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storia & cultura : Discorso sulla servitù volontaria
Inviato da Redazione il 28/4/2015 19:50:00 (8519 letture)

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*****************************************************

Incuriosito da un articolo di Marco Travaglio, sono andato a cercare un libro di un autore di cui non avevo mai sentito parlare: Etienne De La Boétie (1530-1563). Il libro si intitola "Discorso sulla servitù volontaria". Ne riporto di seguito alcuni estratti. Le analogie con la situazione italiana di oggi quasi non si contano... (M.M.)

DISCORSO SULLA SERVITÙ VOLONTARIA

di Etienne De La Boétie

[...] Per ora vorrei solo riuscire a comprendere come mai tanti uomini, tanti villaggi e città, tante nazioni a volte sopportano un tiranno che non ha alcuna forza se non quella che gli viene data, non ha potere di nuocere se non in quanto viene tollerato e non potrebbe far male ad alcuno, se non nel caso che si preferisca sopportarlo anziché contraddirlo. E' un fatto davvero sorprendente e nello stesso tempo comune, tanto che c'è più da dolersene che da meravigliarsene, vedere milioni e milioni di uomini asserviti come miserabili, messi a testa bassa sotto ad un giogo vergognoso non per costrizione di forza maggiore ma perché sembra siano affascinati e quasi stregati dal solo nome di uno di fronte al quale non dovrebbero né temerne la forza, dato che si tratta appunto di una persona sola, né amarne le qualità poiché si comporta verso di loro in modo del tutto inumano e selvaggio. [...]

Ma se cento, se mille persone si lasciano opprimere da uno solo chi oserà ancora parlare di viltà, di timore di scontrarsi con lui, anziché affermare che si tratta di mancanza di volontà e di grande abiezione? E se vediamo non cento o mille persone, ma cento villaggi, mille città, milioni di uomini che non fanno nulla per attaccare e schiacciare uno solo che li tratta nel migliore dei casi come servi e schiavi, come potremo qualificare un simile fatto? Si tratta ancora di viltà? Ma in tutti i vizi ci sono dei limiti oltre i quali non si può andare; due uomini, ammettiamo anche dieci, possono aver paura di uno. Ma se mille persone, che dico, mille città non si difendono da uno solo questa non è viltà, non si può essere vigliacchi fino a questo punto, così come aver coraggio non significa che un uomo si debba metter da solo a scalare una fortezza, attaccare un'armata, conquistare un regno! Che razza di vizio è allora questo se non merita neppure il nome di viltà, se non si riesce a qualificarlo con termini sufficientemente spregevoli, se la natura stessa lo disapprova e il linguaggio rifiuta di nominarlo?

[...]

Va aggiunto inoltre che non c'è bisogno di combattere questo tiranno, di toglierlo di mezzo; egli viene meno da solo, basta che il popolo non acconsenta più a servirlo. Non si tratta di sottrargli qualcosa, ma di non attribuirgli niente; non c'è bisogno che il paese si sforzi di fare qualcosa per il proprio bene, è sufficiente che non faccia nulla a proprio danno. Sono dunque i popoli stessi che si lasciano, o meglio, si fanno incatenare, poiché col semplice rifiuto di sottomettersi sarebbero liberati da ogni legame; è il popolo che si assoggetta, si taglia la gola da solo e potendo scegliere fra la servitù e la libertà rifiuta la sua indipendenza, mette il collo sotto il giogo, approva il proprio male, anzi se lo procura. Se gli costasse qualcosa riacquistare la libertà non continuerei a sollecitarlo; anche se riprendersi i propri diritti di natura e per così dire da bestia ridiventare uomo dovrebbe stargli il più possibile a cuore. Tuttavia non voglio esigere da lui un tale coraggio; gli concedo pure di preferire una vita a suo modo sicura anche se miserabile ad una incerta speranza in una condizione migliore.

Ma se per avere la libertà è sufficiente desiderarla con un semplice atto di volontà si troverà ancora al mondo un popolo che la ritenga troppo cara, potendola ottenere con un desiderio? Può esistere un popolo che non se la senta di riavere un bene che si dovrebbe riscattare a prezzo del proprio sangue, un bene la cui perdita rende insopportabile la vita e desiderabile la morte, almeno per chi ha un minimo di dignità? Come il fuoco che da una piccola scintilla si fa sempre più grande e più trova legna più ne brucia, ma si consuma da solo, anche senza gettarvi sopra dell'acqua, semplicemente non alimentandolo, così i tiranni più saccheggiano e più esigono, più distruggono e più ottengono mano libera, più li si serve e più diventano potenti, forti e disposti a distruggere tutto; ma se non si cede al loro volere, se non si presta loro obbedienza allora, senza alcuna lotta, senza colpo ferire, rimangono nudi e impotenti, ridotti a un niente proprio come un albero che non ricevendo più la linfa vitale dalle radici subito rinsecchisce e muore.

Gli uomini coraggiosi per conquistare il bene che desiderano non temono di affrontare il pericolo; la gente intraprendente non rifiuta la fatica. Invece gli uomini deboli e pressoché storditi non sanno né sopportare il male, né ricercare il bene, limitandosi a desiderarlo. La debolezza del loro animo toglie loro l'energia per arrivare al bene; mantengono solo quel desiderio che è insito nella natura umana. Questa aspirazione è comune ai saggi e agli ignoranti, ai coraggiosi ed ai pusillanimi e fa sì che essi continuino ad avere il desiderio di tutte quelle cose che li potrebbero rendere felici. In una sola cosa, non so come mai, sembra che la natura venga meno così che gli uomini non hanno la forza di desiderarla: si tratta della libertà, un bene così grande e dolce che una volta perduto vengono dietro tutti i mali, mentre tutti i beni che solitamente l'accompagnano, corrotti dalla servitù, non hanno più né gusto né sapore.

E' così che gli uomini tutto desiderano eccetto la libertà forse perché l'otterrebbero semplicemente desiderandola; è come se si rifiutassero di fare questa conquista perché troppo facile. Povera gente insensata, popoli ostinati nel male e ciechi nei confronti del vostro bene! Vi lasciate portar via sotto gli occhi tutti i vostri migliori guadagni, permettete che saccheggino i vostri campi, rubino nelle vostre case spogliandole dei vecchi mobili paterni. Vivete in condizione da non poter più vantarvi di tenere una cosa che sia vostra; e vi sembrerebbe addirittura di ricevere un gran favore se vi si lasciasse la metà dei vostri beni, delle vostre famiglie, della vostra stessa vita.

E tutti questi danni, queste sventure, questa rovina vi vengono non da molti nemici ma da uno solo, da colui che voi stessi avete reso tanto potente; è per suo amore che andate così coraggiosamente in guerra, è per la sua vanità che non esitate ad affrontare la morte. Costui che spadroneggia su di voi non ha che due occhi, due mani, un corpo e niente di più di quanto possiede l'ultimo abitante di tutte le vostre città. Ciò che ha in più è la libertà di mano che gli lasciate nel fare oppressione su di voi fino ad annientarvi. Da dove ha potuto prendere tanti occhi per spiarvi se non glieli avete prestati voi? Come può avere tante mani per prendervi se non è da voi che le ha ricevute? E i piedi coi quali calpesta le vostre città non sono forse i vostri? Come fa ad avere potere su di voi senza che voi stessi vi prestiate al gioco? E come oserebbe balzarvi addosso se non fosse già d'accordo con voi? Che male potrebbe farvi se non foste complici del brigante che vi deruba, dell'assassino che vi uccide, se insomma non foste traditori di voi stessi?

Voi seminate i campi per farvi distruggere il raccolto; riempite di mobili e di vari oggetti le vostre case per lasciarveli derubare; allevate le vostre figlie per soddisfare le sue voglie e i vostri figli perché il meglio che loro possa capitare è di essere trascinati in guerra, condotti al macello, trasformati in servi dei suoi desideri e in esecutori delle sue vendette; vi ammazzate di fatica perché possa godersi le gioie della vita e darsi ai piaceri più turpi; vi indebolite per renderlo più forte e più duro nel tenervi corta la briglia. Eppure da tutte queste infamie che le bestie stesse non riuscirebbero ad apprendere e che comunque non sopporterebbero, potreste liberarvi se provaste, non dico a scuotervele di dosso, ma semplicemente a desiderare di farlo. Siate dunque decisi a non servire mai più e sarete liberi. Non voglio che scacciate il tiranno e lo buttiate giù dal trono; basta che non lo sosteniate più e lo vedrete crollare a terra per il peso e andare in frantumi come un colosso a cui sia stato tolto il basamento.

Certo, i medici dicono che è inutile tentare di guarire le piaghe incurabili e in questo senso ho forse torto a voler dare consigli al popolo che da molto tempo ha perso del tutto conoscenza riguardo al male che l'affligge e proprio perché non lo sente più dimostra ormai che la sua malattia è mortale.

[...]

Ma forse non vale la pena discutere se la libertà sia naturale, dato che è impossibile tenere qualcuno in schiavitù senza fargli un grande torto e nessuna cosa al mondo è più contraria alla natura, dove tutto è razionale, della ingiustizia. Dunque la libertà è naturale e a mio giudizio siamo nati non solo padroni della nostra libertà ma anche dotati della volontà di difenderla.

[...]

Vi sono tre tipi di tiranni: alcuni ottengono il potere in base alla scelta del popolo; altri con la forza delle armi; gli ultimi infine per successione dinastica.

Coloro che l'hanno avuto per diritto di guerra si comportano nel modo che tutti ben conoscono, trovandosi, come si usa dire, in terra di conquista. Chi invece nasce re non è certo migliore, anzi essendo nato e cresciuto in seno alla tirannia la natura di despota l'ha succhiata con il latte: considera infatti i popoli che gli sono sottomessi alla stregua di servi avuti in eredità e, secondo l'inclinazione che si ritrova, tratta il regno da avaro o da scialacquatore come fosse cosa sua propria. Infine per quanto riguarda colui che ha ricevuto il potere dal popolo, mi sembra che dovrebbe essere più sopportabile e credo lo sarebbe se non fosse per il fatto che una volta vistosi innalzato sopra tutti gli altri, gonfiato da un sentimento che non saprei definire ma che tutti chiamano senso di grandezza, decide di non scenderne più.

Di solito poi costui fa conto di lasciare ai figli il potere che il popolo gli ha affidato; e dal momento che essi si mettono in testa questa idea è uno spettacolo tremendo osservare come sanno superare in ogni tipo di vizi e perfino in crudeltà gli altri tiranni, non trovando altro metodo per rafforzare la nuova tirannia se non quello di accrescere la schiavitù e di sradicare la libertà dall'animo dei loro sudditi a tal punto che, per quanto l'abbiano ben presente nella memoria, riescono a fargliela perdere. Così, a dir la verità, vedo che tra i vari tipi di tirannide vi è qualche differenza ma non noto che vi sia la possibilità di una scelta, poiché pur essendo diverse le vie per arrivare al potere il modo di regnare è sempre più o meno lo stesso. Coloro che sono eletti dal popolo lo trattano come un toro da domare; chi ha conquistato il regno pensa di avere su di lui il diritto di preda; chi infine lo ha ereditato considera i sudditi come suoi schiavi naturali.

A questo proposito però vorrei chiedere: ammettiamo per caso che oggi nasca un tipo di gente del tutto nuovo, non abituata alla servitù né allettata dalla libertà, che non sappia assolutamente nulla dell'una e dell'altra cosa se non a malapena i nomi; se a costoro venisse presentata l'alternativa tra l'esser servi o il vivere liberi secondo quelle leggi che stabiliranno fra loro di comune accordo, che cosa sceglierebbero? Non c'è dubbio che avrebbero più caro ubbidire soltanto alla ragione piuttosto che servire ad un uomo, a meno che siano come quei d'Israele che senza alcuna costrizione o necessità si crearono un tiranno (3). E devo confessare che non riesco mai a leggere la storia di questo popolo senza provare una stizza tale da diventare quasi inumano nei suoi confronti, arrivando al punto di rallegrarmi per tutte le disgrazie che gli sono poi capitate.

Certamente perché tutti gli uomini (fin quando almeno hanno qualcosa di umano) si lascino assoggettare è necessario una delle due: esservi costretti o ingannati. Costretti dalle armi straniere, come Sparta e Atene dall'esercito di Alessandro, o dalle fazioni in gioco, come il governo di Atene prima di cadere nelle mani di Pisistrato. Per inganno gli uomini perdono sovente la loro libertà; in questo un poco sono sedotti da altri, più spesso però accade che siano loro stessi ad ingannarsi.

[...]

E' pur vero che all'inizio l'uomo serve a malincuore, costretto da forza maggiore; ma quelli che vengono dopo, non avendo mai visto la libertà e non sapendo neppure cosa sia, servono senza alcun rincrescimento e fanno volentieri ciò che i loro padri hanno fatto per forza. E così gli uomini che nascono con il giogo sul collo, nutriti e allevati nella servitù, senza sollevare lo sguardo un poco in avanti si accontentano di vivere come sono nati, e non riuscendo a immaginare altri beni e altri diritti da quelli che si sono trovati dinnanzi prendono per naturale la condizione in cui sono nati. E tuttavia non c'è erede tanto spensierato e incurante che qualche volta non dia un'occhiata ai registri di famiglia per vedere se gode di tutti i diritti di successione o se invece non sia avvenuta qualche macchinazione contro di lui o contro i suoi predecessori. Ma è anche vero che la consuetudine, la quale ha un grande influsso su tutte le nostre azioni, esercita il suo potere soprattutto nell'insegnarci a servire, e come Mitridate che si abituò a bere il veleno, ci rende alla fine assuefatti a trangugiare normalmente il veleno della servitù senza sentirne l'amaro.
[...]

In effetti questa è la tendenza naturale della plebaglia che solitamente si ritrova più numerosa nelle città: è sospettosa nei riguardi di chi le vuol bene mentre è ingenua e pronta a tutto verso chi l'inganna. Non vi è uccello che si lasci prendere così agevolmente nella pania o pesce che abbocchi in fretta all'amo quanto facilmente si facciano allettare dalla schiavitù tutti i popoli appena ne avvertono il più leggero profumo sotto il naso.

Ed è veramente una cosa fuori dal comune vedere come cedano sull'istante alla minima lusinga: teatri, giochi, commedie, spettacoli, gladiatori, animali esotici, esposizioni di medaglie e di vari dipinti, e altre droghe di questo tipo costituivano per i popoli antichi l'esca per la schiavitù, il prezzo della loro libertà, gli strumenti della tirannia; insomma tutto un sistema congegnato dagli antichi tiranni per addormentare i sudditi sotto il giogo. Così i popoli, inebetiti e incantati da simili passatempi, divertendosi in modo insulso con quei piaceri che venivano fatti passare davanti ai loro occhi, si abituavano a servire in questo modo del tutto sciocco, peggio ancora dei bambini che imparano a leggere per via delle immagini colorate e delle miniature che si trovano sui libri. A tutti questi stratagemmi i tiranni romani aggiunsero l'usanza di festeggiare spesso le decurie pubbliche (10) prendendo per la gola questa gente abbrutita che non aspettava altro; il più accorto e intelligente fra tutti costoro non avrebbe dato il suo piatto di minestra per scoprire la libertà della repubblica di Platone. In queste occasioni i tiranni facevano i generosi distribuendo quarti di grano, qualche sestario (11) di vino e un po' di sesterzi; ed allora era davvero uno spettacolo penoso sentir gridare viva il re! Quegli sciocchi non si accorgevano che stavano semplicemente recuperando una parte dei propri beni e che anche quel poco che stavano ricevendo poteva essere donato dal tiranno solo perché prima li aveva derubati. In tal modo nel giorno di festa la gente raccoglieva sesterzi e gozzovigliava ringraziando Tiberio o Nerone per la loro generosità per poi essere costretti il giorno dopo a consegnare i propri beni, i figli, la vita stessa all'avidità, alla lussuria e alla crudeltà di questi magnifici imperatori, senza osar dire una parola, muti come un sasso, e senza fare il minimo movimento, immobili come piante. La plebaglia si è sempre comportata in questo modo: subito disposta a perdersi nei piaceri che onestamente non potrebbe accettare, insensibile al torto e alle sofferenze che non dovrebbe ulteriormente sopportare.

[...]

Chi pensa che le alabarde, le sentinelle, le squadre di ronda proteggano il tiranno secondo me si sbaglia di grosso. Credo che gli siano d'aiuto più come cerimoniale o come spauracchio che non per la fiducia che dovrebbe avere in tutto questo apparato di difesa. Gli arcieri impediscono di entrare a palazzo agli sprovveduti senza mezzi, non a chi è ben armato e agli uomini d'azione. [...] Non sono gli squadroni a cavallo, non sono le schiere di fanti, non sono insomma le armi a difendere il tiranno; capisco che al primo momento è difficile crederlo ma è così. Sono sempre cinque o sei persone che lo mantengono al potere e gli tengono tutto il paese in schiavitù. E' sempre stato così: questi cinque o sei hanno avuto la fiducia del tiranno e, sia perché si son fatti avanti da soli sia perché il tiranno stesso li ha chiamati, sono diventati complici delle sue crudeltà, compagni dei suoi divertimenti, ruffiani dei suoi piaceri, soci nello spartirsi il frutto delle ruberie. Questi sei personaggi inoltre tengono vicino a sé seicento uomini dei quali approfittano facendo di loro quel che han fatto del tiranno.

I seicento a loro volta ne hanno seimila sotto di sé ai quali conferiscono onori e cariche, fanno assegnare loro il governo delle province oppure l'amministrazione del denaro pubblico così da ottenerne valido sostegno alla propria avarizia e crudeltà, una volta che costoro abbiano imparato a mettere in atto le varie malefatte al momento opportuno; d'altra parte facendone di ogni sorta questi seimila possono mantenersi solo sotto la protezione dei primi e sfuggire così alle leggi e alla forca.

[...]

Così appena il re diventa tiranno tutta la feccia del regno, e non intendo con questa un branco di ladruncoli conosciuti da tutti che in una repubblica possono fare ben poco, sia in bene che in male, bensì tutti coloro che sono posseduti da un'ambizione senza limiti e da un'avidità sfrenata, si raggruppano attorno a lui e lo sostengono in tutti i modi per aver parte al bottino e diventare essi stessi tanti piccoli tiranni sotto quello grande. Allo stesso modo si comportano i grandi ladri e i famosi corsari: gli uni fanno scorribande per il territorio, gli altri pedinano i viaggiatori; i primi tendono imboscate, i secondi stanno in agguato; questi trucidano e quelli spogliano; e pur essendoci tra loro vari ranghi in ordine d'importanza, i primi semplici esecutori, gli altri capi della banda, alla fine però non c'è nessuno di loro che non abbia avuto la sua parte, se non proprio al bottino principale, almeno a qualche frutto delle rapine. Così il tiranno opprime i suoi sudditi, gli uni per mezzo degli altri, e viene difeso proprio da chi, se non fosse un buono a nulla, dovrebbe temere di essere attaccato; secondo il detto che per spaccare la legna ci vogliono dei cunei dello stesso legno.

Qui il testo completo.

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
infosauro
Inviato: 28/4/2015 19:54  Aggiornato: 28/4/2015 19:54
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
OT:
evitate di prendere il treno per Milano il primo maggio. Ho sentito delle brutte voci in giro.

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
Red_Max
Inviato: 28/4/2015 20:47  Aggiornato: 28/4/2015 20:47
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Questo è il relativismo, baby
Si può dire tutto e il contrario di tutto, per esempio adesso ti tiro un pugno sulla testa e ti dico: è colpa tua che te lo sei fatto tirare

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
pippovinci
Inviato: 28/4/2015 23:04  Aggiornato: 28/4/2015 23:04
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/9/2006
Da: palermo
Inviati: 102
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Edmond Burke. "perché il male trionfi è sufficiente che i buoni non facciano nulla"

Aliens
Inviato: 28/4/2015 23:41  Aggiornato: 28/4/2015 23:48
So tutto
Iscritto: 20/10/2012
Da: panem et circenses
Inviati: 3
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
E questo scritto di Elsa Morante lo conoscete?

"Il capo del Governo si è macchiato ripetutamente durante la sua carriera di delitti che, al cospetto di un popolo onesto, gli avrebbero meritato la condanna, la vergogna e la privazione di ogni autorità di governo.
Perché allora il popolo tollerò e addirittura applaudì questi crimini?
Una parte per insensibilità morale, una parte per astuzia, una parte per interesse e tornaconto personale.
La maggioranza si rendeva naturalmente conto delle sue attività criminali, ma preferiva dare il suo voto al forte piuttosto che al giusto.
Purtroppo il popolo italiano, se deve scegliere tra il dovere e il tornaconto, pur conoscendo quale sarebbe il suo dovere, sceglie sempre il tornaconto.
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico.
In Italia è diventato il Capo del Governo.
Ed è difficile trovare un più completo esempio di Italiano. Ammiratore della forza, venale, corruttibile e corrotto, cattolico senza credere in Dio, presuntuoso, vanitoso, fintamente bonario, buon padre di famiglia ma con numerose amanti, si serve di coloro che disprezza, si circonda di disonesti, di bugiardi, di inetti, di profittatori; mimo abile e goliardico, tale da fare effetto su un pubblico volgare, ma - come ogni mimo - senza un proprio carattere, immagina sempre di essere il personaggio che vuole rappresentare".

Viene da pensare come può aver scritto questo Elsa Morante scomparsa nel 1985?
Ebbene questo scritto è del 1° maggio 1945, si intitola "il capo del governo" e si riferisce a Benito Mussolini.
Ma credo possa adattarsi benissimo a qualcuno dei nostri ultimi cosiddetti "statisti" ed al suo popolo.

baciccio
Inviato: 29/4/2015 0:32  Aggiornato: 29/4/2015 0:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 30/1/2006
Da: Genova
Inviati: 536
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Citazione:
Così un uomo mediocre, grossolano, di eloquenza volgare ma di facile effetto, è un perfetto esemplare dei suoi contemporanei. Presso un popolo onesto, sarebbe stato tutt'al più il leader di un partito di modesto seguito, un personaggio un po' ridicolo per le sue maniere, i suoi atteggiamenti, le sue manie di grandezza, offensivo per il buon senso della gente e causa del suo stile enfatico e impudico.
In Italia è diventato il Capo del Governo.

Definire Mussolini " Un uomo mediocre" è una enormità. L'Opera Omnia, che raccoglie gli scritti di Mussolini comprende trentacinque volumi di circa trecento pagine ciascuno. Basta leggerne un poco per capire la statura di quell'uomo " mediocre". Mah!

Davide71
Inviato: 29/4/2015 0:37  Aggiornato: 29/4/2015 0:37
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Ciao a tutti:

mica si può leggere più di 5 righe di 'sta roba...
Ovvio che il problema non è il tiranno ma l'esercito che si porta dietro!

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
Nihander
Inviato: 29/4/2015 1:03  Aggiornato: 29/4/2015 1:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/2/2012
Da:
Inviati: 266
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Ma possibile che su un sito come questo non sia uscito un articolo sulla "strage di neri negli USA"?

Possibile che nessuno si stia chiedendo come mai una cosa che accade da sempre, stereotipo di qualsiasi film americano (inclusi quelli di Spike Lee), ora stia generando una tale reazione popolare? Perchè stanno amplificando ogni omicidio di nero tramite i media? Chi sta soffiando sul fuoco della rivolta? Cui prodest?



Signori sta iniziando la terza guerra mondiale.

Pillola rossa: muore il Papa nero

Pillora blu: sta arrivando una nuova Shiloh?


Ricordate: se voglio cambiare lo stile delle gambe del tavolo del mio soggiorno, che piacciono tanto a mia moglie, il primo passo obbligato per cui devo passare è riscaldare il legno, così che una gamba sia più lunga, il tavolo sembri instabile e io possa avere accesso al cambiamento.

Intelligenti...








... pauca.

halastor
Inviato: 29/4/2015 4:34  Aggiornato: 29/4/2015 4:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 10/2/2015
Da:
Inviati: 172
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
@Redazione

Gentile Mazzucco

Lei per caso conosce una pianta che si chiama Cycas? Suppongo di si...è un bella pianta che si trova nei nostri giardini e nelle nostra case...molto coriacea e che assomiglia ad una piccola palma.


















Questa pianta non si è mai evoluta. E' rimasta sempre la stessa dalla sua comparsa sulla terra ormai, credo, da un paio di centinaia di milioni di anni.

Sa perché? Perché non ne ha mai avuto bisogno...per la natura è perfetta così.

Credo che la stessa cosa si possa dire della tirannia e tutto ciò che essa comporta...come la servitù nei suo confronti....è tutto perfetto così...perché cambiare?

Credo sia per un motivo simile che in questo libro ci sono molte analogie con il nostro presente.

...mi sa che il male, oltre ad essere banale, sia anche perfetto così com'è.

Halastor

[...]L'occhio al moto deluso il falso crede;
E 'l terrore a que' mostri accresce fede[...]
"Torquato Tasso - La Gerusalemme Liberata - Canto XX"
MrStewie
Inviato: 29/4/2015 7:34  Aggiornato: 29/4/2015 7:34
Ho qualche dubbio
Iscritto: 2/3/2014
Da:
Inviati: 65
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
si può vincere una guerra in due, o forse anche da solo
[...] ma è più difficile cambiare un'idea...
https://www.youtube.com/watch?v=Z5zRhjc5m_E

Redazione
Inviato: 29/4/2015 9:34  Aggiornato: 29/4/2015 9:37
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
NIHANDER: "Ma possibile che su un sito come questo non sia uscito un articolo sulla "strage di neri negli USA"?"

Se vuoi posso scriverlo: "In USA un altro negro è stato ucciso dai poliziotti bianchi". E poi, cosa facciamo quando l'ho scritto? Commentiamo "WASP americani bastardi e razzisti"?

LC pubblica argomenti sui quali ci sia da qualcosa da discutere (o da scoprire). Sui negri uccisi dai bianchi in America non c'è niente da discutere, nè tantomeno da scoprire. Per avere quelle notizie basta leggere l'ANSA.

***

HALASTOR: Ottima la tua metafora. Purtroppo, temo di essere sostanzialmente d'accordo. Con una variante però: io credo che quella pianta sia stata messa al mondo con uno scopo preciso: quello di rendersi conto, dopo milioni di anni, che può crescere e diventare ancora più bella.

Shavo
Inviato: 29/4/2015 9:48  Aggiornato: 29/4/2015 9:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/5/2008
Da:
Inviati: 334
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Citazione:
Ciao a tutti:

mica si può leggere più di 5 righe di 'sta roba...
Ovvio che il problema non è il tiranno ma l'esercito che si porta dietro!


quoto. come si fa a parlare di servitù volontaria?

Nihander
Inviato: 29/4/2015 10:27  Aggiornato: 29/4/2015 10:27
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/2/2012
Da:
Inviati: 266
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
@Redazione

Ci sarebbe molto da discutere. Per esempio lo stesso evento degli anni '60 ha preparato le stagi dei pazzi isolati

- MLK
- Malcolm X
- JFK
- RFK


Domanda. La polizia a New York si è voltata al Sindaco (che è un atto di insubordinazione). Quanto ci metterà la CIA a voltarsi per Obama?

Sig. Obama se non vuole che la sua famiglia faccia la fine della famiglia Kennedy, cominci a ratificare quello che il potere vero ratifica.

O si sta preparando il terreno per una guerra civile per imporre uno stato di polizia?

Dipende
Inviato: 29/4/2015 11:06  Aggiornato: 29/4/2015 11:06
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/10/2006
Da:
Inviati: 101
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Non si tratta di un singolo.

...ma si tratta di un singolo "furbo" e malintenzionato sostenuto, protetto, assistito, tutelato da un numero elevatissimo di luridi, vigliacchi, ignoranti, piccoli, vermi umani.

Sono le briciole a far ancora gola su questo cazzo di Pianeta

etrnlchild
Inviato: 29/4/2015 11:11  Aggiornato: 29/4/2015 11:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/10/2007
Da:
Inviati: 1200
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Citazione:
Ovvio che il problema non è il tiranno ma l'esercito che si porta dietro!

Sì, ma gli eserciti sono ancora composti da uomini...

E' il sistema piramidale a cascata che consente, come rammenta il nostro, un controllo perfetto da parte di pochi.

I temi proposti da De La Boétie sono antichi come il mondo. C'e' il panem et circens, c'e' il divide et impera, c'e' il mito della caverna di Platone.

Insomma è tutto lì da millenni.

La rottura del meccanismo si può avere solo nel collasso del sistema stesso che porti ad una nuovo modello economico e sociale.
Non c'e' altra via.

"Il brusco calo del tasso di natalità è stato fortemente condizionato da una situazione politica ed economica che già da tempo stava trascinando la regione verso una crisi irreversibile. Conosciamo infatti la precaria situazione legata all’abbassamento della produzione economica, non accompagnata da un conseguente atteggiamento di ridimensionamento del Potere Centrale (Palazzo), che anzi aumentò le tasse per potenziare il loro tenore di vita, indebolendo sempre di più una popolazione già allo stremo delle forze."

2030?
No, tra la fine del XIII secolo e l’inizio del XII secolo a.C, la scomparsa degli Ittiti.

"Lo spirito del guerriero non conosce né il lasciarsi andare né il lagnarsi, né conosce il vincere o il perdere."
Dipende
Inviato: 29/4/2015 11:30  Aggiornato: 29/4/2015 11:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/10/2006
Da:
Inviati: 101
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Nell’immaginario comune si tende a vedere l’umanità come un insieme di creature pacifiche , consapevoli e schiavizzate da potenze oscure e demoniache.

Così non è, non perché non esistano le potenze oscure e demoniache, quelle ci sono eccome, ma perché l’umanità non è formata da pacifiche e consapevoli creature.

Generalizzando molto, più che altro l’umanità media è composta da un gregge di pecore che, complice un’atavica ignoranza, una basilare pigrizia, una paura organica (indotta) e un elevatissimo spirito di sopravvivenza, amano giocare al famosissimo gioco terrestre “scavalca la pecora” .

Del perchè sia capitato ciò...non bastano 6 vite per venirne a capo

igork58
Inviato: 29/4/2015 11:50  Aggiornato: 29/4/2015 11:50
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/2/2007
Da: yantai-china
Inviati: 117
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Pero' l'artigiano ,l'imprenditore o commerciante che non pagan le tasse subito additati come delinquenti dal popolo dei dipendenti (pubblici e privati) e pensionati.

Cmq e' la scuola che produce gli schiavi. T'imparano ad esser dipendente dalla societa'. E se sei dipendente sei schiavo.

f_z
Inviato: 29/4/2015 12:16  Aggiornato: 29/4/2015 12:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 16/1/2012
Da: Un mondo popolato da (troppi)pezzi di merda
Inviati: 958
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Questo scritto non descrive la situazione solo italiana ma mondiale, visto che abbiamo una manciata di psicopatici criminali che tengono in schiavitu' tutti gli altri.

Codardo e' il soldato che "esegue gli ordini".

Eroe e' il soldato che ha il coraggio di sparare in faccia ai suoi "superiori".

Peccato che i soldati siano tutti scelti minuziosamente tra gli appartenenti alla prima categoria.
Red_Max
Inviato: 29/4/2015 12:35  Aggiornato: 29/4/2015 12:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/7/2012
Da: in volo
Inviati: 975
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Oppure si può richiedere la cittadinanza dello stato di Liberland

L'anoressia è un "orientamento" alimentare?

Non ti piacciono i crauti? allora sei crautofobo...
E' un reato gravissimo...

Aspirare gli embrioni è indice di civiltà!!!

Io non sono un complottista...
mi interesso di leggende metropolitane...
ELFLACO
Inviato: 29/4/2015 12:53  Aggiornato: 29/4/2015 12:53
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 28/10/2005
Da:
Inviati: 1839
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Citazione:
O si sta preparando il terreno per una guerra civile per imporre uno stato di polizia?


BINGO!!!

“Le persone non dovrebbero avere paura dei propri governi, sono i governi a dover aver paura delle persone.”
Dipende
Inviato: 29/4/2015 13:09  Aggiornato: 29/4/2015 13:09
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/10/2006
Da:
Inviati: 101
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Io credo che l’esempio più lampante sia la proibizione della canapa.
Qui abbiamo un quadro che vede una pianta/sostanza utile per l’uomo su vari settori. Primo di tutti è un farmaco/panacea, poi un carburante, una fibra tessile, un alimento ed infine una delle poche sostanze ludiche psicoattive non devastanti (quanto l’alcol)

Ora, sapendo che nel mondo negli ultimi 70 anni sono state perseguitate, incriminate, carcerate, giustiziate un mucchio davvero grande di persone unicamente perché in possesso di questa pianta. Sapendo che solo in Italia una norma fumosa, poco chiara e anticostituzionale minaccia la reclusione fino a 20 (e dico venti) anni di reclusione per coltivazione di cannabis, sapendo che tralasciando la storia degli “hashishin” che ha le sue motivazioni, nessuno mai si è messo davvero nei guai per colpa della cannabis, né dal punto di vista salutare, che da quello civile/societario. Gli unici guai seri che ammorbano il consumatore di canapa derivano dal proibizionismo.

Sapendo pure che nessuno di voi (e ne sono certo) potrebbe mai quantificare il danno e il fastidio causato da un fumatore di cannabis in anni di galera…io mi domando…cosa cazzo è successo?

Può un Aslinger, complice un Mellon e un numero imprecisato di faccendieri, mercenari cambiare lo scenario mondiale e vietare una pianta utile all’uomo da almeno 13.000 anni?
Certo che può. Per il motivo del mio post precedente. Non è solo “lucifero” a beneficiare della proibizione della cannabis, ma esiste un “esercito” di approfittatori che vanno dal semplice prete, allo psicologo del sert. Da associazioni contro la droga, ad operazioni speciali d’”emergenza droga”. Dal ministro truffaldino, allo statista furbo
E poi il politico da 4 soldi , e poi il l’educatore bigotto, lo sfuggente faccendiere …e poi i ricatti (da giovane hai fumato una canna mo’ so cazzi tuoi) e poi i soprusi e poi la vicina di casa che chiama gli sbirri perché ha intravisto una pianta di maria su un terrazzo….o qualcuno ha sentito un odore molesto.
E poi un nugolo di avvocati approfittatori d’ufficio e non. E ancora associazione per tirarti fuori altre per metterti dentro….e la pecora che scavalca la pecora.

wendellgee
Inviato: 29/4/2015 13:13  Aggiornato: 29/4/2015 13:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/1/2013
Da:
Inviati: 700
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Belllo! Non lo conoscevo. Credo che sia affascinante ed attuale.

Il mio blog:
lumiebarlumi.blogspot.com
Argo1
Inviato: 29/4/2015 13:30  Aggiornato: 29/4/2015 13:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 30/3/2015
Da:
Inviati: 88
 Re: Discorso sulla servitù volontaria

Cassandra
Inviato: 29/4/2015 13:31  Aggiornato: 29/4/2015 13:31
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/5/2006
Da:
Inviati: 1551
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Infosauro:
Citazione:
OT:
evitate di prendere il treno per Milano il primo maggio. Ho sentito delle brutte voci in giro


E chi te lo ha detto... Rita Katz?


"Il buon senso c'era; ma se ne stava nascosto,
per paura del senso comune" (Alessandro Manzoni)
DarthLagan
Inviato: 29/4/2015 14:00  Aggiornato: 29/4/2015 14:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/7/2012
Da: Torino
Inviati: 190
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Citazione:
OT: evitate di prendere il treno per Milano il primo maggio. Ho sentito delle brutte voci in giro.


Tranquillo, è solo una vecchia leggenda metropolitana riadattata ai giorni nostri. Se vuoi compiere un attentato serio lo fai in un giorno feriale, in ora di punta, quando hai la certezza di fare una strage.

igork58
Inviato: 29/4/2015 14:52  Aggiornato: 29/4/2015 14:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 21/2/2007
Da: yantai-china
Inviati: 117
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Citazione:
Tranquillo, è solo una vecchia leggenda metropolitana riadattata ai giorni nostri. Se vuoi compiere un attentato serio lo fai in un giorno feriale, in ora di punta, quando hai la certezza di fare una strage


Infatti l'11/9 e' passato inosservato visto che le torri erano vuote

utrevolver
Inviato: 29/4/2015 15:17  Aggiornato: 29/4/2015 15:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da: Sandalia
Inviati: 411
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Terzo post e già ti sei qualificato per bene.

utrevolver
Inviato: 29/4/2015 15:19  Aggiornato: 29/4/2015 15:19
Mi sento vacillare
Iscritto: 10/6/2007
Da: Sandalia
Inviati: 411
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Concordo.

pensatore
Inviato: 29/4/2015 16:48  Aggiornato: 29/4/2015 16:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/6/2006
Da:
Inviati: 173
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Ogni tanto ci si infiamma, si impreca vedendo in TV le ruberie e le ingiustizie, si partecipa ai due minuti dell'odio di orwelliana memoria contro lo stesso potere che ce li concede come lo sfiato della pentola a pressione.

E poi si torna alle urne elettorali.

Dipende
Inviato: 29/4/2015 17:16  Aggiornato: 29/4/2015 17:16
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/10/2006
Da:
Inviati: 101
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Mai giocato a "tropico" .... in particolare a tropico 5?

Alla guida di regni e nazioni di questo triste Pianeta si sono alternati dei veri e propri malati di mente.

altro che cavallo senatore

horselover
Inviato: 29/4/2015 17:40  Aggiornato: 29/4/2015 17:40
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/9/2012
Da:
Inviati: 1898
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
chi non riesce a leggere il discorso sulla servitù volontaria commette un grave errore. è un testo breve e di facile lettura da sempre patrimonio del movimento anarchico e spiega molto bene il funzionamento del potere. anche se oggi non c'è un tiranno, ma un oligarchia resta perfettamente valido.

Redazione
Inviato: 29/4/2015 18:05  Aggiornato: 29/4/2015 18:06
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
AVVISO: Gli utenti Invisibile, Ivan e Pispax sono stati riammessi al sito. Possono utilizzare la email di iscrizione per avere una nuova password.

maurixio
Inviato: 29/4/2015 18:53  Aggiornato: 29/4/2015 18:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/4/2007
Da:
Inviati: 333
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
"bisogna saper resistere all'aria
contagiosa che si respira nella conversazione degli uomini del nostro tempo»

NOTA 17: L'osservazione è di La Mothe Le Vayer, uno dei pensatori della corrente libertina nella Francia
del seicento

Manolohd
Inviato: 29/4/2015 18:59  Aggiornato: 29/4/2015 18:59
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/4/2015
Da:
Inviati: 50
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Credo che l'uomo sia stato creato per essere schiavo,(simil versione sitchin) quindi nel dna avrà qualche gene che più che imperdirgli di ribellarsi gli rende asfissiante l'esistenza a meno che non sia comandato o pascolato come una pecora(come necessitasse di un senso di conforto o come in qualche verso quando le vittime si sentono attratte verso il proprio assalitore, sindrome di Stendhal¿? o come nella necessità di avere un punto di riferimento superiore che sia un dio o che sia un simbolo, che sia percepito come bene o come male non importa l'importante è farne parte).
C'è chi riesce magari a salire la piramide e comandare qualcuno, ma sarà sempre comandato da qualcuno più in alto(ed il gene è sempre quello dello schiavo, che lo incanala verso il sudditismo). Al climax non so forse non sarà umano o se lo fosse magari avrà raggiunto uno stato di coscienza superiore che comunque gli rende possibile sganciarsi dal sistema e magari plasmarlo avendo il libero arbitrio cosa che l'uomo comune non ha anche se la religione gli fa credere il contrario, convincendolo possa essere artefice del proprio destino.
Manolo

« Le labbra della saggezza sono solo aperte alle orecchie della comprensione ».
«IL KYBALION».
Parsifal79
Inviato: 29/4/2015 19:00  Aggiornato: 29/4/2015 19:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/1/2015
Da: Ἀρκαδία
Inviati: 1000
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/29/italicum-renzi-ci-dicono-arroganti-ma-e-nostro-dovere-bersani-strappo-suo/1635712/

Italicum, il governo supera il primo voto di fiducia: 352 sì
I dissidenti Pd si spaccano: 38 assenti, 50 danno l’ok

Da una parte quei 50 potrebbero ora far “pesare” la loro decisione di votare e votare sì. Dall’altra hanno firmato un documento che sembra andare contro la scelta di Bersani e degli altri: “Le prove muscolari non portano lontano. Chiunque le faccia. Non votare la fiducia non è una dimostrazione di coraggio. È una scelta politica – si legge – E la nostra scelta è sempre, coerentemente, invece quella di migliorare i provvedimenti e costruire le condizioni del dialogo e dell’unità nel Pd. In modo ostinato. Contro gli estremisti e i tifosi”. Parole che rischiano di far diventare Bersani e i suoi una minoranza dentro la minoranza. “E’ un primo passo – ha commentato il ministro per le Riforme Maria Elena Boschi – Siamo soddisfatti, siamo in linea con il numero di voti delle altre fiducie. Il più alto era stato 354″. Si è trattato della 37esima fiducia chiesta e ottenuta dal governo Renzi.


Pyter
Inviato: 29/4/2015 19:17  Aggiornato: 29/4/2015 19:17
Sono certo di non sapere
Iscritto: 15/9/2006
Da: Sidonia Novordo
Inviati: 6250
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
“Le prove muscolari non portano lontano. Chiunque le faccia. Non votare la fiducia non è una dimostrazione di coraggio. È una scelta politica – si legge – E la nostra scelta è sempre, coerentemente, invece quella di migliorare i provvedimenti e costruire le condizioni del dialogo e dell’unità nel Pd. In modo ostinato. Contro gli estremisti e i tifosi”.


Se ne sono viste di qualità di merde in questi ultimi anni ma qui siamo già a quella prodotta da organismi geneticamente modificati.

"Nessuno ha il diritto di fare quel che desidera, ma tutto è organizzato per il meglio." (Antico decreto reale tolemaico)
AlexPayne
Inviato: 29/4/2015 19:26  Aggiornato: 29/4/2015 21:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 12/8/2012
Da:
Inviati: 88
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
@Nihander

Scusa Max spero di non andare OT
Concordo con la visione sincera e preoccupata di Nihander, non sono d'accordo sul fatto che non ci sia nulla da dire, al contrario, per esempio, in america passano pubblicità con msg subliminali che dicono che il Presidente ha fatto bene a introdurre le leggi marziali. Concordo ancora con Nihander, tutti i recenti assassinii di neri, sono delle evidenti ingiustizie, si tratta di persone innocue che non facevano nulla di male, un ragazzo ucciso nel parco mentre giocava con una pistola finta, un altro sparato alla schiena mentre scappava, un altro investito, un altro massacrato di botte, i poliziotti chiaramente impuniti, nulla provoca più odio e indignazione dell'ingiustizia palese, nessuno meglio di noi sa che queste cose non accadono mai per caso, l'evidenza mediatica è eclatante, se i media vogliono fare sparire una notizia colossale, lo fanno senza nessun problema.
Anche io giungo alle stesse conclusioni di Nihander. Provocano una rivoluzione, per poi attuare una repressione. A Baltimora c'è un coprifuoco. E' già iniziato. La gente trovata in strada oltre le ore 22 è automaticamente arrestata. Stay tuned.

Il pensiero di David Icke sulla questione: https://www.youtube.com/watch?v=zdFMuwPs9_4

LA RIVOLTA E' SBAGLIATA. LA NON COOPERAZIONE E' LA VERA RIVOLUZIONE.

Parsifal79
Inviato: 29/4/2015 20:13  Aggiornato: 29/4/2015 20:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/1/2015
Da: Ἀρκαδία
Inviati: 1000
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
https://www.facebook.com/dibattista.alessandro/videos/697436227035111

Oggi succede quel che succedeva negli anni della DC. C'è chi è del PD ma prova a smarcarsi dal PD. «Sei del PD?» gli domandi. Ti rispondono «dipende». «Come dipende?». «Dipende, dipende, se parli della legge elettorale io la penso come Bersani. Se intendi la questione F35 io la vedo come Civati. Se mi chiedi di EXPO io penso che sia un “tangentificio”, etc etc etc».

Non esiste nessun “dipende”, se sei nel PD sei parte del PD. I Civati, i Bersani, i Cuperlo, i Fassina, le Bindi sono il PD. Punto! E dello sfascio del paese sono ancor più responsabili di Renzi. Perché quando potevano opporsi non si sono opposti. Perché hanno accettato la sostituzione dalla commissione affari costituzionali quando potevano rifiutarsi di farlo.

Sono i migliori amici di Renzi perché gli portano anche i voti di chi – pur turandosi il naso – vota il PD di Renzi proprio perché pensa vi siano voci dissidenti all'interno. Ma è un'illusione!

Non c'è dissidenza nel PD, non c'è nessuna minoranza. C'è chi parla di legge elettorale liberticida (e lo è) ma poi non ha neppure il coraggio di votare contro la fiducia qui oggi in aula. Il loro gesto più rivoluzionario? Uscire dall'aula, fuggire e belare in TV come pecore addomesticate. Li capisco, per loro la politica è tutto. E' il loro lavoro e il partito è la loro azienda. Belano sì, ma solo per ottenere un seggio al prossimo turno. A riveder le stelle!

invisibile
Inviato: 30/4/2015 8:29  Aggiornato: 30/4/2015 8:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 11/12/2012
Da: Sabina
Inviati: 7912
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Bentrovati.

Ringrazio Massimo per la riammissione al sito ma soprattutto sono contento del chiarimento avvenuto tra di noi.
Colgo l'occasione per scusarmi con tutti per aver infranto il regolamento.

L'utile delle cose é in quello che non c'é
Chuang Tzu
effeviemme
Inviato: 30/4/2015 10:28  Aggiornato: 30/4/2015 10:28
Mi sento vacillare
Iscritto: 28/6/2006
Da:
Inviati: 698
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
@ invisibile

Lieto di rivederti qui.

fvm

Ognuno sta solo sul cuor della terra trafitto da un raggio di sole: ed è subito sera - S. Quasimodo.
VIMS
Inviato: 30/4/2015 11:14  Aggiornato: 30/4/2015 11:15
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/11/2011
Da: Ai piedi del monte
Inviati: 334
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Articolo interessante.

Provo ad esprimere un piccolo appunto.

La questione riportata dall'autore ha sicuramente senso nel contesto in cui è stata scritta, ossia una società di qualche secolo addietro.

Oggi, purtroppo, la questione credo sia ancor di più aggravata. Spiego perchè.

Rispetto a quei tempi siamo schiavi ancora più legati da una catena difficile da spezzare: la dipendenza da cibo.

Chi ha il potere ha capito bene l'importanza di ciò e ne detiene strettamente il controllo.
Possiamo boicottarli su tutto ma sul cibo la cosa diventa quasi infattibile se pensata su scala globale.

Gli schiavi di cui si parla nel testo erano in gran parte contadini (l'ultimo gradino della piramdide, prima degli emarginati che già boicottano il sistema in toto) che non si preoccupavano di procurarsi da mangiare ed avrebbero potuto fare benissimo l'azione di "togliere le basi" al potere.

IMHO.

VIMS

La Virtù sta nel mezzo
massimo73
Inviato: 30/4/2015 13:17  Aggiornato: 30/4/2015 13:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/7/2011
Da:
Inviati: 364
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Da sempre i sottoposti e gli sfruttati sono sempre stati una massa enormemente più numerosa del manipolo degli sfruttatori che li tengono soggiogati; la differenza tra i primi e gli altri sta nel fatto che gli sfruttatori sono preparati e consapevoli di quello che devono fare per mantenersi al potere, la massa non è invece consapevole della sua potenzialità e si fa irretire da giochi, lusinghe, bonus......se al tempo dei romani c'erano le lotte dei Gladiatori e le feste in cui il tiranno restituiva una piccola parte del suo bottino al popolo, oggi abbiamo la tv e i bonus da 80 euro prima delle elezioni.....

Parsifal79
Inviato: 30/4/2015 20:32  Aggiornato: 30/4/2015 20:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 20/1/2015
Da: Ἀρκαδία
Inviati: 1000
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
PRIMA:

http://www.huffingtonpost.it/2013/03/18/gessica-rostellato-bindi_n_2898910.html

Si vanta di non aver salutato Rosy Bindi all’uscita della Camera, ma la rete non apprezza e la invita a ripassare l’educazione. Protagonista di questo episodio è Gessica Rostellato, deputata del Movimento Cinque Stelle. Sabato pubblica su Facebook questo post:

" Ieri sera un gruppo di noi si stava dirigendo verso l'uscita dell'aula, ci ferma la Bindi e ci dice: "Ma presentiamoci, così cominciamo a conoscerci!!!". Io ho tirato dritto e me ne sono andata... ma ti pare che ti do la mano e ti dico pure "piacere"??? No guarda, forse non hai capito: NON E' UN PIACERE!!!”

Poi, pentita, la deputata ha chiesto scusa sempre tramite il social network: "Chiedo scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi dalla mia dichiarazione. Io non intendevo essere maleducata. Purtroppo non riesco ad essere falsa e se una persona fa finta di avere piacere di conoscerti e ti fa sorrisi falsi, scusate ma non ce la faccio.... so che il mio ruolo mi chiederà di farlo, probabilmente mi dovrò abituare! Scusate ancora"


DOPO:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/04/30/ex-m5s-rostellato-vota-italicum-e-aderisce-al-partito-democratico/1640671/

Ex M5S Rostellato vota la fiducia sull’Italicum e aderisce al Partito democratico

Ha votato la fiducia sull’Italicum e poi ha annunciato il passaggio al Partito democratico. Gessica Rostellato, ex deputata M5S già passata con Alternativa Libera al gruppo Misto, ha deciso di aderire al partito di Matteo Renzi. Ad annunciarlo è stata proprio Al che ha ringraziata la collega con una nota ufficiale “per l’intenso cammino politico compiuto insieme fino ad oggi”. “Il suo apporto, anche sotto il profilo umano, è stato importante per noi. Le auguriamo un grande in bocca al lupo per la sua attività parlamentare che proseguirà all’interno del Partito democratico”.

Non è il primo parlamentare ex 5 Stelle che aderisce al Pd: prima della Rostellato c’erano stati Alessio Tacconi e Tommaso Currò. Ivan Catalano è invece entrato in Scelta civica, mentre in Senato Fabiola Anitori ha aderito a Ncd e Lorenzo Battista al gruppo Autonomie. Altri ancora, a quanto pare, potrebbero presto ingrossare il gruppo del Pd. Non solo alla Camera ma anche al Senato: fonti autorevoli riferiscono che anche l’ex Francesco Molinari potrebbe aderire al gruppo democratico.


horselover
Inviato: 30/4/2015 22:25  Aggiornato: 30/4/2015 22:25
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 1/9/2012
Da:
Inviati: 1898
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
il servilismo è un fatto culturale venuto con i cosiddetti arios (che alcuni chiamano kurgan) che 5000 anni fa circa portarono dio padre e con lui la gerarchia e tutto quello che vediamo ancora oggi. ci sono gli indizi archeologici, ma anche l'esempio vivente degli irochesi, dei tribali in amazzonia e in india, degli aborigeni australiani etc. che non è stato sempre così, solo negli ultimi 5000 anni, per almeno 195000 è stata un altra storia

tupacamaru
Inviato: 30/4/2015 23:53  Aggiornato: 30/4/2015 23:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2015
Da:
Inviati: 307
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
"Ovvio che il problema non è il tiranno ma l'esercito che si porta dietro!".

Ma è così difficile capire che questo testo affronta il problema della schiavitù volontaria.
Infatti una volta sconfitti gli eserciti, cosa resta? La libertà o altro. Gli ingenui risponderebbero che una volta sconfitti gli eserciti del tiranno resta la libertà, mentre l'autore afferma che così non stanno le cose, perché c'è la schiavitù volontaria che spinge gli uomini a riconoscersi in una diversa forma di potere unitario e a sua volta a riproporre l'organizzazione sociale sotto una diversa forma di tirannide.

Davide71
Inviato: 1/5/2015 11:00  Aggiornato: 1/5/2015 11:00
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/7/2006
Da:
Inviati: 2108
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Ciao a tutti:

quoto dipende.

Nell’immaginario comune si tende a vedere l’umanità come un insieme di creature pacifiche , consapevoli e schiavizzate da potenze oscure e demoniache.

Così non è, non perché non esistano le potenze oscure e demoniache, quelle ci sono eccome, ma perché l’umanità non è formata da pacifiche e consapevoli creature.

Generalizzando molto, più che altro l’umanità media è composta da un gregge di pecore che, complice un’atavica ignoranza, una basilare pigrizia, una paura organica (indotta) e un elevatissimo spirito di sopravvivenza, amano giocare al famosissimo gioco terrestre “scavalca la pecora” .

Del perchè sia capitato ciò...non bastano 6 vite per venirne a capo

Non date le perle ai cani e ai porci perchè non le mangeranno e vi si rivolteranno contro.
infosauro
Inviato: 1/5/2015 18:33  Aggiornato: 1/5/2015 18:33
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 23/5/2008
Da: questo mondo (credo)
Inviati: 2376
 Re: Discorso sulla servitù volontaria
Citazione:
[...]E chi te lo ha detto... Rita Katz?


Citazione:
Tranquillo, è solo una vecchia leggenda metropolitana riadattata ai giorni nostri. Se vuoi compiere un attentato serio lo fai in un giorno feriale, in ora di punta, quando hai la certezza di fare una strage.

Non era esattamente quello che avevo sentito io.

"It's just a ride"
William Melvin "Bill" Hicks, l'ultimo degli hippy, il primo dei complottisti (a comparire in TV).
udire
Inviato: 14/5/2015 21:47  Aggiornato: 14/5/2015 21:47
So tutto
Iscritto: 6/10/2012
Da:
Inviati: 23
 Re: Discorso sulla servitù volontaria


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