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storia & cultura : La questione meridionale
Inviato da Redazione il 14/11/2013 19:23:49 (10193 letture)

Da quando sono venuto a vivere nel sud (abito in Calabria), diverse persone mi hanno avvicinato per parlarmi di una storia "diversa" dell'Unità d'Italia. Una storia fatta non di eroismo ma di raggiri, non di conquiste ma di vili defezioni, non di progresso ma di promesse mancate.

Una storia che parla non dei mille garibaldini che sbarcarono in Sicilia, ma dei centomila soldati che l'esecito sabaudo dovette mandare nel Meridione negli anni seguenti, per reprimere le rivolte di una popolazione che non voleva saperne di venire soggiogata dal nuovo Regno di Savoia.

Una storia nella quale i briganti non erano affatti dei criminali assetati di sangue, ma semplicemente una versione primitiva del moderno partigiano antinazista.

Una storia scritta dai vinti - e non dai soliti vincitori - dalla quale emerge un senso mal represso ...

... di aver avuto tutto da perdere e nulla da guadagnare rispetto a quello che c'era prima.

Vorrei fare una seria ricerca su questo argomento, ma non ne so praticamente nulla, ed ho bisogno di uno "start-up". Ringazio chi già conosce la materia, e vorrà scrivere qualcosa al riguardo, oppure segnalare link interessanti ed autorevoli (se mettete i link aggiungete perfavore una sintesi di quello che contengono).

Grazie

Massimo Mazzucco

Voto: 9.00 (8 voti) - Vota questa news - OK Notizie


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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Giano
Inviato: 14/11/2013 19:33  Aggiornato: 14/11/2013 19:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/3/2011
Da:
Inviati: 1424
 Re: La questione meridionale
Salve terrone, benvenuto al Sud!
Metto un link ad un sito referenziatissimo:Link

...per iniziare.

DjGiostra
Inviato: 14/11/2013 19:49  Aggiornato: 14/11/2013 19:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/1/2009
Da: Brignano G.D'Adda
Inviati: 5481
 Re: La questione meridionale
Grillo parlo' di queste cose qualche annetto fa..

Meglio un dubbio certo che una falsa certezza !!(Nisoli Damiano)
Da oggi chiamatemi Top Gun Su A320 !!

Il rispetto nasce dal rispetto
sonsokh
Inviato: 14/11/2013 19:56  Aggiornato: 14/11/2013 19:58
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/11/2010
Da: Lecco
Inviati: 238
 Re: La questione meridionale
breve analisi storica della situazione al sud prima dell'unificazione
e di come venne condotta la campagna della conquista del sud

fonte: circolo culturale excalibur - varese

Gianfredo Ruggiero

http://excaliburitalia.wordpress.com/2011/04/09/215/

polaris
Inviato: 14/11/2013 20:04  Aggiornato: 14/11/2013 20:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/9/2012
Da: Tlön
Inviati: 1640
 Re: La questione meridionale
Ciao Massimo.

Come utente di luogocomune mi stupisco che una persona intelligente e informata come te sia totalmente ignara della controstoria del Risorgimento, delle trame dei Savoia e della massoneria britannica contro il Regno delle Due Sicilie.

Non preferiresti leggere qualche libro? Quando devo fare ricerche serie raramente mi affido a internet, strumento comunque utilissimo, e preferisco la buona vecchia ricerca d'archivio. La letteratura sull'argomento è davvero vastissima, c'é solo l'imbarazzo della scelta.

Un po' di tempo fa Maksi aveva aperto un forum nel quale linkava il download del libro di Epiphanius "Massoneria e Sette Segrete". In questo voluminoso e documentatissimo tomo c'è anche un capitolo (il decimo) che parla del Risorgimento e delle trame nascoste dietro la spedizione dei Mille. Una chicca: la Blavatsky era l'unica donna ad aver partecipato alla spedizione. Ecco il link al forum dedicato.

Comunque ci sono anche moltissimi altri volumi, come ad esempio:

Controstoria dell'Unità d'Italia. Fatti e misfatti del Risorgimento

Maledetti Savoia

I vinti del Risorgimento. Storia e storie di chi combatté per i Borbone di Napoli

Il Risorgimento disonorato

E così via...la lista potrebbe continuare per lungo tempo.

Se non ti bastano questi libri c'è anche una casa editrice "specializzata" in controstoria del Sud: Controcorrente edizioni. Ecco la pagina dedicata al Regno delle Due Sicilie.

Perfino Umberto Eco è costretto ad ammettere l'esistenza di un "altro" Risorgimento nel suo ultimo libro "Il Cimitero di Praga" (Non leggerlo è un malloppone che risulta indigesto).

Buona lettura.

Che epoca terribile quella in cui degli idioti governano dei ciechi.. - Shakespeare
P.K.89
Inviato: 14/11/2013 20:09  Aggiornato: 14/11/2013 20:10
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/7/2013
Da:
Inviati: 601
 Re: La questione meridionale
Massimo, non so cosa ti abbia spinto a vanire quì al Sud, specie in Calabria, ma è indubbiamente un atto di coraggio.

Mi spiego io amo la mia terra, così come amo l'Italia tutta, ma è innegabile, che ci sono dei grossi problemi, e al sud sono accentuati, che siano indotti o meno, non è comunque facile vivere dalla nostre parti.

E finchè si parla di mare, di vacanze tutto va benone, la gente è generosa, è solare, è calda, ma tutto diventa più difficile quando si inia a muoversi, a condurre qualche tipo di attività. Tutto cambia, perchè inevitabilmente si iniziano a pestare dei piedi, si iniziano ad avere "incontri" e se non si è del posto, se non si conosce fin dove si può mantenere il proprio punto, be le cose iniziano a precipitare, e possono finire realmente male.
Credimi sarà facile avvertire un altra presenza, oltre allo stato.

Ora, la gente del sud non è tutta come la si racconta, ma si è permesso a pochi di prendere il controllo. E proprio lo Stato centrale, legittima questa gente, ne ha bisogno, è l'al qaeda d'Italia. Sono in realtà finanziati e legittimati dalla stessa gente che finge di combatterla e che ci fa la morale standosene nella fabbrichetta, che poi se ne riserve per ripulire i suoi rifiuti.
O per garantirsi la seggiola nel palazzo. Molto più facile interloquire con tizio e accordarsi solo con lui, poi sarà proprio tizio a controllare tutto il resto.

E poi non verranno mai date in mano alla società civile le armi per contrastare questi "atteggiamenti", e ormai la gente è abituata a pensare che quì le cose vanno così e bisogna adeguarsi, è divenuto un circolo vizioso. Con questa Italia non ne usciremo mai. Il controllo sul territorio è molto molto forte.

Auguri per la tua nuova vita, spero tu possa goderti la nostra terra, ricca di bellezze naturali favolose, uniche.

horselover
Inviato: 14/11/2013 20:25  Aggiornato: 14/11/2013 20:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/9/2012
Da:
Inviati: 1898
 Re: La questione meridionale
l'economista f. s. nitti aveva scritto un interessante saggio

tonipos
Inviato: 14/11/2013 20:47  Aggiornato: 14/11/2013 20:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/6/2006
Da: Treviso
Inviati: 119
 Re: La questione meridionale
Scusate l'OT.
http://aangirfan.blogspot.it/2013/11/philippines-typhoon-caused-by-us.html
Se qualcuno ha tempo e voglia di approfondire...

Alla fine ti accorgi sempre che nulla è come sembra
nalego
Inviato: 14/11/2013 20:52  Aggiornato: 14/11/2013 20:58
So tutto
Iscritto: 28/12/2005
Da: Campania
Inviati: 2
 Re: La questione meridionale
Ciao Massimo,

ti consiglio un film di Pasquale Squitieri... introvabile prima dell'avvento di youtube ...

http://it.wikipedia.org/wiki/Li_chiamarono..._briganti!
http://www.youtube.com/watch?v=Uw4cO5fTk2E

perspicace
Inviato: 14/11/2013 20:55  Aggiornato: 14/11/2013 20:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La questione meridionale
Il libro nero dei Savoia

RISORGIMENTO I massacri al Sud nascosti dalla retorica Il libro nero dei Savoia L'incontro di Teano dipinto da Pietro Aldi? Un falso artistico, spia di un ben piu' grave falso storico. Vittorio Emanuele II, nell'affresco senese, e' rappresentato con il corpo del padre, Carlo Alberto, di aspetto piu' fiero e filiforme. Giuseppe Garibaldi ha capelli al vento e mantello azzurro, mentre nella realta', soffrendo di artrite cervicale, era infagottato in sciarpe e foulard. Aldi, insomma, fece un'operazione di "maquillage", analoga a quella operata sul Risorgimento italiano dalla storiografia ufficiale. Partendo da questa considerazione, Lorenzo Del Boca, novarese, giornalista de La Stampa e presidente della Fnsi, propone una rilettura di quel periodo non viziata dalla retorica, "con meno tripudi di bandiere e Te Deum e piu' realismo nel riconoscere fra gli eroi, i banditi, i truffatori, i millantatori". Cadono i miti. Leggiamo cosi' che Vittorio Emanuele II, il "re galantuomo", era solito "prelevare quanto gli serviva dalle casse dell'erario e spendere senza porsi troppi problemi". Il suo appannaggio nel 1867 era di sedici milioni, pari al due per cento del bilancio statale. Piu' di quanto riceva, oggi, la regina d'Inghilterra. L'onesta' fu invece una delle doti di Garibaldi. Una delle poche, forse, se un autorevole storico come Denis Mack Smith lo definisce "rozzo e incolto". Del Boca lo reputa "un onesto babbeo", condividendo in toto il giudizio di Maxime du Camp, scrittore francese e camicia rossa di complemento, che non gli riconosceva alcuna intelligenza politica. E che dire dell'epopea dei Mille? Con loro sbarcarono in Sicilia anche parecchie casse di denaro (ventinove miliardi di oggi, raccolti dai massoni inglesi). Tanto che "la sconfitta dei Borbone non fu provocata dallo slancio dei garibaldini ne' dal valore delle loro armi - scrive Del Boca -. Fu letteralmente comprata a peso d'oro". Ammiragli e generali concordarono il prezzo della ritirata. Sotto la bandiera dei Savoia passarono duemilatrecento ufficiali. Ma i soldati non tradirono Francesco II. E la repressione fu spietata: oltre quarantamila prigionieri deportati al Nord e rinchiusi in campi di concentramento, vere e proprie "Buchenwald sabaude". Le vittime? "Migliaia, anche se non vennero registrate da nessuna parte. Morti senza onore, senza tombe, senza lapidi, senza ricordo. Morti di nessuno. Terroni". Analoga crudelta' nella lotta al brigantaggio, esploso come reazione all'atteggiamento predatorio dei piemontesi. Fu un'operazione di "pulizia etnica" ante litteram, con paesi rasi al suolo e fucilazioni di massa: settecentomila vittime, tra cui "banditi, patrioti, ragazzotti, donne incinte, bambini, vecchi". Risanata la piaga del banditismo, ci si dedico' al "risanamento" economico. E cosi' mentre il Mezzogiorno, che con i Borbone aveva un reddito pari a sedici volte quello del regno di Sardegna, degradava nel sottosviluppo, scoppiavano i primi scandali: l'affare - ferrovie, la privatizzazione delle Regie Tabaccherie, il crack della Banca Romana. Era nata l'Italia, "una monarchia poco democratica, fondata sulla tangente". Il resto e' cronaca.

Corriere della Sera > Archivio

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Lestaat
Inviato: 14/11/2013 21:10  Aggiornato: 14/11/2013 21:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/7/2005
Da: Perugia
Inviati: 1774
 Re: La questione meridionale
Citazione:
Non è questione d'unità,
se non l'erem fà
sì era mejo lascià sta!
L'Ottocento fu unsecolo di rivolta,
digiustizia popolare sull'uscio della porta,
pronta ad entrare, in procinto di portare uguaglianza diritti terra e libertà per tutti..
Ma l'Italia che avete fatto voi l'avete fatta nel modo peggiore,
spargendo fratellanza e seminando rancore,
ignorando lo stupore sul volto dei contadini fucilati,
dei paesi rasi al suolo, delle donne violentate..
Ignorando con dolo le aspirazioni di uguaglianza giustizia e fratellanza
per le quali a milioni sono stati ammazzati,
creando senza pentimento un Paese a misura d'ingiustizia,
un patto scellerato tra Savoia e latifondisti..
e ancora nun v'abbasta, mo facite i leghisti
e mentre giù da noi chiudono gli ospedali e i laureati s'abbuscano a jurnata co na vita interinale
v'amm sentì pure parlà.. di questione settentrionale!!

RITORNELLO: L'Italia SpA è una repubblica fondata
sulla disuguaglianza, il malaffare, 'a corruzione
perciò le vostre leggi e il vostro senso dello Stato
per noi so semp' state solo na provocazione!
Giurate che po' voi nun provocate co' e parole
ma v'arrubbate o sang' rint e vene de' persone
e a noi non ce lasciate nessun altra soluzione
che radunarci in bande pronte pe l'insurrezione!

Chiariamo bene
nnuje 'o rre Burbone 'o schifamm 'a pazz
ma ce ne passa p'o cazz pure d'o tricolore e del delirio
patriottico
di ogni singola nazione
'a bannera nosta è semp 'a stessa
è rossa
rossa comm o sanghe d'o brigante d'o palestinese d
militante
del partigiano con le scarpe rotte
che attende in agguato nella notte
d'o libico dell'algerino dell'egiziano
e di ogni essere umano
e il Sud a cui noi guardiamo è il Sud del mondo
il risultato geopolitico di un malessere profondo
l'urlo che viene dai dannati della terra
tra l'incudine dei dittatori
e la risposta umanitaria della guerra
perciò invece 'e festeggià i 150 anni dell'azienda
gettiamo le basi di una verà unità
che guardi anche oltre il confine nazionale
di una terra compresa tra le Alpi e il mare..
guardi al Mediterraneo in rivolta, ad ogni singolo barcone
che in mezzo a questo mare cerca una speranza nella notte..

Quando il veleno brucia nella terra dei fuochi
quando i tumori che contiamo sono ancora troppo pochi
quando è sempre la mia gente che continua ad emigrare
a voi sembra normale parlare di questione settentrionale, di esigenze a delocalizzare, di costi da contenere..
pronti a dare la colpa all'immigrato, quando è il vostro lavoro che è emigrato,
dove la vita di una persona ha un valore più vicino allo zero straniero,
dove i diritti non valgono un cazzo,
dove ancora più infame è il potere del Palazzo..
e poi vi meravigliate se la gente fa semplicemente il movimento inverso
e insegue il lavoro dove può venderlo al miglior prezzo?
e non solo vi meravigliate, ma vi arrabbiate e non considerate
ca noi ca tenemm' 30mila tonnellate di munnezza ammuntunat'
e pront' a ne fà tutte quante barricate
e n'at e 30mila v'è buttamm a catapulta rint e ville ndo campate?


In nomine libertatis vincula edificamus.
In nomine veritatis mendacia efferimus.
niky6900
Inviato: 14/11/2013 22:03  Aggiornato: 14/11/2013 22:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/9/2012
Da: Torino
Inviati: 45
 Re: La questione meridionale
Ciao Massimo, premesso che non c'entra niente con l'argomento..

Ho fatto alcune domande ha paolo attivissimo, ma non sembra gradire quando parlo del tuo nome..

Domanda:

Secondo te è ormai inutile dimostrare e confutare cose giá dette in passato..
Ti faccio presente che il Mazzucchiano ti ha semplicemente invitato a rispondere ad almeno una delle sue domande, e come da obbiettivo del tuo lavoro dimostrare fatti ancora irrisolti..
Propio così, irrisolti.. Se leggiamo le risposte di Quirant ci accorgiamo che neanche una raggiunge un livello di credibilità sufficente a dimostrare che la versione ufficiale abbia centrato l'obbiettivo..
E infine, perchè Paolo non provi a rispondere alle domande che Massimo ed altri cercano ormai da tempo? È forse un pò troppo semplice dire "lo ha già fatto Quirant".

Risposta di Paolo:

non ho tempo da perdere per ridare ancora una volta risposte che sono già state date molto eloquentemente da gente ben più qualificata di me.

Questa è la strategia dello sfinimento: fare domande su domande, ripetutamente, e non ascoltare mai le risposte. E io, mi spiace, non ha alcuna voglia di prestarmi a queste cose.

In quanto ai "fatti ancora irrisolti": sono irrisolti soltanto per i complottisti e gli incompetenti. Gli esperti non hanno dubbi. Chiediti perché.

A proposito di Mazzucco: non mi sembra il caso di regalare attenzioni a chi le cerca per vendere paccottiglia. Mazzucco è quello che difende la "terapia" del cancro tramite bicarbonato: quella che sta ammazzando la povera gente che ci crede. Dovrei dare visibilità a un personaggio del genere? Io credo di no. Pensaci.

****

Capito?? "LA STRATEGIA DELLO SFINIMENTO".. Difronte a questo cosa si dovrebbe pensare??

trotzkij
Inviato: 14/11/2013 22:56  Aggiornato: 14/11/2013 22:56
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: La questione meridionale

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Nuit
Inviato: 14/11/2013 23:28  Aggiornato: 14/11/2013 23:56
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/9/2010
Da: Messina
Inviati: 346
 Re: La questione meridionale
Ciao Massimo,
lo sbarco dei mille è stata un operazione voluta dagli inglesi e dai Savoia per mettere in ginocchio il sud.

No fu un'operazione improvvisata come si vuol fare credere in quanto Cavour e il massone La Farina (a cui sono intestate alcune strade dei capoluoghi siciliani 😁), si incontravano segretamente per studiare nei minimi particola l'invasione del meridione, spinti dal desiderio di mettere le mani sulle sue ricchezze.

Come si spiega la conquista da parte di soli mille uomini di un regno vecchio di oltre settecento anni, un regno ricchissimo che aveva la seconda marina del continente dopo quella inglese?

(Mi ricorda molto la versione ufficiale dell'11/9 dove due aerei fanno cadere tre building 😉😉)

Semplice con la corruzione, a Garibaldi fu dato dal governo inglese molto, moltissimo denaro che servi per corrompere i Borboni e dopo lo sbarco a Marsala, protetti dalle navi inglesi,Garibaldi si proclama dittatore della Sicilia.

La conquista di Palermo è inspiegabile dal punto di vista militare, visto che erano presenti circa 25.000 uomini.... Solo la corruzione del generale Lanza può rendere tutto più credibile!

Garibaldi non un eroe, ma un criminale di guerra!!!

....chissà se anche all'epoca esistevano i complottologhi!!

Edit: dimenticavo chi erano i mille?

Tutti generalmente di origine pessima e per lo più ladra; e tranne poche eccezioni con radici genealogiche nel letamaio della violenza e del delitto'". Ti lascio immaginare come è stata trattata la popolazione siciliana!!!

beppe47
Inviato: 15/11/2013 0:37  Aggiornato: 15/11/2013 0:37
So tutto
Iscritto: 23/8/2005
Da:
Inviati: 5
 Re: La questione meridionale
Massimo, potresti iniziare con il libro di Pino Aprile "Terroni!". Per me è stato shoccante apprendere che il Risorgimento alla fine si è rivelato essere l'anticipazione delle atrocità naziste. Il primo campo di sterminio fu creato dai Savoia nel forte di Fenestrelle, dove fecero sparire nella calce viva migliaia di "briganti" che altro non erano che soldati borbonici che avevano avuto il torto di far veder i sorci verdi ai piemontesi durante l'assdio di Gaeta. Il Risorgimento probabilmente non fu altro che guerra di rapina alle genti meridionali.

exakbd
Inviato: 15/11/2013 0:43  Aggiornato: 15/11/2013 0:43
So tutto
Iscritto: 7/2/2007
Da:
Inviati: 1
 Re: La questione meridionale
Consiglio la lettura (per cominciare) di questi libri:
Maledetti Savoja (Lorenzo del Boca)
Controstoria dell'unità d'italia (Gigi Di Fiore)
L'Inghilterra contro il Regno delle Due Sicilie (Erminio Di Biase)

Davide71
Inviato: 15/11/2013 1:18  Aggiornato: 15/11/2013 1:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: La questione meridionale
Ciao a tutti:

io conosco poco la controstoria del Risorgimento, e devo ammettere che anche quella "ufficiale" mi piace pochissimo. Nel senso che mi annoia moltissimo...
In estrema sintesi, tralasciando il fatto che gli Inglesi volevano in Italia uno Stato da opporre alla Francia (e in questa direzione si sono mossi), il Risorgimento può facilmente essere letto come un processo di affermazione dell'ideologia liberale e di liberazione dall'Ancien Regime.
I Savoia si erano fatti sostenitori della nuova ideologia tanto cara ai borghesi, ed è per questo che si spiegano certi incredibili exploit militari come l'impresa dei Mille. Ai Garibaldini si univano quasi sempre delle forze che avevano solo da guadagnarci dalla caduta delle vecchie gerarchie di potere, forze preparate dal lavoro sotterraneo di organizzazioni massoniche e paramassoniche.
Che l'avvento dell'ideologia liberale crei una situazione intollerabile per i "proletari" è ormai un dato di fatto innegabile, dimostrato da nugoli di inglesi fuggiti in America durante la Rivoluzione Industriale, che corrispondono ai moltissimi emigrati italiani di fine Ottocento, più o meno per le stesse ragioni...
E' interessante notare come la vincente ideologia liberale abbia riscritto la Storia a propria glorificazione (niente di nuovo sotto il sole del resto), omettendo di raccontare il destino di tutti coloro che non appartenevano alla classe borghese. Destino orribile, che si sarebbe impresso nella mente e nel cuore dei figli che avrebbero fornito le basi del trionfo dell'ideologia socialista e comunista.
Insomma il destino della plebe del Meridione non è stato tanto diverso da quello di quella inglese o peggio ancora scozzese e soprattutto irlandese! Perciò non ho voluto approfondire.
Caro Massimo, se lo farai tu ti devo dare un dispiacere: NON è colpa della Chiesa Cattolica!

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
ohmygod
Inviato: 15/11/2013 3:03  Aggiornato: 15/11/2013 3:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La questione meridionale
Tutto è involuzione tranne le atrocità, le note stonate e la lingua.

Pielpino
Inviato: 15/11/2013 3:06  Aggiornato: 15/11/2013 3:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/9/2011
Da:
Inviati: 39
 Re: La questione meridionale
Massimo, tempo fa ho approfondito anch'io la tematica soprattutto spinto dal fenomeno del brigantaggio, nel luogo in cui vivo infatti, è pieno di grotte e stradine dove vissero i briganti in clandestinità solleticando la mia curiosità.

Ti consiglio il libro "Terroni" di Pino Aprile, magari contattarlo direttamente, ha approfondito il tema dedicando anni della sua vita,abbastanza ferrato sul tema e sicuramente pieno di documentazioni.

Ha anche rilasciato una intervista per il blog di Grillo:

http://www.youtube.com/watch?v=9cSNaCNT4Ag


EDIT:Tra i consigliati il tubo mi ha messo anche quest'altra intervista a Petacco sempre del blog fatta nel 2010,sembra interessante,spiega molti retroscena tra Mazzini Cavour e Garibaldi e l'"artificio" dell'Italia unita, i mille erano borghesi avvocati studenti, non il popolo,nessuno ha mai pensato all'unità d'Italia

http://www.youtube.com/watch?v=9Fq-Yxs0_0w

giusto per dire, se son già in 2 a dirle certe cose,forse quel che hai sentito non è così tanto infondato

lucred
Inviato: 15/11/2013 7:57  Aggiornato: 15/11/2013 7:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2010
Da: Milano
Inviati: 260
 Re: La questione meridionale
Citazione:
Non preferiresti leggere qualche libro? Quando devo fare ricerche serie raramente mi affido a internet, strumento comunque utilissimo, e preferisco la buona vecchia ricerca d'archivio.



Finalmente qualcosa di sensato.
Ma il sospetto che su internet si facciano ricerche poco serie diventa una certezza.

focussino
Inviato: 15/11/2013 8:01  Aggiornato: 15/11/2013 8:04
So tutto
Iscritto: 22/9/2006
Da: (TN)
Inviati: 23
 Re: La questione meridionale
http://it.wikipedia.org/wiki/Li_chiamarono..._briganti!
http://www.youtube.com/watch?v=Uw4cO5fTk2E
Io l'ho visto ma ci sono rimasto male, come la prima volta che sono entrato nel sito anni fa..
credi di avere delle certezze,ed ogni volta ti prendi una bastonata shi denti....
io non scrivo mai perché qui per me è. Meglio leggere visto il livello di conoscenza( rischio di fare sonore figure di m...)
volevo solo condividere il fatto che il film è mooolto interessante
un abbraccio e continuo a leggervi
devis

snoopy
Inviato: 15/11/2013 8:12  Aggiornato: 15/11/2013 8:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/6/2006
Da: phuket - thailandia
Inviati: 106
 Re: La questione meridionale
l'unita' d'Italia e' stato un furto studiato e programmato dalla massoneria internazionale ai danni del sud ( e del banco di sicilia ) ;

prima di questo , Napoli era la terza citta' d'europa dopo Parigi e Londra , aveva la prima industria tessile , una flotta navale di prim'ordine , teatri , la prima ferrovia d'Italia , la Napoli Portici , etc...

uno che sapeva tutto , perche' teneva i conti dei soldi versati dalla massoneria per la conquista del sud , era Ippolito Nievo , ma prima di poter aprire bocca , al suo rientro sul piroscafo " Ercole " , scomparve in mare con tutti i passeggeri appena prima di arrivare a Napoli : http://www.edizionisolfanelli.it/ippolitonievo.htm
http://latragicamortediippolitonievo.blogspot.com/

Su cinque navi che erano sulla stessa rotta la sola a non arrivare in porto è proprio l’Ercole, sparisce senza lasciare neanche un legno di risacca, il che risulta essere strano se fosse stato un naufragio accidentale qualcosa si sarebbe trovata. Questo fatto alimenta il sospetto del sabotaggio o dell’esplosione che giustificherebbe un affondamento così rapido da ingoiare qualsiasi cosa.


***************************

la verita' in tono satirico : http://www.youtube.com/watch?v=p4lrOnKe87M

Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti ...
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.

P.P. Pasolini

http://www.corriere.it/speciali/pasolini/ioso.html
Nieuport
Inviato: 15/11/2013 8:28  Aggiornato: 15/11/2013 8:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/12/2007
Da: Firenze
Inviati: 189
 Re: La questione meridionale
Io voglio fare invece i miei complimenti a Mazzucco, che ha il coraggio di dire “su questo argomento non ne so praticamente nulla” e si rivolge a chi già conosce la materia. Non è la prima volta: già anni fa, ad alcune mie osservazioni sul Medioevo, che sono i secoli bui secondo la lettura liberale e capitalistica che ci viene imposta, Mazzucco ebbe il coraggio di dire che sull’argomento sapeva solo quello che viene detto correntemente.

snoopy
Inviato: 15/11/2013 8:32  Aggiornato: 15/11/2013 8:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/6/2006
Da: phuket - thailandia
Inviati: 106
 Re: La questione meridionale
SPECIALE TG1 150 UNITA' D'ITALIA / la colonizzazione del Sud :

http://www.youtube.com/watch?v=nVSbn2QuHSI

Io so tutti questi nomi e so tutti i fatti ...
Io so. Ma non ho le prove. Non ho nemmeno indizi.

P.P. Pasolini

http://www.corriere.it/speciali/pasolini/ioso.html
giusavvo
Inviato: 15/11/2013 8:50  Aggiornato: 15/11/2013 8:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/2/2011
Da:
Inviati: 449
 Re: La questione meridionale
Gent.mo Mazzucco,
anche io come Polaris, per alcuni argomenti, prediligo i libri.
Concordo con quanto segnalato da Polaris, aggiungendo che l'autore Del Boca Lorenzo (per mia scienza diretta), sull'argomento ha scritto cose interessanti.

"L'uomo è misura di tutte le cose"
(Protagora)
Sarevok
Inviato: 15/11/2013 9:01  Aggiornato: 15/11/2013 9:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/4/2007
Da: Pesaro
Inviati: 191
 Re: La questione meridionale
Vorrei fare un sunto di quanto ho studiato all’università:

L’unificazione nazionale italiana, rispetto a quella delle altre potenze europee, possiede alcune particolarità che la rendono unica: in primis il forte sentimento “religioso” che l’ha caratterizzata, non a caso infatti si chiama RISORGIMENTO, in chiaro riferimento alla resurrezione di Cristo. In secondo luogo, a differenza di quanto avvenuto in altre nazioni, l’unificazione Italiana è sempre stata sottoposta a forte critica; agli italiani non è mai andato giù il far parte di un'unica nazione. Se infatti guardiamo a come le altre nazioni europee hanno raggiunto l’unità non possiamo non notare le stesse “contraddizioni” che spesso denunciamo parlando del risorgimento. Per esempio, ci si lamenta che per unificare l’Italia si è perpetrata di fatto una guerra di conquista ai danni del sud con conseguenti repressioni sanguinarie e povertà dilagante: tutto vero, ma questo vale per esempio anche per la Francia, basti pensare allo sterminio dei Catari nel ‘200 e alle guerre contro la borgogna e, nonostante che per i Francesi tutto questo sia avvenuto in pieno medioevo, ancora nel 1900 solo la metà della popolazione transalpina parlava francese come lingua madre. Solo durante la prima guerra mondiale si è raggiunta, a suon di fucilazioni, una definitiva omogeneità linguistica (numerosissimi i casi di soldati bretoni fucilati per diserzione perché letteralmente non capivano gli ordini impartiti, essendo la loro lingua madre il bretone). Lo stesso vale per l’Inghilterra con le sue guerre continue contro la Scozia, o la Germania dove ancora oggi i Bavaresi sono considerati i “terroni” della Germania. Tuttavia in Francia, Germania o Inghilterra non vi è stato un fenomeno di contestazione rilevante come da noi in Italia.

Da un certo punto di vista l’unificazione Italiana è stata un capolavoro politico: è avvenuta in tempi relativamente brevi (i primi vagiti dell’idea di unificazione si hanno dopo l’esperienza napoleonica) ed è stata ottenuta senza risorse. Gli Italiani non possedevano né la forza dell’esercito prussiano né un economia industrializzata al passo con le altre nazioni europee. Gli eserciti degli stati pre-unitari non erano concepiti per la guerra, quanto piuttosto per la repressione interna: solo l’esercito piemontese aveva mantenuto alcune delle riforme introdotte a Napoleone, e tuttavia non aveva né il numero, né la preparazione sufficiente a fronteggiare l’esercito di una delle superpotenze europee come l’Impero Austriaco. Inoltre i sostenitori dell’unificazione erano divisi fra loro circa le modalità e le ideologie che li ispiravano: Cavour e i Savoia volevano un regno unificato sotto la dinastia Piemontese, Mazzini e Garibaldi volevano una Repubblica unitaria, Cattaneo propugnava uno stato federalista; tuttavia nonostante le forti contraddizioni interne, l’assoluta mancanza di risorse e la presenza di altri ostacoli non da poco (si pensi alla Chiesa e al fortissimo ascendente che ancora possedeva sulla popolazione) grazie a geniali manovre diplomatiche (per esempio l’alleanza con Napoleone III prima e con la Prussia poi) il Piemonte è riuscito ad unificare una nazione che non conosceva unità politica dalla guerra greco-gotica (535-553 d.C.).
Il Risorgimento è stato certamente caratterizzato da fortissime contraddizioni: l’idea di unificazione era propria all’inizio solo di una ristretta élite di intellettuali e in seguito ha fatto breccia solo nella società borghese, e tuttavia il fenomeno del volontariato negli eserciti che hanno combattuto contro l’Austria è stato numericamente assai rilevante. Il sud ha pagato un prezzo carissimo per l’unificazione, eppure anche prima non è che se la passasse molto meglio: nel regno di Napoli vi era una forte dicotomia tra Napoli, realista e conservatrice, e il resto della nazione che invece aspirava alle riforme; inoltre la Sicilia era stata unita al regno di Napoli solo dal 1816 ed era abituata a godere di una larghissima autonomia. La politica centralista dei re Borbonici vide numerosi casi di repressione armata non tanto diversi da quelli che verranno esercitati poi dal neonato regio esercito italiano dopo il 1861.

Per concludere, a mio parere il problema che ha afflitto il nostro paese e anche gli altri paesi europei durante il processo di unificazione è uno: l’idea di NAZIONE intesa come comunità di sangue che condivide la stessa cultura, la stessa religione e lo stesso stile di vita. Tale idea è una costruzione sociale nata durante la rivoluzione francese che non ha mai avuto un riscontro nella realtà, prima che venisse imposto non esisteva alcun forte sentimento di appartenenza a una nazione, fosse esse francese, italiana o tedesca. Prima la rivendicazione della propria identità (che tra l’altro è sempre multi-livellare, cioè per ciascuno cambia di volta in volta in base alle circostanze) avveniva per altre vie, ad esmepio il ceto sociale, la professione, il livello economico, e in certe zone, come la campagna ad esempio, l’idea di appartenere ad un'unica nazione semplicemente non aveva alcun senso.

Spero di essere stato chiaro, ci sarebbe molto altro da dire, spero che le informazioni fornite siano sufficienti.

Lunga vita e prosperità.
santjago
Inviato: 15/11/2013 9:50  Aggiornato: 15/11/2013 9:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2005
Da: Roma
Inviati: 67
 Re: La questione meridionale

La presunzione che ciò che esiste debba
necessariamente esistere,
è l'acido corrosivo
di ogni pensiero immaginativo.

Snowcrash Project
Dario1980
Inviato: 15/11/2013 10:17  Aggiornato: 15/11/2013 10:17
So tutto
Iscritto: 22/9/2010
Da:
Inviati: 3
 Re: La questione meridionale
Massimo,
per una narrazione fra la cronaca e il romanzo relativamente alle vicende della spedizione dei mille e al brigantaggio, ti segnalo i libri di Vincenzo Labanca, scrittore della mia terra (la Basilicata).

http://www.vincenzolabanca.it/

io ho letto "Uno dei mille", trovandolo estremamente piacevole, utile ed avvincente.

Slobbysta
Inviato: 15/11/2013 10:19  Aggiornato: 15/11/2013 10:19
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/7/2013
Da:
Inviati: 2227
 Re: La questione meridionale
Beh per far una buona ricerca come prima cosa capire chi finanzia (UK)...e perché ha interesse controllare la zona (Suez))...

Sulla Blavatsky che ha partecipato alla spedizione: In questo periodo (1856) si iscrisse a “La Giovine Europa” ed indossò la camicia rossa seguendo Garibaldi nel Trentino e a Mentana, ove fu ferita così gravemente da essere dimenticata come morta sul terreno.....

gen
Inviato: 15/11/2013 10:41  Aggiornato: 15/11/2013 10:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/11/2006
Da:
Inviati: 142
 Re: La questione meridionale
Ok, massimo, è importante la storia. Però poi cerca anche di capire che dai briganti alla mafia il passo è molto lungo. Che se è vero che i Sabaudi hanno agito sotto la sponsorizzazione degli inglesi che avevano probabilmente interesse a creare una nazione più grande o tutto quello che volete voi, poi dopo la nazione ce la siamo gestita noi. E fino a quando vuoi meno tasse è un conto, quando chiedi il pizzo è un altra cosa.

Comunque la storia la fanno sempre i vincitori. Gli storici possono poi cercare la verità dei fatti. Una storia che vada oltre la retorica della quale alcuni hanno ancora molto bisogno.

santjago
Inviato: 15/11/2013 10:46  Aggiornato: 15/11/2013 10:46
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2005
Da: Roma
Inviati: 67
 Re: La questione meridionale
Edoardo Bennato - C'era un Re

http://www.youtube.com/watch?v=DCwXDe-VKwU

bz

La presunzione che ciò che esiste debba
necessariamente esistere,
è l'acido corrosivo
di ogni pensiero immaginativo.

Snowcrash Project
VIMS
Inviato: 15/11/2013 11:23  Aggiornato: 15/11/2013 11:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/11/2011
Da: Ai piedi del monte
Inviati: 334
 Re: La questione meridionale
Ciao Massimo.

Da "terrone puro calabro" son dovuto emigrare al "norde" (dove tuttora risiedo), per i ben noti motivi di studio e poi lavoro e quindi questa tua scelta di vita la ritengo controcorrente.

Nella "questione meridionale" mi piacerebbe chiarire il seguente aspetto: che legame c'è tra il brigantaggio iniziale (tendenzialmente contro l'occupazione da parte di uno "straniero") e l'attuale malavita (che esiste in tutta Italia, ma che al Sud è solo più esplicita)?

Secondo me la prima è stata "addomesticata" per arrivare alla seconda.
Ma non ho mai approfondito la questione.

Benvenuto in Calabria.

VIMS

La Virtù sta nel mezzo
toussaint
Inviato: 15/11/2013 11:26  Aggiornato: 15/11/2013 11:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La questione meridionale
visto che stiamo parlando di questione meridionale, credo che questa cosa c'entri perfettamente:
La telefonata tra Vendola e Archinà dell'ILVA: risate a go go


Che schifo!
Che letame, mamma mia, non ci sono veramente parole...

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
cavillo
Inviato: 15/11/2013 11:52  Aggiornato: 15/11/2013 11:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/11/2010
Da:
Inviati: 158
 Re: La questione meridionale
Viveva, non ha molto, in una terra della Mancia, che non voglio ricordare come si chiami, un idalgo di quelli che tengono lance nella rastrelliera, targhe antiche, magro ronzino e cane da caccia.


PCornelio
Inviato: 15/11/2013 12:59  Aggiornato: 15/11/2013 12:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: La questione meridionale
Buondì. Sig. Mazzucco, dal suo post deduco che ha una scarsa conoscenza della storia del Risorgimento, troppo scarsa perché possa farsi un'idea esaustiva della questione meridionale su cui si è dibattuto molto negli ultimi anni.

Mi permetto per tanto di consigliarle una lettura molto veloce, completa ed esaustiva sul Risorgimento italiano: Bella e perduta, l'Italia del Risorgimento, Lucio Villari, ed. Laterza. È un volume scritto in linguaggio divulgativo da uno dei massimi storici italiani di quel periodo, scritto per altro in tempi recentissimi (non ricordo l 'anno, anni 2000 comunque) in cui la questione della contro storia del Risorgimento già rumoreggiava sul web, nelle librerie e nelle università, molto imparziale e che le permetterà di partire col piede giusto nel l'analisi di altri testi che purtroppo, spesso, sono scritti con troppa partecipazione ed una sorta di "spirito vendicativo" nei confronti di un'inesistenze fazione "settentrionale".

Chiudo dicendo che alla storia di quei popoli va resa giustizia, ma assolutamente non a discapito di ciò che di buono (anzi buonissimo) il Risorgimento e l'unità hanno portato alla morale ed alla dignità degli italiani.

Notturno
Inviato: 15/11/2013 13:25  Aggiornato: 15/11/2013 13:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La questione meridionale
Io un pochino l'ho approfondita questa "contro-storia" risorgimentale e ve lo confesso, son rimasto veramente sconvolto.

Leggere gli orrori enormi di città bombardate per giorni DOPO la resa, o di interi paesi "coventrizzati" con tutti i paesani passati a fil di spada, uomini, donne e bambini.

O leggere dei campi di sterminio.

Scoprire i MILIONI di profughi, che si sono trasformati in emigranti, al nord italia, europa e in america...

Ci raccontano gli orrori degli indiani d'america e ci incazziamo a morte contro gli ammmmericani, yankees bastardi.... e qui è stato fatto anche peggio.

Non m'aspetto una rivolta nelle strade, no, ma guardatevi attorno voi stessi e leggete i commenti: torpore. La risposta è una "pacata indignazione".

A me questa cosa sconvolge anche più degli orrori dell'annessione.

E' come se parte di noi si rifiutasse di crederci o si rifiutasse di capire fino in fondo che cos'è successo.

Non solo hanno massacrato, schiavizzato e tolto memoria e dignità a un popolo di milioni di persone, civile e avanzatissimo.

Ma hanno mentito ai milioni di alunni che nelle scuole, nei decenni a venire, si son sentiti sparare le sciocchezze de "Non possiamo restare insensibili al grido di dolore che si leva da tante parti d'Italia".

Io mi domando quanto professori IMBELLI E INCAPACI ci siano voluti per mentirci per decenni.

E continuerò a domandarmi che cosa provochi il vostro torpore.

Stupido addendum: i piemontesi erano con le pezze al culo e la loro banca centrale era al collasso.

Risolsero la loro crisi depredando tutto l'oro del Banco di Napoli e del Banco di Sicilia (Da soli i duosiciliani avevano più oro di tutti gli altri stati e staterelli italiani).

Quell'oro finì in TRE banche, di cui una di proprietà di Cavour. Si il famoso "padre della patria".

Da quelle banche nacque la Banca d'Italia.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
Homero
Inviato: 15/11/2013 13:48  Aggiornato: 15/11/2013 13:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/4/2007
Da:
Inviati: 466
 Re: La questione meridionale
Sei tornato in Italia e hai scelto di vivere in Calabria?

Sei proprio un uomo coraggioso!

Per quanto riguarda il Risorgimento ammetto anch'io ignoranza in materia, e grazie ad alcuni libri segnalati conto di coprire questo buco di conoscenza.

NeWorld
Inviato: 15/11/2013 14:27  Aggiornato: 15/11/2013 14:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2011
Da: Around the World
Inviati: 629
 Re: La questione meridionale
A parte la questione mi fa piacere sapere che vivi in Calabria...
magari quando vado in vacanza ti vengo a trovare

"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
davlak
Inviato: 15/11/2013 14:56  Aggiornato: 15/11/2013 14:56
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/6/2006
Da:
Inviati: 678
 Re: La questione meridionale

«Proclamare il diritto all'uguaglianza in una società che ha bisogno di una massa di schiavi salariati vuol dire aver perso la testa» (F. Nietzsche)
sagitta
Inviato: 15/11/2013 15:11  Aggiornato: 15/11/2013 15:11
So tutto
Iscritto: 21/1/2010
Da:
Inviati: 19
 Re: La questione meridionale
Sono nata e vivo a Vittorio Veneto, nel profondo nord!



anni fa stampai e distribuii a mie spese diverse centinaia di copie di questo articolo...

http://www.signoraggio.com/signoraggio_invasione_del_sud.html

uuhhh che soddisfazione vedere le facce sbigottite di coloro (anti-terroni, leghisti ecc..) che avevano la pazienza di leggerlo

ho un problema serio: non sopporto i due pesi e le due misure!!!



così, nel mio piccolo, cercavo di far passare un pezzetto di verità occultata...

Massimo preparati! sono anni che desidero visitare la Calabria, perciò, quando ti capiterò in casa... mi sa che dovrai cacciarmi a pedate!



un caro saluto a tutti,
Francesca

Davide71
Inviato: 15/11/2013 16:17  Aggiornato: 15/11/2013 16:17
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: La questione meridionale
Ciao VIMS:

Citazione:
Nella "questione meridionale" mi piacerebbe chiarire il seguente aspetto: che legame c'è tra il brigantaggio iniziale (tendenzialmente contro l'occupazione da parte di uno "straniero") e l'attuale malavita (che esiste in tutta Italia, ma che al Sud è solo più esplicita)?


Un legame molto più forte di quanto ci si aspetterebbe. Peraltro qualcuno mi conferma che MAFIA sia l'acronimo di "Morte alla Francia Italia anela"?
Anche se così non fosse occorre ricordare che:

1) la Sicilia in partricolare non si è mai sentita "italiana"; per loro, noi e tutti quanti ci hanno preceduti rimarremo sempre e solo degli "invasori"; un discorso simile vale per tutto il Meridione e la Sardegna, ma la Sicilia tuttora ha un grado di autonomia superiore;

2) prima che si sporcasse le mani con i moderni traffici illeciti (droga, rifiuti tossici e penso anche organi) la mafia si è sempre vista come "legittima governante del territorio"; oggi il mafioso viene percepito come "pericoloso criminale" (e in effetti lo è...), ma è indubbio che la mafia ancora adesso si creda "al di sopra" della legge e non "fuori" legge;

3) la mafia non è una semplice "gang"; per qualche aspetto assomiglia alla setta degli "Assassini", di cui pare peraltro che sia un'"evoluzione"; vi sono dei "riti d'ingresso" e delle regole che, in sè, nessuna "associazione a delinquere" si darebbe, tanto più che la legge stessa considera "l'associazione a delinquere di stampo mafioso" in maniera particolare (al punto da arrestare una persona che si sia semplicemente sottoposta all'iniziazione senza aver commesso nessun atto criminale!);

In America la Mafia ha anche appoggiato le rivendicazioni dei lavoratori; infatti in America "the Syndicate" indica la Mafia. Per carità, ci guadagnavano, ma intanto lo hanno fatto, e comunque stavano sempre attenti a non avere un'immagine troppo negativa presso la popolazione (classico era il tipo che andava dal boss se era in difficoltà...). Insomma era un'organizzazione "criminale" ma non "antisociale". Oggi non saprei, visto che anche lo Stato mi da l'impressione che per sopravvivere sia disposto a distruggere la società...

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
sfruc
Inviato: 15/11/2013 16:31  Aggiornato: 15/11/2013 16:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/8/2012
Da:
Inviati: 96
 Re: La questione meridionale
Partire da Pino Aprile, assolutamente: serio, documentato e privo di reticenze. Non c'è ancora uno storico che abbia potuto confutarlo - i chiacchieroni non contano.
Peraltro, sia detto en passant, Aprile argomenta con chiarezza sui crimini dei Savoia. D'altro canto, a quelli del "grande unificatore" Vittorio Emanuele II sono succeduti i crimini di Vittorio Emanuele III durante i fascismo (e oltre) nonché infine quelli, attualissimi, del nipote di costui, Giorgio I...

yhwh
Inviato: 15/11/2013 18:55  Aggiornato: 15/11/2013 18:55
So tutto
Iscritto: 4/12/2008
Da:
Inviati: 21
 Re: La questione meridionale

Virtus
Inviato: 15/11/2013 18:56  Aggiornato: 15/11/2013 18:56
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/5/2011
Da: Lecce
Inviati: 93
 Re: La questione meridionale
Citazione:
Vorrei fare una seria ricerca su questo argomento, ma non ne so praticamente nulla, ed ho bisogno di uno "start-up".


Eccolo: Il Portale del Sud dispone di molti testi liberi scaricabili.

horselover
Inviato: 15/11/2013 19:11  Aggiornato: 15/11/2013 19:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/9/2012
Da:
Inviati: 1898
 Re: La questione meridionale
il piemonte aveva un debito di miliardi con l'inghilterra che ha ripagato saccheggiando il sud, al'epoca la parte sottosviluppata era il nord e i lombardo veneti avevano fama di fannulloni

ildieffe
Inviato: 15/11/2013 19:47  Aggiornato: 15/11/2013 19:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/12/2009
Da:
Inviati: 141
 Re: La questione meridionale
Per Pino Aprile la questione meridionale è diventata una specie di ossessione, basta vedere le ultime quattro pubblicazioni

http://it.wikipedia.org/wiki/Pino_Aprile

io ho letto i primi due libri sull'argomento (quelli del 2010 e 2011) e sono molto ben documentati anche se chiaramente di parte, specie quando appoggiano l'assistenzialismo.

Dello stesso autore consiglio i primi due volumi (elogio dell'imbecille ed elogio dell'errore), ma questa è un'altra storia

perspicace
Inviato: 15/11/2013 19:51  Aggiornato: 15/11/2013 19:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La questione meridionale
Massimo innanzi tutto benvenuto al Sud

Sarebbe secondo me un idea bellissima se tu scegliessi proprio la vera storia dell'unita d'Italia come tema per il tuo prossimo film, spero tu ci faccia un pensiero.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
illupodeicieli
Inviato: 15/11/2013 20:04  Aggiornato: 15/11/2013 20:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/1/2005
Da:
Inviati: 323
 Re: La questione meridionale
Non per saltare a delle conclusioni ma se prendiamo per buono che fu un'azione criminale e di conquista, come la mettiamo? Certo che non si può ragionare come hanno fatto Gheddafi o Israele, chiedendo e pretendendo e ottenendo risarcimenti in denaro o infrastrutture. Però sono curioso di sapere se anche a livello giuridico, c'è qualche precedente a livello internazionale. Non credo che si possano ripristinare i confini precedenti.

Iskandar
Inviato: 15/11/2013 20:24  Aggiornato: 15/11/2013 20:24
Ho qualche dubbio
Iscritto: 20/6/2006
Da: pistoia
Inviati: 104
 Re: La questione meridionale
io ti consiglio di cominciare dal nord, perchè li ha origine il problema

http://www.youtube.com/watch?v=Gv2W0_TwtgI

Calvero
Inviato: 15/11/2013 21:28  Aggiornato: 15/11/2013 21:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La questione meridionale
Citazione:
Per concludere, a mio parere il problema che ha afflitto il nostro paese e anche gli altri paesi europei durante il processo di unificazione è uno: l’idea di NAZIONE intesa come comunità di sangue che condivide la stessa cultura, la stessa religione e lo stesso stile di vita. Tale idea è una costruzione sociale nata durante la rivoluzione francese che non ha mai avuto un riscontro nella realtà, prima che venisse imposto non esisteva alcun forte sentimento di appartenenza a una nazione, fosse esse francese, italiana o tedesca. Prima la rivendicazione della propria identità (che tra l’altro è sempre multi-livellare, cioè per ciascuno cambia di volta in volta in base alle circostanze) avveniva per altre vie, ad esmepio il ceto sociale, la professione, il livello economico, e in certe zone, come la campagna ad esempio, l’idea di appartenere ad un'unica nazione semplicemente non aveva alcun senso.

Spero di essere stato chiaro, ci sarebbe molto altro da dire, spero che le informazioni fornite siano sufficienti.


Chiarissimo. Non per niente la Rivoluzione francese è un'altra contro-storia ed è stata pilotata dai massoni, servita ad accelerare il processo di annichilimento della società come prima era intesa. Tuttora l'Agenda procede in questo senso. Solo che adesso si chiama 4° Reich, anche se si fa finta di non vederlo.

Poi tra qualche secolo ci sarà qualcuno che avrà dei dubbi sul fatto che le guerre che ci circondano ORA sono servite, insieme ai genocidi, a creare un Europa migliore, e si stupiranno di come i suoi padri fondatori erano in realtà così diversi da quello che credevano.

Pare che la Legge gattopardiana non la si voglia proprio comprendere.

Citazione:
E continuerò a domandarmi che cosa provochi il vostro torpore.


La scuola obbligatoria. Anche questo si fa finta di non vederlo.

Citazione:
... di cui una di proprietà di Cavour. Si il famoso "padre della patria".


Chi? .. quello che si faceva cagare addosso dalle donzelle, servito da due valletti mentre si sparava le seghe?

.. mai scordarsi di ricordare di cosa è figlia l'Italia ...

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
perspicace
Inviato: 15/11/2013 22:16  Aggiornato: 15/11/2013 22:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: La questione meridionale

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Oikle
Inviato: 15/11/2013 22:18  Aggiornato: 15/11/2013 22:18
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/11/2013
Da:
Inviati: 72
 Re: La questione meridionale
E' per me un piacere entrare a far pare di questa comunità.
La questione meridionale, essendo calabrese, mi preme troppo per restare solo a leggere senza intervenire.
Ho trovato molto circostanziato e riflettuto il contributo di Saverok. Scritto anche molto bene.
Parto col dire come è stato giustamente detto da lui, il nazionalismo è molto moderno come concetto seppur ben radicato nella percezione che una persona ha di se e del posto in cui vive. Un libro che ho studiato a fondo e che fa capire bene questo è 'Prima delle Nazioni' di S. Gasparri.
Sarebbe un errore gravissimo ridurre le dinamiche storiche e i rapporti tra i vari regni di Italia alla mera unificazione. Il regno delle due Sicilie era si il più grosso ma non per questo meno frammentato rispetto agli altri regni pre unitari. C'era più collegamento tra le città toscane e quelle laziali che tra quelle calabresi tra di loro.
Quante persone sanno che ci furono migrazioni massicce di popolazione tra un regno e l'altro. Ad esempio quella dei 'galloitalici' che si spostarono, o meglio furono spostati, dal Piemonte alla Sicilia? Che erano numericamente rilevanti rispetto agli abitanti delle terre che andavano a colonizzare? Che Qualche secolo dopo decine di migliaia, probabilmente più di centomila persone, considerando che allora in Italia eravamo molti di meno, provenienti dai Balcani e parlanti l'albanese, vennero chiamati a popolare i feudi meridionali dall'Abruzzo alla Sicilia? E dopo ancora, dalle pianure emiliane, romagnole e venete arrivarono coloni in massa nel Lazio? Che Roma nel medio evo si era spopolata e nei secoli successivi fu ricolonizzata da genti provenienti da altre città, molte delle quali da Firenze, che al momento della calata dei Lanzichenecchi costituivano la maggior parte della popolazione?
L'ideologia moderna di Nazione, partita da paesi come Inghilterra e Francia è stata creata perchè meglio rispondeva alle esigenze politiche. Avere dei macro agglomerati di paesi con abitanti parlanti la stessa lingua era quello che serviva alla politica in Europa dopo il periodo cosiddetto medioevo. Un po' come successe con il feudalesimo, la frammentazione cioè dei territori dell'impero in una miriade di piccole realtà, in un periodo in cui era difficile controllare dei grandi confini. Il processo di unificazione rientrava in quest'ottica. E non dobbiamo pensare che chi agiva durante il risorgimento lo facesse solo per motivi economici. Il martirio di tanti giovani sia meridionali che settentrionali, che si immolavano per questa causa ne è una prova.
Io temo che personaggi come Aprile abbiano trovato terreno fertile alle loro teorie per una sorta di irredentismo meridionale scaturito dal senso di riaffermazione che gli abitanti del Sud sentono di dover portare avanti. Non è mai esistito uno stato napoletano che riusciva a governare i suoi territori in maniera similare a quanto avveniva nel nord. Per cominciare era uno stato tutt'altro che autonomo, in realtà vassallo della Spagna.
Poi si finisca di confondere la realtà della Capitale, Napoli, con quella delle regioni come Calabria o delle attuali Puglie. Avrà pure Napoli avuto tanti primati che vengono citati spesso come la prima ferrovia ecc. Ma la realtà della Calabria, Sicilia o Salento era ben diversa con dei primati semmai in analfabetismo. Terre ricchissime, ma spesso infestate dalla malaria, che pagavano malvolentieri il loro tributo per essere soggette alla Città partenopea.
Io ho parlato sempre con i vecchi, gli anziani, i miei genitori ultrasettantenni, e i miei nonni ora deceduti, che mi riferivano dei loro genitori e nonni. Mai ho sentito storie sui piemontesi, ancora c'erano cattivi ricordi dei Borboni però. Di quando un uomo in una barberia si riferì all'ultimo dei borboni chiamandolo "Francischièllo" e per questo fu processato insieme ai presenti, e che si beccò una condanna che solo la fine del regno cancellò. I piemontesi non erano certo amati. Ma dei Briganti poi.... assurti ad eroi proprio, i racconti sui Briganti non lasciavano spazi ai dubbi. Erano bande di scapestrati, violenti che approfittavano della gente. Quando qualcuno di questi veniva decapitato pensate la gente se ne dispiaceva? Qui da noi con gioia fu accolta la decapitazione del brigante detto Palma! Seppur i miei coetanei, avendone perso la memoria, a causa dei genitori prima, e del bieco revisionismo oggi, ne ignorino la vera natura. Magari fra qualche anno Palma verrà descritto dalla solita retorica come un martire della libertà…
Per cui siamo, o cerchiamo di essere obiettivi, i piemontesi non sono stati meglio degli inglesi nelle colonie o dei Francesi che fino a pochi anni fa in Algeria (l'eroe De Gaulle ha provocato più di un milione di morti solo lì). Ma non riesco a sentire parlare del Regno delle due Sicile come regno evoluto, prospero e avanzato. Se vi fa strano il fatto che appena mille persone fecero l'impresa ,figuriamoci,(in realtà partirono in mille ma poi si aggiunsero molte altre persone man mano che la spedizione proseguiva,) vi dovrebbe far riflettere come mai in Sicilia il regno cadde così apparentemente facilmente. Come mai gli ufficiali borbonici si fecero corrompere facendo crollare qualcosa in cui, stando ai meridionalisti moderni, credevano. Si sa, è accertato che ci furono ufficiali spagnoli e francesi come Josè Borjes e Augustin de Langlais che armavano e sobillavano i cosiddetti briganti, in cui confluirono si molti fuoriusciti dell’esercito borbonico, ma anche bande di fuorilegge, e guardiani terrieri esautorati, nell’ultimo disperato tentativo di far cadere il neonato stato . Per cui se vedete negli Inglesi dei colonialisti che cercavano di impossessarsi dell’Italia alleandosi coi Savoia, non dimenticate che Francia e Spagna non agivano per motivi umanitari.

ohmygod
Inviato: 16/11/2013 0:59  Aggiornato: 16/11/2013 1:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La questione meridionale
La mente umana è incorruttibile corrotta a sè stessa.
Vari esempi di questa bizzarra, classica. spasimante teoria: LuogoComune.

Davide71
Inviato: 16/11/2013 1:02  Aggiornato: 16/11/2013 1:02
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: La questione meridionale
Ciao a tutti:

Oikle esprime un punto di vista molto vicino al mio. Dubito fortemente che il Meridione, fosse rimasto "autonomo" oggi starebbe meglio. In ogni caso è antistorico pensare che avrebbe mai potuto rimanere autonomo, e soprattutto l'Italia Unita è stata fatta anche con il consenso di una fetta ricca e potente della classe dominante nel Meridione dell'epoca. Non fu "un'invasione", ma una guerra civile in cui una parte (ma anche l'altra) fu appoggiata da potenze "estere", fatto molto comune prima e dopo il Risorgimento!

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
lucred
Inviato: 16/11/2013 6:55  Aggiornato: 16/11/2013 6:55
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/9/2010
Da: Milano
Inviati: 260
 Re: La questione meridionale
Citazione:
Una storia che parla non dei mille garibaldini che sbarcarono in Sicilia, ma dei centomila soldati che l'esecito sabaudo dovette mandare nel Meridione negli anni seguenti, per reprimere le rivolte di una popolazione che non voleva saperne di venire soggiogata dal nuovo Regno di Savoia.



Te credo.I meridionali credevano che Garibaldi fosse venuto a togliere la terra ai baroni e distribuirla ai contadini.
Si può immaginare la reazione della popolazione quando si accorsero che non era vero.L'Italia tutta non è altro che un allargamento dei confini del regno di Sardegna e dei Savoia.

Marsi
Inviato: 16/11/2013 7:43  Aggiornato: 16/11/2013 7:43
Ho qualche dubbio
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 190
 Re: La questione meridionale
Intanto benvenuto al Sud !

Per capire il cosiddetto Risorgimento si deve partire dalla situazione italiana nel 1799 ed è fondamentale capire il problema della Sicilia. Le rivolte isolane contro i Borbone iniziano perchè questi si rimangiò al Congresso di Vienna la Costituzione del 1812. Senza questa ostilità i piemontesi non avrebbero mai potuto realizzare nulla !

Ti consiglio un sito di 2 storici meridionali, in esso ci sono un sacco di riferimenti bibliografici:

http://www.ilportaledelsud.org/download.htm

A questa pagina trovi il download de " Il Sud e l'Unità d'Italia ". Da lì puoi prendere spunto per approfondire. Comunque nel sito ci sono veramente un sacco di collegamenti ad altri lavori.

Come letture ti do:

" La conquista del Sud " Carlo Alianello

Tutti i lavori di Gigi Di Fiore

" L'Unità d'Italia, nascita di una colonia " Nicola Zitara

" Storia delle Due Sicilie dal 1847 al 1861 " Giacinto de' Sivo

" Risorgimento da riscrivere " Angela Pellicciari

" Indietro Savoia ! " & " Maledetti Savoia ! " Lorenzo del Boca

" I lager dei Savoia " Fulvio Izzo

" Il regno del Nord " Arrigo Petacco

" I moribondi di Palazzo Carignano " Ferdinando Petruccelli della Gattina

Senza dubbio Gaetano Salvemini fu un grande meridionalista, ti può servire.
Indizi di malaunità li hai ovviamente ne " Il Gattopardo " di Tomasi di Lampedusa e nella novella " Libertà " di Giovanni Verga.
Per i fatti di Bronte puoi vedere il film " Bronte, cronaca di un massacro " di Florestano Vancini alla cui sceneggiatura partecipò Leonardo Sciascia in persona.
Aggiungo " Li chiamarono briganti " di Pasquale Squitieri alla filmografia. E' forse la rappresentazione cinematografica del brigantaggio più fedele alla realtà.
In extremis puoi aggiungerti alle centinaia di studiosi e consultare i vari archivi di Stato e scrivere tu l'ennesimo libro contro corrente sul Risorgimento.

Quello che ti consiglio io è invece diverso. Fai una panoramica dei vari stati preunitari, la loro condizione economica, la vita al loro interno, le relazioni fra loro e in ambito internazionale. Poi segui i fatti che portarono ai Mille. Infine ad Unità fatta vedi come sono cambiate le caratteristiche degli ex - stati rispetto alla condizione pre - unitaria. Troverai tante sorprese tipo le regioni più industrializzate erano Calabria e Sicilia, la più ricca la Campania, la più povera la Valle d'Aosta, i Veneti i primi ad emigrare, i lombardi chiamati " terroni " dagli austriaci, la mafia termine inesistente.

Spero di esserti stato utile,

buon lavoro

P.S.

Perchè ti sei trasferito in Calabria, non stavi a Vigevano ?

mangog
Inviato: 16/11/2013 8:36  Aggiornato: 16/11/2013 9:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 5/1/2007
Da:
Inviati: 2857
 Re: La questione meridionale
Tra 50 anni la gente parlerà ancora di questione meridionale? SI!... E così le "origini" del malessere meridionale saranno vecchie di 2 secoli..
Stanno progredendo a folle velocità i cinesi nonostante una dittatura comunista feroce oltre ogni limite ( oggi diversamente comunista ). Se ci stanno riuscendo loro perchè il meridione nostro invece regredisce sempre di più ?
E' qualunquismo fare questo paragone ? Certamente ...ma questo non toglie che la Cina avanza mentre il meridione nostro torna indietro. Chissà cosa succederà l'anno prossimo con l'entrata in vigore del fiscal compact.....l'assistenzialismo statalista evaporerà come la neve al sole ?
Il meridione nostro che non si sviluppa ( eh si.. ) è l'ennesima conferma DEFINITIVA che il lavoro non lo si crea con decreto legge ( Ovvero lo STATO... che per definizione si avvicina alla merda più diventa onnipresente e vessatorio ).
Se lo stato non sa produrre ricchezza ( che novità .. anzi lo stato quasi sempre ostacola la crescita...)... la gente dovrà arrangiarsi come sempre senza aspettare invano.
Calabria ed in genere il sud .. posti stupendi .. un clima magnifico per molti mesi l'anno... cucina straordinaria.. bellezze artistiche in ogni dove... turismo da terzo mondo..
La Sicilia ( per non dire della Calabria ) ha meno turisti delle baleari.. La colpa di chi è ? Dei Borboni di 2 secoli orsono?..
Comunque il turismo per quanto importante possa diventare.. non sarà mai quanto basta per "sfamare" milioni di persone al sud... però un suo decollo potrebbe innescare modifiche radicali nel contesto delle regione tali da creare premesse per altre "rinasciste economiche".
In soldoni il sud dovrebbe vendere quello che possiede.. ovvero vendere la bellezza inizialmente e migliorare l'agricoltura di qualità ( lo stato mostro che ci ritroviamo non sa nemmeno tutelare la qualità del cibo italiano in giro per il mondo ) riorganizzando il processo dal produttore al consumatore.
Un buon prodotto alimentare richiede anche una certa industrializzazione.

Raimondo11
Inviato: 16/11/2013 9:07  Aggiornato: 16/11/2013 9:07
So tutto
Iscritto: 17/9/2013
Da:
Inviati: 12
 Re: La questione meridionale
Caro Massimo,

Probabilmente te lo hanno già suggerito ma per averlo in parte studiato so che Gaetano Salvemini si è occupato in modo abbastanza accurato della questione meridionale.

Cordialmente
Raimondo

vmfc1987
Inviato: 16/11/2013 11:52  Aggiornato: 16/11/2013 11:52
So tutto
Iscritto: 2/8/2013
Da: Venezia-Mestre
Inviati: 17
 Re: La questione meridionale
off topic : vari video ( 6 ) del dibattito a Roma domenica 10 novembre
http://www.youtube.com/watch?v=5T9oDlbqabM

DaemonZC
Inviato: 16/11/2013 12:58  Aggiornato: 16/11/2013 12:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 12/5/2012
Da:
Inviati: 428
 Re: La questione meridionale
Mangog, quella ditatura comunista folle e feroce oltreogni limite, bisogna ammetterlo, ha promosso politiche di sviluppo che qui ci sognamo. Investimenti pubblici enormi, agevolazioni alle imprese, basso carico fiscale. Il resto del boom cinese è stato fatto ovviamente dalla sofferenza e dai sacrifici dei cinesi stessi, che hanno sacrificato la propria vita in nome del lavoro, lasciando in eredità ai loro figli una grande Cina. Un pò quello che successe qui in Italia nel dopoguerra. Solo che noi siamo già nella fase successiva, quella in cui la grande Italia sta diventando sempre più piccola. Nel Sud è proprio l'assenza dello stato ad aver creato il problema delle malavite organizzate, con l'accordo stato-mafia, lo stato è diventato mafia e la mafia non ha avuto più bisogno di mettersi in mostra con omicidi e attentati. Ci servirebbe una politica forte come quella fascista che mise in fuga la mafia negli anni 30 dalla Sicilia (per poi ritornare con le truppe di invasione). E poi le solite cose: abbassare il carico fiscale, incentivare i consumi...etc etc...ho la nausea a dirlo, ma la colpa della crisi italiana è principalmente dovuta a questi fattori.

Il turismo al sud, è effettivamente una grande risorsa...ma in quel senso secondo me bisognerebbe agire sulla cultura. Se qualcuno c'è mai stato, sa che il bellissimo parco nazionale della Sila, il cui centro è perfettamente curato, è affetto da un grandissimo problema: La sporcizia delle persone. Ci sono zone ricoperte da ogni sorta di immondizia visibilmente accumulata li da anni di non curanza. Certo non si può pretendere che dei turisti tornino o lascino feedback positivi dopo aver visto certe cose.

Oikle
Inviato: 16/11/2013 14:36  Aggiornato: 16/11/2013 14:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/11/2013
Da:
Inviati: 72
 Re: La questione meridionale
Comunque Benvenuto nella mia regione Massimo. Se sentissi la voglia di un po' di Piemonte rimanendo in Calabria, c'è un paese, Guardia Piemontese (Cs) dove si parla un dialetto occitanico-piemontese nel cuore del sud Itlia.

NameNick
Inviato: 17/11/2013 3:04  Aggiornato: 17/11/2013 3:04
So tutto
Iscritto: 19/3/2008
Da:
Inviati: 24
 Re: La questione meridionale
Massimo leggi e ricorda anche questo.La prima linea delle Arocità Piemontesi\Inglesi e Austriache
http://www.ilportaledelsud.org/genova1849.htm

franco8
Inviato: 17/11/2013 13:34  Aggiornato: 17/11/2013 13:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La questione meridionale
Innanzi tutto la Calabria è un bellissimo posto.
E soprattutto gode della vicinanza con la Sicilia

E l'argomento è molto interessante.

Trovo però che sarebbe un errore di pensare ad "storia ufficiale" da una parte e una contro-storia dall'altra ...

E Non mi piace però che si parli di contro-storia o di storia alternativa.
penso piuttosto che visioni e spiegazioni dei fatti in qualche modo meno "legate a certe retoriche del passato" abbiano piena dignità e sarebbe riduttivo dar l'appellativo di "alternativo"... "alternativo" a che?
( e il "portale del sud" che avete citato mi pare che presenti del materiale valido e interessante)

E quindi tocca sempre distinguere:
ci sono i libri di storia "seri" (o anche quelli meno seri, se vogliamo, ma magari qualcosa di interessante la troviamo pure in quelli meno "buoni");
ci sono i "riassuntini" che bene o male ci hanno insegnato a scuola,
e, ancora , ci sono i luoghi comuni , i cliche , la cultura comune che alimentano i discorsi da bar e il nostro immaginario collettivo.

Già... perchè anche solo i riassuntini, se vogliamo, a rivederli criticamente, ci fornivano dei dubbi e degli interrogativi...
Insomma... non sarebbe nemmeno giusto dire che la storia certe cose non le dice... Se le vai a cercare qualcosa trovi...

Per esempio, io qualche libro sulla storia della mafia l'ho letto (tanto per dirne uno vi cito Salvatore Lupo) e, converrete, ne viene fuori l'idea di un fenomeno un po' diversa da quelle che sono l'idee comuni dell'uomo della strada (se così possiamo dire).

Altro esempio: la strage di Portella delle Ginestre. Magari buona parte della gente comune (beh diciamo quelli che hanno sentito parlare dell'argomento) sanno che il responsabile fu Salvatore Giuliano con la sua banda... ma gli storici (non la contro-storia) ci dicono qualcosa di diverso...

Insomma... La contrapposizione per me da evidenziare non è tanto tra storia ufficiale e storia alternativa, quanto tra visione (o diverse visioni o punti di vista) approfondita (per quanto possibile) e visioni superficiali e semplicistiche...

Voglio dire anche, quindi, che certe tesi estreme "sensazionalistiche" che vogliono rovesciare tutto, affermare "tutto quello che vi hanno raccontato è falso" sono, qualche volta, altrettanto semplicistiche delle storielle che vogliono criticare...

E quando invece penso all'immaginario collettivo penso a tutti ai pregiudizi
E da siciliano anche io li ho in qualche modo sperimentati.
O forse... è anche vero che li subisce chiunque si allontani dal proprio paese. Ad ogni paese vengono attribuiti certi stereotipi che solitamente valgono poco o nulla.

Sulla Sicilia e i siciliani però di materiale a nutrimento del nostro immaginario collettivo... la TV, i film, la mafia, il latifondo, i delitto d'onore, le donne con lo scialle nero chiuse in casa, il padre-padrone (o quello era per i sardi? ma fa lo stesso).
Insomma tutto un mondo "costruito" che per il fatto di essere "condiviso" alla fine credi che sia vero...
ma che poi alla fine fa abbastanza a cazzotti con la realtà vera, quella che vedi coi tuoi occhi...

Una cosa banale ma esemplificative: le fattezze fisiche. Nell'immaginario collettivo i siciliani son tutti neri (piccoli e neri).
Peccato che non sia affatto vero e che non lo era neanche cent'anni fa. (vedi la voce "biondismo" su wikipedia).
ma ore e ore di film in tv hanno fatto sì che dovesse sembrare strano che un siciliano abbia gli occhi azzurri.
Hai voglia a dire che avendo gli occhi chiari sia mia madre che mio padre, entrambi siciliani, era certezza che io dovevo nascere con gli occhi chiari come mia sorella..
Hai voglia a dire che al paese mio di occhi azzurri e anche capelli biondi ne trovi facilmente...l'immagine resiste, pur non avendo fondamento reale.

Il mio bisnonno che invece era lì, nel 1860, più o meno ventenne, tra i cosiddetti "picciotti" garibaldini invece era più basso di me. Ma non so se fosse tanto più basso dei suoi neo-compatrioti.
Son certo che a quel tempo questi luoghi comuni non esistevano. O almeno non come oggi.

La questione meridionale... secondo me dobbiamo seriamente chiederci se la questione meridionale esistesse prima dell'unità di Italia;
... e quanto invece l'unione abbia contribuito a creare la crisi economica del mezzogiorno.
Vedete: c'è un parallelo abbastanza istruttivo e da approfondire con quel che sta accadendo ai nostri giorni con l'unione europea.
L'unione monetaria europea sta contribuendo o no alla nostra crisi economica?
Quanto la creazione dello stato unitario ha contribuito alla crisi economica?
(Dalle rivolte - vedi sotto - forse il legame c'è)

Io ho letto di latifondi e di mafia, la mia famiglia proviene invece da una zona dove il latifondo non c'era.
Non c'era neanche la siccità. Altro mito dell'immaginario collettivo. La Sicilia è una terra ricchissima d'acqua.
L'acqua non arriva nelle case perchè gli amministratori degli acquedotti sono dei criminali da (esagero?) secoli, non perchè manchi l'acqua
(Fatevi un giretto virtuale su google maps, per esempio, e vedete dal satelliti che di laghetti e riserve idriche non ce ne sono pochi)

davide71 ha scritto che i siciliani in fondo non sono mai sentiti italiani, ma io non lo penso. Storicamente hanno sempre tenuto alla loro autonomia e alle loro peculiarità (nel regno delle due sicilie in contrapposizione al napoletano e al resto del regno) ma io non credo che questo voglia dire sentirsi meno italiani degli altri italiani.
Io credo invece che i siciliani anche storicamente siano e si sentano italiani non meno degli altri italiani.
Ma ciascuna popolazione ha le proprie tradizioni e le proprie peculiarità, ed essere italiani non significa essere tutti uguali...
Anche la lingua stessa che utilizziamo è una costruzione strana, figlia della televisione...E pensare poi che alla lingua italiana un contributo fondamentale al suoi albori proprio la scuola poetica siciliana del 1200 ...
http://it.wikipedia.org/wiki/Scuola_siciliana
Ce lo hanno insegnato a scuola, No? Devo pensare che sia falso?
Perciò, pensando solo a questo, come posso pensare che il siciliano sia meno italiano degli altri?

@mangog
Citazione:

In soldoni il sud dovrebbe vendere quello che possiede.. ovvero vendere la bellezza inizialmente e ...

http://www.youtube.com/watch?v=fa3a50pLmu8

Oikle
Citazione:

Io ho parlato sempre con i vecchi, gli anziani, i miei genitori ultrasettantenni, e i miei nonni ora deceduti, che mi riferivano dei loro genitori e nonni. Mai ho sentito storie sui piemontesi, ancora c'erano cattivi ricordi dei Borboni però.


E' vero solo in parte quel che dici... Ricordo ancora che mio padre usava ancora il termine (in modo scherzoso) "borbonico" in senso dispregiativo.
E ipotizzo che fosse anche una abitudine familiare (il mio bisnonno, come dicevo, s'era arruolato fra i garibaldini e forse i sentimenti anti-borbonici erano radicati). O forse oppure una cosa diffusa tra tutti i siciliani ancora prima dell'unità.
Ma no, non è vero, per quanto mi risulta, che non esistano cattivi ricordi dei piemontesi, e in particolare delle rivolte e delle repressioni negli anni successivi alla unificazione.
Ad esempio, c'è un paese (ma non so s ce ne sono altri con storie simili) che conosco, che prima dell'unità aveva un altro nome) .
Se poi ti vai a chiedere perchè, come mai, ad un paese viene cambiato nome spunta fuori una storia che viene spesso sottaciuta:
una guarnigione di carabinieri venne trucidata e in seguito, per punizione il nome del paese venne cancellato da tutti i documenti ufficiali.
Ora... perdonerete la mia indulgenza verso i miei "parenti"-"vicini" (o avi dei miei parenti- vicini- compatrioti) ma sarei portato a pensare che qualcosa di grave per ammazzare una guarnigione di Carabinieri doveva esser successo... non è che impazzivano tutti quanti improvvisamente... No?

(Il paese è Bolognetta.
http://it.wikipedia.org/wiki/Bolognetta
(Agghiastru in siciliano che conserva l'originario S. Maria dell'Ogliastro cambiata nel 1882

Su Internet ho trovato la data di cambiamento del nome.
La conoscenza sull''episodio mi è stato tramandato da mio padre.
Episodio difficile da ritrovare nei documenti, ma non impossibile... realmente accaduto e non un fatto isolato ms inserito appunto in quel contesto di rivolte negli anni successivi all'unità
http://archivio.siciliainformazioni.com/cultura-arte/libri-sicilia-1860-1870-una-storia-da-riscrivererepressione-delle-rivolte-popolari-e-azioni-contro-la-chiesa/
Citazione:

Prima della rivolta di Palermo occorre ricordarne altre come quella del 19 marzo 1866 di Canicattì, di Monreale, dove i rivoltosi esibivano come loro simbolo il Crocifisso, il ritratto di Francesco II, del Papa, le bandiere gigliate e tricolori senza stemma sabaudo. Altri centri insorsero come Villabate, Bagheria, cruenta l’insurrezione di Misilmeri a pochi chilometri da Palermo, dove i rivoltosi gridavano Bedda Matri, viva la Religione, Viva S. Giusto. Dal 22 settembre al 2 ottobre si svolsero ad Adernò (l’odierna Adrano) le cosiddette cinque giornate. Infine, altre rivolte a Santa Maria dell’Ogliastro, Villafrati, Bisacquino, Piana dei Greci e tanti altri centri. “Comune a tutti gli insorti era quindi il nemico principale contro cui insorgere e contro cui ribellarsi e che il popolo, senza tante disquisizioni ideologiche o istituzionali, sentiva come il morso impellente che l’attanagliava, insieme alla nuova povertà frutto anche di un liberalismo economico e centralista che privilegiava solo i possessori di capitali, i grandi manovratori di interessi, gli usurai che pure erano attivissimi, i nuovi capitalisti alleati con gli inglesi anche in Sicilia, trasformisti che da repubblicani e federalisti, come Crispi, si ‘scoprirono’ monarchici e unitaristi”.


... Le bandiere tricolori SENZA stemma sabaudo... Forse questo ci dovrebe suggerire qualcosa o no? il punto..

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
mirco
Inviato: 17/11/2013 14:43  Aggiornato: 17/11/2013 15:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/1/2010
Da:
Inviati: 387
 Re: La questione meridionale
Citazione:


Una cosa banale ma esemplificative: le fattezze fisiche. Nell'immaginario collettivo i siciliani son tutti neri (piccoli e neri).
Peccato che non sia affatto vero e che non lo era neanche cent'anni fa. (vedi la voce "biondismo" su wikipedia).
ma ore e ore di film in tv hanno fatto sì che dovesse sembrare strano che un siciliano abbia gli occhi azzurri.




Per quello che mi risulta in Sicilia le persone bionde e con gli occhi azzurri sono molto meno numerose che in Trentino o Veneto o Friuli, diciamo uno a tre il rapporto.
Gli USA sentivano il bisogno di attribuire gli immigranti italiani a due ceppi diversi : "celtici" , affini cioè agli irlandesi e ai francesi, i settentrionali; "iberici", affini cioè ai portoghesi e agli spagnoli, i meridionali caratterizzati da pelle olivastra capelli ed occhi neri e statura bassa. Ancora nel 2013 in USA molti non considerano gli Italiani bianchi tanto quanto Inglesi Tedeschi e sono soprattutto i neri afro-americani a notare maggiormente le differenze.

http://www.topix.com/forum/afam/TE6B284HU6QCH441U

Italians are NOT White!!!!

Detto questo ci sono persone bionde e con occhi azzurri anche in Sicilia forse retaggio dell'invasione normanna. Tra tutte le regioni Italiane penso siano la Sardegna e la Calabria le regioni con meno persone bionde e con occhi azzurri.

PS.. Le donne più belle sono sempre le "more". Caterina Zeta Jones ( che sembra Calabrese più che Inglese ) supera o superava ( non è più giovane ) qualsiasi bionda. Liz Taylor ( di nordico aveva solo gli occhi viola con capelli nero corvino e statura non da valchiria. ) è stata considerata per decenni la donna più bella del mondo. Anche le nostre Sophia Loren Gina Lollobrigida Claudia Cardinale facevano sfigurare moltissimi bionde platinate di Hollywood.

Bisogna aggiungere che le favole ed i cartoni animati con il principe azzurro biondo hanno inculcato in molti che biondo è bello. Che boiata...
L'orco ed il cattivo sempre neri e scuri.

franco8
Inviato: 17/11/2013 15:20  Aggiornato: 17/11/2013 15:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La questione meridionale
Citazione:
Per quello che mi risulta in Sicilia le persone bionde e con gli occhi azzurri sono molto meno numerose che in Trentino o Veneto o Friuli, diciamo uno a tre il rapporto.

Beh Se prendi a paragone il Veneto o il Fruli ... grazie tante!
Ma il punto è che non c'è una sostanziale differenza differenza tra abbruzzezi, laziali e siciliani.
E siccome io mi sono ritrovato tra romani convinti di essere diversi in quanto meno "sud...ici"... a quello mi riferivo nel mio discorso...


Citazione:

Detto questo ci sono persone bionde e con occhi azzurri anche in Sicilia forse retaggio dell'invasione normanna. Tra tutte le regioni Italiane penso siano la Sardegna e la Calabria le regioni con meno persone bionde e con occhi azzurri.

Corretto.
vedi nell'immagine sotto da wikipedia la distribuzione (fine del 1800)

Anzi , trovi più biondi in campania che in lazio (Come dici tu forse retaggi normanni o anche precedenti "invasioni")

I Sardi in questo sono un po' a parte (con tutto il rispetto)



P.S.
Quasi dimenticavo... Sulla storia pre-unitaria dei carbonari, mazziniani ecc
Io ho trovato molto interessante il film "NOì CREDEVAMo"
che è del 2010 di Mario Martone
http://it.wikipedia.org/wiki/Noi_credevamo

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
giuffro
Inviato: 17/11/2013 16:06  Aggiornato: 17/11/2013 16:06
So tutto
Iscritto: 15/11/2013
Da:
Inviati: 2
 Re: La questione meridionale
Il cinema e la televisione italiani si sono occupati del brigantaggio e della questione meridionale negli ultimi 50 anni con un punto di vista ovviamente (e purtroppo) piemontese, a parte alcune rare eccezioni, e con nomi importanti dietro la macchina da presa.

Ad esempio, il censuratissimo Li Chiamarono Briganti di Pasquale Squitieri dà al brigantaggio una visione meridionalista, mentre il vergognoso santino televisivo Il Generale Dei Briganti di Paolo Poeti riscrive la storia secondo Mamma Rai descrivendo il Crocco come un filogaribaldino.

Grazie alla visione di questi film, ho potuto anche capire la differenza tra le parole “brigantaggio” e “banditismo” (a quest’ultimo termine ci si può riferire a Salvatore Giuliano o al banditismo sardo, per i quali esiste una propria filmografia).

Ecco l’elenco di film sul “brigantaggio”, non sul “banditismo”:

BRIGANTAGGIO NELL’ITALIA MERIDIONALE (XVIII SECOLO)
1933 – Fra Diavolo (The devil’s brother) – Regia di Hal Roach – Michele Pezza
1942 – Fra Diavolo – Regia di Luigi Zampa – Michele Pezza
1950 – Donne e briganti – Regia di Mario Soldati – Michele Pezza
1962 – I tromboni di Fra Diavolo – Regia di Giorgio Simonelli – Michele Pezza
1962 – La leggenda di Fra Diavolo – Regia di Leo Colman (Leopoldo Savona)

BRIGANTAGGIO NELL’ITALIA MERIDIONALE (XIX SECOLO)
1940 – La notte delle beffe – Regia di Carlo Campogalliani
1952 – Il brigante di Tacca del Lupo – Regia di Pietro Germi
1961 – I briganti italiani – Regia di Mario Camerini
1962 – Duello nella Sila – Regia di Umberto Lenzi
1968 – L’amante di Gramigna – Regia di Carlo Lizzani
1994 – Briganti, amore e libertà – Regia di Marco Modugno
1999 – Li chiamarono… briganti! – Regia di Pasquale Squitieri – Carmine Crocco
2003 – Tra due mondi – Regia di Fabio Conversi
2012 – Il generale dei briganti – Regia di Paolo Poeti – Carmine Crocco
2012 – Pizzichicchio – Regia di Tony Zecca e Mino Cheta – Cosimo Mazzeo

BRIGANTAGGIO NELL’ITALIA MERIDIONALE (XX SECOLO)
1961 – Il brigante – Regia di Renato Castellani
1997 – Briganti di Zabut – Regia di Pasquale Scimeca – Giuseppe Manzella

BRIGANTAGGIO NELL’ITALIA SETTENTRIONALE E CENTRALE (XIX SECOLO)
1947 – Il Passatore – Regia di Duilio Coletti – Stefano Pelloni
1973 – Fuori uno, sotto un altro… arriva il Passatore – Regia di Giuliano Carmineo – Stefano Pelloni
1977 – Il Passatore – Regia di Piero Nelli – Stefano Pelloni
1982 – I briganti – Regia di Giacinto Bonacquisti
1996 – Tiburzi – Regia di Paolo Benvenuti – Domenico Tiburzi
2010 – Terra ribelle – Regia di Cinzia TH Torrini

giuffro
Inviato: 17/11/2013 16:10  Aggiornato: 17/11/2013 16:10
So tutto
Iscritto: 15/11/2013
Da:
Inviati: 2
 Re: La questione meridionale
Aggiungo anche due film molto importanti su due stragi compiute dai piemontesi nell'Italia meridionale...

ECCIDI POST RISORGIMENTO
1972 – Bronte – Regia di Florestano Vancini – Eccidio di Bronte
1994 – Il giorno di San Sebastiano – Regia di Pasquale Scimeca – Eccidio di Caltavuturo

...e i film sui Borbone (tutti girati con fervore antiborbonico e prorepubblicano):
CASA BORBONE
1959 – Ferdinando I Re di Napoli – Regia di Gianni Franciolini – Ferdinando I
1970 – Napoli 1860: la fine dei Borboni – Regia di Alessandro Blasetti – Francesco II
1989 – ‘O re – Regia di Luigi Magni – Francesco II
1999 – Ferdinando e Carolina – Regia di Lina Wertmüller – Ferdinando I

Redazione
Inviato: 17/11/2013 22:17  Aggiornato: 17/11/2013 22:17
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La questione meridionale
Grazie a tutti per la splendida serie di commenti. Davvero interessanti, alcuni da soli varrebbero la pubblicazione in home.

Farò la mia raccolta di libri e documenti, e poi vedremo se sarà il caso di mettere magari insieme un mini-doc da una trentina di minuti.

Grazie ancora.

Cassandra
Inviato: 17/11/2013 23:47  Aggiornato: 17/11/2013 23:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: La questione meridionale
Un milione di morti.
Venti milioni di emigrati.
Tutto il resto lo trovi su Terroni di Pino Aprile.

Incredibile come una maniaca di Internet e di complotti come me, in quasi vent'anni di Rete non aveva mai incontrato nulla sull'argomento.
Quando tre anni fa ho letto Pino Aprile sono rimasta così scioccata che al confronto il 911 è stata una rivelazione da nulla. Temo che succederá anche a te... hai la mia solidarietá.

C'è voluto un libro. Come sempre, forse, per le grandi veritá della Storia.

PS Aggiungo, ed è doveroso, che la bellezza dell'opera di Aprile non consiste tanto nella ricostruzione storica, che è comunque perfetta per il primo approccio di chi non desidera ancora cimentarsi con testi di studiosi e tomi di Storia; bensì nella straordinaria analisi del lavaggio del cervello dell'intera popolazione italiana, al nord per un verso e al sud per un altro, per modificare gli eventi storici e la percezione collettiva del sud.
Se mai è esistito un maxicomplotto, questo è riuscito magistralmente. Su scala eccezionale, per durata nel tempo ed estensione del coinvolgimento. Una manipolazione assolutamente strabiliante.

"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
AlbaKan
Inviato: 18/11/2013 11:48  Aggiornato: 18/11/2013 11:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/3/2009
Da:
Inviati: 117
 Re: La questione meridionale
Non ho avuto tempo di leggere tutti i commenti, e probabilmente posterò link che hanno già messo altri...pazienza.
Intanto caro Massimo ti ringrazio moltissimo per questa lunga ricerca che farai.
C'è molto da dire sull'argomento ed è tutta roba che non è scritta nei libri di storia perchè come succede sempre "la storia la scrivono i vincitori"

Io sono della provincia di Benevento, i miei antenati erano Briganti (alias PATRIOTI) vicino la mia casa natìa ci sono molti nascondigli di briganti come in tutta la zona, è una ferita che per chi conosce la verità...la vera Storia dell'"unità d'italia" (chiedo scusa per il minuscolo), rimane sempre aperta.

1) Come prima cosa volevo postare questo link sui "primati" del Regno Delle 2 Sicilie, perchè la storia ufficiale ci dice che al sud c'era miseria, "arretratezza" e povertà....e che i bravi piemontesi "civilizzati" ci hanno "salvato" ... A QUEST LINK si può vedere bene che non era proprio così, ti prego di soffermarti soprattutto sulla SITUAZIONE ECONOMICA dove elenca la quantità di oro posseduta dai diversi stati all'epoca....credo che basta solo questo per capire che l'Unità d'Italia non è stata altro che una colonizzazione di uno stato sovrano per derubarlo delle proprie ricchezze!

2) Le fabbriche del Sud furono letteralmente smantellate e portate al nord. Un esempio è il famosissimo complesso di S. Leucio, i cui telai furono portati qualche anno dopo a Valdagno, dove fu creata la prima fabbrica tessile nel Veneto e le ferriere di Mongiana, i cui macchinari furono trasferiti in Lombardia....e così naque il "nord ricco e industrializzato!"

3) Un altro tema molto discusso è l'esistenza del CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI FENESTRELLE in Piemonte, la storia ufficiale lo nega, come anche qualche surrogato di storico ignorante come il "prof" Alessandro Barbero nel libro “I prigionieri dei Savoia – La vera storia della congiura di Fenestrelle”....TUTTE STR....ATE!
E anche nel caso in cui non fosse vero...dopo l'"Unità d'Italia" al sud sono molte più di un milione di persone...cioè più di quelle moltre nelle 3 guerre d'indipendenza! I soldati borbonici entravano nel villaggi e bruciavano tutto uccidendo donne, anziani e bambini per spaventare i 2briganti2 nasconsti sulle montagne.
(aggiungo anche questo)

C'è molto altro, sono sicura che te ne renderai conto caro Massimo!
Un caro saluto e intanto: GRAZIE!!!!!

"Ai liberali che non sono tutti usurai, chiedo: come mai gli usurai sono tutti liberali"? Ezra Pound
toussaint
Inviato: 18/11/2013 12:15  Aggiornato: 18/11/2013 12:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La questione meridionale
mi sembra opportuno aggiungere una cosa all'excursus storico sulla nefanda unificazione italiana.
dopo la guerra di conquista coloniale e dopo la spoliazione delle colonie meridionali perpetrata dai garibaldini prima (ricordiamo la misteriosa sparizione di Ippolito Nievo insieme al bastimento su cui viaggiava, l'Ercole, mai più ritrovati, Nievo che andava al Parlamento piemontese a testimoniare sugli ammanchi dell'allegra reggenza garibaldina al Sud) e dai piemontesi poi, con la chiusura di tutte le industrie e dei porti, ci si è ritrovati, a un certo punto, nella medesima situazione in cui siamo ora.
infatti, dopo aver fatto divergere le due economie, quella settentrionale e quella meridionale con il Centro a sopravvivere grazie all'apparato burocratico, il colpo di grazia al Sud l'ha dato proprio la lira che, moneta forte per il Sud come l'Euro per l'Italia, ha provocato un crescente e progressivo indebitamento del Sud verso il Nord e una fuga di manodopera nella stessa direzione, fuga che ha a sua volta depauperato le potenzialità di crescita del Meridione.
eccola qua, la questione meridionale, servita in quattro righe.

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
ohmygod
Inviato: 18/11/2013 12:55  Aggiornato: 18/11/2013 12:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La questione meridionale
Eh "bravi" stevem aspettann solo a ISS, è arrivato.
Buongiorno una volta era lunedì inalbis poi divenne in toussaint.
una volta la riga erano 4 righe poi divenne quattro salti in padella

Notturno
Inviato: 18/11/2013 12:57  Aggiornato: 18/11/2013 12:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 21/8/2008
Da:
Inviati: 1920
 Re: La questione meridionale
I miei 5 cent di contributo:

Distribuzione della spesa per le opere idrauliche per l’agricoltura in Lire (1860-1898)

Lombardia: 92.165.574
Veneto: 174.066.407
Emilia: 130.980.520
Sicilia: 1.333.296
Campania: 465.533

Capito l'andazzo?

500mila lire per la Campania e 92 MILIONI per la Lombardia, 130 per l'Emilia e 174 MILIONI per il Veneto.

Veneto batte Campania 174 a 0,5

Ed era tutto così: imposte, tasse, smantellamenti industriali, TUTTO.

La media pro-capite per i finanziamenti statali fu di lire 0,39 nel Mezzogiorno (0,37 in Sicilia) contro la media nazionale di lire 19,71.

ZeroTrentanove al sud. DiciannoveSettantuno di media nazionale (al nord sarà stata enormemente maggiore).

Quaranta volte maggiore. Quaranta volte!!!!!

Il sud è stato depredato e massacrato fino a quando quasi 20milioni di italiani sono emigrati.

Ma, badate, il danno peggiore di tutti, forse, non è stato nemmeno questo.

Più che il furto, la depredazione, la pulizia etnica, una cosa ha danneggiato più di tutte le altre:

Il furto della memoria.

Se oggi un essere come Bossi può permettersi di parlare di "Roma Ladrona" senza che vadano a prenderlo a pernacchie sotto casa è solo perché in un secolo CI HANNO RUBATO LA MEMORIA di quel che è stato fatto.

E con la memoria ci hanno tolto la dignità.

Rende Encomiabili Dire No A
Religiosi Orpelli. Mentire Provoca Eccidii.
(Stefano Bartezzaghi)
ohmygod
Inviato: 18/11/2013 13:10  Aggiornato: 18/11/2013 13:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La questione meridionale
Notturno
tanto per iniziare...hai letto il primo post?
Tieni pure i tuoi 5 cent GRAZIE.

toussaint
Inviato: 18/11/2013 14:12  Aggiornato: 18/11/2013 14:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La questione meridionale
notturno, hai presente la favoletta "i terun nun hanno voglia di lavurà", "stanno sempre ad aspettare lo Stato", qunado tu hai mirabilmente ricordato che lo Stato non ha mai investito un cazzo nel Sud.
Bene, la stessa cosa l'abbiamo ora con l'Europa, para para.
"gli italiani sono spendaccioni, non sono produttivi, lavorano meno dei tedeschi" ecc.
la solita bieca propaganda di chi comanda...

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
ohmygod
Inviato: 18/11/2013 15:13  Aggiornato: 18/11/2013 15:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La questione meridionale
Toussaint
notturno, hai presente la favoletta "i terun nun hanno voglia di lavurà", "stanno sempre ad aspettare lo Stato", qunado tu hai mirabilmente ricordato che lo Stato non ha mai investito un cazzo nel Sud.

La mente umana è incorruttibile corrotta a se stessa.

Toussaint
Gli Agnelli hanno costruito la loro fortuna con l'immigrazione dei cafoni meridionali e hanno potuto farlo non perchè i meridionali fossero geneticamente predisposti alla schiavitù, ma semplicemente perchè erano poveri e dunque ignoranti, disposti ad accettare tutto ciò che il padrone elargiva loro, ossia le briciole.

toussaint
Inviato: 18/11/2013 15:33  Aggiornato: 18/11/2013 15:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La questione meridionale
per il poveretto dell'ultimo post:
nel 1861 tutti gli italiani erano ignoranti, ma grandi lavoratori.
100 anni dopo, quando gli Agnelli hanno costruito le loro fortune, gli italiani erano sempre grandi lavoratori, al Nord come al Sud, solo che al Nord erano diventati istruiti e ricchi se paragonati agli italiani del Sud lasciati alla povertà e all'ignoranza.
ma è inutile spiegarlo a uno, appunto, che non conosce neanche l'italiano...

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
ohmygod
Inviato: 18/11/2013 15:54  Aggiornato: 18/11/2013 17:21
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La questione meridionale
E' ormai un luogocomune trovare prodotti che sono più coglioni del loro scroto.
Il prodotto odierno: Toussaint

Nomit
Inviato: 18/11/2013 21:27  Aggiornato: 18/11/2013 21:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/1/2011
Da:
Inviati: 1549
 Re: La questione meridionale
Ci sono i "legittimisti", coloro che ritengono lo stato italiano illegittimo e vorrebbero il ritorno alla situazione politica precedente all'unità. Una di queste associazioni è "Trono e Altare".

Un argomento di un video legittimista che mi ha colpito: la Spagna e la Francia per diventare grandi ebbero bisogno di unirsi, l'Italia era già grande e la sua grandezza stava proprio nelle diversità che la componevano.

scrapolla
Inviato: 18/11/2013 21:27  Aggiornato: 18/11/2013 21:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 27/12/2005
Da: puglia, molto puglia
Inviati: 66
 Re: La questione meridionale

a scuola ci hanno insegnato solo cazzate, leggere questo libro è sconvolgente... se uno parte da garibaldi, eroe dei 2 modi, venuto a "salvare" ... gli "italiani" del sud vittime dei borboni.. tutte cazzate... ho ancora i coglioni che mi fumano..

Citazione:
Ultimo avvertimento...
Protagoras
Inviato: 18/11/2013 22:49  Aggiornato: 18/11/2013 22:49
So tutto
Iscritto: 29/11/2005
Da:
Inviati: 22
 Re: La questione meridionale
Massimo, se non l'avessi letto ti consiglio il bellissimo (per me) "i vicerè" di Federico de Roberto, pubblicato nel 1894, fortemente critico nei confronti dell'ipocrisia del nuovo regime, e che dimostra come un sentimento critico contro la storia ufficiale nasca in Italia praticamente da subito.
"ora che l'Italia è fatta, dobbiamo fare gli affari nostri".
lo dice il catanese duca di Francalanza, degli Uzeda di Francalanza, i vicerè, adesso deputati, nati per dominare e mentalmente disturbati dal primo all'ultimo.
De Roberto ha anche scritto "l'imperio", ambientato a Roma, che segue la carriera politica del giovane principe di Francalanza, deputato che diventerà ministro dell'interno effettuando uno dei suoi soliti voltagabbana.
ma soprattutto mostra il "dietroscena", quello che accade e non viene pubblicato dai giornali, fin da subito al fianco dei politici nell'educare il popolo, ed è molto più esplicito nel mostrare la propaganda dei savoia unificatori dell'Italia.
al di là del valore letterario (assoluto, secondo me, ne "i vicerè", e relativo per "l'Imperio", incompiuto e forse troppo "personale" e meno divertito nel mostrare i mostri del potere), due veri e propri romanzi di denuncia scritti a cose ancora calde.

Homero
Inviato: 19/11/2013 10:41  Aggiornato: 19/11/2013 10:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/4/2007
Da:
Inviati: 466
 Re: La questione meridionale
Piccolo o.t.

Massimo, tutto bene lì da te? Non so in che zona della Calabria vivi, ma ho letto che in zona Catanzaro c'è stata un alluvione.

franco8
Inviato: 19/11/2013 13:20  Aggiornato: 19/11/2013 13:20
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: La questione meridionale
Citazione:

per il poveretto dell'ultimo post:

In effetti... m'era sembrato mostrare qualche serio problema...
Ma... è il caso di organizzare una colletta?


Facci avere pure l' IBAN , ohmygod.
Ti conviene.
(Altro che Teleton, o emergenza Filippine!)

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
ohmygod
Inviato: 19/11/2013 13:44  Aggiornato: 19/11/2013 13:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: La questione meridionale
Franco8
In effetti... m'era sembrato mostrare qualche serio problema...
la mente umane è incorruttibile corrotta a sè
Ma... è il caso di organizzare una colletta?

lo ripeterò dopo...
31/10/2013 16:19

Cos'ì ancora per te
Candide
La gente quando sparla non sa di cosa parla e quando parla non sa di cosa sparla.

Cos'ì ancora per te
Hai rotto il cazzo credevi di non esserne all'altezza?

Cos'ì ancora per te
a volte la sciocchezza consiste perfino nel rispondere allo sciocco, in qualche maniera bisogna pur farlo sentire vivo ogni tanto.

E' ormai un luogocomune trovare prodotti che sono più coglioni del loro scroto.
Il prodotto odierno: Franco8

Cos'ì solo per te
la risposta che ti vorrai dare

Più della prospettiva con scappellamento ameba potresti trovare istruttiva la prospettiva sistemica relazionale.

lanzo
Inviato: 19/11/2013 16:29  Aggiornato: 19/11/2013 16:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/10/2005
Da:
Inviati: 518
 Re: La questione meridionale
Maro' ! Quanti commenti negativi sulla scelta del nostro Mazzucco di trasferirsi in Calabria !
Ottima scelta ! Clima tra i migliori in Italia, paesaggi da favola mare (magari pieno di navi affondate dalla n'drangheta con rifiuti tossici/nucleari che vanno a finire nei pesci e montagna stupenda, tipo la Sila ma meglio non avere scazzi, ti viene a marcia indietro un camion o un auto e ti accuseranno che li hai tamponati, tutti i testimoni a loro favore !
Tutto bene per Mr.Mazzucco fintanto che non decida di aprire un attivita' commerciale = pagare il pizzo = o abbia la malaugurata idea di ammalarsi, in tal caso dovra' - se le condizioni fisiche glielo permetteranno (facciamo le corna) prendere il treno o l'aereo e andare a farsi curare in Emilia o Lombardia o se sei sfigato, a Roma. Poi la cucina calabrese, sublime ! L'anduya, salame con il peperoncino e' il pezzo forte, che geni! L'unico luogo dove uniscono salame, scadente e peperoncino. Roba che la cucina siciliana (dove mangiano la milza che altrove si darebbe ai gatti,
ma devono essere proprio affamati, li' e' una leccornia) E la cucina siciliana e' chiaramente un eccellenza, so di trattorie toscane, abbruzzesi, romagnole - siciliane poche, calabresi nessuna !
Good luck enjoy !

toussaint
Inviato: 19/11/2013 16:39  Aggiornato: 19/11/2013 16:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La questione meridionale
massimo, non dar retta al leghista lanzo.
non andare a curarti in Lombardia che se capiti nelle cliniche di Don Verzè (che per fortuna s'è levato dai coglioni) ti operano anche se non ne hai bisogno, così poi caricano tutto sul conto del SSN.


edit: che poi, ormai, c'è più n'drangheta in Lombardia e in Piemonte che altrove.
e direi con somma soddisfazione degli autoctoni che fanno un sacco di soldi con mazzette e tangenti varie, vedi TAV Torino-Lione, l'Expò di Milano ma ci agigungerei anche la TAV di Firenze.
perchè il nuovo avanza, cazzo se avanza...

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
jankarl
Inviato: 19/11/2013 18:42  Aggiornato: 19/11/2013 18:42
So tutto
Iscritto: 21/1/2012
Da:
Inviati: 9
 Re: La questione meridionale
Oltre a Pino Aprile, consiglio :"Il sangue del sud" di Giordano Bruno Guerri.
Parla del brigantaggio meridionale con assoluta serietà e, importante quando si parla di questi argomenti, obiettività.


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