Informazioni sul sito
Se vuoi aiutare LUOGOCOMUNE

HOMEPAGE
INFORMAZIONI
SUL SITO
MAPPA DEL SITO

SITE INFO

SEZIONE
11 Settembre
Questo sito utilizza cookies. Continuando la navigazione acconsenti al loro impiego.
 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
 Login
Nome utente:

Password:


Hai perso la password?

Registrati ora!
 Menu principale
 Cerca nel sito

Ricerca avanzata

TUTTI I DVD DI LUOGOCOMUNE IN OFFERTA SPECIALE


Medicina : Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Inviato da Redazione il 6/1/2015 19:40:47 (8278 letture)

di Filippo Ongaro

Quando si parla di malattie è pratica comune e antica fare le corna o qualche altro gesto scaramantico meno elegante. Ricerche scientifiche che ci ricordano che ammalarsi ha a che fare anche con una buona dose di sfortuna risultano quindi piuttosto superflue.

Ma ora una ricerca pubblicata sulla prestigiosissima rivista Science , sostiene addirittura che il 65% dei tumori sia frutto del caso e che lo stile di vita c’entri molto poco.

La notizia dello studio sta facendo rapidamente il giro del mondo (con interpretazioni più o meno accurate) e rischia di avere un effetto devastante sulla fragile mente dell’essere umano che associa stile di vita sano a sacrificio e che non aspetta altro che sentirsi dire che non vale la pena cambiare modo di vivere. Le conclusioni dei ricercatori suonano come musica per le orecchie di chi di prevenzione non vuol sentire parlare: puntiamo su terapie efficaci e diagnosi precoce invece che perdere tempo con la prevenzione, ci dicono.

Facciamo subito due premesse: prima di tutto una correlazione tra due fenomeni non significa affatto una relazione di causa effetto. Poi ogni volta che viene pubblicato uno studio se ne parla come se automaticamente smentisse tutto ciò che è stato pubblicato prima. Non esiste invece alcuna relazione cronologica tra le ricerche. Uno studio pubblicato oggi non smentisce affatto uno studio pubblicato ieri o dieci anni prima. Si tratta semplicemente di ricerche che giungono a conclusioni diverse, ...

... con metodologie analoghe o differenti. Nello specifico quindi, questo studio va analizzato alla luce di moltissime altre ricerche, in alcuni casi molto più ampie e dettagliate, che giungono a conclusioni del tutto opposte e che da molti anni suggeriscono che ci sia una relazione stretta tra stile di vita e tumori.

Tutti concordano infatti, compresi gli autori dello studio in questione, che i tumori sono causati da una combinazione di sfortuna, ereditarietà e esposizioni ambientali. Ed è proprio con la buona idea di iniziare a comprendere meglio il peso specifico che ogni singolo fattore ha sulla genesi dei tumori, che gli autori dello studio hanno valutato il numero di divisioni cellulari in vari tessuti e confrontato questi con il rischio di tumore nella popolazione americana.

Attraverso una complessa elaborazione statistica, sono arrivati alla conclusione che il 65% dei tumori analizzati si può spiegare semplicemente con l’accumulo casuale di mutazioni dovuto al numero di divisioni cellulari. Tradotto in parole semplici, una miscela di sfortuna e di tempo che passa che, come è noto, aumenta il rischio di tumore.

Secondo i loro calcoli 2/3 dei tumori è da attribuire al caso mentre 1/3 sarebbe legato in modo più stretto allo stile di vita. Ma i limiti dello studio sono molti e raramente citati dai giornalisti che lo hanno riportato: il tumore del seno nella donna e quello della prostata nel maschio per esempio sono stati esclusi dalle stime, anche se sono tra i più frequenti. I dati confermano che il tumore dei polmoni è diciotto volte più frequente nei fumatori rispetto ai non fumatori e che il melanoma si è associato all’esposizione solare eccessiva. Dunque i tumori che da tempo vengono collegati allo stile di vita o non sono stati presi in considerazione o si confermano essere dipendenti in larga misura dalle nostre scelte.

Poi sarebbe necessario definire bene cosa si intende per sfortuna. Lo stress per esempio, che alcuni dati indicano come una fattore di rischio per il cancro, fa parte della sfortuna o dello stile di vita? E ancora la nutrizione che incide sulla stabilità genetica e quindi sull’accumulo di mutazioni come è stata presa in considerazione? E viene considerata la mortalità che in alcuni tumori come quello polmonare è più elevata che in altri magari non collegati allo stile di vita? E il ruolo del sistema immunitario che contrasta le mutazioni accumulate e blocca lo sviluppo delle cellule neoplastiche come viene valutato? E non sono forse i fattori ambientali a contribuire all’accumulo di errori nelle divisioni cellulari citate?

E poi ancora perché non applicare eventualmente sia le armi della prevenzione che quelle della diagnosi precoce e della terapia vista la potenza del nemico? Cosa si rischia a promuovere comportamenti di vita più sani? E cosa facciamo di quei nove tumori sui ventidue analizzati che secondo gli autori hanno invece un forte legame con lo stile di vita? E non rimane forse vero che se alla sfortuna aggiungo anche scelte sbagliate il rischio aumenta? E non si deve tenere conto che con uno stile di vita sano si prevengono anche altre malattie? E l’impatto sui costi sanitari? Non è forse enormemente più dispendioso puntare su diagnosi precoce e terapie (in genere molto costosi) piuttosto che educare a vivere in modo corretto (in genere molto economico)?

Insomma sono più le domande a cui non viene data risposta che le risposte generate da questo studio. E proprio per questo i suggerimenti di puntare sulla diagnosi precoce e sulle terapie piuttosto che sulla prevenzione appaiono piuttosto azzardati.

Al di là dei vari quesiti a cui non viene data risposta e delle valutazioni tecniche, la cosa peggiore di una interpretazione frettolosa di questo studio è l’invito latente e antico alla passività: lasciate perdere i vostri sforzi inutili, tanto qualche test diagnostico in più e terapie più mirate vi salveranno.

Prima di lanciare conclusioni così estreme e potenzialmente pericolose sarebbe poi bene che gli scienziati si mettessero d’accordo. Uno dei più prestigiosi centri di ricerca di terapia per il cancro, l’Andersen Cancer Center della University of Texas dice: “solo il 5–10% dei tumori può essere attribuito a difetti genetici mentre il restante 90–95% affonda le sue radici nelle condizioni ambientali e negli stile di vita. Questi includono il fumo di sigaretta, la dieta, il consumo di alcol, l’esposizione al sole, l’inquinamento, le infezioni, lo stress, l’obesità e la sedentarietà. Le evidenze scientifiche indicano che di tutte le morti per tumore, quasi il 25–30% è dovuta al tabacco, il 30–35% alla dieta e il 15–20% alle infezioni e la percentuale rimanente a radiazioni, stress, sedentarietà e esposizione a sostanze chimiche. Il cancro è una malattia che si può prevenire con un cambiamento dello stile di vita”.

A chi credere?

Inoltre interpretare i risultati di questo studio come un invito a puntare solo su diagnosi precoce e terapia piuttosto che sulla prevenzione potrebbe dare adito a qualche sospetto: non è che magari facendo prevenzione si riducono i numeri delle persone costrette a ricorrere a diagnosi precoce e terapie costose?

Come sempre è meglio leggere lo studio a fondo e capirne anche i limiti perché i titoli clamorosi e le conclusioni affrettate possono incidere negativamente sulle scelte individuali e finiscono con l’alimentare il sospetto che la sfortuna di alcuni sia in realtà la grande fortuna di altri.

Filippo Ongaro

Fonte

Voto: 8.00 (2 voti) - Vota questa news - OK Notizie


Altre news
28/11/2015 10:00:00 - Il nuovo sito è pronto
26/11/2015 19:40:00 - Fulvio Grimaldi a Matrix
24/11/2015 11:00:00 - Caccia russo abbattuto dai turchi
22/11/2015 20:20:00 - Ken O'Keefe: "ISIS = Israeli Secret Intelligence Service"
21/11/2015 21:00:00 - L'uomo che uccise Kennedy
19/11/2015 19:00:00 - La solitudine
18/11/2015 21:21:31 - Vladimir Putin - conferenza stampa al summit del G20
17/11/2015 13:50:00 - Dopo Parigi
15/11/2015 22:30:00 - Commenti liberi
14/11/2015 9:40:00 - À la guerre comme à la guerre
13/11/2015 23:00:00 - Nuovi attentati a Parigi
11/11/2015 19:50:00 - Atleti russi dopati, brutti e cattivi
10/11/2015 19:30:00 - Fini, Grillo, Travaglio - e il giornalismo che non fa i conti con sé stesso
9/11/2015 18:30:00 - "Bag it!" Documentario (Ita)
8/11/2015 9:09:03 - Commenti liberi

I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
zufus
Inviato: 6/1/2015 19:44  Aggiornato: 6/1/2015 19:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 3/6/2006
Da: Roma
Inviati: 43
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?

Non penso positivo, penso diverso.
(I. Sibaldi)
Redazione
Inviato: 6/1/2015 19:46  Aggiornato: 6/1/2015 19:46
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Questi "scienziati" sono veramente ridicoli: quando non sanno più che pesci pigliare, la loro ultima spiaggia è sempre "il caso".

Patetici.

Calvero
Inviato: 6/1/2015 20:01  Aggiornato: 6/1/2015 20:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:
A chi credere?


A noi stessi.

Il corpo umano vive in un regime di autarchia, non per niente lo hanno democratizzato.

Non abbiamo bisogno di medici, né di scienziati. Cioè, capiamoci, certo che abbiamo bisogno di medici: per curarci dalla medicina.

Citazione:
Patetici.


Che dire, le Università a questo servono: rilasciare certificati che attestino un'autorevolezza; poi si fa una cernita oculata e tra questi certificati si sceglie il più adatto per legittimare cose che non vengono studiate dall'uomo ---> ma dalle statistiche.

L'uomo non è più al centro di nulla; è un fantasma, un ectoplasma più o meno fluorescente, un defraudato, uno schiavo del sapere e non della conoscenza. Nessuno sarà spinto più a studiare sé stesso e la vita, che è la cosa più bella di questo passaggio terreno ...

... tutti sono incontrovertibilmente spinti e indottrinati a non scoprirsi, ma a cercare nomenclature nelle enciclopedie per dirti chi sei e cosa non sei.

Anche un proverbio è a dirci di cosa è ancora più patetico, quando per riprendere qualcuno gli si dice: - e chi te lo ha detto! il dottore?

Tutto è fuori baricentro, questo è l'unico reale problema. Questa vicenda ne è la inevitabile conseguenza.

E pensare che noi siamo in cima alla scala evolutiva, così mi dicono, ma pensa te, tutto il mondo animale e vegetale si arrangia, noi abbiamo bisogno dei dottori. Dottori per la carne; per la mente; per lo spirito. Questo è patetico. Questo è profondamente patetico.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
hi-speed
Inviato: 6/1/2015 20:10  Aggiornato: 6/1/2015 20:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/12/2004
Da: preda lunga
Inviati: 3211
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Per quanto mi rigurda sfiga e me la sono cercata.

hi-speed

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
Merio
Inviato: 6/1/2015 20:18  Aggiornato: 6/1/2015 20:18
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/4/2011
Da:
Inviati: 3677
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:
ma pensa te


Tu quoqe Calvero.


La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Pyter
Inviato: 6/1/2015 20:57  Aggiornato: 6/1/2015 20:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Sono istintivamente d'accordo con Tomasetti e Vogelstein.
Un dato per tutti:
la vendita dei preservativi è in calo, la popolazione umana continua a ciullare come una dannata, quindi due dati sono confermati:
punto 1) lo stile di vita non è cambiato
punto 2) i malati di Aids diminuiscono. Sarà caso o sfortuna?

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
Slobbysta
Inviato: 6/1/2015 20:58  Aggiornato: 6/1/2015 21:41
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/7/2013
Da:
Inviati: 2227
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Beh un mesetto a Fukushima sotto un esausto tetto d'amianto...mangiando "MC KING" e fumando 2pacchetti al giorno di quelle sigarette con la pallina da mentoschiacciare....presumo sia QUEL 1/3...

...però una piccola % di sfiga è innegabile...c'è chi si è beccato piogge radioattive senza saperlo...Chernobyl permettendo...

Slobbysta

ivan
Inviato: 6/1/2015 21:05  Aggiornato: 6/1/2015 21:06
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?

bycho
Inviato: 6/1/2015 22:21  Aggiornato: 6/1/2015 22:21
So tutto
Iscritto: 12/5/2010
Da:
Inviati: 26
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Ciao.
Questo post è per me un succulento invito a nozze.
Chiunque abbia letto con mente aperta l'articolo scritto qualche giorno fa sulla tossiemia capisce nell'immediato che le parole stanno a zero, come si suol dire.
Possiamo continuare a raccontarcela con queste fantomatiche ricerche di settore, oppure prendere in mano per davvero le redini della nostra vita!
Già il titolo dell'articolo in questione, senza assolutamente mettere in dubbio la buona fede di chi lo ha scritto, contiene nelle parole utilizzate l'inganno disinformante.
"Ammalarsi di cancro..." è una bugia! Semmai, il cancro è l'evoluzione di uno stato di malattia.
Su questo insisto perché la teoria inerente il regime di tossiemia non lascia adito a dubbi, almeno per quanto mi riguarda.
Finché non ci adoperiamo per capire come stanno davvero le cose, non solo diamo continuità al vano dibattimento su tali temi, ma, quel che più è triste, lasciamo che la clessidra dei nostri giorni su questa terra ci seppellisca inesorabilmente gridando a squarciagola la verità della nostra colpevole dipartita!

f_z
Inviato: 6/1/2015 23:06  Aggiornato: 6/1/2015 23:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Ovviamente sto con bycho.

Ormai siamo arrivati ad un punto tale che le cosiddette "ricerche scientifiche" sono finanziate pressoche' in toto dalle industrie farmaceutiche / biomedicali che spesso e volentieri fanno parte di supergruppi industriali che comprendono anche il ramo "alimentare" (si fa per dire!), magari il tabacco e molto altro.

Quindi che cosa volete che vi dicano, che il cancro e' per lo piu' una diretta conseguenza del vostro stile di vita? Ovviamente vi diranno il contrario.

Queste "ricerche" sono semplicemente pezzi "scientifici" (nel vero senso della parola!) di marketing che puntano ad allargare la base clienti e a costruire una popolazione di malati cronici dalla culla alla tomba incapaci di pensare e di ribellarsi, esattamente come previsto dal progetto NWO.

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
fiammifero
Inviato: 7/1/2015 0:02  Aggiornato: 7/1/2015 0:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
si nasce per morire quindi invece di menarla tanto per le lunghe perché invece non mettono a disposizione l'occorrente per farla finita quando uno decide di andarsene visto che la prevenzione non regge se non hai soldi?

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
mirco
Inviato: 7/1/2015 7:54  Aggiornato: 7/1/2015 7:55
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/1/2010
Da:
Inviati: 387
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:

Autore: Redazione Inviato: 6/1/2015 19:46:23

Questi "scienziati" sono veramente ridicoli: quando non sanno più che pesci pigliare, la loro ultima spiaggia è sempre "il caso".

Patetici.



Che sia lo stesso "caso" come "il caso" alla base delle modifiche genetiche necessarie per l'evoluzione, con tanto di giudizio dell'ambiente che stabilisce, ops seleziona ( in base al caso anche stavolta ? ), quale risultato del "caso" sia meritevole o no di una continuità ? La vita si evolve per "caso" i tumori nascono per caso.. che strana analogia..

Redazione
Inviato: 7/1/2015 10:00  Aggiornato: 7/1/2015 10:00
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
MIRCO: "Che sia lo stesso "caso" come "il caso" alla base delle modifiche genetiche necessarie per l'evoluzione, ..."

Proprio a quello mi riferivo, quando parlavo del "caso". Alla storiella di Darwin.

fefochip
Inviato: 7/1/2015 10:41  Aggiornato: 7/1/2015 10:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
la notizia l'avevo tanata subito ....è infatti riportata tra i primi post nell'ultimo "commenti liberi".
non avevo insistito perche mi era parso che non solleticava gli animi
eppure è clamorosa

come prima commento

Citazione:
dire che il caso conta molto piu di fattori di rischio non vuol dire quello che disperatamente cercano di sostenere nell'articolo ovvero che le mutazioni sono casuali ma molto piu banalmente che non hanno capito un cazzo della causa del cancro. appellarsi al caso è veramente l'ultima spiaggia per un uomo di scienza


in ogni caso ormai dovrebbe apparire anche al lettore piu distratto che la medicina ufficiale non solo ignora completamente le cause del cancro ma in piu si autogiustifica con questi studi che arrivano a contraddire quelli precedenti.

a mio avviso l'unica spiegazione per risultati di questo tipo (posto che siano studi che abbiano un minimo di consistenza) : esite un fattore (o piu di uno ) nascosto che non viene preso in considerazione

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
fefochip
Inviato: 7/1/2015 10:57  Aggiornato: 7/1/2015 10:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:
Chiunque abbia letto con mente aperta l'articolo scritto qualche giorno fa sulla tossiemia capisce nell'immediato che le parole stanno a zero, come si suol dire.


la "mente aperta" ovvero l'onestà intellettuale non necessariamente porta agli stessi risultati detto in altro modo esistono opinioni differenti a partità di elementi e "mente aperta".

questa pretesa per la quale se non arrivi a una certa conclusione o sei de coccio o "hai un blocco psicologico" è un po una pretesa appunto in particolare quando non si rispondono a delle domande.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
Red_Max
Inviato: 7/1/2015 11:03  Aggiornato: 7/1/2015 11:08
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Concordo Con il Dott. Filippo Ongaro, anch'io penso che studi come questo lascino il tempo che trovano...
Il fattore casuale c'è ed è incalcolabile... concentriamoci sugli altri fattori...
Il problema è che questi $cienziati sono gli stessi che poi ti vendono le loro medicine...

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
Ellis92
Inviato: 7/1/2015 11:53  Aggiornato: 7/1/2015 11:53
So tutto
Iscritto: 27/7/2011
Da: Padova
Inviati: 18
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
No dai.. ma fanno sul serio? Cioè... no..! Non può essere, dai! No, non ci sto!
Questo è troppo davvero...! Studi di medicina occidentale non credo che siano mai caduti più in basso di così.. Sono di botto tornati all'età della pietra?
<<Dottore, dottore!! Come mai sono ammalato??>>
<<Eh sa.. Alcuni sono più sfortunati di altri...>>

Concordo con quanto ha detto Bycho! Io voglio credere che questi ricercatori sono in malafede, perché altrimenti vorrebbe dire che sono dei mentecatti! Qualcuno dovrebbe ricordargli che fino a 100 anni fa non ci si ammalava così spesso di cancro... chissà se riescono almeno a fare 2+2!

LoneWolf58
Inviato: 7/1/2015 12:22  Aggiornato: 7/1/2015 12:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Non esiste il caso... ma solo l'ignoranza intesa come "non conoscenza".
Per il resto il nostro corpo ci manda dei segnali, sta a noi riceverli ed interpretarli e la "medicina" moderna non aiuta sia per "interesse" che per "incapacità".
L'interesse è noto a tutti ed ha plagiato il "metodo" di cura. L'incapacità è meno evidente in quanto non dipende solo dagli errori commessi ma, soprattutto, dalla mancata conoscenza "diretta" dell'individuo.
Siamo "simili" non siamo "uguali".

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
grodek
Inviato: 7/1/2015 12:53  Aggiornato: 7/1/2015 12:54
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/8/2006
Da:
Inviati: 57
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Quindi la scienza con la esse minuscola dimostra di fondarsi sulla scaramanzia più che sul metodo Scientifico

In realtà si potrebbe invece operare una rivoluzione copernicana nei rapporti di causa-effetto e pensare che le cause si trovano nel "futuro" invece che nel passato... smascherata l'illusione del tempo non è nulla di fatascientifico, ma spiegherebbe i fenomeni (anche quelli che riguardano la salute) meglio del semplice "non lo so"... ad esempio, io ho l'influenza da qualche giorno non perchè ho preso freddo la notte di capodanno, ma perchè non volevo andare al lavoro in questi giorni. Giorni che erano nel futuro la notte in cui ho preso freddo, quando la causa (la mia pigrizia) ha deciso che mi ammalassi

bycho
Inviato: 7/1/2015 12:55  Aggiornato: 7/1/2015 13:13
So tutto
Iscritto: 12/5/2010
Da:
Inviati: 26
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Buongiorno a tutti.
Mi rendo conto che da un paio di settimane a questa parte, la mia attività su questo sito ha avuto un deciso incremento rispetto alla data del 2010 cui fa fede l'iscrizione che mi riguarda. Spero tuttavia di poter tornare presto nell'ombra dalla quale provengo, o forse no?
In ogni caso, ho voluto svolgere il mio compitino andando a leggermi una ventina di articoli presenti nel sito del famoso dottor Filippo Ongaro. Giusto per farmi un'idea, al di là della discussione in atto, del tipo di informazione divulgata dalla persona, e da chi evidentemente collabora con lui.
Premetto che non intendo mettere in discussione nè le credenziali nè la buonafede del gettonatissimo dottore, però, chiunque come me, ma un po' meno informato di me, volesse andare a curiosare come ho fatto io, è bene che venga allertato su alcune cose.
L'idea che personalmente mi sono fatto rispetto all'autore in esame, leggendo principalmente gli articoli inerenti il settore nutrizione, è che sia un professionista che parla di salute riferendosi ad un target di persone tendenzialmente malate, con la conseguenza che mischia sapientemente il sacro con il profano; decisamente a favore del profano.
Terminologie di recente conio quali "Nutraceutica" o "Nutrigenomica", compaiono come baluardi della filosofia agevolata dal sito riferito al dottore, ma non devono trarre in inganno i casuali avventurieri che vi inciampano incautamente desiderosi di sapere.
Gli articoli del sito spaziano dall'importanza dei polifenoli contenuti nei frutti di bosco all'utilizzo del pesce come fonte di omega 3, passando per gli "alimenti funzionali" mischiati con gli integratori alimentari "nutraceutici", contemplando succulente ricette "anti-aging" con bocconcini di coniglio, sino all'elogio delle proprietà nutritive ed idratanti dell'acqua, non meno importanti della necessaria assunzione di fibra alimentare in quantità, destinata a scopi digestivi.
Ora, per chi abbia studiato un pochino di trofologia e conosca la basi delle scienze igienistiche naturali, in tutto questo bailamme di consiglieria pseudo nutrizionale a fini salutistici c'è da osservare più di qualche contraddizione.
Dato però che qui non si parla espressamente del lavoro del dottor Filippo Ongaro, bensì dei contenuti del suo contingente articolo, per i quali ho già espresso un parere abbastanza lapidario, mi trattengo dall'approfondire in questa sede le contraddizioni sopraccennate. Ovviamente, non è mio intento lanciare il sasso e nascondere la mano.
Chi volesse approfondire è perlomeno avvertito.

fefochip
Inviato: 7/1/2015 14:33  Aggiornato: 7/1/2015 14:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:
Ovviamente, non è mio intento lanciare il sasso e nascondere la mano.

nel tuo articolo sulla tossiemia hai fatto esattamente questo non rispondendo alle mie obiezioni e sottintendendo che mi sarei dovuto sciroppare tutto il libro di tilden

io ho imparato che nella vita spesso chi dice di non voler fare una cosa è proprio il momento che la fa.

quante volte si è sentito :" ao qualsiasi cosa ...."
traduzione :"qualsiasi cosa non mi rompere i coglioni"

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
f_z
Inviato: 7/1/2015 15:01  Aggiornato: 7/1/2015 15:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:
Autore: bycho Inviato: 7/1/2015 12:55:00

Ora, per chi abbia studiato un pochino di trofologia e conosca la basi delle scienze igienistiche naturali, in tutto questo bailamme di consiglieria pseudo nutrizionale a fini salutistici c'è da osservare più di qualche contraddizione.


E che ti vuoi aspettare da uno che si fregia del titolo di "medico"?

La maggior parte di loro dice che i malati di cancro possono mangiare tranquillamente tutto quello che gli pare, cosi' i parenti li riforniscono di roba del MacMerda piu' vicino.

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Davide71
Inviato: 7/1/2015 15:36  Aggiornato: 7/1/2015 15:36
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Ciao a tutti:

se per "sfortuna" s'intendono cause che la limitatissima scienza moderna non è in grado d'indagare, allora sì: il cancro è dovuto a sfortuna;
se per "sfortuna" s'intende che l'industria chimica (di cui fanno parte le case farmaceutiche) non intende dimostrare la relazione tra molti prodotti chimici (inclusi certi farmaci) e il cancro, allora sì: il cancro è dovuto a sfortuna;
se per "sfortuna" s'intende che nel mondo moderno esistono una serie incredibile di fattori che predispongono al cancro, e non è possibile analizzarli tutti nelle loro interazioni allora sì: il cancro è dovuto a sfortuna;
se per "sfortuna" s'intende il fatto di aver lavorato per 30 anni in una fabbrica di eternit allora sì: il cancro è dovuto a sfortuna;
se per "sfortuna" s'intende il fatto che non ci si può permettere di vivere in una villetta in campagna mangiando solo cibo rigorosamente bio allora sì: il cancro è dovuto a sfortuna;

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
bycho
Inviato: 7/1/2015 15:58  Aggiornato: 7/1/2015 15:58
So tutto
Iscritto: 12/5/2010
Da:
Inviati: 26
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
@fefochip

Ciao,
ti parlo con il cuore, ascoltami con molta attenzione.
Io ho provato a risponderti, ma le parole che ho utilizzato non hanno incontrato le tue personali aspettative.
Tu hai purtroppo reagito molto violentemente, non solo nei confronti dell'articolo da me scritto, ma soprattutto, nei confronti della persona che sta dietro tale articolo, ed è una persona che tu non conosci.
Non tutti hanno trovato il mio articolo insoddisfacente come lo hai trovato tu, e ti prego di soffermarti su questa considerazione senza avere la fretta di trovare una risposta.
Può essere che il mio modo di comunicare non sia confacente alle tue attuali esigenze, e in questo non c'è nulla di moralmente deprecabile, ma ti prego di non continuare ad identificarmi come un bersaglio poiché ciò non giova né a me né a te.
Nel modo in cui io intendo comunicare, non solo, come dici tu, dovresti sciropparti gli scritti ti Tilden, ma, se sei davvero interessato, dovresti sciropparti tutto quello che mi sono sciroppato io e anche di più. Per fare questo, a seconda del tempo che hai a disposizione, ti ci vorrebbe da qualche mese a qualche anno.
Se però ti accorgi che la tua vita e la tua salute sono la cosa più importante che esistano, il tempo necessario a studiare diventa certamente l'ultimo dei problemi.
Per comprendere come si genera la tossiemia occorre capire i meccanismi di base della fisiologia umana. Una volta compresi tali meccanismi occorre oltremodo comprendere che esiste una "fisiologia" ancor più sottile, che non trovi nei manuali. E' La "fisiologia" delle nostre relazioni con il mondo nel quale siamo immersi, ed è una fisiologia omnicomprensiva.
Alla luce di quanto detto sin qui, prova a pensare che sarebbe offensivo da parte mia nei tuoi confronti se io cercassi di soddisfarti con una rispostina relativa alla spiegazione di licenze letterarie che io mi permetto di utilizzare, quali ad esempio "...il sangue perde la sua magia...", ed altre.
Se veramente hai un particolare interesse, al di là degli intenti polemici, io sono, per quanto possibile, disposto a risponderti in privato. Se però intendi rimanere insoddisfatto e perseverare nel voler riversare su di me i motivi della tua insoddisfazione, io non posso esserti per nulla funzionale.
Valuta bene questo mio ennesimo e non bellicoso tentativo di comunicare con te, non polemizzare più con me e rileggi le mie parole provando a comprendere il messaggio d'insieme che voglio provare a lasciarti, senza polarizzarti con singoli spezzoni estrapolati da questo stesso intervento.
Per quanto concerne invece le contraddizioni che ho trovato negli articoli letti sul sito del dottor Ongaro, se qualcuno è interessato ad approfondire nello specifico, pur non essendo questa la sede più adatta, io non mi tirerò indietro.
Spero molto che noi due potremo riconciliarci. Grazie e buona fortuna!

fefochip
Inviato: 7/1/2015 22:56  Aggiornato: 7/1/2015 22:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:
Spero molto che noi due potremo riconciliarci.


per me non c'è nessun litigio personale. io ho commentato l'articolo che continuo a ritenere banale e in particolare irrispettoso.

Citazione:
Può essere che il mio modo di comunicare non sia confacente alle tue attuali esigenze, e in questo non c'è nulla di moralmente deprecabile

se mi dici che l'intsossicazione è il male numero 1 e io ti dico di rimando che è una cosa banale non te ne puoi avere a male.
se alla domanda come ci si intossica e di cosa ci si intossica e soprattutto come ci si disintossicherebbe mi rispondi rimandandomi a un testo questo per me è peggio che prendermi a parolacce, è moralmente DEPRECABILISSIMO.

PERCHE? perche mi fai perdere tempo e il tempo è l'unica cosa che realmente ho.

ne ho piene le balle di chi dice che devo risolvere il mio conflitto biologico ma non indica un modo ma si limita a citare tomi da leggere dove non ci sono queste soluzioni.

mi fanno perdere tempo , ti sembra poco? a me no

Citazione:
prova a pensare che sarebbe offensivo da parte mia nei tuoi confronti se io cercassi di soddisfarti con una rispostina relativa alla spiegazione di licenze letterarie che io mi permetto di utilizzare, quali ad esempio "...il sangue perde la sua magia...", ed altre.

come ti ripeto per me è offensivo non rispondere a delle domande e rimandarmi a tomi da leggere.
opinioni....
Citazione:
Se veramente hai un particolare interesse, al di là degli intenti polemici, io sono, per quanto possibile, disposto a risponderti in privato.

TU hai reso pubblico il dibattito e TU rispondi in pubblico. mi pare che è abbastanza intuibile la linearità della mia posizione senza ulteriori spiegazioni.

Citazione:
Valuta bene questo mio ennesimo e non bellicoso tentativo di comunicare con te, non polemizzare più con me e rileggi le mie parole provando a comprendere il messaggio d'insieme che voglio provare a lasciarti, senza polarizzarti con singoli spezzoni estrapolati da questo stesso intervento.


me ne farò una ragione che tu vuoi tanto comunicare ma non mi rispondi.
probabilmente sarò io non "pronto" alle tue risposte.
se ti avanza tempo prova a considerare che dal mio punto di vista non sono risposte.
d'altronde come dici tu ci sono tante persone soddisfatte dal tuo articolo quindi non me ne farei un problema al tuo posto.

Citazione:
Tu hai purtroppo reagito molto violentemente, non solo nei confronti dell'articolo da me scritto, ma soprattutto, nei confronti della persona che sta dietro tale articolo, ed è una persona che tu non conosci.

in ultimo scusa ma che te frega che "reagisco violentemente" nei confronti di una persona che non conosci nemmeno tu?(non mi dire che lo hai conosciuto prima del 1940) scusa, ma mi fa pensare male , che ti devo dire sono un malizioso.

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
angelo88
Inviato: 7/1/2015 23:12  Aggiornato: 7/1/2015 23:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/1/2015
Da:
Inviati: 36
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Massimo
Questi "scienziati" sono veramente ridicoli: quando non sanno più che pesci pigliare, la loro ultima spiaggia è sempre "il caso". Patetici.

Concordo. Da ogni parte lo si prende questo articolo è imbarazzante.

fefochip
Inviato: 8/1/2015 1:54  Aggiornato: 8/1/2015 1:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
@ bycho

un ultimissimissima cosa.

te lo dico sinceramente e con il cuore come dici tu.
non ce l'ho veramente con te ma non riesco a esprimere differentemente quello che penso e che provo riguarda a questa cosa.
proverò a essere meno violento come dici tu ma come ti torno a ripetere è esattamente quello che penso.

non sono sicuro che capisci la mia posizione.
io sono sempre pronto a spiegare nei limiti delle mie conoscienze ciò di cui vado a parlare ovvero l'idea di simoncini con le interviste.
per quale motivo mi chiedo tu (o chiunque altro) non dovrebbe comportarsi generosamente come faccio io con gli argomenti che conosco?
non ne vedo motivo

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
mirco
Inviato: 8/1/2015 6:15  Aggiornato: 8/1/2015 6:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/1/2010
Da:
Inviati: 387
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:


Autore: LoneWolf58 Inviato: 7/1/2015 12:22:23

Non esiste il caso... ma solo l'ignoranza intesa come "non conoscenza".


Dicono che nel mondo piccolo il caso sia proprio la regola.

dr_julius
Inviato: 8/1/2015 8:21  Aggiornato: 8/1/2015 8:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 11/8/2006
Da:
Inviati: 1637
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Sono un po' di fretta, ma sento il dovere di lanciare qualche telegrafica riflessione.

A mio modesto avviso, siete tutti "caduti" nella trappola della semplificazione giornalistica.

1. La rivista Science (=il titolista e articolista della rivista scientifica= un giornalista = non un ricercatore) pubblica l'articolo scrivendo che "il caso determina l'insorgenza del tumore".
2. Ma se uno legge l'articolo scientifico (quello scritto dai ricercatori) la parola "caso" e quella "sfortuna" NON ci sono scritte nemmeno una volta.
3. L'equivoco nasce sulle percentuali. Le percentuali sono un ottimo metodo per passare dai dati oggettivi (la matematica non è una opinione) a quelli soggettivi (la percentuale è l'opinione di chi ha deciso cosa scegliere come 100%). Lo scopo dell'articolo era capire perché una persona sviluppasse un tumore più comune o uno più raro.
4. L'articolo ha molti limiti metodologici, ma questo è un argomento molto "tecnico" da addetti ai lavori.
5. i tumori sono determinati, secondo le attuali conoscenze, anche epidemiologiche, all'80% da motivi ambientali o ereditari. Dell'amianto e del fumo di sigaretta penso che sappiate tutti, è solo un esempio.
L'importanza dei fattori ambientali è il motivo principale per attuare una strategia di prevenzione dei tumori.
6. l'origine dei tumori è legata alle cellule staminali che si moltiplicano anziché normalmente, in maniera non controllata. Questo è conseguenza di alterazioni del DNA, che possono derivare da fattori ambientali (benzene, amianto, radiazioni, etc) o genetici (molto nota la correlazione con il gene BRCA e il tumore alla mammella: chi ha la mutazione del gene ha un rischio di tumore al seno di 1:10, chi invece ha la mutazione sul gene BRCA avrà all'80% sviluppato tumore nell'arco della vita, e al 30% quello all'ovaio -che altrimenti ha un rischio di 1:100).

La quota di tumori che si sviluppa fuori da questi due aspetti (ambiente e corredo genetico) è circa il 20% e corrisponde al tasso di "mutazioni genetiche spontanee".

Per rifornire di elettricità un terzo dell’Italia, un’area equivalente a 15 centrali nucleari da un gigawatt, basterebbe un anello solare grande come il raccordo di Roma. (Carlo Rubbia)
fefochip
Inviato: 8/1/2015 10:58  Aggiornato: 8/1/2015 10:58
Sono certo di non sapere
Iscritto: 27/11/2005
Da: roma
Inviati: 7005
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:
La quota di tumori che si sviluppa fuori da questi due aspetti (ambiente e corredo genetico) è circa il 20% e corrisponde al tasso di "mutazioni genetiche spontanee".


che follia del caso queste mutazioni sono sempre in direzione di un accrescimento cellulare "impazzito" ....misteri della natura

più che "scoprirla" la verità si "capisce", inutile quindi insistere piu di tanto
alexbell64
Inviato: 8/1/2015 23:38  Aggiornato: 8/1/2015 23:38
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/9/2007
Da:
Inviati: 238
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Se l'articolo di Science vi ha indigniati, preparatevi a ruzzolare giù dalla sedia per quest'altro....

http://www.ilsussidiario.net/News/Scienze/2015/1/1/CANCRO-Il-medico-inglese-e-la-morte-migliore-basta-sprecare-soldi-per-la-ricerca/568816/

bycho
Inviato: 9/1/2015 1:08  Aggiornato: 9/1/2015 1:08
So tutto
Iscritto: 12/5/2010
Da:
Inviati: 26
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
@dr_julius...ma anche a tutti gli altri

Non intendo entrare nel merito inerente la "trappola della semplificazione giornalistica". E non mi soffermo sui primi quattro punti presenti nelle considerazioni.
Mi interessa piuttosto prendere in esame dal quinto punto in avanti, giacché vedo da lì in poi la trappola a parer mio più importante.
Per la medicina cosiddetta ufficiale, la teoria della tossiemia come viene affrontata nella medicina naturale igienista è una gigantesca spina nel fianco, me ne rendo drammaticamente conto.
Non potrebbe essere diversamente per gli stregoni in camice che ci inducono ancora a credere che ci sono i microbi e i virus killer.
Come ho già ribadito più volte anche in questa stessa discussione, non possiamo continuare a prenderci in giro se veramente abbiamo a cuore le nostre vite.
Certamente il fattore ambientale insieme all'eredità genetica viziata sono un'importante concausa nella degenerazione degli stati di malattia, ma non possiamo rifugiarci nella credenza che il vero problema stia in questo.
Oltremodo non possiamo credere a fandonie come la mutazione genetica spontanea nei processi biologici del nostro organismo in quanto la natura non fa le cose a caso.
In un terreno davvero sano, non c'è sintomo che possa manifestarsi!
Se vogliamo si può opinare riguardo al fatto che coltivare un terreno sano ai giorni nostri è cosa non facilissima, ma dobbiamo toglierci di dosso la menzogna delle incontrollabili cause del "male"!
Ci sono nella storia recente nomi di persone famose in ambito medico e non, che hanno dimostrato su se stesse come fosse per loro impossibile ammalarsi di alcunché pur trovandosi in territorio di quarantena fra lebbrosi, colerici ed appestati. Ci sono personaggi storici tipo il professor Max Joseph Pettenkofer (1818-1905), grande igienista e docente a Vienna e Monaco, o il dottor Thomas Powell, scomparso in California qualche decennio fa all'età di 88 anni, considerato l’uomo che nella storia ha consumato di proposito più germi infettivi di chiunque altro, o il dottor John Fraser di Toronto, il dottor William Osler, lo stesso Arnold Ehret, e tanti altri che non esitarono a trangugiare, in pubblico o di fronte a delle vere giurie, bicchieri colmi di colture microbiche a base di batteri/virus tipo difterite, colera, tubercolosi, meningite e febbre tifoidea, senza accusare mai alcun tipo di sintomo.
Il Medico tedesco Otto Heinrich Warburg spiegava negli anni venti del secolo scorso come il nostro organismo va in acidosi cellulare a causa di uno stile di vita "anti-fisiologico", sottraendo ossigeno a sangue e cellule e favorendo così l'insorgenza di stadi tumorali. Per queste sue deduzioni ricevette il premio Nobel. Da allora siamo ancora a sovvenzionare la ricerca per la lotta contro i tumori!
Parlando della tossiemia ho accennato a come si arriva a far si che il nostro sangue si guasti densificandosi e diventando acido.
Le cause di enervazione legate al nostro stile di vita promuovono gli scompensi metabolici che determinano gli squilibri acidificanti nella composizione del nostro sangue. Sono quindi queste le implicazioni che vanno indagate prima di tutto, altro che il caso o la mutazione spontanea dei geni.
Tanto per schematizzare:

1) Quello che dovrebbe interessarci è il mondo dei nostri pensieri poiché in esso è presente la prima fonte di nutrimento.

2) Quello che dovrebbe interessarci è il mondo delle nostre emozioni, poiché, insieme al mondo dei pensieri determina il significato che diamo a tale nutrimento ed alle conseguenti scelte nello stile di vita.

3) Quello che dovrebbe interessarci è infine il rapporto con il nostro corpo, poiché, nell'interazione con gli altri due mondi determina il nostro stato di salute e promuove i frutti delle nostre azioni nel mondo fisico.

3a) Dovremmo quindi interessarci al nutrimento che materialmente scegliamo per il nostro corpo e capire quale è la modalità più consona per mangiare oltre a vagliare cosa è giusto mangiare.
3b) Dovremmo considerare il nostro rapporto con la natura e con le forze in essa presenti, poiché queste sono per noi la miglior fonte di prevenzione e di "cura" per ogni tipo di squilibrio.
3c) Il nostro corpo è l'unico ed il più importante strumento attraverso il quale possiamo coltivare la vita sul pianeta che ci ospita, ed è per tanto auspicabile che venga utilizzato costantemente, secondo i ritmi dettati dalla natura e secondo i principi atti a far si che non si rovini anzitempo.

So che posso risultare noioso, e per qualcuno, ciò di cui ho parlato qui sopra non può essere definito argomento scientifico.
Eppure, se veramente fossimo indirizzati da questa Scienza, sono certo che non ci sarebbe bugia che possa trarci in inganno, né inferni attraverso i quali doverci redimere.

mirco
Inviato: 9/1/2015 7:22  Aggiornato: 9/1/2015 7:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/1/2010
Da:
Inviati: 387
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:

Autore: fefochip Inviato: 8/1/2015 10:58:55

Citazione:

La quota di tumori che si sviluppa fuori da questi due aspetti (ambiente e corredo genetico) è circa il 20% e corrisponde al tasso di "mutazioni genetiche spontanee".


che follia del caso queste mutazioni sono sempre in direzione di un accrescimento cellulare "impazzito" ....misteri della natura



Ma lasciamole crescere le mutazioni impazzite..... magari a qualcuno afflitto dal cancro spunteranno le ali già belle pronte per il volo.

udire
Inviato: 9/1/2015 13:07  Aggiornato: 9/1/2015 13:07
So tutto
Iscritto: 6/10/2012
Da:
Inviati: 23
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Non so se questa breve intervista/storia vi sia nota. MI sembra molto interessante. Il Dott. Stefano Montanari, ricercatore all'Università' di Parma.

https://www.facebook.com/video.php?v=859695924074621&fref=nf

Vitriolum
Inviato: 9/1/2015 14:11  Aggiornato: 9/1/2015 14:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/11/2011
Da:
Inviati: 202
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:
che follia del caso queste mutazioni sono sempre in direzione di un accrescimento cellulare "impazzito" ....misteri della natura


tutt'altro che mistero...è solo l'ABC della biologia

le mutazioni non sono sempre in direzione di un accrescimento cellulare, sono anche in direzione opposta..ed infatti le cellule in cui avviene seguono quel percorso (che porta appunto verso la morte..definiamolo "autolimitante")

il punto è che diventa patologicamente significativo (in ambito oncologico) l'accrescimento e la proliferazione fuori controllo

REMEMBER YOURSELF, ALWAYS AND EVERYWHERE
Merio
Inviato: 9/1/2015 14:29  Aggiornato: 9/1/2015 14:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/4/2011
Da:
Inviati: 3677
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Citazione:
tutt'altro che mistero...è solo l'ABC della biologia


Corretto.

Di mutazioni ne avvengono ogni giorno nelle cellule del nostro corpo.

Il problema sopraggiunge quando un clone acquista un vantaggio fenotipico sulle cellule circostanti e inizia ad evadere le difese immunitarie.

La libertà di parola senza la libertà di diffusione è come un pesce rosso in una vasca sferica...
Ezra Pound
Davide71
Inviato: 14/1/2015 0:38  Aggiornato: 14/1/2015 0:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?
Ciao a tutti:

le cellule tumorali non sono affatto "impazzite"; si sono semplicemente ribellate all'organismo per non morire.
Qui un articolo sul metabolismo della cellula tumorale

e qui un estratto:

Citazione:
Contrariamente a quanto avviene per le cellule sane che hanno un assoluto bisogno di ossigeno, quelle tumorali - che sono anaerobiche (cioè non respirano ossigeno) - vivono necessariamente senza e, in presenza di alti livelli di ossigeno, muoiono, come aveva scoperto lo scienziato tedesco e riportato nella sua opera intitolata Il metabolismo dei tumori.


Un altro articolo interessante su uno studio svedese che indica una relazione tra cancro e miceti; io l'ho tradotto in italiano qua, ma la versione in inglese da cui sono partito non l'ho più trovata. Rimane quella in svedese...

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Luxio
Inviato: 30/1/2015 11:28  Aggiornato: 30/1/2015 11:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 26/5/2010
Da: Ostrava
Inviati: 240
 Re: Ammalarsi di cancro è una questione di sfortuna?

Non possiamo separare i nostri pregi dai nostri difetti, essi sono collegati come la forza e la materia. Se li separiamo, l'uomo sparisce.
Nikola Tesla

Powered by XOOPS 2.0 © 2001-2003 The XOOPS Project
Sponsor: Vorresti creare un sito web? Prova adesso con EditArea.   In cooperazione con Amazon.it   theme design: PHP-PROXIMA