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di Massimo Mazzucco
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L’ossessione per un destino predeterminato e immodificabile, e il desiderio di preservare la “purezza” dei propri ideali, evitando di “sporcarsi le mani” con la politica, rischiano di diventare un potente alibi a giustificazione della propria inerzia.

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opinione : Perchè la gente non reagisce davanti alle ingiustizie?
Inviato da Redazione il 6/2/2015 21:40:00 (22815 letture)

di Byologik

Vi è mai capitato di vedere un film come “Shindler’s list” dove i prigionieri venivano sterminati a sangue freddo? Perchè la gente non reagiva? Vi siete mai chiesti perchè non tentavano di strappare la pistola dalle mani del loro assassino? Perchè anche davanti alla morte, la rassegnazione era talmente alta da non tentare nemmeno un ultima e disperata fuga? Perchè a volte l’uomo davanti alle ingiustizie si sente totalmente impotente e si rassegna? Come siamo arrivati a questa rassegnazione generale e a questa apatia, che consente ai poteri corporativi di manovrare la politica e l’economia in maniera così disumana?

Il termine “impotenza appresa” venne usato per la prima volta dallo psicologo Martin Seligman, che negli anni 70 studiando i fenomeni che causano la depressione, fece un esperimento (alquanto crudele) con due cani. Con delle scariche elettriche induceva l’impotenza appresa su uno dei due cani, fino al punto che, nonostante il cane avesse il modo di fermare le scariche, non lo faceva e le sopportava passivamente.

L’esperimento è spiegato nel video che segue. [...]

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opinione : Complottisti: se li conosci li eviti
Inviato da Redazione il 17/1/2015 21:10:17 (12984 letture)

di Rickard

È ben noto come i cosiddetti “debunker” abbiano sempre utilizzato il termine complottista per additare tutti i ricercatori indipendenti dipingendoli come una masnada di boccaloni pronti a bersi qualsiasi cosa. Dei creduloni, insomma. Gente che probabilmente avrebbe bisogno di uscire più spesso anziché perdere tempo con le cazzate internettiane.

Ovviamente tale epiteto è sempre stato rispedito al mittente, con annessa una nota dichiarante che i complottisti non esistono e, ammesso che esistano, sono delle persone desiderose di informarsi e di valutare con spirito critico le proprie fonti e le proprie informazioni.

Così l’ho pensata anch’io per parecchio tempo. Poi qualcosa è avvenuto. O meglio, mi sono accorto di qualcosa che già stava accadendo. Ho visto un complottista.

Ci ho messo un po’ a riconoscerlo, grazie anche alla sua ottima capacità naturale di mimetizzazione. Il complottista si uniformava ad ogni ambiente ed era difficile individuarlo. Egli era ovunque. Un dibattito sul 9/11 e ovviamente era lì in prima fila. Un thread sulle scie chimiche e lui lì, pronto a strillare “Morgellons” a pieni polmoni. Per non parlare degli UFO; lì dava il meglio di sé e pareva che avesse avuto incontri ravvicinati del terzo tipo con ogni sorta di alieno esistente. La difficoltà non era notare la sua presenza, bensì vederlo per quello che era.

In realtà, il “complottista” non è un individuo animato dalla ricerca della verità oltre le versioni ufficiali dei fatti, è la versione speculare e complementare del debunker.

Laddove il debunker agisce secondo lo schema conclusioni-ragionamento-fatti per confermare la Versione Ufficiale, il complottista utilizza lo stesso schema mentale per l’obbiettivo opposto, cioè per confermare a priori qualsiasi teoria alternativa.

Il complottista parte sempre dalla conclusione che in ogni grande evento ci sia o ci possa essere un complotto. Egli non osserva, ragiona e conclude, bensì parte con l’idea che qualcosa ci sia, e che il suo lavoro sia individuare gli indizi che sicuramente ci sono. E se non li trova è solo perché non guarda con sufficiente attenzione.

La stessa sicumera e comportamento scorretto nelle argomentazioni tipiche dei debunkers si trovano (con qualche variante) nei comportamenti dei complottisti. [...]

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opinione : I have a dream
Inviato da Redazione il 16/1/2015 11:42:31 (8763 letture)

I HAVE A DREAM

di Calvero

Voglio un mondo senza giornalisti: - non serve a niente sapere le notizie, è la più grande bufala della storia; tra noi e i fatti - se servono postini, significa che non vogliamo cercare ma essere trovati.

Voglio un mondo senza violenza: - non serve a niente predominare, veniamo al mondo senza portare nulla, moriamo senza poterci portare via niente e in mezzo litighiamo per possedere (cit.)

Voglio un mondo senza religioni: - non serve a niente vestire Dio di un'ideale, siamo nudi di fronte la vita e c'illudiamo di poter vestire chi l'ha creata.

Voglio un mondo senza industrie e catene di montaggio: - non serve a niente arrivare più in alto e creare comfort, siamo della stessa sostanza delle stagioni, dell'alba e dei tramonti - e c'illudiamo di poter fare meglio di loro. [...]

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opinione : Che brutto Capodanno
Inviato da Redazione il 1/1/2015 18:30:00 (8535 letture)

Oggi, 1° gennaio 2015, ho passato una giornata orribile.

Inizialmente, ho voluto attribuire il mio malumore al discorso di ieri sera di Giorgio Napolitano: un discorso talmente vuoto, talmente insignificante, talmente irritante per la sua pochezza da far pensare ad una sofisticata ed intenzionale presa per il culo.

Ma poi mi sono reso conto che da lui non avrei dovuto aspettarmi niente di diverso, per cui non potevo certamente usare il discorso del presidente come capro espiatorio per il mio malumore.

Ho pensato allora che la colpa fosse del discorso di Beppe Grillo: il famoso "controdiscorso" di fine anno, tanto annunciato e tanto atteso, che avrebbe dovuto fare pelo e contropelo alla versione istituzionale della nostra realtà, e che invece si è rivelato ancora più vuoto, insignificante e inutile di quello di Napolitano.

Ma poi mi sono reso conto che anche da Beppe Grillo non avrei dovuto aspettarmi niente di diverso. Ormai lui il suo percorso lo ha fatto, le cose che doveva dire le ha dette, e la strada da seguire ce l'ha indicata. Non è quindi giusto aspettarsi che arrivi ancora da lui quella luce che dovrebbe guidarci verso un futuro migliore.

Dopo ore di amari rimasticamenti, ho finalmente capito la natura del mio malessere: è la triste realizzazione che gli italiani sembrano ormai aver accettato la situazione attuale ...

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opinione : Previsioni 2015
Inviato da Redazione il 30/12/2014 12:52:12 (8460 letture)

Come sarà il 2015?

Invitiamo gli utenti a fare delle previsioni sull'anno che viene.

Che cosa succederà nella politica italiana? Chi sarà il nuovo presidente della repubblica? Il governo Renzi arriverà a fine anno? Ci saranno elezioni anticipate? Berlusconi tornerà in pista? Ci sarà una spaccatura nella sinistra? (Altro...) E che cosa non succederà, invece, fra le cose che dovrebbero succedere?

Che cosa succederà in politica estera? Come si evolverà la crisi fra Occidente e Russia? Quali altri potenziali focolai potranno esplodere in vere e proprie crisi internazionali? La Grecia uscirà dall'Euro? (Altro...) E che cosa non succederà, invece, fra le cose che dovrebbero succedere?

Wildcard: riesci a prevedere un evento particolare, del tutto inaspettato, che caratterizzerà le cronache del prossimo anno?

(Chi le azzecca tutte vince una iscrizione gratuita al CICAP e una cena con Piero Angela).

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opinione : Lo strano effetto del Natale
Inviato da Redazione il 27/12/2014 10:40:00 (8139 letture)

A Natale ci si sente tutti più buoni, questo lo sappiamo. A Natale nessuno litiga. A Natale ti viene voglia di abbracciare il tuo vicino o anche lo sconosciuto che passa per strada, e provi persino una sensazione di calore verso il tuo più acerrimo nemico.

Si potrebbe pensare che questo "effetto Natale" sia il risultato della società consumistica, che a furia di martellarci con il buonismo natalizio è riuscita a condizionare i nostri sentimenti verso gli altri.

Ma non è così, c'è qualcosa di molto più profondo che scatta dentro di noi nei giorni di Natale.

Un esempio clamoroso è quello che accadde durante il Natale del 1914, lungo il fronte di guerra tra Francia e Germania (con i francesi combattevano anche gli inglesi). Come tutti sanno, la Prima Guerra Mondiale fu una guerra di trincea. Due serpenti infiniti scavati nel fango, uno di fronte all'altro, spesso a poche decine di metri di distanza fra di loro. E dentro quei serpenti vivevano per mesi interi uomini di nazioni diverse, che passavano il tempo ciascuno a cercare di uccidere chi gli stava di fronte.

Lontani dalle proprie famiglie, con il freddo che arrivava fino dentro le ossa, con gli abiti perennemente intrisi di umidità, ...

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opinione : Corruzione: la soluzione è semplice
Inviato da Redazione il 17/12/2014 15:30:00 (6278 letture)

Fanno sorridere le misure prese di recente dal governo Renzi per combattere in futuro casi di corruzione come quello di Mafia Capitale: estensione della pena minima da quattro a sei anni, estensione della massima da otto a dieci, e impossibilità di patteggiare se prima non si restituisce il maltolto.

A parte la ridicolaggine delle singole soluzioni: ve lo vedete uno che decide di non farsi corrompere solo perché rischia sei anni invece di quattro, oppure perché ne rischia 10 invece di otto? Oppure uno che sceglie di non patteggiare perché "mò me tocca pure restituì li sordi che ho rubbato" (ma perché, scusate, prima uno poteva addirittura tenerseli? Allora, piuttosto che mettere un deterrente, possiamo dire che al massimo hanno tolto un incentivo per farsi corrompere).

Ma è l'insieme delle misure, naturalmente, che fa sorridere, perché dimostra la palese mancanza di intenzione di risolvere il problema alla radice. Tutte queste misure messe insieme, infatti, fanno venire mente una persona che sia indietro con tre rate del mutuo della casa e si metta a cercare delle monetine sotto i cuscini del divano per pagare i suoi debiti.

Se invece si volesse davvero risolvere il problema, basterebbe creare un meccanismo che permetta a chiunque di verificare ...

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opinione : Il complottismo non esiste
Inviato da Redazione il 11/12/2014 20:44:29 (6733 letture)

“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono.” - Malcom X.

Una interessante analisi del "complottismo" come viene costruito e veicolato dai media mainstream.



Il sito dell'autore, Mason Massy James, con il testo completo del video.

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opinione : Quando discutere diventa un'arte
Inviato da Redazione il 8/11/2014 13:50:00 (15113 letture)

Ecco come si affronta un dibattito televisivo - al di là delle opinioni di ciascuno - partendo da una posizione scomoda. (Gary Yourofsky è un noto attivista vegano).

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opinione : I profeti del "cambiamento"
Inviato da Redazione il 2/10/2014 18:38:35 (7166 letture)

Quante volte, negli ultimi tempi, abbiamo sentito parlare di "necessità di un cambiamento"?

Di fatto, questa formula si ripropone ciclicamente, ogni volta che le condizioni sociali di una determinata nazione si avvicinino al livello dell'intollerabilità. Più quel limite si fa prossimo, più sentirete il politico di turno che si propone con urgenza alla guida del paese per portare un "cambiamento", un "rinnovamento", una "valida alternativa" al sistema vigente.

In realtà, la formula del "cambiamento" è una formula vuota già in partenza, indipendentemente dalla situazione o dal personaggio politico che cerchi di proporla. Non è infatti possibile imporre un qualunque "cambiamento" per decreto legge, o per semplice volontà politica: il cambiamento può essere soltanto la conseguenza di un processo evolutivo, non può esserne la causa stessa.

Non basta (vedi Stati uniti) fare una legge che "stabilisca la fine della discriminazione razziale", per porre effettivamente fine alla discriminazione razziale. Non basta (vedi Italia) creare un "ministero della pari opportunità" ...

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opinione : Lettera di un ragazzo omosessuale
Inviato da Redazione il 18/9/2014 18:50:00 (14398 letture)

Lettera di un ragazzo omosessuale, che si domanda che cosa ci sia dietro all'improvvisa apertura verso i gay in tutto il mondo.

Ciao Massimo, sono un tuo accanito lettore, appena sento una notizia al tg che mi puzza, corro su LuogoComune per vedere se hai pubblicato qualcosa a riguardo. Volevo farti i complimenti perché penso che il tuo lavoro sia molto importante per garantire la libertà di pensiero e di espressione che sempre più spesso sono in pericolo in una società come la nostra, all’apparenza democratica, ma che in realtà viola costantemente i diritti che afferma di garantire. Ti scrivo questa mail perché volevo denunciare una situazione che secondo me sta raggiungendo ultimamente l’apice della vergogna. L’argomento è diverso da quelli che solitamente tratti, ma le tecniche di disinformazione sono sempre le stesse. La verità viene nascosta, chi prova a contestare la tesi ufficiale viene messo a tacere. La stragrande maggioranza della popolazione vive nella più completa e totale ignoranza a riguardo. L’argomento di cui voglio parlarti è l’omosessualità, io sono una voce fuori dal coro, anzi fuori da tutti i cori.

Cominciamo dal dire chi sono: sono un ragazzo di 22 anni, ho avuto relazioni con entrambi i sessi e ho vissuto nel cosiddetto “ambiente gay” per anni, nonostante la mia giovane età. A chi mi chiede con chi mi vedo in futuro, rispondo con una donna, nonostante non mi vergogni del mio passato e non me ne penta. Premetto che non penso di avere la verità in tasca e quello che dirò è frutto di miei ragionamenti, non solo miei per fortuna, e si basa anche sulla mia esperienza personale.

Vorrei trattare principalmente due questioni riguardo all’omosessualità:

1) Da qualche decina d’anni nel mondo occidentale si è assistito ad una grande apertura verso il mondo LGBT (Lesbiche - Gay – Bisessuali – Transgender), è frutto di un rinnovato sentimento filantropico o c’è dell’altro?

2) Ambienti gay: sono davvero così “normali”?

Partiamo dal primo punto. Sempre più spesso nelle serie tv e nei film si vedono personaggi gay, ...

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opinione : Lettera di un 14enne sulla scuola
Inviato da Redazione il 30/7/2014 18:50:00 (12994 letture)

Ho ricevuto questa lettera da un ragazzo di 14 anni, che già in passato si era interessato di 11 settembre. La pubblico così come mi è arrivata, senza cambiare una virgola. (M.M.)

Ciao Massimo. Mi interessa sapere un tuo parere sulla scuola.

Per me è uno dei quegli strumenti come vaccinazioni e media per distruggere e rendere passivi la gente. Io sono quello di 14 anni (se ricordi). Passando al quattordicesimo anno sono maturato parecchio, e sto sentendo un contrasto tra la mia mentalità e quella della scuola. Tutte le volte sentivo che la scuola, lo studio, i fottuti compiti, i fottuti insegnanti stessero facendo una battaglia dentro la mia mente. È come un conflitto nella mia mente, difficile da spiegare. È come essere allegrissimi ma trovarsi nello stesso tempo in un funerale. La scuola mi respinge, come se fossimo due calamite.

Avrei centinaia di critiche concrete da fare....

I ragazzi rimangono preoccupatissimi e terrorizzati per una verifica. Parecchi hanno dovuto lasciare le proprie passioni per dedicarsi allo studio (piano piano insegnano ai ragazzi a subire e a distruggersi), tutti hanno centinaia di cose da dire in faccia ai professori. Ma hanno paura di essere considerati dei falliti, perchè chi critica la scuola è "uno che non vuole studiare", è uno che fallirà nella vita. [...]

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opinione : Lettera ad un malato di mente
Inviato da Redazione il 3/7/2014 20:00:00 (12121 letture)

"Non è facendo rinchiudere il proprio vicino che ci si può convincere del proprio buon senso." (Dostoevskij)

di Paolo Franceschetti

Oggi un mio assistito, Andrea, considerato malato psichiatrico, mi ha domandato: “Paolo, ma secondo te io sono un malato psichiatrico, sono matto?” E una lettrice, Luce, mi ha domandato: “Ma come fai a reggere all’orrore di cui ti occupi, delitti rituali, ecc.?”

Le due domande sono correlate, perché riguardano il concetto di malattia mentale e di normalità.

Iniziamo dalla seconda domanda. Come faccio a resistere?

All’inizio in effetti ero terrorizzato dal fenomeno degli omicidi rituali; Mostro di Firenze, Bestie di Satana… una scia di morti in cui i colpevoli, persone in colletti bianchi, attribuivano la colpa a persone normali, distruggendo intere famiglie, solo per ragioni politiche, esoteriche, e criminali.

Poi però, avendo a che fare con i cosiddetti sani, ho trovato persone che non vogliono capire, persone che ritengono assurdo che i ragazzi coinvolti nella vicenda delle Bestie di Satana siano innocenti perché “i giornali hanno detto che…”, che ritengono impossibile che gli assassini nei delitti del Mostro di Firenze siano un magistrato, un giornalista, un farmacista, un medico, un ambasciatore, un poliziotto, ecc. Perché lo ritengono impossibile? Perché “i giornali hanno detto che….” [...]

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opinione : La Regina è nuda
Inviato da Redazione il 16/5/2014 22:54:09 (10371 letture)

C'era una volta un gruppo di persone potenti. Esse avevano tanti soldi, tantissimi soldi, quasi tutti i soldi del mondo, e naturalmente per questo motivo volevano comandare loro. Ma erano comunque troppi, ed erano costretti ad ammazzarsi l'uno con l'altro, pur di arrivare a gestire quel potere. Un giorno ad uno di loro - il più saggio di tutti - venne un'idea folgorante.

Scusate, fermiamoci un attimo - suggerì questo - Perchè invece di continuare ad ammazzarci per comandare, non facciamo un pò per uno?

E già! - lo schernì un altro - Come decideremo quando e a chi tocca, senza tornare a litigare come prima?

Lo lasceremo decidere al popolo - rispose il saggio illuminato - Ci divideremo in gruppi diversi, ben definiti, con una bandiera ed un nome diverso, e ciascuno farà appello a certe peculiarità ben precise della natura umana, che si riscontrano in tutti i popoli del mondo.

Ad esempio? - fu chiesto.

Ad esempio il senso del dovere - continuò il saggio - oppure la presunzione, oppure l'anelito di giustizia, oppure l'ingordigia, oppure il timor di dio, oppure ancora il senso di fratellanza. Ciascun cittadino risponderà in maniera diversa ai diversi appelli, ...

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opinione : Immaginate una stanza buia...
Inviato da Redazione il 13/5/2014 21:26:56 (12716 letture)

Immaginate una grande stanza buia. In quella stanza c'è un regista che sta sonnecchiando, disteso su un divano. Improvvisamente il regista si risveglia: gli è venuta un'idea per un nuovo film.

Il regista si mette al lavoro e inizia a scrivere la sceneggiatura. Inventa personaggi, crea situazioni, immagina ambienti, poi cambia e ricambia la storia per renderla sempre più interessante, finché non è completamente soddisfatto del risultato.

A quel punto il regista inizia a mettere in piedi la produzione del film. Fa i provini a diversi attori, sceglie quelli più adatti, e discute con loro tutti gli aspetti più reconditi della personalità dei protagonisti.

A loro volta, ciascuno degli attori valuta il ruolo che gli stato è offerto, e decide se partecipare o meno al film, anche tenendo conto della propria carriera. Ad esempio, un attore che nel film precedente ha interpretato il ruolo del cattivo, accetta volentieri il ruolo dell'eroe nel nuovo film, perché vuole evitare di venire percepito dal pubblico come una persona realmente cattiva. Oppure, un'attrice decide di partecipare al film perché la storia d'amore che dovrà vivere sul set le permetterà di esplorare una zona della sua personalità che ancora non conosce bene. Un terzo attore, che nel film precedente ha interpretato il ruolo di un industriale miliardario, accetta volentieri di interpretare il ruolo di un operaio sfruttato dal padrone, per conoscere meglio ambedue gli aspetti di questa dinamica sociale.

Nel frattempo il regista fa costruire i set, organizza la troupe, pianifica la produzione, e finalmente, un bel mattino, viene dato il primo ciak. [...]

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