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opinione : IL MARCHIO DI CAINO
Inviato da Redazione il 19/2/2005 9:46:22 (4267 letture)

IL MARCHIO DI CAINO

E' stata una vampata, piena anche di amarezza. In poche ore il sito piacevole ed autoconfortante di tutti i giorni si è incendiato, a causa di una fiamma che i suoi abituali frequentatori non si aspettavano di trovare, almeno non così in bella mostra, già di prima mattina. Si è incendiato perchè l'ospite è stato trattato come tale, mentre evidentemente non lo meritava già "per definizione". Non si è aspettato che dicesse qualcosa di "fascista", per contestarne il pensiero, perchè "tanto lo ha già detto altrove", e "che sia fascista lo si sa". Andava quindi marchiato sulla fronte sin dall'ingresso - o peggio ancora, lasciato fuori del tutto - senza che avesse la possibilità di aprire bocca qui fra noi, e dire prima cosa pensa su un determinato argomento piuttosto che su un altro.

Il sito si è incendiato perchè si è scoperto di colpo che le belle parole "universali", con cui molti amano sciacquarsi la bocca nei pomeriggi tediosi - rispetto per l'individuo, libertà di opinione, dialogo civile - tanto universali poi non sembrano esserlo. Certo, corrono libere e belle nelle praterie di casa nostra, ...

... dove si sta al riparo dai venti, e dove non c'è nessuno che ci metta mai veramente con le spalle al muro. Ma si bloccano di colpo, fragili e impaurite, di fronte al Grande Tabù.

Non si può nemmeno chiedersi, infatti, che cosa sia il fascismo di oggi, perchè tanto "lo ha già giudicato la storia" di ieri. Questo, per chiunque ami dirsi non-dogmatico, o pensatore critico, è il paradosso più eclatante, se non la sconfitta più rattristante. Si è scoperto infatti che le abominevoli etichette, le orribili etichette preconfezionate che così dall'alto noi mostriamo di disprezzare nella mente dogmatica, sono in realtà pronte a saltar fuori dal nostro stesso paniere, non appena l'argomento si faccia difficile, scomodo, od ostico del tutto.

Esattamente come il dogmatico che tanto critichiamo, quindi, noi stessi avremmo paura di rimettere in discussione certi assiomi di fondo, che ci fanno tanto comodo quando servono a liberarsi in quattro e quattr'otto di un pensiero scomodo - "taci tu, che sei fascista!" - e così ci aggrappiamo al fatto che "il giudizio l'abbia già dato la storia", per non rischiare di rimetterlo in discussione dentro noi stessi.

Che male c'era ad arrivare alle stesse identiche conclusioni, dopo aver fatto il percorso canonico che prima le legittima in pieno? E poi, è tutto davvero così scontato?

Nessuno fra l'altro ha mai detto che "il fascismo" sarebbe uscito vincitore da questa piazza. Anzi, volendo, c'era a portata di mano un'occasione unica - e vi erano tutti i presupposti - per dimostrare che non si erra nell'essere così categorici rispetto a certi principi. Invece, si è preferito aggredire sia il padrone di casa, che con l'invito ha voluto rimarcare la differenza fra coerenza e ideologia, lodando la prima senza per questo avallare la seconda, sia l'ospite dal segno maledetto, contro il quale abbiamo scatenato quell'attacco ad personam che con tanto sdegno attribuiamo al dogmatico, quando sia incapace di, o comunque non voglia, discutere le semplici idee.

E così si è finito per fare un gran regalo alla controparte, poichè - se è vero che fascismo significa intolleranza, prevaricazione dell'individuo, chiusura mentale, superiorità preconcetta - abbiamo scoperto che i veri fascisti in realtà siamo noi.

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Anonimo
Inviato: 19/2/2005 10:59  Aggiornato: 25/1/2008 1:58
 Re: IL MARCHIO DI CAINO
Post Cancellato per OT La Redazione-il gobbo

DIVA
Inviato: 19/2/2005 11:38  Aggiornato: 19/2/2005 11:38
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: IL MARCHIO DI CAINO
Vedo con piacere che l'arte della dialettica , e non di meno quello della retorica, miscelate entrambe con una buona dose di "buonismo" , non ti hanno abbandonato. C'e' Destra e Destra. Questo il titolo : da solo invogliava a leggere, personalmente con la convinzione di trovare una destra con argomenti diversi , una destra all'insegna dei volti forti, i colori decisi del Caravaggio e dove la fiamma tricolore arde si, ma discreta. Invece leggo un articolo che disquisisce sul Potere. Be' un argomento interessante, poco conta se proviene da persona di destra, anzi motivo in piu' di confronto. Poi emerge che l'autrice dell'articolo appartiene ad un movimento che si rifa' al partito fascista. Ma dai....paura del fascismo oggi? discriminazioni? non si lascia parlare ? Ma allora i fascisti siamo noi!!!! Puo' sembrare cosi' , vero. La storia ci ha consegnato un periodo di vita italiana e mondiale con cui fare i conti e riflettere. Quello che spesso qui commentiamo , su notizie , fatti, opinioni, e' anche il frutto di quella storia. Qualcuno chiedeva se esiste ancora il reato d'opinione : si esiste, e personalmente non sono per nulla d'accordo : dire e pensare o pensare e dire e' un sacrosanto diritto di tutti. E allora perche' no alla autrice del testo c'e' Destra e Destra ? Innanzitutto nessuno le ha detto di non parlare, anche perche' evidentemente del nostro veto non saprebbe che farsene. Personalmente non ho fatto un attacco alla persona autrice dell'articolo, e mi pare di averlo ribadito con il primo mio commento, quando ho richiamato in proposito la Costituzione. E' l'ideologia a cui si ispira la signora che respingo. Ma non la respingo senza sapere quale ideologia essa sia. Lo so bene, atteso che mio padre all'eta' di 17 anni ebbe a farne le spese , trovandosi poi a passare un paio d'anni in una amena localita' nei pressi di Dresda in uno di quei bei campi tirati su bell'apposta per "eliminare" ogni qualsivoglia comportamente ostile al regime. Se a qualcunaltro sembra di essere ritornato agli anni 70...con inutili disquisizioni sui cadaveri del Comunismo e del Fascismo, dovrebbe fare un passo avanti..anzi ..35 passi avanti e si accorgerebbe quanto mai sia attuale questo argomento. Il Fascismo nacque per "proteggere" i capitali di industriali e grossi latifondisti , preoccupati del dilagare nelle masse proletarie della protesta che si manifestava con massicci scioperi nelle fabbriche e con l'incrocio delle braccia nei campi.(non sono fantasmi...io ci trovo analogie..anche se chiaramente diversificate...ai nostri giorni) Cosa fu poi il fascismo credo lo sappiamo tutti, anche se qualcuno fa tortuosi percorsi per volerne una definizione filosofica. Non credo ci sia una definizione filosofica del fascismo, anche perche' non vale per lui la stessa equazione ..comunismo-russia ecc. Il Fascismo fu un movimento del tutto italiano, la cui ideologia si rifaceva ai grandi movimenti nazionalistici presenti in tutta Europa in quei tempi : il nazismo in Germania, Le Guardie di ferro in Romania , il Franchismo in Spagna. Per trovare cio' che il fantasma del fascismo puo' ancora oggi farci riflettere e se riflettendo ci accorgiamo che la Storia (benche' scritta dai vincitori) a volte fa dei giri strani e poi ritorna (corsi e ricorsi della storia) , basta leggere il Manifesto sulla Razza e le Leggi Razziali promulgate dal fascismo e ci accorgeremo che spesso qui, in questo sito , parlando dei "diversi" parlando di "islam" parlando di "gay" parlando di "religione" ogni volta abbiamo parlato indirettamente di Fascismo: ci siamo sciacquati la bocca di bei paroloni ? Non lo so, personalmente no. La signora che ha scritto l'articolo con un titolo quanto mai dubbio poi, alla luce dei fatti, appartiene ad un Movimento che si rifa' a questa ideologia. Attenti pero' a non fare sorrisini e dire..si ma dai...il Fascismo..morto e sepolto. Eppure oggi piu' che mai aleggia tra le stanze del nostro Parlamento, e se questi signori (e signore) che inneggiano al fu Duce esistono e si diffondono (piu' di quello che si immagina ) ..e dice bene la signora quando parla di Ordine......e' perche' viviamo un periodo storico dove si sente sempre piu' bisogno di questo "Ordine": e' nell'aria...si respira come si respirano le polveri sottili. Il Movimento della signora che pare sia anche partito politico (quindi in teoria non dovrebbe essere fuori legge, ma aggirare la Costituzione non e' poi tanto difficile....Governo docet) sta raccogliendo firme e consensi per far abrogare e l'articolo della Costituzione che...bada ben ...non condanna il reato di opinione, ma impedisce per legge la ricostituzione del partito fascista in ogni sua manifestazione, e la Legge Scelba e la Legge Mancino. Ora se questi signori riusciranno a far abrogare queste leggi e l'articolo della Costituzione nella parte che li riguarda, sappiate che non ci sara' piu' nessuna legge in italia che potra' considerare reato discriminare, o peggio, chi e' di razza, religione ecc diversa da quella propria dello stato italiano: ci ha provato anche la Lega...ma non nascondo che temo che questo governo guardi con occhio benevolo a questi movimenti che sembrano tanto retro', ma che alla fine non sono altro che la parte "sporca" di un governo che e' clamorosamente la prima dittatura democratica che l'Italia ha. Personalmente della signora Milanesi Ercolina non so nulla, nel senso che non la conosco e attaccare la sua persona sarebbe idiota. Credo che io possa , almeno qui in questo sito, dove delle discriminazioni razziali non si e' sciacquato la bocca nessuno, dicevo..almeno qui...mi sono sentita libera di dire cosa penso non gia' della Signora in questione..,ma dell'IDEA della Signora in questione. Poi se la Signora vorra' disquisire su "a quanti gradi mette la lavatrice per il bucato bianco e quello colorato", ok... Il fatto che questa IDEA la Signora non l'abbia espresso qui, e che qualcuno "apparentemente" non abbia voluto ascoltarla a priori , rifiutando ogni confronto, non cambia granche', basta andare nel sito....non gia' quello carinissimo con le icone del Caravaggio e la fiamma discreta....quello e' il sito "dell'altra destra" , ma in quello denominato Fascismo e Liberta'. Li' si che la fiamma arde e...non discretamente...e di Caravaggio non c'e' traccia. Ora, prima di tutto il "polverone" sollevato da un articolo a firma di Ercolina Milanesi, personalmente avevo solo espresso il mio desiderio di non voler ascoltare "istruzioni per l'uso" del concetto di Potere e Ordine da un'ideologia dichiarata fuorilegge. Certo, potevo solo pensarlo e non scriverlo. Ma la presentazione dell'articolo, fatta dalla Redazione, la sua introduzione , l'articolo stesso poi, alla luce di cio' che sono andata a scoprirmi in rete (da sola Redazione..rileggiti ..tu presenti questa Destra come alternativa non impastata delle ambiguita' di Fini,Mussolini e via dicendo) tutto questo li ho trovati "ingannevoli" e l'ho denunciato scrivendolo. Anche questo articolo ha un titolo ingannevole : Il Marchio di Caino Tipo..le colpe dei padri ricadono sui figli . Ma qui non si parla di colpe che ricadono su figli inermi. Il Padre e' morto , condannato, destituito di ogni legittimita'. Il figlio non ne sta pagando le colpe perche' ne porta da inerme il marchio a vita, il figlio sta proseguendo negli errori del padre. Anzi, forse piu' subdolamnete , perche' almeno il padre lo diceva apertamente cio' che era e pensava, ma se chiederai a questi signori , saranno pronti a rinnegare il padre e nel suo nome poi , in modo "discreto" (e qui si che ci sta bene l'aggettivo) calcarne le orme. Chiudo ribadendo per l'ennesima volta che della signora Milanesi non mi importa nulla, le sue idee, la sua ideologia non possono trovare nessun tipo di accoglimento da parte mia, il confronto di opinioni con lei non mi interessa ,ma non perche' lo ha deciso la Storia, semplicemente perche' sono tra quelli che non vogliono che questa Storia si ripeta. Non e' nemmeno supponenza, alterigia, chiamala come ti pare, non e' nemmeno preconcetto, non e' prevaricazione , non e' chiusura mentale , non e' superiorita', non e' arroganza. Queste caratteristiche non mi appartengono. Piuttosto direi che , vero e' che sta a te (redazione) decidere la scelta , e se avrai modo di rileggere la prefazione tua all'articolo della Milanesi, ti accorgerai con quanta "enfasi" hai proposto quell'articolo, che in sostanza non conteneva alcunche' di fascista, in fondo non conteneva alcunche' di nulla. Si legge l'aria trionfalistica di chi porta nel suo sito un personaggio si di destra..ma quale destra? Quella che si oppone a questo Governo cosi' marcatamente fascistoide. Che contraddizione eh? Chissa' perche'.....ma ho avuto come l'impressione che tu sia caduto in un tranello......ma l'arte della dialettica, la retorica il buonismo...il rispolvero di parole come intolleranza, prevaricazione , superiorita' preconcetta, il titolo che gia' da solo "crea" l'articolo.....ha capovolto la frittata. Ora i fascisti siamo noi. ciao anna Testo del "Manifesto degli scienziati razzisti" Testo integrale, tratto dalla rivista La difesa della razza, anno I, Numero 1, pag. 2 (le date della rivista e della nota discordano) Il ministro segretario del partito ha ricevuto, il 26 luglio XVI, un gruppo di studiosi fascisti, docenti nelle università italiane, che hanno, sotto l’egida del Ministero della Cultura Popolare, redatto o aderito, alle proposizioni che fissano le basi del razzismo fascista. Le razze umane esistono. La esistenza delle razze umane non è già una astrazione del nostro spirito, ma corrisponde a una realtà fenomenica, materiale, percepibile con i nostri sensi. Questa realtà è rappresentata da masse, quasi sempre imponenti di milioni di uomini simili per caratteri fisici e psicologici che furono ereditati e che continuano ad ereditarsi. Dire che esistono le razze umane non vuol dire a priori che esistono razze umane superiori o inferiori, ma soltanto che esistono razze umane differenti. Esistono grandi razze e piccole razze. Non bisogna soltanto ammettere che esistano i gruppi sistematici maggiori, che comunemente sono chiamati razze e che sono individualizzati solo da alcuni caratteri, ma bisogna anche ammettere che esistano gruppi sistematici minori (come per es. i nordici, i mediterranei, i dinarici, ecc.) individualizzati da un maggior numero di caratteri comuni. Questi gruppi costituiscono dal punto di vista biologico le vere razze, la esistenza delle quali è una verità evidente. Il concetto di razza è concetto puramente biologico. Esso quindi è basato su altre considerazioni che non i concetti di popolo e di nazione, fondati essenzialmente su considerazioni storiche, linguistiche, religiose. Però alla base delle differenze di popolo e di nazione stanno delle differenze di razza. Se gli Italiani sono differenti dai Francesi, dai Tedeschi, dai Turchi, dai Greci, ecc., non è solo perché essi hanno una lingua diversa e una storia diversa, ma perché la costituzione razziale di questi popoli è diversa. Sono state proporzioni diverse di razze differenti, che da tempo molto antico costituiscono i diversi popoli, sia che una razza abbia il dominio assoluto sulle altre, sia che tutte risultino fuse armonicamente, sia, infine, che persistano ancora inassimilate una alle altre le diverse razze. La popolazione dell'Italia attuale è nella maggioranza di origine ariana e la sua civiltà ariana. Questa popolazione a civiltà ariana abita da diversi millenni la nostra penisola; ben poco è rimasto della civiltà delle genti preariane. L'origine degli Italiani attuali parte essenzialmente da elementi di quelle stesse razze che costituiscono e costituirono il tessuto perennemente vivo dell'Europa. È una leggenda l'apporto di masse ingenti di uomini in tempi storici. Dopo l'invasione dei Longobardi non ci sono stati in Italia altri notevoli movimenti di popoli capaci di influenzare la fisionomia razziale della nazione. Da ciò deriva che, mentre per altre nazioni europee la composizione razziale è variata notevolmente in tempi anche moderni, per l'Italia, nelle sue grandi linee, la composizione razziale di oggi è la stessa di quella che era mille anni fa: i quarantaquattro milioni d'Italiani di oggi rimontano quindi nella assoluta maggioranza a famiglie che abitano l'Italia da almeno un millennio. Esiste ormai una pura "razza italiana". Questo enunciato non è basato sulla confusione del concetto biologico di razza con il concetto storico-linguistico di popolo e di nazione ma sulla purissima parentela di sangue che unisce gli Italiani di oggi alle generazioni che da millenni popolano l'Italia. Questa antica purezza di sangue è il più grande titolo di nobiltà della Nazione italiana. È tempo che gli Italiani si proclamino francamente razzisti. Tutta l'opera che finora ha fatto il Regime in Italia è in fondo del razzismo. Frequentissimo è stato sempre nei discorsi del Capo il richiamo ai concetti di razza. La questione del razzismo in Italia deve essere trattata da un punto di vista puramente biologico, senza intenzioni filosofiche o religiose. La concezione del razzismo in Italia deve essere essenzialmente italiana e l'indirizzo ariano-nordico. Questo non vuole dire però introdurre in Italia le teorie del razzismo tedesco come sono o affermare che gli Italiani e gli Scandinavi sono la stessa cosa. Ma vuole soltanto additare agli Italiani un modello fisico e soprattutto psicologico di razza umana che per i suoi caratteri puramente europei si stacca completamente da tutte le razze extra-europee, questo vuol dire elevare l'Italiano ad un ideale di superiore coscienza di se stesso e di maggiore responsabilità. È necessario fare una netta distinzione fra i Mediterranei d'Europa (Occidentali) da una parte gli Orientali e gli Africani dall'altra. Sono perciò da considerarsi pericolose le teorie che sostengono l'origine africana di alcuni popoli europei e comprendono in una comune razza mediterranea anche le popolazioni semitiche e camitiche stabilendo relazioni e simpatie ideologiche assolutamente inammissibili. Gli ebrei non appartengono alla razza italiana. Dei semiti che nel corso dei secoli sono approdati sul sacro suolo della nostra Patria nulla in generale è rimasto. Anche l'occupazione araba della Sicilia nulla ha lasciato all'infuori del ricordo di qualche nome; e del resto il processo di assimilazione fu sempre rapidissimo in Italia. Gli ebrei rappresentano l'unica popolazione che non si è mai assimilata in Italia perché essa è costituita da elementi razziali non europei, diversi in modo assoluto dagli elementi che hanno dato origine agli Italiani. I caratteri fisici e psicologici puramente europei degli Italiani non devono essere alterati in nessun modo. L'unione è ammissibile solo nell'ambito delle razze europee, nel quale caso non si deve parlare di vero e proprio ibridismo, dato che queste razze appartengono ad un ceppo comune e differiscono solo per alcuni caratteri, mentre sono uguali per moltissimi altri. Il carattere puramente europeo degli Italiani viene alterato dall'incrocio con qualsiasi razza extra-europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria civiltà degli ariani. leggiamo insieme...ripassino

clandestino
Inviato: 19/2/2005 12:30  Aggiornato: 19/2/2005 12:30
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2004
Da:
Inviati: 62
 Re: IL MARCHIO DI CAINO
Come sappiamo bene le opinioni in questo sito hanno ospitalità,ma non si puo pretendere il silenzio . Se io mi definisco facista,se i miei post(scritti) che meritano delle chiare prese di distanza non posso dimenticare cosa è stato 1) OMICIDI Tanti oppositori del regime furono sistematicamente "eliminati"; uno per tutti Giacomo Matteotti. 2) VIOLENZA I gerarchi fascisti potevano permettersi di usare violenza fisica e di somministrare l'olio di ricino (purgante) a chicchessia. 3) GUERRA Il regime ha trascinato l'Italia nella seconda guerra mondiale, dalla parte dei "cattivi". 4) RAZZISMO contro ebrei, neri africani e zingari. 5) LIBERTA' seriamente limitata nelle azioni e nelle parole; Chi non riconoscesse tutto questo è ottuso o in malafede

clandestino
Inviato: 19/2/2005 12:32  Aggiornato: 19/2/2005 12:32
Ho qualche dubbio
Iscritto: 24/5/2004
Da:
Inviati: 62
 ........Fascisti su Marte
Arditi, com'altro nomare questi baldi fiori del regime che osarono porre un imperativo categorico tra le sabbie bolsceviche di Marte. Vite segnate dalla gloria che arrivarono con l'azione dove la lassitudine borghese non avrebbe spinto neanche la fantasia Eroi, diciamo noi, e dileggiamo con lazzi e marziali risa chi offenda la memoria di queste fierissime schiere. Essi donarono all'italia un nuovo impero e per esso e per essa perirono. Fu vera gloria? La domanda pur retorica e da noi stessi posta egualmente ci indigna e ribolle il sangue nelle romanissime vene. Lo dica il postero, erede di un mondo fiacco e globale privo del suo Duce, dove l'industria italiana и solo merceria e la camicia nera и indosso ad ossute indossatrici. Bizzarra и la mente umana repentina dimentica ciт che solo ieri и stato, ma di fronte a grandi uomini e alle loro imprese eccola farsi granito e le parole scolpirla come col coltello romantici cuori nella corteccia d'albero. Scolpiti lo siano per sempre questi nomi: Fecchia, Pini, Freghieri, Barbagli e Santodio; quell'albero и la storia, quel cuore и l'Italia il coltello ... non lo so! Uomini di fato intrisi, che soli videro l'onore di sentir scoccare l'ora del destino : Marte era italiana, Marte era fascista. Essi furono il braccio e la mano del Duce estendersi oltre le grigie barriere liberali del cosmo giolittiano, del Duce che mai lo seppe, ma che per certo lo intuм; la sua mente и come una di quelle prodigiose macchine calcolatrici di cui si attende l'invenzione. Per quel che concerne noi fortissimamente affermiamo questo puro, mero, meraviglioso eppure incontestabile fatto storico, che intero s'annuncia e si rapprende in questa semplice eppur lapidaria frase: "Alle ore 15:00 del 10 Maggio 1939 Marte и fascista!"

Santaruina
Inviato: 19/2/2005 12:47  Aggiornato: 19/2/2005 12:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: IL MARCHIO DI CAINO
Secondo me è sempre più evidente come ci sia un abisso tra il voler essere tolleranti e rispettosi del pensiero altrui e il mettere in pratica questa volontà. “Non condivido le cose che dici ma difenderò sino alla morte il tuo diritto di dirle”. Voltaire A chi si stava rivolgendo Voltaire? Vale anche per un fascista? E’ solo questione di coerenza, nulla di più. Coerenza che ad esempio ha mostrato Bleck nel dire: “Io non sono liberale, io sono antifascista e con i fascisti non tratto”. Basta dirlo, in fondo nemmeno l’essere tolleranti a tutti i costi e con tutti è un obbligo. Il fascismo comunque resta un tabù enorme per noi Italiani, e, permettetemi, porta ancora con sé una carica “magico - satanica”, visto che il solo partecipare in un dibattito sotto una fiamma tricolore risveglia in noi l’ancestrale paura di rimanerne “contaminati”. Come se la semplice vicinanza di un fascista o di un suo simbolo bastasse per “sporcarci”. Su questo bisognerebbe riflettere credo. Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Linucs
Inviato: 19/2/2005 13:32  Aggiornato: 19/2/2005 13:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: IL MARCHIO DI CAINO
Testo del "Manifesto degli scienziati razzisti" Orrore. Il carattere puramente europeo degli Italiani viene alterato dall'incrocio con qualsiasi razza extra-europea e portatrice di una civiltà diversa dalla millenaria civiltà degli ariani. Ma perché non ricordare che proprio Mr. Foxman, nell'ultima intervista ad Haaretz, ha detto cose altrettanto gravi? Chiudi la porta al fascismo, e quello entra dalla finestra... un'occhiata alla finestra ogni tanto non guasterebbe

tommy79
Inviato: 19/2/2005 20:15  Aggiornato: 19/2/2005 20:15
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 1131
 Re: IL MARCHIO DI CAINO
"E’ solo questione di coerenza, nulla di più. Coerenza che ad esempio ha mostrato Bleck nel dire: “Io non sono liberale, io sono antifascista e con i fascisti non tratto”." Esatto...ed io mi ritengo libero di non trattare con persone come lui. Basta che mi stia lontano dopo tutto! Mentre con persone come MaxCantagallo o Massimo e molti altri sicuramente che non cito sarà un piacere continuare a discutere. E sapete perchè? Perchè usano un po' il cervello senza avere paura dei fanrtasmi e prendere posizioni per partito preso. Sono rimasto deluso da persone come Diva che ritenevo di tutt'altra pasta e spessore...ma dopotutto sono cose che succedono nella vita.

DIVA
Inviato: 19/2/2005 21:31  Aggiornato: 19/2/2005 21:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 11/6/2004
Da:
Inviati: 530
 Re: IL MARCHIO DI CAINO
vedi Tommy come vanno a volte le cose......invece quello che a me colpisce di te e' proprio lo spessore dei tuoi interventi e la consistenza delle tue opinioni....anche queste sono cose che succedono nella vita diva

anna57
Inviato: 20/2/2005 23:26  Aggiornato: 20/2/2005 23:26
So tutto
Iscritto: 11/11/2004
Da:
Inviati: 30
 Re: IL MARCHIO DI CAINO
Se non sbaglio la prerogativa di questo sito è quella di non essere schierato politicamente per cui Massimo dà a tutti la possibilità di esprimere il proprio pensiero,compreso quello della signora Ercolina,è nel civile scambio delle opinioni che si ha la possibilità di crescere e soprattutto di confrontarsi.Che l'avvento del fascismo sia stato uno dei periodi più bui e ignomignosi della storia italiana lo sappiamo tutti(o quasi), la negazione della libertà di pensiero e di opinione le leggi razziali ,l'intolleranza verso tutto ciò che era contrario al regime 'chiunque abbia studiato la storia lo sà,io in quanto figlia di un'ebreo forse ne sò un po' di più.Alla signora Ercolina vorrei consigliare un viaggo ad Auschwitz o al museo dell'olocausto di Gerusalemme,forse capirebbe perchè il suo partito è stato definitivamente cancellato non perchè la storia la scrivono i vincitori ma perchè rappresenta una delle pagine più vergognose della storia italiana.La mia opinione è che si dovrebbe fare tesoro delle esperienze passate per non ricadere negli stessi errori d'intolleranza e di odio.Ogni popolo ha diritto di professare la propria religione ,di avere le proprie tradizioni e soprattutto di scrivere la propria storia nel rispetto della libertà individuale.


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