Parla William Rodriguez

Data 7/3/2007 9:20:00 | Categoria: 11 settembre

(Aggiunta in coda trascrizione completa del filmato)

Dal giorno in cui fece la sua prima comparsa sulla pubblica scena, William Rodriguez ha fatto decisamente molta strada. Anche fisicamente, visto che di questi tempi gira il mondo instancabile, per raccontare a tutti le sue drammatiche ore dentro e fuori dalle Torri che crollavano. Questo filmato si potrebbe tranqullamente dedicare a tutti coloro che ancora insistono ad ignorare le testimonianze delle esplosioni avvenute alla base delle Torri Gemelle, molto prima che queste crollassero.



Qui c'è il torrent, mentre qui trovate la trascrizione del filmato.

Oltre a Goldstein, si ringraziano Marco M, Elflaco, Orwell e Breakdown per aver contribuito ad una sottotitolatura non certo semplice e rapida come questa.

M.M.


Questa è la trascrizione completa del filmato (tradotta in italiano):

ALEX JONES: Ci sono cosi tanti eroi qui oggi. Fulgidi esempi della resistenza alla tirannia; del dire la verità nonostante le avversità...
Ne ho accennato brevemente ieri, William Rodriguez, custode del World Trade Center 1... aveva la chiave maestra, gli edifici erano in fiamme, rimane lì coi pompieri, li accompagna in cima, scorta personalmente centinaia di persone fuori – spingendo fisicamente 50 persone fuori dalla porta.. torna dentro, e il palazzo crolla sopra di lui, ed è l'ultimo, soccorritori di emergenza a parte, ad essere tirato fuori dalle macerie.
Ma qui non è dove finisce il coraggio – è dove comincia.
William Rodriguez fu poi sballottato dalla Casa Bianca alla TV Nazionale, centinaia di show – era dappertutto. Era trattato come un grande eroe; i Repubblicani lo volevano far correre per il Congresso, gli furono offerti milioni di dollari – ma poi lui continuò a raccontare delle esplosioni che ci furono; c'era gente con la pelle bruciata ai piani inferiori prima che gli edifici crollassero... Gli dissero di starsi zitto e prendersi i milioni.
Quanti di voi avrebbero risposto: “Non mi interessano i milioni?”
Lui lo ha fatto.
Non ha solamente salvato quella gente dal WTC, ma ha anche rifiutato tutti quei soldi... loro hanno pagato molte delle vittime, ma lui ha detto di no. Ed ora sta girando il mondo, dal Venezuela alla Malaysia passando per il Giappone – in dozzine di paesi è andato alla tv nazionale a parlare alla gente. Il blackout mediatico non è globale.
E' stato in Germania, Inghilterra, Italia e Russia – in tutto il mondo. Ora è qui per voi, oggi, a Los Angeles, e mi ha detto che è una delle ultime volte che parlerà in America, egli è convinto che può avere un effetto maggiore agendo globalmente. Uno dei veri eroi dell'11 Settembre – non era un pompiere, non era un poliziotto – non si è nemmeno mai arruolato. Eppure è entrato lì, nell'edificio in fiamme. E' entrato li' e ci è rimasto fino al crollo.
E così sono onorato di avere con noi oggi, William Rodriguez. William ?
WILLIAM RODRIGUEZ: Sono appena tornato dalla Malaysia. Abbiamo raccontato la nostra storia al Dr. Mahathir Mohamad, l'uomo più influente del paese, che ci ha aperto possibilità in tutta la nazione. E' stato un momento storico – perchè è stata la prima volta che un sopravvissuto si è recato di persona in un paese Musulmano per parlare dell'11 Settembre... Ha avuto un forte effetto su di loro. Abbiamo criminalizzato e demonizzato il mondo Islamico per l'11-9. Quindi, che l'ultimo sopravvissuto sia andato là a raccontare loro cosa accadde veramente, è stato illuminante per loro.
C'erano il Dr. Mohamed, e un consigliere delle Nazioni Unite, nel secondo incontro. E la copertura mediatica è stata nazionale; siamo stati ospiti di ogni show televisivo, siamo stati presenti per 10 giorni – in prima serata, alle news d'apertura, ogni singola notte. E quando sono andato via, venerdì scorso, l'opinione corrente nel telegiornali nazionali era che l'atteggiamento dei Malesi verso l'11-9 fosse cambiato per sempre, dopo la nostra visita.
Prima di questo viaggio sono stato in Venezuela, dove mi sono incontrato direttamente col secondo uomo al potere dopo Hugo Chavez, Nicolas Maduro, Presidente dell'Assemblea Nazionale, che era veramente molto preoccupato della mia sicurezza. Mi ha dato protezione ufficiale in Venezuela, mi ha detto: “tu sei in una situazione molto rischiosa qui... ricorda che, forse non hai avuto modo di sentire le notizie, un agente dell'FBI è venuto in hotel per chiedere una lista degli ospiti dell'hotel” dove io mi trovavo. E quando lo hanno saputo ci hanno dato cinque guardie del corpo giorno e notte perchè hanno detto: “c'è una possibilità che potrebbero farti qualcosa nel nostro paese e incolpare noi.” “Allora ti proteggeremo” e hanno voluto che venisse filmato sullo sfondo del palazzo un documentario sulla mia vita. Ho partecipato alle riprese per cinque giorni così avranno del materiale di valenza storica se mi accadrà qualcosa. Quindi, è solo in questo paese, che non sono stato trattato così.
Quella è la marcia contro la guerra a cui ho partecipato; a New York fui aspramente criticato, nei programmi televisivi locali, sono l'unico esperto dell'11-9 per Telemundo, Univision, e la CNN spagnola, e fui molto criticato per quella marcia. Così' dissi loro: "Ok, ok, nessun problema, non ci andrò! La settimana prossima, però."
Quel camion... dopo il crollo della Torre Nord fui estratto da sotto quel camion, vedete quel piccolo buco nero sotto il camion? E' da lì che fui tirato fuori. Ok, ok, non fatemene una colpa; e ricordate – non potevo saperlo... quando vi definiscono un eroe nazionale o qualcosa del genere vedete di squagliarvela.
Ho fatto l'esperto per svariati giornali e tv, ho steso legislazioni... Ero solo un custode al WTC ! E ho scritto leggi, ho fatto la Legge sugli Sgravi Fiscali per le vittime del terrorismo, ci ho lavorato molto duro, ho poi lavorato ad una legislazione per programmi scolastici per le vittime ed i sopravvissuti, e sono state approvate tutte, bhè almeno siamo riusciti a fare qualcosa di positivo, come in fondo era nostro dovere

Ora inizierò a parlare dell'11 Settembre.
Mi sentite? Ok. Bhè, per quelli che non mi conoscono il mio nome è William Rodriguez. Ho lavorato nell'edificio per 20 anni. Per 20 anni della mia vita ho fatto il custode, avevo il compito di pulire tutte le rampe delle scale della Torre Nord.
Dei 20 anni che ho lavorato nell'edificio, per 10 ho lavorato per l'Ufficio del Governatore, il Governatore Cuomo, in carica prima di Pataki, ed ero la persona che teneva pulito il suo ufficio, organizzavo le conferenze stampa, e... credo che per l'osmosi di aver passato dieci anni lì, ho imparato tutti i procedimenti, come allestire una conferenza stampa, dopo l'11-9, e come preparare.. i progetti di legge, per attuare le legislazioni, perchè sono stati 10 anni nei quali ho ascoltato e imparato, senza rendermene praticamente conto, come comportarsi coi politici, e penso che si sia trattato di come Dio ti prepari davvero, e ti assegna una missione, ti assegna veramente una missione.

Ora... sono cinque anni, cinque anni della mia vita dedicati a questo. cinque anni che sono stato, da quando fui tirato fuori dalle macerie fino ad ora, impegnato a combattere per i diritti degli immigrati, per i diritti delle vittime, per la verità sull'11 Settembre, per la gestione dei disastri, voglio dire, una questione dopo l'altra... e contro la guerra in Iraq... questo è quello che fanno gli attivisti, passano da una questione all'altra, fino a che ottengono un cambiamento. E dopo l'11 Settembre, quella meravigliosa idea di "attivismo" degli anni '60 è stata cancellata del tutto, a causa del Patriot Act. Il patriot act ha completamente eliminato 50 anni di diritti civili.
Ora, quando loro sfruttano l'11-9, la nostra tragedia, la nostra disperazione, per implementare questa politica, questa agenda, contro la gente, qui e all'estero – ovviamente io avevo una responsabilità di aprire la bocca e parlare.

Arrivai tardi al lavoro, e ripeto credo veramente che ci fosse una missione per me quel giorno perchè se fossi arrivato al solito orario, alle 8, mi sarei trovato in cima all'edificio al Windows of the World e sarei morto.
Allora, arrivai tardi, alle 8.30. Mi trovavo nei sotterranei, l'edificio aveva 6 livelli di sotterranei: B1, B2, B3, fino ad arrivare a B6. Al livello B1 c'erano tutte le compagnie di supporto che avevano a che fare con il WTC – la mia era la ABM (American Building Maintenance.) Questa compagnia aveva contratti strutturali, meccanici e di verniciatura. Quindi il nostro ufficio era al livello B1.
Stavo chiacchierando con un supervisore alle 8:46 e all'improvviso abbiamo sentito "BOOM!"
Un'esplosione così potente che ci ha sbalzati in alto. In alto! Io lavoravo da 20 anni nell'edificio, tenetelo a mente, e quella veniva dal seminterrato tra il livello B2 ed il B3. Al momento pensai fosse la sala macchina dove ci sono tutte le pompe ed i generatori per l'edificio - pensai che forse era esploso un generatore nei sotterranei.. Ora... 20 anni nell'edificio - sai riconoscere la differenza tra qualcosa che viene dal basso e qualcosa che viene dall'alto

In quel momento tutti iniziarono ad urlare - l'esplosione fu così potente che i muri creparono e il soffitto ci cadde addosso. Si attivò il sistema antincendio.
Quando stavo per gridare "è stato il generatore" sentimmo "BOOM" - L'impatto dell'aereo nella parte alta dell'edificio.

Due eventi distinti. Due momenti distinti.

In seguito, pensai che probabilmente non sincronizzarono bene la cosa. Che sarebbe venuto fuori dalle indagini che l'esplosione doveva indebolire la base e le fondamenta dell'edificio - ed essere sincronizzata con l'aereo nella parte alta così da cadere automaticamente - ma non successe.

Ora... quando tutto ciò accadde... urla dappertutto - una persona arriva correndo nell'ufficio e comincia a gridare "Esplosione, esplosione, esplosione!" Le sue mani erano tirate e la pelle staccata dalle braccia... tutta sui polpastrelli... e penzolava da entrambe le mani. Ed io non sapevo cosa fosse. Pensavo fosse un pezzo di vestito. Poi mi resi conto che era la sua pelle e dissi "Cos'è successo? Cos'è successo?"... e quando lo guardai finalmente in faccia - mi accorsi che gli mancavano dei pezzi di faccia.

Felipe David, un uomo di colore dall'Honduras - che non conoscevo - lavorava per la Aramark, una compagnia che provvedeva alla manutenzione dei distributori automatici, e al loro rifornimento, si trovava al livello B2 quando ci fu l'esplosione, e si mise le braccia sul volto perchè c'era fuoco. Così le braccia gli si bruciarono.Questo è Felipe David.Come vedete tutta questa parte penzolava. Anche dall'altra parte, ma voi non lo vedete, era bruciato.

Cosi in quel momento gli dissi: "non ti muovere" - stavo andando a telefonare all'unità medica d'emergenza (EMS) che si trovava all'edificio 2, la Torre Sud. L'edificio 1 ed il 2 sono collegati tramite i sotterranei... e quando stavo prendendo il telefono sentii un'altra esplosione.[21] E fu così pesante che l'edificio oscillò così tanto che i muri si spaccarono ancora.

Le persone pensarono fosse stato un terremoto, perchè andarono sotto le arcate delle porte pensando fosse un terremoto ed io dissi - "No! Per me è una bomba." Ed il motivo per cui lo dissi – osmosi, ancora - è che sono sopravvissuto all'esplosione del 1993.[22] Nel 1993 rimasi bloccato in un ascensore per quattro ore. Dovettero rompere un muro per tirarci fuori. Quindi - automaticamente, pensai ad una bomba. Dissi "dobbiamo uscire"- così presi quelle 15 persone e le condussi fuori dall'ufficio, tramite il montacarichi, verso la collina, fuori dall'edificio, col Signor Felipe David sulle spalle... finchè vidi un'ambulanza. La fermai e ci misi dentro mr Felipe David. Va in coma. Ed è lì che sentii "Un aereo ha colpito l'edificio! Un aereo ha colpito l'edificio!" C'era un addetto alla sicurezza vicino a me, e la sua radio diceva: "Un aereo ha colpito l'edificio! Un aereo ha colpito l'edificio!"

Sono alla base dell'edificio, e mi giro indietro. Avete presente cosa significhi essere alla base e non vedere la sommità? E' proprio quello che è accaduto Ho visto il buco, il fuoco, il fumo - ed all'improvviso mi resi conto di non riuscire a vedere l'antenna in cima all'edificio. Ciò che mi venne in mente fu "Oh mio Dio, la gente del Windows of the World, il ristorante che stava in alto nell'edificio, al piano 106. Faccio colazione con quella gente tutte le mattine. Comincio sempre a pulire le scale dalla cima. Hanno un dipendente alla cucina, e parlo con quelle persone sempre. Le 76 persone che morirono lì, le conoscevo tutte. Così quando vidi la scena cominciai ad urlare "dobbiamo tornare indietro, dobbiamo tornare indietro!"

Nessuno voleva tornare indietro. Il supervisore disse: "No Rodriguez - tu resti qui." Un tizio grande tre volte me, un pesista, e mi sta dicendo di "restare qui". Ed io dico "No! Dobbiamo tornare dentro - dobbiamo aiutare quelle persone!" Ma lui insisteva "No, no, no tu adesso stai qui!"

Presi la radio dalla guardia della sicurezza e corsi nell'edificio attraverso i sotterranei - un'altra volta ancora, nella Torre Nord. C'era acqua dappertutto, per via del sistema antincendio - perché si attivò il sistema antincendio nel seminterrato mentre invece l'aeroplano aveva colpito in cima? Pensateci. Ha un senso? No. Trovai acqua ovunque, corsi dritto verso la Torre Sud dove c'è l'OCC (Centro di Controllo Operativo) che fu creato dopo il 1993. Hanno speso 155 milioni di dollari per ristrutturare l'edificio, e si presume per rinforzarlo dopo l’attentato del 1993, e per installare tutto il sistema di sicurezza, e lì in realtà c'era il centro di controllo. Quando arrivai lì e cominciai a colpire la finestra non c’era nessuno. Non c’era nessuno lì – il centro di controllo, dove ci sono tutte le telecamere, e le registrazioni. Trovai un tipo di nome Jimmy Barrett che era nell’altro edificio e non sapeva cosa stesse accadendo, così gli urlai “devi uscire, devi uscire!” . Questo vi può dare un'idea. Era nel seminterrato della Torre Sud.

Questo vi dà un'idea di come molta gente sia morta nell'altra torre senza nemmeno sapere cosa era accaduto...nei sotterranei. È successo appena sono venuto su dai sotterranei. Ho trovato una signora che lavorava per l'hotel Marriott che stava in piedi vicino ad un banco come questo ad un'entrata per gli impiegati del Marriot. Aveva sentito tutto. Ho detto: "Che sta facendo qui, esca fuori, subito!" ... e voi sapete che cosa ha detto? "non posso - sono una nuova impiegata, non voglio essere licenziata." Era solo l'ignoranza, perchè non sapeva. Così l'ho spinta fuori, sono corso all'altra Torre, la Nord - c'era acqua dappertutto.

Ho trovato un tipo che lavorava per un'azienda di riciclaggio e mi ha detto: "sento delle grida." Il WTC aveva 150 ascensori nel complesso. Appoggiai un orecchio contro uno di essi e ascoltai gridare due persone che chiedevano aiuto e dicevano "stiamo annegando!" Anzi, "Stiamo per annegare!" Il che non aveva senso - sto cercando di capire cosa sta accadendo. Pensavo... cosa? Era tutta l'acqua del sistema antincendio che scendeva giù nel pozzo dell'ascensore e loro erano chiusi perché l'ascensore era sceso giù fra il livello B2 e il B3 - e loro avevano l'acqua fino alla vita. Così in quel momento... e lasciate che vi dica una cosa. Io non sono mai stato credente. Ero agnostico. Non credevo a nulla. E in quel momento ho detto: "Dio ti prego aiutami!"

Mi sono guardato intorno e ho trovato un tubo di metallo in una zona che doveva essere sgombra da residui di costruzione, e ho preso quel tubo e l'ho messo fra i portelli dell'ascensore, e con l'aiuto di Barrett abbiamo aperto i portelli. I portelli si sono aperti in questo modo,perché era un ascensore da carico. Quando il portello inferiore ha colpito il pavimento, tutta l'acqua che era dalla mia parte è confluita velocemente dentro con più forza. E le grida aumentarono. Quando ho guardato giù era troppo profondo e ho detto ancora: "Dio ti prego aiutami!" E all'improvviso mi sono ricordato che nella zona dove ci sono i compattatori di rifiuti, gli elettricisti hanno sempre delle scale che usano per cambiare le lampadine e per i cablaggi, le tengono sempre legate con delle catene nella piattaforma di carico e scarico. Le legavano perché qualcuno sarebbe potuto andare lì con un camion e rubarle. Penso: "fammene trovare una, fammene trovare almeno una." Signore e signori, ce n'era una sola non legata ed era la più grande di tutte. E' stato un miracolo. Era là per essere usata.

Ho preso quella scala e me la sono messa sulle spalle, sono andato nel pozzo dell'ascensore e l'ho calata dentro, sono entrato, ho aperto la griglia e ho tirato fuori queste due persone, uno era Salvatore Giambanco, un imbianchino della Port Authority, che ugualmente non conoscevo, e l'altro un fattorino. Mi dice che c'era stata un'enorme esplosione nei sotterranei, c'era fuoco, e per cercare riparo.... sono entrati nell'ascensore, si è chiuso il portello e hanno cominciato a scendere ed è andata via la corrente. Queste sono state le sue testuali parole. Li ho tirati fuori dall'edificio,li ho messi in un'ambulanza e sono rientrato di nuovo dentro. Tutti dicevano "non andare, sei pazzo?" Io dicevo "non capisco, non capisco.” Sono tornato nel sotterraneo e ho trovato una persona. L'ufficiale di polizia David Lim - lui era incaricato dell'unità cinofila e di tutte le operazioni di soccorso della Port Authority. E ha detto: "Willie, hai la chiave?" Ho risposto di sì, intendeva la chiave maestra. C'erano soltanto 5 chiavi maestre in tutto il complesso. La Port Authority aveva le altre 4. Erano addestrati per panico, evacuazioni, primo soccorso, salvataggio. Sono stati tra i primi a scappare.

Questa è la chiave maestra,signore e signori. Noi la chiamiamo la chiave della speranza, perché ha dato speranza a tante persone. Ho detto, "andiamo." Andiamo dai sotterranei all'ingresso e quando arriviamo lì troviamo i vigili del fuoco, che stanno aspettando con la chiave di accesso degli incendi - la chiave che mettono in ogni ascensore e se l'ascensore sta di sotto andrà su e se è in alto andrà giù per tirarli fuori. Ho detto loro: "Perché aspettate? Non c'è nessun ascensore - seguitemi, conosco la via migliore per salire." Abbiamo iniziato a salire le scale. Era così dura per quella povera gente, perché tengono così tanta attrezzatura sulle spalle, 7da 70 a 125 libbre [32-56 kg] di attrezzatura sulle spalle! Mentre salivamo, hanno cominciato a urtare contro di noi a causa della gente che scendeva, perché le scale non erano larghe abbastanza. Guardate. Credevo di avere una foto delle scale. Ad ogni modo.. La cercherò dopo.

Iniziamo a salire, e salendo sentiamo delle piccole esplosioni in zone diverse: "Pah... pah..." Ho chiesto ai pompieri: "Cosa sono?" ed uno di loro ha risposto: "penso le bombole di gas delle cucine." Ciò non aveva senso perché era una costruzione di Classe A e tutt e le cucine erano elettriche. Tutte le cucine erano elettriche, quindi non aveva senso. Da dove venivano quelle esplosioni?

Ora, di nuovo, perchè questa chiave maestra è così importante? Perché questa chiave universale è così importante? Perché la codifica di Classe A a New York è che per ogni grattacielo, tre porte non si aprono sulle scale - e una si apre. Tre non si aprono - una si apre. Quindi dovevamo andare ad aprire tutte le porte che non si aprivano. Nel 1993, i vigili del fuoco persero tanto tempo per rompere le porte, tentando di arrivare ai piani, ecco perché questa chiave era così importante.

Il motivo per cui ho ottenuto questa chiave è perché nel 1996 sono caduto per le scale e non ricevetti aiuto per diverse ore, per 3 o 4 ore, non riuscivano a trovarmi. Così ho fatto causa alla Port Authority e ho chiesto la chiave e l'ho ottenuta - ho vinto. Deduco che quella fu l'occasione che mi donò l'esperienza per citare in giudizio... Diciamo giusto che con le cause successive sono migliorato. Apriva tutto il complesso. Così ho fatto causa alla Port Authority e ho chiesto la chiave e l'ho ottenuta - ho vinto. Mentre saliamo - una cosa di cui la gente non parla è che...... e mi spezza il cuore... è quante grida sentivo di persone chiuse negli ascensori - che non potevamo aiutare. Persone che gridano aiuto. Se mi chiedete qual'è l'incubo più grande che ho - ne ho due, e questo è probabilmente... quello a cui penso quasi ogni giorno. Ogni volta che entro in un ascensore – come se salgo su alla mia stanza qui - è nella mia mente. Sentire quelle persone che gridano aiuto. E ti spezza il cuore - davvero. Quella gente non ha mai avuto una possibilità.

Quindi continuo a salire e qualcuno mi chiede... "C'è un uomo sulla sedia a rotelle... al 27esimo piano che
ha bisogno d'aiuto." Risposi ai vigili del fuoco che sarei sceso di due piani per far sapere loro che c'era uno sulla sedia a rotelle... ..questa è la ragione per cui sono sceso. Ricordatevi che non tenevo equipaggiamento sulle spalle. Non avevo nessun giubbotto ignifugo, non avevo niente e facevo le scale tutti i giorni. Quindi ero, in quel momento, in migliori condizioni fisiche. persino degli stessi vigili del fuoco. Perchè era la mia abitudine, era il mio lavoro. Quando scesi il vigile del fuoco mi disse... "noi lasciamo sempre i portatori di handicap per ultimi... così non intralciano i soccorsi della maggior parte della gente."

Abbiamo continuato e quando siamo arrivati al 27° piano l'intera equipe di vigili del fuoco crollò a terra lungo il corridoio uno dopo l'altro, perchè non erano più in grado di continuare a salire. Fu fisicamente impossibile per loro continuare. Si tolsero l'equipaggiamento, i giubbotti, gli stivali, e crollarono esausti a terra. Un momento davvero scioccante per me perchè dissi... "O mio Dio! Sento che ora mi toccherà continuare da solo." David Lim mi chiese: "Willie,conosci questo piano?" Risposi: "Si, lo conosco." Mi chiese: "Dove possiamo trovare dell'acqua?" Gli risposi: "Dall'altra parte, c'è un distributore." Allora disse: "Andiamo", ruppe il distributore e cominciammo a portare bottiglie d'acqua in cesti della spazzatura, ai vigili del fuoco. Per dissetarli.

Ricordo che chiamai mia madre, da un telefono che ancora funzionava in quell'ufficio. Mia madre è a Puerto Rico. Ma io volevo farle sapere che c'era stato un incidente, nel caso avesse sentito qualcosa alle news. Che io stavo bene. Quando rispose mi disse "Cosa sta facendo lì?" Tutti, nel mondo,sapevano quello che stava succedendo tranne noi. Lei disse: "Esci subito da lì!" E io risposi: "Non posso." "Sto aiutando queste persone.loro non conoscono l'edificio... ma non ti preoccupare" e mentendo le dissi "Arriverò fino a un certo punto... "ma non alla zona con gli incendi." In realtà la mia vera intenzione era arrivare al "Windows of the World" e aiutare i miei amici. Questa era la mia motivazione, la forza che mi ha spinto ad andare in cima all'edificio. Perchè sapevo che quella gente era bloccata lì. Alzai il telefono e avevo le chiamate dal mio supervisore che diceva: "Rodriguez, lascia subito l'edificio! Lascia subito l'edificio!" E gli dissi... "Non posso, sto aiutando i vigili del fuoco." Lui mi rispose: "Quello non è il tuo lavoro, vieni fuori di lì subito!"

Spensi la radio e continuai a salire... per conto mio aprendo le porte, facendo uscire la gente finchè non arrivai al 33° piano... Quando arrivai al 33° piano, e andai lì perchè c'era un mio ripostiglio, con degli attrezzi. Ogni 16 piani avevo un piccolo ripostiglio con degli attrezzi. Volevo prendere delle mascherine per darle alla gente che stava uscendo dato che c'era del fumo che usciva dalle trombe delle scale. Era un fumo acre. Era come ammoniaca e chiudeva la gola. Ne ho parlato al Professor Jones. Ho parlato anche con altri esperti che dicono che sembrerebbe nitrato di ammonio. Non sono esperto di queste cose. Nel momento che sono andato a prendere le maschere ho trovato una donna seduta per terra che tremava

Sono andato nella zona dove c'era questo ponte che collegava la Torre Nord al World Financial Center che crollò sopra i camion dei pompieri. Scendo di sotto e vedo due stivali, li prendo e rimango con questi in mano. E quando vedo là dentro noto le gambe di un pompiere. Allora inizio a urlare e tutti i pompieri arrivano ed iniziano a salvare quel corpo perchè non c'era nient'altro lì.

Sono rimasto lì per tre ore – sono uscito solo per prendere un po' d'acqua. E' stato in quel momento che appresi le notizie ed erano le stesse notizie che avete sentito in tutto il mondo per tre giorni. Hanno iniziato a farmi delle interviste e ho iniziato a raccontare delle esplosioni che sentii, di quello sulla sedia a rotelle, di tutto quanto. Quel giorno non riuscii a dormire. E neanche il giorno seguente. Ricevevo continuamente chiamate da tutto il mondo. Ed il problema fu che la tipa di Global Vision del Brasile diffuse un comunicato stampa con il mio numero di telefono. Col mio numero di telefono! Allora iniziai a ricevere chiamate da Montevideo dall'Argentina, dal Kuwait – da ogni parte del mondo. Mi dissi, e ora come la pago questa bolletta! Comunque, dopo che mi riconobbero iniziò quel periodo in cui organizzai i familiari delle vittime, e fondai il gruppo delle vittime ispaniche perchè vidi che la comunità ispanica non stava ricevendo la stessa distribuzione dei fondi per le vittime.

Allora andai al Congresso con un gruppo di familiari per chiedere che venisse istituita una commissione per investigare l'11 Settembre. E quando andammo là, vi ricordate, il Presidente disse: “Non ci serve un'investigazione, sappiamo chi è stato.” E quella era la cosa sbagliata da dire alle famiglie perchè lottammo molto e alla fine ce la facemmo. Il problema è che noi volevamo che ci fosse un membro delle famiglie nella Commissione e loro risposero “Non se ne parla." E non lo hanno mai voluto. Non c'è stato niente da fare. Poi, creammo il Comitato dei Familiari delle Vittime, fornimmo alla Commissione 167 domande da rispondere, e diedero risposta a 27. Cosa successe alle altre domande ? Allora, io fui una delle ultime persone a testimoniare, ma vollero che io testimoniassi a porte chiuse. Tutti stavano testimoniando sull'11 Settembre alla TV Nazionale. Vi ricordate quelle audizioni ? Testimoniai, e fino ad allora pensavo che stessero per agire correttamente. Quando uscì il rapporto finale – che sorpresa: la mia testimonianza non c'era, anche se mi avevano servito e riverito. Ventidue persone che io resi disponibili – pompieri, vittime, e sopravvissuti che avevano avuto esperienze simili alle mie non furono mai chiamate.

Signore e signori,

"Stavamo pulendo nei sotterranei della Torre 1 del World Trade Center. Sentimmo come una bomba. Poi andò via la luce. Vicino la porta d'uscita ci fu questa palla di fuoco che venne giù e ci buttò a terra. Fummo investiti dall'aria bollente. La stanza era piena di fumo. In quel momento io pensai fosse stata una bomba. Dissi, “Chino, andiamo fuori di qui.” [e Chino rispose] “Non posso uscire perchè la mia gamba è stata ferita,” Sentii che ci fu stata una esplosione. C'era aria calda, mi bruciacchiò i capelli.

Questo era Jose Sanchez. Voleva testimoniare – era nei sotterranei. Non è stato mai chiamato. Neanche questo Chino, che io non conoscevo, fu chiamato.

Felipe David è sopravvissuto ma è poi rimasto in coma per tredici settimane. Diede un'intervista alla televisione nazionale, e la sua storia si diffuse in tutto il mondo – ma in spagnolo. Vedete, la nostra versione in Spagnolo era perfetta. Ci dissero rilasciatela e la riporteremo. In Inglese venne totalmente editata: sistematicamente.

Salvatore Giambanco è sopravvissuto. La sua storia non è stata mai raccontata anche se rilasciò un'intervista alla TV nazionale. Il Poliziotto David Lim è sopravvissuto.

Questa è la ragione per la quale facciamo tutto questo.
Dobbiamo la verità alle vittime, ai sopravvissuti e a tutti quelli colpiti dall'11 Settembre.

La ragione per la quale faccio questo è che ho perso 200 amici l'11 Settembre. Duecento persone che non possono chiedere la verità. Non hanno voce. Ed io sono vivo per miracolo. Fui mandato all'istituto del governo che prepara alle cariche governative. Quando iniziai a fare domande, cambiarono completamente atteggiamento. Capite, non volevano più stare dalla mia parte. Allora.. la motivazione, l'inclinazione e l'entusiasmo – non mi importa di nient'altro – è per la verità. Mi hanno offerto di tutto, come è già stato detto. Uno show televisivo alla PBS, a New York. Mi hanno offerto film, libri, qualunque cosa – io dissi “no, dimenticatevelo.” Non volevo dei soldi. Non avevo nemmeno una casa, raccolsi 122 milioni di dollari. E non dovete credermi, andate in Internet, ricercate voi stessi. Le informazioni le troverete lì. Feci annunci pubblici per la comunità per raccogliere fondi. Non ho mai ricevuto un solo penny. Mi sono trovato a vivere sotto un ponte. Non fatevi ingannare, questo è lo stesso abito che avevo ieri. L'unica cosa che ho cambiato è la cravatta. Faccio tutto questo grazie alle donazioni. Viaggio in tutto il mondo. Ci serve avere la verità. Quindi per favore, fatevi sentire, chiedete le vere domande in direzione di un cambiamento. Serve più attivismo. Ci serve voglia di fare. Ci serve che voi chiediate a chi comanda di raccontarvi cosa è veramente accaduto.

Loro hanno un'agenda. Hanno usato la nostra tragedia per creare questa “guerra al terrorismo” che è solamente una fallacia. Chiunque altro nel mondo è più preparato ed ha più informazioni sull'11 Settembre di noi [Americani.] Allora, per favore, Informatevi. E che Dio vi benedica.





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