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news internazionali : Attorno a Obama, significative dimissioni
Inviato da Redazione il 6/10/2015 19:56:59 (5570 letture)

di Maurizio Blondet

Dal Pentagono si è dimessa Evelyn Farkas, vice-assistente segretaria del Ministero Difesa con una carica interessante: era quella che gestiva le relazioni militari con Ucraina e Russia, ossia armava la giunta di Kiev e la spingeva alla guerra contro i secessionisti del Donbass. Era praticamente il clone, al Pentagono, di quel che è alla segreteria di Stato (ministero degli Esteri) Victoria Nuland, la grande istigatrice dei golpisti di Kiev, che per staccare l’Ucraina da Mosca ha ammesso di aver speso 5 miliardi di dollari.

Come la Nuland (Nudelman, sposata Robert Kagan, uno fra i più virulenti neocon) la Farkas è ebrea. Di origine ungherese, come la Nuland e suo marito sono ebrei originari dell’Est, figli o nipoti di esponenti trotzkisti. La Farkas nel consiglio della “Harold Rosenthal Fellowship on International Relatyions” (una centrale sionista), immancabilmente anche membro del Council on Foreign Relations e dell’Aspen Club, dove presiede un “Socrates Scholar Program”. Soprattutto, la donna – ha scritto il blog washingtoniano Politico – è stata “consigliera di tre segretari alla difesa sulla politica russa, fornendo una continua expertise su come gli Usa devono rispondere alle azioni aggressive della Russia”. Ed è stata anche “profondamente implicata nello stanziamento di 244 milioni di dollari a sostegno dell’Ucraina”, in armamenti. Ragion per cui un altro blog di Washington la definisce la “top cabalist”, ossia la primaria complottatrice al Pentagono.

Complottatrice per la “cabala neocon” che la Nuland tanto efficacemente rappresenta alla Segreteria di Stato, spesso dando l’impressione di guidare il povero Kerry su posizioni più fanatiche e dure di quanto lui volesse…

... le dimissioni della Farkas possono essere lette come la sconfitta dell’ala che guidava la stessa Casa Bianca sulla continuità del progetto neocon di destabilizzazione globale inaugurato con Bush figlio?

I siti washingtoniani sottolineano che la signora, che da tempo ruggiva contro la “debolezza” di Obama verso Putin, ha sbattuto la porta “lunedì 28 settembre”, subito dopo i novanta minuti di faccia a faccia tra Obama e Putin, all’Onu, dove il secondo ha spiegato al primo le sue intenzioni con l’intervento in Siria, per debellare l’ISIS sul serio. Ufficiosamente, al Pentagono, hanno negato: no, la signora, in carica da 5 anni, lascia perché ha trovato una “opportunità” fuori dalla politica. Succede ad ogni fine di presidenza; negli ultimi mesi de presidente in carica, negli uffici dei massimi collaboratori è tutto un telefonare per cercarsi un nuovo lavoro, una cattedra universitaria, un incarico in qualche “fondazione culturale”. E’ il bello dello spoil system. Sono anche mesi in cui nessuno da’ quasi più retta al presidente, perché troppo occupato ad assicurarsi il proprio futuro. Succede anche ad Obama che tra poco più di un anno, novembre 2016, dovrà traslocare dalla Casa Bianca.

Ma pochi giorni prima della Farkas, ci sono state le dimissioni di un personaggio non meno centrale nella strategia di destabilizzaizone Usa: il generale John Allen, che Obama in persona aveva nominato plenipotenziario della (rullino i tamburi) “Coalizione Globale per Contrastare l’ISIL”: ossia quella coalizione che ha compiuto centinaia di bombardamenti sul Califfato, per un anno, senza produrre il più lieve danno al regno takfiro. Anche le dimissioni di Allen sono giunte così inattese (ed apparentemente offensive) che la Casa Bianca ha cercato di nasconderle per qualche giorno. Ora gli amici gallonati dicono che il generale era “frustrato” dal comportamento di Obama, che “Non gli ha mai dato i mezzi” per (come dicono) “degradare e alla lunga debellare l’ISis”. In particolare, Allen aveva “cercato di convincere più volte, ma invano” il presidente Obama ad accedere alla richiesta della Turchia di istituire una zona di protezione dei civili in Siria: nella neolingua, “zona di protezione dei civili” significa creazione di una no-fly zone per i caccia di Assad, da abbattere se vi entrano per colpire i takfiri; un probabile preludio alla eliminazione del dittatore.

Naturalmente oggi il progetto ha perso d’attualità, dato che lo spazio aereo siriano è dominato dai Sukhoi, i quali, in tre giorni settimana, hanno seminato distruzione, panico e diserzioni di massa nel ramo siriano di quel Califfato che sembrava invulnerabile sotto i continui bombardamenti Usa, da cui usciva anzi più vigoroso e fornito di armi che mai, aumentando anche il numero dei suoi effettivi, tutti evidentemente vogliosi di sfidare gli F-22 per un buono stipendio e il piacere di decapitare inermi. Secondo le ultime notizie, tremila guerriglieri dello Stato Islamico, di Al Qaeda (Al Nusra) e i Jaish al-Yormuk sono già fuggiti in Giordania .

Adesso gli invincibili scappano come conigli (succede, ai mercenari, quando si trovano davanti a un vero nemico) e lo scopo di “degradare e alla lunga sconfiggere” il Califfato sembra si stia realizzando un po’ troppo presto. E che Assad non sarà eliminato domani.

Di questo disastro geopolitico, psicologico e morale Usa, i dimissionari danno evidentemente la colpa ad Obama. La tesi che questo si sia messo d’accordo on Putin e gli lasci fare in Siria il repulisti, è una tesi sostenuta da varie fonti, sia da Claudio Moffa sia dalla rivista Limes. E sottoscritta da Thierry Meyssan in termini addirittura paradossali: “I bombardamenti russi in Siria non sono diretti contro gli alleati degli Stati Uniti, ma costituiscono un aiuto militare al president Obama che, da un anno, non viene obbedito dalla coalizione anti-Daesh (sic). Nonostante il pesante contenzioso che li oppone (…) il Cremlino ritiene di poter aiutare l’amministrazione Obama a constatare l’inefficacia della sua politica e tornare al diritto internazionale”.

Tesi affascinante. Ma perché Obama avrebbe dovuto lasciarsi seppellire in una montagna di guano, passando alla storia che il presidente che ha fatto crollare tutto il castello di menzogne su cui si reggeva dal 2001 l’impero americano? La cosa avrebbe un senso solo in una circostanza precisa: che Obama non volesse quella politica, che era quella voluta dai circoli neocon. I quali l’avrebbero condotta a suo nome dalle seconde file del Pentagono e del Dipartimento di Stato. Oggi che sta per lasciare la scena della storia, Obama – la cui doppiezza e viltà non credo abbiano bisogno di essere provate – si prende qualche gustosa vendetta. Certo l’urlo uscito dal cuore del senatore John McCain: “…Ma i russi stanno bombardando i nostri jihadisti formati dalla Cia!”, non può aver fatto dispiacere al miserabile presidente, se quella politica lui l’ha solo subita e per mancanza di carattere, ed opportunismo e viltà, l’ha avallata con qualche riserva. Ovviamente, “se”.

McCain, ricordiamo, è un repubblicano, ed è stato l’avversario di Obama alle presidenziali passate. Adesso che è possibile (salva l’incognita Trump) che i repubblicani riprendano la Casa Bianca, saranno loro a dover gestire lo scacco matto dato da Putin, la perdita di credibilità che la politica Usa ha riscosso a Ryad ed Ankara. Per non parlare della lobby israeliana che ha sfidato e di Netanyahu che ha umiliato Obama fino all’inverosimile. Adesso tocca a loro. Lui, fa’ il suo dovere d’ufficio criticando la Russia perché “destabilizza l’Ucraina” e “uccide civili”; poi se ne va e farà conferenze pagate.

Se è così, è la sconfitta dei neocon e del progetto (di destabilizzare i paesi islamici attorno ad Israele, secondo linee etnico-religiose) che hanno voluto dall’11 Settembre, attuato fino a svuotare l’America di miliardi di dollari, migliaia di soldati caduti e il quasi esaurimento della sua stessa potenza militare, sovra-estesa ed usurata fino all’osso. E’ un’ipotesi molto provvisoria. I neocon hanno sette vite. Resta da vedere se la superpotenza ha ancora i mezzi per servirli.

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 6/10/2015 20:00  Aggiornato: 6/10/2015 20:00
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Mentre sulle questioni etico/morali Blondet si lascia spesso guidare dalla "pancia", ritengo che sulle questioni di politica internazionale rimanga un osservatore decisamente acuto e altamente informato.

Di certo sulla figura ambigua e altalenante di Obama ne scopriremo delle belle, negli anni a venire.

LoneWolf58
Inviato: 6/10/2015 20:30  Aggiornato: 6/10/2015 20:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Citazione:
Autore: Redazione Inviato: 6/10/2015 20:00:19
...
Di certo sulla figura ambigua e altalenante di Obama ne scopriremo delle belle, negli anni a venire.
Perché credi sia (stato) Obama a decidere?

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
Redazione
Inviato: 6/10/2015 21:15  Aggiornato: 6/10/2015 21:15
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
LONEWOLF: "Perché credi sia (stato) Obama a decidere?"

Sinceramente, non so più cosa pensare. A volte mi domando fino a che punto sia lui che si lascia rincoglionire dai militari, e quanto invece sia proprio coglione di suo.

FranZeta
Inviato: 6/10/2015 21:28  Aggiornato: 6/10/2015 21:28
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/8/2014
Da: Maderno
Inviati: 152
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Interessante questa ipotesi sui recenti sviluppi in casa USA.

FranZƞ
clausneghe
Inviato: 6/10/2015 21:29  Aggiornato: 6/10/2015 21:29
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 17/4/2006
Da: nordcentro
Inviati: 1679
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Obama ogni tanto si ricorda di essere un "Nobel per la pace".
Magari se ne rammenta tra una pausa e l'altra, quando mette le X sui target terroristi da colpire con i droni, lo fa tutti i martedì dallo studio ovale.
Obama non conta una mazza, è solo un figurino che deve eseguire ciò che gli viene suggerito.
Poi che ci sia di mezzo una guerra per bande all'interno del mondo militare Usa, ci può stare, anzi è certo.
Anche lì ci sono le 50 sfumature che vanno dal milite leale al milite criminale.

LoneWolf58
Inviato: 6/10/2015 22:48  Aggiornato: 6/10/2015 22:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 12/11/2005
Da: Padova
Inviati: 4861
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Citazione:
Autore: clausneghe Inviato: 6/10/2015 21:29:15

Obama ogni tanto si ricorda di essere un "Nobel per la pace".
Questo credo sia proprio l'ultimo dei suoi problemi...
Sarò complottista ma a me sembra che tutti questi "personaggi" in primo piano siano semplicemente schermi per chi è alle loro spalle. Utili idioti sui quali scaricare le "responsabilità" e convogliare il malumore del popolo (nel caso servisse).

Come diceva Doc in ritorno al futuro su Reagan Presidente?
Per forza il vostro presidente è un attore: deve essere bello in televisione!

La storia, come un'idiota, meccanicamente si ripete. (Paul Morand)
Il problema, però, è che ci sono degli idioti che continuano a credere che la storia non si ripeta. (LoneWolf58)
peonia
Inviato: 6/10/2015 23:33  Aggiornato: 6/10/2015 23:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 26/3/2008
Da: Roma
Inviati: 6677
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
A me sembra più corretta l'ipotesi di rischiocalcolato postata da FranZeta....
ma chi ci capisce è bravo!!! mi arrendo!!!

...Non temete nuotare contro il torrente. E' di un'anima sordida pensare come il volgo, solo perche' il volgo e' in maggioranza... (Giordano Bruno)
Aironeblu
Inviato: 7/10/2015 9:40  Aggiornato: 7/10/2015 9:45
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
L'analisi di Blondet ci sta tutta, anche se veramente troppo generosa nei confronti del nobel abbronzato quando ipotizza un accordo sottobanco con Putin. Il fatto è che la Russia ha iniziato a muovere i suoi pezzi, e le pedine dell'amministrazione Obama hanno iniziato a cadere senza accorgersi che il gioco è cambiato:

" Il Mondo Unipolare è finito"
(V. Putin, 2012)


Aironeblu
Inviato: 7/10/2015 9:44  Aggiornato: 7/10/2015 9:44
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Il Rischicalcolato linkato da @Franzeta sembra anche a me molto plausibile, di certo il bombardamento di un ospedale msf non avviene per errore.

nasamod
Inviato: 7/10/2015 10:07  Aggiornato: 7/10/2015 10:07
Ho qualche dubbio
Iscritto: 9/10/2008
Da:
Inviati: 36
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
@Aironeblu,

l'accordo sottobanco con Putin non è un'idea di Blondet, è una citazione di un articolo pubblicato da Rete Voltaire, e sulla quale lui si dichiara scettico...

Rickard
Inviato: 7/10/2015 11:38  Aggiornato: 7/10/2015 11:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Redazione
Citazione:
Sinceramente, non so più cosa pensare. A volte mi domando fino a che punto sia lui che si lascia rincoglionire dai militari, e quanto invece sia proprio coglione di suo.

Un po’ tutt’e e due, credo.

Obama, come ogni presidente statunitense, è un front-man, che rappresenta determinati interessi e gruppi, in parte palesi e in parte no.

L’attuale situazione segna una vittoria di Putin sulle politiche tipicamente neocon americane, che Obama ha accettato con qualche timida lamentela.

Credo che il punto sia che le élite statunitensi siano ormai anacronistiche. Esse non accettano il cambiamento dei tempi, il mondo ormai non più unipolare. Tentano pervicacemente di applicare le medesime strategie che hanno applicato per tutto il 20° secolo. Si destabilizza un paese con la solita rivoluzione telecomandata e poi, quando la nazione è ridotta all’osso, le si infligge il colpo di grazia.

Adesso questo giochino sembra non funzionare più. Non ha funzionato in Ucraina. Non ha funzionato in Siria. Crea mostri difficilmente controllabili e che non rispondono pienamente agli scopi (ISIS). E, nonostante tutto questo, nonostante il palese fallimento di queste politiche, gli USA si ostinano a ripeterle, sempre uguali a se stesse.

Chiaramente, anche Putin è un front-man di vari interessi, palesi e non. La differenza è che lui è un vero politico e statista, con una visione e le competenze per attuarla. Obama, in piena tradizione americana, è un buffoncello, “messo lì” per la sua immagine mediatica. Nero, bello, sorriso a 52 denti, nessuna idea moderna su come gestire la politica estera (che, a detta di tutti, è stato il punto più debole della sua presidenza).

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Nieuport
Inviato: 7/10/2015 11:39  Aggiornato: 7/10/2015 11:39
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/12/2007
Da: Firenze
Inviati: 189
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Io continuo ad avere l’idea che Obama sia semplicemente una marionetta ricattabile, costruita a tavolino e pilotata in quel posto, come il primo ministro inglese nel film L’Uomo nell’Ombra di Roman Polanski (capolavoro che andrebbe visto e rivisto). Ricattabile perché non è nato negli USA e quindi non potrebbe essere presidente, e quindi costretto a tacere e a obbedire a chi tira i fili.

krytron
Inviato: 7/10/2015 12:38  Aggiornato: 7/10/2015 12:38
So tutto
Iscritto: 24/9/2015
Da:
Inviati: 7
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Ha senso parlare ancora di schieramenti conservatori e democratici? Chi muove i fili sono sempre le sette massoniche retrostanti, punto. Al massimo si potrebbe azzardare tensioni tra le varie sette, ma la sostanza è sempre quella. E' come la guerra tra mafie, chi vinca o perda è sempre un esponente mafioso con determinati interessi ed obiettivi.

wendellgee
Inviato: 7/10/2015 12:45  Aggiornato: 7/10/2015 12:46
Mi sento vacillare
Iscritto: 17/1/2013
Da:
Inviati: 700
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Provo a dire la mia:

- su Blondet: trovo questo post interessante (al contrario di altri). Tuttavia, mi piacerebbe che alcune informazioni chiave vengano accompagnate dai link alle fonti ufficiali (dimissioni, incarichi, etc. etc.). Questo perché se dovessi raccontare la stessa cosa a terze parti mi piacerebbe essere sicuro di non riferire cose imprecise o sbagliate, e di non essere per tale ragione smentito.

- su Obama: anch'io mi chiedo chi sia responsabile della politica estera americana: se il Presidente, il suo staff, i burocrati che non dipendono dall'amministrazione in carica, o direttamente l'esercito USA insieme alle aziende fornitrici e ai capitalisti più danarosi. A tal proposito mi hanno colpito, qualche mese fa, le notizie relative alle falle della sicurezza sulla Casa Bianca:

http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/20/usa-allarme-alla-casa-bianca-un-intruso-entra-nel-giardino-evacuati-gli-uffici/1127250/

http://www.corriere.it/esteri/14_ottobre_23/altro-intruso-casa-bianca-uomo-scavalca-un-inferriata-3fb251ec-5a6c-11e4-a20c-1c0cce31a000.shtml

http://www.blitzquotidiano.it/cronaca-mondo/usa-si-dimette-responsabile-sicurezza-casa-bianca-troppi-scandali-1984701/

http://www.ilfoglio.it/articoli/2014/10/02/stati-uniti-obama-la-sicurezza-della-casa-bianca-un-colabrodo-di-dimette-il-direttore-del-secret-service___1-v-121505-rubriche_c284.htm

Chissà che impensierire il Presidente sull'incolumità fisica sua, e dei suoi cari, non possa essere un modo per "ammorbidire" alcune sue posizioni, quali che siano.

Il mio blog:
lumiebarlumi.blogspot.com
Calipro
Inviato: 7/10/2015 15:37  Aggiornato: 7/10/2015 15:37
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/1/2015
Da:
Inviati: 115
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Secondo me Obama (o il gruppo di potere che c'è dietro) ha semplicemente capito che la Russia è più forte da tutti i punti di vista e come farebbe qualsiasi bullo si è arreso all'evidenza prima di prendersele in modo serio.

Speriamo che nell'affondare nella vergogna riesca anche a provocare un discredito totale e duraturo per i media ufficiali.

Jurij
Inviato: 7/10/2015 20:29  Aggiornato: 7/10/2015 20:35
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 8/11/2009
Da: Galvatron
Inviati: 2359
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Articolo molto interessante.

Riporta all'attualità i cosiddetti "ebrei" onnipresenti quando si parla di lavori in nero.

Rimango comunque sugli attenti (nel senso di credere che la Russia sia staccata dall'alta massoneria), perchè i personaggi delle grandi famiglie ( che bada begn, sono ebrei, ma non sono per gli ebrei) ne sanno veramente una più del ... e, come per la dama, quando muovono, muovono per creare una seconda azione obbligata che gli permetta alla fine dei conti, sempre, di guadagnare una iarda verso la loro meta.

Insomma, sono sempre piuttosto avanti ed è difficile vedere l'ombra della loro futura intenzione.

P.S. In fatto di future scoperte, visto che ci si è concentrati molto sul padre nero e non sulla madre bianca, attendo con inquietudine di sapere il collegamento parentale che lega la madre di Obama con la regina d'Inghilterra.

Dove ci sono attentati ci sono servizi segreti.

Non scarto mai nessuna ipotesi perché un domani potrebbe andare a sostegno di un'altra rendendola così più possibile.

Chi ha le competenze (potere di decidere) ha le responsabilità.
Aironeblu
Inviato: 8/10/2015 8:56  Aggiornato: 8/10/2015 8:57
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 12/1/2012
Da: Ha Noi
Inviati: 1947
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
@Rickard

Citazione:
Credo che il punto sia che le élite statunitensi siano ormai anacronistiche. Esse non accettano il cambiamento dei tempi, il mondo ormai non più unipolare. Tentano pervicacemente di applicare le medesime strategie che hanno applicato per tutto il 20° secolo. Si destabilizza un paese con la solita rivoluzione telecomandata e poi, quando la nazione è ridotta all’osso, le si infligge il colpo di grazia. Adesso questo giochino sembra non funzionare più. Non ha funzionato in Ucraina. Non ha funzionato in Siria. Crea mostri difficilmente controllabili e che non rispondono pienamente agli scopi (ISIS). E, nonostante tutto questo, nonostante il palese fallimento di queste politiche, gli USA si ostinano a ripeterle, sempre uguali a se stesse.


Credo anche io la stessa cosa. Probabilmente il fatto che la tattica propaganda-destabilizzazione abbia funzionato per qualche decennio ha fatto sì che gli strateghi del caos si fossilizzassero su di essa nell'illisione di una fine della storia, senza accorgersi dei grandi cambiamenti politici, militari, economici e mediatici che gli somo passati sotto agli occhi.
D'accordo anche su Obama come front-man dei poteri e degli interessi che governano gli USA, ma ricordiamoci che tali poteri sono tutt'altro che un blocco monolitico, che ogni loggia propone e appoggia il proprio candidato, e che dunque non è così secondario il ruolo del presidente.

Rickard
Inviato: 8/10/2015 10:52  Aggiornato: 8/10/2015 10:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/9/2007
Da: Un mondo pervaso di follia
Inviati: 1609
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
Aironeblu

Citazione:
D'accordo anche su Obama come front-man dei poteri e degli interessi che governano gli USA, ma ricordiamoci che tali poteri sono tutt'altro che un blocco monolitico, che ogni loggia propone e appoggia il proprio candidato, e che dunque non è così secondario il ruolo del presidente.

Infatti, io stesso ho parlato al plurale, riferendomi a gruppi di potere e di interessi. Il ruolo del presidente degli Stati Uniti non è di per sé secondario, ma dipende dalla persona. Obama è una persona politicamente poco significativa, perché negli USA vige la “regola” per cui il presidente deve prima di tutto essere uno show-man, deve piacere al pubblico, fare il buffone, prestarsi alle goliardate in stile David Letterman. In Russia hanno Putin da 15 anni e lui ha dimostrato coi fatti la propria statura politica e la forza che è in grado di rappresentare.

Infatti, Obama è orma molto inviso alle branche di potere più squisitamente militari e tutti lo accusano apertamente di aver condotto la peggiore politica estera che si ricordi nel tempo recente (e nel tempo recente c’è stato Bush Jr., per dire).

La scienza non è nient'altro che una perversione se non ha come suo fine ultimo il miglioramento delle condizioni dell'umanità. - Nikola Tesla
Calipro
Inviato: 8/10/2015 16:02  Aggiornato: 8/10/2015 16:05
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/1/2015
Da:
Inviati: 115
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/08/raid-italiani-in-iraq-jean-sarebbero-un-modo-per-essere-finalmente-presi-sul-serio-nella-coalizione-anti-isis/2102210/
<<Raid italiani in Iraq, Jean: “Sarebbero un modo per essere finalmente presi sul serio nella coalizione anti-Isis”>>

Chissà come mai non ci prendono sul serio...


http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/10/08/siria-attacchi-tornado-italiani-entro-un-mese-nato-russia-non-mira-allisis-e-sostiene-assad/2107174/
<<...Stoltenberg attacca di nuovo Mosca che "non attacca Isis"...>>

I russi non attaccherebbero l'ISIS, quando la stanno facendo sparire in pochi giorni. Stolten-berg = nomen omen?


Mi piace la piega comica che stanno prendendo i media ufficiali. E' la strada giusta per non essere più presi sul serio da nessuno.

perspicace
Inviato: 8/10/2015 17:13  Aggiornato: 8/10/2015 17:13
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/9/2011
Da: località sconosciuta
Inviati: 3281
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
La Russia non sta colpendo l'ISIS? ridicolo.

Perché tutta questa voglia di tornare in Iraq a bombardare? Perché gli ISISiani stanno scappando dalla Siria e se non verranno sterminati (anche costo di abbattere tutti gli ospedali del mondo) allora torneranno da dove sono venuti, e poiché gli han fatto il lavaggio del cervello non sarà possibile reinserirli, non serve dire da dove sono venuti.

Io non parlo come scrivo, io non scrivo come penso, io non penso come dovrei pensare, e così ogni cosa procede nella più profonda oscurità. Kepler
Calipro
Inviato: 8/10/2015 19:44  Aggiornato: 8/10/2015 19:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 13/1/2015
Da:
Inviati: 115
 Re: Attorno a Obama, significative dimissioni
x Redazione

Visto il periodo particolarmente proficuo dal punto di vista delle balle contraddittorie sui media, non sarebbe il caso di fare un piccolo video-raccolta a futura memoria?


Così se qualcuno dovesse ricominciare a fidarsi dei media ufficiali, gli si potrà dimostrare come sia in errore.


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