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politica italiana : Il muro degli altri
Inviato da Redazione il 10/12/2005 3:48:00 (3124 letture)

Qando un gruppo di persone si unisce in protesta, e alza al cielo la voce che chiede giustizia, spera con tutte le forze che il resto del mondo lo ascolti, e faccia in qualche modo sentire il peso della propria partecipazione. Non ha infatti altra speranza che quella, visto che sicuramente non detiene abbastanza potere per cambiare da solo la propria sorte. E' gente che chiede aiuto al mondo, con tutta la voce che ha in gola.

Quasi sempre proteste del genere - almeno quelle legittime e genuine - sono accompagnate da un senso di indignazione talmente denso, che spesso ti arriva sotto la pelle, ti contagia, per un bel pò di tempo non ti abbandona più.

E' sicuramente il caso di questo documento, messo in rete dal "gruppo NO TAV di Roma", che pare avere la sua bella dose di lamentele per lo stesso progetto che sta mettendo sottosopra mezzo Piemonte. C'è anche un "però", però, che presenteremo alla fine.

INIZIO DOCUMENTO

Il gruppo NO TAV di Roma si è unito nella piena civiltà e nel pieno diritto di protesta ...

… con il gruppo NO TAV della Val di Susa.

Finalmente dopo 10 anni di silenzi qualcosa si muove! Sono 10 anni che noi romani protestiamo e contestiamo la TAV! 10 anni di incubi, vita poco salubre e poche ore di sonno. 10 anni di vita dentro ad un cantiere. La linea passa a 3 metri dai condomini di Roma est per ben oltre 12 km! Un muro di Berlino che divite la città, un quartiere dall'altro! Un muro alto oltre 12 metri lungo oltre 12 km dentro al centro urbano di Roma. Le case dei frontisti ufficialmente inagibili e incompatibili. E siamo costretti a vivere qui.

Ci avevano promesso espropri lungo la linea, con relativo abbattimento degli edifici e il pagamento del valore dell'intero immobile. Cosi non è stato. I soldi non c'erano e non ci sono. I più fortunati hanno avuto meno della metà del valore dell'immobile. Perciò dobbiamo vivere a soli 3 metri da 4 gallerie alte oltre 12 metri (ogni appartamento trasformato in loculo).

Con infiltrazioni d'acqua nelle cantine causate dai lavori, crepe e crolli degli edifici per le notevoli vibrazioni e rumori molesti, interi edifici dichiarati incompatibili e inagibili. Cariche della polizia e delle forze dell'ordine contro i cittadini mentre le scavatrici entravano con prepotenza dentro ai giradini condominiali... Sono 10 anni che non viviamo! E chiediamo giustizia!

È contro la natura, contro l'ambiente, contro il normale vivere civile costruire un eco-mostro del genere all'interno del centro urbano della Città Eterna! Un muro alto 12,50 metri e lungo oltre 12 km e largo quanto (e forse più) un autostrada a 3 corsie (a doppio senso... perciò 6 corsie nel cuore del centro urbano di Roma). Questo eco-mostro penetra da est a ovest (dalla periferia verso Stazione Termini) dividendo completamente a metà interi quartieri e borgate.

E più protestiamo e più le forze dell'ordine ci "caricano". Sono 10 anni che nessuno ci ascolta. Ecco perchè, portati alla esasperazione, molti cittadini di Roma si sono dati fuoco nel momento in cui le ruspe e le scavatrici sono entrate in azione buttando giù interi palazzi, giardini condominiali, garage... insomma il lavoro onesto di una vita.

FINE DOCUMENTO

Il "però" di cui parlavo ormai dovrebbe essere ovvio: se queste persone si trovassero oggi dietro a un muro lungo non dodici, ma 120 chilometri, non che gli sbarra la strada ma che li rinchiude del tutto, e gli impedisce non da 10 ma da 50 anni non solo di dormire, ma di vedere i propri cari, se per andare a lavorare - pur essendo a casa tua - dovessi passare ogni mattina un check-point più estenuante e umiliante dell'altro, e se al posto di quelli che offrono di acquistare la casa a metà prezzo, ci fossero dei bulldozer che avanzano imperterriti per radertela al suolo, e se non ti levi di mezzo schiacciano pure te, tanto sanno che a loro non fa niente nessuno…


Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
yarebon
Inviato: 10/12/2005 9:43  Aggiornato: 10/12/2005 9:43
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 25/10/2005
Da:
Inviati: 2366
 Re: Il muro degli altri
io diversi mesi fa abitavo a Roma, ma non sapevo assolutamente niente di questa protesta, certo ero un semplice studente universitario da pochi anni in quella città, ma ciò dimostra come un fatto se non viene mostrato dai mass-media non esiste! Ciò è molto triste. La tristezza di alcuni quartieri di Roma (come la parte di Prenestina vicino a Termini dove c'è costruita una sopraelevata che ti evita di vedere anche il cielo), i treni in cui dire che stavi stretto era un eufemismo, in cui tutti si sentivano come bestie mandate al macello, dove persone si insultavano tra di loro, perchè era impossibile non spingersi e non toccarsi in questa situazione e molte gemevano perchè si sentivano male per il troppo caldo. La metropoli attuale e non solo Roma naturalmente è fatta per aumentare l'asocialità. Grandi spazi, stazioni ferroviarie che dividono interi quartieri, strade a due corsie tipo autostrada con piccolissimo marciapiede a lato. Vedi tanta gente intorno a te in città e nonostante tutto ti accorgi che se in quel momento saresti nel deserto, ti sentiresti meno solo. Il grigiore, la freneticità, l'assurdità dei disservizi dei mezzi pubblici, mi hanno fatto lasciare la città e ritornare nel mio piccolo e inutile paese senza infrastrutture, ma ancora inserito in una dimensione più umana. Ho dovuto lasciare l'università la sapienza perchè stanco di cambiare casa ogni anno, stanco dello stress provocato dallo spostamento tutt'altro che agevole dei mezzi pubblici, stanco della solitudine che ti fa sentire la città. Le città occidentali sono costruite non avendo come modello l'uomo, ma le macchine. Ecco io ho scelto una situazione di vita più modesta e con meno possibilità per lo stress che provoca la città, nonostante ami davvero tanto Roma.

AG
Inviato: 10/12/2005 10:03  Aggiornato: 10/12/2005 10:03
Ho qualche dubbio
Iscritto: 8/7/2005
Da: Torino
Inviati: 194
 Re: Il muro degli altri
Certo che la vivibilità di una città è un problema davvero di poco conto se paragonata al diritto all'esistenza vivibile di un intero popolo e di una intera nazione senza terra...
Ma in entrambe le situazioni si tratta di sopraffazioni ingiustificate, debitamente proporzionate ai due casi.
La mia esperienza di metropoli è davvero minuscola; quelle poche che ho visto le ho sempre visitate con l'occhio del turista idiota che vuole solo quello che c'è in cartolina, e d'altro canto abitando a Torino non credo di poter dire di avere esperienza diretta di ciò che significa vivere in una megalopoli.
Fattori di stress ce ne sono a bizzeffe anche in una città di medie proporzioni come la mia, in particolar modo da quando qualcuno ha ben pensato di promuoverla ad ospitare le olimpiadi invernali: muri che segano in due i quartieri (sebbene non così alti come quello di Roma) li abbiamo visti costruire anche noi in sacrificio del nuovo passante ferroviario... E per quel che riguarda la militarizzazione della zona, auguro a tutti di non essere da queste parti intorno a Febbraio...
Nel caso, non indossate zainetti...

Willis
Inviato: 10/12/2005 13:12  Aggiornato: 10/12/2005 13:12
So tutto
Iscritto: 18/10/2005
Da:
Inviati: 8
 Re: Il muro degli altri
Questi eventi dovrebbero portare ad una riflessione più profonda sul significato del vivere sociale.
Da un lato ogni volta che lotti per qualche cosa ti può sempre essere rinfacciato che invece non hai fatto nulla e non hai protestato per un sacco di altre cose. Questa argomentazione viene spesso usata da chi vuole criticare in malafede i movimenti di opinione. Se protesti o manifesti contro una guerra ti dicono che sei fazioso perchè non protesti per tutte le altre guerre che ci sono al mondo. E' evidente che gli argomenti devono essere affrontati uno alla volta altrimenti, se si pretende di lottare per tutte le ingiustizie e per tutti i problemi che ci sono al mondo, si rischia di non conludere assolutamente nulla. Detto questo bisogna purtroppo constatare che il nostro stile di vita è spesso essenzialmente guidato dall'egoismo e dalla difesa del nostro orticello piuttosto che dalla solidarietà verso chi è palesemente vittima di ingiustizie. Ho constatato personalmente che eventi come quelli delle Bombe al Fosforo, le toruture ed altri similari nella maggior parte delle persone (almeno quelle che conosco io) provocano un fastidio che ha giusto la durata di qualche minuto. Dopo si torna a pensare a problemi molto più gravi quali cosa indossare per andare in discoteca, quale dieta adottare o quale palestra frequentare. In definitiva se l'ingiustizia non ci tocca direttamente si tende ad ingorarla del tutto. E' proprio su questo che conta il Potere .

Il giusto altro non è che l'utile del più forte. (Trasimaco)
giool
Inviato: 10/12/2005 13:22  Aggiornato: 10/12/2005 13:22
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/5/2004
Da:
Inviati: 249
 Re: Il muro degli altri
Massimo, il muro di cemento è niente rispetto al muro di indifferenza e di odio che gli uomini hanno edificato, ovunque. Ma non credo che le spiegazioni e le (teoriche) soluzioni possano trovarsi nei testi di psicologia e sociologia, perchè chi ha pianificato la disgregazione ha fatto un ottimo lavoro e usa troppi strumenti, la maggior parte dei quali di difficile comprensione, e per di più stigmatizzati per contagio.
Io per prima ho sempre attribuito, proprio per quel pregiudizio indotto, alle scienze esoteriche un significato grossolano e inquietante, per cui me ne stavo religiosamente distante, precludendomi la possibilità di capire non da ultimo ciò che adesso vedo sotto ai miei occhi.
Con questo non voglio certo dire che si debba diventare alchimisti per cambiare e cose, ma solo non escludere a priori che ciò sia possibile senza prendere in seria considerazione aspetti meno visibili, ma conosciuti da sempre (v.origine dell'essiac).
Penso sia solo un problema di conoscenza (un pò come passare da "porta a porta" a luogocomune.net ) e di umiltà, ammettendo che il nostro condizionamento è andato oltre ogni comprensibile limite. Quanto meno per me il dubbio a tuttotondo è stato consequenziale.
In questo senso posto anche qui il link da ascoltare ed un'altra spiegazione fornita da Carotenuto, per riflettere in questo senso.

giool
Inviato: 10/12/2005 13:31  Aggiornato: 10/12/2005 13:31
Ho qualche dubbio
Iscritto: 22/5/2004
Da:
Inviati: 249
 Re: Il muro degli altri
Citazione:
Da un lato ogni volta che lotti per qualche cosa ti può sempre essere rinfacciato che invece non hai fatto nulla e non hai protestato per un sacco di altre cose. Questa argomentazione viene spesso usata da chi vuole criticare in malafede i movimenti di opinione.


Non sottovalutare mai Redazzucco ... quell'infingardo ci farà stare quì tutto il fine settimana

shevek
Inviato: 10/12/2005 14:23  Aggiornato: 10/12/2005 14:23
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 27/4/2005
Da: Napoli
Inviati: 1249
 Re: Il muro degli altri
Ola, Max!

Dici: "se queste persone si trovassero oggi dietro a un muro lungo non dodici, ma 120 chilometri, non che gli sbarra la strada ma che li rinchiude del tutto, e gli impedisce non da 10 ma da 50 anni non solo di dormire, ma di vedere i propri cari, se per andare a lavorare - pur essendo a casa tua - dovessi passare ogni mattina un check-point più estenuante e umiliante dell'altro, e se al posto di quelli che offrono di acquistare la casa a metà prezzo, ci fossero dei bulldozer che avanzano imperterriti per radertela al suolo, e se non ti levi di mezzo schiacciano pure te, tanto sanno che a loro non fa niente nessuno…"

Vedi, anche con i palestinesi hanno cominciato in sordina (sù, accogliete qualche ebreo nelle vostre terre... che fastidio vi daranno mai?). Lottare per le migliori condizioni di vita possibili è un modo per aiutare tutto il resto dell'umanità: se queste peggiorano ovunque anche i picchi d'oppressione sembreranno meno gravi e, perciò, più difficili da combattere.


NO-TAV Shevek

"Il potere è l'immondizia nella storia degli umani" - F. Guccini
www.portadimassa.net - WEB-TV e non solo di Filosofia
illupodeicieli
Inviato: 10/12/2005 15:45  Aggiornato: 10/12/2005 15:45
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/1/2005
Da:
Inviati: 323
 Re: Il muro degli altri
anche quì da noi ci sono "lavori pubblici" in corso e che creano divisione ma,forse anche peggio sono gli altri muri: muri che crescono come i "mattoncini lego" ogni giorno. per me sono il divario economico che ,già pesante, viene ancor di più evidenziato allorchè scopri che "servizi essenziali o comunque di stimolo alla vita" (perchè è della vita di ognuno di noi che ,alla fine , parliamo,) ecco ti vengono pian piano eliminati o ridotti. che so una biblioteca pubblica che non può acquistare testi o altri mezzi audiovisivi perchè "ci sono i tagli": e magari apre una o due volte la settimana; un servizio spiaggia day per ragazzi e anziani , ridotto all'osso e che si attiva solo a luglio; e l'elenco potrebbe continuare. abito in un isola e noi sappiamo bene cosa vuol dire andare,anche solo per lavoro e non per diletto, "in continente". ma non voglio fare come Geremia (guardate voi se c'è dolore simile al mio) proverei a vedere chi c'è con me dalla parte di questo muro. chi vedo? perchè mi pare che ci sono tante persone e alcune,come me, forse stavano dall'altra parte prima e,forse vorrebbero tornarci. io no anche potendo.mi do da fare,a modo mio, per dare una mano,con discrezione a chi la chiede ,apertamente, e a chi ,come me, si vergogna di avere bisogno di aiuto. due parole e un sorriso che ti vengono dal cuore, so che non ti fanno mettere la benziana nell'auto e non ti pagano le bollette, ma possono farti capire che non sei solo nella tua battaglia per vivere. e a questo punto che nasce il dialogo con gli altri e,spero, anche le idee per vivere meglio tutti. anche se in certe condizioni, quando ti privano della dignità di essere umano, si perde il senso della vita e ti chiedi :che cosa ci faccio quì?

kex
Inviato: 11/12/2005 9:45  Aggiornato: 11/12/2005 9:45
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/7/2005
Da: calabria
Inviati: 180
 Re: Il muro degli altri
quando i muri ed i buchi li facevano gli uomini delle caverne, erano sicuramente fatti per un giusto utilizzo, ma i nuovi uomini delle caverne hanno altre idee...
Un amaro intervento di Stefano Benni qui.

una goccia fara' traboccare il vaso

vorrei regalare ai miei figli un po' di consapevolezza in piu'
mrn
Inviato: 11/12/2005 17:44  Aggiornato: 11/12/2005 17:44
Ho qualche dubbio
Iscritto: 11/12/2004
Da: Roma
Inviati: 92
 Re: Il muro degli altri
E no! A 'stò giro nun ce stò!!
Adesso prova tè (dopo Teodori), dopo notti e notti insonni, pe' li rumori e li rischi de sfratto, a dì a tu moje e a li fij tua:
tranquilli, se abitavamo in unione sovietica saremmo stati peggio!

a stò giro hai toppato, Mazzù!


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