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media : Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Inviato da Redazione il 26/11/2013 19:20:00 (18242 letture)

di Federico Povoleri

Hollywood ci manipola davvero il cervello?

La domanda è retorica, e la risposta ovviamente è: Si!

Ma spesso i metodi non risultano del tutto chiari, così come le modalità operative di questa manipolazione e la sua effettiva efficacia. Il massiccio livello di manipolazione che stiamo subendo oggi attraverso tutte le forme di comunicazione sociale in cui ci troviamo immersi; dal giornalismo alla TV, dalla comunicazione scientifica a quella medica a quella dedicata al mondo del lavoro o di ogni altra attività è merito sopratutto di un uomo: quell' Edward Bernays che scrisse le prime regole dell'indottrinamento umano nei lontani anni venti [1], dimostrando con azioni concrete ed eclatanti cosa era capace di fare e illustrando al mondo delle elite di potere (frequentava i salotti di Washington e tra le sue amicizie annoverava il presidente Wilson) che lo seguivano con avido interesse, come le sue idee potevano trovare una scientifica applicazione in quello che egli definiva: “Un necessario indottrinamento delle masse nei governi democratici”.

Oggi nella società c'è uno “Spin-Doctor” (Letteralmente: Dottore del raggiro Ndr) o esperto di PR (Public Relations) per ogni cosa [2].

Generalmente però, chi non approfondisce questo argomento complesso e vasto è sempre portato a pensare che la propaganda sia un qualcosa di evanescente che non lo riguarda direttamente e questa idea è ancora più radicata quando si parla di un prodotto da intrattenimento (cinema, videogiochi, etc.) c'è un errato pensiero comune che assegna a queste categorie lo status di innocuità. Un film in fondo, è sempre e soltanto un film (pensa l'uomo medio), un'opera di finzione. Ogni persona messa davanti a un film si sente abbastanza matura da ritenersi non influenzata in alcun modo, ...

... sempre padrona dei propri pensieri e delle proprie emozioni, e se c'è qualcuno che si fa influenzare da un film (vedi solo a titolo di esempio gli episodi di violenza ascritti a proiezioni di pellicole come Arancia Meccanica [3] o di intolleranza religiosa come ad esempio quelli scatenati dalla pellicola: L'ultima tentazione di Cristo [4]) significa che ha una mente debole, è un fanatico, un estremista, oppure ha qualcosa che non va.

Anche se questo può essere vero per quelli che si piazzano fuori da un cinema a bruciare le pellicole minacciando di distruggere il cinematografo, ci si dimentica comunque di vedere il quadro generale ponendosi una semplice domanda: “Perchè una persona arriva a quel punto? Quanti e quali stimoli o sollecitazioni ha subito e accumulato per tutta la vita fino ad arrivare al momento in cui, preso da un'ideologia o da una serie di valori distorti, scatena i suoi comportamenti estremisti?”

Si fa fatica a comprendere inoltre che lo scopo della propaganda non è quello di creare folle impazzite o gente violenta, ma di far passare idee, costruire opinioni, disegnare valori morali, indottrinare le preferenze e i gusti del pubblico.

Il più grande successo di un'operazione propagandistica non è certo quello di creare un individuo che quando esce dalla sala dopo aver visto “Rambo” inizia a sparare con un M60 alla gente che trova per strada, ma lo è invece il riuscire a creare schiere di individui convinti che la propria opinione di esseri autonomi sia ad esempio quella di considerare “giusta” una guerra riuscendo perfino a considerarla una “Missione di pace”; cambiando quindi definizione senza che nel loro cervello arrivi alcun segnale contrastante.

Il cinema, grazie alla sua capacità di creare delle illusioni, è uno dei mezzi più potenti per veicolare i messaggi della propaganda e uno dei primi a comprenderne le potenzialità di indottrinamento delle masse, grazie agli studi di Bernays, fu proprio Adolf Hitler.

Che il cinema sia stato utilizzato come mezzo di propaganda non è una novità né un gran mistero; a parte quella nazista, dai tempi della seconda guerra mondiale la propaganda è stata utilizzata massicciamente anche nel cinema americano che ha reclutato i migliori artisti, da Walt Disney a Frank Capra fino ad arrivare ad Alfred Hitchock, [5] che hanno prestato il loro talento (quindi la loro capacità di manipolare le emozioni e di conseguenza indirizzare i pensieri) alla propaganda di Stato.



Uno dei film di propaganda antinazista più inquietanti prodotto da Disney nel 1943.
Contiene molte immagini simboliche forti con rimandi a diversi archetipi che tutti abbiamo interiorizzato.


Ma se questa fase della propaganda di guerra è ben nota ed esistono (e sono facilmente reperibili) diversi studi interessanti sui film prodotti che possono certamente aprire gli occhi a molta gente sulle tecniche manipolatorie usate, rivelandosi quindi utili strumenti per comprendere ad esempio la differenza tra propaganda bianca (piuttosto esplicita) e propaganda nera (nascosta, che veicola messaggi tramite l'utilizzo di simbologie, immagini e trucchi verbali non chiaramente evidenti a livello cosciente dallo spettatore tipo ma in grado di evocare emozioni innescando automatismi mentali), ciò che forse deficita da parte degli esperti è un nutrito numero di studi o approfondimenti sugli effetti e l'uso massiccio delle moderne tecniche di propaganda in tempo di pace, nel cinema di oggi.

La propaganda televisiva così come quella utilizzata dai mass media del giornalismo e della comunicazione è infatti affrontata molto più in profondità e in un nutrito numero di testi rispetto a quella cinematografica moderna per la quale non si trovano molti scritti in circolazione.

Ma il potere del cinema come mezzo di persuasione occulta e orientamento delle masse, oltre alla sua non indifferente capacità di ridisegnare se non proprio di costruire concetti e valori morali è pari a quello più noto e non meno inquietante attribuito alla televisione. Una considerazione a questo punto è d'obbligo: 100 anni di pellicole non possono non aver ottenuto alcun effetto sulla psiche di massa; e appena ci si pensa, ci si rende immediatamente conto di quanti atteggiamenti, idee, gusti e perfino linguaggio, abbiamo trasferito dal buio di una sala alla nostra vita quotidiana.
Parliamo allora di Hollywood perchè c'è una strana tendenza nel pensiero comune ad attribuire il cinema di propaganda alle due grandi guerre e nello specifico alle tre grandi dittature di inzio secolo: quella fascista, quella comunista e quella nazista. Si troverà quindi molto materiale di studio in merito a questi argomenti, un po' meno sul cinema di propaganda antinazista o anticomunista americano, quasi nulla invece sul fatto che nel cinema a stelle e striscie la propaganda non è mai cessata e continua tutt'oggi.

Uno dei fatti poco noti è che nel 1953, per iniziativa del presidente Eisenhower, viene fondata l'agenzia U.S.I.A. (United States Information Agency). [6]

Viene creato un collegamento diretto tra Hollywood, il pentagono e Washington; lo scopo dichiarato è il seguente: “...Influenzare le attitudini e le opinioni del pubblico estero in modo da favorire le politiche degli Stati Uniti d’America… e di descrivere l’America e gli obiettivi e le politiche americane ai popoli di altre nazioni in modo da generare comprensione, rispetto e, per quanto possibile, identificazione con le proprie legittime aspirazioni… e dimostrare e documentare di fronte al mondo i disegni di coloro che minacciano la nostra sicurezza e cercano di distruggere la libertà” [7]



L'agenzia si occupa quindi di utilizzare le tecniche di propaganda attraverso il cinema per influenzare il pensiero, le attitudini, le opinioni del pubblico straniero. Non fa mistero dei suoi intenti perchè la legge americana permette le operazioni di propaganda a patto che siano rivolte all'estero mentre vieta categoricamente di compiere operazioni propagandistiche di persuasione verso i propri cittadini.

Questa differenza importante nella legge Americana crea non poche polemiche; molti osservatori giustamente fanno notare che se un film è colmo di messaggi propagandistici, occulti o meno, finirà inevitabilmente per influenzare anche il cittadino statunitense. E infatti nel corso degli anni si leveranno molte voci e accuse sulle attività dell'Usia. [8]

Sfruttando la legge sulla propaganda si arriverà a trascinare in tribunale una rivista americana accusata di diffondere propaganda Comunista che verrà poi condannata. Fatti come questo innescarono non poche polemiche sull'uso interno della propaganda che uffici come l'usia potevano esercitare intervenendo sui film (se si porta in tribunale una rivista accusata di fare propaganda comunista perchè non condannare un film che fa propaganda anche se nazionalista? Sempre di manipolazione interna si tratta).
Grazie all'Usia ci sono uffici di collegamento diretti tra il pentagono e Hollywood; i militari si occupano di approvare sceneggiature, suggerire modifiche nei dialoghi, nelle narrazioni e decidere se appoggiare e sostenere o meno con finanziamenti, mezzi, aiuto logistico e consulenti vari i film in produzione.

A titolo di esempio possiamo ricordare il campione di incassi “Top Gun” finanziato e fortemente voluto dalla marina Americana e affidato alla sapiente regia di Tony Scott che con il fratello Ridley, si occupava con successo da moltissimi anni di spot pubblicitari.

Top Gun provocò un'escalation incredibile di arruolamenti volontari in America ma rimase nell'immaginario comune in tutto il mondo. Dopo la sua uscita (1986) anche in Italia esplose la moda del giubbotto Avirex (visto nel film) e dei rayban a goccia così come quella di mettersi a giocare a BeachVolley nelle spiagge; queste naturalmente, sono soltanto le ricadute più esplicite che riguardano le mode e le abitudini della gente, ma i messaggi di propaganda del film non si fermano qui e tendono anche ad influenzare i concetti morali veicolando messaggi che definiscono gli standard e le regole dell'onore, del rispetto, del ruolo della donna e molto altro.




Top Gun di Tony Scott (1986)


E' probabile che sia a causa delle numerose polemiche se la lunghissima attività dell'usia finisca ufficialmente il primo ottobre 1999 con la chiusura dell'agenzia, anche se è lecito pensare che in realtà la mossa sia stata soltanto politica ma che l'attività continui sotto altre forme più invisibili. Ad esempio viene tranquillamente certificato che una delle sezioni dell'agenzia che si occupava della propaganda tramite i Broadcasting media, sta continuando la sua attività in modo indipendente (come un'entità separata dal Dipartimento di Stato). [9]

Forse la data non è casuale dato che nella produzione cinematografica statunitense, da almeno due anni prima dell'11 settembre, iniziano a celarsi operazioni di propaganda che sembrano studiate appositamente per creare uno strato psicologico adatto per un evento che non è ancora avvenuto. Si prepara cioè il pubblico a reagire in un dato modo. Se l'Usia fosse stata ancora in piena attività nel 2001, con le già numerose polemiche in corso, la cosa sarebbe potuta apparire alquanto imbarazzante.

Ricordate ad esempio il famoso (o famigerato) documento del PNAC redatto nel 2000 (Project for the New American Century) [10] dove appare la profetica frase che auspica un evento traumatizzante come “Una nuova Pearl Harbor”? In effetti, dopo l'11 settembre 2001 tutti i media americani e di rimando anche molti di quelli europei hanno associato e paragonato quell'atto terroristico all'attacco Giapponese avvenuto a Pearl Harbor il 7 dicembre 1941 che provocò l'entrata in guerra degli Stati Uniti.
C'è da dire però che tutte le nuove generazioni e specialmente i giovani americani (che se gli mostri una mappa del loro paese non ti sanno nemmeno indicare dove abitano), non hanno memoria di questo evento legato alla seconda guerra mondiale. Perchè il paragone utilizzato dai media fosse efficace e suscitasse il giusto stato emotivo facendo ben comprendere al pubblico televisivo di che si stava parlando, ci sarebbe stato bisogno di un ricordo emotivo chiaro e ben impresso nella memoria collettiva di ciò che fu e rappresentò per gli Americani l'evento storico di Pearl Harbor.

Con uno straordinario tempismo e con una delle più incredibili coincidenze di cui si abbia notizia, pochi mesi prima dell'11 settembre 2001 viene distribuito in tutto il mondo con grande pubblicità l'orrendo blockbuster di Michael Bay: “Pearl Harbor”. Un polpettone di propaganda che ricorderà a tutti quello che fu definito il giorno dell'infamia sottolineando il coraggio, la determinazione, la sofferenza ma anche la rivincita del popolo americano. (Ovviamente la storia, quella vera, è ben diversa e meno patriottica di quella mostrata nel film [11]).

Che si tratti o meno di una coincidenza, è indubbio che l'uscita di questo film, dai quattro ai sei mesi prima (a seconda delle località) dell'evento terroristico più grave della storia moderna, ha creato nel pubblico un'aspettativa emotiva, un ricordo fabbricato e instillato e una situazione psicologica che è stata attivata successivamente permettendo quindi una manipolazione del pensiero comune. Messaggi di questo tipo, in tutti quegli eventi che vengono poi scoperti come operazioni di propaganda (per questo fatto in particolare anche se si è legittimati a pensarlo, non ci sono ancora le prove), fanno parte dell'indottrinamento manipolato attraverso gli stati emotivi.


Pearl Harbor di Michael Bay (2001)


Tempo fa un caro amico mi disse: “La funzione di Hollywood è quella di ridefinire le leggi della fisica in modo che poi la gente si convinca di vivere in un cartone animato”.

Sembra una battuta ma in realtà le cose stanno proprio così. Per molto tempo mi sono interrogato sul perchè quasi tutti (compreso chi scrive) hanno inizialmente accettato i crolli delle torri gemelle senza rimanere stupefatti dal fatto che i due giganti di 400 metri ciascuno si siano disintegrati in polvere. Com'è possibile che il pubblico non abbia avvertito una evidente incongruenza tra la percezione che si dovrebbe avere di un crollo strutturale e ciò che poi è effettivamente avvenuto? C'è un motivo per cui dalla stragrande maggioranza della gente sembra sia scomparso qualsiasi barlume di spirito critico?

In realtà i motivi sono molteplici: Lo shock dell'evento ha paralizzato le coscienze di sicuro, ma una volta superato lo shock? Non abbiamo forse visto centinaia di volte i filmati delle demolizioni controllate dei grattacieli per non porci almeno una domanda? In realtà uno dei problemi sicuramente è proprio questo: abbiamo visto talmente tante volte immagini simili che inconsciamente accettiamo quei crolli perchè li abbiamo assimilati e li riteniamo possibili. Il cinema poi ce ne ha mostrati a bizzeffe. Può disintegrarsi a quel modo un grattacielo? Sicuramente si, da qualche parte lo abbiamo già visto succedere e il nostro inconscio lo sa:






Immagini da: "Independance Day" di Roland Emmerich (1996)


Independance Day, tra le altre cose, mostra anche un presidente che combatte fianco a fianco con il suo esercito, il suolo americano invaso, attaccato e distrutto; uno degli slogan pubblicitari recitava: “Speriamo di non vedere mai un giorno simile” (siamo nel 1996). Sarebbe un errore sottovalutare i messaggi che recepiamo a livello inconscio da ogni singolo film; ecco perchè 100 anni di cinema, come detto prima, hanno prodotto i loro effetti.

E che dire del film “Fight Club” del 1999 in cui il simbolo della distruzione sociale si concretizza alla fine con l'immagine simbolo di grattacieli che vengono fatti implodere in un modo del tutto simile a quello delle torri gemelle?


Fight Club di David Fincher (1999)


Quanti modi subdoli esistono per orientare le opinioni?
Ci sono ad esempio tecniche basate sulla sottrazione, cioè sul “non mostrare”.

Facciamo un altro esempio: “Munich” uno dei film recenti di Steven Spielberg; un ottimo film senza dubbio, ma anche un film che utilizza metodi di propaganda per orientare il nostro giudizio sui fatti cui assistiamo.
Il film, basato su eventi reali, racconta la reazione Israeliana all'attentato delle olimpiati di monaco del 1972 tramite l'azione denominata “Ira di Dio” eseguita in vari paesi dai servizi segreti del Mossad. [12]

Apparentemente il film non prende chiaramente le parti di nessuno, si tratta di una pellicola molto cruda che nelle intenzioni vuole soltanto raccontare gli eventi mostrando, senza giustificarla, tutta la violenza generata da ideologie o amor patrio. Spielberg dedica anche una sequenza a un incontro fortuito tra terroristi palestinesi e agenti segreti israeliani in cui entrambi espongono le loro ragioni.

Film imparziale quindi? Niente affatto; l'opera di propaganda è a livello sottile e come dicevamo gioca sulla sottrazione. Nel film abbiamo modo di vedere non soltanto gli uomini del servizio segreto israeliano e la loro determinazione e brutalità; ma anche le loro famiglie. Vediamo le mogli, le amanti, le mamme; la figura femminile nell'interezza dei suoi ruoli a ricordarci che queste persone sono come noi, hanno i nostri stessi desideri, sogni e aspirazioni e sono quindi piene di umanità. Mentre da parte Palestinese, nonostante in superfice ci si preoccupi di esporre anche le loro ragioni, non viene mai mostrata alcuna donna. Inconsciamente siamo portati a percepire i Palestinesi soltanto come guerrieri e non come padri di famiglia a differenza di come vengono dipinti i loro antagonisti.


Munich di Steven Spielberg (2005)


Nel film “Terremoto” del 1974, una frequenza sonora a 16 hertz (Praticamente inudibile) viene mescolata al rombo sordo della scossa tellurica presentato con l'allora innovativo sistema sensoround (una specie di dolby stereo ante litteram) e il risultato è che il pubblico abbandona la sala angosciato portandosi pure appresso gli incubi nei giorni successivi alla visione. Cos'era successo? Che una tecnica di tortura sviluppata dalla Cia (la frequenza a 16 hertz) fu trasferita dalle stanze dei servizi segreti direttamente alla mecca del cinema per decretare il successo del polpettone Hollywoodiano.

Un film ha molti mezzi a disposizione per riuscire nel suo intento di creare un'illusione credibile che ci appassioni: Il linguaggio dell'immagine, la storia, i dialoghi, la narrazione, la recitazione, la musica, gli effetti sonori, gli effetti speciali, il montaggio. Ma tutti questi strumenti possono essere utilizzati anche dalla propaganda al fine di veicolare i suoi messaggi.

Alla fine del 1991, con la prima guerra del Golfo, uscì nelle sale l'ultimo film di animazione Disney: “Aladin”; ci credereste che questo film per bambini uscì non a caso in quel periodo e che si trattava chiaramente di un film di propaganda contro i popoli arabi?

Eppure le cose stanno proprio così; le prime polemiche scoppiarono sulla canzone iniziale del film e in dettaglio per alcune frasi che suscitarono proteste di razzismo perché utilizzavano stereotipi negativi sul popolo Arabo obbligando così la Disney a rivedere i testi producendo una seconda versione del film. [13]

Ma la cosa non finisce qui: il film, non soltanto mostra un Aladino disegnato su modelli occidentali (ci si ispirò a Tom Cruise) ma anche la principessa e il sultano buono conservano una carnagione più chiara rispetto agli altri personaggi arabi presenti. Tutti i personaggi negativi infatti, da Jafar alle guardie, ai mendicanti etc. Presentano tratti e carnagione mediorientali e lo stesso Aladino, appare di carnagione più scura quando è un ladruncolo che vive nella povertà, mentre si schiarisce improvvisamente in alcune immagini quando viene trasformato in un principe ricco.







Le donne arabe presenti nel film inoltre sono dipinte come oggetti di piacere (e prostitute) in entrambe le scene in cui appaiono; all'inizio quando Aladino per fuggire dalle guardie finisce in quello che sembra essere un bordello e tre avvenenti ragazze seminude (il velo copre soltanto il volto ma è trasparente) si rivolgono a lui dicendogli che non può permettersi i loro servizi [14], e durante il pezzo musicale che presenta il genio in cui si mostrano sempre ragazze avvenenti e disponibili che il genio può fargli avere se esprime un desiderio.

La stessa Jasmine, unico personaggio femminile apparentemente libero da questi stereotipi, viene fortemente caratterizzata come oggetto di piacere nel momento in cui è rapita da Jafar.

Il problema è che anche un cinema non volutamente di propaganda finisce con l'influenzare le nostre opinioni grazie alla sua capacità di agire sulle nostre emozioni; il nostro immaginario non aveva mai subito un bombardamento simile a quello in continua escalation degli ultimi 100 anni: suoni e immagini a ciclo quasi continuo; storie e valori che vengono veicolati costantemente attraverso il cinema, la Tv, i videogiochi e tutti gli altri mezzi di comunicazione di massa. Se a questo aggiungiamo il fatto che questi mezzi sono usati sempre più spesso dalla moderna propaganda in modo scientifico e volutamente manipolatorio, dovremmo chiederci quanti dei nostri pensieri, gusti, opinioni, tendenze, sono liberi da condizionamenti e quanti derivano invece da una miriade di substrati che ci sono stati incollati addosso fin dalla nascita.

Sviluppare un pensiero critico, approfondire i nostri meccanismi mentali e capire come questi automatismi vengono sfruttati da chi, sapientemente manipola la creazione di immagini, suoni e musica, può essere un buon inizio per non subire autisticamente questa marea di stimoli e per non fare la figura degli imbecilli sorridenti che: “...Tanto è solo un film...” per poi trovarci a indossare un capo firmato con la convinzione che: “piace a noi a prescindere” (senza trovare strano che tutti indossino le stesse cose ripetendo esattamente le stesse frasi), o peggio, ritrovarci immersi (come sta succedendo) in una neolingua che promuove il bipensiero, trovando entrambe le cose perfettamente coerenti e accettandole senza vederne i paradossi (una guerra è e sarà sempre una guerra; non potrà mai essere una missione di pace).

Forse il concetto più esplicito della neolingua che testimonia il nostro livello di manipolazione mentale è il termine: "Tradizione". Siamo sinceramente convinti che la nostra identità, in quanto civiltà, sia ascrivibile a un certo numero di "Tradizioni" che ci fanno pensare a rituali antichi persi nel tempo che mantengono le nostre radici.

In realtà, molte delle nostre tradizioni sono creazioni moderne; nel suo libro: "L'invenzione della tradizione" [15] (Einaudi 1987), Hobsbawm spiega come si inventa una tradizione ed illustra come molte di esse che riteniamo antiche non siano soltanto recenti, ma addirittura inventate di sana pianta.

Uno degli esempi più eclatanti è il Natale; nonostante i suoi tratti arcaici è una festa moderna e la stessa immagine del Babbo Natale vestito di rosso e bianco si può far risalire agli anni 20 anche se fu dagli anni 30 che la Coca Cola, grazie all'illustratore Haddon Sundblom, inventò l'immagine che ogni anno ritroviamo nei centri commerciali sotto forma di statue ballerine, cartoline di auguri etc.



Anche Claude Lévi-Strauss nel suo: "Natale Inventato" ci racconta come l'attuale figura di Babbo Natale sia una creazione moderna: "...Babbo Natale, nella sua forma attuale, è una creazione moderna; e ancora più recente è la credenza (che obbliga la Danimarca a tenere un apposito ufficio postale per rispondere alla corrispondenza di tutti i bambini del mondo) che lo fa risiedere in Groenlandia, possedimento danese, e che lo vuole in viaggio su una slitta trainata da renne. Si sostiene anche che questo aspetto della leggenda si sia sviluppato soprattutto durante l’ultima guerra, per via della permanenza di forze americane in Islanda e in Groenlandia. Eppure le renne non sono casuali, poiché documenti inglesi del Rinascimento menzionano trofei di renne esibiti in occasione di danze natalizie, e cioè anteriormente a ogni credenza di Babbo Natale e, più ancora, alla nascita della sua leggenda. Elementi molto antichi sono dunque mescolati e rimescolati, con la successiva aggiunta di altri..."[16]

Una tradizione della Walt Disney sembra invece essere quella di inserire immagini e messaggi a sfondo sessuale nei suoi cartoni animati; La mole di questi messaggi subliminali in tutta la produzione cinematografica Disneyana è talmente enorme da escluderne l'inserimento casuale come "scherzo di qualche disegnatore". I controlli di queste produzioni sono minuziosi e già sappiamo che molte produzioni della nota casa contengono forti simbologie e propaganda di vario genere. Oltre ai messaggi di tipo sessuale veicolati in varie forme, ci sono spesso rimandi alla simbologia fallica[17]che può essere interpretata in molti modi sia nell'esoterismo che in psicologia.[18]Qui sotto alcuni esempi:
















L'ultima immagine è tratta da "Topolino e il fagiolo magico" 1963 e mostra un'intera sequenza animata dove è esplicita un'erezione mentre la crescita della pianta emerge dalle nuvole.


Il 1905 rappresenta un anno particolarmente importante per la disciplina psicoanalitica; vengono infatti pubblicati i "Tre Saggi sulla teoria sessuale" di Freud, uno dei suoi scritti che ha avuto maggiore risonanza.

Il secondo dei tre saggi racchiude le riflessioni intorno ad un aspetto unico e mai fino a quel momento messo in luce: i momenti espressivi della sessualità che si intrecciano con la condizione infantile. “Nessun autore, per quel che ne so, ha riconosciuto chiaramente la regolarità, la normalità di una pulsione sessuale nell’infanzia [...]. (Freud, 1905, p. 484).
Che sia ora un caso che Edward Bernays fosse il nipote di Sigmund Freud e che Disney abbia colto al volo le teorie di uno e le tecniche manipolatorie dell'altro?

Guarderete ancora un film nello stesso modo perchè tanto: "Un film è soltanto un film?"... Buona Visione!

Federico Povoleri

Fonte Il Portico Dipinto

• 1. Edward Bernays - Propaganda. Della manipolazione dell'opinione pubblica in democrazia (Lupetti 1996)
• 2. Propaganda se la conosci la eviti: http://www.luogocomune.net/site/modules/news/article.php?storyid=3379
3. Anthony Burgess dall'archivio Kubrick: http://www.archiviokubrick.it/opere/film/am/burgess.html
4. Accoglienza del film "L'ultima tentazione di Cristo": http://it.wikipedia.org/wiki/L%27ultima_tentazione_di_Cristo#Accoglienza
5. Hitchkock Propaganda: http://www.screenonline.org.uk/film/id/444871/
6. USIA: http://en.wikipedia.org/wiki/United_States_Information_Agency
7. Polvere sotto il tappeto – Propaganda e antipropaganda nel cinema statunitense: http://www.underwater-echoes.com/?page_id=427
8. Communications and Propaganda: Difference causes controversy - http://news.google.com/newspapers?nid=888&dat=19720405&id=OfwmAAAAIBAJ&s...
9. United States Information Agency - Abolition and restructuring: http://en.wikipedia.org/wiki/United_States_Information_Agency#Abolition_and_restructuring
10. PNAC: http://en.wikipedia.org/wiki/Project_for_the_New_American_Century
11. Pearl Harbor: il grande inganno di Franklin Delano Roosevelt - http://www.storiainrete.com/25/
12. Massacro di Monaco: http://it.wikipedia.org/wiki/Massacro_di_Monaco
13. Aladdin: http://disneyandmovies.pbworks.com/w/page/17905678/4%20Aladdin
14. Articolo: http://lightshadowslight.blogspot.it/2012/07/is-disney-racist.html
15. Libro: http://www.amazon.it/Linvenzione-della-tradizione-E-Hobsbawm/dp/88061624...
• 16. Claude Lévi-Strauss, Le Père Nöel supplicé, in “Les temps moderne”, VII, n. 77, marzo 1952, pp.1577-1579
• 17. Simbolismo fallico: http://it.wikipedia.org/wiki/Simbolismo_fallico

• 18. La sacralità del simbolo fallico: http://www.artediessere.com/la-sacralita-del-simbolo-fallico-di-tiziana-ciavardini/

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
f_z
Inviato: 26/11/2013 20:08  Aggiornato: 26/11/2013 20:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Guarderete ancora un film nello stesso modo perchè tanto: "Un film è soltanto un film?"


Ottimo articolo. Niente di davvero nuovo ma ben scritto e ottimo per chi ancora crede alla frase sopra.

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
oniram
Inviato: 26/11/2013 20:14  Aggiornato: 26/11/2013 20:14
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/9/2009
Da: Roma
Inviati: 93
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Noooo!!
Coca Cola nel Signore degli Anelli?
Un altro mito che cade...
Scherzi a parte, ottimi spunti di riflessione, e notevole detective work. Grazie.

Decalagon
Inviato: 26/11/2013 20:15  Aggiornato: 26/11/2013 20:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/8/2009
Da:
Inviati: 6643
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Non è vero che sull'anello di Sauron si fa pubblicità alla coca cola.

Questo è quello che diceva l'anello

«Goku è Verità. Io sono la Via, la Verità e la Vita. E risorgo quando mi pare.»
m4x
Inviato: 26/11/2013 20:27  Aggiornato: 26/11/2013 20:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/6/2007
Da:
Inviati: 746
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Aggiungo un dato sull'USIA / USIS. L'agenzia governativa americana non svolgeva solo attività di propaganda ma partecipava anche a vere e proprie covert operations: infatti l'USIA / USIS durante il periodo della guerra fredda "aveva pianificato una serie di operazioni psicologiche attraverso le quali si sarebbe dovuto ridimensionare il ruolo del Partito comunista e rafforzare il sentimento filo atlantico dell’opinione pubblica. Uno dei passaggi principali di questa strategia sarebbe dovuto consistere in un dialogo serrato con esponenti socialisti, i quali avrebbero dovuto essere «occidentalizzati», fino a rompere con la tradizione marxista”.

[Citazione tratta dal saggio Lo stato invisibile di Gianni Cipriani]

Una piccola chicca...

Corrado Simioni, considerato da molti il "grande vecchio" dell'eversione di sinistra in Italia, fino al 1968 aveva lavorato per l'USIA / USIS. L'anno successivo andrà a fondare con Curcio l'embrione delle BR.

illupodeicieli
Inviato: 26/11/2013 20:28  Aggiornato: 26/11/2013 20:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/1/2005
Da:
Inviati: 323
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Qualche analisi sui telefilm che ci propina la tv non sarebbe male: mi sa che fra poco qualcuno chiamando il 911 ,dall'Italia, aspetterà inutilmente aiuto.
Fra i messaggi che passano c'è ovviamente un richiamo in quasi ogni serie tv americana "sull'attentato alle torri gemelle", imputato ovviamente ad Al Qaeda.
Così come nei talk show viene preso in giro chi parla di scie chimiche .

f_z
Inviato: 26/11/2013 20:31  Aggiornato: 26/11/2013 20:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
infosauro
Inviato: 26/11/2013 21:10  Aggiornato: 26/11/2013 21:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Sì, effettivamente la parte sull'anello la toglierei dall'articolo. Trattasi di Photoshop:
http://teledeliri.wordpress.com/2013/07/27/il-signore-delle-bufale-frodo-non-beve-coca-cola/

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Pyter
Inviato: 26/11/2013 21:14  Aggiornato: 26/11/2013 21:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Sì, effettivamente la parte sull'anello la toglierei dall'articolo. Trattasi di Photoshop:

Si dice anche che il film non sia americano, ma neozelandese, quindi non ascrivibile a Hollywood.


Comunque ottima analisi, anche se prendere a esempio Top Gun e Indipendence Day o la Disney, è come sparare sulla Croce Rossa.


Mi ricordo che poco tempo dopo l'uscita di Indipendence Day lo stesso Marco Ferreri disse in tv che trattavasi di merda propagandistica.
Forse non disse quelle testuali parole, ma comunque il senso dell'odore era quello.

Uno dei motivi per cui il cinema oggi è in crisi è probabilmente il fatto che da quasi cento anni applicano le stesse regole propagandistiche.
Le hanno sfruttate da qualsiasi punto di vista, ma alla fine i margini di sfruttamento si restringono e la fantasia inizia a mostrare le corde.

Il futuro si chiama SERIE TV, canali a pagamento. Pubblico sicuro. Se la serie non va si tronca, e poi subito un'altra.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
peonia
Inviato: 26/11/2013 21:33  Aggiornato: 26/11/2013 21:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Non solo Hollywood, anche il cinema tunisino si dà da fare....
secondo voi è casuale come è stato trattato il film "la vita di Adele"?

leggo da una recensione:
il New York Times, che naturalmente accennava alle scene di sesso esplicito su cui è stato montato tutto il battage pubblicitario post-Cannes (“Quanto di più vicino alla pornografia potrete mai vedere sul grande schermo al di fuori della pornografia”: i soliti americani bacchettoni e moralisti, ho pensato; e invece era tutto vero), ma soprattutto insisteva su due sostantivi che su di me hanno il potere della carta moschicida con i moscerini a Ferragosto. Verità e intensità. Ho visto La vita di Adele.E sullo schermo, dalla prima all’ultima scena del film (tre ore), è apparsa la reincarnazione, giovane-donna-francese, di Marlon Brando e di quei rari fuoriclasse del cinema capaci di infilarsi in un personaggio indossandone gli abiti, le emozioni, la pelle, le ossa, il sangue, le budella, il fegato, la milza, lo stomaco, l’intestino, il Dna. L’anima.

Adèle Exarchopoulos è Adele. La verità e l’intensità con cui recita la relazione con Emma, la ragazza dai capelli blu (Léa Seydoux), regala al film di Kechiche una potenza emotiva che ha spedito sotto la poltrona o fuori dalla sala più di uno spettatore, ben al di là delle immagini (insistite fino a diventare moleste) dell’amore tra donne.
se il film è così intenso perchè indulgere troppo sulle scene di sesso?
persino un uomo mi ha detto: insiste fino alla nausea sulle scene a luci rosse ed è vietato solo ai 14


casuale? o fa sempre parte dell'insistenza sulla omosessualità che ormai inonda i media? penso anche all'inutile quanto plateale outing della Foster la sera degli Oscar (lo sapevamo già tutti che è lesbica)

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
trotzkij
Inviato: 26/11/2013 21:44  Aggiornato: 26/11/2013 21:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
Nomit
Inviato: 26/11/2013 21:46  Aggiornato: 26/11/2013 21:46
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/1/2011
Da:
Inviati: 1549
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
la stessa immagine del Babbo Natale vestito di rosso e bianco si può far risalire agli anni 20


a me Babbo Natale (ex vescovo San Nicola) ricorda i pontefici del XVI secolo




nico73
Inviato: 26/11/2013 23:09  Aggiornato: 26/11/2013 23:09
So tutto
Iscritto: 14/9/2006
Da:
Inviati: 11
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
grazie per l'articolo!
ricordo che Gillo Dorfles parlava della creazione di "fattoidi" come tecnica di manipolazione mediatica... sulla stessa linea si pongono le dieci strategie di manipolazione mediatica di Noam Chomsky...
spunti molto interessanti che avrebbero dato maggior profondità all'articolo, che comunque è buono.

Nucleo18
Inviato: 26/11/2013 23:11  Aggiornato: 26/11/2013 23:11
So tutto
Iscritto: 14/10/2011
Da:
Inviati: 12
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
per carità, d'accordo su molte cose, ma quel fotogramma dal Signore degli Anelli da dove salta fuori?? E' una cazzata, io ho il dvd, sono andato a vedermelo e quella scritta della coca cola non c'è manco per niente! Ma perché fate così? Forse per lanciare il messaggio subliminale "non prendetemi troppo sul serio"?

Non cercare di piegare il cucchiaio, è impossibile. Cerca invece di fare l'unica cosa saggia, giungere alla verità: il cucchiaio non esiste.
perspicace
Inviato: 26/11/2013 23:20  Aggiornato: 26/11/2013 23:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ma perché l'orrenda serie d'autore "under the dome" non ce la mettiamo?

Dove gli alieni-Dio vogliono l'impiccagione del buono ad opera del cattivo come prezzo da pagare per riavere la luce e dove omicidio dopo omicidio alla fine il più bastardo diventa monarca.

La serie più brutta mai prodotta.

Comunque ottimo l'articolo di Music-band una sintesi piuttosto efficiente.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Ste_79
Inviato: 26/11/2013 23:29  Aggiornato: 26/11/2013 23:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2011
Da: Reggio Emilia
Inviati: 766
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
L'articolo è senza dubbio interessante tanto quanto l'argomento in Sè. Volevo fare solo un unico appunto riguardo a Fight Club.
Forse perchè è uno dei miei film preferiti, ma le persone che hanno visto quel film se lo associano all'11 settembre, hanno l'immediata rappresentazione di un crollo artificiale attraverso l'uso di bombe. Non ad un crollo normale. Non ci vedo un esempio particolarmente indicativo del preparare le persone all'evento futuro. Anche perchè il film stesso, almeno come io l'ho interpretato, è fortemente critico della civiltà moderna e degli Stati Uniti, e fa riflettere parecchio su cosa sia diventato l'uomo succube della paura e della comodità.
Naturalmente è una critica di parte e di cuore per un film che mi è piaciuto molto.

TAD
Inviato: 26/11/2013 23:40  Aggiornato: 26/11/2013 23:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/5/2011
Da: 7th planet
Inviati: 1069
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:

nonostante i suoi tratti arcaici è una festa moderna e la stessa immagine del Babbo Natale vestito di rosso e bianco si può far risalire agli anni 20 anche se fu dagli anni 30 che la Coca Cola, grazie all'illustratore Haddon Sundblom, inventò l'immagine che ogni anno ritroviamo nei centri commerciali sotto forma di statue ballerine, cartoline di auguri etc


No, l'origine è più antica. Molto più antica.

Forme e colori risalgono agli albori della civiltà... come ha giustamente intuito Nomit:







...e il messaggio veicolato è puramente esoterico.

In ogni caso, articolo condivisibile per quanto riguarda le linee guida.


P.S.: Il fungo raffigurato si chiama Amanita Muscaria, ed è il fungo allucinogeno tra i più potenti conosciuti dall'uomo. Si, è proprio quello dei Puffi.

~WÃSÐ Lifestyle~
Polidoro
Inviato: 26/11/2013 23:44  Aggiornato: 26/11/2013 23:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 9/4/2005
Da:
Inviati: 488
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ottimo articolo. Aggiungerei che nelle biblioteche italiane c'erano reparti di libri, per lo più in inglese, marcati USIS (United States Information Service), gentile dono americano.
Es: La verità e il benessere. L'USIS in Italia tra 1945 e 1956 - un articolo elogiativo e nostalgico : Senza rischio comunista l'USIS non serve più ?

Importante per l'opera di propaganda della CIA attraverso gli altri media il libro di Frances Stonor Saunders "La guerra fredda culturale. La CIA e il mondo delle lettere e delle arti", Fazi Editore.

"Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuovi orizzonti ma nell'avere nuovi occhi." Marcel Proust
Red_Max
Inviato: 27/11/2013 0:06  Aggiornato: 27/11/2013 0:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Quoto tutto l'articolo, io dico sempre che quando controlli gli input riesci a controllare anche gli output...
E poi non li fanno più i film di una volta...
Wargames

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
EnricoP
Inviato: 27/11/2013 0:57  Aggiornato: 27/11/2013 1:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/7/2013
Da: Milano
Inviati: 52
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Autore: Ste_79 Inviato: 26/11/2013 23:29:01

Citazione:
Non ci vedo un esempio particolarmente indicativo del preparare le persone all'evento futuro. Anche perchè il film stesso, almeno come io l'ho interpretato, è fortemente critico della civiltà moderna e degli Stati Uniti, e fa riflettere parecchio su cosa sia diventato l'uomo succube della paura e della comodità.


Sono d'accordo. L'articolo evidenzia bene il ruolo del cinema come strumento di propaganda del potere, ma avrei evitato di proporre Fight Club come esempio. Il film secondo me ha attivato anzi, in molti di coloro che lo hanno visto, un po' di senso critico verso i condizionamenti, mediatici e sociali, che spingono al consumismo. Verso meccanismi, appunto, tipici della propaganda continua che costruiscono un'identità di sé da perseguire a tutti i costi, un modello sociale a cui conformarsi.

A parte la scena finale, non ci trovo nessuna particolare attinenza con l'11/9, anche se accetto la possibilità che mi sia sfuggito qualche messaggio latente, che ho assorbito senza accorgermene. Avrei citato piuttosto "Attacco al potere" del 1998 con Denzel Washington: questa è una pellicola sfacciatamente preparatoria del nuovo scenario mondiale.

edit: tra l'altro, ora che ci penso, la scelta di Washington non mi sembra affatto casuale!

penta
Inviato: 27/11/2013 1:15  Aggiornato: 27/11/2013 1:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/12/2009
Da:
Inviati: 49
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Da bambino quando andavo al cinema dell'oratorio si proiettavano i film di indiani e quando si sentiva la tromba che annunciava l'arrivo delle giubbe blu a risolvere la situazione che si era fatta disperata tutti noi ci alzabvamo in piedi a gridare "arrivano i nostri".
Alla televisione poi c'era Rin Tin Tin.
A distanza di anni, quando ho avuto la consapevolezza del genocidio dei nativi americani lo sdegno è ancora nel cervello, non nella pancia, foderata di giubbe blu e RinTinTin.

Davide71
Inviato: 27/11/2013 1:37  Aggiornato: 27/11/2013 1:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ciao a tutti:

articolo interessante e molto vero.
Bisogna però ammettere che Hollywood, in molti film, esprime verità ben reali sulla condotta degli Stati Uniti, del suo governo, delle sue Corporation e via discorrendo.
D'altronde gli Americani hanno vinto la guerra ideologica contro la Russia con il cinema della conquista della Luna! Strategicamente parlando, un colpo di genio!

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
yarebon
Inviato: 27/11/2013 2:20  Aggiornato: 27/11/2013 2:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Analisi ben fatta, anche io però non concordo con l'inserimento di fight club, in quel caso io parlerei di sincronismo (o sincromisticismo come dicono alcuni studiosi americani), come in altri casi ed in questo Jung ci può venire in aiuto.
Oltretutto in Fight Club, nel libro come nel film, la trama principale riguarda proprio il decondizionamento dalle dinamiche del sistema, incarnate da Brad Pitt, che distrugge l'ego, il vecchio io (Norton). Poi la caduta dei grattacieli è dovuta a cariche esplosive, insomma non si stravolge la fisica come la versione ufficiale del crollo delle torri
Per altri casi di predizione involontaria dell'11 settembre, non c'entra nulla una spectre o dei bravi ragazzi che vogliono prepararci all'11 settembre (come viene fuori da molti articoli complottisti) o avvertirci in tempo (mi viene in mente il passaporto di Neo in Matrix), mi sembra una tesi campata in aria, in quel caso giocano meccanismi molto più sottili legati agli archetipi e all'inconscio collettivo ed archetipicamente l'11 settembre è stato molto potente. Su Pearl Harbour e naturalmente Indipendence Day invece concordo ed in un certo senso il pilot della serie tv spin off di x-files, "The Lone gunmen" dove si parla di dirottamento ed abbattere le torri gemelle, anche quel caso è un avvertimento volontario ed infatti la serie è stata cancellata dopo una stagione.

Spiderman
Inviato: 27/11/2013 6:41  Aggiornato: 27/11/2013 6:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 19/9/2009
Da:
Inviati: 2722
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ottimo articolo (lo avevo già letto sul portico). Lascerei perdere la storia di babbo natale (oltre all'anello) e la coca cola, sembra essere una leggenda e rischia di mettere in "cattiva luce" il resto e "oscurare" il punto della questione, che rimane la manipolazione delle menti da parte di Hollywood e compagnia bella.

"Ogni giorno racconto la favola mia, la racconto ogni giorno chiunque tu sia, e mi vesto di sogno per darti se vuoi, l'illusione di un bimbo che gioca agli eroi. (Renato Zero)
Calvero
Inviato: 27/11/2013 10:19  Aggiornato: 27/11/2013 10:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
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PRIMA PARTE.

Se dopo tutte queste informazioni, e ne mancano ancora a bizzeffe, non si è focalizzato bene che: -non si muove foglia che Dio non voglia...

.. allora possiamo applaudire il lavoro egregio svolto da Lor Signori.

Fight Club c'entra più di tutti gli altri invece. Intanto una parentesi in proposito:

- il libro da cui è tratto il film, c'entra quanto Gesù Cristo col Vaticano ...

... eppure il Vaticano si ispira a Gesù, e sia il Vaticano e sia Gesù dicono cose sante. Ma, neanche a dirlo, il Vaticano è un'organizzazione criminale e la propaganda è il suo pane quotidiano, e se te parli con i milioni di individui genuflessi a San Pietro ti diranno in buona fede ..cosa? .. ma che Cristo veglia su di loro, of course.


Se dopo tutte queste informazioni, e ne mancano ancora a bizzeffe, non si è focalizzato bene che, a confronto, la Spectre è un gioco per bambini...

.. allora possiamo applaudire il lavoro di Lor Signori e tranquillamente far finta di non sapere come la maggioranza dei salotti televisivi, proprio in questi giorni, stiano ancora mistificando la morte dei due fratelli Kennedy e proprio mentre ammettono che un complotto ci dev'essere stato (qui il barbatrucco) e, come succede dentro al Colonnato sotto ar'cuppolone ....

.. milioni di individui genuflessi davanti la TV, assimileranno che il concetto delle due esecuzioni dei due Presidenti Americani, sì ok, non quadra, ma comunque ... tutto è in ordine. Perché questo è quello che rimarrà nell'inconscio collettivo.




INTERMEZZO: - tornando a Fight Club.

Colcazzo che c'entra la sincronicità, e so bene cos'è oltretutto. Se dopo tutte queste informazioni non si è focalizzato perché dell'Undici Settembre, in realtà, non gliene è fottuto niente a nessuno [e quando dico "nessuno" stiamo parlando della Legge dei Grandi numeri, perché è soltanto quella che conta e questo è ----> incontrovertibile] ... allora possiamo applaudire il lavoro di Lor Signori.

Si continua a ragionare solo in modo razionale sulle dinamiche e non si è capito che non è in modo razionale che si può comprendere la propaganda, e perché? ...

... perché PRIMO DOVERE della propaganda è:

- insegnare a analizzare i problemi in modo razionale (e il grande Cetriolo d'oriente continuerà libero il suo viaggio) e questo lo spiegherò un po meglio nella seconda parte.

Fight Club lavora in modo rovescio sulla coscienza, cioè dicendo la verità. La vogliamo capire?

... e non va esaminato come film in sé, ma come prodotto universale che poggiava la sua forza sull'immaginario collettivo dell'epoca e insieme a migliaia di altre informazioni che ci bombardavano; immaginario che, per osmosi, assimilava il concetto che un Nuovo Ordine avrebbe diritto di risorgere sulle ceneri di un mondo sbagliato...

... e c'entra un beato cazzo (a riprova che siamo ancora lontani dall'aver capito il problema) il fatto che Fight Club sia una pesante denuncia alla società consumistica di merda, poiché è proprio questo il BISPENSIERO orwelliano che la propaganda veicola. Poiché la parte razionale di noi comprende che se il consumismo è sbagliato, allora ecco che l'azione terroristica ha una sua nobile accezione (quella che si vede nel finale) ed è qui che inconsciamente noi siamo disposti ad accettare quelle vere, fatte proprio da chi, nella realtà, gliene fotte un beato cazzo di cosa dice Fight Club. Ormai il pollo è cucinato a dovere.

Mi domando: - Che cosa l'ha spiegato a fare Music Band, come nelle decadi, Hollywood ha trasformato la nostra percezione? .... infatti la prova che funziona (e funzionerà) è che ancora dopo dieci anni, nonostante la mole di dati sul complotto, siamo ancora una nicchia, e pure in via di estinzione. Tanto il potere sa benissimo che le nuove generazioni hanno già somatizzato la tragedia; ma noi adesso BISOGNA LAVORARE per fermare quello che verrà, non quello che è stato. CRISTO di un Dio.



SECONDA PARTE: epilogo

(copio una parte del mio intervento da Il Portico)

Noi parliamo di cervello ed è utile ricordarsi come per i greci (e non è che non valga per noi) la PSICHE era ed è, in soldoni, l'Anima. La questione in realtà è che proprio la nostra anima è quella manipolata ed è per questo che la Propaganda funziona, poiché in realtà essa ad un certo punto ti appartiene; non è più un fattore esogeno e sarà proprio il nostro cervello, a sua volta, a esternarne reazioni che sono elaborate come partissero da noi.

L'etimologia del termine PSICHE parla di: - fiato, alito, respiro cioè quella cosa indissolubile allo spirito, appunto, all'anima.

Quindi è indubbio che il percorso dei segnali e delle informazioni che riceviamo, vengano recepiti attraverso la condizione emotiva che una determinata immagine (ferma o in movimento) rappresenta e, ancora di più, si sedimenti in noi attraverso un processo che pretende dalla stessa un significato. Qui il barbatrucco. L'induzione al significato. Che, come negli esempi portati da Music, Aladin dal viso "bianco" si salda nella nostra PSICHE poichè è MORALE l'informazione che viene veicolata dall'immagine, cioè significativa attraverso dei retaggi già precedentemente assodati da noi come genuini...

... quindi ci affezioneremo, poiché è parte integrante del nostro protocollo di preservazione della specie appartenere a ciò che per noi è cosa buona, poiché è un atto di tutela nei nostri stessi confronti.

Perché si dice, ad esempio: - "sei caduto in suo potere!" (?) ... perché appunto non si cade in Potere di qualcuno se non attraverso il sentirsi di appartenere a una forza in origine esogena.

Questo il Potere del Potere

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pyter
Inviato: 27/11/2013 10:36  Aggiornato: 27/11/2013 10:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ste_79
è fortemente critico della civiltà moderna e degli Stati Uniti, e fa riflettere parecchio su cosa sia diventato l'uomo succube della paura e della comodità.

Dirò di più:

Alfano è fortemente critico del PDL.
Renzi è fortemente critico del PD.
Berlusconi è fortemente critico del mondo moderno: parla di colpi di stato come un qualsiasi neo-anarco insurrezionalista.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Rickard
Inviato: 27/11/2013 10:43  Aggiornato: 27/11/2013 10:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Pyter

Citazione:
Berlusconi è fortemente critico del mondo moderno: parla di colpi di stato come un qualsiasi neo-anarco insurrezionalista.

ma come, Pyter... Non eravamo noi gli anarco-insurrezionalisti? Ormai credevo di potermi fregiare di contanto titolo, e tu me lo imbastardisci affibbiandolo al primo Berlusca che passa?

Comunque bell'articolo, benché, come ricordato da Music-band, l'argomento è vastissimo e occorrerebbero libri interi per sviscerarlo.

A tal proposito leggersi Divi di stato di John Kleeves.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
music-band
Inviato: 27/11/2013 10:45  Aggiornato: 27/11/2013 10:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Buongiorno a tutti,

permettetemi, senza cattiveria, di sorridere su alcuni commenti che ho letto.

Quelli che: "Non toccatemi Fight Club" o "Independance day si, Fight Club no", non hanno probabilmente colto il senso dell'articolo.

Provo a chiarire: Io non sto parlando di complotti massonici, illuminati o altro; ho semplicemente cercato di fare un discorso sulla propaganda e su come agisce.

E' indubbio che l'immagine finale di Fight Club in cui si vedono i grattacieli implodere e crollare in una sequenza dalla notevole forza emotiva (che ricorda appunto ciò a cui abbiamo assistito dal vivo successivamente) si trasforma in un codice che viene assimilato dal nostro subcosciente. Quando poi noi assistiamo realmente a un evento molto simile, ricordiamo inconsciamente un'emozione già provata e ci arriva uno stimolo che lega le nostre esperienze emotive e il nostro vissuto provocando nuove emozioni e nuove elaborazioni mentali.

Il succo del discorso è che la reazione del pubblico ai crolli delle torri gemelle (reazione emotiva, mentale, di atteggiamento o predisposizione verso l'evento) non può non essere stata influenzata dal bombardamento mediatico subito negli anni precedenti che comprende tutte le immagini tipo Independance Day, Fight Club e molte altre che abbiamo assimilato e con le quali ci siamo emozionati.

Non ho volutamente fatto una trattazione su Independance Day o Fight Club perchè analizzare le due pellicole dal punto di vista della propaganda richiederebbe due articoli a parte.

Altro equivoco si è creato sulla storia del natale. Forse il mio "cenno" non è stato esauriente ma ho scritto chiaramente: "...nonostante i suoi tratti arcaici è una festa moderna..."
Mi hanno fatto sorridere anche le foto dei funghi allucinogeni perchè se quella fosse "La Tradizione" a Natale dovremmo tutti farci dei viaggi mettendo l'amanita muscaria nel panettone.

Come giustamente afferma Strauss nel suo -Natale Inventato-: "...Elementi molto antichi sono dunque mescolati e rimescolati, con la successiva aggiunta di altri; formule inedite che perpetuano, trasformano o fanno rivivere usanze antiche..."

Il Natale non c'è sempre stato

Il problema dell'invenzione della tradizione è ben spiegato nel libro di Hobsbawm: L'invenzione della tradizione che ho linkato anche nelle note all'articolo.

Per la stessa ragione San Nicola non è Babbo Natale (e il personaggio moderno del Babbo Natale, quello che utilizziamo tutti gli anni è stato propagandato dalla Coca Cola) così come il 25 dicembre non è il compleanno di Gesù Cristo. Si tratta appunto di rimaneggiamenti, aggiunte, trasformazioni di rituali anche molto antichi con altri a volte inventati di sana pianta.

Infine, ammetto la provocazione del fotogramma tratto dal signore degli anelli. Non ho controllato la veridicità effettiva di tale foto (bravo chi è andato a vedersi il dvd anche se ricordo che ci sono 3 versioni del film e andrebbero di conseguenza controllate tutte) ma mi sono ispirato per chiudere il mio articolo a quell'immagine che ho trovato in "QUESTO" articolo sulle pubblicità subliminali.

Grazie a tutti per i vostri spunti, chiose e aggiunte.

Pyter
Inviato: 27/11/2013 11:01  Aggiornato: 27/11/2013 11:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
ma come, Pyter... Non eravamo noi gli anarco-insurrezionalisti?

E' una mossa tattica. Adesso la magistratura lo processa per anarchismo e lui sarà costretto a farsi fare una legge ad hoc da Renzi e Alfano e siamo salvi anche noi.

Renzi e Alfano sono sempre stati fortemente critici nei confronti della limitazione della libertà di opinione.

L'unico problema è il predicatore laico. Già me lo vedo:

"Libertà di opinione, si, ma non se questa è fortemente offensiva nei confronti delle istituzioni democratiche e mass.... massimaliste, perbacco!"

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
infosauro
Inviato: 27/11/2013 11:28  Aggiornato: 27/11/2013 11:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
[...]P.S.: Il fungo raffigurato si chiama Amanita Muscaria, ed è il fungo allucinogeno tra i più potenti conosciuti dall'uomo. Si, è proprio quello dei Puffi.

Ovviamente è quello dei puffi: mangiarlo è l'unico modo per parlare con loro!
Citazione:
[...]Mi hanno fatto sorridere anche le foto dei funghi allucinogeni perchè se quella fosse "La Tradizione" a Natale dovremmo tutti farci dei viaggi mettendo l'amanita muscaria nel panettone.[...]

Non sarebbe poi una cattiva un'idea.
Citazione:
[...]Infine, ammetto la provocazione del fotogramma tratto dal signore degli anelli. Non ho controllato la veridicità effettiva di tale foto (bravo chi è andato a vedersi il dvd anche se ricordo che ci sono 3 versioni del film e andrebbero di conseguenza controllate tutte) ma mi sono ispirato per chiudere il mio articolo a quell'immagine che ho trovato in "QUESTO" articolo sulle pubblicità subliminali.[...]

Dunque lo lasciamo lì? Non sarebbe meglio toglierlo mentre si controllano tutte e 3 le versioni?

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
EnricoP
Inviato: 27/11/2013 11:34  Aggiornato: 27/11/2013 11:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 18/7/2013
Da: Milano
Inviati: 52
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Autore: Calvero Inviato: 27/11/2013 10:19:41

Citazione:
c'entra un beato cazzo (a riprova che siamo ancora lontani dall'aver capito il problema) il fatto che Fight Club sia una pesante denuncia alla società consumistica di merda, poiché è proprio questo il BISPENSIERO orwelliano che la propaganda veicola. Poiché la parte razionale di noi comprende che se il consumismo è sbagliato, allora ecco che l'azione terroristica ha una sua nobile accezione (quella che si vede nel finale) ed è qui che inconsciamente noi siamo disposti ad accettare quelle vere, fatte proprio da chi, nella realtà, gliene fotte un beato cazzo di cosa dice Fight Club. Ormai il pollo è cucinato a dovere.


Il ragionamento è interessante, e concordo sul fatto che questo meccanismo orwelliano sia effettivamente usato nel discorso pubblico e mediatico. Tuttavia, non mi sembra che Fight Club sia stato citato nell'articolo come esempio di Bispensiero, ma come rappresentazione visiva in grado di preparare all'orrore della distruzione del WTC; e mi è difficile pensare che la giustificazione morale inconscia della distruzione veicolata dal film sia funzionale al progetto dietro l'11/9. Anzi, come a Pearl Harbor, l'effetto voluto degli attentati è la stigmatizzazione della violenza brutale che si abbatte sugli Stati Uniti e sui suoi valori (che l'evento terroristico rinsalda).

Mi sfuggono completamente le vere azioni anti-consumismo di portata mediatica, a cui accenni implicitamente nell'intervento, che chi ha visto il film è inconsciamente disposto ad accettare, e chi avrebbe il potere e l'interesse a veicolare in una produzione hollywoodiana questo tipo di condizionamento latente.

edit: sono comunque disposto a pensare che il "sistema" lasci filtrare messaggi, o interi film, discordanti dal senso comune che si intende in realtà costruire, per non apparire smaccatamente totalitaristico. Anche perché, faccio notare, l'uso (anche raffinato) della propaganda è oggetto di studio nelle Università, e condizionamenti troppo evidenti sarebbero facilmente smascherabili da una parte significativa di spettatori.

yarebon
Inviato: 27/11/2013 11:47  Aggiornato: 27/11/2013 11:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Calvero ha scritto;
Citazione:
Mi domando: - Che cosa l'ha spiegato a fare Music Band, come nelle decadi, Hollywood ha trasformato la nostra percezione? .... infatti la prova che funziona (e funzionerà) è che ancora dopo dieci anni, nonostante la mole di dati sul complotto, siamo ancora una nicchia, e pure in via di estinzione. Tanto il potere sa benissimo che le nuove generazioni hanno già somatizzato la tragedia; ma noi adesso BISOGNA LAVORARE per fermare quello che verrà, non quello che è stato. CRISTO di un Dio.

secondo me ti stai riscaldando troppo
Rispondo anche a Music Band così. Che tocchiate Fight Club personalmente a me non cambia niente, mi piace come film ma non ne sono un fan, solamente che inserirlo in questo articolo (e qui rispondo a Music Band) riguardo l'11 settembre, lo ritengo forzato.
Sono d'accordo in questo senso che nella percezione emotiva di quell'evento possa aver avuto un certo effetto, se è così, sono d'accordo, se si va avanti un pò meno.
Che abbia giocato un certo ruolo ok, mi sembra chiaro, ma inserirlo in un contesto di propaganda sull'11 settembre questi sono altri cavoli. Metterlo in questo articolo vuol dire contestualizzarlo in modo sbagliato.

Citazione:
Colcazzo che c'entra la sincronicità, e so bene cos'è oltretutto.


forse non abbastanza, altrimenti non diresti colcazzo. Per chiarirsi sincronicità non è coincidenza. Paragonare il ruolo sull'11 settembre di indipendence day e pearl harbour con quello di fight club, secondo me è molto forzato. Sto parlando di 11 settembre ripeto. Fight club poi non è una creazione di Nolan, è un romanzo di Palahniuk, ma questo sicuro lo sapete.

Citazione:
. e c'entra un beato cazzo (a riprova che siamo ancora lontani dall'aver capito il proble
ma) il fatto che Fight Club sia una pesante denuncia alla società consumistica di merda, poiché è proprio questo il BISPENSIERO orwelliano che la propaganda veicola. Poiché la parte razionale di noi comprende che se il consumismo è sbagliato, allora ecco che l'azione terroristica ha una sua nobile accezione (quella che si vede nel finale) ed è qui che inconsciamente noi siamo disposti ad accettare quelle vere, fatte proprio da chi, nella realtà, gliene fotte un beato cazzo di cosa dice Fight Club. Ormai il pollo è cucinato a dovere.

fight club deriva da un libro ed è una narrazione, non un trattato di filosofia e che mostrare gli atteggiamenti violenti dei tipi per abbattere il sistema, non vuol dire avallare il terrorismo o vederlo come unico mezzo di lotta. E' una metafora, la tipica metafora del morire per rinascere. Che poi qualcuno l'abbia potuto utilizzare per alcuni scopi questo a me importa un cazzo, l'opera di palahniuk ed il film in se è sovversivo e descrive un processo molto attuale. E' bello, non è che mi devo preoccupare perché qualche cazzone se ne fa ammaliare dal punto di vista sbagliato, altrimenti eliminiamo tutti i film violenti, perchè altrimenti ci sarà emulazione.
Mi preoccupo se a qualcuno piace indipendence day e pearl harbour, quelli sono film, come giustamente spiegato da music band, che condizionano l'immagine dell'America e lo stesso ruolo dell'11 settembre sul mondo occidentale.

Citazione:
Mi domando: - Che cosa l'ha spiegato a fare Music Band, come nelle decadi, Hollywood ha trasformato la nostra percezione? .... infatti la prova che funziona (e funzionerà) è che ancora dopo dieci anni, nonostante la mole di dati sul complotto, siamo ancora una nicchia, e pure in via di estinzione. Tanto il potere sa benissimo che le nuove generazioni hanno già somatizzato la tragedia; ma noi adesso BISOGNA LAVORARE per fermare quello che verrà, non quello che è stato. CRISTO di un Dio.

sono d'accordo ma fissiamoci sui veri film di propaganda, quelli dannosi. Poi è una mia opinione, che fight club abbia avuto anche effetti nefasti questo a me interessa poco, l'arte ha un lato positivo e negativo proprio perché non ha gli stessi effetti su tutti.

PCornelio
Inviato: 27/11/2013 11:48  Aggiornato: 27/11/2013 11:48
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ho visto Aladin al cinema, mi piacque talmente tanto che mia madre mi comprò la videocassetta, l'ho guardata fino a consumarla, sono cresciuto e quella vhs l'hanno guardata le mie cugine, anche loro fino alla noia, spesso guardavo molte scene insieme a loro quando erano in casa all'ora dei pasti o la sera, ora ho comprato il dvd per i miei nipoti, l'ho riguardato insieme a loro almeno 3/4 volte.... Insomma, potrei recitarlo in playback dall'inizio alla fine. Ah, giusto per sottolineare, mia madre mi comprò anche la vhs del seguito ("il ritorno di Jaffar"), ho seguito tutta la serie tv quando uscì ed ho finito il videogame di Aladin almeno un centinaio di volte.

A 27 anni, ho un grande interesse per la cultura e l'arte islamica, ho visitato i luoghi di culto dell'Islam dell'asia centrale e non vedo l'ora di visitare il nord africa ed il medio oriente, sono un assiduo frequentatore dei kebabbari della mia città ed in particolare ho stretto amicizia con uno di questi, ex stuntman professionista specializzato in cucina berbera che mi prepara il tajine di vitella e prugne take away quando glielo chiedo. Fra le mie band preferite ci sono les Negresses Vertes verso i quali nutro una stima smodata per essere riusciti ad emergere in un contesto piuttosto repressivo come quello francese conservando la loro identità culturale maghrebina...
Per chiudere il commovente quadretto familiare, il migliore amico del mio nipote più piccolo si chiama Mhunir, o Munhir, boh...

Non sto a dilungarmi allo stesso modo sul Signore degli Anelli in quanto potrei scrivere amabilmente per ore della mia saga preferita, mi limito a dire che dopo aver visto i film non ho aumentato i consumi di Coca Cola ma mi è venuta una gran voglia di fumare la pipa.

In conclusione, o hanno sbagliato sceneggiatura o questa faccenda dei messaggi subliminali è una gran sega mentale....

yarebon
Inviato: 27/11/2013 12:06  Aggiornato: 27/11/2013 12:06
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
PcCornelio con tutto il rispetto ma non mi sembra che MusicBand abbia detto che chi vede Alladin diventi razzista. Come ridurre un articolo ai minimi termini.

Pyter
Inviato: 27/11/2013 12:32  Aggiornato: 27/11/2013 12:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
PCornelio
In conclusione, o hanno sbagliato sceneggiatura

Stai confondendo la sceneggiatura con l'ombreggiatura.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
PCornelio
Inviato: 27/11/2013 12:42  Aggiornato: 27/11/2013 12:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Bien sur, non l'avrà detto esplicitamente ma la tesi è abbastanza chiara e sostiene che il messaggio subliminale di Aladin abbia lo scopo di indurre lo spettatore a considerare gli arabi (distinguibili, secondo lui, dai tratti somatici e dal colore della pelle) come ladruncoli, se poveri, o come persone malvagie, se ricchi e potenti. Fino a prova contraria..

Ghilgamesh
Inviato: 27/11/2013 12:58  Aggiornato: 27/11/2013 12:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
PCornelio Inviato: 27/11/2013 12:42:48
Ho visto Aladin al cinema, mi piacque talmente tanto che mia madre mi comprò la videocassetta, l'ho guardata fino a consumarla,


Ecco dimostrato, che bene bene, non fa!

^__^

PCornelio
Inviato: 27/11/2013 13:28  Aggiornato: 27/11/2013 13:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
E' indubbio che l'immagine finale di Fight Club in cui si vedono i grattacieli implodere e crollare in una sequenza dalla notevole forza emotiva (che ricorda appunto ciò a cui abbiamo assistito dal vivo successivamente) si trasforma in un codice che viene assimilato dal nostro subcosciente. Quando poi noi assistiamo realmente a un evento molto simile, ricordiamo inconsciamente un'emozione già provata e ci arriva uno stimolo che lega le nostre esperienze emotive e il nostro vissuto provocando nuove emozioni e nuove elaborazioni mentali.


Ho isolato questa frase perché penso racchiuda molto bene e sinteticamente la corrente di pensiero più in voga sui messaggi subliminali.
E' molto semplice dimostrarne la fallacia dal momento che, secondo lo stesso principio per cui immagini forti si tramuterebbero in "codici" (?) assimilati dal "subcosciente" (termine volgare per inconscio forse?), allo stesso modo il fantomatico "subcosciente" è perfettamente al corrente del fatto che quelle immagini sono contenute in un'opera di finzione e tende a considerarle in quel modo. E' per questa ragione che i messaggi subliminali sono ormai considerati unanimamente inutili al fine di condizionare il pensiero del pubblico...

perspicace
Inviato: 27/11/2013 13:35  Aggiornato: 27/11/2013 13:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Autore: PCornelio Inviato: 27/11/2013 13:28:52


E' per questa ragione che i messaggi subliminali sono ormai considerati unanimamente inutili al fine di condizionare il pensiero del pubblico...


Fonti per questa affermazione ci sono? Tu ne hai?

Sei sicuro che siano "unanimemente" riconosciuti inutili?

Dove sta scritto lo voglio leggere direttamente citato dalla fonte originale, esiste questa fonte?

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Sertes
Inviato: 27/11/2013 13:36  Aggiornato: 27/11/2013 13:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Guardate che una menzogna si nasconde meglio tra due verità. La scena di Fight Club non l'ha girata Musicband, c'è e potete controllarla. Il film dà messaggi positivi tutto il tempo... e poi ti tira quella fregatura lì.

O pensate che ad hollywood improvvisamente avessero deciso di andar contro corrente e sputtanare il consumismo così aggratis?

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Sertes
Inviato: 27/11/2013 13:43  Aggiornato: 27/11/2013 13:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Aladdin è un caso limite, comunque in Prince of Persia il principe arabo è buono, quindi bianco:



In 300 gli arabi sono cattivi, quindi neri:



Controllate pure: il messaggero, il generale con la frusta, il generale che viene decapitato, lo stesso Xerxes... tutti neri.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
santjago
Inviato: 27/11/2013 13:59  Aggiornato: 27/11/2013 13:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2005
Da: Roma
Inviati: 67
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
«Tutto nei film è manipolazione. Quando entri al cinema, compri un biglietto per essere manipolato [...]. L'intero processo consiste nel manipolare qualcuno che non lo era, finché è entrato nel cinema ed è stato manipolato». - Steven Spielberg, regista

http://snowcrashproject.blogspot.it/2013/07/detournement-bz-akira-santjago.html

bz

La presunzione che ciò che esiste debba
necessariamente esistere,
è l'acido corrosivo
di ogni pensiero immaginativo.

Snowcrash Project
PCornelio
Inviato: 27/11/2013 14:23  Aggiornato: 27/11/2013 14:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Sertes... 300 è ambientato nel V secolo a.c., e quelli che tu chiami 'arabi' sono soldati dell'impero persiano... Maometto sarebbe nato solo mille anni più tardi delle Termopili e Alessandro Magno circa 2 secoli dopo, per altro nel film quelli che secondo il tuo schema mentale reciterebbero il ruolo degli 'occidentali', gli ateniesi, fanno la figura dei cacasotto e degli sciacalli... Infine, non so se te l'hAnno detto, ma 300 è tratto da una graphic novel da cui sono ispirate anche scenografie, costumi, trucco e parrucco etc...

Maksi
Inviato: 27/11/2013 14:26  Aggiornato: 27/11/2013 14:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/10/2011
Da:
Inviati: 1219
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ci sono varie propagande... o almeno io ne percepisco almeno due: quella di guerra, piu' diretta e' limitata nello spazio e nel tempo; quella intellettualistica, che si espande attraverso dialetteiche filosofiche e circuiti intellettuali. In parole povere: Pearl Harbour appartiene alla prima, Fight Club alla seconda.

Film alla Pearl Harbour (o Indipendence Day) sono progettati come strumento per smuovere emotivamente la popolazione in momenti di crisi (sopratutto riguardo alla sicurezza nazionale) o in prospettiva di essi. Servono a rafforzare la Volonta' della popolazione, per farle capire e provare che la Volonta' puo' battere il peggiore dei nemici... anche gli alieni. Questi film sono una sorte di motivatore, necessario a far passare l'inevitabilita' dello scontro col il nemico, ma dove la vittoria e comunque assicurata. In questi tipi film ci possono essere anche accenni alla seconda tipologia di propaganda, ma e' comunque limitata dalla prima (Munich in questo senso gioca su due campi, anche se il primario comunque rimane la guerra). Fight Club (film che guardo almeno due volte all'anno) appartiene quasi totalmente alla sconda tipologia intellettualistica, perche' affronta la natura dell'uomo e fa crollare certezze e valori per mostrarlo "nudo" di fronte a se stesso. Cosa affronta il film? Il Crollo... di se stesso e del sistema... la Ground Zero totale. Nuovamente fa apparire questo Crollo inevitabile, affrontando le sofferenze della post-modernita' (mercificazione della propria personalita', appiattimento emotivo, lo sradicamento della volonta', il nichilismo esistenziale...). Il percorso del protagonista e' iniziatico, riferito alla morte/rinascita, con la putrefazione di se stesso e della civilta' attorno a lui. Tyrell Durden e' la volonta' del protagonista che accetta e determina il Crollo, ingaggiando anche una lotta con se stesso, che alla fine lo fara precipitare nell'abisso, ma rinascere anche.
Cosa vuol dire questo? In modo simbolico ci fa apprendere che un futuro Crollo totale sara' si' caratterizzato dalla sofferenza, ma alla fine ritroveremo noi stessi, dove la nostra stessa anima ci riconoscera' e ci stringera' la mano (la scena finale). Il riferimento all'11 Settembre c'e', ma non e' per muovere guerra, ma per interiorizzare che l'inizio della fine e' cominciato ed e inevitabile. Sono propositi di una nuova morale, che dovra' sradicare quella "vecchia", instaurando un nuovo paradigma. E state sicuri che Hollywood e' in prima liena a riguardo: Avatar n'e' l'esempio piu' lampante... o anche Prometheus.

Ritornando a Fight Club in quegli anni ci furono molti film che filosoficamente si avvicinarano a questi concetti: adesso mi vengono in mente Matrix e Truman Show. Matrix poi sara' integrato in un vero catechismo religioso, profetizzando una vera e propria era messianica (anche Ison e' qui per questo... ). Non erano film casuali, ma intenzionalmente premonitori per favorire il futuro stato d'animo necessario ad integrarci nella Nuova Era prossima ventura. In fin dei conti e' come negli anni '80, dove al gia' pianificato crollo dell'URSS, dovevano far promuovere gli USA come unico modello in grado di gestire le redini del mondo. Top Gun e' l'esempio classico, ma ancora piu' esplitico era Rocky 4, dove il discorso finale di Rocky divenne un vero e prprio manifesto della vittoria USA e della sua consacrazione a livello globale. In Rocky le immagini simboliche si sprecano (gia' la scena iniziale con i due guantoni, con i colori USA/URSS, che si scontrano attiva archetipi che poi percepiamo nell'intero film... io lo vidi come ragazzino piccolo e tutto mi sembrava come uno scontro tra Titani o Dei, dal quale si ristabiliscono le sorti del mondo). I due pugili raprsentavano due mondi, non solo due persone: Ivan Drago (attenzione al nome!) rapresentava la storicita', la staticita' di un mondo totalitario (espresso poi attraverso non con simboli comunisti, ma "nazisti"... che era il vero scopo dell'identificazione del nemico: non l'URSS in se', ma il modello che rapresenta, che non poteva essere nient'altro che il "male nazista"); Rocky Balboa inevece rapresenta la post-modernita', la dinamicita' e l'idea liberale dell'uomo senza una sua identita' specifica, ma che diventa progressiva e progressita (sempre il discorso finale).

Altro discorso invece per quel che riguarda i bambini. La storia disneyana di Aladin non era per farli divenatre razzisti (hahaha, ma quando mai! Casomai e' l'incotrario!), ma per una maggiore identificazione. Le favole epiche ed eroiche appartengono e derivano sopratutto dalla tradizione mitologica ariana. I suoi archetipi appartengono alla coscienza ariana, dove l'identificazione scatta sopratutto ai bambini in generale di razza "bianca". Siccome i bambini sono essenzialmente anche razzisti (cioe' concepiscono emotivamente il concetto di razza), allora l'educazione di questi cartoni e far apparire il "diverso" uno dei nostri... in questo caso l'Arabo. Quindi SOLO gli Arabi che non sono come noi (come un Saddam per intenderci) sono nemici. Capite il concetto? Gli Arabi che vivono intorno a noi e usano i nostri stessi costumi, abitudini, che frequentano le nostre stesse scuole sono uguali a noi. Altro che razzismo, qui si vuole far credere che le differenze non esistano e che facciamo tutti parte della stessa famigghia. La prova che la mia tesi sia quella piu' vera e' nel fatto che l'esempio di *PCornelio* parla da solo: guardava Aladin fino allo sfinimento e poi diventa un kebabbaro della peggior specie...

PS: e' incredibile come l'immagine "anti-nazista" della Disney sia ancora accettata dalla stragrande maggioranza della popolazione... ed anche qui su LC. Una cosa che fa pensare.

PPS: ho notato una cosa strana: la sincronicita' nella programmazione di film fra piu' paesi. Molte volte mi capita che un film trasmesso da un'emmittente slovena poi sia trasmesso nello stesso giorno (se non nello stesso identico orario!) da un canale italiano. Mi viene un dubbio, che non sia per far espandere il piu' possibile nello spazio lo stesso messaggio, concetrandolo il piu' possibile a livello temporale. Un po' come quando si va in chiesa ad ascoltare la messa, con il prete che fa il suo sermone, citando vari passi della Bibbia. Hollywood forse fa lo stesso: apre un capitolo della loro "Bibbia", per poi farlo recitare a piu' "preti" possibili.

Sertes
Inviato: 27/11/2013 14:26  Aggiornato: 27/11/2013 14:27
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
PCornelio, non mi ci metto neanche a discutere con uno che mi ricorda che quelli di 300 sono persiani quando sto facendo appunto il confronto tra 300 e il film "prince of PERSIA"

Ciao eh.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
abbidubbi
Inviato: 27/11/2013 14:32  Aggiornato: 27/11/2013 14:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 31/8/2005
Da: roma
Inviati: 671
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
ma un film come Idiocracy... è "manipolatorio"? è propaganda? se sì, per chi o per cosa?

Io sto mentendo. (Eubulide, V secolo a.C.)
PCornelio
Inviato: 27/11/2013 14:42  Aggiornato: 27/11/2013 14:42
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Infatti Prince of Persia è ambientato nella Persia medievale, musulmana, i tuoi esempi hanno un valore argomentativo pari a zero, dire che non vuoi perder tempo a discuterne non migliorerà la situazione.

yarebon
Inviato: 27/11/2013 14:48  Aggiornato: 27/11/2013 14:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Sertes ha scritto
Citazione:
Guardate che una menzogna si nasconde meglio tra due verità. La scena di Fight Club non l'ha girata Musicband, c'è e potete controllarla. Il film dà messaggi positivi tutto il tempo... e poi ti tira quella fregatura lì. O pensate che ad hollywood improvvisamente avessero deciso di andar contro corrente e sputtanare il consumismo così aggratis?


Il film è molto fedele al libro, bisogna vedere anche se il libro contiene una scena simile o se è una aggiunta del regista o di chi per lui, scopo del fight club é distruggere il sistema e quei grattacieli sono simbolo del sistema economico. Quella immagine guarda caso è una delle più potenti del film, con la bellissima canzone dei pixies a completare tutto. Un finale di effetto ed in un certo senso profetico (non nel senso complottistico) di ciò che sta vivendo il nostro mondo, mi ricorda la scena di jena plisken in "fuga da los angeles" del grande Carpenter che decide di dar vita ad un blackout totale così da far partire tutti da zero e mandare al diavolo la civiltà tecnologica. Personalmente ritengo inutile sapere se sia propagandistica o meno.

PCornelio
Inviato: 27/11/2013 14:54  Aggiornato: 27/11/2013 14:54
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Sempre riguardo la potenza evocativa dell'immagine di palazzi che crollano... Einsturzende Neubauten.

Pyter
Inviato: 27/11/2013 15:08  Aggiornato: 27/11/2013 15:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
perspicace
Fonti per questa affermazione ci sono? Tu ne hai?
Sei sicuro che siano "unanimemente" riconosciuti inutili?
Dove sta scritto lo voglio leggere direttamente citato dalla fonte originale, esiste questa fonte?


E' in Aladdin, versione VHS. Ma poichè lì le immagini subliminali sono appunto deboli (sub-sub-sub-sub dell'inconscio) per rendertene conto lo devi guardare almeno cinque volte.
Se non funziona sfrega la custodia-lampada.


ma un film come Idiocracy... è "manipolatorio"? è propaganda? se sì, per chi o per cosa?

Idiocrazy è "descrittivo".

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Ghilgamesh
Inviato: 27/11/2013 15:10  Aggiornato: 27/11/2013 15:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/10/2005
Da:
Inviati: 3001
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Sertes... 300 è ambientato nel V secolo a.c., e quelli che tu chiami 'arabi' sono soldati dell'impero persiano... Maometto sarebbe nato solo mille anni più tardi delle Termopili e Alessandro Magno circa 2 secoli dopo Citazione:


tu (oltre a te stesso) sopravvaluti un tantinello la cultura e in generale il popolo americano (a cui è principalmente rivolto il film) ... l'americano medio, non sa manco dove sia l'Afghanistan, pure se lo sta bombardando!

Il subconscio dell'americano medio si ferma a bianco=buono, Nero=cattivo.

Come te che oltre a Potere=vero e dissidenti=sbagliato, non arrivi... uguale uguale.

Citazione:
Infine, non so se te l'hAnno detto, ma 300 è tratto da una graphic novel da cui sono ispirate anche scenografie, costumi, trucco e parrucco etc..


E è universalmente noto, che invece nelle graphic novel, non ci siano messaggi subliminali!
^__^

PCornelio
Inviato: 27/11/2013 15:16  Aggiornato: 27/11/2013 15:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Gilgamesh... l'americano medio non sa nemmeno chi era Erodoto e dov'era collocato l'antico impero persiano, quindi il cerchio si chiude e il discorso di Sertes si auto-elimina.

PCornelio
Inviato: 27/11/2013 15:21  Aggiornato: 27/11/2013 15:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ma fra l'altro, se è vera la tua equazione secondo cui per l'americano medio bianco=buono e nero=cattivo, come mai presidente americano=nero e esercito americano=neri, gialli, marroncini ..?Forse sottovaluti troppo i tuoi "americani medi"..

captcha
Inviato: 27/11/2013 15:25  Aggiornato: 27/11/2013 15:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/3/2010
Da:
Inviati: 832
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
E' molto semplice dimostrarne la fallacia dal momento che, secondo lo stesso principio per cui immagini forti si tramuterebbero in "codici" (?) assimilati dal "subcosciente" (termine volgare per inconscio forse?), allo stesso modo il fantomatico "subcosciente" è perfettamente al corrente del fatto che quelle immagini sono contenute in un'opera di finzione e tende a considerarle in quel modo.

"Di psicologia non capisco nulla di nulla e ci tenevo davvero molto che lo sapeste."

VIPER
Inviato: 27/11/2013 15:40  Aggiornato: 27/11/2013 15:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2009
Da:
Inviati: 557
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
PCornelio...

oggi in edicola, assieme a Focus c'è un libro di Polidoro sui complotti e le leggende metropolitane della storia...

...Il sottotitolo assicura: un'indagine scientifica....

Sicuramente pane per i tuoi denti... Almeno ti tieni impegnato un pò e ti prepari per le prossime uscite che qui hai già esaurito le battute dopo il primo post...

f_z
Inviato: 27/11/2013 15:48  Aggiornato: 27/11/2013 15:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Autore: captcha Inviato: 27/11/2013 15:25:27

"Di psicologia non capisco nulla di nulla e ci tenevo davvero molto che lo sapeste."


Grande questa!

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Calvero
Inviato: 27/11/2013 15:53  Aggiornato: 27/11/2013 16:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
_________________
_______________

Yarebon, da quanto avevi scritto e da quello che hai fatto seguire, ritengo che te non hai compreso bene la questione.

Ti preciso una cosa, in amicizia. Se scrivo "colcazzo", sto colorando a modo mio la severità di una posizione, e di certo non lo scrivo per inveire contro di te... e in quel caso non userei giri di parole, dovrebbe essere noto. Anche perché non ho proprio nulla contro di te, mi stai pure simpatico.

Però non ho intenzione di addentrarmi in un gioco di flussi e riflussi, perché dovrei ripetere con altre parole gli stessi concetti. Il resto dell'approfondimento l'ha messo Music e, tranquillo, né io e credo nemmeno lui, si pensa che te faccia l'avvocato di Fight Club (film che mi piace un casino oltretutto), bensì si è estrapolato e "denunciato" un principio generale che esiste tra i più - in maniera stereotipata.

Prendo solo uno spunto da queste tue parole:

Citazione:
Poi è una mia opinione, che fight club abbia avuto anche effetti nefasti questo a me interessa poco, l'arte ha un lato positivo e negativo proprio perché non ha gli stessi effetti su tutti.


Purtroppo non è arte, ma sono programmi di lavoro di aziende deputate ad osservarli. Ma facciamo finta che siano arte.

Al potere non gliene frega un cazzo dei rovesci della medaglia positivi e negativi che, a seconda degli individui, producono una sensazione piuttosto che un'altra, finanche una sorta di "risveglio".

La Legge dei grandi numeri lavora sulla coscienza collettiva e i più, che sono la stragrande maggioranza, attiveranno in maniera esponenziale, a loro volta, quel dato immaginario e quella precisa coscienza collettiva.

Le proporzioni sono semplicemente individuabili. Se l'arte (come la chiami Te) avesse simili "positivi e negativi", adesso non staremmo come stiamo, poiché quello che comanda nella propaganda ragiona sugli elementi base della psicologia di massa. Non sulle capacità di estrapolare valori artistici. Quindi, non essere di coccio e cerca di capire bene il senso di come stanno le cose.

Hai scritto anche cazzate sull'emulazioni di Film violenti, questa fa parte di un'altra gestione del Dividi et impera. I film violenti non portano a nessuna cazzo di violenza, servono a desensibilizzare, ad alienare, e lo fanno insieme a quella macchina della propaganda sempre più potente che è quella dei Videogiochi.

C'entra sempre una beata fava che il libro sia o meno un trattato di filosofia, se non hai capito che non si muove foglia che Dio non voglia.. non c'è più niente da dire. Inutile mettersi a discutere.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pyter
Inviato: 27/11/2013 15:54  Aggiornato: 27/11/2013 15:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
«Tutto nei film è manipolazione. Quando entri al cinema, compri un biglietto per essere manipolato [...]. L'intero processo consiste nel manipolare qualcuno che non lo era, finché è entrato nel cinema ed è stato manipolato». - Steven Spielberg, regista

Quando ti siedi al cinema e iniziano a scorrere le immagini ecco che appare la frase:
"Ogni riferimento a persone esistenti o a fatti realmente accaduti è puramente casuale..."

Ecco, già da lì uno dovrebbe accorgersi che lo stanno prendendo per il culo.
Aladin è un personaggio dei cartoni, mica mi fai fesso!



"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
yarebon
Inviato: 27/11/2013 16:24  Aggiornato: 27/11/2013 16:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Hai scritto anche cazzate sull'emulazioni di Film violenti, questa fa parte di un'altra gestione del Dividi et impera. I film violenti non portano a nessuna cazzo di violenza, servono a desensibilizzare, ad alienare, e lo fanno insieme a quella macchina della propaganda sempre più potente che è quella dei Videogiochi.


non credo, era comunque per fare un esempio di facili accostamenti (caduta di grattacieli, 11 settembre) comunque oltre alla desensibilizzazione c'è anche l'uso della violenza purtroppo nelle menti più assoggettabili, la desensibilizzazione passa anche in un uso giustificato della violenza.
Su "non c'è foglia che dio non voglia" sono d'accordo, ma in modo inverso al tuo (almeno da come ho compreso) ed in modo letterale I poteri occulti esistono, ma non sono onnipotenti.
Fight club rimane arte ( e lo sono i prodotti che influenzano l'immaginario collettivo in modo non solo propagandistico), come lo può essere la merda d'artista, l'arte non per forza deve elevare l'animo, ma può anche mettere in conflitto ed in confusione, esprime spesso lo stato d'animo e la situazione di una civiltà e riesce anche a manipolarla. Viviamo in un mondo di opposti e l'arte non per forza è positiva. Il futurismo anche è arte nonostante era molto vicino intellettualmente al fascismo.

Citazione:
Al potere non gliene frega un cazzo dei rovesci della medaglia positivi e negativi che, a seconda degli individui, producono una sensazione piuttosto che un'altra, finanche una sorta di "risveglio"


Appunto, in questo sta il limite del potere ed il perché fight club a mio parere c'entra poco in questa discussione, non tanto per il discorso che sia un film puro ed indipendente, non lo credo, ma perchè lavora in un altro campo di gioco e metterlo al fianco di indipendence day e pearl harbour non lo trovo corretto.
L'arte può manipolare, essere da un certo punto di vista anche propaganda (e quante volte lo è stata nella storia? molte volte), ma almeno stimola, porta diverse interpretazioni, regala riflessioni. Rimanendo invece al campo della propaganda reale che bisogna distinguerla dall'ideologia o dalle convinzioni personali (sono sfumature ma importanti), un film come top gun o lo stesso forrest gump, ecco quello non è arte, perchè sono puri prodotti commerciali, fight club è un prodotto ma sa essere anche oltre.

giusavvo
Inviato: 27/11/2013 16:54  Aggiornato: 27/11/2013 16:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 7/2/2011
Da:
Inviati: 449
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Articolo e riflessioni assolutamente condivisibili e su cui riflettere molto dal momento che, secondo me, la manipolazione oggi è così pervasiva da occupare ogni aspetto della vita sociale e tutte le sue dinamiche relazionali.
In una tale contingenza é davvero difficile trovare difesa o, comunque, chiedere al nostro cervello lo sforzo di stare sempre all'erta.

"L'uomo è misura di tutte le cose"
(Protagora)
CescoC
Inviato: 27/11/2013 17:40  Aggiornato: 27/11/2013 17:40
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/4/2012
Da:
Inviati: 54
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
giusavvo ha scritto:

In una tale contingenza é davvero difficile trovare difesa o, comunque, chiedere al nostro cervello lo sforzo di stare sempre all'erta.

Temo che più che difficile sia essenzialmente inutile, nel senso che non è il cervello, in termini di pensiero analitico, la parte più direttamente coinvolta. I messaggi che vengono veicolati si appoggiano molto di più sulla parte emozionale e nella maggior parte dei casi non vengono nemmeno percepiti coscientemente, il che li sottrae automaticamente ad un'eventuale "guardia alta" del nostro cervello. Credo che l'unico metodo davvero efficace per evitare di essere soggetti alle manipolazioni sia, anche se può suonare un po' talebano, esporsi il meno possibile ai mezzi che le veicolano (TV, cinema, ecc.).

f_z
Inviato: 27/11/2013 17:57  Aggiornato: 27/11/2013 17:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Autore: CescoC Inviato: 27/11/2013 17:40:56

Credo che l'unico metodo davvero efficace per evitare di essere soggetti alle manipolazioni sia, anche se può suonare un po' talebano, esporsi il meno possibile ai mezzi che le veicolano (TV, cinema, ecc.).


Vero secondo me solo in parte: nel mio caso oggi riesco a vedere la tv in modo molto piu' critico di 10 anni fa (e infatti non sopporto vederla!): la consapevolezza ti fa vedere le cose in modo molto diverso.

A parte questo ancora non sappiamo se anche cose come le frequenze radio e i suoni (musica ad esempio) siano in grado di manipolare la nostra mente...

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
superanima
Inviato: 27/11/2013 18:50  Aggiornato: 27/11/2013 18:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
in molti commenti leggo una certa incredulità riguardo l'opera di propaganda portata avanti da hollywood, USIA e CIA.
bisogna considerare innanzitutto che ci sono molti modi di fare propaganda, si va dai filmoni alla pearl arbour ad altri che applicano tecniche diverse, in certi si vuole modificare solo la percezione di un determinato evento possibilmente negativo per gli interessi USA, in altri si esaltano lati negativi di oppositori degli interessi USA.
Come dicevo qui su LC tempo fa anche un film come La città verrà distrutta all'alba, che a prima vista sembrerebbe critico verso il potere, è opera di propaganda.
In un modo o nell'altro, quando usciamo dal cinema ce l'hanno sempre messo fra le mele, o comunque c'hanno provato.
Poi ci sono sempre le eccezioni, ma quelle state sicuri che vengono distribuite poco e male.
comunque per togliersi molti dubbi consiglio la lettura di Un paese pericoloso di John Kleeves, si trova facilmente sul mulo. Una vera secchiata d'acqua gelata in faccia.

Calvero
Inviato: 27/11/2013 19:00  Aggiornato: 27/11/2013 19:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Niente da fare. Il Potere del Potere. CVD

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pyter
Inviato: 27/11/2013 19:50  Aggiornato: 27/11/2013 19:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Non ce la faccio.
E il potere logora chi non ce la fa.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
CescoC
Inviato: 27/11/2013 20:01  Aggiornato: 27/11/2013 20:01
Ho qualche dubbio
Iscritto: 25/4/2012
Da:
Inviati: 54
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
f_z ha scritto:

Vero secondo me solo in parte: nel mio caso oggi riesco a vedere la tv in modo molto piu' critico di 10 anni fa (e infatti non sopporto vederla!): la consapevolezza ti fa vedere le cose in modo molto diverso.

Senz'altro, ma continuo a darti per certo che, per quanto tu possa essere intellettualmente "sveglio" e attento, in un prodotto adeguatamente "preparato" ci saranno sempre un'infinità di elementi che sfuggiranno sicuramente alla tua attenzione, eludendo quindi la tua vigilanza e penetrando in profondità. Sicuramente e senza dubbio alcuno. La nostra percezione cosciente non riesce a gestire nella sua interezza un input complesso come gli audiovisivi, neanche lontanamente. È un limite fisiologico.

yarebon
Inviato: 27/11/2013 20:03  Aggiornato: 27/11/2013 20:03
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Niente da fare. Il Potere del Potere. CVD


Sono una mente debole e manipolabile non posso farci niente
Il potere del potere del potere

ohmygod
Inviato: 27/11/2013 21:44  Aggiornato: 27/11/2013 21:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Sembrava una sciocchezza il dire Mente è in incorruttibile...corrotta a Sè e dato che non potevo trarre certezze dalla mia sconclusione ho pensato di trarle dalla vostra conclusione.
Il punto è che in atto è.

SP sono entrato, non hanno detto nulla. sono uscito pulito di sangue.
Ho deciso, fumettando, di eliminarvi tutti prima che ciò accada.
forma asimmetrica, cosa ho a che fare con te?

Nuit
Inviato: 27/11/2013 21:49  Aggiornato: 27/11/2013 21:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/9/2010
Da: Messina
Inviati: 346
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Bellissimo articolo.

Stavo guardando La nuova Pearl Harbor quando mio figlio, di nove anni, si incuriosisce ed inizia a seguirlo,dopo un po' chiosa: "mamma ma l'America non è buona non è quella che aiuta i deboli" ???

Sono rimasta basita anche perché non avevamo mai avuto una discussione in merito. Ergo, lui ha inconsciamente incamerato, vedendo cartoni animati e film Disney, il concetto (come dice Calvero ormai endogeno) di america=buona=libertà!

Sertes
Inviato: 27/11/2013 21:59  Aggiornato: 27/11/2013 22:05
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Questo link capita proprio a fagiolo, per capire che la propaganda è indipendente dal mezzo, e che esisteva ben prima che Bernays la scoprisse e la dettagliasse:

http://www.upworthy.com/we-have-been-mislead-by-an-erroneous-map-of-the-world-for-500-years?g=4

http://it.wikipedia.org/wiki/Proiezione_di_Peters

Ed ecco la mappa del mondo

http://panfilocastaldi.files.wordpress.com/2012/02/20120227-peters-world-map.jpg

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
ohmygod
Inviato: 28/11/2013 0:58  Aggiornato: 28/11/2013 0:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 16/10/2007
Da:
Inviati: 3652
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
CescoC
Senz'altro, ma continuo a darti per certo che, per quanto tu possa essere intellettualmente "sveglio" e attento, in un prodotto adeguatamente "preparato" ci saranno sempre un'infinità di elementi che sfuggiranno sicuramente alla tua attenzione, eludendo quindi la tua vigilanza e penetrando in profondità. Sicuramente e senza dubbio alcuno. La nostra percezione cosciente non riesce a gestire nella sua interezza un input complesso come gli audiovisivi, neanche lontanamente. È un limite fisiologico.

Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Calvero in ciò trascina Psiche.
Omg trascina in ciò Ignoranza.
Utenza in ciò trascina una delle 3, 2 delle 3, 3 delle 3 il tutto poi definito in quattro terzi da Captcha...e a chi se non a lui? l'ardire dei miei tre quarti lunatici?

Esther rivolta ad Ancilla: lui conosce i termini eppure è ignorante. cosa mi sfugge?
a volte è così dato che Ignoranza per essere tale in quello stato deve rimanere onde non essere manipolabile e il non essere manipolabile è in correlazione con la base innata della propria.
Da ciò l'uomo costruito in contrapposizione all'uomo che si costruisce.

Dugin: continua...
Stramatta: dai lo facciamo a quattro mani...
Dugin: ma...di chi sono quelle altre due mani?
Stramatta: una è di Musica l'altra è di Omonimi e Donnomini.
Dugin: quasi perfetto.

MarGò: under my thumb.
Stramatta: che sfogo eh Margò quello "sfogo" che si avverte quando si indossa i panni di quella sculettante puttana.
Donnomini: but dsl is better
Omonimi: it depend from the manipulation in pollution of letter's order.
Dugin: right.

Non so che ci azzecca con tuo dire CescoC ma io in quel dire mi rivedo dato che il primo quotidiano assurdo commento lo posto senza aver letto commenti in merito.

music-band
Inviato: 28/11/2013 10:40  Aggiornato: 28/11/2013 10:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Buongiorno a tutti,

Date le perplessità sorte nei commenti qui su luogocomune riguardanti l'ultima immagine riferita al signore degli anelli, e data la mia impossibilità a controllare tutte le versioni del film o di ottenere riferimenti più precisi, ho modificato l'articolo togliendo i riferimenti a quel fotogramma e inserendo una nuova chiosa finale che introduce un altro argomento che meritava una trattazione a parte ma che ritengo sia utile e funzionale anche come chiusura a questo articolo.

Ho segnalato le modifiche a Massimo che potete già visionare qui: http://ilporticodipinto.it/content/hollywood-ci-manipola-davvero-il-cervello

Grazie ancora a tutti.

Homero
Inviato: 28/11/2013 15:18  Aggiornato: 28/11/2013 15:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/4/2007
Da:
Inviati: 466
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Da grande amante del Cinema, questo argomento mi sta molto a cuore.

In particolare penso poi all'argomento Disney/Sex...ho sempre pensato ai giochi burloni dei disegnatori e programmatori (mi viene in mente ora la famosa immagine della donna nuda al balcone, sullo sfondo in "Bianca e Bernie"), ma studiando ho scoperto che i "simboli" sono davvero tanti e particolari, con insistenza sulla simbologia fallica.

Qualcuno potrebbe affermare che uno vuole vedere ciò che vuole vedere, e c'è tanta "letteratura" sull'argomento... e in effetti, in alcuni casi, ci sono delle forzature.
D'altronde in altri casi è difficile sostenere questo, poichè le immagini "nascoste" sono talmente evidenti da non poter essere confuse con una macchia di Rorschach.

Pensando a quante persone lavorano per un prodotto Disney o Pixar, mi viene difficile pensare ad un "sistema", ma, come insegna 11/9, bastano poche persone nei punti chiave per scatenare qualcosa.

music-band
Inviato: 28/11/2013 15:55  Aggiornato: 28/11/2013 15:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ciao Homero,

ho lavorato 10 anni alla Walt Disney Italia in qualità di sceneggiatore per la rivista Topolino.

I controlli in redazione erano minuziosi e a livello di pura paranoia. I disegnatori venivano costretti a correggere le tavole spesso per particolari del tutto assurdi; in un'occasione, solo per fare un esempio, venne contestato a un disegnatore che i manici ricurvi degli ombrelli riposti nell'apposito portaombrelli avrebbero potuto ricordare dei falli maschili e di conseguenza vennero fatti cancellare.

Ogni tanto, qualche disegnatore burlone riusciva a far passare qualche scherzo innocente. Però c'è anche da dire che in diverse occasioni, degli autori pescati a inserire qualche tratto nascosto, una volta scoperti sono stati allontanati perdendo il lavoro.

Trasportando il tutto a Hollywood e al cinema, i controlli diventano ancora più minuziosi. Un regista che conosce il suo lavoro e la composizione dell'immagine non ha certe "Sviste". Specialmente, per quanto riguarda la Disney, se pensi alla supervisione di un uomo come Walt Disney che oltre ad essere Massone, era pure un informatore dell'FBI e incaricato ufficialmente di fare propaganda, ti rendi conto, analizzando le sue produzioni che sono scientemente create e che non ci sono simbologie, narrazioni, sequenze di immagini o altro buttate li a caso o per sbaglio.

Delle immagini che ho inserito a fine articolo potrei dirti che il fallo visibile sulla copertina della sirenetta, essendo mimetizzato tra le colonne del palazzo, potrebbe anche essere stato lo scherzo di un grafico. Ma quello enorme che abbraccia mogwly (il corpo di bagheera) al suo risveglio nel libro della giungla non è certo casuale. Così come l'erezione o penetrazione (può essere letta in entrambi i sensi) presente come sequenza animata in un cartone che ha tra le altre cose molte altre simbologie e sequenze chiave al suo interno, non è uno scherzo sfuggito a qualche animatore. E' talmente esplicita e curata che è stata pensata e voluta così.

Homero
Inviato: 28/11/2013 17:08  Aggiornato: 28/11/2013 17:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/4/2007
Da:
Inviati: 466
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Music-band, direi che sei la persona più qualificata per parlare del mondo Disney

Quello che ti chiedo è: perchè? O meglio: perchè immagini sublimali di quel tipo in film per bambini e ragazzi? per questioni di condizionamento mentale, esoterico o altro?

In cuor mio, forse, conosco la risposta, ma mi par di capire che hai studiato e analizzato per anni il sistema simbolico e propagandistico nei mass media...quindi attendo quello che hai da dirmi.

PCornelio
Inviato: 28/11/2013 17:29  Aggiornato: 28/11/2013 17:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Music band, t'è mai venuto il sospetto che tanti paranoici controlli fossero dovuti al fatto che in passato in qualche film tipo la Sirenetta (1989) e il libro della giungla (1967) qualche "sceneggiatore burlone" fosse riuscito ad eludere i controlli ed inserire simboli fallici o scene pornografiche (Bianca e Bernie 1977) e si volesse evitare il ripetersi di tali spiacevoli inconvenienti??

Inoltre, mi spiegate per cortesia quale sarebbe lo scopo che si vuol perseguire inserendo quei simboli in dei cartoni animati? I bambini sanno perfettamente cos'è un pene e non c'è bisogno di suggerirglielo occultamente.... chi pensa il contrario e che bisognerebbe tenere i bambini al sicuro da riferimenti sessuali espliciti e non probabilmente ha qualche problema.
Poi ci sarebbe da discutere anche sull'efficacia di questi presunti messaggi nascosti.. che risultati avrebbero avuto fino ad oggi? Difficile o impossibile dirlo? Ma please....!

trotzkij
Inviato: 28/11/2013 19:16  Aggiornato: 28/11/2013 19:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 18/9/2006
Da:
Inviati: 3704
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
In realtà, l’idea della ricreazione dell’impero turanico ha anche un’importante connessione con Hollywood, dove la CIA ha mantenuto un ufficio di collegamento fin dai tempi della Guerra Fredda, per influenzare i grandi film.


Il piano della CIA “Pan-Turania” per sostituire l'URSS

I complotti non esistono, ... tranne quando ci sono
music-band
Inviato: 28/11/2013 21:04  Aggiornato: 28/11/2013 21:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
PCornelio:

Citazione:
Music band, t'è mai venuto il sospetto che tanti paranoici controlli fossero dovuti al fatto che...

Credevo di aver chiarito il punto, o forse non hai letto ciò che ho scritto.

Ripeto, e per chiarirci in modo grossolano: Se nascondi una piccola ombra in basso a sinistra dello schermo puoi anche eludere i controlli (e non è detto) e far passare uno scherzo (è un esempio grossolano appunto, serve solo a capirsi); ma una sequenza animata con un'erezione in primo piano è stata pensata e pianificata in quel modo e non ha certo ingannato gli addetti ai lavori.

La mole inoltre di questi inserti in "tutta" la produzione Disney rende impossibile di fatto una "casualità". Il fatto che Disney conoscesse bene le tecniche di propaganda e che fosse stato messo sotto contratto per utilizzarle come dimostra il filmato (ma non solo quello) postato ad inizio articolo (che illustra bene quale tipo di conoscenza psicologica e quale maestria nell'usare le tecniche di propaganda aveese Disney), rendono ancora meno plausibile l'azione fortuita o lo scherzo del disegnatore di turno.

Disney come molti altri grandi registi suoi pari, era perfettamente consapevole dei mezzi che aveva a disposizione e delle tecniche per manipolare l'emotività del pubblico. Non c'è nulla di strano, misterioso o complottista in questo. E' sufficiente studiare Cinema, comunicazione di massa e propaganda.

Citazione:
Inoltre, mi spiegate per cortesia quale sarebbe lo scopo che si vuol perseguire inserendo quei simboli in dei cartoni animati? I bambini sanno perfettamente cos'è un pene...

E qui si continua ad equivocare; non ha nessuna importanza ciò che tu o un bambino sai a livello cosciente e razionale. La propaganda non agisce in questi termini. Magari uno studio approfondito degli archetipi maggiori può aiutare. Perchè certi film incontrano un favore internazionale tra il pubblico di tutto il mondo e di culture spesso diverse tra loro?

Per il semplice motivo che vengono utilizzati determinati archetipi a cui tutti siamo sensibili perchè sono inseriti direttamente nel nostro DNA; esattamente come le anguille che nascono qui e conoscono la strada a istinto per affrontare un megaviaggio e tornare a deporre le loro uova nel Mar dei Sargassi. Nessuno sa perchè ma è ovvio che esiste una memoria genetica ormai che le anguille hanno nel loro DNA.

Quando George Lucas scrisse Guerre Stellari, fece manbassa di tutti gli archetipi maggiori presenti in tutte le mitologie dell'uomo.

Nell'articolo ho ben spiegato come ad esempio Spielberg utilizzi la propaganda per manipolare la nostra emotività giocando sulla sottrazione di figura fondamentali come quelle femminili nell'interezza dei loro ruoli.

Il simbolo fallico (ho indicato due link ad approfondimenti ma se ne possono trovare molti altri), è un simbolo antichissimo ed è un vero e proprio archetipo. La nascita stessa dell'universo è rappresentata da una pietra di forma fallica e da un'altra di forma ovale. Non ha importanza che il bambino o l'adulto "veda" coscientemente il pene celato in un'immagine. E' sufficiente che il cervello percepisca quella forma così come anche un simbolo che non necessariamente uno conosce a livello cosciente (o pensi sia un caso se Hitler ha utilizzato simbologia antichissima in grado di evocare potenti emozioni come la svastica?) ed essendo informazioni registrate nel nostro codice genetico noi reagiamo a livello emozionale.

Non è che perchè uno nasconde una donna con le gambe aperte in un fotogramma tu poi vuoi uscire e scoparti una (anche questo mi pareva di aver spiegato nell'articolo). Ma quell'immagine che tu percepisci provoca una "tensione emotiva"; ti predispone in uno stato emotivo più malleabile. La manipolazione di simboli, immagini e stati emotivi (e questa è tanto scuola di cinema quanto scuola di propaganda) agisce sul tuo modo di vedere e interpretare la realtà. Di conseguenza svilupperai delle opinioni. Se tutto questo è manipolato, le tue opinioni saranno manipolate.

Qui non stiamo parlando di illazioni o invenzioni della mia mente. La propaganda è una scienza documentata e se vuoi degli esempi concreti e reali che ormai sono stati svelati e documentati ti rimando ai miei articoli che ho scritto sulla propaganda o ai numerosi libri che puoi trovare sull'argomento. Sia testi di studio per fare propaganda, sia testi per capire cosa ha fatto la propaganda.

Le prime osservazioni dei comportamenti umani e le possibilità della manipolazione occulta risalgono a Gustav Le Bon e furono poi perfezionate da Bernays. Parliamo di fine 800.

Propaganda se la conosci la eviti

Propaganda 11 Settembre e Strategia Militare

Propaganda, tecniche di propaganda di guerra

]L'immagine come arma di controllo emozionale

Se sei interessato, negli articoli, sulle note, sono indicati molti testi fondamentali per iniziare a comprendere queste operazioni.

Homero,

spero di aver risposto anche a te.

PCornelio
Inviato: 28/11/2013 21:36  Aggiornato: 28/11/2013 21:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Da qualunque parte me la mostri, questa faccenda mi pare una minchiata galattica... Ora sostieni che alla base del successo mondiale dei film d'animazione Disney non ci sono ottime sceneggiature, disegni bellissimi, produzione e distribuzione con mezzi d'avanguardia ma.... Dei grossi peni nascosti qua e là nelle inquadrature! Andiamo dai.. Fra l'altro in alcuni casi -es. Baghera- ci vuole un bel lavoro per scovare questi pis... Falli.. Continua a sembrarmi una paranoia, specialmente perché la cosa semplicemente non ha alcun senso, il simbolo del fallo è talmente comune da essere uno degli elementi più importanti dell'inconscio collettivo, oggi tornando dal lavoro pensavo a questa discussione e mi sono messo a contare gli oggetti che vedevo per la strada e che potessero essere assimilati a simbologie falliche, bé, tra lampioni, colonnine, campanili e furgoni Mercedes ho perso il conto. Non può semplicemente darsi che questi presunti simboli siano stati creati per caso oppure inconsciamente dalla penna del disegnatore ad esempio? Tu dici di aver lavorato in Disney per dieci anni... Eppure quei film risalgono almeno agli anni '80, sicuro che anche allora ci fosse tutta questa sensibilità sull'argomento? Non possono davvero essere semplicemente sfuggiti? Come puoi esserne così sicuro?


P.S.
Ricapitolando i miei ricordi d'infanzia riguardo quei film non riesco a scovare nessunissima pulsione sessuale, veramente, tutto tranne quello... Provate a farlo tutti e vediamo che viene fuori.

music-band
Inviato: 28/11/2013 22:36  Aggiornato: 28/11/2013 22:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
PCornelio,

ho perso mezz'ora a risponderti e argomentare per sentirmi dire: Da qualunque parte me la mostri, questa faccenda mi pare una minchiata galattica...

E' ovvio che non ti interessa l'argomento e nemmeno approfondire tutti i riferimenti che ti ho passato.

Edward Bernays, ciò che ha realizzato, la propaganda e tutto ciò che ruota attorno a questo non sono certo mie invenzioni o mie paranoie.

Io non sto vendendo nessun prodotto ne sto predicando alcun dogma di fede.

Per chi vuole studiare il materiale c'è, ovviamente è richiesto tempo e anche un pò di impegno... Per chi vuole tenersi le sue convinzioni senza aver approfondito una virgola perchè ha bisogno delle sue certezze, il problema non si pone.

A me sta bene comunque

PCornelio
Inviato: 29/11/2013 0:20  Aggiornato: 29/11/2013 0:21
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Mi spiace che tu ti sia offeso ma vedi, hai appena scritto che il successo dei film Disney è dovuto a piselloni nascosti contenenti messaggi subliminali, dovevo farti i complimenti per l'intuizione del secolo?
È proprio vero, ciascuno ha le sue convinzioni, ma qual'è la più assurda e irreale fra la mia e la tua?

Per altro non s'è ancora capito a cosa servirebbero, quei messaggi subliminali, e che effetti avrebbero avuto. E non venirmi a dire che il fenomeno è nuovo, non ancora approfondito etc... Ben dieci primavere son passate dalla prima volta che mi sono sbellicato sulle pagine del centro culturale S. Giorgio...

La verità molto probabilmente è che si tratta solo di un mare di paranoie molto, molto elaborate, che non saranno certo irrobustite da citazioni di letteratura scientifica (o pseudo-tale) che non entra nel merito della contesa e nemmeno contempla l'argomento "cazzi giganti nei cartoni animati".

Giano
Inviato: 29/11/2013 0:31  Aggiornato: 29/11/2013 0:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/3/2011
Da:
Inviati: 1424
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Music-band Citazione:
Ma quell'immagine che tu percepisci provoca una "tensione emotiva"; ti predispone in uno stato emotivo più malleabile.

Ciao Music-band, nell' ultima parte dell' articolo, quello dedicato alla Disney, mostri quattro esempi di inserimento di immagini che hanno evidentemente un determinato fine. Due sono immagini statiche, una locandina e una copertina, se non sbaglio, e in questi casi la "tensione emotiva" sembra indirizzata verso il prodotto, cioè il film e il giornale.

La domanda che vorrei farti è collegata alle immagini tratte dalle animazioni. In questi casi, alla luce della per me illuminante tua frase che ho citato, lo scopo dell' immagine dovrebbe essere quello di veicolare un messaggio dopo che sei stato predisposto in uno stato emotivo più malleabile.

Vengo alla domanda, finalmente: l' immagine in questi casi è seguita da un messaggio preciso, che coglie lo stato d'animo nell'immediato oppure viene creato uno stato d'animo continuativo con varie immagini in modo da condizionare tutta la visione del film e il suo messaggio generale?
Per essere più chiaro, sai ad esempio cosa succede subito dopo che la pantera viene fatta diventare un pene?
Ti fanno abbassare la guardia e subito parte un cazzotto oppure ti lavorano ai fianchi?
Bell' articolo come sempre.

captcha
Inviato: 29/11/2013 1:22  Aggiornato: 29/11/2013 1:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/3/2010
Da:
Inviati: 832
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
I bambini sanno perfettamente cos'è un pene e non c'è bisogno di suggerirglielo occultamente.... chi pensa il contrario e che bisognerebbe tenere i bambini al sicuro da riferimenti sessuali espliciti e non probabilmente ha qualche problema.

Anche Hollywood in certi casi è impotente: per manipolarlo deve prima esserci.

Calvero
Inviato: 29/11/2013 2:51  Aggiornato: 29/11/2013 2:51
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Per altro non s'è ancora capito a cosa servirebbero, quei messaggi subliminali, e che effetti avrebbero avuto.


Uno lo si potrebbe nominare "effetto PCornelio", ad esempio.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
PCornelio
Inviato: 29/11/2013 8:27  Aggiornato: 29/11/2013 8:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Per essere più chiaro, sai ad esempio cosa succede subito dopo che la pantera viene fatta diventare un pene?
Ti fanno abbassare la guardia e subito parte un cazzotto oppure ti lavorano ai fianchi?


Posso salvarla?

fefochip
Inviato: 29/11/2013 9:00  Aggiornato: 29/11/2013 9:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Per essere più chiaro, sai ad esempio cosa succede subito dopo che la pantera viene fatta diventare un pene?
Ti fanno abbassare la guardia e subito parte un cazzotto oppure ti lavorano ai fianchi?


da quello che ho capito fin ora succede una cosa molto semplice.


si parte dall'idea che un cazzo lo riconoscono tutti anche i bambini a un certo livello , forse come si è detto a livello di "memoria genetica".

il cazzo è indubbiamente un simbolo di sesso.

il sesso piace a tutti o comunque è una cosa intorno alla quale tutto ruota , basti pensare alla sola continuazione del genere umano(e basterebbe solo questo).

quindi si potrebbe affermare che piu cazzi metti e piu evochi sesso e quindi piu facilmente il film piacerà in base a questi stimoli archetipici.

quindi che si fa per far avere "successo" a una pellicola?uno inserisce un bel cazzo, o piu di uno (sò cazzi )

in questo modo la pellicola avrà un successo indotto non tanto dall'opera in se ma dagli stimoli che porta con se. un po come aggiungere zozzerie a un cibo per farlo sembrare piu buono di quello che è.

ma a quel punto gli autori riescono a a veicolare il messaggio che vogliono di ben altra natura. (propaganda anti araba ,pro israeliana , ecc, ecc)

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Giano
Inviato: 29/11/2013 9:09  Aggiornato: 29/11/2013 9:09
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/3/2011
Da:
Inviati: 1424
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
PCornelio Citazione:
Posso salvarla?


Certamente. La comicità involontaria è un dono del Signore, non potrei mai interferire.
Anzi, guarda, ti faccio anche una dedica:

"Per essere più chiaro, sai ad esempio cosa succede subito dopo che la pantera viene fatta diventare un pene?
Ti fanno abbassare la guardia e subito parte un cazzotto oppure ti lavorano ai fianchi?"

Al piccolo PCornelio, con affetto.
Luca.

music-band
Inviato: 29/11/2013 9:13  Aggiornato: 29/11/2013 9:13
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
PCornelio

Citazione:
Mi spiace che tu ti sia offeso ma vedi...

Non mi sono offeso, figurati, solo non mi piace essere preso per il culo; o ci si confronta sugli argomenti, o parliamo di fuffa. Se tu sostieni che le mie argomentazioni sono fuffa senza rispondere ad esse perchè nemmeno sai di che stai parlando dato che non approfondisci l'argomento "propaganda" o tutti i riferimenti e le fonti che ti passo, che ci parliamo a fare? Posso soltanto dirti: Ok, PCornelio, sono tutte minchiate, buona vita e divertiti nel tuo mondo incantato.

Citazione:
...hai appena scritto che il successo dei film Disney è dovuto a piselloni nascosti contenenti messaggi subliminali, dovevo farti i complimenti per l'intuizione del secolo?

Non ho mai scritto nulla del genere e non ho mai chiesto i complimenti a nessuno, ciò che chiedo è di argomentare quando si fanno delle accuse o delle affermazioni, esattamente come argomento io quando scrivo qualcosa.

Citazione:
È proprio vero, ciascuno ha le sue convinzioni, ma qual'è la più assurda e irreale fra la mia e la tua?

Quali sarebbero le "mie convinzioni irreali?" Ciò che affermo è sempre argomentato e mi premuro di inserire fonti e riferimenti bibliografici.

Citazione:
...Per altro non s'è ancora capito a cosa servirebbero, quei messaggi subliminali...

In realtà si è ben capito e documentato da molti anni dato che, oltre ad essere chiaramente esplicato nei testi dedicati agli addetti ai lavori o in quelli esposti dagli analisti di marketing e strategia della comunicazione di massa, esiste una completa documentazione anche su tutte quelle operazioni ormai rivelate e riconosciute come tali e sugli effetti ottenuti sul pubblico.
Per tornare in tema, immagini e suggerimenti a sfondo sessuale sono usati in modo massiccio nella pubblicità fin dagli anni 50, sia in modo esplicito che subliminale e questa non è appunto la scoperta del secolo nè tantomeno una paranoia.

Citazione:
Ben dieci primavere son passate dalla prima volta che mi sono sbellicato sulle pagine del centro culturale S. Giorgio...

Il centro culturale S.Giorgio, ha semplicemente fatto un lavoro di catagolazione ascrivendo tutto a satana o alla spectre. Questo è ciò che accade quando ci si trova davanti a gente mossa da dogmi di fede. Che io sappia il Centro S.Giorgio non è in grado di argomentare minimamente le cose che espone nè ci ha mai provato perchè per loro è sufficiente affermare che esiste satana.

Citazione:
La verità molto probabilmente è che si tratta solo di un mare di paranoie molto, molto elaborate, che non saranno certo irrobustite da citazioni di letteratura scientifica (o pseudo-tale) che non entra nel merito della contesa...


Paranoie elaborate, pseudo-scienza, etc. Hai un bel repertorio ma argomenti zero; tenti però con le tue illazioni di sostenere che sono i miei scritti ad avere: argomenti zero, e questo è scorretto

Citazione:
...e nemmeno contempla l'argomento "cazzi giganti nei cartoni animati

L'argomento: simbolo fallico nei cartoni animati va relazionato, come ho già detto, in due modi: Casualità/Scopi.

Casualità: Non si tratta di eventi sporadici; la produzione Disney ha una mole impressionante non soltanto di simbologie falliche ma di simbologie e riferimenti alla sessualità oltre che a molte simbologie e allegorie di carattere esoterico.

La quantità di questi riferimenti ne escludono la casualità. Il fatto inoltre che Walt Disney abbia prestato la sua opera per operazioni di propaganda governativa dimostra la sua conoscenza e l'uso di certe tecniche. Il fatto inoltre che Disney fosse un massone, può giustificare l'inserimento di molte allegorie, simboli e miti nei suoi lavori.

Scopi: Gli scopi vanno individuati analizzando la singola opera perchè un prodotto cinematografico racconta e crea stati emotivi attraverso varie tecniche: il linguaggio e la composizione dell'immagine, il montaggio, la sceneggiatura, la musica, gli efetti sonori. Non ha alcun senso deire cose come: a che servono i cazzi enormi nei cartoni Disney.

Ogni opera è un argomento a se, viene prodotta con una sua logica e quindi andrebbe analizzata e soltanto successivamente relazionata con le altre opere.

Nella chiusura del mio articolo faccio notare che: 1) Freud ha prodotto scritti rilevanti sulla sessualità infantile, 2) Bernays era nipote di Freud (se non sai chi è e cosa ha realizzato bernays, prima di sparare cose a caso ti suggerisco di approfondire), 3) Walt Disney ha utilizzato il mezzo cinematografico per fare propaganda dimostrando di conoscerne a fondo le tecniche.

Lo scopo dell'articolo non è quello di spiegare cosa ci stanno a fare i cazzi nei cartoni animati (per usare le tue semplificazioni) ma è quello di evidenziare come il media cinematografico sia stato usato in passato e oggi come veicolo propagandistico.

E qui chiudo, se sei interessato ad approfondire, ritengo di averti dato molti spunti e riferimenti, se invece vuoi soltanto provocare ti lascio continuare da solo.

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Per Giano

Citazione:
Vengo alla domanda, finalmente: l' immagine in questi casi è seguita da un messaggio preciso, che coglie lo stato d'animo nell'immediato oppure viene creato uno stato d'animo continuativo con varie immagini in modo da condizionare tutta la visione del film e il suo messaggio generale? Per essere più chiaro, sai ad esempio cosa succede subito dopo che la pantera viene fatta diventare un pene? Ti fanno abbassare la guardia e subito parte un cazzotto oppure ti lavorano ai fianchi?


Ciao Giano,
Come ho detto più sopra il film va analizato nella sua interezza. Mentre un'immagine statica è centrata sulla capacità di creare un'emozione più o meno forte, di far sorgere una serie di interrogativi che verrano poi elaborati dall'emozione che quella stessa immagine ci ha creato, vedi ad esempio l'articolo: L'immagine come arma di controllo emozionale che mostra alcuni esempi chiari in questo senso (Belsen 92, il soldato morente, l'edicolante afflitto etc.), il film ha a disposizione "una sequenza di immagini", il montaggio, la musica, i suoni.

Ad esempio, se parliamo di operazione propagandistica dobbiamo vedere quali sono gli obiettivi generali. Ti faccio un esempio piuttosto chiaro:

Per anni i western americani ci hanno mostrato l'immagine del cowboy come l'immagine dell'america civile, libera, proggredita, giusta mentre l'indiano rappresentava il male, la barbarie, la paura etc.

Espressioni come: arriva la cavalleria o arrivano i nostri sono state assimilate nell'immaginario comune trasformandosi in definizione di ciò che è buono o giusto.

Poi sono arrivati i film e i libri che hanno denunciato una storia diversa; hanno mostrato la dignità del popolo pellerossa, hanno mostrato la barbarie dell'uomo bianco, e hanno rimesso ordine nella storia.

Ma nell'immaginario comune, anche se apparentemente giustizia è stata fatta, cosa è rimasto?

Arrivano i nostri e arriva la cavalleria. Questi concetti sono ancora prepotentemente radicati nel pubblico. Sei antiamericano? Sei Comunista? E via dicendo. L'America è ancora L'America cos' come ci hanno insegnato a vederla; non la terra dei nativi, ma quella dei macchinoni, del rock N roll, dei Fonzie etc.

Disney ad esempio racconta favole, ma non le racconta come dovrebbe, rispettando cioè l'originale; decide di stravolgerle; ad esempio nella sirenetta toglie la morte della protagonista presente nell'originale e ci inserisce un lieto fine e un matrimonio. Il matrimonio così come è mostrato cosa simboleggia? La nostra cultura occidentale, il modello di famiglia che abbiamo, la nostra appartenenza cristiana.

Nel re leone invece un argomento fortemente simbolico come la morte del padre viene afrontato. Quindi non si toglie la morte per non spaventare i bambini; si usa o non si usa a seconda dei messaggi che si vogliono veicolare. Sarebbe certamente interessante proporre un'analisi approfondita dei vari prodotti Disneyani per capire di volta in volta i messaggi che vengono veicolati.

A questo proposito, in un film esplicitamente di propaganda come quello antinazista proposto all'inizio dell'articolo, osserva come Disney gioca con forti immagini simboliche riguardanti la morte e la famiglia. Guarda come dispone le imagini in sequenza, le inquadrature e i simboli che utilizza. Quello è davvero inquietante dal punto di vista emotivo e dimostra tutta la preparazione della produzione nel costruire un messaggio attraverso simboli e archetipi.

PCornelio
Inviato: 29/11/2013 9:44  Aggiornato: 29/11/2013 9:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Citazione:
...hai appena scritto che il successo dei film Disney è dovuto a piselloni nascosti contenenti messaggi subliminali, dovevo farti i complimenti per l'intuizione del secolo?

Non ho mai scritto nulla del genere


Citazione:
Perchè certi film incontrano un favore internazionale tra il pubblico di tutto il mondo e di culture spesso diverse tra loro?
Per il semplice motivo che vengono utilizzati determinati archetipi a cui tutti siamo sensibili perchè sono inseriti direttamente nel nostro DNA [...]

Il simbolo fallico (ho indicato due link ad approfondimenti ma se ne possono trovare molti altri), è un simbolo antichissimo ed è un vero e proprio archetipo.




Per quanto riguarda il resto:

Citazione:
Nella chiusura del mio articolo faccio notare che: 1) Freud ha prodotto scritti rilevanti sulla sessualità infantile, 2) Bernays era nipote di Freud (se non sai chi è e cosa ha realizzato bernays, prima di sparare cose a caso ti suggerisco di approfondire), 3) Walt Disney ha utilizzato il mezzo cinematografico per fare propaganda dimostrando di conoscerne a fondo le tecniche.


Torno a ripetere che accostare i nomi di Freud & famiglia alla tua tesi non la rende più valida per irraggiamento.
Walt Disney ha utilizzato il mezzo cinematografico per fare propaganda, esplicitamente e non utilizzando strategie occulte, education to death è assolutamente esplicito negli scopi e nei mezzi!

Io non dico affatto che il cinema non contenga alcun messaggio propagandistico, quello che contesto a te e agli altri è l'idea che tali messaggi vengano presentati in forma occulta, nascosti dietro simboli fallici o presunti tali, che possano agire in modo inconscio sull'emotività dello spettatore, e che esistano organizzazioni segrete che agiscano in un generico "dietro le quinte" per inserire nelle pellicole di maggior successo scene e simboli esoterici/occulti etc. etc.

Qui si è arrivati a sostenere due cose che trovo rispettivamente assurde e aberranti:

1. Che il successo di un film si spiega con la quantità di simboli/messaggi occulti che contenga, e non dalla qualità dell'opera nel suo complesso: ridicolo.

2. Che tutti veniamo costantemente influenzati contro la nostra volontà. Io non vengo influenzato da un bel niente, quando guardo un film sono sempre perfettamente sveglio e cosciente delle emozioni che sto provando, in più d'un caso mi è capitato di non condividere il messaggio trasmesso da certe opere più o meno mainstream. Se spegnete il vostro senso critico quando vi sedete al cinema... non date la colpa ai peni giganti.

Per altro secondo il ragionamento di cui al punto 1. i film di Jodorowski dovrebbero aver ottenuto un successo stratosferico ed incassi miliardari vista la mole di simboli esoterici/archetipici etc. etc. che contengono.

PCornelio
Inviato: 29/11/2013 9:51  Aggiornato: 29/11/2013 9:51
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/11/2013
Da:
Inviati: 285
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Disney ad esempio racconta favole, ma non le racconta come dovrebbe, rispettando cioè l'originale; decide di stravolgerle; ad esempio nella sirenetta toglie la morte della protagonista presente nell'originale e ci inserisce un lieto fine e un matrimonio. Il matrimonio così come è mostrato cosa simboleggia? La nostra cultura occidentale, il modello di famiglia che abbiamo, la nostra appartenenza cristiana.


Certamente, ma credi che lo faccia per propagandare la nostra "appartenenza cristiana"? A parte il fatto che ci si sposa un po' in tutte le religioni, è assolutamente ovvio che gli stravolgimenti rispetto alle storie originali sono realizzati allo scopo di aumentare il successo di un prodotto che, in fin dei conti, è squisitamente commerciale.

Ah, poi c'è una cosa che non mi torna nel tuo modo di esprimerti.. parli di "Disney" come se Walt Disney avesse diretto personalmente la produzione tutti i film di cui si è parlato finora.. lo sai vero che è morto nel 1966? E che finora abbiamo parlato soltanto di film usciti dal 1967 ad oggi?

Homero
Inviato: 29/11/2013 10:03  Aggiornato: 29/11/2013 10:03
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/4/2007
Da:
Inviati: 466
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Per quanto mi riguarda, ti ringrazio Music-band (Federico).

Approfondirò il tema, così, a differenza di altri, potrò scrivere/parlare con cognizione di causa.

Sertes
Inviato: 29/11/2013 10:19  Aggiornato: 29/11/2013 10:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/6/2006
Da: Bologna
Inviati: 9236
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Io sono arrivato allo studio della propaganda da una direzione diversa, e trovo gli articoli e gli interventi di Music-band molto ma molto utili.

In ogni caso posso solo confermare "Che tutti veniamo costantemente influenzati contro la nostra volontà", dall'effetto gregge (quindi dall'esempio altrui), dalla ripetizione del messaggio, dallo stravolgimento dei valori, dalla tecnica di normalizzazione di qualcosa di brutto, dall'appopriazione di valori positivi come la democrazia ove la democrazia in realtà non c'è, insomma da tutta una serie di tecniche di propaganda che sono addirittura strategie: strategie a lungo termine che si sono inserite così in profondità nel tessuto sociale ed economico in cui viviamo che non le vediamo più.

Nell'era dell'informazione l'ignoranza è una scelta. Di più: è una colpa.

Quando dici le cose come stanno, stai sulle palle a tanta gente
Giano
Inviato: 29/11/2013 10:29  Aggiornato: 29/11/2013 10:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 18/3/2011
Da:
Inviati: 1424
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Music-band Citazione:
Sarebbe certamente interessante proporre un'analisi approfondita dei vari prodotti Disneyani per capire di volta in volta i messaggi che vengono veicolati.

Oh si, sarebbe interessantissimo.
Grazie per la risposta Music-band, sempre gentile.

Fefo non fare battutacce.

music-band
Inviato: 29/11/2013 10:43  Aggiornato: 29/11/2013 10:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
PCornelio,

ci fai o ci sei? Dopo questa ultima tua uscita mi chiedo a che gioco stai giocando.

Se sai leggere l'Italiano hai capito il senso del ragionamento che ho fatto sugli archetipi portando anche l'esempio di Guerre Stellari (o il signore degli anelli se vuoi, ci sono gli stessi principi di fondo).
Che io abbia detto che i film hanno successo per i cazzi sono soltanto tue distorsioni e a questo punto mi chiedo quanto in buona fede.

Inoltre:

Citazione:
Torno a ripetere che accostare i nomi di Freud & famiglia alla tua tesi non la rende più valida per irraggiamento.

Io non accosto Freud alle mie tesi. Che Edward Bernays abbia utilizzato gli studi di Freud combinandoli con quelli di Gustav Le Bon (solo per fare un esempio) al fine di sviluppare nuove tecniche di manipolazione occulta non è una mia tesi, non è un segreto, non è un'illazione.
Bernays ha inoltre dimostrato ripetutamente come le sue tecniche possano essere applicate con successo. Tutto questo è documentato ed è tutt'ora materia di studio. I libri, la cronaca, le relazioni e gli studi più importanti prodotti stanno tutti nelle note ai miei articoli, piantala quindi di sparare sentenze o accuse a caso perchè altrimenti devo dedurre che il tuo interesse è semplicemente quello di provocare.

Citazione:
Walt Disney ha utilizzato il mezzo cinematografico per fare propaganda, esplicitamente e non utilizzando strategie occulte, education to death è assolutamente esplicito negli scopi e nei mezzi!

Education to death è assolutamenteb esplicito negli scopi ma utilizza una forte manipolazione simbolica applicando tutte le tecniche prodotte da Bernays, Le Bon, Lippman etc.

Citazione:
quello che contesto a te e agli altri è l'idea che tali messaggi vengano presentati in forma occulta...che possano agire in modo inconscio sull'emotività dello spettatore...

Questa contestazione non argomentata lascia il tempo che trova perchè ci sono molteplici operazioni di propaganda occulta che sono state ormai svelate e riconosciute come tali e che di conseguenza dimostrano il contrario. A questo proposito, oltre a tutta la storia delle imprese di Bernays che sono ben documentate suggerisco (solo a titolo di esempio) alcuni studi degli analisti ed esperti di propaganda e strategie comunicative:

Matteo Rampin: Tecniche di controllo mentale, analisi e contromisure.

Vance Packard: I persuasori occulti

Rampton & Stauber: Fidati! Gli esperti siamo noi

Rampton & Stauber: Vendere La Guerra

Massimo Chiais: Armi di disinformazione di massa

Massimo Ragnedda: Comunicazione e propaganda: il ruolo dei media nella formazione dell'opinione pubblica

Guy Durandin: Il grande imbroglio: Propaganda e pubblicità

Willhelm Reich: Psicologia di massa del fascismo:

Edward Bernays: Propaganda, della manipolazione dell'opinione pubblica in democrazia

Gustav Le Bon: Psicologia delle folle

Citazione:
...e che esistano organizzazioni segrete...

Io non ho mai parlato di Organizzazioni segrete e qui dimostri tutta la tua malafede nel tuo tentativo di associarmi a tutta quella paccottiglia di cretinate che vengono spacciate senza alcuna argomentazione in giro per la rete.

Il ruolo di personaggi come Bernays è ben conosciuto anche se tuttavia come egli stesso ammette, i personaggi che manipolano i gusti e le opinioni della gente rappresentano un governo invisibile che di fatto dirige il paese (da propaganda 1929)
e non certo perchè ci siano chissà che misteri sotto o delle sette segrete che non centrano nulla con quello di cui stiamo dibattendo.

Citazione:
Che il successo di un film si spiega con la quantità di simboli/messaggi occulti che contenga, e non dalla qualità dell'opera nel suo complesso

Io non ho mai affermato questo, ho detto che ci sono pellicole che contengono tutta una serie di archetipi maggiori che sono propri di tutte le culture e che sono di conseguenza in grado di travalicare religioni o ideologie e per questo vengono recepiti con favore da culture diverse.

Ho fatto un esempio con guerre stellari ma posso fartene un'altro, ad esempio con il film "Ricomincio da Capo" di Harold Ramis e a questo proposito è interessante ascoltare le dichiarazion dello stesso regista quando racconta di come è stato contattato da diverse organizzazioni religiose, da persone appartenenti a diversissime culture e paesi e come tutti abbiamo elogiato la sua opera trovando nei significati del film ognuno il proprio senso di appartenenza che evidentemente nonostante la diversa religione o cultura risultava a livello profondo ed emotivo uguale per tutti.

Citazione:
Che tutti veniamo costantemente influenzati contro la nostra volontà. Io non vengo influenzato da un bel niente

Se ne sei convinto tu a me sta bene.

Ciao.

Calvero
Inviato: 29/11/2013 10:52  Aggiornato: 29/11/2013 10:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Io non vengo influenzato da un bel niente


CVD .... scritto due giorni fa ...


...si salda nella nostra PSICHE poichè è MORALE l'informazione che viene veicolata dall'immagine, cioè significativa attraverso dei retaggi già precedentemente assodati da noi come genuini...

... quindi ci affezioneremo, poiché è parte integrante del nostro protocollo di preservazione della specie appartenere a ciò che per noi è cosa buona, poiché è un atto di tutela nei nostri stessi confronti.

Perché si dice, ad esempio: - "sei caduto in suo potere!" (?) ... perché appunto non si cade in Potere di qualcuno se non attraverso il sentirsi di appartenere a una forza in origine esogena.



Il potere del potere

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
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Inviato: 29/11/2013 13:28  Aggiornato: 29/11/2013 13:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/3/2010
Da:
Inviati: 832
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Io non vengo influenzato da un bel niente

"Insomma, sono davvero idiota! Come ve lo devo dire?"

gparsifal
Inviato: 29/11/2013 14:49  Aggiornato: 29/11/2013 14:49
So tutto
Iscritto: 27/11/2008
Da:
Inviati: 29
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Sembrerà stupido, ma il dubbio sull'11 settembre mi venne a poche ore dopo l'accaduto pensando proprio ai film.
Quello che mi chiesi fu "se fosse stato un film lo avrei reputato credibile? O era una serie di "panzanate" alla Mission Impossible?"
Fu questo dubbio che mi fece mettere alla ricerca di notizie.
La sensazione che ebbi, insomma, è che se fosse stato un film mi sarebbe sembrato troppo inverosimile...

infosauro
Inviato: 29/11/2013 15:25  Aggiornato: 29/11/2013 15:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
[...]Ho fatto un esempio con guerre stellari ma posso fartene un'altro, ad esempio con il film "Ricomincio da Capo" di Harold Ramis e a questo proposito è interessante ascoltare le dichiarazion dello stesso regista quando racconta di come è stato contattato da diverse organizzazioni religiose, da persone appartenenti a diversissime culture e paesi e come tutti abbiamo elogiato la sua opera trovando nei significati del film ognuno il proprio senso di appartenenza che evidentemente nonostante la diversa religione o cultura risultava a livello profondo ed emotivo uguale per tutti.[...]

Quindi puoi venderlo un po' a tutti, giusto?

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
f_z
Inviato: 29/11/2013 15:54  Aggiornato: 29/11/2013 15:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Autore: CescoC Inviato: 27/11/2013 20:01:58

Senz'altro, ma continuo a darti per certo che, per quanto tu possa essere intellettualmente "sveglio" e attento, in un prodotto adeguatamente "preparato" ci saranno sempre un'infinità di elementi che sfuggiranno sicuramente alla tua attenzione, eludendo quindi la tua vigilanza e penetrando in profondità.


Sicuramente: non e' che penso di essere diventato "impermeabile"!
Mi rendo conto di vere la "guardia alta" rispetto ad alcuni argomenti, mentre per altri argomenti il condizionamento sicuramente funziona ancora eccome.

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Pyter
Inviato: 29/11/2013 16:29  Aggiornato: 29/11/2013 16:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Il segreto di PCornelio è che ogni anno, puntualmente, in questo periodo, fa il vaccino.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Slobbysta
Inviato: 29/11/2013 17:31  Aggiornato: 29/11/2013 17:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/7/2013
Da:
Inviati: 2227
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ne più ne meno che credere ad un finto orgasmo....la tela del ragno esiste da prima di Hollywood!

alroc
Inviato: 29/11/2013 18:54  Aggiornato: 29/11/2013 18:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/12/2011
Da:
Inviati: 664
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Disney come molti altri grandi registi suoi pari, era perfettamente consapevole dei mezzi che aveva a disposizione e delle tecniche per manipolare l'emotività del pubblico. Non c'è nulla di strano, misterioso o complottista in questo. E' sufficiente studiare Cinema, comunicazione di massa e propaganda.


Vorrei partire da questa affermazione per aggiungere un esempio evidente di manipolazione negli ultimi film della Disney con eroine piuttosto combattive, armate di un'aggressività che mancava nell'immaginario precedente.

Sembrerebbe quasi che la figura femminile venga resa più "virile" per incarnare un nuovo tipo di donna, un nuovo "genere" che possa influenzare le future adolescenti.

In una società futura potrebbe stratificarsi l'inconsapevole impulso delle donne ad autodeterminarsi senza il bisogno degli altri. Figure del genere prevederebbero generazioni di super donne combattive e totalmente autonome dal genere maschile, in sostanza un neofemminismo. Se poi a questo si aggiunge una spinta più o meno velata all'omosessualità, il gioco è fatto. In futuro l'identità sessuale potrebbe essere compromessa tramite martellamenti progressivi che innescherebbero un massivo orientamento verso monadi sessuali che non comunicano più.

Il rapporto maschio-femmina diventerebbe una condizione obsoleta e inutile. La donna diventerebbe un femmineo virile per nulla accostabile alla sua identità originaria. L'uomo in questo contesto non troverebbe più la parte mancante di sè, perché la donna sarebbe simile a lui. Il maschio non entrerebbe più in contatto con quella controparte gentile e morbida a cui fare riferimento per apprendere il contenuto femminile dell'esistenza.

Forse guardo troppo avanti o mi faccio troppi film!

Pyter
Inviato: 29/11/2013 19:34  Aggiornato: 29/11/2013 19:34
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Sembrerebbe quasi che la figura femminile venga resa più "virile" per incarnare un nuovo tipo di donna, un nuovo "genere" che possa influenzare le future adolescenti.

Basta vedere uno degli ultimi usciti, John Carter.

Per imporre una volitiva e virile figura femminile hanno dovuto saccheggiare il libro di Burroughs.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
zeppelin
Inviato: 29/11/2013 19:39  Aggiornato: 29/11/2013 19:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 26/9/2013
Da: L'Ape Raria
Inviati: 690
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Stando a quest'articolo chi ha prodotto Fight Club non era certo un ingenuo...


Le confessioni del produttore di Pretty Woman: “Io, spia per Israele”
Arnon Milchan ammette in Tv: «Lo ammetto, ero nel Mossad. Non mi pento, l’ho fatto per il Paese»

Sergio Leone, che era un gran raccontatore, e che non permetteva quasi mai alla realtà di interferire con le belle storie, diceva di avere incontrato per caso Arnon Milchan, il produttore israeliano che gli permise di realizzare il film della sua vita, «C’era una volta in America», sulla terrazza di un hotel di Cannes, nei giorni del festival del 1980. «Ci veniva ogni anno, nella speranza di incontrarmi», aggiungeva poi.
Ma Milchan, 68 anni, produttore di 120 film, quarto uomo più ricco di Israele (secondo «Forbes» vale 4,2 miliardi di dollari), ex studente della London School of Economics, ex calciatore ed ex scienziato, amante delle scommesse forti, delle auto veloci e della bella vita («Solo la storia delle auto non è vera», ci tiene a precisare), non ha alcun bisogno di essere romanzato. Soprattutto ora che ha detto pubblicamente, dopo infinite chiacchiere, insinuazioni e leggende metropolitane, di essere stato «per anni» un agente segreto israeliano.

Nel 2011, i giornalisti Meir Doron e Joseph Gelman avevano pubblicato il libro « Confindential» (sottotitolo: Vita di Arnon Milchan, l’agente segreto che si è trasformato in un tycoon di Hollywood), ma mai, finora, Milchan aveva ammesso di aver lavorato per il Mossad. Lunedì sera, nella trasmissione «Uvda» del secondo canale israeliano, l’ha fatto. «Potete immaginare cosa significa quando hai poco più di vent’anni e il tuo Paese ti chiede di essere James Bond? Wow! Azione vera! È stato bellissimo», ha detto.

Politicamente vicino a Shimon Peres, il giovane Milchan tra gli Anni 60 e 70 fa affari negli Stati Uniti con l’azienda di fertilizzanti di famiglia e contribuisce allo sviluppo del misterioso rettore nucleare di Dimona con l’agenzia segreta Lakam (Ufficio delle relazioni scientifiche). Negli Anni 70 acquista per Israele elicotteri, missili e altri armamenti per milioni di dollari, e - ha garantito in tv - non trattiene per sé neppure un centesimo delle provvigioni. Arriva a guidare 30 società in 17 Paesi del mondo, e intorno alla metà degli Anni Ottanta, proprio quando finalmente esce «C’era una volta in America», che è tuttora il suo film prediletto, viene coinvolto in un traffico di interruttori per ordigni nucleari passati illegalmente in Israele. Il caso scoppia nel 1985, quando un’azienda di Milchan, la Milco, viene scoperta a trafficare in queste valvole a gas che possono innescare bombe atomiche, e il suo presidente (Richard Kelly Smith) fugge in Spagna, dove sarà arrestato solo nel 2001.

Nel 1986 negli Usa viene fermata la spia israeliana Jonathan Pollard e in Israele sciolta l’agenzia Lakam, ma niente sembra poter rallentare l’ascesa di Milchan, almeno per quanto riguarda il cinema. Dopo il film di Leone, un successo in tutto il mondo ma non in America, dove la Warner Bros lo distribuisce in una versione tagliata e rimontata da cui Leone non si riavrà più (morirà cinque anni dopo per un attacco di cuore) e che per Milchan è una ferita ancora aperta, inanella uno dopo l’altro «Brazil», «La guerra dei Roses», «Pretty Woman», «Nei panni di una bionda», «JFK - Un caso ancora aperto», «Un giorno di ordinaria follia», la serie di «Free Willy», «Sei gradi di separazione», «Il cliente», «Natural Born Killers», «Heat», «L.A. Confidential», «L’avvocato del diavolo», «Fight Club», solo per fermarsi al 2000.

«Sapete - ha raccontato Milchan l’altra sera in tv - alla gente di Hollywood non piace l’idea di avere a che fare con un mercante d’armi, per cui a ogni incontro dovevo sprecare mezz’ora per spiegare che non era quello il mio vero lavoro. Se solo avessero saputo quante volte ho rischiato la vita... Avrei dovuto dire, semplicemente: pensate quello che volete, lo faccio per il mio Paese e sono fiero di quello che faccio».

Tra le rivelazioni più sorprendenti di Milchan c’è anche quella che il regista Sydney Pollack (ha firmato, tra i tanti, «Tootsie» e «La mia Africa»), morto nel 2008, era suo socio in più d’una società: «Sapeva tutto - ha spiegato - e di volta in volta doveva decidere se ci stava oppure no. Ha detto molti no, ma anche molti sì».

Milchan ha poi ammesso di avere anche usato una star del cinema, di cui non ha fatto il nome, per convincere lo scienziato americano Arthur Biehl a lavorare per lui: «L’ho invitato a casa di questo grande attore dicendogli che aveva bisogno di una consulenza per il suo prossimo film. Non c’è nessuno in California che possa resistere al fascino di una star di Hollywood».

Sa bene di cosa parla, la passione per il cinema l’ha provata sulla sua pelle: «Se lo fai per i soldi - ha detto - hai sbagliato mestiere». L’ha provata, certamente, a quel festival di Cannes di tanti anni fa: «Ho visto Leone sulla terrazza del Carlton, mi sono avvicinato e mi sono presentato. “È un onore per me incontrarla”, gli ho detto, e gli ho chiesto: “A cosa sta lavorando?”. E lui ha cominciato a raccontarmi il suo film, che definì una saga americana, scena per scena, battuta per battuta, dettaglio per dettaglio, spiegando ogni movimento di camera. Dopo quattro ore di questo racconto, il sole era già sceso dietro il mare, mi ha chiesto solo: “Sarebbe disposto a mettere i soldi per fare questo film?” Gli ho risposto solo: sì, quanto serve? “Ventidue milioni di dollari”. Era tutto ciò che avevo ma non ho esitato un istante, su “C’era una volta in America” ho scommesso tutta la mia vita».

http://www.lastampa.it/2013/11/27/societa/le-confessioni-del-produttore-di-pretty-woman-io-spia-per-israele-AwJX2RWg0O8Y6IjB8qZ0IO/pagina.html

Con alleati come Obama, non hai bisogno di nemici.
doktorenko
Inviato: 29/11/2013 19:41  Aggiornato: 29/11/2013 19:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 7/8/2009
Da:
Inviati: 2332
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
http://youtu.be/v1FmE2t9Y_I

Io mi chiedo invece come questo film possa aver passato la censura materialista sovietica, l`opera in se` e questo pezzo in particolare, per la presenza di inserti subliminali metafisici.

Vediamo se li scoprite, alla prima visione a me erano sfuggiti.

alroc
Inviato: 29/11/2013 20:02  Aggiornato: 29/11/2013 20:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/12/2011
Da:
Inviati: 664
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
@Pyter, ancheHunger games è un palese esempio di "eroina".

Il cooprotagonista della storia è un attore dalle fattezze adolescenziali rispetto alla protagonista, fisicamente più basso di lei, sia nel primo che nel secondo film si ferisce ed è poco utile nei combattimenti. Lei invece è una Robin Hood in gonnella simbolo della rivolta. Alla fine del film l'emblema che indica la protagonista che è una spilla d'oro un uccello, la ghiandaia imitatrice. Inizialmente l'uccellino è di profilo, ma alla fine si mette frontalmente come un'aquila con le ali aperte...ricorda qualcosa?

Senza nulla togliere alle donne combattive, anzi. Io per prima mi ritengo abbastanza consapevole della forza emotiva e intellettiva che possiedo, ma il messaggio che trapela in questi contesti filmici è facilmente travisabile.

Il principio dell'esistenza in chiave femminile non può essere ridotto a una neoguerriera paladina della "libertà autoreferenziale".

Il lato femminile è una controparte diversa e complementare del lato maschile e solo nell'unione di entrambi si compie una vera integrazione. Scimmiottare le abilità militari dell'uomo non è un passo avanti per l'evoluzione umana, credo.

Pyter
Inviato: 29/11/2013 21:06  Aggiornato: 29/11/2013 21:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Senza nulla togliere alle donne combattive, anzi.

Ci mancherebbe. Che le donne siano combattive, non ci piove.
Basta vederle, anche quelle più mansuete, all'interno dei tribunali nelle cause di divorzio.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
superanima
Inviato: 30/11/2013 20:15  Aggiornato: 30/11/2013 20:15
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Autore: PCornelio Inviato: 29/11/2013 9:51:13è assolutamente ovvio che gli stravolgimenti rispetto alle storie originali sono realizzati allo scopo di aumentare il successo di un prodotto che, in fin dei conti, è squisitamente commerciale.


Ovvio che un par di zifoloni se permetti, devo cominciare a fare l'elenco di opere artistiche di enorme successo senza lieto fine?
per di più la sirenetta è appunto un'opera pedagogica che ha sempre avuto enorme successo, la stravolgono e a te pare tutto normale? buon per te.

Citazione:
Disney ad esempio racconta favole, ma non le racconta come dovrebbe, rispettando cioè l'originale; decide di stravolgerle; ad esempio nella sirenetta toglie la morte della protagonista presente nell'originale e ci inserisce un lieto fine e un matrimonio. Il matrimonio così come è mostrato cosa simboleggia? La nostra cultura occidentale, il modello di famiglia che abbiamo, la nostra appartenenza cristiana.


a me sembra ovvio che, non conoscendo la storia de la sirenetta, non avendone mai letto la storia originale nè quella rimaneggiata, abbiano in un colpo solo eliminato dalla coscienza collettiva un'opera educativa rimaneggiandola e trasformandola in qualcosa con un messaggio completamente differente.

agli scettici come Cornelio rinnovo il suggerimento di leggere un paese pericoloso o divi di stato di john kleeves.

AlexPayne
Inviato: 30/11/2013 21:23  Aggiornato: 30/11/2013 21:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/8/2012
Da:
Inviati: 88
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Consiglio a tutti la visione del film Parkland del 2013 parla dell'uccisione di JFK a Dallas, pieno zeppo di star del cinema, primo fra tutti Giamatti, che si adoperano per veicolare la versione ufficiale della storia, pieno di emotività e di particolari insignificanti, per sviare e distogliere l'attenzione, gli autori di Hollywood sono dei maestri impareggiabili come ci spiega bene Federico Povoleri nel suo articolo su Hollywood e la propaganda occulta.
Film ignobile.

superanima
Inviato: 2/12/2013 8:30  Aggiornato: 2/12/2013 8:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/8/2007
Da:
Inviati: 300
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Citazione:
Autore: doktorenko Inviato: 29/11/2013 19:41:10

http://youtu.be/v1FmE2t9Y_I

Io mi chiedo invece come questo film possa aver passato la censura materialista sovietica, l`opera in se` e questo pezzo in particolare, per la presenza di inserti subliminali metafisici.


La discussione mi sembra si sia deviata completamente su simboli subliminali, come appunto i cazzilli di disney.
Ma secondo me propaganda lavora per lo più su livelli meno sofisticati.
Per esempio il film propagandistico più scandaloso che abbia visto recentemente è Promised Land. Orripilante la figura dell'inviato delle compagnie petrolifere (Matt Damon) che era completamente in buona fede non avendo la più pallida idea delle conseguenze del fraking sul suolo e sulle falde acquifere.
Non da meno l'operazione che hanno fatto sul personaggio interpretato da John Krasinski, sembrava un membro di un'associazione per la salvaguardia ambientale ed invece si è rivelato anch'esso di essere al soldo di Big Oil, una vera serpe.
Ovvero: i rappresentati ufficiali di Big Oil sono brave persone in buona fede, degli ambientalisti invece non ci si può davvero fidare.
Memorabile la scena finale nella palestra: forse il fracking inquina, è vero, ma non ci sono alternative e quindi per il paese bisogna ingoiare il boccone amaro. Annuiva anche il vecchio ingegnere in pensione a capo della locale opposizione al progetto. Era uno della nasa mica un bischero, e se hanno convinto lui....
Bello schifo.
Interessante notare come il soggetto è stato scritto a 4 mani dai due protagonisti, Damon e Krasinski. Per chi avesse ancora dubbi sul concetto di "Divi di stato".

aleste85
Inviato: 2/12/2013 14:20  Aggiornato: 2/12/2013 14:20
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2010
Da:
Inviati: 204
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
@music-band

avrei una domanda per pura curiosità personale. in che modo vengono fatti i controlli di cui parli?
cioè ci sono delle persone che guardano fotogramma per fotogramma cercando eventuali immagini equivocabili?

grazie!

music-band
Inviato: 2/12/2013 15:41  Aggiornato: 2/12/2013 15:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Ciao Aleste85,

intendiamoci, non è che in una produzione cinematografica ci sono degli addetti a guardare ogni fotogramma per trovare i caXXi!

Bisogna innanzi tutto distinguere i ruoli e capire come funziona un processo creativo nel cinema.

Parlando di registi o di gente che ha comunque creato un'impero produttivo: Disney, Lucas, Spielberg etc.

Si tratta di persone che conoscono molto bene il loro lavoro e vogliono avere ogni fase del processo creativo sotto controllo. Solo per fare un esempio, su guerre stellari prendi uno a progettare e disegnare i modellini dei caccia? Bene, il frutto del suo lavoro passerà per l'approvazione di Lucas, che magari dira: Bello ma accordia un pò le ali... O aggiungi questo dettaglio, o togli quest'altro dettaglio.

Quindi, sempre per fare un esempio, se Lucas dice a uno di questi artisti, voglio che la poltrona del pilota sia di forma piramidale e che abbia uno stemma che raffigura un compasso e una squadra... Non è che l'artista sta li a chiedersi se Lucas sia un massone o perchè gli ha chiesto quella cosa che magari per lui è superflua, brutta o stupida... Il direttore artistico finale è Lucas quindi l'artista esegue la modifica.

Lo stesso dicasi per molti registi, specialmente quelli che hanno meno potere contrattuale o che più che artisti sono artigiani. Il produttore ordina delle modifiche e loro le fanno.

E' molto divertente ad esempio ascoltare Robert Zemeckis rispondere alle domande degli studenti dell'università del cinema e raccontare aneddoti su ritorno al futuro. Il regista a un certo punto ricorda la lotta avuta con il produttore su alcuni punti del film. Fa notare come si debba cedere su alcuni punti per averla vinta su altri e su come le trattative su apparenti sciocchezze siano all'ordine del giorno.

Racconta di come il produttore gli fece togliere la scimmia che era stata scelta come animale di compagnia di Doc Brown per sostituirla con il cane con la motivazione che secondo lui i film con le scimmie non avevano mai preso una lira; e anche quando Zemeckis obiettò portando come esempio i due film di grande successo con Clint Eastwood che faceva il camionista portandosi appresso un Orango, il produttore ribatte che quello era appunto un orango. La scelta del cane probabilmente si rivelà più giusta alla fine ma il produttore voleva a tutti i costi cambiare anche il titolo del film da "Ritorno al futuro" a "Cani alieni da Plutone" o qualcosa di simile. Zemeckis afferma che dovettero battagliare fino all'ultimo minuto con il terrore di perdere il film.

Per tornare al discorso sui controlli, un regista solitamente va in sala di montaggio assieme al montatore; li il film viene vivisezionato e studiato fotogramma per fotogramma; il montatore suggerisce le sue idee, il regista le accetta oppure ne suggerisce altre se più conformi alla sua visione. Stiamo parlando di professionisti che conoscono il loro mestiere molto bene.

qualcosa può sempre sfuggire, ma la differenza tra casualità (scherzo di un disegnatore) e intenzionalità (progetto voluto dal regista) non è poi così difficile da vedere quando si analizza un'opera.

ad esempio le immagini "subliminali" presenti in Fight Club sono costruite in modo da essere percepibili (quindi un finto subliminale) perchè ciò fa parte della narrazione e del film.

Quindi il nodo è che un film passa attraverso diverse fasi di controllo; viene visto e rivisto fino alla nausea (nel montaggio, ma anche quando si inseriscono in postproduzione gli effetti speciali, quando si monta il suono o la musica etc. etc.) e non è semplice inserire qualche scherzo senza che venga a saperlo il regista.

Generalmente infatti, se nel film vengono nascosti scherzi o indizi vengono sempre attribuiti al regista.

Molti registi poi si circondano di persone fidate con le quali lavorano bene, questo significa più occhi che possono rilevare una qualche anomalia.

C'è ad esempio una storia strana che circonda il film "Il fuggitivo"; dopo il deragliamento del treno in un'inquadratura dei rottami in fiamme, fa improvvisamente capolino il volto di una persona per un secondo.

Il regista dice che non si tratta di nessuno dello staff, che mentre giravano non hanno assolutamente visto nessuno avvicinarsi alla scena e che la cosa è inspiegabile perchè non hanno mai capito a chi appartenesse quel volto misterioso che appare all'improvviso tra i rottami.

Quello che non è chiaro è se non se ne sono accorti fino a quando il film non è uscito nelle sale (la cosa mi sembra molto improbabile) oppure se lo hanno visto in montaggio ma ormai non potendo più rigirare la scena lo hann lasciato li.

Fatto sta comunque che per l'edizione in DVD, hanno operato un restauro digitale e hanno cancellato il volto al computer

Questo mi fa tra le altre cose pensare a quelli che invece con il computer, aggiungono delle cose durante il restauro digitale, come le scie degli aerei dove prima non comparivano.

infosauro
Inviato: 2/12/2013 16:39  Aggiornato: 2/12/2013 16:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Domanda:
questa è propaganda?

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
aleste85
Inviato: 2/12/2013 16:59  Aggiornato: 2/12/2013 16:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2010
Da:
Inviati: 204
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
@Music-band

grazie mille per la risposta. sei stato gentilissimo e perfettamente esaustivo .
ora ho molto più chiaro di come certe cose non possano passare inosservate!

music-band
Inviato: 3/12/2013 8:55  Aggiornato: 3/12/2013 8:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Infosauro,

Ah, ah, ah... Si è propaganda, ovviamente esplicita come può esserlo quella di Sabina Guzzanti quando imita Berlusconi. Forte il pezzo.

Per Tutti

C'è un intervento nei commenti davvero magistrale che fa capire meglio ciò di cui parlo nell'articolo e può fornire spunti di riflessione; è quello di Nuit:

Stavo guardando La nuova Pearl Harbor quando mio figlio, di nove anni, si incuriosisce ed inizia a seguirlo,dopo un po' chiosa: "mamma ma l'America non è buona non è quella che aiuta i deboli" ???

Sono rimasta basita anche perché non avevamo mai avuto una discussione in merito. Ergo, lui ha inconsciamente incamerato, vedendo cartoni animati e film Disney, il concetto (come dice Calvero ormai endogeno) di america=buona=libertà!

music-band
Inviato: 3/12/2013 11:32  Aggiornato: 3/12/2013 11:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/10/2005
Da: Shangri-la
Inviati: 1680
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
ATTENZIONE

Provo a chiarire meglio il discorso sulla manipolazione degli archetipi e sul fatto che ci influenzano emotivamente; posto lo stesso chiarimento anche sul portico nella speranza che sia un'aggiunta utile a chi si interessa di questi argomenti.

"Gli Archetipi"

Gli archetipi sono simboli di concetti e istinti primordiali (possono quindi essere rappresentati in forma simbolica), forme del pensiero e dell'immaginario umano.

La definizione che ne da Jung è: ” modelli funzionali innati costituenti nel loro insieme la natura umana” (Simboli della trasformazione in Opere vol.V Boringhieri To 1970).

Si tratta quindi d temi e schemi dominanti nella vita dell'uomo che hanno un carattere di universalità, sono rintracciabili in tutte le culture e ai quali siamo tutti sensibili perchè ci stimolano emotivamente a livello dell'inconscio.

Gli archetipi principali sono 7:

1. Il Bambino,
2. Il Viandante,
3. Il Cercatore,
4. Il Guerriero,
5. L’Imperatore,
6. Il Mago
7. Il Saggio.

Ai quali poi si aggiungono tutti gli archetipi secondari che sono molti di più.

Se osservate bene, solo per fare un esempio, in Guerre Stellari (di George Lucas - 1977) sono presenti tutti più alcuni dei secondari.

Uno degli archeti secondari è quello dell'ombra.

Secondo Jung, l'Ombra è la prima raffigurazione archetipica che si incontra lungo il cammino della via interiore, essa rappresenta una sorta di specchio che ci viene rimandata la nostra immagine interiore, davanti alla quale non può essere usato nessun trucco, infatti in questo caso Jung fa riferimento al concetto di persona come quell’identità di copertura in cui si è quel che gli altri vogliono che noi si sia e quel che noi amiamo pensare di essere, cioè la maschera dell'attore.
Quindi l’Ombra diventa la figura negativa che mette in mostra i limiti del soggetto...

...L’ombra quindi rappresenta l’altra faccia della medaglia dell’Io, ma soprattutto l’opposto dei valori che l’Io vede come positivi, perché essa racchiude tutto ciò che assume una valenza rappresentazionale negativa, oscura e temibile sia nell’individuo che nella società...

L'archetipo dell'ombra

Luke Skywalker e Darth Fener, mi sembra sia chiaro, incarnano anche questo archetipo.

Ogni narratore professionista, regista o scrittore che sia, fa uso degli archetipi perchè sa che l'identificazione del pubblico è un requisito fondamentale per il successo di un'opera, e quelli più abili nel loro uso sono anche quelli che hanno creato quei capolavori che rimangono nell'immaginario comune, vedi soltanto, per fare un altro esempio, l'opera letteraria de: "Il Signore degli Anelli" di Tolkien.

Ovviamente la capacità degli archetipi di suscitare emotività e di essere riconosciuta a livello inconscio anche attraverso la rappresentazione simbolica è una caratteristica che non poteva non interessare la moderna propaganda dato che apriva orizzonti nuovi con la capacità di manipolare le masse attraverso un'azione invisibile, non identificabile a livello razionale.

Bernays fu il primo a intuire che gli studi psicologici (ricordo che era nipote di Freud) potessero trovare un'applicazione pratica nelle tecniche di manipolazione di massa, aprendo così un nuovo fronte che cambierà tutte le carte in tavola. Prima di Bernays infatti, la propaganda era basata principalmente sulla menzogna o manipolazione della verità. Questo concetto si amplia e cambia negli anni venti grazie alle intuizioni di Bernays appunto.

Un esempio davvero interessante di manipolazione degli archetipi viene descritto dal regista Olandese Paul Verhoeven nel commentario audio presente nell'ultima edizione del DVD "Robocop".

Per ammissione dello stesso regista, la sequenza in cui l'agente Murphy viene brutalmente ucciso dai malviventi, la rappresentazione della crocifissione di Cristo. La prima sequenza forte e terribile è il fucile che fa saltare la mano del poliziotto bloccata aperta a terra dal piede di un malvivente e aperta. Rappresenta la crocifissione. I malviventi sono i centurioni che lo deridono e scherzano mentre lo uccidono. L'arrico della poliziotta Compagna di Murphy che si dispera senza poter fare nulla è la rappresentazione di Maria Maddalena.

Cristo/Murphy risorgerà come Robocop.

Ora c'è un concetto fondamentale nel mito Cristiano:

La ressurezione di Cristo incarna l'ideale di riscatto; promette, in sintesi, il riscatto per coloro che hanno subito nella propria vita

Uno che non riesce a trovare un senso alla sofferenza (di diverso tipo) nella propria vita allora si consola pensando che in un altra i ruoli saranno invertiti. Colui che subisce sarà colui che invece farà soffrire (in maniera diretta o indiretta) colui che è stato il suo aguzzino.

Il regista dice esplicitamente che la sua rappresentazione (probabilmente si intuisce che lui l'ha fatta con intento polemico) del "Cristo Americano" si materializza e raggiunge il suo completamento nella scena finale quando Robocop dice al cattivone di turno Dick Jones: "Io non ti arresto più..." e lo uccide.

Quanto pubblico però ha recepito l'intento polemico e quanto invece si è esaltato per il momento di riscatto? Incarnando e assimilando in pieno l'archetipo?

Meditate gente, meditate... Come diceva qualcuno...

per approfondire gli archetipi:

Principali archetipi onirici

Gli Archetipi

matteog
Inviato: 3/12/2013 22:11  Aggiornato: 3/12/2013 22:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/9/2009
Da: Roma
Inviati: 966
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?
Articolo molto interessante

forse arrivo tardi e non ho potuto leggere tutti i commenti ma voglio fare solo un appunto:

l'esplosione dei palazzi in Fight Club o la distruzione di quelli in Independence Day dovrebbero preparare lo spettatore più che al possibile crollo delle Torri la fatto che il crollo in quelle modalità non può che essere realizzato tramite esplosioni artificiali.

L'immagine sì rimane nella testa delle persone ma rimane anche il collegamento di causa ed effetto.

"Cercare il complotto è sano, trovarlo dappertutto è follia." M. Galante
Pyter
Inviato: 4/12/2013 17:18  Aggiornato: 4/12/2013 17:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Hollywood ci manipola davvero il cervello?


Poster originale di Passenger 57, film del 1992.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)

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