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Iraq : I VERI OSTAGGI SIAMO NOI |
Inviato da Redazione il 2/10/2004 9:26:11 (2949 letture) |
I VERI OSTAGGI SIAMO NOI
Anche l'Italia sta scoprendo lo "spin", quell'effetto mediatico che i politici americani conoscono e usano ormai da intere generazioni. Intraducibile con un termine secco, lo spin è quell'effetto - rotatorio, ma anche centrifugo - che si imprime alla trottola con una decisa mossa del polso, e che le permette di continuare a girare per moltissimo tempo sul singolo spunto iniziale. Lo spin può essere, ovviamente, destroverso o sinistroverso, e più efficace è il colpo che si riesce a dare inizialmente, più difficile diventa per la controparte arrestarne il moto, o addirittura invertirne il senso di rotazione. Solo i grandi maghi della comunicazione - Cheney è sicuramente fra questi - sono capaci di cavalcare uno spin avverso e far sembrare che stia ruotando nella tua direzione.
In Italia ci stiamo attrezzando, evidentemente, e a farne le spese sono oggi Simona & Simona, ovvero tutti noi. Non bastavano infatti le 4 settimane che ciascuno di noi ha generosamente immolato sull'altare del melodramma nazionale, adesso siamo anche riusciti a farci coinvolgere in una bega post-drammaturgica, che ha tutta l'aria |
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Iraq : GLI SCIACALLI DELLA FELICITA ALTRUI |
Inviato da Redazione il 28/9/2004 21:30:09 (4792 letture) |
GLI SCIACALLI DELLA FELICITA ALTRUI
Un rapimento condotto chiaramente con l'accordo delle autorità irachene, che rispondono al governo fantoccio messo in piedi dai nostri alleati - e quindi da noi stessi - si sta rapidamente trasformando in un'occasione di giubilo da parte di chi per primo ne ha creato le premesse, e poi non ha fatto assolutamente nulla per impedire che avvenisse. Esattamente come a Nassyria, per chi avesse già dimenticato la complicità passiva del nostro governo in quell'azione, denunciata al tempo addirittura dal Washington Post.
Con Simona & Simona la scommessa poi era a senso unico: se ti va male vinci, se ti va bene stravinci. Intanto, se ne andavano comunque le ONG di mezzo mondo, e poi, se andava male con le ragazze, si potevano continuare a rovesciare tonnellate gratuite di letame... |
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Iraq : L'ALTRA FACCIA DELL'IRAQ |
Inviato da Redazione il 24/9/2004 20:05:17 (2577 letture) |
L'ALTRA FACCIA DELL'IRAQ
"Se per assurdo un giorno il Cielo si abbattesse sulla Terra, allora forse potremmo avere rapporti con Al Qaeda"
Un giornalista della Stampa ha intervistato un sedicente leader della resistenza irachena. Nonostante lo stesso giornalista metta le mani avanti sull'identità della persona (ottimo segno, di solito), a giudicare dai contenuti ci sono ottimi motivi per credere che chi parla nel nome degli insorti sia pienamente legittimato a farlo. Il che cambia non poche cose rispetto al quadro generale che ci è stato finora proposto dai media sulla situazione in Iraq.
(Segnalato da Diva)
«L’Iraq è con noi, cacceremo gli invasori americani» La Stampa, 20/9/04
BAGHDAD. La «resistenza» irachena esce allo scoperto, e lo fa con un’intervista all’inviato della Stampa in Iraq. L'incontro, dopo mesi di contatti e rinvii, avviene in una villetta semicentrale di Baghdad. L’uomo, che si fa chiamare con il nome di battaglia Abu Moussa, non è armato: dicono avesse ricoperto alti incarichi nell'esercito di Saddam, forse comanda la guerriglia a Baghdad o forse ne è autorevole portavoce. Verificarlo è impossibile, però le cose che l'uomo senza nome rivela sono di estremo interesse. «Il nucleo della resistenza irachena - dice - è attivo dal 1998. Fu allora che il presidente Saddam, ritenendo ormai inevitabile una guerra,… |
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Iraq : LE NOTIZIE E LA VERITA |
Inviato da Redazione il 23/9/2004 7:50:18 (7543 letture) |
LE NOTIZIE E LA VERITA
Le notizie drammatiche in queste ore si accavallano, e ovviamente nessuno di noi è sufficientemente freddo da non lasciarsi coinvolgere, specialmente ora che sembra tornato in gioco il destino delle due Simone. Ci sembra impossibile, infatti, che del male possa esser fatto a persone come loro, o come agli stessi giornalisti francesi ancora in ostaggio: persone pulite e generose, che nulla hanno da guadagnare da questa avventura, mentre, nel voler dare, rischiano di fare la fine del già quasi dimenticato Baldoni.
Ma c'è da tenere presente, prima di tutto, che in Iraq la situazione ultimamente è profondamentre mutata. Il paese - checchè ci raccontino i nostri TG - è praticamente alla guerra civile. Nel triangolo sunnita la violenza ... |
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Iraq : NICK BERG, PAUL JOHNSON, OLIN ARMSTRONG. TRE DECAPITAZIONI, |
Inviato da Redazione il 22/9/2004 9:06:27 (80724 letture) |
NICK BERG, PAUL JOHNSON, OLIN ARMSTRONG. TRE DECAPITAZIONI, UNA SOLA REGIA. All'interno il video completo con le foto, che sono posizionate a distanza dalla fine dell'articolo, per chi non vuole vederle. Il video della decapitazione dell'americano Olin Armstrong, diffuso nei giorni scorsi, presenta moltissimi punti in comune con quello di Nicolas Berg. La procedura stessa dell'esecuzione, inoltre, è simile anche a quella usata per il terzo americano, Paul Johnson, e diventa quindi difficile pensare che mani diverse abbiano portato a termine le tre operazioni. Ed in fondo è la CIA stessa a confermarlo, nel momento in cui ha attribuito al fantomatico Abu Al-Zarqawi, la nuova primula rossa di AlQueda trapiantata in Iraq - la responsabilità di questo ultimo omicidio, come già aveva fatto con quello di Nick Berg. Tra i due c'è Paul Johnson, episodio meno ricco di dettagli, ma perfettamente il linea con gli altri due. Resterebbe solo da stabilire, a questo punto, chi sia e per chi lavori davvero questo Al-Zarquawi. Se lo prenderemo entro un mese al massimo, sotto elezioni americane, avremo la conferma definitiva di quello che già sospettiamo da tempo. Ma le somiglianze fra i due video, più che aiutare a capire chi si nasconda sotto il capuccio nero del tagliagole, sembrano indicare una stessa "regia" ... |
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Iraq : ANCHE I CATTIVI SOFFRONO DI DEPRESSIONE |
Inviato da Redazione il 21/9/2004 20:46:13 (3153 letture) |
ANCHE I CATTIVI SOFFRONO DI DEPRESSIONE
di Vincenzo D'Urso
Perché no? Concedere la grazia a Saddam. Appena sentito la notizia, mi è venuto da ridere. Ero ancora nel letto, è mi è sembrato uno di quegli strani scherzi che ti fa il cervello, quando non vuole saperne di abbandonare il mondo dei sogni. Poi mi sono svegliato del tutto, ho fatto un rapido giro, e ho trovato conferma un pò dappertutto. La notizia era vera.
Leggo, ad esempio, su repubblica.it, che Saddam è "il leader crudele che non ebbe pietà dei suoi oppositori politici e sfidò gli Stati Uniti..", e mi viene in mente quando, nel 1982, proprio Donald Rumsfeld viaggiava a Baghdad per stringere la mano di Hussein e complimentarsi personalmente con lui della sfida. (O forse suggellava l'accordo raggiunto per i milioni di dollari di armi che gli aveva appena venduto personalmente? Boh, non ricordo). Ma comunque Iyad Allawi, attuale "premier" iracheno - nonché ex uomo CIA - ci dice che… |
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Iraq : BAGHDAD NON SOFFRIRE |
Inviato da Redazione il 19/9/2004 21:50:53 (2675 letture) |
BAGHDAD NON SOFFRIRE
Di seguito proponiamo la traduzione del testo del brano "Baghdad la tata'allami" (Baghad non soffrire), cantato da un coro di voci arabe tra le quali l'iracheno Kadhem al-Saher, la siriana Asala e l'egiziano Ihab Tawfiq. Testo del poeta egiziano Faruq Gweda.
I bambini della triste Baghdad chiedono per quale colpa vengono ammazzati barcollano tra schegge di fame si dividono pane di morte, poi dicono addio. (...) |
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Iraq : DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI |
Inviato da Redazione il 16/9/2004 22:13:34 (3495 letture) |
DA OGGI SIAMO TUTTI ASSASSINI
Quello che molti hanno sempre sostenuto, con giri di parole più o meno convoluti, è stato finalmente messo in chiaro da Kofi Annan ieri alle Nazioni Unite. "La guerra in Iraq è una guerra illegale".
Sia secondo il charter delle Nazioni Unite, sia secondo il regolamento da esse stabilito - che l'Italia, come tutti gli altri paesi coinvolti, ha controfirmato - in nostro paese in questo momento sta occupando una terra straniera in maniera illegale. Possono venire a raccontarci tutti quello che vogliono, i nostri politici, ma a questo punto è il corpo delle Nazioni Unite che devono convincere, non noi cittadini. Fino a ieri il linguaggio più cauto e diplomatico di Annan - che aveva parlato sempre di "non conformità" con le leggi vigenti - era stato sufficientemente ambiguo da permettere ai migliori acrobati della parola, ... |
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Iraq : LA VERITA' DI GINO STRADA SUI RAPIMENTI IN IRAQ |
Inviato da Redazione il 10/9/2004 21:18:53 (4625 letture) |
LA VERITA' DI GINO STRADA SUI RAPIMENTI IN IRAQ
Trascrizione completa del testo dell'intervista a SkyNews 24 (08.09.04), che potete anche scaricare in video. A cura di Maxcantagallo
Sky - .Governo ed opposizioni si sono seduti attorno ad un tavolo per cercare di liberare le due Simone. Lei crede a questa unita' nazionale...diciamo a questa collaborazione? Gino Strada - Mah, io credo che questo sia semplicemente un inciucio di casta, perchè governo ed opposione insiemedovrebbero fare una bella cosa: ...andare in parlamento, annunciare la decisione di ritirare le truppe; sarebbe il modo migliore di aiutare anche le due Simone. Questa cosa non la faranno, per servilismo rispetto agli americani e perchè, voglio dire, noi ci troviamo di fronte ad una casta politica dove ormai i punti di orientamento si sono persi. Oggi non c'è nessuno che abbia il coraggio di dire perchè siamo in Iraq, si vuole continuare a raccontare ai cittadini questa bufala mostruosa che siamo li a portare la pace?Ma se siamo li davvero ad aiutare gli iracheni, |
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Iraq : SIMONA E SIMONA |
Inviato da Redazione il 9/9/2004 8:43:16 (3223 letture) |
SIMONA E SIMONA
08.09.04 - Fra i brutti vizi che hanno i militari americani – i nostri alleati, non scordiamolo - ce n’è uno che è particolarmente difficile da digerire: forse perchè, da buoni cow-boy, non sono particolarmente attrezzati nell’arte della mediazione, loro amano spesso ricorrere al ricatto, soprattutto contro le popolazioni civili. Gli abitanti di Falluja offrono riparo ai guerriglieri? E noi li lasciamo tre giorni senz’acqua. Gli abitanti di Baghdad ci osteggiano quando passiamo coi carri armati? E noi gli togliamo per sei ore l’elettricità. E il bello è che non si fanno nessun problema a farlo sapere, anzi te lo dicono in faccia, come se fosse la cosa più naturale del mondo che prima devi inchinarti alla loro supremazia, poi potrai godere dei beni di cui sono generosi portatori.
E visto che la strategia del ricatto è una delle loro preferite, viene anche naturale pensare che qualunque organizzazione umanitaria, che vada a supplire in qualche modo ... |
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Iraq : ADESSO TOCCA A CHIRAC |
Inviato da Redazione il 30/8/2004 9:20:03 (2719 letture) |
ADESSO TOCCA A CHIRAC - Sul rapimento dei due giornalisti francesi si allunga l'ombra del “mistero” Baldoni.
di Fernanda Alene
30.08.04 - Per cercare di capire qualcosa sulla morte di Baldoni, e quindi cosa ci possa essere dietro al rapimento dei due francesi (l'organizzazione sarebbe la stessa), possiamo fare due cose: la prima, è quella di leggere ed ascoltare tutto quello che c’è in giro, entrando a testa bassa in un polverone di contraddizioni talmente denso ormai che è difficile uscirne con una qualunque certezza in mano: Baldoni era in testa al convoglio, in coda, oppure era in seconda posizione? Gli autisti erano davvero affidabili, o dobbiamo ascoltare Scelli che sostiene il contrario? Il video dell’uccisione esiste, o erano solo immagini fisse? A che punto esattamente l’ambasciata ha saputo del rapimento? E chi era davvero questo Alì? Era lo stesso autista trovato morto, od un altra persona? Eccetera eccetera eccetera.
Oppure si può dimenticare tutto, ma proprio tutto quello che si è letto e sentito, ripartendo da uno dei pochi punti fermi di questa vicenda che sappiamo essere veri: Baldoni è stato ucciso, in Iraq, non si sa da chi nè perchè.
Sappiamo anche, però, che in Iraq c’è una coppia CIA/Pentagono che è venuta qui “per cambiare il mondo”, e che è ancora convinta ...
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Iraq : LA MORTE DI BALDONI |
Inviato da Redazione il 27/8/2004 13:31:56 (3532 letture) |
La morte di Baldoni
27.08.04 - C‘è qualcosa di molto diverso in questo omicidio, lo sentiamo tutti. C’è di colpo un senso di cruda realtà, che ha preso il posto di quello scetticismo diffuso con cui ormai accoglievamo quasi tutte le notizie che ci arrivavano dall’Iraq.
E non certo per colpa nostra: dopo la sceneggiata in troppe puntate dei tre italiani ricomparsi giusto in tempo per votare, in qualche modo ci si aspettava che anche per Baldoni la verità fosse diversa da ciò che ci si diceva.
E invece nel suo caso è stato tutto semplicissmo, tutto lineare, ... |
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Iraq : EPPURE A ME SADDAM E' SIMPATICO |
Inviato da Redazione il 2/7/2004 8:41:43 (3111 letture) |
EPPURE A ME SADDAM È SIMPATICO 02.07.04 - In un tribunale istituito interamente dagli americani, riconosciuto solo dagli americani, in presenza di soli giornalisti americani, e con le immagini TV che prima di essere diffuse nel mondo hanno passato la censura dell’esercito americano, ha avuto inizio il primo processo iracheno, condotto dal libero popolo iracheno, nel nuovo, libero e sovrano stato dell’Iraq. Sarà forse il trovarsi davanti a questa mostruosità fatta di arroganza, cecità ed ipocrisia insieme, ma alla fine quando ho visto la faccia barbuta e l’occhio acuto del vecchio leone detronizzato ho provato simpatia per lui. Chessò – ho pensato – almeno lui è sincero. In fondo, se ci sono persone a Washington che si credono nel giusto invadendo paesi sovrani, ammazzando civili senza rimorso, ed arraffando senza troppi complimenti tutto quello che gli serve (e scartando con altrettanto disdegno tutto quello che non gli serve più), non vedo perchè non debba ritenersi nel giusto - dal suo personalissimo punto di vista - anche uno come Saddam, indipendentemente da quello che in realtà abbia fatto nei confronti dei suoi cittadini. Mi rendo conto che voler giustificare un dittatore ... |
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Iraq : SCAPPATI COME LADRI DI POLLI |
Inviato da Redazione il 29/6/2004 9:51:14 (2874 letture) |
SCAPPATI COME LADRI DI POLLI 29.06.04 - Doveva essere la cerimonia che avrebbe dovuto finalmente risollevare l’immagine di Bush, e con essa quella altrettanto miseranda di tutta la “coalizione” dei ladri di petrolio: signori e signore, l’occupazione è finita (a parole, ovviamente), il paese è nelle vostre mani (sempre a parole), ora saprete finalmente cosa vuol dire vivere in libertà (si fa sempre per dire). Auguri e figli maschi. Invece è sembrata più che altro la frettolosa consegna di chi ha venduto una macchina a un altro come semi-nuova, mentre sa benissimo che entro venti chilometri i pistoni si apriranno in due come noci di cocco seccate al sole. Ecco, tenete, queste sono le chiavi della democrazia, ne ho fatte due copie, una per voi, una per i sunniti, così ci andate in giro un pò per uno senza litigare. Ai curdi ho già fatto consegnare le pelli di daino per lavorare ai semafori. Così appena arrivano i semafori si potranno godere anche loro un pò di democrazia. Ricordatevi di cambiare spesso il filtro dell’olio, e tenete d’occhio l’usura dei copertoni, mi raccomando. E poi, qualunque cosa, il telefono ve l’ho lasciato (quello del bar)... e via che non hai finito di parlare e sei già col piede sulla scaletta dell’aereo. Tempo che quello decolla.... |
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Iraq : I TAGLIAGOLE A SCOPPIO RITARDATO |
Inviato da Redazione il 23/6/2004 0:48:18 (5796 letture) |
I TAGLIAGOLE A SCOPPIO RITARDATO Ma chi decapita tutta questa gente? 21.06.04 - Curioso questo mondo islamico. Più si avvicina il momento in cui terminerà ufficialmente l’occupazione militare dell’Iraq, più dei presunti jihadisti si sentono in bisogno di richiedere, con mezzi non certo diplomatici, che questa occupazione abbia termine. Sono stati a guardare per più di un anno, senza, mai farsi venire in mente che si poteva prendere e decapitare un ostaggio alla settimana, mettendo davvero in ginocchio la cosiddetta coalizione, e ora che questa comunque se ne va, si mettono a ricattare tutti affinchè ciò accada. Quattrocchi, per quel che ne sappiamo, è probabilmente morto, ma sul come, dove e perchè ciò sia avvenuto la coltre del mistero resta più fitta che mai. L’italiano è inoltre morto “prima” che qualunque richiesta in cambio della sua vita venisse ufficialmente avanzata, e senza comunque che ci fosse quel canonico intervallo di ”trepidazione nazionale”, che è appunto il piede di porco con cui si può pensare di scardinare l’unità degli occupanti. Nicholas Berg è sicuramente morto, molto probabilmente prima di essere decapitato, ma anche lì ricatti veri e propri, del tipo andatevene o lo uccidiamo, non ce ne sono stati. Prima è morto, poi ci hanno fatto sapere che ciò era avvenuto perchè noi occidentali gli abbiamo invaso il paese. Cioè, praticamente, sarubbimo potuti andressimo via se solo ce lo diribbero. Per gli altri tre ostaggi italiani, invece, il ricatto formale è avvenuto, ma è stato .... |
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