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dagli Usa : Per qualche metro di troppo
Inviato da Redazione il 12/12/2005 7:06:34 (3418 letture)

Quante volte abbiamo sentito dire che è mille volte più pericoloso, statisticamente parlando, viaggiare in automobile che non in aereo? Serve a poco, lo sappiamo, per far passare la paura di volare a chi ce l'ha, ma la cosa è assolutamente vera: se dividi il numero di passeggeri che vola ogni anno in tutto il mondo, per quelli che muoiono su uno di quegli aerei, ottieni una cifra risibile in confronto al numero di persone che salgono in macchina ogni anno, diviso per quelli che muoiono durante il viaggio su quella macchina.

Ma quante probabilità hai, salendo in macchina, di morire per un incidente aereo? Ieri un bimbo di sei anni ha scoperto che per lui ce n'erano a sufficienza. E' morto nella sua automobile, guidata dal padre a non più di 50 all'ora, quando un 737 che stava atterrando all'aeroporto di Midway, a Chicago, è "arrivato lungo", ha sfondato le recinzioni, ed è finito di traverso sull'autostrada che passa accanto. E' stata l'unica vittima di questa tirata di dadi quasi impossibile.

L'episodio sembra contenere la perfetta sintesi del conflitto irrisolvibile in cui ci siamo cacciati, come società, nel perseguire ...

... l'interesse economico al di sopra ogni altra cosa.

Da un estremo abbiamo l'aeroporto di Chicago, che è notoriamente fra i più pericolosi al mondo, poichè la lunghezza delle piste non permette il minimo errore. Specialmente d'inverno, con le piste ghiacciate, se il pilota non tocca terra nei primissimi metri disponibili, si mangia spazio prezioso per una frenata entro i margini di sicurezza. Basta infatti che i reverse non ti entrino subito in funzione - come è successo ieri al pilota del 737 - e la recinzione in fondo alla pista diventa l'ultimo inutile velo che ti separa dalla tragedia.

Dall'altro estremo abbiamo il bimbo morto. E' l'innocenza perduta - la nostra - che abbiamo sacrificato sull'altare della nostra ingordigia, per cui preferiamo mettere a rischio le nostre vite piuttosto che spostare un aeroporto dove ci sia lo spazio sufficiente per farlo.

Le raccomandazioni di sicurezza federali prevedono una zona-cuscinetto, fra la fine di una pista e la recinzione, di almeno 100 metri, ma solo 18 dei 24 maggiori scali americani se la possono permettere. Attenzione, la "prevedono", ma non la impongono. Qui infatti l'ipocrisia regna sovrana: ve lo vedete voi il consiglio d'amministrazione dell'aeroporto di Chicago, che già è costretto a risparmiare sulla carta igienica, per far quadrare i conti, che decide di colpo di gettare un paio di miliardi di dollari, per allungare la pista e deviare l'autostrada, anche se non è obbligato a farlo?

Viene alla mente George W. Bush, che appena eletto, nella primavera del 2001, annunciò che la sua amministrazione non avrebbe imposto ulteriori limiti all'inquinamento industriale, perchè "costava troppo". Lo disse papale papale, con un'alzatina di spalle, senza mostrare il minimo senso di colpa. Anzi, sembrava quasi indignato dalle domande insistenti dei giornalisti: "Ma siamo matti?" sembrava dire "ma vi rendete conto di che cifre stiamo parlando?"

Naturalmente, anche Bush tenne a sottolineare che le modifiche agli impianti non sono proibite, ma sono semplicemente lasciate alla volontà della singola industria. E anche lì, si ammazzarono a dozzine, il mattino dopo, nei consigli d'amministrazione americani, per cercare di convincere gli altri a triplicare al più presto il budget anti-inquinamento.

La domanda che pone l'incidente di Chicago è la seguente: a che punto inizia il diritto della società di far prevalere degli interessi economici - anche considerevoli, in molti casi - a discapito della salute e della sicurezza del singolo cittadino? Ma poi, soprattutto, a chi dovrebbero andare, i maggiori guadagni ottenuti a rischio della nostra sicurezza, se non al cittadino stesso?

Massimo Mazzucco

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I commenti sono proprietà dei rispettivi autori. Non siamo in alcun modo responsabili del loro contenuto.
Autore Albero
kex
Inviato: 12/12/2005 9:49  Aggiornato: 12/12/2005 9:49
Ho qualche dubbio
Iscritto: 19/7/2005
Da: calabria
Inviati: 180
 Re: Per qualche metro di troppo
E', credo, il solito discorso dei costi/benefici, ed in questo caso non mi riferisco al denaro..
Penso che la maggior parte delle persone si sia ormai abituata alle comodita',e per questa ragione chiude spesso un occhio o addirittura tutti e due quando si crea un problema che potrebbe diminuirne la quantita', pronta pero' ad insorgere e litigare quando ci va' di mezzo in qualche modo la propria liberta'.
Mi spiego, e' facile dire che in Calabria il mare e' sporco...ci vogliono i depuratori , ma i depuratori che pur pulendo non profumano, non sono ben visti dalle zone turistiche. C'e' il problema della spazzatura, ma nessuna comunita' vuole un termovalorizzatore (si chiamano cosi' ora) nel proprio ambito. Ci sono gli aereoporti che disturbano terribilmente con i loro rumori, ma se vengono costruiti molto lontani dai centri urbani, non diventa conveniente usarli.
Insomma la comodita' ci fa' spesso pagare dei prezzi che si evidenziano solo quando il guaio e' ormai fatto...
Ma tutti vogliamo luce, acqua e gas..... chi avrebbe oggi il coraggio di fare dietrofront???

una goccia fara' traboccare il vaso

vorrei regalare ai miei figli un po' di consapevolezza in piu'
franco8
Inviato: 12/12/2005 10:49  Aggiornato: 12/12/2005 11:07
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Per qualche metro di troppo
In un mondo di diseguali, maggiore libertà per tutti, implica maggiore impunità peri prepotenti e minori protezioni per i deboli....

Ci si ostina a credere che certe cose, come, per esempio, l'uso di mezzi "moderni", sia "progresso", o implichi...
Ma, forse, dovremmo chiederci più seriamente se non siamo vittime del mito...

Dove sta' il progresso in questa storia?
Dove sta il progresso nella TAV? (tanto per citare un argomento di attualità)

Avete notato quanto, nel "propagandare" e presentare bene l' "Opera" sia stata usata la parola "moderno"? Ma che vuol dire "moderno"?!...
Quando si useranno argomenti razionali per affrontare i problemi?

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
lamefarmer
Inviato: 12/12/2005 12:06  Aggiornato: 12/12/2005 12:06
Mi sento vacillare
Iscritto: 23/9/2005
Da: vacu°u(m)
Inviati: 334
 Re: Per qualche metro di troppo
In una società in cui il cittadino
é la vacca in allevamento intensivo?
Niente.

Non spetta Niente.
Tu (inteso in senso lato) non sei Niente.
Spesso ci troviamo a misutrarci con la vocina interiore
che istica "..LEI NON SA CHI SONO IO..."

Già, chi sei TU? Nemmeno Bush é più di una puzza,
davanti al cosmo, nemmeno questo sistema solare ha significato.
e per il sistema solare siamo polveri micrometriche.
Niente che non sia sacrificabile senza troppi rimorsi.

In tutto questo, galleggia la follia maniacale,
di un popolo che deve crederesi a tutti i costi
più importante delle mosche.

Ognuno parla di se stesso, sempre e comunque
Linucs
Inviato: 12/12/2005 12:24  Aggiornato: 12/12/2005 12:24
Sono certo di non sapere
Iscritto: 25/6/2004
Da:
Inviati: 3996
 Re: Per qualche metro di troppo
Suggerisco, in nome della sicurezza, di nazionalizzare gli aeroporti e la gestione delle linee aeree, da finanziare con il progetto della Fair Tax.

Viene alla mente George W. Bush, che appena eletto, nella primavera del 2001, annunciò che la sua amministrazione non avrebbe imposto ulteriori limiti all'inquinamento industriale, perchè "costava troppo". Lo disse papale papale, con un'alzatina di spalle, senza mostrare il minimo senso di colpa.

L'altro giorno ho visto un cinese ed un indiano piangere, perché purtroppo non erano vincolati da Kyoto. Abbiamo pensato di fare un corteo da Roma a Beijing passando per Bombay, siete tutti ovviamente invitati.

illupodeicieli
Inviato: 12/12/2005 12:43  Aggiornato: 12/12/2005 12:43
Mi sento vacillare
Iscritto: 2/1/2005
Da:
Inviati: 323
 Re: Per qualche metro di troppo
le domande o le osservazioni sono più o meno le stesse che ho scritto ieri ,quì, in un altro commento, e le sintetizzo così: chiediamoci cosa ci facciamo quì, non solo in senso spirituale o filosofico, ma cosa facciamo ogni mattina , pomeriggio o sera. l'altra domanda è quella che riguarda il valore di una vita,ma non in termini economici come ci viene ripetuto e fatto notare nei casi ,che so, di influenza o anche di degenza in caso di infermità o "incidente stradale", e cioè il costo sociale. di certo non si pongono un problema appunt coloro che devono far quadrare i conti,per cui appunto persone ce ne sono tante e si possono "sostituire" all'occorrenza e immolare al progresso.
come possiamo scoprire aprendo gli occhi e le orecchie, tutto il mondo è paese, e quì da noi non è così diverso come negli states: mancano l'amore per la vita propria e del prossimo . sei solo un limone da spremere ,un cliente o un elettore. se hai figli ti vengono a cercare a casa per farli iscrivere in una scuola anzichè un'altra o per venderti un pc o un enciclopedia; se sei adulto ti fermano per strada per estorcerti una firma e del denaro. ecco chi sei tu e chi sono anche gli altri. non sono d'accordo con chi,vuoi per buonismo o per altre ragioni,che per ora ignoro, assolve chi vuole far quadrare i conti e dimentica la sicurezza e il bene comune,chi vuole poter dire a Cristo e popolo, che i suoi conti tornano o che sta mantenendo le promesse (lìho letto su un manifesto!). forse è meglio,come sento dire da più parti ultimamente (lo dicevano forse anche prima ma ero,evidentemente, troppo lontano) tornare a microcomunità,dove la relatà è più vivibile e partecipata, dove non sei il contribuente xyzpq459 ma hai un nome e non un numero (spero non marchiato sulla pelle).
sarà un luogo dove ti farà piacere vivere e non dove sei costretto a stare (come adesso ).

vulcan
Inviato: 12/12/2005 15:32  Aggiornato: 12/12/2005 15:32
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: Per qualche metro di troppo
Ormai c'è un problema strutturale di fondo nella nostra società ..

...tutto .. appare condizionato dal mercato...(ringraziamo il capitalismo e il il suo "benessere")

e quando fai con la gente due chiacchere sui temi piu' disparati..
ed esprimi le idee ..
le semplicei vecchie idee ..
il semplice e vecchio modo di pensare ..
le tue semplicie lineari convinzioni ..
i semplici concetti ...

al meglio, ti guardano come fossi un marziano .. poi tirano fuori da qualche recondita circonvoluzione cerebrale la calcolatrice e ti dicono:

"ma sei matto .. lo sai quanto ci costerebbe?"

Tutto appare irrimediabilmente condizionato alla convenienza economica, al costo, all'impegno finanziario , alla perdita del profitto.

Ma la cosa che mi lascia ancor più interdetto, è che quando fai notatre che la vita del mondo dei singoli e del semplice pensiero. non può essere condizionata indefinitamente dal mero calcolo economico ...

... a quel punto ti dicono anche che sei un sognatore !

Ma per tutti noi con questo modo di pensare che ci è stato ficcatto ben bene nel cervello, la vita quanto costa?

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
frankad
Inviato: 12/12/2005 15:39  Aggiornato: 12/12/2005 15:39
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 10/10/2005
Da: ICHNOS
Inviati: 1921
 Re: Per qualche metro di troppo
Ciao Sergio.

Ho paura che la "dimensione" della situazione risieda nella tua ultima frase-domanda:

Ma per tutti noi con questo modo di pensare che ci è stato ficcatto ben bene nel cervello, la vita quanto costa?

Credo che molti.....interlocutori (??) in fondo credano che noi non abbiamo diritto neppure a chiedercelo, quanto costa la vita. Sembra che sia stato costruita una bolla di sapone, dove dentro ci sono addirittura le elezioni......, ma c'è qualcuno che osserva quelli dentro la bolla.

Fino a quando la ragionevole maggioranza non capirà di essere prigioniera in una bolla, il circo continuerà.

Franco

La democrazia è il sistema perfetto per tenere mansueti e silenziosi i cittadini, facendo loro credere di possedere un potere di scelta che in realtà non hanno e non hanno mai avuto.
Krya
Inviato: 12/12/2005 20:02  Aggiornato: 12/12/2005 20:02
Mi sento vacillare
Iscritto: 22/8/2005
Da: Toscana
Inviati: 438
 Re: Per qualche metro di troppo
Non c'entra quasi una cippa ma visto che sono circa 10 anni che lo dico:

Ricerca

Almeno ora siamo in 2 !!!!

Riccardo

Ci sono crimini peggiori del bruciare libri, uno di questi è non leggerli. (brodsky)
vulcan
Inviato: 12/12/2005 21:51  Aggiornato: 12/12/2005 21:51
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 29/1/2005
Da: Sardigna
Inviati: 2092
 Re: Per qualche metro di troppo
ciao krya

"Ricerca"

ho visto il link .. la cosa triste è il fatto che siamo solo al principio ... gli effetti di queste "non scelte" purtroppo ci si rivolteranno contro .. per i prossimi 30 anni ..

.. chi semina raccoglie"

e noi rischiamo di essere il terzo mondo .. non nel mondo ma addirittura in europa!

Si puo'essere piu' cechi di cosi??

.. probabilmente ( per restare in tema) .. anche queste, rientrano in scelte che non portano vantaggi economici a breve termine.....

"Indaga le parole a partire dalle cose e non le cose a partire dalle parole." Misone
franco8
Inviato: 13/12/2005 13:27  Aggiornato: 13/12/2005 13:27
Dubito ormai di tutto
Iscritto: 6/12/2005
Da:
Inviati: 1561
 Re: Per qualche metro di troppo
Penso che, potendo, sottoscriverei quello che ha scritto
illupodeicieli :
forse è meglio,come sento dire da più parti ultimamente , tornare a
microcomunità,dove la relatà è più vivibile e partecipata, dove non sei il
contribuente xyzpq459 ma hai un nome e non un numero .....
---
E lforse, in un mondo del genere la domanda
" Ma per tutti noi con questo modo di pensare che ci è stato ficcatto ben bene nel cervello, la vita quanto costa? "
non verrebbe in mente a nessuno.. (?)

.... ....io non mi definisco affatto volentieri ateo, non più di quanto io sia a-MickeyMouse.
..
(detto, fatto)
fiammifero
Inviato: 13/12/2005 19:01  Aggiornato: 13/12/2005 19:01
Sono certo di non sapere
Iscritto: 28/2/2005
Da: ROMA
Inviati: 5691
 Re: Per qualche metro di troppo
l'interesse economico al di sopra ogni altra cosa.

L'incidente di Chicago rientra in quella percentuale di costi che non andranno comunque ad intaccare i profitti,a scapito della sicurezza di un singolo cittadino,preventivati già in base alla logica delle statistiche e delle probabilità a cui ricorrono tutte le Imprese .
Altra cosa invece è la pianificazione sistematica degli infortuni automobilistici,ne vogliamo parlare?
Che senso ha autoriizzare le industrie automobilistiche a produrre veicoli sempre più potenti e veloci quando poi esistono limiti di velocità,autovelox,multe etc.
Praticamente lo Stato vieta l'eutanasia per i malati terminali ma autorizza quelli in salute a suicidarsi e ad ammazzare altri per incidenti stradali dovuti all'alta velocità!
E poi entrano in gioco le scatole cinesi: assicurazioni,sanità ,pompe funebri,diminuzione della popolazione,risparmio sulle pensioni,etc.etc.
Meditate gente!

Citazione:
le cose di cui ci sentiamo assolutamente certi non sono mai vere (Oscar Wilde)
manolete
Inviato: 13/12/2005 22:48  Aggiornato: 13/12/2005 22:48
Mi sento vacillare
Iscritto: 6/2/2005
Da:
Inviati: 470
 Re: Per qualche metro di troppo
Salute/i Fiammifero,

che bello leggerti ancora!!!

Suerte,
manolete

Ivy
Inviato: 14/12/2005 15:31  Aggiornato: 14/12/2005 15:31
Mi sento vacillare
Iscritto: 25/7/2005
Da: Cantù [VAAAAAAAAAAAAAAA BENE!]
Inviati: 335
 Re: Per qualche metro di troppo
"La domanda che pone l'incidente di Chicago è la seguente: a che punto inizia il diritto della società di far prevalere degli interessi economici - anche considerevoli, in molti casi - a discapito della salute e della sicurezza del singolo cittadino? Ma poi, soprattutto, a chi dovrebbero andare, i maggiori guadagni ottenuti a rischio della nostra sicurezza, se non al cittadino stesso?"

Qualcuno lo ha già citato, e credo sia l'esempio perfetto per porre questa domanda anche a qualche governante italiano...
La questione TAV pone lo stesso interrogativo: siamo disposti a sacrificare la salute e la sicurezza dei cittadini per agevolare interessi economici di pochi?
Il governo italiano ha risposto,e continua a rispondere si...
Il comitato NoTav continua a dare le sue notizie tramite i soliti canali "liberi", il loro sito internet, etc., e la tv continua: la Tav è un'opera assolutamente necessaria, rimarremmo tagliati fuori dall'Europa senza, non ci sono problematiche di tipo ambientale...
E' come dire a quei cittadini che pacificamente protestano (gli altri io nemmeno li considero, quelli che appositamente si infiltrano per creare disagi) che non devono lamentarsi, che la loro salute viene messa a rischio solo per interessi "più alti", l'Europa, il progresso (i soldi che guadagneranno costruendo quella ferrovia direi io...).

A Chicago è morto un bambino, che di per se è un fatto gravissimo; purtroppo ormai si è abituati a sentire di migliaia di persone che muoiono in una volta sola, di attentati con 30 morti, etc., che ormai una sola vita persa non fa più effetto.
Povero bimbo, al posto sbagliato nel momento sbagliato...
Poi parlare del fatto che quella morte è stata assolutamente inutile e soprattutto evitabile, viene dopo, sempre che si decida di parlare della tragedia da questo punto di vista.

Purtroppo si sta verificando ormai chissà da quanto tempo, o magari è sempre stato cosi, un fatto che è assolutamente inspiegabile razionalmente: gli interessi di pochi sono più importanti di quelli della maggioranza delle persone, i soldi sono più importanti della salute.

Gli aeroporti di Chicago come la Tav... Nessuno dice che a Chicago non dovrebbe esserci un aeroporto, cosi come nessuno dice che la Tav non deve passare dall'Italia: si chiede solo una maggiore attenzione alle problematiche ambientali e a quelle relative alla sicurezza, alla vita delle persone...

"Ma poi, soprattutto, a chi dovrebbero andare, i maggiori guadagni ottenuti a rischio della nostra sicurezza, se non al cittadino stesso?"

I soldi che si guadagnano a discapito della salute dei cittadini non riesco a pensare a chi dovrebbero andare, perchè non dovrebbero esistere...
Si dovrebbero spendere i soldi "giusti" (evitando gli inutili sprechi che si continuano a creare, e a questo proposito consiglio la puntata di Report sul discorso Tav) per creare infrastrutture sicuramente utili ma sicure. E a questo punto si che si potrebbe discutere sulla destinazione dei soldi risparmiati in questo modo...

We live in the age of the overworked, and the under-educated; the age in which people are so industrious that they become absolutely stupid. Oscar Wilde
virgilio
Inviato: 14/12/2005 20:11  Aggiornato: 14/12/2005 20:11
Ho qualche dubbio
Iscritto: 1/9/2005
Da:
Inviati: 210
 Re: Per qualche metro di troppo
prova

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