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dagli Usa : NEL NOME DEL FIGLIO
Inviato da Redazione il 28/1/2005 23:47:14 (2966 letture)

NEL NOME DEL FIGLIO

L'America di oggi nacque il giorno in cui la Dea Libertà, stanca di vagare da sola nel mondo inutile degli ideali, si invaghi del Dio Denaro, e finì per sposarlo. Dopo un pò di tempo ebbero un figlio, ma non riuscivano a mettersi d'accordo sul nome. Lei insisteva per nomi come Puro, Luminoso, Giusto o Limpido, lui preferiva invece qualcosa di più concreto, come Miliardo, Surplus, oppure Tesoro. Finirono per mettersi d'accordo su Ipocrisia. E fu così che il quel paese, nel nome di questa trinità intoccabile, certe porcherie le puoi fare tranquillamente alla luce del sole.

Lo "scandalo" scoppiato oggi, e riportato da USA Today, è che alcuni giornalisti "syndacated" (quelli che scrivono per varie testate collegate in un network) avrebbero accettato soldi dall'amministrazione Bush ...

... per scrivere in un certo modo su certi argomenti che a tale amministrazione stanno particolarmente a cuore. Ohibò - diremmo noi - e che c'è di così strano? Di banalissima corruzione si tratta, no? Macchè! All'americano medio, grazie al divino figliolo che tutto copre e tutto cancella, non deve nemmeno passare per la testa che il fatto che un giornalista prenda soldi con una mano, e che scriva a tuo favore con l'altra, siano in qualche modo da collegare. Anche perchè i soldi mica te li danno per quello: te li danno, ad esempio, per mettere su dei corsi di consulenza familiare per persone che non riescano ad avere figli. Oppure per finanziare attività a livello cittadino che promuovamo l'unità e la santità della famiglia. Cosa c'entra questo con il giornalismo, andiamo!

Lo scandalo sta, caso mai, nel non dirlo apertamente ai propri lettori. E' questo che non hanno fatto i tre columnists Mike McManus, Maggie Gallagher e Armstrong Williams (foto), ed è per questo che sono stati violentemente criticati… indovinate un pò da chi? Ma dal nuovo segretario del Ministero per la Salute e le Relazioni Umane, Dipartimento Bambini e Famiglia, certo Wade Horn, il quale ha fatto sapere che da oggi è severamente proibito per qualsiasi entità federale assumere per qualunque incarico giornalisti che si occupino nel frattempo di argomenti che riguardano il governo stesso. Ce n'è voluta per fare due più due, ma ci sono arrivati.

La conferma delle loro buone intenzioni ce la dà lo stesso Horn, motivando così la drastica decisione: "It is important to avoid even the appearance of a conflict of interest, and to maintain an arms-length relationship with members of the media" ("è importante evitare anche solo la parvenza di un conflitto di interessi, e di mantenere [da parte degli organi federali] una debita distanza da chi lavora nei media").

Nel nome del Figlio, appunto.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
ivan
Inviato: 29/1/2005 8:31  Aggiornato: 29/1/2005 8:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
" ("è importante evitare anche solo la parvenza di un conflitto di interessi, e di mantenere [da parte degli organi federali] una debita distanza da chi lavora nei media")." Bè, questa bisognerebbe girarla a tanti qui nel nostro paese. Per la cronaca, durante le inchieste di "Mani pulite", qualcosa del genere emerse pure nel nostro paese; all' epoca il settimanale Cuore pubblicò una striscia che diceva, se ricordo bene, " segnalati casi di corruzzione tra i giornalisti, i quali smentiscono nella maniera più assoluta: l' abbiamo sempre fatto gratis". [ Modificato da ivan Attivo 29/1/2005 7:33 ]

miradio
Inviato: 29/1/2005 19:25  Aggiornato: 29/1/2005 19:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
La natura umana come sanno tutti è in vendita. Per un giornalista sappiamo bene che non stare al gioco può significare perdere lo stipendio. Le penne che si rivelano fastidiose per chi detiene il potere spesso corrono rischi anche di salute. Nei paesi democratici dove vige la Libertà come l'Italia, se dici la verità ti mandano a casa. Ecco che nascono funzioni alternative al giornalismo che si dissolvono nell'entertainment, uno stuolo di paggetti e veline del potere con Emilio Fede come presidente onorario a vita. In questo scenario mi sorge una domanda: se invece di 3 telegiornali, 3 giornali, 3 periodici di grande tiratura ne esistessero una ventina per ogni categoria sarebbe meglio o peggio? In altre parole la frammentazione della informazione fa bene alla verità? O serve solo a rendere ancora più flebili e anonime certe voci che faticano a farsi notare? Più ci penso meno ne vengo a capo...

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
Santaruina
Inviato: 29/1/2005 19:55  Aggiornato: 29/1/2005 19:55
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
Miradio, a me sembra che le due alternative che proponi riassumano in qualche modo l’informazione in un regime dittatoriale e quella in uno democratico. In una dittatura c’è una sola versione dei fatti, quella del potere, versione distorta e fasulla; i cittadini in qualche modo lo sanno ma fanno finta di crederci per avere salva la pelle. In una democrazia ci sono migliaia di canali attraverso cui giunge l’informazione, e il cittadino è convinto di essere informato, mentre in realtà ignora completamente la realtà ultima degli avvenimenti. Questa è la genialità dell’informazione democratica: il suo riuscire a convincere il cittadino medio di essere informato nascondendogli nello stesso momento la realtà. Ed è per questo che le dittature prima o poi crollano mentre le democrazie durano: per ribellarti contro chi ti sfrutta devi prima comprendere fino a che punto ti stia prendendo per il culo. E l’elettore democratico, grazie ai mille canali attraverso cui viene “informato”, non è ha la minima idea. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Redazione
Inviato: 29/1/2005 20:30  Aggiornato: 29/1/2005 20:30
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
Per me la risposta non è 3 piuttosto che venti, perchè, come dice Sacrarovina (Sangrecaliente? Santapazienza? Sagradafamilia?) la molteplicità è solo specchietto per allodole. La risposta è internet, perchè "salta" l'editore, e quindi il controllo. Dal produttore al consumatore, con tanti saluti ai militari che l'hanno inventato!

miradio
Inviato: 29/1/2005 21:39  Aggiornato: 29/1/2005 21:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 27/8/2004
Da:
Inviati: 513
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
Internet secondo me è destinato a diventare territorio di controllo al pari e forse anche oltre i media tradizionali. Se uno può leggere libri e giornali eversivi in assoluta segretezza non si può certo dire che sia lo stesso per i siti internet. Inoltre se un magistrato politicizzato (a destra tipicamente)o semplicemente ignorante decide di portare a morte un sito nulla lo può fermare, nemmeno l'onta e la vergogna sulla ribalta internazionale, come successo i italia varie volte tra l'altro. Ho il sospetto che internet verrà regolamentato fino alla castrazione per motivi di sicurezza, o forse verrà sputtanato completamente come mezzo effimero ed inaffidabile senza midollo. Per questo credo che occorra fare una guerra 'preventiva' per scongiurare la mortificazione della rete come la conosciamo oggi. Come? BOh! [ Modificato da miradio Attivo 29/1/2005 20:40 ]

"...che il gregge si trasformi in branco... È questo l’incubo dei potenti"
(Ernst Junger)
Santaruina
Inviato: 30/1/2005 2:26  Aggiornato: 30/1/2005 2:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
In questo momento internet è veramente territorio franco, l’unico dove la libera informazione possa circolare. E’ ancora però, e indubbiamente, un settore di nicchia, e forse la sua libertà dipende anche da questo. In un suo articolo Massimo descriveva la possibilità di una diffusione “esponenziale” delle informazioni sulla rete una volta che il meccanismo venga messo in moto, ma la mia paura è che quando questo avverrà si verificherà anche lo scenario descritto da Miradio. Per adesso la rete è da sfruttare il più possibile, con una certa dimestichezza le notizie vere vengono a galla. p.s.: Spettabile Redazione, si ricordi di portare sempre una coperta di scorta in macchina. La situazione sulla A3 peggiora di ora in ora. E per Lei specialmente il viaggio sarà molto lungo… Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
anna57
Inviato: 30/1/2005 15:14  Aggiornato: 30/1/2005 15:14
So tutto
Iscritto: 11/11/2004
Da:
Inviati: 30
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
Bhè... una cosa ve la posso dire,attraverso il vostro sito sono venuta a sapere cose di cui ignoravo l'esistenza...grazie Massimo! Internet è veramente uno strumento eccezionale per sapere la verità.Inoltre non si corre il rischio di essere influenzati dai commenti manovrati che i giornalisti asserviti al potere(ob torto collo?) ci propinano tutti i giorni sulle maggiori testate giornalistiche,notizie false e tendenziose direbbe qualcuno.Internet come vero strumento di democrazia una trovata geniale !

ivan
Inviato: 30/1/2005 20:10  Aggiornato: 30/1/2005 20:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
Per cose più serie, lo zio Sam ha finito i quattrini: dal sito di "Le Scienze" "30.01.2005 La NASA abbandona Hubble Il telescopio spaziale necessita di regolare manutenzione ". Che tristezza. Poi questa sono alcune "facce" relative alla libertà di informazione e di espressione nel Belpaese: http://italy.indymedia.org/news/2005/01/721078_comment.php#721137 http://italy.indymedia.org/news/2005/01/721254_comment.php#721272 Di nuovo: che tristezza. [ Modificato da ivan Attivo 30/1/2005 19:25 ] [ Modificato da ivan Attivo 30/1/2005 19:27 ]

solenero
Inviato: 31/1/2005 10:58  Aggiornato: 31/1/2005 10:58
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
...tre giornalisti? Scandalo per tre giornalisti pagati dal presidente? Mah... Qui in italia il Presdelcons paga tre RETI TELEVISIVE, altro che tre giornalisti. Son dilettanti, 'sti americani.

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
Redazione
Inviato: 31/1/2005 13:25  Aggiornato: 31/1/2005 13:25
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
Nooooooo, lo scandalo non è per i tre giornalisti pagati dall'amministrazione! E' lì il bello! Lo scandalo è perchè le regole di trasparenza vogliono che chi prende soldi in potenziale conflitto (o concorso) di interessi con quello che scrive, lo comunichi ai suoi lettori. Forse dovevo spiegarlo un pò più dettagliatamente. Cioè, ogni tanto loro devono scrivere, in fondo all'articolo, piccolo piccolo in corsivo che non si vede, "signori, guardate che io prendo soldi dalla stessa società della quale ho appena finito di dire tutto il bene del mondo". Ovvero, giudicate voi se fidarvi ciecamente di quello che dico, o se magari le mie parole possono essere state in qualche modo influenzate dal vil denaro. Al che il lettore dice, ma và, è così onesto da dirlo addirittura pubblicamente, che prende i soldi, corrotto quindi non lo sarà di sicuro.

solenero
Inviato: 31/1/2005 13:51  Aggiornato: 31/1/2005 13:51
Mi sento vacillare
Iscritto: 19/7/2004
Da: Valle Seriana Superiore
Inviati: 846
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
Citazione:
"signori, guardate che io prendo soldi dalla stessa società della quale ho appena finito di dire tutto il bene del mondo"
Be, sarebbe già un passo avanti. Cosa pensi che ne direbbero i lettori di panorama se in fondo al giornale apparisse, al posto di Editrice Mondadori, proprietà di Silvio Berlusconi?

Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente.
- Frankie hi-nrg MC -
mc
Inviato: 31/1/2005 16:38  Aggiornato: 31/1/2005 16:38
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
I soliti comunisti: non e' di berlusconi !... ...e' della moglie. (... l'ho sentito con le mie orecchie, giustificarsi cosi'...) mc

Stefano
Inviato: 1/2/2005 12:39  Aggiornato: 1/2/2005 12:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/8/2004
Da:
Inviati: 344
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
E cosa dovrebbe essere scritto in calce a L'Espresso? Mi interessa molto di più perché che Berlusconi controlla Mediaset e Mondadori lo so, lo sappiamo tutti, lo sanno anche all'estero, ma che mestiere faccia per es. Boris Biancheri, non l'ho ancora capito... A proposito del numero dei giornali: esempio Russia, alla quale Bush vorrebbe dare lezioni di "democrazia" (ma purtroppo hanno le atomiche, 'sti russi cattivi, non se ne fa niente...). Quando il sig. Murdoch si è fatto avanti per comprarsi la tv russa NTV, il cattivissimo Putin - definito "Hitler" da mr. Rumsfeld - ha detto: "Sicurezza nazionale: tornatene in Australia". E se l'è pappata lui, addomesticandola allo stato, che al momento attuale ha il controllo sull'informazione di tutti i maggiori canali. Bush dice che questa è cattiva democrazia (ci vuole Fox tv, altrochè!); io però vedo che a una Multinazionale gigantesca, per natura intrinseca poco incline agli interessi che non siano i propri, è stato impedito di venire a urlare nella testa dei cittadini russi cosa è bene e cosa è male, cosa comprare, chi votare, ecc., e questo mi sembra buono. Esiste allora stampa libera in Russia? La risposta è decisamente sì, molto ma molto di più che in Italia. Solo che si tratta di giornali, mensili e settimanali che non hanno un impatto immediato e spaventoso come la tv, e che dunque non rappresentano l'equivalente politico di un'arma di distruzione di massa, ma, appunto, uno strumento di informazione e riflessione. Decine di testate, con inchieste proprie (spesso pericolose), originali, ognuna con le proprie idee. Tiratura media: 400.000 copie. Qui da noi, se voglio trovare un'opinione o almeno un'informazione non allineata devo sorbirmi l'edizione italiana dell'Osservatore Romano! E' un caso che mi ha fatto riflettere: non era l'impero del male? Ciao, Stefano

Santaruina
Inviato: 1/2/2005 13:31  Aggiornato: 1/2/2005 13:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
Citazione:
E cosa dovrebbe essere scritto in calce a L'Espresso?
Bella domanda. Quando l'Espresso dedicherà una copertina , che ne so..., poniamo al Signoraggio, oppure a "Carlo Azelio e i suoi segreti", vorrà dire che la stampa libera è sbarcata anche in Italia. Almeno se leggi Panorama sai già a chi appartiene e "dove vuole andare a parare", e se non altro la copertina è sempre notevole. Non fossilizziamoci sempre sui "contenuti", suvvia... Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Stefano
Inviato: 1/2/2005 19:17  Aggiornato: 1/2/2005 19:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/8/2004
Da:
Inviati: 344
 Re: NEL NOME DEL FIGLIO
ma guarda la combinazione...! Ricevo da Arianna Editrice che così postilla: ... bisognerà imparare il cirillico per leggere qualche riga sensata sull'Iraq? (ndc) La stampa russa vede nero: «Libertà senza democrazia» MOSCA - «Il voto c'è stato, la guerra continua»: così titolava ieri Rossiskaja Gazeta , organo del governo russo, e sullo stesso tasto insisteva il resto della stampa moscovita, che ha parlato di elezioni dalla legittimità molto dubbia a causa della «occupazione militare straniera» e di conseguenze potenzialmente catastrofiche per l'unità dell'Iraq. «L'Iraq ottiene il parlamento e la libertà senza democrazia», ha scritto il quotidiano Vremia Novostiei, sottolineando come non ci sia certezza nemmeno sull'affluenza alle urne, perché mancavano gli osservatori internazionali indipendenti. Secondo Nezavisimaja Gazeta le elezioni di domenica «servono soltanto agli interessi degli Stati Uniti per dimostrare che le cose procedono» e «possono far saltare in aria l'Iraq», sanzionando la divisione in tre parti (nord curdo, centro sunnita, sud sciita). A detta del quotidiano finanziario Vedemosti, la vittoria elettorale degli sciiti renderà ancora più difficile per gli americani il controllo dell'Iraq, dove sembra destinata a crescere l'influenza iraniana. Gazeta accusa l'Occidente di «doppio standard» per il fatto che Washington e Bruxelles non hanno riconosciuto le elezioni presidenziali dell'agosto scorso in Cecenia e prendono invece per buono il voto in Iraq, svoltosi in condizioni ben peggiori. Novie Izviestia prevede che il futuro governo installato a Bagdad sarà «illegittimo o peggio ancora» in quanto sostenuto soltanto dagli sciiti, mentre i sunniti si identificheranno sempre più con «il potere dei ribelli» e i curdi cercheranno di costruirsi un loro Stato. (Corriere della Sera 1/2)


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