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dagli Usa : IL DIRITTO DI SCEGLIERE |
Inviato da Redazione il 28/2/2005 7:15:32 (3506 letture) |
IL DIRITTO DI SCEGLIERE
Il caso di Terri Schiavo, che ha diviso l'America per anni, sta per giungere all'epilogo. Già ieri era stata staccata la macchina che la nutre artificialmente, quando un intervento in extremis del Governatore della Florida, Jeb Bush, ha imposto che venisse riattivata. Un ordine della Corte Suprema ha concesso ancora 15 giorni ai genitori della donna, che lottano strenuamente per mantenerla in vita a tutti i costi.
Terri Schiavo, oggi 40 enne, rimase vittima nel 1990 di un'insufficienza cardiaca che danneggiò una parte del suo cervello, lasciandola incapace di muoversi e di nutrirsi autonomamente. Ma il suo caso è ben diverso da quello che di solito mette i familiari di fronte alla necessità di valutare se vi sia ancora attività cosciente all'interno dell'individuo, o se ci si ritrovi di fronte al cosiddetto caso di esistenza "vegetale", che permette in certi casi di "staccare la spina".
Terri Schiavo è viva, nel senso che è cerebralmente cosciente - almeno a tratti - e di certo in quei momenti prova senzazioni ed emozioni come chiunque altro. Reagisce alla presenza dei familiari, muove gli occhi, ...
... contrae leggermente le mani, e arriva in certi casi anche a sorridere. In realtà Terri Schiavo è in condizioni tali da aver potuto indicare, senza ombra di dubbio, la sua ferma volontà di morire. O meglio, lei ha chiesto semplicemente che le venga tolto il supporto meccanico che la nutre, per lasciare che la Natura faccia il suo corso. Di vivere così, evidentemente, non le importa più nulla.
Di fronte a questa sua richiesta, c'è stata la spaccatura totale. Il marito, che nel frattempo si è risposato, voleva assecondare la sua volontà, mentre i genitori si sono opposti con fermezza, al punto che il caso è diventato, con il contributo dei media, un terreno di battaglia ideologico per l'intera nazione.
Si tratta di evitare un pericoloso precedente di eutanasia, sostiene la destra cristiana, che appoggia i genitori, i quali impugnano il crocefisso. Questo non è un caso di eutanasia, ma di rispetto della volontà del cittadino, risponde la sinistra liberal, che appoggia invece il marito, il quale impugna la Costituzione. Le varie corti avevano dato ragione agli ultimi, e ieri era scoccata l'ora fatidica per la fine del sostentamento artificiale.
Ma nel frattempo il parlamento della Florida, a maggioranza repubblicana, aveva precipitosamente passato una legge, che ha concesso al Governatore Bush di imporre la riattivazione della macchina a sole due ore dalla sua disattivazione. Terri è stata così letteralmente strappata dal suo letto di morte, a casa propria, e riportata d'urgenza in ospedale, dove l'alimentazione è ripresa.
Ma la Corte Suprema ha subito cassato la nuova legge, dichiarandola incostituzionale, poichè in essa il potere legislativo invade abbondantemente il terreno del giudiziario. La stessa Corte ha ricordato a tutti che non di una sentenza di morte si tratta (nel qual caso il Governatore potrebbe intervenire), ma dell'applicazione della libera volontà del cittadino.
I quindici giorni aggiuntivi che la Corte ha concesso ai genitori servono ufficialmente a permettere loro di dimostrare l'eventuale esistenza di recenti ritrovati medici, dei quali Terri ovviamente non potrebbe essere al corrente. Ma si è trattato di una pura formalità, poichè è noto che questi ritrovati, almeno fino ad oggi, non esistano.
Questa è la stessa Corte Suprema che emise la famosa sentenza, in occasione delle elezioni del 2000, che avrebbe permesso ad Al Gore di vincere lo stato della Florida ("il criterio di 'voto valido' rimane a insindacabile giudizio dello scrutatore"), ma che fu poi rivoltata dalla sentenza della Corte Suprema di Washington, che si richiamò invece al 14° emendamento (pari opportunità), favorendo così George Bush.
Massimo Mazzucco |
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Autore |
Albero |
solenero |
Inviato: 28/2/2005 9:44 Aggiornato: 28/2/2005 9:44 |
Mi sento vacillare Iscritto: 19/7/2004 Da: Valle Seriana Superiore Inviati: 846 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE ...pensiamo di essere liberi di vivere, ma non siamo nemmeno liberi di morire... Se un giorno dovesse toccare a me? Spero che qualcuno dei miei amici, nel caso i miei genitori fossero contrari, venga di nascosto, magari di notte, e stacchi la spina. E buonanotte ai suonatori. Se scoprirò che non c'è un paradiso (o un inferno, dove è più facile che finisca), perlomeno mi sarò liberato da quella gabbia di carne che ormai intrappola Terri (o Ellen?) da 15 anni. Io non la considererei vita... E soprattutto il cognome è veramente SCHIAVO?!? Spero che si tratti di un nome fittizio per la protezione della privacy, altrimenti, come direbbe Vasco, "Che ironia!"... Schiava di se stessa.
[ Modificato da solenero Attivo 28/2/2005 9:47 ]
Lentamente, inesorabilmente, la sabbia del tempo ricopre la mente. - Frankie hi-nrg MC -
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Redazione |
Inviato: 28/2/2005 9:58 Aggiornato: 28/2/2005 9:58 |
Webmaster Iscritto: 8/3/2004 Da: Inviati: 19594 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE Terri, ovviamente. Grazie.
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Fra80 |
Inviato: 28/2/2005 10:57 Aggiornato: 28/2/2005 10:57 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 27/10/2004 Da: perugia Inviati: 129 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE 15anni in condizione di semi vegetale,allettata,nutrita meccanicamente. condizione logorante anke per i più forti e tenaci di spirito!rendersi conto di nn poter essere più utile in nulla,vedere la sofferenza dei cari,è enormemente distruttivo a livello psichico.Terri ha espresso il desiderio di finire la sua "vita", nessun tribunale e nessuno in nome di qualsivoglia dio possono e/o devono impugnare la sua volontà e stravolgerla,Terri ora vuole ke la Natura compia il suo decorso dato ke ciò è stato impedito per 15 anni.
Personalmente porto sempre con me uno scritto autografo con un pò di indicazioni in caso di grave incidente (nella vita nn si può mai sapere... ) tipo espianto d'organi,nn accanimento terapeutico ed altro ke nn specifico. Si,dovesse accadermi qualcosa spero ke nn mi ci attachino proprio alle macchine!
Fra - "Chi ha il potere di farti credere a delle assurdità possiede anche quello di farti commettere delle atrocità"- Voltaire
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Santaruina |
Inviato: 28/2/2005 12:10 Aggiornato: 28/2/2005 12:10 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 13/10/2004 Da: Sud Europa Inviati: 5123 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE Concordo con Solenero, una “vita” del genere è tra le peggiori cose che possa immaginare.
Io colgo in queste vicende anche una certa presunzione del mondo scientifico e delle istituzioni che si sentono autorizzati di assumersi delle decisioni che dovrebbero riguardare a mio parere gli interessati e i loro familiari.
Sul fatto che quelle stesse autorità in alcuni stati Americani sentano di avere anche il diritto di toglierla quella vita con la pena di morte si potrebbe aprire un altro dibattito; resta il fatto che la destra evangelica protestante cade a mio parere in palese contraddizione quando si pone di fronte al problema della “vita”: è contro l’aborto, contro l’eutanasia in casi come quello di Terry Schiavo e a favore della pena di morte.
A me sembrano tre posizioni incompatibili tra di loro.
Potrebbe anche sembrare incoerenza che chi come me sostenga la difesa della vita si dichiari poi a favore della “morte dolce”, ma , fermo restando che i casi in questione andrebbero analizzati singolarmente, a volte amare la vita significa anche rifiutarsi che le venga tolta tutta la sua dignità.
In passato anche la morte aveva la sua dignità, giunto il momento si cominciava a fare i conti con questa realtà del nostro essere uomini, e si sapeva che anche il dolore più grande faceva parte della vita.
Ho come l’impressione che per il mondo scientifico di oggi la morte rappresenti un tabù spinoso, e questi pazienti vengono trattati come delle cifre, compiacendosi magari di riuscire a tenere in vita in stati vegetativi per anni esseri umani che della loro umanità non hanno nemmeno un ricordo.
Perché l’obiettivo ormai è allontanare la morte, non vivere.
Blessed be
p.s.: Fra, quella dello scritto è una buona idea, l’applicherò anch’io.
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
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Fra80 |
Inviato: 28/2/2005 13:21 Aggiornato: 28/2/2005 13:21 |
Ho qualche dubbio Iscritto: 27/10/2004 Da: perugia Inviati: 129 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE Santaruina:
Citazione: p.s.: Fra, quella dello scritto è una buona idea, l’applicherò anch’io.
Grazie Santa(posso chiamarti santa?).Nn so però ke valore legale possa avere. il mio è un tentativo di sollevare da decisioni importanti terzi,ke di me nn sanno nulla e, x questo, nn devono e nn possono in alcun modo decidere in mia vece.Gli amici sono a conoscenza,il più "duro" a capire il mio volere è mio padre.
Condivido i post di solenero e di santa.una frase di quest'ultimo mi è risultata particolarmente significativa:
Citazione: a volte amare la vita significa anche rifiutarsi che le venga tolta tutta la sua dignità.
e ancora:
Citazione: si sapeva che anche il dolore più grande faceva parte della vita.
Questi stessi concetti li ho espressi ad un mio stretto parente alla scomparsa di un nostro caro. Xkè si è convinti ke la cosa migliore è cmq rimanere in "vita"? Si è talmente egoisti da voler trattenere qui persone care tra mille sofferenze e angosce piuttosto ke lasciare alla natura il suo "naturale" epilogo. Convinti di fare del bene perorano cause ingiuste.
Fra - "Chi ha il potere di farti credere a delle assurdità possiede anche quello di farti commettere delle atrocità"- Voltaire
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tommy79 |
Inviato: 28/2/2005 13:54 Aggiornato: 28/2/2005 13:54 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 14/6/2004 Da: Inviati: 1131 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE Quei signori che hanno disposto il riattaccamento della macchina che la tiene in vita(si fa per dire....) hanno forse una minima idea di cosa significhe essere in condizioni simili?
Come si fa a calpestare la dignità e la volontà di una persona che ti chiede di essere lasciata finalmente in pace?
Posso capire i genitori, che rimangono irrazionalmente legati a chissà quale speranza, ma lo Stato non può fare questo torto a chi si trova ad essere un vegetale.
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vulcan |
Inviato: 28/2/2005 16:02 Aggiornato: 28/2/2005 16:02 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 29/1/2005 Da: Sardigna Inviati: 2092 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE Nell’articolo, ben si distingue il caso specifico di Terri Schiavo… dove le macchine , consentono la sopravvivenza e la vita cosciente, dai casi di coma depassè, ove strumenti artificiali mantengono attivo esclusivamente il sistema neurovegetativo.
Nel caso di Terri l’interruzione delle macchine identifica sicuramente (utilizzando una terminologia tecnica), la possibilità di una eutanasia passiva; tutti gli atti finalizzati alla vita , se sospesi, avranno come conseguenza la morte.
Tale possibilità pur rappresentando una scelta “attiva” (del soggetto e del medico insieme ), non configura scientificamente né eticamente alcuna un’interferenza sulla vita stessa che si contraddistingue per le sue tappe naturali e non, come nascita, evoluzione, morte. Si può semmai sostenere il contrario ; il mantenimento in vita di una persona il cui destino naturale e “fisiologico” sarebbe la morte” , se mantenuto in vita con mezzi artificiali , caratterizza una decisa interferenza della scienza e dell’uomo. Questo concetto configura precisamente il caso dell’accanimento terapeutico.
Ben diverse sono le implicazioni etiche nel caso di eutanasia attiva ove la vita seguendo il suo naturale corso, viene da un “atto medico finalizzato”, interrotta nel suo evolversi naturale.
Il codice deontologico medico, vieta l’accanimento terapeutico accordandosi se non sbaglio almeno in questo caso con l’etica cattolica .
Gli elementi che contraddistinguono nettamente il caso di Terri sono
1. la possibilità di scelta
2. la morte sicura dopo interruzione delle macchine.
Sono quindi d’accordo con Terri, e se fossi un medico asseconderei senza esitazione il suo volere , poiché niente può giustificare un’interferenza cosi estrema sulla vita, tanto meno la scienza.
Le contrapposizioni a cui si fa cenno evidenziano ancora una volta un’estremismo (etico o religioso), da cui si pretende di far discendere dei modelli di comportamento in modo del tutto arbitrario , ignorando ancora una volta spudoratamente la volontà del singolo.
Ne è anche parzialmente responsabile la scienza medica del XX secolo che ha in un certo modo illuso l'umanità sulle sue potenzialità , sulla capacità di sopravvivenza dell'essere umano, sulle possibilità di interferire nei processi naturali per "correggerli", talvolta all'inseguimento immaginativo di un sogno di immortalità della specie.
Forse ci siamo dimenticati una verità importante (oimè);
l’uomo nasce , vive e muore.
E adesso dopo tutto questo sforzo neuronale , vedo di allungare la mia vita con un bel caffè!
"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
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Anonimo |
Inviato: 28/2/2005 17:14 Aggiornato: 28/2/2005 17:14 |
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Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE
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vulcan |
Inviato: 28/2/2005 20:47 Aggiornato: 28/2/2005 20:47 |
Dubito ormai di tutto Iscritto: 29/1/2005 Da: Sardigna Inviati: 2092 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE Grazie grazia57,
so che il tuo commento è assolutamente disinteressato!
[ Modificato da vulcan Attivo 28/2/2005 20:48 ]
"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
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Santaruina |
Inviato: 28/2/2005 20:57 Aggiornato: 28/2/2005 20:57 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 13/10/2004 Da: Sud Europa Inviati: 5123 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE A me comunque spaventa un’autorità che non ti concede il diritto di lasciare la vita quando questa è una tua scelta consapevole.
Nemmeno in casi come questo.
Bisognerebbe ritrovare la dignità anche della morte.
-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
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Redazione |
Inviato: 28/2/2005 21:58 Aggiornato: 28/2/2005 21:58 |
Webmaster Iscritto: 8/3/2004 Da: Inviati: 19594 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE Oltre a quello medico, in questo caso c'è anche l'aspetto della strumentalizzazione politica. Mentre i genitori ovviamente continuano a lottare perchè non si arrenderanno mai all'evidenza, c'è chi ne approfitta e usa la battaglia per farne un caposaldo religioso contro l'eutanasia, e contro il diritto in generale dell'individuo di scegliere autonomamente.
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fiammifero |
Inviato: 8/3/2005 13:29 Aggiornato: 8/3/2005 13:29 |
Sono certo di non sapere Iscritto: 28/2/2005 Da: ROMA Inviati: 5691 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE ho letto con interesse l'articolo ed i suoi commenti e voglio dire la mia: non si è liberi di nascere,nè di vivere nè di morire ma allora che senso ha la parola uomo libero nel mondo democratico in cui viviamo? Per me non esiste la libertà,è solo un'altra di quelle parole vuote,utopistiche inventate dall'uomo.
Personalmente,non essendo credente ho detto ai miei familiari che nel malagurato caso dovesse succedermi qualcosa a cui io non possa far fronte,non devono rianimarmi nè prolungare le mie sofferenze su questo mondo e che soprattutto non voglio fare da cavia alla medicina!!!!!!!
Io che mi definisco uno spirito libero trovo di non esserlo affatto perchè condizionata dall'educazione ricevuta,dalla mia etica,dal mondo in cui vivo e mi rendo conto che ogni mia ribellione è condizionata ed è l'effetto di una causa.Quindi al bando la parola libertà!!!!!!!oppure diamole un nuovo valore e significato.
Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
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Elias |
Inviato: 15/3/2005 17:11 Aggiornato: 15/3/2005 17:11 |
Mi sento vacillare Iscritto: 14/6/2004 Da: Inviati: 787 |
Re: IL DIRITTO DI ...uccidere!! ...vergogna. Appello di Mel Gibson a non lasciar morire di inedia Terri Schiavo
WASHINGTON, lunedì, 14 marzo 2005 (ZENIT.org).- Mel Gibson, attore e regista del film “La Passione di Cristo”, ha manifestato pubblicamente il suo sostegno ai genitori di Terri Schiavo, la donna statunitense che la Giustizia ha condannato a morire di fame e di sete in meno di tre settimane su richiesta di suo marito.
Gibson ha parlato al telefono con Bob Schindler, padre della donna, che si trova attualmente in uno “stato minimo di coscienza” e non in stato vegetativo profondo, poiché in grado di reagire a stimoli esterni, e dopo la conversazione ha inviato un fax alla famiglia con un comunicato pubblico.
Secondo quanto reso noto dal “Christian Wire Service”, nel fax si può leggere come Gibson sostenga “completamente gli sforzi della signora e del signor Schindler per salvare la loro figlia, Terri Schiavo, da una morte crudele per inanizione. Il marito di Terri dovrebbe lasciare la cura di sua moglie ai genitori, perché riceva le cure adeguate”.
Il vescovo Elio Sgreccia, Presidente della Pontificia Accademia per la Vita, ha affermato che, in base alle informazioni mediche raccolte sul caso, togliere la sonda gastrica a Terri Schiavo costituirebbe un atto di “eutanasia diretta” (cfr. “Appello straordinario della Pontificia Accademia per la Vita in favore di Terri Schiavo”, ZENIT, 13 marzo 2005).
Il tubo che alimenta Terri Schiavo, che vive in Florida, dovrebbe essere staccato il 18 marzo.
Robert Herring, uomo d’affari e fondatore del network via cavo di San Diego “WealthTV”, lo scorso venerdì ha affermato che avrebbe pagato un milione di dollari al marito della Schiavo, Michael, qualora egli avesse ceduto ai signori Schindler il diritto di scegliere il trattamento medico per la moglie. Michael Schiavo ha in seguito rifiutato questa offerta.
Nel frattempo, il Dipartimento per i Bambini e la Famiglie dello Stato della Florida si è detto deciso ad intervenire per indagare sull’ipotesi di abuso e negligenza da parte del marito della Schiavo.
ZI05031405
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anonima78 |
Inviato: 19/3/2005 21:26 Aggiornato: 19/3/2005 21:26 |
So tutto Iscritto: 19/3/2005 Da: Inviati: 1 |
Re: IL DIRITTO DI SCEGLIERE Salve a tutti,
la notizia di Terri Schiavo, appresa pochi giorni fa dai tg nazionali, mi ha praticamente sconvolto. Sono una ragazza di 27 anni e vivo da un anno una situazione familiare altrettanto triste e difficile. Mio padre, dopo una brutta ischemia celebrale, è in coma vigile e si trova in condizioni simili a quelle di questa donna americana. Tutti noi a casa stiamo soffrendo tantissimo, ma ogni giorno che passa ci rendiamo conto di quanto è bello averlo con noi, di quanto sia meraviglioso poterlo abbracciare, baciare, accarezzare. Nonostante tutto, rispetto le decisioni del marito ma non le comprendo, in quanto penso che ogni minuto di vita in più è davvero solo un dono.
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