Inviato da Redazioneil 19/11/2015 19:00:00 (36977 letture)
E' stato molto doloroso ascoltare la trasmissione "La zanzara" a cui ha partecipato ieri Giulietto Chiesa. Doloroso perché, nei pochi minuti in cui è durato il dibattito, si è potuta apprezzare in pieno la tremenda solitudine nella quale è costretto a vivere, oggi, un personaggio pubblico che abbia la forza di ragionare con il proprio cervello, e di dire apertamente ciò che pensa.
Come scrive Jung, "La solitudine non deriva dal fatto di non avere nessuno intorno, ma dalla incapacità di comunicare le cose che ci sembrano importanti, o dal dare valore a certi pensieri che gli altri giudicano inammissibili."
E' sintomatico, infatti, che un fenomeno del genere si sia verificato non nell'ambito di un salotto privato, fra quattro amici un po' alticci, ma all'interno di una trasmissione radiofonica che raggiunge centinaia di migliaia di ascoltatori.
Ma è proprio questo il cuore del problema: fra un personaggio come Giulietto Chiesa e le migliaia di ascoltatori ci sono di mezzo i cosiddetti "conduttori" della trasmissione: ...
... due personaggi che fingono di interessarsi a quello che ha da dire Chiesa, mentre perseguono chiaramente lo scopo di neutralizzare il potenziale devastante che hanno le sue parole. E lo fanno in modo assolutamente perfido, in totale malafede, mettendo in atto il classico gioco del "poliziotto buono, poliziotto cattivo". Uno fa finta di dare credibilità a quello che dice l'ospite, mentre l'altro affonda il coltello sistematicamente, cercando di far passare per "idiozie" le sue parole.
Fortunatamente Chiesa è stato molto bravo nell'aggirare, più di una volta, questo meccanismo, rivolgendosi direttamente agli ascoltatori con frasi del tipo "il pubblico ha capito benissimo che cosa voglio dire".
Ma il problema rimane: chi è portatore di un messaggio che sia in qualunque misura pericoloso per lo status quo è destinato immancabilmente a venire isolato, tramite il filtro dei media, dal resto della popolazione.
È una solitudine molto dura da sopportare, e per questo non possiamo che fare i complimenti a Giulietto Chiesa e a tutti coloro che combattono battaglie come la sua.
Perché se è vero quello che ha scritto Jung, è altrettanto vero quello che ha detto Shiller: "Nessuno è più forte di colui che è solo".
Forza Giulietto, siamo tutti con te.
Massimo Mazzucco
(Mi permetto di firmare anche a nome di moltissimi lettori di luogocomune).
Le torri gemelle le hanno buttate giù milioni di persone; non certo potenti lobby; i mandanti li abbiamo al fianco ogni giorno, a scuola, a lavoro, in discoteca, alle feste, perfino quando ci mangiamo insieme, sono anche i nostri genitori, tuo cognato, tua zia...
... per questo siamo soli, persino il grande Levi si è trovato solo dopo essere uscito dai campi di concentramento; non per niente ha finito la sua vita nella disillusione constatando che in realtà non gliene fregava (e non gliene frega) a nessuno di quello che diceva, se non per strumentalizzarlo come oggetto retorico e demagogico:
- è la Zona Grigia, baby. Sono i tuoi fratelli, il tuo sangue. E tu pensi di andare a toccare il cibo che nutre la zona grigia e che la zona grigia brama, pensando che non dovresti essere preso per il culo?
Inutile lottare per la verità, qualsiasi verità, se prima non lotti per sapere chi siamo.
Quale amore sarebbe dignitoso per la verità se in realtà c'è ne frega un beato cazzo di ritrovarci? Un'arroganza non da poco.
Probabilmente un errore psicologico mostruoso ha invaso la mente e ci distrugge all'interno di un loop che noi stessi creiamo, credendo che lottare per la verità significhi farlo per i popoli. Sveglia.
Nascono le vittime prima dei carnefici, sempre; è una Legge universale immutabile. Ma non la si vuole ancora capire.
Non abbiamo amore, ma solo esigenze. Ora domandiamoci quali esigenze ci convincono siano necessarie, e puoi capire ogni cosa. Non serve sapere un cazzo di economia né altro. La verità è una perla che i porci non meritano. Lo dice Gesù Cristo, e mi pare avesse capito come stavano le cose....
... e la dice lunga se si pensa in quanti milioni si dicono cristiani e continuano a vivere nelle logiche di Satana. Ho detto logiche.
Illusi e non solo Illusi, anche pompatamente impalmati di titoli, lauree, autorità e quando non hanno potere allora si trasformano in leccaculi. Da qui l'equazione:
- il leccaculo è il fascista a cui è stato negato il potere.
Abbiamo bisogno d'amore e basta. Però non va bene, l'amore è l'amore e che stia al posto suo!... che non s'impicci. Per la Madonna. Il suo posto è sotto un presepe, sia mai fugga da lì.
Misti mi morr Z - 283 - Una volta creato il manicomio, la ragione l'ha sempre il direttore; che l'abbia o meno