Proiezione al Cafè Liber di Torino

Data 8/10/2006 13:22:28 | Categoria: Inganno Globale

Di Rossella B.

Seguivo luogocomune da mesi e avevo già visto diversi film sull’11 settembre, ma quando, dopo settimane di attesa, su arcoiris.tv hanno dato “Inganno Globale” il mio primo pensiero è stato: “Questo film deve essere assolutamente visto da più gente possibile”.

Successivamente ho sempre letto con interesse i commenti alle proiezioni organizzate in diverse città italiane, sperando che presto ne avrebbero organizzata una anche a Torino; ma, stanca di aspettare che da un giorno all’altro apparisse sul sito l’annuncio tanto atteso, ho iniziato a cercare io su internet un locale idoneo all’evento.

Inizialmente ho contattato i diversi cinema, teatri e musei che mettono a disposizione le loro sale …
…attrezzate per la proiezione di film. Ho ripetuto innumerevoli volte che “siamo un gruppo di volontari”, che “la nostra iniziativa non è a scopo di lucro” e che “non bisogna pagare i diritti d’autore in quanto l’autore stesso mette a disposizione il suo film autorizzandone la proiezione pubblica”.

Non sempre ho riscontrato interesse e disponibilità e anche nei casi più favorevoli ho trovato di fronte a me alcune difficoltà che non avevo considerato: se non era l’affitto della sala troppo alto, era la prenotazione indispensabile mesi prima, o il costo delle ore di straordinario del personale, oppure la necessità di assumermi la piena responsabilità per eventuali danni, se non l’esigenza di consegnare più copie del dvd per una valutazione del film o l’attesa di almeno una settimana per ricevere una risposta certa (peraltro mai arrivata).

A questo punto ho pensato di aver sottovalutato il lavoro da fare per organizzare un tale evento. Ho chiesto consiglio a Massimo il quale mi ha suggerito di contattare pub, ristoranti, birrerie, bocciofile, insomma qualsiasi tipo di locale che abitualmente trasmette le partite di calcio e che quindi ha un maxischermo.

Trovare locali che abbiano Sky non è difficile ma la mia preferenza ricade sui circoli che di solito proiettano documentari e film d’autore: il Cafè Liber mi sembra l’ideale. Non mi sbaglio, infatti, quando vado a proporre l’iniziativa, i gestori, Bobo e Michele, si dimostrano subito interessati a proiettare “Inganno Globale”. Mi accerto che abbiano una connessione adsl e nel giro di pochi minuti ci accordiamo per la data: 5 ottobre, ore 21:30. Contatto subito il mio amico Daniele per dargli la notizia in anteprima e lui mi conferma che quella sera ci sarà e che con sé porterà il suo pc.



Perfetto, a quel punto mi sembra che non manchi nulla. Il locale c’è, il pc c’è, la linea adsl c’è, le persone ci saranno… cosa manca? Manca soltanto il dvd. In quei giorni “Inganno Globale” era visionabile in streaming o scaricare in formato .avi (500MB) , una risoluzione non indicata per una proiezione pubblica. L’unica soluzione è contattare la redazione ma, fortuna vuole, la mattina dopo nella buca delle lettere trovo inaspettatamente un bel pacchetto giallo spedito da ArcoirisTv. Ora avevamo davvero tutto.

La fase successiva consiste nel pubblicizzare la serata. Provo a creare un volantino con Photoshop ma il risultato lascia abbastanza a desiderare, quindi chiamo il mio amico Walter che ha esperienza in questo campo: due giorni dopo sono pronti sia gli inviti da spedire via e-mail agli amici, sia le locandine in formato A3, sia i volantini in formato A4. Purtroppo, per una questione di budget, siamo costretti a stampare e fotocopiare in bianco e nero, ma il risultato è comunque buono.

Si unisce a noi Marco (Ashoka) che ci aiuta nella fase di volantinaggio per le vie del centro e davanti alle università. Riscontriamo un discreto interesse da parte dei passanti: qualcuno si ferma per porci domande sul film, altri per chiedere indicazioni riguardo il locale, altri per dirci che “qualcosa sanno”, “qualcosa hanno già visto”, “ne hanno parlato sere fa a Report”, altri ancora per chiedere conferma se “quella storia degli sbuffi dalle torri è vera”. E’ quindi evidente che l’attenzione sui fatti dell’11 settembre, nonostante siano passati cinque anni, sia ancora alta.

L’ultimo giorno prima della proiezione c’è ancora una cosa che dobbiamo fare: accertarci che tecnicamente sia possibile il collegamento audio via Skype con Massimo. Non basta un cavo adsl e un pc: è necessario conoscere il tipo di linea di cui dispone il locale, il tipo di modem, verificare se è necessario installare i driver sul nostro pc, se dobbiamo procurarci un microfono e se le casse dell’impianto possono essere collegate al pc. Questi dettagli possono sembrare banali ma è importante prestare la dovuta attenzione ai particolari, anche minimi (come ad esempio una presa elettrica nelle vicinanze del portatile nell’eventualità che la batteria non duri a sufficienza), affinché tutto funzioni

Effettuare questi controlli è più lungo a dirsi che a farsi: infatti, grazie all’aiuto di Yankuam, il tecnico del Cafè Liber, in meno di cinque minuti abbiamo finito. Adesso si che è tutto pronto.

Giovedì sera l’incontro con Daniele e Ashoka (con lui c’è anche Paxtibi) è alle 21. Alcune persone sono già sedute nella saletta. Per pura curiosità chiedo loro come hanno saputo della serata e ricevo tutte risposte diverse: qualcuno tramite internet, altri tramite passaparola o volantini, qualcun altro ha letto l’annuncio su La Stampa. Nel frattempo la saletta si riempie ma la gente continua ad arrivare. C’è bisogno di stringerci e di aggiungere altre sedie. Nonostante questo qualcuno resta in piedi e vi rimane per tutta la durata del film.

Ci siamo. Breve introduzione su “Inganno Globale”, si spengono le luci, parte il film. Il silenzio e l’attenzione sono totali.

90 minuti di proiezione seguiti da ben 90 minuti di collegamento con Massimo. Marco risponde con lui alle domande del pubblico, il quale mi sembra diviso in due categorie: da una parte c’è chi ha visto “Inganno Globale” per la prima volta (più timidi nel fare le domande), dall’altra parte c’è chi ha palesemente da tempo il morbo di Ashcroft.

Tutti comunque interessati ad avere risposte chiare sui fatti dell’11 settembre.


Rossella B.

PS: E’ doveroso ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile la riuscita della serata e tutti coloro che vi hanno partecipato.

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Aggiungo, trovandomi dall'altra parte del filo, che ho notato che le domande erano molto meno generiche del solito, come se si trattasse di un pubblico più preparato del normale. O è forse "l'effetto TV"?


Va anche detto che ho dovuto interrompere per dieci minuti il collegamento, e che Ashoka in quei momenti mi ha sostituito egregiamente nel rispondere alle domande del pubblico.

Quando sono tornato in collegamento ho detto in cuffia "sono qui, scusatemi", e qualcuno mi ha risposto sottovoce: "Shhht, fai piano che Marco sta parlando".

Questo introduce quello che qualche giorno fa chiamavo la "fase 2". Si potrebbe infatti iniziare a individuare, nelle diverse città d'Italia, chi si sente in grado di andare nelle varie radio locali per rispondere a domande sull'undici settembre. E chi si sente "quasi in grado", potrà sempre farsi qualche round di "sparring" con chi ne sa un pò più di lui.

Che ne dite?

L'importante non è sapere tutto, ovviamente, ma dimostrare che quello che si sa sta perfettamente in piedi, mette decisamente in crisi la versione ufficiale, ed ha quindi un significato molto importante.

M.M.





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