Stati satellite, tra la nazione russa e le altre nazioni dell’impero, tra aree urbane e rurali, tra borghesia socialista e classe operaia socialista, tra liquidità e mancanza cronica di beni di consumo, tra miti e realtà. Due mesi prima rispetto alla mia previsione, nel novembre del 1989, è stato abbattuto il muro di Berlino, subito dopo si è smembrato l’impero sovietico. Ebbene, al momento gli Stati Uniti hanno ben quindici contraddizioni, che non elencherò in questa sede, ma che potete trovare sul sito di Transcend, l’organizzazione internazionale per la risoluzione dei conflitti di cui sono direttore. Cinque anni fa, nel 1999, ho azzardato che l’impero americano sarebbe crollato entro venticinque anni. Da quando è stato eletto Bush, ho ridotto di cinque anni questa previsione: nelle teorie sistemiche si direbbe che siamo di fronte a un acceleratore di sistema! A differenza di Bill Clinton, persona brillante che non ha creduto nel ruolo imperiale statunitense e per questo si è occupato di altro alla Casa Bianca, anche di attività non proprio virtuose, trovo che Bush sia profondamente arrogante e ignorante. Meglio ancora, credo che egli sia stupido, esattamente come uno studente di un college che non riesce ad andare oltre una misera c nelle sue votazioni. Naturalmente sto sperando nella sua rielezione! Dietro questa battuta si celano una reale preoccupazione e una piccola provocazione nei confronti di John Kerry, che considero più come una sorta di Bush-light, che come un’alternativa affidabile in grado di segnare una svolta decisiva nei confronti della politica imperialista di Washington. A questo punto proviamo a intraprendere un rapido giro del mondo per identificare i possibili scenari del cambiamento geopolitico dovuti alla scomparsa dell’attuale forma di dominio imperiale americano, iniziando proprio dagli Stati Uniti. Golpe fascista o processo di verità e riconciliazione negli Stati Uniti? Quando, come abbiamo detto, tra quindici o venti anni un presidente americano illuminato si renderà conto dell’inevitabilità, per gli Stati Uniti, di ritirare le truppe di occupazione, di ridurre drasticamente il numero delle basi militari dislocate ai quattro angoli del mondo, di partecipare alle relazioni internazionali come un paese uguale a tutti gli altri e non più sovraordinato a essi, quando insomma si appresterà a modificare radicalmente la politica estera americana, allora prevedo la minaccia incombente di un golpe di stampo fascista e reazionario. Lo scopo di questo colpo di stato, che ricalcherebbe quello sfiorato negli anni 1932-33 durante la presidenza di Roosevelt, sarebbe di riaffermare il dominio imperiale della nazione americana, naturalmente sotto il mandato di Dio come popolo eletto. Ciò che dobbiamo fare fin da ora, dunque, è insegnare al popolo americano i valori dell’uguaglianza, far capire loro che non esistono popoli scelti, che apparteniamo tutti allo stesso pianeta, che solo lavorando insieme possiamo migliorare le cose e che il luogo deputato per un’azione politica comune e condivisa si chiama Onu, a patto che il funzionamento di quest’ultimo non dipenda esclusivamente dal ruolo di un consiglio di sicurezza dotato di poteri esclusivi ed egemonizzato da un’unica superpotenza. Quando mi reco negli Stati Uniti per tenere conferenze o seminari e faccio circolare la lista dei settanta interventi militari americani cui prima accennavo, mi accorgo che c’è un’ignoranza diffusa su questi temi. Un professore universitario americano mi ha raccontato che nel 1991 aveva chiesto in un test ai propri studenti di indicare tra quali nazioni fosse stata combattuta la guerra del Vietnam. La risposta più frequente era stata tra Corea del Nord e Corea del Sud! Uno studente aveva addirittura sbagliato a scrivere correttamente il nome dei due paesi! Da questo esempio si capiscono molte cose, si capisce ad esempio perché gli americani non abbiano compreso affatto l’11 settembre. Essi non colgono il nesso strettissimo tra economia e guerre. A questo proposito vorrei far notare che uno studioso italiano molto famoso ha scritto un testo, “Impero”, senza analizzare gli interventi militari americani. Naturalmente questo libro, che personalmente non ho apprezzato affatto, è stato entusiasticamente pubblicato negli Stati Uniti dalla Harvard University Press! Sono convinto che in America ci sia bisogno di un processo pubblico di verità e riconciliazione e che sia assolutamente realistico attendersi questo esito. È importante ricordare che l’emancipazione dei cittadini tedeschi dall’eredità del passato nazista è avvenuta proprio in seguito a un percorso analogo, che essi hanno compiuto non soltanto grazie all’ammissione delle proprie colpe, alla ricompensa economica nei confronti di chi è stato vittima del regime hitleriano, alla confessione totale dei propri crimini, ma anche grazie alla pubblicazione di testi scolastici e alla diffusione di un tipo di narrativa in cui la parola Auschwitz ricorre molto spesso. In questo modo le generazioni che si sono succedute dal dopoguerra hanno avuto la possibilità di capire e di imparare: oggi la Germania è uno Stato democratico e per molti aspetti illuminato. Il nostro compito, oggi, è quello di sostenere con forza le ragioni del dialogo e del confronto culturale in modo tale che anche i nostri amici americani possano svelare la verità che finora è rimasta loro nascosta. Tornando al nostro breve viaggio intorno al mondo, una scossa positiva negli Stati Uniti senza dubbio favorirebbe il processo di liberazione che sta avvenendo in America Latina, processo che vedo destinato alla futura costituzione degli Stati Uniti dell’America Latina: proprio come per gli Stati Uniti, ma senza la bomba atomica! Spostiamoci ora in Europa occidentale, dove la situazione è particolarmente delicata. L’effetto euro e il peso genetico del passato coloniale europeo Gli europei non immaginano quale minaccia rappresenti per gli Stati Uniti il percorso di cementificazione dell’Unione Europea. Essi, preoccupati piuttosto dell’impatto dell’euro sulle rispettive economie nazionali, non conoscono il pericolo dell’introduzione di una moneta continentale sempre più forte e accreditata per gli scambi internazionali rispetto a un dollaro svalutato e soggetto a tendenze inflazionistiche. In America c’è il forte timore che l’euro venga utilizzato come moneta di scambio commerciale, che in euro, ad esempio, venga pagato il petrolio. Saddam Hussein, non a caso, è stato il primo capo di stato a concretizzare le paure americane: un’analisi esauriente della guerra irachena non può prescindere da una chiave di lettura che tenga conto delle relazioni geopolitiche ed economiche tra blocchi continentali. Per quanto riguarda il futuro europeo, dobbiamo prestare molta attenzione al fatto che ben undici nazioni dell’Unione abbiano avuto un passato coloniale. L’Italia, ad esempio, è stato tra i primi paesi a utilizzare il terrorismo di stato per fini imperialistici. Quando, nel 1911, sono avvenuti bombardamenti e massacri di civili nel deserto libico, l’esercito italiano ha rivendicato il buon esito dell’operazione, sostenendo di aver prodotto un effetto morale molto positivo. Forse anche per l’Italia, almeno nel caso della vicenda libica, c’è bisogno di un processo di verità e riconciliazione. Tenere presente il peso genetico del passato coloniale europeo, allora, è di fondamentale importanza per impedire che si affermi in Europa una linea politica centrata sulla volontà di istituire un contrappeso, o meglio un’alternativa imperialista nei confronti degli Stati Uniti. L’Europa, invece, deve restare sotto l’ombrello di un Onu riformato. L’entrata a breve termine della Turchia nell’Unione, inoltre, è un fatto molto positivo che può colmare il vuoto di relazioni, la distanza politica e culturale, tra l’Islam e l’Occidente, e può rappresentare l’occasione per un ruolo di pace e dialogo da parte di questo continente. Un altro elemento degno di considerazione è la possibilità di intrattenere buone relazioni con una futura e possibile Unione Russa, in cui per la Cecenia si prospetti una collocazione autonoma e federata, simile a quella del Lussemburgo rispetto all’Unione Europea. Quest’ultima dunque, se si delineasse il quadro che ho appena abbozzato, potrebbe risolvere due seri problemi, il rapporto con il mondo musulmano e quello con le regioni cattolico-ortodosse e potrebbe contare su un futuro più sereno e su un ruolo centrale nelle future relazioni internazionali. Quando terminerà la fase imperiale americana prevedo che si verrà a costituire una comunità dell’Asia orientale tra paesi confuciani e buddisti, comprendente Giappone, Cina, Vietnam e Corea, forte di una popolazione di oltre un miliardo e mezzo di persone e di una economia dai tassi di crescita notevoli, con i cui futuri stati membri l’Unione Europea ha già intessuto buoni rapporti. Andiamo a verificare ora la situazione mediorientale e quella africana. Un’autostrada, una ferrovia: un modello federativo per Africa e Medio oriente L’idea di Abramo di indicare una terra promessa per un popolo eletto è interessante, ma, come dicono gli arabi, nessuno ha firmato questo patto, né esiste una registrazione o un rapporto stenografico in merito! Dico questo per sottolineare la presenza di un asse religioso di stampo fondamentalista tra giudaismo e cristianesimo, un’alleanza pericolosa e molto stretta, la cui voce, sostenuta negli Stati Uniti da una lobby di pressione più forte ancora della National Rifle Association, gode di grande ascolto e considerazione a Washington. Personalmente credo nella legittimità dell’esistenza di uno stato israeliano e di uno palestinese, ma non ritengo che la soluzione dei “due popoli, due stati” sia la migliore. Tra i due paesi c’è una evidente sproporzione di forze a scapito della Palestina, attestata peraltro dalle risoluzioni Onu numero 242 e 338, che priverebbe di qualsiasi fondamento questo progetto. Dovremmo piuttosto pensare a un modello federativo, a creare cioè una comunità di paesi mediorientali, di cui facciano parte uno stato palestinese riconosciuto, Israele, Siria, Libano, Giordania e Egitto e in cui proprio le nazioni arabe, in particolare quella egiziana, possano rappresentare un legittimo contrappeso rispetto a Israele. Dopo mille anni senza traccia alcuna di una sinergia tra le culture mediorientali, questa soluzione permetterebbe, sul modello della Comunità europea del 1958, l’affermazione di un’economia cooperativa e, nel lungo periodo, della libera circolazione delle persone, oltre che degli investimenti, nell’intera regione. Un primo segnale per dar corpo al progetto federativo potrebbe essere quello di realizzare un’autostrada che attraversi tutta la zona mediorientale, che parta da Damasco e arrivi al Cairo, passando per Tiberiade, Gerusalemme, Tel Aviv, Gerico, Amman e Akaba. Dal punto di vista politico il tracciato da seguire non può però essere quello, tradizionale, delle relazioni diplomatiche tra i governi della regione interessata. Oggi quei governi sono screditati, non godono di rappresentatività e non possono essere considerati interlocutori affidabili. Ho tenuto moltissimi seminari, conferenze, incontri in Medio Oriente e ho accumulato una lunga esperienza da cui ho tratto un insegnamento e un’indicazione preziosi. Occorre agire dal basso, coinvolgendo in modo ampio e costante quante più persone e gruppi possibili della società civile mediorientale per prospettare insieme gli scenari di una regione pacificata. Invece di rivolgere lo sguardo al passato, di risvegliare odi e rivalità mai sopiti attribuendo colpe e responsabilità, è necessario elaborare idee costruttive tenendo presente che l’unico collante possibile è la volontà di costruire un futuro comune di pace e cooperazione. Quando ho fatto questo, quando insieme si è discusso su quale futuro si immagina per il Medio Oriente, ho visto occhi lucidi e carichi di speranza. La pace sta nel futuro, non in un dibattito senza uscita sulle colpe del passato. Questo lo sanno soprattutto le giovani generazioni mediorientali, su cui ripongo grandi aspettative. Il modello federativo che ho proposto per il Medio Oriente vale anche per l’Africa centrale. Qui, dove è molto forte il peso dell’imperialismo europeo, vedo infatti la possibilità della costituzione di una Confederazione Bioceanica, che comprenda Tanzania, Uganda, Ruanda, Burundi, Repubblica democratica del Congo e Congo Brazzaville. Parlo di una confederazione con confini aperti, dall’Oceano Indiano all’Oceano Atlantico, attraversata da una ferrovia, a patto che non venga costruita dagli europei: a essi piuttosto andrebbe cambiata la bussola dal momento che non conoscono la direttrice est-ovest, ma solo quella nord-sud! Per quanto riguarda, inoltre, l’intero continente, dobbiamo sostenere con forza il processo di unità africana, fortemente osteggiato da Europa e Stati Uniti. Noi occidentali non abbiamo alcun diritto di mantenere le divisioni, ma solo il dovere delle scuse, della ricompensa e della verità nei confronti delle popolazioni africane che abbiamo colonizzato e sfruttato. La Cina, l’India, la Russia, il documento JCS570/2 e la terza guerra mondiale Spostiamoci ora nella zona più delicata del mondo, quella che comprende Cina, India e Russia. Proprio qui gli Stati Uniti stanno preparando la terza guerra mondiale. Gli strateghi americani della Casa Bianca e del Pentagono seguono una dottrina imperiale che si può sintetizzare in una vecchia formula, risalente al periodo coloniale inglese dei primissimi anni del Novecento: chi domina l’Europa orientale, domina l’Asia centrale; chi domina l’Asia centrale, domina l’isola mondiale (cioè la regione che comprende Europa, Asia e Africa); chi domina l’isola mondiale, domina il mondo. Questa tesi, evidentemente folle, gode di grande considerazione a Washington. Essa viene riproposta nientemeno che nel più importante e illuminante documento che attesta la linea geopolitica imperialista americana, il documento JCS570/2. Provate a richiederlo presso l’ambasciata o il ministero degli esteri americano, vedrete che faccia faranno! Questo documento rappresenta la risposta all’interrogativo di Roosevelt riguardo a quale linea di politica estera avrebbero dovuto tenere gli Stati Uniti dopo la conclusione della seconda guerra mondiale. L’esigenza era quella di rendere il mondo sicuro per i commerci americani. A questo scopo furono individuate tre aree geografiche su cui imporre un rigido controllo, l’Europa occidentale, l’Asia orientale e l’America Latina del nord. Il progetto fu concretizzato e formalizzato attraverso la sigla di tre distinti trattati militari, rispettivamente la Nato, l’Ampo e il Tiap. Lo stesso Kerry si è pronunciato a favore del mantenimento di questo sistema di alleanze in modo tale da poter continuare a dominare il mondo con mezzi multilaterali, cioè con l’appoggio degli alleati. Da ciò si capisce il motivo per cui non mi aspetto molto da lui. Tornando alla regione di Cina, India e Russia appare subito evidente che essa presenta il 40% dell’intera popolazione mondiale e che si situa precisamente nel bel mezzo dell’espansione della Nato, da una parte, e dell’Ampo, dall’altra. Se a questo poi aggiungiamo che gli Stati Uniti stanno prendendo il controllo della regione grazie alla costruzione di numerosi avamposti militari, ad esempio nelle repubbliche islamiche dell’ex-Unione Sovietica, e che i tre paesi in questione prevedibilmente raggiungeranno un accordo per il controllo comune della zona, avremo tutti gli elementi per comprendere la delicatezza della situazione. Di tutto questo, naturalmente, nessuno sa nulla. I giornalisti invece di promuovere un dibattito, di informare l’opinione pubblica su temi così importanti, preferiscono restare a dormire nel proprio letto, in attesa di essere svegliati dall’esplosione di una bomba e di poter dare così notizia dell’inizio di una nuova guerra. Rimanendo ancora per un momento nell’area asiatica, vorrei accennare al fatto che l’idea di fare dell’Afghanistan e dell’Iraq due stati unitari è un’illusione occidentale. Sul territorio iracheno convivono quattro nazionalità, curda, turcomanna, sunnita e sciita, su quello afgano ben undici. Un modello federale è l’unica alternativa praticabile per questi due paesi. Una ristrutturazione, un ampliamento, un trasloco: tre riforme per le Nazioni Unite Da quanto detto finora apparirà chiaro che per prevenire il delinearsi di scenari drammatici legati alla volontà di dominio imperialista, gli Stati Uniti, molto semplicemente, dovrebbero lasciare la gestione del mondo al mondo stesso. Anche se necessita di una profonda riforma, lo strumento per l’auto-governo del mondo si chiama Onu. Penso che una complessiva riarticolazione possa avvenire nell’arco di venti anni e debba fondarsi su tre punti programmatici fondamentali. Il primo di questi riguarda un ripensamento del ruolo e delle funzioni del Consiglio di sicurezza. Innanzitutto è necessario abolire il diritto di veto, un sistema feudale che non ha nulla da spartire con il mondo moderno e grazie a cui gli Stati Uniti, che lo hanno utilizzato 76 volte, hanno potuto paralizzare il funzionamento dell’intera Organizzazione. Si deve inoltre espandere il numero dei paesi membri del Consiglio di sicurezza a 54, cioè il numero degli stati presenti nel Consiglio economico e sociale, l’organo che dirige con buoni risultati le agenzie speciali. Infine occorre abolire l’articolo 12/A della carta delle Nazioni Unite, che afferma che sui temi di competenza del Consiglio di sicurezza, l’Assemblea generale non ha il diritto di promuovere risoluzioni. Più in generale si può affermare che la presenza di cinque membri permanenti, quattro cristiani e uno confuciano, con diritto di veto all’interno del Consiglio di sicurezza, sia un’assurdità clamorosa agli occhi dei 56 stati musulmani. Noi occidentali potremmo assegnare legittimità e promettere obbedienza a un Consiglio di sicurezza egemonizzato dalla presenza del veto di quattro membri musulmani e uno confuciano? Non credo. Inoltre non vedo come sia possibile che i paesi musulmani rispettino la volontà di un Consiglio che si è reso colpevole della morte di oltre 500mila persone, soprattutto bambini, in seguito all’imposizione delle sanzioni economiche in Iraq. Questo naturalmente non è un argomento a favore di Saddam Hussein, ma solo la constatazione di un fatto drammatico. Per uscire pacificamente dallo stallo e per garantire la piena sovranità irachena credo che si debba affiancare all’Onu, necessario ma non sufficiente, la Conferenza islamica, che conta 56 stati membri e di cui si sente parlare ben poco. Il secondo punto di riforma riguarda la democratizzazione delle Nazioni Unite. È necessario creare un Parlamento che preveda un rappresentante per ogni milione di cittadini. In questo modo avremmo un Assemblea con 1.250 cinesi, 1.000 indiani, 275 americani, 190 russi, 9 svedesi, forse un pò troppi!, 4 norvegesi e via dicendo. La presenza degli occidentali in un Parlamento siffatto si ridurrebbe al 22%: un buon test per verificare la disposizione ai valori democratici che diciamo di sostenere! La precondizione che sta dietro a questa soluzione prevede che tutti i rappresentanti non siano scelti e designati, bensì vengano eletti in elezioni democratiche, regolari, libere e segrete. Questo elemento fondante consentirebbe, ad esempio, l’avanzamento del processo di democratizzazione in Cina. Se l’intervento militare in Iraq fosse stato discusso in questo Parlamento mondiale, e non al Congresso americano, certamente non sarebbe stato avallato. Il terzo e ultimo punto di riforma consiste nel trasferimento dell’Onu. Credo che la sede ideale sia Hong Kong, dove si parlano le due lingue più importanti, inglese e cinese, e dove i servizi segreti cinesi sono sicuramente meno dannosi rispetto a quelli americani e inglesi. A me pare che il progetto di riforma che ho appena abbozzato sia pienamente realistico, non è invece realistica la continuazione della politica imperialista americana. Mr. President, the choice is yours! Ho da poco scritto il testo per un’inserzione su un’intera pagina del “Washington Post”. Rivolgendomi direttamente al presidente Bush ho espresso un’opinione e un giudizio diffusi sugli Stati Uniti e sulla vicenda irachena. Noi tutti amiamo l’immensa forza creativa e la generosità americana e per questo ci aspettiamo una politica forte, generosa e creativa per l’Iraq. Solo un paese debole non è in grado di cambiare una linea falsa e fallimentare. Desideriamo quindi scuse pubbliche e ufficiali nei confronti del popolo iracheno per aver intrapreso una guerra ingiusta e illegale e ricompense economiche per le vittime del conflitto, il cui costo sia in parte coperto dagli stati che hanno appoggiato l’intervento. “Mr. President, the choice is yours”, Signor Presidente, a lei la scelta! Se Bush, o chi verrà dopo di lui, avrà il coraggio di cambiare radicalmente la rotta della politica estera americana, guadagnerà rapidamente la stima per gli Stati Uniti e il terrorismo rapidamente cesserà, altrimenti con la perdita definitiva della prima avremo la crescita esponenziale del secondo. Se, da una parte, devo ammettere di non essere ottimista sul tanto auspicato cambio di registro, dall’altra è doveroso sottolineare che la carta del cambiamento non sta esclusivamente nelle mani dei vertici dell’amministrazione politica e militare di Washington, ma anche in quelle dell’intero popolo americano. Su di esso ripongo le mie speranze. Gli americani hanno l’occasione di liberarsi definitivamente dell’immagine ambigua che gli Stati Uniti hanno agli occhi del mondo, di rendere il loro paese esattamente uguale agli altri 191, di creare e governare insieme a essi un mondo migliore. [ Modificato da eughenos Attivo 26/11/2004 15:09 ]

mc
Inviato: 26/11/2004 16:50  Aggiornato: 26/11/2004 16:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Non lo conosco cosi' bene da adorarlo, ma tu, Eughenos, non trattenerti, mi raccomando... se approvi l'operato di Putin, dillo apertamente... anzi, sono curioso ma a te piace Putin? (...dall'ultimo "io lo adoro..." non si capiva bene...! ... ). Mi sembra di cogliere nella tue parole un "finalmente qualcuno che risponde alle minacce americane di supremazia". Io aggiungo speriamo che si tratti solo di strategie di potere . La cosa che mi fa piu' terrore e' il dovere entrare in guerra dalla parte degli stati uniti... ehehhehehh Santaruina... infatti io non faccio, proprio per niente, i salti di gioia! Il riarmo, e' come il disarmo, se viene fatto per ristabilire l'equilibrio. Sono d'accordo che se dall'altra parte c'e' un pazzo guerrafondaio come bush (and co.), c'e' poco da essere fiduciosi nel futuro. mc

Marcus
Inviato: 27/11/2004 13:00  Aggiornato: 27/11/2004 13:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/9/2004
Da:
Inviati: 75
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Non so se qualcuno di voi ricorda un film degli anni '80, WarGames... Il messaggio era proprio che un conflitto nucleare non presenta vincitori: è un gioco dal quale tutti i partecipanti escono sconfitti. E questo è esattamente il concetto su cui si basa la guerra fredda: tutti minacciano ma nessuno muove un dito per paura. Non è meglio avere due blocchi che si minacciano senza far nulla, piuttosto che vedere gli USA dichiarare guerra a mezzo mondo?

Mazzucco
Inviato: 27/11/2004 19:45  Aggiornato: 27/11/2004 19:45
Webmaster
Iscritto: 21/12/2003
Da:
Inviati: 193
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
MARCUS: Infatti, l'articolo chiudeva con quella speranza, che stessero solo "mostrando i muscoli" per riequilibrare il loro reciproco "potere d'aquisto". Resta il fatto che questo avverrà regolarmente sulle spalle dei paesi più poveri, che saranno costretti a inchinarsi da questa o da quell'altra parte per entrare sotto l'ombrello di uno dei due. Però su una cosa hai ragione: meglio due che uno solo. L'aveva detto anche Eughenos, "meno male che si ritorna alla guerra fredda, il periodo più lungo di pace nella storia." [ Modificato da Mazzucco Attivo 27/11/2004 18:47 ]

miradio
Inviato: 27/11/2004 22:19  Aggiornato: 27/11/2004 22:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
La giusta considerazione sulla bomba come deterrente mi spinge all'idea di creare un consorzio atomico, allo scopo di autofinanziarci (tra amici) una bella bombetta e minacciare qualsiasi stato che brandisca l'atomica come muscolo o mezzo di aggressione, stati uniti compresi. Con questo non voglio dire che gli yankees storicamente non abbiano fatto qualcosa di buono, anzi. Ma della amministrazione recente non mi fido, come vedo tanti altri su queste pagine e altrove; qiundi perchè lasciare un cow boy e i suoi compagni di merende liberi di rovinare la civiltà per qualche barile di petrolio? Io ho qualche euro da parte, qualcuno conosce un sito che indichi come fabbricare una bomba atomica che cominciamo? Sono convinto che la politica estera americana seppur vincente ha sempre mostrato qualche grave difetto di miopia: una azione che ti torna utile oggi poi si rivela dannosa per te stesso sulla lunga distanza, se non calcoli bene tutte le variabili in gioco. Esempi concreti? Il suporto dato a Saddam Hussein, ai Talebani,a Bin Laden per citare solo quelli recenti. Il problema che i presidenti di un tempo erano forse più illuminati, più idonei al gioco della politica, forse non erano meno arroganti ma probabilmente meno ignoranti.. Penso infine che il declino dell'impero sia assicurato di fronte a questa pochezza diplomatica, a meno che il bushismo non si estingua nel giro di pochi anni per qualche miracolo imperscrutabile... L'ottimismo, il sale della vita. [ Modificato da miradio Attivo 27/11/2004 21:36 ]

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
solenero
Inviato: 29/11/2004 17:00  Aggiornato: 29/11/2004 17:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
http://www.amicigg.it/curiosita/curiosita.php?id=19 Il meglio dei bricolage - Come costruire una bomba atomica sapendo che molti amano il bricolage o fai-da-te ed in questo mondo sempre più violento e irrazionale sentono la necessità di difendersi, condivido con voi queste semplici istruzioni, grazie alle quali potrete rendere piu' sicura la vostra famiglia e passare un pomeriggio piacevole rilassandovi a costruire la vostra Bomba Atomica personale. un consiglio fatelo prima che lo faccia il vostro vicino, fatelo crepare di invidia vantandovene al bar. INTRODUZIONE Il progetto di cui ci occupiamo ora è la costruzione di un ordigno termonucleare in poche semplicissime fasi, alla portata di tutti. E' sufficiente una discreta manualità, molta buona volonta ed un po' di entusiasmo. Il costo del progetto si aggira tra i 5 e i 40 mila Euro, a seconda della potenza desiderata. COSTRUZIONE Per prima cosa occorre procuratersi circa 110 kg di plutonio per ordigni presso il vostro fornitore locale (vedi nota). Non fate affidamento sulle vendite per corrispondenza o tramite internet di residuati bellici sovietici, sono solo scarti il meglio l'ha comprato Saddam Rapinare una centrale nucleare non è raccomandato perché la scomparsa di grandi quantità di plutonio tende ad innervosire gli ingegneri della centrale. E' preferibile contattare l'organizzazione terroristica locale. Ricordiamo che il plutonio, specialmente puro e raffinato è leggermente pericoloso, lavatevi perciò accuratamente le mani con sapone e acqua calda dopo averlo maneggiato. Tenetelo fuori dalla portata dei bambini. Resti di polvere di plutonio residui della lavorazione sono un ottimo insetticida. Per la consevazione del plutonio usate preferibilmente un contenitore di piombo, ma anche un vecchio barattolo metallico farà allo scopo. Costruiamo adesso un contenitore metallico per alloggiare l'ordigno. Molti oggetti comuni possono essere adattati per questo scopo come per esempio una buca per lettere, un baule o un'auto. Sistemate il plutonio in due semisfere cave, distanti circa 4 cm. Assicurate il tutto con della colla universale. Procuratevi adesso circa 20 kg di esplosivo al plastico o di trinitrotoluene (TNT). La gelignite è molto migliore ma meno malleabile. Avvolgete il TNT intorno alle semisfere di cui sopra. Il TNT appare di colore grigio e se non fosse di vostro gradimento lo potrete sempre colorare con della pittura acrilica. Racchiudete la struttura nel contenitore precedentemente preparato. Usate una colla potente per assicurare stabilità al tutto e prevenire detonazioni accidentali provocate dalle vibrazioni. Per detonare l'ordigno procuratevi un radiocomando per aereomodelli. Con un piccolo sforzo fate in modo che il comando attivi un detonatore commerciale. Questi detonatori possono essere acquistati al supermercato al reparto elettricità. E' consigliato l'uso dei "Blast-O-Mactic" perché venduti con vuoto a perdere. Nascondete adesso il tutto dai bambini e dai vicini di casa. Il garage non è raccomandato a cusa dell'alta umidità e della forte escursione termica. Gli ordigni nucleari rischiano di esplodere spontaneamente in queste condizioni instabili. In salotto o sotto il lavandino di cucina sarà l'ideale. Adesso anche voi possedete un ordigno termonucleare. Oltre che per spettacoli pirotecnici lo potere anche usare per la difesa nazionale. UN PO' DI TEORIA Ecco il principio di funzionamento: quando il TNT esplode comprime il plutonio in una massa critica. La massa critica produce una reazione a catena simile al gioco del domino. La reazione a catena produce quasi istantaneamente una grande reazione termonucleare... e ci siamo: ecco 10 megatoni. NOTA Il Plutonio (Pu), numero atomico 94, è un elemento metallico radioattivo formato dal decadimento del Nettunio ed ha una struttura chimica simile all'Uranio, al Giovio e al Marzio. ___________________________________________________________________________ P.S. Con una ricerca un po' più approfondita si trovano anche i rivenditori di plutonio... [ Modificato da solenero Attivo 29/11/2004 16:06 ]

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
Redazione
Inviato: 30/11/2004 1:31  Aggiornato: 30/11/2004 1:31
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Cacchio Solenero, pensavo che l'avessi scritto tu, e già stavo pensando di metterlo negli "speciali". Poi ho visto sopra il link. Ma grazie comunque, è splendido. Massimo

Fra80
Inviato: 30/11/2004 13:13  Aggiornato: 30/11/2004 13:13
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/10/2004
Da: perugia
Inviati: 129
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Ke risate solenero!

Fra




- "Chi ha il potere di farti credere a delle assurdità possiede anche quello di farti commettere delle atrocità"- Voltaire
tommy79
Inviato: 30/11/2004 14:03  Aggiornato: 30/11/2004 14:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Mhannò ragazzi! Basta mangiarsi un paio di chili di fagioli, bersi un litro di bevanda supergassata ed ecco pronta la bomba atomica!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

solenero
Inviato: 1/12/2004 10:08  Aggiornato: 1/12/2004 10:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: INIZIA LA GUERRA TIEPIDA?
Citazione:
Cacchio Solenero, pensavo che l'avessi scritto tu, e già stavo pensando di metterlo negli "speciali". Poi ho visto sopra il link
...cos'è, li leggi al contrario i commenti, Massimo? Una volta avrei anche potuto scriverlo, ma ormai sono fuori forma, e probabilmente rimbecillito dall'alcool e altro! cmq era troppo spassoso, non ho saputo resistere, ho dovuto postarlo! P.S. T79, per fortuna quel tipo di botti non sono atomici, altrimenti la Val Seriana non esisterebbe più!!!! [ Modificato da solenero Attivo 1/12/2004 9:10 ]

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -

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