Pilota professionista cercasi. Astenersi perditempo

Data 25/5/2006 9:21:24 | Categoria: 11 settembre

Con un appello finale a Paolo Attivissimo / Risposta di Attivissimo, in coda all'articolo, con replica.

E' antipatico dire "io l'avevo detto", ma a noi "complottisti" piace tanto stare sulle scatole a tutti - è questo il vero motivo per cui siamo al mondo, ammettiamolo, e non certo per reclamare un pò più di pulizia nel letame in cui ci tocca galleggiare - e quindi lo ripetiamo a voce alta. "Noi l'avevamo detto, mesi fa, e lo abbiamo ripetuto proprio tre giorni fa: l'accelerazione mediatica è sempre più evidente, e ci stiamo chiaramente avvicinando a un punto di non ritorno. L'argomento undici settembre rimbalza sempre più spesso sulle prime pagine di mezzo mondo, ed è sempre più probabile che il meccanismo faccia corto-circuito, scatenando la classica battaglia a tutto campo in cui vale tutto e il contrario di tutto."

Certo, non potevamo prevedere che il corto-circuito lo avremmo provocato proprio noi, ma quando abbiamo visto il "nuovo filmato del Pentagono", in cui l'aereo continua a non vedersi, mentre a un certo punto sulla destra compare per sbaglio il ditino di un neonato, abbiamo capito che il destino ci stava chiedendo a voce alta di fare qualcosa. Una tale offesa all'intelligenza umana non poteva restare impunita (non nel senso che hanno offeso la nostra, nel presentarlo, ma direttamente la propria, pensando di poterla sfangare con quella porcheria), e cosi ci siamo messi a rivoltare quel filmato, ...
...finchè ci siamo accorti che da qualche parte mancavano dei fotogrammi.

* Quello che è successo dopo, "è storia nota": La7 manda il nostro filmato, Mentana lo vede e rilancia subito su Matrix, e da adesso in avanti resta solo da fare il pieno di birrette e sedersi ad aspettare il prossimo. Succeda quel che succeda, indietro non si torna di certo. Tempo fa scrivemmo anche - tanto per completare il pieno di antipatia che andiamo raccogliendo - che il mondo del giornalismo è molto simile alle grosse mandrie di bufali in migrazione, viste dall'alto: viaggiano per giorni interi tutti nella stessa direzione, poi uno dei primi magari inciampa, e casualmente cambia direzione, e tutti gli vanno dietro senza quasi accorgersi di aver cambiato rotta.

Stiamo però attenti, a questo punto, a non farci coinvolgere in polveroni artificiali, intesi solo a distrarre l'attenzione dal cuore vero della faccenda: che i fotogrammi mancanti fossero due, quattro, nessuno o quarantasette, a questo punto non ha più molta importanza - alla peggio torneremo a "squola" a imparare a contare fino a 20 - ma nel frattempo quel filmato ha denunciato con chiarezza assoluta che la versione ufficiale era una bugia, e QUESTO è quello che conta davvero. Nessun pilota al mondo, infatti, è in grado di portare cento tonnellate di Boeing, che viaggiano a 850 chilometri all'ora, a volare raso-erba in QUEL punto del Pentagono - dove compare il fatidico ditino - per poi mettersi a giocare a cavallina con gli enormi rulli di cavo elettrico che si trova davanti, solo per scomparire nel nulla perchè "gli aerei oggi sono fatti di leghe leggerissime", mentre le pareti del Pentagono sarebbero "resistentissime". (Tanto leggere, in realtà, quelle 'leghe', che i resti dei passeggeri li hanno identificati tutti - ci dicono - mentre dell'aereo non si trova più nemmeno il "cuore" dei motori, cioè la parte interna delle turbine, che è abituata a lavorare a 2500 °C. senza fare una piega, oppure il troncone di coda, che in qualunque incidente aereo si salva sempre almeno in parte. Roba che a questo punto quasi conviene, invece di sedersi in coda, sedersi direttamentre dietro al passeggero più largo che si trova).

Ma in ogni caso, signori debunker, potete fingere di credere finchè volete alla favoletta delle pareti fatte di kevlar, titanio o kryptonite, ma a meno che mi diciate che anche quei rulli di cavo elettrico erano stati rinforzati per prevenire un eventuale attacco terroristico, mi dovete spiegare come abbiano potuto resistere a cento tonnellate di Boeing lanciate alla massima velocità a pochi centimetri dal suolo, senza nemmeno cadere. (In realtà, il solo effetto vortice causato da un velivolo di quel genere avrebbe dovuto spedirli, come minimo, sul balconcino di Rumsfeld, che si trova casualmente proprio dalla parte opposta dell'edificio.

L'errore piu grossolano infatti, nel volerci rifilare quella vergogna di secondo spezzone, è stato il non tenere conto che nel primo, mostratoci tre anni fa, si vedeva la coda del presunto Boeing scomparire raso-erba a SINISTRA dell'inquadratura (altri vi vedono piuttosto la scia di vapore di un missile, lanciato dal velivolo un attimo prima dell'impatto, ma diciamo pure che fosse la "condensa" di un Boeing particolarmente freddoloso), mentre in quello nuovo il "ditino" entra in scena già alla stessa quota, ma sulla DESTRA del fotogramma, indicando così che deve per forza avere attraversato raso-erba l'intero tratto di prato inquadrato dalla telecamera del parcheggio.

Poco importa, quindi, se la "sfortuna" ci ha impedito di vederlo bene in faccia, perchè ora sappiamo che quello COMUNQUE NON POTEVA ESSERE UN BOEING 757.

Paradossalmente, come vedete, quella che sembrava essere una prova "inconfutabile" - il numero di fotogrammi mancanti nel video - diventa ora argomento di sterile dibattito, mentre la verità dei fatti, quella che tutti andiamo cercando, e che fino a ieri sembrava "dibattibile" all'infinito dai debunkers più incalliti, ci ha fornito ora la prova inconfutabile che nessuno sperava più di trovare: NON PUÒ ESSERE STATO UN BOEING 757 A COLPIRE IL PENTAGONO. (Non è buona educazione urlare, lo sappiamo, ma in certi casi i timpani altrui diventano particolarmente difficili da far vibrare a certe particolari frequenze).

Si faccia gentilmente avanti, con tanto di nome cognome e credenziali della compagnia per cui lavora, un pilota professionista che sostenga il contrario. Ma dev'essere un professionista, sia chiaro, perchè a questo punto ci siamo stufati di perdere tempo con i frequentatori di vidoegame, e adottiamo anche noi la vigliacca tecnica del debunker, che appena sente dire qualcosa che non gli piace, risponde subito "ma quello non è un esperto del settore, quindi non è qualificato a dare opinioni in merito".

Benissimo signori, d'accordo, giochiamo pure con le vostre armi: da oggi tutti zitti, e parli soltanto un professionista, cioè qualcuno che rischia apertamente la carriera, la reputazione e il portafoglio, per dichiarare davanti al mondo che quella manovra è anche solo lontanamente possibile.

Cosi impara l'astuto Attivissimo a dire che David Ray Griffin non è qualificato a parlare dei crolli delle Torri, solo perchè è laureato in teologia e non in ingegneria. Come se a) ci volessero quattro lauree con otto specializzazioni per ricordarsi la legge sulla caduta dei gravi di Galileo che ti insegnano alle medie, b) anche Steven Jones fosse un "teologo" qualunque, e non invece un Professore Emerito che detiene da oltre vent'anni la Cattedra Universtaria di Fisica in una delle più rispettabili università americane.

O tutti, o nessuno, "ciccio".

Anzi, anzi anzi, ….. guarda un pò che brutti scherzi ti fa a volte il destino: non era proprio il nostro Attivissimo ad avere, a sua detta, un parente che fa il pilota all'Alitalia, e che lui spesso amava citare come fonte autorevole, a supporto delle proprie tesi?

Quale occasione migliore quindi, caro Paolo, per rendere un grande servigio all'umanità, in questo cruciale momento storico? Perchè non lo interpelli una volta di più (la cosa non dovrebbe dargli troppo fastidio, dopotutto, visto la disponibiltà che ha sempre mostrato nei tuoi confronti), e gli chiedi di dichiarare pubblicamente che è possibile mettere QUEL Boeing in QUELLA posizione, a pochi centimetri su QUEL punto di prato, sulla destra dell'inquadratura (al posto del ditino, tanto per capirci), arrivando da sopra il quadrifoglio a QUELLA velocità?

Non scordare naturalmente, nel caso, di chiedergli anche come si fa, dopo esserci riusciti, a colpire la facciata davanti a te senza far cadere i rulli di cavo elettrico che tutti abbiamo visto restare perfettamente in piedi, nelle fotografie ufficiali dello stesso Pentagono.

Noi siamo qui, in fiduciosa attesa.

Massimo Mazzucco

VEDI ANCHE: OPERAZIONE "AQUILA NOBILE" - L'AEREO E' SCOMPARSO, MA I PASSEGGERI CI SONO TUTTI

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Mi permetto in questo caso, caro Paolo, di firmare anche per buona parte dei nostri iscritti, senza per questo voler rappresentare il pensiero di tutti noi. Ma chi non è d'accordo con la maggioranza - e che per quel motivo su luogocomume è doppiamente il benvenuto - ha tutto il diritto a non esserlo, o a ritrovarsi comunque confuso, perchè sei proprio tu, troppo spesso, la persona che appare confonderli con ragionamenti spesso al limite del regolamento. Anzi, decisamente scorretti da un punto di vista logico, diciamocelo chiaro. (Sono pronto a dimostrarlo in qualunque momento, se lo ritieni).

Tu invece a questo punto hai il dovere, secondo me, di ragionare correttamente, applicando il cervello che troppo spesso hai dimostrato di avere, in altre occasioni, agli elementi che sono emersi nel frattempo, anche se la conclusione che intravvedi potesse non piacerti troppo.

Non piace nemmeno a noi, se è solo per quello, e stavamo tutti meglio in un mondo in cui ti puoi ciecamente fidare di chi tu stesso avresti scelto per governarti. Ma pare che non sia così, e che ci si debba quindi adeguare.

Inoltre, cambiare opinione, alla luce di fatti nuovi, è sempre stato segno di grande saggezza e maturità, mentre se davvero siamo stati presi in giro in questo modo, continuare a sostenere che non sia vero non può che peggiorare le condizioni di tutti noi, a vantaggio proprio di chi ha voluto prenderci in giro.

O per caso a te la benzina la danno gratis, caro Paolo?

Massimo


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Risponde Paolo Attivissimo

Ciao Massimo,

ho letto della tua richiesta di trovare un pilota professionista. Mi sembra un po' polemico che tu la rivolga specificamente a me, visto che non credo di essere l'unica persona al mondo con un parente pilota; potresti chiedere anche ai tuoi lettori. Ma non importa.

Giro appena posso la tua richiesta al mio parente e colgo l'occasione per darne, col suo permesso, le generalità: si chiama Luca Carcano- Casali, pilota di 777 per l'Alitalia.

Per metterlo in grado di rispondere documentatamente, ho bisogno una mappa altimetrica affidabile della zona del Pentagono lungo la traiettoria d'impatto dell'oggetto. Ho visto che ne hai pubblicate alcune qui:

http://luogocomune.dyndns.org/site/modules/news/article.php?storyid=1182

ma non ne ho visto la fonte.

Se puoi fornire queste info (io ho qualcosa di analogo, ma le tue sembrano molto più dettagliate), ho tutto il necessario per girare la domanda che proponi.

Pubblica pure questo messaggio, non lo faccio io direttamente perché sono in partenza.

Ciao da Paolo.


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Ciao Paolo, e grazie per la pronta risposta. Confesso che speravo di averti messi in crisi, questa volta, invece ti ritrovo più battagliero che mai. Meglio così, comunque.

La richiesta del pilota non è rivolta solo a te, ovviamente. Anzi, all'inizio l'ho fatta in forma retorica, poi mi venuto in mente che tu spesso citi questo tuo parente pilota, e mi è sembrato logico estenderla anche a te, visto che lui sembra essere sempre molto disponibile.

L'altimetrica a cui ti riferisci è una mappa pubblicata da un utente nei commenti, e anch'io non so da dove arrivi, mentre nelle nostre pagine "ufficiali" sul 9/11 (quelle in cui io chiamo "gasolio" il kerosene, tanto per capirci), non ne trovi putroppo nessuna. E' una delle cose che ho cercato più disperatamente, per ovvii motivi, ma sono solo riuscito a rimediare quel filmato degli anni 60, che compare nel nuovo film, e di cui inserisco qui due fotogrammi .



Il dislivello ovviamente non è misurabile, ma un'idea a occhio te la puoi anche fare.

Immaginati un Boeing che spunta da dietro quella collina a 850 Km all'ora (la velocità non l'ho decisa io, risulta nello stesso rapporto della Commissione Indipendente 9/11), e calcola che sta GIÀ volando in orizzontale, visto che ha divelto parecchi pali della luce prima di arrivare lì.

Ora buttamelo giù con un colpetto di cloche, leggero leggero, fino a fargli sfiorare il terreno, ma mettimelo subito in perfetta orizzontale, perchè se gli rovini il prato quelli si arrabbiano davvero. Ce l'hai fatta? Complimenti, sei un manico! Pensa che invece HANJOUR NON AVEVA MAI GUIDATO UN JET NELLA SUA VITA!

In ogni caso, adesso che ci sei riuscito, senza toccare il prato nè con il muso, nè con la coda, ne con la punta di un'ala, devi solo più passare sopra il camion generatore che hai sulla destra, e i rulli di cavo elettrico che hai sulla sinistra, e poi Allah ti aspetta con 72 vergini che fremono solo per te. Mi raccomando però, devi riuscire a fare tutto in poco più di un secondo, perchè quello è il tempo che concede l'aritmetica.

Lo capisci, Paolo, perchè ti chiedo un pò di onestà intellettuale a questo punto?

Massimo




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