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news internazionali : La Grecia chiede i danni di guerra
Inviato da Redazione il 12/3/2015 19:10:00 (6761 letture)

Quando ci si ritrova in difficoltà finanziarie, si sa, iniziamo tutti a spremere il cervello per trovare soluzioni alle quali fino ad oggi non avevamo mai pensato.

È così che la Grecia, notoriamente in grosse difficoltà economiche, ha pensato bene di chiedere alla Germania qualche decina di miliardi di euro come risarcimento per i danni di guerra.

Sì, stiamo parlando della seconda guerra mondiale, quella che ha travolto l'Europa nel secolo scorso, oltre 70 anni fa.

"Dopo sei anni di economia in recessione - scrive Il Sole 24 Ore - il New York Times ha reso noto [sic] l'esistenza di un rapporto di una commissione di esperti del governo di Antonis Samaras di ben 80 pagine che elenca i danni alle infrastrutture, i furti di reperti archeologici e i prestiti forzosi che la Germania nazista avrebbe causato e imposto alla Grecia dal 1941 al 1945."

In altre parole, visto che la Germania si sta mostrando poco comprensiva nei riguardi del popolo greco, ...

... questi hanno deciso di vendicarsi dicendo: "Ah sì? Voi fate gli stronzi con noi? E allora noi vi chiediamo i danni di guerra di settant'anni fa."

Il problema per i greci è che la questione dei danni di guerra è già stata risolta in passato, con la firma di un accordo nel quale la Grecia stessa - sotto pressione degli Stati Uniti e della Gran Bretagna - rinunciava a chiedere alla Germania un risarcimento per i danni causati nel proprio paese durante la seconda guerra mondiale. Riaprire la questione, quindi, appare come minimo leggermente velleitario.

Ma tant'è. Se i greci sono arrivati fino a questo punto, facendo la figura del bambino che rivuole indietro il suo pallone perché non lo lasciano giocare, vuole dire che è ancora più difficile - se non del tutto impossibile - uscire dalla morsa del debito.

A questo punto, noi italiani che lezione possiamo trarne? Ci metteremo anche noi a chiedere un risarcimento ai tunisini (ovvero agli ex-cartaginesi) per i danni provocati durante le Guerre Puniche, oppure cominceremo seriamente ad affrontare la questione della schiavitù del debito, lasciando da parte tutte le discussioni e le menate di carattere secondario, che non avranno comunque mai nessuna influenza reale sul futuro del nostro paese?

Massimo Mazzucco

Voto: 9.00 (5 voti) - Vota questa news - OK Notizie


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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Red_Max
Inviato: 12/3/2015 19:21  Aggiornato: 12/3/2015 19:21
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Io chiederei anticipatamente i danni della prossima guerra

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
Calvero
Inviato: 12/3/2015 19:40  Aggiornato: 12/3/2015 19:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
________
____


C'è da tenere conto, però, che le pretese avanzate mettono in discussione gli accordi stessi che vennero presi. In soldoni (termine che casca a fagiolo): - furono costretti a siglarlo quell'accordo

... e sempre per rimanere nel teatro dell'assurdo, allora a questo punto sarebbe stato logico che il risarcimento lo avessero richiesto anche all'America e all'Inghilterra che, stando a quanto viene asserito, hanno ostacolato loro e colposamente l'indennizzo di cui sopra.

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Pyter
Inviato: 12/3/2015 19:57  Aggiornato: 12/3/2015 19:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
I greci dovrebbero solo mangiarsi le mani perché se non fossero andati a distruggere Troia oggi non esisterebbe Roma e quindi neanche la Germania.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
umax
Inviato: 12/3/2015 20:05  Aggiornato: 12/3/2015 20:05
So tutto
Iscritto: 3/4/2012
Da:
Inviati: 18
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Perchè no visto che gli ebrei chiedono di tutto perchè sono state vittime dell` olocausto e se dici qualcosa sei antisemita.

Parsifal79
Inviato: 12/3/2015 20:20  Aggiornato: 12/3/2015 20:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/1/2015
Da: Ἀρκαδία
Inviati: 1000
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
se ne era già parlato due anni fa:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/04/11/seconda-guerra-mondiale-atene-chiede-danni-a-berlino-162-miliardi/558639/

11 aprile 2013

Seconda guerra mondiale, Atene chiede i danni a Berlino: 162 miliardi di euro
Proteste ad Atene contro la Merkel

L'importo corrisponde all'80% del Pil corrente e se questo fosse pagato coprirebbe la maggior parte del debito con la Troika. Il governo tedesco ritiene però che non vi sono al momento gli estremi per una compensazione

....Germania e Italia non solo pretesero cifre elevatissime per le spese militari, ma ottennero forzatamente dalla Grecia anche quello che venne definito un prestito d’occupazione di 3,5 miliardi di dollari. Lo stesso Fuhrer in quella circostanza ne certificò il valore legale e dispose il risarcimento. Ma alla Conferenza di Parigi nel 1946 alla Grecia vennero riconosciuti solo 7,1 miliardi di dollari come risarcimento, anziché i 14 richiesti. Quindi l’Italia restituì come doveva la propria parte del prestito, mentre la Germania no. Un rapporto redatto nel luglio del 2011 dall’economista francese Jacques Delpla sostiene che Berlino dovrebbe alla Grecia ben 575 miliardi.

Pyter
Inviato: 12/3/2015 20:28  Aggiornato: 12/3/2015 20:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Si, ma il regolamento è inflessibile: solo in un caso il danno nazista non cade in prescrizione.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
giu42su
Inviato: 12/3/2015 20:47  Aggiornato: 12/3/2015 20:47
Ho qualche dubbio
Iscritto: 17/12/2006
Da:
Inviati: 50
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
potrebbe essere un modo per dire alla Germania che i debiti possono anche essere annullati, se le parti si accordano, come fu possibile, allora, annullare quelli della Germania. E' un modo per dirle : non fare tanto la stronza chè ci sei passata pure tu e noi con te siamo stati magnanimi. Ma è un discorso che non attacca sugli stronzi. A me Tsipras fa una gran tenerezza e gli sono solidale perchè mi sento nella sua stessa situazione. Si inventa di tutto (se rimane ancora qualche briciolo di energia) quando si è con l'acqua alla gola

Tizio.8020
Inviato: 12/3/2015 21:51  Aggiornato: 12/3/2015 22:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/2/2014
Da: Ravenna
Inviati: 173
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
E' brutto da dire, ma è così: la gratitudine non esiste.
Male fece la Grecia a non pretendere il dovuto.
A parte che se abbuoni un debito a qualcuno, e a qualcun altro no...fai un torto a quello che l'ha pagato.
Credete che ai proprietari delle banche (tedesche, francesi, italiane) importi qualcosa dei sacrifici dei greci???
Vogliono semplicemente spremerli il più possibile...
Caviamoci l'illusione che la crisi sia una disgrazia.
E' una guerra, pura e semplice.
E noi stiamo perdendo senza nemmeno provare a difenderci.
Riguardatevi il video sull'Argentina.
Il primo nemico è un tuo connazionale.
E' il tuo governante che ti spreme, ti deruba, a volte per tenersi tutto, altre volte per obbedire ad ordini esterni.
La Grecia avrebbe potuto risolvere tutto con un governo con le palle... ma non di traditori.
I giacimenti trovati nell'Egeo hanno un valore stimato altissimo, perchè non li hanno sfruttati direttamente?
Che bisogno aveva lo Stato Greco di acquistare carri armati e sottomarini tedeschi????
Non dimentichiamo mai che i prestiti fatti dalla Troika allo Stato Greco sono serviti solo a ripagare il debito estero.
Praticamente hanno ripagato i titoli tossici , le banche tedesche e francesi erano esposte per miliardi.

Escape2013
Inviato: 12/3/2015 22:00  Aggiornato: 12/3/2015 22:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 24/5/2013
Da:
Inviati: 358
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Se la richiesta della Grecia è demenziale, allora gli Yankee potrebbero gentilmente andarsene fuori dalle balle ad Aviano, Vicenza, Ghedi & c, visto che lì ci stanno proprio perché eravamo soccombenti 70 anni fa?

Lollo954
Inviato: 12/3/2015 22:27  Aggiornato: 12/3/2015 22:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/4/2012
Da: Carboland
Inviati: 136
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Se la richiesta della Grecia è demenziale, allora gli Yankee potrebbero gentilmente andarsene fuori dalle balle ad Aviano, Vicenza, Ghedi & c, visto che lì ci stanno proprio perché eravamo soccombenti 70 anni fa?

Quoto e straquotoaggiungendo pure camp Derby


bah... questi stanno ancora qui dopo 70 anni.... i greci chiedono i soldi che sono cstati costretti a non esigere 70 anni fa..no dai è passato troppo tempo...
la germania 75-76 anni fa in europa faceva quel che gli pareva.. 75/76 anni fa dettava legge a tutta europa... 75/76 anni fa l'italia ero lo zerbino della germania...

no decisamente son cambiate troppe cose rispetto a 70 anni fa il mondo è andato avanti e non commettera piu gli stessi errori..

Occhio che questi ci ammazzano (di nuovo dopo 70 anni)

"I piccoli segreti sono i più difficili da mantenere. Per quelli grandi basterà sempre l'incredulità della gente".(McLuhan)
Lollo954
Inviato: 12/3/2015 22:40  Aggiornato: 12/3/2015 22:40
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/4/2012
Da: Carboland
Inviati: 136
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra

"I piccoli segreti sono i più difficili da mantenere. Per quelli grandi basterà sempre l'incredulità della gente".(McLuhan)
bernuga
Inviato: 12/3/2015 22:58  Aggiornato: 12/3/2015 22:58
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/11/2011
Da:
Inviati: 1007
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra

ELFLACO
Inviato: 12/3/2015 23:43  Aggiornato: 12/3/2015 23:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Ecco un'altra cazzata da tener occupati i coglioni !!!!

Un'altra!!!

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
Slobbysta
Inviato: 13/3/2015 0:26  Aggiornato: 13/3/2015 0:26
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/7/2013
Da:
Inviati: 2227
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Secondo me il debito è una facciata...si potrebbe parlare di bombe, danni provocati fino a fiaccare il "debitore"...già nel Medioevo non era così evidente non pagare, oggi poi...chissà, un terremoto artificiale sotto il Vesuvio...già strane siccità e bombe d'acqua dovrebbero far riflettere...e il Giappone? Indebitato e radioattivo...credo che se avessimo la bacchetta magica potrebbe non bastare, virus..batteri..cataclismi..boicottaggi..corruzioni..

..il problema è cosa succede se non si paga...come è armato il creditore?

Slobbysta

Nick_85
Inviato: 13/3/2015 1:28  Aggiornato: 13/3/2015 1:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/6/2011
Da:
Inviati: 40
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Il capitalismo è fondato sul debito o sul credito, si può benissimo cambiare sistema di produzione e io ne sarei felicissimo, però nel sistema capitalista, se ci si limita a dire che il problema è il debito in generale, si fa il gioco del sistema.
Innanzitutto non tutti i debiti sono uguali. Il debito di uno Stato non può essere mai uguale al debito di una impresa privata o di un cittadino.
Lo Stato può stampare moneta o tassare i cittadini. Nel sistema euro la prima cosa non si può fare, infatti è necessario un ritorno alla sovranità monetaria, però anche in presenza di ciò, uno Stato può stampare la propria moneta ma non quella degli altri. Questo per dire che in economia non ci sono pasti gratis.
Il problema del'euro non è di finanza pubblica ma di finanza privata, nato dal fatto che non esiste più la possibilità per i singoli Stati di usufruire dell'unico mercato di cui tutti se ne fottono: il mercato del cambio.
Questo fatto ha deteriorato le bilance commerciali dei paesi dell'europa mediterranea, cioè ad un aumento delle importazioni accompagnata da una drastica e conseguente diminuzione delle esportazioni.
Tutto questo viene fatto per provocare delle crisi che portano a dei tagli di Stato sociale e di stipendi. (se non puoi svalutare la moneta, svaluti il salario)
Siccome il capitalismo è fondato e alimentato dai consumi di massa se la gente non ha i soldi dal proprio stipendio per alimentare la famosa freccia, dove prende i soldi? In prestito dalle banche.


Massimo mi permetto di consigliarti tre libri

1 Vladimiro Giacchè : Anschluss (fondamentale)

2 Alberto Bagnai : Il tramonto dell'euro

3 Alberto Bagnai : L'Italia può farcela


E ovviamente ti consiglio il blog dello stesso Bagnai "Goofynomics"

W.Snake8
Inviato: 13/3/2015 1:47  Aggiornato: 13/3/2015 1:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2014
Da: Napoli
Inviati: 107
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
La prima cosa che ho pensato è stata: "il rivoluzionario tsipras è già alla frutta".
Effettivamente è una mossa che reca un danno non indifferente all'immagine del governo greco. Il popolo non la manderà giù.
La famosa "manina" di cui parlava Max nel suo articolo dopo le elezioni greche è di una potenza sconcertante. E' invisibile, sposta di "poco" il baricentro in modo che nessuno noti l'inclinazione e alla fine, quando tutto crolla, nessuno capisce il perché.
E tutti daranno la colpa alla "fallimentare" ideologia, strategia e impostazione del governo greco.
Il fatto è che tutto è finito per come è iniziato. Una rivoluzione nata morta.

--- concedetemi un OT
Dalla pagina di Giulietto Chiesa:

https://pbs.twimg.com/media/Bxkal4QCEAA6oxy.jpg
INGRANDIRE, PREGO.
Guarda guarda cosa mi ha mandato Patrik, uno degli spettatori di Macedonia che hanno visto il talk show di Milenko. Una foto dove compaiono miliziani dell'ISIS che hanno , chiaramente visibili, tatuaggi in lingua inglese sulle braccia. Palesemente incompatibili con la "filosofia" dello Stato Islamico. Chi mi aiuta a decifrare la scritta e a scoprire a quale organizzazione appartengono?

Altro OT

Ultim'ora. Isis. Nuovo video: vogliamo Parigi prima di Roma e Andalusìa

Ehm, certo che i "pasticci" fatti sulla Palestina hanno fruttato più che bene eh?

Aironeblu
Inviato: 13/3/2015 7:37  Aggiornato: 13/3/2015 7:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
C'è da precisare che il debito tedesco verso la Grecia, ma anche verso l'Italia (già, la Germania aveva un bel debito anche con noi a fine conflitto) è stato condonato due volte: prima, nell'immediato dopoguerra, dimezzato per non schiacciare la Germania in un default irreversibile (come quello verso cui la Culona della Troika sta spingendo oggi la Grecia), e una seconda volta nel '90, come aiuto alla riunificazione delle due Germanie, che altrimenti sarebbe finito in un secondo default tedesco, con l'annullamento totale del debito rimanente.
Il tutto sotto la regia anglosassone, che ci lascia facimente intendere perchè non si sia mai parlato anche di debito inglese o statunitense, dati gli ingenti danni dei loro bombardamenti a tappeto sulle città europee, ben più cinici di quelli tedeschi.

Gli unici a non cadere nella trappola sono stari i russi, che pretesero il risarcimento da parte della Germania fino all'ultimo rublo.

In ogni caso, non mi sembra una figuraccia da parte della Grecia rinfacciare alla Germania i favori concessi in passato e la vigliaccheria con cui oggi vengono traditi a favore di intressi privati sovranazionali.
Magari la cosa servirà da sveglia a chi continua ad attribuire alla Grecia (e all'Italia) le colpe della loro situazione, nonostante gli "aiuti della Germania, che prima o poi si stancherà di trascinarsi dietro tutti i PIGS"...
O no?

Rickard
Inviato: 13/3/2015 8:28  Aggiornato: 13/3/2015 8:28
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Tanto per dire quanto già sia alla frutta il "nuovo" e "rivoluzionario" governo Tsipras.

Queste invettive puramente mediatiche sono un ottimo modo per ottenere titoli sui giornali ed essere (giustamente) presi per idioti disperati da tutte le consorterie europee, i governi e in generale gli ambienti che "contano".

E anche per chi sventola la possibilità della dichiarazione del "debito odioso", come fece l'Ecuador, si dimentica che questo tipo di cose sono possibili solo se, per tutta una serie di ragioni, ti trovi in una posizione di forza o comunque di "libertà di movimento" rispetto ai detentori del tuo debito.

La Grecia oggi non ha alcuna potenza contrattuale e queste sparate cretine sui danni di guerra servono solo a sottolinearlo.

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
NeWorld
Inviato: 13/3/2015 8:37  Aggiornato: 13/3/2015 8:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/1/2011
Da: Around the World
Inviati: 629
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Massimo,mi permetto di chiedere che questo documentario (attinente al tema debito pubblico,ma non solo..) sia messo in una delle prossime News in quanto lo ritengo un lavoro eccezionale ed una testimonianza schiacciante che chi si oppone fermamente a questo sistema,ne resta vittima.

Stima e ammirazione per l' Uomo che ne è il protagonista: Sankara - "... e quel giorno uccisero la felicita' "

Se siete d'accordo segnalatelo a Massimo affinchè si metta in evidenza

"perché abbiamo un combattimento non contro sangue e carne, ma contro i governi, contro le autorità, contro i governanti mondiali di queste tenebre, contro le malvage forze spirituali che sono nei luoghi celesti"
Redazione
Inviato: 13/3/2015 10:01  Aggiornato: 13/3/2015 10:01
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
W.SNAKE: "Chi mi aiuta a decifrare la scritta e a scoprire a quale organizzazione appartengono?"

Sul tatuaggio c'è scrtitto United States Army. Sai indicarmi la fonte percaso?

***

NeWorld: Ok, lo guardo. Grazie.

cavillo
Inviato: 13/3/2015 10:06  Aggiornato: 13/3/2015 10:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/11/2010
Da:
Inviati: 158
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
"un risarcimento ai tunisini (ovvero agli ex-cartaginesi) per i danni provocati durante le Guerre Puniche"


"oppure cominceremo seriamente ad affrontare la questione della schiavitù del debito, lasciando da parte tutte le discussioni e le menate di carattere secondario, che non avranno comunque mai nessuna influenza reale sul futuro del nostro paese?"

OVVERO: come rendere inefficaci le armi di distrazione di massa?

bernuga
Inviato: 13/3/2015 10:36  Aggiornato: 13/3/2015 10:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/11/2011
Da:
Inviati: 1007
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Nella foto postata da W.Snake8 i tatuaggi, anche se presi in foto diverse e su un braccio in posizioni differenti, sono sempre identici, inoltre dalla qualita' delle foto mi sembra strano aver fatto un ingrandimento cosi' chiaro e preciso.
Che ci siano americani infiltrati nell'isis e' chiaro, potrebbero essere militari o ex militari adesso nella Blackwater (o come si chiama adesso), ma quegli ingrandimenti non mi convincono.

Redazione
Inviato: 13/3/2015 11:37  Aggiornato: 13/3/2015 11:42
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
BERNUGA: "ma quegli ingrandimenti non mi convincono."

Per questo vorrei ritrovarte la fonte. Anche a me la cosa sembra troppo smaccata.

L'immagine nei riquadri rossi, inoltre, è sempre la stessa, mentre le braccia sono in posizioni diverse.

bernuga
Inviato: 13/3/2015 11:50  Aggiornato: 13/3/2015 11:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/11/2011
Da:
Inviati: 1007
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
@Max
Si, sono tutti uguali anche se presi in posizioni e braccia diverse, a questo link una delle foto viene smentita:

http://beforeitsnews.com/terrorism/2014/09/u-s-troops-posing-as-isis-terrorists-astonishing-picture-released-from-british-mp-george-galloway-2450502.html

Calvero
Inviato: 13/3/2015 12:55  Aggiornato: 13/3/2015 12:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 4/6/2007
Da: Fleed / Umon
Inviati: 13165
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
____________
_________

Nel palmares delle osservazioni sottovalutate, mie, qualche volta anche di Rickard, altre volte di Incredulo, discorsi impossibili per impossibili, dico io, trovo surreale si provi a parlare di Capitalismo come se fosse un problema a monte del consumismo ...

... così per i vaccini
... così per la politica
... così per i soldi

... insomma, si parla e ci s'indigna di come la prendono in culo i comuni mortali, ma mai del perché gli piace così tanto

Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno
Red_Max
Inviato: 13/3/2015 13:35  Aggiornato: 13/3/2015 13:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Questo conferma che in politica estera non bisogna mai concedere nulla a nessuno senza chiedere qualcosa in cambio.
Nel caso peggiore si passa al ricatto e alle minacce, per cui fin qui mi sembra tutto abbastanza normale.
Come andrà a finire?

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
robcoppola
Inviato: 13/3/2015 14:36  Aggiornato: 13/3/2015 14:36
Ho qualche dubbio
Iscritto: 29/6/2011
Da:
Inviati: 198
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
W.SNAKE: "Chi mi aiuta a decifrare la scritta e a scoprire a quale organizzazione appartengono?" Sul tatuaggio c'è scrtitto United States Army. Sai indicarmi la fonte percaso?

Se ingrandiamo l'immagine sospetta si può vedere come sia identica a quella che segue proveniente da un sito di tatuaggi

Grey Ink United States Army Tattoo On Man Chest

L'ottimista proclama che viviamo nel migliore dei mondi possibili; il pessimista teme che possa essere vero.
(James Branch Cabell)
Silver
Inviato: 13/3/2015 15:04  Aggiornato: 13/3/2015 15:04
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/9/2005
Da: Torino
Inviati: 615
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Mi sfugge un passaggio e chiedo l'aiuto del pubblico.

Se la Grecia ha accettato la politica di austerità e non è uscita dell'euro probabilmente perché a decidere erano burocrati venduti, con che criterio ora cerca di salvarsi in questo modo?

Non pare un comportamento incoerente?

toussaint
Inviato: 13/3/2015 15:07  Aggiornato: 13/3/2015 15:08
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Neworld (edit, scusate, un refuso), ne abbiamo già parlato altre volte, Thomas Sankara è definito il Che africano, voleva che gli africani si affrancassero dalla post colonizzazione occidentale, ben più feroce della colonizzazione vera e propria, che rompessero con la corruzione delle elites, i suoi discorsi sono qualcosa di commovente e insieme disturbante, perché ti fanno pensare a come poteva essere oggi il mondo, ma fu ucciso come Cristo e Cesare dal suo migliore amico e sodale di tante lotte (per un pò di potere e per le briciole generosamente offerte dall'Occidente), la mano armata di una congiura finanziata e organizzata dal presidente "socialista" massone del 33° grado, Francois Mitterand...

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
toussaint
Inviato: 13/3/2015 15:11  Aggiornato: 13/3/2015 15:36
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Sankara sul debito a una riunione dell'OUA:

Signor presidente, signori capi delle delegazioni,

vorrei che in questo istante potessimo parlare di quest’altra questione che ci preme : la questione del debito, la questione realtiva alla situazione economica dell’Africa. Poiché questa, tanto quanto la pace, è una condizione importante della nostra sopravvivenza. Ecco perché ho creduto di dovervi imporre alcuni minuti supplementari affinché ne parliamo.Il Burkina Faso vorrebbe esprimere innanzitutto il suo timore.


Il timore che abbiamo è che le riunioni dell’OUA (Organizzazione dell’Unità Africana) si susseguano, si somiglino, ma che alla fine ci sia sempre meno interesse a ciò che facciamo.Signor presidente, quanti sono i capi di stato qui presenti che sono stati giustamente chiamati a venire a parlare dell’Africa in Africa ? Signor Presidente, quanti capi di stato sono pronti a volare a Parigi, a Londra, a Washington quando laggiù li si chiama in riunione ma non possono venire qui ad Addis-Abeba in Africa ? Questo è molto importante.stabilissimo delle misure di sanzione per i capi di stato che non rispondono all’appello. Facciamo in modo che attraverso un sistema di punti di buona condotta, quelli che vengono regolarmente, come noi per esempio , possano essere sostenuti in alcuni dei loro sforzi. Per esempio : ai progetti che presentiamo alla Banque Africaine de Développement (BAD, Banca Africana di Sviluppo) deve essere attribuito un coefficiente di africanità I meno africani saranno penalizzati. Così tutti verranno qui alle riunioni.

Vorrei dirvi, signor presidente, che il problema del debito è una questione che non possiamo eludere. Voi stesso ne sapete qualche cosa nel vostro paese dove avete dovuto prendere delle decisioni coraggiose, perfino temerarie. Delle decisioni che non sembrano essere tutte in rapporto con la vostra età e i vostri capelli bianchi. Sua Eccellenza il presidente Habib Bourguiba che non è potuto venire ma che ci ha fatto pervenire un importante messaggio, ha dato un altro esempio all’Africa, quando in Tunisia, per le ragioni economiche, sociali e politiche, ha anch’egli dovuto prendere delle decisioni coraggiose.Ma, signor presidente, vogliamo continuare a lasciare i capi di stato cercare individualmente delle soluzioni al problema del debito col rischio di creare nei loro paesi dei conflitti sociali che potrebbero mettere in pericolo la loro stabilità ed anche la costruzione dell’unità africana ? Questi esempi che ho citato, e ce ne sono altri, meritano che i vertici dell’OUA portino una risposta rassicurante a ciascuno di noi in quanto alla questione del debito.Noi pensiamo che il debito si analizza prima di tutto dalla sua origine. Le origini del debito risalgono alle origini del colonialismo. Quelli che ci hanno prestato denaro, sono gli stessi che ci avevano colonizzato. Sono gli stessi che gestivano i nostri stati e le nostre economie. Sono i colonizzatori che indebitavano l’Africa con i finanziatori internazionali che erano i loro fratelli e cugini. Noi non c’entravamo niente con questo debito. Quindi non possiamo pagarlo.Il debito è ancora il neocolonialismo, con i colonizzatori trasformati in assistenti tecnici anzi dovremmo invece dire «assassini tecnici». Sono loro che ci hanno proposto dei canali di finanziamento, dei «finanziatori». Un termine che si impiega ogni giorno come se ci fossero degli uomini che solo «sbadigliando» possono creare lo sviluppo degli altri [gioco di parole in francese sbadigliatore/finanziatore, bâillement/bailleurs de fonds ].Questi finanziatori ci sono stati consigliati, raccomandati.Ci hanno presentato dei dossier e dei movimenti finanziari allettanti. Noi ci siamo indebitati per cinquant’anni, sessant’anni anni e più. Cioè siamo stati portati a compromettere i nostri popoli per cinquant’anni e più.

Il debito nella sua forma attuale, controllata e dominata dall’imperialismo, è una riconquista dell’Africa sapientemente organizzata, in modo che la sua crescita e il suo sviluppo obbediscano a delle norme che ci sono completamente estranee. In modo che ognuno di noi diventi schiavo finanziario, cioè schiavo tout court, di quelli che hanno avuto l’opportunità, l’intelligenza, la furbizia, di investire da noi con l’obbligo di rimborso. Ci dicono di rimborsare il debito. Non è un problema morale. Rimborsare o non rimborsare non è un problema di onore.Signor presidente, abbiamo prima ascoltato e applaudito il primo ministro della Norvegia intervenuta qui. Ha detto, lei che è un’europea, che il debito non può essere rimborsato tutto. Il debito non può essere rimborsato prima di tutto perché se noi non paghiamo, i nostri finanziatori non moriranno, siamone sicuri. Invece se paghiamo, saremo noi a morire, ne siamo ugualmente sicuri. Quelli che ci hanno condotti all’indebitamento hanno giocato come al casinò. Finché guadagnavano non c’era nessun problema ; ora che perdono al gioco esigono il rimborso. E si parla di crisi. No, Signor presidente. Hanno giocato, hanno perduto, è la regola del gioco. E la vita continua.Non possiamo rimborsare il debito perché non abbiamo di che pagare. Non possiamo rimborsare il debito perché non siamo responsabili del debito. Non possiamo pagare il debito perché, al contrario, gli altri ci devono ciò che le più grandi ricchezze non potranno mai ripagare : il debito del sangue. E’ il nostro sangue che è stato versato. Si parla del Piano Marshall che ha rifatto l’Europa economica. Ma non si parla mai del Piano africano che ha permesso all’Europa di far fronte alle orde hitleriane quando la sua economia e la sua stabilità erano minacciate. Chi ha salvato l’Europa ? E’ stata l’Africa. Se ne parla molto poco. Così poco che noi non possiamo essere complici di questo silenzio ingrato. Se gli altri non possono cantare le nostre lodi, noi abbiamo almeno il dovere di dire che i nostri padri furono coraggiosi e che i nostri combattenti hanno salvato l’Europa e alla fine hanno permesso al mondo di sbarazzarsi del nazismo.Il debito è anche conseguenza degli scontri. Quando ci parlano di crisi economica, dimenticano di dirci che la crisi non è venuta all’improvviso. La crisi è sempre esistita e si aggraverà ogni volta che le masse popolari diventeranno più coscienti dei loro diritti di fronte allo sfruttatore. Oggi c’è crisi perché le masse rifiutano che le ricchezze siano concentrate nelle mani di pochi individi. C’è crisi perché pochi individui depositano nelle banche estere delle somme colossali che basterebbero a sviluppare l’Africa intera. C’è crisi perché di fronte a queste ricchezze individuali che hanno nomi e cognomi, le masse popolari si rifiutano di vivere nei ghetti e nei bassi fondi. C’è crisi perché i popoli rifiutano dappertutto di essere dentro una Soweto di fronte a Johannesburg. C’è quindi lotta, e l’esacerbazione di questa lotta preoccupa chi ha il potere finanziario.

Ci si chiede oggi di essere complici della ricerca di un equilibrio. Equilibrio a favore di chi ha il potere finanziario. Equilibrio a scapito delle nostre masse popolari.

No ! Non possiamo essere complici. No ! Non possiamo accompagnare quelli che succhiano il sangue dei nostri popoli e vivono del sudore dei nostri popoli nelle loro azioni assassine.

Signor presidente, sentiamo parlare di club – club di Roma, club di Parigi, club di dappertutto. Sentiamo parlare del Gruppo dei cinque, dei sette, del Gruppo dei dieci, forse del Gruppo dei cento o che so io. E’ normale allora che anche noi creiamo il nostro club e il nostro gruppo. Facciamo in modo che a partire da oggi anche Addis Abeba diventi la sede, il centro da cui partirà il vento nuovo del Club di Addis Abeba. Abbiamo il dovere di creare oggi il fronte unito di Addis Abeba contro il debito. E’ solo così che potremo dire oggi che rifiutando di pagare non abbiamo intenzioni bellicose ma al contrario intenzioni fraterne. Del resto le masse popolari in Europa non sono contro le masse popolari in Africa. Ma quelli che vogliono sfruttare l’Africa sono gli stessi che sfruttano l’Europa. Abbiamo un nemico comune. Quindi il club di Addis Abeba dovrà dire agli uni e agli altri che il debito non sarà pagato. Quando diciamo che il debito non sarà pagato non vuol dire che siamo contro la morale, la dignità, il rispetto della parola. Noi pensiamo di non avere la stessa morale degli altri. Tra il ricco e il povero non c’è la stessa morale. La Bibbia, il Corano, non possono servire nello stesso modo chi sfrutta il popolo e chi è sfruttato. C’è bisogno che ci siano due edizioni della Bibbia e due edizioni del Corano.Non possiamo accettare che ci parlino di dignità. Non possiamo accettare che ci parlino di merito per quelli che pagano e perdita di fiducia per quelli che non dovessero pagare. Noi dobbiamo dire al contrario che oggi è normale si preferisca riconoscere come i più grandi ladri siano i più ricchi. Un povero, quando ruba, non commette che un peccatucolo per sopravvivere e per necessità. I ricchi, sono quelli che rubano al fisco, alle dogane. Sono quelli che sfruttano il popolo. Signor presidente, non è quindi provocazione o spettacolo. Dico solo ciò che ognuno di noi pensa e vorrebbe. Chi non vorrebbe qui che il debito fosse semplicemente cancellato ? Quelli che non lo vogliono possono subito uscire, prendere il loro aereo e andare dritti alla Banca Mondiale a pagare ! Non vorrei poi che si prendesse la proposta del Burkina Faso come fatta da «giovani», senza maturità e esperienza. Non vorrei neanche che si pensasse che solo i rivoluzionari parlano in questo modo. Vorrei semplicemente che si ammettesse che è una cosa oggettiva, un fatto dovuto.

E posso citare tra quelli che dicono di non pagare il debito dei rivoluzionari e non, dei giovani e degli anziani. Per esempio Fidel Castro ha già detto di non pagare.

Non ha la mia età, anche se è un rivoluzionario. Ma posso citare anche François Mitterrand che ha detto che i Paesi africani non possono pagare, i paesi poveri non possono pagare. Posso citare la signora Primo Ministro di Norvegia. Non conosco la sua età e mi dispiacerebbe chiederglielo È solo un esempio. Vorrei anche citare il presidente Félix Houphouët Boigny. Non ha la mia età, eppure ha dichiarato pubblicamente che quanto al suo Paese, la Costa d’Avorio, non può pagare.Ma la Costa d’Avorio è tra i paesi che stanno meglio in Africa, almeno nell’Africa francofona. Ed è per questo d’altronde normale che paghi un contributo maggiore qui… Signor Presidente, la mia non è quindi una provocazione. Vorrei che molto saggiamente lei ci offrisse delle soluzioni. Vorrei che la nostra conferenza adottasse la risoluzione di dire chiaramente che noi non possiamo pagare il debito. Non in uno spirito bellicoso, bellico. Questo per evitare di farci assassinare individualmente.Se il Burkina Faso da solo rifiuta di pagare il debito, non sarò qui alla prossima conferenza ! Invece, col sostegno di tutti, di cui ho molto bisogno, col sostegno di tutti potremo evitare di pagare. Ed evitando di pagare potremo consacrare le nostre magre risorse al nostro sviluppo.

E vorrei terminare dicendo che ogni volta che un paese africano compra un’arma è contro un africano. Non contro un europeo, non contro un asiatico. E’ contro un africano. Perciò dobbiamo, anche sulla scia della risoluzione sul problema del debito, trovare una soluzione al problema delle armi. Sono militare e porto un’arma. Ma signor presidente, vorrei che ci disarmassimo. Perché io porto l’unica arma che possiedo. Altri hanno nascosto le armi che pure portano.Allora, cari fratelli, col sostegno di tutti, potremo fare la pace a casa nostra.Potremo anche usare le sue immense potenzialità per sviluppare l’Africa, perché il nostro suolo e il nostro sottosuolo sono ricchi. Abbiamo abbastanza braccia e un mercato immenso, da Nord a Sud, da Est a Ovest. Abbiamo abbastanza capacità intellettuali per creare, o almeno prendere la tecnologia e la scienza in ogni luogo dove si trovano.Signor presidente, facciamo in modo di realizzare questo fronte unito di Addis Abeba contro il debito. Facciamo in modo che a partire da Addis Abeba decidiamo di limitare la corsa agli armamenti tra paesi deboli e poveri. I manganelli e i macete che compriamo sono inutili. Facciamo in modo che il mercato africano sia il mercato degli africani. Produrre in Africa, trasformare in Africa, consumare in Africa. Produciamo quello di cui abbiamo bisogno e consumiamo quello che produciamo, invece di importarlo.Il Burkina Faso è venuto a mostrare qui la cotonnade, prodotta in Burkina Faso, tessuta in Burkina Faso, cucita in Burkina Faso per vestire i burkinabé. La mia delegazione ed io stesso siamo vestiti dai nostri tessitori, dai nostri contadini. Non c’è un solo filo che venga d’Europa o d’America. Non faccio una sfilata di moda ma vorrei semplicemente dire che dobbiamo accettare di vivere africano. E’ il solo modo di vivere liberi e degni.

La ringrazio Signor presidente.

Patria o morte, vinceremo !


edit: ancora, per capire chi era quest'uomo, mirabile esempio di coerenza fino alle estreme conseguenze:

Sovranità alimentare nel Sahel

L'obiettivo era immenso e immane in quel contesto. La prova del nove fu superata: risultati materiali inauditi in poco tempo e quasi senza mezzi. Tutto all'insegna del motto di Sankara: «Contare sulle proprie forze». Coltivare e irrigare con poche risorse per garantire due pasti e dieci litri d'acqua al giorno a ognuno. La sovranità alimentare: «Produrre e consumare burkinabè». «Operazioni commando di alfabetizzazione» degli adulti. I progetti «un villaggio un bosco, un villaggio un ambulatorio, un villaggio una scuola». Le «tre lotte contro il deserto» per un commovente Burkina verde. Il faso dan fani , abito di cotone locale lavorato artigianalmente. La «battaglia per la ferrovia». L'informazione partecipata con la «radio entrate e parlate». I lavori comunitari anche per i funzionari (un tentativo di redistribuzione della fatica). La cultura, inventare il Festival del cinema africano, le proiezioni nei villaggi, lo sport di massa per la salute... E i soggetti. La mobilitazione tentata a tutti i livelli nei comitati rivoluzionari. Al centro di tutto, i contadini e le donne, anche contro i capi villaggio e gli sfruttatori della tradizione. Presidente femminista, un otto marzo dichiarò: «Se perdiamo la lotta per la liberazione della donna avremo perso il diritto di sperare in una trasformazione positiva. (...) Una società come la nostra deve lottare contro l'escissione e ridurre anche i lunghi tragitti che la donna percorre per andare a cercare l'acqua, la legna . Non possiamo parlare di liberazione della donna senza parlare del mulino per macinare il grano, dell'orto, del potere economico» (da Thomas Sankara. I discorsi e le idee , edizioni Sankara).

Un presidente senza privilegi

Per investire tutto nei bisogni di base Sankara impose una spending review all'osso: «Non possiamo essere i dirigenti ricchi di un paese povero». Senza accettare imposizioni dal Fondo Monetario internazionale (che «va oltre il controllo di bilancio e persegue un controllo politico»), l'austerità fu autogestita: stipendi modestissimi a presidente e ministri, niente sprechi di rappresentanza, vendute le auto blu, aboliti gli eventi di lusso, rimpicciolita ogni spesa amministrativa. Ma non riuscì a Thomas Sankara la lotta contro la corruzione, e contro gli abusi di potere nei Comitati rivoluzionari. L'impegno antimperialista fra i non allineati e a fianco delle esperienze rivoluzionarie. La lotta contro il debito estero e per il disarmo. Nel suo discorso di fronte ai capi di stato africani, alla Conferenza dell'allora Organizzazione per l'Unità Africana (Oua) ad Addis Abeba, 29 luglio 1987, Sankara ripeteva l'invito fatto al Movimento dei paesi non allineati tre anni prima a New Delhi: «Non possiamo rimborsare il debito perché non abbiamo di che pagare. Non possiamo rimborsare il debito perché non ne siamo responsabili. (...) Abbiamo il dovere di creare il Fronte unito contro il debito». Ma al tempo stesso tutta l'Africa doveva farla finita con la corruzione, i privilegi e le spese per le armi. Le risorse liberate erano necessarie alla fuoriuscita dalla miseria e all'integrazione regionale (sul modello dell'attuale Alleanza bolivariana Alba in America Latina): «Facciamo sì che il mercato africano sia davvero il mercato degli africani. Produrre in Africa, trasformare in Africa e consumare in Africa (...) È per noi il solo modo di vivere liberamente e degnamente».

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
W.Snake8
Inviato: 13/3/2015 15:40  Aggiornato: 13/3/2015 15:40
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/7/2014
Da: Napoli
Inviati: 107
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
@Max

Non ho trovato altro, ho copiato il post dal contatto di Giulietto chiesa, che dice di aver avuto la segnalazione a sua volta da uno spettatore di Macedonia...

@robcoppola

Il tatuaggio è proprio quello.

___

Nei commenti al post di Chiesa c'è chi dice di aver trovato e posta le stesse immagini senza i tatuaggi e quindi si tratterebbe di un fake. O i tatuaggi li avevano e li hanno cancellati dopo. Boh.

toussaint
Inviato: 13/3/2015 15:40  Aggiornato: 13/3/2015 15:40
Sono certo di non sapere
Iscritto: 23/3/2012
Da:
Inviati: 5220
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
"Non possiamo essere i dirigenti ricchi di un paese povero"...

"Siam del popolo le invitte schiere c'hanno sul bavero le fiamme nere ci muove un impeto che è sacro e forte morte alla morte morte al dolor. Non vogliamo più assassini non vogliamo più briganti come un dì gridiamo: avanti!" Arditi del Popolo 1921
lanzo
Inviato: 13/3/2015 16:20  Aggiornato: 13/3/2015 16:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/10/2005
Da:
Inviati: 518
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Senza andare indietro fino alle guerre puniche, le truppe tunisine e maricchine hanno fatto quello che hanno fatto durante l'invasione degli alleati per "liberarci" e adesso li andiamo pure a a salvare con mare nostrum e tritone.
Che popolo di cacca siamo.

lanzo
Inviato: 13/3/2015 16:33  Aggiornato: 13/3/2015 16:33
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/10/2005
Da:
Inviati: 518
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Se la popolazione della Grecia - OK ritorno sul dolente tasto - fosse stata ebraica, ora sarebbero ricchi. La Germania. maledetto paese, fu costretta a pagare con la pistola alla tempia - indennizzi a vittime ebree che aumentavano sempre, e si arrivo' alla cifra di sei milioni di vittime. Non contestabile, altrimenti c'e' la galera o l'ostracismo.

P.K.89
Inviato: 13/3/2015 16:39  Aggiornato: 13/3/2015 16:40
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/7/2013
Da:
Inviati: 601
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
@Calvero

Citazione:
... insomma, si parla e ci s'indigna di come la prendono in culo i comuni mortali, ma mai del perché gli piace così tanto


Riflettendo proprio su questo punto, c'era qualcosa che mi sfuggiva.

Poi ho provato ad ordinare la cosa in questo modo:

Ai comuni mortali non piace prendersela in culo, ma avendo a piacere il potere (vuoi per educazione, vuoi per lavaggio del cervello, vuoi perchè ha il suo fascino intrinseco, vuoi perchè ha una certa capacità di scacciare le paure, ecc...) non c'è intenzione alcuna di abolire la lotteria (mentre scrivevo trovo curiosa la composizione della parola "lotteria"- "lotte"- ria), di abolire il sistema del potere, perchè i mortali, la massa, abisce a questo potere, hai voglia a dirgli vedi che di tutte le puntate al superenalotto, solo il 60% (sparo a caso) viene rimesso in circolo, il resto se lo ciula lo stato e le probabilità di vincita sono di 1 su 1 miliaro.
Eppure cosa spinge milioni di persona a giocare?

Ecco forse la risposta su cui fa perno il sistema. LA SPERANZA!


Forza o fregatura? Forse entrambe.

Che ne dici Calvero? Potrebbe essere una chiave di lettura plausibile?

lanzo
Inviato: 13/3/2015 16:48  Aggiornato: 13/3/2015 16:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/10/2005
Da:
Inviati: 518
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Last but not least.
Ma che vuol dire "La Grecia avrebbe..." Gli accordi furono fattii da politici che probabilmente sono stati "lubrificati" a dovere - vedi le 2 dinastie al governo da sempre, con quali soldi andavano avanti ? Questo e' il bello della democrazia ! Il tiranno o dittatore lo puoi impiccare, ma se i ladroni li hai eletti tu, con chi te la pigli ?

JohnTitor
Inviato: 13/3/2015 18:00  Aggiornato: 13/3/2015 18:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/11/2010
Da: Tampa
Inviati: 602
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
OT?

Ex massone prende la parola ad un convegno e racconta cosa gli hanno fatto – VIDEO – Visiona per conoscere

https://xena05.wordpress.com/2015/03/13/ex-massone-prende-la-parola-ad-un-convegno-e-racconta-cosa-gli-hanno-fatto-video-visiona-per-conoscere/

Redazione
Inviato: 13/3/2015 19:02  Aggiornato: 13/3/2015 19:02
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
W.SNAKE: E' decisamente un fake. Purtroppo.

irubble
Inviato: 13/3/2015 20:58  Aggiornato: 13/3/2015 20:58
Ho qualche dubbio
Iscritto: 6/3/2015
Da: None
Inviati: 60
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
Nell'articolo si parla di un accordo firmato dai greci. Penso Massimo si riferisca all'accordo di Londra del 1953 in cui fu tagliato il 50% del debito di Guerra della Germania (non è specificato). Nell'accordo del 53 fu tagliato il debito verso tutti gli stati creditori, non solo greci.

Se paragoniamo la germania straziata dalla guerra e la grecia dai debiti non vedo perché oggi non si possa riproporre il medesimo trattamento e permettere alla grecia almeno di rimettersi in piedi.

Non si tratta di debiti di guerra o meno ma di opportunità.

Anno Ford 632: "Comunità, Identità, Stabilità".
AlexPayne
Inviato: 14/3/2015 19:37  Aggiornato: 14/3/2015 19:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/8/2012
Da:
Inviati: 88
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
@tizio8020
quoto

bernuga
Inviato: 14/3/2015 19:47  Aggiornato: 14/3/2015 19:47
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/11/2011
Da:
Inviati: 1007
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra

halastor
Inviato: 16/3/2015 3:12  Aggiornato: 16/3/2015 3:12
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/2/2015
Da:
Inviati: 172
 Re: La Grecia chiede i danni di guerra
ah Beh !!!

se citi Bagnai allora!!!!!!! Siamo messi davvero male.

[...]L'occhio al moto deluso il falso crede;
E 'l terrore a que' mostri accresce fede[...]
"Torquato Tasso - La Gerusalemme Liberata - Canto XX"

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