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opinione : La Corporation
Inviato da Redazione il 19/1/2007 8:10:00 (11601 letture)

Inutile nascondersi dietro a un dito, oggi bene o male siamo tutti condizionati dalle multinazionali, accettiamo senza discutere la "corporate philosophy", chiniamo il capo di fronte al loro potere incontrastabile, e lo facciamo con cosciente rassegnazione.

La Monsanto impone ai contadini di utilizzare solo il loro mais transgenico, e i contadini devono accettare, se non vogliono emigrare in montagna ad allevare le mucche. Le case farmaceutiche impongono il silenzio mediatico su una qualunque cura alternativa per il cancro, e noi continueremo a crepare senza nemmeno sapere che magari potevamo salvarci. Le Sette Sorelle decidono che noi "non siamo ancora maturi" per l'auto a idrogeno, e ci tocca sgobbare dal mattino alla sera solo per riempire di benzina a 99 ottani i serbatoi delle nostre SUV.

Ma "chi sono", queste corporations? In cosa consistono, fisicamente? Dove si trovano? Che faccia hanno? "Come si tocca", una corporation?

La corporation non c'è. Non esiste. E' un concetto.

Se io sono arrabbiato - per dire - con la Barilla, perchè magari non fa più la pasta come una volta, prendo la guida telefonica di Parma, chiamo il signor Barilla, e se appena mi risponde al telefono gli rovescio addosso …

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opinione : Cronaca Nera: Funzione terapeutica e deriva disgregatrice
Inviato da Mnz86 il 12/1/2007 8:52:18 (6539 letture)

di Andrea Franzoni

La “Cronaca nera”, che tanto riempie i nostri telegiornali, non ha mai nulla di reale da insegnarci. Essa è un’appendice al telegiornale o al quotidiano, una nota già di per sé superflua che non aiuta a capire nulla, né a formarsi un’idea reale, né ad aiutarci a dare un nome ai fenomeni che condizionano la nostra vita, né a muoverci ad adattarci ad essi né a contrastarli, tramite varie forme di impegno e rappresentanza, per riprendere un po’ le redini del nostro mondo. Allora perché essa ha tutto questo rilievo e suscita tutto questo interesse?

Proviamo per analogia. Un servizio sul funzionamento dello stato, o sul panorama politico italiano o internazionale, aiuta lo spettatore a formarsi un’idea sul “sistema”, sui governi e sui partiti che se li contendono, aiutandolo a prendere un’etichetta fra le tante proposte e polarizzando scontri spesso quasi ridicoli per trascinare i cittadini alle urne oliando l’impressione che tutto sia sotto il nostro controllo. Un servizio sulla cronaca estera ha lo scopo di dare una collocazione nel panorama internazionale alla nostra civiltà e ai nostri valori, sostenendo implicitamente o esplicitamente una centralità dell’occidente dovuta al suo stato di maggiore sviluppo politico ed economico ma soprattutto culturale: il “vivere nel migliore dei mondi possibili” che si nutre dei “capricci” dei Chavez e dei Fidel Castro, della litigiosità dei paesi come l’Iraq …

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opinione : Buon 2007
Inviato da Redazione il 1/1/2007 8:21:39 (4711 letture)

Premesso che tutto è relativo, si può tranquillamente dire che il 2006 sia stato un anno decisamente migliore di quelli che lo hanno preceduto. Bisogna infatti riconoscere che per la prima volta, quest'anno, si è intravisto un barlume di chiarore in fondo al tunnel che tutti abbiamo imboccato - volenti o nolenti - a partire dal 12 settembre 2001.

Con la recente uscita di scena di Donald Rumsfeld, molto più significativa di quel che possa apparire, l'incubo artificiale nel quale l'America - e con essa tutto il mondo - ha vissuto per cinque anni comincia lentamente a dissolversi: le guerre in Iraq e Afghanistan si sono finalmente rivelate anche al grande pubblico per quello che sono: un brutale quanto maldestro tentativo di impossessarsi con la forza di risorse altrui, e di stabilire una forma di controllo globale basata sulla prepotenza e sulla legge del più forte.

Come hanno scritto tutti gli statisti più famosi, da Lincoln a Hitler, qualunque impresa al mondo è possibile se hai il supporto dell'opinione pubblica, ma nessuna di queste è realizzabile, se tale supporto ti viene a mancare. Evidentemente nemmeno il cinico progetto dei neocons, che sono arrivati a partorire un 11 settembre pur di supportare i propri progetti di conquista, è stato sufficiente a portarli a termine: come già ci aveva insegnato il Vietnam, e come continuano ad insegnarci i palestinesi, ...

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opinione : Lettera a Dio (2006)
Inviato da Redazione il 24/12/2006 9:16:02 (11939 letture)

di Vincenzo D'Urso

Positano 2006 - Caro Dio, ormai pare sia diventata un'abitudine, è che mi sento un pò credente nello scriverti ogni anno. Quest'anno nessuna richiesta, nessun lamento, alcune cose che ho sentito, spero tu voglia ascoltarle.

Se continuiamo a sprecare ingenti quantità di acqua non ne avremo più abbastanza. Mi pare ovvio a questo punto non scaricare lo sciacquone in bagno se è solo pipì. Questo è un esperimento che conduco da due anni a casa mia, è stato un successo. D'altronde è solo nitrogeno. Mio nonno lo usava come concime. L'accumulazione non ci fa diventare più ricchi, so che sei deluso di questo. Non riusciamo a capire che il mondo è al disastro, è un dato assodato, di fatto, non c'è più tempo per le chiacchiere. Il climate change è un'arma di distruzione di massa. Si alla vita no al global warming. Mio Dio, sarà troppo tardi per le future generazioni.

Raggiungeremo una temperatura di 475°C. Quando si scioglieranno i ghiacciai le 4X4 non serviranno più, ci vorranno le canoe. Non possimo continuare a respirare di questo passo, …

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opinione : Quale professione?
Inviato da Redazione il 19/12/2006 8:01:24 (5690 letture)

Di N.P.

Sul retro di questo quadro di Mario Sironi, intitolato "L'architetto", compare la seguente citazione di Walter Gropius, il fondatore della Bauhaus:

Qualsiasi professione abbiate scelto, il vostro senso del dovere riguardo al compito che vi siete proposti, deve essere così profondo da non distogliervi mai più dalla linea di condotta iniziale. Ciò nonostante può accadere che l’incarico che vi è stato dato vi sia tolto. In tal caso dovrete dimostrare abbastanza pazienza da poter aspettare a svilupparlo di nuovo. Agite come se la vita umana non avesse fine e fate piani che guardino al futuro. Soltanto così vi sentirete responsabili senza limiti di tempo ed il fatto che voi possiate o no vederne i risultati non dovrà mai sfiorare il vostro pensiero. Se la vostra contribuzione è stata vitale ci sarà sempre qualcuno che potrà continuare quello che voi avete realizzato e questo sarà la vostra partecipazione all’immortalità. - Walter Gropius.

Il progresso sociale si è arrestato, stiamo assistendo ad un regresso della civiltà e della cultura del lavoro.

Negli anni ’80 e ’90 le aziende rischiavano, oggi riducono i costi e snelliscono il personale, i ragazzi non riescono a crearsi un curriculum vitae e ad essere attori del loro futuro; chi invece un curriculum ce l’ha già ...

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opinione : In medio stat virtus?
Inviato da Redazione il 10/12/2006 3:12:00 (6761 letture)

L'episodio della mozione di impeachment che Cinthya McKinney ha lasciato "in eredità" ai suoi compagni di partito, prima di abbandonare un Parlamento che non l'ha più voluta sui suoi seggi, introduce l'eterna questione del conflitto fra gli ideali assoluti e la necessità di rinunciarvi in cambio di un qualche risultato pratico. Specularmente, la sua posizione ricorda quella di Micheal Moore con il suo film "Fahrenheit 911", da una parte elogiato per aver portato a conoscenza del vasto pubblico americano il problema 11 settembre, dall'altra criticato per avere detto soltanto mezza verità. Se avesse provato a dirla tutta - questo è il cuore del dilemma - il film sarebbe uscito lo stesso, o rischiava a quel punto di restare per sempre sugli scaffali del produttore? Moore ha preferito non rischiare, McKinney lo ha voluto fare.

Idealismo contro pragmatismo, quindi, ovvero ricerca del compromesso.

Cinthya McKinney è il deputato (uscente) della Georgia che negli ultimi anni ha continuamente messo i bastoni fra le ruote al processo collettivo di insabbiamento, a livello governativo, della questione 11 settembre. Mossa da principi innegabilmente cristallini, McKinney ha saputo farlo con estrema efficacia, ...

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opinione : La regina è nuda (III)
Inviato da Redazione il 7/11/2006 22:02:08 (3842 letture)

L'aspetto più paradossale sulle temute manipolazioni del sistema di voto elettronico, è che gli americani siano stati rassicurati al riguardo dalle stesse persone che si sospettano di manipolare quel voto a proprio favore: "il dipartimento della Giustizia - si legge sul CdS di oggi - ha annunciato la presenza record di 850 osservatori federali in 69 giurisdizioni di 22 Stati per verificare il regolare svolgimento delle operazioni di voto."

A pensarci bene, il fatto ha qualcosa di metafisico. Metafisica la sfacciataggine di chi si offre per "garantire la regolarità del voto", come se fosse arrivato da Marte dieci minuti prima, e nulla avesse a che fare con il suo risultato finale, e metafisica la dabbenaggine del cittadino che va a votare, e non si rende nemmeno conto che l'altro estremo della carota che gli viene offerta sia in realtà un bastone tanto rigido quanto nodoso.

E' su questa ambigua sovrapposizione fra il concetto di autorità super-partes, e la sede effettiva dell'inganno che si basa l'intero meccanismo di controllo dei pochissimi sulle moltitudini, …

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opinione : Individuo e autorità
Inviato da Redazione il 20/10/2006 22:56:08 (5260 letture)

Una volta discutevo con una Testimone di Geova, e le chiesi a bruciapelo: "Tu cosa pensi? E' la Terra che gira intorno al Sole, o il Sole intorno alla Terra?"

Lei esitò, incapace di focalizzarsi sulla semplicissima domanda, e rispose: "Io… dunque… io penso… la stessa cosa che dice la Bibbia".

Io vedo la storia dell'umanità come un lentissimo, esasperante procedere dalle fasi di completa sudditanza agli dèi poi semidèi poi imperatori poi presidenti, fino all'acquisizione della totale indipendenza da parte di ciascun individuo (indipendenza nel senso di autonomia di pensiero).

I primi a "guidare" gli uomini nel loro lungo cammino furono gli Dèi mitologici, che grazie agli archetipi da loro rappresentati ...

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opinione : Oscenità e censura
Inviato da Redazione il 13/10/2006 8:25:57 (9282 letture)

Nell'arco di poche ore si sono verificati sul sito due casi simili - o meglio, speculari - che offrono l'oppurtunità di mettere a fuoco un termine tanto ambiguo quanto fondamentale per tutti: la parola "censura".

Da una parte, una vignetta di dubbio gusto è stata rimossa, dall'altra c'è stata una levata di scudi per la pubblicazione di un comunicato stampa da parte di un gruppo che su questo sito trova poche simpatie.

Nel primo caso, la vittima della rimozione ha gridato alla "censura", aprendo un forum apposito per reclamare giustizia (quale paradosso, fra l'altro!). Nel secondo, nessuno ha voluto notare che nell'osteggiare la pubblicazione del comunicato stampa, si invocava di fatto un atto di censura almeno equivalente.

La questione è particolarmente interessante, perché siamo su un sito che intende dichiaratamente offrire la massima libertà di espressione a chiunque. Si tratta quindi di stabilire i parametri ...

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opinione : Perché l’Occidente merita di morire
Inviato da Redazione il 28/9/2006 1:28:01 (7669 letture)

Perché l’Occidente merita di morire



Si apprende che l’occupante americano ha finanziato nell’Iraq occupato una campagna anti-fumo (1).
Pubblicità televisiva e pacchetti con le note scritte «Il fumo uccide», «Fumare in gravidanza nuoce al bambino»: nel Paese che gli americani hanno coperto di uranio impoverito, che fa nascere feti mostruosi, e ammalare di cancri plurimi famiglie intere.
E dove la truppaglia americana ammazza a casaccio ai posti di blocco, violenta ragazzine in casa, incarcera e tortura in massa, arbitrariamente; dove migliaia di esseri umani vengono trucidati da indecifrabili attentati e milizie private, da una violenza che l’occupante avrebbe il dovere di sedare, e che non vuole controllare affatto.
La notizia non vuole far ridere; al contrario, segnala il parodistico, il grottesco -ossia  il satanico - che reca con sé la civiltà occidentale terminale.
Nessun Oriente è stato mai pari a questo Occidente in ipocrisia omicida.


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opinione : Il Complotto dei Potenti come Tabù Storiografico
Inviato da Redazione il 12/9/2006 15:54:25 (4320 letture)

La ricerca storica dei nostri tempi, dopo l’influsso benefico della “Scuola degli Annales”, è molto diversa da quella anche solo di pochi decenni fa. Non si occupa esclusivamente di guerre, trattati ed alleanze, dinastie, forme politiche, ecc., ma anche di dinamiche economiche, vita materiale, mentalità: in pratica di tutto quello che è nell’ambito delle vicende umane. Apparentemente, non ci sono più oggetti tabù, non ritenuti degni di ricerca storiografica "seria". Eppure, ad osservare con maggiore attenzione, un tabù storiografico – un oggetto “indegno” d’attenzione – persiste: i complotti dei potenti della terra nella Storia Contemporanea.

Eppure, è evidente che i complotti del potere continuano ad esistere e sono un dato ricorrente della storia umana: noi italiani lo abbiamo ben presente, tra Stragi di Stato e Strategie della Tensione che hanno insanguinato il nostro paese (e non è detto che la cosa sia finita). Nonostante ciò, la ricerca storica, quando si rivolge al grande pubblico, parla dei complotti del potere solo al passato. In manuali di storiografia scolastici od anche universitari, testi di divulgazione e trasmissioni TV, sembra che i potenti complottassero solo nel passato ...

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opinione : Il momento delle priorità
Inviato da Redazione il 30/8/2006 20:36:46 (3132 letture)

di Riccardo P.

Credo che nella vita di ognuno, arrivi un momento, in cui dover spendere due parole sul suo intorno, sulle sue speranze sulle sue paure, fosse solo per i figli che occuperanno i suoi spazi, gli amici con cui condivide gli spazi, se stesso con cui condivide spazio di coscienza.

Un dato è certo viviamo in tempi veloci, dove il tempo ha una misura sua sempre meno biologica e sempre più economica, viviamo anche in tempi in cui le distinzioni tra onesti e disonesti non sono molto chiare, la figura del galantuomo si è un po’ sfumata, l’onestà intellettuale ha ceduto passo e forse qualcosa di più, alla conservazione degli status, abdicando a quel ruolo di controllo minimo che la coscienza individuale esercitava nella sua forma privata nelle cose pubbliche.

Fino a quando questo si limita ad una sfera circoscritta è deprecabile, condannabile, ma tollerabile, la corruzione per la villetta abusiva, lede il mio diritto di uguaglianza come cittadino, …

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opinione : La società del benessere
Inviato da Redazione il 27/8/2006 22:07:46 (6171 letture)

[pubblicato Ottobre 2005]

Questo articolo vuole essere un elogio della lentezza. Lentezza intesa non come movimento in sè, ma come l'opposto di quel diffuso valore di efficienza, di dinamicità, di "produttività", su cui poggia la nostra società moderna. Ma non sto per questo suggerendo di produrre di meno. Anzi.

Il criterio fondamentale per distinguere il positivo dal negativo, nel mondo del lavoro, è ovviamente il denaro. Se tu inventi una scorciatoia per arrivare prima dal punto A al punto B, senza per questo penalizzare il tuo prodotto, "sei bravo", vali di più, perchè accorciare i tempi di produzione significa ridurre i costi, e quindi aumentare il profitto.

E così dalla nostra vita - poichè il nostro lavoro "è" la nostra vita - scompaiono, giorno dopo giorno, tutte le pause, tutti gli iati, tutti i ritagli inutili ...

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opinione : IO, RISPETTABILE COSPIRAZIONISTA
Inviato da Redazione il 26/8/2006 21:53:51 (5815 letture)

[l'articolo originale è del luglio 2005]

di Flavio T.

Ho trovato la mia categoria. Finalmente! Dopo anni e anni vissuti in cerca di un'identità, tra gli sguardi diffidenti e frettolosi che si riservano ai prodotti non griffati, anch'io posso fregiarmi della mia brava etichetta, e non è un'etichetta qualsiasi.

Vedo già i primi effetti positivi, che mi riempiono d'orgoglio: ora le occhiate si moltiplicano, e sono piene di curiosità, a volte sfuggevoli, ma come se temessero un prezzo troppo alto per quello che si è disposti a spendere, altre volte sono addirittura piene di disprezzo e malcelata invidia, come quelle che ottengono solo certi prodotti di lusso, oh gioia!

Ho penato tanto, ma ora non mi posso davvero lamentare. Cospirazionista. La moda del momento, e io lo sono. Intendiamoci, nessun favoritismo, quello che sono me lo sono dovuto guadagnare, costruire giorno per giorno, senza il conforto ...

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opinione : Dacci oggi il nostro scandalo quotidiano
Inviato da Ashoka il 17/7/2006 6:26:53 (3843 letture)

di Marco Bollettino

E' stata spesso citata, in questi giorni posteriori alla vittoria nei mondiali di calcio, l'espressione, coniata da Giovenale, “panem et circenses”, pratica formula romana con cui veniva indicata la strategia per mantenere sotto controllo la popolazione, fornendo loro elargizioni economiche e svaghi.

Ma è ancora una formula che rappresenta la realtà odierna?

Certamente la vittoria della quarta coppa del mondo ha liberato, nei tifosi italiani, ma non solo, una gioia grandissima, quasi irreale ed infantile. La voglia di far festa si è impadronita di milioni di italiani i quali si sono catapultati nelle strade a festeggiare, a cantare, a danzare, …

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