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media : L'ONERE DELLA PROVA
Inviato da Redazione il 21/9/2005 22:18:23 (4559 letture)

Pubblicata nei commenti la replica del mittente. Ripristinata la pagina originale con l'analisi del video della decapitazione di Nicholas Berg. (E' l'articolo più letto di tutti su LC, con oltre 13.000 letture).

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Abbiamo ricevuto questa breve lettera, che pubblichiamo, con relativa risposta, perchè l'argomento è di fondamentale interesse per tutti coloro che si occupano di libera informazione.

"Le tesi che smentiscono i resoconti apparsi su giornali e televisioni devono essere sorrette da prove forti. La tesi "Nicholas Berg è stato decapitato non da terroristi, ma da uomini sul libro paga degli Stati Uniti" da quali prove è sorretta?"

Segue firma

Gentile Sig. ---, lei pone un problema di primaria importanza, che va alla radice stessa di tutto ciò che accade in questo nuovo mondo della libera informazione*.

Lei chiede "prove forti". Innanzitutto, devo dire che "prove" è una parola molto grossa. Per poterle "provare" ciò che sostengo, nel caso specifico di Berg, dovrei portarle qui l'agente della CIA che ha pagato un "iracheno qualunque"...

... per incapucciarsi e recitare la sceneggiata della sua decapitazione.

Lei sa benissimo che questo non potrò mai farlo, e non vorrei quindi che una sua richiesta così tranchant non fosse che un mezzo per respingere l'ipotesi tout-court (abbia pazienza, oggi mi sento molto "rive-gauche").

Esiste però un modo, per noi "poveracci" dell'informazione, per giungere almeno a delle certezze relative, e questo da sempre è stato l'unico obbiettivo che ci prefiggiamo di raggiungere.

Nel caso specifico di Berg, abbiamo analizzato a fondo, fotogramma per fotogramma, la sequenza della decapitazione, ed in base ad un minimo di esperienza foto-cinematografica (del sottoscritto), più una bella spalmata di buon senso collettivo, abbiamo dedotto che il ragazzo era già morto al momento della tragica messinscena. I motivi che portano a questa conclusione sono illustrati dettagliatamente nell'articolo originale, che fu fra l'altro il primo articolo che provocò per luogocomune una certa impennata nelle letture.

Una volta giunti a quella conclusione, che non credo vorrà contestare, abbiamo interpellato Madre Logica, la quale ci ha suggerito ciò che segue: se il ragazzo era già morto, ma si volle far credere che fosse vivo, significa che era interesse di chi ci ha realizzato quel nastro il far apparire l'islamico molto più "feroce ed animalesco" di quanto lo fosse.

Se si guarda ora al particolare momento storico in cui il fatto avvenne - si era, se ben ricorda, al fatidico "terzo giorno" di crisi, a Washington, per lo scandalo di Abu Grahib appena scoppiato - dobbiamo anche concludere che non fosse certo interesse di nessun islamico, in quel particolare momento, distrarre l'attenzione dai fatti in corso, nè tantomeno apparire "feroce" in maniera innecessaria agli occhi del mondo.

Casualmente invece l'"orrore" generato dalla decapitazione in diretta, in occidente, fu l'unica cosa in grado di sormontare, almeno momentaneamente, l'orrore crescente per le torture di Abu Grahib.

Infine, il rinforzare così vigorosamene l'immagine del "feroce saladino", armato di Corano e scimitarra fin dalle prime nostre letture giovanili, non poteva che tornare a vantaggio degli americani, a lungo termine, per la loro "lotta agli infedeli" (fu Bush a parlare di "crociata", non certo io), che giustamente prevedevano lunga e difficile.

Come vede, non le ho dimostrato assolutamente nulla, ma l'aver ripercorso quei passaggi mentali, soprattutto alla luce di tanti fatti che sono susseguiti (Baldoni, Simona e Simona, Sgrena, eccetera) non ha fatto che rafforzare la mia convinzione in proposito. Mi piacerebbe a questo punto sentire anche la sua.

Mi perrnetta infine di capovolgere il suo assunto iniziale ("le tesi che smentiscono i resoconti apparsi su giornali e televisioni devono essere sorrette da prove forti") in questo modo: le tesi sostenute da giornali e televisioni devono essere sorrette da prove forti.

Quelle della colpevolezza di bin Laden le stiamo ancora aspettando. Anche quelle deboli, volendo.

Massimo Mazzucco



* Preferisco il termine "libera informazione" a quello di "controinformazione": una volte tolte le sorgenti primarie - le agenzie - non esistono "informatori" per definizione, ma semplicemente chi lavora libero da padrone e chi no. I secondi sono "ricchi", ma di questa ricchezza devono rendere conto a qualcuno, i primi sono "poveri", ma non devono rispondere a nessuno. Per quel che ci riguarda poi, visto quanto sopra, la "controinformazione" casomai la fanno loro.

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Autore Albero
tomlamm
Inviato: 21/9/2005 22:41  Aggiornato: 21/9/2005 22:41
Ho qualche dubbio
Iscritto: 5/5/2005
Da:
Inviati: 94
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Come sempre...ineccepibile Mazzucco.
Non credo però che le persone che respingono tout-court le nostre ipotesi si facciano convincere così facilmente (penso a mio padre che ormai a causa di questa storia mi ritiene un disadattato). L'unica speranza che rimane per convincere "coloro che non vogliono essere convinti" è che un bel giorno qualcuno dei pezzi grossi vada in TV e spifferi tutto...o almeno che qualche grosso giornale si decida a dare queste notizie.
Per costoro sarebbe comunque uno shock tale da portarli vicino al suicidio.

wuorf40
Inviato: 21/9/2005 22:55  Aggiornato: 21/9/2005 23:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/4/2005
Da:
Inviati: 335
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Non e' una prova ma una constatazione..........
vado a memoria........
se non ricordo male era il video di berg in cui c'era una finestra aperta vicino all'uomo incappucciato che faceva la dichiarazione....
ordunque....
se la finestra e'aperta ci deve PER FORZA essere una sorta di rumore...anche un fruscio del vento.......
ma la dichiarazione e' stata registrata DOPO visto che non c'e nessun rumore di fondo o bianco ( rumore bianco= sonoro indefinito)
allora....
xche' registrare la dichiarazione in un momento successivo e sovrapporla al sonoro originale?
e poi...
xche' berg pochi minuti prima di morire sembra in stato di trance?..ok sono i sedativi.....ma .....perche' berg pochi minuti prima di morire si muove come Toto' al teatrino?......i sedativi non fanno questo!!

Redazione
Inviato: 21/9/2005 23:10  Aggiornato: 21/9/2005 23:14
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
TOMLAMM: "Non credo però che le persone che respingono tout-court le nostre ipotesi si facciano convincere così facilmente"

Io infatti non mi aspetto che si facciano convincere. Voglio però evitare almeno che ci si metta "in errore" con la scusa della mancanza di "prove", specialmente quando sono le fonti ufficiali a non fornire per prime le loro.

WUORF: Quello era il video di Olin Armstrong. Trovi qui l'articolo, anche se è ancora da riformattare. Ne riporto l'inizio:

Il video della decapitazione dell'americano Olin Armstrong, diffuso
nei giorni scorsi, presenta moltissimi punti in comune con quello di
Nicolas Berg. La procedura stessa dell'esecuzione, inoltre, è
simile anche a quella usata per il terzo americano, Paul Johnson, e
diventa quindi difficile pensare che mani diverse abbiano portato a
termine le tre operazioni. Ed in fondo è la CIA stessa a
confermarlo, nel momento in cui ha attribuito al fantomatico Abu
Al-Zarqawi, la nuova primula rossa di AlQueda
trapiantata in Iraq - la responsabilità di questo ultimo
omicidio, come già aveva fatto con quello di Nick Berg. Tra i
due c'è Paul Johnson, episodio meno ricco di dettagli, ma
perfettamente il linea con gli altri due. Resterebbe solo da stabilire,
a questo punto, chi sia e per chi lavori davvero questo
Al-Zarquawi. Se lo prenderemo entro un mese al massimo, sotto elezioni
americane, avremo la conferma definitiva di quello che già
sospettiamo da tempo.

Ma le somiglianze fra i due video, più che aiutare a capire chi
si nasconda sotto il capuccio nero del tagliagole, sembrano indicare
una stessa "regia" ...

a monte dei due episodi, una "filosofia", riflessa nella
continuità nel prodotto, che non necessariamenmte denuncia una
cultura islamica alle spalle del tutto.Anzi.

wuorf40
Inviato: 21/9/2005 23:18  Aggiornato: 21/9/2005 23:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 3/4/2005
Da:
Inviati: 335
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Citazione:
WUORF: Quello era il video di Olin Armstrong.

Chiedo venia...
allora si deve solo sostituire il nome del povero Berg con quello di Armstrong
ma la sostanza resta identica perche' ricordo molto bene la cosa dei rumori ( deformazione professionale) e del movimento del corpo prima della decapitazione....ed inoltre il condannato apre spesso la bocca senza emettere alcun suono...

Kolza
Inviato: 22/9/2005 0:15  Aggiornato: 22/9/2005 0:17
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Beh, dopo la storia di pochi giorni fa che ha visto protagonisti gli Inglesi (per la cronaca, le autorità irachene avevano fermato 2 SAS di Sua Maestà circolanti travestiti da arabi e con una simpatica automobile caricata ad esplosivo), molte più persone credono che gli USA e il loro fedele vassallo britannico siano in Iraq per:
a) fomentare una guerra tra sciiti e sunniti (ed avere il casus belli per l'Iran)
b) cavare tutto il sangue... pardon estrarre tutto il petrolio dall'Iraq (in previsione di quello iraniano)

Cordiali Incubi
Kolza

Santaruina
Inviato: 22/9/2005 0:29  Aggiornato: 22/9/2005 0:39
Sono certo di non sapere
Iscritto: 13/10/2004
Da: Sud Europa
Inviati: 5123
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Il problema delle “prove” resta a quanto pare fondamentale, ed è giusto che sia così.

Bisogna però fare delle considerazioni: una volta c’era il “giornalista” che si recava sul posto dove era accaduto un “evento” e raccoglieva informazioni e “fotografie”.

La sua testimonianza era essenziale, e altrettanto la sua “affidabilità”, garantita dalla testata che gli trasmetteva la propria “autorevolezza”.

Le notizie di oggi, dei telegiornali e della carta stampata, si affidano quasi esclusivamente alle “agenzie” che emettono i loro comunicati e che tutti riprendono, scegliendo accuratamente quali divulgare e quali accantonare.

Inoltre, per alcuni avvenimenti, le fonti sono in particolar modo ridotte.
Per quanto riguarda l’Iraq ad esempio le notizie “ufficiali” che giungono ai media sono fornite direttamente dagli uffici stampa statunitensi, “probabilmente” di parte.

Giudicare affidabili i media ufficiali non è altro che un atto di fede, e neanche tra i più razionali, se si riflette sul fatto che ognuno di essi rappresenta un grande gruppo economico o di potere, e che quindi ha degli interessi da difendere.

L’informazione indipendente che si può trovare su internet invece spesso non risponde a nessun gruppo di potere, come ricordava Massimo, e già questo è un punto a suo favore.

Ci possono essere varie motivazioni che spingono d’altra parte dei siti internet a divulgare notizie false per portare avanti le cause più disparate, da motivi ideologici a quelli religiosi, ma usando il proprio raziocinio in primo luogo e cercando conferme in secondo si possono separare le informazioni false da quelle veritiere.

Internet offre infatti questa enorme possibilità: una miriade di documenti ufficiali sono subito consultabili e verificabili.

Ad esempio quando il telegiornale afferma che l’ennesimo attentato è stato rivendicato da Al Zarqawi ci dobbiamo fidare esclusivamente della sua “autorevolezza”, mentre quando qui si afferma che la decisione di abbattere il WT7 è stata presa da Silverstein, con tutte le deduzioni logiche che ne conseguono, possiamo rimandare direttamente allo spezzone registrato che riporta la sua dichiarazione.

Così come possiamo riflettere sui documenti declassificati dei servizi americani, come nell’operazione Northwoods, per poter riflettere sul modo in cui queste agenzie agiscono.

In definitiva si tratta di applicare lo stesso spirito critico nei confronti delle informazioni che si ricevono sia dai media ufficiali sia da quelli indipendenti, cercando riscontri e inserendo sempre le informazioni raccolte all’interno di un processo che tenga presente la totalità della situazione analizzata, collegando i fatti tra loro.

Blessed be

-o- Ama e fa' ciò che vuoi -o-
vulcan
Inviato: 22/9/2005 0:54  Aggiornato: 22/9/2005 0:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Olè Santa

mi hai praticamente rubato l'intenzione del mio intervento!!

Normalmente in situazioni di questo tipo una domanda subdola è:

<Se la mia non è una certezza assoluta .. tu da dove trai la certezza della tua affermazione?>
E quindi il discorso riparte dalle fonti informative e dalla loro attendibilità..

Alla fine il malcapitato traballa penosamente e quindi si può tranquillamente affondare la spada" affermando che .. si .. <la tua certezza è solo un atto di fede .. perchè nessuno di noi è in grado di andare a verificare la veridicità di quello che ci è stato detto.. al contrario le mie affermazioni poggiano su elementi indiziari e di prova che posso esibirti>

Quindi sostalzialmente l'onere delle prove ( come nell'articolo).. non si capisce perchè .. spetta esclusivamente a chi pone in dubbio un verità precostituita..

Se quindi avessi dovuto rispondere io alla lettera ... avrei posto la conclusione

"Mi perrnetta infine di capovolgere"

esattamente al principio.

........
oh Santa .. ho notato che ti sei abbronzato

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
Eric
Inviato: 22/9/2005 8:45  Aggiornato: 22/9/2005 8:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/8/2005
Da: Provincia di Pisa
Inviati: 54
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Massimo, ribaltando la responsabilità di fornire prove forti, ha centrato perfettamente quello che, a mio avviso, è uno dei cardini della questione.
Infatti, non può essere una "prova forte" il semplice fatto che i media presentino le cose in un certo modo.
Devo credere che Hanjour fosse una specie di Barone Rosso solo perché me lo dice la TV? Quando la stessa TV mi dice, invece, che era giudicato una "scarpa" dai suoi istruttori di volo?
Ma andiamo! Di fronte ad informazioni così pesantemente contradditorie, illogiche ed insensate a chi tocca l'onere di fornire prove forti?
Eppure non mancano i casi, per chi ha voglia di informarsi, di poter constatare come notizie spacciate per vere dai media si siano rivelate poi delle bufale colossali. Vi ricordate le stragi di Timisoara nella Romania del 1989?...
Vi rocordate lo scoop (si fa per dire) di Magdi Allam sull'assassino italiano di Fabrizio Quattrocchi?
Ho già scritto ciò che penso di Magdi Allam. Molto meglio di me lo hanno fatto altri, fra cui alcuni professionisti dell'informazione come Giuseppe D'Avanzo.
Il caso di Allam è solo uno dei tanti, ma è esemplificativo di come vanno le cose...

Eric
Inviato: 22/9/2005 8:57  Aggiornato: 22/9/2005 8:57
Ho qualche dubbio
Iscritto: 4/8/2005
Da: Provincia di Pisa
Inviati: 54
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Citazione:
una volta c’era il “giornalista” che si recava sul posto dove era accaduto un “evento” e raccoglieva informazioni e “fotografie”.


Giusto, una volta era probabilmente proprio così. Si parlava dell'informazione come di "quarto potere", sottintendendone con ciò la sua indipendenza.
Qual'è la situazione attuale? Negli USA, secondo "Media Monopoly" di Ben Bagdikan attualmente sono 5 (si legge CINQUE) corporation a detenere praticamente il monopolio mediatico.
Nel 1983 erano circa cinquanta...
La concentrazione del potere mediatico è una delle cause dell'asservimento del quarto potere, cui stiamo assistendo.

omonero
Inviato: 22/9/2005 9:18  Aggiornato: 22/9/2005 9:18
So tutto
Iscritto: 24/5/2005
Da:
Inviati: 12
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Ringrazio Santaruina che ha cosi' ben espresso quelle che sono anche le mie considerazioni sui informazione e media.
Vorrei soltanto ricordare che anche Colin Powell, nel famoso discorso all ONU, aveva le prove( e non supposizioni ) che Saddam Hussein avesse pronte le armi di distruzione di massa con tanto di foto satellitari.
Sulla evidenza di queste prove e stato deciso l'intervento militare in IRAQ.
In realta le armi non sono state trovate ed opportunamente si e cercato un altro motivo per giustificare questo intervento.

Sono rimasto negativamente sorpreso dalla non reazione della pubblica opinione statunitense quando ha appreso era stata ingannata sui reali motivi della guerra.
Infatti fin dalla mia infanzia ho sempre sentito dire che al popolo Americano si puo fare di tutto ma MAI mentire.
Anche questo e un indice di cambiamento dei tempi.
Ciauz

maxgallo
Inviato: 22/9/2005 9:39  Aggiornato: 22/9/2005 9:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 26/5/2004
Da: Prov. Pescara
Inviati: 2078
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Kolza:
Citazione:
molte più persone credono che gli USA e il loro fedele vassallo britannico siano in Iraq per....



Infatti è quello che traspare anche dal drammatico racconto di Haj Ali al-qaysi,uno dei torturati nei carceri di Abu-Ghraib. Metodi nazisti per reclutare fomentatori di guerre civili in Iraq.
Riporto il link postato da Obender71 in "internet e 11 settembre".
Il racconto drammatico di Haj Ali al-qaysi, l'incappucciato di Abu Ghraib

"Il brutto della vita è che gli idioti sono pieni di loro e gli intelligenti sono pieni di dubbi"

cacciucco
Inviato: 22/9/2005 10:27  Aggiornato: 22/9/2005 10:27
Mi sento vacillare
Iscritto: 13/5/2005
Da: la terra
Inviati: 347
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Salute a tutti...
nelle mie "discussioni" con gli scettici di turno mi è stata più volte posta la fatidica domanda: "Che prove hai?"...
Certo....non è confortante dopo minuti o magari ore di ragionamenti, domande e risposte...però secondo me è un sintomo del fatto che l'interlocutore si sente con le spalle al muro...è un'ultima esile barriera che il "malcapitato" di turno tenta di costruire per le "certezze" che stanno crollando al suo interno.....e a quel punto è utile, come dice Massimo, affidarsi a Madre Logica....
Gli esiti sono molto spesso positivi...
saluti ottimisti
cacciucco

Esser colto per essere libero: la cultura è un'arma, non un fronzolo. Martì
goldstein
Inviato: 22/9/2005 10:34  Aggiornato: 22/9/2005 10:34
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 4/11/2004
Da:
Inviati: 2827
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Stanno circolando troppe informazioni in rete e nelle radio in America?
Benissimo, ci pensano le hate laws.
Praticamente come in Canada, dove quelli come Chossudovsky vengono denunciati come "antisemiti".
Se io affermassi che i media americani sarebbero in mano ad ebrei americani, sarei etichettato come antisemita.
Se invece, continuiamo nelle ipotesi, dicessi che sarebbero controllati da musulmani, o da cristiani, cinesi, indu', cambogiani, ceceni, non scatterebbe nessun "crimine d'odio".
A quando gli hate crimes nell'Unione Europea?

jun
Inviato: 22/9/2005 13:06  Aggiornato: 22/9/2005 13:06
So tutto
Iscritto: 22/9/2005
Da:
Inviati: 1
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Buongiorno.
Leggevo qualche minuto fa di una articolo pubblicato su "Le Monde" che, credo, possa aumentare il dubbio sulla veridicità della versione "ufficiale" riguardo l'uccisione di Nick Berg (nel caso in cui ce ne fosse bisogno, è chiaro). Si tratta di un'intervista rilasciata da un imam sciita al giornale francese che testimonia la morte di Al-Zarqawi, avvenuta molto, molto, molto tempo fa.
Ve ne riporto uno stralcio:

"PARIGI - «Al-Zarqawi è morto. Il suo nome è strumentalizzato dagli occupanti per rimanere in Iraq»: così, nero su bianco, ha detto un importante imam sciita iracheno intervistato da Le Monde, e – ancora più inaudito – Le Monde lo annuncia nel titolo (1).
......
.......
Con varie incertezze da parte della CIA: nel 2003 lo si dava per amputato a una gamba per ferite riportate in Afghanistan; poi «membri dell’intelligence USA», nel maggio 2004, concludono che «ha ancora tutt’e due le gambe».
Il 29 aprile 2004, il Dipartimento di Stato annuncia che Al Zarqawi «sta preparando un attentato sul suolo americano».
Ma due settimane dopo, l’11 maggio, assicura che è Al Zarqawi l’individuo con maschera nera che appare nel video che ritrae la decapitazione dell’americano Nick Berg a Baghdad.
Quel presunto Zarqawi ha entrambe la gambe, porta una vera d’oro al dito (cosa vietata ai musulmani) e non parla con l’accento giordano come dovrebbe, visto che il vero Zarqawi è nato in Giordania.
Da quel momento in poi, Al Zarqawi infuria in Iraq con una serie di attentati massacratori contro gli sciiti (maggioranza nel Paese), con lo scopo evidente di scatenare una guerra civile sciito-sunnita."

articolo

- Ogni tanto mi chiedo cosa mai stiamo apettando.
Silenzio
- Che sia troppo tardi, madame ...
hi-speed
Inviato: 22/9/2005 14:28  Aggiornato: 22/9/2005 14:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/12/2004
Da: preda lunga
Inviati: 3211
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Il video fu realizzato per i fatti di Abu Grahib e il povero Berg era già morto durante la seconda parte della registrazione. La prima riguardava un suo precedente interrogatorio.
Poi visto che la faccenda funzionava, ci presero gusto nel realizzare video di decapitazioni.

Una cosa che non è mai stata approfondita, a mio avviso, è chi era realmente Berg.

Alcune riflessioni (I parte):
Era un piccolo imprenditore 26enne di Philadelphia ed aveva una ditta (Prometheus Methods Tower Services Inc) specializzata in costruzioni di torrette radio per comunicazioni mai registrata in Pennsylvania.
Era un sostenitore della politica di Bush e pensava che avrebbe portato la democrazia in un paese che non l’aveva.
Aveva un doppio passaporto americano-israeliano.
Era specializzato nella realizzazione di torrette radio anche in condizioni meteorologiche difficili e pericolose.
Frequentò una scuola di volo in Oklahoma (Airman Flight School a Norman).
Permise a Zacarias Moussaoui, un suo compagno di scuola (di volo) l’uso della sua password per amicizia.
Tutti e due abitavano a Norman prima delle stragi dell’11 settembre.
Zacarias Moussaoui francese-marocchino, sospetto 20° terrorista, probabilmente (dal processo ancora in corso) conosceva un compagno di stanza di Atta. Fu arrestato nell’agosto del 2001 ma solo dopo l’11 settembre, l’FBI si interessò a lui.
Berg fu interrogato per questa strana coincidenza, ma il caso fu chiuso dopo che l’FBI ebbe l’oppurtunità di ascoltarlo.
Nel gennaio 2004 scriveva che era riuscito a procurarsi un subappalto, in Iraq, da una grande ditta.
Berg non risultava negli elenchi del Consolato americano, per loro non aveva nessun appalto e non risulta su nessuna lista di pagamenti.

Alcune riflessioni (II parte)
Tutto questo guazzabuglio di stranezze (!!!) non è mai stato chiarito.
Mi viene in mente, leggendo la sua storia, innanzitutto l’11 settembre, i tetti chiusi delle Torri Gemelle, l’antennone della torre Nord, i ponti radio con elicotteri, la pericolosità di lavorare durante gli incendi (se fosse successo qualcosa di imprevisto), le demolizioni controllate da trasmettitori, il coinvolgimento di agenti israeliani infiltrati (sotto copertura), la sua fortuna (fino ad un certo punto) di cavarsela sia con la sua ditta non registrata che di fronte all’FBI, con una tiratina di orecchi e una promessa di appalto in Iraq. Forse non gli vennero mai concessi gli appalti ed allora mi viene in mente il ruolo dei mercenari in Iraq. Con legami ed amicizie “particolari” prima o poi qualcosa salta fuori (i mercenari arrivano forse con tanto di passaporto e bagagli all’aeroporto di Baghdad?).
Avrà commesso degli errori, primo fra tutti la scoperta della password, e il suo destino era ormai segnato come vittima sacrificabile per ottenere determinati scopi.

La prima parte è un resoconto sorretto da prove forti, la seconda parte no.

Da visitare il sito di Berg e per chi è pratico, la sezione invenzioni (io non ho capito una maramazza)

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
sharnin
Inviato: 23/9/2005 0:00  Aggiornato: 23/9/2005 0:00
Ho qualche dubbio
Iscritto: 7/7/2005
Da:
Inviati: 31
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Berg è stato decapitato? Ma l'avete visto il video? Non è stato decapitato nessuno! E' una evidente pagliacciata

melkart
Inviato: 23/9/2005 12:08  Aggiornato: 23/9/2005 12:08
So tutto
Iscritto: 1/8/2005
Da:
Inviati: 12
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Premetto che la ricostruzione fatta dell'11/9 su L.C. meriterebbe come minimo attenzione anche dai più scettici; infatti anche senza entrare nei particolari tecnici in particolare del WTC che richiedono una certa competenza, mi sembra del tutto indifendibile la tesi del quarto aereo sul pentagono le cui presunte prove appoiono inconsistenti anche ad un semplice osservatore neanche troppo attento.
Accettiamo pertamo il presupposto che la vicenda sul 11/9 non sia proprio così come ce l'hanno raccontata e che anche le vicende di madrid e londra sollevino pesanti dubbi; rimane però il fatto che a me sfugge la logica ultima di questo gigantesco disegno politico: ed è qui che vorrei conoscere le vostre opinioni.
Mi spiego per come la vedo io.
Perchè l'11/9 e più in generale i fatti di terrorismo secondo la tesi "cospirazionista" ? per giustificare l'attacco e la conseguente occupazione di afghanistan e iraq ? Mi sembra un motivo insufficiente dal momento che si sarebbero potuti trovare con facilità pretesti di guerra anche più semplici e meno pericolosi per chi li organizza; quanto all'opinione pubblica mi sembra che sia ancora più facilmente manipolabile anche in assenza di grandi eventi; e del resto da quando si è incominciato a scrivere la storia gli uomini hanno trovato sempre il modo e il tempo per giustificare i propri atti aggrssivi sin dai tempi dei greci e anche prima.Pertanto quello che manca ( perchè su i singoli episodi si trovano sempre più facilmente ombre piuttosto che certezze ufficiali ), mi sembra, è per così dire l'anello finale della tesi cospirazionista: forse per occupare con una presenza massiccia, direttamente o indirettamente, l'intera penisola arabica, ovvero le maggiori risorse energetiche del pianeta ? ma se così fosse dobbiamo pur riconoscere che un simile motivo è stato avanzato a giustificazione degli attacchi terroristici da parte di al-queda e dunque dovremmo pur sempre ammettere l'esistenza reale di una minaccia terroristica ? La stessa conclusione di Mazzucco sulla potenza dei simboli mi sembra che ci dica più sul meccanismo, peraltro irrefutabile, che non sulle ragioni ultime.
Quale dunque il progetto politico finale ?
Grazie e ciao a tutti.

Redazione
Inviato: 23/9/2005 12:24  Aggiornato: 23/9/2005 12:25
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Pubblichiamo la replica da parte del mittente della lettera originale.

Risponderò al più presto, ma se nel frattempo qualcun altro vuole intervenire, è liberissimo di farlo.

Ho anche ripristinato l'articolo originale con l'analisi del video della decapitazione. (C'era incompatibilità di formattazione fra vecchio e nuovo sistema.)

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Grazie per la risposta.

Ricapitoliamo. "Se si guarda ora al particolare momento storico in cui il fatto avvenne - si era, se ben ricorda, al fatidico "terzo giorno" di crisi, a Washington, per lo scandalo di Abu Grahib appena scoppiato - dobbiamo anche concludere che non fosse certo interesse di nessun islamico, in quel particolare momento, distrarre l'attenzione dai fatti in corso, nè tantomeno apparire "feroce" in maniera innecessaria agli occhi del mondo".

Leggo "dobbiamo". Si chiede un atto di fede. Si chiede di credere alla tesi "gli islamici in quel momento non avevano interesse ad uccidere Berg, per non distrarre il mondo dagli orrori di Abu Grahib". Sono gli stessi autori del filmato a spiegare, nella prolusione in arabo, che quello è proprio un video di risposta allo scandalo dei carcerieri americani che agivano come aguzzini. Tanto da arrivare a vestire Berg, con terribile ironia, con la veste arancione dei prigionieri (quella che tutto il mondo conosce, la stessa di Guantanamo). Il mondo arabo in quei giorni era ferito: è vero. La reazione dei credenti non è stata però di un tipo soltanto. C'è chi ha sfilato in silenzio, c'è chi ha manifestato con rabbia e bruciato le solite bandiere americane. Si pretendeva che le fazioni più agguerrite restassero inattive? O che magari Abu Mussab al Zarqawi portasse il caso Abu Grahib davanti al Tribunale per i diritti dell'uomo? Vorrei riuscire a spiegare che: la decapitazione di un prigioniero statunitense (a cui sono stati fatti indossare i vestiti che gli americani fanno indossare ai loro detenuti) è la reazione di combattenti con una fede profonda e un'inesorabile sete di giustizia per le violenze inflitte ai loro correligionari, e non una notizia di cronaca splatter "per distrarre l'attenzione".

Ecco, questa tesi è molto più forte di quella proposta da Luogocomune ("Nicholas Berg è stato decapitato non da terroristi, ma da uomini sul libro paga degli Stati Uniti. Gli islamici in quel momento non avevano interesse ad uccidere Berg, per non distrarre il mondo dagli orrori di Abu Grahib "). Del resto, le agenzie (fonte primaria e non sospetta, leggo sul sito) riferiscono della vendita nei mercati iracheni di cd con i filmati propagandistici contenenti scene di decapitazioni e di attentati, nelle zone controllate dai ribelli (e non soltanto in quelle). Per loro è guerra santa, rappresaglia e anche materiale di propaganda; e hanno ragione, dato che in meno di due anni tutti conoscono Zarqawi, ma pochi ricordano per esempio il nome dell'attuale premier iracheno (Ibrahim Jaafari, en passant).

Grazie, soprattutto per il tono generale. Senza invettive o scomuniche.

Segue firma

kex
Inviato: 23/9/2005 15:29  Aggiornato: 23/9/2005 15:29
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/7/2005
Da: calabria
Inviati: 180
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Giusto per aggiungere un tassello, ho fatto vedere l'analisi ad un medico che mi ha ribadito in termini medici appunto, cosa succede in caso di recisione di una aorta .
Non mi piace parlare per interposta persona quindi se tra i frequentatori del sito c'e' un dottore....

una goccia fara' traboccare il vaso

vorrei regalare ai miei figli un po' di consapevolezza in piu'
Paxtibi
Inviato: 23/9/2005 15:51  Aggiornato: 23/9/2005 16:09
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Perchè l'11/9 e più in generale i fatti di terrorismo secondo la tesi "cospirazionista" ? per giustificare l'attacco e la conseguente occupazione di afghanistan e iraq ? Mi sembra un motivo insufficiente dal momento che si sarebbero potuti trovare con facilità pretesti di guerra anche più semplici e meno pericolosi per chi li organizza; quanto all'opinione pubblica mi sembra che sia ancora più facilmente manipolabile anche in assenza di grandi eventi;

Melkart, ne sei così convinto? Nonostante l'11 settembre nel mondo si sono mobilitate milioni di persone contro la guerra, in un movimento molto più imponente di quanto i media abbiano mostrato. Bush e Blair stanno pagando un prezzo politico molto alto in termine di popolarità, Aznar si è bruciato ed il Berlusca è sulla buona strada. Si può quindi ipotizzare un'opposizione ancora più decisa se non fossero avvenuti gli attacchi: ricorda che negli USA, alla vigilia dell'attacco in Afghanistan, il 90% degli americani sostenevano il loro presidente, una simile percentuale mi sembra una bella tentazione per un capo di stato guerrafondaio.

Ma il motivo non è solo quello. Il motivo più nascosto, e forse il principale, va ricercato nelle leggi restrittive della libertà che si sono riuscite ad introdurre nelle democrazie occidentali. Queste leggi, senza gli attacchi terroristici, non sarebbero mai passate.

Copio e incollo parte di un mio intervento su un altro forum, che ha anche avuto qualche risposta (confermandomi così nell'idea che la verità ormai circola ovunque, e non resterà nascosta a lungo).
__________________________

... e così, dando credito alle voci, Nerone accusò falsamente e si accanì con estrema raffinata crudeltà contro una classe odiata per le sue nefandezze, comunemente chiamata dei Cristiani. (...)

Secondo la legge furono dapprima arrestati coloro che confessarono; poi, su loro denuncia, una gran moltitudine fu condannata, non tanto per incendio doloso, quanto per odio verso l'umanità. (...)

Alcuni studiosi hanno teorizzato che in realtà l'incendio possa essere stato deciso da Nerone per "riammodernare" il piano urbanistico della città,volendo eliminare determinati quartieri;l'incendio però non fu, e non poteva esserlo dato le tecnologie dell'epoca, tenuto sotto controllo.

( http://it.wikipedia.org/wiki/Nerone )
__________________________

Alle 21:14 della sera del 27 febbraio 1933, una stazione dei pompieri di Berlino ricevette l'allarme che il Palazzo del Reichstag, sede del Parlamento tedesco, stava bruciando. L'incendio sembrò essersi originato in diversi punti, e per il momento in cui polizia e pompieri arrivarono, una grossa esplosione aveva mandato in fiamme l'aula dei deputati.

Adolf Hitler e Hermann Göring arrivarono poco dopo, e quando gli venne mostrato van der Lubbe, un noto agitatore comunista, Göring dichiarò immediatamente che il fuoco era stato appiccato dai comunisti e fece arrestare i capi del partito. Hitler si avvantaggiò della situazione per dichiarare lo stato d'emergenza e incoraggiare il vecchio Presidente Paul von Hindenburg a firmare il Decreto dell'Incendio del Reichstag, che aboliva la maggior parte dei diritti civili forniti dalla costituzione del 1919 della Repubblica di Weimar.

( http://it.wikipedia.org/wiki/Incendio_del_Reichstag )
__________________________

Teorie cospirazioniste?

Il complesso del WTC era obsoleto ed antieconomico, e il suo abbattimento era già programmato.

Grazie allo shock emotivo di massa seguito all'11/9 l'amministrazione Bush ha avuto buon gioco nell'imporre leggi restrittive della libertà quali il Patriot Act e l'Homeland Security Act.

Come Nerone e Hitler prima di lui - ma solo per citare i più noti, la lista sarebbe infinita - Bush ha costruito un nemico da combattere, un nemico terribile ed oscuro.
Ma questo nemico, in realtà è lui.
Sono Bush e la sua cricca, i veri anti-americani.

Le info sull'11 settembre sono qui:
http://www.luogocomune.net/site/modules/911/

Auguri, di cuore.

Kolza
Inviato: 23/9/2005 15:57  Aggiornato: 23/9/2005 15:57
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/6/2004
Da: MMMMMMonza
Inviati: 916
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Complimenti a Massimo per i toni della discussione. Altrove (un certo forum di un certo sito ove il prode MMM è stato invitato in stile "pantano vietnamita" ), non c'è così tanta lucidità, ma si respira solo la superbia del padre-padrone (il Maestro di Cerimonie) e dell'autonominato Papa (la Modestia in Persona), mentre chi mette in dubbio (non parliamo di crisi... non c'è nessuna crisi!) la evangelica versione ufficiale di quel che accadde a Dallas 42 anni fa viene cacciato, insultato o altro.
Ormai quel caso, posto falsamente in un'ottica scettica, non esiste più, ma rimane mia intenzione dedicare un sito a JFK e ai tragici eventi. Resta solo da definire l'eventuale parte per lo smontaggio degli scettici.

Saludos
Kolza

PS Il sito non è phastidio.net

Redazione
Inviato: 23/9/2005 19:15  Aggiornato: 23/9/2005 19:15
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
KOLZA: Devi farlo, assolutamente, e avrai tutto l'appoggio che io ti potrò dare. Esattamente come per il 9/11, bisogna che tutti gli angoli siano comunque coperti.

Redazione
Inviato: 23/9/2005 20:04  Aggiornato: 23/9/2005 20:05
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Gentile Signor ---, siamo partiti dalla richiesta di "prove forti", ma ci siamo presto ritrovati su una molto più semplice - e ben più umana - "discussione su ipotesi contrastanti". Ma io non le chiedo nessun "atto di fede", almeno non più di quanto chieda lei con il suo ragionamento.

Teoricamente quindi, ciascuno avrebbe diritto di restare della sua idea, e la cosa finirebbe lì. Vorrei però farle notare come la mia ipotesi tenga conto di tutti gli elementi in campo, compresa la palese falsificazione del filmato. E' a partire da quella che io ho costruito il mio ragionamento, mentre mi sembra che lei, nel suo, non ne tenga conto. "A rigor di logica", quindi, la usa ipotesi appare più debole.

Ripeto, non ho nessun interesse a convincerla, in questo caso. Volevo solo riaffermare che la mia posizione iniziale, supportata dal ragionamemto logico e completo che le ho mostrato, mi sembra che avesse, ed abbia ancora, tutto il diritto di esistere.

Le mie "prove" stanno, tutte e solamente, nella forza di un ragionamento logico. Da qui in poi, è solo una questione di termini.

shevek
Inviato: 24/9/2005 1:07  Aggiornato: 24/9/2005 1:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Salut y Libertad, shamin.

Sono d'accordo con te: il video è apparso a me e ad un amico medico un horror movie fatto molto male... D'altronde, se avessero decapitato un cadavere che bisogno avrebbero avuto degli stacchi immagine e delle intenzionali sfocature nei momenti topici? Consiglio a tutti di rivedere il filmato e di notarli...

Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
melkart
Inviato: 24/9/2005 2:01  Aggiornato: 24/9/2005 2:01
So tutto
Iscritto: 1/8/2005
Da:
Inviati: 12
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Sulle leggi restrittive condivido pienamente ma sulla capacità d'opposizione della maggioranza rimango fortemente scettico; del resto - si con mia grande sorpresa - dei 4 che hai citato 2 sono stati rieletti, vedendo Bush addirittura consolidata la propria leadership e il governo Berlusconi se cadrà lo farà per mille motivi di cui io credo, probabilmente sbagliandomi, l'intervento in Iraq è buon ultimo. Comunque è innegabile che l'11/9 e tutto il resto abbia facilitato l'opera di chi vuole tutto controllare e di chi vuole imporre le proprie verità, ma mi chiedevo piuttosto quale fosse l'obittivo strategico di un simile disegno politico.

Ciao.

autoexilio
Inviato: 24/9/2005 4:23  Aggiornato: 24/9/2005 4:23
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/7/2005
Da:
Inviati: 58
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Citazione:
Quale dunque il progetto politico finale ?


Melkart: Anch'io me lo sono chiesto varie volte (sarà che come te sono catalogato anch'io come un so tutto...).

Perchè fare tutto ciò solo per avere una giustificazione per attaccare Afganistan e Iraq?

Troppo difficile, complesso e soprattutto pericoloso..

Per l'afganist l'argomento di liberare le donne dal burka sarebbe stato sufficiente e forse anche più facilmente condivisibile, anche dall' opposizione "di sinistra":
Come sempre li andavamo a liberare...

Ancor di più, riguardo all'Iraq, per i servizi segreti più potenti del mondo, mettergli due bombette chimiche durante le ispezioni ONU o per lo meno dopo, una volta conquistato il paese, non sarebbe stato difficile e avrebbe risparmiato Bush e Blaire anche da una figuraccia.

Ma allora, se non l'hanno fatto, sono proprio onesti...

Anche il carabiniere più idiota se ti vuole fottere e non ti trova niente, ti mette due grammi di fumo in tasca e il gioco è fatto.

Qui il logico dubbio.

Ma se analizziamo anche superficialmente il 911 e le prove portate dalla versione ufficiale queste risultano impossibili e ridicole, se addirittura arriviamo a pensare per esclusione che se lo siano fatti da soli (se no chi era in grado di farlo?) dobbiamo domandarci ancora una volta perchè.

Io trovo solo due risposte plausibili (e terrorizzanti):

A) La prima è geo-politica: il 911 è un avvertimento. Un avvertimento in scala planetaria riservato a tutti i capi di stato e leadership mondiali.

Noi, gli USA, per mantenere il controllo mondiale, siamo DISPOSTI A TUTTO, anche a sacrificare 2 torri e 3000 connazionali. (come una piccola auto-Hisroshima 50 anni dopo).

Questa teoria giustificherebbe:

1) la voluta grossolanità della simulazione tanto che anche noi comuni mortali ci siamo resi conto della sua impossibilità tecnica (e logica) se effettuata, secondo la versione ufficiale, da parte di terroristi senza la collaborazione di servizi segreti, forze militari e politici locali.

2) il silenzio (la cospirazione) mondiale (di tutti, stati canaglia e stati concorrenti compresi)

Semplificando con un esempio: prima ti tiro un pugno in faccia, poi ti dico che non sono stato io, tu mi hai chiaramente visto (ed anche il tuo amico), ma se provate a denunciarmi, sapete che vi posso ammazzare tutti.

Allora, chi è stato?
Rispondi Alquaeda o ti elimino dalla faccia della terra in 3 secondi con 200 testate nucleari....ok? (lo stesso vale per il 7/7)

Minaccia per dominio totale.

B) la seconda è sociale: l'esperimento 911 è l'applicazione fino alle estreme conseguenze della teoria di Goebbels. "Ripetiamo una menzogna milioni di volte e tutti ci crederanno".

Ancora una volta, perchè l'esperimento sia significativo, questa menzogna deve essere incredibile, proprio nel senso di "NON logicamente credibile": da qui le prove ridicole (tipo i passaporti tra le macerie del WTO, le chiamate cellulari dai boing, i corani nei night club, ecc., ecc.).

non devono crederci perchè logico, ma solo perchè ripetuto migliaia di volte.

Il 911 e' così la culminazione di un progetto di controllo totale delle menti (e quindi della realtà percepita) iniziato nel 56 con Orson Welles (agente CIA) autore della trasmissione radio BBC dell'invasione dei marziani (a cui hanno creduto milioni di statunitensi per alcune ore), passando per la conquista della luna del '68 a cui credono, nonostante sia assolutamente impossibile, ancora miliardi di umani.

La riuscita di progetto come questo è molto più importante anche del possesso delle ultime risorse petrolifere della terra e certamente vale due torri e 3000 connazionali.

Sto delirando?
Ciao

ALZHEIMER MACHT FREI
Paxtibi
Inviato: 24/9/2005 4:59  Aggiornato: 24/9/2005 4:59
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Autoexilio, la seconda che hai detto, e con punto esclamativo.

Sto delirando?

Per il resto del mondo sicuramente, qui, invece, sei al sicuro, tra amici.
Vedi che belle pareti morbide...

shevek
Inviato: 24/9/2005 13:50  Aggiornato: 24/9/2005 13:50
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Salut y Libertad, Autoexilio.

Dii: "Ancor di più, riguardo all'Iraq, per i servizi segreti più potenti del mondo, mettergli due bombette chimiche durante le ispezioni ONU o per lo meno dopo, una volta conquistato il paese, non sarebbe stato difficile e avrebbe risparmiato Bush e Blaire anche da una figuraccia."

Dimentichi, però, che i paesi anti-usa (Euroland, Cina, Russia, america latina) hanno anche loro i loro bravi servizi segreti, satelliti-spia e quant'altro... una "bombetta chimica" mica la fai nello scantinato di casa: da quale megafabbrica sarebbe mai provenuta? Sarebbe come se la polizia accusasse qualcuno di aver fatto i 1000 km all'ora in autostrada con una panda diesel! C'è un limite a tutto...

Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
melkart
Inviato: 25/9/2005 17:25  Aggiornato: 25/9/2005 17:25
So tutto
Iscritto: 1/8/2005
Da:
Inviati: 12
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Citazione:
Sto delirando ?

non so, ma se lo stai facendo comunque sei in discreta compagnia; l'altra sera sentivo ad un dibattito trasmesso su arcoiris tv il giornalista Giulietto Chiesa che diceva tra le altre cose che ci sarebbero già attivi i preparativi per un imminente attacco all'iran con obittivo finale la cina; insomma un programmino da niente !
Poi anche sul secondo punto da te esposto ti consiglio vivamente la lettura di un servizio che chiunque può trovare sul "Venerdì" del quotidiano Repubblica di questa settimana intitolato: "Quando gli Usa insegnavano la guerra santa agli afgani" in cui si apprende che i manuali scolastici per Kabul venivano preparati e finanziati dall'università del Nebraska per instillare odio nei confronti dei nemici di un tempo.

autoexilio
Inviato: 26/9/2005 1:52  Aggiornato: 26/9/2005 1:52
Ho qualche dubbio
Iscritto: 15/7/2005
Da:
Inviati: 58
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Citazione:
Dimentichi, però, che i paesi anti-usa (Euroland, Cina, Russia, america latina) hanno anche loro i loro bravi servizi segreti, satelliti-spia e quant'altro... una "bombetta chimica" mica la fai nello scantinato di casa: da quale megafabbrica sarebbe mai provenuta? Sarebbe come se la polizia accusasse qualcuno di aver fatto i 1000 km all'ora in autostrada con una panda diesel! C'è un limite a tutto...


Sul fatto che ci sia un limite a tutto ormai ho i miei dubbi. Passaporti ignifughi, boing che volano a 60 cm dal terreno, corani al nightclub, aerei che si disintegrano e scompaiono, torri che crollano da sole, ecc., ecc.

E allora perché non riempire la ogiva di uno scud in un bunker irakeno ormai conquistato con un po’ di antrax? Se i servizi segreti anti-usa (ammesso che esistano) non hanno mai messo in discussione il fantastico 911 (a parte forse la Francia con Meyssan) ancor meno lo avrebbero fatto per un “ritrovamento” del genere. Magari un missiletto un po’ casereccio, per non scomodare altre potenze che poi si incazzano, ma meglio che niente….

Io in tutto ciò non posso che vedere oltre che un esperimento (punto 2 su cui siamo tutti d’accordo) anche una provocazione.

Facciamo guerra all’Iraq solo perché ne abbiamo voglia (del diritto internazionale non ce ne fotte un cazzo ed i pretesti sono chiaramente pretesti), ci siamo fatti il 911 solo per terrorizzare i nostri cittadini e lo abbiamo fatto anche male per prendervi per il culo.

O davvero anche chi ha il potere, i servizi segreti, le informazioni tecniche e scientifiche è così scemo?

Ma quando penso alla luna e sono passati quasi 40 anni…

ALZHEIMER MACHT FREI
Redazione
Inviato: 27/9/2005 21:33  Aggiornato: 27/9/2005 21:33
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: L'ONERE DELLA PROVA
Publico l'ultima replica del signor --, con le mie relative risposte, punto per punto.

Lei scrive: Citazione:
1)In giardino ho cinque sedie di plastica bianca
identiche. Faccio parte della Cia? (E quindi ho
decollato Berg?). Anche un bar qui vicino ha fuori, in
bella mostra, sedie uguali. Che facciano anche loro
parte del complotto? (Qualche anima semplice crede
invece che siano il modello di sedia più comune del
mondo).


Nei processi indiziari, nessun indizio di solito basta ad accusare il colpevole. Ma se permette, la somma degli indizi diventa fondamentale. Mentre trovo poco serio (analiticamente parlando), scomporre la serie di indizi per cercare di minimizzarli singolarmente.

Citazione:
2)I filmati dei combattimenti in Iraq mostrano case
con gli interni intonacati in color ocra/sabbia. Nei
reportage da Fallujah, Samarra, Najaf e altre città
irachene ci sono centinaia di pareti di quello stesso
particolare colore che "dimostrerebbe che Berg è stato
ucciso ad Abu Ghraib".


Idem come sopra.

Citazione:
3) La Cia non ha uno scantinato dove fare a pezzi come
più gli piace i prigionieri americani. No, deve farlo
ad Abu Grahib. Cercando di non farsi troppo vedere
dagli uomini della Guardia nazionale e dai soldati
comuni (vogliamo ammettere che qualcuno, magari,
avrebbe obiettato?). "Dov'è Nicholas,il prigioniero
che era qui ieri?" "Boh, non lo so, ho sentito un paio
di Allah Akbar in fondo al corridoio. Facciamoci i
fatti nostri".


Io (per fortuna) non ragiono con la loro testa, e questo mi impedisce di capire quali contorsioni mentali possano portarli a fare ciò che fanno. Mi limito a constatare i fatti, e fra questi abbiamo che AbuGrahib - detto da loro stessi - era molto di più di un carcere per loro, era la vera e propria base della loro "military intelligence".

Citazione:
4)Berg era già morto. E con ciò? Questo dimostrerebbe
che l'ha decapitato la Cia? Ma dove è il nesso logico?

Il fatto che fosse già morto dimostra un'intenzione a far apparire l'assassino ancora più brutale di quello che è, e questo è di sicuro interesse per la CIA. Eccolo, il nesso logico.

Citazione:
Zarkawi ha un prigioniero americano: per rendere
ancora più spettacolare la sua esecuzione lo decapita
anche se è già morto. E infatti si guadagna l'apertura
dei telegiornali.


Anche "guadagnarsi l'apertura dei telegiornali" era di primario interesse per la CIA, in quel momento, poichè l'avrebbe tolta, guarda caso, proprio agli scandali montanti per le torture di Abu Grahib.

Citazione:
5) Gli americani decapitano un loro connazionale e
danno la colpa ai terroristi. La logica,da voi tanto
invocata, vorrebbe che i terroristi li sbugiardassero.
Quale migliore occasione di smascherare le atroci
menzogne dell'occupante? Invece no. Se ne assumono
prontamente la responsabilità. Perché?

Perchè i "terroristi" sono loro, è ovvio. Mentre c'è stata, anche se lei la dimentica, la smentita immediata e corale da parte di tutto il mondo islamico verso quel tipo di atteggiamento.

Citazione:
6)Se la Cia ha decapitato Berg, ditemi: chi ha
decapitato davanti a una telecamera Paul Jonhson,
Robert Jacob (in Arabia Saudita), Kim Sun Il, Mohammed
Mutawallii (egiziano), Georgi Lazov (bulgaro, il
camionista turco Durmus Kumdereli, tre curdi senza
nome, Armstrong Hensley e Bigley, Luqman Hussein
(traduttore iracheno) e un altro contractor turco e
almeno altre 60 persone, compresi lavoratori nepalesi,
poliziotti iracheni e politici curdi? Sempre la Cia?


Che ne so io chi ha decapitato quella gente, e perchè mai dovrei saperlo? C'è scritto da qualche parte che debba per forza essere stata la stessa mano dappertutto? Mi sottoponga caso per caso, con un minimo di informazioni come quelle di Berg, e se posso le dirò cosa ne penso.
Citazione:
7) I terroristi vendono sulle bancarelle i cd con le
decapitazioni (della Cia) come materiale di
propaganda, con tanto di preghiere e chiamate al
jihad. Mentre da noi siamo impegnati a dimostrare che
sono un'operazione interna, da quelle parti ne vanno
fieri e usano quelle scene per farsi pubblicità. Sarà
perchè le hanno girate loro?

Li ha visti lei di persona, i "terroristi che vendono i CD sulle bancherelle?" No, ovviamente. E allora, mi scusi, a che gioco giochiamo? E' ovvio che nella mia ipotesi, se ci stanno le finte decapitazioni, ci sta di certo anche una sapiente manipolazione dell'informazione, no?
Senta, a questo punto le faccio una proposta. Si legga, se ne ha il tempo e la voglia, l'articolo "lettera a uno scettico", e mi dica dove starebbe la sua incongruenza logica. Quell'articolo infatti le "dimostra" che la matrice islamica venga da casa nostra, come lo dimostrano i filmati del 9/11 e del crollo delle Torri, che spero abbia voluto, o vorrà, vedere. A quel punto, cosa facciamo? O adattiamo di forza i fatti ad una realtà che non esiste, oppure accettiamo quella effettiva, con tutto ciò che comporta.
Ma non li ho fatti io, quegli attentati, non se la prenda con me.
Massimo Mazzucco


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