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In generale ho idea che sarà difficile trovare delle persone preparate che difendono la verità ufficiale, perchè non appena uno si mette a studiare seriamente l'argomento diventa subito complottista

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opinione : MAQUILLAGE IMPERIALE
Inviato da Redazione il 2/12/2004 20:04:11 (2611 letture)



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src="http://www.luogocomune.net/lc/images/library/nap170o.jpg">style="font-weight: bold;">MAQUILLAGE IMPERIALE



di Domenico David

(Clandestino)



Gli imperi hanno certamente un fascino e, come tutte le cose vive,
prima o poi muoiono. Più una cosa viva e grande, più la
sua morte è clamorosa e suggestiva. La morte è per
definizione una catastrofe, ovvero un brusco cambiamento di stato. Se
è difficile da prevedere con esattezza per i comuni esseri
viventi, figuriamoci per gli imperi. Un impero è molto di
più di una somma di individui. Un impero è una vera e
propria Gestalt, un'entità olistica che ampiamente trascende la
somma degli individui che ne fanno parte e, addirittura, trascende
anche la somma dei popoli che ne fanno parte.



Apparentemente onnipotenti, gli imperi sono in realtà organismi
assai delicati. Virtualmente immortali, almeno nelle intenzioni, gli
imperi sono invece assai mortali e infatti, prima o poi muoiono tutti.
E quando muoiono, di solito si tratta di una morte rapida e
inaspettata. D'altra parte, se un impero avesse chiare avvisaglie della
sua prossima dipartita, ...

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opinione : SCANTINATO INTERNET
Inviato da Redazione il 24/11/2004 9:04:28 (2778 letture)

SCANTINATO INTERNET

Un iscritto lancia un'idea folle: qualcuno di noi cerchi di farsi eleggere in Parlamento, e lotti per cambiare il mondo. Altri dicono evviva. Altri ancora, più saggi, dicono - ma siete matti? Tempo che arrivi al traguardo e comunque non sei più tu.

Secondo me invece - ammesso e non concesso di aver davvero qualcosa da offrire "al mondo" - la strada non passa comunque per quei corridoi, che uno resti integro o meno. Perchè anche supponendo di lottare come titani, riuscendo finalmente a far passare una qualunque legge tesa a migliorare il nostro vivere comune, non sarà certo attraverso la semplice applicazione di quella legge che si otterrà quel miglioramento. Sia chiaro, le leggi in genere sono indispensabili, e qualcuno dovrà sempre occuparsene, ma quelle di tipo "sociale" dovrebbero essere leggi che rispecchiano, e non anticipano - nè tantomeno impongono - un cambiamento del sentire comune.

E' un pò come le leggi di "affirmative action", in America, che "impongono" di assumere

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opinione : "NOI", E "LORO"
Inviato da Redazione il 14/11/2004 9:58:31 (3391 letture)

"NOI", E "LORO"

di Massimo Mazzucco

Almeno un italiano su due, ad occhio e croce, teme oggi in qualche misura il pericolo islamico. L'altra metà, sempre più o meno, è più propensa a credere che questo pericolo non esista, ma sia solo il risultato di una sapiente e prolungata "campagna diffamatoria", su scala globale, ai danni dell'Islam.

Ma da qualunque parte la si veda, tutti più o meno concordano sul fatto che la spaccatura odierna vada fatta risalire in maniera determinante agli eventi dell'11 Settembre. Risulta infatti evidente come le persone che "temono l'Islam" siano in gran parte le stesse che accettano la versione ufficiale dei fatti di quel giorno, mentre quelle scettiche sul pericolo islamico ...

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opinione : DISASTRO IRAQ
Inviato da Redazione il 19/9/2004 23:13:12 (3819 letture)

Man mano che passa il tempo, nel nostro cervello si vanno a depositare strati successivi di informazione, ed è inevitabile che siano sempre i più recenti a colorare la memoria complessiva di ogni evento specifico.

E purtroppo la colorazione predominante, di questi tempi, è quella dell'oblio.

Sempre più spesso, infatti, ci rendiamo conto di essere diventati praticamente insensibili a notizie che fino a ieri ci avrebbero scosso nel profondo. Quando ci arrivarono le prime immagini di donne irachene che abbracciavano sconsolate le bare dei loro familiari, ...

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opinione : SENZA LA SINISTRA. SENZA I PARTITI.
Inviato da Redazione il 14/9/2004 9:38:13 (2992 letture)

SENZA LA SINISTRA. SENZA I PARTITI.

14.09.04 - Se si guarda dove si era abituati a vedere, fino ai primi anni 80, le classiche forze politiche di sinistra, oggi ritroviamo solo un mare di sigle e volti anonimi, che paiono svolgere un’unica funzione effettiva: accogliere, incanalare e metabolizzare in qualche modo le immutabili esigenze della base popolare, la quale appunto, per dette esigenze, si rivolge “a sinistra” per consuetudine storica.

Ma la sinistra che cercava di venire incontro a queste esigenze, nel passato, lo faceva nell’ambito di un progetto ideologico e politico vero e proprio: quello del socialismo in senso lato. E quella sinistra, l’ultima vera sinistra, se n’è andata con le lacrime di Berlinguer ...

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opinione : IL PESO DELLA DEMOCRAZIA
Inviato da Redazione il 23/7/2004 14:08:52 (2828 letture)

IL PESO DELLA DEMOCRAZIA

E così siamo arrivati al giro di boa del 2004, un anno che è ormai destinato a passare alla storia anche se le elezioni di Novembre si rivelassero l’evento più insignificante di tutti i 12 mesi.

Vi siamo entrati, a Gennaio, con l’animo triste di chi assiste impotente alla prevaricazione da parte dell’ingordigia occidentale su chi già ha ben poco di suo, ma che si illude ancora che presto la follia passerà, e potremo tutti tornare a vivere più o meno come prima.

E invece abbiamo subito un trauma poderoso, come società nel suo insieme, che forse è stato ancora più violento del crollo delle torri, anche se gli effetti resteranno invisibili a lungo, poichè stemperati in una mutazione, leggera ma costante, all’interno di tutti noi: c’è stato Abu Grahb.

L’impatto di quelle immagini, a cui nessuno ha potuto sottrarsi, va ben oltre l’indignazione momentanea per i fatti, il disprezzo...

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opinione : UN’IPOTESI NEMMENO TANTO BIZZARRA
Inviato da Redazione il 12/7/2004 21:20:30 (2701 letture)

UN’IPOTESI NEMMENO TANTO BIZZARRA

(A proposito dell'attacco subito dal sito)

Se io fossi il governo americano.
Se il sito fosse la nostra nazione.
Se voi (utenti e iscritti) foste i cittadini.
Se io ora invocassi leggi speciali contro gli hacker.
Se queste leggi speciali mi permettessero di colpo di controllare le vostre comunicazioni, entrare nel vostro computer (abitazioni) e frugare da cima a fondo senza nemmeno avvisarvi, censurare quello che scrivete, minacciarvi di espulsione dal paese, additarvi come paria se non vi uniformate al consenso della massa.
Se, sull' "onda emotiva", io ottenessi l'approvazione per andare a far guerra ai "siti canaglia" e portarmi a casa tutti i loro lettori ....

Non vi verrebbe almeno il dubbio che potrei anche essermelo fatto da solo?

In fondo, di fronte a tutti questi vantaggi, cosa sono due notti di sonno e una decina di articoli gettati al vento? C'è qualcuno così certo da voler dire "No, non è possibile. Lui non si cancellerebbe mai i suoi preziosi articoli"? Se poi mi rifaccio pure il sito nuovo a spese dell'assicurazione, che avevo casualmente rinnovato una settimana prima (le Torri mica le paga Silverstein, le pagano comunque i cittadini, fottuti e gabbati)....

M.M.

(Non c'è articolo, ma qui potete commentare)

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opinione : IL MALE E LA CURA
Inviato da Redazione il 2/7/2004 18:52:06 (2948 letture)

IL MALE E LA CURA

Una fulminante battuta di Karl Krauss, contemporaneo di Freud, sintetizzava qualcosa che va ben oltre una gustosa critica all’allora scienza nascente: “La psicanalisi è una malattia travestita da cura”.

Questa curiosa ambivalenza, che anche un convinto difensore della psicanalisi non vorrebbe negare, sembra essere un vero e proprio marchio di fabbrica di tutta la nostra cultura occidentale: creare il problema, per poi risolverlo.

Abbiamo distrutto la Serbia, per poi arrivare pieni di offerte e di buona volontà per ricostruirla da cima a fondo. Lo stesso stiamo facendo in Iraq, poichè anche lì, qualunque sia l’esito finale, avranno bisogno di noi per rimettersi in piedi.

Indeboliamo il sistema immunitario di intere generazioni, con scellerate (ma lucrosissime) vaccinazioni a tappeto, per poi dover spendere almeno altrettanto...

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opinione : SIAMO TUTTI NARCOTIZZATI?
Inviato da Redazione il 30/6/2004 21:58:22 (2770 letture)

SIAMO TUTTI NARCOTIZZATI?



Questo è uno scambio ideale fra il Sig. Tesi e in Sig. Antitesi, con ampio spazio di commento per i Sigg. Sintesi.



TESI: Possono raccontarci tutte
le bugie che vogliono, possono cercare di limitare al massimo le nostre
libertà personali, ma la capacità di ragionare è
l’unica cosa che nessun potere potrà mai togliere all’individuo.



ANTITESI – Non illuderti, amico
mio. E' vero invece l'esatto contrario. Anche la capacità di
ragionare può essere "inibita". Anzi, può essere
narcotizzata, fatta a pezzi, messa allo stato di non nuocere. Ricordo
uno dei capitoli di "1984" di Orwell, in cui il modo di ragionamento
dell'individuo viene così stravolto ...

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opinione : GLADIATORI CON L’ORECCHINO
Inviato da Redazione il 27/6/2004 4:35:07 (4034 letture)

Ricordo di aver dato l’addio al calcio (tifato) molti anni fa: fu il giorno in cui lessi che un certo Vieri prendeva di stipendio una cifra con la quale si sarebbero potute costruire dieci scuole pubbliche, con tanto di piscina e campo da golf. E temo che oggi la cosa posso essersi solo centuplicata.

Ma quell’addio – che fu tanto doloroso (parla uno che ricorda ancora ogni istante di Inter-Independiente del ’64, 1-0 gol di Corso nei supplementari e-vài-Mariolino!) quanto completo ed irreversibile - non lo diedi perchè la cosa “faceva schifo” e basta, ma perchè mi resi conto che faceva schifo grazie a me. Ero io che davo quei soldi a Vieri, senza rendermene conto, e questo divenne per me inaccettabile.

In fondo, avrei anche potuto arrivarci prima, ma offuscato com’ero da quel “rigore grosso come una casa che continuavano a negarci ogni domenica”, non me n’ero mai accorto: quando uno decide ...

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opinione : DUE VOLTE NELLA POLVERE, DUE VOLTE SULL’ALTARE
Inviato da Redazione il 22/6/2004 8:56:41 (3372 letture)

DUE VOLTE NELLA POLVERE, DUE VOLTE SULL’ALTARE  



di Massimo Mazzucco



21.06.04 - Per ben due volte, nel corso degli ultimi 12 mesi, le alte
corti di due fra i maggiori esportatori di democrazia, Stati Uniti e
Italia, hanno dovuto ricorrere a indecorosi “trucchi del mestiere”, pur
di non cedere di fronte a richieste tanto legittime da parte dei loro
cittadini quanto scomode per i loro governanti.



In Italia, il cittadino e padre di famiglia Adel Smith ha protestato
contro la presenza nelle scuole pubbliche del simbolo di una certa
religione, che pure essendo quella professata dalla grande maggioranza
della nazione, non era purtroppo la sua. E vista la separazione
costituzionale fra Stato e Chiesa, implementata dalla revisione al
Concordato del 1984, ha avanzato la legittima richiesta di vedere o il
simbolo di quella religione rimosso, oppure quello della sua aggiunto
accanto ad esso. E seppur il giudizio in primo grado gli fosse stato
necessariamente favorevole, alla fine dell’iter giudiziario il signor
Smith se ne è tornato a casa ...

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opinione : PIETA' PER LA VERITA'
Inviato da Redazione il 3/6/2004 10:33:38 (2793 letture)



















Un altro 4 di giugno





PIETA' PER LA VERITA'





di Stefano Serafini



In una situazione di guerra sfacciatamente simile a quella del fronte
italiano di fine conflitto mondiale, George W. Bush - fra i prudenti
distinguo degli aspiranti italioti di destra e di sinistra al
proconsolato - viene a rammentarci chi è il padrone.



E allora io ricordo il 4 giugno di sessant'anni fa, quando alle porte
di Roma, a Castel di Decima in località Malpasso (Villa Vaselli)
cadeva insieme ad alcuni compagni della fanteria anticarro il maggiore
paracadutista Mario Rizzatti. Armato di panzerfaust (un'arma efficace se la si usa a trenta metri dal bersaglio) ...


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opinione : BASTA AL TERRORISMO! QUELLO DELLE PAROLA
Inviato da Redazione il 2/6/2004 7:55:38 (2463 letture)

BASTA CON IL TERRORISMO. QUELLO DELLA PAROLA



Cominciamo ad essere un pò stufi, ogni volta che avviene un
attentato, di dover aggiungere alla naturale tristezza per i morti,
anche la ridicola “suspense” che ci separa dal momento in cui le
autorità ci diranno chi è stato, e perchè lo ha
fatto.



Una volta era diverso: il terrorista faceva il suo attentato, piazzava
la sua bella rivendicazione nel cestino di turno, avvisava i giornali,
e tempo che le sirene smettevano di urlare tu già sapevi chi era
stato e che cosa voleva ottenere con quel gesto.



Ma da quando è emersa Al-Queda, le due fondamentali regole del
gioco paiono addirittura capovolte: da una parte, fidandosi ciecamente
delle autorità, oggi i terroristi lascìano che siano
queste ad indovinare mandante e motivazione di ogni attentato. (Quasi
si conoscessere da vicino, viene a volte da pensare). E dall’altra,
queste motivazioni, in mano a chi ne è solo portavoce, si sono
talmente diluite, nel tempo, da essersi cristallizzate in un generico "odio verso l’occidente felice, libero e cristiano". Anzi, ultimamente basta addirittura dire “è stata
Al-Queda” che tutto il resto diventa superfluo.



E allora diciamocelo chiaro, forte, e possibilmente una volta per
tutte: prima di tutto, nessuno al mondo è così imbecille
da andare a rischiare l’ergastolo, insieme alla pelle stessa, per
andare a mettere bombe nei treni solo per fare un dispetto a chi è più felice di lui. ... (continua)

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opinione : A DIFESA DELL'AMERICA
Inviato da Redazione il 24/5/2004 23:23:09 (2647 letture)


Sin
dal giorno in cui è nato, due mesi fa, questo sito ha mostrato
senza ambiguità come il suo scopo non sia tanto quello di dare
notizie (quelle più o meno sono a disposizione di tutti, ormai),
ma di commentarle da una precisa angolazione. E negli ultimi giorni
abbiamo avuto una piacevole crescita sia di letture che di iscritti. Ma
fra i molti messaggi di incoraggiamento, c'è stato anche chi ha
voluto  far notare un
eccessivo, diffuso antiamericanismo, che sbilancia il sito e lo fa
apparire più “sessantottardo” di quello che vorrebbe essere.
Abbiamo cercato di dare una risposta, anche e soprattutto per noi
stessi, perchè di certo qui nessuno viaggia a scienza infusa.



A DIFESA DELL’AMERICA




Fra scandalo torture, omicidio Berg, e tutto quello che ormai esce
giornalmente dai tombini più imprevisti, la nostra
capacità di comprendere, accettare e digerire nuove
realtà negli ultimi tempi è stata messa a dura prova.


Ed è vero, la homepage ultimamente gronda di veleno
antiamericano da ogni poro. E dispiace che debba essere così,
perchè in fondo non è l’America il nostro vero bersaglio,
ma chi la guida in questo momento. Che non è affatto quel
pover’uomo di George Bush, sia chiaro: a lui va già bene se
prima di morire si renderà conto di essere davvero lui quello
fotografato dietro la scrivania presidenziale. No, alla
guida dell’America, e quindi del mondo, sta oggi ...

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opinione : AGGIUNGI UNA CITAZIONE
Inviato da Redazione il 12/5/2004 0:07:40 (2394 letture)

Se conosci una citazione interessante, relativa ai fatti più recenti, inseriscila nei commenti qui sotto, e verrà aggiunta a quelle già in home page.

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