Giulietto Chiesa risponde a Luogocomune

Data 28/8/2006 0:13:12 | Categoria: 11 settembre

E' arrivata la risposta di Chiesa al mio articolo, con preghiera di pubblicazione.

Per chi vorrà leggere, debbo fare una premessa molto importante: nonostante tutto che quello che è stato detto e scritto su di noi in questi giorni, ho saputo che Megachip continua tranquillamente a utilizzare intere parti del nostro film "4 anni dopo", all'interno del film provvisorio che vanno mostrando in diverse piazze, con il dichiarato intento di raccogliere i soldi per completarlo.

Sono quindi obbligato a diffidarli pubblicamente dal farlo, visto che nulla di ciò che io o luogocomune abbiamo mai prodotto e messo in rete è utilizzabile per scopo di lucro, diretto o indiretto, senza il previo consenso degli autori. (Vedi nota esplicativa, a fine articolo).

Ecco quindi a risposta che Chiesa ci chiedeva di pubblicare; in corsivo i suoi paragrafi, inframmezzati da alcune mie repliche, in normale formattazione.

***

Leggo con sorpresa la ricostruzione di Massimo Mazzucco. Ma non ho intenzione di replicare. Se non su alcuni punti, a mio avviso opinabili. Che la faccenda 11 settembre sia da me considerato un fatto "personale" tra me e la Casa Bianca, ...
... o tra Megachip e la Casa Bianca mi pare esagerato. Ci sono stati effettivamente molti equivoci, dettati anche da gelosie.

E allora perchè non parlarne apertamente, Giulietto? Non è così di solito che si risale alla radice del problema, se davvero si intende risolverlo? Perchè allora non hai risposto alle ripetute chiamate e lettere da parte mia in tal senso?

Ma non vedo perchè avrei dovuto rinunciare all'azione politica che ho intrapreso, a mio rischio e pericolo.

Bastava dirlo subito, che la tua era una "azione politica". A me purtroppo avevi detto che volevi "aggregare attorno a te un movimento sul 9/11", e non mi pare che sia la stessa cosa.

Non vedo perchè non avrei dovuto usare anche la mia faccia, se serviva, per rompere il muro del silenzio. Capisco che Massimo, dopo avere tanto lavorato in solitudine, non abbia gradito l'arrivo (con qualche discreto risultato) di altri sul campo.

Questo genere di insinuazione non è da te, Giulietto. Sei sicurodi essere ben informato delle mie posizioni? Tu infatti sai benissimo che al tuo arrivo io ho invece esultato, pubblicamente e privatamente, e dovresti anche sapere ormai che quando ho avuto l'oppurtunità di "apparire" in TV, alla seconda puntata di Matrix, ho gentilmente rifiutato. Strana forma di esprimere la propria "gelosia", non trovi?

Le accuse che mi mosse, dopo la prima trasmissione di Matrix, le respinsi con una semplice argomentazione: io non avevo nessuna intenzione di rappresentare tutti, tutto il movimento, insomma. Io ero io, noi eravamo noi, né sopra, né sotto gli altri.

Come sopra: se non avevi intenzione di rappresentare tutti, perchè sei venuto a raccontarmi che volevi "raccogliere attorno a te un movimento come il 9/11 Truth Movement"? E perchè mi hai mandato uno Jormi Bianchi a proporre un "film collettivo", e "rappresentativo di tutto ciò che è stato fatto finora su quel fronte"?

E' tutto qui il problema, Giulietto. La cosa ormai mi sembra evidente.

E naturalmente non esisteva nè poteva esistere un luogo a cui chiedere il permesso. La mia idea era (e rimane): unificare gli sforzi, quando possibile; usare il lavoro e i progressi raggiunti da tutte le componenti; ottenere il massimo risultato possibile per demolire la menzogna. Niente più e niente meno. Forse con Mazzucco non ci siamo ben capiti sul seguito. La nostra idea (abbiamo diritto di averne una?) era di mandare un filmato al grande pubblico che sta fuori della rete. Cioè un film. Lui aveva già fatto il suo film.
Benissimo. Io lo sto reclamizzando e, ottenutene due copie, lo sto facendo vedere anche all'estero. Molto bello, e molto utile. Lo sto usando anche per imparare altre cose. Noi stiamo facendo un'altra cosa, per un pubblico che ci proponiamo più vasto e soprattutto diverso.


Ti ringrazio per la pubblicità, soprattutto all'estero. Ma se davvero state facendo un'altra cosa, perchè continuate a chiedermi i miei materiali? E poi, "più vasto"… di che cosa? "Soprattutto diverso"…. in che senso? Qui non siamo a "Tribuna Politica", Giulietto.

Ne abbiamo diritto? Io penso che stiamo dando un contributo, che non è in polemica con nessuno, ma che impone percorsi operativi e creativi diversi. Ci si chiede di mandare nostri oratori alle iniziative di proiezione del film di Mazzucco. Dove sarà possibile ci andrò anch'io.

A me risulta che sia stato tu in persona a dare la direttiva di non "darci i vostri oratori". Come facciamo?

Ma noi abbiamo forze limitate e, quando si pone il problema di scegliere, scegliamo di sostenere le iniziative che promuove Megachip. Anche perchè stiamo raccogliendo il denaro necessario per fare il nostro film. Non mi pare che ci si possa offendere per questo.

Nessuno si offende, finchè lo fate con le vostre forze. Ci mancherebbe. Ma se per raccogliere il denaro necessario "al vostro film" usate il "mio" materiale, permetti che abbia qualcosa da ridire? O devo continuare a "collaborare" in rispettoso silenzio?

Una cosa anche a proposito di "Sette domande". Ho già spiegato che non è un film. Lo abbiamo usato come strumento di lavoro interno. Ne siamo molto contenti perchè ci ha permesso di convincere molte persone di qualità che non avevano mai visto niente di quei materiali.Non ci sputerei sopra, come mi pare faccia Mazzucco con qualche disprezzo.

Mai fatto, Giulietto, anche perchè era quasi tutta roba mia. Ho invece fatto notare, appunto, la vistosa contraddizione fra quello che mi era stato annunciato e quello che ho visto. Se poi i tuoi collaboratori non ti raccontano le stesse cose che raccontano a me, posso solo dispiacermi del fatto che tu gli voglia credere senza nemmeno verificare.

E' l'esempio del metodo che abbiamo usato in questi mesi. Certo che abbiamo usato anche i materiali che abbiamo trovato in rete.

In rete non si "trova" niente, Giulietto. Tutto quello che c'è, ce l'ha "messo" qualcuno, ed è costato a questo qualcuno tempo e fatica. Si "chiede", quindi, con educazione, e nel farlo si cerca possibilmente di essere onesti, e di dire la verità. Altrimenti non bisogna poi "stupirsi" delle reazioni di Mazzucco.

Ma li abbiamo riorganizzati, abbiamo fatto una scelta, alcuni li abbiamo lasciati da parte, altri li abbiamo modificati in base a un ragionamento collettivo che ci pareva utile a renderli più efficaci. Ne abbiamo fatto uno strumento di lavoro che ha dimostrato la sua efficacia. Non è completo, infatti pone solo sette domande, ma è una sintesi utile. Non vedo nulla di male in questo, nulla di offensivo per nessuno.

Anch'io ho usato materiali originali non miei, Giulietto, tutti siamo obbligati a farlo in questo caso. Ma io almeno ho avuto l'umiltà e la pazienza di sminuzzarl e scomporli fino a ridurli a singoli mattoncini senza più nessuna valenza, per poi ricostruire da zero un discorso che ho scritto e strutturato dal primo all'ultimo minuto. Esattamente come avevo fatto con i materiali di "4 anni dopo", che voi continuate tranquillamente a utilizzare per cercare i soldi per fare il "vostro" film! Non trovi che qualcosa "strida" leggermente, in tutto ciò?

Io, personalmente, ho studiato le ricerche altrui e di mio ci ho messo solo le mie più o meno vaste capacità analitiche. Spero non mi si accuserà di avere "copiato". Tutti, in qualche modo "copiamo" quando studiamo le cose altrui.

Quando le studiamo, si. E' onorevole riconoscerlo, e non c'è nulla di male nel farlo. Se però alla fine ci "teniamo anche il libro", il termine diventa un altro.

Punto e, quasi, basta. Giulietto Chiesa e Megachip non fanno guerre a nessuno. Noi siamo pronti a collaborare con tutti.

Splendide parole, che però sono contraddette in pieno dai fatti.

Noi non siamo i depositari di verità esclusive. Noi non vogliamo arrivare primi. Noi non vogliamo colonizzare nessuno. Noi non abbiamo nessuna ambizione di rappresentare tutti quelli che si battono per la verità sull'11 settembre. Credo che basti. Di solito quando si creano equivoci, la responsabilità non è di una sola parte. In questo caso si sono purtroppo creati e forse noi abbiamo una parte di responsabilità. Non ingigantiamoli inutilmente. Il mondo è già fin troppo pieno di settari che, camminando nella foresta non riescono a vedere l'albero.

Se devo dirti la verità, Giulietto, a me preoccupano molto di più quelli che fissano l'albero inebetiti, perdendosi l'intera foresta.

Evitiamo di fare altrettanto.

Giulietto Chiesa


Noi abbiamo gia provveduto, grazie. Mai persa di vista un attimo la foresta, anche quando arrivavano strani richiami dai cespugli più oscuri.

Massimo Mazzucco


Un mio commento finale

Al di là delle polemiche, a me il problema sembra chiaro: Giulietto è partito con un'idea, poi durante il percorso - per motivi che non mi riguardano - ha cambiato direzione, ma si è dimenticato di avvisarci, e ora tutti ne stiamo pagando le conseguenze.

Siamo partiti da "facciamo un movimento italiano per il 9/11 truth", e siamo finiti a "noi non abbiamo nessuna ambizione di rappresentare tutti quelli che si battono per la verità sull'11 settembre".

Non è un salto da poco, per sperare di non creare polemiche e confusione, non credete?

A tutto questo si aggiunga quello che per eufemismo voglio definire "contraddizione", in cui Giulietto decide che non ci siano dati i suoi "oratori", mentre si dice "aperto a ogni collaborazione". L'altro termine ora mi sfugge, ma so che davvero non avrei mai voluto usarlo riferito a lui.


Un chiarimento sulla questione del diritto d'autore:

A parte alcuni grafici creati ad hoc, nessuna delle immagini che compaiono in "4 anni dopo" (o in Inganno Globale) è ovviamente di mia proprietà. Come non lo è di Chiesa, nè di nessun altro autore/produttore in particolare. Chiunque è quindi libero di utilizzarle come meglio crede, rispondendone poi all'eventuale depositario dei diritti (Cnn, Fox, Naudet) nella stessa identica misura in cui lo faccio io.

Ben altra cosa invece è il montaggio eseguito con tali immagini, che ricade notoriamente in ambito artistico, ed è quindi tutelato dalle norme generali sul diritto d'autore.

In altre parole, chiunque è libero di utilizzare gli stessi identici materiali pubblici che ho usato io, ma gentilmente se li rimonta daccapo, invece di sfruttare un lavoro già fatto da altri.

Al di la di qualunque scelta di tipo emotivo, come di qualunque giudizio di tipo etico, il dichiarato utilizzo a scopo di lucro mi impedisce comunque di concedere i diritti per l'uso di qualunque materiale da me montato e messo in rete. Anche se si parla di raccogliere soldi da reinvestire, Luogocomune non potrebbe mai avere un controllo sugli eventuali profitti di tale operazione, e quindi non può in alcun modo autorizzare l'utiilizzo di quei materiali.

Massimo Mazzucco




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