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opinione : ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Inviato da Redazione il 8/5/2005 20:52:19 (4284 letture)

Diamo il benvenuto a Simone Olla, del Centro Studi Opìfice, che con questo suo articolo si inserisce alla perfezione nei discorsi di questi giorni.

ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE - di Simone Olla

L’efficacia dei mezzi di comunicazione di massa, in particolare della televisione, nel “condizionare” l’opinione pubblica è un dato di fatto: tale condizionamento (o formazione di consenso) può assumere forme differenti a seconda che l’oggetto sia un evento o uno stato mentale. Preparare l’opinione pubblica ad un evento significa prepararla alla guerra oppure alla restrizione delle libertà individuali oppure al cambio di moneta. In tutti i casi sarà un processo unidirezionale rivestito da un bene superiore: il bene della collettività. Preparare l’opinione pubblica ad uno stato mentale significa prepararla alla paura oppure alla sicurezza oppure alla tranquillità. Evento e stato mentale corrono su binari paralleli, si completano e si giustificano vicendevolmente. Per la nostra sicurezza (stato mentale) facciamo le guerre (evento). Il Patriot Act negli Stati Uniti è stato un evento possibile grazie alla costruzione di uno stato mentale, il bisogno di sicurezza.

Le problematiche legate all’ambiente (inquinamento e surriscaldamento del pianeta, sfruttamento delle risorse naturali, deforestazione) sono affrontate dai media ...

... con un rigoroso taglia e cuci: ci si imbatte in tranquillizzatori che dibattono sulla questione ambientale senza mettere in discussione l’irreversibilità del sistema di società occidentale, ma capita pure di dover “ascoltare” il silenzio più assordante e l’indifferenza più totale. In questo senso, non considerare oggi le variabili del produttivismo, dell’industrializzazione, della meccanizzazione dell’esistenza umana significa porsi in maniera distorta di fronte alle tematiche ambientali. «Una vera politica ecologista -sostiene Alain de Benoist- va […] contro i postulati classici sui quali si sono fondati pressoché tutti i regimi che i paesi occidentali hanno conosciuto da due secoli a questa parte. L’ideologia della crescita è infatti stata comune tanto alle società capitalistiche quanto alle società comuniste o fasciste, tutte quante figlie della stessa modernità»(1). Focalizzare e interiorizzare la sfida ecologica presuppone necessariamente il superamento dell’ideologia del progresso la quale «sottrae l’uomo ai determinismi “naturali” […] per sottometterlo al determinismo di una storia necessariamente orientata. […] Se l’uomo è davvero uomo solo in quanto recide ogni legame con la “natura” e con le tradizioni che un tempo governavano la sua vita sociale, se ne deduce che le società tradizionali, che non hanno ancora interiorizzato i “benefici” dello sradicamento, raccolgono solo uomini imperfetti. Detto chiaramente: dei sottouomini»(2).

Una tale di presa di coscienza non è avvenuta a livello di pubblico, ma si è fermata ad uno stadio molto primitivo, quello che riguarda le élites del pensiero (siano esse comunità scientifiche o di opinione). In particolare, la politica italiana naviga a vista, amministra la quotidianità, non riflette su tematiche come queste per paura della trasversalità delle opinioni che metterebbe in discussione il teatrino dicotomico destra-sinistra. Più di un dubbio ci è dato di avanzare anche nei confronti dei “creatori” di opinione i quali si guardano bene dall’avanzare interrogativi nei confronti del paradigma liberale sul quale affonda le radici il sistema politico italiano ed in generale occidentale.

Kyoto e dintorni

Perché il pubblico non si preoccupa abbastanza delle condizioni di salute in cui versa il pianeta? Perché fa più paura il terrorismo internazionale piuttosto che il surriscaldamento della Terra? Lo stile di vita che conduciamo incide in maniera determinante nella formazione di un’opinione: è molto più pratico acquisire informazioni davanti alla televisione piuttosto che documentarsi su riviste specializzate, sui libri o cimentandosi in una ricerca su internet. La “fiducia comoda” che riserviamo al progresso o alle comunità scientifiche che hanno accesso ai media più importanti è causata dallo spirito dei tempi. Eppure qualcosa si muove se, come appare, non vi sono più dubbi riguardanti il cambiamento climatico in corso, strettamente collegato con l’abbondanza di gas a effetto serra presenti nell’atmosfera. Numerosi rapporti internazionali sul clima, sostengono che il livello attuale di CO2 (il principale fra i gas a effetto serra) nell’atmosfera sia di 379 ppm (parti per milione) di volume. Il limite massimo è stato individuato in 400 ppm, associando a questo valore un innalzamento della temperatura di 2°C rispetto al 1750, con gravi conseguenza su diversi ecosistemi. Ci siamo evidentemente già addentrati nel campo delle ipotesi, fra le quali non possono essere taciute l’innalzamento dei livelli dei mari (peraltro già in atto), climi più estremi, disordini ecologici e agricoli.

Preferiamo comunque fermarci allo stadio delle valutazioni oggettive (sia fisiche che numeriche), le quali fin d’ora sembrano dimostrare l’insostenibilità del modello occidentale. I decisivi responsabili delle emissioni di gas serra nell’ atmosfera sono proprio i paesi industrializzati, i quali (bontà loro) hanno affrontato il problema con una visione inevitabilmente globale, accompagnandola con un’azione locale. Siamo ancora molto lontani dal principio di responsabilità di Hans Jonas, secondo cui gli effetti delle nostre azioni debbono essere compatibili con il permanere di una vita autenticamente umana sulla terra, ma almeno si sta affrontando il problema (nonostante gli Stati Uniti –i maggiori responsabili delle emissioni di gas serra sulla terra- abbiano liquidato il Protocollo di Kyoto come dannoso per la loro economia).

Chi inquina paga

Lo spirito che guida i paesi sottoscrittori del Protocollo di Kyoto è il medesimo che possiamo riscontrare nei sostenitori dell’ecologia superficiale. Il termine, coniato dal norvegese Arne Naess, in opposizione all’ecologia profonda, riassume in sé l’orientamento liberale tendente a fornire una visione della natura come oggetto per utilità superiori. L’ecologia superficiale presuppone «una semplice gestione dell’ambiente, e mira a conciliare preoccupazione ecologica e produttività in termini di redditività, senza rimettere in discussione le basi del sistema di produzione e di consumo dominante»(3). Il commercio di emissioni di gas a effetto serra previsto dal protocollo in questione, fornisce legalità al principio secondo cui chi inquina paga, ignorando qualunque concetto relativo alla limitatezza delle risorse: consumiamo oggi “quote” d’aria pulita destinata a chi verrà dopo di noi.

Chi inquina paga, poggia sulle stesse basi di chi rifiuta l’abbassamento delle emissioni di gas serra nell’atmosfera in quanto non economico per le proprie imprese. La base comune è quella visione economicista e mercantile della vita umana e delle sue relazioni con la natura: a guidare le azioni dell’uomo non vi è infatti il miglioramento della qualità della vita, ma il profitto. Abbiamo talmente interiorizzato il principio che il denaro aggiusta tutto, che un approccio di questo tipo nei confronti del sistema terra, era prevedibile: i fatti in questione ci allontanano dal senso stretto di «rispetto della natura, [il quale] può essere tutt’al più una conseguenza indiretta e contingente del desiderio di massimizzare un’utilità individuale»(4). Il commercio delle emissioni di gas serra si inserisce in questa logica, elevando il mercato a regolatore neutro della vita dell’uomo.

L’Emission Trading, previsto dal Protocollo di Kyoto e normato in Europa da una direttiva dell’UE, sancisce la possibilità per le industrie di riversare nell’atmosfera delle quote di gas serra stabilite dallo Stato in cui la stessa industria opera. Qualora tali quote di potenziale di inquinamento venissero superate, le industrie pagherebbero in base alle quote eccedenti emesse, avendo due possibili strade da seguire: investire per ridurre le emissioni o acquistare crediti (inquinanti) da chi ne ha in eccedenza (operatori virtuosi che hanno inquinato meno di quanto potevano). Un commercio di inquinamento? «No, di emissioni di gas -sostiene Peter Vis, economista (?) e responsabile Emissioni Industriali della Commissione europea-. Il senso di questa direttiva è che le industrie possano amministrare in modo flessibile il proprio potenziale di inquinamento: se un’industria ha necessità di aumentare la produzione per soddisfare l’aumento di richieste dei suoi prodotti e quindi di sporcare di più l’ambiente, può comprare una parte della quota di emissioni di un’altra fabbrica che in quel momento non abbia bisogno di sporcare tanto». Ciò che muove il mondo dell’industria (e in generale degli operatori che “beneficeranno” del commercio di emissioni) non sarà, come non lo è stato finora, il rispetto dell’ambiente, ma la riduzione dei costi e la massimizzazione del profitto: il metro di valutazione rimane sempre quello economico. Un operatore dell’industria coinvolto nella logica della compravendita delle emissioni di gas serra, sceglierà evidentemente la soluzione meno dispendiosa anche se questa dovesse prevedere l’acquisto di crediti inquinanti per emettere nell’atmosfera più di quanto egli possa. Quantificare in termini monetari il peso di un’azione inquinante in un dato ecosistema, significa non solo ragionare con filtri che inquadrano la natura come oggetto in sé, ma pretendere di ripagare in termini di prezzo qualcosa (l’ambiente) che vive e si trasforma indipendentemente dal valore meramente materiale suo proprio, ma dipendente dalle azioni dell’uomo. Ci saranno luoghi nei quali inquinare costerà poco ed altri dove costerà di più. «La California Waste Management Board, ufficio californiano incaricato della gestione dei rifiuti, ha [in passato] pagato a una società di consulenza di Los Angeles, Cerrel Associates, una somma di un milione di dollari per individuare la popolazione del Pianeta che, in cambio di qualche risarcimento finanziario, “si opporrebbe di meno all’utilizzazione indesiderata della terra” (formula politically correct per designare il deposito dei rifiuti tossici)».

Il concetto di sviluppo fra Uomo e Natura

La questione dei cambiamenti climatici e del cambio di rotta nei rapporti fra Uomo e Natura, passa inevitabilmente attraverso una sensibilizzazione delle coscienza al problema. È necessario agire sulle cause piuttosto che sugli effetti, superando la visione dualistica soggetto-oggetto per innalzarsi fino alla qualità del vivere e dei rapporti.

Il mercato come regolatore dell’esistenza umana ci ha condotti alla mercificazione dell’esistente, dove tutto è monetizzabile, ha un prezzo, è vendibile. L’uomo moderno utilizza la griglia dualistica soggetto-oggetto per interpretare la realtà: di volta in volta l’oggetto cambia forma davanti agli occhi del soggetto. Anche le relazioni fra gli uomini, nelle società occidentali, sono condizionate da questa visione: l’altro da sé è sempre quantificabile in termini di prezzo, attraverso il tornaconto personale. In questa logica rientra la concezione meccanicistica del mondo che in Cartesio ha avuto il primo teorizzatore con il suo Discorso sul metodo, datato 1637. «Con Cartesio -osserverà Martin Heiddeger- comincia il compimento della metafisica occidentale. […] L’io diventa il soggetto insigne, in rapporto al quale le cose stesse diventano “oggetti”».

Si è affermata, nel mondo occidentale, la visione quantitativa della natura: l’ambiente è sempre più oggetto in sé, ma è anche oggetto delle tribune politiche o di opinione, nelle quali viene presentato come volano per l’economia. “L’ambiente? Una leva capace di rilanciare crescita e sviluppo”. L’uomo moderno ha deciso così, ignorando quel sistema complesso ma finito di risorse che è la natura, bisognosa di cicli più o meno lunghi per rigenerarsi: lo avevano capito le società tradizionali che armonizzarono con essa le proprie vite.

Il trattato di Kyoto non mette in discussione i concetti di sviluppo, produzione, crescita; tenta di modificarne la forma, lasciando inalterata la sostanza, aggrappandosi alla sostenibilità dello sviluppo che insieme al rapporto Brutland ha costituito la base della conferenza di Rio. Nel protocollo do Kyoto non ci si preoccupa tanto dei cambiamenti climatici e quindi di quale sia o debba essere il rapporto fra uomo e natura, quanto di rallentare la velocità con la quale questi cambiamenti climatici stanno avvenendo. Siamo molto lontani dal mettere in discussione il nostro modello di civiltà; abbiamo solamente deciso di rallentare la corsa verso il baratro.

Simone Olla

Note
(1) Alain de Benoist, Alle radici della sfida ecologica in Le sfide della postmodernità, Arianna Editrice, p.211
(2) Ibidem, pp. 203-204
(3) Alain de Benoist, Le due ecologie in Le sfide della postmodernità, Arianna Editrice, p. 235
(4) Ibidem, p. 234
(5) Ibidem, p. 235

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Autore Albero
Linucs
Inviato: 8/5/2005 21:12  Aggiornato: 8/5/2005 21:12
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Siamo molto lontani dal mettere in discussione il nostro modello di civiltà; abbiamo solamente deciso di rallentare la corsa verso il baratro. Quindi il protocollo di Kyoto ancora non è sufficiente... indovina in che squad#@%@#^ NO CARRIER

shevek
Inviato: 8/5/2005 22:10  Aggiornato: 8/5/2005 22:10
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
La riflessione di Simone Olla - per molti aspetti interessante - mi pare presentare un limite, che è poi quello dela "nouvelle droite" di de Benoist: considera scontata e "naturale" la gerarchia umana, il dominio dell'uomo sull'uomo, e non vederne il legame strettissimo con la questione ecologica. Quando de Benoist afferma che la "modernità" (termine tra l'altro generico, ma questa è un'altra storia) «sottrae l’uomo ai determinismi “naturali” […] per sottometterlo al determinismo di una storia necessariamente orientata. […] Se l’uomo è davvero uomo solo in quanto recide ogni legame con la “natura” e con le tradizioni che un tempo governavano la sua vita sociale, se ne deduce che le società tradizionali, che non hanno ancora interiorizzato i “benefici” dello sradicamento, raccolgono solo uomini imperfetti. Detto chiaramente: dei sottouomini» di quali "società tradizionali" parla? Le società premoderne di ogni dove sono ferocemente gerarchiche come la presente, e si basano tutte su ideologie religiose che degradano natura, corporeità e quant'altro. Anzi, presentano tutte, in forme diverse, l'idea di una "catena dell'essere" mutuata dalla gerarchia politica - manca loro solo una tecnologia sufficientemte avanzata per competere con i danni della "modernità"... Fra l'altro, basta notare che il governo USA è attualmente quanto di più premoderno si possa immaginare, avvolto nelle nebbie e soprattutto nelle pratiche di un cristianesimo fondamentalista; eppure, non mi sembra che mostri una particolare sensibilità ecologista, per essere eufemistici... Non è infine perciò affatto certo che è «Con Cartesio -osserverà Martin Heiddeger- [che] comincia il compimento della metafisica occidentale. […] L’io diventa il soggetto insigne, in rapporto al quale le cose stesse diventano “oggetti”». Anzi, è in qualche modo con la filosofia e la scienza moderna e contemporanea che l'umanità ha potuto prendere coscenza della crisi ecologica ed ipotizare un diverso rapporto tra sè e la natura (si pensi solo al ruolo della Teoria dei Sistemi nella comprensione della questione). Il problema è ancora una volta la gerarchia politica e sociale: è lei che ha spinto l'evoluzione tecnica verso strumenti di morte ed ostacola la sua possibile direzione verso strumenti di vita - verso la spada e non verso il calice, per parafrasare Riane Eisler, la cui analisi mi sembra molto più acuta di quella di Heidegger. Ed è proprio il ruolo della gerarchia politica e sociale in tutto ciò che manca nelle anaisi di Alain de Benoist e, di conseguenza, in quella di Simone Olla. Manca, insomma, il punto chiave dell'intera faccenda. Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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Linucs
Inviato: 8/5/2005 22:29  Aggiornato: 8/5/2005 22:29
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Manca, insomma, il punto chiave dell'intera faccenda. Io avrei un vago sospetto...

Santaruina
Inviato: 8/5/2005 23:03  Aggiornato: 8/5/2005 23:03
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Io personalmente ho trovato le considerazioni di Simone Olla interamente condivisibili e ragionate. La frattura uomo – natura ha raggiunto il suo apice con la modernità, caratterizzata da una profonda cecità nel non saper cogliere i segnali che irrimediabilmente portano verso il collasso del sistema terra. Questo collasso è insito nel sistema produttivo che la modernità ha scelto; quando le fonti distrutte sono in maggior numero rispetto a quelle che nel frattempo si rinnovano il calcolo è presto fatto. Le società tradizionali di cui si accenna erano quelle società che avevano ben presente questo elementare concetto, e nell’usufruire delle risorse della terra facevano in modo che l’equilibrio generale non fosse mai compromesso. “Equilibrio”, un concetto tanto astratto per noi moderni che nel citarlo dovremmo sempre farlo seguire da capitoli di “definizioni”, mentre nelle società tradizionali era una idea immediata. Nella Grecia del V secolo avanti Cristo le porte dei templi venivano aperte durante le cerimonie da dei meccanismi alimentati da enormi recipienti in cui bolliva l’acqua. Macchine a vapore, né più né meno, ma che non vennero mai impiegate su vasta scala, nonostante il loro funzionamento fosse noto, proprio per evitare che si spezzasse quell’ equilibrio della natura che per i Greci, finché furono “società tradizionale” , fu presupposto essenziale nell’organizzazione della società. Sviluppare infatti macchinari a vapore su vasta scala significava violentare l’equilibrio della natura per ricavare le fonti di energia necessarie al loro funzionamento, cosa che i Greci dell’epoca compresero perfettamente ma che nel XVIII secolo non capì nessuno. Così oggi ci troviamo a fare i conti con un processo irreversibile senza che ci siano soluzioni. Il collasso è questione di tempo con il nostro “sviluppo”, che si tratti di 50 o 100 anni è solo questione di tempo, e la corsa verso il punto di non ritorno era insita nel momento stesso in cui la “modernità” nasceva. Le società premoderne di ogni dove sono ferocemente gerarchiche come la presente, e si basano tutte su ideologie religiose che degradano natura, corporeità e quant'altro. Potrebbe anche essere che ideologie diverse da quella strettamente materialistica come la nostra in qualche modo “elevino” l’uomo e la natura; la degradazione dell’uomo e della natura si hanno più facilmente con un pensiero deterministico che sviluppato sino in fondo porta a considerare il creato come un ammasso di molecole inanimato, e di conseguenza “sfruttabile” per qualsiasi altro utilizzo, principalmente economico. Anzi, è in qualche modo con la filosofia e la scienza moderna e contemporanea che l'umanità ha potuto prendere coscenza della crisi ecologica ed ipotizare un diverso rapporto tra sè e la natura Diciamo pure che se passi la tua vita a riempire la tua casa di melma, arrivato al punto in cui ti rimane fuori solo la testa ti “ingegni” anche per trovare il modo per uscirne. Finché la casa era pulita trovare una soluzione alla melma che ancora non c’era era una questione che non si poneva. Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
vulcan
Inviato: 8/5/2005 23:11  Aggiornato: 8/5/2005 23:11
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
L’articolo di Simone Olla coglie con chiarezza il cuore del problema proposto,ne condivido pienamente tutti i contenuti. La sensibilità della opinione pubblica su tale tematica, è molto lontana rispetto alla condizione descritta cosi come la volontà della politica in generale.. L’attenzione appare catalizzata sui due versanti da temi più facilmente tangibili e di più diretto impatto. Il pensiero e la politica del “breve termine e mercificazione”, è il modello di pensiero dominante delle società in genere. Una risposta è insita all’interno stesso del titolo. Ecologia e sviluppo procedono in direzioni esattamente contrapposte, “sensibilizzarsi “ significa iniziare a porre in discussione le stesse modalità di sviluppo dell’umanità. Quali alternative e quali cambiamenti progressivi attuare , senza dove minare alle fondamenta lo sviluppo?! Quali cambiamenti scegliere senza porre in discussione le fondamenta del sistema sociale economico mondiale?! Ci troviamo per caso di fronte all’enigma ecologia sottosviluppo!? Se passiamo dunque dalle considerazioni condivisibili dell’articolo alle possibili proposte di cambiamento radicale del nostro sistema rischiamo di impantanarci nelle sabbie mobili. Pur tappandomi il naso penso che l’accordo di Kioto possa essere un punto di partenza. Di fatto è l’unico riferimento in questo momento a disposizione di tutti. Sergio

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
shevek
Inviato: 9/5/2005 0:18  Aggiornato: 9/5/2005 0:18
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Ciao Santaruina! Anche per me, come ho detto all'inizio del mio primo post, molte cose dette da Olla sono interessanti e, soprattutto, vere; altre (spesso sottintese), invece, no. D'altronde anche nel "Mein Kampf" c'è scritto che gli industriali ebrei sfruttavano brutalmente i loro operai - il che è verisimo, ma se l'autore dmentica di precisare che alcuni di questi operai erano anch'essi ebrei... Perciò non te la prendere, ma alcune cose che dici in difesa di Olla non mi convincono. 1. "quando le fonti distrutte sono in maggior numero rispetto a quelle che nel frattempo si rinnovano il calcolo è presto fatto. Le società tradizionali di cui si accenna erano quelle società che avevano ben presente questo elementare concetto, e nell’usufruire delle risorse della terra facevano in modo che l’equilibrio generale non fosse mai compromesso. “Equilibrio”, un concetto tanto astratto per noi moderni che nel citarlo dovremmo sempre farlo seguire da capitoli di “definizioni”, mentre nelle società tradizionali era una idea immediata." Sicuro? Io invece direi che NON SI RENDEVANO NEMMENO CONTO DEL PROBLEMA. Vuoi un esempio? Per vedere la più antica città greca (portata alla luce con interi quartieri del VI secolo a. C.) al mondo, fai un salto agli scavi di Velia/Elea (SA). Se ti domandi come mai si sia conservata stile Pompei - ma senza vulcani nelle vicinanze - sappi che i velini/eleati costruivano e vendevano mattoni in enorme quantità, depredando la materia prima dalle colline circostanti. Risultato? Una prima alluvione di fango. Impararono qualcosa dall'evento? Nient'affatto: ricostruirono le parti sommerse, continuarono imperterriti nella loro attività manifatturiera, per essere alluvionati ancora peggio da un nuovo mare di fango , ricostruirono e così via... Di esempi in merito te ne potrei citare quanti e vuoi in tutto il pianeta premoderno. Insomma, il premoderno ne aveva di melma in casa su cui riflettere, e non lo ha fatto. 2. "Nella Grecia del V secolo avanti Cristo le porte dei templi venivano aperte durante le cerimonie da dei meccanismi alimentati da enormi recipienti in cui bolliva l’acqua. Macchine a vapore, né più né meno, ma che non vennero mai impiegate su vasta scala, nonostante il loro funzionamento fosse noto, proprio per evitare che si spezzasse quell’ equilibrio della natura che per i Greci, finché furono “società tradizionale” , fu presupposto essenziale nell’organizzazione della società. Sviluppare infatti macchinari a vapore su vasta scala significava violentare l’equilibrio della natura per ricavare le fonti di energia necessarie al loro funzionamento, cosa che i Greci dell’epoca compresero perfettamente ma che nel XVIII secolo non capì nessuno.": beh questa spiegazione mi sembra semplicistica. Uno, perchè non capisco perché correre simili rischi solo per aprire un portone (più logico sarebbe stato dichiararle tabù), ma soprattutto perchè nell'Inghilterra settecentesca che sviluppò la Rivoluzione Industriale ci fu - insieme alla macchina a vapore, peraltro non presente fin dall'inizio - la compresenza di ben sette fattori disinti e mai primi compresenti in uno stesso luogo e tempo: Invenzioni di macchinari; Estesa Proletarizzazione; Estesa capitalizazione; Controllo delle materie prime necessarie; Esteso mercato interno; Esteso mercato estero; Esteso sistema creditizio. Tutto ciò mancava nella sua interezza, interazione e complessità nell'epoca ellenistica. 3. "Potrebbe anche essere che ideologie diverse da quella strettamente materialistica come la nostra in qualche modo “elevino” l’uomo e la natura; la degradazione dell’uomo e della natura si hanno più facilmente con un pensiero deterministico che sviluppato sino in fondo porta a considerare il creato come un ammasso di molecole inanimato, e di conseguenza “sfruttabile” per qualsiasi altro utilizzo, principalmente economico". Alle streghe bruciate sul rogo - dopo essere state torturate e stuprate - veniva detto che tutto ciò era fatto per il bene della loro anima, per la loro "elevazione"; permettimi di dubitarne, e di considerare tali racconti puri finzioni ideologiche volte a meglio perpetuare quella peculiare forma di allevamento animale che è lo sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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fiammifero
Inviato: 9/5/2005 0:48  Aggiornato: 9/5/2005 0:48
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Dall'invenzione della ruota,l'uomo ne ha fatta di strada e strada facendo la natura ha reso compatibile il binomio tra sviluppo ed ecologia con epidemie e catastrofi naturali per contenere il popolamento del ns.pianeta. L'uomo ha preso il sopravvento quando è riuscito,con la medicina,a contenere gli effetti delle pandemie,con la tecnologia ad inventarsi nuovi sistemi di sfruttamento delle risorse della terra ,con l'economia a rivedere i giochi politici e le contrapposizioni tra i vari stati. Le popolazioni sono coscienti e ne pagano il prezzo,mentre i loro governanti tra intrallazzi e favolette,se ne fregano altamente tutti presi al gioco del ruba mazzo! E gli scienziati? Sono a volte delle Cassandre a cui non dare retta se avvisano dei pericoli a cui si va incontro,mentre la maggior parte sono prezzolati dal potere e manovrati a piacimento. Certo prima o poi la natura (c'è chi dice Dio) si ribellerà e faremo la fine dei dinosauri e solo chi potrà(forse andando a colonizzare qualche altro mondo) si salverà! Che i Russi e gli Americani avessero visto più a lungo del previsto? Ho il sospetto che i pronipoti delle Elites sopravviveranno sempre!

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Elias
Inviato: 9/5/2005 9:27  Aggiornato: 9/5/2005 9:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
A proposito di ambientalismo ...inoltro: Lo STATO DEL TERRORE di Riccardo Cascioli Si può fare divulgazione scientifica con un romanzo? È la domanda inevitabile che ciascuno si deve porre davanti all'ultimo libro di Michael Crichton, che sta suscitando un aspro dibattito negli Stati Uniti e nei Paesi di lingua inglese, dove è in circolazione già da novembre. Si chiama State of fear, "Stato di paura", che è anche il titolo della traduzione italiana in libreria dal 12 maggio (editrice Gar­zanti). Paura di cosa? Crichton se la prende con la paura gene­rata dall'ambientalismo, in particolar modo il clima da catastrofe incombente legato ai cambiamenti climatici e alla teoria del ri­scaldamento globale che è alla base del Protocollo di Kyoto. 0l­tretutto una paura che non ha motivi, e qui la trama del romanzo attinge a piene mani ai numerosi studi scientifici che negano la teoria del riscaldamento globale. Potrà piacere più o meno la storia, ma i dati scientifici portati da Crichton sono sicuramente esatti: ad esempio, il maggior aumento delle temperature nel se­colo appena passato si è avuto prima del 1940, quando le emis­sioni di C02 erano nettamente minori; satelliti e palloni aerosta­tici non registrano alcun aumento della temperatura; in Antartide la temperatura si sta abbassando e i ghiacciai tendono a essere più spessi; non c'è stato alcun aumento di fenomeni atmosfe­rici estremi (inondazioni, uragani, siccità) né ne1l'ultimo secolo né negli ultimi 15 anni; il livello dei mari cresce globalmente tra i 10 e i 20 centimetri ogni cento anni, e questo per gli ultimi mille anni; il cambiamento, e non la stabilità, è la caratteristica fonda­mentale del clima; gli eventi naturali (eruzioni dei vulcani, terre­moti, tsunami) incidono sul clima molto più di qualsiasi attività umana; le simulazioni al computer sono inattendibili quando si tratta di previsioni. E tragicamente esatta è la descrizione del clima dominante nella nostra società, come viene descritto dal protagonista del ro­manzo, il professor Hoffman, chiamato a sfatare i miti ambien­talisti: «Ha mai fatto caso - dice Hoffman al suo interlocutore - quanto sia straordinaria la cultura della società occidentale? Le nazioni industrializzate offrono ai loro cittadini un livello di sicurezza, salute e di benessere mai visti prima. La durata me­dia della vita è aumentata del 50% in un secolo. E lo stesso gli uomini moderni vivono nella paura. Hanno paura degli stra­nieri, delle malattie, del crimine, dell'ambiente. Hanno paura delle case in cui vivono, del cibo che mangiano, della tecno­logia che li circonda. Sono presi dal panico per cose che nem­meno possono vedere: germi, sostanze chimiche, additivi, in­quinanti. Sono spaventati, nervosi, irritabili e depressi. E cosa ancora più straordinaria, sono convinti che l'intero pianeta stia scomparendo intorno a loro. Fantastico! Come la stregoneria: un inganno formidabile...». Ed è qui che State of fear può essere tradotto anche come "Stato del terrore", uno Stato globale in cui vivono indistinta­mente tutti i cittadini dei Paesi industrializzati e che usa il terrore per garantirsi il controllo sociale. «Negli ultimi 15 anni - dice an­cora il prof. Hoffman - siamo sotto il controllo di un complesso politico-legal-mediatico, il PLM. Ed è interamente dedicato a in­stillare la paura nella popolazione, fingendo di promuovere la si­curezza... I politici usano la paura per controllare la popolazione. Gli avvocati hanno bisogno di pericoli da scientifica? È quello che sostengono i detrattori di Crichton. Senonché la realtà si è presa il disturbo di andare addirittura ol­tre la finzione. Cportare in tribunale per guadagnarci soldi. I media usano la paura per catturare più pubblico. Insieme, queste tre istituzioni sono così forti che pos­sono fare i loro affari anche se il pericolo è assolutamente privo di fondamento». Complottismi? Forzature e fantasie da scrittore di romanzi? Ignoranza osì, a gennaio, uno dei più importanti scienziati al mondo che si occupa di cicloni tropicali, Christopher Land­sea, con una lunga e circostanziata lettera aperta si dimette dal­l'lntergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), che do­vrebbe essere il massimo organismo scientifico mondiale sul­l'osservazione dei cambiamenti climatici. Ogni sei anni l'IPCC redige un voluminoso rapporto che raccoglie e sintetizza tutti i rapporti scientifici che hanno a che fare con il clima (il pros­simo uscirà nel 2007). Cosa è successo dunque? Su richiesta del coordinatore della sezione dedicata alle Osservazioni, Kevin Tremberth, il prof. Landsea ha preparato lo scorso autunno una relazione sugli uragani nell'Oceano Atlantico, sostenendo che non si registra alcun intensificarsi di tale attività né è sostenibile che i cambiamenti climatici influiscano su questi fenomeni natu­rali. Il signor Tremberth però va ad Harvard e organizza con altri scienziati una bella conferenza stampa il cui concetto di fondo è: «Gli esperti avvertono che il riscaldamento globale provocherà il continuo intensificarsi degli uragani». Tutti i media del mondo (ricordate il PLM?) rilanciano l'allarme, e tutti noi siamo testimoni di questo bombardamento mediatico sull'intensificarsi, già nel 2004, di questi eventi estremi. Peccato che non sia vero, e Lan­dsea ribadisce che non c'è nessuna relazione tra gli uragani e il cambiamento climatico. Ma la vicenda di Landsea non finisce qui. Piuttosto contrariato da questa strumentalizzazione, il nostro professore scrive im­mediatamente al presidente dell'IPCC, Rajendra Pachauri, de­nunciando l'accaduto. Ma Pachauri minimizza parlando di in­comprensioni e cercando di mettere a tacere la questione. Non solo, lo stesso Pachauri all'inizio di gennaio presta il suo volto istituzionale per dare credito a un altro studio a tesi, che lan­cia l'allarme sul prossimo aumento delle temperature di 2°, do­vuto a «pericolose interferenze antropiche», ovvero alla mano dell'uomo. E ancora Pachauri annuncia che il rapporto del 2007 «produrrà un messaggio molto più forte» al mondo su questi temi. Di fatto Pachauri ha già trasformato l'IPCC in un organi­smo ideologico che promuove politiche predefinite. Perciò a un onesto scienziato come Landsea non resta che di­mettersi perché - dice nella sua lettera aperta - «io non posso in buona fede continuare a partecipare a un processo che vedo motivato soltanto da un programma pre-costituito e senza base scientifica». Alzi la mano chi ha già letto qualcosa di questa storia del prof. Landsea. Eppure, per qualsiasi altro fatto del genere, sarebbe scoppiato uno scandalo internazionale (l'IPCC è emanazione dell'ONU e viene sostenuto anche dalle nostre tasse), Pachauri sarebbe stato costretto a dimettersi e tante altre teste sarebbero cadute. Invece niente. Silenzio. E l'IPCC continua imperterrita a lanciare allarmi per la gioia dei media di tutto il mondo. Non sarà il caso di prendere sul serio il romanzo di Crichton? Tratto da “Il Timone” di aprile. Vedi anche: www.svipop.org oppure ELIAS: Ho modificato io il tuo secondo link, che era lunghissimo e allrgava tutta la pagina. Per mettere un link in questi commenti, specialmente se lungo, bisogna scriverlo così: [urg=www.iltuolunghissimolink]NOME DEL LINK[/url] (Ho scritto "urg" invece di "url", se no me lo trasforma davvero in link e non vedi come è scritto) [ Modificato da Redazione Attivo 9/5/2005 8:57 ]

Elias
Inviato: 9/5/2005 10:00  Aggiornato: 9/5/2005 10:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
ELIAS: Ho modificato io il tuo secondo link, che era lunghissimo e allrgava tutta la pagina.
Grazie ...Dtb

Redazione
Inviato: 9/5/2005 10:12  Aggiornato: 9/5/2005 10:12
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
ELIAS: Citazione:
Grazie ...Dtb
Pcp?

Gargoyle
Inviato: 9/5/2005 10:14  Aggiornato: 9/5/2005 10:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
E' da quando è iniziata la rivoluzione industriale in gran bretagna alla fine del XVIII secolo che l'uomo ha iniziato ad usurpare tutto ciò che la natura aveva creato in "soli" 6 miliardi di anni..... ovviamente all'inizio non si è pensato minimamente ai danni che si procuravano alla terra attraverso lo sfruttamento intensivo di tutto quello che la natura offriva..... Poi dopo un paio di secoli lo sviluppo tecnologico ha cominciato a fare passi da gigante nel giro di 40 anni si è passato dal carbone all'uranio, dalla bachelite alla plastica..... la tecnologia garantiva uno sviluppo sociale indescrivibile, solo a chi se lo poteva permettere..... infatti lo sfruttamento è iniziato anche nei paesi africani, sud americani, asiatici,annientando, per la magior parte, popolazioni, culture, ambienti naturali irripetibili...... poi alla fine degli anni novanta ci si rende conto che forse il clima della terra rischia sconvolgimenti apocalittici, e allora ci si impegna a fare del proprio meglio per diminuire l'inquinamento!! Ma mi sono sempre chiesto, se per diminuire l'inquinamento si deve rinunciare allo sviluppo tecnologico, quale stato farà davvero qualcosa di concreto??? purtroppo la continuità di sviluppo ad oggi pretende l'impiego di fattori altamente inquinanti o lesivi per l'ambiente(vedi il petrolio, il nucleare); l'ambiente che ci circonda è saturo di due secoli di distruzione indistina ed incontrollata, si potrebbe ancora invertire la rotta prima di auto distrugerci, ma purtroppo il DIO denaro non permetterà mai a nessuno stato di fermare tutto e ricominciare in maniera meno lesiva per la Terra stessa! perchè allora si parla ancora di soluzioni ambientali quando a nessuno degli stati più interessati, stati uniti, russia e gli altri paesi più sviluppati se ne sbattono altamente le balle dell'ambiente??? perchè dovrebbero tutelare l'ambiente coloro che non rispettano neanche la vita umana??? il nostro tempo è pieno di utopie rese reali dai media e il protocollo di kyoto è una di quelle......

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
Elias
Inviato: 9/5/2005 10:17  Aggiornato: 9/5/2005 10:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Pcp?
No, ...proprio D.t.b. : ...Dio ti benedica .

Elias
Inviato: 9/5/2005 10:22  Aggiornato: 9/5/2005 10:22
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
perchè dovrebbero tutelare l'ambiente coloro che non rispettano neanche la vita umana???
Ottima riflessione! ...perché sono razzisti incalliti ! VERDI CIOE' RAZZISTI di Antonio Gaspari Parlano di violazione delle leggi naturali se intervieni geneticamente per migliorare le piante, ma non hanno nessun problema a sostenere esperi­menti sugli embrioni, e le fecondazioni in provetta con commercio di ga­meti. Gridano all'orrore se mangi cibo che non è "biologico", ma appro­vano e propagandano tutti gli ormoni e le sostanze strane che vengono somministra­te alle donne nella forma di contraccettivi. Difendono tutti i tipi di vita animale, dalle uova di tartaruga ai girini, ma affermano che abortire bambini è un diritto. Raccolgo­no fondi e firme per proteggere gli alberi ultracentenari, nello stesso tempo però pro­pongono di legalizzare l'eutanasia. Mostrano meraviglia di fronte alle forme religiose primitive, panteiste e neopagane, ma inorridiscono se provi a difendere la presenza del Crocifisso. Stiamo parlando dei Verdi, espressione culturale e politica di un'ideologia contraria alla vita ed al pensiero cristiano. Gli esponenti di questa ideologia sono dei gran so­fisti, capaci di dire tutto ed il contrario di tutto, senza il minimo scrupolo. Ma non si tratta solo di un meschino opportunismo: l'ideologia ecologista contraria alla vita ed alla famiglia è espressione coerente di un pensiero intollerante verso le attività uma­ne. Non è un caso che per il pensiero ecologista militante l'uomo sia il cancro del pia­neta. Storicamente tutto inizia con Thomas Robert Malthus (1766-1834), il quale identifica nella crescita della popolazione il peggiore dei mali del pianeta. La terra, secondo Malthus, non riesce a produrre cibo a sufficienza per la popolazione che cresce, per questo motivo bisogna ridurre e selezio­nare le nascite. Ma se la nascita dei bambini è un problema chi de­ciderà chi può nascere e chi no? E con quali criteri verranno scelti gli aventi diritto alla vita? Un proble­ma che i seguaci di Malthus come Charles Darwin, Herbet Spencer e Francis Galton cercarono di risol­vere in forma pseudoscientifica con le teorie sulla sopravvivenza del più forte, con il darwinismo so­ciale ed infine con le misure di selezione delle razze codificate dalla dottrina conosciuta come "Eugene­tica" (viene dal greco e significa "nascere bene"). Si scopre così che gli inventori dei primi gruppi con­servazionisti sono gli stessi che fondano le socie­tà eugenetiche. Personaggi come Gifford Pinchot, Charles Bendict Davenport, Madison Grant, Henry Fairfield Osborn, Ernst Haechel, Julian Huxley, Ales­sandro Ghigi, che vengono ancora oggi indicati co­me i padri fondatori del movimento ambientalista a livello internazionale, erano dirigenti delle Società Eugenetiche. Affascinati dalle ideologie del superuomo, coniuga­vano politiche di selezione delle nascite e sterilizza­zione delle razze inferiori con l'amore verso parchi ad uso e consumo delle classi privilegiate, una pre­sunta difesa di alberi ed animali, e una ammirazione romantica per la natura selvaggia. Lo zoologo darwinista Hernst Haeckel, che i ma­nuali indicano come l'inventore dell'ecologia, sug­gerì un modello spartano per selezionare la razza e sopprimere ammalati e invalidi. Charles Bendict Davenport, fondatore del movi­mento eugenetico statunitense, è descritto dall'En­ciclopedia del Novecento della Treccani come «uno dei fondatori dell'ecologia tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo». Madison Grant, fondatore della New York Zoologi­cal Society, presidente dello zoo di New York, mem­bro del consiglio di amministrazione di molte asso­ciazioni conservazioniste tra cui la Lega della Fore­sta Rossa di San Francisco, èuno degli autori piùapprezzati da Adolf Hitler e dalla dirigenza del par­tito Nazionalsocialista. Grant, Davenport e Henry Fairfield Osborn sono i fondatori della Società Eu­genetica Statunitense, e anche del Circolo Boone and Crockett Club, ricordato come la prima asso­ciazione conservazionista degli Stati Uniti. Il britannico sir Julian Sorrel Huxley, fondatore del WWF, è stato presidente della Società Eugeneti­ca Britannica, dirigente di associazioni per il libero aborto e per la legalizzazione dell'eutanasia. Eugenetico e razzista anche uno dei padri fonda­tori dei verdi italiani: Alessandro Ghigi (1875-1970). Un nome sconosciuto ai più, ma che il presidente onorario del WWF Fulco Pratesi ha definito come <<l'antesignano di ogni organizzazione della natura nel nostro Paese»; Roberto Duria, l'animalista radi­cale dell'Animal Liberation Front, ha scritto di lui che è stato «il più grande zoologo dell'epoca». Ghigi è stato un razzista caparbio, vicepresidente della Società Italiana di Genetica ed Eugenica (SI­GE) negli anni Trenta, ha partecipato ai congressi internazionali delle società eugenetiche, ha scritto libri disprezzando i neri e altre razze, ha firmato il Manifesto della Razza che nel 1938 segnò l'inizio della discriminazione ebraica nel nostro Paese. Già presidente dell'Associazione pro Montibus et Silvis dal 1906 a11914, nel 1948 Ghigi fondò l'Unione Bo­lognese Naturalisti. Nel 1959, insieme ad altre associazioni di setto­re (Pro Natura Torino, Società Emiliana Pro Monti­bus et Silvis, Unione Bolognese Naturalisti, Comita­to Provinciale per la Protezione della Natura di Ge­nova, Società Naturalisti Veronesi, Comitato per la Protezione della Flora e della Fauna del Carso), Ghi­gi diede vita alla Federazione Nazionale Pro Natu­ra, considerata a ragione la più antica associazione ambientalista italiana, madre dei movimenti ecolo­gisti nazionali, erede diretta del primo Movimento Italiano per la Protezione della Natura. La storia e gli intenti delle società eugenetiche e delle loro ramificazioni ecologiste sono rimaste na­scoste per molti decenni. Ora stanno venendo len­tamente alla luce, ma è importante fare in modo che questo lavoro di ricerca venga conosciuto il più possibile. Tratto da "Il Timone" di aprile 2005.

Redazione
Inviato: 9/5/2005 10:41  Aggiornato: 9/5/2005 10:41
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
ELIAS: "No, ...proprio D.t.b. : ...Dio ti benedica ." L'avevo capito. E io chiedevo, "per così poco?" Massimo (Hai parlato di Malthus? Ripassa di qui domani o dopo, che sto giusto preparando qualcosa di interessante al proposito). [ Modificato da Redazione Attivo 9/5/2005 9:43 ]

Gargoyle
Inviato: 9/5/2005 10:53  Aggiornato: 9/5/2005 10:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Elias penso che ormai hai capito come la penso sulla religione perciò su questo testo ti do in parte torto e in perte ragione, capisco e accetto ben volentieri il tuo pensiero su come negli ultimi 20 anni il concetto di vita per i laici sia entrato in netto contrasto con lo stesso concetto per i credenti tutti, ma non posso esimermi dal muverti una critica,(benevola intendo ) io intendevo parlare dell'ipocrisia che regna sovrana in stati dove c'è la pena di morte ma si va cantando in giro che non è giusto staccare la macchina ad una "vita vegetale" che dura da 15 anni, oppure, vedi kyoto, di stati che parlano di diminuzioni programmate per il monossido di carbonio che poi però continuano ad investire in centrali nucleari.....poi come dici tu c'è anche l'ipocrisia di chi professa la vita di piante e non quella dell'embrione, io come ti ho già detto preferisco non intraprendere una discussione con te sugli embrioni perchè non avrebbe mai fine ma, capisco dal tuo punto di vista lo sdegno che provi.....che è lo stesso che su altri punti provo io.....

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
Santaruina
Inviato: 9/5/2005 11:22  Aggiornato: 9/5/2005 11:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Ola Shevek, pace e bene. Il tuo esempio della città di Elea è un esempio pertinente, un caso esemplare in cui una società “premoderna”, e come giustamente dici ce ne furono altri, riuscì a modificare l’ambiente in cui viveva fino a “danneggiarlo”. Devo quindi fare una dolorosa per me considerazione, che avevo evitato per motivi “patriottici”… Parlando di società tradizionali avevo citato il caso degli antichi Greci che non vollero sviluppare le macchine a vapore, ed in effetti in quel caso le forze tradizionali presenti nella società ebbero il sopravvento. Ma non sempre fu così. La Grecia classica, quella che ci insegnano a scuola, non fu una società tradizionale, anzi, fu la prima civiltà europea che si sviluppò in modo anti – tradizionale, ahimè. Le società tradizionali hanno una visione sacra del creato, la natura è mitizzata e considerata vivente, e gli esseri umani si considerano parte di questo insieme. I greci furono i primi a mettere in dubbio tutto questo, dubitarono degli dei, interpretarono le mitologie arcaiche come storielle, indagarono la materia e la sfruttarono. I greci erano moderni, non ha caso la civiltà occidentale pone le basi nella mentalità che si sviluppò per la prima volta nella Grecia classica. La metafisica messa in discussione e la natura vista come un qualcosa diverso da sé , qualcosa che ha perso la sua sacralità, da studiare a fondo e da sfruttare. Decisamente, come noi, gli antichi Greci erano anti – tradizionali. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
fiammifero
Inviato: 9/5/2005 11:28  Aggiornato: 9/5/2005 11:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
credo che fino a quando si penserà allo sviluppo come mero benessere per pochi,il problema non verrà mai risolto. Difatti il benessere di pochi è sempre stato a discapito dei più: I grandi finanzieri,le multinazionali ed i governi di turno hanno sempre portato acqua al loro mulino concedendo apparenti libertà e miglioramenti di condizioni di vita finalizzate al consumismo e di riflesso al loro arricchimento. Sono stati creati nuovi bisogni ad hoc e le religioni(già ho espresso il mio concetto in altri post,che non hanno niente a che vedere con lo spiritualismo) li hanno supportati alla grande imponendo tabù sulla procreazione finalizzata al mero incremento di carne da macello! Di esempi,nella storia ce ne sono molteplici,basta solo pensare alle guerre fatte dalle masse e progettate dalle Elites di turno finalizzate sempre a conquiste di potere e risorse materiali anche se promosse con intenti di religione,di esportazione di civiltà e democrazia. Non a caso ,ora che le popolazioni prendono sempre più coscienza degli impatti ecologici dovuti allo sviluppo,si è trovata nell'ecologia la gallina dalle uova d'oro. Abbondano pseudo ricerche ,pseudo soluzioni,pseudo rimedi e tamponamenti per accrescere la sensazione che i governi si preoccupano dei loro "sudditi",si crea confusione ed allarmismo ad arte con il preciso scopo di far approvare decisioni già prese a monte. resta il fatto che vuoi o non vuoi la direzione è unica.le lore tasche ed il loro potere. Fino a quando le masse non prenderanno coscienza di quello che stanno permettendo,non vedo via di scampo.

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
fiammifero
Inviato: 9/5/2005 11:43  Aggiornato: 9/5/2005 11:43
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
ecco uno dei tanti esempi sull'allarmismo e pseudo ricerche: Legambiente lancia l'allarme su nuove piaghe clima e acqua 07/05/2005 - 11:34 Entro 2050, 150 mln eco-profughi, pure Italia a alto rischio (ANSA) -PADOVA, 7 MAG- Legambiente lancia l'Sos su mancanza di acqua e sconvolgimenti climatici in varie zone della Terra con 150 mln di eco-profughi entro il 2050.Per un dossier dell'organizzazione pure l'Italia e' ad alto rischio: un innalzamento del mare tra 18 e 30 cm. entro il 2090 interessera' circa 4.500 kmq di territorio (25,4% del nord, 5,4% del centro, 62,6% del sud, 6,6% della Sardegna) e desertificazione di vaste aree del sud (47% della Sicilia, 31,2% della Sardegna, 60% della Puglia, 54% della Basilicata). Ed ancora: Clima: corrente del Golfo rallenta, Europa a rischio gelo 08/05/2005 - 16:37 Scienziati registrano perdita forza per prima volta (ANSA) - LONDRA, 8 MAG - Scienziati britannici hanno 'visto' i segni di un rallentamento della corrente del Golfo, che mitiga il clima dell'Europa nordoccidentale. Una perdita di forza causata dai cambiamenti del clima, che potrebbe significare un futuro di freddo crescente per i paesi interessati. Questo fenomeno era stato spesso previsto da quanti seguono i problemi associati al riscaldamento globale, ma e' la prima volta che il fenomeno viene registrato scientificamente. copyright @ 2005 ANSA C'è qualche cosa che non torna,se i mari si innalzano evidentemente sono causati dallo scioglimento dei ghiacciai,però i britannici dicono che l'Europa è a richio gelo! Quale delle due ipotesi,quali scienziati a cui credere,che finalità ci sono dietro? Tutto torna sulle mie teorie sotto esposte. [ Modificato da fiammifero Attivo 9/5/2005 10:48 ]

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
titano75
Inviato: 9/5/2005 12:54  Aggiornato: 9/5/2005 12:54
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Bhè è chiaro che non si possa mettere in discussione nè il modello di civiltà nè le modalità di uno sviluppo feroce..... Effettivamente cambiare repentinamente delle fondamenta così radicate e inside in quasi ognuno di noi penso sia veramente molto molto difficile!!! Lo sviluppo è innegabile che abbia portato dei vantaggi considerevoli,soprattutto nell'ultimo secolo,probabilmente non saremmo qui a discutere comodamente davavnti ad un Pc..........tutta la nostra quotidianità è un esempio di quello che ha prodotto lo sviluppo..... Non possiamo negare che oltre alle industrie,che sì per carità contribuiranno in maniera pesante all'emissione di schifezze volatili,però non ci dimentichiamo,che se le industrie devono produrre è perchè noi consumiamo,non dobbiamo neanche dimenticare che noi tutti siamo i primi fautori e consumatori di uno sviluppo selvaggio!!!!GIUSTO???? Perciò ora cosa vogliamo fare???? Sicuramente non si può più riamnere impunemente a guardare un mondo che ormai và alla deriva più assoluta........ Per cambiare strada bisognerebbe secondo me,mai come in questo caso ,che la sterzata avvenga dall'alto,ossia da ogni singolo stato!!!! Il discorso sarebbe ancora molto lungo,magari dopo continuo.....ora devo tornare in RIUNIONE......che palle!!!! Titano

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
ivan
Inviato: 9/5/2005 13:00  Aggiornato: 9/5/2005 13:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
C'è qualche cosa che non torna,se i mari si innalzano evidentemente sono causati dallo scioglimento dei ghiacciai,però i britannici dicono che l'Europa è a richio gelo!
Ti sei chiesto perchè il clima del Nord America è molto più freddo rispetto a quello dell' Europa, pur se entrambi i continenti giacciono sugli stessi paralleli? Se citi la "corrente del Golfo" dovresti sapere che essa influenza il clima europeo, per cui se, per un qualche motivo, la corrente del golfo cambia, inevitabilmente cambierà il clima in Europa. Se poi vogliamovedere una cospirazione dietro ogni cosa, ..., bè, penso che rischiamo di entrare in dei circoli viziosi da cui poi è difficile uscirne.

ivan
Inviato: 9/5/2005 13:02  Aggiornato: 9/5/2005 13:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
ora devo tornare in RIUNIONE
Anche il sottoscritto ... il tempo è tiranno.

fiammifero
Inviato: 9/5/2005 13:07  Aggiornato: 9/5/2005 13:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Se vi và commentiamo insieme questo articolo: CLIMA/ ARIA MENO INQUINATA: LUCE SOLARE SURRISCALDA ATMOSFERA 06/05/2005 - 19:44 Su rivista Science due studi sugli effetti dell'inquinamento New York, 6 mag. (Apcom) - Sulla rivista Science questa settimana saranno pubblicati due studi gemelli sul clima, uno è portatore di una notizia straordinariamente buona, l'altro di una straordinariamente cattiva. L'inquinamento del pianeta sta diminuendo per effetto delle misure di tutela ambientale adottate da numerosi Paesi in tutto il mondo. Ma la medaglia ha un rovescio: la riduzione dello smog e del pulviscono nell'aria facilitano il passaggio dei raggi solari contribuendo al surriscaldamento dell'atmosfera reso già critico dalla riduzione del livello di ozono. Secondo i ricercatori l'eccesso di luce solare ha conseguenze sulla formazione delle nubi e dei venti, condiziona le precipitazioni atmosferiche e la temperatura dell'aria rendendone difficilmente prevedibile le conseguenze dal punto di vista metereologico. La riduzione delle emissioni industriali negli ultimi vent'anni, tuttavia, ha avuto un effetto, così come l'avvento delle marmitte catalitiche per limitare emissioni inquinanti e di altre tecnologie volte a ridurre l'impatto negativo sull'ambiente. L'effetto è di aver reso l'aria più trasparente. La diminuzione della quantità di luce solare che raggiunge il suolo terrestre, soprannominata ôglobal dimmingö, si è arrestata dieci anni fa, probabilmente per effetto della caduta del comunismo e delle economie inquinantissime dei Paesi ex sovietici. Ma gli effetti di questo fenomeno û spiega Martin Wild, dello Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo - sarebbero diventati significativi solo recendemente. Il secondo studio è stato invece condotto dall'università del Maryland.indica che gli effetti sul clima della luminosità del pianeta sono già visibili nelle rilevazioni dei satelliti atmosferici. Secondo Voi dove vogliono andare a parare? In primis ho pensato al settore automobilistico in crisi,poi a esperimenti climatici,poi a kyoto (è molto in il revisionismo),poi a qualche bomba nucleare, poi............ aggiungete voi,altrimenti a forza di correre con il pensiero mi viene un'attacco di asma!

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
ivan
Inviato: 9/5/2005 13:15  Aggiornato: 9/5/2005 13:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 22/7/2004
Da: Bronx
Inviati: 11520
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
La diminuzione della quantità di luce solare che raggiunge il suolo terrestre, soprannominata ôglobal dimmingö, si è arrestata dieci anni fa, probabilmente per effetto della caduta del comunismo e delle economie inquinantissime dei Paesi ex sovietici. Ma gli effetti di questo fenomeno û spiega Martin Wild, dello Swiss Federal Institute of Technology di Zurigo - sarebbero diventati significativi solo recendemente.
Figurati se anche l' effetto serra non era una colpa del comunismo sovietico. Ovviamente "le tigri asiatice", che producono merci a prezzi stracciati non filtrando i fumi e non depurando le acque reflue, non inquinano e non contribuiscono al disastro ambiantale globale. Gisuto? Ossia, in ultima analisi: era il comunismo a sporcare, non il capitalismo. Ma dai.... [ Modificato da ivan Attivo 9/5/2005 12:16 ]

fiammifero
Inviato: 9/5/2005 13:26  Aggiornato: 9/5/2005 13:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Ivan,io mi limito a riportare notizie Ansa,ambasciator non porta pena! Voglio solo far riflettere sul bombardamento mediatico che subisce chi superficialmente si imbatte in queste notizie!

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
vincenzo
Inviato: 9/5/2005 14:24  Aggiornato: 9/5/2005 14:24
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 9/6/2004
Da: u-oy-topos middle Oceania
Inviati: 1304
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
ciao simone

1 - Non fanno caso, costoro, che quando in Internet compare qualcosa di veramente scottante, scompare nell’arco di pochi minuti? Se invece qualcosa ci rimane per sempre – e pure in bella vista - vuole dire che lì da nascondere c’è ben poco.
titano75
Inviato: 9/5/2005 14:42  Aggiornato: 9/5/2005 14:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Rieccomi,con uno splendido panino tecnologico in bocca......... Ecco vedete l'esempio????no il panino,ma il nostro modo di vivere!!!!!! Secondo me come dicevo prima,il problema ecologia sviluppo,risiede proprio nel nostro modo di concepire la quotidianità!!!! Pensate chi di voi rinuncierebbe alla macchina????...si e non ditemi che si potrebbe trovare una fonte alternativa per mandarla avanti,.....Cioè si poterbbe ma lo dovrebbe esser fatto con l'industria singola,e tutto l'indotto,che produce la macchina!!!Ovvero se io voglio la macchina,non è solo la macchina ad inquinare,ma anche le industrie per produrla e per produrre i pezzi della stessa!!!! Questo è un esempio,ma è riconducibile a tutto ciò che usiamo e che compriamo tutti i giorni,moltiplicato per tutti quelli che vivono così.....Cioè quasi tutti!!!! Per questo dico che mai come ora ,proprio per noi figli di una tecnologia sfrenata,è veramente difficile cambiare modo di vivere,se non ce lo permettono!!! Titano

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Santaruina
Inviato: 9/5/2005 15:31  Aggiornato: 9/5/2005 15:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Intermezzo profetico
Visto il tema che stiamo trattando concediamoci un attimo di svago. Come sempre le profezie si riportano come semplice curiosità. "Alla fine del millennio un prato verde non lordato dall'uomo e una pianta non avvelenata saranno una rarità. L'uomo sarà attorniato da cibo e da acque, ma morirà di fame e sete, perché l'erba che vedrà crescere e il frutto che vedrà maturare saranno veleno , come pure l'aria che respira. .. All'uomo era stata affidata la Terra affinché la custodisse come un tesoro del creato: invece, quando le macchine voleranno come uccelli e l'uomo ucciderà l'uomo con i raggi del Sole, essa sarà uno straccio sporco e lacero". "Quando il Mille si aggiungerà al Mille, gli uomini voleranno e le immagini di quello che succede a Mosca si potranno vedere allo stesso tempo a Kiev e a Costantinopoli". Profezia del monaco Basilio, XVII secolo Alla conclusione dell'eta del figlio, che potrebbe iniziare con la fine del secondo millennio, l'uomo avrà detto tutto ciò che poteva dire. E si sarà dilaniato da solo, in un mondo ricco e povero nello stesso tempo, dove tutto correrà in fretta e dove le cose semplici saranno bandite, perchè l'uomo di quel tempo sarà complicato, e sottomesso a macchine, ancor più complicate. (Girolamo Greco, 1600) .. E la Terra darà il suo sangue nero [il petrolio] che avvelenerà gli esseri viventi. E per quel sangue nero scorrerà molto sangue rosso e sarà l'ultimo segno. Aton distruggerà quella follia. (messaggio profetico riesumato nel 1902, erroneamente attribuito all'imperatore ittita Suppuliliuma) Infine l’ospite d’onore, Il Visnu Purana , uno dei più antichi testi sacri Indiani: I capi che regneranno sulla Terra saranno dei violenti; s'impadroniranno dei beni dei loro soggetti. Prevarrà la casta dei servi. Breve sarà la loro vita, insaziabili i loro desideri; conosceranno appena la pietà. Coloro che posseggono abbandoneranno agricoltura e commercio, vivranno passando allo stato dei servi o esercitando professioni varie. I capi, sotto pretesti fiscali, deruberanno e spoglieranno i loro sudditi e distruggeranno la proprietà dei privati. La sanità morale e la legge diminuiranno di giorno in giorno, il mondo sarà totalmente pervertito e l'empietà prevarrà fra gli uomini. Movente della devozione sarà soltanto la salute fisica; solo legame fra i sessi sarà la passione; unica via di successo la falsità- La terra sarà venerata soltanto per i suoi tesori materiali. Le vesti sacerdotali sostituiranno le qualità del sacerdote. Una semplice abluzione significherà purificazione, la razza sarà incapace di produrre nascite divine. .. Colui che possiederà e distribuirà più denaro sarà padrone degli uomini che concentreranno i loro desideri sull'acquisto anche disonesto della ricchezza. Ogni uomo si crederà pari a un bramano. La gente avrà terrore della morte e paventerà le carestie; soltanto per questo conserverà un'apparente religiosità. Le donne .. saranno egoiste, abbiette, mentitrici, discentrate e si attaccheranno ai dissoluti. Diventeranno oggetto soltanto di soddisfacimento sensuale Citazioni tratte da : http://www.the1phoenix.net/x-files/endworld.htm Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
titano75
Inviato: 9/5/2005 16:07  Aggiornato: 9/5/2005 16:07
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: Intermezzo profetico
Santaruina. ......ahhhhh..........e proprio così doveva andare!!!!!! La sagezza del passato spesso non ha avuto seguito nel futuro......Nella nostra indole c'è distruzione e menzogna,è l'imperfezione della nostra intelligenza........Pensa il nostro dono più grande è l'interagire con la natura e tra di noi in maniera più evoluta rispetto ad ogni altra specie!!!!! Il linguaggio complesso è la nostra rivoluzione naturale......ma il nostro libero arbitrio ha tramutato una dote in una menzogna collettiva,che piano piano ci sposta sempre più in un abisso senza luce......

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
titano75
Inviato: 9/5/2005 16:27  Aggiornato: 9/5/2005 16:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: Intermez profetico...con soluzione profetica
Volevo aggiungere questo.....magari è una soluzione ai problemi della nostra amata terra..( magari è una cura per noi stessi )... --------------------------------------------------------------------- La follia nera e ottenebrante ormai devasta la mente di una umanità sempre più corrotta e morente; miliardi di individui, sempre più simili a cyborg ciechi, si contorcono tra gli spasmi di un delirio distruttivo. In preda a una febbre devastante convulsamente corrono verso il baratro infinito: verso un orizzonte di lutti, verso un destino orribile e apocalittico di fame e di morte. Come comparse e attori nell’ultimo atto di un’immane tragedia, al calare del sipario solo il fragore spaventoso delle nere ali d’innumerevoli stormi di avvoltoi sarà il tetro, paradossale applauso. Poi, fumi sulfurei e silenzio avvolgeranno la Terra, il tempo e lo spazio cesseranno d’esistere e l’alternarsi delle stagioni, il tramonto e il sorgere del sole saranno solo echi di passi lontani nella vastità del Cosmo. Sugli oceani divenuti accecanti deserti di sale, solo la polvere dell’abbandono, il dolciastro odore del nulla. Così fu nel passato, così sarà ancora, se l’uomo in un ultimo estremo tentativo non riuscirà a riappropriarsi della propria atavica identità astrale. Se non potesse raccogliere i brandelli della propria divinità, se non dovesse riuscire a ritrovare il senso della propria esistenza, allora non potrà esserci che un unico ineluttabile epilogo: la fine. L’essere umano dovrebbe tornare a leggere nell’ancestrale libro dei simboli; scendendo dall’ infido monte dell’arroganza dovrebbe saper cogliere i segni dell’inconscio districandosi tra i labirinti delle allegorie. Poi, librandosi oltre i cieli caliginosi della menzogna, potrebbe giungere sulle rive del sogno e comprendere che la creazione, l’universo, le galassie, le stelle e i pianeti, altro non sono che frattali psichici: proiezione e immaginazione dell’Inconscio Divino. Potrebbe così capire che l’universo fisico nel quale egli è contenuto, altro non è che l’ologramma di una genetica sovrannaturale in cui si dibattono le espressioni e i desideri collettivi dei suoi sogni e dei suoi propri incubi. Intuirà parimenti che il tempo e lo spazio sono il frutto della limitante condizione umano-razionale e che la vita e la morte sono soltanto l’illusione tracciata dai propri schemi mentali. Se l’uomo riuscisse solamente ad uscire dal conflittuale concetto bene-male, dal devastante dualismo, elevandosi al disopra dell’effimera opportunistica necessità del cultismo e delle religioni, potrebbe divenire padrone delle proprie idee e del proprio pensiero. L’individuo diverrebbe responsabile delle proprie azioni, creatore del proprio destino, affrancandosi per sempre dalla schiavitù imposta dall’ignoranza e dalla paura. E’ necessario che l’uomo torni a se stesso prima che sia troppo tardi - ma forse è già troppo tardi - riapprendendo il linguaggio segreto della vita, l’etimologia perduta delle forme-pensiero, la sintassi arcana e la geometria alchemica dell’origine. E’ necessario che da creatura si trasformi in creatore, artefice cosciente della propria volontà costruttrice, architetto della propria regale consapevolezza multidimensionale. Dovrà proiettarsi nelle regioni dell’immaginazione cavalcando il vento della fantasia verso l’inconscio e l’infinito, dovrà raggiungere i territori dell’invisibile e scorgere la propria anima immortale. ---------------------------------------------------------------- Titano

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Elias
Inviato: 9/5/2005 16:27  Aggiornato: 9/5/2005 16:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Legambiente lancia l'allarme su nuove piaghe clima e acqua 07/05/2005 - 11:34
Raffica di eco-balle di inizio millennio, ...nulla di nuovo !

Elias
Inviato: 9/5/2005 16:32  Aggiornato: 9/5/2005 16:32
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
ti ho già detto preferisco non intraprendere una discussione con te sugli embrioni perchè non avrebbe mai fine
Ottima scelta, ...direi provvidenziale . Comunque: http://www.genova.mpv.org/news/leggeTutelaAnimali.htm

Elias
Inviato: 9/5/2005 16:37  Aggiornato: 9/5/2005 16:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
E io chiedevo, "per così poco?"
Sì, ...elargisco a piene mani . Citazione:
Hai parlato di Malthus? Ripassa di qui domani o dopo
Visto il personaggio indicato, speriamo di leggere qualcosa di veramente inedito ed "illuminante", ...e non le sue solite ed elaborate ...ca*z*te .

Gargoyle
Inviato: 9/5/2005 16:50  Aggiornato: 9/5/2005 16:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Elias i tuoi link sono sempre utili(non ti propongo i miei sull'argomento perchè t'irriterebbero e basta ) ma purtroppo questo tema scatena incontrollabili reazioni da una e dall'altra parte, ti riporto comunque questa frase: " Voterò per l'abrogazione della legge (non mi astengo mai). Non vedo perché io debba imporre i miei principi e valori religiosi agli altri, con l'arroganza di chi si sente depositario del Giusto. La mia vita, la mia Fede e le mie convinzioni non sono il metro al quale il resto dell'umanità deve adeguarsi." di Vittorio Zucconi presa dal sito http://www.repubblica.it/2005/b/rubriche/letterealdirettore/nonav/nonav.html non prenderla male, la frase non è mia, però può far riflettere

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
shevek
Inviato: 9/5/2005 16:56  Aggiornato: 9/5/2005 16:56
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Alè Santaruina, salut y libertad! Scusa il ritardo nella risposta, ma solo adesso torno dal lavoro e mi metto al PC. Mi dici: la Grecia non fu una società tradizionale, anche se, dici, alla fine, nei momenti cruciali, "forze tradizionali presenti nella società ebbero il sopravvento." Va bene, allora citami tu una che ritieni senza ombra di dubbio una "società tradizionale" e sono abbastanza sicuro di poterti citare esempi simili (gli abitanti dell'Isola di Pasqua, ecc.). D'altronde, i miti antichi - non solo quelli greci - adombrano spesso tali generi di eventi. Se mi citi qualche civiltà semisconosciuta, dammi solo un po' di tempo... Non mi sembra, poi, che coi greci fu "messa in discussione" la metafisica, caso mai il mito (la "teologia", insomma); non vorrei dire, poi, ma guarda caso sono proprio i "filosofi" restati fortemente legati al mito religioso (Platone, Aristotele e le loro scuole in primo luogo) a svilire la natura ed a diventare il sostrato ideologico/scientifico del cristianesimo medievale (per inciso, considerato l'esempio paradigmatico di una "società tradizionale"). Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
shevek
Inviato: 9/5/2005 17:12  Aggiornato: 9/5/2005 17:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Intermez profetico...con soluzione profetica
Ciao Titano... Ho letto con attenzione il tuo post e provo a prenderlo sul serio. Esso mi sembra compatibile pressochè con tutti i circa 20.000 credi religiosi essoterici ed esoterici presenti sul pianeta, per molti altri versi incompatibili. Preso da un'improvvisa smania di salvarmi l'anima, puoi essere più chiaro a cosa ti riferisci? "Tra un ateo ed un credente v'è ben poca differenza. L'ateo crede false 20.000 fedi, un credente 19.999, spesso per le stesse ragioni dell'ateo." (anonimo) Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
titano75
Inviato: 9/5/2005 17:26  Aggiornato: 9/5/2005 17:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: Intermez profetico...con soluzione profetica
Ciao Shevek ..... ma era da prendere sul serio parzialmente........... E' un modo come un altro per prendersi per il culo....insomma quello che volevo dire è che ci sono un numero infinito di possibilità,per poter tornare come una volta ad ever maggior rispetto e cura di ciò che la natura ci ha messo a disposizione....... Quello era un pezzo estrapolato da un commento ad una profezia di Nostradamus............. Anche se comunque mi sembrava abbastanza attinente al fatto che noi in primis come civiltà probabilmente dovremmo fare più di qualche passo indietro per poter ridedicarci anche ad attività .... come dire non solo materiali e spinte dal progresso...... magari tornare alla riconsiderazione del METAFISICO mi sembrerebbe già qual cosa!!!! Titano [ Modificato da titano75 Attivo 9/5/2005 16:31 ]

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Elias
Inviato: 9/5/2005 17:26  Aggiornato: 9/5/2005 17:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
La mia vita, la mia Fede e le mie convinzioni non sono il metro al quale il resto dell'umanità deve adeguarsi." di Vittorio Zucconi
Ma no perché irritarsi, e per chi ...non ne vale davvero la pena ? Si tratta solo di "Fede adulta", quella che affligge chi si ritiene totalmente emancipato dal vero messaggio evangelico, ...e chi non segue la Chiesa e le sue indicazioni. E' un'"allergia atipica" che spinge coloro che ne sono colpiti, a recarsi comunque alle urne, ...anche se la loro inutile presenza, in realtà serve solo a fare numero, portando "acqua insperata al mulino" di chi disprezza la vita umana, facendone turpe commercio ! Ecco la «fede adulta» secondo il "mondo": «Cristiano adulto è chi liberamente, consapevolmente, in base a retta coscienza, in una situazione data, sceglie ciò che ritiene doveroso e conforme al giusto. Di quella scelta fatta secondo coscienza porta intera la responsabilità. Secondo coscienza». [R.Prodi] Andare a votare i quesiti radicaloidi è vera vigliaccheria, ...sono referendum che non abbiamo chiesto, non abbiamo firmato, ne tantomeno è stato richiesto il nostro parere in merito. La legge che si vuole abrogare è ancora in "prova", ma ...evidentemente non va giù agli "affaristi provetti assistiti"! C'è chi mira a far ripiombare di nuovo nell'anarchia più totale, una materia tanto delicata, come quella che può decidere della vita o della morte di milioni di essere umani indifesi! Chi credendo di esercitare il proprio diritto ad voto referendario, contribuisce in maniera ignara, al macello indolore di milioni di vite umane. L'astensione è prevista dal nostro ordinamento, e noi rigettiamo in toto, astenendoci ...l'intera impalcatura satanica costruita dai cultori della morte. Tutto il resto è pseudo-aria fritta . Pace e gioia

Gargoyle
Inviato: 9/5/2005 17:27  Aggiornato: 9/5/2005 17:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: Intermez profetico...con soluzione profetica
Citazione:
è una soluzione ai problemi della nostra amata terra..( magari è una cura per noi stessi )...
Molto inquietante ma non del tutto privo di fondamento.....se l'uomo è arrivato come "creatore", non me ne vogliano i credenti, ad imbrigliare la potenza dell'atomo per scopi belligeranti e lesivi per se stesso non mi sorprenderebbe uno scenario del genere; l'uomo purtroppo è distruttore per sua natura, tutte le scoperte fatte hanno avuto un secondo fine,l'uomo e corruttibile dalla fame di potere e di predominanza sul prossimo,lo sfruttamento ambientale concede si sviluppo ma anche distruzione totale di ciò che ci circonda, ormai è quasi impossibile invertire una rotta già errata da tempo, ma la stessa fame di potere porterà l'uomo a non accorgersi di quanto ha fatto e quando se ne accorgerà probabilmente saremo davanti allo scenario proposto da titano..... per cambiare bisogna rinunciare, e per rinunciare l'uomo deve cambiare la sua natura.......e per cambiare la natura umana bisogna scuoterla con qualcosa di così terrificante che rischia di cancellare l'uomo stesso......questa secondo me è la soluzione per arrestare questo sviluppo devastante......

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
Gargoyle
Inviato: 9/5/2005 17:48  Aggiornato: 9/5/2005 17:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Andare a votare i quesiti radicaloidi è vera vigliaccheria, ...sono referendum che non abbiamo chiesto, non abbiamo firmato, ne tantomeno è stato richiesto il nostro parere in merito. La legge che si vuole abrogare è ancora in "prova", ma ...evidentemente non va giù agli "affaristi provetti assistiti"! C'è chi mira a far ripiombare di nuovo nell'anarchia più totale, una materia tanto delicata, come quella che può decidere della vita o della morte di milioni di essere umani indifesi! Chi credendo di esercitare il proprio diritto ad voto referendario, contribuisce in maniera ignara, al macello indolore di milioni di vite umane. L'astensione è prevista dal nostro ordinamento, e noi rigettiamo in toto, astenendoci ...l'intera impalcatura satanica costruita dai cultori della morte.
Non per contraddirti, ma chi mi dice quando è vita??? Lo sviluppo della scienza ha sempre comportato rischi e morti ma alla fine a permesso a persone morte naturalmente di vivere attaccati ad una macchina....questo gesto già esula dai compiti dell'uomo, ma la società lo ha accettato, fare sperimentazioni su embrioni genera lo sdegno di molte persone, ma genera speranza in chi rischia la morte..... adesso ti chiedo, tu sarai sicuramente a favore della vita, anche quella concessa dalla scienza, ma sei forse contro la speranza di vita di migliaia di malati? L'embrione è vita per te e per molti altri, la scienza in maniera dolorosa cerca le cure attraverso la morte di ciò che molti non giudicano neanche vita..... chi ha ragione allora??? questa è una semplice riflessione che vuole rispettare il credo di tutti ma chi è che giudica???? Solo la nostra coscienza deve rispondere a questa domanda.....il resto non deve influenzare una così delicata scelta.....

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
Elias
Inviato: 9/5/2005 17:49  Aggiornato: 9/5/2005 17:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: Intermez profetico...con soluzione profetica
Citazione:
per cambiare la natura umana bisogna scuoterla con qualcosa di così terrificante che rischia di cancellare l'uomo
Fin quando gli uomini continueranno nella loro stupida corsa al profitto ed alla sopraffazione, non c'è speranza di cambiamento. Quando l'uomo non sarà più lupo all'uomo, ...la natura (che oggi soffre le doglie del parto!) ritornerà al suo primordiale splendore ...solo quando l'intero creato si sarà riappacificato col suo creatore. Non più l'uomo arrogante e divoratore, non più catastrofi naturali e artificiali. Lo sviluppo sarà sostenibile, ...quando le menti saranno illuminate e docili. Per cambiare rotta, non c'è bisogno del terrore ...ma del ritorno delle creature a Dio!

Elias
Inviato: 9/5/2005 18:01  Aggiornato: 9/5/2005 18:01
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Non per contraddirti, ma chi mi dice quando è vita???
L'intelletto, la logica e ...la scienza! http://www.comitatoscienzaevita.it/documenti.php Citazione:
fare sperimentazioni su embrioni genera lo sdegno di molte persone, ma genera speranza in chi rischia la morte.....
Le ricerche su cellule staminali adulte sono molto più affidabili e promettenti di quelle eseguite su embrioni, ma si vuole alimentare utopie di onnipotenza e, le tasche di chi giocando sui desideri e le aspettative umane, ...senza scrupoli crea il commercio di esseri umani, destinati a diventare mere cave di organi! Citazione:
chi ha ragione allora???
Non io, ...ma chi ha la coscienza retta e sa che si trova nella Verità, la "scienza pulita" grazie a Dio ha già fatto le sue scelte! Citazione:
ma chi è che giudica????
Prima il nostro cuore che rimorde dentro quando la ratio è offuscata dal profitto e dalla vanagloria, ...e poi Dio che donerà ad ognuno la propria ricompensa, secondo le sue opere! [ Modificato da Elias Attivo 9/5/2005 17:03 ] [ Modificato da Elias Attivo 9/5/2005 17:04 ]

fiammifero
Inviato: 9/5/2005 18:16  Aggiornato: 9/5/2005 18:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione: Non più l'uomo arrogante e divoratore, non più catastrofi naturali e artificiali. Lo sviluppo sarà sostenibile, ...quando le menti saranno illuminate e docili. Per cambiare rotta, non c'è bisogno del terrore ...ma del ritorno delle creature a Dio! Hai riletto quello che hai scritto? Praticamente parli di un suicidio collettivo

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Elias
Inviato: 9/5/2005 18:25  Aggiornato: 9/5/2005 18:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Praticamente parli di un suicidio collettivo
Punti di vista, ...il tuo (...immensamente parziale) non riesce a trovare il vero senso (...peggio ancora, se si tratta di spirito!) nemmeno nelle più semplici delle frasi .

Santaruina
Inviato: 9/5/2005 18:33  Aggiornato: 9/5/2005 18:33
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Intermez profetico...con soluzione profetica
Salud y libertad anche a te , Shevek. Il cristianesimo medievale fu sicuramente, come anche tu dici, un tentativo di restaurare una sorta di società tradizionale. Stiamo parlando di quel cristianesimo che dal X al XIII secolo tento di ridare un certo ordine alla società recuperando una spiritualità che il mondo classico aveva smarrito. E’ il cristianesimo delle cattedrali e delle abbazie, che presto cedette il passo ad un clero sempre più dedito al potere temporale. Per quanto riguarda Platone io lo considero un “divulgatore”,non un “filosofo”, un maestro che decise di mettere per iscritto il sapere che fino ad allora la società si tramandava oralmente. Una sorta di resoconto di quelle che erano le conoscenze di ordine superiore che avrebbero ceduto il passo ad un nuovo sapere di stampo “materialistico”. Dopo Platone vi fu l’invenzione della “filosofia”, che è l’esatto opposto del sapere tradizionale. Il sapere tradizionale può venire solamente trasmesso, al più studiato. Il pensiero filosofico introdotto in Grecia invece scandagliava il sapere e la conoscenza mettendo tutto in dubbio. In questo i Greci furono i precursori della modernità. Nessuno prima di allora aveva mai messo ad esempio in discussione l’esistenza degli dei, un’ “eresia” che fece la sua comparsa in Grecia. Già con Aristotele vi fu un salto nel “basso”, nella materia, dando il via a quel modo di ragionare che sarebbe diventata la nostra mentalità. Mi chiedi infine quale potrebbe essere una società tradizionale. A parte il tentativo del Medioevo cristiano, in Europa dopo la frattura operata dai Greci nel V secolo e la successiva conquista dei romani del continente società tradizionali non ne abbiamo più avute. In precedenza lo furono i Minoici, i Pelasgi, gli Etruschi, i Celti, ad esempio. In Oriente invece, per quanto ci è dato a sapere, una società organizzata secondo alcune forme tradizionali sopravvisse in qualche modo in India fino al XVIII –XIX secolo, anche se il sistema delle caste che gli inglesi si ritrovarono davanti quando conquistarono quella nazione era una triste e crudele degenerazione di un sapere arcaico che pochi ormai comprendevano. Anche i nativi americani furono “società tradizionale” prima che venissero sterminati, così come il continente africano prima che venisse a contatto con la “civiltà”. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
shevek
Inviato: 9/5/2005 20:12  Aggiornato: 9/5/2005 20:12
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Intermez profetico...con soluzione profetica
Ciao Santaruina! mi hai citato come esempi di società tradizionali la cristianità medievale, i Minoici, i Pelasgi, gli Etruschi, i Celti, l'India fino al XVIII –XIX secolo. Gli studi di archeologia antico-medievale potrebbero dirti molto su come queste società "venerassero" la natura. Un esempio comune a tutte può essere la pratica costante dell'incendio boschivo, per creare nuove zone da coltivare o, peggio ancora vista la maggiore estensione richiesta, da mettere a pascolo (in Italia ne è rimasto l'eco nel termine "Liguria" - la terra di chi incendia). Potrei farti un lungo elenco, ma mi limito a citarti la simpatica pratica bellica dell'avvelenamento delle fonti idriche e della guerra batteriologica (tramite i cadaveri degli appestati). Insomma, tali società erano semplicemente meno tecnogicamente avanzate delle nostre, e solo per questo facevano meno danni. "Non direste che un vegliardo è casto, nè che un infante è innocente. Pacifico è chi possiede la spada e non la sguaina", dice un antico proverbio delle arti marziali giapponesi... I nativi americani: il tuo discorso può forse valere per alcune (non tutte) delle tribù pellerossa - che ricadono, però, a mio avviso, in un altro ambito di discorso, quello delle società nomadi preagricole e senza Stato (studiate in particolare da Pierre Clastres). Per ciò che concerne invece le società stanziali precolombiane il discorso è identico alle altre società da te citate. Idem per le società africane (il Sahara mica si sta espandendo solo dopo l'arrivo degli europei moderni!) Per ciò che concerne le "conoscenze di ordine superiore" che avrebbe divulgato Platone - come ho fatto con Titano - ti chiederei: quali? Non credo che l'orfismo, il cristianesimo, il "sapere arcaico" dell'India e via enumerando le DECINE DI MIGLIAIA di fedi di vario genere passate e presenti siano proprio la stessa cosa... Una sarà vera e le altre no, giusto? (A dir la verità, io credo che siano false tutte, comunque...) Qual'è allora la vera fede e, di conseguenza, l'autentica società tradizonale? Sul fatto che Platone non fosse un filosofo perciò paradossalmente concordo, non però, ovviamente, sulla svalutazione della filosofia (nel senso forte del termine) e della scienza. Hai presente la scena di Genova 2001 dove il poliziotto insegue il manifestante che voleva rendere omaggio alla salma di Carlo Giuliani e gli urla "Bastardo, l'hai ucciso tu! Il tuo sasso l'ha ucciso!"? Beh, i poteri politici, economici, religiosi, culturali fanno esattamenre la stessa cosa: umiliano e distruggono ogni forma di vita sul pianeta e poi urlano: "E' stata la scienza! Il materialismo! Il dominio della tecnica!" A queste urla ho smesso di crederci da un pezzo. Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
fiammifero
Inviato: 9/5/2005 21:47  Aggiornato: 9/5/2005 21:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Hai ragione Elias,non avevo riflettuto sul fatto che le menti illuminate e docili possono fermare le catastrofi naturali!

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Paxtibi
Inviato: 10/5/2005 3:30  Aggiornato: 10/5/2005 3:30
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Numerosi rapporti internazionali sul clima, sostengono che il livello attuale di CO2 (il principale fra i gas a effetto serra) nell’atmosfera sia di 379 ppm (parti per milione) di volume. Il limite massimo è stato individuato in 400 ppm, associando a questo valore un innalzamento della temperatura di 2°C rispetto al 1750, con gravi conseguenza su diversi ecosistemi. Ci siamo evidentemente già addentrati nel campo delle ipotesi
Chissà perchè però tra le ipotesi non si citano mai alcuni fatti: "It will not take many years to utterly destroy the encircling protective walls which surround this planet and protect the Earth from burning up by the sun's hot rays." (Walter Russell, Newsletter of the University of Science and Philosophy, August 1954) "The nuclear industry is responsible for the ozone hole. Radioactive gases like Krypton-85 appear in increasing amounts due to the bomb tests, releases and accidents at nuclear reactors and especially from the nuclear fuel recycling plants. Krypton-85 goes up to the stratosphere where it creates ice crystals which catalytically enhance the destruction of ozone by the fluorhydrocarbons." (Giebel and Sternglass, article in German journal Strahlentelex, March 3, 1994) <http://www.ratical.org/radiation/HoLLR.html> "According to Dr. Bertell, the 300 megatons of nuclear explosions between 1945 and 1963 had depleted the ozone layer by about 4%. ...the first major space accident seriously affecting Earth took place in April 1964 when the US rocket SNAP-9A was aborted and the 17,000 curies of plutonium it was carrying scattered over the globe. The plutonium is still detectable in soil and the bones of people and animals. In 1997, there were two SNAP-9A rockets in orbit - each carrying 17,000 curies of plutonium and each planning on [the] completion of their mission to disperse the plutonium as the 1964 rocket had done." <http://www.bariumblues.com/earth_as_weapon.htm> Before being banned by Russia, Britain and America, a total of 711 atmospheric nuclear tests were conducted, thereby creating 711,000 kilograms of deadly microscopic radioactive particles, to which must be added the original 4,200 kilograms from the weapons themselves, for a gross though very conservative total of 715,200 kilograms. There are more than a million lethal doses per kilogram, meaning that your governments have contaminated your atmosphere with more than 715,000,000,000 [715 Billion] such doses, enough to cause lung or skin cancer 117 times in every man, woman and child on earth. <http://www.vialls.com/transpositions/smoking.html> Invece la colpa del buco nell'ozono è dei nostri frigoriferi, il riscaldamento globale aumenta perchè insistiamo a muoverci con le nostre automobili, e, chissà, verrà fuori che lo tsunami fu provocato dai troppi turisti che facevano i tuffi. Del resto è la strtegia preferita del potere rovesciare sulle vittime la responsabilità della stessa loro disgrazia. Qui in Grecia per esempio, dove il problema dell'acqua esiste da parecchi anni, si usa spendere denaro pubblico per sensibilizzare i consumatori ad un uso razionale di questa risorsa - quando tutti sanno che, nei paesi avanzati, in media più dell' 80% del consumo idrico è destinato all'agricoltura intensiva! A questo proposito leggetevi questo se non l'avete già fatto: Eating Fossil Fuels, by Dale Allen Pfeiffer. Una perla tra le altre:"Less than 0.1% of the stored ground water mined annually is replaced by rainfall.27 The great Ogallala aquifer that supplies agriculture, industry and home use in much of the southern and central plains states has an annual overdraft up to 160% above its recharge rate. The Ogallala aquifer will become unproductive in a matter of decades." <http://www.fromthewilderness.com/free/ww3/100303_eating_oil.html> Lo stesso Michael Moore denunciando i fatti di Columbine preferisce concentrarsi sulla vendita libera delle armi come causa principale del massacro, dimenticando che questi ragazzotti americani prendono il Prozac fin da piccoli e si calano il Ritalin come caramelle. Conosco un giovane greco-americano che mi racconta di suoi coetanei assuefatti al Ritalin tanto da consumarne un flacone da 250 pasticche alla settimana. In queste condizioni un'arma la trovi anche se è vietata! Così di volta in volta il global warming lo provocano le cucine dei cinesi e degli indiani o i barbecue degli yankees, poi sarà la tua auto non catalizzata mentre se per risparmiare vai a piedi sicuramente letali sono le tue vecchie Superga (dai che l'avevi sempre sospettato...). Alla fine ti convinci che sei stato tu, tu stesso e gli altri miliardi di zozzoni come te, e non cose misteriose come il plutonium o l'uranium - che oltretutto è sempre depleted - a far saltare l'ecosistema e a non essere più sostenibile. Guarderai allora con occhi nuovi alle strisce che si allargano nel cielo, con nuova gratitudine penserai al potere che, nonostante i tuoi molti difetti, fa di tutto per salvarti la vita. Non potrai volergliene se non ci dovesse riuscire. "La storia dell'umanità ha conosciuto ombre e orrori agghiaccianti, ma la storia dei test nucleari non ha neppure la cupa grandezza di un titanismo diabolico, ma piuttosto è una lunga parentesi di imbecillità generale, di cretineria feroce, qualcosa di paragonabile alla crudeltà laboriosa di un pazzo assassino." <http://www.minerva.unito.it/Chimica&Industria/MonitoraggioAmbientale/A2/TestNucleari2.htm> > “il compito quasi insolubile è quello di non lasciarsi accecare né dalla potenza degli altri né dalla propria impotenza” - Theodor W. Adorno

Elias
Inviato: 10/5/2005 10:06  Aggiornato: 10/5/2005 10:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Hai ragione Elias,non avevo riflettuto sul fatto che le menti illuminate e docili possono fermare le catastrofi naturali!
Bene ...rifletti e medita più spesso, ...è un pio esercizio che dona risultati strabilianti . Le anime illuminate, docili ed oranti ...possono fermare ...non solo le catastrofi naturali ...ma anche le guerre più cruente... ! Citazione:
Citazione: le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Con tutto il rispetto, ma O. Wilde non è il Vangelo, ...e nemmeno un "sondaggio" ...a cui facilmente abboccare !

fiammifero
Inviato: 10/5/2005 10:22  Aggiornato: 10/5/2005 10:22
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione: Bene ...rifletti e medita più spesso, ...è un pio esercizio che dona risultati strabilianti . Le anime illuminate, docili ed oranti ...possono fermare ...non solo le catastrofi naturali ...ma anche le guerre più cruente... ! Peccato che in 2000 anni non se ne sia vista nemmeno l'ombra di simili anime,nonostante i santi,i beati ed i papi! Per quanto riguarda Oscar per me vale lo stesso discorso per il Vangelo! Punti di vista,come al solito!

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Gargoyle
Inviato: 10/5/2005 10:43  Aggiornato: 10/5/2005 10:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Elias come già in passato le coscienze di laici e non, decisero per l'aborto, oggi si decidera su come la gente vuole implementare lo sviluppo scientifico! Citazione:
L'intelletto, la logica e ...la scienza!
Non dimostra che sia vita, bensì appura il fatto che la formazione dell'individuo comincia nel momento in cui le cellule si dividono esponenzialmente.....poi che sia vita rimane comunque una questione etica..... ma non voglio discutere questo, bensì il semplice fatto per cui se la gente ascoltasse pareri differenti, di medici cristiani e laici, potrebbe farsi un'idea propria, proprio come quando si votò a favore dell'aborto....è questione di coscienza non di fede..... poi ad ognuno la sua scelta, il no o il si, l'astenzione è per chi non vuole prendersi responsabilità.....o vuole boicottare una scelta che può cambiare l'esito della vita per molti malati gravi...... Poi ricorda Elias quando udiro un medico LAICO dire che la ricerca sulle staminali embrionali non da risultati allora potrò dire che era tutta una bufala, ma fino ad allora..... Questo anche è sviluppo sociale(come divorzio e aborto) che non produce inquinamento, ma crea una nuova era........

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
Elias
Inviato: 10/5/2005 10:44  Aggiornato: 10/5/2005 10:44
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Peccato che in 2000 anni non se ne sia vista nemmeno l'ombra di simili anime,nonostante i santi,i beati ed i papi!
Senza tali anime ..."parafulmini", che certamente non vedi in tv e nemmeno sui gossip, ...il mondo d'oggi sarebbe più o meno un cumulo di macerie! C'è qualcuno che prega anche per te a questo mondo, e te nemmeno te ne accorgi, pensando ad altro. I Santi e beati non dimorano solo in Paradiso, ma son presenti tra noi nel nascondimento più totale. Cosa vuoi che ne sappiano i potenti del mondo e coloro che hanno in mano le redini della storia di tali realtà? ...tutti questi "affannati capoccia" non sanno che il vero potere viene dall'Alto, loro fanno solo e solamente ciò che gli viene concesso di fare ...e tollerato (...non so fino a quando!) e del loro operato dovranno render conto prima o poi, ...stanne certa . Citazione:
Per quanto riguarda Oscar per me vale lo stesso discorso per il Vangelo! Punti di vista,come al solito!
Concordo, ...ma oscar non ha donato nemmeno una goccia del suo sangue per il prossimo, ne tantomeno per te. Non è risorto da morte e che io sappia non opera alcun prodigio, ...anche se a te non interessa ...e non credi .

titano75
Inviato: 10/5/2005 10:53  Aggiornato: 10/5/2005 10:53
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Per Elias---------------- Ciao , lo sò che magari questo discorso è leggermente fuori tema,rispetto all'articolo!!!! Senti secondo te,giuro che la mia domanda non vuole essere polemica,è solo un modo di capire meglio con chi parlo,c'è la possibilità di essere dei credenti convinti,senza dover passare per la chiesa??????? Ossia per credere in Dio , ho davvero la necessità di dover credere nella chiesa???? Te lo chiedo semplicemente perchè ho trovato in quest'ultima,bada bene che mio Zio lavorava in Vaticano per l'allora Cardinl Ratzinger,perciò spesso mi sono trovato a dialogare con lui proprio di questo,più che un ritrovo di spiritualità , un covo spesso pieno di vita terrena,con tutti i difetti e i pochi preggi , che mi aspetterei di trovare in luogo dova la SACRALITA' la deve fare da padrona!!?? Io sento in me la fede necessaria per credere, ma allo stesso tempo trovo faticoso per la mia anima credere in un istituzione sempre più lontana dalla metafisica religiosa!!!! Grazie ciao Titano

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Elias
Inviato: 10/5/2005 10:59  Aggiornato: 10/5/2005 10:59
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
se la gente ascoltasse pareri differenti, di medici cristiani e laici, potrebbe farsi un'idea propria,
E' proprio questo il nocciolo, ...la gente ben difficilmente riesce ad ascoltare pareri differenti (come fai te ) ...l'informazione è drogata, e la stragrande maggioranza dei media è allineata su posizioni pro-morte, ...contro la famiglia, contro la morale naturale ...per la serie: l'imbestialimento è in corso d'opera (come in Spagna)! Citazione:
ad ognuno la sua scelta, il no o il si
Le scelte legittime sono tre: sì, no o astensione ...prevista dal nostro ordinamento! Citazione:
quando udiro un medico LAICO dire che la ricerca sulle staminali embrionali non da risultati allora potrò dire che era tutta una bufala, ma fino ad allora.....
Mi sa che non hai letto i documenti in questo link laico, qui trovi ciò che cerchi: http://www.comitatoscienzaevita.it/documenti.php Dopo potrai dire che era tutta una bufala!

Santaruina
Inviato: 10/5/2005 11:20  Aggiornato: 10/5/2005 11:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Così di volta in volta il global warming lo provocano le cucine dei cinesi e degli indiani o i barbecue degli yankees, poi sarà la tua auto non catalizzata mentre se per risparmiare vai a piedi sicuramente letali sono le tue vecchie Superga (dai che l'avevi sempre sospettato...). Alla fine ti convinci che sei stato tu, tu stesso e gli altri miliardi di zozzoni come te, e non cose misteriose come il plutonium o l'uranium - che oltretutto è sempre depleted - a far saltare l'ecosistema e a non essere più sostenibile. Guarderai allora con occhi nuovi alle strisce che si allargano nel cielo, con nuova gratitudine penserai al potere che, nonostante i tuoi molti difetti, fa di tutto per salvarti la vita. Non potrai volergliene se non ci dovesse riuscire. Come non essere d’accordo… Uno dei grandi problemi attuali è che non esiste una “scienza” indipendente che possa studiare in maniera obbiettiva i fenomeni “globali”. Siamo sommersi da centinaia di studi che traggono conclusioni diverse a seconda da chi sono sovvenzionati; così un giorno si scopre che l’effetto serra in realtà non esiste, il giorno seguente uno studio “segreto”commissionato dal Pentagono ci informa che entro dieci anni le maggiori città costiere saranno sommerse dalle acque e il giorno dopo invece su Discovery Channel osserviamo fiduciosi i progressi delle fonti alternative che ci doneranno un futuro limpido. Per quel che mi riguarda mi limito a guardare il cielo e ad ascoltare la terra, e non sono buone notizie. Per quanto abbiamo tentato di trasformarci in esseri razionali siamo ancora in contatto con il mondo che ci circonda, e questa diffusa “malattia” del nostro pianeta è un po’ anche nostra. La via del “progresso” che l’occidente ha scelto conduce irrimediabilmente all’annientamento del pianeta, e nel “progresso” stesso non si trovano gli strumenti per correggere questa rotta. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Elias
Inviato: 10/5/2005 11:29  Aggiornato: 10/5/2005 11:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Ciao Titano. La Chiesa pellegrina sulla terra è santa nella sua parte divina, costituita dal suo Capo invisibile Gesù, dai mezzi di salvezza: S. Messa, Sacramenti, Parola di Dio, Verità eterne. La Chiesa è peccatrice nella sua parte umana, costituita da laici e da Sacerdoti (Preti, Vescovi, Papa) e spesso ne fa di cotte e di crude . Le persone intelligenti e non faziose non se ne meravigliano e continuano a frequentare la S.Messa, ...sacramenti e sermoni, convinte che, mediante i Sacerdoti, anche i più indegni, ...è Gesù che celebra e perdona . Le persone sagge sanno che tante accuse sono false e altre sono molto ingrandite. Porto qualche esempio. E' falso che il Vaticano disponga di tanto denaro: negli ultimi 22 anni, il suo bilancio annuale, reso pubblico, è in passivo di molti miliardi (forse hanno già sperperato e son sazi, chissà ) . Le accuse sull'Inquisizione sono ingigantite all'inverosimile, ...il prof. universitario Luigi Firpo, celebre giornalista, storico molto stimato, assiduo e appassionato frequentatore dell'Archivio dell'ex S. Ufficio e degli altri archivi ecclesiastici, il quale è ateo e laicista, ma onesto, afferma che quanto si dice sull'Inquisizione è una "leggenda nera": i pochi condannati in massima parte lo furono per delitti comuni e nelle prigioni furono trattati bene (Le documentazioni nel libro "Inchiesta sul cristianesimo" di Vittorio Messori, ediz. S.E.1. 1987, pag. 25) (...e non cito siti in tema ). La Chiesa, santa e peccatrice, rimane l'Arca della salvezza! Sono commoventi le parole con le quali il convertito A. Lunn chiude il suo libro "Ora ci vedo": "Colui che per primo indirizzò i miei passi verso Roma, scrisse: C'è una città piena di zoppi, di storpi, di ciechi, di cattivi, ecc; ma è la città di Dio...violentissimamente amata o odiata. Questa è la Chiesa cattolica. In questa abitazione, lo spirito umano ha tetto e focolare. Fuori c'è la notte. In questa città c'è luce radiosa, continua primavera, pace perenne e gioia eterna". Ripeto le parole di Ampère a suo figlio: "Scrivi con la tua mano destra, ma con l'altra mano tieniti aggrappato alle vesti della tua buona madre, la Chiesa cattolica!" Credi pure senza la Chiesa, ma chi alimenterà il tuo Spirito assetato se non i sacramenti che donano la grazia santificante? Come credere in Gesù, senza cibarsi del suo Corpo affinché doni vita e grazia in abbondanza? Come lavare i peccati e le colpe, senza il sacramento della confessione che ti libera e purifica? Gli effetti sacramentali son tangibili per il credente, in tanti ottengono guarigioni inspiegabili (ne conosco tanti), ...Gesù nell'Ostia è presente Vivo e Vero (e non segnalo, anche se sono tanti, alcun sito sui miracoli eucaristici passati e futuri! ). Impegnati, se vuoi, ...a rendere la Chiesa meno peccatrice e più Santa! Saluti [ Modificato da Elias Attivo 10/5/2005 10:30 ]

fiammifero
Inviato: 10/5/2005 11:31  Aggiornato: 10/5/2005 11:31
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
CITAZIONE:Senza tali anime ..."parafulmini", che certamente non vedi in tv e nemmeno sui gossip, ...il mondo d'oggi sarebbe più o meno un cumulo di macerie! C'è qualcuno che prega anche per te a questo mondo, e te nemmeno te ne accorgi, pensando ad altro. Evidentemente mi ero distratta e non avevo visto che le inondazioni,i terremoti,le carestie,le guerre si riferivano al 2000 a.c.! Se invece si riferiscono nel periodo d.c,gradirei che pregassero di meno

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Gargoyle
Inviato: 10/5/2005 11:35  Aggiornato: 10/5/2005 11:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Mi sa che non hai letto i documenti in questo link laico, qui trovi ciò che cerchi: http://www.comitatoscienzaevita.it/documenti.php Dopo potrai dire che era tutta una bufala!
Ho letto caro Elias ed infatti ho detto: "quando un medico laico....." non sito laico infatti: prof. Roberto Colombo(relatore dei primi due articoli del tuo link) lavora come ricercatore confermato presso l'università cattolica del sacro cuore( forse non proprio laico ) prof. Vescovi Angelo, si dichiara medico agnostico,quindi laico, nonostante sia impiegato al San Raffaele di milano che ha strettissimi contatti con la cattolica di roma..... forse non proprio super partis, ma già ascoltabile...... quando sentirò Antinori dire che è tutta una menzogna allora.......(scherzo Antinori non piace neanche a me ) Te l'ho detto resta questione di coscienza poi al referendum(che secondo me non arriverà mai al quorum ) l'ardua sentenza.... saluti

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
titano75
Inviato: 10/5/2005 11:39  Aggiornato: 10/5/2005 11:39
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Grazie della risposta,sicuramente la prima cosa che farò cercherò di saperne di più su tutto ciò di cui sopra......e se sarò così fortunato nella mia ricerca , magari " CI VEDRO' MEGLIO ANCHE IO "......... Ciao Titano....

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Santaruina
Inviato: 10/5/2005 11:54  Aggiornato: 10/5/2005 11:54
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Siempre Salud y Liberdad, Shevek. Per ciò che concerne le "conoscenze di ordine superiore" che avrebbe divulgato Platone, ti chiederei: quali? Non credo che l'orfismo, il cristianesimo, il "sapere arcaico" dell'India e via enumerando le DECINE DI MIGLIAIA di fedi di vario genere passate e presenti siano proprio la stessa cosa... Una sarà vera e le altre no, giusto? (A dir la verità, io credo che siano false tutte, comunque...) Qual'è allora la vera fede e, di conseguenza, l'autentica società tradizonale? In effetti Shevek le tue perplessità sono giustificate, portare avanti un discorso sulle società tradizionali può essere fuorviante se prima non si definisce cosa una società tradizionale effettivamente sia. A questo punto è quindi necessario spiegare cosa si intende per Tradizione, e di conseguenza in cosa consisterebbe il “sapere arcaico” o le “conoscenze di ordine superiore”. Il discorso è complicato perché questi argomenti necessiterebbero di un altro livello di linguaggio che ovviamente non si può usare nel XXI secolo, ed in secondo luogo le autentiche società tradizionali si sono sviluppate in un periodo in cui la storiografia per come la conosciamo noi non esisteva, erano animate da uno spirito che a noi è estraneo e gli unici strumenti che abbiamo per ”ricostruirne” le vicissitudini è lo studio del mito, che era il modo in cui queste società raccontavano e si tramandavano il loro mondo. Cercare “prove” inconfutabili che ci raccontino le società tradizionali sarà un’operazione complicata, poiché questo genere di prove sono caratteristiche del periodo propriamente detto “storico”. Ma se non ci sono “prove” gli indizi che ci parlano delle società tradizionali sono innumerevoli, e vanno individuati in particolar modo nello studio comparato delle mitologie e dei simboli sacri che mostrano strabilianti analogie in popoli che hanno abitato in parti distanti del globo e anche in periodi storici diversi. Si scopre così che il Sapere Arcaico è comune a tutte le società tradizionali, così come è comune il credo più interno di ogni religione che dalla Tradizione deriva. Scavando e togliendo il superfluo tutte le società tradizionali si fondano sullo stesso credo: vi è un Essere Superiore di cui tutto il creato , uomini compresi, è parte, e questo Essere “plasma” il mondo per mezzo di successive “emanazioni” di sé stesso. Le divinità varie sono i nomi che nelle diverse parti del mondo gli uomini danno alle “qualità” dell’Essere Supremo, nomi diversi che descrivono un unico sapere, quella “conoscenza superiore” che per ultimo Platone tramandò in Grecia. Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
fiammifero
Inviato: 10/5/2005 12:00  Aggiornato: 10/5/2005 12:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Gargoyle le tue paure sul raggiungimento del quorum sono anche le mie. Fra l'ostruzionismo dei media ,della chiesa ci si è messo di mezzo anche: REFERENDUM/ PISANU: IN CALCOLO QUORUM ANCHE ITALIANI ALL'ESTERO 04/05/2005 - 16:58 "Quasi terminato elenco aventi diritto al voto" Roma, 4 mag. (Apcom) - Nel calcolo del quorum per il referendum abrogativo di alcuni punti della legge sulla procreazione assistita, si terrà conto anche degli italiani all'estero aventi diritto al voto. Lo fa sapere il ministro per l'Interno Beppe Pisanu a margine di un'audizione a Montecitorio. Tra l'altro i sondaggi dicono che l'elettorato chiamato ad esprimersi non è informato sui questiti del referendum e non conosce le tematiche ! Oltre tutto credo che si voglia,ma lo penso solo io,delegittimare lo strumento del Referendum per poi passare alla riforma della costituzione

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Gargoyle
Inviato: 10/5/2005 12:16  Aggiornato: 10/5/2005 12:16
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Cara mia mi sa che ce lo prendiamo in quel posto ! Citazione:
Roma, 4 mag. (Apcom) - Nel calcolo del quorum per il referendum abrogativo di alcuni punti della legge sulla procreazione assistita, si terrà conto anche degli italiani all'estero aventi diritto al voto. Lo fa sapere il ministro per l'Interno Beppe Pisanu a margine di un'audizione a Montecitorio.
Questa notizia non fa altro che aumentare i miei dubbi sulla spesa da dover sostenere per fare questo referendum!! non ha senso spendere una barca di soldi se poi non si avvisano i votanti ne quando si vota ne per cosa si vota.....oltretutto conteggiando anche i nostri connazionali all'estero si vuole bocciare questo referendum sul nascere; perchè questo ostruzionismo La materia è assai delicata, l'ignoranza sull'argomento fa spavento e, spero mai, la gente si accorgerà di quanto sia grande l'errore di non visionare neppure il contenuto della legge 40 del 2004..... ahi noi, poi diranno" ce lo hanno detto tardi......non lo sapevamo...." se la gente guardasse solo un po' più in la del proprio naso......

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
titano75
Inviato: 10/5/2005 12:25  Aggiornato: 10/5/2005 12:25
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
ma che je frega alla gente di leggi......la legge 40 del 2004.........basta che in televisione hanno Costantino,Il grande Fratello,e qualche cazzata del genere,il locale il sabato sera,.....e il gioco è fatto.......... La vita perfetta del perfetto superficiale..........ai noi, penso che tutti i nostri bei discorsi di ecologia,staminali,................ oggi stavo facendo colazione qui a lavoro,e mentre aspettavo il caffè,i dialoghi tra le persone erano i seguenti, " ma hai visto quello alla fattoria....." mi fanno a me....." hi hi hi ...... ma che cazzo è la fattoria???" oppure " quella maglietta da Pinko veniva 300 euro e......" tutte le mattine così......prototipi di .............NULLA,altro che referendum!!!!

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Gargoyle
Inviato: 10/5/2005 12:41  Aggiornato: 10/5/2005 12:41
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
non per nulla gramsci affermava quanto sotto, ma che tristezza........

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
fiammifero
Inviato: 10/5/2005 12:44  Aggiornato: 10/5/2005 12:44
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Titano nulla capita per caso! Chissà come mai nella scuola si adottano censure sui libri,si propongono programmi insulsi,la formazione è solo nozionistica,la Rai è lottizzata,i giornalisti addomesticati,ed i programmi di basso profilo? Un popolo pensante è pericoloso,figuriamoci i cervelli con elasticità mentale! Tutto a senso unico

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
titano75
Inviato: 10/5/2005 14:14  Aggiornato: 10/5/2005 14:14
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
I sensi unici sono comodi solo per il traffico...lasciamo perdere!!!!!! Comunque dentro di me pervade un senso di ........insomma rosico......non è possibile buttare via il tempo in questa maniera e vivere felici e contenti senza sapere che la terra è rotonda........I libri a scuola sono censurati?????i programmi della rai sono dozzinali???? rivoluzione!!!!!

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
shevek
Inviato: 10/5/2005 14:21  Aggiornato: 10/5/2005 14:21
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Salut y Libertad, Santaruina. Affermi che "Si scopre così che il Sapere Arcaico è comune a tutte le società tradizionali, così come è comune il credo più interno di ogni religione che dalla Tradizione deriva. Scavando e togliendo il superfluo tutte le società tradizionali si fondano sullo stesso credo: vi è un Essere Superiore di cui tutto il creato , uomini compresi, è parte, e questo Essere “plasma” il mondo per mezzo di successive “emanazioni” di sé stesso. Le divinità varie sono i nomi che nelle diverse parti del mondo gli uomini danno alle “qualità” dell’Essere Supremo, nomi diversi che descrivono un unico sapere, quella “conoscenza superiore” che per ultimo Platone tramandò in Grecia." Ok. Il problema è: questa credenza è vera? E, in subordine, crea una società migliore dell'attuale? Alla seconda domanda ho portato numerosi dati in merito - ma in merito si sono scritte milioni di pagine - che la smentiscono. Per ciò che concerne la prima, mi sembra ben più "superiore" la conoscenza dell'antica "religione" (ammesso si possa definire così, io ne dubito) della Dea Madre Natura, ripresa concettualmente dai filosofi maledetti da Platone (non a caso): il tardo pitagorismo di Filolao ed Archita, l'eletismo/atomismo, e, dopo di essi, da Spinoza e dalla componente razionalistica della modernità. Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
Gargoyle
Inviato: 10/5/2005 14:42  Aggiornato: 10/5/2005 14:42
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Si spacchiamo tutto, prendiamo a calci in cu*o tutti i dirigenti rai,appicchiamo il fuoco dove lavora la flippi e quer ciccione de costanzo, impaliamo Costantino aaaaaaarrrgggghhhhh poi mi fermo mi guardo in torno e mi dico:"......come vorrei che tutti ragionassero con le loro teste, pensassero un po' più al vivere reale piuttosto che al vivere in una realtà posticcia......"

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
Santaruina
Inviato: 10/5/2005 16:26  Aggiornato: 10/5/2005 16:26
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Melancholia
Il problema è: questa credenza è vera? E, in subordine, crea una società migliore dell'attuale? … mi sembra ben più "superiore" la conoscenza dell'antica "religione" (ammesso si possa definire così, io ne dubito) della Dea Madre Natura…. Ancora una volta Shevek poni delle questioni interessanti. Innanzitutto dici che a tuo parere il culto della Dea Madre appare superiore a quel tipo di religiosità che io ho descritto parlando della Tradizione. In realtà il culto della Dea Madre si inserisce totalmente all’interno del sapere tradizionale, ma di esso ne rappresenta solo una parte. Infatti, sempre secondo questo “Sapere”, nel processo di “emanazione” da se stesso l’Essere Supremo inizialmente si “scinde” in due, e successivamente da questa sua nuova e contemporaneamente eterna “ qualità” sorgeranno due “principi”, dai quali avrà inizio la creazione. Uno di questi due principi è maschile e l’altro è femminile, e insieme all’Essere Supremo si ha così la ben nota “Trinità”, riconosciuta da ogni forma di sapere tradizionale e presente sotto diverse spoglie in tutte le religioni tradizionali. La Dea Madre simboleggia il principio femminile, e pur essendo un culto del tutto appartenente alla Tradizione diviene non-tradizionale nel momento in cui la venerazione si ferma ad Essa, che assume impropriamente l’epiteto di “Creatrice”, dimenticando la sua origine dall’essere supremo. La devozione alla Dea Madre implica anche una società Matriarcale, come era la Grecia pre – classica e la civiltà Minoica. Queste società sono solitamente pacifiche ed egualitarie, ma possono anche degenerare in una venerazione ossessiva di tutto ciò che è “terreno” e “materiale”, trascurando l’elevazione spirituale, il che per la dottrina tradizionale è un errore. Per quanto riguarda la tua prima domanda, ovvero se queste credenze sono vere, io ti posso solo dire che “per me” lo sono, ma capisci bene che è una convinzione indimostrabile. Quello che invece mi sentirei di affermare con più certezza, è che le società tradizionali vivevano in un clima di fede elevata, e consideravano Sacro tutto il creato; in poche parole, che tutto ciò fosse vero o no, loro ci credevano e si comportavano di conseguenza. Rimane la tua domanda principale: che tutto questo sia vero o meno, tali credenze creano una società migliore dell’attuale? Ancora una volta, dobbiamo basarci su indizi. Sappiamo ad esempio che la civiltà Minoica prima del disastro era una società pacifica e fiorente, in cui il sapere tradizionale trovava forma nel culto della Madre non ancora degenerato in un culto prettamente materialistico, ctonio. In Europa è il caso di società tradizionale più vicina a noi, ed è già un buon indizio. A mio parere anche il sistema Medievale Cristiano è arrivato molto vicino al punto di creare una società “ordinata”, una società sicuramente gerarchica ma dove ognuno aveva il suo preciso compito, un mondo alla cui costruzione tutti erano chiamati ed un mondo in cui il contadino era ascoltato dal Signore e trascorreva al suo fianco le giornate di festa. Non è un mondo mitizzato, questo accadde realmente in Europa seppur per brevi periodi, per poi lasciare spazio alla degenerazione che tutti conosciamo. Ma comunque la si veda, quello che a mio parere è essenziale, è che quei mondi avevano un senso, senso che noi abbiamo smarrito è che è la fonte della profonda Melancholia che attraversa il nostro tempo e di cui tutti, in diversa misura, sentiamo la sottile oppressione. Il mondo che ci siamo costruiti un senso non ce l’ha, corre ad occhi chiusi verso un futuro ignoto e l’unica soluzione che ci concede è evitare di pensare all’assurdità che ci circonda per mezzo di mille distrazioni. La modernità ha ucciso Dio ma non ha saputo come e con “cosa” sostituirlo, finche una miriade di demoni saliti dagli Inferi non ne hanno preso il posto. Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
titano75
Inviato: 10/5/2005 17:00  Aggiornato: 10/5/2005 17:00
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/4/2005
Da: Roma
Inviati: 704
 Re: Melancholia
Ciao Santaruina,ho letto fino ad ora tutto quello che avete scritto Tu e Shevek,trovando l'argomento veramente molto interessante e soprattutto con molti risvolti storico-sociali....... non nè sapevo molto sulla Dea Madre e sulla Tradizione........vi ringrazio di avermi in un certo qual senso aperto gl'occhi!!!! La modernità ha ucciso Dio.........e insieme con lui la nostra parte più Metafisica....siamo un concentrato di Materialità e Idolatria ...... Il mondo per la maggior parte è fatto di Soldi,Tette ,Culi,e..........è incredibilie..BASTA COSI'!!!!! Titano.

a faccià in giù su di uno specchio d'acqua....
ascolto il mondo e vedo il fondo...
Santaruina
Inviato: 10/5/2005 18:28  Aggiornato: 10/5/2005 18:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Melancholia
Sai Titano, io questo vuoto di senso lo sento ovunque qua intorno, e per quello ho visto sinora la modernità e il “progresso” non sono stati in grado di trovare quel “qualcosa” di cui si sente la mancanza. La soluzione che la modernità ci offre è un semplice palliativo riempitempo, una serie di distrazioni create ad arte per evitare che si possa riflettere a lungo su questa assurdità. E’ una sensazione, ma tutto questo alla lunga porta alla desolazione, penso. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Elias
Inviato: 10/5/2005 18:35  Aggiornato: 10/5/2005 18:35
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Te l'ho detto resta questione di coscienza poi al referendum(che secondo me non arriverà mai al quorum) l'ardua sentenza....
Speriamo che la tua "profezia" sia giusta, ...non temere, ...io ce la metterò tutta affinché si avveri ! Citazione:
lavora come ricercatore confermato presso l'università cattolica
Lavorare in strutture cattoliche non significa essere "chierichetti" , ...nelle scuole cattoliche può benissimo capitare di avere come insegnante ...qualcuna che di notte si diletta ad esercitare il "millenario lavoro di prostituta" .

Elias
Inviato: 10/5/2005 18:37  Aggiornato: 10/5/2005 18:37
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Titano.... Se serve una mano, sono a tua completa disposizione, ...anche in privato se vuoi . Pace e gioia

Elias
Inviato: 10/5/2005 18:49  Aggiornato: 10/5/2005 18:49
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: Melancholia
Citazione:
La soluzione che la modernità ci offre è un semplice palliativo riempitempo, una serie di distrazioni create ad arte per evitare che si possa riflettere a lungo su questa assurdità. E’ una sensazione, ma tutto questo alla lunga porta alla desolazione, penso.
Concordo ...intorno a noi trionfa il nulla più assoluto, ...è più di una sensazione, ...è qualcosa che quasi si materializza davanti ai nostri occhi! Tutto un correre tra vuote demenzialità, ...non c'è tempo per niente, ...tutto un "orgasmo di fo*tute stravaganze", pance da riempire e stomachevoli ammiccamenti spudorati, ....questo è il tempo presente .

shevek
Inviato: 11/5/2005 1:52  Aggiornato: 11/5/2005 1:52
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Melancholia
Ciao di nuovo, Santauina... Non credo che la "religione" della Dea Madre Natura faccia parte, nemmeno parzialmente, del sapere tradizionale, esattamente per le ragioni che enunci tu: era assolutamente immanente, terrena, materiale, per niente spirituale. Per di più - qui non sono d'accordo con te - non concepiva il concetto di "creazione". Come è evidente nelle correnti filosofiche eleatico/atomistiche che di esse sono eredi dirette, e che per questo sono aborrite dal tradizionalista Platone, la Natura è eterna e noi, come tutto, ne siamo parte integrante. Non siamo stati creati da lei: siamo lei. Questo è ciò che me la rende simpatica, e mi rendo conto che per te è l'esatto contrario, ma va bene così: un ateo non ha problemi di conversione, gli basta che non venga imposta a nessuno qualsivoglia credenza. Qualche altro punto di dissenso: 1. Ti rinnovo l'idea che la "venerazione" della natura da parte delle società tradizionali è un mito largamente smentito dai dati di fatto storici (te ne ho citato qualcuno nei miei post precedenti, ma potrei riempire l'ntero LC, per cui desisto prima che la redazione scenda dalle mie parti brandendo l'accetta); 2. la storia dell'arte della civiltà cretese prima delle invasioni post-tsunami mostra proprio "un culto prettamente materialistico, ctonio" che, guarda caso, era collegato ad "una società pacifica e fiorente"... Mi sai tu, invece, citare il caso di una società tradizionale durata 1500 anni senza l'ombra di una guerra? 3. Non sono d'accordo poi con l'idea che "La devozione alla Dea Madre implica anche una società Matriarcale": il matriarcato non è mai esistito, è stato un invenzione dei primi studiosi che, di fronte all'assenza del patriarcato, hanno pensato ad una banale inversione dei ruoli gerarchici uomo-donna. Oggi, infatti, si parla di "matrilinearietà" o, addirittura, si inventano neologismi quali "gilania" per indicare la perfetta eguaglianza dei sessi nelle società della Dea Madre. 4. Sull'"ordine" che regnava nel Medioevo, beh, mi sa tanto della storia del deserto chiamato pace. Quale sarebbe stata la fine di un contadino che, dopo aver contribuito col suo preciso compito alla costruzione del mondo cristiano medievale (leggi: dopo aver lavorato come una bestia per farsi togliere quasi tutto il frutto delle sue fatiche a favore di prete e feudatario), trascorrendo il dì di festa insieme col prete e col signore, ascoltato da questi, avesse chiesto loro un minimo miglioramento della sua condizione in quel loro mondo comune? Non so tu, ma io un'idea ce l'avrei... 5. Ti potrà sembrare strano, ma il sentirsi parte integrante, alla pari di ogni altro ente, di questo incredibile e tupendo universo, mi pare un notevole senso della vita... 6. "La modernità ha ucciso Dio"? Magari... Non te la prendere, ma noi atei/materialisti/razionalisti siamo pochini sulla faccia di questa terra, per cui non capisco, specie in questi tempi (hai presente le recenti dirette continue a reti genuflessamente unificate?), come ci si possa dimenticare che masse e potenti della terra sono profondamente religiose. A meno che per morte di Dio tu intenda il fatto che i suoi pretesi rappresentanti in terra non riescano più a torturarci e uccidere così facilmente come un tempo... In ogni caso, grazie per l'attenzione che mostri al dialogo con le mie idee. Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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fiammifero
Inviato: 11/5/2005 10:02  Aggiornato: 11/5/2005 10:02
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Essendo molto diretta,senza scomodare filosofi o panegirici,vorrei dire che la Tradizione non è altro che la trasmissione di generazione in generazione di qualsiasi elemento della cultura di un popolo,per lo più attraverso racconti,leggende,memorie ed usanze.Quindi la società "tradizionale" si rifà ai primi raggruppamenti umani del neolitico,quando l'uomo divenne sedentario scoprendo l'agricoltura e l'allevamento (prima erano piccoli gruppi che migravano in cerca di sostentamento).Da lì sorge l'esigenza di una organizzazione e distribuzione del lavoro ,di gerarchie e guarda caso il capo era sempre il più forte ed astuto. La religione non era altro che l'adorazione di tutti quei fenomeni naturali a cui non si sapeva dare una risposta.(non a caso le sepolture erano un ritorno alla terra).Con l'evolversi,crebbe il sapere nato dall'osservazione e dall'esperienza,e nacquero i primi sciamani,stregoni etc. (guarda caso il sapere si trasmetteva in linea diretta-gerarchica)sfruttando le debolezze e le credulità dei sottoposti. Poi c'è stato il grande salto con la scoperta della scrittura e da lì sono nate gioie e dolori (testi sacri,guerre etc.) Cosa è cambiato da allora della stuttura originaria di società? Siamo solo aumentati di numero e con sviluppi diversi,ma i furbi,i prepotenti,hanno sempre i loro ruoli,le loro strategie per il potere. E' cambiata solo la scala di riferimento,prima si guardava in piccolo. La religione? ha subito la stessa evoluzione,promesse ma di fatto nasciamo per morire il resto sono sogni da svegli. Credo di aver sintetizzato al massimo ma chi conosce la Storia,vede che ci sono sempre corsi e ricorsi.

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Elias
Inviato: 11/5/2005 11:20  Aggiornato: 11/5/2005 11:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
il contenuto della legge 40 del 2004
Intenti referendari Ecco una breve "delazione democratica" nei confronti dei sedicenti cattolici che di volta in volta annunceranno la loro partecipazione al voto referendario, rendendo così possibile la vittoria dei sì. Cominciamo con Gianfranco Fini, ...che annuncia i suoi "Sì"! Davvero strano, l'incoerente Fini, prima della stesura della legge 40 in varie interviste sembrava quasi un chierichetto, un combattivo paladino in difesa della vita. La posizione di AN sembra risentire della sua nuova anima liberista (del resto il partito doveva in qualche modo caratterizzarsi una volta messo in soffitta il sociale). Il bello è che gli ex missini non hanno mai rinnegato apertamente il loro ruolo di defensores fidei (dio-patria-famiglia). Probabilmente AN confida nell’equivoco, sperando così di raccogliere consensi a destra e a manca. La verità è che laicismo e progressismo aleggiano ormai in tutto il centrodestra. La ragione? ...dovendo essere il centrodestra intercambiabile con il centrosinistra secondo la logica anglosassone del bipolarismo, è logico che i caratteri dei due blocchi diventino sempre più simili (e naturalmente graditi ai grandi manovratori esterni della politica italiana ed europea). Il risultato? Un’europa sempre più laica e progressista. Cioè priva di radici, identità e peso politico. Centrodestra (che per il momento salva ancora la faccia!) e centrosinistra (..."suino", ...dove ragionano già coi genitali!): due facce della stessa lurida medaglia laicista, progressista, contro la famiglia e ...contro Dio!

Gargoyle
Inviato: 11/5/2005 12:50  Aggiornato: 11/5/2005 12:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Elias la tua affermazione rischia di vanificare la tua tolleranza cattolico/cristiana Citazione:
Centrodestra (che per il momento salva ancora la faccia!) e centrosinistra (..."suino", ...dove ragionano già coi genitali!): due facce della stessa lurida medaglia laicista, progressista, contro la famiglia e ...contro Dio!
Chi non crede non va' contro Dio,perchè non ci crede, e non vedo perchè sia da considerarsi "lurido" chi non crede...... nessuno giudica la tua idea in merito al referendum nessuno a detto ".....arcaico cristiano privo di qualsiasi idea di sviluppo....." non sò, ogni tanto mi sento additato(essendo comunque laico) come bestia priva di intelletto...... eppure spesso sei aperto a discutere una cosa senza giudicare......e adesso???

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
mc
Inviato: 11/5/2005 14:14  Aggiornato: 11/5/2005 14:14
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Vorrei provare ad antrare trasversalmente nel discorso Tradizione. In un contesto storico che vede spesso ripetersi, in maniera relativa, gli eventi, sembra quasi che la Tradizione mantenga, o sembra aspirare a cio', un "freno evolutivo" del quale sarebbe, senza dubbio, l'ora di sbarazzarsi. Cercare una soluzione STATICA ad un universo talmente DINAMICO in ogni campo, e' la soluzione a cui puntano i detentori del potere per mantenerselo. La Tradizione (ma soprattutto chi la usa come "grimaldello sociale") scandisce il tempo, ne determina le "regole" e alterna Alti e bassi, con la tranquillita' di chi sa che sono fasi periodiche che si ripetono in maniera regolare nel tempo. Piccole variazioni sul tema, il Progresso!!!, ne determinano lo pseudo-innovamento, ma continuando ad "orbitare" attorno al "sole del tradizionalismo", i risultati, soprattuto per chi la subisce la tradizione, non cambiano. Forzando, il ragionamento vedo la Tradizione in contrapposizione alla Liberta' (quella vera, NON quella di cui godono gli iraqueni... noti importatori volontari di Tradizione altrui...). Piuttosto che la Tradizione si dovrebbe coltivare la conoscenza... Invece di imparare a seguire la tradizione, conoscerla e capirla, e quindi cambiarla sarebbe senza nessun dubbio (da parte mia) meglio... ... e... ma la Tradizione per definizione e praticamente intoccabile. Ed e' proprio questo il vero motivo per cui esiste. ... p.s.: elias, il tuo monomaniacalismo e' piu' inutile che irritante. E visto che e' molto irritante, questo tuo parlare di fantasiose pratiche millenarie, piu' simili ai meno "nobilizzati" gesti scaramantici del volgo, pensa un po' quanto e' irrilevante nel discorso che si cercava di instaurare...! ... E poi cosa succede... i sondaggi danno i SI in testa e cosi' ti stai dando da fare a fare propaganda ...? Almeno usa i topic dedicati. ... mc [ Modificato da mc Attivo 11/5/2005 13:20 ]

Santaruina
Inviato: 11/5/2005 14:16  Aggiornato: 11/5/2005 14:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Melancholia
Ola Shevek, quanta carne sul fuoco… Non credo che la "religione" della Dea Madre Natura faccia parte, nemmeno parzialmente, del sapere tradizionale… Per quanto riguarda il culto della Dea Madre credo che occorra analizzarlo nella sua interezza.; esteriormente può apparire una manifestazione immanente e terrena, come giustamente affermi, e se effettivamente a questo si limita non è un culto tradizionale. Ma se l’adorazione della Dea è inserita nel contesto più ampio della Tradizione oltre all’aspetto superficiale ve ne è uno “interno” che eleva il culto stesso. Conoscerai sicuramente i Misteri Eleusini, che si dividevano in Piccoli e Grandi; i Grandi Misteri trovano giustificazione solamente in un contesto Tradizionale, e ciò dimostra che anche il culto della Dea in una società matriarcale può andare oltre le sue mere manifestazioni superficiali. …la "venerazione" della natura da parte delle società tradizionali è un mito largamente smentito dai dati di fatto storici… Ci sono dei periodi dell’anno in cui i pellerossa camminano a piedi scalzi per non provocare dolore alla Madre Terra che riposa, i Celti prima e dopo aver abbattuto degli alberi che servivano per costruire le proprie case recitavano preghiere di ringraziamento e di scuse nei confronti della natura. La natura era sacra, era simbolo. Non ci possono essere “prove storiche” di tutto questo, visto che si parla principalmente di società che completarono il loro ciclo in periodi lontani nel tempo , in periodi pre-storici. I casi a cui tu ti riferisci non riguardano società tradizionali per come le intendo io. Se mai vorrai avvicinarti all’argomento “religiosità “ dal punto di vista “tradizionale” ti consiglierei di approfondire i testi di Mircea Eliade, il più grande studioso delle religioni del XX secolo. E’ un altro punto di vista, non è detto che sia quello “vero”, solo un punto di vista “diverso”. … Mi sai tu, invece, citare il caso di una società tradizionale durata 1500 anni senza l'ombra di una guerra? Vediamo un po’… Atlantide? oppure… gli Iperborei? Scherzi a parte nel periodo propriamente storico tali società non hanno più prosperato, ma a questo punto dovrei tirare in ballo l’Età del ferro e il Kali Yuga , roba poco “scientifica”… meglio evitare… … il matriarcato non è mai esistito, è stato un invenzione dei primi studiosi che.. Saprai che sul Matriarcato ci sono due correnti di pensiero. Dopo il monumentale studio di Bachofen sembrava che fosse dimostrata la sua esistenza, e per un certo periodo venne accolta anche in campo accademico, finché arrivò il contrordine e il Matriarcato ritorno nel campo del Mito. Attualmente ci sono molti studiosi che si dichiarano convinti della sua esistenza, principalmente indagatori delle antiche mitologie (Marija Gimbutas, il genetista Sermonti, Giorgio Colli, Giorgio Galli ecc,ecc.), ma le scuole rimangono divise. A mio parere un culto della Dea Madre è già di per sé un ottimo indizio per affermare l’esistenza del matriarcato, ma questa e una mia idea. Piuttosto, una curiosità, qualche tempo fa mi ero imbattuto casualmente in un documentario che parlava di una regione sperduta della Cina. Parlava di una comunità composta da una decina di villaggi che aveva vissuto isolata per secoli. Ebbene, in questa società isolata non esisteva il matrimonio, le ragazze avevano tanti fidanzati che facevano loro visita direttamente nelle loro case, e poi toglievano il disturbo. Capo della famiglia era la donna più anziana, e quando una ragazza rimaneva in cinta teneva il figlio e lo cresceva “in famiglia”, senza l’apporto del padre, che il più delle volte rimaneva ignoto visto i molteplici partner della ragazza e che non aveva nessun diritto sul figlio. Nella casa la figura “paterna” era rappresentata dai fratelli della ragazza, fratelli che vivevano tutta la vita sotto la protezione della madre e non formavano mai una loro famiglia, si limitavano a fare svariate “visite” alle giovani degli altri villaggi (non male direi). E’ un tipico caso di società matriarcale, esattamente come la descrisse Bachofen, sopravvissuta fino a noi grazie all’isolamento geografico in cui si è sviluppata. Sull'"ordine" che regnava nel Medioevo, beh, mi sa tanto della storia del deserto chiamato pace… Sul Medioevo ci torneremo, è il mio argomento preferito… Hai inoltre posto ancora due questioni, di cui questa …per cui non capisco, specie in questi tempi […] come ci si possa dimenticare che masse e potenti della terra sono profondamente religiose… particolarmente interessante. A presto, è un piacere scambiare opinioni con te, anche se abbiamo una visione diversa del mondo che ci circonda. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Santaruina
Inviato: 11/5/2005 15:00  Aggiornato: 11/5/2005 15:00
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: Melancholia
La religione non era altro che l'adorazione di tutti quei fenomeni naturali a cui non si sapeva dare una risposta Fiammifero, solo una precisazione. La religione degli antichi non era un “adorare i fenomeni naturali a cui non si sapeva dare una risposta”. Tutto era simbolo e tutto era sacro, nei fenomeni naturali gli antichi leggevano le allegorie del mondo superiore. Tempo fa avevo riportato un brano del tanto citato Mircea Eliade, che mi sembra faccia chiarezza su questo punto: “Un oggetto sacro , quali che siano la sua forma e la sua sostanza, è sacro perché rivela la realtà ultima, o perché vi partecipa. Quindi anche la Luna non fu mai adorata per se stessa, ma fu adorata in quel che rivelava di sacro, cioè nella forza concentrata in lei, nella realtà e nella vita inesauribile che manifesta. Il Destino metafisico della Luna è di vivere pur rimanendo immortale, di conoscere la morte in quanto riposo e rigenerazione. L’uomo si è riconosciuto nella “vita “ della Luna non soltanto perché la propria vita ha fine, come quella di tutti gli organismi, ma soprattutto perché la luna nuova rende valide, con la sua sete di rigenerazione, le sue speranze di rinascita.” Poesia, in altre parole, la poesia del Creato che noi moderni abbiamo smarrito. Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
Santaruina
Inviato: 11/5/2005 15:19  Aggiornato: 11/5/2005 15:19
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Salut y Libertad Mc ho letto il tuo intervento e mi sentirei di fare una domanda, a te e a coloro che hanno trovato degli spunti interessanti nell’articolo di Simone Olla. Ritornando al tema centrale dell’articolo, esiste un modo in cui la modernità e il progresso sappiano trovare delle soluzioni a quei problemi, degrado ambientale, alienazione ecc ecc., che la modernità stessa ha creato? In altre parole, la modernità porta in sé gli anticorpi per curare i mali di cui è portatrice? La mia idea è piuttosto chiara in merito, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate voi. Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
fiammifero
Inviato: 11/5/2005 15:25  Aggiornato: 11/5/2005 15:25
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Tutto era simbolo e tutto era sacro, nei fenomeni naturali gli antichi leggevano le allegorie del mondo superiore. Santa in effetti mi sono espressa male perchè il mio pensiero corre più veloce delle mani. era mia intenzione dire che agli albori dell'umanità il sole,la luna,il vento,la natura erano venerati perchè in primis erano fenomeni a cui non potevano dare una spiegazione logica e poi studiandone l'avvicendamento hanno racchiuso in loro altri significati,allegorie ed interpretazioni più o meno vicine al loro modo di vedere,ragionare e rapportarsi . Devo ricordarmi più spesso di rileggere i miei interventi! Touchè

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Gargoyle
Inviato: 11/5/2005 15:50  Aggiornato: 11/5/2005 15:50
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
In altre parole, la modernità porta in sé gli anticorpi per curare i mali di cui è portatrice?
Il mio modesto perere Santaruina, richiama un argomento già trattato in vari articoli,ossia quello della distrazione mentale comandata, che meglio si identifica: a) con i vari fenomeni mediatici a cui siamo sottoposti, volenti o nolenti b) le varie scoperte scientifiche che promettono miracoli c) le notizie confuse che ci arrivano e che ci parlano proprio dei danni che la stessa modernità arreca. Comunque quello che lo sviluppo tecnologico ha portato, ha permesso a tutto il mondo industrializzato di godere dei frutti di tale sviluppo, facendoci così dimenticare anche i danni portati da esso, questo secondo me è stato l'anestetico, non anticorpi, con cui si è cercato di mascherare lo schifo che si stava creando. Tutto questo ha funzionato a meraviglia per i primi 100 anni, adesso, complice una cultura più sviluppata, ci si comincia a destare da questo torpore imposto, e ci si comincia a domandare se continuando così si rischi l'autodistruzione..... Lo sviluppo avrebbe anche i rimedi per curare il male fatto all'ambiente,natura e uomo, ma bisognerebbe stabilre quale conviene di più, ristabilire alcune cose oppure distrugerle del tutto traendone altro profitto???? Mi piacerebbe cambiare, ma è un cambiamento talmente enorme che se cominciasse ora finirebbe quando i mie bis-nipoti sarebbero polvere.....utopia mio caro Santaruina utopia pura, il ritorno alle radici sarebbe fantastico ma quanti, me compreso, riuscirebbero a spogliarsi di tutte le comodità donateci da questo sviluppo miracoloso quanto apocalittico???

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
Elias
Inviato: 11/5/2005 16:48  Aggiornato: 11/5/2005 16:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
Chi non crede non va' contro Dio
Concordo amico, ...ma qui la mia tolleranza è messa a dura prova dalla incoerenza di chi, a parole si professa credente convinto, ma nei fatti, al primo cambio di luna si dimentica del suo credo e del suo pensiero, per far posto al proprio personale tornaconto! Quindi nulla di personale, ...anzi apprezzo più chi non è credente o si batte per il raggiungimento del quorum referendario, che i cosiddetti cristiani volubili ...molto in vista, che cambiano idea ogni 10 minuti!

Elias
Inviato: 11/5/2005 16:57  Aggiornato: 11/5/2005 16:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Citazione:
elias, il tuo monomaniacalismo e' piu' inutile che irritante. E visto che e' molto irritante, questo tuo parlare di fantasiose pratiche millenarie, piu' simili ai meno "nobilizzati" gesti scaramantici del volgo, pensa un po' quanto e' irrilevante nel discorso che si cercava di instaurare...!
Inconcludente giro di parole! ...andresti bene ad occupare un posto di collaboratore di vanna marchi, in tanti ci cascano, ...eppure, loro dicono ...niente! Citazione:
E poi cosa succede... i sondaggi danno i SI in testa e cosi' ti stai dando da fare a fare propaganda ...? Almeno usa i topic dedicati.
Per tua conoscenza qui non si fa alcuna propaganda, ( e i sì non sono affatto in testa) ...si parlava, se ti è sfuggito (più sopra) di legge 40 e referendum. Prima di sproloquiare porta il segno ...caro mc .

Santaruina
Inviato: 11/5/2005 16:57  Aggiornato: 11/5/2005 16:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Salut y libertad anche a te Gargoyle Mi sembra di capire che anche te avverti quel sottile non senso nella modernità, o meglio il suo condurci verso l’autodistruzione. In effetti ai ritmi attuali ciò appare scontato, e sembra anche che non ci siano soluzioni magiche. Infine dici il ritorno alle radici sarebbe fantastico ma quanti, me compreso, riuscirebbero a spogliarsi di tutte le comodità donateci da questo sviluppo miracoloso quanto apocalittico?, e il punto è proprio questo; la modernità appare sempre più come una droga, qualcosa di cui una volta assuefatti non si riesce più a fare a meno. Con la differenza che l’organismo in pericolo questa volta è la Terra nel suo insieme. Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
fiammifero
Inviato: 11/5/2005 17:07  Aggiornato: 11/5/2005 17:07
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
A mio avviso la tecnologia di per sè è un bene ma l'applicazione che ne viene fatta è pilotata solo ed esclusivamente per il profitto immediato e o a breve termine sottovalutandone di proposito la portata a lungo termine e le sue implicazioni. Un esempio: l'invenzione della ruota è stato l'imput per le sue successive applicazioni,da carro a biga,a treno,biciclette,automobili etc. Quindi da strumento di lavoro,trova applicazioni militari,di trasporto merci e persone ,di svago etc... E' l'ingegno umano che si cimenta a trovare sempre nuove applicazioni e,naturalmente da una cosa di per sè utile ed al servizio dell'uomo,se strumentalizzata da chi ha pensieri,sentimenti ed inclinazioni (chiamiamoli così) volti al potere,alla supremazia,prima o poi trova la maniera per utilizzarla contro e o pro qualcuno. Di per sè la scoperta del nucleare poteva essere la soluzione a tanti problemi ma è sotto l'occhio di tutti gli effetti sulla natura,per mancato impiego di costosi accorgimenti e precauzioni (tanto le centrali sono sempre dislocate a doverosa distanza dai centri di potere,parlamenti etc),sull'uomo sono voluti di proposito con le bombe ed armi (tanto vale sempre la regola armiamoci e partite) . E così di esempi ne possiamo trovare a milioni:discariche,inquinamenti vari etc. Quello che invece si cerca a tutti i costi è quello di lobotomizzare i cervelli ! [ Modificato da fiammifero Attivo 11/5/2005 16:16 ]

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
mc
Inviato: 11/5/2005 17:16  Aggiornato: 11/5/2005 17:16
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 SOLO UN HOBBY?... era ora che qualcuno lo dicesse ...
>>>>>>>La soluzione che la modernità ci offre è un semplice palliativo riempitempo, una serie di distrazioni create ad arte per evitare che si possa riflettere a lungo su questa assurdità. E’ una sensazione, ma tutto questo alla lunga porta alla desolazione, penso. E' interessante, come si pensi a dio in termini "riempitivi". E' sicuramente un punto di incontro tra un credente e un non credente, come me. Se tu asserisci che la modernita' ha sostituito dio, riempendo il tempo, stai asserendo che dio e' un riempitempo per i credenti. E' quello che mi sforzo di ripetere dall'inizio ... Per cui la soluzione dei problemi non e' ne' prerogativa di tradizione, ne' di modernita', ma e' nella ragione della saggezza, che sta alla base di entrambe in maniera trasversale. (elias, quasi a confermare cio' che dico, si e' mosso subito a darti ragione ... notato? ... eheheh ... ) mc

Gargoyle
Inviato: 11/5/2005 17:29  Aggiornato: 11/5/2005 17:29
Mi sento vacillare
Iscritto: 15/4/2005
Da: Roma
Inviati: 421
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
>>la modernità appare sempre più come una droga, qualcosa di cui una volta assuefatti non si riesce più a fare a meno.<< Santa c'è da dire che con una violenta astinenza tutto si ottiene....... peccato che a volte l'astinenza provoca suicidi........ però se non ci decidiamo noi ad astenerci, lo farà la natura per noi, ci distrugerà distrugendosi lei stessa....... è triste pensare che si è arrivati a parlare di catastrofi create dall'uomo per sfuttamenti sconsiderati del proprio pianeta.....è pura follia, una follia di cui tutti siamo partecipi senza aver fatto altro che vivere come la società ci ha insegnato.....questo è il fondo del bicchiere......tutti distrugiamo perchè così siamo abituati sin dalla nascita.....

L'illusione è la gramigna più tenace della coscienza collettiva: la storia insegna, ma non ha scolari. A. GRAMSCI
mc
Inviato: 11/5/2005 17:41  Aggiornato: 11/5/2005 17:41
Sono certo di non sapere
Iscritto: 19/5/2004
Da:
Inviati: 7222
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
>>>>>ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE Eh gia'. In tema. ...e per la cronaca ho letto fino all'ultima lettera dell'argomento ... (tutte, poco prima di scrivere... quindi, ho tutto ben chiaro e sei al 101% fuori topic, essendo tuo lo spunto di parlare di 'fecondazione' ...che stai ancora alimentando... ma non e' importante, mio caro goebbels, basta che non neghi l'evidenza, non fa niente...) ...Infine, se il mio e' sproloquiare questo cos'e'? "La Chiesa, santa e peccatrice, rimane l'Arca della salvezza! Sono commoventi le parole con le quali il convertito A. Lunn chiude il suo libro "Ora ci vedo": "Colui che per primo indirizzò i miei passi verso Roma, scrisse: C'è una città piena di zoppi, di storpi, di ciechi, di cattivi, ecc; ma è la città di Dio...violentissimamente amata o odiata. Questa è la Chiesa cattolica. In questa abitazione, lo spirito umano ha tetto e focolare. Fuori c'è la notte. In questa città c'è luce radiosa, continua primavera, pace perenne e gioia eterna". ...e poi... "Concordo amico, ...ma qui la mia tolleranza è messa a dura prova dalla incoerenza di chi, a parole si professa credente convinto, ma nei fatti, al primo cambio di luna si dimentica del suo credo e del suo pensiero, per far posto al proprio personale tornaconto! Quindi nulla di personale, ...anzi apprezzo più chi non è credente o si batte per il raggiungimento del quorum referendario, che i cosiddetti cristiani volubili ...molto in vista, che cambiano idea ogni 10 minuti! " Se fai tua la prima farneticazione (se la citi la condividi spero!), come la concilii con la seconda...? Ma non rispondere, preferisco discutere di Ecologia e Sviluppo... mc

Santaruina
Inviato: 11/5/2005 18:01  Aggiornato: 11/5/2005 18:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
Se tu asserisci che la modernita' ha sostituito dio, riempendo il tempo, stai asserendo che dio e' un riempitempo per i credenti. E' quello che mi sforzo di ripetere dall'inizio ... Mc mi fai morire…. hehehe… In verità io parto dal presupposto che Dio esista, e chi come l’uomo nella nostra epoca fa fatica a “percepirlo” cerca dei palliativi che lo sostituiscano. Dio non è nel mio punto di vista un palliativo, Dio è il senso, smarrito il quale si cerca altro, che non potrà mai sostituirlo. Ma essendo il mio presupposto di partenza una credenza personale indimostrabile, tu potrai asserire che in realtà anche il mio considerare Dio “il senso” è dettato dalla mia necessità di trovarlo “questo senso”, e andremo avanti così all’infinito. Non ci rimane altro che prendere atto delle nostre (rispettabili entrambe) diversità di vedute e vedere di capire se qualunque cosa ci sia (o non ci sia) là sopra possiamo nel frattempo fare qualcosa per salvare quello che c’è quaggiù. Blessed Be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
shevek
Inviato: 11/5/2005 20:08  Aggiornato: 11/5/2005 20:08
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Melancholia
Augh, Santaruina... Anche per me è un piacere scambiare opinioni con te, e con tutti i luogocomunisti, anche se possiamo avere una visione diversa del mondo che ci circonda. Scusa sempre se non rispondo a tambur battente, ma il lavoro mi tiene spesso impegnato. Ho l'impressione che tu annetta le civiltà della Dea Madre Natura alle società tradizionali in base a un atto di fede: come tu stesso ammetti, infatti, i dati materiali in nostro possesso ci parlano di "una manifestazione immanente e terrena". I Misteri Eleusini, che citi a supporto della tua tesi, fanno capo, invece, alla trascendentalissima religione orfica, il cui massimo sistematore fu Platone. Anche alcune tribù pellerossa e tribù celtiche - cui si riferiscono gli episodi di venerazione della natura da te citati - sono legati a forme di religiosità assai prossime a quella della Dea Madre Natura. Sulla questione "matriarcato": l'esempio che fai è di epoca storica recentissima, e dubito fortemente che l'isolamento di tale comunità sia stata a "tenuta stagna" - il tutto ipotizzando che le funzioni di capo del villaggio siano quelle gerarchiche odierne e non (come le indagini di molti antropologi hanno in altre occasioni evidenziato) di semplice presidente dell'assemblea generale e/o tesoriere della comunità. In tal caso, avremmo una semplice "matrilinearità". Salut y Libertad a te ed a tutti Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
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fiammifero
Inviato: 11/5/2005 22:32  Aggiornato: 11/5/2005 22:32
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: ECOLOGIA E SVILUPPO, UN BINOMIO INSOSTENIBILE
PAPA/ LE NAZIONI IMPARINO A LEGGERE NELLA STORIA IL SEGNO DI DIO 11/05/2005 - 10:51 All'udienza del mercoledì: storia non è in mano a potenze oscure Città del Vaticano, 11 mag. (Apcom) - "Le nazioni devono imparare a leggere nella storia un messaggio di Dio". Papa Ratzingter ricorda al mondo che "l'avventura dell'umanità non è (come può sembrare) confusa e senza significato, ne è votata senz'appello alla prevaricazione dei prepotenti e dei perversi". La storia, al contrario, dice davanti ad una gremita piazza san Pietro, "non è in mano a potenze oscure, al caso o alle sole scelte umane" poiché è "il Signore arbitro supremo delle vicende storiche". E questo anche se le "energie malvagie", la "Bestia satanica", l'"irrompere veemente di Satana" sembrano prendere il sopravvento su tutto. Non si deve temere il "male": Dio "non è indifferente alla vicende umane", ed esiste, assicura Benedetto XVI la possibilità "di riconoscere l'agire divino nascosto nella storia". (segue) copyright @ 2005 APCOM Volete vedere che il Papa ha letto qualche ns.commento e vuole rassicurarci? Allora che ci preoccupiamo a fare?

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
Elias
Inviato: 12/5/2005 10:18  Aggiornato: 12/5/2005 10:18
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: Melancholia
Citazione:
scambiare opinioni con te, e con tutti i luogocomunisti
Più che "luogocomunisti", ...opterei per il termine meno impegnativo di: "Luogocomunitari", ...con tutto il rispetto per i novelli bolscevichi che ancora popolano le varie piazzette telematiche !

shevek
Inviato: 12/5/2005 19:59  Aggiornato: 12/5/2005 19:59
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Melancholia
Ciao Elias! Ovviamente il termine era ironico (so bene che qui - se no sai che noia! - abbiamo opinioni diverse). In ogni caso, anche il termine "comunitario" ha delle forti valenze politiche (destrorse, in questo caso). A proposito di "con tutto il rispetto per i novelli bolscevichi". Grazie per il rispetto - che ti garantisco è reciproco. Solo, io credo che un'organizzazione socio-economica non sia solo desiderabile, ma l'unica speranza di salvezza per la vita sulla Terra. Ciononostante, non solo non sono bolscevico, ma credo che i regimi bolscevichi passati e presenti siano, rispetto al comunismo, come una bottiglia di pessimo aceto su cui qualcuno ci ha scritto "Veuve Cliquot". Giusto per intenderci... Shevek

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Elias
Inviato: 13/5/2005 10:26  Aggiornato: 13/5/2005 10:26
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: Melancholia
Citazione:
Ciao Elias! Ovviamente il termine era ironico (so bene che qui - se no sai che noia! - abbiamo opinioni diverse). In ogni caso, anche il termine "comunitario" ha delle forti valenze politiche (destrorse, in questo caso). A proposito di "con tutto il rispetto per i novelli bolscevichi". Grazie per il rispetto - che ti garantisco è reciproco. Solo, io credo che un'organizzazione socio-economica non sia solo desiderabile, ma l'unica speranza di salvezza per la vita sulla Terra. Ciononostante, non solo non sono bolscevico, ma credo che i regimi bolscevichi passati e presenti siano, rispetto al comunismo, come una bottiglia di pessimo aceto su cui qualcuno ci ha scritto "Veuve Cliquot". Giusto per intenderci... Shevek
Ottimo, ...guai ad avere tutti le medesime opinioni. Il termine 'luogocomunitario' avrà anche valenze politiche, ma francamente a me, non interessa tanto la politica (che dovrebbe essere intesa come servizio disinteressato al prossimo, ...e non come un "magna-magna" generale ed altro ancora...) quanto la legge morale naturale, l'etica nei più svariati ambiti e ...lo spirituale (cristiano cattolico ...come avrai di sicuro inteso) . Riguardo ai bolscevichi (rispetto o meno ...al comunismo ), ...non potevi dare definizione migliore, ...concordo in pieno .

Linucs
Inviato: 13/5/2005 22:47  Aggiornato: 13/5/2005 22:47
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Melancholia
Solo, io credo che un'organizzazione socio-economica non sia solo desiderabile, ma l'unica speranza di salvezza per la vita sulla Terra. Fammi indovinare...

shevek
Inviato: 15/5/2005 20:05  Aggiornato: 15/5/2005 20:05
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Melancholia
Ciao Linucs! Hai ragione, mi è saltata una parola chiave dalla tastiera, per cui ora la reinserisco in evidenza: A proposito di "con tutto il rispetto per i novelli bolscevichi". Grazie per il rispetto - che ti garantisco è reciproco. Solo, io credo che un'organizzazione socio-economica COMUNISTA non sia solo desiderabile, ma l'unica speranza di salvezza per la vita sulla Terra. Ciononostante, non solo non sono bolscevico, ma credo che i regimi bolscevichi passati e presenti siano, rispetto al comunismo, come una bottiglia di pessimo aceto su cui qualcuno ci ha scritto "Veuve Cliquot". Vabbè, cedo che l'avevate capito lo stesso... Shevek

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Elias
Inviato: 16/5/2005 10:20  Aggiornato: 16/5/2005 10:20
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: Melancholia
Citazione:
Solo, io credo che un'organizzazione socio-economica COMUNISTA non sia solo desiderabile, ma l'unica speranza di salvezza per la vita sulla Terra.
Bisogna però ammettere, che negli esempi di "organizzazioni socio-economiche comuniste", ...di salvezza ce n'era davvero pochina . [ Modificato da Elias Attivo 16/5/2005 9:21 ]

shevek
Inviato: 16/5/2005 18:39  Aggiornato: 16/5/2005 18:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Melancholia
Salut y Libertad, Elias... "Bisogna però ammettere, che negli esempi di "organizzazioni socio-economiche comuniste", ...di salvezza ce n'era davvero pochina": può sembrare strano, ma sono d'accordo con te. Infatti ti avevo scritto credo che i regimi bolscevichi passati e presenti siano, rispetto al comunismo, come una bottiglia di pessimo aceto su cui qualcuno ci ha scritto "Veuve Cliquot". In altri termini, chiamare "comunisti" questi paesi - capitalisti come tutti gli altri, ma con una carica di ipocrisia spaventosa - è servito solo a far dimenticare alla gente cos'è davvero il comunismo. E la cosa continua: c'è chi definisce comunista la Cina, il paese che sfonda sul mercato globale grazie al lavoro schiavistico cui ha ridotto i suoi proletari! D'altronde, "dittatura del proletariato" era ed è un ossimoro: per definizione un proletario è un subordinato. Il comunismo implica la scomparsa delle classi, di TUTTE le classi... Shevek

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Elias
Inviato: 17/5/2005 9:56  Aggiornato: 17/5/2005 9:56
Mi sento vacillare
Iscritto: 14/6/2004
Da:
Inviati: 787
 Re: Melancholia
Citazione:
Il comunismo implica la scomparsa delle classi, di TUTTE le classi...
Questa è pura utopia, ...il comunismo come il fascismo e il capitalismo selvaggio applicato genera nuove forme di povertà e schiavismo mascherato. Il dilemma non sarà mica l'uomo e la sua libertà che finisce dove inizia quella del suo prossimo? ...l'uomo è lupo all'uomo ...questa è la triste realtà! Non c'è regime o organizzazione socio-economica perfetta qui in terra, ...solo applicando la legge dell'Amore, quella insegnata da Gesù, ...l'uomo sarà libero nella Verità! Salut y Libertad


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