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palestina : E IL SETTIMO GIORNO CI RIPENSO'
Inviato da Redazione il 16/1/2005 11:14:31 (2703 letture)

E IL SETTIMO GIORNO CI RIPENSO'

E durata solo una settimana l'illusione - almeno per chi ci aveva creduto - di vedere un cambiamento nel tormentato braccio di ferro fra palestinesi e israeliani, in seguito all'uscita di scena di Arafat.

Additato come un paria politico ormai anche dai paracarri, il tignoso leader palestinese aveva voluto restare in sella fino all'ultimo, prolungando di qualche anno un'agonia politica che era chiaramente iniziata con il fallimento degli accordi con Ekud Barak.

Il mondo non saprà mai con precisione che cosa davvero fosse stato offerto ad Arafat in quel frangente, ma di sicuro sappiamo ...

... che era molto di più di quanto la maggioranza degli israeliani fosse disposta a concedere in quel momento storico. Se si guarda quindi alle cose con realismo, e si lascia da parte il diritto internazionale (ormai calpestato oltre un punto di non ritorno), fu comunque un errore non accettare, se non altro per motivi storici: oggi uno stato palestinese esisterebbe davvero, ed Arafat avrebbe potuto chiudere positivamente una carriera politica che era nata proprio all'insegna di questo impossibile traguardo. Ai suoi successori poi il compito di rinforzare una tela appena imbastita.

Invece, prigioniero di una disputa personale, si è ritrovato prigioniero in casa sua, senza nemmeno più l'aria per respirare. Costretto quindi con la forza a lasciare, il mondo aveva permesso che ciò accadesse, forse anche perchè, a detta di tutti, sembrava che il problema fosse davvero lui.

Senza dire che non lo fosse, si è visto ieri con chiarezza come buona parte del problema vesta invece i panni stessi di chi lo additava, cioè Ariel Sharon.

Era sembrato strano, infatti, che gli israeliani favorissero così platealmente Mahmoud Abbas, uomo di Arafat, nella recente farsa elettorale per eleggere la nuova guida del PLO. Noi avevamo suggerito, pochi giorni prima, che lo preferissero "forse perchè abituati a trattare con lui da sempre, o forse per altri motivi che possiamo solo immaginare".

Ebbene, questi motivi sembrano essere usciti pienamente alla luce del sole già da ieri. La solita "sfortuna", il solito "tempismo sbagliato", hanno voluto che i soliti "terroristi" palestinesi abbiano deciso di ammazzare sei soldati israeliani, sul confine di Gaza. Sharon ha immediatamente gettato la maschera, e ha ordinato una rappresaglia "a mano libera" ai suoi soldati nei territori occupati.

Tanto perchè sia chiaro, la musica non cambia.

Così ha spiegato Sharon la sua decisione al parlamento: "Despite the change in Palestinian leadership, we have yet to see them taking any action against terror." Nonostante il cambio di leadership nei palestinesi, dobbiamo ancora vederli agire contro il terrorismo.

Cinque giorni e diciotto ore, gli ha lasciato di tempo per farlo, di più non ha resistito. Evidentemente è piu forte di lui.

Che cosa spinga il sionismo, oggi, a comportarsi come se fossimo ancora nel 1947, resta sempre più difficile da capire. Ma di certo i confini sono assicurati, la nazione ebraica è un dato di fatto ormai irreversibile, ed almeno 5 milioni di ebrei - cioè quasi la metà di tutti gli ebrei viventi al mondo - hanno fatto ritorno alla terra degli antenati. L'ossessione contro il non-ebreo, quel senso di persecuzione e di pericolo che essi stessi ingenerano seminando per primi il terrore, e le ondate di odio che attraversano regolarmente nei due sensi la frontiera fra i due popoli, non possono a questo punto che imporre all'interno dello stesso popolo israeliano una profonda riflessione, che porti eventualmente a sradicare dal proprio seno la radice del male che essi dicono, o pensano, di temere sotto spoglie altrui.

Massimo Mazzucco


Per chi avesse già letto la SCHEDA STORICA DELLA PALESTINA, è stato aggiunto il paragrafo "RIVOLTA SIONISTA E SPACCATURA" (1944-1947), con la nascita ufficiale del "terrorismo" sionista.



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Autore Albero
Linucs
Inviato: 16/1/2005 12:50  Aggiornato: 16/1/2005 12:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: E IL SETTIMO GIORNO CI RIPENSO'
Avrai sicuramente notato l'ultimo discorso di Foxman, dove parla di "intermarriage" come se fosse una cosa mostruosa. Evidentemente qualcuno ha la licenza di apartheid, però continua a riempirsi la bocca con il "celebrate diversity" e la "società multiculturale..."

Santaruina
Inviato: 17/1/2005 12:04  Aggiornato: 17/1/2005 12:04
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: E IL SETTIMO GIORNO CI RIPENSO'
“La retorica anti-globalizzazione ed anti-imperialista di questo movimento ha così acquisito molti punti di contatto con le invettive dell'estrema destra. Questo approccio condiviso è molto evidente in siti web come Disinformazione - Oltre la Verità Ufficiale (www.disinformazione.it ), Nuovo Ordine Mondiale (www.nwo.it ), Come Don Chisciotte (www.comedonchisciotte.net ), e 11 settembre (www.11settembre.net ), in cui anti-Sionismo, anti-Americanismo, terzomondismo e retorica anti imperialistica sono fusi con bizzarre teorie cospirazioniste”. (“Antisemitism Report 2003-4”). Da http://www.disinformazione.it/antisemitismo.htm Massimo, l’anno prossimo nella lista ci sarà anche Luogocomune… Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
yareton
Inviato: 17/1/2005 14:55  Aggiornato: 17/1/2005 14:55
So tutto
Iscritto: 14/1/2005
Da:
Inviati: 9
 Re: E IL SETTIMO GIORNO CI RIPENSO'
è duro da digerire ma molte organizzazioni ebraiche internazionali come la lega anti-diffamazione che esternamente dicono di voler combattere contro l'antisemitismo, in realtà accusano e rovinano carriere di chiunque esprima libere opinioni contro Israele, da molti l'anti defamation league è indicata come il braccio destro del mossad (servizio segreto israeliano), coinvolta anche nella malavita organizzata e nel traffico dei liquori. Loro scopo è proteggere anche quegli ebrei famosi (tipo bronfman e rotschild) che possono commettere frodi e crimini, così che chiunque li accusasse sarebbe indicato come antisemita, è un vecchio gioco che oramai va avanti da mezzo secolo e che ha permesso agli ebrei di compiere ogni genocidio ed efferratezza con i palestinesi e che li ha portati a compiere atti terroristici anche in giro x l'Europa.

Elias
Inviato: 17/1/2005 17:51  Aggiornato: 17/1/2005 17:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: E IL SETTIMO GIORNO CI RIPENSO'
Tratto dal libro di Maurizio Blondet "Osama bin Mossad" ...La testa del serpente dov'è? E' dappertutto. I nuovi capi della nuova Al-Qaeda sono in Georgia, sono in Iran, sono in Cecenia, sono nell'Africa Occidentale, dal dicembre 2002 anche nella striscia di Gaza, in Italia...; sono dovunque ci sia un interesse strategico ebraico-americano da proteggere... ...Al-Qaeda, ispiratrice ed esecutrice del terrorismo, è un'imprecisabile rete, ma misteriosamente senza un apparato direttamente responsabile di così ben coordinate stragi; sono addirittura coinvolti nel commercio mondiale dei diamanti e con la mafia dell'India. E Osama? Punta a prendere il potere in Arabia Saudita, a detronizzare la famiglia reale e ad istituire un nuovo Califfato. Come conti di fare, dopo la per lui rovinosa sconfitta di Saddam, con qualche suicida e contro la superpotenza mondiale non ci viene spiegato. ...Bush dovrebbe ringraziare Osama perché gli consente di mantenere l'ingerenza armata nelle vaste aree petrolifere mondiali e perché gli consente di mettere da parte le spinose questioni dell'economia interna ripetendo il suo mantra: "the war goes on". ...Dovrebbe ringraziarlo Sharon, che senza il terrorismo sarebbe costretto ad affrontare la sgradita questione della road map, come promesso agli americani. Ma cosa sarebbe Israele con la pace? Si tratta di uno Stato artificiale, composto da gente che ha spesso due o tre cittadinanze. Una volta cessato il pericolo gli israeliani -in vacanza religiosa- tornerebbero in gran parte ai loro paesi di origine; calerebbe il flusso delle donazioni della diaspora, che invece crescono più cresce il pericolo per Israele; calerebbero gli aiuti USA, miliardi di dollari annui che fanno la differenza sul livello di vita israeliano e palestinese. Sharon mette Israele in pericolo per salvarla continuamente. E' un fenomeno freudiano. Del resto la psicanalisi l'hanno inventata loro...

Santaruina
Inviato: 17/1/2005 18:49  Aggiornato: 17/1/2005 18:49
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: E IL SETTIMO GIORNO CI RIPENSO'
E non bisogna mai dimenticare che gli Ebrei che vivono in Israele sono le prime vittime di questi progetti politici. Convinti a lasciare le loro vecchie nazioni per raggiungere la Terra Promessa, un luogo nel quale finalmente avrebbero potuto vivere senza essere discriminati e senza le difficoltà che hanno dovuto sopportare per secoli, si sono ritrovati nel luogo più insicuro della terra, pedine da sacrificare in un gioco più grande di loro. Blessed Be [ Modificato da Santaruina Attivo 17/1/2005 19:49 ]

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
stivell
Inviato: 3/2/2005 18:14  Aggiornato: 3/2/2005 18:14
So tutto
Iscritto: 11/11/2004
Da: roma
Inviati: 4
 Re: E IL SETTIMO GIORNO CI RIPENSO'
e' una vergogna come l'ipocrisia di tanti di voi,venga ignobilmente camuffata per "difesa dei diritti palestinesi"Io dico solamente a voi!!!!!....siete piu' fascisti dei fascisti!!!!......e' triste dover essere difesi da Fini. VIVA ISRAELE.......PALESTINESI TERRORISTI ASSASSINI!!!!!


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