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opinione : ADDIO 2004 |
Inviato da Mazzucco il 31/12/2004 7:17:25 (4325 letture) |
ADDIO 2004
Il trend per il terzo millennio non sembra incoraggiante: il 2001, con l'11 Settembre, è stato certamente peggio del 2000. Il 2002, con la guerra in Afghanistan, ancor peggio del 2001. Il 2003, con la guerra in Iraq, cento volte peggio del 2002. E il 2004, senza ombra di dubbio, peggio di tutti gli altri messi insieme.
Quest'anno poi, già orribile di per sè, si è chiuso con il maremoto in Asia, che appare come una summa agghiacciante di questo nostro meraviglioso "mondo moderno": pochi i salvati - noi, mille i sommersi - gli altri. Anche letteralmente, in questo caso.
E' stato come se Madre Terra, con una semplice scrollatina delle spalle, avesse voluto buttarci in faccia, moltiplicato per mille, ... |
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opinione : Lettera a Dio (2004) |
Inviato da Redazione il 23/12/2004 12:59:46 (3932 letture) |
LETTERA A DIO
di Vincenzo d'Urso
Cornovaglia, 23 Dicembre 2004 - Caro Dio, in occasione del Natale volevo chiederti un paio di cose. Per il prossimo anno fa che tutti siano più buoni, fa che tutti continuino ad andare a votare, fa che a tutti piaccia farsi rappresentare, e che tutti continuino a litigare se votare Berlusconi o Prodi. Fa che litighino sulle tasse, sulla sanità, sul welfare, sul waRfare, sulla d/istruzione, fa che tutti credano che le tasse siano diminuite, che c'è la democrazia, che veramente partecipiamo alla gestione della società, che l'economia va a gonfie vele, e che si continui ad insegnare a scuola che “la società siamo noi”. E ti prego con tutto il cuore, fa che lo credano veramente, che lo credano convinti e con tutto il cuore, e se c'è qualcuno che non è d'accordo mandalo all'inferno, manda all'inferno i ribelli, i nuovi satana nascenti, cosicché non si lamentino più.
Fa che tutti siano servili, che amino il prossimo loro rappresentante governativo come se stessi, che lo ammirino, e che parlino della sua magnanimità con le lacrime agli occhi dall'emozione. Fa che tutti continuino a darsi la colpa a vicenda, …. |
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opinione : PERCHE' DISCUTERE |
Inviato da Mazzucco il 22/12/2004 4:36:24 (3399 letture) |
PERCHE' DISCUTERE
Una volta chiacchieravo sull'esistenza di Dio con un amico, e lui mi disse: "Per me è semplicemente impossibile che Dio esista". "Perchè?" gli chiesi io. "Perchè ciò toglierebbe all'Uomo la sua posizione centrale nell'Universo, e questo per me è inaccettabile". Lo aveva detto con tranquillità assoluta, come se fosse la cosa più ovvia del mondo. Fu in quel momento che iniziai a capire come funziona la mente del dogmatico (uso questo termine in senso non dispregiativo, ma semplicemente descrittivo: colui che parte da dei presupposti fissi, che ritiene inderogabili). Quello del dogmatico infatti è la perfetta incarnazione del ragionamento aristotelico, o deduttivo, che è retto da una premessa che per sua natura è intoccabile: attorno a questa deve quindi adeguarsi la "verità", in qualunque modo, a tutti i costi.
Cominciai così a capire anche meglio la posizione di certe persone, quando dicono ad esempio "l'11 Settembre non può essere stato opera dei servizi segreti occidentali. Io semplicemente mi rifiuto di credere … |
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opinione : A CHI PORRE LE DOMANDE |
Inviato da Redazione il 13/12/2004 19:04:01 (3120 letture) |
A CHI PORRE LE DOMANDE
di Moreno Mazzon
Sono stufo. Leggo questo sito da molto tempo. Mi ritenevo troppo ignorante per iscrivermi subito e aspettai, informandomi e tentando di farmi un'idea mia. Ci sono riuscito. Oggi ho le mie convinzioni e non è possibile smuovermi da lì senza un vero fatto che possa farmi cambiare binario.
Nel frattempo ho visto tanta gente dire la sua. Ho visto discussioni di ogni tipo per ogni pelo. Vorrei capire. Le discussioni 9 volte su 10 prendono una piega sbagliata. Ci vogliamo rendere conto che in ogni caso ognuno è schiavo delle proprie certezze? Questo lo muoverai mai dalla sua idea? No. E quall'altro dalla sua? E quell'altro ancora? Nemmeno. Non prendiamoci per i fondelli, perchè ognuno vede una cosa dal suo cosiddetto punto di vista, e da lì ognuno trae le sue conclusioni.
Ma adesso sento il bisogno di dire la mia, dopo aver sentito certe cose ... |
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opinione : PAESE SENZA VERITA' |
Inviato da Redazione il 12/12/2004 23:40:14 (2882 letture) |
PAESE SENZA VERITA'
di Andrea Di Pietropaolo
Gli americani non mi piacciono e non gli invidio nulla se non tre cose: 1) la riforma fiscale e il conseguente accesso al credito; 2) lo spirito di unità nazionale, che sembra non vacillare mai; 3) una sorta di strana ingenuità: dopo un pò di anni cadono i sigilli su alcuni documenti secretati.
Bè, noi non abbiamo nulla delle tre cose che ho menzionato.
Oggi è l'anniversario di Piazza Fontana, ad Agosto c'è stato quello della strage di Bologna, poi c'è l'Italicus, poi c'è Ustica .... |
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opinione : MAQUILLAGE IMPERIALE |
Inviato da Redazione il 2/12/2004 20:04:11 (2618 letture) |
http-equiv="content-type"> src="http://www.luogocomune.net/lc/images/library/nap170o.jpg"> style="font-weight: bold;">MAQUILLAGE IMPERIALE di Domenico David (Clandestino) Gli imperi hanno certamente un fascino e, come tutte le cose vive, prima o poi muoiono. Più una cosa viva e grande, più la sua morte è clamorosa e suggestiva. La morte è per definizione una catastrofe, ovvero un brusco cambiamento di stato. Se è difficile da prevedere con esattezza per i comuni esseri viventi, figuriamoci per gli imperi. Un impero è molto di più di una somma di individui. Un impero è una vera e propria Gestalt, un'entità olistica che ampiamente trascende la somma degli individui che ne fanno parte e, addirittura, trascende anche la somma dei popoli che ne fanno parte. Apparentemente onnipotenti, gli imperi sono in realtà organismi assai delicati. Virtualmente immortali, almeno nelle intenzioni, gli imperi sono invece assai mortali e infatti, prima o poi muoiono tutti. E quando muoiono, di solito si tratta di una morte rapida e inaspettata. D'altra parte, se un impero avesse chiare avvisaglie della sua prossima dipartita, ... |
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opinione : SCANTINATO INTERNET |
Inviato da Redazione il 24/11/2004 9:04:28 (2787 letture) |
SCANTINATO INTERNET
Un iscritto lancia un'idea folle: qualcuno di noi cerchi di farsi eleggere in Parlamento, e lotti per cambiare il mondo. Altri dicono evviva. Altri ancora, più saggi, dicono - ma siete matti? Tempo che arrivi al traguardo e comunque non sei più tu.
Secondo me invece - ammesso e non concesso di aver davvero qualcosa da offrire "al mondo" - la strada non passa comunque per quei corridoi, che uno resti integro o meno. Perchè anche supponendo di lottare come titani, riuscendo finalmente a far passare una qualunque legge tesa a migliorare il nostro vivere comune, non sarà certo attraverso la semplice applicazione di quella legge che si otterrà quel miglioramento. Sia chiaro, le leggi in genere sono indispensabili, e qualcuno dovrà sempre occuparsene, ma quelle di tipo "sociale" dovrebbero essere leggi che rispecchiano, e non anticipano - nè tantomeno impongono - un cambiamento del sentire comune.
E' un pò come le leggi di "affirmative action", in America, che "impongono" di assumere |
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opinione : "NOI", E "LORO" |
Inviato da Redazione il 14/11/2004 9:58:31 (3400 letture) |
"NOI", E "LORO"
di Massimo Mazzucco
Almeno un italiano su due, ad occhio e croce, teme oggi in qualche misura il pericolo islamico. L'altra metà, sempre più o meno, è più propensa a credere che questo pericolo non esista, ma sia solo il risultato di una sapiente e prolungata "campagna diffamatoria", su scala globale, ai danni dell'Islam.
Ma da qualunque parte la si veda, tutti più o meno concordano sul fatto che la spaccatura odierna vada fatta risalire in maniera determinante agli eventi dell'11 Settembre. Risulta infatti evidente come le persone che "temono l'Islam" siano in gran parte le stesse che accettano la versione ufficiale dei fatti di quel giorno, mentre quelle scettiche sul pericolo islamico ... |
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opinione : DISASTRO IRAQ |
Inviato da Redazione il 19/9/2004 23:13:12 (3828 letture) |
Man mano che passa il tempo, nel nostro cervello si vanno a depositare strati successivi di informazione, ed è inevitabile che siano sempre i più recenti a colorare la memoria complessiva di ogni evento specifico.
E purtroppo la colorazione predominante, di questi tempi, è quella dell'oblio.
Sempre più spesso, infatti, ci rendiamo conto di essere diventati praticamente insensibili a notizie che fino a ieri ci avrebbero scosso nel profondo. Quando ci arrivarono le prime immagini di donne irachene che abbracciavano sconsolate le bare dei loro familiari, ... |
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opinione : SENZA LA SINISTRA. SENZA I PARTITI. |
Inviato da Redazione il 14/9/2004 9:38:13 (3000 letture) |
SENZA LA SINISTRA. SENZA I PARTITI.
14.09.04 - Se si guarda dove si era abituati a vedere, fino ai primi anni 80, le classiche forze politiche di sinistra, oggi ritroviamo solo un mare di sigle e volti anonimi, che paiono svolgere un’unica funzione effettiva: accogliere, incanalare e metabolizzare in qualche modo le immutabili esigenze della base popolare, la quale appunto, per dette esigenze, si rivolge “a sinistra” per consuetudine storica.
Ma la sinistra che cercava di venire incontro a queste esigenze, nel passato, lo faceva nell’ambito di un progetto ideologico e politico vero e proprio: quello del socialismo in senso lato. E quella sinistra, l’ultima vera sinistra, se n’è andata con le lacrime di Berlinguer ... |
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opinione : IL PESO DELLA DEMOCRAZIA |
Inviato da Redazione il 23/7/2004 14:08:52 (2836 letture) |
IL PESO DELLA DEMOCRAZIA
E così siamo arrivati al giro di boa del 2004, un anno che è ormai destinato a passare alla storia anche se le elezioni di Novembre si rivelassero l’evento più insignificante di tutti i 12 mesi.
Vi siamo entrati, a Gennaio, con l’animo triste di chi assiste impotente alla prevaricazione da parte dell’ingordigia occidentale su chi già ha ben poco di suo, ma che si illude ancora che presto la follia passerà, e potremo tutti tornare a vivere più o meno come prima.
E invece abbiamo subito un trauma poderoso, come società nel suo insieme, che forse è stato ancora più violento del crollo delle torri, anche se gli effetti resteranno invisibili a lungo, poichè stemperati in una mutazione, leggera ma costante, all’interno di tutti noi: c’è stato Abu Grahb.
L’impatto di quelle immagini, a cui nessuno ha potuto sottrarsi, va ben oltre l’indignazione momentanea per i fatti, il disprezzo... |
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opinione : UN’IPOTESI NEMMENO TANTO BIZZARRA |
Inviato da Redazione il 12/7/2004 21:20:30 (2709 letture) |
UN’IPOTESI NEMMENO TANTO BIZZARRA
(A proposito dell'attacco subito dal sito)
Se io fossi il governo americano. Se il sito fosse la nostra nazione. Se voi (utenti e iscritti) foste i cittadini. Se io ora invocassi leggi speciali contro gli hacker. Se queste leggi speciali mi permettessero di colpo di controllare le vostre comunicazioni, entrare nel vostro computer (abitazioni) e frugare da cima a fondo senza nemmeno avvisarvi, censurare quello che scrivete, minacciarvi di espulsione dal paese, additarvi come paria se non vi uniformate al consenso della massa. Se, sull' "onda emotiva", io ottenessi l'approvazione per andare a far guerra ai "siti canaglia" e portarmi a casa tutti i loro lettori ....
Non vi verrebbe almeno il dubbio che potrei anche essermelo fatto da solo?
In fondo, di fronte a tutti questi vantaggi, cosa sono due notti di sonno e una decina di articoli gettati al vento? C'è qualcuno così certo da voler dire "No, non è possibile. Lui non si cancellerebbe mai i suoi preziosi articoli"? Se poi mi rifaccio pure il sito nuovo a spese dell'assicurazione, che avevo casualmente rinnovato una settimana prima (le Torri mica le paga Silverstein, le pagano comunque i cittadini, fottuti e gabbati)....
M.M.
(Non c'è articolo, ma qui potete commentare) |
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opinione : IL MALE E LA CURA |
Inviato da Redazione il 2/7/2004 18:52:06 (2955 letture) |
IL MALE E LA CURA
Una fulminante battuta di Karl Krauss, contemporaneo di Freud, sintetizzava qualcosa che va ben oltre una gustosa critica all’allora scienza nascente: “La psicanalisi è una malattia travestita da cura”.
Questa curiosa ambivalenza, che anche un convinto difensore della psicanalisi non vorrebbe negare, sembra essere un vero e proprio marchio di fabbrica di tutta la nostra cultura occidentale: creare il problema, per poi risolverlo.
Abbiamo distrutto la Serbia, per poi arrivare pieni di offerte e di buona volontà per ricostruirla da cima a fondo. Lo stesso stiamo facendo in Iraq, poichè anche lì, qualunque sia l’esito finale, avranno bisogno di noi per rimettersi in piedi.
Indeboliamo il sistema immunitario di intere generazioni, con scellerate (ma lucrosissime) vaccinazioni a tappeto, per poi dover spendere almeno altrettanto... |
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opinione : SIAMO TUTTI NARCOTIZZATI? |
Inviato da Redazione il 30/6/2004 21:58:22 (2781 letture) |
SIAMO TUTTI NARCOTIZZATI? Questo è uno scambio ideale fra il Sig. Tesi e in Sig. Antitesi, con ampio spazio di commento per i Sigg. Sintesi. TESI: Possono raccontarci tutte le bugie che vogliono, possono cercare di limitare al massimo le nostre libertà personali, ma la capacità di ragionare è l’unica cosa che nessun potere potrà mai togliere all’individuo. ANTITESI – Non illuderti, amico mio. E' vero invece l'esatto contrario. Anche la capacità di ragionare può essere "inibita". Anzi, può essere narcotizzata, fatta a pezzi, messa allo stato di non nuocere. Ricordo uno dei capitoli di "1984" di Orwell, in cui il modo di ragionamento dell'individuo viene così stravolto ... |
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opinione : GLADIATORI CON L’ORECCHINO |
Inviato da Redazione il 27/6/2004 4:35:07 (4042 letture) |
Ricordo di aver dato l’addio al calcio (tifato) molti anni fa: fu il giorno in cui lessi che un certo Vieri prendeva di stipendio una cifra con la quale si sarebbero potute costruire dieci scuole pubbliche, con tanto di piscina e campo da golf. E temo che oggi la cosa posso essersi solo centuplicata.
Ma quell’addio – che fu tanto doloroso (parla uno che ricorda ancora ogni istante di Inter-Independiente del ’64, 1-0 gol di Corso nei supplementari e-vài-Mariolino!) quanto completo ed irreversibile - non lo diedi perchè la cosa “faceva schifo” e basta, ma perchè mi resi conto che faceva schifo grazie a me. Ero io che davo quei soldi a Vieri, senza rendermene conto, e questo divenne per me inaccettabile.
In fondo, avrei anche potuto arrivarci prima, ma offuscato com’ero da quel “rigore grosso come una casa che continuavano a negarci ogni domenica”, non me n’ero mai accorto: quando uno decide ... |
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