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11 Settembre
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 American Moon

Il nuovo documentario
di Massimo Mazzucco
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In generale ho idea che sarà difficile trovare delle persone preparate che difendono la verità ufficiale, perchè non appena uno si mette a studiare seriamente l'argomento diventa subito complottista

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media : “IL MESTIERE DI GIORNALISTA È QUELLO DI UCCIDERE LA V
Inviato da Redazione il 4/7/2004 3:00:00 (4257 letture)

“IL MESTIERE DI GIORNALISTA È QUELLO DI UCCIDERE LA VERITÀ” 

John Swinton, The New York Times

Durante il brindisi d’addio al prestigioso New York Press Club, John Swinton, lo storico redattore capo del New York Times, fece questa disarmante dichiarazione:

"There is no such thing, at this date of the world's history, as an independent press. You know it and I know it. There is not one of you who dares to write your honest opinions, and if you did, you know beforehand that it would never appear in print.

Non esiste al mondo, in tutta la storia fino ad oggi, qualcosa che si possa definire giornalismo indipendente. Questo lo sapete voi e lo so anch’io. Non c’è uno solo di voi che osi esprimere con sincerità le proprie opinioni, perchè sapete già in anticipo che se lo faceste, non comparirebbero mai sulla carta stampata.

I am paid weekly for keeping my honest opinions out of the paper I am connected with. Others of you...

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11 settembre : 11 SETTEMBRE:  A CHE RELIGIONE APPARTIENI?
Inviato da Redazione il 3/7/2004 11:19:26 (3026 letture)

<b>11 SETTEMBRE:&nbsp; DI CHE RELIGIONE SEI?</b></span><br>
<a href="http://www.luogocomune.net/lc/modules/news/article.php?storyid=276#1"><br>
<span style="color: rgb(153, 0, 0);">(Con riepilogo prima giornata)</span></a>
<br>
<br>
In anticipazione della full-immersion 11 Settembre che, garantisco, su
questo sito avverrà, al momento giusto e con la giusta risonanza
(siamo ancora in pochi), propongo agli iscritti una specie di sondaggio
iniziale, che può anche valere come interessante lettura
statistica. Qualunque sa la risposta che darete, potrà
naturalmente essere cambiata in qualsiasi momento. (In fondo, siamo
tutti qui per questo). <br>
<br>
<span style="font-weight: bold;">L’11 Settembre ormai divide le persone
in maniera tale che lo si può considerare una sorta di nuova
barriera “religiosa”. Tu a che confessione appartieni?</span><br>
<br>
<span style="font-weight: bold;"></span><span style="font-weight: bold;">A) Credente convinto</span> (figuriamoci se se lo sono fatto da soli. Il mondo è pieno di gente che vede cospirazioni dappertutto)<br>
<span style="font-weight: bold;">B) Credente con riserva</span> (credo alla versione ufficiale, ma vi riconosco notevoli lacune)<br>
<span style="font-weight: bold;">C) Scettico</span> (vorrei tanto crederci, ma la storia mi insegna diversamente)<br>
<span style="font-weight: bold;">D) Agnostico</span> (non ho le idee chiare, nè la cosa mi interessa più di tanto) (continua...)

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Iraq : EPPURE A ME SADDAM E' SIMPATICO
Inviato da Redazione il 2/7/2004 8:41:43 (3111 letture)

EPPURE A ME SADDAM È SIMPATICO



02.07.04 - In un tribunale istituito interamente dagli americani,
riconosciuto solo dagli americani, in presenza di soli giornalisti
americani, e con le immagini TV che prima di essere diffuse nel mondo
hanno passato la censura dell’esercito americano, ha avuto inizio il
primo processo iracheno, condotto dal libero popolo iracheno, nel
nuovo, libero e sovrano stato dell’Iraq.



Sarà forse il trovarsi davanti a questa mostruosità fatta
di arroganza, cecità ed ipocrisia insieme, ma alla fine quando
ho visto la faccia barbuta e l’occhio acuto del vecchio leone
detronizzato ho provato simpatia per lui. Chessò – ho pensato –
almeno lui è sincero.



In fondo, se ci sono persone a Washington che si credono nel giusto
invadendo paesi sovrani, ammazzando civili senza rimorso, ed arraffando
senza troppi complimenti tutto quello che gli serve (e scartando con
altrettanto disdegno tutto quello che non gli serve più), non
vedo perchè non debba ritenersi nel giusto - dal suo
personalissimo punto di vista - anche uno come Saddam,
indipendentemente da quello che in realtà abbia fatto nei
confronti dei suoi cittadini.



Mi rendo conto che voler giustificare un dittatore ...

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news internazionali : DO YOU KNOW JANJAWEED?
Inviato da Redazione il 1/7/2004 7:52:48 (2979 letture)

DO YOU KNOW JANJAWEED?

Il primo che vedrà comparire per tre volte su un giornale questa parola - Janjaweed - o la sentirà pronunciare tre volte da qualche emittente di governo, saprà con certezza che è il Sudan la prossima pedina nell’infinita partita a scacchi col mondo che sta alla base del progetto neocons americano.

Janjaweed sono i miliziani arabi (sudanesi) che terrorizzano, violentano ed uccidono sistematicamente le popolazione nere (sudanesi) di Durfur, lungo il confine con il Chad, con silenzioso benestare del governo di Kartoum.

Non solo quindi i Janjaweed saranno probabilmente i nuovi cattivi dei nostri telegiornali estivi, ma è il governo stesso del Sudan che potrà entrare presto nel mirino di Washington, “se non si sbriga a mettere sotto controllo questi miliziani che violano sistematicamente i diritti umani”. L’ha detto Powell, ieri a Kartoum.

Ovvero – tanto ormai certi passaggi possiamo permetterci di saltarli – come potenziale riserva di petrolio il Sudan comincia a diventare una appetibile alternativa ...

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opinione : SIAMO TUTTI NARCOTIZZATI?
Inviato da Redazione il 30/6/2004 21:58:22 (2778 letture)

SIAMO TUTTI NARCOTIZZATI?



Questo è uno scambio ideale fra il Sig. Tesi e in Sig. Antitesi, con ampio spazio di commento per i Sigg. Sintesi.



TESI: Possono raccontarci tutte
le bugie che vogliono, possono cercare di limitare al massimo le nostre
libertà personali, ma la capacità di ragionare è
l’unica cosa che nessun potere potrà mai togliere all’individuo.



ANTITESI – Non illuderti, amico
mio. E' vero invece l'esatto contrario. Anche la capacità di
ragionare può essere "inibita". Anzi, può essere
narcotizzata, fatta a pezzi, messa allo stato di non nuocere. Ricordo
uno dei capitoli di "1984" di Orwell, in cui il modo di ragionamento
dell'individuo viene così stravolto ...

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media : JIHAD E MARTELLO
Inviato da Redazione il 30/6/2004 7:40:17 (2740 letture)

JIHAD E MARTELLO



30.06.04 - Appena ho visto il titolo della BBC, “Venice puzzled by
hammer attacks” (Venezia sconcertata dagli attacchi col martello),
istintivamente ho pensato: sta a vedere che sono stati gli islamici.
Poi invece, leggendo l’articolo, ho visto che lo stesso sindaco Costa
dichiarava con tono sicuro “the attacks were the work of an isolated
lunatic”, gli attacchi sono opera di un pazzoide isolato, e allora mi sono rilassato.



Ma non avevo ancora finito di riprendermi dallo spavento, che subito
sotto ti trovo che invece “police are still unsure whether they are
dealing with a single attacker of a wave of anti-religious vandalism”,
la polizia non è ancore sicura di aver a che fare con un
delinquente isolato, e non con un’ondata di vandalismo religioso”.
Addirittura? Un’ondata? Qui mi vedo già scimitarre che
lampeggiano nella notte e mi tagliano la testa del mio adorato S.
Giovanni della Croce, oppure - ancora peggio - della grandissima Teresa
d’ Avila!



Ed infatti continuo a leggere, sempre più trepidante, e ti
scopro che ci hanno già fatto fuori: due statue di S. Francesco
e S. Marco ...

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Iraq : SCAPPATI COME LADRI DI POLLI
Inviato da Redazione il 29/6/2004 9:51:14 (2875 letture)

SCAPPATI COME LADRI DI POLLI



29.06.04 - Doveva essere la cerimonia che avrebbe dovuto finalmente
risollevare l’immagine di Bush, e con essa quella altrettanto miseranda
di tutta la “coalizione” dei ladri di petrolio: signori e signore,
l’occupazione è finita (a parole, ovviamente), il paese è
nelle vostre mani (sempre a parole), ora saprete finalmente cosa vuol
dire vivere in libertà (si fa sempre per dire). Auguri e figli
maschi.



Invece è sembrata più che altro la frettolosa consegna di
chi ha venduto una macchina a un altro come semi-nuova, mentre sa
benissimo che entro venti chilometri i pistoni si apriranno in due come
noci di cocco seccate al sole.



Ecco, tenete, queste sono le chiavi della democrazia, ne ho fatte due
copie, una per voi, una per i sunniti, così ci andate in giro un
pò per uno senza litigare. Ai curdi ho già fatto
consegnare le pelli di daino per lavorare ai semafori. Così
appena arrivano i semafori si potranno godere anche loro un pò
di democrazia. Ricordatevi di cambiare spesso il filtro dell’olio, e
tenete d’occhio l’usura dei copertoni, mi raccomando. E poi, qualunque
cosa, il telefono ve l’ho lasciato (quello del bar)... e via che non
hai finito di parlare e sei già col piede sulla scaletta
dell’aereo. Tempo che quello decolla....

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analisi : LÀ DOVE OSANO I CALABRONI
Inviato da Redazione il 29/6/2004 0:00:14 (6571 letture)

LÀ DOVE OSANO I CALABRONI



di Anna M.



28.06.04 - Disse una volta Ferruccio De Bortoli: “L'economia italiana
è paragonabile ad un calabrone: non c'è legge fisica che
spieghi come possa volare, ma vola”.



E di miracolo in miracolo, pare addirittura che oggi il nostro ministro
Tremonti – la longa manu economica del Berlusconi-pensiero - abbia
trovato la "ricetta" magica per far volare anche il tozzo calabrone
là dove osano solo le aquile: semplicemente, ridurre le tasse, e
contemporaneamente tagliare le spese pubbliche. Che sarebbe poi, in
soldoni, la politica fiscale di Bush, uno dei pochi dal quale
Berlusconi pare accettare di buon grado indicazioni e consigli.



Ma negli Stati Uniiti la" Bush Tax" si è rivelata, come previsto
da molti repubblicani stessi, un autentico flop: basti pensare che chi
ha un reddito annuo superiore ad 1 milione di dollari, ne risparmia 110
mila di imposte, mentre il 60% degli americani, che forma la base della
piramide reddituale, risparmia la bellezza di 304 dollari in tutto.
Soldi che non fa nemmeno in tempo a contare, ...

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elezioni Usa : ESPLODE FAHRENHEIT, VINCENDO ADDIRITTURA FUORI CASA
Inviato da Redazione il 28/6/2004 8:47:03 (3124 letture)

ESPLODE FAHRENHEIT, VINCENDO ADDIRITTURA FUORI CASA



28.06.04 - Al di là delle più rosee previsioni dello
stesso Michael Moore, il suo film-documentario anti-Bush ha portato a
casa nel week-end di apertura ben 21 milioni di dollari, battendo tutti
i grossi film commerciali in programmazione (che contano su un numero
di sale dieci volte superiore), e strapazzando qualunque record
precedente dei documentari stessi. (Il suo Bowling for Columbine,
Oscar dell’anno scorso, deteneva già il record di incassi
assoluto, con 21 milioni di dollari complessivi). Ma la cosa più
sorprendente – e forse l’elemento che potrà fare davvero la
differenza, ora di Novembre - è che il documentario non è
stato affatto ignorato dai sostenitori di Bush, come invece prevedevano
tutti i “santoni” della comunicazione. Mentre alla Casa Bianca ci si
consolava dicendo “in fondo, lo andranno a vedere solo quelli che tanto
già votano per Kerry”, il botteghino ha registrato il tutto
esaurito addrittura ...

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opinione : GLADIATORI CON L’ORECCHINO
Inviato da Redazione il 27/6/2004 4:35:07 (4040 letture)

Ricordo di aver dato l’addio al calcio (tifato) molti anni fa: fu il giorno in cui lessi che un certo Vieri prendeva di stipendio una cifra con la quale si sarebbero potute costruire dieci scuole pubbliche, con tanto di piscina e campo da golf. E temo che oggi la cosa posso essersi solo centuplicata.

Ma quell’addio – che fu tanto doloroso (parla uno che ricorda ancora ogni istante di Inter-Independiente del ’64, 1-0 gol di Corso nei supplementari e-vài-Mariolino!) quanto completo ed irreversibile - non lo diedi perchè la cosa “faceva schifo” e basta, ma perchè mi resi conto che faceva schifo grazie a me. Ero io che davo quei soldi a Vieri, senza rendermene conto, e questo divenne per me inaccettabile.

In fondo, avrei anche potuto arrivarci prima, ma offuscato com’ero da quel “rigore grosso come una casa che continuavano a negarci ogni domenica”, non me n’ero mai accorto: quando uno decide ...

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storia & cultura : LA VECCHIA EUROPA E LA NUOVA AMERICA
Inviato da Redazione il 26/6/2004 23:57:26 (3930 letture)













LA VECCHIA EUROPA E LA NUOVA AMERICA



di Truman Burbank



La vecchia Europa ha visto millenni di guerre, stragi, imperi e
dominazioni. Di tutto ciò ha cercato di mantenere memoria storica.









Non è però alla memoria scritta nei libri di storia che mi riferisco,
ma alla memoria popolare, interiorizzata tramite arte e letteratura, sin dai tempi della Lisistrata
di
Aristofane, fino a Brecht, passando per Tolstoj e per mille altri.








La memoria storica che dice che la guerra è ingiusta, che non è voluta
dal popolo, ...




B. Brecht








Quando chi sta in alto

parla di pace

la gente comune sa

che ci sarà la guerra.



Quando chi sta in alto

maledice la guerra

le cartoline precetto

sono già compilate.


(...)






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Iraq : I TAGLIAGOLE A SCOPPIO RITARDATO
Inviato da Redazione il 23/6/2004 0:48:18 (5796 letture)

I TAGLIAGOLE A SCOPPIO RITARDATO



Ma chi decapita tutta questa gente?



21.06.04 - Curioso questo mondo islamico. Più si avvicina il
momento in cui terminerà ufficialmente l’occupazione
militare  dell’Iraq, più dei presunti jihadisti si sentono
in bisogno di richiedere, con mezzi non certo diplomatici, che questa
occupazione abbia termine. Sono stati a guardare per più di un
anno, senza, mai farsi venire in mente che si poteva prendere e
decapitare un ostaggio alla settimana, mettendo davvero in ginocchio la
cosiddetta coalizione, e ora che questa comunque se ne va, si mettono a
ricattare tutti affinchè ciò accada.



Quattrocchi, per quel che ne sappiamo, è probabilmente morto, ma
sul come, dove e perchè ciò sia avvenuto la coltre del
mistero resta più fitta che mai. L’italiano è inoltre
morto “prima” che qualunque richiesta in cambio della sua vita venisse
ufficialmente avanzata, e senza comunque che ci fosse quel canonico
intervallo di ”trepidazione nazionale”, che è appunto il piede
di porco con cui si può pensare di scardinare l’unità
degli occupanti.



Nicholas Berg è sicuramente morto, molto probabilmente prima di
essere decapitato, ma anche lì ricatti veri e propri, del tipo
andatevene o lo uccidiamo, non ce ne sono stati. Prima è morto,
poi ci hanno fatto sapere che ciò era avvenuto perchè noi
occidentali gli abbiamo invaso il paese. Cioè, praticamente,
sarubbimo potuti andressimo via se solo ce lo diribbero.



Per gli altri tre ostaggi italiani, invece, il ricatto formale è avvenuto, ma è stato ....

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opinione : DUE VOLTE NELLA POLVERE, DUE VOLTE SULL’ALTARE
Inviato da Redazione il 22/6/2004 8:56:41 (3376 letture)

DUE VOLTE NELLA POLVERE, DUE VOLTE SULL’ALTARE  



di Massimo Mazzucco



21.06.04 - Per ben due volte, nel corso degli ultimi 12 mesi, le alte
corti di due fra i maggiori esportatori di democrazia, Stati Uniti e
Italia, hanno dovuto ricorrere a indecorosi “trucchi del mestiere”, pur
di non cedere di fronte a richieste tanto legittime da parte dei loro
cittadini quanto scomode per i loro governanti.



In Italia, il cittadino e padre di famiglia Adel Smith ha protestato
contro la presenza nelle scuole pubbliche del simbolo di una certa
religione, che pure essendo quella professata dalla grande maggioranza
della nazione, non era purtroppo la sua. E vista la separazione
costituzionale fra Stato e Chiesa, implementata dalla revisione al
Concordato del 1984, ha avanzato la legittima richiesta di vedere o il
simbolo di quella religione rimosso, oppure quello della sua aggiunto
accanto ad esso. E seppur il giudizio in primo grado gli fosse stato
necessariamente favorevole, alla fine dell’iter giudiziario il signor
Smith se ne è tornato a casa ...

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terrorismo : CATTURATO IN NORD-ITALIA UN ALTRO PEZZO GROSSO DI AL-QUEDA
Inviato da Redazione il 21/6/2004 8:42:46 (2645 letture)


CATTURATO IN NORD-ITALIA IL NUMERO UNO DELLA CELLULA GFAQLL



21.06.04 - La notizia non è ancora confermata dalla questura di
Pavia, ma pare che nei dintorni di Vigevano una squadra  di agenti
della antiterrorismo abbia arrestato questa notte Abu Al-Abdani, capo
della cellula GFAQLL in Nord-Italia (collegata ad Al-Queda), e
ricercato da anni per l’attentato del 2002 in cui un aereo da turismo
si schiantò nelle vetrate del grattacielo Pirelli a Milano.
Morirono 4 persone, e altre 21, che quella sera si erano attardate al
lavoro, rimasero in preda al panico per svariati minuti. Pare che
Al-Abdani si fosse travestito da contrabbandiere svizzero, riuscendo
così ad ingannare...

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Iraq : LA PARTITA RITORNA DOV' ERA INIZIATA
Inviato da Redazione il 20/6/2004 5:43:14 (2820 letture)

LA PARTITA RITORNA DOVE ERA INIZIATA



20.06.04 - E' dal lontano 1902, anno in cui Abd-al-Aziz
Bin-Abd-al-Rahman Bin-Faysal Bin-Turki Bin-Abdallah Bin-Muhammad Al
Sa'ud, detto anche Ibn Sa'ud (per fortuna), riconquistò il
potere agli ottomani, che la famiglia Sa'ud regna incontrastata in quel
d'Arabia (Saudita, ovviamente). Ma a partire dal 1938, anno in cui fu
scoperto il petrolio, fu una società americana, la Aramco, ad
aggiudicarsi il diritto di estrarlo e venderlo nel mondo. E se solo nel
1972 l'Arabia riuscì a strappare il 20 per cento di quella
compagnia ai petrolieri americani, nel 1980 ha potuto finalmente
vantare con orgoglio la proprietà completa della Aramco stessa.



E mentre dopo l'11 di Settembre tutti si affrettavano in Afghanistan,
per punire il malefico Osama che ci aveva buttato giù le
torri più belle, pochi si accorgevano che ben quindici dei
dicciannove
presunti dirottatori venivano indicati dall'FBI come cittadini sauditi.
Nonostante quindi si sia andati a prendere la rincorsa fino quasi in
Mongolia, con lunga sosta a Baghdad sulla via del ritorno, non
c'è da stupirsi se alla fine la partita è tornata nella
sua sede più naturale fin dall'inizio, cioè appunto
l'Arabia Saudita.



Due settimane fa gli attentati di Kobar, con
il cuoco italiano che ci è andato di mezzo, poi il giornalista
della BBC assassinato per strada (il suo collega non è ancora
fuori pericolo), e adesso la decapitazione (ci si dice, ma del corpo,
come ormai d'abitudine, nemmeno l'ombra) dell'americano Paul Johnson.
Di questo ultimo caso, è interessante cercare di leggere fra le righe del comunicato che stranamente, in
nome della famiglia di Johnson, è stato letto ai giornalisti
direttamente da un agente FBI:

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