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politica italiana : REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Inviato da Redazione il 25/9/2005 15:04:04 (3737 letture)

Con questo articolo proviamo ad inaugurare una "tematica" regionale. Ma mano che si presenta l'occasione (vostri articoli), viene aperto anche un forum per la regione specifica, che rimane poi aperto ad accogliere tutte le future discussioni che la riguardano. Apre le danze la Sardegna, denunciando un problema molto sentito a livello locale - quello della nostra sudditanza agli Stati Uniti - che è anche di fondamentale importanza per tutti noi italiani.

REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI - di Grazia B.

Consentitemi di esprimere la mia indignazione e la mia protesta più accesa per il progetto proposto nel piano “segreto” (!?!) che gli Usa prevedono di realizzare con l’ampliamento della base di La Maddalena in Sardegna . E’ di questi giorni la notizia riferita da tutti i quotidiani regionali sardi, e qualcuno anche nazionale (Corriere della Sera), che riporta stralci del c.d. piano Milcon 995, indicandone persino numeri di pagine e righe. Prevederebbe questo piano “segreto” due progetti ...

… di ampliamento appunto, uno per l’isola di Santo Stefano nell’Arcipelago di La Maddalena, dove si passerebbe da 28.052 mq. a 86.700 mq. ed uno per l’Arsenale di La Maddalena e non solo.

La stampa sarda spiegava che la richiesta di rafforzamento di - lungo periodo (“longrange recapitolization”)- sarà presentata al governo italiano in ottobre.
Essa prevede: l’acquisizione di gran parte dell’ ex Arsenale (dismesso dalla marina militare e destinato ad usi civili); l’utilizzo dei tunnel-deposito di armi italiane a Santo Stefano, la costruzione di alloggi per altri 350 militari single, l’ampliamento delle strutture nel sud di Santo Stefano e la costruzione di altri 50 metri cubi nella parte settentrionale sempre di Santo Stefano. Quattrini stanziati: 18 milioni e 30 mila dollari…..”

Notizie di cronaca riferiscono che, a quanto pare, nessuno ne sappia ufficialmente niente; ancor meno il Governo Italiano nella persona del Ministro della Difesa, che non ne è informato (!?!). Ma come è possibile che un piano con nome, cognome, indirizzo, destinatario, impegno di spesa, tempi di applicazione, pubblicato su tutti i quotidiani con dovizia di particolari, possa essere ignorato dagli organi di governo?

Il Presidente della Regione Soru, al quale è stato accordato un incontro ministeriale tramite il sottosegretario Cicu per i prossimi giorni, dall’inizio dello svolgimento del suo mandato aveva dichiarato la ferma volontà del suo governo di chiedere il ridimensionamento delle servitù militari in genere (se possano definirsi servitù delle vere e proprie basi militari con risvolti annessi e connessi!!) nonché l’allontanamento dalla terra sarda delle basi militari e civili straniere (liberazione. secondo altri!)

Questa posizione, legittima e ampiamente condivisa dal popolo sardo, per avere voce e forza politica deve, a mio parere, uscire prepotentemente ed unitariamente dalla terra sarda per giungere sul tavolo del Governo centrale.

Tale obiettivo può essere raggiunto solo tramite un’azione popolare del Presidente della Giunta, unitamente al Consiglio Regionale, ai Presidenti delle Province (8) e ai Presidenti dei Consigli Comunali sardi (377). Questi organi, ognuno sovrano nel proprio territorio, dovrebbero esprimere la propria unanimità e collegialità in una mozione che rivendichi il ruolo centrale della Regione nella gestione dei rapporti con il Governo, soprattutto in merito alle scelte relative alla destinazione del territorio di appartenenza ed in contrapposizione a qualsiasi prevaricazione anche, o straniera.

Questo, l’assoluto strumento democratico - rivoluzionario che potrebbe dignitosamente far valere la volontà dei sardi, al di là da qualsiasi azione dimostrativa dei Sindaci interessati, laddove la notizia dell’ampliamento trovi riscontro.

Il Presidente della Regione Soru, tenacemente determinato, deve chiamare a raccolta tutti gli amministratori della Sardegna, che votati dai sardi, ricoprono i loro incarichi non certo per imposizione divina bensì per mandato elettorale del quale devono rispondere.

E’ risaputo quanto i Comuni della Sardegna e i suoi abitanti subiscano le conseguenze dei gravami dell’intero territorio.

La Sardegna, è stata soggiogata per troppo tempo ormai ad ogni genere di servitù che ne ha impedito lo sviluppo turistico - economico - sociale. Ora basta con la prevaricazione dei diritti dei sardi in primis e, in questo caso specifico, della popolazione della Gallura, da parte dello stesso Stato.

Si discute tanto della sovranità territoriale, ma, in questo caso, di quale sovranità possiamo parlare, di quella straniera? Quella nazionale, qui, è ormai limitata. Hanno quasi annientato il nostro sviluppo ma non la dignità: quella di un popolo che pretende libertà ed autonomia.

Perché non propongono di installare una base con sommergibili a propulsione nucleare a Ischia, a Capri, o nell’isola d’Elba, come in molti suggeriscono? Non me ne vogliano eventuali residenti in quelle isole per questa domanda provocatoria volta a far riflettere sul fatto che La Maddalena e il suo arcipelago non sono il centro del mondo, né la soluzione per gli appetiti delle strategie militari straniere!

O forse altrove hanno diritto allo sviluppo turistico - economico - occupazionale e, il nostro Arcipelago, di straordinaria bellezza naturale, deve continuare a languire subendo l’esodo dei giovani verso una prospettiva migliore?

Non si parli poi, delle campagne allarmistiche che accompagnano la presenza rischiosa, scomoda ed ingombrante di quei mostri neri che affiancano la nave appoggio….. che, non solo distruggono quel briciolo di risorsa economica che deriva dal turismo ma destano preoccupazione per la salute pubblica, malgrado analisi e rassicurazioni relative alla purezza delle acque, da parte delle autorità sanitarie locali.

Siamo dunque ad una svolta. O facciamo valere la dignità della nostra fiera appartenenza non accettando in modo silente eventuali decisioni imposte dall’alto e ribellandoci all’oscurantismo fuori di ogni logica di progresso o finiremo nel futuro con il dover soccombere alla forza della prepotenza da qualunque parte essa venga.

Contro qualsiasi prevaricazione

Grazia B.

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
Redazione
Inviato: 25/9/2005 15:09  Aggiornato: 25/9/2005 15:09
Webmaster
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 19594
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Suggerisco di commentare qui il contenuto specifico dell'articolo, mentre è possibile utilizzare il forum Sardegna (categoria "regionali") per eventuali altri argomenti che riguardino quella regione.

Linucs
Inviato: 25/9/2005 16:42  Aggiornato: 25/9/2005 16:42
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Ma una bella rivolta fiscale regionale non ce la vogliamo proprio mettere?

Badombe> No dai, andiamo avanti a votare i nostri rappresentanti...

Anonimo
Inviato: 25/9/2005 17:53  Aggiornato: 25/9/2005 17:53
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
la sardegna è un caso originale di statuto speciale: mentre le altre regioni a statuto speciale, hanno possibilità di decidere su alcuni aspetti del loro sviluppo, la sardegna ha l'autonomia di non poter scegliere, di trovarsi sempre nella posizione più scomoda.

è un miracolo che un'isola, sottoposta ad una simile servitù militare, abbia ancora una cultura tanto forte. è un merito d'orgoglio per i sardi, e forse è anche l'unica speranza.

pensate solo che il 66% di tutte le istallazioni militari esistenti in italia si trovano in sardegna.
conviviamo con una base nato-usa a la maddalena (non mi sbilancio sul nuovo piano di espansione, perchè le mie informazioni son tanto preoccupanti, quanto non verificabili), mai approvata dal parlamento come punto appoggio per sottomarini nucleari (come ammise cossiga).
conviviamo con circa 10 poligoni di tiro dove di spara con uranio impoverito e si toglie una bella fetta di mare e terra ai legittimi proprietari (senza tener conto dei danni alla salute), oltre impedire il corretto funzionamento delle vie di comunicazione.
più tutta una serie di altre strutture militari a vario (e poco chiaro) uso logistico.

qualcuno ha anche tentato la carta della possibilità: in sardegna non c'è lavoro, arruolatevi e sfruttate la possibilità.
consiglio infelice. è in buona parte per colpa dell'asfissiante presenza militare, se la sardegna si trova nelle sue attuali condizioni (oltre all'inesistente riguardo che gli riserva lo stato centrale).
avranno la possibilità di decidere del loro futuro anche i "giovani indiani" di sardegna?


la sardegna può e deve opporsi a questa flebo di veleno che le stanno somministrando, uscendo da questo torpore rassegnato (che dire di una regione che ha la possibilità di allontanare da se il pericolo dell'inquinamento di scorie industriali, e non si presenta a votare al referendum?).

nel 69, l'esercito italiano dovette ritirarsi dai pascoli di orgosolo destinati a poligono di tiro, occupati da 400 cittadini fieri e determinati.
sempre i cittadini si sono opposti con successo all'operazione forza paris, che prevedeva il controllo della popolazione con l'uso dell'esercito.

dove son finiti quei sardi?

REVERENDOJ
Inviato: 25/9/2005 18:25  Aggiornato: 25/9/2005 18:25
So tutto
Iscritto: 25/9/2005
Da:
Inviati: 3
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
http://real.xobix.ch/ramgen/tsi/vod_2005/TSI1/falo/oltreIlGiardino_hs.rm

Questo è il link di un video che mostra ciò che succede in Sardegna, cosa provoca l'uranio impoverito, per farvi un idea del reale problema delle servitù militari...

florizel
Inviato: 25/9/2005 21:54  Aggiornato: 25/9/2005 22:35
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Ho appena visto il filmato,REVERENDOJ, e mi si è accapponata la pelle.
Forse è superfluo suggerire a Vulcan di aggiungerlo, nella sua borsa da lavoro, al resto del materiale sull'ignobile disegno del dominio, per farlo circolare a più non posso.Perchè ritengo che di quello si tratti. Un progetto che si serve degli stati,che per servirlo e trarne la propria fetta di profitto,travalicano,smentiscono e sviliscono qualunque regola,anche se essa si dà all'interno di se stessi.
In questo caso,evidentemente,e come ricorda rosso_fuoco,le regole sulle regioni a statuto speciale non valgono.E temo che per le stesse ragioni non valga per nessun'altra.
Ho vissuto per un periodo in Sardegna,ed ho avuto modo di capire quali sono i sentimenti dei suoi abitanti rispetto alle aspirazioni e alle problematiche della loro terra, e posso confermare tutto il disprezzo per l'ingerenza militare e l'indignazione per uno stato che non vede,non sente,non parla.
L'indignazione di Grazia dovrebbe essere quella dell'intero universo di gente che paga il prezzo sempre più caro di dover vivere "sotto il sistema" di dominio del mondo.Per esso noi e la terra siamo numeri,luoghi situati in punti più o meno strategici per i loro piani bellici di continua conquista e sfruttamento,occasione di consumo e fonte di produzione per il capitale,e chi più ne ha più ne metta.
Sembra davvero assurdo che tutto questo venga da esseri umani come noi.
Sarebbe più coerente ipotizzare che i potenti sono "un mondo a parte".
La giovane donna che chiudeva il filmato linkato da REVERENDOJ chiede perchè si deve morire in quel modo.
Dare una risposta a questo significa passare per il ricatto del lavoro,per le scelte fatte talvolta per necessità e,non ultima,per una profonda riflessione,nel caso della Sardegna,sulla tradizione di lotte "dal basso".
Citazione:
Contro qualsiasi prevaricazione

Questo è sicuro,e mi auguro che proprio dalla Sardegna possa iniziare un processo di riscatto e di liberazione.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
vulcan
Inviato: 25/9/2005 22:55  Aggiornato: 25/9/2005 22:55
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
L’isola di La Maddalena (arcipelago di La Maddalena) occupa una posizione geografica tale rispetto all’isola Madre e rispetto al resto del continente Europeo, da aver determinato lungo lo svolgersi della storia del mediterraneo particolare interesse dal punto di vista della militarizzazione da parte degli eserciti “di turno”.

La presenza Americana attuale non è riconducibile giuridicamente ai canoni del diritto internazionale e con riferimento specifico agli accordi NATO… essendo essa, frutto di “accordi segreti” tra lo stato Italiano e gli Stati Uniti d’America. Questa presenza perciò si discosta nettamente dalla presenza americana nell’ambito degli accordi NATO rispetto ad altre aree territoriale nazionali.
Essa và ulteriormente ad arricchire uno dei caposaldi USA Europei .. iniziatisi
con la caduta del nazifascismo e che hanno trovato nella strategia del piano Marschall e della dottrina Truman che dichiarava “guerra” al comunismo mondiale, alcuni degli strumenti più appropriati con cui venne iniziata da parte degli USA la “conquista Europea”.

L’espansione dell’impero e la conquista europea non passa esclusivamente attraverso le guerre o attraverso i processi di destabilizzazione di stati sovrani ma anche a mezzo di azioni diplomatiche finalizzate a piantare la “bandierina” ..e questo Arcipelago (parco internazionale delle bocche ) ne rappresenta esempio estremo!

Vorrei capire dove si trovano i Sardi (?). Vorrei capire per quanto tempo ancora questa isola e altri territori Sardi dovranno prostituirsi nel ricatto della cosiddetta ricaduta economica … ..

Perché la dignità di un gruppo,
di un popolo
o anche di una nazione
non è barattile con “4” miseri euro.

vulcan

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
florizel
Inviato: 25/9/2005 23:01  Aggiornato: 25/9/2005 23:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Citazione:
O forse altrove hanno diritto allo sviluppo turistico - economico - occupazionale

Grazia,facendo bene i conti e tirando le somme circa lo sviluppo turistico,economico ed occupazionale,ti posso assicurare che,almeno nel Sud Italia (fatta debole eccezione per alcune realtà del Centro) i reali beneficiari dell'ipotetico vantaggio che se ne trarrebbe non sono i residenti,per la maggior parte.
Almeno se parliamo del turismo considerandolo nei suoi aspetti più eclatanti,dal punto di vista della "resa".E' un altro aspetto dello sfruttamento,all'interno del quale,anche se ad opera di chi ci vive,si riproducono le stesse dinamiche di chi,a livello mondiale,ci opprime.
L'Italia è piena di basi NATO,di centri militari dello stesso esercito italiano,che non trascura, a sua volta, l'uso di materiali nocivi e l'abuso del ruolo che gli appartiene per definizione.Credo che la lotta del popolo sardo(perchè di popolo si tratta,e non semplicemente di demografia regionale) possa e debba intersecare e generalizzare la sua lotta a quella dell'Italia in genere,per non dire a quella dell'umanità in toto.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
grazia
Inviato: 25/9/2005 23:11  Aggiornato: 25/9/2005 23:11
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/1/2005
Da:
Inviati: 337
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Rosso_fuoco

Citazione:
la sardegna può e deve opporsi a questa flebo di veleno che le stanno somministrando, uscendo da questo torpore rassegnato (che dire di una regione che ha la possibilità di allontanare da se il pericolo dell'inquinamento di scorie industriali, e non si presenta a votare al referendum?).


E' vero che si percepisce quella strana sensazione di "rassegnazione" da parte di molti sardi ma ritengo che se si vuole uscire da questa assurda situazione si debba sostenere le scelte del Presidente della Regione - (storicamente si deve risalire forse al Partito sardo d'Azione) che dimostra viceversa una fattiva determinazione a volersi contrapporre allo stato chiedendo la riduzione delle servitù militari e l'allonamento delle basi straniere.

grazia.

"Solo la verità può rendere liberi quanti oggi non vogliono essere servi..."

Paolo Sylos Labini
da "Intoccabili" di Lodato-Travaglio
grazia
Inviato: 25/9/2005 23:13  Aggiornato: 25/9/2005 23:13
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/1/2005
Da:
Inviati: 337
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Florizel:
Citazione:
Per esso noi e la terra siamo numeri,luoghi situati in punti più o meno strategici per i loro piani bellici di continua conquista e sfruttamento,occasione di consumo e fonte di produzione per il capitale,e chi più ne ha più ne metta.


E' proprio questa la motivazione che fa "scattare" la nostra determinazione. Non possiamo accettare la prevaricazione soprattutto da parte dello stato nei nostri confronti.
La volontà democristiana del 1972 di accettazione ed accoglienza della base americana, dovuta certamente alla condivisione della politica governativa andreottiana di allora, ritengo abbia avuto come substrato, in quel momento storico,per l'arcipelago, l’errato presupposto di una potenziale e fattiva ripresa economica del paese. Nell’immaginario collettivo della politica dominante del momento, vi era certamente la possibilità di veder potenziata l’attività del territorio con ricadute nel campo dell’occupazione, del commercio, degli affari in genere che, si pensava, avrebbero certamente determinato una svolta significativa per la comunità.

Assistere in questi 32 anni, sia a vertenze sindacali, per licenziamenti di cittadini "Italiani" a favore dell’assunzione di americani, senza il rispetto della normativa vigente in materia, sia alla riduzione sensibile di contratti di locazione (data l’accoglienza degli stessi ospiti in strutture proprie destinate ad alloggi), ha inviso, via via, agli occhi della popolazione la presenza della stessa base.
Con l’angoscioso epilogo infine nel 2003 dell’incidente al sommergibile nucleare che fortunatamente non ha creato danni nè reversibili nè irreversibili vi è stata una definitiva presa di coscienza con rifiuto categorico di questa ingombrante presenza. Non potrebbe essere altrimenti.

In realtà il discorso prescinde da opportunità o meno economiche.

L'indipendenza, l'autonomia, la libertà di compiere delle scelte e programmare una progettazione futura per una città non può avere come contraltare un'opportunità economica.

Discorso a parte merita poi la necessità di salvaguardare l'incolumità e la salute pubblica...... argomento questo primo in assoluto.

A ReverendoJ - Non sono riuscita ad aprire il file, cercherò qualche esperto....

grazia

"Solo la verità può rendere liberi quanti oggi non vogliono essere servi..."

Paolo Sylos Labini
da "Intoccabili" di Lodato-Travaglio
florizel
Inviato: 25/9/2005 23:15  Aggiornato: 25/9/2005 23:15
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
VulcanCitazione:
La presenza Americana attuale non è riconducibile giuridicamente ai canoni del diritto internazionale e con riferimento specifico agli accordi NATO…

Questo non lo sapevo,Vulcan.Esistono dei trattati,di cui non ricordo l'origine e la costituzione, frutto di accordi tra l'Italia e la Nato,che impediscono che la Magistratura possa intervenire su eventuali reati perpetrati dall'apparato militare USA nei paesi che lo "ospitano".
Citazione:
Questa presenza perciò si discosta nettamente dalla presenza americana nell’ambito degli accordi NATO rispetto ad altre aree territoriale nazionali.

Questo mi sembra rafforzi ancor più la teoria circa il "dominio globale" iniziato alla vigilia della IIGM.
Citazione:
non è barattile con “4” miseri euro.

Sono perfettamente d'accordo con te,ma pare che i 4 miseri euro siano uno dei motivi che spingono molti ad organizzare il proprio lavoro intorno alle stesse presenze militari USA,in Sardegna come nel resto d'Italia.
Questo lo dobbiamo riconoscere e combattere,proprio per la passione che ci anima e per l'amore per le nostre terre.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
grazia
Inviato: 25/9/2005 23:21  Aggiornato: 25/9/2005 23:23
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/1/2005
Da:
Inviati: 337
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Florizel

Citazione:
Almeno se parliamo del turismo considerandolo nei suoi aspetti più eclatanti,dal punto di vista della "resa".E' un altro aspetto dello sfruttamento,all'interno del quale,anche se ad opera di chi ci vive,si riproducono le stesse dinamiche di chi,a livello mondiale,ci opprime.


Dinamiche che ruotano tutte sull'esclusivo ritorno economico che è la voce dominante di tutti i bilanci e strategie internazionali; voce che deve comunque trovare la propria copertura a qualsiasi costo e nonostante le esigenze contrapposte di qualsiasi comunità.

grazie per la passione che trasmetti, grazia

"Solo la verità può rendere liberi quanti oggi non vogliono essere servi..."

Paolo Sylos Labini
da "Intoccabili" di Lodato-Travaglio
vulcan
Inviato: 25/9/2005 23:22  Aggiornato: 25/9/2005 23:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
il 66% di tutte le istallazioni militari

Forse perché siamo appena 2.000.000 di abitanti .. molto meno di quelli che risiedono a Roma .. forse anche per questo e per la nostra scarsa capacità rappresentativa a livello nazionale ma sopratutto per la nostra scarsa consapevolezza di appartenenza ad una”nazione mancata” e comunque ad un popolo che niente ha a che vedere (geneticamente e culturalmente) al resto delle penisola Italica, la “regione” Sarda oggi rappresenta ed è definibile “la portaerei dell’Atlantico”.

Da capo Telata (sud) al nostro arcipelago (Nord), ci mangiano praticamente la pastasciutta sulla testa ! Sono arrivati prima i Romani a civilizzarci e non ci sono riusciti (da cui il termine Barbagia e Barbaricini),
poi i Toscani .. molto bravi nel disboscare la Sardegna.. poi e prima un sacco di eserciti che non vi dico!

Ormai siamo abituati alle arroganze dei colonizzatori d’oltre mare fino ai nuovi colonizzatori “moderni” stile imprenditoriale capaci di violentare l’unico patrimonio di cui disponiamo :

una estensione territoriale per appena 2.000.000 di abitanti.. che praticamente ci sguazziamo dentro!

"sotto il sistema" di dominio del mondo.

Individua precisamente la sudditanza sarda allo stato Italiano, frutto di una politica inetta ed incapace di affrancarsi dai cordoni ombelicali delle militarizzazioni da servi!

Ma voi altri Sardi , DOCE C***O SIETE?

vulcan

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
florizel
Inviato: 25/9/2005 23:28  Aggiornato: 25/9/2005 23:28
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
GraziaCitazione:
L'indipendenza, l'autonomia, la libertà di compiere delle scelte e programmare una progettazione futura per una città non può avere come contraltare un'opportunità economica.

Ritengo che tali rivendicazioni debbano addirittura prescindere i confini di una città,ed intersecarsi con quelle dell'umanità più in generale,mantenendo però inalterate,se non esaltandole,le particolari inclinazioni di una regione,di un luogo,di un popolo.
Il contraltare dell'opportunità economica è spesso uno dei circuiti attraverso cui il potere si assicura il suo radicamento nelle nostre vite,anche se nel caso specifico della Terra Sarda le dinamiche possono differenziarsi da altrove.
Se hai link relativi alle dimostrazioni dei pescatori sardi contro le basi in Sardegna, puoi postarli?

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Aldo
Inviato: 26/9/2005 0:07  Aggiornato: 26/9/2005 0:07
So tutto
Iscritto: 26/7/2005
Da: Upland L.A.
Inviati: 6
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Mentre vedevo il filmato linkato da Reverendo,la rabbia montava ad ogni minuto che passava,ma il culmine è arrivato alla fine,quando quello sciagurato di comandante,ha insinuato che il problema era tutto genetico,causato dalle unioni incestuose del popolo sardo.Oltre il danno anche la beffa...pare che non ci siano limiti alla stronzaggine di certa gente.

IN VINO VERITAS...IN PIEDI ADIDAS
vulcan
Inviato: 26/9/2005 0:22  Aggiornato: 26/9/2005 0:22
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Citazione:
i 4 miseri euro siano uno dei motivi che spingono molti ad organizzare il proprio lavoro intorno alle stesse presenze militari USA,in Sardegna come nel resto d'Italia.


Ciao Florizel

Questa osservazione è estremamente pertinente.. l'opportunità di una ricaduta economica rappresenta verosimilmente il motivo pragmatico (non solo in Sardegna).. del "silenzio" sostenibile nei confronti delle presenze militari che in taluni casi assumono le sembianze di colonizzazione vera e propria.

Il dibattito politico interno presso questa isola ( e presumo anche in altre aree territoriali) , si snoda relativamente alla presenza Americana .. nella convenienza economica e delle sue ricadute.

Sostanzialmente le risorse della economia Sarda sono per lo più riconducibili attualmente al settore turistico ( anche nel nostro arcipelago) .. quindi il cosiddetto “ricatto economico” (150 nuclei familiari che fondano la propria sopravvivenza sulla “nostra” base americana) rappresenta le fondamenta .. il cemento attraverso il quale è veicolato il processo di militarizzazione locale e complessivamente di tutta la Sardegna .

Per quanto mi riguarda il mio punto di vista in tal senso è sufficientemente “estremistico” da non essere molto condivisibile..anche da molti sardi..

.. il rifiuto del processo di militarizzazione di questa Isola e del resto della Sardegna transita necessariamente in una presa di coscienza del senso di appartenenza ad una area geografica peculiare e alla appartenenza ad una identità specifica che ben si differenzia da molte altre realtà del territorio nazionale
(La Sardegna ha una identità molto differente rispetto all’insieme rappresentato dalle restanti regioni italiane.)

Questa affermazione che presuppone un processo “demolitivo” di realtà consolidate attraverso meccanismi economici, comporta la necessità di una classe politica capace di rivisitare in modo propositivo le possibilità di risorse alternative e di meccanismi che non ci rendano schiavi dei “padroni di turno”.

“Oggi” Soru ( governatore della Sardegna) ha iniziato un timido avvio di questo processo , ma sono convinto del fatto che prima o poi .. verrà fagocitato dal centralismo dello stato Italiano
( federalista quando gli conviene) e dalla scarsa coscienza dell’esser Sardi … che .. hoimè è cosa secondaria rispetto a 4 euro.

Come un cane che si morde la coda!

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
Anonimo
Inviato: 26/9/2005 0:47  Aggiornato: 26/9/2005 0:54
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
si quell'ultimo commento post intervista se lo poteva davvero risparmiare, ma si sa l'ignoranza e il non saper ragionare possono essere prerogative anche dei "potenti" (anche se le sue parole e la sua confusione mentale non dava l'impressione di nessuna potenza).
del resto la voce narrante chiarisce subito che i generali vivono a roma, che certo ha i suoi problemi di inquinamento, ma non mi sembra una scusante credibile.

è questa gente che comanda, gente a cui nemmeno frega nulla se la gente muore.
comincio a credere che quando de andrè diceva che i sardi saprebbero governarsi molto meglio da soli, aveva ragione.

non parlo di rivoluzioni, non parlo di atti di forza (ormai è chiaro che un attentato è più utile politicamente per "chi lo subisce", più che per chi lo fa), non parlo di eroi e martiri.
mi chiedo solo perchè se le leggi per questi tipi di tutela alla popolazione, esistono, ma non vengono fatte rispettare?

florizel
Inviato: 26/9/2005 2:57  Aggiornato: 26/9/2005 2:57
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Ciao,Vulcan.
Citazione:
il rifiuto del processo di militarizzazione di questa Isola e del resto della Sardegna transita necessariamente in una presa di coscienza del senso di appartenenza ad una area geografica peculiare e alla appartenenza ad una identità specifica che ben si differenzia da molte altre realtà del territorio nazionale

Stai ponendo una questione non da poco,che deve necessariamente passare attraverso il vaglio delle considerazioni storiche sulla Sardegna e sui percorsi politici che ne hanno tracciato l'attuale configurazione.
]"Per piccolo che sia, ogni popolo ha una sua storia totale ed esclusiva".
Questa è una frase di A.Gramsci,relativa alla "questione sarda".
Questione sulla quale si è a lungo dibattuto,e certi errori,certe posizioni della sinistra italiana sono riuscite ad imporsi nello stesso tessuto culturale dell'isola,e fanno si che ancor oggi si riproponga il riconoscimento dell'identità sarda come in contrasto con l'identità nazionale di tutto "su continenti".
Come te,anch'io non sono del tutto convinta che si approderebbe a qualcosa di concretamente "identitario" in Sardegna,nonostante il visibile e per certi versi coraggioso lavoro di Soru.
Per due ragioni:
1-La politica che sostiene Soru,qualora volesse mantenere i termini del disagio entro un più specifico riconoscimento delle peculiarità della tua regione,dovrebbe riconoscere il federalismo come autentico mezzo di affermazione indipendente sia economicamente che culturalmente dal resto del Paese.E su questo credo che lo stesso Soru avrebbe qualche difficoltà,se non altro per un "conflitto di interessi", in quanto sardo e in quanto appartenente ad una certa area politica.
2-La falsa ed ingannevole idea di "federalismo" di cui parli anche tu.Falsa,perchè applicata solo quando e se conviene allo stato,che pare non voler rinunciare al proprio centralismo,e questo perchè esso è funzionale alla più ampia logica di potere.Ma non vorrei dilungarmi troppo,su questo.....
Ingannevole,perchè il "federalismo" secondo me non nasce per assolvere alle reali esigenze delle regioni,ma come strumento politico di accordi fatti unicamente in parlamento,con e per le poltrone saldamente ancorate sotto il sedere.
Non sono sarda,e la mia opinione potrebbe risultare limitata per scarsa conoscenza di dati e delle aspirazioni dei sardi,ma io penso che solo da una critica più generale al potere in "toto" potrebbe scaturire la consapevolezza di cui parli,nel riconoscimento dell'invasività del sistema,che va ben oltre le singole realtà e si afferma proprio nelle loro negazioni.
E' chiaro che io parlo da un punto di vista libertario,di critica alle istituzioni come dirette responsabili dell'annientamento culturale ed econimico dei popoli e delle loro terre,ma d'altra parte è inevitabile scindere le ragioni di una comunità,di un popolo,di un'oppressione,dall'oppressione dell'umanità intera.
Forse ne siete già provvisti,cmq qui c'è un piccolo link su Soru:
http://www.bellasardegna.it/Cultura/intervento_soru_congresso_ds.htm

“I sardi, a mio parere, deciderebbero meglio se fossero indipendenti all’interno di una comunità europea, ma anche mediterranea”. F.De Andrè

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
florizel
Inviato: 26/9/2005 3:20  Aggiornato: 26/9/2005 3:20
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Rosso_fuoco
Citazione:
l'ignoranza e il non saper ragionare possono essere prerogative anche dei "potenti"

Io temo invece che quella non fosse ignoranza,ma la solita pratica di manipolazione della realtà,applicata sistematicamente a difesa dei loro sporchissimi affari,e detta da un militare la cosa fa ancora più impressione...
Pittìccu su fràgh'è àliga...

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
Paxtibi
Inviato: 26/9/2005 4:53  Aggiornato: 26/9/2005 4:53
Sono certo di non sapere
Iscritto: 3/4/2005
Da: Atene
Inviati: 8134
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Ragazzi, che vi devo dire? Vivete in una terra occupata, ma ormai sta diventando così tutto il mondo.

Coraggio!

Certo che da voi dove non ci sono gli yankees si allargano le ville di Silvio, è una lotta impari.

E occhio a Soru, in greco è il genitivo di Soros: soros, soru...



Bella l'idea delle notizie regionali, soprattutto per chi come me vive lontano è uno sguardo importante sull'Italia.

vulcan
Inviato: 26/9/2005 9:49  Aggiornato: 26/9/2005 9:49
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
"questione sarda".

Florizel fa affermazioni condivisibili.
La questione Sarda in alcun momenti storici ha evidenziato una spinta autonomista tale da spingersi fino alle frontiere dell’indipendentismo.
I corsi che si trovano ad appena 14 Km dalla costa Sarda.. non hanno di fatto mai accettato la sudditanza alla Francia.. e sui muri della città di Bastia si legge:

megliu mortu corsu , chi vivu francesu! (= meglio morto corso che vivo francese!)

In corsica scoppiano anche le bombe in nome dell’indipendentismo corso .. ma in Sardegna le forze autonomistiche , non si sono spinte a tanto e mai oltre il vero dibattito democratico.

Questi dati di fatto suggeriscono vistosamente che le “minoranze” in Europa.. a partire da quella basca sono semplice frutto della divisione geografica dell’Europa che risale fino al congresso di Vienna .

Poiché escludiamo concettualmente l’uso dei bombaroli l’unica strada percorribile è quella di restituire un minimo di dignità alla Sardegna affinché essa non rappresenti una semplice appendice del restante territorio nazionale. Questo recupero non può fare a meno del fatto che i Sardi acquisiscano maggiore consapevolezza della loro identità..e dei loro diritti…solo in questo modo le classi dirigenti di questa ragione, si sentiranno in qualche modo “costrette” a prendere le distanze almeno dagli eccessi del centralismo Italiano.

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
hi-speed
Inviato: 26/9/2005 10:10  Aggiornato: 26/9/2005 10:10
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/12/2004
Da: preda lunga
Inviati: 3211
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Un bel link è sito
C'è anche un bell'articolo Oltre il giardino (di Berlusca)
A proposito, non riesco a scaricare il filmato, non potrebbero metterlo anche su Arcoris Tv
Hi-speed

Cosa Sta Succedendo? Madre, madre Ci sono troppi di voi che piangono Fratello, fratello, fratello Ci sono troppi di voi che stanno morendo Sai che dobbiamo trovare una maniera Per portare un pò di amore qui oggi
SWE
Inviato: 26/9/2005 10:30  Aggiornato: 26/9/2005 10:30
Mi sento vacillare
Iscritto: 8/3/2004
Da:
Inviati: 744
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
****

La Sardegna è Citazione:
una terra occupata
perchè L'Italia tutta è una nazione a SOVRANITAì LIMITATA

Qualunque sia stato, è, o sarà il governo italiano questo ha dovuto, deve, dovrà SEMPRE fare i conti con gli accordi bilaterali segreti che lo legano al Patto Atlantico.
Ci provò ultimamente Massimo D’Alema ( non saprei dire se e con quanta convinzione lo abbia fatto... ) in occasione della strage del Cermis a chiedere che fosse de- secretato e discusso in Parlamento il trattato bilaterale italo-americano del 1954
Sappiamo tutti come è andata a finire : le venti vittime del Cermis sono state "mercanteggiate" con la concessione del trasferimento in Italia della Baraldini e, con un notevole indennizzo alle famiglie delle vittime.
Questo, tanto per fare il primo esempio che mi è venuto in mente…ma ci sarebbe da fare un bell’ elenco in proposito. A cominciare ( o a "finire" in quanto a gravità ?!) dal caso Moro….
Purtroppo dunque non credo che il coraggioso popolo sardo possa difendersi e opporsi al gravissimo sopruso cui è sottoposto

SWE

edantes
Inviato: 26/9/2005 12:21  Aggiornato: 26/9/2005 12:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 16/7/2005
Da: Sassari
Inviati: 87
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Volevo aggiungere che, oltre alla notizia della decisone di allargare la loro base de La Maddalena, vi è anche quella che il 29 Settembre è previsto uno sbarco in Normandia simulato a Capo Teulada. Roba da non credere.

Dunque. Dal 29 Settembre al 14 Ottobre le acque di Capo Teulada saranno invase da 37 unità navali e 57 aerei con 8500 uomini al comando del vice ammiraglio John Stufflebeem. Questa porcheria la fanno ogni anno, però ogni volta sono polemiche e proteste per questo bombardamento su un ambiente naturale ormai tartassato da decenni di wargame.

Ma questa volta dove sta il pericolo che allarma le autorità politiche locali? Sta nel fatto che questa seconda flotta degli USA, allontanata da Puerto Rico, possiede i sottomarini a propulsione nucleare che dovrebbero avere come base d'appoggio il porto commerciale di Cagliari.

Lo scopo è di migliorare le operazioni NATO anfibie e navali nei periodi di crisi (forse isteriche, o di ansia parossistica).

Ora, ciò che preoccupa le autorità locali e i cittadini è il fatto che in una operazione di guerra simulata come questa è alto il rischio di incidenti; e un incidente o un errore di navigazione può portare a conseguenze catastrofiche per l'habitat naturale della zona.

Il comune di Teulada non è stato informato di nulla, nè dal governo e nè dai militari, su cosa dovrà accadere nei giorni seguenti all'interno del territoro vincolato.

Al fianco degli Stati '' canaglia '' contro la vera CANAGLIA, ossia: il nuovo impero sionista americano, erede dei massacratori di Hiroshima e Nagasaki, di Dresda e di Sabra e Chatila.
florizel
Inviato: 26/9/2005 15:50  Aggiornato: 26/9/2005 15:50
Sono certo di non sapere
Iscritto: 7/7/2005
Da: dove potrei stare meglio.
Inviati: 8195
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
«Fino a poco tempo fa indipendentismo e nazionalismo hanno marciato nell'ambiguità. Non hanno cioè chiarito la loro identità. Certo, finora, la destra è sempre stata nazionalista. Ma oggi si sta sviluppando un dibattito molto interessante nella sinistra mondiale, che vede nell'indipendenza dei popoli senza nazione un principio di democrazia sostanziale. Diciamo che noi ci collochiamo all'interno di una grande sinistra internazionale. Siamo contro la filosofia americana e occidentalista e per un nuovo umanesimo politico e per la difesa della natura».
Fonte:
http://www.indipendentzia.net/acara/
«E qualcun altro ha invece detto che le uniche cose che si possono realizzare sono i sogni, perché le altre sono state già realizzate».
Vulcan,sarai d'accordo con me se affermo che lottare affinchè la Sardegna non rimanga una semplice appendice dell'Italia ha in sè il rischio che si produca l'effetto opposto a ciò per cui si sta lottando.E' già così,e SWE lo conferma nel suo commento.Anche se non condivido,per amore del principio libertario che in me è più forte di qualunque ipotesi fatalisticamente "statalista",la sua sfiducia nell'esito di un eventuale riscatto sardo.

"Continueremo a fare delle nostre vite poesie, fino a quando Libertà non verrà declamata sopra le catene spezzate di tutti i popoli oppressi". Vittorio Arrigoni
vulcan
Inviato: 26/9/2005 16:02  Aggiornato: 26/9/2005 16:04
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Dal danno alla beffa..

Da noi si dice:
Curruti e mazziati = non solo cornuti, ma anche bastonati!

La presenza Americana presso questa isola ha determinato in questi ultimi anni il disagio di una presenza straniera in termini di sottomarini parcheggiati a 500 metri dal centro abitato (tra l’isola di La Maddalena e quella di Caprera).. Questa presenza dei mostri neri, è assimilabile al pericolo potenziale di contaminazione radioattiva e di incidente nucleare esattamente sovrapponibile a quella di una centrale atomica.

Il recente incaglio del sommergibile Americano Hartford in una secca a poca distanza da Caprera ricorda costantemente tale pericolo.

A fronte di tutto ciò nessun piano di evacuazione se non come bozza è sul tavolo di qualcuno.

Ma non solo, essa ha anche innescato l’insorgenza di polemiche riguardanti la falsa condizione di inquinamento radioattivo delle nostre acque producendo una inevitabile fuga turistica ( perché la bellezza del territorio è l’unico reale patrimonio posseduto).

A differenza di altre aree territoriale della Sardegna dove si afferma l’incremento di patologie tumorali presso la nostra isola alcune valutazioni epidemiologiche hanno escluso un aumento della incidenza di patologie specifiche da radioattività, (con tutte le riservee del caso) nonostante fazioni politiche e non, anche di controinformazione hanno utilizzato questo spauracchio privo di reale documentazione scientifica per amplificare i problemi locali.

L’aumento della radioattività di fondo nell’area sarda appare sovrapponibile al resto d’Europa dove ancora in parte si pagano le conseguenze della ricaduta radioattiva del cesio della centrale chernobyl.


Ecco lo splendore della radioattività!

vulcan

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
vulcan
Inviato: 26/9/2005 16:14  Aggiornato: 26/9/2005 16:14
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Citazione:
difendersi e opporsi al gravissimo sopruso


Oh Swe credo proprio che nonostante tanto "starnazzamento". tu abbia assolutamente ragione!!

Comportamenti generali in caso di incidente radioattivo:

1. isolarsi in ambienti chiusi (per non contaminare i sani! )
2. non assumere alimenti sospetti di contaminazione (non mangiate niente.. )
3. decontaminarsi con doccia di acqua ( se qualcuno non ha già chiuso le condotte )
4. cambiare abbigliamento (vestirsi a festa per sdrammatizzare )
5. osservare i protocolli di comportamento generale preventivamente sconosciuti

6. possibilità di comunicare e/o recarsi presso i centri operativi dell'emergenza.... se esistono
7.Inoltrare una preghiera a Padre Pio

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
grazia
Inviato: 26/9/2005 17:12  Aggiornato: 26/9/2005 17:12
Mi sento vacillare
Iscritto: 5/1/2005
Da:
Inviati: 337
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Penso che La Maddalena rappresenti uno dei tanti casi italiani di "schizofrenica" gestione ambientale da parte dello Stato.

L’intero arcipelago inserito dall’Unesco tra i beni considerati “Patrimonio mondiale” è stato dichiarato Parco Nazionale dal nostro Parlamento nell’ ‘86 e sottoposto a tutta la normativa di tutela ambientale.

Malgrado ciò continua ad essere sede di una base con sommergibili a propulsione nucleare il cui primo ampliamento addirittura è stato autorizzato dallo stesso Governo Italiano che dovrebbe tutelarne l’ambiente tramite il proprio referente in sede locale: l’ente di gestione del Parco.

Se tutto ciò non è da seduta psichiatrica……………….


grazia.

"Solo la verità può rendere liberi quanti oggi non vogliono essere servi..."

Paolo Sylos Labini
da "Intoccabili" di Lodato-Travaglio
REVERENDOJ
Inviato: 27/9/2005 19:58  Aggiornato: 27/9/2005 19:58
So tutto
Iscritto: 25/9/2005
Da:
Inviati: 3
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
Comunicato di G. Sale e F. Sedda: le servitù militari e il conflitto Sardegna-Italia

I.R.S. Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna

Comuncato Stampa: sul conflitto Sardegna-Italia e le servitù militari


Gli indiani d’America furono distrutti dalla ferocia dell’esercito statunitense e dalla complicità infame di alcuni di loro, che divennero i più fedeli servitori dell’oppressore: si chiamavano e si chiamano tutt’ora “guide indiane”. Tutto questo rispecchia fedelmente la situazione della Sardegna di oggi. Ma i protagonisti sono italiani e sardi: Martino succube dell’imperio americano e Cicu (nato casualmente in Sardegna) fedele servitore dello Stato italiano.
Grazie a queste figure la Sardegna sta subendo il più feroce e pericoloso attacco degli ultimi decenni. Basta avere capacità di guardare all’insieme: lo Stato italiano che si vende la Maddalena agli USA, che vuole costruire il più grande aeroporto e vuole sperimentare l’uranio su di noi a Quirra, che riprende esercitazioni di guerra contro la volontà dei sardi a Teulada, a Capo Frasca e in un po’ tutta l’isola, che rinnova l’utilizzo di depositi di munizioni che da precedenti accordi dovevano essere dismessi a Siliqua. In contraddizione con tutti gli accordi stipulati a Roma, a dimostrazione della falsità di tutte le parole date dal governo italiano, siamo davanti ad una vera e propria escalation militare. Come si fa a non vedere? Come si fa ad avere ancora fiducia nei governi italiani? Come si fa a credere ancora nell’Autonomia? Questa è l’autonomia: una resa incondizionata, una morte silenziosa.
Il punto è che se qui non ci si decide ad essere indipendenti si rischia di divenire un popolo di guide indiane, complici della nostra stessa estinzione. Perché è chiaro, tutto questo non succederebbe se fossimo una Repubblica indipendente, se fossimo una nazione unita che crede in se stessa, che ha un po’ di amor proprio, che difende la sua esistenza e la sua dignità.
Certo, bene fa Soru a incalzare e a proseguire nelle sue iniziative contro le basi italiane e americane, ma sappiamo quanto l’autonomia gli leghi le mani. Siamo perfino un po’ preoccupati: non esageri troppo, altrimenti l’Italia finirà con l’usare l’articolo 50 dello Statuto di Autonomia e lo rimuoverà dal suo incarico. Quindi, constatato che i governanti sardi più di tanto non possono spingersi, iRS lancia un appello alla Nazione sarda, a tutte le donne e gli uomini di Sardegna, perché si mobilitino a difesa della nostra terra. E allerta tutti i militanti perché si preparino per questa nuova battaglia che iRS come sempre porterà avanti in modo radicale e non-violento attraverso l’azione politica e pratica: con tutto il coraggio e l’intelligenza necessari a bloccare questo ultimo oltraggio alla nostra libertà.


Gavino Sale e Franciscu Sedda
a nome dell’Assemblea Nazionale di iRS - Indipendèntzia Repùbrica de Sardigna

REVERENDOJ
Inviato: 27/9/2005 20:04  Aggiornato: 27/9/2005 20:04
So tutto
Iscritto: 25/9/2005
Da:
Inviati: 3
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
http://www.caninet.org/aps/dload/la7.wmv

Questo è un link che parla della base USA dell'isola si Santo Stefano (La Maddalena)...l'unica base militare all'interno di un parco marino...!!!

vulcan
Inviato: 27/9/2005 23:38  Aggiornato: 27/9/2005 23:38
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: REGIONE INDIPENDENTE, O QUASI
grazie reverendoJ

Grazie per il contributo, almeno in termini di post per questa causa .. .

vulcan

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone

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