Accorgersi che le sicurezze in realtà erano pericoli e che le verità erano bugie mi ha fatto vedere che perfino il cuscino era ripieno di chiodi anzichè di piume d'oca...
Inviato da Redazioneil 26/6/2013 3:00:00 (10181 letture)
In un thread recente si è parlato di Wilhelm Reich. Alcuni sostenevano che fosse un genio, altri che fosse un ciarlatano.
Purtroppo non abbiamo elementi a sufficienza per poter affermare con certezza nè l'una nè l'altra cosa. Ma forse è proprio dalla mancanza di questi elementi che possiamo trarre comunque delle conclusioni.
(Questo è il capitolo su Wilhelm Reich che compariva nella prima versione del film "Cancro le cure proibite". Fu poi rimosso per motivi di lunghezza).
Inviato da Redazioneil 17/5/2013 7:00:00 (11171 letture)
Guardate perfavore questi tre estratti dal film "Cancro le cure proibite":
Ora sommate questi estratti, ed avrete come risultato una situazione paradossale, che è stata di recente sulle prime pagine di tutti i giornali: l'attrice Angelina Jolie si è fatta asportare ambedue i seni, e si appresta a rimuovere anche le ovaie, per ridurre il rischio di venire colpita dal cancro.
Questo episodio contiene talmente tante "follie" che è necessario andare con ordine per non perdere la bussola.
Prima di tutto, vediamo la "versione ufficiale" dei fatti. Secondo l'oncologia moderna la presenza di un gene mutato, chiamato BRCA1, aumenterebbe enormemente le probabilità di cancro al seno e alle ovaie, nelle donne prima della menopausa. Mentre il 12% delle donne in generale viene colpito dal cancro al seno nel corso della sua vita - dicono le statistiche - la percentuale salirebbe al 60% per le donne che hanno il gene BRCA1 mutato, o "difettoso".
Angelina Jolie ha spiegato la sua scelta in prima persona, ...
Inviato da Redazioneil 21/2/2013 6:30:00 (15597 letture)
Nel carnevale infinito delle "scoperte" che la scienza continua a fare sul cancro, adesso dobbiamo metterci anche questa: l'alcohol fa venire il cancro.
Secondo il dottor David Nelson del National Cancer Institute degli Stati Uniti, l'alcohol è responsabile per il 3,5 % dei decessi causati dai tumori in generale. Questa percentuale aumenta drasticamente nelle donne, con l'alcohol che sarebbe responsabile addirittura del 15% dei decessi, nel caso di tumore al seno.
E non stiamo parlando soltanto di superalcolici. Anche un semplice bicchiere di vino - quello che secondo la tradizione farebbe invece tanto bene alla salute - può finire per causare il cancro: "Bere in misura moderata è stato sempre associato con un beneficio per il cuore - ha detto il dottor Nelson - ma nel più ampio contesto di tutti i problemi collegati all'alcohol, questo causa un numero 10 volte maggiore di decessi di quanti ne possa prevenire".
Secondo la ricerca del dottor Nelson, il consumo di 20 grammi of alcohol al giorno ("più di un drink e mezzo") sarebbe responsabile di una percentuale fra il 26% e il 35% di decessi causati dal cancro.
Quello che è poco chiaro è il modo in cui sarebbe stata condotta questa ricerca. [...]
Inviato da Redazioneil 27/1/2013 22:20:00 (9338 letture)
Gli scienziati stanno fingendo di scoprire ciò che in realtà sanno già da tempo (vedi filmato): che i chemioterapici sono cancerogeni.
Il Daily News titola: "Ricerca choc: la chemioterapia può agire al contrario, può peggiorare il cancro scatenando la crescita di tumori."
Dall'articolo leggiamo: "Da tempo considerata il trattamento più efficace contro il cancro, la chemioterapia potrebbe in realtà far peggiorare il cancro, secondo una sorprendente nuova ricerca. Una terapia estremamente aggressiva, che uccida indiscriminatamente sia le cellule cancerogene che quelle sane, può portare le cellule sane a secernere una proteina che contribuisce alla crescita del tumore, e ad una sua maggiore resistenza a trattamenti successivi. [...] Ricercatori negli Stati Uniti hanno fatto questa scoperta "completamente inaspettata" mentre cercavano di capire perché le cellule cancerogene siano così resistenti quando sono all'interno del corpo umano, mentre sono facili da uccidere in laboratorio. Gli scienziati hanno scoperto che le cellule sane colpite dalla chemioterapia secernono una maggiore quantità della proteina chiamata WNT16B, che aumenta la capacità di sopravvivenza delle cellule cancerogene."
"I nostri risultati - ha detto un autore della ricerca - indicano che la reazione delle cellule benigne danneggiate … possa contribuire direttamente ad una accresciuta cinetica della crescita del tumore".
Come abbiamo detto, che i chemioterapici fossero cancerogeni lo sapevano già tutti, ...
Inviato da Redazioneil 18/10/2012 22:20:00 (13784 letture)
Ripubblichiamo un articolo di Sergio Brundu – medico, e uno dei “Padri Fondatori” del sito - che sembra cogliere in modo lucido e preciso il cuore del grande problema che, presto o tardi, la nostra società dovrà affrontare: una sostanziale revisione dell’intero paradigma medico-sociale che oggi viene chiamato “medicina moderna”.
L'UOMO MALATO - di Sergio Brundu
Nonostante la malattia sia un fenomeno che si riscontra presso tutti gli esseri viventi (anche le cellule si ammalano), è possibile constatare non solo l'esistenza di un gran numero di patologie che colpiscono esclusivamente l'uomo, ma è anche possibile identificare in esse una specifica modalità evolutiva ed espressiva. Tale constatazione, non trova una spiegazione esauriente in una diversa strutturazione anatomo - funzionale all'interno del regno animale, esistendo forti analogie tra i mammiferi superiori e l'uomo, (non esiste una biochimica specifica dell’uomo).
Il modello animale ha infatti rappresentato in un secolo di medicina positivistica elemento di riferimento nell'analisi della malattia; un concatenarsi di eventi fisici misurabili con altrettanti metodi fisici e biologici. Se le cose stessero diversamente la medicina sperimentale non avrebbe raggiunto cosi notevoli progressi.
Solo l'antropologia consente una chiave di accesso ad una comprensione globale della malattia umana …
Inviato da Redazioneil 18/10/2012 6:10:00 (7484 letture)
di Elia Dallabrida
Viaggi all'estero, denaro, Ipad...
Questo è il valore della nostra vita dal punto di vista di chi trae profitto dalla salute altrui. Stiamo parlando di quegli individui che si conquistano la fiducia delle persone grazie ai larghi sorrisi e ai candidi camici bianchi, con un bel fonendoscopio arrotolato attorno al collo (che dona quell'aria molto seria e professionale) e la classica biro nera infilata nel taschino, pronta per sfornare sempre nuove ricette per i loro esigenti pazienti.
Sono i nostri "medici di fiducia".
"Tra i sanitari indagati, ci sono anche diversi pediatri ed endocrinologi che in molti casi, dietro la sollecitazione degli informatori scientifici che li corrompevano, aumentavano le prescrizioni delle medicine, con l'inserimento in terapia di nuovi pazienti. Per incrementare le vendite di alcune medicine, secondo le accuse, gli informatori scientifici promettevano somme di denaro, viaggi all'estero e diversi oggetti come iPad".
Ma d'altronde come si può rinunciare ai regali di un "informatore scientifico", pronto a 'sollecitare' il suo acquirente con le più varie ghiottonerie? [...]
Inviato da Redazioneil 16/8/2012 21:40:00 (10085 letture)
Un importante studio di Harvard pubblicato su un giornale del governo federale conferma che il fluoro abbassa il QI
di Anthony Gucciardi
Se il collegamento scientifico tra esposizione al fluoro e diminuzione del Quoziente Intellettivo (QI) è una tesi da 'cospirazionisti', anche i ricercatori di Harvard, che proprio di recente hanno confermato l'esistenza di questo collegamento, saranno messi alla berlina dagli organi di informazione medica. Nel recensire una varietà di studi che hanno dimostrato quanto il fluoro possa danneggiare il cervello e, di conseguenza, il vostro QI, gli scienziati dell'Università di Harvard hanno dichiarato che "i nostri risultati supportano la possibilità che le esposizioni al fluoruro producano effetti avversi sullo sviluppo neurologico dei bambini."
Ma ciò che è davvero rilevante di questo studio è dove è stato pubblicato. Gli autori infatti hanno pubblicato le loro conclusioni online nell'edizione del 20 luglio della Environmental Health Perspectives ['Prospettive di Salute Ambientale', ndt], un'importante rivista medica governativa, organo del National Institute of Environmental Health Sciences [l'Istituto Nazionale delle Scienze della salute ambientale, ndt] degli Stati Uniti. Si tratta, cioè, delle stesse istituzioni che hanno sempre ribadito la perfetta salubrità della fluorizzazione dell'acqua, oltre che la sua efficacia nel tutelare la salute dei cittadini che lo consumano ogni giorno.
In passato, però, il governo degli Stati Uniti è stato costretto a richiedere un abbassamento dei livelli di fluorizzazione, ...
Inviato da Redazioneil 17/7/2012 8:30:00 (10073 letture)
Il settore del farmaco scoppia di salute, e il mensile E, edito da Emergency, mette in fila i numeri per scoprire quanto vale “Il business dei sani”, come titola la copertina del numero in edicola. Un business da primato, che nemmeno la crisi planetaria ha scalfito. “Il giro d’affari delle aziende farmaceutiche nel mondo ha superato nel 2010 i 610 miliardi di euro, fatturato a cui quelle italiane contribuiscono con una quota di circa 25 miliardi – spiega l’inchiesta di Roberta Villa -. La spesa media pro capite di ogni italiano per le medicine è di oltre 300 euro l’anno, ma non è tutto qui, perché il settore dei farmaci concorre per meno del 15 per cento all’intero comparto economico che ruota attorno alla salute. E questo mercato del benessere, dai confini sempre più sfumati, rappresenta ormai il 10 per cento dei consumi in Europa e il 15 per cento negli Stati Uniti“.
Peccato per le conseguenze collaterali, che hanno nomi difficilotti ma spiegazioni assai semplici. Il “disease mongering” non è un morbo contagioso, ma la prassi di marketing che negli ultimi anni ha consentito al comparto di far volare utili e nuovi brand: come spiega Gianfranco Domenighetti, docente di Comunicazione ed economia sanitaria presso l’Università della Svizzera italiana, l’importante non è riuscire a vendere più medicine ai soliti malati, ma sensibilizzare la gente a nuovi consumi nel nome di una presunta attenzione alla salute.
Come? Semplice, basta “gonfiare l’importanza di una malattia ...
Inviato da Redazioneil 26/6/2012 5:04:16 (6976 letture)
di Eugenio Benetazzo
Ho avuto modo di parlarne recentemente anche in televisione, l'argomento è chiaramente antipopolare, ma una volta spiegati i benefici che verrebbero generati il consenso è stato veramente notevole con elevato apprezzamento. La Health Tax (volgarmente la tassa sulla salute) rappresenta uno dei sette pilastri sui quali poggia il piano di rilancio dell'economia italiana che ho proposto nella speranza che qualche forza politica se ne faccia portavoce (il primo pilastro è costituito dagli OTIF). La Tassa sulla Salute nasce con lo scopo principe di eliminare la tanto odiata IRAP che contribuisce con i suoi 40 miliardi di gettito alla copertura della spesa sanitaria (112 miliardi stimati per il 2012). Chi fa impresa sa che cosa significa pagare l'IRAP, un'imposta che grava sulle aziende a prescindere dalla effettiva redditività conseguita (vi rimando al calcolo del relativo imponibile per comprenderla fino in fondo). L'IRAP non esiste negli altri paesi occidentali, se provi a spiegarla ad un giornalista straniero, ti guarda come se gli stessi facendo una candid camera. Si parla tanto di rilanciare il lavoro in Italia, ma con la presenza di una questa tassa è impossibile raggiungere questo fine.
Proprio l'IRAP è inoltre ad essere maggiormente responsabile di un Total Tax Rate in Italia di oltre il 60%. Non è possibile pertanto eliminare l'IRAP se non si individua una copertura finanziaria residua di oltre 40 miliardi di euro di gettito annuo. L'IRAP può essere pertanto solo sostituita da un'altra imposta per adesso. La mia proposta prevede l'istituzione della Health Tax appunto, ovvero una tassa che non colpisce chi crea lavoro, occupazione e gettito fiscale, ma casomai che colpisce tutti i contribuenti fisici ...
Inviato da Redazioneil 18/5/2012 6:00:00 (7824 letture)
Sabato 19 Maggio 2012, presso la Libreria Rinascita di Ascoli Piceno, alle ore 17, il Dott. Tullio Simoncini terrà una conferenza dal titolo “Rivoluzione in Oncologia: Il Cancro è un fungo”.
L’incontro rientra nel programma di attività organizzate dal CriVEo (Centro Ricerche Verità Occultate) che è reduce da una iniziativa contro le Scie Chimiche che nei giorni scorsi ha riempito le sale e i gazebi informativi sul triste fenomeno.
Il dott. Simoncini sarà presentato da Carlo Cruciani che introdurrà l’argomento della Libertà di Cura e di Scelta terapeutica.
Per informazioni: CRiVeo- Zona Ind. Marino del Tronto- Ascoli Piceno- Tel. 3200827818 - criveo@libero.it
Inviato da Redazioneil 22/4/2012 9:00:00 (34203 letture)
Istituto Superiore di Sanità: l'ignoranza dilaga
ANSA (20/04/12): "Non ci sono elementi a sostegno di un nesso causale tra la vaccinazione anti-morbillo-parotite-rosolia (mpr) e l'autismo. E' quanto spiega in un articolo Stefania Salmaso, direttore del Centro nazionale di epidemiologia e sorveglianza dell'Istituto superiore di sanita' (Iss). La possibile associazione causale tra il vaccino mpr e autismo e' stata estensivamente studiata, rileva Salmaso."
Qualcuno voglia gentilmente segnalare a Stefania Salmaso che come minimo è male informata sulla questione. Visto la gravità del problema, sarebbe il caso che desse subito le dimissioni, oppure che correggesse pubblicamente quello che ha detto. Oppure smentisca la documentazione e le affermazioni del Dott. Verstraeten e degli altri membri del CDC qui di seguito riportate. Ambedue le cose non possono essere vere. (M.M.)
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Il “Memo di Simpsonwood”: la pistola fumante sui vaccini al mercurio
12/01/2011 - Il dibattito sui vaccini è tornato sulle prime pagine di tutto il mondo con l’accusa di “falso” del BMJ alla famosa ricerca di Andrew Wakefield, che nel 1998 avrebbe stabilito un legame fra autismo e vaccino MMR (morbillo-orecchioni-rosolia). Sulle dinamiche mediatiche che entrano in gioco in questi casi abbiamo ritenuto di non dilungarci, poichè sono le stesse che entrano in funzione ogni volta che diventi necessario distruggere la credibilità di qualcuno che dia troppo fastidio al sistema vigente. Ognuno rimane libero di interpretarle come meglio crede.
Vorremmo piuttosto far notare come la posizione pro-vaccini sia tenacemente aggrappata alla semplice frase “non esistono prove scientifiche di un legame fra autismo e vaccini”. Nulla di più. Questo mantra viene continuamente ripetuto da ogni tribuna televisiva, ...
Inviato da Decalagonil 8/4/2012 0:10:00 (39132 letture)
Un ragazzino cinese ha venduto un rene perchè voleva comperarsi l'I-Phone. Naturalmente, i pennaroli di mezzo mondo si buttano a pesce nella facile retorica e puntano il dito contro il consumismo, che ha reso un oggetto assolutamente superfluo così importante per qualcuno da voler rinunciare ad un rene.
Ma il vero problema, in questo caso, non sta nel consumismo esasperato, bensì nella situazione mondiale del traffico d'organi. Questo ragazzo infatti non ha semplicemente messo un annuncio sul giornale, dicendo "vendo un rene al miglior offerente". Affinché la "transazione" potesse avvenire è scattato anzi il meccanismo opposto, nel quale sono stati i trafficanti ad adescare il ragazzino, frequentando le chat-rooms di Internet.
Nessuno però si domanda quali possano essere diventate oggi le dimensioni del traffico d'organi nel mondo (e quindi anche nel nostro paese), se qualcuno arriva addirittura a mettere annunci in rete pur di procurarseli. (M.M.)
L'articolo che segue è stato pubblicato il 10/8/2010.
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I predatori della vita di Decalagon
Quelli che molti considerano veri e propri atti criminali, da parte della medicina ufficiale, purtroppo non si limitano alla somministrazione di vaccini o farmaci velenosi, o comunque inutili. Vi sono cose che all'inizio possono sembrarci appartenere alla banale quotidianità, finché magari avviene che qualcosa giunge alle nostre orecchie, e fa scattare quella molla che ci porta a voler approfondire un determinato argomento. Mi è capitato di recente, ...
Inviato da Redazioneil 8/3/2012 6:00:00 (30863 letture)
Nuova intervista ad una paziente con carcinoma al seno. Un modo diverso per festeggiare il giorno della donna.
Segue il capitolo su Tullio Simoncini estratto dal film di Massimo Mazzucco "Cancro le cure proibite". Questo capitolo racconta la controversa vicenda di Tullio Simoncini, e descrive la sua teoria sul cancro che sta alla base della terapia con il bicarbonato di sodio. Sul sito curenaturalicancro.org trovate le informazioni complete su Tullio Simoncini, oltre alle testimonianze integrali dei pazienti che hanno deciso di ricorrere alla sua terapia. In molti casi si tratta di persone abbandonate al proprio destino dall'oncologia ufficiale, ...