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palestina : Israele, grande stato democratico
Inviato da Redazione il 15/5/2015 11:27:24 (7188 letture)

Durante una manifestazione in Israele, un giovane ebreo americano ha espresso la sua opinione sulla questione palestinese. Guardate cosa è successo.


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palestina : Israele e la voglia di atomica
Inviato da Redazione il 19/3/2015 17:40:00 (8105 letture)

L'attentato di Tunisi ha fatto passare sotto silenzio un'altra notizia, forse ancora più importante: il risultato elettorale in Israele.

La vittoria del Likud infatti non rappresenta soltanto la quarta volta in cui Netanyahu diventa primo ministro, ma introduce una linea di demarcazione molto netta dalla quale sarà molto difficile ormai tornare indietro. In difficoltà nei sondaggi, infatti, Netanyahu ha dovuto dichiarare apertamente che, se avesse vinto lui, "non ci sarebbe mai stato uno Stato palestinese". Netanyahu ha inoltre promesso, in caso di vittoria, "nuovi insediamenti per i coloni israeliani nei territori occupati".

Grazie a queste dichiarazioni fatte in extremis, Netanyahu è riuscito a spostare a proprio favore quella manciata di voti dell'estrema destra che gli ha permesso di vincere le elezioni, ma ha anche dovuto gettare definitivamente la maschera su quali siano le sue vere intenzioni nei rapporti con i palestinesi.

Da oggi quindi, non possiamo che aspettarci una nuova escalation di violenza, che ci porterà prima o poi a nuovi massacri come quelli di Ramallah e di Gaza.

Ma il problema non si limita a questo: ieri il "Times of Israel" ha riportato le dichiarazioni di un rappresentante dell'estrema destra, Ben-Eliyahu, il quale ha affermato che "solo con una distruzione nucleare dell'Iran e della Germania, con 20 o 30 bombe nucleari a testa, gli israeliani possono evitare la distruzione del proprio Stato." [...]

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palestina :  La striscia di Sorrento
Inviato da Redazione il 13/7/2014 20:20:00 (45749 letture)

(Ripubblichiamo questo articolo, per chi ai tempi non l'avesse letto).

La striscia di Sorrento – Breve storia dell'austrismo

C'era una volta una bella penisola, fatta a forma di stivale, che si allungava ridente nel più bel mare del mondo, il Mediterraneo.

La penisola era popolata di pastori, agricoltori e commercianti, quasi tutti ex-beduini in via di urbanizzazione. Non particolarmente colti magari, erano certamente un popolo di gente allegra e calorosa.

Parlavano l’arabo antico, una lingua molto ostica per gli altri popoli, che si adattave invece alla perfezione per loro espressioni gutturali. Vivevano in grande armonia, scambiandosi prodotti agricoli e commerciando da una regione all'altra, in un perfetto equilibrio naturale, risultato di una tradizione millenaria.

Accadde che in posto lontano ebbe luogo una terribile guerra, alla fine della quale furono scoperti dei campi di concentramento, nei quali erano stati sterminati alcuni milioni di esseri umani (sul conto preciso c’è ancora qualche discordanza, ma erano comunque tantissimi, e la cosa non fu bella da vedere).

Questi esseri umani appartenevano ad una tribù particolare, chiamata “austriaci”, derivata dal ceppo dolomitico - quello di Abrahmberger, Isakson a Giacobinovich - e aveva avuto origine proprio nel nord della penisola italica, nella zona compresa fra il Veneto e l’attuale Germania. Questa tribù prendeva il nome dal monte di Astrion, dove il loro Dio gli si era rivelato, che si trova appunto nelle Dolomiti Orientali. Come simbolo sacro gli austriaci usavano la stella alpina, il noto fiore a sei punte che cresce solo in alta montagna. Nelle cerimonie usavano un candelabro a diciotto braccia, più una retrattile, che durante la settimana serviva per appenderci la scodellina di felpa, con la piuma infilata nel mezzo, man mano che i numerosi familiari rientravano dal lavoro.

Nel corso dei secoli però questa tribù era andata disperdendosi nel mondo, per motivi che nessuno è mai riuscito a comprendere fino in fondo.

C'è chi dice che questi austriaci fossero continuamente costretti a fuggire perchè non restavano simpatici a nessuno; altri invece sostengono che questa tribù non sia mai esistita; altri ancora dicono che sia esistita, …

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palestina : Ma quanto sono stupidi questi palestinesi
Inviato da Redazione il 2/7/2014 11:00:00 (11347 letture)

Ci risiamo. Ogni volta che in Palestina si allenta la tensione e viene fatto un passo avanti verso la pace, ecco che i palestinesi si inventano qualcosa di tremendo per tirarsi la zappa sui piedi e scatenare contro sè stessi le ire di Israele.

Era successo nel 2005, mentre Sharon si recava a Washington per discutere la roadmap di pace in Medio Oriente. Proprio mentre lui era in volo per gli USA, gli stupidi palestinesi decisero di far saltare in aria una pizzeria a Tel Aviv, "obbligando" il primo ministro israeliano a tornare immediatamente a casa, e rimandando a tempo indeterminato le trattative sulla roadmap.

Era successo nel 2008, quando gli israeliani avevano deciso di restituire ai palestinesi il controllo di Gaza. Per tutta risposta Hamas, ebbra di felicità, non trovò di meglio che mettersi a lanciare razzi contro Israele, scatenando una feroce ritorsione dell'IDF sulle proprie famigle di innocenti.

E' successo un mese fa. Dopo aver finalmente raggiunto un accordo con Fatah - la fazione moderata dei Palestinesi - ...

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palestina : Lettera aperta al Soldato X, che ha ucciso un ragazzo di 14 anni
Inviato da Redazione il 26/3/2014 12:30:00 (7321 letture)

di Amira Hass

Tu sostieni di aver sparato ad un palestinese perché aveva sabotato la barriera di separazione. Tu non sei soltanto il giudice, l'accusatore e il giustiziere, ma sei anche il testimone oculare.

Al Soldato X del 77º battaglione armato che lo scorso mercoledì ha sparato ed ha ucciso un ragazzo chiamato Yusef Abu Aker Shawamreh.

Quando eri a cena con la tua famiglia, venerdì sera, hai detto loro che sei stato tu, ricevendo l'approvazione di tuo padre e di tua madre? Oppure hai masticato il tuo riso e mangiato la tua bistecca in silenzio? I tuoi superiori ti hanno chiesto come il proiettile mortale sia andato a colpire direttamente il fianco di Yusef? Stavi forse mirando alle gambe, ed hai sbagliato? Stavi forse sparando in aria ed hai sbagliato? Forse i tuoi superiori hanno deciso che tu abbia bisogno di un corso di ripasso al poligono di tiro?

Hai perso un po' del tuo sonno pensando a Yusef? O sei forse convinto di avere eseguito un ordine, come un leale soldato, e che la colpa fosse di Yusef, un ragazzo nato il 15 dicembre 1999, che aveva 14 anni e tre mesi quando gli hai sparato? Ti sei reso conto di avere commesso un crimine, oppure ci vorranno alcuni anni prima che tu lo capisca?

I tuoi superiori (salendo fino al comandante) rappresentano una causa persa. Costoro mangiano con gusto la propria bistecca anche quando i loro ordini costano la vita ad un ragazzo, ...

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palestina : Sharon prima vittima del sionismo?
Inviato da Redazione il 12/1/2014 1:10:00 (7216 letture)

[Pubblicazione originale del 6/1/2006 - il giorno in cui Sharon è entrato in coma]

Che sopravviva o meno a questa sua ultima crisi, Sharon è giunto al termine di un ciclo storico che l'ha visto protagonista, con fortune alterne, per quasi 50 anni.

Esattamente come Menachem Begin, Sharon nasce come generale e muore come politico. Parimenti, la sua carriera è stata caratterizzata da un arco che inizia con fin troppa chiarezza, e si conclude nella più totale ambiguità.

Lucido e spietato nel muovere le sue armate, come ad esempio nel blitz in terra egiziana, nella guerra del '73, oppure nel massacro di Sabra e Chatila, dell'82, lo ritrovi dibattuto e osteggiato - e in diretta contraddizione con se stesso (fu lui uno dei maggiori sostenitori della "politica dei fatti acquisiti", negli anni '70) - nel suo estremo tentativo di restituire almeno una porzione della terra tolta ai palestinesi in tutti questi anni.

Troppo poco, comunque, e troppo tardi, poiché in verità Sharon lascia irrisolta ...

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palestina : Il muro infinito
Inviato da Redazione il 29/11/2013 19:10:00 (8595 letture)

Il 29 novembre di 66 anni fa l'ONU decretava ufficialmentre la nascita dello stato di Israele.

Ma quella del 1947 è realmente l'unica decisione delle Nazioni Unite che Israele abbia mai rispettato. Da allora tutte le risoluzioni ONU che imponevano ad Israele di restituire ai palestinesi le terre che man mano andava conquistando sono sempre state ignorate, con la protezione vergognosamente palese degli Stati Uniti, e con l'altrettanto vergognosa complicità silenziosa di tutte le maggiori nazioni europee.

Oggi ai palestinesi non resta che qualche straccio di terra qui e là, mentre sono obbligati a vivere come prigionieri in casa propria. Eppure John Kennedy le cose giuste le aveva dette...



... ma sembra chiaro ormai che certi discorsi - e certi diritti - valgano per alcuni popoli, ma non per altri.

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palestina : Israele ama l'Iran
Inviato da Redazione il 24/1/2013 2:46:10 (7957 letture)



TESTO DELL'INTERVENTO COMPLETO DI RONNY EDRY

Il 14 marzo di quest'anno ho pubblicato questo poster su Facebook. È un'immagine di me e mia figlia, con in mano una bandiera di Israele. Ora cercherò di spiegarvi il contesto, sul perché e quando ho pubblicato questo. Qualche giorno fa ero in coda dal droghiere, e il padrone del negozio stava parlando con uno dei clienti. Il padrone stava spiegando al cliente che stiamo per ricevere 10.000 missili su Israele, e il cliente diceva "No, 10.000 al giorno". Questo è il contesto, questa è la situazione in cui ci troviamo oggi in Israele. E' da 10 anni che stiamo aspettando questa guerra.

E la gente ha paura. Sembra quasi che ogni anno sia arrivato l'ultimo momento utile per fare qualcosa per la guerra con l'Iran, ...

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palestina : Arafat ucciso con il Polonio 210?
Inviato da Redazione il 1/12/2012 23:20:00 (8490 letture)

Nei giorni scorsi è stata riesumata la salma di Yasser Arafat, per permettere ad un gruppo di esperti internazionali (francesi, svizzeri e russi) il prelievo di alcuni campioni biologici sui quali svolgere una serie di esami molto particolari.

Si sospetta infatti che Arafat non sia morto per cause naturali, ma sia stato in qualche modo "avvelenato" - dagli israeliani, si presume - per liberarsi una volta per tutte di questo ingombrante personaggio politico.

Ufficialmente, Arafat è morto per le conseguenze di una "coagulazione intravascolare disseminata", o DIC, una grave patologia del sangue che risulta quasi sempre letale.

Arafat aveva iniziato a sentirsi male dopo aver consumato la sua cena, la sera del 12 ottobre 2004, all'interno della sua residenza di Ramallah, dove gli israeliani lo avevano tenuto prigioniero per oltre tre anni.

Nelle settimane seguenti Arafat continuava a vomitare, aveva forti dolori addominali e diarrea, senza però avere febbre. Ma i dottori palestinesi, egiziani e giordani che lo visitarono non riuscirono a scoprire la causa del suo male. [...]

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palestina : Gaza ultimo atto
Inviato da Redazione il 17/11/2012 4:52:21 (6756 letture)

Commenti liberi sui recenti fatti di Gaza. (Seguirà articolo).

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palestina : Defamation - documentario
Inviato da Redazione il 11/2/2012 6:40:00 (11239 letture)


(La seconda parte all’interno)

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palestina : Israele attaccherà l'Iran?
Inviato da Redazione il 3/12/2011 5:30:00 (9215 letture)

Un recente articolo su Yedioth Ahronot (uno dei tre più importanti quotidiani israeliani, insieme a Haaretz e Maariv) ha scatenato il putiferio in Israele, poichè rivelava che Netaniahu e BaraK stessero segretamente programmando di attaccare militarmente l’Iran senza preavvisare nessuno, nemmeno il proprio parlamento.[1] (Attualmente Netaniahu è primo ministro, Ehud Barak è il ministro della difesa).

Come è noto, la ”voglia di guerra” contro l’Iran risale ad oltre dieci anni fa, e fa parte del piano complessivo di “stabilizzazione” del Medio Oriente sognato dalla nuova alleanza fra sionisti e neocons, nata con la presidenza Bush e “lanciata” ufficialmente nel mondo grazie all’11 settembre.

Attualmente l’ipotesi di un attacco unilaterale, da parte di Israele, sembra molto azzardata, e ci sono molti analisti di calibro internazionale che sostengono che la cosa sia semplicemente impossibile.

Michel Chossudosky, titolare di Global Research, ha detto che "la struttura militare della NATO prevede che Israele debba necessariamente ottenere l’autorizzazione ...

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palestina : Recognize Palestine
Inviato da Redazione il 24/8/2011 21:24:36 (5059 letture)

L’organizzazione AVAAZ invita a firmare la petizione in supporto del risconoscimento dello stato palestinese.


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palestina : Senza prove la rappresaglia israeliana su Gaza
Inviato da Redazione il 20/8/2011 22:50:00 (4684 letture)

Nei giorni scorsi, due attentati terroristici hanno riportato l’attenzione su Israele. Giovedì è stato colpito un autobus che trasportava cittadini israeliani, mentre il giorno seguente una ventina di razzi ha colpito una cittadina nel sud del paese, danneggiando una sinagoga. In totale, i due attentati hanno causato la morte di otto persone e il ferimento di altre 40.

Il governo israeliano ha risposto immediatamente, bombardando diverse zone nella striscia di Gaza.

Netaniahu ha poi dichiarato in televisione che “i mandanti degli attentati, che si nascondevano a Gaza, sono stati uccisi”. Netaniahu si riferiva ad un gruppo palestinese chiamato “Comitato di resistenza popolare”, i cui leader sarebbero stati uccisi durante il bombardamento.

Ma nessuno da parte israeliana ha saputo fornire spiegazioni su come sia stato stabilito il collegamento fra gli attentati dei giorni scorsi e i presunti mandanti di Gaza. Va inoltre ricordato che i razzi che hanno colpito Israele sono partiti dal sud del Sinai, in territorio egiziano, e non da Gaza.

Intervistata al telefono da RealNews, il tenente colonnello dell’esercito israeliano Avital Liebovitz ha detto: “Noi non abbiamo mai affermato che questo gruppo sia stato il responsabile degli attentati”, contraddicendo in questo modo la dichiarazione del primo ministro. Per giustificare l’azione, la Liebovitz ha spiegato …

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palestina : La voce dell'Amore. Il silenzio della vergogna.
Inviato da Redazione il 27/4/2011 0:00:00 (5979 letture)

di NeWorld

Lo scorso 24 Aprile qualcosa mi ha spinto ad andare al funerale di una persona che non conoscevo, che non avevo mai incontrato. Una persona di cui avevo sentito parlare solo di recente, ma che grazie alle sue testimonianze in rete ho avuto modo di stimare a ammirare.

Sto parlando di Vittorio Arrigoni.

Arrivo sul posto e noto da subito che in quel piccolo comune della provincia di Lecco stava accadendo qualcosa di particolare. Strade bloccate, parcheggi strapieni e centinaia di persone che si dirigevano nello stesso posto: il Palazzetto dello Sport dove avrebbe avuto in inizio la cerimonia funebre.

All'esterno centinaia di persone che non potevano entrare, a causa del fatto che all'interno fosse gremito di amici, parenti e persone venute da ogni luogo d'Italia e anche dall'estero.

Ma cosa aveva portato persone che non conoscevano Vik (così amava farsi chiamare dagli amici) da differenti luoghi, di differenti nazionalità, religioni, ideologie (in un giorno assolato che sarebbe dovuto per molti essere di festa), da lui?

Penso che sia stato a causa dello stesso motivo …

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palestina : Antisionismo sarebbe antisemitismo?
Inviato da Redazione il 19/4/2011 5:50:00 (6758 letture)

di Paolo Buscaglino Strambio

Stimato Dott. Cervi,

una volta tanto non è il padre, che Le scrive, ma il figlio; che Le chiede di accordargli la benevolenza di qualche minuto di attenzione in nome del rispetto dovuto a chi ha da poco perso un amico e ha avuto in più la pessima sorpresa di vederlo prontamente diffamato in prima pagina sul proprio giornale di riferimento.

Mi riferisco, come avrà già capito, a Vittorio Arrigoni, che io ebbi modo di conoscere circa sei mesi fa e col quale da allora mi confrontavo quasi quotidianamente, sintetizzando mensilmente in un dossier le notizie terribili di cui era ogni giorno testimone e che la stampa sistematicamente ignorava.

Questo giovane uomo – che anziché vivere la vita normale e tranquilla di ciascuno di noi ha scelto di mettersi totalmente al servizio dei più disperati, fino all’estremo sacrificio – viene in queste ore da più parti dipinto come un fanatico, o tutt’al più come un ingenuo al servizio di una causa sbagliata, sulla base di quegli stessi pregiudizi di cui quotidianamente tentava di dimostrare la falsità. Lo ha fatto Giuliano Ferrara da “Radio Londra” (a cui ho egualmente risposto), lo ha ripetuto sabato scorso Fiamma Nirenstein dalla prima pagina del nostro Giornale. Ed è appunto per questo che ora mi rivolgo a Lei per una sorta di “diritto di replica” anche se non sono neppure lontanamente parente del diffamato.

Nell’articolo citato si afferma che “odiava Israele”, che definiva “ratti” i sionisti, ecc.

Tutto vero, sul piano puramente letterale, ma quale significato avevano quelle espressioni …

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palestina : Il Muro infinito
Inviato da Redazione il 17/4/2011 22:00:00 (5164 letture)



Chissà perchè certi discorsi, come quello di Kennedy, debbano valere per i popoli occidentali, ma non per tutti gli altri.

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palestina : La morte di Vittorio Arrigoni e quella dell’informazione
Inviato da Redazione il 17/4/2011 21:40:00 (5332 letture)

di Marco Cedolin

A differenza di molti amici e colleghi non ho avuto la fortuna di conoscere Vittorio Arrigoni personalmente, di pranzare con lui, di raccogliere le sue testimonianze in una conversazione privata, di coltivare con lui un’amicizia, e purtroppo mai più ne avrò occasione. Spesso ho comunque preso visione del suo lavoro, ascoltato ciò che raccontava da Gaza, solidarizzato con le sue battaglie che erano le stesse di chiunque abbia a cuore le sorti del popolo palestinese.

Ragione per cui mi ritrovo a piangere, se non un amico, un uomo che stimavo profondamente e che ha pagato con la vita il suo coraggio ed il suo essere “uomo” in un contesto dove la maggior parte di coloro che lavorano nell'informazione sono semplicemente saltimbanchi e guitti da cortile (vero Travaglio e Saviano?) che suonano la musica del proprio padrone, in cambio di prebende e comode poltrone in TV.

Non voglio entrare nel merito delle dinamiche che ruotano intorno all’assassinio di Vittorio, né tentare di confutare le stonate e fantasiose ricostruzioni dell’accaduto ...

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palestina : Siamo noi i veri assassini di Arrigoni
Inviato da Redazione il 16/4/2011 3:20:00 (8931 letture)

Uno degli aspetti più confortanti – all’interno della tragedia rappresentata dalla morte di Arrigoni – è stato vedere come moltissimi, qui sul sito e altrove, abbiano saltato a piè pari la pietosa trappola della “galassia salafita”, e siano andati dritti alla ricerca del vero mandante, che con ogni probabilità è lo stesso Israele.

Anni di duro esercizio, basato sul cui prodest da un lato, e sull’analisi dettagliata delle false flag operations dall’altro, ci hanno insegnato a non guardare i titoli a nove colonne dei giornali, ma a partire dalla fine dell’evento – il beneficiario appunto – per risalire al probabile mandante di tutte le operazioni “oscure” di questo tipo.

Nè peraltro Israele ha mai fatto mistero del notevole fastidio che le procura la presenza di una stampa indipendente in Palestina. Basterà ricordare, ad esempio, il caso di Raffaele Ciriello, il giornalista/fotografo del Corriere ucciso a sangue freddo dai soldati israeliani a Ramallah nel 2002.

Benissimo: da un lato abbiamo capito chi siano i probabili mandanti di questo delitto, e dall’altro siamo giustamente “colmi di orrore, senso di nausea e di repulsione” per quanto è accaduto.

Ma tutto ciò non basta.

Non basta, e non basterà mai, finchè non arriveremo a capire che in realtà siamo noi stessi i responsabili ultimi della morte di Arrigoni, ...

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palestina : Strano viaggio di Netaniahu da Obama
Inviato da Redazione il 5/7/2010 4:40:00 (6017 letture)

Il primo ministro isrealiano Benjamin Netaniahu è in volo per Washington, dove incontrerà Barak Obama.

I rapporti fra i due non sono mai stati sereni, ed anzi lo stato di “crisi” è riconosciuto ufficiosamente da ambedue le parti. Nella sua prima visita a Washington, del marzo scorso, Netaniahu infatti fu trattato in modo gelido dal presidente americano, che lo ricevette solo a porte chiuse, e senza nessun riscontro mediatico.

Al cuore della crisi, come tutti sanno, è la richiesta dell’amministrazione Obama di congelare tutti i nuovi insediamenti, per riprendere “a bocce ferme” le trattative con i palestinesi. Ma nonostante i ripetuti appelli di Joe Biden, di Hillary Clinton, e dello stesso Obama, l’espansione israeliana continua imperterrita.

Quasi ad alzare la posta, nel suo ultimo viaggio a Washington Netaniahu aveva tenuto un discorso ...

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palestina : Sono grato a Israele
Inviato da Redazione il 6/6/2010 17:00:00 (12003 letture)

di Marco Cedolin

Il governo italiano ha scritto ieri l’ultima pagina della servile condiscendenza con cui il nostro esecutivo ha supinamente accettato il fatto che 6 connazionali siano stati prima rapiti in acque internazionali dall’esercito israeliano, poi illegalmente deportati in Israele ed infine trattenuti in carcere alcuni giorni, senza nessuna ragione plausibile che ne giustificasse il sequestro.

Nonostante la gravità dell’accaduto, che ha determinato il massacro di 9 civili inermi (sempre che il numero delle vittime resti fissato in questi termini) e la deportazione di 700 persone, il governo italiano ha infatti espresso ieri il proprio voto contrario (come già accaduto in merito al Rapporto Goldstone) alla decisione dell’Onu di aprire un’inchiesta internazionale sull’accaduto.

Dichiarando che sarebbe stata sufficiente un’inchiesta portata avanti dagli israeliani in autonomia. Loro hanno fatto il massacro ...

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palestina : Il trucco è sempre lo stesso
Inviato da Redazione il 3/6/2010 21:20:00 (10171 letture)

Divampa sui media mondiali la discussione sull’incidente della flotilla di attivisti attaccata da Israele. Che cosa trasportavano davvero? Erano attivisti o pacifisti? Si trovavano in acque internazionali, o hanno violato quelle israeliane? Chi ha spinto per primo gli altri in acqua? Perchè i pacifisti indossavano i giubbotti di salvataggio? Ecc. Ecc.

Ricordate la faccenda di Pio XII? Tutti a discutere su quanti ebrei abbia aiutato il Papa durante la guerra, mentre il problema da nascondere era tutt’altro: si chiama Jasenovac. Ebbene, il trucco è sempre lo stesso: qui non si tratta di domandarsi “che cosa” sia successo l’altra notte nelle acque di Gaza, ma “perchè” si sia arrivati al punto in cui una flotilla di attivisti è stata costretta a sfidare un blocco navale per portare aiuti a della povera gente?

Questo è il vero problema, e naturalmente nessuno lo affronta.

Perchè della gente comune, che nella vita ha ben altro da fare, si assume un impegno del genere, ...

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palestina : Criminali di guerra e di pace
Inviato da Redazione il 2/6/2010 11:30:17 (9158 letture)

di Marco Cedolin

L’altra notte l’esercito israeliano ha assalito le navi della Freedom Flotilla, a bordo delle quali si trovavano circa 700 persone di 40 nazionalità diverse, intenzionate a portare a Gaza 10mila tonnellate di aiuti umanitari, tra cui cemento, medicine, generi alimentari, e altri beni fondamentali per la popolazione, costretta a vivere all’interno di quello che Israele ha reso un vero e proprio lager per la segregazione di massa.

Il convoglio pacifista è stato attaccato dalle truppe speciali israeliane che a bordo di elicotteri e gommoni hanno abbordato le navi aprendo il fuoco e provocando una vera e propria carneficina, il cui bilancio provvisorio è di 19 morti e una trentina di feriti. I passeggeri sopravvissuti sono stati tratti in arresto e con tutta probabilità deportati in un campo di concentramento appositamente allestito in terra israeliana.

Anche di fronte a queste prime notizie confuse e frammentarie non può sicuramente sfuggire l’enormità di quanto accaduto ...

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palestina : I giovani palestinesi bocciano i loro leader
Inviato da Redazione il 2/4/2010 6:40:00 (6839 letture)

(Il video del dibattito è all’interno).

Una televisione del Qatar ha ospitato un dibattito fra due dirigenti di Fatah, Nabil Shaat e Abdullah Abdullah, e due di Hamas, Mohammad Nazzal e Osama Hamdan. Fatah (che rappresenta i moderati, e controlla la Cisgiordania) e Hamas (che rappresenta gli estremisti, e controlla quel che resta di Gaza) sono le due fazioni palestinesi che da tre anni si combattono per la guida di una nazione che nel frattempo non è mai nata.

Nel sentirli parlare sembra quasi di assistere ad una pièce di teatro dell’assurdo, dove ciascuno recita il proprio ruolo senza curarsi di ciò che accade intorno, e alla fine diventa impossibile allontanare il sospetto che la colpa della falita unità sia prima di tutto la loro, o comunque di chi li manovra dall’oscurità.

Inizialmente, sia Fatah che Hamas promettono buone intenzioni verso “i fratelli” della fazione opposta, ma poi si incolpano a vicenda per lo stallo ormai cronico della situazione. In particolare, Fatah accusa Hamas di aver ritirato la parola su un accordo interno, detto “Egyptian Agreement”, che avrebbe portato alla creazione di un fronte unito, finalmente in grado di fronteggiare Israele in modo efficace. Hamas ha risposto che loro erano pronti a firmarlo, ma che la versione finale dell’accordo fu improvvisamente modificata a loro insaputa, sotto pressione di USA e Israele, rendendolo di fatto inaccettabile. (Qualcuno ricorda Camp David?)

A sua volta Hamas ha accusato Fatah di trattare con Israele senza pre-condizioni, …

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palestina : La soluzione di uno stato unico
Inviato da Redazione il 13/10/2009 10:40:00 (6718 letture)

La cosiddetta “one-state solution”, la soluzione di uno stato unico, ha cominciato a circolare timidamente qualche anno fa, ma non è mai stata presa ufficialmente in considerazione nè dalla leadership israeliana nè da quella palestinese, che preferiscono continuare a parlare di “soluzione a due stati”.

L’idea di “Isratina”, uno stato che comprenda tutte le terre delle attuali Israele e Palestina, sembra però prendere piede comunque, specialmente dopo i fatti di Gaza, che hanno dimostrato quanto l’idea di una convivenza pacifica fra le due nazioni sia soltanto una mera illusione. Non a caso Gheddafi ha rilanciato l’idea dello stato unico, con un editoriale pubblicato dal New York Times, proprio alla fine dell’invasione di Gaza. Ecco l'articolo completo.

La soluzione di uno stato unico – di Muhammad Gheddafi (The New York Times 21.01.09)

Lo sconcertante livello dell’ultima ondata di violenza fra Israele e Palestina, che si è conclusa con il cessate il fuoco di questo weekend, ci ricorda perché una risoluzione per la cosiddetta crisi del Medio Oriente sia così importante. È assolutamente necessario non solo interrompere questo ciclo di distruzione e ingiustizia, ma anche negare agli estremisti religiosi che alimentano il conflitto una scusa per portare avanti la propria causa.

Se però ci si guarda intorno, fra i discorsi e la diplomazia più disperata, non esiste una vera strada per procedere. Una giusta e duratura pace fra Israele e i palestinesi è possibile, ma va trovata nella storia della gente di questa terra combattuta, e non nella trita retorica della suddivisione o della soluzione dei due stati.

Per quanto sia difficile concepirlo, dopo gli orrori a cui abbiamo appena assistito, ...

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palestina : Ho vinto il Nobel per la pace
Inviato da Redazione il 12/10/2009 12:10:00 (10140 letture)

Ti svegli un mattino e scopri che ti hanno dato il Premio Nobel per la pace.

“A me? - ti domandi stupefatto – Ma cosa c'entro io?”

Cominci ad informarti in giro, e vieni a sapere che l'altro giorno, al bar, avevi fatto un bellissimo discorso sulla necessità di rappacificare palestinesi e israeliani, riportando così equilibrio in tutto il Medio Oriente. Qualcuno ti ha sentito, la cosa è arrivata fino in Svezia, e così ti hanno dato il Premio Nobel.

“Si va beh - dici tu - Avrò anche fatto un bel discorso, ma erano solo parole. Mica ho combinato niente di concreto”.

“Non importa - ti rispondono - E' chiaro che si tratta di un Nobel "di incoraggiamento".”

“Ma io non posso mica cambiare il mondo, solo perchè mi hanno dato il Nobel!” protesti tu, giustamente.

“No, tu non devi cambiare nulla - ti dicono - sarà il mondo a cambiare intorno a te.”

Ed infatti, ti accorgi con stupore che le cose intorno a te cominciano davvero a cambiare. Già sul tram, andando al lavoro, la gente ti addita incuriosita, e molti ti sorridono quando li guardi in faccia. In ufficio poi la cosa è stravolgente: mentre prima non ti cagava letteralmente nessuno, mentre raggiungevi trafelato la tua scrivania, oggi molti colleghi si alzano in piedi al tuo passagio, altri ti applaudono, ...

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palestina : "Araba fenice, il tuo nome è Gaza" - di Fulvio Grimaldi
Inviato da Redazione il 26/5/2009 2:00:00 (9710 letture)

“Araba Fenice, il tuo nome è Gaza” è il titolo dell’ultimo documentario di Fulvio Grimaldi, sulla recente invasione di Gaza da parte di Israele (è il sesto documentario che Grimaldi realizza sulla Palestina). Sullo stesso argomento Grimaldi ha anche scritto “Di resistenza si vince”, in uscita da Malatempora.

Quella che segue è la sequenza di apertura del documentario, che riesce in modo geniale a sintetizzare l’intero problema palestinese. Che non sta ovviamente in Palestina.

Il breve filmato è scaricabile in alta risoluzione su Arcoiris.tv

Il documentario prosegue mostrando le difficoltà imposte da Israele per riuscire ad arrivare a Gaza tramite l’unico valico praticabile, quello egiziano di Rafah. Solo un prolungato sit-in davanti ai cancelli chiusi, messo in atto dai (pochi) giornalisti internazionali, e dai (pochissimi) politici presenti, ha messo il governo egiziano in tale imbarazzo da obbligarlo finalmente a disobbedire al diktat israeliano, aprendo i cancelli alla stampa internazionale.

Quello che Grimaldi ha trovato a Gaza in parte già lo conosciamo, e in parte lo si può immaginare. Ma l’autore del documentario è andato oltre la facile “iconografia” del corpo mutilato e del territorio martoriato, …

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palestina : L'ONU chiede 7,8 milioni di danni a Israele
Inviato da Redazione il 6/5/2009 8:44:37 (6163 letture)

Marco Cedolin

La notizia trova spazio su tutti i maggiori quotidiani europei, ma i giornali italiani, troppo impegnati a seguire le vicende coniugali del premier ormai divenute argomento fisso delle prime pagine, hanno evitato di farne menzione o si sono limitati a relegarla in qualche trafiletto.

L’ONU, come dichiarato in conferenza stampa da Ban Ki – moon, ha fatto pervenire ad Israele una richiesta di risarcimento di 7,8 milioni di euro, in seguito alla relazione della commissione che ha indagato in merito agli attacchi contro il personale e le strutture delle Nazioni Unite, compiuti dall’esercito israeliano durante l'operazione Piombo Fuso dello scorso inverno che ha causato la morte di oltre 1500 palestinesi.

Il risarcimento riguarda i bombardamenti (in alcuni casi con l’utilizzo del fosforo bianco) a Gaza da parte dell’esercito israeliano di 3 scuole, un ospedale e la sede delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi. Bombardamenti che hanno causato circa 50 morti ...

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palestina : Operazione "rosa di Maggio"
Inviato da Redazione il 28/4/2009 8:20:00 (11795 letture)

di Claudio Negrioli

Questo potrebbe essere in codice il nome della false-flag prossima ventura, enorme per le sue conseguenze, che spianerebbe la strada per lo scontro finale, l'abominevole Armageddon, vaneggiato da certe forze, come inevitabile e fatale resa dei conti alla quale seguirà il millennio d'oro, dove il governo del mondo sarà di stampo angelico.

E' recente infatti una nota stampa fatta uscire su un quotidiano israeliano di primo piano da "gole profonde" sioniste che avvertono, mettendo le mani avanti, di udire un cicaleccio insistente proveniente dal variegato sottobosco del terrorismo islamico, niente affatto scottato dal "piombo fuso" versato recentemente su Gaza.

Suoni che il potente Mossad interpreta come un preludio ad offese armate, che presunti jihadhisti vorrebbero concretizzare contro la vita del papa cattolico romano, Benedetto 16°, a partire dal prossimo 11 Maggio, quando inizierà in Terrasanta, come la chiamano i fedeli, la visita da tempo annunciata.

Volendo fare facile profezia e lasciando scorrere la fantasia sulle ali della bizzarria, si potrebbe dire che l'evento bad-clou che tutti più o meno consapevolmente ci aspettiamo, in grado di sconvolgere il mondo, ...

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palestina : Israele riconosce i propri crimini di guerra
Inviato da Redazione il 21/3/2009 20:20:00 (6408 letture)

Prima pagina quasi “storica” per il New York Times di oggi, dove le parole “Crimini di guerra” e “Israele” sono comparse ufficialmente una accanto all’altra per la prima volta, generando non poche ondate di fermento all’interno delle comunità ebraiche nel mondo.

Tutto è nato da un articolo di Haaretz di ieri, nel quale il quotidiano “liberal” di Tel Aviv denunciava apertamente i crimini di guerra commessi dai soldati israeliani durante l’invasione di Gaza, raccontati dagli stessi soldati.

Pare che vi fossero ordini espliciti ”da molto in alto” di distruggere, uccidere e devastare senza limitazione, dopo che i rabbini avevano adeguatamente infervorato i soldati con sermoni di carattere biblico, nei quali gli ricordavano che “chiunque all’interno della striscia di Gaza è un terrorista”, dandogli poi una forma di assoluzione preventiva per il genocidio che stavano per commettere.

Curiosamente, è la stessa cosa che faceva il vescovo di Zagabria, Stepinac, il quale assolveva preventivamente i soldati Ustasha che si apprestavano a massacrare ordodossi, zingari ed ebrei nei campi di concentramento comandati dai frati francescani.

Nulla di quanto rivelato dai soldati dell’IDF in realtà ci sorprende, ma il fatto che la notizia stia sulle prime pagine di Haaretz e del New York Times …

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