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opinione : MAQUILLAGE IMPERIALE
Inviato da Redazione il 2/12/2004 20:04:11 (2613 letture)



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src="http://www.luogocomune.net/lc/images/library/nap170o.jpg">style="font-weight: bold;">MAQUILLAGE IMPERIALE



di Domenico David

(Clandestino)



Gli imperi hanno certamente un fascino e, come tutte le cose vive,
prima o poi muoiono. Più una cosa viva e grande, più la
sua morte è clamorosa e suggestiva. La morte è per
definizione una catastrofe, ovvero un brusco cambiamento di stato. Se
è difficile da prevedere con esattezza per i comuni esseri
viventi, figuriamoci per gli imperi. Un impero è molto di
più di una somma di individui. Un impero è una vera e
propria Gestalt, un'entità olistica che ampiamente trascende la
somma degli individui che ne fanno parte e, addirittura, trascende
anche la somma dei popoli che ne fanno parte.



Apparentemente onnipotenti, gli imperi sono in realtà organismi
assai delicati. Virtualmente immortali, almeno nelle intenzioni, gli
imperi sono invece assai mortali e infatti, prima o poi muoiono tutti.
E quando muoiono, di solito si tratta di una morte rapida e
inaspettata. D'altra parte, se un impero avesse chiare avvisaglie della
sua prossima dipartita, ...


... quantomeno proverebbe a correre ai ripari. Di solito ciò non
avviene e, se anche avviene, quasi mai funziona.



I popoli sono organismi assai più stabili degli imperi. Un
popolo si forma nell'arco di migliaia di anni e, se nessuno lo
stermina, di solito da solo non muore. Gli imperi, invece, sorgono
assai più rapidamente e sono molto più effimeri. Non
andrebbero presi troppo sul serio, gli imperi. D'altra parte, è
proprio quando un impero non viene più preso sul serio che esso
collassa. La nostra domanda di oggi è: quando avverrà il
crollo dell'impero americano?



Non tutti sono consapevoli dell'esistenza dell'impero americano, anche
perché esso di solito non viene chiamato così. Viviamo in
un'epoca misteriosa e affascinante dove tutto muta in fretta e anche le
parole cambiano significato con una rapidità probabilmente mai
vista nella storia dell'umanità.



Sino a pochi decenni fa la parola impero non era pregna di particolari
connotazioni negative, anzi! Poi, lo scarso successo in termini di
immagine dell'esperienza nazista — l'ultimo serio tentativo esplicito
di creare un impero immortale — ha associato alla parola impero una
classe di significati poco onorevoli, così che dal dopoguerra in
poi i nuovi imperialisti — vittime di quello che si potrebbe chiamare
il complesso di Goebbels - recisamente negassero a parole di essere
tali.



L'impero americano si è quindi creato sotto — per così
dire — mentite spoglie. Non solo, ma anche la sua espansione non
è avvenuta alla luce del sole, con le tradizionali truppe armate
che invadono il paese da annettere all'impero, possibilmente
dichiarandogli anche guerra ufficialmente come era buon costume fare
una volta, bensì nel modo più occulto e ingegnoso
possibile, uccidendo di nascosto chi c'era da uccidere, corrompendo chi
c'era da corrompere eccetera, annegando tutto in un mare di fiction e
dollari, e tutto all'insegna dell'invisibilità e della
discrezione.



Certo, qua e là qualche fuoco d'artificio non esattamente
invisibile c'è scappato — dal 1945 in poi gli Stati Uniti hanno
occasionalmente bombardato circa 25 nazioni — ma ufficialmente non si
è mai trattato di guerra esplicita; il maquillage semantico ha
sempre dato a ogni operazione un titolo diverso e politically correct
(operazioni chirurgiche, desert storm, guerra al narcotraffico, polizia
internazionale ecc.), inconsciamente suggerendo ogni volta che si
trattasse di un nuovo film, anziché di una nuova impercettibile
variazione sullo stesso tema.



Ma la vera forza degli artefici dell'impero è sempre stata
l'azione dietro le quinte, gli invisibili flussi di denaro e la
poderosa arma della corruzione e del ricatto. C'è indubbiamente
stata molta intelligenza in tutto ciò, che va apprezzata in
quanto tale. Tuttavia, anche l'intelligenza raggiunge la sua efficienza
massima quando non si vede, quando riesce ad esercitare la propria
eccelsa arte dell'inganno nell'ombra di una sapiente opera di
invisibile mistificazione.



Quando però si inizia a confondere l'intelligenza con il mito
dell'intelligenza, e la parola intelligence arriva ad infarcire il 30%
di tutte le frasi pronunciate da qualsiasi portavoce del Pentagono di
qualsiasi cosa egli stia parlando, sorge legittimo il sospetto che
qualcosa non quadri.



Domenico David (Clandestino)




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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
maxgallo
Inviato: 3/12/2004 12:32  Aggiornato: 3/12/2004 12:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
Ottima analisi politico-semantica (se mi è consentito il termine) della ipocrisia occidentale. Complimenti davvero Domenico.

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

miradio
Inviato: 3/12/2004 21:50  Aggiornato: 3/12/2004 21:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
Mi associo ai complimenti, molto bello. Da qui mi parte però una riflessione, cinica, con cui tutti, credo, si sono misurati: se l'"impero" americano vacilla chi ne approfitterebbe per guadagnare spazio nello scacchiere politico mondiale? L'Europa? La Cina? I paesi arabi Integralisti? Israele? Non è che forse gli states sono a tutt'oggi il "meno peggio" sulla piazza? Sulla intelligenza dei padri fondatori degli stati uniti non si discute, su quella dei figli invece credo che abbiamo tutti grossi dubbi. Di fatto però non mi sento tranquillo nel vedere barcollare oggi questo baluardo della democrazia (lo so lo so sono parole vuote, diciamo questo "surrogato" della democrazia), forse perchè come tutti gli italiani e gli occidentali in genere ho una cultura pseudoamericana, forse perchè come tutti gli occidentali ho interessi personali consolidati che mi dispiacerebbe mettere a repentaglio, forse perchè dovendo scegliere un padrone (ho detto dovendo, non volendo) in fondo gli Yankees hanno ancora qualche vago tratto di positività.. Questo fino a che le multinazionali chiaramente non distruggeranno il pianeta per un centesimo in più..Che sia l'ultimo degli Imperi? Poteva essere una elegante conclusione del messaggio ma riprendo brevemente il filo: visto che la misura del potere sono i mercati, e visto che i mercati li muoviamo noi, e visto che noi non siamo stupidi...perchè continuiamo ad impoverirci a favore dei superpossidenti che quasi non sanno più che farsene delle loro ricchezze? Dobbiamo aspettare che i Paperoni si redimano e sciolgano un po' i capitali (o meglio i "bottini" in certi casi) a favore del pueblo, o forse il pueblo è ora che si svegli del tutto, magari smettendo di odiarsi a vicenda e smettendo di venerare certi guru idioti che fanno gli interessi dei paperoni? A tal proposito una ulteriore riflessione...come si fa a risvegliare il pueblo? Possibile che occorra arrivare alla fame per opporsi alla realtà disastrosa che ci circonda?

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
Santaruina
Inviato: 3/12/2004 23:16  Aggiornato: 3/12/2004 23:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
Ottimo articolo Domenico, i complimenti sono dovuti. Leggendo anche la questione sollevata da Miradio credo vada fatta un’ulteriore considerazione. Un aspetto che distingue l’Impero americano dagli altri che lo precedettero è la sua universalità. Dopo la caduta dell’Urss gli Usa si sono trovati in una situazione mai sperimentata in precedenza da nessun altro impero, senza concorrenti. Il crollo di questo impero significherebbe anche la caduta del sistema occidentale, sistema abbracciato anche da quelle nazioni che agli Usa sembrano contrapposti ( la Cina è emersa prepotentemente come potenza dopo aver accettato le regole del mercato comune e del liberismo occidentale). Dopo gli Usa nel mondo bisognerà ricominciare da capo, non ci sono più sistemi o culture alternative che potrebbero sostituirli; oggi tutto il mondo ha accettato la cultura occidentale (produzione, consumo, tecnologia, ricerca del benessere attraverso i beni materiali ecc). Un'unica cultura in tutto il mondo, non era mai successo. Il modello di vita americano non è altro che la naturale evoluzione della rivoluzione compiuta dai Greci 2500 anni fa e portata avanti dai Romani. E’ la nostra stessa cultura arrivata al suo ultimo stadio, degenerata dopo aver inglobato tutto il mondo. Tutta la Terra è Occidente, non vi è niente oltre che potrà prendere il suo posto quando il nostro sistema collasserà su se stesso. E collasserà, questo è certo, fra cinque o duecento anni, ma avrà una fine. Un altro ciclo sta per chiudersi, l’ Uroboros sta per mordersi la coda. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Mazzucco
Inviato: 4/12/2004 8:12  Aggiornato: 4/12/2004 8:12
Webmaster
Iscritto: 21/12/2003
Da:
Inviati: 193
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
Io la vedo diversamente. Mi sembra infatti che stiamo confondendo il concetto di impero con quello di civiltà. Il primo è tale all'INTERNO di una civiltà (in senso lato, ovviamente, inteso come somma dell'umanità di quel momento), non è la civiltà stessa. Quando l'Impero Romano è crollato, lo ha fatto a favore di quello Bizantino, e questo a sua volta a favore di quello Ottomano, ma sempre all'interno di quella che era la civiltà conosciuta del momento. Certo - dite voi - oggi l'impero è globale, non ha altri imperi con cui scontrarsi, e quindi va a coincidere con la civiltà stessa. Stando quindi alla premessa - prosegue il ragionamento - prima o poi è condannato a morire, e con lui morirà necessariamente anche l'intera civiltà. Però: nel momento in cui l'impero diventa la civiltà stessa, poichè va a coprire tutto il mondo conosciuto, smette anche di dominare una qualunque entità esterna, e quindi cessa automaticamente di essere "impero" per definizione. Non si può "imperare" su se stessi. Decade così anche la sua condanna a morte, che rimane legata alla sua natura originaria. Ovvero, a quel punto la civiltà "muta" nel suo insieme, o verso qualcosa di unitario, oppure torna a frammentarsi in nuove entità distinte, che possono nel futuro diventare nuovi "imperi". In altre parole, come è vero che ogni impero nella storia prima o poi è caduto, è anche vero che lo ha sempre fatto a causa di un altro impero che lo sottometteva. Nel momento in cui non ce ne fosse più nessuno in grado di contendergli il primato, verrebbero anche mancare quelle tensioni fra i due colossi che prima o poi portano alla sua caduta. (O no?) [ Modificato da Mazzucco Attivo 4/12/2004 7:13 ]

miradio
Inviato: 4/12/2004 9:48  Aggiornato: 4/12/2004 9:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
In effetti il concetto di impero classico forse è un po' superato. Si potrebbe individuare un impero moderno, trasparente e trasversale, quello della finanza, quello delle grandi famiglie invisibili che manipolano i potenti ad ogni latitudine (quasi), coloro che, nell'ombra, dividono ed imperano... brrr sembra il trailer di un thriller...mi faccio paura da solo Dall'altra parte miliardi di "imbecilli" benpensanti e ignoranti che pensano di essere liberi, ma che fanno da pedine in un gioco che nemmeno intuiscono...la conquista non delle terre ma dei cervelli... Chiaramente in questo gioco i mass media non c'entrano nulla, poverini...

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
Santaruina
Inviato: 4/12/2004 11:17  Aggiornato: 4/12/2004 11:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
Nel passato un Impero si sviluppava all’interno di una civiltà e cadeva dopo essere stato sostituito da un’altra forza che poteva fare parte della stessa civiltà. Ma erano Imperi che si reggevano esclusivamente sul predominio militare, e cadevano quando questo veniva meno. L’Impero americano domina il mondo in primis attraverso il suo modello di vita. Il Bangladesh fa parte dell’Impero non perché vi siano truppe americane sul luogo, ma perché vi sono giunte le multinazionali occidentali che hanno imposto il nostro modello. L’esercito interviene “solo” dove non riesce ad imporre il suo dominio attraverso altri metodi, come scrive correttamente Domenico. L’Impero Americano non si limita ai soli Usa, è un impero globale, noi stessi ne facciamo parte; E a differenza degli Imperi passati è un Impero culturale prima che militare, il suo compito è la diffusione del libero mercato in tutto il globo, non la sua occupazione militare. Dopo che ci sarà riuscito e dopo che sarà crollato non lascerà nessuna alternativa dietro di sé. Niente potrà prendere il suo posto, e bisognerà ricominciare tutto da capo. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Santaruina
Inviato: 4/12/2004 11:55  Aggiornato: 4/12/2004 11:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
“In altre parole, come è vero che ogni impero nella storia prima o poi è caduto, è anche vero che lo ha sempre fatto a causa di un altro impero che lo sottometteva. Nel momento in cui non ce ne fosse più nessuno in grado di contendergli il primato, verrebbero anche mancare quelle tensioni fra i due colossi che prima o poi portano alla sua caduta.” Io credo che gli Imperi, anche quelli storici alla lunga collassino su se stessi, e la potenza più forte che ad essi si contrapponeva semplicemente ne prende il posto. L’impero romano non è caduto a causa dei barbari; questi si sono limitati ad inserirsi dentro un sistema da tempo pericolante e logoro. Così anche l’impero Bizantino, sopravvissuto a se stesso per tre secoli prima che i Turchi ottomani capissero che in realtà era già morto da tempo. Allo stesso modo l’Impero Americano colasserà su stesso, e la differenza con il passato sarà che nessuno ne potrà prendere il posto. Sono anche d’accordo sul fatto che una realtà tale non possa più chiamarsi impero, visto che inglobando tutto non domina alcuna entità straniera. Ma quello sarà lo stadio ultimo a cui questo Impero , per adesso ancora tale, si sta avviando. Non manca molto, in verità, ma l’opera non è ancora completa. Quando quest’opera sarà portata a termine, la civiltà occidentale avrà morso la sua coda. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
clandestino
Inviato: 4/12/2004 13:25  Aggiornato: 4/12/2004 13:25
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2004
Da:
Inviati: 62
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
Alcuni sostengono che l'estremismo di Bush ha un effetto evolutivo perchè unisce il mondo contro l'impero USA. Ma un mondo unito contro gli Stati Uniti non è necessariamente unito contro l'imperialismo. Nonostante la loro retorica, Francia e Russia si opposero all'invasione dell'Iraq perchè minacciava i loro piani di controllo del petrolio iracheno. Ora il dubbio che cruccia gli americani (loro piu che gli europei) che Washington commetta un giorno, non troppo lontano, lo stesso errore che commise Roma secoli fa: tirare troppo la corda, allargarsi piu del dovuto per poi perdere potere e incisivitа. Il timore che rende inaccettabile il paragone con l'antico Impero Romano l'idea che il sistema abbia una falla, che il castello possa crollare sotto il peso delle responsabilitа. Credo che dietro il principio capitalista moderno esiste una regola dalla quale non si prescinde,per mantenere in piedi un modello economico imperialista non bisogna barattare un centesimo del propio tenore di vita. Nulla sarebbe ciò che è Perché tutto sarebbe ciò che non è Ed anche il contrario - ciò che è, non sarebbe E ciò che non sarebbe, lo sarebbe Vedi? Da "Alice nel Paese delle Meraviglie", di Lewis Carroll

Santaruina
Inviato: 4/12/2004 19:02  Aggiornato: 4/12/2004 19:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
“Ora il dubbio che cruccia gli americani (loro più che gli europei) che Washington commetta un giorno, non troppo lontano, lo stesso errore che commise Roma secoli fa: tirare troppo la corda, allargarsi più del dovuto per poi perdere potere e incisività.” E’ proprio così, e occorre ricordare che l’eccessiva espansione a cui andò incontro Roma non fu un semplice errore, ma una intrinseca necessità dell’impero stesso che basava la sua sopravvivenza esclusivamente sulla costante acquisizione di nuove terre di cui sfruttare le risorse. Per continuare ad esistere Roma non poteva fare altrimenti, finché il territorio occupato diventò ingestibile ed ebbe luogo la decadenza. Allo stesso modo gli Usa necessitano sempre di nuove zone d’influenza da occupare commercialmente, lo impone il loro modello di sviluppo e il tenore di vita dei suoi cittadini che non viene mai posto in discussione. Quando tutto sarà occupato e non ci saranno zone d’espansione, si avvierà l’ultima fase della decadenza. Per tornare all’obiezione di Massimo, non bisogna dimenticare che quando cadevano gli Imperi passati in gran parte del mondo nessuno ne veniva toccato ( i cinesi non soffrirono la caduta di Roma, gli imperi precolombiani non vennero mai a sapere della presa di Costantinopoli). In questo momento storico in cui predomina l’impero Americano tutte le altre nazioni ne sono direttamente legate grazie al modello economico che gli americani stessi hanno saputo imporre. Al crollo americano seguirebbe il caos in tutto il mondo, crollerebbe anche l’economia cinese ( che proprio per questo tiene artificialmente in vita l’economia americana comprando grandi quantità di inutili dollari) poiché gli Usa sono i suoi principali importatori, e seguirebbero a ruota tutte le altre economie delle altre nazioni. Quando dico che nulla sarebbe in grado di sostituire l’Impero americano dopo la sua caduta mi riferisco a questo scenario. Chiedo scusa se mi sono dilungato ma credo che il tema introdotto da Domenico sia forse quello che presenta il maggior interesse nei nostri giorni. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
clandestino
Inviato: 4/12/2004 20:05  Aggiornato: 4/12/2004 20:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2004
Da:
Inviati: 62
 vi ricorda niente?
La notte di plenilunio tra il 18 e il 19 luglio del 64 un incendio divampò a Roma. Iniziò nella zona del Circo Massimo e raggiunse il Palatino, la Suburra, il Viminale, Porta Capena, il Celio, le Carine, gli Orti luculliani e sallustiani, il Campo Marzio, la zona flaminia. L'incendio divampò sei giorni, poi sembrò spegnersi ma riprese e durò altri tre giorni. Nerone accorse a Roma per organizzare i soccorsi. Si ricercarono i colpevoli dell'incendio. La comunità ebraica di Roma era protetta da Poppea, la moglie di Nerone. Le lotte all'interno della comunità tra cristiani e giudei ortodossi erano note a Nerone. Il prefetto del pretorio e il prefetto della città erano a conoscenza delle violenze tra i due gruppi. Venne emesso l'ordine di arresto contro alcuni cristiani, ritenuti gli autori dell'incendio. Furono condannati a morte. L'episodio è anche narrato da Tacito, Annali XV, 44. Tacito aggiunge che i cristiani erano perseguiti non solo per il reato di incendio, ma anche per il reato di "odio contro l'umanità". E conclude "Sebbene essi fossero colpevoli e meritassero le punizioni più gravi sorgeva un moto di compassione verso di loro, sembrando che venissero immolati non per il pubblico bene, ma per la crudeltà di uno solo".

Mazzucco
Inviato: 4/12/2004 20:14  Aggiornato: 4/12/2004 20:14
Webmaster
Iscritto: 21/12/2003
Da:
Inviati: 193
 Re: vi ricorda niente?
"Quando dico che nulla sarebbe in grado di sostituire l’Impero americano dopo la sua caduta mi riferisco a questo scenario." Allora ti do pienamente ragione. "L'impero americano è l'unico nella storia ad essere passato direttamente dallo stadio della barbarie a quello della decadenza senza nemmeno un istante di vero fulgore" - De Chateaubriand (credo) +++ Nerone "inventore" dell'11 Settembre? [ Modificato da Mazzucco Attivo 4/12/2004 19:16 ]

clandestino
Inviato: 4/12/2004 20:35  Aggiornato: 4/12/2004 20:35
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2004
Da:
Inviati: 62
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
L’uomo può accelerarne la velocità e modificarne la direzione in brevi tratti, ma il Fiume della Storia sfocerà dove deve sfociare. Noi possiamo solo recitare più o meno bene la nostra parte?Gli USA sono al grande bivio; devono scegliere imboccare la way dell’Impero o percorrere strada della Direzione Collegiale Internazionale. Su questa grande scelta l’Europa, ed il Mondo che conta, dovrebbero imporre la loro visione di Governo Mondiale Democratico in opposizione alla possibilità di costituzione di un Impero. Le cause-pretesto della guerra all’Iraq sono l’11 settembre e le armi di distruzione di massa. Esse, pur generate da fatti di estrema gravità, restano pur sempre cause immediate e non remote. Le cause remote e vere sono da ricercarsi nelle linee che tracciano la “high way map” della politica internazionale da cui scaturiscono le varie “road maps”. La “high way map” è il conseguimento di un nuovo ordine mondiale sotto Direzione USA. Dico Direzione e non egemonia, perché, questo evento dimostra come gli USA siano una grande democrazia che non esita a mettere sotto processo la propria leadership. E non è detto, visto il caso Nixon, che Bush possa essere oggetto di inpeachment. Tutta qui la differenza tra regimi dispotici, dittatoriali, teocratici e Democrazia. In Democrazia nessun dogma indiscutibile! Tutto e tutti possono essere contestati grazie alle libertà fondamentali proprie della democrazia. Questa verità spiega il perché non vi sia, nella Storia, una guerra tra due democrazie. Anche le guerre tra Sparta ed Atene rientrano tra i conflitti democrazia- assolutismo. Senza citare, poi, le guerre tra Grecia e Persia, impero assolutista per antonomasia. Lo stesso Filippo, re della Macedonia e padre di Alessandro Magno, da monarca assoluto, mosse guerra ad Atene democratica. La CNN di allora era Demostene che pronunciò le stupende Filippiche per mettere in guardia gli Ateniesi dall’insaziabile sete di potere di Filippo. Ed Atene, come poi faranno Francia ed Inghilterra con Hitler e Mussolini, cedette fino a rendere inevitabile il conflitto definitivo con la Macedonia si conclusosi con l’Impero Alessandrino. Nella Roma Repubblicana il ruolo di Demostene è svolto da Cicerone, autore delle eccelse Catilinarie, invettive scagliate contro le mire dittatoriali di Catilina. Con l’Impero Augusteo, scompaiono i Demostene ed i Ciceroni e regna la pax romana. Scusa la mia logorrea,Massimo ma l'argomento credo che sia il punto della questione....

Redazione
Inviato: 4/12/2004 20:44  Aggiornato: 4/12/2004 20:44
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
A chi potesse interessare, ho caricato sul server il famoso "History of the Decline and Fall of the Roman Empire" di Gibbon. Sono sei volumi in word.doc zippati (3,5 MB). Sono già impaginati per la stampa destra/sinistra, ma per fogli da 11 inch. [ Modificato da Redazione Attivo 4/12/2004 19:45 ]

Redazione
Inviato: 5/12/2004 22:56  Aggiornato: 5/12/2004 22:56
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
Mi ero dimenticato di questo mio articolo (e di un impero molto particolare), IL POTERE LOGORA CHI NON CE L’HA [ Modificato da Redazione Attivo 6/12/2004 2:13 ]

obender71
Inviato: 6/12/2004 18:30  Aggiornato: 6/12/2004 18:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/11/2004
Da:
Inviati: 68
 Re: MAQUILLAGE IMPERIALE
Un'interessante analisi davvero brillante di costruzioni imperiali e dinamica del capitale, al di la del bene e del male, la trovate qui: http://web.peacelink.it/dossier/eurasia_iraq/eurasia-iraq.htm oppure qui: http://www.network54.com/Forum/thread?forumid=353296&messageid=1096270501&lp=1096270501


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