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In generale ho idea che sarà difficile trovare delle persone preparate che difendono la verità ufficiale, perchè non appena uno si mette a studiare seriamente l'argomento diventa subito complottista

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Economia : La riserva frazionaria è il cuore del problema
Inviato da Redazione il 10/5/2013 19:20:00 (6990 letture)

Durante una arringa dell'europarlamentare Bloom contro le banche centrali, un difensore dell'Euro ha scelto di fare la domanda sbagliata.



Questo montaggio è la sintesi di due segmenti diversi. Qui gli originali.


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Economia : La follia in un nanosecondo
Inviato da Redazione il 29/4/2013 4:30:00 (7785 letture)

Due giorni fa la borsa di New York ha subito un crash improvviso, perdendo 140 punti nell'arco di soli 2 minuti.

Questo fatto eccezionale è stato dovuto alla diffusione improvvisa della notizia che ci fosse stato un attentato alla Casa Bianca, poi risultata falsa.

Si è saputo infatti in seguito che un hacker era riuscito ad entrare sul sito della Associated Press, mandando a mezzo mondo un Tweet che diceva testualmente "Breaking: Two Explosions in the White House and Barack Obama is Injured." ("Ultima ora: due esplosioni alla Casa Bianca, Barack Obama ferito").

E' bastato questo per lanciare l'indice della borsa in picchiata, con vendite frenetiche su ogni fronte dei mercati.

Ci sono voluti due minuti, prima che la Associated Press intervenisse con un comunicato che smentiva la notizia. A quel punto l'indice della borsa è risalito immediatamente, e le trattative a Wall Street sono riprese come prima.

Ma l'aspetto più sconvolgente di questa vicenda non è tanto il fatto che qualcuno sia riuscito ad hackerare il sito della AP (ormai a queste cose ci siamo abituati), ma piuttosto il fatto che la picchiata improvvisa non sia stata il frutto di decisioni umane, ma di decisioni prese esclusivamente da una serie di computer. [...]

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Economia : "Eurozona fallimento assoluto"
Inviato da Redazione il 19/4/2013 2:45:23 (10132 letture)

Intervento di Nigel Farage al Parlamento europeo - 17 Aprile 2013.

Tanto per non dimenticare quello che ci aspetta, dopo che sarà finito il teatrino della politica di questi giorni.



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Economia : Italia sotto attacco: le quinte colonne della finanza internazionale presenti nel governo
Inviato da Redazione il 1/4/2013 2:40:00 (8113 letture)

Federico Dal Cortivo per Europeanphoneix ha intervistato Marco Della Luna, autore del libro “Traditori al governo? Artefici, complici e strategie della nostra rovina”.

L’Italia è oramai da anni sotto attacco, non militare, non c’è ne bisogno essendo la penisola dalla fine della Seconda Guerra Mondiale occupata militarmente dagli Stati Uniti, ma economicamente.

Gli obiettivi fin troppo chiari, distruggere completamente il sistema Italia che era fatto anche d’imprese anche a partecipazione statale, lo Stato sociale, le regole del mondo del lavoro, la previdenza pubblica e la sanità, la scuola e l’università dello Stato e infine mettere le mani sul nostro patrimonio economico, colonizzando definitivamente la penisola.

D: Avv. Della Luna lei ha recentemente pubblicato un saggio da titolo eloquente, “Traditori al governo?”, nel quale analizza in modo esauriente le dinamiche e i personaggi che hanno portato la nostra nazione al punto in cui si trova oggi dopo l’ultimo governo tecnico di Mario Monti. Quali sono stati a suo avviso i passaggi fondamentali che ci hanno portato alla situazione attuale di grave crisi economica?

R: Le principali tappe della rovina voluta, e finalizzata a dissolvere il tessuto produttivo del paese, desertificandolo industrialmente e assoggettandolo alla gestione via centrali bancarie fuori dai suoi confini, onde farne territorio di conquista per capitali stranieri, sono le seguenti: [...]

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Economia : La rivoluzione Bitcoin ha superato il punto di non ritorno
Inviato da Dusty il 30/3/2013 7:50:00 (14315 letture)



Da quando abbiamo parlato di Bitcoin la prima volta(1), in pochi anni, il valore di un BTC è salito da circa 1 dollaro a più di 70, e questa tecnologia è passata dall'essere usata da un manipolo di geek appassionati di crittografia, informatica ed economia, ad avere una diffusione ben più ampia con una visibilità addirittura mainstream, dall'Economist(2) a Bloomberg(3).

La strada da percorrere per arrivare a fare in modo che ta tecnologia Bitcoin possa diventare d'uso comune è ancora molto lunga, ma è sicuramente interessante avere un'idea della strada percorsa fin'ora, ed in tal senso questo articolo di Michael Carney fa un buona riepilogazione delle tappe più interessanti.


Benvenuti alla rivoluzione Bitcoin, ora non si può più tornare indietro
di Michael Carney(4)

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Economia : "Banchieri troppo importanti per andare in prigione"
Inviato da Redazione il 7/2/2013 4:40:00 (9634 letture)

Già ci stiamo abituando al concetto di "banca troppo grande per fallire", che è stato usato spesso, negli ultimi anni, per salvare i grossi gruppi bancari (es. Lehman Borthers) con nuovi finanziamenti ex-nihilo da parte del governo americano.

Ma ora spunta anche il concetto di banchiere "troppo importante per andare in prigione".

Non stiamo scherzando: è questa la motivazione usata dal Ministero di Giustizia americano per spiegare il mancato rinvio a giudizio dei dirigenti della banca HSBC, dopo che una commissione senatoriale ha accertato la sua estesa attività di riciclaggio di denaro criminale a livello mondiale.

La HSBC conta più di 7000 sedi in 80 paesi diversi, e nel 2011 ha denunciato un profitto di 22 miliardi di dollari. La commissione senatoriale ha scoperto che la HSBC aveva una rete di 1200 filiali che "fornivano a gruppi del crimine organizzato servizi in dollari americani, compreso servizio di trasferimento fondi, scambio di valuta, strumenti monetari ed altri tipi di transazioni finanziarie."

"La HSBC - ha concluso la commissione - è stata il principale condotto finanziario attraverso il quale veniva riciclato il denaro sporco dei cartelli di droga colombiano e messicano".

L'applicazione dei regolamenti sul controllo contro il riciclaggio era talmente "rilassata", in alcune filiali della HSBC in Messico, ...

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Economia : Servizio Pubblico alle Banche Private
Inviato da Redazione il 16/1/2013 6:30:00 (11998 letture)

di Riccardo Pizzirani

La Propaganda lavora su due leve: Emozione ed Omissione. Emozione per confondere e per complicare tutti quei ragionamenti che in realtà sarebbero molto semplici. Omissione perchè se di un argomento non si parla, allora non c'è nemmeno bisogno di mentire al riguardo; un argomento scomodo semplicemente scompare.

Ma cosa accade quando c'è un ospite indipendente, che parla in modo calmo, è preparato, e affronta una sequela di argomenti taboo? E' quello che è successo l'altra sera nel bel mezzo di Servizio Pubblico, durante lo scontro-farsa Berlusconi-Santoro: come ospite è stata portata Francesca Salvador, di Vittorio Veneto, professione imprenditrice.



Una persona seria e preparata che s'è messa a criticare l'operato del governo che aiuta le banche e non le persone, parla di come si veda una chiara volontà politica dell'1% che detiene il potere si arroga il diritto di vita e di morte sul restante 99% del popolo. Silenzio in sala. Arriva anche la critica a Berlusconi, di come ci abbia lasciato in mano di un gruppo di personaggi su libro paga Goldman Sachs. Perchè lasciarci a Mario Monti, chiede la Salvador, ...

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Economia : Il Manifesto per il Contante Libero
Inviato da Dusty il 15/1/2013 8:35:09 (6296 letture)

Citazione:

«Fino a che non diventeranno coscienti del loro potere, non saranno mai capaci di ribellarsi, e fino a che non si saranno liberati, non diventeranno mai coscienti del loro potere».

(George Orwell, 1984)


Il Manifesto per il Contante Libero

La tecnologia come mezzo di controllo sociale per imporre, attraverso una continua induzione di paure ed ansie, moduli di pensiero e comportamenti umani totalmente spersonalizzati, asserviti e ideologizzati. Obbiettivo finale: annichilire qualsiasi sentire, agire e pensare che possa essere veramente alternativo e concorrente. In sintesi, annichilire la libertà.

Questo è il pericolo su cui ci ammonisce il celebre romanzo 1984 di George Orwell. Ciò nondimeno, in questi anni di crisi tale pericolo non è lontano da un suo pieno concretizzarsi. Buona parte della società civile e dell’opinione pubblica sembra non voler vedere questo mostro che cresce; lentamente e apaticamente essa sta lasciando la propria libertà nelle mani di un’entità manipolatrice dai tratti allo stesso tempo oligarchici e collettivistici.

Se vogliamo difendere la libertà (la nostra libertà) dobbiamo innanzitutto scrollarci di dosso l’apatia e prendere coscienza del nostro potere. Per far questo è necessario “educarci alla libertà” processo che in primo luogo implica il comprendere e il saper confutare rigorosamente la logica antirazionale propugnata dai nemici della libertà.

E’ nel suddetto contesto che va inserita “la battaglia per la difesa dell’utilizzo del denaro contante”. Una battaglia la cui finalità, pertanto, non consiste nel rivendicare la supremazia in termini assoluti di uno strumento di pagamento su un altro (banconote versus mezzi elettronici), bensì nel riaffermare il diritto delle persone di scegliere liberamente il modo che ritengono migliore di portare a termine i loro scambi economici.

Come tutti sanno nel nostro Paese la soglia al di sotto della quale è possibile utilizzare denaro contante per effettuare pagamenti tra privati o privati e società od amministrazioni non bancarie è stata recentemente abbassata fino all’attuale limite di 1000€.

Nonostante ciò, qualcuno non ancora sazio di prescrivere restrizioni alle libertà individuali continua a richiedere l’implementazione di ulteriori “stratagemmi” per disincentivare e ridurre ancor di più gli spazi d’uso del contante, con l’intento più o meno esplicito e consapevole di giungere in un futuro alla totale, o pressoché totale, soppressione di questa modalità di pagamento, affermando contemporaneamente il dominio artificiale della moneta elettronica.

A supporto della bontà della loro tesi, i promotori ed i sostenitori della cosiddetta lotta al contante adducono il fatto che tutto ciò sia pensato e studiato al fine di ottenere gradi maggiori di benessere generale, equità, progresso, giustizia sociale.

La verità, tuttavia, è assolutamente un’altra: la lotta contro l’utilizzo del denaro contante non annovera alcuno scopo nobile e le argomentazioni a suo sostegno sono pure mistificazioni della realtà oggettiva. L’unico vero obbiettivo di questa crociata consiste nel proteggere e consolidare il potere, le prebende e l’influenza di quella variegata casta di soggetti improduttivi che vivono e prosperano soltanto a scapito del lavoro altrui.

Con il pretesto di perseguire buoni propositi si vuole soltanto fare razzia dei diritti naturali dei più inermi.

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Economia : Il tramonto dell'Euro
Inviato da Redazione il 27/11/2012 16:43:20 (13060 letture)

Articolo/recensione di F.D. (Mande)

Siamo vissuti all'interno di un grande sogno di integrazione e pace europea, ma ultimamente tutto sembra incrinarsi. Il razzismo tedesco viene fomentato dai commentatori economici definendo Piigs (maiali) i popoli periferici dell'eurozona. L'acronimo infatti vuole ricombinare insieme le iniziali dei paesi, distanti dal cuore tedesco che soffrono finanziariamente l'unione ed accomuna Portogallo, Irlanda, Italia, Grecia e Spagna. Come contraltare nasce e si rafforza in questi paesi un sentimento anti tedesco che vede nelle scelte dell'alto cancelliere Merkel la sadica volontà di infliggere sofferenze inutili a delle popolazioni oramai stremate da una crisi economica che come un incubo pare non avere mai fine. Come si è potuti giungere, partendo da un sogno di integrazione e pace, alla totale disgregazione dei popoli europei che ora si vedono come nemici gli uni degli altri? La risposta risiede nell'Euro, come molti “padri della patria” avevano profetizzato.

Romano Prodi, presidente della commissione europea nel 2001, tramite le colonne del “Financial Times” prevedeva esattamente questo: “Sono sicuro che l'Euro ci costringerà a introdurre un nuovo insieme di strumenti di politica economica. Proporli adesso è politicamente impossibile. Ma un bel giorno ci sarà una crisi e si creeranno i nuovi strumenti”. [...]

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Economia : Io minaccio, tu minacci, egli minaccia ...
Inviato da Redazione il 18/7/2012 7:20:00 (6427 letture)

Negli Stati Uniti, gli ispanici si lamentano perché vengono trattati come razza di serie B dai bianchi, e li accusano di razzismo. Poi però gli ispanici trattano come razza di serie B i neri americani, i quali a loro volta li accusano di razzismo. Ma gli stessi neri americani - che mediamente hanno la pelle color cioccolato - trattano come razza di serie B i neri africani, che invece sono più neri del famoso locus di Ludovico il Moro. Con chi se la prendano a loro volta i neri africani non lo sappiamo, ma di certo questa situazione non li rende molto allegri.

Tutto questo ruota intorno ad un falso concetto culturale - quello dell' "inferiorità razziale" - inventato dai bianchi, che si arrogano da sempre il diritto di comandare su tutti gli altri.

Nella finanza mondiale sembra succedere un po' la stessa cosa. La Banca Europea si lamenta con il Fondo Monetario Internazionale, perchè fa la voce grossa con loro, ...

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Economia : Iniziate a pregare
Inviato da Redazione il 14/6/2012 4:20:00 (9043 letture)

di Eugenio Benetazzo

Ancora pochi giorni di attesa per conoscere il verdetto degli ellenici, euro si o euro no, che per noi significherà euro salvezza o euro disastro. A quel punto infatti se la Grecia esigerà per pretesa politica di voler abbandonare la moneta unica, accollandosi tutti i rischi che questo comporterà per la propria economia, si produrrà un pericoloso precedente, a cui nel breve futuro altri paesi vorranno fare riferimento.

La maggior parte degli italiani, complice forse i campionati di calcio europei e gli scandali del campionato italiano, non ha minimamente idea dei rischi che potrebbe vivere se le autorità sovranazionali (BCE, FMI ed Eurogruppo) non si inventeranno velocemente una exit strategy credibile. Perchè è di questo che il mondo si interroga: l'immobilismo politico europeo, quasi a voler aspettare di vedere il crash per poi intervenire all'ultimo minuto.

Questo inizio settimana si è parlato di un Big Plan per salvare l'Europa: Draghi & Company ci stanno lavorando. Dovremmo essere ottimisti per una volta tanto, tuttavia siamo arrivati a questo punto perchè sino ad oggi di decisioni forti e autoritarie non se ne sono mai viste.

Solo nella giornata di ieri ho ricevuto qualche centinaia di email di risparmiatori in preda ad una crisi di nervi ...

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Economia : La vera natura della tassazione
Inviato da Redazione il 2/5/2012 2:11:52 (13217 letture)

di Rod Rojas

A nessuno, in realtà, piace pagar le tasse. Ma, come lascia intendere anche il vecchio adagio relativo “alla morte e alle tasse”, c’è un senso nel fatto che le tasse siano tanto giustificate, quanto reputate inevitabili: proprio come la morte. Nella loro ineluttabile accettazione del fenomeno impositivo, un sacco di persone, piene di buoni propositi, dimenticano che lo stesso viola i nostri principi morali più elementari. Se qualche volta vi è capitato di mettere piede in un asilo infantile o in un parco giochi dove stiano giocando dei bambini, allora avrete sicuramente realizzato che, sebbene i bambini siano troppo piccoli per capire troppe cose, hanno già sviluppato un sorprendente senso della giustizia.

Provate a portar via un gioco a un bimbo, talmente piccolo da non essere nemmeno capace di parlare, e solleciterete sicuramente una chiara e vibrata protesta. Per come concepisce il fatto il bimbo, tu gli hai rubato il suo giocattolo, tu hai esercitato violenza, e quindi scatenerai il suo pianto. Magari il suo ragionamento non sarà così sofisticato, ma questo è il senso.

I bambini più grandicelli sono anche più sorprendenti. Non solo capiscono che viene esercitata una violenza illegittima (quando il giocattolo viene rubato), ma comprendono altresì che si può ricorrere ad una forma di legittima violenza, nel momento in cui la vittima va dal bambino che si è appropriato del gioco e se lo riprende indietro. La cosa singolare è che lo sforzo è orientato alla riacquisizione del giocattolo, piuttosto che alla punizione dell’aggressore. La punizione è un concetto che i bambini imparano più avanti, molto probabilmente da noi.

L’inizio della violenza si concretizza nell’atto di aggressione ...

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Economia : In Islanda trionfa la "democrazia"
Inviato da Redazione il 17/4/2012 19:50:00 (9879 letture)

Il democratico popolo d'Islanda festeggia una grande vittoria: con la maggioranza delle famiglie sommerse dal debito - a causa dalla bolla finanziaria esplosa tre anni fa - il governo islandese ha preso una decisione salomonica, ed ha azzerato per molti dei suoi cittadini il debito sul mutuo delle case.

Per la precisione, i debiti sul mutuo non saranno completamente cancellati, ma ristrutturati in base all'effettivo valore di mercato delle abitazioni. In altre parole, chi ha dato ha dato, chi ha avuto ha avuto, da oggi si torna in contatto con la realtà e i "numeri" gonfiati ad arte non hanno più nessun valore.

Tutti applaudono a questa vittoria popolare, e sottolineano che quando le esigenze della gente vengono messe al di sopra delle esigenze dei plutocrati, la giustizia trionfa sempre.

In realtà, basta leggere le dichiarazioni del Fondo Monetario Internazionale (il "salvatore" accorso in aiuto della nazione in default), ...

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Economia : Il collasso economico globale, spiegato
Inviato da Dusty il 11/4/2012 17:41:12 (11095 letture)




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Economia : La costruzione del Nuovo Ordine Mondiale
Inviato da Redazione il 25/3/2012 8:30:00 (9068 letture)

Quello che segue è il sesto capitolo del noto libro di Edward G. Griffin “The Creature from Jekyll Island” (1995), nel quale l'autore ha raccontato la vera storia della nascita della Federal Reserve. Il capitolo si intitola

“La costruzione del Nuovo Ordine Mondiale”

Torniamo ora a quel gioco chiamato “salvataggio”. Tutto ciò che abbiamo spiegato nel capitolo precedente era semplice informazione per comprendere come questo gioco venga applicato a livello internazionale. Queste sono le regole:

1 - Le banche commerciali delle nazioni industrializzate, supportate dalle rispettive banche centrali, creano moneta dal nulla e la prestano ai governi delle nazioni sottosviluppate. Sanno che si tratta di prestiti a rischio, e quindi applicano un tasso di interesse sufficientemente alto da compensare quel rischio. È più di quanto si aspettano di ricevere a lungo termine.

2 - Quando le nazioni sottosviluppate non sono più in grado di pagare gli interessi sui loro prestiti entrano in campo il Fondo Monetario Internazionale e la Banca Mondiale, sia come giocatori che come arbitri. Usando altra moneta creata dal nulla dalle banche centrali delle nazioni-membro, ...

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