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Guerre : 5 Stelle fatevi sentire! Non siamo un popolo di invasori.
Inviato da Redazione il 8/6/2013 23:20:00 (8489 letture)

Ci voleva la morte di un nostro bersagliere per ricordarci che il nostro esercito è ancora presente in Afghanistan, come parte delle forze NATO di invasione.

Ufficialmente eravamo andati a "difendere" il nostro alleato americano da coloro che lo avevano "attaccato" l'11 di settembre 2001, ovvero l'organizzazione terroristica di Al-Queda, capitanata da Osama bin Laden. (Come è noto l'articolo 5 della NATO permette di intervenire a fianco di un alleato solo se questo sia stato precedentemente attaccato da forze ostili).

Non dimentichiamo quindi che - nonostante la bugia dell'11 settembre - ufficialmente il nostro nemico non sono mai stati i Talebani (il gruppo etnico-religioso che governava in Afghanistan nel 2001, e che si era addirittura offerto di consegnare bin Laden agli americani, se questi gli avessero mostrato le prove della sua colpevolezza per l'11 settembre), ma appunto l'organizzazione terroristica guidata dello sceicco saudita.

Ora, noi sappiamo bene che il vero Osama bin Laden è morto nel dicembre 2001, e che quella di Al-Queda fosse una scusa patetica, preconfezionata, per invadere una nazione di enorme importanza geostrategica come l'Afghanistan. Ma ora che è morto anche il finto bin Laden, e che Al-Queda è stata ufficialmente decimata, nemmeno la scusa di facciata regge più. Che cosa ci facciamo, quindi, ancora in Afghanistan? Perché nessuno ce lo spiega?

Se andiamo a leggere il sito della ISAF, la International Security Assistance Force della NATO ...

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Guerre : L'uranio impoverito, il nuovo killer di massa
Inviato da Redazione il 6/8/2011 19:00:00 (9047 letture)

di Federico Dal Cortivo

Con il primo bombardamento nucleare della storia effettuato nel 1945 dagli Stati Uniti sul Giappone, l’umanità è stata catapultata nell’era delle armi nucleari ,mettendo così a disposizione degli arsenali delle principali potenze un qualcosa che mai in precedenza si era visto nella storia militare, un arma capace di cancellare intere città e rendere invivibili vaste aree del pianeta a causa degli effetti collaterali della radioattività.

In precedenza altre armi, che oggi si suole chiamare  con il termine di “distruttive di massa” erano stata utilizzate sui campi di battaglia e mi riferisco alle “armi chimiche” utilizzate su larga scala per la prima volta durante la Prima Guerra Mondiale in Europa e che si sono evolute fino ad arrivare ai letali “gas nervini” e poi le armi batteriologiche già note fin dai tempi dell’antichità, dove si buttavano carogne di animali morti oltre le mura di città assediate per causare epidemie, oggi con l’aggressione alla Serbia nel 1999 da parte degli Usa e Nato, sono stati sparsi sul terreno coltivato parassiti al fine di distruggere i raccolti o agenti inquinanti per colpire le falde acquifere.

Ebbene se oramai si da per scontato che nel novero delle “armi distruttive di massa” entrino le bombe nucleare, i gas, i batteri e parassiti, credo sia giunto il momento di inserire un nuovo “killer” che sta mietendo vittime sia tra i militari che tra i civili e che può ben essere considerato “un arma distruttiva di massa”, mi riferisco all’Uranio Impoverito, contenuto nel munizionamento moderno di mezzi corazzati, degli aerei da attacco al suolo, nelle bombe perforanti e nei missili da crociera e che ha fatto la sua comparsa nei teatri operativi bellici a partire dalla Prima Guerra del Golfo (Agosto 1990-Febbraio 1991) e poi a seguire in Somalia (Operazione Restore Hope (dicembre 1992 –maggio 1993), Balcani Bosnia e Serbia 1995-1999, Afghanistan Enduring Freedom e per arrivare alla Seconda Guerra del Golfo contro l’Iraq, Libano e Gaza nel 2008 -2009 infine oggi in Libia. Si sospetta che tale uso sia stato fatto anche nell’invasione di Panama nel 1989 a scopo sperimentale.

Oggi a distanza di anni dal primo vero utilizzo massiccio di armi contenenti Uranio Impoverito  possiamo tracciare un primo bilancio delle vittime dirette  e indirette causate dagli effetti collaterali di questa sostanza, che vede tutt’ora i governi che ne fanno uso coprire con una cortina di silenzio qualsiasi notizia che possa mettere in discussione la  composizione dei propri arsenali militari, complice una stampa occidentale spesso al servizio di questi interessi e non della verità.

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Guerre : Tutte le bugie dei generali
Inviato da Redazione il 25/2/2011 6:50:00 (10414 letture)

Se mai ci siamo domandati come sia possibile che un presidente come Obama, dichiaratamente anti-guerra, sia finito per mandare altri 30 mila soldati in Afghanistan, una risposta forse l’abbiamo avuta oggi: i presidenti – e i politici in generale - sanno solo quello che i militari decidono di raccontargli.

A conferma di questo, è esploso ieri a Washington un nuovo scandalo, sempre ad opera del giornale Rolling Stone, che riguarda sempre i generali americani in Afghanistan.

Questa volta a finire nel mirino del giornalista Michael Hastings è stato il generale William Caldwell, responsabile, a quanto sostiene l’articolo, di avere utilizzato il proprio reparto di “psy-ops” contro gli stessi senatori americani.

Ufficialmente il reparto del generale Caldwell dispone di un budget annuale di 6 milioni di dollari per mettere in atto campagne di disinformazione nella popolazione afghana, Talebani soprattutto. Mentire al nemico non solo è lecito, ma è anche, a quanto pare, un gesto onorevole, tanto da meritarsi appunto un budget tutt’altro che insignificante come questo. Ritorcere invece questo tipo di operazioni contro gli stessi cittadini americani - specialmente se senatori – diventa un peccato mortale, ed è infatti notoriamente vietato dalle leggi americane, civili e militari.

Ma è proprio quello che sembra essere successo negli ultimi mesi, ...

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Guerre : “Warology, operazione l'altra guerra”
Inviato da Redazione il 23/2/2011 21:08:26 (10681 letture)



E’ disponibile nelle librerie di tutta Italia “Warology, operazione l'altra guerra”, un film di Morgan Menegazzo che punta il dito sul fatto che il concetto di “guerra” è talmente cambiato da essere ormai completamente diverso dalla “percezione” che la maggior parte della gente continua ad avere della guerra stessa.

Percezione che ci arriva dai libri di storia, dalle notizie che vediamo in tv e dai film che hanno contribuito a costruire la nostra cultura in materia ma che non corrisponde più alla realtà che stiamo vivendo.

La terza guerra mondiale è già cominciata, …

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