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opinione : SCACCO AL RE |
Inviato da Redazione il 28/4/2004 1:58:00 (2312 letture) |
SCACCO AL RE
Alla faccia dei “beduini”. La mossa recente dei sequestratori degli italiani ha tutto il sapore di un geniale ribaltamento scacchistico. Mentre hanno lasciato crogiolare chi voleva farlo nell’illusione di un “tutto risolto”, alla tarallucci e vino, hanno scavato una fossa da cui ormai, del nostro governo, emerge a malapena la testa per respirare: o manifestate contro voi stessi, dice l’ultimatum, o uccideremo i vostri compatrioti.
Un paio di commenti sono d’obbligo: 1) Non per nulla esiste un proverbio, ...
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dagli Usa : STA TORNANDO LA DEMOCRAZIA? |
Inviato da Redazione il 27/4/2004 10:46:59 (2330 letture) |
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STA TORNANDO LA DEMOCRAZIA?
di Fabio de Nardis
26.4.04 - L’America progressista finalmente si ribella al conservatorismo di Bush e delle gerarchie cattoliche, che con l’ultimo editto vaticano mostrano chiaramente di voler condizionare le presidenziali di Novembre. Ieri, a Washington, centinaia di migliaia di persone hanno marciato sulla National Mall per dire “No” al rigurgito contro-riformista del governo repubblicano, e per rivendicare il diritto sacrosanto della donna a decidere sul futuro della propria gravidanza. Loro la chiamano “reproductive freedom” (libertà di riproduzione), e il “partito” a favore dell’aborto è il “pro-choice”(per la scelta), mentre gli antiabortisti sono i “pro-life”.
Ha detta di molti si è trattato della più grande manifestazione femminista nella storia dei movimenti in America, superiore nella portata anche alla grande mobilitazione del 1992. Le stesse forze dell’ordine, che negli USA non giocano al ribasso come in Italia, dichiarano che il numero dei partecipanti è stato tra i 500.000 e gli 800.000. Hanno sfilato ordinatamente, tutti uniti e compatti per rivendicare il diritto fondamentale all’autodeterminazione. E dopo anni di apatia, si sono rivisti i giovani ...
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media : LETTERA APERTA A GAD LERNER |
Inviato da Redazione il 26/4/2004 0:01:40 (2726 letture) |
LETTERA APERTA A GAD LERNER
(Facendo finta di essere un giornale importante), pubblichiamo la “lettera aperta” di una nostra collaboratrice a Gad Lerner, in occasione della sua ultima puntata della trasmissione televisiva “L’Infedele”:
Egregio Signor Lerner,
da tempo rispetto la sua serietà professionale e la sua coerenza di pensiero, ma l’altra sera, seguendo la puntata de l’ Infedele "Gli italiani e il mestiere delle armi", ho purtroppo dovuto sospendere questo giudizio, in attesa almeno di un suo chiarimento.
Il suo collage di frasi e personaggi storici infatti, costruito sia sfruttando la presenza di Ermanno Olmi (che ingenuamente ha concesso le splendide immagini del proprio film), sia saccheggiando a piene mani la miglior tradizione eroico- risorgimentale, strideva in maniera grottesca ...
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analisi : IN SUD-AMERICA NON VOGLIONO LA DEMOCRAZIA |
Inviato da Redazione il 25/4/2004 11:26:52 (6451 letture) |
IN SUD-AMERICA NON VOGLIONO LA DEMOCRAZIA di Fabio de Nardis 24.4.04 - In uno studio recentemente pubblicato dal Programma Sviluppo delle Nazioni Unite, emerge che la maggior parte dei sudamericani accetterebbe un ritorno all’autoritarismo, se questo comportasse un miglioramento delle condizioni economiche e sociali. Dal rapporto si rileva anche che la classe dirigente non riesce a dare corpo a politiche pubbliche di ampio respiro, a causa della continua intromissione degli Stati Uniti e dei troppi vincoli all’attività di governo posti dalle istituzioni internazionali (leggi FMI). La ricerca copre un arco temporale di tre anni, e si basa su una rilevazione condotta in 18 paesi: Argentina, Bolivia, Brasile, Cile, Colombia, Costa Rica, Repubblica Domenicana, Ecuador, El Salvador, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Paraguay, Perù, Uruguay e Venezuela. Sono tutti paesi di recente democratizzazione, di cui solo tre possono contare su una tradizione democratica di oltre venticinque anni. Su 18.643 intervistati, il 58% si dichiara convinto che al Presidente debba essere lasciata la possibilità di agire fuori dalla legalità; il 56% crede che... |
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storia & cultura : I RAGAZZI DELLA MONTAGNA |
Inviato da Redazione il 24/4/2004 10:18:46 (2976 letture) |
I RAGAZZI DELLA MONTAGNAdi Fernanda AleneE’ giusto ricordare il 25 Aprile. E’ giusto ricordare quelli che sono morti. Ma non credo che fosse questa l’Italia che avrebbero voluto, quei partigiani. Quelli che chiamavamo “i ragazzi della montagna”. Scendevano la notte, verso le cascine. In quel terribile ultimo inverno, con la temperatura perennemente sotto zero. Non aprivano la porta con un calcio. Come facevano i tedeschi. Chiedevano se c’era un pò di latte caldo, o qualche uovo. Chiedevano se potevano rimanere qualche ora nella stalla, al coperto, per scaldarsi. Lì qualcuno si addormentava sulla paglia, qualcun altro cantava sottovoce “Ma che importa se ci chiaman banditi...” Poi verso l’alba una voce forte chiamava “Sveglia, compagni, è ora di tornare sù!” Li chiamavano ribelli, ma per noi ... |
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dagli Usa : UN CALCIO AI MILIARDI PER MORIRE FRA LE CAPRE |
Inviato da Redazione il 23/4/2004 22:44:46 (3859 letture) |
UN CALCIO AI MILIARDI PER MORIRE FRA LE CAPRE
di Massimo Mazzucco
23.4.04 - Se a chiunque di noi chiedessero di scegliere, arrivati a 27 anni, se diventare centravanti della “regina” del campionato, oppure andare a fare il soldato in Afghanistan, sull’aereo che parte per Kabul ci starebbe di sicuro tre volte il carico dell’Arca di Noè.
Ma “loro”, evidentemente, sono diversi. Loro – giusto o sbagliato – a certe cose ci credono. E così è stato per Pat Tillman, la "perla" degli Arizona Cardinals: in un luminoso giorno di qualche anno fa si ritrovava, oltre che sposato da pochi giorni, con un contratto sul tavolo da 9 miliardi di dollari, per cinque anni, per passare ai campioni in carica del St. Louis Rams. Un film.
Ma il giorno era il 20 Settembre del 2001, e le rovine fumanti di Manhattan non avevano ancora smesso di restituire gli ultimi sopravissuti dalle macerie delle torri abbattute. E Tillman, ferito al cuore per un gesto che lui sentiva come un’offesa a tutta la sua nazione...
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news internazionali : C’ERA UNA VOLTA LA SCHIAVITU’... |
Inviato da Redazione il 23/4/2004 3:56:00 (3360 letture) |
C’ERA UNA VOLTA LA SCHIAVITU’...
di Massimo Mazzucco
Oggi non è più come una volta, quando i bianchi sbarcavano con le loro navi in un qualche punto della costa centafricana, accalappiavano un centinaio di abitanti del luogo, e li sbattevano sottocoperta per trasportarli in America e venderli come schiavi. No, oggi a diventare schiavo ti convincono. Con educazione.
Un rapporto appena uscito dell’UNICEF sull’ “human trading” – letteralmente, “traffico di umani” - presenta dei dati da far rizzare i capelli: su 51 nazioni africane ben 45 praticano ancora regolarmente lo “schiavismo legalizzato”. E fra i vari paesi committenti – udite udite - l’Italia spicca fra i primi in assoluto.
Il meccanismo è collaudato, riguarda soprattutto bambini e ragazze giovani, e pare che nessuno abbia troppo interesse a metter in guardia i cittadini delle varie nazioni “fornitrici”. Questa è la storia di una normalissima ragazza nigeriana, che un giorno torna a casa e trova, seduto in salotto con mamma e papà....
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Medicina : NATI DI SOLA MADRE |
Inviato da Redazione il 22/4/2004 0:50:08 (2696 letture) |
[lib]nofat420.jpg[/img] Una lezione di metodologia per tutto l’occidente.di Massimo Mazzucco Forse anche la nascita “verginale” di Gesù, come mille altri “misteri” di natura spirituale, ha trovato la sua corrispondenza nel mondo rigoroso ed asettico della scienza moderna. Il dottor Tomohiro Kono, dell’Università di Scienze Agricole di Tokio, è riuscito a fertilizzare un ovulo di topo senza necessità del contributo maschile, ovvero ha combinato due set di cromosomi della madre, uno maturo ed uno immaturo, riuscendo ad innescare un meccanismo che fra i mammiferi in natura non è previsto: la partenogenesi. Mentre questa è comunissima fra gli insetti, ed in moltissime altre specie inferiori, nei mammiferi viene impedita da un particolare blocco genetico detto “imprinting”. Ebbene, una volta individuato il gene addetto all’imprinting – quello cioè che fa da “guardiano” alla partenogenesi – lo si è mandato a bere un caffè, e la autofecondazione è stata, secondo il team di Kono, “ un’operazione paradossalmente semplice.” Sembrerebbe quindi a portata di mano il sogno di migliaia di coppie di donne, che tanto vorrebbero avere un figlio... |
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opinione : GUARDATE COME MUORE UN UOMO |
Inviato da Redazione il 21/4/2004 21:39:00 (2835 letture) |
GUARDATE COME MUORE UN UOMOPare che prima di essere giustiziato, Fabrizio Quattrocchi abbia cercato di levarsi il cappuccio, affermando: “guardate come muore un italiano”. Non sappiamo se sia vero, ma la voce è stata sufficiente a scatenare un coro di lodi e manifestazioni di orgoglio patriottico in ogni cantone d’Italia. Il ministro degli esteri ha affermato che si tratta di un gesto eroico e tutta la classe politica gli si è accodata, da destra a sinistra, facendo leva sull’infantilismo di un popolo che si ricorda di essere una nazione solo di fronte a un cadavere. Ma l’Italia non ha bisogno di nuovi eroi; ne abbiamo, e abbiamo avuti, già da vendere. L’Italia ha bisogno di pace, di distensione internazionale, e soprattutto di un governo serio, che sappia... |
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dagli Usa : NRA. UNA SIGLA DA RICORDARE, NELL’ANNIVERSARIO DI COLUMBINE. |
Inviato da Redazione il 20/4/2004 9:27:05 (3646 letture) |
[lib]nra-500.jpg[/img] Columbine, 1999. Charlton Heston, presidente della NRA nel 2001
NRA. UNA SIGLA DA RICORDARE, NELL’ANNIVERSARIO DI COLUMBINE.
di Fabio de Nardis
20.4.04 - National Rifle Association. Letteralmente, associazione nazionale delle carabine. Nata a New York nel 1871 per garantire il diritto dei cittadini americani a possedere armi da fuoco (ed usarle all’occorrenza), e’ semplicemente la lobby più potente d’America, ed è letteralmente in grado di fare o disfare un presidente. Per avere un’idea del peso che può avere l’NRA, basti pensare a questo: nel momento caldo del dopo-11 settembre, quando il ministro di giustizia Ashcroft riusciva a far passare una legge repressiva dopo l’altra, l’unica legge che stranamente non trovava posto nel famigerato Patriot Act era proprio quella che imponeva dei controlli più rigidi sull’acquisto di armi da fuoco alle fiere nazionali di settore. Ovvero, mentre si poteva tranquillamente arrestare un marocchino solo per aver pronunciato la parola “tagliacarte”, chiunque poteva andare ad una fiera e portarsi a casa dieci carabine a canne mozze, senza nemmeno che l’FBI controllasse prima la sua fedina penale. La grande “paura” per i terrorismo finiva improvvisamente, laddove iniziava il portafoglio dei produttori di fucili.
E proprio sabato scorso, l’”altro” presidente degli Stati Uniti, Dick Cheney, è intervenuto alla convention annuale della NRA per mettere in guardia i delegati sulle intenzioni del candidato democratico, John F. Kerry, di rimettere in discussione....
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elezioni Usa : “’AFFANCULO GLI EBREI”? TUTTA ACQUA PASSATA! |
Inviato da Redazione il 19/4/2004 1:40:18 (3898 letture) |
“’AFFANCULO GLI EBREI”? TUTTA ACQUA PASSATA!
Durante la campagna elettorale di Bush padre, nel 1988, avvenne un fatto che fece scalpore in tutti gll Stati Uniti, ma soprattutto all’interno delle varie comunità ebraiche. In attesa di iniziare uno dei mille discorsi dal palco, Bush senior venne avvicinato da Alexander Haig (suo futuro ministro degli esteri), che gli disse qualcosa sottovoce. I due iniziarono una breve discussione, ma proprio in quel momento il tecnico audio decideva di fare la famosa “prova microfono”, e finiva così per rilanciare al mondo il seguente scambio privato:
Haig – .... ma in questo modo ci alieneremmo completamente il voto ebraico.
Bush – (Lett.) Affanculo gli ebrei! Tanto quelli per noi non votano comunque.
Oggi evidentemente le cose devono essere un pò cambiate. Ecco l’analisi di Fabio de Nardis:
Sono molti negli Usa a pensare che il recente cambiamento di rotta di Bush sulla questione israeliana sia interpretabile come una mossa per conquistare il consenso della comunità ebraica americana, in occasione delle prossime presidenziali. Sebbene gli ebrei americani rappresentino solo il 2% della popolazione, ed il 4% dell’elettorato, essi sono una componente elettoralmente attiva. Le statistiche mostrano infatti ... |
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analisi : PER L’EUROPA UN’OCCASIONE IRRIPETIBILE |
Inviato da Redazione il 17/4/2004 20:46:38 (6215 letture) |
PER L’EUROPA UN’OCCASIONE IRRIPETIBILE
di Fabio de Nardis
17.4.04 - L’avvicinamento degli Stati Uniti alle posizioni di Israele ha creato scompiglio tra i leader arabi. Nel recente incontro con Sharon, Bush ha assicurato il pieno sostegno americano al piano del leader del Likud. Ha affemato che le posizioni di Sharon sono ragionevoli e che non è pensabile che i profughi palestinesi ritornino nelle proprie case su territorio israeliano. Una simile presa di posizione ha scatenato un putiferio a cui come al solito ha cercato di mettere una pezza con un giro di telefonate il povero Colin Powell che ormai si è aggiudicato il titolo di “balia dell’anno”.
Il Presidente libanese Emile Lahoud dichiara ... |
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news internazionali : IL MURO INFINITO |
Inviato da Redazione il 15/4/2004 19:02:29 (3286 letture) |
Dalla Palestina a Rio de Janeiro, un’ideale – e non soltanto – parete di cemento marca sempre più visibilmente la separazione fra i privilegiati e le moltitudini affamate del pianeta.
di Massimo Mazzucco
Ieri Sharon ha riportato una storica vittoria a Washington, ottenendo da George Bush sia il riconoscimento del diritto ad occupare parte dei territori in Cisgiordania, sia una sua vistosa retromarcia sul “no” al muro che il presidente aveva espresso, con teatrale fermezza, non più di due mesi fa. E’ la prima volta nella storia che un presidente americano riconosce ad Israele un qualunque diritto sui territori occupati.
Ovviamente - ha dichiarato Bush alla stampa allibita - sia il diritto a tenersi i territori, sia il via libera per completare il muro, sono solo temporanei. Il giorno in cui ci si sedesse finalmente al tavolo della pace – ha poi spiegato - tutto ciò andrebbe ridiscusso. (Certo, come no? Già Sharon non ha mai avuto nessuna fretta di sedersi nemmeno al tavolino del bar, figuriamoci ora che gli toccherebbe pure ridiscutere quello che è già riuscito ad acchiappare sottobanco, e magari anche buttare giù un pezzettino del suo amatissimo simbolo di fratellanza universale).
E già che il resto del mondo fa finta di non vedere quello che accade in Palestina, ne ha approfittato il governo brasiliano per lanciare un’idea di muro molto simile a quella di Sharon: solo che loro dentro ci vogliono rinchiudere...
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dagli Usa : MORIRA’ IN PRIGIONE L’UOMO CHE AIUTAVA A MORIRE |
Inviato da Redazione il 12/4/2004 21:40:03 (2606 letture) |
MORIRA’ IN PRIGIONE L’UOMO CHE AIUTAVA A MORIRE
Jack Kevorkian oggi se lo ricordano in pochi. Una decina di anni fa salì alla ribalta delle cronache, come controverso promotore di una nuova tecnica, da lui messa a punto, detta dei “suicidi assistiti”. Al malato terminale, che voleva porre fine alla propria vita, lui procurava un marchingegno che il malato stesso poteva azionare, quando volesse, per immettere nel proprio corpo una dose chimica letale. Era insomma l’equivalente di lasciare una pistola carica sul comodino, a chi fosse in grado di tirare il grilletto.
Questo aveva ovviamente scatenato polemiche infinite, da parte soprattutto della destra cristiano-fondamentalista americana, che non accettava in nessun modo che qualcuno potesse fare della propria vita ciò che meglio crede. E su Kevorkian l’avevano avuta vinta.
Dopo aver procurato più di 130 suicidi assistiti, il dottore infatti aveva commesso un grosso errore, quando si era illuso, nel 1998, di poter propagandare a livello nazionale la propria idea: in un documentario girato dalla CBS, si era fatto riprendere mentre...
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news internazionali : IL RWANDA RICORDA I MASSACRI. ABOLENDO UFFICIALMENTE LE ETNI |
Inviato da Redazione il 9/4/2004 21:25:03 (2401 letture) |
[lib]rwanda400.jpg[/img] IL RWANDA RICORDA I MASSACRI. ABOLENDO UFFICIALMENTE LE ETNIE.di Massimo Mazzucco Dieci anni fa, nel giro di poche settimane, venivano trucidati 800.000 fra Tutsi e Hutu “moderati” – da parte degli Hutu più estremisti - sotto gli occhi di un mondo che stava annoiato a guardare. Il Rwanda infatti non ha mai avuto un’importanza strategica, e non ha nè petrolio nè altre particolari ricchezze da offrire, in cambio della “protezione” di una qualche potenza mondiale. Così profondamente è stato lacerato il tessuto sociale del tempo, che oggi il Rwanda è il paese al mondo con la più alta percentuale di minorenni come capo-famiglia: un nucleo famigliare su cinque ha alla propria guida un dieci-dodicenne al massimo. La vergogna di questa tragedia è poi macchiata all’inverosimile dal fatto che ai massacri abbiano contribuito, in maniera sostanziale, preti e suore della chiesa cattolica. Se questi non riescono a farsi conoscere per albergare pedofili in quantità industriali, ... |
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