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opinione : Lo strano effetto del Natale |
Inviato da Redazione il 27/12/2014 10:40:00 (8139 letture) |
A Natale ci si sente tutti più buoni, questo lo sappiamo. A Natale nessuno litiga. A Natale ti viene voglia di abbracciare il tuo vicino o anche lo sconosciuto che passa per strada, e provi persino una sensazione di calore verso il tuo più acerrimo nemico.
Si potrebbe pensare che questo "effetto Natale" sia il risultato della società consumistica, che a furia di martellarci con il buonismo natalizio è riuscita a condizionare i nostri sentimenti verso gli altri.
Ma non è così, c'è qualcosa di molto più profondo che scatta dentro di noi nei giorni di Natale.
Un esempio clamoroso è quello che accadde durante il Natale del 1914, lungo il fronte di guerra tra Francia e Germania (con i francesi combattevano anche gli inglesi). Come tutti sanno, la Prima Guerra Mondiale fu una guerra di trincea. Due serpenti infiniti scavati nel fango, uno di fronte all'altro, spesso a poche decine di metri di distanza fra di loro. E dentro quei serpenti vivevano per mesi interi uomini di nazioni diverse, che passavano il tempo ciascuno a cercare di uccidere chi gli stava di fronte.
Lontani dalle proprie famiglie, con il freddo che arrivava fino dentro le ossa, con gli abiti perennemente intrisi di umidità, ... |
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opinione : Corruzione: la soluzione è semplice |
Inviato da Redazione il 17/12/2014 15:30:00 (6279 letture) |
Fanno sorridere le misure prese di recente dal governo Renzi per combattere in futuro casi di corruzione come quello di Mafia Capitale: estensione della pena minima da quattro a sei anni, estensione della massima da otto a dieci, e impossibilità di patteggiare se prima non si restituisce il maltolto.
A parte la ridicolaggine delle singole soluzioni: ve lo vedete uno che decide di non farsi corrompere solo perché rischia sei anni invece di quattro, oppure perché ne rischia 10 invece di otto? Oppure uno che sceglie di non patteggiare perché "mò me tocca pure restituì li sordi che ho rubbato" (ma perché, scusate, prima uno poteva addirittura tenerseli? Allora, piuttosto che mettere un deterrente, possiamo dire che al massimo hanno tolto un incentivo per farsi corrompere).
Ma è l'insieme delle misure, naturalmente, che fa sorridere, perché dimostra la palese mancanza di intenzione di risolvere il problema alla radice. Tutte queste misure messe insieme, infatti, fanno venire mente una persona che sia indietro con tre rate del mutuo della casa e si metta a cercare delle monetine sotto i cuscini del divano per pagare i suoi debiti.
Se invece si volesse davvero risolvere il problema, basterebbe creare un meccanismo che permetta a chiunque di verificare ... |
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opinione : Il complottismo non esiste |
Inviato da Redazione il 11/12/2014 20:44:29 (6733 letture) |
“Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone oppresse e amare quelle che opprimono.” - Malcom X.
Una interessante analisi del "complottismo" come viene costruito e veicolato dai media mainstream.
Il sito dell'autore, Mason Massy James, con il testo completo del video. |
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opinione : Quando discutere diventa un'arte |
Inviato da Redazione il 8/11/2014 13:50:00 (15113 letture) |
Ecco come si affronta un dibattito televisivo - al di là delle opinioni di ciascuno - partendo da una posizione scomoda. (Gary Yourofsky è un noto attivista vegano).
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opinione : I profeti del "cambiamento" |
Inviato da Redazione il 2/10/2014 18:38:35 (7166 letture) |
Quante volte, negli ultimi tempi, abbiamo sentito parlare di "necessità di un cambiamento"?
Di fatto, questa formula si ripropone ciclicamente, ogni volta che le condizioni sociali di una determinata nazione si avvicinino al livello dell'intollerabilità. Più quel limite si fa prossimo, più sentirete il politico di turno che si propone con urgenza alla guida del paese per portare un "cambiamento", un "rinnovamento", una "valida alternativa" al sistema vigente.
In realtà, la formula del "cambiamento" è una formula vuota già in partenza, indipendentemente dalla situazione o dal personaggio politico che cerchi di proporla. Non è infatti possibile imporre un qualunque "cambiamento" per decreto legge, o per semplice volontà politica: il cambiamento può essere soltanto la conseguenza di un processo evolutivo, non può esserne la causa stessa.
Non basta (vedi Stati uniti) fare una legge che "stabilisca la fine della discriminazione razziale", per porre effettivamente fine alla discriminazione razziale. Non basta (vedi Italia) creare un "ministero della pari opportunità" ... |
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opinione : Lettera di un ragazzo omosessuale |
Inviato da Redazione il 18/9/2014 18:50:00 (14398 letture) |
Lettera di un ragazzo omosessuale, che si domanda che cosa ci sia dietro all'improvvisa apertura verso i gay in tutto il mondo.
Ciao Massimo, sono un tuo accanito lettore, appena sento una notizia al tg che mi puzza, corro su LuogoComune per vedere se hai pubblicato qualcosa a riguardo. Volevo farti i complimenti perché penso che il tuo lavoro sia molto importante per garantire la libertà di pensiero e di espressione che sempre più spesso sono in pericolo in una società come la nostra, all’apparenza democratica, ma che in realtà viola costantemente i diritti che afferma di garantire. Ti scrivo questa mail perché volevo denunciare una situazione che secondo me sta raggiungendo ultimamente l’apice della vergogna. L’argomento è diverso da quelli che solitamente tratti, ma le tecniche di disinformazione sono sempre le stesse. La verità viene nascosta, chi prova a contestare la tesi ufficiale viene messo a tacere. La stragrande maggioranza della popolazione vive nella più completa e totale ignoranza a riguardo. L’argomento di cui voglio parlarti è l’omosessualità, io sono una voce fuori dal coro, anzi fuori da tutti i cori.
Cominciamo dal dire chi sono: sono un ragazzo di 22 anni, ho avuto relazioni con entrambi i sessi e ho vissuto nel cosiddetto “ambiente gay” per anni, nonostante la mia giovane età. A chi mi chiede con chi mi vedo in futuro, rispondo con una donna, nonostante non mi vergogni del mio passato e non me ne penta. Premetto che non penso di avere la verità in tasca e quello che dirò è frutto di miei ragionamenti, non solo miei per fortuna, e si basa anche sulla mia esperienza personale.
Vorrei trattare principalmente due questioni riguardo all’omosessualità:
1) Da qualche decina d’anni nel mondo occidentale si è assistito ad una grande apertura verso il mondo LGBT (Lesbiche - Gay – Bisessuali – Transgender), è frutto di un rinnovato sentimento filantropico o c’è dell’altro?
2) Ambienti gay: sono davvero così “normali”?
Partiamo dal primo punto. Sempre più spesso nelle serie tv e nei film si vedono personaggi gay, ... |
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opinione : Lettera di un 14enne sulla scuola |
Inviato da Redazione il 30/7/2014 18:50:00 (12996 letture) |
Ho ricevuto questa lettera da un ragazzo di 14 anni, che già in passato si era interessato di 11 settembre. La pubblico così come mi è arrivata, senza cambiare una virgola. (M.M.)
Ciao Massimo. Mi interessa sapere un tuo parere sulla scuola.
Per me è uno dei quegli strumenti come vaccinazioni e media per distruggere e rendere passivi la gente. Io sono quello di 14 anni (se ricordi). Passando al quattordicesimo anno sono maturato parecchio, e sto sentendo un contrasto tra la mia mentalità e quella della scuola. Tutte le volte sentivo che la scuola, lo studio, i fottuti compiti, i fottuti insegnanti stessero facendo una battaglia dentro la mia mente. È come un conflitto nella mia mente, difficile da spiegare. È come essere allegrissimi ma trovarsi nello stesso tempo in un funerale. La scuola mi respinge, come se fossimo due calamite.
Avrei centinaia di critiche concrete da fare....
I ragazzi rimangono preoccupatissimi e terrorizzati per una verifica. Parecchi hanno dovuto lasciare le proprie passioni per dedicarsi allo studio (piano piano insegnano ai ragazzi a subire e a distruggersi), tutti hanno centinaia di cose da dire in faccia ai professori. Ma hanno paura di essere considerati dei falliti, perchè chi critica la scuola è "uno che non vuole studiare", è uno che fallirà nella vita. [...] |
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opinione : Lettera ad un malato di mente |
Inviato da Redazione il 3/7/2014 20:00:00 (12121 letture) |
"Non è facendo rinchiudere il proprio vicino che ci si può convincere del proprio buon senso." (Dostoevskij)
di Paolo Franceschetti
Oggi un mio assistito, Andrea, considerato malato psichiatrico, mi ha domandato: “Paolo, ma secondo te io sono un malato psichiatrico, sono matto?” E una lettrice, Luce, mi ha domandato: “Ma come fai a reggere all’orrore di cui ti occupi, delitti rituali, ecc.?”
Le due domande sono correlate, perché riguardano il concetto di malattia mentale e di normalità.
Iniziamo dalla seconda domanda. Come faccio a resistere?
All’inizio in effetti ero terrorizzato dal fenomeno degli omicidi rituali; Mostro di Firenze, Bestie di Satana… una scia di morti in cui i colpevoli, persone in colletti bianchi, attribuivano la colpa a persone normali, distruggendo intere famiglie, solo per ragioni politiche, esoteriche, e criminali.
Poi però, avendo a che fare con i cosiddetti sani, ho trovato persone che non vogliono capire, persone che ritengono assurdo che i ragazzi coinvolti nella vicenda delle Bestie di Satana siano innocenti perché “i giornali hanno detto che…”, che ritengono impossibile che gli assassini nei delitti del Mostro di Firenze siano un magistrato, un giornalista, un farmacista, un medico, un ambasciatore, un poliziotto, ecc. Perché lo ritengono impossibile? Perché “i giornali hanno detto che….” [...] |
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opinione : La Regina è nuda |
Inviato da Redazione il 16/5/2014 22:54:09 (10372 letture) |
C'era una volta un gruppo di persone potenti. Esse avevano tanti soldi, tantissimi soldi, quasi tutti i soldi del mondo, e naturalmente per questo motivo volevano comandare loro. Ma erano comunque troppi, ed erano costretti ad ammazzarsi l'uno con l'altro, pur di arrivare a gestire quel potere. Un giorno ad uno di loro - il più saggio di tutti - venne un'idea folgorante.
Scusate, fermiamoci un attimo - suggerì questo - Perchè invece di continuare ad ammazzarci per comandare, non facciamo un pò per uno?
E già! - lo schernì un altro - Come decideremo quando e a chi tocca, senza tornare a litigare come prima?
Lo lasceremo decidere al popolo - rispose il saggio illuminato - Ci divideremo in gruppi diversi, ben definiti, con una bandiera ed un nome diverso, e ciascuno farà appello a certe peculiarità ben precise della natura umana, che si riscontrano in tutti i popoli del mondo.
Ad esempio? - fu chiesto.
Ad esempio il senso del dovere - continuò il saggio - oppure la presunzione, oppure l'anelito di giustizia, oppure l'ingordigia, oppure il timor di dio, oppure ancora il senso di fratellanza. Ciascun cittadino risponderà in maniera diversa ai diversi appelli, ... |
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opinione : Immaginate una stanza buia... |
Inviato da Redazione il 13/5/2014 21:26:56 (12717 letture) |
Immaginate una grande stanza buia. In quella stanza c'è un regista che sta sonnecchiando, disteso su un divano. Improvvisamente il regista si risveglia: gli è venuta un'idea per un nuovo film.
Il regista si mette al lavoro e inizia a scrivere la sceneggiatura. Inventa personaggi, crea situazioni, immagina ambienti, poi cambia e ricambia la storia per renderla sempre più interessante, finché non è completamente soddisfatto del risultato.
A quel punto il regista inizia a mettere in piedi la produzione del film. Fa i provini a diversi attori, sceglie quelli più adatti, e discute con loro tutti gli aspetti più reconditi della personalità dei protagonisti.
A loro volta, ciascuno degli attori valuta il ruolo che gli stato è offerto, e decide se partecipare o meno al film, anche tenendo conto della propria carriera. Ad esempio, un attore che nel film precedente ha interpretato il ruolo del cattivo, accetta volentieri il ruolo dell'eroe nel nuovo film, perché vuole evitare di venire percepito dal pubblico come una persona realmente cattiva. Oppure, un'attrice decide di partecipare al film perché la storia d'amore che dovrà vivere sul set le permetterà di esplorare una zona della sua personalità che ancora non conosce bene. Un terzo attore, che nel film precedente ha interpretato il ruolo di un industriale miliardario, accetta volentieri di interpretare il ruolo di un operaio sfruttato dal padrone, per conoscere meglio ambedue gli aspetti di questa dinamica sociale.
Nel frattempo il regista fa costruire i set, organizza la troupe, pianifica la produzione, e finalmente, un bel mattino, viene dato il primo ciak. [...] |
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opinione : Calcio-violenza: chi perde e chi vince |
Inviato da Redazione il 4/5/2014 21:30:00 (8030 letture) |
"Il mondo del calcio e della politica sono sotto choc per la notte di follia calcistica di ieri sera allo stadio Olimpico." Così esordiva oggi un articolo dell'ANSA , riferendosi agli scontri fra tifosi che hanno preceduto la finale di Coppa Italia.
Giancarlo Abete, presidente Figc, ha detto che ''il calcio è vittima di situazioni che vanno oltre: gli ultrà utilizzano gli stadi per manifestazioni di potere. In alcuni stadi gli ultrà hanno un ruolo inaccettabile''.
Secondo la vedova di Filippo Raciti "E' una vergogna. Lo Stato che non reagisce, impotente e quindi ha perso".
Il responsabile Sicurezza del Pd, Emanuele Fiano, ha detto: "E' una sconfitta complessiva, che pesa sul mondo dello sport e del calcio, su tutti noi che facciamo politica e su tutti i corpi dello Stato".
Beppe Grillo ha scritto: "La Repubblica è morta, i suoi cittadini non hanno più rappresentanza, la pentola a pressione sta per saltare. All'Olimpico veniva da piangere, come a un funerale".
No signori, state sbagliando tutti: lo stato non ha perso, e non è affatto stato sconfitto. Lo stato - inteso come emanazione visibile dei poteri occulti - ha vinto clamorosamente la sua partita. [...] |
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opinione : I sogni: assurdi, ma non troppo? |
Inviato da Redazione il 30/4/2014 10:50:00 (8668 letture) |
Nel corso della storia migliaia di scienziati, filosofi e sapienti da ogni pare del mondo hanno provato a spiegare l'origine dei sogni. Ma a tutt'oggi abbiamo al massimo delle teorie, molto generiche e incomplete, che ci lasciano praticamente al punto di partenza: non sappiamo con certezza da dove vengano i sogni, come nascano, e quale sia la loro reale funzione.
Le due principali correnti di pensiero sono quella endogena e quella esogena, che potremmo anche definire "scientifica" e "metafisica". La prima sostiene che i sogni vengano "da dentro", ovvero che siano sostanzialmente il risultato di una nostra attività cerebrale interna, che ha luogo durante le ore del sonno. Questa corrente di pensiero si rifà naturalmente all'idea più ampia che la mente stessa - e quindi il nostro pensiero - non siano che delle semplici funzioni biologiche, generate dalla attività biochimica del nostro cervello. Secondo la scienza, in altre parole, tutto avviene all'interno del nostro cervello, senza alcun collegamento con l'esterno.
Le tesi esogena invece vuole che il nostro cervello sia una specie di ricetrasmittente collegata con un mondo superiore, sottile ed invisibile, che esiste al di fuori di noi. In questo mondo superiore le idee - o archetipi - esistono indipendentemente dagli esseri umani, e questi ultimi utilizzano il cervello per collegarsi al mondo delle idee, sia durante le ore della veglia che durante quelle del sonno. Durante la veglia il risultato sono i nostri ragionamenti, durante il sonno il risultato sono i sogni.
Si tratta, naturalmente, di due distinzioni molto generiche, e non è mia intenzione addentrarmi nello specifico delle mille teorie che sono fiorite al riguardo di ciascuna, nel corso della storia. Voglio però proporre un paio di osservazioni, che mi portano a credere che la tesi esogena sia più corretta di quella endogena. [...] |
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opinione : "Le grandi menzogne della storia" - Conferenza |
Inviato da Redazione il 12/4/2014 23:00:00 (9864 letture) |
Conferenza di Treviso del 30 marzo scorso.
Argomento centrale: le varie tipologie di menzogna che si ripetono regolarmente nella storia. (L'introduzione della conferenza è stata tagliata. L'audio era pessimo. Ho cercato di rimediare, nel limite del possibile, per ridurre il rimbombo della sala).
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opinione : Epidemia - La Sindrome cronica del Tifoso |
Inviato da Redazione il 11/4/2014 19:49:04 (6938 letture) |
di Michele Signa
E’ ufficiale, l’Organizzazione Mondiale della Sanità ha certificato che la maggioranza degli Italiani è affetta da due patologie devastanti e al momento senza alcun rimedio di tipo farmacologico o finanche chirurgico: la Stoltezza Degenerativa e la Sindrome Cronica del Tifoso.
La prima, la Stoltezza Degenerativa, è provocata da un virus che risiede stabilmente nella popolazione della penisola, isole comprese e, tra gli altri sintomi, spinge il malato a ripetere inconsciamente i propri errori, rendendolo incapace di correggersi e regolamentarsi.
Il virus è latente nell'organismo e normalmente non provoca disturbi ma viene alla luce, scatenando i suoi terribili effetti, in concomitanza di eventi particolarmente stressanti per la psiche e quindi per il nostro sistema immunitario, quali possono essere ad esempio riunioni di condominio o elezioni politiche.
I ricercatori, osservando il comportamento di vasti campioni di popolazione, hanno evidenziato, in maniera incontrovertibile, come, nella stragrande maggioranza dei casi, l’abitante dello Stivale si abbandoni a comportamenti assurdi, insensati e autolesionisti ogniqualvolta è chiamato a esercitare le facoltà di scelta, controllo e pianificazione e in generale tutte le volte che sia richiesto un funzionamento razionale e libero del cervello.
La riunione di condominio, ad esempio, è spesso il teatro in cui il virus si manifesta nella forma più evidente ...
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opinione : Uomo-donna: cervelli a confronto |
Inviato da Redazione il 7/4/2014 11:51:47 (8696 letture) |
Un uomo guarda le nuvole e dice: "Stasera piove". Una donna guarda le nuvole e dice: "Che belle! Sembrano due cavalli che si inseguono".
Se chiedi ad un uomo dove sta il prosciutto in frigo, ti dirà “nel terzo ripiano in basso a destra”, se lo chiedi ad una donna ti dirà “di fianco all’insalata, sotto i formaggi”. Se chiedi ad un uomo le indicazioni per l’ufficio comunale ti dirà “terzo semaforo a destra, prima a sinistra e poi subito a sinistra”, se lo chiedi ad una donna ti dirà “vada avanti finchè vede una grande casa gialla, giri dove c’è la fontana, e passi sotto il ponticello”. Se chiedi ad un uomo di descrivere una persona che ha appena incontrato ti dirà “circa 1,70 di altezza, sugli 80 chili, aveva un accento bergamasco”, se lo chiedi ad una donna ti dirà “un pò più basso di te, grassottello, parlava come lo zio Toni.”
Perchè?
Per quanto ovviamente vi siano delle eccezioni, il fatto stesso che si possano fare delle generalizzazioni di questo tipo significa che siamo di fronte ad una differenza sostanziale nel modo di operare dei due cervelli.
La cosa stupefacente è che non esista – almeno a quel che mi risulta - una adeguata letteratura scientifica in merito. Con delle differenze così palesi e marcate, infatti, ci si aspetterebbe di trovare dozzine e dozzine di ricerche di tipo psicologico su questo argomento, ... |
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