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Ma dove sono finiti i giornalisti che prima di mettere nero su bianco si informano, investigano, chiedono, ficcano il naso di persona, invece di raccontarci le tante storielle inutili che gli permettono di rimanere comodi sulla loro bella poltroncina?

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opinione : L'abbraccio nucleare
Inviato da Redazione il 14/3/2011 3:20:00 (12327 letture)

di Marco Cedolin

In Giappone il violentissimo terremoto della scorsa settimana ha creato un inferno apocalittico degno dei peggiori film catastrofici. Un inferno dove gli impianti petrolchimici bruciano rendendo nero il cielo, i depositi petroliferi riversano il greggio in mare, i viadotti crollano, le superstrade vengono inghiottite dalle voragini apertesi nel terreno le linee ferroviarie ultramoderne si accartocciano come fogli di carta dentro ad un caminetto, le dighe cedono di schianto creando nuovi Vajont. I mentori dell'onnipotenza tecnologica si ritirano nelle loro tane, i notiziari raccontano migliaia di vittime il cui computo sarà purtroppo destinato ad aumentare in maniera esponenziale con il passare delle ore.

Le centrali nucleari vacillano e quella di Fukushima esplode in una nube bianca che potrebbe costituire il prodromo di una tragedia radioattiva della gravità di quella di Chernobyl.

La società del progresso tecnologico si ritrova spogliata ed in stato di shock, di fronte alla forza di quella natura che pretenderebbe di dominare. Una natura tanto più pericolosa in quanto violentata e profondamente minata nei suoi equilibri.

Le centrali nucleari vacillano e mostrano ancora una volta inequivocabilmente i termini di una scelta sbagliata, ...

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opinione : Di cosa ci dobbiamo vergognare
Inviato da Redazione il 15/2/2011 18:57:34 (8627 letture)

di Solange Manfredi

Oltre un milione di donne ieri sono scese in piazza, e non solo donne, mobilitate per difendere i loro diritti e la loro dignità.

Che tristezza!

Sono bastate tre veline dei servizi e tre settimane di propaganda sui giornali per muovere la massa.

Mai vista una tale mobilitazione, anche per altri e ben più gravi problemi.

Non per la sentenza della Corte Costituzionale che stabilisce che si possono violare i diritti umani di cittadini o gruppi di cittadini e poi coprirli con il segreto di stato; non per la depenalizzazione del colpo di stato; non per aver ceduto la sovranità del popolo ad un organo sovranazionale ed autoreferenziale, ecc..

“Se non ora quando”. A questo grido le donne sono scese in piazza chiedendo le dimissioni di Berlusconi. “Offende l'Italia” si grida nelle piazze. Eh si, offende l'Italia il fatto che il Presidente del Consiglio possa essere indagato per favoreggiamento della prostituzione minorile.

L'Italia invece non si è sentita minimamente offesa …

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opinione : CONCORSO PER SCIENZIATI
Inviato da Redazione il 25/1/2011 8:20:00 (7761 letture)

Il sito luogocomune.net mette in palio 10 milioni di dollari per lo scienziato che riuscirà per primo a creare una macchina che risponda a tutti i requisiti sottoelencati.

1 - ATTIVITA’:
La macchina dovrà essere in grado di apprendere, pensare, comunicare ed agire in modo autonomo.

2 - FUNZIONAMENTO: La macchina dovrà essere in grado di produrre autonomamente tutta l’energia necessaria all’insieme delle proprie attività.

3 – REPLICAZIONE: Nell’arco del suo ciclo vitale la macchina dovrà potersi replicare una o più volte, producendo esemplari che abbiano le stesse caratteristiche fondamentali dell’originale.

4 - CICLO VITALE: La macchina dovrà avere un ciclo di autonomia vitale di almeno 70 -100 anni.

***************************************************************

Di seguito diamo una DESCRIZIONE PIÙ DETTAGLIATA dei requisiti fondamentali.

1 - ATTIVITA’: La macchina deve essere in grado di APPRENDERE, PENSARE, COMUNICARE ed AGIRE in modo autonomo.

1A – APPRENDERE: Al fine di soddisfare questa esigenza, la macchina dovrà essere dotata di diversi organi sensoriali, che le permettano di percepire le condizioni fisiche dell’ambiente circostante. In particolare la macchina dovrà disporre di a) un sistema di rilevazione degli odori, b) un sistema di rilevazione dei sapori, c) un sistema di rilevazione visiva degli oggetti circostanti, d) un sistema di rilevazione tattile degli oggetti circostanti, e) un sistema di rilevazione acustica delle onde sonore presenti nell’ambiente.

Tutti questi sistemi di rilevamento sensoriale andranno collegati ad un sistema centrale di elaborazione dati ...

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opinione : Berlusconi, morale e società
Inviato da Redazione il 18/1/2011 6:20:00 (22207 letture)

Nel voler commentare la nuova ondata di “rivelazioni“ sulle attività erotiche del nostro Presidente del Consiglio si viene presi dallo sconforto, poiché non si riesce a capire da dove vada preso il bandolo della matassa.

Da una parte abbiamo un presidente donnaiolo, e questa di per sé non è certo una notizia da prima pagina. Il 90% degli italiani, nelle sue condizioni, farebbe probabilmente le stesse cose che fa lui. Magari starebbero un po’ più attenti, magari userebbero un linguaggio meno esplicito, in certi casi, ma alla fine la sostanza non cambia: il sesso a pagamento piace, e l’uomo che può permetterselo se lo paga, punto e basta.

Nè peraltro stupisce che vi siano ragazze disposte a passare la notte con chi offre loro assegni da quattro zeri, se non addirittura appartamenti gratis, conoscenze “di alto livello“, privilegi di svariato tipo, eccetera eccetera. E non è certo il fatto che fra queste ragazze vi sia anche una minorenne a rendere la questione più o meno “scandalosa“. Certo, la presenza della minorenne implica automaticamente un coinvolgimento penale da parte di chi l’ha pagata per andare con lui, ma nessuno potrà sognarsi di raccontare che una ragazza di 17 anni come “Ruby” non sapesse quello che stava facendo, o che non fosse comunque a sua volta pienamente responsabile delle scelte che faceva. Non stiamo certo parlando di una 11enne.

Quindi dove sta il cuore della matassa? Perché tutto questo fragore?

La risposta, a mio parere, si chiama “codice morale”. Esiste cioè un codice ideale di comportamento etico ...

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opinione : Brindisi amari
Inviato da Redazione il 31/12/2010 7:30:00 (7126 letture)

di Marco Cedolin

S'incrociano i calici, s'increspano le labbra a pronunciare frasi beneauguranti, si brinda al nuovo anno che arriva, ma la sensazione preponderante è quella che mentre il disastroso 2010 finisce, la tragedia continua, infischiandosene degli auguri e delle speranze.

Non occorre essere particolarmente pessimisti per comprendere come l'anno appena trascorso, condensato in una una serie di brutture senza soluzione di continuità, oltre a rendere amaro il vino, abbia costruito i presupposti perchè il 2011 ne ricalchi fedelmente le orme, rendendoci uomini sempre più soli, deprivati di aspirazioni e gioia di vivere, trascinati dentro ad un gioco d'azzardo dove vince solo il banco, mentre con gli sguardi inebetiti continuiamo a restare seduti a giocare e poi a giocare ancora, nonostante l'unica prospettiva sia quella di perdere tutto, in ultimo anche la nostra dignità.

L'anno che si dissolve nei calici resi amarognoli dal vino stantio non verrà ricordato in funzione di eventi eclatanti che abbiano cambiato il corso della storia e probabilmente scivolerà nelle sabbie del tempo senza sussulti, con la sua summa di miserie umane sulle cui fondamenta d'argilla già si stanno costruendo altre miserie umane, destinate ad un futuro che lascia in bocca il sapore acre del metallo.

La svendita dei lavoratori, ricattati, vessati, intimiditi ...

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opinione : I simpatici consiglieri di Obama
Inviato da Redazione il 15/11/2010 8:20:00 (15621 letture)

Chi l’avrebbe mai detto che un personaggio come Barack Obama – il “liberal” per eccellenza del partito democratico, il teorico del “movimento dal basso”, l’amico di presunti “rivoluzionari”, il propugnatore della trasparenza governativa – una volta eletto presidente avrebbe scelto fra i suoi più stretti collaboratori un professore di legge che suggerisce apertamente di infiltrare i vari gruppi di “complottisti” esistenti al mondo (in rete e non), con l’intento di indebolire le loro tesi dall’interno, e di togliere loro credibilità di fronte al resto dei cittadini, che rischiamo altrimenti di perdere fiducia nelle istituzioni?

Ebbena la cosa è avvenuta, esattamente come l’abbiamo descritta, negli ultimi due anni. Il personaggio in questione si chiama Cass Sunstein, ed il documento a cui ci riferiamo si intitola “Conspiracy Theories” (“Le teorie del complotto”), la cui prima stesura risale all’agosto del 2008.

La data è perlomeno curiosa, visto che corrisponde proprio al momento in cui apparve chiaro che Obama avrebbe vinto le elezioni, scatenando intorno a sè la classica “corsa” per saltare sul carro del vincitore, ovvero la frenetica kermesse, fra i personaggi più disparati, per guadagnarsi la simpatia del futuro presidente, e quindi un posto al sole nella nuova amministrazione.

Sarà sempre soltanto un caso, ma l’ex-professore di Harward è diventato oggi uno dei consiglieri più fidati di Obama, e dirige il potente ufficio dell’OIRA (“Office of Information and Regulatory Affairs”), che si occupa di valutare i potenziali effetti delle nuove legislazioni sul futuro della nazione. Sembra un semplice esercizio per intellettuali, ma in realtà l’OIRA è diventato un passaggio obbligato per vedere qualunque disegno di legge diventare realtà. Se per caso una nuova legge non piace a Sunstein, il presidente rischia di non firmarla.

Vale quindi la pena di studiare più a fondo il documento di Sunstein sul “complottismo”, ...

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opinione : Istruzione: cambiamo paradigma
Inviato da Dusty il 11/11/2010 8:00:00 (7526 letture)

Di fronte ad un mondo che cambia sempre più rapidamente, è diventato ormai impossibile prevedere in quale tipo di società si troveranno a vivere i nostri figli. Per questo motivo è indispensabile poter fornire loro, durante il percorso educativo, degli strumenti che li rendano in grado di affrontare la più ampia gamma di situazioni immaginabili, pensando in modo sempre più creativo ed innovativo.

Purtroppo invece ci trasciniamo dietro un sistema scolastico ormai antiquato, che tende ad appiattire il potenziale creativo di ciascun bambino, cerca di uniformarlo ad un unico standard, e lo spinge a pensare in maniera univoca.

Sir Ken Robinson è uno dei critici più accesi dell’attuale sistema scolastico occidentale. Egli definisce la creatività come “il processo dell'avere idee originali che hanno valore”, ovvero di idee che creano le innovazioni che plasmano l’evolversi della società. Nell’animazione che segue, Sir Robinson affronta diversi aspetti inerenti questo tema cruciale, suscitando interrogativi e fornendo spunti davvero interessanti.




(E' possibile scaricare la copia in alta risoluzione su Arcoiris.tv

Altri due video molto interessanti, …

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opinione : Uomo-donna: cervelli a confronto
Inviato da Redazione il 8/11/2010 2:20:00 (13431 letture)

Se chiedi ad un uomo dove sta il prosciutto in frigo, ti dirà “nel terzo ripiano in basso a destra”, se lo chiedi ad una donna ti dirà “di fianco all’insalata, sotto i formaggi”. Se chiedi ad un uomo le indicazioni per l’ufficio comunale ti dirà “terzo semaforo a destra, prima a sinistra e poi subito a sinistra”, se lo chiedi ad una donna ti dirà “vada avanti finchè vede una grande casa gialla, giri dove c’è la fontana, e subito prima del supermercato trova il comune”. Se chiedi ad un uomo di descrivere una persona che ha appena incontrato ti dirà “circa 1,70 di altezza, sugli 80 chili, aveva un accento bergamasco”, se lo chiedi ad una donna ti dirà “un pò più basso di te, grassottello, parlava un pò come lo zio Toni.”

Perchè?

Per quanto ovviamente vi siano delle eccezioni, il fatto stesso che si possano fare delle generalizzazioni di questo tipo significa che siamo di fronte ad una differenza sostanziale nel modo di operare dei due cervelli.

La cosa stupefacente è che non esista – almeno a quel che mi risulta - una adeguata letteratura scientifica in merito. Con delle differenze così palesi e marcate, infatti, ci si aspetterebbe di trovare dozzine e dozzine di ricerche di tipo psicologico su questo argomento, mentre sembra quasi che la differenza “operativa” dei due cervelli venga intenzionalmente ignorata dalla scienza ufficiale. (Forse perchè non sono in grado di spiegarla?)

In ogni caso, sembra di poter dire che il cervello maschile tende a lavorare in modo astratto (o “strutturale”), mentre quello femminile tende a lavorare in modo concreto (o “formale”). In altre parole, quando un uomo dice “terzo ripiano in basso a destra” utilizza una analisi strutturale del frigorifero (astratta, appunto), mentre quando la donna dice “di fianco all’insalata” utilizza una percezione visiva del medesimo, ovvero concreta.

Lei “vede fisicamente” il prosciutto accanto all’insalata, ...

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opinione : Quando lo "sdegno" non conviene
Inviato da Redazione il 14/10/2010 11:00:00 (8777 letture)

Dopo aver assistito alla nauseabonda cascata di parole inutili che ci hanno rovesciato addosso i politici e i giornalisti, riguardo al caso della ragazza picchiata nel metrò di Roma, proviamo ad analizzare un caso veramente serio - e purtroppo altrettanto attuale - avvenuto lo scorso anno ad Oakland, nelle vicinanze di San Francisco.

Erano le due del mattino del giorno di capodanno. Ad una stazione della metropolitana un giovane disarmato e immobilizzato, Oscar Grant, è stato ucciso con un colpo alla schiena da un poliziotto mentre era disteso a terra, a faccia in giù, sotto gli occhi di dozzine di testimoni inorriditi. Nonostante si sia trattato chiaramente di una “esecuzione” intenzionale - inutile dire che il poliziotto era bianco, e la vittima era un nero – l’assassino, John Mehserle, se l’è cavata con un verdetto di omicidio involontario. Ha sostenuto di “essersi sbagliato”, e di aver estratto la pistola al posto del taser, che intendeva usare per tranquillizzare l’irrequieto Grant. Naturalmente, per “taserizzare” il ragazzo aveva anche pensato bene di mettersi in piedi– come si evince chiaramente dal video – in modo da prendere meglio la mira.



Fra un mese si riunirà la giuria - composta esclusivamente di bianchi - che stabilirà una pena fra i due e 5 anni al massimo, dei quali probabilmente Mehserle sconterà circa la metà.

Questa è l’America. Questo è il grande paese di “libertà e democrazia“ di fronte al quale tutti i nostri politici - dall’estrema destra all’estrema sinistra - si genuflettono regolarmente, senza mai trovare la forza di esprimere un millesimo dello “sdegno”, …

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opinione : Date un ombrellone anche a me
Inviato da Redazione il 20/7/2010 4:20:00 (6473 letture)

AVVISO di Massimo Mazzucco a tutti quelli che mi hanno scritto in PM.
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Date un ombrellone anche a me - di Marco Cedolin

E'arrivato veramente il momento di staccare la spina, anche perchè in caso contrario un colpo di calore potrebbe farlo perentoriamente al posto mio.

Sono stati 7 mesi difficili, questi d'inizio anno, permeati di foschi presagi, infarciti di tragedie, senza un attimo di requiem, tanto che quando decidevi di metterti a mangiare pane e ottimismo, improvvisamente dal desco spariva il pane e ti ritrovavi con il solo ottimismo, poco commestibile, ipocalorico e probabilmente pure transgenico.

Ho “goduto” della crisi economica, trasformatasi miracolosamente in una ripresa, costituita da imprese che chiudono, famiglie messe in mezzo ad una strada, ricatti occupazionali ed altri regali assortiti volti a praticare l’eutanasia di qualsiasi residua prospettiva occupazionale.

Ho tremato per la pandemia dell’influenza suina che fortunatamente ha risparmiato la vita di decine di milioni di persone, ma purtroppo ha fagocitato centinaia di milioni di euro, sotto forma d'inutili vaccini commissionati alle multinazionali farmaceutiche.

Ho passato molte notti di Gennaio e Febbraio a presidiare delle trivelle con 10 gradi sottozero, ...

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opinione : Vajont, Haiti, Golfo del Messico: il problema è sempre lo stesso.
Inviato da Redazione il 13/7/2010 4:50:00 (5813 letture)

Lo spettacolo di Marco Paolini sul Vajont, ricordato dal recente articolo di Povoleri, ha riportato in luce un problema che accomuna tutte le grandi tragedie di questo tipo, che siano state causate dall’uomo oppure direttamente dalla natura: chi è responsabile, in ultima analisi, delle decisioni da prendere?

Sembra infatti che l’uomo si sia perfettamente organizzato, nel cosiddetto mondo civile, per distribuire correttamente compiti e responsabilità in tutto quello che è di normale amministrazione: ogni scuola ha il suo preside, ogni ospedale ha il suo direttore, ogni società il suo amministratore delegato, e giù fino all’ultima gelateria, salumeria o carrozzeria di paese, dove troverai sempre la persona responsabile per la sua gestione. Quando si verifica invece un evento eccezionale, si scopre che alla fine la maggior parte dei problemi deriva proprio dalla mancanza di una figura che accentri in sè le responsabilità ed il potere decisionale necessari a fronteggiare quell’emergenza.

Chi ”comanda” oggi nel Golfo del Messico? Non lo sappiamo. La BP è proprietaria dei macchinari e degli impianti coinvolti ...

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opinione : Quando i “complottisti” non esistevano ancora
Inviato da music-band il 12/7/2010 6:00:00 (8863 letture)

di Federico Povoleri

Era una serata di fine estate del 1997, il 9 ottobre per l'esattezza, e vivevamo in un mondo senza complottisti; non c'era ancora bisogno di questa categoria e nessuno l'aveva inventata. I dizionari della lingua italiana erano (e lo sono tutt'ora) all'oscuro di questo termine, ma la nostra grammatica conosceva bene parole come “strage di stato” e “strategia del terrore”.

Ustica, Bologna, Italicus, Piazza Fontana, Aldo Moro, Giovanni Falcone, Paolo Borsellino... E’ lungo l'elenco di quelli che la TV, prudentemente, chiamava “misteri italiani”.

Certo, ufficialmente i responsabili erano la mafia, le brigate rosse, quelle nere etc. etc. etc. ma erano ben pochi gli italiani che ci credevano; molti sapevano, la maggior parte intuiva che la verità stesse altrove, e ne potevi parlare a cena con gli amici, in pizzeria, o in qualsiasi altro posto; non erano argomenti tabù, e quasi tutti concordavano sulle realtà che si celano dietro alle versioni ufficiali.

Non c'erano molti dubbi. I fiumi di sangue versati da giornalisti, testimoni e gente innocente stavano sotto gli occhi di tutti, …

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opinione : Psicopatici e potere
Inviato da Santaruina il 6/7/2010 2:50:00 (12115 letture)

di Carlo Brevi

Loro ci hanno studiato. Essi sanno meglio di noi quello che noi sappiamo di noi stessi. Essi sono esperti nel premere i nostri bottoni, ad utilizzare le nostre emozioni contro di noi.

Ogni essere umano porta in sé una dote di pregi e di difetti, la sua anima è il risultato di una particolare alchimia in cui il bene e il male coesistono, creando un equilibrio che a seconda dei casi pende verso il primo o il secondo piatto della bilancia.

In questo equilibrio, quello a cui per natura gli esseri umani tendono quando si ritrovano nella collettività è una coesistenza pacifica, poiché la coesistenza pacifica è quella che garantisce un maggior vantaggio al singolo.

Si tratta di una questione pratica, prima ancora che morale: cooperare col prossimo porta vantaggi a tutti; ne beneficia il singolo, ne beneficia la collettività.

Queste considerazioni, d'altra parte, parrebbero essere smentite da una semplice osservazione degli avvenimenti che caratterizzano la storia degli uomini da millenni a questa parte.

Guerre, soprusi, saccheggi, odio ed intolleranza sono una costante nell’evolversi della civiltà umana.

Una apparente contraddizione, quindi.

Ma ad uno sguardo più attento, in seguito ad una analisi più approfondita delle vicende storiche, si può scoprire come nei secoli siano sempre stati gruppi di poche persone …

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opinione : Paraguay-Giappone 5-3
Inviato da Redazione il 29/6/2010 20:20:00 (5299 letture)

Non avevo mai visto piangere un giapponese.

All’inizio della partita, i giocatori del Giappone sembravano solo undici macchinette caricate con batterie ultraspeciali, inesauribili, e i loro volti ricordavano troppo da vicino i personaggi dei cartoni animati per poter pensare che fossero davvero degli esseri umani.

Fin troppo umani apparivano invece i giocatori del Paraguay: teatrali, emotivi, melodrammatici, con la furia dipinta negli occhi e la bestemmia sempre pronta sulle labbra. Altrettanto per gli allenatori: gelido e impenetrabile quello giapponese, esagerato ed incontenibile quello paraguayo.

Ma le emozioni, sotto sotto, dovevano essere le stesse per tutti: sono le emozioni che prova l’uomo qualunque, quando si rende conto di essere di fronte ad una possibilità unica nella sua vita, che potrebbe permettergli, di colpo, di “diventare qualcuno”. La consapevolezza del traguardo a portata di mano - i quarti di finale, in questo caso - unita alla paura di perdere per sempre quell’occasione, allargano all’infinito la forbice del dramma, e si traducono in spezzoni di vita indimenticabili per tutti. Anche per chi osserva.

Assoluta nullità a livello calcistico, il Paraguay si è ritrovato a vincere il girone ...

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opinione : Azzurri specchio del paese?
Inviato da Redazione il 25/6/2010 20:20:00 (5386 letture)

di Paolo De Gregorio

Oggi, 25 giugno, “il Fatto Quotidiano” apre con questo titolo, a cui mi sono permesso di aggiungere un punto di domanda, e non mi piacciono né l’editoriale di Oliviero Beha, né i commenti nelle pagine interne.

Intendiamoci sono commenti una spanna sopra le evocazioni drammatiche dei giornali popolari, con categorie tipo vergogna e umiliazione, ma in sostanza io credo che non ci sia nessuna relazione tra il declino economico e morale della nostra nazione e la disfatta pallonara di Lippi.

Infatti, come controprova, 4 anni fa da campioni del mondo avremmo dovuto essere come paese al massimo del fulgore, mentre iniziava il governicchio Prodi con una risicatissima maggioranza, costituita da 12 partitini in conflitto tra loro.

Per confermare questa mia convinzione, ho nei miei ricordi l’enfasi con cui Antonio Barbato, mezzobusto televisivo di sinistra, celebrò la vittoria del Napoli di Maradona come la vittoria della città, ...

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